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Al via a Bologna, con il tutto esaurito, il primo festival del Terzo Settore in Emilia-Romagna

Al via a Bologna, con il tutto esaurito, il primo festival del Terzo Settore in Emilia-RomagnaE la partenza c’è già, da Bologna: si svolge sabato 27 settembre in piazza Lucio Dalla il primo festival regionale del Terzo Settore in Emilia-Romagna, dal titolo “Partecipare per cambiare”: per le tante associazioni, oltre 150 quelle che partecipano, un’occasione per raccontarsi e farsi conoscere, ma anche per incontrarsi, scambiare idee e buone pratiche, avviare nuove collaborazioni. Dialogando e facendo festa con la cittadinanza in uno spazio aperto e partecipato, dalle 9,30 alle 16,30: un’intera giornata dedicata al mondo del volontariato e dell’associazionismo che coinvolgerà il pubblico – grandi e piccoli – con incontri, spettacoli, performance teatrali e stand.

Un evento fortemente voluto e promosso dalla Regione, assieme ad Anci Emilia-Romagna, Confederazione regionale dei Centri di servizio per il Volontariato dell’Emilia-Romagna, e dal Forum regionale del Terzo Settore, che in contemporanea si riunisce per l’assemblea regionale.

Il Festival ha un duplice obiettivo, come ha spiegato oggi in conferenza stampa l’assessora regionale al Welfare e Terzo Settore, Isabella Conti, intervenuta in mattinata anche in Commissione assembleare: valorizzare la ricchezza e la pluralità delle tante realtà che ogni giorno rendono più forte e coesa la comunità dell’Emilia-Romagna e rinsaldare il legame tra istituzioni, cittadini e mondo dell’associazionismo, per affrontare insieme le importanti sfide future.

Partendo da una realtà che ha un forte radicamento territoriale e un impatto sociale ed economico in costante crescita: sono 11.267, a giugno 2025, gli enti iscritti in Emilia-Romagna, l’8,2% del totale nazionale, che collocano la regione al terzo posto nella graduatoria nazionale per numero di enti, dopo Lombardia e Lazio. Quasi 246 mila i volontari e oltre 72mila i lavoratori impiegati, con la regione che si piazza ai primi posti anche per produttività: il valore medio per addetto nelle imprese sociali supera i 37.500 euro, e tre province – Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini – figurano tra le prime dieci in Italia.

É la fotografia scattata dall’edizione 2025 del Rapporto sul Terzo Settore in Emilia-Romagna, frutto della collaborazione istituzionale tra l’Osservatorio regionale del Terzo Settore, l’Area Infanzia e Adolescenza, Pari Opportunità, Terzo Settore dell’assessorato e ART-ER, che prende in considerazione varie fonti, tra cui, la più aggiornata, il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), istituito presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Numeri che proprio oggi sono stati presentati anche in Giappone, nel padiglione Italia di Expo Osaka 2025, durante la missione guidata dal presidente Michele de Pascale in occasione della settimana dedicata all’Emilia-Romagna. Una prima volta assoluta sul palco internazionale per il Terzo settore emiliano-romagnolo, protagonista dell’incontro curato dal Forum regionale, l’organismo di rappresentanza riconosciuto per legge.

“Abbiamo fortemente voluto- afferma Conti- questo festival, che desideriamo diventi un’occasione stabile, annuale e itinerante per ringraziare, valorizzare e mostrare la vitalità e la pluralità del Terzo settore emiliano-romagnolo. Un’infrastruttura sociale indispensabile e un patrimonio di cui essere orgogliosi, che colloca l’Emilia-Romagna nelle posizioni di vertice a livello nazionale, come testimonia anche il Rapporto 2025: gli enti si distinguono per capacità di attivare volontariato, generare occupazione e valorizzare reti territoriali, con un impatto che va oltre la dimensione economica e contribuisce a innovare i modelli di welfare e cittadinanza”.

“La giornata di sabato- aggiunge l’assessora- per il Terzo settore sarà non tanto una vetrina celebrativa, ma un’occasione di confronto sulle sfide che ci attendono: il rafforzamento dei legami di comunità, la lotta alle solitudini, l’inclusione dei giovani, il contrasto alle disuguaglianze, la promozione di una cittadinanza solidale e attenta ai beni comuni. Nel nostro programma di mandato il Terzo Settore ha un ruolo strategico, perché senza il contributo di questa parte della società non sarebbe possibile dare concretezza ai principi di equità, coesione e partecipazione che vogliamo tradurre in politiche. E vogliamo farlo insieme, investendo in una collaborazione sempre più strutturata tra istituzioni e mondo dell’associazionismo, nella convinzione che la coprogettazione e la coprogrammazione siano strumenti fondamentali per innovare i servizi, rendere più efficaci le risposte e avvicinare le istituzioni ai cittadini”.

“Il nostro impegno- chiude Conti- è fare di questo Festival, anno dopo anno, un appuntamento atteso dalle comunità locali e dalle associazioni, un laboratorio diffuso di idee e proposte, un momento di riconoscimento e di gratitudine per l’impegno quotidiano di chi sceglie di dedicare tempo, energie e competenze al bene comune”.

Il programma del Festival

Alle ore 9.30 l’apertura degli stand in piazza Lucio Dalla, con la conclusione delle attività prevista alle 16,30. In contemporanea, l’attigua casa di quartiere ‘Katia Bertasi’ ospiterà anche l’assemblea del Terzo Settore in Emilia-Romagna, alla presenza della portavoce del Forum nazionale, Vanessa Pallucchi e Chiara Tommasini, presidente rete nazionale CSVnet. Per tutta la giornata opereranno due radio: ‘Eduradio&TV’, a cura di Insight Aps, e Psicoradio, a cura di Arte e salute Aps. Previsti anche spazi per i più piccoli e un angolo ristoro.

Consiglio comunale giovedì 25 settembre a Fiorano Modenese

Consiglio comunale giovedì 25 settembre a Fiorano ModeneseLa presidente del Consiglio comunale di Fiorano Modenese ha convocato la prossima seduta per giovedì 25 settembre, alle ore 19.00, presso Casa Corsini, per la trattazione del seguente ordine del giorno:

  1. Interrogazione presentata dal consigliere Casali del gruppo consiliare “Fratelli D’Italia Giorgia Meloni” portante ad oggetto: “Interrogazione su recenti episodi di delinquenza, vandalismo e bullismo”.
  2. Interrogazione presentata dalla consigliera Gilioli del gruppo consiliare “Fratelli D’Italia Giorgia Meloni” portante ad oggetto: “Interrogazione sulle effrazioni subite dagli esercenti di Piazza Ciro Menotti”.
  3. Interrogazione presentata dal consigliere Gualmini del gruppo consiliare “Manfredini Sindaco Ascoltare e Risolvere” relativa al fabbricato posto in Fiorano Modenese Via San Francesco già adibito a magazzino comunale (POLS).
  4. Approvazione bilancio consolidato per l’esercizio 2024.
  5. Ratifica variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2025-2027-annualità 2025 adottata dalla giunta comunale con deliberazione n. 90 del 28/08/2025.
  6. Disciplina degli strumenti di pianificazione urbanistica vigenti relativa ai mutamenti di destinazione d’uso. Atto ricognitivo ai sensi dell’art. 28 c.2 L.R. 15/2013.
  7. “Attiva Fiorano, Partito Democratico, Noi Ci Siamo, Impegno comune” portante ad oggetto: “Solidarietà attiva con Emergency – donazione del gettone a sostegno delle attività sanitarie e umanitarie in Palestina”.
  8. Ordine suppletivo presentato dal consigliere El Kholti a nome dei gruppi consiliari “Attiva Fiorano, Partito Democratico, Noi Ci Siamo, Impegno comune” portante ad oggetto: “Denuncia della crisi umanitaria a Gaza e supporto alla mobilitazione umanitaria Global Sumud Flotilla. Richiesta allo Stato italiano di sostegno e garanzie di sicurezza per la missione”.

La diretta streaming del Consiglio sarà tramessa sul canale you tube del Comune.

Continuo abbandono di rifiuti in viale Socche a San Michele

Continuo abbandono di rifiuti in viale Socche a San Michele
foto scattata nel pomeriggio del 23 settembre

Continuo abbandono di rifiuti presso l’isola ecologica di via Beniamino Socche a San Michele: “La vasca da bagno – scrive un cittadino – giace immota da ben due settimane. Mi chiedo dove sia Hera in queste circostanze?”

foto scattata nel pomeriggio del 23 settembre
immagine Google Maps del luglio 2025 inserita dalla nostra Redazione

Expo Osaka 2025: le imprese e le filiere emiliano-romagnole protagoniste della quarta giornata

Expo Osaka 2025: le imprese e le filiere emiliano-romagnole protagoniste della quarta giornataExport in crescita del +2,7% e un saldo commerciale positivo di 1,8 miliardi di euro nel 2024. E accanto, il sociale, con il Terzo settore che debutta sulla scena internazionale forte di 11.267 enti, circa 246mila volontari, più di 72mila lavoratori impiegati. Così l’Emilia-Romagna si è presentata alla quarta giornata della settimana regionale a Expo Osaka 2025.

La mattinata si è aperta a Tokyo, con l’incontro tra il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’ambasciatore d’Italia in Giappone, Gianluigi Benedetti: un colloquio dedicato allo stato delle relazioni bilaterali, agli scambi economici e culturali e alle prospettive future del rapporto tra l’Emilia-Romagna e il Paese del Sol Levante.

A Osaka, invece, riflettori accesi sulle imprese e le filiere, nel corso dell’incontro “Opportunità di mercato per le imprese emiliano-romagnole”, promosso dalla Regione, con la partecipazione del vicepresidente della Regione con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, del direttore dell’Ice di Tokyo, l’Italian trade agency, Giampaolo Bruno, e del segretario generale della Camera di Commercio italiana in Giappone, Davide Fantoni.

“Dopo un ottimo 2024 con il mercato giapponese e asiatico aperto a nuovi prodotti, soprattutto alimentari e agricoli di alta qualità, e l’Emilia-Romagna protagonista- ha sottolineato il vicepresidente, con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla-, nei primi mesi del 2025, nella nostra regione come nel resto del mondo, sta pesando l’insicurezza della catena produttiva innescata dai dazi. Un quadro che andrà analizzato a fine anno per capire le dinamiche innescate e i correttivi possibili. Abbiamo già investito decine di milioni per sostenere le pmi nell’export e continueremo comunque a sostenere tutte le nostre filiere e a puntare sull’attrazione di capitali esteri, i pilastri su cui vogliamo costruire la crescita dell’Emilia-Romagna nei mercati globali”.

Lo sviluppo dell’export nell’incontro sulle opportunità di mercato per le imprese regionali

Nel 2024 le vendite verso il Giappone hanno registrato un incremento del +2,7%, superiore alla media complessiva dell’export emiliano-romagnolo (+2,5%). Performance particolarmente significative sono arrivate dall’agroalimentare, dal tabacco e dall’automotive con forti potenzialità di crescita nel comparto della moda. L’interscambio ha portato il saldo commerciale a 1,8 miliardi di euro, quasi la metà di quello nazionale, segno di una domanda stabile e in espansione per i prodotti regionali.

A supporto di questa traiettoria, l’ecosistema produttivo può contare su esperienze come Muner – Motor Valley University of Emilia-Romagna, nata nel 2017 dall’alleanza tra università e aziende della Motor Valley. Con corsi magistrali in inglese e un approccio legato al ‘learning by doing’, Muner forma nuovi talenti destinati a lavorare con imprese a partire da Lamborghini, Ferrari, Maserati e Ducati, rafforzando la competitività del comparto e proiettando la regione nelle sfide della mobilità del futuro. E FoodER – Food University of Emilia-Romagna, con sede all’Università di Parma che, sotto l’egida della Regione che la sostiene, si è costituita con 18 soci fondatori: tutti gli atenei emiliano-romagnoli e un gruppo di imprese ed enti di ricerca del settore agroalimentare. Con l’obiettivo di mettere in valore il patrimonio rappresentato dalla Food Valley emiliano-romagnola, col record europeo di prodotti Dop e Igp e aziende note in tutto il mondo per la capacità di coniugare tradizione e innovazione, ed elevati standard di qualità e sicurezza alimentare.

Il terzo settore si presenta: non solo assistenza ma anche servizi di prossimità: i dati della ricerca a cura del Forum del Terzo settore

Accanto all’economia, a Expo Osaka 2025 è stato presentato per la prima volta su una scena internazionale il Terzo settore emiliano-romagnolo, con l’incontro “Il Terzo settore nella società del futuro” curato dal Forum regionale. Non solo presidio di assistenza, ma anche motore di servizi di prossimità e di coesione sociale: è questa la fotografia emersa dalla ricerca sull’impatto sociale del Terzo settore, illustrata in Giappone. I dati ne confermano la forza e la diffusione: 11.267 enti (l’8,2% del totale nazionale), circa 246mila volontari, 72mila lavoratori impiegati con l’Emilia-Romagna ai primi posti anche per la produttività: il valore medio per addetto nelle imprese sociali supera i 37.500 euro, e tre province – Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini – figurano tra le prime dieci in Italia.

“Quando funziona bene, il Terzo settore non solo sostiene chi è in difficoltà, ma alza la qualità della vita per tutti, rendendo le comunità più inclusive e vitali- ha sottolineato il vicepresidente Colla–. È un pilastro per ridurre le disuguaglianze, generare innovazione dal basso e valorizzare la partecipazione delle cittadine e dei cittadini, come conferma l’indagine presentata a Osaka”.

La ricerca ha messo in luce anche la varietà dei campi in cui opera il Terzo settore regionale: dal trasporto di persone malate alla raccolta di sangue, dalla gestione di servizi sociosanitari per anziani e persone con disabilità alle attività educative per bambini e ragazzi, fino alle iniziative culturali e ricreative nei centri sociali e nei circoli. Un ruolo importante è svolto anche nello sport dilettantistico, gestito quasi interamente da associazioni del non profit, e nei progetti di contrasto alla povertà, inclusione sociale, promozione dei diritti umani e civili, oltre che nelle attività di volontariato civico, servizio civile e tutela ambientale.

L’incontro ha infine messo a confronto esperienze italiane e giapponesi, con gli interventi di Riccardo Breviglieri, direttore del Forum Terzo settore; Alberto Alberani, portavoce del Forum regionale; Marisa Anconelli, presidente di Iress Bologna; Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum nazionale; e Masayuki Sasaki, professore emerito dell’Osaka City University.

Maranello incontra i protagonisti della cultura

Maranello incontra i protagonisti della culturaAldo Cazzullo, Carlo Lucarelli, Umberto Galimberti e Chiara Gamberale sono i protagonisti di Maranello Incontra, rassegna di incontri al via dal 2 ottobre all’Auditorium Enzo Ferrari. Un ciclo di appuntamenti aperti a tutti, che vedrà la partecipazione di quattro voci di primo piano della cultura italiana, dal giornalismo alla letteratura alla filosofia, per una riflessione a tutto campo sulla contemporaneità.

La rassegna è organizzata dal Comune di Maranello con la collaborazione di Mismaonda, il supporto tecnico di Synesthesia Group e il contributo di cinque importanti imprese del territorio – Zanasi Group, Duerre Tubi Style, Evoline, Maranello Village, S.A.I. Electric -, che insieme all’amministrazione comunale hanno avuto un ruolo determinante nell’ideazione e costruzione del progetto. Le serate sono tutte ad ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti, con inizio alle ore 21.

“E’ un progetto nuovo e importante per Maranello”, spiega il sindaco Luigi Zironi, “una rassegna di cui siamo molto orgogliosi, per la caratura degli autori, per la varietà dei temi proposti e per il coinvolgimento attivo del mondo imprenditoriale che testimonia un’attenzione particolare per il territorio. In un momento storico in cui l’idea stessa di confronto civile viene drammaticamente messa in discussione, questo ciclo di incontri si propone come occasione in cui ascoltare, dialogare e riflettere insieme, perché è solo dall’incontro che può nascere una società più giusta e inclusiva. Un progetto reso possibile grazie alla partecipazione di alcune realtà produttive del territorio, che ringrazio, in una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato”.

“Maranello Incontra”, aggiunge Marco Stella, Amministratore Delegato di Duerre Tubi Style, “è un progetto che ci ha da subito entusiasmato; ci è piaciuta l’idea di poter contribuire a dare al territorio e alla comunità una rassegna così importante, animata da personaggi e autori di indiscutibile caratura, per contribuire anche nella dimensione culturale, stimolando pensiero e dialogo su importanti tematiche e fenomeni che riguardano la società”.

Si parte giovedì 2 ottobre con Aldo Cazzullo con un incontro su “Francesco. Il più italiano dei Santi”: una serata in cui il giornalista e inviato speciale del Corriere della Sera tratterà della figura di Francesco d’Assisi, l’uomo più straordinario del secondo millennio dopo Cristo, capace col suo esempio di ispirare e illuminare anche i tempi di crisi che stiamo vivendo. Aldo Cazzullo è una delle voci più autorevoli del giornalismo italiano: ha raccontato i momenti cruciali della storia contemporanea, come gli attentati dell’11 settembre e le Olimpiadi; i suoi numerosi libri si concentrano sul tema dell’identità nazionale e hanno venduto milioni di copie, diventando bestseller.

Il secondo appuntamento è mercoledì 15 ottobre con Carlo Lucarelli, per un dialogo sul suo ultimo romanzo “Almeno tu”. Scrittore, autore televisivo e sceneggiatore, Lucarelli è il maestro del brivido italiano. È celebre per i suoi romanzi gialli, che hanno dato vita a personaggi iconici come l’Ispettore Coliandro e il Commissario De Luca. Ha scritto e condotto programmi televisivi di successo per la Rai e Sky Arte, tra cui il celebre Blu Notte.

Il terzo incontro, mercoledì 29 ottobre, vedrà la partecipazione di Umberto Galimberti, una delle figure più influenti del pensiero contemporaneo in Italia, per una riflessione su “Uomo, natura e tecnica. Un filo da ricucire”. Filosofo, psicoanalista e professore universitario di Filosofia della storia all’Università di Venezia, allievo di grandi pensatori come Karl Jaspers, Galimberti ha dedicato i suoi studi a figure del calibro di Martin Heidegger ed Edmund Husserl. Collabora regolarmente con il quotidiano “la Repubblica” dal 1995.

Il quarto e ultimo appuntamento, mercoledì 12 novembre, vedrà sul palco dell’Auditorium Ferrari Chiara Gamberale con un dialogo sul romanzo “Dimmi di te”. Chiara Gamberale è una scrittrice di successo i cui libri sono tradotti in diciotto Paesi. La sua carriera è iniziata a vent’anni con il romanzo “Una vita sottile”, a cui sono seguiti numerosi altri bestseller. E’ anche autrice e conduttrice di programmi TV e radio, e scrive per importanti testate come “7 Corriere della Sera” e “Vanity Fair”. Ha inoltre fondato e dirige la scuola di scrittura creativa e arte “CreaVità” a Roma.

Oggi a Tokyo l’incontro del presidente de Pascale con l’ambasciatore italiano Benedetti

Oggi a Tokyo l’incontro del presidente de Pascale con l’ambasciatore italiano Benedetti“Desidero rivolgere un sincero ringraziamento all’Ambasciatore d’Italia in Giappone, sua eccellenza Gianluigi Benedetti, per la calorosa accoglienza e per il prezioso impegno con cui promuove quotidianamente i rapporti tra i nostri Paesi- ha dichiarato il presidente de Pascale-. L’incontro che abbiamo avuto a Tokyo in occasione della settimana dell’Emilia-Romagna ad Expo Osaka è stato un momento di confronto proficuo su molti temi cruciali per l’Emilia-Romagna e per le relazioni economiche e culturali con il Giappone”.

Così il presidente della Regione, Michele de Pascale, ha commentato l’incontro con l’ambasciatore d’Italia in Giappone, Gianluigi Benedetti, questa mattina a Tokyo che ha aperto la giornata dell’Emilia-Romagna a Expo 2025.

Insieme a loro la sottosegretaria alla Presidenza, Manuela Rontini, e il capo di Gabinetto, Luca Vecchi, per la Regione Emilia-Romagna e, per l’Ambasciata, il vice capo Missione, Stefano Stucci, il capo ufficio Economico e Commerciale, Francesco Paolo Cannito, e gli esperti Agricolo, Anna Iele, Scientifico, Gianluigi Serianni, Spaziale, Marco Casolino. Presenti il direttore e vice direttore Ufficio Banca d’Italia Tokyo, Andrea Gerali e Andrea Perin; la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, Silvana De Maio e la vice direttrice dell’Ufficio ICE di Tokyo, Edith Petrucci.

“Il confronto ha messo in luce come l’Emilia-Romagna sia in grado di offrire opportunità di investimento e di collaborazione ad aziende e istituzioni giapponesi e come viceversa il Giappone stia attraversando un momento capace di proporre occasioni interessanti per le aziende emiliano-romagnole che intendono investire nel paese- ha proseguito de Pascale-. Grazie al lavoro delle nostre imprese, dei centri di ricerca, delle università e delle istituzioni, l’Emilia-Romagna vuole continuare a essere un ponte solido tra l’Italia e il Giappone, mettendo al centro l’eccellenza delle proprie filiere produttive e artigianali, le competenze e le vocazioni di altissimo livello e il patrimonio culturale di primo piano”.

“Siamo molto lieti di accogliere il presidente della Regione Emilia Romagna, Michele de Pascale, alla sua prima visita a Tokyo- ha dichiarato l’ambasciatore Benedetti-, in un anno nel quale l’Ambasciata, insieme agli enti e alle istituzioni del Sistema Italia in Giappone, ha fornito assistenza ad un numero particolarmente consistente di delegazioni regionali e degli enti locali italiani per eventi ed iniziative promozionali del nostro Made in Italy, anche per via della loro partecipazione all’Esposizione Universale di Osaka-Kansai”.

Stefano Benni, le sue parole all’ingresso della Regione Emilia-Romagna

Stefano Benni, le sue parole all’ingresso della Regione Emilia-Romagna“Se i tempi non chiedono la tua parte migliore inventa altri tempi”. È la frase scelta dalla Regione Emilia-Romagna per ricordare Stefano Benni.

Da oggi, martedì 24 settembre, nelle vetrate d’ingresso della sede di viale Aldo Moro 52 a Bologna, la frase accoglierà i dipendenti della Regione, oltre a visitatrici e visitatori, con una vetrofania dedicata al grande scrittore bolognese recentemente scomparso, accompagnata dal disegno dell’illustratrice dell’Agenzia di informazione e comunicazione della Giunta, Agata Matteucci.

Un omaggio sincero, che rende riconoscenza a Benni per aver regalato a intere generazioni personaggi e mondi capaci di far pensare. E di emozionarsi.

“La scomparsa di Stefano Benni ha lasciato un grande vuoto nella comunità dell’intera Emilia-Romagna- affermano il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessora alla Cultura, Gessica Allegni-. Avevamo bisogno subito di rappresentare con un gesto concreto l’amore che schiere di lettrici e lettori hanno per i suoi libri, i racconti, le poesie e il complesso, ma quanto mai attuale, affresco della nostra società, con le sue luci e ombre, raccontato sempre con sorprendente ironia. Ogni pagina, ogni frase che ci lasciato nei suoi scritti, dovrebbe essere presa per tappezzare di messaggi di verità le nostre città e i nostri paesi. Il modo migliore per riempire quel vuoto, come ha detto il figlio Niclas, è continuare a leggere Benni. Così ci auguriamo, e auguriamo a tutte e tutti, di riuscire ad inventare altri tempi per mostrare la nostra parte migliore”.

Nicola Bertinelli al vertice di CAI Nutrizione

Nicola Bertinelli al vertice di CAI NutrizioneUn progetto ampio e di prospettiva, idee chiare e una provata esperienza consolidata nel tempo sia come imprenditore zootecnico che in tutti i ruoli che lo hanno visto distinguersi per competenza ed innovazione; è questo il profilo di Nicola Bertinelli, eletto nei giorni scorsi dal CDA al vertice di CAI Nutrizione, polo mangimistico del composito universo dei Consorzi Agrari d’Italia nato alla fine del 2023 che può contare su un fatturato di oltre 125 milioni di euro e 4 milioni di quintali di mangime prodotto. Ed è proprio in quest’ottica di progressivo sviluppo – volto ad incrementare la competitività sui mercati contando su una distintività valoriale unica nel panorama di riferimento con 100% di capitale italiano e 4 siti produttivi, che la nomina di Bertinelli mostra chiaramente la volontà del Consiglio di Amministrazione di puntare, ancora di più, su una vision in grado di unire all’identità dei territori e alla sostenibilità economica ed ambientale degli allevamenti zootecnici la ricerca e l’innovazione tecnologica applicata. “I mangimi – ha sottolineato il presidente di CAI Nutrizione Nicola Bertinelli – rappresentano le radici della terra in cui produciamo e le radici sono l’identità geografica alla base della filiera zootecnica – l’ambizione è arricchire i prodotti CAI Nutrizione dando il plus valoriale di qualità che meritano affinché non vengano omologati tra le commodities. E per questo, in un paese così ricco di eccellenze come il nostro, diventa strategico considerare l’elemento mangime-certificato come indispensabile per una filiera di qualità provata”.  La sfida ambiziosa e di prospettiva sarà soprattutto utile al nostro territorio che potrebbe così beneficiare di una più adeguata considerazione anche per quelle numerose aree potenzialmente vocate alla coltivazione delle colture mangimistiche oggi talvolta trascurate. “In aree geografiche in cui le dop hanno un’importanza fondamentale per l’intero sistema economico – ha proseguito Bertinelli – CAI Nutrizione è il player capace di produrre sempre più mangimi italiani “in modo sartoriale”, chi li utilizza ne è già consapevole, chi ne farà uso, oltre a poter contare su un prodotto di eccellenza saprà di far bene all’intera filiera produttiva di cui è sempre più protagonista attivo”. CAI Nutrizione che ha sede amministrativa a Parma, legale a Mantova e siti produttivi, oltre che nelle due città, anche a Verona e Siena, rilancia dunque la sua massima attenzione agli allevatori a cui non fornisce solo i migliori mangimi certificati, ma una vasta gamma di servizi di assistenza tecnica ad hoc ideati per supportare le 20 filiere alimentari DOP e IGP a cui aderisce tra cui quella del latte di alta qualità, della carne, dei formaggi più noti nel mondo.  “Poter contare sul contributo strategico d’indirizzo e sulle molteplici capacità professionali ben note nel mondo agricolo e alimentare di un imprenditore zootecnico come Nicola Bertinelli – ha evidenziato il direttore generale di CAI Nutrizione Alessandra Todisco – arricchisce ulteriormente CAI Nutrizione e un CDA in cui gli allevatori sono i veri protagonisti e artefici delle scelte strategiche di una impresa che vuole rispondere proprio alle esigenze della filiera che serve e sostiene”.

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 24 settembre 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 24 settembre 2025Al mattino nuvolosità variabile. Dal pomeriggio addensamenti più consistenti sulle pianure centro-settentrionali, associati ad episodi temporaleschi, in esaurimento entro sera. Temperature minime comprese tra 14 e 19 gradi; massime tra 23 e 25 gradi. Venti perlopiù sud-occidentali, con rinforzi e raffiche legati ai fenomeni in atto. Mare mosso.

(Arpae)

Aggredisce i carabinieri intervenuti per difendere un suo familiare. Arrestato a Maranello

Aggredisce i carabinieri intervenuti per difendere un suo familiare. Arrestato a MaranelloUn intervento dei Carabinieri di Maranello, nato da una richiesta di aiuto da parte di una famiglia in difficoltà, si è trasformato in un episodio di violenza che ha portato all’arresto di un 35enne, residente in città. È accaduto nel primo pomeriggio di sabato 20 settembre, quando i militari sono stati chiamati dalla madre dell’uomo, preoccupata per il forte stato di alterazione psico-fisica del figlio.

Giunti sul posto, i Carabinieri hanno cercato di riportarlo alla calma, ma l’uomo, già noto per precedenti episodi di violenza, ha improvvisamente colpito con un pugno un militare intervenuto per proteggere il padre. Immobilizzato, l’esagitato ha continuato ad opporre resistenza anche dopo l’applicazione delle manette.

Il 35enne è stato così arrestato con l’accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modena, all’esito dell’udienza celebrata il 22 settembre, ha così convalidato l’arresto ed applicato nei confronti dell’indagato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla Stazione Carabinieri di Maranello.

L’episodio evidenzia l’impegno dell’Arma dei Carabinieri nel garantire sicurezza e tutela anche in contesti familiari segnati da tensioni e fragilità.

Alcune chiusure programmate sulla Tangenziale di Bologna

Alcune chiusure programmate sulla Tangenziale di BolognaSulla Tangenziale di Bologna e sul Ramo di allacciamento Strada Nuova Bazzanese/Tangenziale, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di mercoledì 24 alle 5:00 di giovedì 25 settembre, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

sulla Tangenziale di Bologna: sarà chiuso, per chi proviene dalla A1 Milano-Napoli, il ramo di immissione sulla Strada Nuova Bazzanese, verso Bologna Centro/Casalecchio di Reno.

sul Ramo di allacciamento Strada Nuova Bazzanese/Tangenziale: sarà chiusa, per chi proviene da Vignola, l’immissione sulla Tangenziale, verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto.

In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo 2 Borgo Panigale o lo svincolo 1 bis SP569 di Vignola – Zola Predosa.

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Per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di giovedì 25 alle 5:00 di venerdì 26 settembre, sarà chiuso lo svincolo 11 San Vitale, in entrata verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli e in uscita per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto.

In alternativa, si consiglia di utilizzare i seguenti svincoli: in entrata verso Casalecchio/A1: svincolo 10 Zona Industriale Roveri; in uscita per chi proviene da San Lazzaro/A14: svincolo 11 bis Castenaso-Ravenna.

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Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 21:00 di giovedì 25 alle 5:00 di venerdì 26 settembre, sarà chiuso il tratto compreso tra Altedo e Bologna Interporto, verso Bologna.

L’area di servizio “Castel Bentivoglio ovest”, situata nel suddetto tratto, sarà chiusa nella stessa notte, ma con orario 20:00-5:00.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione autostradale di Altedo, percorrere la viabilità ordinaria: via Chiavicone, SS64, SP3 via Marconi e rientrare in A13 alla stazione di Bologna Interporto.

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Sul Raccordo Sasso Marconi-SS64 Porrettana (R43), per consentire attività di ispezione e manutenzione sottopasso “Battedizzetto”, dalle 21:00 di giovedì 25 alle 5:00 di venerdì 26 settembre, sarà chiuso il tratto compreso tra Sasso Marconi e Sasso Marconi svincolo, in entrambe le direzioni.

In alternativa, si consiglia di percorrere la SP325 Val di Setta.

 

Inaugurata a Bologna l’edizione 2025 di Cersaie

Inaugurata a Bologna l’edizione 2025 di CersaieIl caro energia, la riforma del sistema ETS, le criticità del commercio internazionale e le azioni che il Governo e la Commissione Europea debbono intraprendere sono stati i temi di “Continuare ad investire nella manifattura ceramica italiana”, il convegno inaugurale di Cersaie 2025, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno che vede la presenza di 620 espositori da 29 nazioni su una superficie di 155.000 metri quadrati.

Dopo i saluti introduttivi del presidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari, ha preso la parola il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale in collegamento dall’Expo di Osaka, che ha sottolineato “come siamo in un momento di sfide, in cui è necessario vengano fatte politiche utili per questo settore: ridurre i costi dell’energia, della logistica per l’approvvigionamento e delle materie prime. Faccio un appello perché il sistema dell’ETS venga cambiato, non è più sostenibile, se vogliamo far vedere cos’è l’innovazione italiana abbiamo bisogno che l’Unione Europea sostenga lo sviluppo del settore e smettiamo di farci del male da soli”.

L’azione di supporto di ICE Agenzia è stata ricordata dal suo presidente Matteo Zoppas– “Il settore ceramico e dell’arredobagno è un’eccellenza del Made in Italy, capace di coniugare innovazione e tradizione. Seppure in un clima di incertezza legato alle tensioni geopolitiche e al contesto macroeconomico globale, il Made in Italy della ceramica sta mantenendo la posizione nonostante la pressione incalzante che proviene dai produttori a basso costo. Questo quadro impone di rafforzare ulteriormente il sostegno alle nostre imprese attraverso servizi di promozione e sviluppo: per questa edizione di Cersaie, ICE ha gestito l’incoming di 220 operatori provenienti da oltre 38 Paesi da Europa, America, Africa, Medio Oriente e Area del Golfo e Asia. Le sinergie di tutto il sistema Paese (ICE, Sace, Simest e CdP) rappresentano, nel solco della diplomazia della crescita messa in campo dal Ministro Antonio Tajani, un fondamentale supporto alle imprese”.

Monica Maggioni ha introdotto l’intervento di Augusto Ciarrocchi, presidente di Confindustria Ceramica, un settore da oltre 7,5 miliardi di euro con 240 imprese e circa 30.000 dipendenti diretti. “Oggi per uscire dalle difficoltà del settore edile nazionale sono necessari interventi straordinari, come “piani casa” per far fronte alle emergenze dell’edilizia sociale e abitativa dei nostri giovani. Per la ceramica italiana, leader del commercio internazionale in valore, l’accordo UE – Usa ha portato certezza nei rapporti con i nostri partner commerciali, ma ha raddoppiato i dazi e a cui si è aggiunta la svalutazione del dollaro. Il rischio più grande è che la crescente chiusura del mercato Usa porti produttori di altri Paesi come l’India a scaricare il loro surplus produttivo sul mercato europeo. Questo richiede, a livello UE, strumenti molto più efficaci per il contrasto alle pratiche commerciali scorrette, soprattutto su dumping ambientale e sociale, ma anche una normativa che obblighi tutti a dichiarare l’origine dei prodotti immessi nel mercato europeo.  E’ necessario – ha proseguito il presidente di Confindustria Ceramica – che a Bruxelles si smetta di penalizzare le produzioni UE con dazi e tasse che ci autoimponiamo per scelte normative ormai chiaramente fuori da ogni realtà, che si configurano come una tassa per le nostre imprese. L’energia è un problema fondamentale per la manifattura europea e, ancora di più italiana. Le nostre imprese sono per necessità campioni di efficienza energetica e il nostro settore è impegnato con convinzione nella ricerca di ogni soluzione o vettore energetico alternativo. Dobbiamo dire chiaramente che al momento attuale e nel breve periodo non c’è alternativa sostenibile all’utilizzo di gas naturale, se non quella – che non vogliamo nemmeno prendere in considerazione – di andare a produrre ceramica fuori dalla UE, con conseguenze catastrofiche sociali e ambientali.
Già oggi l’Emission Trading, e il nuovo ETS 2 aggiunge alle nostre imprese un aggravio del 15% al costo dell’energia più caro del mondo, pari a un extra costo di circa 100 milioni annuo, destinato ad aumentare. Queste risorse che vengono sottratte alle imprese per i loro investimenti in innovazione e vanno in gran parte alla speculazione finanziaria. Le imprese italiane della ceramica sono leader mondiali perché hanno sempre continuato a investire, fino al 10% del loro fatturato e 2 miliardi di euro in un triennio, anche se lo scorso anno gli investimenti sono calati del 20% e il rischio che questo andamento continui è purtroppo reale. A livello europeo l’ETS va sospeso o modificato urgentemente, introducendo deroghe per la ceramica che già sono previste per altri settori, in modo da lasciare alle nostre imprese le risorse per fare i necessari investimenti. A livello nazionale, abbiamo bisogno di un costo dell’energia almeno allineato a quello dei concorrenti europei e di ogni possibile sostegno per gli investimenti in ricerca e innovazione di prodotto e di processo”.

Il contesto internazionale è stato spiegato da Marco Fortis, direttore della Fondazione Edison. “Nei primi sette mesi dell’anno 2025 l’export italiano ha raggiunto quello del Giappone al 4^ posto tra gli esportatori mondiali. Era già accaduto nella prima parte dello scorso anno, ormai è un testa a testa. Tuttavia, la produzione industriale è stagnante e gli investimenti, dopo la fine del piano 4.0, sono rallentati. Non è un problema di competitività del sistema industriale in sé, come dimostra il successo dell’export, ma c’è un problema europeo di bassa domanda, di bassa crescita e di alta incertezza per i consumatori e le imprese a causa delle strutture del Green Deal. Aggiungiamoci i dazi di Trump e la rivalutazione dell’euro e si capisce perché l ‘Europa è ferma e la sua industria non ha un futuro chiaro, col rischio di perdita di competitività.  Manca una strategia industriale, il rapporto Draghi è inascoltato e la commissione europea è inconcludente”.

L’amministratore delegato di BPER Banca Gianni Franco Papa ha affermato che “negli ultimi anni è cresciuta fino a diventare uno dei principali gruppi bancari del Paese, mantenendo un forte radicamento territoriale, derivante dal suo DNA di banca popolare. Le dimensioni raggiunte si traducono non solo in un accresciuto numero di filiali e dipendenti sul territorio, ma anche in una maggior disponibilità di risorse da investire a servizio dello sviluppo delle famiglie e delle imprese.
Il settore della ceramica costituisce uno degli ambiti distintivi del Made in Italy. Il nostro istituto accompagna il settore con affidamenti ben oltre la nostra quota naturale di mercato, ma soprattutto ci impegniamo nello sviluppo di servizi specialistici a supporto di questo fiore all’occhiello dell’industria, che ben rappresenta la forza dell’imprenditoria italiana e la sua capacità di resilienza”.

Nella seconda parte dell’incontro la riflessione si è spostata sul livello istituzionale. Il ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione ed il PNRR Tommaso Foti ha dichiarato che “il Green Deal è nato come un manifesto ideologico e continua a rimanere tale. C’è un limite oltre il quale l’innovazione non può spingersi: non si può mettere a rischio la sopravvivenza delle imprese. Se l’Europa non si dà una mossa, sarà molto complicato – per non dire quasi impossibile – competere in settori dove (come quello della ceramica) si gioca con “l’arbitro venduto”: da una parte in Europa si rispettano le regole, dall’altra si affronta una concorrenza che di quelle regole non si cura affatto”. Sulla stessa lunghezza d’onda Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy: “Abbiamo sollecitato la Commissione europea a rivedere le follie del Green Deal che stanno penalizzando il settore della ceramica, leader a livello mondiale e orgoglio del Made in Italy, insieme a tutti i comparti energivori che più necessiterebbero di incentivi per proseguire e accelerare sulla strada della decarbonizzazione, come la siderurgia, la chimica, la carta e il vetro. Come ha sottolineato il presidente Mario Draghi l’istituzione europea si è contraddistinta in questo anno, dalla presentazione del suo report per l’inazione. Ma l’Europa deve cambiare rotta, subito, e abbandonare una visione che oggi è un cappio al collo delle imprese. Questo è il momento di agire”.

Ha chiuso i lavori il presidente di Confindustria Emanuele Orsini. “Grazie ai suoi investimenti in ricerca e innovazione, la ceramica italiana e’ diventata quella a minori emissioni nel mondo, ma resta un settore tra i più esposti ai rischi tra dazi, dumping asiatico e costo dell’energia. Non si può più attendere: l’Europa deve decidere con urgenza se vuole mettere l’industria al centro e puntare alla competitività e non rischiare la deindustrializzazione. Serve un cambio di passo, un patto di responsabilità sociale tra tutti i partiti in Europa: come fu fatto a suo tempo da Draghi per salvare l’euro, oggi serve un “Whatever it Takes” anche per l’industria europea, perché abbia un futuro”.       

Sanità, la Regione ha annullato d’ufficio la DGR 2133 del novembre 2024 relativa al privato accreditato

Sanità, la Regione ha annullato d’ufficio la DGR 2133 del novembre 2024 relativa al privato accreditatoTrascorsi i trenta giorni previsti per legge per eventuali controdeduzioni, la Regione Emilia-Romagna ha confermato la decisione di annullare d’ufficio la Delibere della Giunta numero 2133 dell’11/11/2024 ‘Presa d’atto della condivisione con Aiop Emilia-Romagna delle procedure applicative della Dgr 344/2020 e della Dd 9898/2020’.

Contestualmente, nella delibera si dà mandato alla Direzione Generale Cura della Persona Salute e Welfare di “predisporre in modo omogeneo le ipotesi dei conteggi relativi ai possibili riconoscimenti agli erogatori privati accreditati destinatari di apposito budget per l’anno 2020, rispetto ai criteri di ristoro consentiti per legge fino al raggiungimento della concorrenza massima del 90% del budget assegnato nell’ambito degli accordi stipulati per l’anno 2020, con riferimento all’attività erogata dalle strutture private accreditate nei confronti dei residenti della Regione Emilia-Romagna, ai fini, ove spettante, della liquidazione da parte delle Aziende sanitarie secondo modalità comunicate dalla Direzione”.

L’avvio del procedimento di autotutela, approvato lo scorso 5 agosto, rimarcava che l’atto del 2024 presentava profili risultati inapplicabili, che sono stati evidenziati dopo gli ulteriori e necessari approfondimenti di legittimità delle strutture regionali e delle Ausl visti i nuovi contenuti della “Condivisione”, non previsti dagli accordi precedenti.

In particolare, la Giunta non aveva intrapreso alcun stanziamento aggiuntivo, per le spese ulteriori che l’applicazione della ‘Condivisione’ avrebbe comportato. Dunque, risulta palese la mancanza nella delibera dell’elemento essenziale della copertura di spesa, e infatti a essa le aziende sanitarie locali della Regione, vincolate ai limiti di spesa posti anche per l’anno 2020 a quanto riconoscibile alle istituzioni sanitarie private contrattualizzate con le deliberazioni regionali soprarichiamate, non hanno mai dato alla delibera n. 2133/2020 alcun inizio di esecuzione, né riconoscimento contrattuale alcuno.

Soundform: sport e giochi per gli adolescenti sabato nel parco di Villa Gandini a Formigine

Soundform: sport e giochi per gli adolescenti sabato nel parco di Villa Gandini a FormigineSabato 27 settembre il parco di Villa Gandini a Formigine ospiterà l’edizione annuale di Soundform, la giornata dedicata agli adolescenti organizzata in collaborazione con Associazione TeLa, MOTA ASD, Progetto Zone – Aliante Cooperativa Sociale, Happy Dance Formigine e UISP comitato territoriale – Modena APS.

Per l’occasione saranno allestite diverse postazioni con attività di parkour, flag football, giocoleria, street art, musica, giochi sportivi, animazione, hip hop e giochi da tavolo. Non mancherà uno spazio dedicato ai giochi di ruolo: per gli appassionati di Dungeons & Dragons è richiesta la prenotazione entro il 26 settembre (info@teatrolaboratorio.net). L’ingresso è gratuito e i partecipanti riceveranno una merenda offerta dal bar Pulp. In caso di maltempo, l’iniziativa sarà rinviata a data da destinarsi (info: Hub in Villa – tel. 059416355 o giovani@comune.formigine.mo.it).

Durante la giornata si terrà anche un open day della Casa del Custode, ultimo edificio delle pertinenze di Villa Gandini a essere restaurato, per mostrare lo stato dei lavori in corso. Saranno presenti il Sindaco Elisa Parenti e l’Assessore alle Politiche giovanili Giulia Bosi, che dichiara: “Soundform è un appuntamento ormai atteso dai ragazzi del territorio, perché offre loro un’occasione di espressione libera, di incontro e di sperimentazione. Crediamo fortemente nell’importanza di restituire agli adolescenti spazi dedicati, dove possano sentirsi protagonisti e non semplici ospiti. La Casa del Custode nascerà proprio con questo spirito: un luogo destrutturato e pensato insieme ai giovani, capace di accogliere le loro idee e trasformarle in esperienze”.

Fiorano ha celebrato i maestri battilastra modenesi

Fiorano ha celebrato i maestri battilastra modenesiPiazza Ciro Menotti a Fiorano Modenese si è trasformata per tre giorni, in museo a cileo aperto, dove sono stati esposti 15 capolavori dell’abilità artigianale dei maestri battilastra modenesi. Le luccicanti scocche in metallo e filone di esemplari iconici della storia automobilistica sono state protagoniste dell’Italian Motor Week 2025 fioranese, in un evento che ha unito passione per l’automobile e abilità e capacità delle maestranze del nostro territorio, richiamando molte persone ad ammirare l’insolita collezione di ModenArt.

L’esposizione “Gli scultori della velocità. I capolavori dei maestri carrozzieri modenesi” – organizzata dal Comune di Fiorano Modenese in collaborazione con Anci Città dei Motori e il Comitato Fiorano In Festa, con il contributo di ModenArt, Lapam Confartigianato Imprese Modena e Reggio Emilia e Alfieri Group logistica e trasporti  – ha mostrato l’arte dei battilastra, saputo trasformare il metallo in sogno, con la precisione e la dedizione di un lavoro fatto ‘a regola d’arte’.

Un mestiere unico, tramandato di generazione in generazione, tanto che il grande critico d’arte Philippe Daverio parlò dei battiliastra modenesi come gli ‘ultimi platonici’, “persone che hanno creato bellezza plasmando la materia senza matita, solo con il lavoro delle mani.”

Sabato 20 settembre in piazza i presenti hanno potuto ascoltare dalla viva voce di uno di questi artigiani, Afro Gibellini, la storia di questo mestiere e di come le mani di questi uomini abbiano contribuito all’identità del mito Ferrari.

Sul palco, oltre a Gibellini, anche Jean Marc Borel, ideatore della collezione ModenArt che per primo ha capito l’importanza di queste scocche per la storia e l’identità del nostro territorio e che auspica che presto si possa trovare un luogo dove esporle in modo permanente. E ancora Sebastiano Daverio, figlio del compianto critico d’arte Philippe Daverio, che ha raccontato di come il padre fosse entusiasta di questa scoperta che considerava vera propria arte; Gabriele Lalli di Ferrari Classiche che ha raccontato l’incontro di Enzo Ferrari e anche il suo personale con la maestria degli artigiani modenesi della carrozzeria Scaglietti, tra cui Guerra; Luigi Zironi presidente Città dei Motori e sindaco di Maranello; Ettore Tazzioli, direttore Trc; Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato Imprese Modena e Reggio Emilia.

In apertura i saluti di Marco Biagini, sindaco di Fiorano e Roberta Pe’, presidente Comitato ‘Fiorano in Festa’. A moderare l’incontro la giornalista Rita Costi.

 

Nodo di Bologna: terminati i disagi alla viabilità a causa della manifestazione

Nodo di Bologna: terminati i disagi alla viabilità a causa della manifestazioneAlle 15:30 circa, in corrispondenza del nodo autostradale dell’area metropolitana di Bologna, sono terminati i disagi precedentemente causati da una manifestazione che sta interessando l’area metropolitana. Attualmente, nel nodo bolognese non si registra nessuna chiusura di tratti autostradali, si segnalano solamente code a tratti per traffico intenso.

 

Nodo di Bologna: provvedimenti sulla viabilità per manifestazione in corso

Alle 14:30 circa, in corrispondenza del nodo autostradale dell’area metropolitana di Bologna, a causa di una manifestazione che sta interessando anche il nastro autostradale, sono stati disposti i seguenti provvedimenti:

A14 Bologna-Taranto, chiusura del tratto compreso tra Bologna Borgo Panigale e il bivio con la A13 Bologna-Padova, verso Ancona;

A14 Bologna-Taranto, chiusura del tratto compreso tra Bologna San Lazzaro e il bivio con la A13, verso la A1 Milano-Napoli;

Tangenziale di Bologna, chiusura del tratto compreso tra lo svincolo 5 Quartiere Lame e lo svincolo 7 bis SS 64 Ferrara, in entrambe le direzioni;

Raccordo di Casalecchio, chiusura del tratto compreso tra Bologna Casalecchio e il bivio con la A14, verso Bologna;

A13 Bologna-Padova, chiuso il tratto compreso tra Bologna Arcoveggio e il bivio con la A14, verso Bologna.

Sul luogo dell’evento sono intervenute le pattuglie della Polizia Stradale e il personale della Direzione 3° Tronco di Bologna di Autostrade per l’Italia.

Agli utenti provenienti da Roma e diretti verso Bologna si consiglia di uscire a Orte, e percorrere la E45.

Agli utenti provenienti da Padova e diretti verso Firenze, si consiglia di uscire a Bologna Interporto, percorrere la viabilità ordinaria e rientrare in autostrada a Bologna Casalecchio.

Agli utenti provenienti da Ancona e diretti verso Milano, si consiglia di uscire a Ravenna sulla D14 Diramazione di Ravenna, seguire la SS6 Adriatica e rientrare in autostrada a Ferrara sud sulla A13, successivamente proseguire sulla A4 Milano-Brescia in direzione Milano. Percorso inverso per gli utenti provenienti da Milano e diretti verso Ancona.

 

Alcune chiusure previste sulla A13, sulla A14 e sul Raccordo A13

Alcune chiusure previste sulla A13, sulla A14 e sul Raccordo A13Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire attività di ispezione cavalcavia, dalle 21:00 di mercoledì 24 alle 5:00 di giovedì 25 settembre, sarà la stazione di Altedo, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Padova e in uscita per chi proviene da Padova. In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Bologna Interporto o di Ferrara sud.

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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 00:00 alle 5:00 di giovedì 25 settembre, sarà chiusa la stazione di Bologna San Lazzaro, in entrata verso la A1 Milano-Napoli. In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Bologna Fiera o di Castel San Pietro.

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Sul Raccordo A13 Bologna-Padova-Tangenziale di Bologna (R13), per consentire attività di ispezione e manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 21:00 di giovedì 25 alle 5:00 di venerdì 26 settembre, saranno chiusi, in modalità alternata, gli svincoli che dall’uscita della stazione di Bologna Arcoveggio immettono sulla Tangenziale di Bologna, verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli e in direzione San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto.

Si ricorda la chiusura, in modalità permanente, dello svincolo 6 Castelmaggiore, in entrata verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto e in uscita per chi proviene da Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, per lavori di competenza del Comune di Bologna relativi alla realizzazione della nuova linea tramviaria di Bologna denominata “Linea Verde”.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari: per chi è diretto verso Casalecchio/A1 Milano-Napoli, immettersi in Tangenziale verso San Lazzaro/A14 Bologna-Taranto, uscire allo svincolo 7 bis SS64 per Ferrara e rientrare dallo stesso svincolo, in direzione Casalecchio/A1 Milano-Napoli; per chi è diretto verso San Lazzaro/A14 Bologna-Taranto, immettersi in Tangenziale verso Casalecchio/A1 Milano-Napoli, uscire allo svincolo 5 Quartiere Lame e rientrare dallo stesso svincolo, in direzione San Lazzaro/A14.

Sporting Club Sassuolo: i vincitori del torneo internazionale di padel

Sporting Club Sassuolo: i vincitori del torneo internazionale di padelIl FIP Bronze, torneo internazionale di padel inserito nel Cupra FIP Tour 2025 ospitato dallo Sporting Club Sassuolo questo weekend, è stato un vero successo e ha messo in vetrina alcuni dei migliori giocatori del circuito mondiale World Padel Tour. Una bella occasione, che ha richiamato pubblico da tutta la provincia e tanti appassionati di questo sport in forte ascesa in Italia, al punto da registrare il tutto esaurito sul campo centrale dello Sporting.

Sul podio del doppio femminile sono salite Giulia Dal Pozzo e Anna Ortiz Gasco, prima testa di serie del torneo grazie al loro ranking, che in finale hanno battuto 6/4 6/4 Caterina Baldi e Giulia Sussarello. Una partita di livello altissimo tra due coppie equilibrate che si è conclusa solo con due break di differenza e sicuramente Giulia e Anna hanno gestito meglio i punti importanti. Da sottolineare che Giulia Dal Pozzo e Giulia Sussarello sono state convocate in nazionale per rappresentare l’Italia alla FIP Euro Padel Cup 2025, quindi tra le migliori giocatrici in assoluto.

Nella categoria maschile, invece, vincono la terza edizione del FIP Bronze di Sassuolo gli spagnoli Marcos Gonzalez Blanco e Pepe Aliaga che in finale hanno battuto nettamente per 6/2 6/1 il duo italiano Simone Iacovino e Lorenzo Di Giovanni: nulla è valso al gioco di coppia degli avversari decisamente più solidi e adrenalinici, che hanno messo a segno alcuni tra i punti più belli del torneo.

Il Direttore del torneo Alessio Bazzani dice: “Questa manifestazione internazionale è l’unica in tutta la regione Emilia Romagna e solo pochi club in Italia hanno avuto il benestare per l’anno 2025, ma Sassuolo ha superato tutti proprio per l’entry list maggiore e il livello altissimo dei giocatori in gara che adesso parteciperanno al Premier di Milano del World Padel Tour”.

L’appuntamento ora è con la grande stagione del tennis: da domenica 5 ottobre al via il Campionato Nazionale a squadre di Serie A1 maschile, a cui lo Sporting Club Sassuolo partecipa tra i migliori 16 team in Italia.

 

Cersaie: il presidente della Regione, de Pascale oggi in videoconferenza dall’Expo di Osaka

Cersaie: il presidente della Regione, de Pascale oggi in videoconferenza dall’Expo di Osaka“L’industria ceramica italiana, e in particolare quella emiliana-romagnola, rappresenta un’eccellenza planetaria, un vero e proprio pilastro dell’economia nazionale ed espressione di quel Made in Italy di cui andiamo orgogliosamente fieri. Nessuno al mondo riesce a raggiungere il nostro livello di qualità e al contempo di contenimento delle emissioni. Dall’innovazione alla ricerca di prodotti performanti e innovativi, fino alla meccatronica avanzata per la produzione, noi siamo indiscussi leader mondiali”.

Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, oggi in videoconferenza dall’Expo di Osaka al convegno ‘Continuare ad investire nella manifattura ceramica italiana’, iniziativa di apertura dell’edizione 2025 del Cersaie di Bologna. Appuntamento che ha messo a confronto Confindustria, Assoceramica, Governo e Regione.

“Nonostante questa grande e riconosciuta eccellenza, alcune criticità stanno mettendo il settore in fortissima crisi- continua de Pascale-; i nostri quantitativi, la nostra produzione, stanno vivendo un periodo di crisi, non per la qualità dei prodotti o per la loro sostenibilità, ma per problemi nazionali ed europei. I primi sono i costi dell’energia, una vera e propria tragedia in Italia, un problema su cui non si sta facendo nulla, su cui manca una politica seria di contenimento della spesa energetica. Assistiamo a grandi proclami quando la bolletta si alza per poi silenziare tutto subito dopo. A questi problemi si sommano altre criticità date dalla crescente instabilità geopolitica di questi anni a cui si aggiunge anche l’introduzione di dazi generalizzati del 15% sulle esportazioni europee verso gli Stati Uniti. E, infine, le normative europee con il peso ingiusto degli ETS, il sistema di scambio delle emissioni”.

“I nostri sono i prodotti migliori, quelli che emettono meno- prosegue il presidente-. Nella nostra regione, oltre a essere leader nella produzione di ceramica, siamo anche leader nella produzione di macchine, di meccatronica per la ceramica. Come Regione stiamo e continueremo a sostenere il settore anche mettendo in campo investimenti significativi, sia in termini di opere che di incentivi per una mobilità sempre più efficiente e più green. Da qui il grande link e la grande sinergia tra i poli ceramici dell’Emilia-Romagna, il sistema ferroviario e il porto di Ravenna, dove è in corso un investimento molto importante sulla nuova stazione merci. Ma non basta”.

“Credo che da Cersaie oggi debba venire una richiesta molto chiara al Governo italiano perché si batta e all’Europa perché tolga definitivamente la speculazione finanziaria degli ETS dai settori industriali come quello della ceramica- chiude de Pascale-. Oltre a tutte le criticità del nostro sistema manifatturiero e della sua competitività, la nostra manifattura non può più sopportare il peso ingiusto, una tassa ingiusta, come quella degli ETS. Le risorse devono rimanere dentro il sistema manifatturiero e le imprese devono poterle utilizzare per continuare a innovare e a diventare più sostenibili. Dobbiamo chiedere, tutti insieme, di abolire gli ETS per come li conosciamo se vogliamo che la nostra industria ceramica continui a essere competitiva e a rappresentare il Made in Italy nel mondo”.

Expo 2025, l’UNU-AI arriva al DAMA di Bologna

Expo 2025, l’UNU-AI arriva al DAMA di BolognaStudierà l’impatto della trasformazione del territorio, dell’antropizzazione, sull’ambiente per anticipare le conseguenze del cambiamento climatico grazie all’intelligenza artificiale, ai big data e al supercalcolo: una sfida complessa, sempre più urgente, che non conosce confini. Unu-AI, la nuova Università dell’Onu su “Big data e Intelligenza artificiale per la gestione del cambiamento dell’habitat umano” si insedierà entro la fine dell’anno al DAMA Tecnopolo di Bologna.

Lo ha annunciato oggi il presidente della Regione, Michele de Pascale, nel corso dell’evento “United Nations University on AI and the impact of AI on the future of our societies” a Expo Osaka 2025, negli spazi dell’Emilia-Romagna al Padiglione Italia.

Insieme a de Pascale, sono intervenuti la prorettrice vicaria dell’Università di Bologna, Simona Tondelli, e il capo di Gabinetto dell’United Nations University, Michael Baldok, che ha illustrato nel dettaglio il progetto Onu per l’Intelligenza Artificiale.

A seguire i contributi di Tshilidzi Marwala (rettore della United Nations University), Antonio Zoccoli (presidente INFN e ICSC) e Sanzio Bassini (direttore SCAI, SuperComputing Applications and Innovation Department, CINECA), con le conclusioni affidate a Vincenzo Colla, vicepresidente della Regione con delega allo Sviluppo economico.

“Siamo orgogliosi dell’insediamento di Unu-Ai al Tecnopolo Dama di Bologna che consolida la vocazione e il posizionamento della nostra regione come punto di riferimento mondiale per ricerca, scienza, intelligenza artificiale e big data- ha affermato de Pascale-. L’annuncio fatto qui a Osaka, una vetrina internazionale prestigiosa, è anche una straordinaria opportunità per ribadire con forza che il contrasto al cambiamento climatico, su cui l’innovazione tecnologica deve essere indirizzata, deve stare in cima all’agenda delle priorità internazionali. La scienza, le nuove frontiere della tecnologia, devono essere messe al servizio di questo obiettivo. Ringrazio il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il ministero dell’Università e della Ricerca per l’accordo che ha reso possibile portare in Italia, in Emilia-Romagna, la nuova Università dell’Onu. Non abbiamo più tempo, se vogliamo lasciare alle giovani generazioni un mondo in cui vivere, dobbiamo agire subito, concentrando le energie e portando i migliori talenti a lavorare insieme. L’Emilia-Romagna ha ora l’infrastruttura giusta per affrontare questa grande sfida”.

“L’arrivo dell’Università dell’Onu nella nostra regione rafforza ulteriormente il Dama di Bologna come centro strategico per l’innovazione tecnologica a livello locale, europeo e internazionale- ha aggiunto Colla-. Con il centro di supercalcolo, la Fondazione Chips-It per la progettazione dei microchip e Unu-Ai la nostra regione si candida a diventare un punto di riferimento per l’intero Paese e crocevia di relazioni con le nostre università a partire da UniBo, che ha firmato per il progetto, fondamentali per aumentare la competitività e attrarre talenti e cervelli sull’intero territorio. Sarà una grande opportunità per tutto l’ecosistema della rete alta tecnologia e ricerca e alta formazione per progettare con Unu-Ai nuove alleanze internazionali europee. Questo sistema ci permetterà anche come Paese, Regione e Città di candidarci alle linee di finanziamento europee e nazionali”.

 

Unu-Ai

La procedura per l’istituzione del nuovo istituto dell’Università dell’Onu Unu-Ai – la prima in assoluto in Italia – è ormai in dirittura d’arrivo, un traguardo che sposta ulteriormente in avanti il potenziale del Dama, la cittadella dell’innovazione di via Stalingrado a Bologna. Assieme al Centro delle Nazioni Unite per la resilienza delle coste ai cambiamenti climatici, l’infrastruttura bolognese si candida infatti a diventare motore di studio e di ricerca mondiale sul climate change, in perfetta sintonia con quanto previsto dal Patto per il lavoro e per il clima.

Più nel dettaglio, l’Università dell’Onu concentrerà la propria attenzione ai problemi del “Global South” e alle trasformazioni sociali, economiche e culturali che si stanno verificando come conseguenza di una serie di fattori quali l’urbanizzazione, le migrazioni internazionali e interne, le sfide e le opportunità sociali ed economiche generate dall’innovazione tecnologica. Dinamiche complesse, che corrispondono a molti degli obiettivi dell’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile e che assumono un interesse particolare se riferite all’area del Mediterraneo, un sistema ambientale unico a livello globale per le sue caratteristiche geografiche, il suo ambiente naturale, le sue società e le sue culture.

Centrale per il nuovo Istituto Unu-Ai sarà lo sviluppo di attività innovative, intersettoriali e transdisciplinari di ricerca e istruzione superiore in una duplice prospettiva.

La prima riguarda la necessità di anticipare le conseguenze del cambiamento climatico sulle società e sulle comunità umane in tutti i suoi aspetti fisici, socioeconomici, culturali e sanitari. La seconda chiama in causa il ruolo che le nuove tecnologie, in particolare l’elaborazione ad alte prestazioni (HPC) possono giocare nella comprensione e nella valutazione di complessi problemi globali, grazie a potenti simulazioni e analisi di grandi quantità di dati.

La combinazione delle due prospettive consentirà agli scienziati di svolgere attività di ricerca e istruzione di alta qualità basata sui dati, nel campo della sostenibilità e dei cambiamenti climatici, per fornire consulenza scientifica indipendente e sostegno alle politiche per lo sviluppo sostenibile globale e affrontare le sfide delle transizioni verdi e digitali.

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