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venerdì, 6 Giugno 2025
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Anagrafe e altri uffici chiusi al pubblico il 6 marzo a Fiorano

Anagrafe e altri uffici chiusi al pubblico il 6 marzo a FioranoGiovedì 6 marzo 2025  i servizi demografici, l’ufficio cimiteri e l’ufficio Tari/Ica, presso lo Sportello del cittadino di Fiorano Modenese, saranno chiusi al pubblico per l’intera giornata, al fine di consentire le operazioni tecniche di migrazione dei gestionali in uso ai servizi.

Formigine: due opportunità di volontariato all’estero

Formigine: due opportunità di volontariato all’esteroIl Corpo Europeo di Solidarietà è l’iniziativa finanziata dall’Unione europea che offre ai giovani opportunità di volontariato nell’ambito di progetti destinati ad aiutare comunità o popolazioni in Europa.

Considerate le positive esperienze degli anni scorsi, il Comune di Formigine partecipa come partner a progetti di volontariato promossi dalle città di Digione (Francia) e Callan, vicino alla città gemella Kilkenny (Irlanda).

Sul sito Internet del Comune si trovano gli avvisi pubblici per la selezione.

Nello specifico, per partecipare al progetto di Digione, che prevede attività presso un nido d’infanzia, è necessario avere un’età compresa tra i 18 e i 30 anni, essere residente a Formigine e avere una conoscenza base della lingua francese. Tutti i costi di viaggio, vitto, alloggio e attività sono coperti. Il volontario riceverà un pocket money mensile per le piccole spese personali. Il periodo di volontariato sarà indicativamente da marzo ad ottobre 2025, per massimo 8 mesi. La scadenza per la domanda di candidatura è il 25 marzo 2025 (compreso). I documenti dovranno essere consegnati presso lo Sportello del Cittadino di via Unità d’Italia 26, oppure inviati a: ufficioeuropa@comune.formigine.mo.it.

Il progetto a Callan è legato al KCAT Arts Centre, un centro inclusivo per le arti unico in Irlanda, le cui attività principali sono corsi di arte visiva, una compagnia teatrale per attori con disabilità e uno studio per artisti disabili. Il volontario formiginese lavorerà insieme ad altri due volontari provenienti da Lipsia (Germania) e da Brest (Francia). Chi desidera partecipare deve avere un’età compresa tra i 18 e i 30 anni, essere residente a Formigine e avere una conoscenza base della lingua inglese. Tutti i costi di vitto, alloggio e attività sono coperti, mentre il costo del viaggio sarà rimborsato fino ad un massimo di 275 euro. È previsto un pocket money mensile di circa 180 euro. Il periodo di volontariato va dal 1 settembre 2025 al 30 giugno 2026 (10 mesi), durante il quale sono previste alcune settimane di ferie che saranno specificate nel progetto. La scadenza per fare domanda è il 15 aprile 2025.

Afferma l’assessore alle Politiche giovanili e relazioni internazionali Giulia Bosi: “Recependo l’entusiasmo dei volontari che hanno partecipato alle selezioni dell’anno scorso, abbiamo deciso, in accordo con le città ospitanti, di aumentare il periodo di permanenza all’estero. Si tratta di occasioni uniche di crescita personale e apertura a realtà diverse dalla propria, pertanto invito i ragazzi e le ragazze a partecipare alla selezione”.

 

E’ scomparso l’imprenditore Virginio Vacondio

E’ scomparso l’imprenditore Virginio VacondioCordoglio in città per la notizia della morte di Virginio Vacondio. Presidente del Gruppo Moma, imprenditore ceramico di lunghissimo corso che ha legato il suo percorso professionale anche ad altre aziende, Vacondio era nato a Sassuolo, dove tuttora abitava, nel  novembre del 1931.

Lascia la moglie Silvana, i figli Renzo, Angela e Giovanni, le nuore Manuela e Daniela, il genero Giuseppe, i nipoti Filippo, Carlo, Virginia, Elena, Giacomo, Vittorio, Tommaso, Eleonora e Michele.

I funerali verranno celebrati giovedì mattina alle 9.30 presso il Duomo di San Giorgio, dove domani alle 18,30 è in programma il rosario di suffragio.

Clima, nel Distretto Ceramico emiliano vivai di piante resistenti

Clima, nel Distretto Ceramico emiliano vivai di piante resistentiPrima alberi più resistenti ai cambiamenti del clima che verrà, domani interi boschi più capaci di fronteggiare gli effetti del meteo estremo. E una nuova generazione di giovani custodi dell’ambiente, formati fin da ora alla cultura della sostenibilità. Sono i risultati attesi dal progetto “Semi di futuro”, ideato dal Parco nazionale dell’Appenino tosco-emiliano (con la collaborazione della riserva Mab dell’Unesco) e finanziato dalla Fondazione del gruppo Iris ceramica.

L’iniziativa, presentata oggi nello showroom Fiandre Architectural Bureau (Fab) di Castellarano, prevede in particolare la creazione di micro-vivai in 10 scuole elementari di 6 Comuni del comprensorio ceramico tra Modena e Reggio Emilia: Castellarano, Castelnuovo Rangone, Fiorano Modenese, Formigine, Sassuolo e (dal 2026) Maranello. 

Qui i bambini si prenderanno cura di circa 3.000 semi che, dopo due anni, diventeranno arbusti pronti da piantumare e, dopo quattro anni, andranno a infoltire il patrimonio arboreo del parco nazionale, che conta già in totale mezzo miliardo di alberi. Non si tratta però di semi comuni perché, come spiega Willi Reggioni dell’ente Parco, “sono innanzitutto stati presi da piante di cui conosciamo tutto dal punto di vista genetico”. I semi di esemplari di Acero, Rovere, Castagno, Farnia e altri, “sono poi stati maltrattati, cioè sottoposti a degli stress equivalenti a quelli dei cambiamenti climatici, in particolare della siccità, delle alte temperature e delle gelate tardive”, continua Reggioni. Che Abbiamo quindi scelto quelli più adattivi per rinnovare le nostre foreste, introducendo una nuova genetica che le ‘salverà’, creando dei boschi climaticamente più resistenti e in grado di mitigare gli effetti dei cambiamenti ambientali”.

Il progetto, aggiunge il presidente del Parco dell’Appennino tosco emiliano Fausto Giovannelli “collabora inoltre con le scuole per creare nei ragazzi una coscienza più che ambientale, ma proprio del valore della natura e dell’importanza degli alberi”. L’azione di educazione, continua Giovannelli, “è fondamentale perché i tempi degli alberi e dei boschi, delle soluzioni basate sulla natura ai problemi del clima, sono tempi che hanno bisogno di una o due generazioni. Quindi abbiamo bisogno di un capitale umano che cresca con la consapevolezza del valore del capitale naturale per vivere meglio”. Le tematiche ambientali, conclude Giovannelli, “oggi dividono e fanno discutere. Come riserva Unesco noi cerchiamo invece di mettere in relazione la parte più dinamica dal punto di vista economico della comunità con le risorse naturali”.

Per “noi è un piacere sostenere questo progetto”, commenta il presidente della Fondazione Iris Ceramica Group Stefano Luconi. Del resto “il fondatore della nostra azienda, Romano Minozzi, già negli anni 70 parlava della questione ambientale e aveva fatto appendere in fabbrica dei cartelli con su scritto ‘ecologia=economia’, perché riteneva che proprio le imprese più energivore come quelle ceramiche dovessero prestare più attenzione alla responsabilità sociale”. Il sindaco di Castellarano Giorgio Zanni e presidente della Provincia di Reggio Emilia, infine, evidenzia il fatto che “si rende concreto il partenariato tra pubblico e privato investendo sull’ambiente, come fattore di sviluppo”. Infatti “economia e ambiente non sono antitetiche ma devono andare di pari passo”, conclude Zanni.

Programma di chiusure su A14 e Raccordo di Casalecchio

Programma di chiusure su A14 e Raccordo di CasalecchioSulla A14 Bologna-Taranto, sarà chiusa la stazione di Bologna Fiera, secondo il seguente programma: dalle 22:00 di giovedì 6 alle 6:00 di venerdì 7 marzo, per consentire lavori di manutenzione del margine della piattaforma autostradale, sarà chiusa in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona.

In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Bologna San Lazzaro o Bologna Borgo Panigale, sulla stessa A14, Bologna Arcoveggio, sulla A13 Bologna-Padova, o Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio.

Dalle 22:00 di venerdì 7 alle 6:00 di sabato 8 marzo, per consentire lavori di manutenzione della segnaletica orizzontale, sarà chiusa in entrata e in uscita.

In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Bologna San Lazzaro o Bologna Borgo Panigale, sulla stessa A14, Bologna Arcoveggio, sulla A13 Bologna-Padova, o Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio.

Sul Raccordo di Casalecchio (R14), per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di giovedì 6 alle 6:00 di venerdì 7 marzo, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto e Bologna Casalecchio, verso Firenze.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari: per chi proviene da Ancona ed è diretto verso Firenze, proseguire sulla A14 e uscire alla stazione di Bologna Borgo Panigale, immettersi sul Ramo Verde e poi sulla Tangenziale, con ingresso sul Raccordo di Casalecchio alla stazione di Bologna Casalecchio; per chi proviene dalla A13 Bologna-Padova ed è diretto verso Firenze, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio sulla A13 e immettersi sulla Tangenziale in direzione Casalecchio/A1, con ingresso sul Raccordo di Casalecchio alla stazione di Bologna Casalecchio.

 

Due percorsi sono in partenza presso i Centri per le Famiglie del Distretto

Due percorsi sono in partenza presso i Centri per le Famiglie del DistrettoSono due percorsi in partenza in questi giorni presso i Centri per le Famiglie del Distretto. Sono percorsi e gruppi dedicati al tema della separazione.

  • ANCORA GENITORI
    17, 24, 31 marzo e 7 aprile 2025 ore 18.30
    Sede di Sassuolo in Via Caduti sul Lavoro, 24
    Percorso di gruppo aperto ai singoli genitori (no coppia), separati o in via di separazione, disposti a condividere con altri le proprie esperienze genitoriali, accompagnati da operatori del Centro.
  • GRUPPI DI PAROLA
    27 marzo, 3, 10, 17 aprile 2025 ore 17
    Sede di Formigine in Via Landucci 1/A
    Dedicato a bambini 7-11 anni che vivono l’esperienza della separazione familiare, accompagnati da operatori del Centro.

La partecipazione è gratuita per entrambi, con prenotazione obbligatoria contattando le sedi del Centro.

Fiorano, gli imprenditori CNA incontrano la giunta

Fiorano, gli imprenditori CNA incontrano la giuntaNei giorni scorsi, una rappresentanza di imprenditori associati a CNA ha incontrato il Sindaco Marco Biagini e la Giunta Comunale di Fiorano Modenese per un confronto costruttivo sui principali temi che interessano il tessuto economico locale. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di dialogo, finalizzata a rafforzare la collaborazione tra amministrazione e imprese, con l’obiettivo di trovare soluzioni condivise alle criticità segnalate dagli operatori economici del territorio.

Tra le principali questioni affrontate, la questione della piazza di Spezzano, dove: gli esercenti hanno evidenziato un calo della clientela a seguito dei recenti fatti di microcriminalità, sollevando preoccupazioni anche in merito al rischio di degrado nelle ore serali e notturne.

Riguardo al Villaggio artigianale, è stata sottolineata la necessità di interventi di riqualificazione, con particolare attenzione al decoro urbano e alla sicurezza per migliorare la viabilità, soprattutto pedonale. “I villaggi – ha sottolineato Michele Iacaruso, presidente della CNA di Fiorano – sono il biglietto da visita economico della comunità e per questo meritano attenzione e cura”.

Sempre a proposito di imprese, è stato evidenziato come permanga il ritardo nel completamento dei lavori per l’attivazione della fibra ottica, aspetto cruciale per la competitività del territorio.

Si è parlato anche della viabilità nella zona di Ubersetto, dove i disagi alla circolazione rappresentano una problematica rilevante per le attività produttive e per i residenti, oltre che della necessità di politiche per la casa in grado di sviluppare azioni incisive per il reperimento di alloggi destinati ai lavoratori e alle loro famiglie.

L’amministrazione comunale ha risposto alle tematiche sollevate, entrando nel merito delle questioni e illustrando le azioni in corso o programmate per affrontarle. In particolare, rispetto alla piazza è stato confermato il nuovo servizio di infermiere di comunità all’interno della farmacia e l’apertura di un punto vendita di una catena internazionale. Per ciò che riguarda, invece, villaggio, è stato annunciato un progetto che verrà elaborato e condiviso con gli imprenditori. Un annuncio, che testimonia l’apprezzamento e la condivisione, da parte della Giunta, della richiesta di CNA di un reale coinvolgimento delle Associazioni di categoria nello sviluppo di tematiche di interesse comune.

L’incontro si è concluso con la reciproca volontà di mantenere un confronto aperto e costante, attraverso ulteriori momenti di dialogo e collaborazione. Per gli imprenditori, questa occasione ha rappresentato un’opportunità preziosa di ascolto e condivisione, rafforzando il rapporto tra istituzioni e imprese e ponendo le basi per uno sviluppo sostenibile e competitivo del territorio.

Nek e Voa Voa! Amici di Sofia APS insieme per chiedere lo screening neonatale per la MLD in Emilia Romagna

Nek e Voa Voa! Amici di Sofia APS insieme per chiedere lo screening neonatale per la MLD in Emilia RomagnaNel video (sul canale YouTube dell’associazione https://youtu.be/m3pvBqLl_34 ), girato nella casa della piccola Gioia, la bambina emiliana affetta da leucodistrofia metacromatica (MLD) la cui storia ha scosso l’opinione pubblica grazie al coraggio e alla denuncia della madre Giulia Ferrari, Nek siede sul divano accanto alla famiglia di Gioia e al presidente di Voa Voa, Guido De Barros. Insieme lanciano un appello urgente al Presidente della Regione Emilia Romagna, Michele De Pascale, affinché venga immediatamente introdotto anche in questa regione lo screening neonatale per la MLD, sul modello di quello già attivo in Toscana dal 2023.

Filippo Neviani, in arte Nek, non è rimasto indifferente davanti alla sofferenza di questa famiglia e ha scelto di prestare la sua voce per sostenere la battaglia di Voa Voa! Amici di Sofia APS, associazione di cui è socio fondatore e che dal 2013 è al fianco delle famiglie con bambini affetti da malattie neurodegenerative rare. Nek ha voluto incontrare di persona Giulia Ferrari e la piccola Gioia, la cui diagnosi tardiva ha purtroppo compromesso ogni possibilità di cura.

“Un destino crudele e ingiusto – ha dichiarato Nek – che si sarebbe potuto evitare se anche in Emilia Romagna fosse stato attivato lo screening neonatale per la MLD, come avvenuto in Toscana. Individuare la malattia nei primissimi giorni di vita permette infatti di accedere a terapie salvavita, quando ancora non ci sono sintomi”.

Accanto a Nek, sia nel video che nella battaglia per lo screening, c’è Guido De Barros, presidente di Voa Voa: “Da subito abbiamo sposato la denuncia di mamma Giulia, rilanciando il suo grido di dolore e trasformandolo in un appello collettivo per il diritto alla diagnosi precoce e alla cura per i neonati di questa regione. La MLD è una patologia terribile, ma la scienza oggi ci offre uno strumento per fermarla sul nascere: non possiamo accettare che venga negato a causa di lungaggini burocratiche”.

Durante l’incontro con la famiglia di Gioia, Nek ha ribadito con forza la necessità di agire subito: “La nostra regione non può più aspettare. Lo screening neonatale può fare la differenza tra la vita e la morte per tanti bambini. La storia di Gioia è un monito troppo doloroso per essere ignorato”.

 

COS’È LA MLD E PERCHÉ LO SCREENING È VITALE

La leucodistrofia metacromatica è una malattia genetica neurodegenerativa che, se diagnosticata troppo tardi, non lascia scampo. Lo screening neonatale permette di identificare i bambini affetti subito dopo la nascita, offrendo loro l’opportunità di accedere a terapie avanzate che possono bloccare l’insorgenza della malattia e garantire una vita sana. Senza diagnosi precoce, invece, la malattia progredisce inesorabilmente, condannando i bambini a un percorso di dolore, regressione neurologica e morte precoce.

“Non possiamo più perdere tempo – ha aggiunto Nek – né permettere che altre famiglie si trovino a vivere lo stesso incubo di Giulia e Gioia, senza prospettive né speranze reali di cura”.

L’APPELLO A REGIONE EMILIA ROMAGNA

La richiesta di Nek e di Voa Voa Amici di Sofia APS è chiara: adottare immediatamente lo screening neonatale per la MLD su tutto il territorio regionale, seguendo l’esempio della Toscana, dove il test è stato attivato nel 2023 grazie al contributo economico della stessa associazione. Anche la Regione Lombardia, da giugno 2024, ha introdotto lo screening per tutti i neonati, confermando che un modello efficace esiste già e può essere replicato.

“La nostra speranza – spiega Guido De Barros – è che l’Emilia Romagna, e poi tutte le altre regioni italiane, seguano l’esempio virtuoso di Toscana e Lombardia, adottando direttamente lo screening o attivando quanto prima un progetto pilota. A dicembre abbiamo inviato una lettera aperta al Presidente De Pascale, ripresa dalla stampa e oggetto di un’interrogazione regionale. A oggi, purtroppo, non abbiamo ricevuto alcuna risposta, nonostante la nostra disponibilità a sostenere economicamente l’avvio del programma”.

PETIZIONE ONLINE

Per rafforzare la voce di Voa Voa e di tutte le famiglie coinvolte, è attiva una petizione su

Change.org, aperta a tutti i cittadini che vogliono sostenere questa battaglia di civiltà. Firma e diffondi: https://www.change.org/Screening_VS_MLD_Emilia-Romagna

 

UN CORO DI VOCI PER NON RESTARE INVISIBILI

L’appello di Nek e di Voa Voa si unisce a quello di numerosi medici, esperti e famiglie che da anni chiedono strumenti concreti di prevenzione per salvare i bambini affetti da malattie rare. Solo la diagnosi precoce può offrire un futuro a questi piccoli pazienti.

Otto marzo, le iniziative nel Distretto Ceramico

Otto marzo, le iniziative nel Distretto CeramicoI Comuni di Fiorano Modenese, Formigine, Maranello e Sassuolo propongono anche quest’anno un ricco calendario di iniziative in occasione della Giornata internazionale della donna, con il sostegno di Coop Alleanza 3.0. Nei comuni sono in programma attività sportive gratuite per le donne, nelle palestre, nei centri sportivi e presso le associazioni sportive, e proposte di lettura a tema nelle biblioteche comunali. Ecco gli eventi principali dei quattro comuni.

A Fiorano Modenese giovedì 6 marzo a Casa Corsini “Dipingo contro la violenza di genere”, laboratorio per giovani dai 10 ai 14 anni; sabato 8 a Villa Cuoghi “Ricordatemi come vi pare”, incontro dedicato a Michela Murgia con Beppe Cottafavi in dialogo con Cristina Cattini, a Casa Guastalla inaugurazione della mostra collettiva di pittura per la Festa della Donna, al Cinema Teatro Astoria la proiezione gratuita del film “Tatami. Una donna in lotta per la libertà”; lunedì 10 alla Biblioteca BLA “Alla ricerca del tempo perduto”, un dialogo sulla maternità e le sfide del lavoro.

A Formigine dal 7 al 10 marzo l’installazione “Il Castello s’illumina di giallo”; sabato 8 al Castello “Donne combattenti: il ruolo della donna nella seconda guerra mondiale” con visita tematica a cura delle guide museali; domenica 9 al Castello il concerto “Donna ti voglio cantare”; martedì 11 in Sala Loggia la conferenza “8 marzo: storie di resistenza”; dal 28 marzo al 24 aprile alla Biblioteca Daria Bertolani Marchetti la mostra “Una storia per i diritti delle donne attraverso i manifesti dell’8 marzo”; venerdì 28 al Castello “Canto della pittura” concerto e livepainting; giovedì 24 aprile in biblioteca presentazione del diario dedicato a “Daria Bertolani Marchetti: una storia partigiana”.

A Maranello mercoledì 5 all’Auditorium Ferrari la proiezione gratuita del film “Leggere Lolita a Teheran”; sabato 8 alla Biblioteca Mabic “Kids: lettura a tema 8 marzo” con “Leggi con me”, letture ad alta voce per bambini e bambine a partire dai 3 anni, all’Auditorium lo spettacolo “Gli stivali di Amanda” della rassegna “Sciroppo di teatro”; per tutto il mese di marzo al Centro Giovani “Marzo al femminile!”, mostra dedicata alle opere di donne che hanno lasciato un’impronta indelebile nel corso della storia; lunedì 10 al Mabic il gruppo di lettura dedicato al libro “Parlarne tra amici” di Sally Rooney sul tema dell’amicizia femminile.

A Sassuolo venerdì 7 all’Auditorium Bertoli “Note di libertà” con Gypsinduo e Isabella Dapinguente; sabato 8 la camminata escursionistica storica con ritrovo alle 8.30 presso la sede CAI in Piazza Risorgimento; in via Menotti “Pittura e fotografia”, esposizione del gruppo pittori sassolesi Cavedoni; in Piazza Garibaldi “Donne fuori contesto”, assemblea dei collettivi in dialogo con le istituzioni e altre associazioni cittadine; alla Saletta Auser la Festa della donna all’Auser con musica e interventi del Centro Antiviolenza Tina; al Temple Theatre Rompianesi “Il segreto nel nome”, presentazione del libro di Amal Oursana; al Teatro Carani la proiezione del film “Saman”; all’Auditorium Bertoli “Libere di essere”, concerto degli allievi di Sonus Academy; giovedì 20 presso Arnia “Narra-Letture”, incontro del Gruppo di Lettura della Biblioteca; domenica 23 al Crogiolo Marazzi la conferenza spettacolo “Tutte Figlie di Eva”; martedì 25 marzo al Teatro Carani il reading spettacolo “Disonorata. Le mafie non uccidono le donne”.

Informazioni e programma completo sui siti Internet dei Comuni.

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 5 marzo 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 5 marzo 2025Cielo sereno salvo deboli addensamenti pomeridiani lungo il crinale appenninico. Temperature minime stazionarie tra 2 e 3 gradi nelle aree urbane, lievemente inferiori nelle aree extra-urbane; massime in lieve locale aumento con valori tra 12 e 16 gradi. Venti deboli di direzione variabile. Mare calmo o poco mosso.

(Arpae)

Trasferimento di minori alla Dozza di Bologna, il presidente della Regione de Pascale e il sindaco Lepore incontrano il sottosegretario alla Giustizia, Ostellari

Trasferimento di minori alla Dozza di Bologna, il presidente della Regione de Pascale e il sindaco Lepore incontrano il sottosegretario alla Giustizia, Ostellari
Dozza (crediti Francesco Cocco)
Trasferimento di minori alla Dozza di Bologna, il presidente della Regione de Pascale e il sindaco Lepore incontrano il sottosegretario alla Giustizia, Ostellari
Dozza (crediti Francesco Cocco)

“Riguardo al trasferimento di una cinquantina di minori negli spazi della Dozza di Bologna, siamo disponibili a collaborare col Governo a patto che si tratti di una soluzione temporanea, con scadenze certe ed esigibili”. A sottolinearlo il presidente della Regione, Michele de Pascale, e il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che ieri pomeriggio si sono confrontati sul tema con il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari. All’incontro hanno partecipato anche l’assessora regionale al Welfare, Isabella Conti, e quella comunale, Matilde Madrid.

Le parti hanno condiviso l’impegno del Governo affinché non aumentino i numeri attuali di affollamento della Dozza, già al limite sopportabile, finché i giovani adulti permangono nella struttura. Inoltre, Regione e Comune hanno chiesto al Ministero, che una volta rientrata l’emergenza che ha portato al trasferimento dei minori nell’istituto bolognese, quegli stessi spazi vengano messi a disposizione per migliorare le condizioni complessive dei detenuti presenti e non per ulteriori arrivi. Inoltre, la Regione conferma la volontà di collaborare per realizzare comunità socio-rieducative e costruire insieme progettualità alternative al carcere, in particolare per i soggetti più fragili. Punti che saranno oggetto di un attento monitoraggio nelle prossime settimane.

“Il tema del sovraffollamento carcerario è drammatico e, purtroppo, viene da molto lontano nel tempo- hanno spiegato de Pascale e Lepore-: assistiamo a un incremento dei numeri molto significativo. Tuttavia, grazie alle garanzie ricevute in questo incontro siamo disponibili a collaborare, a patto che il trasferimento sia temporaneo, con scadenze chiare e definite: e nel frattempo si lavori insieme da subito a una soluzione alternativa”. Inoltre, hanno proseguito il presidente e primo cittadino “è positivo che sia stato fissato che gli attuali numeri del carcere della Dozza non supereranno la soglia attuale finché i minori non saranno trasferiti nei nuovi Ipm”. A oggi i detenuti ospitati dall’istituto bolognese sono circa 780, dopo che 70 sono stati spostati proprio per fare spazio all’eventuale arrivo dei minori.

“La nostra preoccupazione per questo spostamento è grandissima – hanno aggiunto Conti e Madrid –, perché la Dozza non è una struttura idonea ad accogliere minori, che invece, rischiamo di essere segnati irrimediabilmente”. Dunque, hanno proseguito “se si deciderà in questo senso, faremo tutto il possibile per sostenerli e chiediamo la massima disponibilità affinché sia possibile entrare con educatori e progetti a loro sostegno”.

Zecchino d’Oro alla ricerca delle canzoni inedite per l’edizione 2025

Zecchino d’Oro alla ricerca delle canzoni inedite per l’edizione 2025Lo Zecchino d’Oro non si ferma mai con i casting in giro per l’Italia per scegliere i piccoli solisti e con il bando per autori e musicisti aperto fino al 21 marzo per trovare le canzoni inedite che saranno in gara nell’edizione 2025 al 68° Festival dello Zecchino d’Oro!

Come ogni anno l’Antoniano ha aperto il bando rivolto a tutti – musicisti, parolieri, in generale a chiunque abbia nel cassetto una canzone adatta ai bambini – alla ricerca di nuovi brani per l’edizione annuale dello Zecchino d’Oro, il festival di musica per bambini in onda su Rai 1 in cui a essere in gara sono le canzoni.

Il brano deve essere originale e inedito e può essere in lingua italiana o in lingua straniera.

Per partecipare è necessario inviare un mp3 con il canto del testo intero eseguito, da una voce infantile o adulta, e accompagnato dal pianoforte o dalla chitarra. Oltre al brano in mp3 si devono allegare i file in formato pdf del testo, dello spartito e dei documenti richiesti.

È possibile inviare tutto online, previa accettazione del regolamento, entro il 21 marzo tramite la piattaforma https://www.bandoautori.antoniano.it/

Una volta chiuso il bando – sono circa 400 le proposte di brani che arrivano ogni anno – le canzoni verranno valutate da una giuria di rappresentanti dei vari settori dell’Antoniano e da commissari esterni, provenienti dal mondo dell’informazione, della cultura, dell’educazione e della musica. A giudicare i brani, anche il direttore artistico dello Zecchino d’Oro CARLO CONTI e il direttore dell’Antoniano FR. GIAMPAOLO CAVALLI.

Per garantire la massima trasparenza in questo lavoro di selezione, i nomi dei vari autori e musicisti non sono noti alla giuria al momento del giudizio per non condizionarne in alcun modo la valutazione.

Dal bando la commissione si riserva di scegliere almeno 10 brani che saranno poi in gara su Rai 1. Le canzoni saranno poi cantate dai solisti, ricercati dall’Antoniano tramite apposito casting, accompagnati dal Piccolo Coro dell’Antoniano.

Le canzoni, cifra distintiva del mondo dello Zecchino D’Oro, sono da sempre un modo divertente e coinvolgente per apprendere in musica.

Fin dall’inizio lo Zecchino d’Oro ha declinato in canzoni per bambini il tempo presente, i suoi fatti, i suoi stili di vita toccando l’attualità sia nelle tematiche che nelle sonorità, per dare ai bimbi la possibilità di capire il proprio tempo con un linguaggio per loro adatto e familiare.

Lo Zecchino d’Oro è ogni anno abbinato al lancio di una sottoscrizione per un’iniziativa concreta di solidarietà. Il Piccolo Coro dell’Antoniano e tutti i bimbi solisti sono ambasciatori delle iniziative di Antoniano e della campagna Operazione Pane, il progetto a sostegno di tante mamme, papà e bambini in difficoltà nelle oltre 20 mense francescane in Italia e nel mondo.

Sono tantissimi i cantautori italiani che nell’arco della storia dello Zecchino d’Oro hanno proposto canzoni divenute dei successi, tra i tanti: Pino Daniele con “Tegolino” (33° Zecchino d’oro, 1990), Mogol con “Piccolo indiano” (3° Zecchino d’oro, 1961), Lucio Dalla con “Nonni Nonni” (45° Zecchino d’Oro, 2002), Fabio Concato con “L’Ocona Sgangherona” (33° Zecchino d’Oro, 1990), Edoardo Bennato con “Lo Stelliere” (45° Zecchino d’Oro, 2002), Enrico Ruggeri con “La canzone dei colori” (33° Zecchino, 1990), Franco Fasano (40° Zecchino d’Oro, 1997).

Tra i più recenti: Frankie hi-nrg mc con “Zombie Vegetariano” (58° Zecchino d’Oro, 2015), Simone Cristicchi con “Custodi del Mondo” (63° Zecchino d’Oro, 2020), Claudio Baglioni con “Ci sarà un po’ di voi” (64° Zecchino d’Oro, 2021), Giovanni Caccamo con “Il ballo del ciuaua” (64° Zecchino d’Oro, 2021), Marco Masini con “Superbabbo” (64° Zecchino d’Oro, 2021, Cesareo (Elio e le storie tese) con “Il maglione” (64° Zecchino d’Oro, 2021), Max Gazzè con “Non ci cascheremo mai” (66° Zecchino d’Oro, 2023), Loredana Bertè con “Rosso” (66° Zecchino d’Oro, 2023), Red Canzian con “Il magico viaggio di Marco Polo” (67° Zecchino d’Oro, 2024), Luca Argentero con “Diventare un albero”, che ha vinto l’ultima edizione (67° Zecchino d’Oro, 2024).

Ogni canzone diventa un prodotto audio e video e viene distribuita da Sony Music Italy nelle principali piattaforme digitali targate Zecchino d’Oro, come il canale YouTube partner di YouTube Kids, l’app con cui i più piccoli possono accedere a contenuti video in modo semplice e sicuro.

La crossmedialità che caratterizza lo Zecchino d’Oro e le sue canzoni è dimostrata dagli straordinari numeri che vengono raggiunti sulle diverse piattaforme: il canale YouTube Zecchino d’Oro – Piccolo Coro dell’Antoniano conta ad oggi 2,5 milioni di iscritti e 2,8 miliardi di visualizzazioni totali, i videoclip delle canzoni dello Zecchino d’Oro 2024 su YouTube hanno totalizzato oltre 3 milioni di views e, nell’ultimo anno, le canzoni dello Zecchino d’Oro hanno superato 30 milioni di streams su Spotify e oltre 35 milioni di streams su Amazon Music.

Tavolo regionale automotive: la Regione porta in Europa e all’Automotive Regions Alliance le richieste della filiera per un percorso sostenibile verso la decarbonizzazione della mobilità

Tavolo regionale automotive: la Regione porta in Europa e all’Automotive Regions Alliance le richieste della filiera per un percorso sostenibile verso la decarbonizzazione della mobilitàIl futuro dell’automotive dell’Emilia-Romagna passa dal ridisegno del percorso della transizione alla decarbonizzazione della mobilità, contemplando l’adozione di un mix di tecnologie. Con una road map che preveda, insieme all’idrogeno, l’utilizzo di carburanti non di origine fossile a basso o nullo contenuto carbonico per alimentare i veicoli progressivamente elettrificati e che, nello stesso tempo, realizzi un piano di ricerca europeo sul tema dell’energia, anche per la mobilità, contemplando nuove chimiche e sistemi costruttivi per batterie made in Europe. Con l’obiettivo di ridurre in maniera consistente il divario del costo dell’energia della filiera italiana rispetto ai concorrenti internazionali.

Sono alcune delle istanze emerse al tavolo regionale dell’automotive convocato questa mattina a Bologna dal vicepresidente della Regione con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, a cui hanno partecipato l’Associazione nazionale filiera italiana automotive (Anfia), Confindustria, Cna, Confartigianato, Aica-AutoPromotec, Senaf, Bologna Fiere, Muner e Art-Er.

Al termine dell’incontro Colla ha ribadito che quanto uscito dal tavolo sarà portato dalla stessa Regione all’attenzione dell’Europa, sia alla Commissione che all’associazione Automotive Regions Alliance (Ara), l’alleanza tra 36 regioni europee (oggi presieduta da Guido Guidesi della Regione Lombardia) impegnate ad agevolare la transizione dell’industria automobilistica e dell’indotto tutelando imprese e posti di lavoro.

“Oggi in Europa si stanno prendendo decisioni importanti sul futuro dell’automotive- afferma Colla-. Per questo dobbiamo accelerare e portare a Bruxelles i temi fondamentali per la rinascita del comparto. Occorre lavorare tutti insieme a una politica sulla filiera della componentistica europea, affinché questa torni nel nostro Paese e in quelli dell’Unione. Ma soprattutto è necessaria la realizzazione di un Fondo sovrano che possa sostenere gli investimenti. E bisogna prevedere l’utilizzo di adeguati ammortizzatori sociali per non disperdere le competenze acquisite nelle possibili fasi di difficoltà delle imprese, comprese quelle di piccola e media dimensione”.

L’automotive in Emilia-Romagna

In regione le imprese che hanno nel proprio core business l’automotive sono 388, il 12,5% del totale nazionale, mentre le unità locali sono 686 (il 13,4% del totale in Italia).

Quasi 20mila gli addetti (13,1% del totale nazionale) mentre è di 12 miliardi il fatturato (il 16% del Paese). È di 9,8 miliardi di euro (il 21,4% nazionale) l’ammontare dell’export dell’Emilia-Romagna nel settore il cui valore aggiunto rappresenta il 15% di quello industriale regionale (il 66% è concentrato nell’8% delle grandi aziende).

La maggioranza delle imprese (tre quarti) risulta di proprietà di soggetti italiani, tuttavia il 50% del fatturato dell’automotive regionale è controllato da Paesi esteri (Germania 14%, Usa 6%, Olanda 6%, Cina e Taiwan 5%).

Al via a Sassuolo il ciclo di incontri “Non spreco e non rischio” aperti a tutta la cittadinanza

Al via a Sassuolo il ciclo di incontri “Non spreco e non rischio” aperti a tutta la cittadinanzaA Sassuolo si terrà l’iniziativa “Non spreco e non rischio”, tre incontri formativi aperti alla cittadinanza, ad ingresso libero e gratuito, per conoscere e informarsi sulla gestione degli sprechi alimentari, casalinghi e non. Il contrasto allo spreco alimentare è una sfida attuale e complessa. Solo le azioni piccole e quotidiane di una moltitudine di cittadini, mamme e papà, volontari e operatori della ristorazione, potranno realizzare il cambiamento tanto auspicato.

Questi incontri sono destinati a tutti coloro che per diletto o per dovere si occupano della produzione di alimenti: cittadini, volontari, cuochi (parrocchiali, organizzatori di centri estivi, scout …) per approfondire le norme vigenti sul recupero alimentare (legge Gadda), valori ed emozioni legate al cibo oltre che succulente e buone pratiche per il non spreco.

Tutti gli incontri si terranno dalle ore 18 alle 20: si parte il 6 marzo con “Il cibo tra spreco, bisogni e sicurezza” a cura di Gianluca Benini, direttore Banco Alimentare Emilia Romagna presso Arnia  (via Adige 1, Sassuolo); il 13 marzo, sempre presso Arnia, si terrà “Cibo come veicolo di relazione” a cura di Silvia Donati, psicologa; si conclude il 26 marzo con “Show cooking: recuperiamo gli avanzi alimentari con fantasia!” a cura di Danira Guidetti, volontaria e cuoca per passione, presso Emporio Il Melograno (via San Simone 16, Sassuolo).

L’iniziativa è promossa da l’emporio sociale Il Melograno, Arnia. La dispensa del distretto, Centro Servizi Volontariato Terre Estensi e Unione Comuni del Distretto Ceramico (per info: 0536 1750990 – info@emporiomelograno.it).

Fondi europei, l’Emilia-Romagna chiude la programmazione 2014-2020 con il pieno utilizzo delle risorse

Fondi europei, l’Emilia-Romagna chiude la programmazione 2014-2020 con il pieno utilizzo delle risorseSi chiude ufficialmente la programmazione dei Fondi europei per il periodo 2014-2020 e l’Emilia-Romagna porta a termine tutti i progetti nei tempi previsti, utilizzando tutte le risorse a disposizione.

La Regione presenta risultati e dati della programmazione 2014-2020 del Fondo sociale europeo (Fse) e del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e conferma la validità del ‘metodo Emilia-Romagna’, che mette al centro delle politiche di sviluppo il coinvolgimento delle parti sociali, del mondo delle imprese e della ricerca.

“È stato fondamentale- spiega l’assessore alla Programmazione dei fondi europei e Bilancio, Davide Baruffi- il coinvolgimento delle parti sociali ed economiche per definire le linee guida e realizzare con successo i programmi del Fondo sociale europeo e del Fondo europeo di sviluppo regionale”.

“Avevamo a disposizione- prosegue l’assessore- una dotazione complessiva dall’Europa di oltre 1 miliardo e 200 milioni che hanno permesso all’Emilia-Romagna di investire sulle persone e sulle loro competenze, puntando su istruzione e formazione per un’occupazione di qualità, e di promuovere l’inclusione sociale, contrastando discriminazioni e marginalità. E anche di sviluppare i settori di ricerca e innovazione, per aumentare la competitività e l’attrattività del sistema produttivo.
L’Emilia-Romagna scalando le due classifiche per noi più importanti, a livello europeo: quella dell’innovazione, perché solo guidando il cambiamento si può stare in cima alla catena del valore nella specializzazione internazionale e, contemporaneamente, quella della coesione sociale e dell’equità, perché solo se cresce tutta la comunità si può avere un’Emilia-Romagna più forte e più giusta. L’Europa per noi è questo: una leva per sostenere il cambiamento e la qualità per le persone e le imprese”.

 

Le cifre dei Fondi europei

Gli oltre 5mila interventi finanziati dal Fondo sociale europeo hanno coinvolto 850mila persone. Le azioni vanno dalla formazione, al sostegno al diritto allo studio e alle misure di welfare rivolte alle famiglie per favorire la frequenza ai centri estivi.

Le imprese sostenute sono più di 2.800 e 2.500 i progetti realizzati grazie al Fondo europeo di sviluppo regionale. Hanno generato investimenti per 887milioni di euro, 674 le imprese interessate che hanno rafforzato i processi di internazionalizzazione. E ben 22.200 le tonnellate di Co2 risparmiate grazie a interventi di riqualificazione energetica di imprese ed enti locali.

Coinvolgimento e partecipazione hanno caratterizzato anche la comunicazione sui Fondi europei, dando voce ai beneficiari per raccontare in prima persona i risultati e l’impatto di queste risorse. Sono stati organizzati numerosi appuntamenti, a partire da R2B, Research to Business – il salone annuale della ricerca e delle competenze per l’innovazione – ed Ecomondo, fiera annuale dei settori green e circulary economy. Tante le occasioni di informazione e confronto con il partenariato economico e sociale, coinvolto direttamente nella co-progettazione delle campagne e iniziative di comunicazione, messe in atto dalla Regione con la Rete di comunicazione dei Fondi europei.

Soccorso Alpino e Speleologico Emilia-Romagna, rinnovate le cariche regionali

Soccorso Alpino e Speleologico Emilia-Romagna, rinnovate le cariche regionali
Matteo Erbacci

Lo scorso dicembre il Soccorso Alpino e Speleologico Emilia-Romagna (SAER) ha rinnovato le cariche dirigenziali che guideranno il servizio regionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico per il triennio 2025-2027. Confermato alla presidenza Sergio Ferrari – giunto al terzo mandato – supportato dai due vice-presidenti uscenti, Claudia Galeazzi, che coordina anche le attività delle unità cinofile, e il dottor Giacomo Mennilli, che supervisiona le attività sanitarie.

Totale rinnovamento invece per la 25° Delegazione alpina, la struttura che coordina le attività di soccorso, tecniche ed addestrative in ambiente montano. Il nuovo delegato è Matteo Erbacci, infermiere del 118, da quindici anni operativo sulla base di elisoccorso di Pavullo nel Frignano e istruttore regionale sanitario. A lui si affiancano i due nuovi vice, il tecnico di soccorso alpino Roberto Piancastelli, che vanta una trentennale esperienza operativa all’interno del SAER, e il dottor Francesco Marconi, medico, anch’egli attivo nel SAER da diversi anni. Per quanto riguarda la 12° Delegazione speleologica regionale, confermato alla guida Giovanni Rossi, supportato da Davide Garavini e Matteo Ruocco.

Francesco Marconi e Roberto Piancastelli

LE ATTIVITA’ DEL 2024

Il 2024 ha visto i tecnici del SAER impegnati in 511 missioni, tra attività di soccorso sanitario, ricerca dispersi ed operazioni di protezione civile/supporto ad altri enti; le persone soccorse sono state, in totale, 483. Numeri sostanzialmente invariati rispetto all’anno precedente, quando gli interventi registrati sono stati di poco superiori (520). Nello specifico, le chiamate di soccorso che hanno coinvolto le donne e gli uomini del Saer in ambiente impervio sono stati 500, mentre 11 sono stati i contesti di protezione civile e supporto ad altri entri, in particolare durante gli eventi alluvionali che hanno coinvolto la parte orientale della Regione.

L’attività maggiormente coinvolta si conferma l’escursionismo che, con un 46,4% di interventi sul totale registra un aumento di quasi dieci punti percentuali in 10 anni (nel 2014 era infatti 37,2%, mentre del 2023 il 46%), la raccolta di funghi con il 15,1% (nel 2023 il 6,5%) e la mountain bike con l’8,1% (dato leggermente diminuito rispetto all’8,9% del 2023). Da notare come le discipline prettamente alpinistiche come alpinismo, arrampicata sportiva, scialpinismo e ferrate abbiano coinvolto in totale il 2% delle chiamate, percentuale di poco inferiore agli incidenti di lavoro in ambiente montano od impervio, che nel 2024 sono stati 12 (il 2,5% del totale). Ovviamente il dato delle attività in ambiente invernale risente delle scarse e tardive precipitazioni nevose dell’anno appena concluso.  Oltre agli interventi in territorio montano, si registrano anche due interventi in ambito speleologico, uno dei quali per il salvataggio di una speleologa ferita nella grotta di Bueno Fonteno (Bg), attività che ha impegnato per diversi giorni, oltre agli operatori del SAER, tecnici speleologi provenienti da tutta Italia. La maggior parte delle chiamate di soccorso è stata provocata da eventi traumatici: cadute (30,8%), scivolamento (6%), precipitazione (1,2%) seguite dalla perdita di orientamento (26,3%) e incapacità a proseguire o tornare sui propri passi (5,8%); i malori (9,3% sul totale) sono tuttavia la prima causa di decesso o di ricovero in gravi condizioni. Gli interventi di soccorso hanno riguardato in maggioranza cittadini di sesso maschile (il 67,6%) e persone nella fascia di età compresa tra i 50 e 70 anni (31,8%): il 98,5% delle persone soccorse non era iscritta al Cai.

I soccorritori intervenuti sono stati 3.874 (cifra comprensiva di tecnici territoriali e tecnici di elisoccorso), con un conteggio di ore-uomo di 13.449. Dei 500 interventi totali in ambiente impervio, 168 hanno visto un diretto coinvolgimento di un elicottero. In 95 missioni è stato attivato EliPavullo e in altre 33 EliRavenna (a bordo di questi velivoli è sempre presente un tecnico di elisoccorso CNSAS e – in caso di necessità – un’unità cinofila da valanga, oltre all’equipe sanitaria), in 9 EliParma e in 6 EliBologna.

Per quanto riguarda le articolazioni territoriali delle stazioni alpine, Corno alle Scale e Rocca di Badolo, le Stazioni bolognesi di soccorso, hanno effettuato rispettivamente 30 e 35 interventi, la Stazione Monte Alfeo (Piacenza) 37, la Monte Cimone (Modena) 92, la Monte Cusna (Reggio Emilia) 99, la Monte Falco (Romagna) 97 e la Monte Orsaro (Parma) 83; sono tuttavia consistenti gli interventi in zone di confine, sia provinciale che regionale, che hanno richiesto agli operatori territoriali del Saer un supporto ai colleghi delle stazioni limitrofe.

“Il 2024 è stato un anno di intenso lavoro e conferma il trend degli ultimi anni, che vede cioè una crescente frequentazione della montagna emiliano-romagnola e di conseguenza – ha commentato il presidente del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Emilia-Romagna Sergio Ferrariun impegno maggiore nelle attività di soccorso. Ringrazio tutti i nostri tecnici, sanitari e logistici, che con grandissima professionalità e preparazione hanno garantito soccorso e aiuto a tutti coloro che si sono trovati in una situazione di difficoltà in montagna, in ambiente ipogeo o su terreno impervio. Desidero ringraziare anche tutte le realtà che ci hanno fornito supporto e hanno consentito un potenziamento del nostro parco mezzi, delle attrezzature e della sicurezza dei nostri operatori.– ha concluso Ferrari

 

 

Democrazie e populismo: al via “Il Mondo nuovo” al BLA

Democrazie e populismo: al via “Il Mondo nuovo” al BLALe democrazie sono in crisi? Come si possono interpretare i movimenti dei leader populisti? S’intitola “La democrazia e le sfide del populismo” il primo appuntamento della nuova edizione della rassegna “Il Mondo nuovo”, in programma a Fiorano Modenese,  mercoledì 5 marzo alle 18.30, presso il BLA di via Silvio Pellico 9-11.

In biblioteca, Gianfranco Baldini, professore associato di Scienza Politica all’Università di Bologna, metterà in luce alcune delle più importanti sfide che le democrazie contemporanee stanno affrontando partendo da alcuni eventi di portata globale del 2024 (le elezioni americane e, qualche mese prima, quelle europee). L’incontro è gratuito e libero fino ad esaurimento posti.

Gianfranco Baldini da oltre vent’anni si occupa di populismo, democrazia e sistemi di partito in chiave comparata. Dal 2024 fa parte della direzione dell’ECPR, la più importante organizzazione europea di ricerca politologica ed è condirettore dell’Annual Review del Journal of Common Market Studies, una delle principali riviste accademiche dedicate all’integrazione europea.

La rassegna realizzata dalla biblioteca e dal Comune di Fiorano Modenese, in collaborazione con l’Associazione Lumen, prosegue venerdì 28 marzo, sempre alle 18.30, con “Il fenomeno Marina Abramović: da quando il corpo è diventato arte”, a cura di Silvia Grandi del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.

La rassegna termina martedì 8 aprile alle ore 18.30 con “Ecoansia: individui e comunità di fronte al cambiamento climatico” per parlare di ansia climatica e altre fobie legate al cambiamento climatico. L’appuntamento è a cura di Cinzia Albanesi, Professoressa Ordinaria di Psicologia di comunità all’Università di Bologna.

Tutti gli appuntamenti si tengono al BLA e sono ad ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti. Per maggiori informazioni: 0536 833403; biblioteca@fiorano.it

Montegibbio 1799: l’occupazione

Montegibbio 1799: l’occupazioneMarzo 1799, mentre Napoleone è impegnato in Egitto, le divisioni del generale Macdonald scendono dall’Appennino Tosco-Emiliano per contrastare l’invasione austro-russa in Italia, ma l’impossibilità di ricevere rinforzi costringe i francesi a lasciare la Pianura Padana per difendere la Liguria. II Castello di Montegibbio, avamposto che domina Sassuolo, è conteso dai due eserciti.

Si svolgerà il prossimo fine settimana, da venerdì 7 a domenica 9 marzo, la rievocazione storica dal titolo “L’Occupazione”, a cura dell’Associazione 51ème demi-Brigade de Bataille, organizzata dal Circolo Boschetti Alberti e dal Comune di Sassuolo.

Un ricco programma articolato su tre giornate per un’iniziativa adatta anche ai più piccoli, con il momento di inaugurazione alla presenza delle autorità prevista per le ore 15 di sabato 8 marzo.

 

Venerdì 7 marzo

Ore 20.00 Cena napoleonica (aperta al pubblico)

 

Sabato 8 marzo

  • Ore 8.30-9.30 Presentazione delle truppe e addestramento
  • Ore 9.30-10.00 La marcia forzata di Macdonald
  • Ore 10.00-11.30 Didattica, visite guidate ai bivacchi
  • Ore 14.00-16.00 Addestramenti delle truppe
  • Ore 19.30-20.00 La fuga di Macdonald

 

Domenica 9 marzo

  • Ore 9.00 Addestramenti delle truppe
  • Ore 10.00-11.00 Didattica, visite guidate ai bivacchi
  • Ore 11.30 Firma della tregua di Sassuolo
  • Ore 13.00 Presentazione Reparti e fine attività

 

A14, chiuso per una notte il tratto allacciamento raccordo Casalecchio-A1 Milano-Napoli

A14, chiuso per una notte il tratto allacciamento raccordo Casalecchio-A1 Milano-NapoliSulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di ammodernamento delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di martedì 4 alle 6:00 di mercoledì 5 marzo, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio (km 9+000) e quello con la A1 Milano-Napoli (km 0+000), in direzione di Milano.

L’area di servizio “La Pioppa est”, situata nel suddetto tratto, sarà chiusa con un’ora di anticipo.

In alternativa, chi proviene da Ancona o da Padova ed è diretto verso Milano, potrà percorrere il Raccordo di Casalecchio verso Firenze, per poi immettersi sulla A1 verso Milano.

In considerazione della suddetta chiusura, la stazione autostradale di Bologna Borgo Panigale sarà chiusa in entrata e non sarà raggiungibile in uscita per chi proviene da Ancona e da Padova. Ciò comporterà l’uscita obbligatoria sul Ramo Verde, per deviare sulla SS9 verso Modena i veicoli provenienti dalla Tangenziale di Bologna.

Inoltre, saranno chiusi i due rami di accesso, da Modena e da Bologna, che dalla SS9 Via Emilia immettono all’entrata della stazione di Bologna Borgo Panigale.

In alternativa si consiglia:

per la chiusura dell’entrata della stazione di Bologna Borgo Panigale, verso Milano: Valsamoggia, sulla A1;

per la chiusura dell’entrata della stazione di Bologna Borgo Panigale, verso Padova o Ancona: Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio;

per la chiusura dell’uscita della stazione di Bologna Borgo Panigale, per chi proviene da Ancona o da Padova: Bologna Arcoveggio, sulla A13.

La Nuova sede del Centro per l’impiego di Sassuolo

La Nuova sede del Centro per l’impiego di SassuoloLa vecchia sede della Polizia Municipale di Sassuolo, in via Decorati al Valor Militare 60, presso il Direzionale I Quadrati, si trasforma nella nuova sede del Centro per l’impiego di Sassuolo.

I lavori di ristrutturazione, iniziati lo scorso 3 febbraio, hanno un importo complessivo di €785.961,03 finanziati al 90% dall’Agenzia Regionale per il Lavoro, con un importo pari ad € 707.364,93, ed il restante 10% dal Comune di Sassuolo  per un importo pari ad € 78.596,1.

Il termine dei lavori è previsto per la fine del mese di Giugno.

Si tratta di una struttura che conterà su 549,9 metri quadrati calpestabili in cui verranno realizzate 18 postazioni fisse più due sale riunioni/corsi e gli spazi accessori: sala d’attesa, archivio, servizi.

“Ogni nuovo sportello che stiamo aprendo in Emilia-Romagna è un tassello per migliorare – afferma l’Assessore alle Politiche Abitative, Lavoro, Politiche Giovanili della Regione Emilia Romagna Giovanni Paglia –  e consolidare la gestione e lo sviluppo dei servizi dei Centri per l’impiego. Per mettere al centro delle prossime sfide del mercato le cittadine e i cittadini e un lavoro sostenibile e di qualità, stiamo investendo in nuovi spazi, ma soprattutto sulle competenze del personale sull’aggiornamento degli strumenti tecnologici di lavoro, per migliorare i servizi e la qualificazione professionale dei nostri operatori. Il pubblico può e deve rafforzare il proprio ruolo nel contesto del mercato del lavoro e questo è il nostro contributo”.

“Accompagnare i giovani al loro ingresso nel mondo del lavoro – commenta il Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini – o aiutare il reinserimento di chi, suo malgrado, ne è stato temporaneamente estromesso è uno dei compiti principali di ogni ente pubblico affinché nessuno sia lasciato indietro. Il Centro per l’impiego di Sassuolo ha sempre rappresentato un punto di riferimento in tema del lavoro, tanto da passare in pochi anni dai 7 operatori presenti nel 2018 ai 16 attivi a fine 2024: uno spazio adeguato, funzionale ed accogliente per chi opera e chi si reca al centro per l’impiego, quindi,  è più che mai necessario e ringrazio l’Assessorato al Lavoro della Regione Emilia – Romagna e l’Agenzia per aver contribuito in maniera determinante ad incrementare, anche su questo versante, la rete dei servizi che offriamo in città”.

 

Il Consiglio comunale di Sassuolo approva l’Ordine del giorno per il salario minimo di 9 euro l’ora: un passo avanti per la giustizia sociale

Il Consiglio comunale di Sassuolo approva l’Ordine del giorno per il salario minimo di 9 euro l’ora: un passo avanti per la giustizia socialeSi tratta di un atto di responsabilità e di equità sociale che ribadisce l’importanza di un salario dignitoso per tutti i lavoratori, nel rispetto dell’articolo 36 della Costituzione. Il diritto a una retribuzione proporzionata e sufficiente per condurre una vita libera e dignitosa non può essere oggetto di compromessi, specialmente in un contesto economico in cui il potere d’acquisto dei lavoratori e delle lavoratrici è costantemente minacciato, in una situazione che, purtroppo, con l’avvento dei dazi americani sull’economia europea potrebbe aggravarsi.

In un’Italia in cui, secondo i dati ISTAT, oltre tre milioni di lavoratori percepiscono meno di 9 euro l’ora, questa misura rappresenta un segnale concreto nella lotta contro lavoro povero e precarietà.

Il Governo Meloni ha dimostrato scarso interesse nel tutelare l’economia di imprese e famiglie, tagliando fondi ai Comuni per i servizi e mantenendo una complicità con l’amministrazione Trump nonostante i dazi al 25% sulle nostre economie. Nonostante l’assenza di un sostegno nazionale su una legge per il salario minimo, il Pd di Sassuolo ritiene essenziale che le istituzioni locali si impegnino per garantire condizioni di lavoro più eque e contrastare lo sfruttamento aggiungendo anche una clausola sui bandi comunali.

L’iniziativa, portata avanti con il Movimento 5 Stelle di Sassuolo, è solo un primo passo: è cruciale agire sui contratti collettivi nazionali, collaborando con sindacati, associazioni di categoria e imprenditori per contrastare i contratti pirata, che in Italia rappresentano la maggioranza. In questa direzione, la creazione di un Osservatorio sul lavoro potrebbe favorire nuove sinergie e garantire maggiore tutela a famiglie e imprese. Serve, quindi, un’alleanza per combattere lo sfruttamento e promuovere una sostenibilità sociale ed economica.

Abbiamo chiesto che il Comune promuova, a livello dell’Unione dei Comuni del Distretto ceramico, un protocollo d’intesa su appalti, legalità, trasparenza e responsabilità sociale, coinvolgendo i Comuni e i sindacati confederali CIGL, CISL e UIL. Ispirato all’esperienza di Modena, il protocollo mira a garantire il rispetto delle normative sugli appalti, la tutela dei lavoratori e il contrasto alle infiltrazioni criminali e al lavoro irregolare. Inoltre, favorirà l’adozione dell’offerta economicamente più vantaggiosa anziché il massimo ribasso e l’uso di parametri reputazionali per selezionare le aziende, promuovendo qualità, eticità e sostenibilità negli affidamenti pubblici.

Il Partito Democratico continuerà a operare in ogni sede istituzionale affinché il salario minimo venga riconosciuto come diritto universale, fondamentale per la dignità del lavoro e il benessere delle famiglie. Per questo siamo orgogliosi che si sia impegnato il sindaco Mesini e il presidente del Consiglio comunale Simeone a inoltrare tale Ordine del giorno all’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Questo passaggio è fondamentale proprio per un’armonizzazione tra istituzioni, e siamo contenti che questo primo passo possa arrivare da Sassuolo.

 

 

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