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sabato, 20 Dicembre 2025
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Formazione: sette milioni di euro per affrontare la transizione ecologica e digitale

Formazione: sette milioni di euro per affrontare la transizione ecologica e digitale
Vincenzo Colla (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Un’offerta formativa rivolta alle persone, indipendentemente dalla condizione occupazionale, per l’aggiornamento, la qualificazione e la specializzazione delle proprie competenze tecniche e professionali, per renderle adeguate a sostenere la duplice transizione, ecologica e digitale, che sta modificando il lavoro e l’organizzazione delle imprese nella produzione di beni e servizi.

La Giunta regionale ha approvato un’ampia offerta di corsi, da Piacenza a Rimini, che potrà potenzialmente raggiungere quasi 8.000 persone, finanziandola con 7 milioni di euro.

“Rispetto allo stanziamento iniziale del bando, abbiamo aumentato la dotazione di un milione, a seguito della valutazione dei progetti presentati- spiega l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, Vincenzo Colla-. Il nostro obiettivo è sostenere le persone nei percorsi individuali per l’inserimento, reinserimento e permanenza nel mercato del lavoro. Dobbiamo dare nuove opportunità e, allo stesso tempo, rispondere alla richiesta delle imprese di competenze per la transizione ecologica e digitale nei processi produttivi, le modalità di accesso ai mercati, i modelli gestionali e organizzativi d’impresa”.

 

I corsi, quali e come partecipare

I percorsi formativi sono relativi alle filiere dell’agroalimentare, della meccanica, meccatronica e motoristica, dell’edilizia e costruzioni, della moda, tessile e abbigliamento, dei servizi Ict e della logistica e energia/ambiente, del commercio e distribuzione, del turismo e ristorazione e ai processi trasversali di gestione di impresa.

L’offerta è costruita in percorsi modulari e flessibili per consentire alle persone l’acquisizione di competenze dal livello base a quello intermedio fino all’avanzato, con durate variabili da 32 ore, 48 ore e 64 ore.

Al fine di permettere la massima partecipazione, contrastando i divari e favorendo la conciliazione, è prevista la possibilità accedere ai percorsi da remoto attivando la formazione a distanza.

Questa offerta diversificata consentirà di attivare e sperimentare modelli e metodologie differenti, consentendo di acquisire informazioni utili a qualificare ulteriormente il segmento della formazione permanente.

La programmazione e attivazione dei singoli corsi terrà conto della effettiva domanda da parte delle persone.

Anche questi percorsi per la transizione ecologica e digitale si trovano sulla banca dati online Orienter, dove vengono inserite tutte le opportunità di formazione finanziate dalla Regione Emilia-Romagna, attraverso il Fondo sociale europeo e i corsi autorizzati per lo svolgimento di determinate professioni o per il raggiungimento di una qualifica.

Le ricerche possono essere effettuate secondo diversi criteri di selezione, dalla sede di svolgimento del corso alla qualifica di riferimento e alla tipologia di formazione, e per ciascun percorso sono indicate le date previste di avvio e termine, la sede di svolgimento, la descrizione dei contenuti e i riferimenti dell’ente di formazione che gestisce il corso.

Maggiori informazioni si possono trovare qui.

Ex centrale nucleare di Caorso, lo smantellamento verso il 50%. In arrivo un accordo Sogin-Regione

Ex centrale nucleare di Caorso, lo smantellamento verso il 50%. In arrivo un accordo Sogin-RegioneQuasi 10 milioni di euro per valorizzare il corridoio ecologico del Po e sviluppare un progetto organico di attrattività del territorio fluviale.

Sono i fondi in arrivo grazie al percorso formalmente avviato dalla Regione, soggetto deputato in base alla norma, per arrivare a un accordo con Sogin (società di Stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi) sull’utilizzo di risorse riservate alle misure di compensazione e riequilibrio ambientale legate alla dismissione della centrale di Caorso (Pc), ulteriori rispetto a quanto contenuto nelle prescrizioni di Via.

La bozza di accordo è stata al centro del Tavolo della Trasparenza sulla dismissione dell’impianto, convocato questa mattina dalla vicepresidente della Regione, Irene Priolo, e introdotto dal saluto della sindaca Roberta Battaglia. Presenti, oltre ai vertici di Sogin, funzionari di Isin (Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione) e Arpae, insieme ai rappresentanti dei comuni della Bassa, di Legambiente e delle sigle sindacali.

L’incontro è stata anche l’occasione per fare il punto sulle attività di decommissioning che hanno fatto registrare un avanzamento del 10% nel 2022, raggiungendo complessivamente il 48% dall’avvio delle attività. Si è tenuto, inoltre, un aggiornamento del percorso di individuazione fuori regione del deposito nazionale delle scorie radioattive che, a seguito della proposta della Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI), presentata da Sogin al ministero dell’Ambiente, attende ora le manifestazioni di interesse da parte dei territori idonei. La vicepresidente, in chiusura, ha proposto alle sigle sindacali un incontro specifico  di approfondimento con  Sogin sul “Piano a vita intera”, per conoscere maggiori dettagli del programma industriale della società.

“I finanziamenti in arrivo costituiscono la possibilità di cogliere una opportunità da ciò che il territorio ha vissuto come un problema. Questo consentirà al contempo di guardare  al Grande fiume con una visione strategica: abbiamo l’occasione di valorizzare il grande lavoro svolto nel territorio piacentino e confluito nel Contratto di fiume della Media valle del Po, dando reale concretezza ad alcune delle azioni condivise- ha commentato Priolo-. Attraverso un percorso partecipativo, che sarà svolto insieme all’Università di Firenze nell’ambito del progetto europeo Life Phoenix, verrà accesa l’attenzione sui progetti da attuare lungo l’intera asta del fiume nella provincia di Piacenza attraverso poi una progettazione e gara unitaria. Parallelamente un Concorso internazionale di idee potrà chiamare invece architetti, urbanisti, ingegneri e professionisti a immaginare il futuro dell’area della centrale e la destinazione finale del sito, anche con proposte di rigenerazione urbana capaci di guardare al riutilizzo di alcuni degli edifici esistenti a cui dare nuova vita e nuove funzioni, alla luce delle indicazioni delle amministrazioni coinvolte a partire da Caorso”.

Lo stato della dismissione

E’ un salto in avanti del 10% quello registrato nel 2022 per le attività di decommissioning della centrale nucleare di Caorso. Un risultato che porta lo smantellamento al traguardo complessivo del 48% dall’inizio dei lavori, nel 1999. Un ulteriore avanzamento del 6% è previsto nel 2023.

L’ultimo triennio, quindi, si caratterizzerà per un +16%: circa la metà di quanto ottenuta nei ventuno anni precedenti (38%).

In particolare, lo scorso anno si è terminato l’ammodernamento del deposito temporaneo Ersba-2 ed è stato autorizzato il rifacimento del deposito temporaneo Ersma. Oltre ad importanti attività di trattamento dei rifiuti, tra cui l’incenerimento delle resine radioattive in Slovacchia, nel 2022 sono stati smantellati due motogeneratori MG-SET del sistema di ricircolazione del reattore.

Nei prossimi mesi sono previsti i collaudi del deposito temporaneo Ersba-2 e l’inizio dei lavori di adeguamento dei depositi temporanei. Si tratta di opere propedeutiche e all’avvio dello smantellamento di sistemi e componenti dell’edificio reattore, rispetto ai quali la Società ha già assegnato la gara per lo svolgimento dei lavori e completato la progettazione esecutiva.

Sogin ha inoltre evidenziato che l’organico operativo della centrale al 31 dicembre 2022 è di 84 risorse, in linea con quello dell’anno precedente e tutti gli aspetti di mantenimento in sicurezza dell’impianto sono presidiati per garantire la sicurezza della popolazione e la tutela dell’ambiente.

 

Per due notti in A1 chiusa la stazione di Parma

Per due notti in A1 chiusa la stazione di ParmaSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, nelle due notti consecutive di lunedì 3 e martedì 4 aprile, con orario 21:00-5:00, sarà chiusa la stazione di Parma, in entrata in entrambe le direzioni, verso Bologna e in direzione di Milano.

In alternativa si consiglia di utilizzare le stazioni di Parma ovest, sulla A15 Parma-La Spezia di competenza della Società S.A.L.T, Fidenza-Salsomaggiore Terme oppure Terre di Canossa-Campegine.

Patto per il Lavoro e per il Clima

Patto per il Lavoro e per il Clima
Autore immagine:
Contini Federico – Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G.

La dinamica positiva dell’economia regionale nel biennio 2021-22 che ha consentito di recuperare il livello pre-pandemico di PIL reale.

Il progresso compiuto dal sistema regionale rispetto a dispersione scolastica (9,9%) e NEET, giovani che non studiano e non lavorano, scesi l’anno scorso al 15,1% della popolazione di 15-29 anni, con l’obiettivo di portare anche loro sotto il 10%.

Il contrasto alle diseguaglianze territoriali, sociali, di genere e generazionali, che la crisi del 2020 ha acuito, con i dati recenti – fra cui quello sulla popolazione in condizione di rischio povertà o esclusione sociale scesa all’11,2% – che, in generale, mostrano una tenuta del sistema regionale.

E ancora, l’attrattività dell’Emilia-Romagna: gli ultimi dati Istat evidenziano per il 2022 un miglioramento complessivo del mercato del lavoro regionale, con la disoccupazione al 5% e l’occupazione in risalita, anche se non ancora sufficiente a riportare gli indicatori fondamentali ai livelli pre-pandemici; e l’export regionale arrivato a 84,1 miliardi di euro a valori correnti, il 13,5% di quello italiano, ponendo l’Emilia-Romagna ancora una volta in testa alle classifiche nazionali.

Sono alcuni dati del monitoraggio discusso al tavolo del Patto per il Lavoro e il Clima riunito la scorsa settimana in Regione per condividere un primo rendiconto del Patto stesso, siglato nel dicembre del 2020 dalla Regione con tutte le parti sociali.

I numeri sono stati presentati dal sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, presenti il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, la vicepresidente, Irene Priolo, e gli assessori allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e al Bilancio, Paolo Calvano.

Occasione per fare il punto non solo sul monitoraggio dei principali indicatori di posizionamento del territorio, ma anche per un bilancio organico del lavoro del tavolo dei firmatari di questi due anni, condividere una puntuale ricognizione delle azioni e delle risorse riferite al 2021. Nonché delle leve finanziarie a disposizione per raggiungere gli obiettivi condivisi, tra fondi europei, oltre 3 miliardi di euro, e risorse PNRR, al momento pari già a 6,8 miliardi. Il tutto per un Piano degli investimenti che ammonta ad oggi a quasi 20 miliardi di euro.

A partire dalla sottoscrizione avvenuta il 14 dicembre 2020, il Tavolo si è riunito 18 volte. Oggetto di confronto e condivisione sono stati tutti i principali documenti di programmazione regionale, le pianificazioni settoriali, ma anche alcune leggi, come quella per l’attrazione, permanenza e valorizzazione dei giovani talenti ad elevata specializzazione in Emilia-Romagna. E, soprattutto, importanti accordi operativi su temi ritenuti strategici. Tra questi, nel corso del 2021 il Patto per la semplificazione e nel 2022 il Patto dedicato alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro. Da ultimo ha preso avvio un terzo focus dedicato al lavoro sociale, con l’obiettivo di “generare innovazione sociale, promuovere nuova occupazione e sviluppare ulteriori sinergie col Terzo settore, qualificando il lavoro sociale e valorizzandone progettualità e capacità di iniziativa”.

Nel 2021 il Patto per il Lavoro e per il Clima ha generato 341 azioni, con un impatto finanziario di 2.729,1 milioni di euro programmati, 2.597,7 milioni di euro stanziati e 1.901,06 milioni di euro impegnati. Dai dati emerge che le scelte fatte insieme, sottoscritte nell’ambito del Patto, e il metodo di condivisione e confronto che lo contraddistinguono, hanno orientato l’intera programmazione di attività della Regione. Lo certificano i dati della rendicontazione integrata dei principali documenti strategici regionali, che dal 2022 monitora oltre al Patto anche il Documento di economia e finanza regionale (DEFR) e la Strategia regionale Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Una sperimentazione che impegna la Regione a qualificare la rendicontazione strategica dell’Ente nei confronti dei firmatari e dell’Assemblea legislativa, oltre che facilitare la conoscenza di ciò che si mette in campo.

“L’intero sistema regionale istituzionale, dei saperi, sociale ed economico- ha detto intervenendo il presidente Bonaccini– dimostra ancora una volta la capacità di lavorare insieme verso obiettivi comuni e condivisi attraverso il Patto per il Lavoro e il Clima: crescita sostenibile, innovazione e ricerca, nuova e buona occupazione.”

Secondo il presidente della Regione, l’obiettivo è continuare a investire nel lavoro e nelle reti di protezione sociale. E per far questo sono state condivise le misure necessarie a realizzare investimenti in grado di incidere sull’economia e, in generale, sulla vita dei cittadini e delle comunità. Questo per sostenere l’intero sistema emiliano-romagnolo in un momento di grandi difficoltà comuni a tutti, dovute alle conseguenze sul piano energetico e inflattivo della guerra in Ucraina, dopo oltre due anni di pandemia.

“Dobbiamo sostenere la crescita e contrastare le diseguaglianze- ha concluso Bonaccini– accelerando la trasformazione dell’economia e della società in una prospettiva di sostenibilità”.

L’Emilia-Romagna seconda regione italiana per esportazioni

L’Emilia-Romagna seconda regione italiana per esportazioniAl Vinitaly il salone internazionale dei vini e distillati che apre domenica la 55^ edizione, l’Emilia-Romagna si presenta forte di dati positivi: nel 2022, le esportazioni di vino sono aumentate dell’8,9 per cento raggiungendo quota 452 milioni di euro.

Il dato di crescita del comparto è comune a quasi tutti i settori nel 2022, come rileva l’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna nell’analisi dei dati Istat delle esportazioni delle regioni italiane.

Tra gennaio e dicembre 2022 infatti, le esportazioni a valori correnti dell’Emilia-Romagna hanno sfiorato quota 84.100 milioni di euro, corrispondenti al 13,5 per cento dell’export nazionale, con un aumento del 14,6 per cento rispetto al 2021. Un risultato positivo che, va sottolineato, risente comunque dell’elevata corsa dei prezzi.

L’Emilia-Romagna si è confermata la seconda regione italiana per quota dell’export nazionale, preceduta dalla Lombardia (26,0 per cento) e seguita dal Veneto (13,1 per cento), quindi dal Piemonte (9,4 per cento) e dalla Toscana (8,8 per cento).

 

I dati del quarto trimestre 2022

Tra ottobre e dicembre del 2022, le esportazioni emiliano-romagnole sono risultate pari a 21.294,2 milioni di euro corrispondenti al 13,0 per cento dell’export nazionale e hanno fatto segnare un incremento dell’8,3 per cento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

 

I settori: dati ultimo trimestre e anno 2022

Anche sotto la pressione della ripresa dell’inflazione, la tendenza positiva dell’export rilevato a valori correnti ha caratterizzato quasi tutti i macrosettori economici considerati, con alcune eccezioni e andamenti differenziati.

Le esportazioni dell’agricoltura, silvicoltura e pesca sono aumentate del 6,8 per cento nel trimestre e del 5,6 per cento nel 2022.

Le vendite estere dell’industria alimentare e delle bevande hanno avuto una crescita sostenuta nel trimestre (+13,2 per cento), e più ampia nell’anno (+ 16,2 per cento).

Le esportazioni delle industrie della moda hanno fatto registrare un aumento tendenziale trimestrale (+14,2 per cento), chiudendo il 2022 con un incremento del 16,3 per cento, sostenuto dalle confezioni. Alla fine dell’anno, la crescita tendenziale dell’export della piccola industria del legno e del mobile si è dimezzata rispetto al trimestre precedente. Ciò nonostante, nell’anno il valore esportato da questo “macrosettore” è aumentato del 10,5 per cento.

La crescita delle vendite estere dell’industria della lavorazione di minerali non metalliferi, ovvero ceramica e vetro, ha avuto un rallentamento (+9,8 per cento), su cui hanno pesato le difficoltà poste dall’aumento del gas impiegato nella produzione. Tuttavia, i risultati dei primi sei mesi dell’anno hanno permesso di chiudere il 2022 con una buona crescita (+14,5 per cento).

L’ultimo trimestre del 2022 per alcuni settori è stato in calo, ma nel complesso dell’anno c’è stata comunque una crescita. Così è accaduto per le industrie chimica, farmaceutica e materie plastiche rispetto allo stesso periodo del 2021 (-15,4 per cento), ma nel complesso del 2022 l’export di queste industrie è aumentato del 18,5 per cento.

Ancora per l’industria della metallurgia e dei prodotti in metallo che nel trimestre in esame ha visto le sue esportazioni diminuire del 5,8 per cento. I risultati dei primi due trimestri del 2022 hanno permesso al settore di chiudere l’anno con un incremento tendenziale del 12,0 per cento.

Le vendite estere delle apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche, medicali e di misura hanno continuato a crescere a un ritmo sostenuto nel trimestre (+7,6 per cento) e nell’anno (+5,6 per cento).

Due macrosettori hanno fatto registrare nel quarto trimestre 2022 un’accelerazione della dinamica delle vendite estere. Il primo è il comparto macchinari e apparecchiature (+14,8 per cento). Nel complesso dell’anno il valore dell’export del settore ha ottenuto un buon incremento (+11,1 per cento). Elemento di attenzione importante per l’economia regionale: questo settore ha realizzato una quota del 25,6 per cento delle esportazioni.

L’altro è quello dei mezzi di trasporto: la sua crescita si è confermata come la più elevata (+24,1 per cento). Il settore ha chiuso il 2022 in modo estremamente positivo con un aumento del valore delle esportazioni del 25,5 per cento rispetto all’anno precedente

L’export dell’aggregato delle altre industrie manifatturiere in sostanza è rimasto invariato (+0,3 per cento), frenato dalla riduzione dell’industria del tabacco (-8,8 per cento), nonostante la buona crescita (+7,8 per cento) delle esportazioni delle altre industrie manifatturiere vere e proprie e un boom di quelle di carta e prodotti di carta (+24,4 per cento). Nonostante le recenti difficoltà, nell’insieme del 2022 l’export dell’aggregato ha superato del 5,5 per cento quello del 2021 grazie alla crescita di oltre un quarto delle vendite estere di carta e prodotti di carta (+28,4 per cento).

Le destinazioni: i dati dell’anno 2022

Anche la distribuzione per aree geografiche evidenzia crescite importanti.

L’andamento delle esportazioni regionali sui diversi mercati di destinazione risente della differente composizione dell’export in ogni singolo mercato, della diversa dinamica della domanda in ogni singolo Paese e di alcune opportunità specifiche.

L’Europa è il mercato fondamentale per l’export regionale e perciò ne detta la tendenza. La crescita nel 2022 ha raggiunto il 13,3 per cento favorita dalla maggiore dinamica durante i mesi iniziali dell’anno e la quota delle esportazioni destinate all’Europa è stata del 64,6 per cento.

Il risultato è stato determinato dall’andamento delle esportazioni verso la sola Unione europea a 27 che hanno avuto una crescita superiore nell’insieme del 2022 (+14,7 per cento). Sui soli mercati dell’area dell’euro, la tendenza positiva è stata inferiore (+12,9 per cento).

Il risultato è stato positivo in Germania (+13,4 per cento), anche se per le difficoltà dell’economia tedesca a seguito della crisi energetica, le esportazioni regionali hanno realizzato un aumento inferiore nell’insieme del 2022 (+11,5 per cento). In Francia la crescita dell’export emiliano-romagnolo è risultata in accelerazione nell’anno (+10,5 per cento). In frenata nel trimestre il mercato spagnolo (+0,4 per cento), ma il risultato del 2022 è stato notevole (+15,2 per cento).

Fuori dell’area dell’euro, le esportazioni in Polonia nel 2022 sono aumentate del 17,2 per cento.

Uscendo dall’Unione europea, l’export verso il Regno Unito si è chiuso nel 2022 in aumento (+14,0 per cento). In calo le vendite destinate alla Russia (-15,1 per cento nel 2022) per le sanzioni dovute all’invasione dell’Ucraina mentre, in senso positivo, le esportazioni indirizzate verso la Turchia (+19,1 per cento nell’intero anno).

Nel quarto trimestre la dinamica dell’export verso il mercato statunitense ha decisamente rallentato (+3,3 per cento), ma gli Stati Uniti nel 2022 hanno comunque assorbito il 16,9 per cento del valore delle esportazioni regionali con uno straordinario incremento del 29,9 per cento rispetto all’anno precedente.

Bene l’andamento in America centro meridionale dove spiccano le esportazioni verso il Messico (+45,2 per cento nel 2022) e il Brasile (+15,9 negli ultimi 12 mesi).

Sul complesso dei mercati asiatici la ripresa della crescita negli ultimi sei mesi ha permesso di chiudere il 2022 con un aumento del valore delle esportazioni del 5,8 per cento. Gli andamenti si sono differenziati tra le principali aree. Da un lato, le vendite sui mercati del Medio Oriente sono state sostenute dall’aumento delle quotazioni dei prodotti energetici (+23,9 per cento nel 2022).

Tendenza positiva dell’export sui mercati dell’Asia centrale (+19,8 per cento).

Ben diverso è apparso l’andamento dell’export regionale sul complesso dei mercati dell’Asia orientale che lo scorso autunno con una nuova contenuta flessione ha confermato la tendenza negativa avviata dalla primavera così che l’anno si è chiuso con una riduzione dell’export regionale (-1,4 per cento).

La ripresa durante il secondo semestre 2022 ha permesso alle esportazioni regionali indirizzate alla Cina di chiudere l’anno con un lieve aumento (+1,7 per cento), mentre nove mesi ininterrotti di caduta hanno ridotto del 19,6 per cento l’export regionale verso il Giappone nel 2022.

Riguardo all’Africa le difficoltà di inizio anno hanno pesato sul risultato complessivo del 2022 che si è chiuso comunque con un aumento (+8,7 per cento).

Infine, il rallentamento tra ottobre e dicembre dell’export emiliano-romagnolo verso l’Oceania ha rallentato non ha inciso sulle esportazioni che nell’anno hanno superato del 28,0 per cento quelle del 2021.

 

Emilia-Romagna, una terra da raccontare. Inclusione, ospitalità e buona cucina gli ingredienti della vacanza perfetta

Emilia-Romagna, una terra da raccontare. Inclusione, ospitalità e buona cucina gli ingredienti della vacanza perfettaLa vacanza in Emilia-Romagna è tutta una questione cuore. Inclusione, ospitalità e buona cucina sono gli ingredienti che ancora oggi premiano il soggiorno nella nostra regione. “Il fattore umano”, raccontato da Paolo Cevoli nell’approfondimento dedicato al turismo, curato dall’Agenzia di Informazione e comunicazione della Giunta regionale, online da oggi 31 marzo all’indirizzo: https://regioneer.it/ERnelcuore.

Un tuffo nella sua lunga carriera dalla Pensione Cinzia, gestita dai genitori, fino al palco di Zelig: “Sono nato in pieno baby boom e in pieno boom turistico. Si può dire che sono scoppiato tutto in una volta. Ho mosso i primi passi in un luogo di ospitalità, un luogo pubblico. E già da subito sono stato ‘segnato’ dalla vocazione all’ospitalità, un elemento così diffuso nella nostra terra. Siamo noti in tutto il mondo per la giovialità, la voglia di godersi la vita e di goderla in maniera partecipata. Per noi le cose belle vanno condivise e messe a disposizione di tutti”.

È un passaggio dell’intervista che si può ascoltare nel podcast “Ti racconto l’Emilia-Romagna. Com’eravamo e come siamo – l’estate delle vacanze”.

L’Emilia-Romagna piace e lo dice anche l’indagine Demoskopika: insieme a Toscana, Puglia, Sicilia e Sardegna è risultata tra le destinazioni italiane più ricercate nel 2022 tra chi ha dichiarato di trascorrere una vacanza in Italia.

E lo ribadiscono anche i dati elaborati da Trademark Italia: lo scorso anno sono tornati i turisti e l’Emilia-Romagna ha ripreso a viaggiare ai livelli pre-Covid, con oltre 60 milioni di presenze e quasi 14 milioni di arrivi. Mare e città d’arte, con il boom dell’Appenino.

Entrambe le ricerche sono disponibili in infografiche semplici e intuitive.

L’Emilia-Romagna nello spazio: Barilla, Dallara, Tecnogym e GVM nella prima stazione orbitante privata

L’Emilia-Romagna nello spazio: Barilla, Dallara, Tecnogym e GVM nella prima stazione orbitante privataL’Emilia-Romagna, con il suo  sistema  produttivo, della ricerca e dell’innovazione, protagonista della nuova stagione di esplorazioni spaziali degli Stati Uniti.

Saranno in particolare quattro le aziende regionali che parteciperanno alla prima stazione orbitante privata alla cui realizzazione è impegnata la società statunitense Axiom Space con la collaborazione scientifica della Nasa:  Barilla,  Dallara automobili, Tecnogym  e GVM Care & Research.

Quattro eccellenze del “made in Emilia-Romagna”, leader nei rispettivi settori, che potranno utilizzare questa straordinaria  esperienza  –  in condizioni estreme e di microgravità  – per fare ricerca  e sviluppare nuove tecnologie in ambiti di grande interesse: sistemi alimentari nello spazio e alimentazione in situazioni critiche; materiali innovativi e compositi resistenti in orbita; gestione ottimale e allenamento del corpo umano nello spazio e controllo da remoto dello stato di salute.

Settori con importanti ricadute, in particolare per alcune filiere strategiche dell’Emilia-Romagna quali quelle dell’automotive, packaging, biomedicale, wellness, automazione e ICT, food.

Il punto sull’iniziativa e sui progetti innovativi in orbita che saranno realizzati dalle aziende emiliano-romagnole è stato fatto ieri  nel corso dell’incontro che la delegazione emiliano-romagnola ha avuto con  Matt Ondler, Cto (Chief Technical Officer) di Axiom, a Houston in Texas.

Dopo l’incontro che mercoledì il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha avuto con Michael Suffredini, Ceo dell’azienda, prima di rientrare in Italia.

All’incontro con Ondler hanno partecipato il vice ministro delle Imprese e del made in Italy Valentino Valentini, il tenente colonello Gaetanofabrizio Tavano del ministero della Difesa, il colonnello e astronauta Walter Villadei dell’Aeronautica militare italiana, il console d’Italia a Houston Mauro Lorenzini, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Colla.

Presenti per le aziende: Andrea Pontremoli, amministratore delegato di Dallara Automobili; Angelo Ambrosecchia (Industrialization Senior Manager America) e Brian Bubka (Packaging Innovation Graphics Manager America) per Barilla; Jason Jones (MS Key Account manager – Health, Corporate & Performance) per Tecnogym; Andrea Masina amministratore delegato di GVM Assistance insieme a  Giampaolo Stopazzolo (Medical Director).

“La partecipazione alla stazione orbitante di Axiom e alla missione che l’Aeronautica Militare sta preparando con Axiom a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, rappresentano una grande opportunità per l’Emilia-Romagna e per il Paese e ringrazio per il supporto i ministeri delle Imprese e del made in Italy e della Difesa  – ha sottolineato l’assessore regionale Colla -. L’aerospace economy rappresenta oggi uno dei settori a più alto valore aggiunto e tasso di innovazione.  Ponte verso una nuova manifattura di qualità, punto di incontro di filiere consolidate ed emergenti, fonte di nuova e buona occupazione. Come Regione abbiamo inserito l’aerospazio nella nostra strategia di specializzazione intelligente e stiamo investendo in questa direzione per consolidare una realtà già oggi ricca e qualificata che conta  circa 180 imprese sul territorio.  Forti di un sistema regionale dell’innovazione che vede insieme università, centri di ricerca, aziende e mondo del lavoro e ha il suo cuore nel Big Data Technopole di Bologna”.

“A breve usciremo con un bando dedicato a queste filiere innovative manifatturiere e, in particolare, alla prototipazione e alla certificazione. Essere certificati in un settore come la space economy è difficilissimo – ha aggiunto Colla – ma una volta riconosciuti, il valore aggiunto è immenso e si crea lavoro di grande qualità”.

 

L’accordo tra Regione Emilia-Romagna, Ministero della Difesa e Aeronautica militare

La partecipazione dell’Emilia-Romagna alla stazione orbitante di Axiom è resa possibile dall’accordo  firmato nel 2021 tra Regione, ministero della Difesa e Aeronautica militare italiana che ha sancito l’avvio delle relazioni con il Polo spaziale di Houston.

La presenza dell’astronauta italiano colonnello Walter Villadei, in addestramento presso la NASA con Axiom, ha consentito di approfondire interessanti aspetti tecnico –  operativi che rappresentano un prezioso stimolo per il successo delle industrie emiliane-romagnole.

Dopo l’incontro con Ondler, la visita alla struttura di progettazione e ai laboratori della Stazione Axiom e ad Axiom Suits, cui hanno partecipato tutte le altre imprese regionali presenti a Houston,  insieme alle Università e ai Centri di ricerca.

Con questo appuntamento  si avvia a conclusione la missione in Texas guidata dalla Regione Emilia-Romagna. Il ritorno  –  dopo un ulteriore incontro presso  Ascend Texas,  la conferenza aerospaziale cui partecipano centinaia di operatori del settore – è previsto nella giornata di oggi.

Disponibile l’ultimo numero del periodico comunale sassolese

Disponibile l’ultimo numero del periodico comunale sassoleseÈ disponibile online, sul sito internet istituzionale del Comune di Sassuolo, l’ultimo numero del periodico comunale.

Con cadenza trimestrale, il periodico comunale racchiude le informazioni utili dall’Amministrazione comunale, i progetti in cantiere, le iniziative appena trascorse e quelle programmate per la stagione estiva sassolese, oltre all’appendice riservata ai gruppi consiliari.

E’ possibile ritirare una copia cartacea del periodico comunale presso l’Urp al comparto XX Settembre

Formigine, nel consiglio del 30 marzo intervenuti i presidenti dei consigli di frazione

Formigine, nel consiglio del 30 marzo intervenuti i presidenti dei consigli di frazioneSi è tenuto ieri sera al castello di Formigine il terzo consiglio comunale dell’anno: i lavori si sono aperti con l’audizione dei presidenti dei Consigli di frazione, con le relazioni di Simona Gibellini (Formigine), Cecilia Camellini (Casinalbo), Sonia Tagliazucchi (Magreta), Mauro Comini (Corlo), Michele Bilotta (Colombaro) e Maurizio Tebaldi (Ubersetto).

Dopo una interpellanza sulla manutenzione del sottopasso ciclopedonale della Bertola, il consiglio ha approvato la delibera di “Convenzione per la gestione in forma associata del sistema turistico territoriale intercomunale dei comuni di Maranello, Fiorano Modenese, Formigine, Frassinoro, Montefiorino, Palagano e Prignano sulla Secchia”. L’atto conferma il Comune di Maranello come capofila del sistema turistico “Maranello Plus”, e sede fisica dello IAT associato. Nell’ambito dei comuni aderenti, lo IAT collocato presso il Museo Ferrari di Maranello eserciterà le funzioni di accoglienza e informazione per i sette comuni firmatari. Approvata infine dal consiglio una mozione sul tema del rispetto dei diritti umani in Afghanistan che chiede “al Ministero degli Esteri italiano di esercitare tutte le pressioni politiche, economiche, industriali e altro verso il regime afghano al fine di porre termine alla repressione in corso, particolarmente odiosa in quanto caratterizzata da una forte discriminazione basata sul sesso” e anche di “mettere a disposizione un punto facilmente accessibile in cui poter firmare l’appello di Amnesty International”.

 

Per i Pomeriggi d’arte e cultura: ‘Le antiche caserme di Sassuolo’

Per i Pomeriggi d’arte e cultura: ‘Le antiche caserme di Sassuolo’Sabato 1 aprile è in programma una visita guidata a partecipazione gratuita alla scoperta della storia delle Antiche caserme di Sassuolo, a cura del curatore d’arte Luca Silingardi. La visita si svolgerà lungo un percorso urbano per la durata di circa un’ora e trenta minuti. Non è necessaria alcuna prenotazione. Ritrovo in Piazzale della Rosa. Partenza alle 15:00.

Per info: cultura@comune.sassuolo.mo.it

“Specialista on call” filo diretto tra medici di base e specialisti

“Specialista on call” filo diretto tra medici di base e specialistiL’emergenza pandemica ha modificato non solo le abitudini di vita, ma anche l’organizzazione dei servizi sanitari. In questo ambito, assumono particolare importanza gli obiettivi relativi a un utilizzo sempre più efficace ed efficiente delle risorse grazie anche allo sviluppo delle attività di teleconsulto e di telemedicina, nonché di nuovi modelli organizzativi che sperimentano l’introduzione di strumenti per gestire a distanza i percorsi dei pazienti.

È sulla base di questi presupposti che già a luglio 2020 ha preso avvio il progetto “Specialista on call”: un numero telefonico unico provinciale fornisce supporto ai Medici di Medicina Generale (MMG) che necessitano di un confronto con uno specialista per approfondimenti diagnostici e valutazioni terapeutiche, al fine di definire i percorsi di cura più appropriati, limitando ai pazienti spostamenti per visite ed esami in presenza soprattutto nel caso di persone fragili o che vivono in zone disagiate.

Il progetto è stato presentato oggi in una conferenza stampa alla presenza di Romana Bacchi, Direttrice sanitaria Azienda USL Modena; Lucia Pederzini, Responsabile gestione delle attività di specialistica ambulatoriale Azienda USL Modena; Cinzia Torri, Direttrice Endocrinologia Ospedale di Sassuolo Spa; Rita Luisa Conigliaro, Direttrice della Gastroenterologia Endoscopia Digestiva Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena; Maria Cristina Poppi, Medico di Medicina generale, Stefano Zona, Specialista in Malattie infettive – Infezioni Correlate all’Assistenza Azienda USL Modena. Alla presentazione ha partecipato anche la dottoressa Cristina Vescovini, coordinatrice infermieristica dell’Azienda USL di Modena, figura di riferimento per i professionisti nella costruzione del progetto.

Lo Specialista on call è un progetto interaziendale attivato dall’Azienda Usl di Modena in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria e l’Ospedale di Sassuolo Spa per mettere a disposizione dei medici di famiglia dell’intera provincia, da Mirandola a Pavullo, specialisti ospedalieri e del territorio che lavorano in team per garantire la continuità del servizio. Dopo una prima fase sperimentale, lo “Specialista on call” è stato progressivamente attivato e reso sempre più performante con l’inserimento di numerose specialità compreso anche il Pronto Soccorso. In parallelo è cresciuto il suo utilizzo: quasi raddoppiate le chiamate ricevute nel 2022 (oltre 6.500) rispetto al 2021.

Il servizio offerto dal progetto ha ottenuto un buon livello di gradimento da parte dei MMG: in una recente analisi i medici hanno indicato di utilizzare il numero dedicato come valido supporto operativo nella loro pratica quotidiana, in quanto facilmente attivabile e in grado di fornire risposta certa da parte dello specialista.

Anche dal punto di vista degli specialisti, il contatto con i MMG è molto apprezzato perché consente di ottimizzare il lavoro di ambulatorio: offrire consulenze efficaci consente di dare risposta ai bisogni di salute dei cittadini, evitando visite non appropriate e utilizzando al meglio le risorse disponibili nell’ambito dell’intero sistema di offerta sanitaria.

“In questa fase storica è molto importante che il Servizio sanitario nazionale lavori per adottare soluzioni organizzative e innovazioni tecnologiche che possano aiutare i professionisti nell’assistenza ai pazienti – dichiara la Direttrice Generale Ausl Anna Maria Petrini –. Lo Specialista on call mette insieme le tecnologie digitali, i cambiamenti organizzativi stimolati anche dalla pandemia, ma soprattutto l’idea vincente da parte dei professionisti modenesi di mettere a disposizione dell’intera rete le proprie competenze, perché tutti possano lavorare meglio. È un progetto che rende ben visibile l’integrazione multiprofessionale tra le aziende sanitarie modenesi, a tutto vantaggio dei nostri cittadini. Non posso che ringraziare tutti i professionisti che hanno aderito e i Direttori generali di AOU, Claudio Vagnini, e di Ospedale di Sassuolo Spa, Stefano Reggiani, che insieme a noi hanno creduto nel progetto e lo hanno sempre sostenuto”. 

 

Come funziona

Dal punto di vista tecnico, il servizio utilizza una tecnologia innovativa basata su una App che consente agli specialisti di rispondere da qualsiasi sede (lavorativa ma anche dal domicilio o altro), in quanto attivabile sia da telefono fisso (es. di ambulatorio/reparto) che da cellulare (aziendale o personale). Al contempo, il MMG, una volta digitato il numero verde, può scegliere la branca specialistica con cui desidera confrontarsi tra le 16 disponibili, dalla Pneumologia alla Cardiologia, dalla Nefrologia a Reumatologia, Gastroenterologia, Endocrinologia, Infettivologia, Centro Cefalee, Farmacia, Neurologia, ecc. L’ampia fascia oraria (mattina e pomeriggio) in cui è fruibile il servizio è stata definita in modo da garantire la copertura durante gli orari di apertura degli ambulatori dei medici di famiglia.

I risultati positivi a oggi raggiunti spingono il progetto verso ulteriori prospettive di sviluppo: sulla base dei suggerimenti forniti sia dai MMG che dagli specialisti sono in corso valutazioni per l’inserimento di ulteriori branche al fine di ampliare l’offerta di consulenza, arricchendola e adeguandola alle esigenze sanitarie contingenti.

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Nella foto, da sin.: Stefano Zona, Specialista in Malattie infettive – Infezioni Correlate all’Assistenza Azienda USL Modena; Romana Bacchi, Direttrice sanitaria Azienda USL Modena; Lucia Pederzini, Responsabile gestione delle attività di specialistica ambulatoriale Azienda USL Modena; Cinzia Torri, Direttrice Endocrinologia Ospedale di Sassuolo Spa; Rita Luisa Conigliaro, Direttrice della Gastroenterologia Endoscopia Digestiva Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena; Maria Cristina Poppi, Medico di Medicina generale

Lavori di asfaltatura in via Circonvallazione sud-sud est

Lavori di asfaltatura in via Circonvallazione sud-sud estInizieranno lunedì prossimo, 3 aprile, le operazioni di fresatura e riasfaltatura di via Circonvallazione sud – sud est nel tratto compreso tra l’intersezione con via Torino e quella con via Rometta.

Durante tutte le fasi delle lavorazioni la circolazione sarà sempre garantita, salvo brevi interruzioni dovute a particolari lavorazioni.

Le calciatrici afghane in visita a Maranello

Le calciatrici afghane in visita a MaranelloSusan Khojasta, Fatema Nama Haidari e Maryam Mehrzad sono state ricevute in municipio dal sindaco Luigi Zironi e dall’assessora allo sport Mariaelena Mililli, dopo l’incontro pubblico in cui hanno raccontato la loro esperienza di fuga dal regime dei talebani e l’accoglienza in Italia. Ad accompagnarle l’allenatore Najibullah Nawrozi, insieme a Marzio Mori, Irene Caverni e Sara Carbone della Fondazione Caritas Firenze.

Le tre giovani atlete sono state protagoniste a Maranello di una serata dedicata al rapporto tra sport, diritti e identità di genere: un incontro per ricordare la drammatica fuga dall’Afghanistan avvenuta nell’agosto del 2021, l’arrivo in Italia e l’ospitalità ricevuta che ha permesso loro di continuare a giocare in una squadra.

Nel loro Paese le calciatrici del Bastan Football Club di Herat erano costrette ad allenarsi all’alba per non dare nell’occhio. Dopo la fuga disperata dall’Afghanistan e le minacce del governo talebano, le tre ragazze, insieme all’allenatore, sono state accolte nel club Centro Storico Leboswki, la squadra fiorentina di dilettanti di calcio popolare. Una bella storia di solidarietà che ha permesso a Susan, Fatema e Maryam di continuare a coltivare il proprio sogno. Dopo l’incontro in municipio, le giocatrici hanno assistito agli allenamenti del Sassuolo Calcio femminile e visitato il Museo Ferrari di Maranello.

L’incontro pubblico, condotto al Mabic dal giornalista sportivo Alessandro Iori, è stato proposto all’interno del programma di eventi “Sport+ E’ anche una questione di diritti” a cura del Comune di Maranello in collaborazione con Mo’ Better Football e ATER Fondazione, con il sostegno di Fondazione di Modena.

Questo weekend due importanti eventi culturali a Villa Cuoghi a ingresso gratuito

Questo weekend due importanti eventi culturali a Villa Cuoghi a ingresso gratuitoSabato 1 aprile alle ore 17.00 il giovanissimo scrittore Matteo Porru presenta il suo romanzo “Il dolore crea l’inverno” (Garzanti). Incontro condotto da Mario Agati con l’accompagnamento musicale a cura della violinista Edda Chiari. Evento presentato dal circolo Nuraghe in collaborazione con il Comune di Fiorano Modenese, l’Associazione InARTE, gli Amici della Musica Nino Rota e l’Associazione fotografica Framestorming. A soli diciotto anni, Matteo Porru ha vinto il premio Campiello Giovani. Per la stampa è uno dei venticinque under-25 più promettenti al mondo. Ora arriva in libreria con un romanzo sospeso nel tempo e nello spazio che parla di legami familiari, rimpianti e vissuti indelebili. Un romanzo che ci ricorda che siamo tutti fatti di carne e neve.

Domenica 2 aprile invece, sempre alle 17.00, per la affezionata rassegna del Tè delle 5 avremo Agatha Orrico, traduttrice e giornalista freelance, che ha scritto interviste e realizzato reportage per molti quotidiani italiani su temi sociali e ricostruzioni storiche. Presenterà il suo libro intitolato “Stracci di vita a New York” e converserà con lei l’autrice Tina De Falco. Interventi musicali a cura di Edda Chiari. Evento realizzato con il contributo della Associazione Artistica INarte, il Comune di Fiorano Modenese, l’Associazione fotografica Framestorming, il Circulo Culturale Nuraghe e Amici della Musica Nino Rota.

Domani a Formigine inaugurazione della nuova canonica con il vescovo Erio

Domani a Formigine inaugurazione della nuova canonica con il vescovo ErioSarà l’arcivescovo di Modena-Nonantola mons. Erio Castellucci a benedire la nuova canonica della parrocchia di Formigine, che viene inaugurata domani – sabato 1° aprile – alle 11 in via Giardini Sud 17.

L’edificio è stato ristrutturato nell’ambito di una riqualificazione complessiva di tutto il comparto cosiddetto delle “Opere parrocchiali”, che sarà dotato di un altro parcheggio e una pista ciclabile.

L’intero intervento è costato 1,7 milioni di euro, che la parrocchia ha in buona parte già recuperato grazie alla vendita di un terreno, contributi di Fondazioni, Cei e diocesi, offerte dei parrocchiani.

La canonica, che occupa una superficie complessiva di quasi 600 mq, comprende un seminterrato, pianoterra per gli uffici parrocchiali, primo piano per la cucina, cappella, lavanderia e zone comuni, secondo piano-sottotetto per le quattro camere con bagno riservate ai sacerdoti.

La struttura svolge un ruolo centrale in una parrocchia che, con 20 mila anime, è una delle più popolose di tutta l’Emilia-Romagna.

«Ringraziamo i parrocchiani di Formigine per la consueta generosità dimostrata nei confronti della Chiesa – dichiara il parroco don Federico Pigoni –

Con questo intervento abbiamo messo in sicurezza un edificio pericolante da anni e frequentato ogni giorno da decine e decine di persone.

I formiginesi sanno che la canonica è sempre aperta e che noi preti, aiutati dai volontari, siamo a disposizione di chiunque bussi alla nostra porta.

Inoltre abbiamo riqualificato un comparto centrale per la vita del paese, a beneficio non solo della parrocchia, ma dell’intera cittadinanza».

Interverranno all’inaugurazione anche il sindaco di Formigine Maria Costi, i progettisti Giandomenico Cassanelli e Giampaolo Santunione, il titolare dell’impresa che ha realizzato i lavori (Serteco di Medolla) Marco Rebecchi.

Al termine sarà offerto un rinfresco.

Distretto Ceramico, progetto “Famiglie Accoglienti”: nel 2022 supportate 18 famiglie, otto ancora in carico

Distretto Ceramico, progetto “Famiglie Accoglienti”: nel 2022 supportate 18 famiglie, otto ancora in caricoProsegue nel Distretto Ceramico il progetto ‘Reti di Famiglie Accoglienti’, che da oltre due anni nei Comuni dell’Unione garantisce un supporto concreto a diversi nuclei familiari in difficoltà, grazie all’impegno di volontari, tutor qualificati e alcune associazioni. Il progetto si sviluppa sostanzialmente in tre fasi distinte: la formazione di famiglie volontarie che danno la propria disponibilità, la raccolta delle richieste di aiuto che arrivano dal territorio – da Servizi sociali, Caritas parrocchiali, Centro di Neuropsichiatria infantile e segnalazioni dei cittadini – e le azioni di sostegno alle famiglie che spesso hanno bisogno di aiuto nella gestione di minori da conciliare con i tempi di vita-lavoro.

Finora nel Distretto Ceramico hanno dato la propria disponibilità 25 famiglie volontarie, in contatto con quattro associazioni del territorio (‘Il Melograno’, l’Associazione ‘Chernobyl di Maranello, Fiorano e Formigine’, il Gruppo d’acquisto ‘Banda Gassotti’ e ‘SOS Mama’) a loro volta coordinate dall’Associazione ‘Venite alla Festa’, i cui tutor – Rita Lacetera e Tiziana Venturi – hanno il compito di accompagnare i volontari lungo il percorso di formazione all’accoglienza. Due referenti locali, Chiara Sghedoni e Francesco Cigarini, agiscono invece da tramite tra le richieste che arrivano dal territorio e le associazioni. Nel corso del 2022 sono state aiutate 18 famiglie, di cui 8 tuttora supportate grazie a questo progetto.

La maggior parte delle famiglie aiutate sono infatti monoparentali, hanno origini straniere e hanno difficoltà per il trasporto dei bambini a scuola e riguardo alla possibilità di far frequentare loro le scuole d’infanzia, rischiando dunque di arrivare alla scuola primaria senza un reale inserimento sociale. «Per questo stiamo cercando quest’anno – spiega la tutor Rita Lacetera – di consolidare ulteriormente la collaborazione con le scuole e i contesti prescolari, proprio con l’intenzione di promuovere sempre di più una cultura dell’accoglienza, cercando di rafforzare il tessuto di solidarietà all’interno dell’ambiente scolastico».

Tra i punti di forza del progetto, in ambito formativo, ci sono anche gli incontri di gruppo finalizzati ad organizzazione al meglio le azioni di aiuto. Con cadenza mensile i volontari possono condividere la propria esperienza, confrontarsi tra loro e trovare supporto da parte del gruppo. «L’identità di gruppo è fondamentale – aggiunge Rita Lacetera – perché i volontari non devono sentirsi soli nell’affrontare le difficoltà dell’altro che si aiuta. Il nostro gruppo è molto affiatato e le persone che ne fanno parte sono molto ben inserite sul territorio, oltre ad essere formate sull’accoglienza grazie al loro attivismo in ambiti del sociale».

Nel corso dell’anno vengono anche organizzati incontri di formazione per i referenti dei gruppi territoriali e incontri divulgativi utili a promuovere il progetto e far conoscere ai cittadini questa realtà, affinché possano avere una possibilità in più per dare o per ricevere supporto.

«La disponibilità ad aiutare gli altri è fondamentale per la tutela dei più fragili – commenta Luigi Zironi, Presidente dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico -, ma è ancora più importante fornire ai volontari strumenti che siano all’altezza delle loro intenzioni, per valorizzare al massimo gli effetti della loro generosità e dare risposte sempre più mirate a chi è in difficoltà. Il progetto ‘Reti di Famiglie Accoglienti’, supportato dall’Unione, è un esempio virtuoso di come la sinergia tra istituzioni e associazionismo possa diffondere in una comunità un bel clima di solidarietà e allo stesso tempo creare i presupposti per un’operatività sempre più efficace in ambito sociale».

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 1 aprile 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 1 aprile 2023Al mattino sereno o poco nuvoloso; tendenza ad aumento della copertura nuvolosa nel corso del pomeriggio a partire dal settore occidentale con possibilità di qualche debole precipitazione sui rilievi.

Temperature minime in aumento con valori compresi tra 9 e 12 gradi; massime stazionarie o in lieve aumento comprese tra 17 e 21 gradi. Venti deboli occidentali in pianura, deboli sud-occidentali sui rilievi con temporanei rinforzi. Mare mosso al mattino, in attenuazione nel corso del pomeriggio per poi rinforzare di nuovo a mosso in serata.

(Arpae)

Affrontare il futuro con fiducia: due eventi nelle Sale del Regno dei Testimoni e in locali pubblici

Le tensioni economiche, i conflitti nazionali e i disordini sociali indicano che la fiducia nel futuro è ai minimi storici. Anche in Italia i dati Istat segnalano che la fiducia delle persone è al livello più basso dal 2013. Per questo motivo gli 11.500 Testimoni di Geova di Modena, Bologna, Reggio e Parma, insieme agli oltre 260.000 Testimoni in Italia, organizzano nella prima settimana di aprile un programma speciale con due eventi che si terranno a livello mondiale.

Il primo appuntamento sarà nel fine settimana dell’1 e 2 aprile. Si tratta di un Discorso Speciale di 30 minuti dal tema “Possiamo affrontare il futuro con fiducia!”, che sarà tenuto nelle Sale del Regno della zona, i luoghi di culto dei Testimoni di Geova.

Martedì 4 aprile 2023 anche nelle Sale del Regno e in alcuni locali pubblici dell’Emilia Centrale, si celebrerà l’annuale Commemorazione della morte di Gesù Cristo, corrispondente al 14° giorno del mese lunare di nisan del calendario ebraico, lo stesso giorno in cui Gesù morì nell’anno 33. Fu Gesù stesso infatti a comandare di commemorare la sua morte, quando disse: “Continuate a far questo in mio ricordo” (Luca 22:19). L’anno scorso hanno partecipato a questo evento circa 20 milioni di persone nel mondo e oltre 426.000 in Italia.

“Ricordare con la Commemorazione il valore del sacrificio di Gesù Cristo è il modo migliore per guardare al futuro con speranza, soprattutto in un momento drammatico come questo. Le sfide che dobbiamo affrontare possono sembrare schiaccianti, ha dichiarato Roberto Guidotti, portavoce dei Testimoni di Geova, “ma la Bibbia ci offre una potente speranza che può aiutarci proprio ora per affrontare il futuro con fiducia”.

La partecipazione al discorso speciale e alla Commemorazione è aperta a tutti e non si fanno collette. I dettagli su quando e dove si terranno questi eventi a livello locale in italiano e in altre lingue, sono disponibili su JW.ORG, il sito ufficiale dei Testimoni di Geova.

Programma di chiusure notturne sulla A1 Milano-Napoli

Programma di chiusure notturne sulla A1 Milano-NapoliSulla A1 Milano-Napoli, per consentire la rimozione di un cantiere permanente, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

 

DALLE 21:00 DI SABATO 1 ALLE 7:00 DI DOMENICA 2 APRILE

-sarà chiuso il tratto compreso tra Fiorenzuola e Piacenza sud, verso Milano.

Si precisa che la stazione di Fiorenzuola sarà chiusa in entrata verso Milano e Bologna.

Contestualmente, sarà chiusa l’area di servizio “Arda est”, situata nel suddetto tratto.

In alternativa si consiglia:

per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Fiorenzuola, percorrere la SP462 R, SP38, SS9 Via Emilia per 18 km e rientrare sulla A1 alla stazione di Piacenza sud;

per la chiusura dell’entrata di Fiorenzuola:

verso Bologna, entrare alla stazione di Fidenza;

verso A21, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Fiorenzuola, percorrere la SP462 R, SP38, SS9 Via Emilia per 18 km e rientrare sulla A1 alla stazione di Piacenza sud.

 

LUNEDÌ 3 E MARTEDÌ 4 APRILE, ORARIO 21:00-5:00 

-sarà chiuso il tratto compreso tra Piacenza sud e Fiorenzuola, verso Bologna.

La stazione di Piacenza sud sarà chiusa in entrata verso Bologna, Milano e A21 Torino-Piacenza-Brescia verso Torino e Brescia.

Si precisa che, chi proviene da Torino e da Brescia, dovrà uscire obbligatoriamente alla stazione di Piacenza sud. Contestualmente, sarà chiusa l’area di servizio “Arda ovest”, situata nel suddetto tratto.

In alternativa si consiglia:

per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Piacenza sud, percorrere la SS9 Via Emilia per circa 18 km, proseguire su SP38, SP462 R e rientrare sulla A1 alla stazione di Fiorenzuola, verso Bologna;

per la chiusura dell’entrata della stazione di Piacenza sud, verso A21, entrare alla stazione di Piacenza ovest, di competenza della Società S.A.T.A.P., mentre, verso Bologna, entrare alla stazione di Fiorenzuola e, verso Milano, entrare sulla A21 dalla stazione di Piacenza ovest, per immettersi poi sulla A1 verso Milano.

 

 

A Bologna la presentazione della call 2023 di UniCredit Start Lab

A Bologna la presentazione della call 2023 di UniCredit Start Lab
Marino – Stanziola – Burchi

L’ecosistema dell’innovazione è stato al centro del Roadshow UniCredit Start Lab realizzato a Palazzo Magnani, sede della banca a Bologna.  Un incontro per riflettere sull’importanza di fare sistema per sostenere la crescita delle startup in un contesto – quello dell’area Centro Nord che ricomprende Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche – particolarmente vivace sul fronte delle giovani aziende, con oltre 2.700 imprese attive, tra Pmi e Start Up, nel dettaglio dell’area troviamo 1249 in Emilia Romagna, 787 in Toscana, 427 nelle Marche e 267 in Umbria.

La tappa bolognese si inserisce nel calendario di appuntamenti organizzato da UniCredit in tutta Italia per presentare a startupper e aziende del territorio con progetti innovativi a matrice tecnologica la call 2023 di UniCredit Start Lab, piattaforma di business e innovazione del Gruppo bancario. Un’iniziativa che ha portato nelle precedenti 9 edizioni all’analisi di circa 7000 progetti imprenditoriali di nuova generazione e all’accompagnamento di oltre 500 start up – di cui 45 nate in Emilia Romagna, 26 in Toscana, 10 in Umbria e 8 nelle Marche -, verso percorsi di crescita, aumentandone le opportunità di business, lo sviluppo manageriale e la visibilità sul mercato.

La call 2023 è aperta fino al prossimo 18 aprile ed è possibile iscriversi dal link https://www.unicreditstartlab.eu/it/startup/iscrizione.html.

 

I dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati nel corso dell’incontro organizzato a Palazzo Magnani, aperto dai saluti di Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit; e proseguito con gli interventi di Giusy Stanziola, Start Lab & Development Programs UniCredit, che ha illustrato le caratteristiche del bando 2023; e di Giacomo Marino, Responsabile Group M&A and Corporate Development di UniCredit, che ha indicato le iniziative del Gruppo in corso.

Subito dopo, un confronto sul valore aggiunto delle start up nella tavola rotonda, moderata da  Antonella Grassigli, Founder Doorway, che ha visto partecipare Riccardo Piaggi, Group HR, Organisation & IT Director Granarolo; il Regional Manager Andrea Burchi; Andrea Giovannelli, Direttore Generale Nano-Tech (la start up di Ascoli Piceno tra i vincitori della call StartLab 2022); Fabio Pirovano, Partner United Ventures; e Antonio Danieli, Vice Presidente e Direttore Generale Fondazione Golinelli.

“L’ecosistema dell’innovazione – commenta Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit – sta vivendo un momento di forte espansione, con oltre 2 miliardi di euro di investimenti raccolti nel 2022 in Italia da start up e pmi innovative. L’area Centro Nord è tra le più attive, con oltre 2700 di queste realtà imprenditoriali, di cui circa 650 nostre clienti. Come Gruppo abbiamo maturato negli anni un’esperienza di altissimo livello nel supporto alla nuova imprenditoria, con programmi specifici come UniCredit Start Lab. Un impegno pioneristico che ci consente di operare in modo mirato per offrire loro concrete opportunità di consolidamento e di crescita”.

L’edizione 2023 di UniCredit Start Lab si presenta con alcune novità, come la creazione di un club di Corporate Partner, grazie al quale aziende italiane leader selezioneranno startup a loro scelta fra le 50 identificate ogni anno da Start Lab per accompagnare i loro progetti di crescita. Sono state inoltre rafforzate le iniziative a supporto delle startup con advisory specializzata per le realtà che lavorano per generare impatto positivo, ambientale, sociale e di governance.

Cinque i settori di riferimento della call StartLab 2023: Clean Tech; Innovative Made in Italy; Digital; Life Science e Impact Innovation.

Le 10 startup selezionate per ognuna delle 5 categorie potranno accedere alla piattaforma di Start Lab che prevede:  la partecipazione ad attività sistematiche di business e investment matching con controparti industriali e finanziarie del network di UniCredit; training manageriale avanzato, tramite la Startup Academy e workshop tematici; un programma di mentorship personalizzata con professionisti ed esperti dell’ecosistema dell’innovazione; l’assegnazione di un gestore UniCredit dedicato al supporto alla crescita. La prima classificata di ogni categoria si aggiudicherà un riconoscimento di 10.000 euro.

 

Da Formigine all’Europa

Da Formigine all’EuropaViaggiare, fare esperienze formative all’estero, costruire nuove amicizie sono opportunità preziose da cogliere in ogni fase della vita, ma ancora di più in giovane età.

In linea con l’intensa attività di relazioni con altre città europee portata avanti dal Comune di Formigine, sono numerose le esperienze internazionali messe a disposizione dei giovani desiderosi di partire.

Si guarda anzitutto alla Germania, e in particolare alla città di Verden con la quale il Comune ufficializzerà un gemellaggio alla fine di aprile. Grazie a questa relazione, dal 7 al 19 giugno un giovane di età compresa tra i 18 e i 27 anni avrà la possibilità di collaborare con l’organizzazione degli Special Olympics World Games, il più grande evento sportivo dedicato agli atleti con disabilità intellettive. Un’organizzazione molto complessa che vedrà 216 comuni tedeschi partecipare in qualità di “host town”: a Verden, il volontario formiginese sarà referente per la delegazione di sportivi armeni.

Dal 23 luglio al 6 agosto, quattro giovani formiginesi tra i 16 e i 21 anni potranno partecipare all’edizione 2023 dell’EuroCamp, che si terrà a  Warwick, nel Regno Unito. Durante il soggiorno, i ragazzi saranno coinvolti in un progetto creativo per realizzare un’installazione di street art. Le spese di vitto, alloggio, attività e visite guidate saranno coperte dalla città ospitante, mentre i partecipanti dovranno farsi carico solo delle spese di viaggio.

Le candidature per le esperienze di Verden e Warwick possono essere presentate entro il 30 aprile.

C’è tempo invece fino al 28 maggio per candidarsi per l’Irlanda e per la Francia, con partenza all’inizio di settembre, per ragazzi da 18 a 30 anni.

Vicino a Kilkenny, il servizio sarà prestato come di consueto al KCAT Art & Study Centre, centro inclusivo per le arti per persone con disabilità cognitiva dove il giovane si concentrerà su corsi di arte visiva, studio e gruppi teatrali.

A Saumur (città gemella dalla quale presto arriverà un gruppo di persone per partecipare al percorso enogastronomico “Magnalonga”) il volontario presterà servizio presso l’associazione SCOOPE, realtà impegnata nell’inclusione sociale, lotta all’inattività giovanile e sostegno alla genitorialità.

Per entrambe queste proposte, i costi di vitto, alloggio e attività sono coperti dall’Unione Europea e al volontario sarà dato un pocket money mensile di circa 180 euro per le piccole spese.

Tutte le informazioni sui progetti di mobilità giovanile sono disponibili sul sito www.comune.formigine.mo.it o scrivendo a ufficioeuropa@comune.formigine.mo.it.

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