Alberto Nicolini con il padre Massimo alla premiazione della Virtus Bologna
Ancora soddisfazioni per lo Sporting Club Sassuolo che schiera ben quattro atleti del proprio vivaio ai master nazionali juniores, Alberto Nicolini, Matteo Grotti e i fratelli Cremonini, Axel e Azzurra.
Per Nicolini, dopo la schiacciante vittoria di sabato scorso sui campi della Virtus Bologna, nella seconda tappa del Torneo juniores “Road to Torino” under 13 maschile, si sono spalancate le porte del Master Finale che si disputerà proprio nel capoluogo piemontese, in contemporanea con le Nitto ATP Finals. Alberto Nicolini sarà impegnato da mercoledì 16 novembre con la cerimonia di apertura della manifestazione, e dal giorno successivo sarà subito in campo per i match di singolare, al fianco dei primi otto giocatori ATP al mondo. Una bella opportunità per l’atleta dello Sporting Club Sassuolo che sarà accompagnato, in questa avventura, dal padre/coach, Massimo Nicolini, tecnico nazionale in forze presso il sodalizio sassolese.
Non solo Torino, anche Milano sarà il palcoscenico per altri tre atleti dello Sporting Club Sassuolo. Matteo Grotti, Axel Cremonini e Azzurra Cremonini parteciperanno, infatti, al Master Junior Next Gen in programma dal 7 al 12 novembre presso le strutture dello Sporting Milano 3. Matteo Grotti sarà impegnato nella categoria under 10, Axel Cremonini nell’under 12 e sua sorella Azzurra nell’under 14. Ad accompagnare i ragazzi in questa avventura sarà il Maestro Simone Cerfogli, anch’esso in forze presso lo Sporting Club Sassuolo. Già da lunedì prossimo Grotti e i Cremonini saranno convocati sul campo centrale dello Sporting Milano 3 per la presentazione e già da martedì scenderanno in campo per gli incontri di singolare.
Si svolgeranno domani, sabato 5 Novembre, a Sassuolo le Celebrazioni ufficiali per il 104° Anniversario del 4 Novembre, la fine del conflitto mondiale e la Giornata delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale.
Il programma prevede:
alle ore 9,15: ritrovo delle Autorità e dei cittadini davanti la Chiesa di San Giorgio
dalle ore 9,30 – SS. Messa presso la Chiesa di San Giorgio
dalle ore 10,15 – Corteo e posa delle Corone alle lapidi commemorative del Centro Storico e al Cimitero Monumentale di San Prospero
dalle ore 11,30 in piazza Garibaldi: Cerimonia ufficiale e discorsi celebrativi.
Presenzieranno il Sindaco Gian Francesco Menani, le Autorità Militari, Religiose e Civili
“Il 2022 è stato un anno terribile per chi produce patate in Emilia-Romagna: i danni arrecati dagli elateridi hanno compromesso circa il 35% della produzione con relativo drammatico calo di PLV. Per questo siamo a richiedere l’intervento della Regione Emilia Romagna affinché possano essere attivati gli interventi finanziari previsti dal Decreto Legislativo 29 marzo 2004 n.102 a sostegno del comparto pataticolo regionale, uno dei tasselli fondamentali del settore ortofrutticolo emiliano romagnolo”.
È quanto si legge nella lettera che Coldiretti Emilia Romagna ha inviato all’Assessore all’agricoltura regionale Alessio Mammi, per chiedere risarcimenti ai produttori di patate che quest’anno, oltre che con la siccità e lo sviluppo di altre fitopatie, hanno dovuto fare i conti anche con l’assalto delle larve di elateridi, parassiti comunemente detti anche “ferretti delle patate” che comportano gravissimi danni ai tuberi nella fase pre-raccolta e determinano ingenti quantità di prodotto non commercializzabile sul mercato. “Un esponenziale aumento di casi che si ripercuote sul reddito e sulle economie delle imprese agricole e che genera, inoltre, grandi quantità di derrate che sono identificate come scarto e che quindi, per diretta conseguenza, determinano situazioni poco sostenibili sia a livello etico sia a livello ambientale”, si legge nella lettera di Coldiretti.
“Il problema – spiega il Direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri – è alimentato da diversi fattori purtroppo non controllabili da parte degli agricoltori: il cambiamento climatico sta generando condizioni favorevoli al forte aumento della presenza di elateridi e ne implica un maggior sviluppo e propagazione”.
Il settore delle patate – fa sapere Coldiretti regionale – con una produzione di oltre 2 milioni di quintali in regione nel 2021, di cui la metà solo nella provincia di Bologna, è uno dei maggiori comparti che caratterizza l’economia agricola del nostro territorio e che nel tempo ha visto crescere un’importante filiera di trasformazione e commercializzazione che ha come ulteriore elemento qualificante la Patata di Bologna DOP nell’unica ed esclusiva varietà Primura.
Spiccate condizioni di instabilità sul settore orientale al mattino, con precipitazioni a carattere di rovescio e localmente temporalesche in esaurimento dal pomeriggio. Poco nuvoloso sul resto della regione. Dal pomeriggio-sera, sereno su tutto il territorio regionale. Temperature minime in sensibile diminuzione, comprese tra gli 6-8 gradi sulle aree interne di pianura e i 12 gradi sulla fascia costiera; massime in locale diminuzione, attorno a 17 gradi. Venti deboli al mattino ma tendenti a disporsi dai quadranti settentrionali e a rinforzare. Temporanei rinforzi dai quadranti orientali al mattino, specialmente lungo la fascia costiera riminese. Mare molto mosso, localmente agitato al largo.
“In attesa del confronto tecnico che avverrà in sede di Cabina di regia Covid, convocata per lunedì 7 novembre, mi aspetto dalle Aziende sanitarie che il personale medico ed infermieristico reintegrato non venga impegnato in reparti in cui ci siano pazienti fragili. Ciò a tutela dei pazienti e degli operatori stessi”.
È quanto afferma l’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini, commentando la decisione del Governo di reintegrare gli operatori sanitari che si sono sottratti all’obbligo di vaccinazione anti-Covid.
Come ha stabilito il ministro della Salute, Orazio Schillaci, spetta alle Aziende sanitarie la scelta sulla ricollocazione del personale non vaccinato, e la Regione ha già convocato per lunedì 7 novembre la Cabina di Regia Covid, l’organo tecnico-scientifico deputato a fornire indicazioni operative nel merito.
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.966.155 casidi positività, 1.698in più rispetto a ieri, su un totale di 16.053 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 6.028molecolari e 10.025 test antigenici rapidi.
Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 10,6%.
Vaccinazioni
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.994.270 dosi; sul totale sono 3.801.746 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,6%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.970.808.
Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 33 (-1 rispetto a ieri, pari al -2,9%), l’età media è di 63,6 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.181 (-18 rispetto a ieri, -1,5%), età media 77,1 anni.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri); 3 a Reggio Emilia (-1); 4 a Modena (-1); 13 a Bologna (+2); 6 a Ferrara (invariato); 4 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (invariato); 1 a Rimini (-1).
Nessun ricovero a Parma, Cesena e nel Circondario imolese (come ieri).
Contagi
L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 53 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 420 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 399.460), seguita da Modena (333 su 297.755); poi Piacenza (152 su 103.318), Ravenna (151 su 186.203), Reggio Emilia (149 su 224.040) e Rimini (128 su 183.021); quindi Ferrara (85 su 142.213), Parma e Forlì (entrambe con 80 casi, rispettivamente su 167.986 e 91.600); infine Cesena (64 su 110.309) e il Circondario Imolese, con 56nuovi casi su un totale di 60.250.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 31.316 (-1.311). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 30.102 (-1.292), il 96,1% del totale dei casi attivi.
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Guariti e deceduti
Le persone complessivamente guarite sono 3.003 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.916.559.
Purtroppo, si registrano 6 decessi:
1 in provincia di Piacenza (una donna di 95 di anni)
2 in provincia di Parma (due donne di 82 anni e 93 anni)
1 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 81 anni)
1 in provincia di Modena (una donna di 94 anni)
1 a Forlì (una donna di 80 anni)
Non si registrano decessi in provincia di Bologna, Ferrara, Ravenna, Cesena, Rimini e nel Circondario imolese.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 18.280.
Raffaele Donini (Copyright: Regione Emilia Romagna – Autore: Pierantoni Francesco)
Migliorare gli aspetti relazionali e interpersonali della vita dei pazienti affetti dalle forme gravi di alopecia areata con un contributo una tantum, fino a un massimo di 400 euro, per l’acquisto di parrucche.
E’ l’obiettivo del provvedimento voluto e deliberato dalla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, che mette a disposizione per il triennio 2022-2024 complessivamente 220mila euro.
L’alopecia areata è una malattia autoimmune che causa l’improvvisa perdita a chiazze di peli e capelli e per cui non esiste una cura definitiva. Ne soffre circa l’1% della popolazione e, nelle forme più gravi, ha un andamento altalenante e imprevedibile che può durare per anni e cronicizzarsi. In molti casi l’uso di parrucche assume un valore terapeutico, ma i costi da affrontare sono ingenti e possono raggiungere i 4.000 euro. L’intervento della Regione, sollecitato anche da alcune associazioni di pazienti, servirà ad ampliare l’accesso a questi dispositivi, come già fatto per le pazienti oncologiche.
“Questa patologia ha un forte impatto psicologico e fisico su chi ne soffre e costituisce un grave elemento di fragilità- commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Non si tratta solo di una questione estetica, le parrucche hanno un ruolo significativo nel migliorare la qualità della vita dei pazienti. Con questo provvedimento- prosegue l’assessore -portiamo avanti un percorso che l’Assemblea legislativa aveva avviato già nel 2019, quando aveva chiesto al Governo, prima Regione in Italia, di riconoscere l’alopecia areata come patologia cronica da inserire nei livelli essenziali di assistenza. In attesa che questo avvenga, la Regione Emilia-Romagna, tra le Regioni che hanno disposto un contributo, è quella che ha stabilito il massimale più alto”.
Come fare per avere il contributo
L’agevolazione sarà valida per l’acquisto di una sola parrucca e non potrà essere superiore alla cifra realmente spesa. Potranno usufruirne tutti i pazienti di età superiore ai 16 anni senza distinzioni di sesso, residenti in Emilia-Romagna, e che da più di un anno sono affetti o da alopecia areata in chiazze multiple che interessa più del 40% del capo, o da alopecia areata totale che interessa l’intero cuoio capelluto, o da alopecia areata universale che interessa tutto il corpo.
Le modalità di accesso e di presentazione delle domande saranno definite successivamente da un provvedimento della Direzione generale cura della persona, salute e welfare, di cui sarà data comunicazione.
Alle richieste dovrà essere allegato un certificato rilasciato dal medico specialista che attesti l’alopecia nelle forme descritte e la ricevuta di avvenuto pagamento per l’acquisto della parrucca -fattura o scontrino con codice fiscale- posteriore alla data del 1 ^ gennaio 2022. La possibilità di fare domanda resterà aperta per tutto il triennio fino ad esaurimento del plafond stanziato.
Il ruolo di ente capofila del progetto è stato affidato alla Ausl di Bologna che raccoglierà e valuterà le richieste.
L’Azienda sanitaria bolognese, inoltre, gestirà la distribuzione dei fondi che verranno ripartiti in un primo momento in base all’incidenza della malattia nelle zone di competenza delle diverse Ausl e successivamente, dopo aver esaminato le posizioni degli aventi diritto su base territoriale, terrà conto dell’ordine cronologico di arrivo delle domande.
L’ente capofila dovrà anche garantire la più ampia diffusione dell’iniziativa, informando i cittadini sulle tempistiche e le procedure per ottenere il sussidio.
Una collaborazione lunga trent’anni. Era il 29 luglio del 1992 quando venne sottoscritto il Protocollo d’Intesa tra l’Emilia-Romagna e l’Assia. Da quella data, la collaborazione fra le due Regioni non si è mai interrotta, forte dei tantissimi progetti e degli scambi di esperienze che hanno coinvolto tutti i settori delle due amministrazioni: dall’economia alla cultura, dai diritti alla pace.
In occasione dell’anniversario, una delegazione della Regione Emilia-Romagna è in missione dal 2 al 4 novembre nel Land tedesco. Ne fanno parte il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, l’assessore al Bilancio e Rapporti con l’Ue, Paolo Calvano, la presidente dell’Assemblea legislativa, Emma Petitti, i vicepresidenti Fabio Rainieri e Silvia Zamboni e il consigliere questore, membro dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea, Andrea Costa.
“È davvero motivo di orgoglio e soddisfazione essere qui, in un Land, quello dell’Assia, che come l’Emilia-Romagna è caratterizzato da sviluppo e innovazione, una crescita che in entrambi i territori vogliamo sia sostenibile e agganciata a una forte coesione sociale e condivisione”, sottolinea il presidente Bonaccini, che ha in programma l’incontro col ministro presidente dell’Assia, Boris Rhein. “Abbiamo camminato insieme per trent’anni e vorrei che continuassimo a farlo verso nuove, importanti sfide, a partire dall’emergenza energetica, con la necessità di abbassare costi che stanno colpendo duramente cittadini, famiglie e imprese, lavoro, transizione ecologica e digitale: l’Europa sta attraversando un periodo complesso da più punti di vista, ma la collaborazione leale e proficua tra istituzioni regionali rappresenta un punto di forza incrollabile. E come Emilia-Romagna vogliamo dare un contributo importante, grazie al nostro tessuto socio-economico e alla nostra Data Valley, sempre di più piattaforma europea della ricerca e delle nuove tecnologie”.
Partecipano alle celebrazioni del trentennale altre tre delegazioni: Nouvelle-Aquitaine (Francia), Wielkopolska (Polonia) e Provincia di Bursa (Turchia). Presenti anche due Comuni gemellati: San Mauro Pascoli (Fc), con l’assessore alle Politiche giovanili, Sport, Rapporti con l’Unione in materia di scuola e Digitalizzazione, Tiziano Bianchini, e Vignola (Mo), con la sindaca Emilia Muratori.
La missione
Cyber sicurezza, digitalizzazione ed energia (con un focus sull’idrogeno) sono i temi al centro della missione che comprende una visita all’Athene Center for Applied Cybersecurity, a Darmstadt; a Schloss Johannisberg, su invito della Regione Emilia-Romagna, la degustazione di piatti regionali a cura della chef Carla Brigliadori (dell’associazione ‘CheftoChef’).
A Wiesbaden, dopo il colloquio con Ralf Stettner, responsabile del Servizio Cybersicurezza e IT, Digitalizzazione amministrativa, il presidente Bonaccini incontra nella sede della Cancelleria di Stato il presidente dell’Assia, Boris Rhein: insieme partecipano alla Tavola rotonda con la ministra degli Affari europei dell’Assia, Lucia Puttrich, il maresciallo della Regione Wielkopolska, Marek Wozniak, il vicepresidente della Nouvelle-Aquitaine, Guillaume Riou, il vicegovernatore della Provincia di Bursda, Yusuf Gökhan Yolcu, e l’assessore Calvano.
Uno degli argomenti principali sui quali confrontarsi anche quello della situazione in Ucraina dopo la guerra avviata dall’aggressione militare della Russia di Putin: si parlerà di ciò che le varie Regioni partner hanno fatto o stanno facendo per quel Paese, con l’auspicio condiviso che si arrivi al più presto al cessate il fuoco e alla pace.
Domani, 4 novembre, membri della delegazione incontreranno a Francoforte i rappresentanti dell’Agenzia per l’energia dell’Assia e di aziende del settore; seguirà la visita al Parco industriale e alla Stazione di rifornimento di idrogeno per i treni, la più grande del mondo.
In serata, all’Abbazia di Eberbach, a Eltville am Rhein, è in programma il concerto da camera “Echi verdiani” del Trio La Toscanini: reminiscenze e fantasie dalle opere di Giuseppe Verdi.
L’associazione Il Melograno, che gestisce l’emporio della solidarietà di Sassuolo, organizza per domenica 6 novembre ore 18.00 un incontro aperto a tutta la cittadinanza per affrontare il tema dell’educazione al non spreco.
Protagonista il dott. Paolo Crepet, psichiatra, sociologo, educatore, saggista e opinionista, che dialogherà con Claudio Corrado, affrontando il tema “L’abitudine allo spreco e l’avidità di sentimenti”. L’incontro è ad accesso libero e gratuito.
L’evento è organizzato in collaborazione con Sporting Club Sassuolo, Forum UTE e con il patrocinio del Comune di Sassuolo.
A partire dalle ore 20.00 CENA a sostegno delle attività dell’associazione Il Melograno, presso il ristorante dello Sporting Club.
Nel corso della mattinata di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Sassuolo hanno arrestato un uomo, cl. 1972, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, mentre transitavano in una strada limitrofa al centro cittadino di Sassuolo, hanno sottoposto a controllo l’uomo a bordo di un monopattino elettrico che, sin da subito, si è mostrato nervoso ed agitato.
Infatti, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 2 panetti di hashish dal peso complessivo di 200 gr e di 30 € in denaro contante, verosimile provento di pregressa attività di spaccio. Arrestato, è stato tradotto presso il carcere di Modena.
Continuano anche a ridosso delle festività dei defunti le attività volte al contrasto delle sostanze stupefacenti da parte della Polizia Locale di Sassuolo.
Proprio in un’operazione volta al contrasto dello spaccio e del consumo di stupefacenti, personale della Polizia Locale, coadiuvato dall’unità cinofila Hector e dai suoi conduttori, hanno eseguito nelle giornate immediatamente prima di questo lungo ponte una attenta attività di bonifica delle aree maggiormente frequentate dai giovani del territorio sassolese, sia centrali che periferiche consentendo di rinvenire e sequestrare sostanza stupefacente nascosta in più luoghi e pronta per essere ceduta per un totale di circa 150 gr.
“Iniziative che – sottolinea il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – verranno periodicamente intraprese per garantire una costante presenza sul territorio di uomini e dotazioni al fine di rendere più vivibile la nostra città”.
Teatro dell’Orsa, Saluti dalla Terra (foto di Gaetano Nenna)
«Questa casa è in fiamme? O siamo noi a cuocerci lentamente, come rane ignare, nella pentola che abbiamo acceso? Cosa sappiamo e non vogliamo credere? Di cosa ci preoccupiamo davvero?»: queste domande sono alla base di Saluti dalla Terra, intensa creazione per ragazzi dai 10 anni d’età e per adulti del Teatro dell’Orsa che sarà in scena domenica 6 novembre alle ore 16.30 all’Auditorium Spira mirabilis di Formigine, in provincia di Modena, nell’ambito della rassegna Meraviglie.
Domeniche a teatro organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Formigine con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione di Modena, con la direzione artistica del Teatro dell’Orsa.
Saluti dalla Terra è interpretato da Monica Morini e Bernardino Bonzani insieme a Lucia Donadio, Gaetano Nenna ed Elia Bonzani: «Il rischio, parlando di emergenza clima, è di fermarsi ancor prima di iniziare. Di non agire. Forse, come il Barone di Münchhausen, ci salveremo dalle sabbie mobili tirandoci fuori per i capelli. Greta e milioni di giovani si muovono e chiedono un cambiamento radicale. La Terra non ci appartiene, siamo noi che apparteniamo alla Terra».
Lo spettacolo è ad ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti, senza necessità di prenotare.
L’Auditorium Spira mirabilis si trova in via Pagani 25 a Formigine (MO).
Info sul Teatro dell’Orsa: www.teatrodellorsa.com.
Il Comune di Fiorano Modenese mette a disposizione 30 borse di studio per studenti e studentesse delle scuole secondarie di II grado e dell’università. Dal 7 novembre al 7 dicembre 2022 è possibile presentare domanda in modalità telematica, sul portale dei servizi online del sito istituzionale.
Sono previste 20 borse del valore di 500 euro ciascuna per chi frequenta la scuola superiore e 10 borse da 1.000 euro per gli studenti universitari.
L’Amministrazione comunale in questo modo intende favorire il diritto allo studio e incentivare la prosecuzione del percorso formativo di studenti fioranesi meritevoli.
Per beneficiare del contributo è necessario essere residenti nel Comune di Fiorano Modenese alla data di validità del bando; possedere un ISEE non superiore a 26 mila euro; non aver ottenuto incentivi della stessa tipologia presso altri enti o associazioni per l’anno scolastico 2021/2022. Occorre poi essere studenti iscritti per la prima volta alla classe frequentata; oppure essere universitari che hanno superato tutti gli esami previsti nel corso di studio frequentato, con una media pari ad almeno 24/30, o essere laureati in corso (in una sessione di laurea del 2022) con una votazione pari ad almeno 88/110.
Le domande devono essere presentate esclusivamente online, entro il 7 dicembre 2022, compilando i moduli disponibili nello Sportello telematico del sito del Comune di Fiorano Modenese, a cui si accede tramite credenziali SPID. Alla pagina dedicata alle borse di studio dei servizi ‘Scuola e nidi’ del sito comunale, sono disponibili tutte le informazioni e il testo completo del bando.
Si va dal teatro di Correggio al Bonci di Cesena, passando per il Consorziale di Budrio e il Regio di Parma: nove progetti finanziati da un bando per restauro, conservazione, consolidamento e valorizzazione del patrimonio storico e contemporaneo a destinazione culturale e altri nove nell’ambito di un bando dedicato a interventi per spese di investimento nel settore dello spettacolo e destinati alla riqualificazione di altrettanti teatri.
La Giunta regionale ha approvato le graduatorie di due bandi, che per gli anni 2023-2024 complessivamente rendono disponibili oltre 6 milioni di euro.
“Questi bandi hanno riscosso un notevole successo di partecipazione- spiega l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori-. Si tratta di risorse importanti, che daranno un nuovo impulso ai luoghi destinati allo spettacolo e agli edifici del patrimonio architettonico, storico e contemporaneo che viene destinato ad ospitare attività culturali, a dimostrazione di come l’Emilia-Romagna voglia sostenere la cultura e le sue potenzialità”.
I due bandi
Per quanto riguarda il primo bando, dedicato al restauro e alla valorizzazione del patrimonio architettonico storico e contemporaneo a destinazione culturale, su 34 progetti ammissibili le risorse disponibili, oltre 3 milioni di euro, consentono di finanziare i primi 9 progetti in graduatoria. Il bando, rivolto ai Comuni dell’Emilia-Romagna, prevedeva la concessione di contributi per sostenere la realizzazione di progetti di conservazione, restauro, consolidamento e valorizzazione del patrimonio architettonico storico e contemporaneo a destinazione culturale, compresi gli interventi di riduzione del consumo energetico e di innovazione tecnologica.
Gli interventi finanziati riguardano i lavori di restauro per i locali studio, la scuola di musica e l’area esterna della biblioteca del Comune di Castelnovo di Sotto (Re); gli interventi di conservazione, restauro e valorizzazione di Villa Tusini, nel Comune di San Prospero (Mo); gli interventi di valorizzazione e riqualificazione della Rocca Sanvitale, a Sala Baganza (Pr); il completamento dell’impianto di condizionamento della biblioteca Villa Gandini, nel Comune di Formigine (Mo); il restauro e il riuso dell’ex scuderia del Castello di Calendasco (Pc); il restauro conservativo dell’ala Est di Villa Beatrice, nel Comune di Argelato (Bo); gli interventi di prevenzione incendi della biblioteca comunale “Fabrizio Trisi” del Comune di Lugo (Ra); l’adeguamento impiantistico del spazi museali del Museo Internazionale delle Ceramiche, a Faenza (Ra); la realizzazione di un nuovo ingresso accessibile e il restauro di alcuni ambienti limitrofi al museo del Palazzo Ducale di Guastalla (Re).
Il secondo bando, sempre rivolto ai Comuni dell’Emilia-Romagna, prevedeva la concessione di contributi per sostenere la realizzazione di progetti relativi ad interventi per spese di investimento nel settore dello spettacolo, e in particolare lavori di ripristino, ristrutturazione, qualificazione e innovazione tecnologica di teatri ritenuti strategici all’interno dei rispettivi ambiti territoriali. Sono quattordici i progetti risultati ammissibili, nove quelli finanziati con 3 milioni di euro.
Gli interventi finanziati riguardano il teatro Comunale “G. Rinaldi” di Reggiolo (Re), il Teatro Sociale di Luzzara (Re), il Teatro Sociale di Gualtieri (Re), il Teatro Consorziale di Budrio (Bo), il Teatro “Asioli” di Correggio (Re), il Teatro Comunale “Alessandro Bonci” di Cesena (Fc), il Teatro auditorium della Fiera di Morciano di Romagna (Rn), il Teatro Malatesta di Montefiore Conca (Rn) e il Teatro Regio di Parma.
I Comuni beneficiari del contributo hanno ora 12 mesi di tempo per affidare i lavori per la realizzazione delle opere.
“È tempo di influenza, è ora del vaccino”: in tutte le province dell’Emilia-Romagna, ha preso il via la nuova campagna di vaccinazione antinfluenzale. La Regione ha acquistato 1.150.000 dosi di vaccino, che potranno aumentare fino a 1.380.000 ed essere somministrate in qualsiasi momento della stagione influenzale (anche se la persona si presenterà “in ritardo”, cioè oltre il 31 dicembre 2022). In provincia di Modena sono disponibili quasi 150mila dosi di vaccino, che sono state distribuite ai Medici di famiglia con la possibilità di ulteriori ordini nelle prossime settimane in base all’adesione e alle necessità del territorio.
A Modena le tre aziende sanitarie (Azienda USL di Modena, Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena e Ospedale di Sassuolo Spa) vogliono ricordare e sottolineare l’importanza e il valore della vaccinazione antinfluenzale come strumento di protezione efficace e sicuro per sé stessi e per le persone assistite. Anche quest’anno si ribadisce, inoltre, come la vaccinazione antinfluenzale dei medici e di tutto il personale sanitariosia un’azione di assoluta rilevanza strategica per ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione nelle comunità e garantire la sostenibilità del servizio sanitario regionale durante l’epidemia influenzale.
A questo proposito, questa mattina nel corso della conferenza stampa di presentazione della campagna vaccinale si sono vaccinati i direttori delle tre aziende sanitarie: Romana Bacchi (Ausl), Ottavio Nicastro (Aou) e Silvio di Tella (Ospedale di Sassuolo Spa).
Poiché anche per questa stagione è attesa una co-circolazione di virus influenzali e Covid, la campagna regionale punta a rafforzare ulteriormente l’offerta e innalzare la copertura vaccinale contro l’influenza non solo per i cittadini oltre i sessant’anni di età, ma anche per le persone più giovani ad alto rischio per condizione patologica, fisiologica (gravidanza), esposizione lavorativa e per quanti pur in buona salute assistono persone fragili (ad esempio familiari e caregiver). L’obiettivo è duplice: per i più fragili ridurre le complicanze legate all’influenza e, di conseguenza, ridurre il numero di persone che necessitano di assistenza ospedaliera (compresi gli accessi ai Pronto Soccorso) e tutelare gli operatori impegnati nei servizi essenziali alla collettività.
Anche in provincia di Modena l’obiettivo è di mantenere e, se possibile, aumentare il numero di vaccinazioni, che l’anno scorso ha interessato più di 160mila persone nella nostra provincia con un’adesione del 67,5% fra gli over 65 anni (era il 50% otto anni fa, poi salito costantemente), tendendo all’obiettivo del 75% di copertura vaccinale nei cittadini dai 65 anni in su.
È bene ricordare, infine, che è possibile valutare insieme al proprio MMG la possibilità di eseguire la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale e del vaccino anti-COVID (secondo le indicazioni vigenti). In alternativa il Medico di Medicina Generale in questo periodo potrà offrire, soprattutto a quanti si trovano nel sessantacinquesimo anno di età, la somministrazione gratuita del vaccino anti-pneumococcico immediata o secondo un programma differito nel corso dell’anno.
Romana Bacchi, DS AUSL Modena
Destinatari della vaccinazione gratuita
La vaccinazione antinfluenzale viene offerta gratuitamente alle persone di età uguale o superiore a 60 anni, con o senza patologie croniche; donne in gravidanza, indipendentemente all’età gestazionale o in post partum; medici epersonale sanitario di assistenza nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali; soggetti di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti; persone rientranti nella fascia d’età 6 mesi-59anni con patologie croniche che espongono ad elevato rischio di complicanze o di ricoveri correlati all’influenza (compresi i conviventi); addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo (forze dell’ordine e protezione civile, compresi i Vigili del fuoco, Carabinieri, Militari e la Polizia municipale; donatori di sangue, personale degli asili nido, delle scuole dell’infanzia e dell’obbligo, personale dei trasporti pubblici, delle poste e delle comunicazioni, volontari dei servizi sanitari di emergenza e dipendenti della pubblica amministrazione che svolgono servizi essenziali); personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (addetti all’allevamento, veterinari pubblici e privati, trasportatori di animali vivi, macellatori). Su richiesta degli interessati, è prevista la gratuità anche per bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni.
Dove vaccinarsi per i destinatari della vaccinazione gratuita
A somministrare il vaccino, secondo le indicazioni sopra riportate, saranno i Medici di medicina generale aderenti alla campagna 2022-2023, il Servizio Igiene Pubblica (per le persone che non sono assistite dal Medico di Medicina Generale perché residenti in altre province) e i servizi di Pediatria di Comunità per i minori che rientrano nelle categorie previste.
Vaccinazione antinfluenzale a pagamento
Chi non rientra nelle categorie che hanno diritto alla vaccinazione gratuita può comunque acquistare il vaccino in farmacia e richiederne la somministrazione al proprio Medico di medicina generale. Anche presso le farmacie convenzionate aderenti alla campagna vaccinale, sulla base dell’accordo Regione/Associazioni di categoria, è possibile la somministrazione del vaccino antinfluenzale (alle persone non aventi diritto alla vaccinazione gratuita) e del vaccino Anti-COVID-19 (secondo le norme vigenti) a cittadini maggiorenni che abbiano già ricevuto analoghe tipologie di vaccini e che, a seguito della compilazione del modulo di triage pre-vaccinale, siano risultati idonei alla vaccinazione in farmacia (l’elenco delle farmacie aderenti, pubblicato sul sito, è in costante aggiornamento).
Vaccinazione antipneumococcica
Anche la vaccinazione anti-pneumococcica viene offerta attivamente e gratuitamente nel corso del primo anno di vita (come da calendario vaccinale dell’infanzia presidiato dalla Pediatria di Comunità), alle persone di qualunque età con patologie croniche con rischio di complicanze anche gravi in caso di sviluppo di malattie da pneumococco e alle persone che compiono 65 anni nell’anno in corso. Per quest’ultima categoria di concittadini i vaccini sono stati consegnati dall’Azienda USL ai medici di medicina generale, che potranno comunque effettuare le somministrazioni durante tutto l’anno. In provincia di Modena la disponibilità per questa tipologia di vaccini è di oltre 10mila dosi. Per quanto riguarda la possibilità di somministrazione contestuale di due vaccini, si ricorda che è preferibile orientarsi nell’immediato verso la vaccinazione contro l’influenza e contro il Covid-19; quando queste due somministrazioni saranno programmate in momenti diversi, il MMG già nell’immediato e in base alle condizioni individuali potrà proporre ai propri assistiti l’associazione contro influenza e contro pneumococco.
Ottavio Nicastro, DS AOU Modena
“Vaccinarsi contro l’influenza è prima di tutto un gesto di grande responsabilità verso la comunità in cui viviamo, in particolare verso le persone più fragili – dichiara Romana Bacchi, Direttore Sanitario dell’Azienda USL di Modena -. Cogliere questa possibilità è ancora più importante se pensiamo alla fase Covid e a quanto i vaccini si siano rivelati un’arma indispensabile per ridurre i contagi. Rivolgo infine un appello anche a tutto il personale sanitario: vaccinatevi perché solo così proteggerete le persone di cui vi prendete cura ogni giorno”.
“La vaccinazione antinfluenzale degli operatori delle Aziende Sanitarie è da sempre un gesto di responsabilità, un impegno importante per chi ha scelto di lavorare a contatto con persone da curare e delle quali prendersi cura – spiega il dottor Ottavio Nicastro, Direttore Sanitario dell’AOU di Modena –. Vaccinarsi è il gesto concreto con il quale possiamo dimostrare di proteggere non solo noi stessi, ma anche pazienti e colleghi di lavoro, difendendo e tutelando nel contempo il nostro prezioso Servizio Sanitario”.
“La vaccinazione – afferma Silvio Di Tella, Direttore Sanitario dell’Ospedale di Sassuolo Spa – è forse uno dei pochi atti che si potrebbe definire egoista e altruista allo stesso tempo in quanto consente una protezione personale, fondamentale per i soggetti fragili, e di aiuto a chi ci sta accanto se rientra in quelle categorie”.
Si è tenuta questa mattina l’inaugurazione della rinnovata sede del Centro Ceramico, a Sassuolo in Via Valle D’Aosta 1. Accanto al Direttore del Centro Ceramico Prof.ssa Maria Chiara Bignozzi e al suo Presidente Roberto Fabbri, sono intervenuti il Presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani, l’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico Vincenzo Colla, i Magnifici Rettori dell’Università di Bologna e di Modena e Reggio Emilia, rispettivamente Giovanni Molari e Carlo Adolfo Porro. Il Sindaco Gian Francesco Menani ha portato i saluti dell’amministrazione comunale.
La nuova sede, suddivisa su tre piani per oltre 1.200 mq, dedica larghi spazi ai laboratori per le prove tecnologiche, fisiche, meccaniche, chimiche che vengono svolte sia sui prodotti finiti (piastrelle, refrattari, sanitari, stoviglieria, etc.) sia sulle materie prime naturali e di riciclo. L’investimento in nuove attrezzature (diffrattometro a raggi X, Spettroscopia al plasma ICP, tavolo di misura per le dimensioni delle grandi lastre, tra gli altri) caratterizza, con la riorganizzazione delle sedi, il nuovo corso dell’ente che è un riconosciuto riferimento per il settore ceramico a livello internazionale.
“La ricerca rappresenta uno degli asset più importanti per la competitività delle nostre imprese – afferma Giovanni Savorani, Presidente di Confindustria Ceramica -. Il Centro Ceramico, che per molti versi è il ‘braccio tecnico’ dell’Associazione, svolge da più di 45 anni una incisiva azione in questo campo, rivestendo un ruolo centrale anche nello sviluppo delle normative di settore nazionali e internazionali e nella formazione specialistica. In questo contesto, auspichiamo una sempre maggiore cooperazione con tutta la filiera ceramica e le università del territorio, affinchè la nuova sede del Centro Ceramico possa diventare sempre più la casa comune per tutti”.
“Da oggi inizia un nuovo percorso di crescita – dichiara Roberto Fabbri, Presidente del Centro Ceramico nella cui compagine sociale sono presenti, accanto a Confindustria Ceramica, Alma Mater Studiorum Università di Bologna e Legacoop Produzione e Servizi – che va nella direzione di fornire sempre più servizi, assistenza tecnica, consulenze e trasferimento tecnologico alle imprese ceramiche del distretto. La rinnovata struttura rafforza la presenza del Centro Ceramico nel distretto, mantenendo saldi i legami con l’Università di Bologna grazie alla creazione di un laboratorio congiunto con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM)”.
“La nuova prestigiosa sede e il posizionamento strategico nel cuore del distretto – ha sottolineato la Prof.ssa Maria Chiara Bignozzi – permettono un ampliamento degli ambiti di intervento delle attività del Centro Ceramico che vanno dalla ricerca applicata, alle consulenze per le aziende, ai servizi di prove per certificazioni, alla progettazione di attività tailor made, come la messa a punto di nuovi metodi di prova e/o assistenza in controversie. In questo rinnovato assetto, il Centro Ceramico è inoltre pronto a cogliere la sfida dei progetti PNRR e dei prossimi bandi regionali PORFESR, in collaborazione con gli altri enti di ricerca regionali con cui collabora da sempre”.
“Il Centro Ceramico rappresenta un ottimo esempio della proficua collaborazione tra Imprese, Territorio e Università – sostiene il Magnifico Rettore dell’Università di Bologna Giovanni Molari. Le sfide all’insegna dell’innovazione sostenibile sono molto impegnative, anche in considerazione del difficile presente che stiamo vivendo, ma proprio grazie alla sinergia con le imprese e le istituzioni del territorio che condividono gli stessi valori e la stessa visione possiamo trasformarle in straordinarie opportunità, garantendo l’approccio scientifico della ricerca dell’Alma Mater alla soluzione dei problemi tecnologici propri del mondo aziendale”.
“L’Università di Modena e Reggio Emilia crede fortemente che il settore ceramico rappresenti uno degli asset trainanti del nostro territorio; per questo motivo l’impegno prioritario di Unimore, negli anni, è stato quello di contribuire ad accrescere le competenze e il know-how attraverso la ricerca scientifica. Un esempio virtuoso di ciò è il gruppo di lavoro, creato all’interno del nostro Ateneo, che grazie a competenze in aree scientifiche diverse, ha potuto trasferire le conoscenze acquisite in modo trasversale nel settore dei materiali ceramici – rimarca Carlo Adolfo Porro, Magnifico Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia -. “Il nostro auspicio è che con l’inaugurazione della nuova sede del Centro Ceramico possano consolidarsi proficui rapporti di collaborazione e di dialogo, a tutto vantaggio del settore e del suo indotto economico. Grazie a Confindustria Ceramica per il suo impegno e a tutte le istituzioni coinvolte, che in maniera sinergica hanno saputo accompagnare questo percorso di eccellenza”.
Per Vincenzo Colla, assessore regionale allo Sviluppo economico, Green economy, Lavoro e Formazione, “l’investimento del nuovo Centro Ceramico rappresenta un’operazione di primaria importanza per la transizione eco-sostenibile e digitale di questo settore, così importante per l’economia regionale. La ricerca applicata che qui si sviluppa per studiare nuovi materiali green e nuovi processi produttivi di economia circolare, in rete con l’università e le imprese del territorio, è fondamentale per affrontare la sfida del cambiamento e garantire la qualità e la competitività delle nostre ceramiche sui mercati di tutto il mondo”.
“Acqua per la vita: una sfida epocale per i nostri territori. Scenari futuri e sostenibilità” è il titolo del convegno – aperto al pubblico e gratuito – che si terrà sabato 5 novembre, dalle ore 9 alle 13, presso l’Auditorium “Carlo Gabbi” Crédit Agricole Green Life (via La Spezia 138/A) a Parma.
L’iniziativa, organizzata dai Club Lions delle Zone di Parma, Reggio Emilia e Mantova, attraverso l’intervento qualificato di esperti, propone alcuni spunti di riflessione sul tema dell’acqua, quale risorsa fondamentale, anche rispetto ad una delle soluzioni attualmente allo studio, come l’invaso di Vetto d’Enza.
La sequenza degli interventi, coordinata dal giornalista Gianni Montanari, sarà aperta da Giovanni Ballarini, professore emerito dell’Università degli studi di Parma, già membro di commissioni scientifiche nazionali e dell’Unione Europea, che nel suo intervento traccerà le “Vicende storiche in materia climatica e conseguenze dei periodi di siccità in Emilia”.
Il fenomeno dei “Mutamenti climatici consolidati e conseguenze sul territorio” sarà spiegato dal professor Massimiliano Fazzini, phd geologist, docente in diverse università italiane ed europee, membro permanente di commissioni nazionali sul clima, nonché opinionista e divulgatore in tema di rischio svolto presso le principali reti televisive nazionali.
Quindi la biologa Fernanda Moroni, dirigente del settore Pianificazione e gestione delle risorse idriche dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, illustrerà le azioni per “La tutela e la gestione quali-quantitativa delle acque per la resilienza del distretto idrografico del fiume Po in un clima che cambia”.
Infine il professor Stefano Orlandini, ordinario di Costruzioni idrauliche presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, spiegherà “I serbatoi montani per la riserva idrica, la prevenzione delle alluvioni e lo stoccaggio idroelettrico”.
Secondo gli esperti di meteorologia, gli eventi siccitosi che si sono verificati negli ultimi anni si ripeteranno sempre più frequentemente in futuro e rappresenteranno una delle sfide principali con cui tutte le filiere produttive del nostro territorio, particolarmente vocato all’agroalimentare, dovranno confrontarsi. I Lions, associazione internazionale apolitica, apartitica e aconfessionale, sono da sempre particolarmene sensibili a questo tema, che investe l’ambiente e la vita delle famiglie e dei soggetti economici, a cui è dedicato uno specifico ambito di azione nelle proprie Aree e Dipartimenti.
Al termine, i relatori saranno a disposizione per rispondere a interventi e domande del pubblico.
I costi energetici, l’inflazione, gli effetti della guerra in Ucraina pesano e frenano l’attività
economica. E’ quanto attesta una analisi dell’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna che ha elaborato i dati del Registro imprese delle Camere di commercio.
Alla fine del mese di settembre, in Emilia-Romagna, le imprese attive sono scese sotto quota 400mila (399.179) con una diminuzione di 1.977 unità, quindi -0,5 per cento rispetto a dodici mesi prima. L’andamento dell’imprenditoria regionale si è allineato a quello nazionale, che ha avuto una quasi analoga flessione tendenziale (-0,4 per cento).
La contrazione nella vitalità del sistema delle imprese ha interessato quasi tutti i settori di attività economica. La tendenza negativa della base imprenditoriale regionale si è leggermente rafforzata in agricoltura (-909 unità, -1,7 per cento), fortemente accentuata nell’industria (-817 imprese, -1,9 per cento) e nel commercio (-910 imprese, -1,0 per cento).
Queste perdite non sono state compensate dall’andamento positivo, sia delle imprese delle
costruzioni (535 imprese, +0,8 per cento), che del complesso dei servizi diversi dal commercio (+747 imprese, +0,5 per cento).
Le criticità dell’industria si concentrano nella moda, nella fabbricazione di prodotti in metallo e di macchinari e apparecchiature. In contrazione nei servizi, oltre al commercio, la ristorazione e il trasporto e magazzinaggio. Segnali ancora positivi dalle costruzioni, grazie ai bonus, le attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale, immobiliari e finanziarie.
Forma giuridica
Le difficoltà economiche si sono tradotte nel ritorno di una forte tendenza negativa per le ditte individuali (3.269 unità, -1,5 per cento), che tra fine 2021 e inizio 2022 si era interrotta dopo più di quattordici anni. La quasi totalità del saldo è risultato della crescita delle società di capitale (+3.135 unità, +3,2 per cento), da tempo la forma giuridica più dinamica, ma con un ritmo più contenuto che in precedenza.
Le imprese registrate, iscrizioni e cessazioni
L’andamento negativo anche delle imprese registrate in regione (-2.303 unità, -0,5 per cento) è stato dato soprattutto dal boom delle cessazioni, a lungo procrastinate dall’adozione delle misure di sostegno introdotte a seguito della pandemia, che, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, sono aumentate di quasi l’80 per cento e hanno raggiunto il livello massimo degli ultimi 15 anni (6.806), mentre le iscrizioni sono solo lievemente diminuite (4.489).
La maggioranza dei bambini che in questo momento frequenta le elementari farà lavori che ancora non esistono o quasi. Com’è già cambiato e come ancora lo farà il mondo del lavoro con le nuove possibili figure che serviranno, compongono il contenuto della serata condotta da Claudio Corrado presso sala Biasin in via Rocca 22 a Sassuolo stasera, giovedì 3 novembre, dalle 20.45 ad ingresso libero.
L’appuntamento è il primo di un ciclo organizzato dal Forum Ute Sassuolo e preparato da Corrado (docente e divulgatore), su temi che ruoteranno attorno al futuro e ai cambiamenti previsti.
Dopo la prima serata odierna sarà la volta di un altro tema di grande attualità, previsto per il 10 novembre, e dedicato al Metaverso e la prossima rivoluzione in arrivo in cui mondo reale e mondo digitale si integreranno pare.
Ultima tappa di questo percorso di riflessioni guidate sul futuro sarà dedicato ai cambiamenti climatici e il modo in cui condizioneranno a parere di molti studiosi le nostre abitudini e non solo, prevista per giovedì 17 novembre.
Al primo mattino molto nuvoloso o coperto con precipitazioni diffuse, ma in rapido esaurimento ad iniziare dal settore occidentale. Nel pomeriggio temporanea attenuazione della nuvolosità, seguita da nuovi addensamenti serali che porteranno a deboli e sparse precipitazioni durante la notte. Temperature minime con valori compresi tra 13 e 17 gradi; massime con valori tra 16 e 20 gradi. Venti deboli occidentali in pianura. Al mattino rinforzi da sud sul settore centro-orientale e mare, in rotazione da ovest nel pomeriggio ed in attenuazione dalla sera. Mare molto mosso al primo mattino, in successiva attenuazione pomeridiana.
“Un traguardo importante, che rende finalmente concreto il ‘grazie’ che un intero Paese ha tributato ai professionisti della Sanità impegnati a lottare, giorno dopo giorno, contro la pandemia da Covid”.
Lo ha detto Raffaele Donini, assessore regionale alla Salute, commentando la sottoscrizione del Contratto collettivo nazionale di lavoro del Comparto Sanità.
“A loro- ha proseguito Donini- ai quasi 57mila dipendenti della Sanità dell’Emilia-Romagna, che sono sempre in prima fila per garantire l’assistenza e i servizi di cura ai cittadini anche nelle situazioni di ‘quotidiana normalità’, confermiamo il nostro impegno a far sì che possano svolgere la loro professione nelle migliori condizioni che la situazione di oggi rende possibile”.
“E’ quello che il Servizio sanitario regionale sta facendo- chiude l’assessore- pur nelle difficoltà che tutti conosciamo. Ma un punto fermo ora è stato fissato, e sappiamo che c’è ancora tanta strada da fare”.