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sabato, 20 Dicembre 2025
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Due uomini arrestati dagli agenti del Commissariato di Sassuolo per rapina aggravata

Due uomini arrestati dagli agenti del Commissariato di Sassuolo per rapina aggravataIl Commissariato di Sassuolo ha tratto in arresto due cittadini stranieri, rispettivamente di 24 e 26 anni, per il reato di rapina aggravata. Nel tardo pomeriggio del 28 marzo, sulla linea di emergenza “112NUE” è pervenuta una richiesta di intervento da parte di un uomo che riferiva di essere stato appena rapinato con una pistola da parte di due stranieri.

La richiesta di aiuto, nello stesso momento, veniva ascoltata casualmente da un agente del Commissariato di Sassuolo, libero dal servizio, che stava facendo jogging lungo la pista ciclopedonale del fiume Secchia.

Il poliziotto si è metteva immediatamente all’inseguimento dei due autori ed in costante contatto telefonico con la sala operativa del Commissariato forniva l’esatta posizione dei fuggitivi i quali, per evitare di essere individuati, entravano in un bar situato nel territorio del limitrofo Comune di Casalgrande.

Il locale veniva circondato dagli agenti del Commissariato che utilizzando la massima cautela, visto che si trattava di soggetti  armati, vi facevano irruzione bloccando i due malviventi.

Sottoposti a perquisizione personale, i due uomini venivano trovati in possesso della somma di euro 3150 in contante, asportata alla vittima, e di una pistola scacciacani con la quale avevano minacciato l’uomo, esplodendo anche un colpo in aria a scopo intimidatorio.

 

 

 

Funeral Home a Sassuolo: dichiarazione di Gianni Gibellini e replica di Sindaco e Vicesindaco

Funeral Home a Sassuolo: dichiarazione di Gianni Gibellini e replica di Sindaco e VicesindacoGianni Gibellini, amministratore delegato e socio di Cofim S.p.a, con una nota che pubblichiamo integralmente, vuole precisare i retroscena di alcune vicende che lo vedono coinvolto a Sassuolo.

 “La questione affonda le sue radici nel 2007 – spiega l’imprenditore – quando chiesi all’amministrazione comunale la possibilità di realizzare una struttura del commiato. Trovai grande collaborazione e dall’amministrazione di allora venne individuata un’area idonea che era ed è ancora abbandonata, vicina al cimitero con un paio di stabili diroccati. L’area ancora oggi versa in condizioni di degrado, è abbandonata ed è rifugio di balordi e luogo di incontri clandestini. Sindaci, assessori e dirigenti di allora si attivarono e venne stabilito che si poteva procedere alla alienazione di questo lotto. Nel frattempo anche io mi sono attivato e ho fatto realizzare da un studio di ingegneria un progetto per la struttura del commiato. Nel 2014 è stato dato da parte dell’amministrazione l’ok per la fattibilità e gli anni fra il 2017 e il 2021 vengono utilizzati per dare vita al bando per l’aggiudicazione del lotto, al quale avrebbe partecipato la nostra azienda e avrebbero potuto partecipare ovviamente anche altre ditte”.

Poi l’11 marzo del 2021, la doccia fredda, un annuncio che lascia tutti stupiti e amareggiati.

“Sono stato convocato dal sindaco Menani e da alcuni assessori e dirigenti  – prosegue Gibellini – e in quella sede mi è stato annunciato che l’amministrazione comunale non intendeva più cedere questo terreno di proprietà comunale e che quindi il bando non si sarebbe fatto e la struttura non si sarebbe realizzata. Rimasi molto colpito e amareggiato: dopo anni di lavoro e di spese per la realizzazione dei progetti della struttura, un no di questo tipo era davvero pesante. Anche perché la struttura che avremmo voluto realizzare era molto utile per il territorio visto l’affollamento e i problemi di spazio, di riservatezza e di rispetto all’interno delle camere ardenti dell’ospedale di Sassuolo e per non parlare dei parcheggi all’esterno. Dopo questo diniego ci siamo concentrati sulla realizzazione della casa funeraria di Vignola, dove ho trovato grandissima disponibilità e collaborazione da parte dell’amministrazione, cosi come nella realizzazione delle case funeraria di Carpi e Mirandola. Del resto una legge regionale del 2004 parla chiaro: le amministrazioni comunali hanno il dovere di favorire la realizzazione di strutture del commiato. A maggior ragione in un’area come quella di Sassuolo dove da anni le camere ardenti non sono sufficienti, e dove sono state denunciate dai cittadini delle situazioni davvero insostenibili e vergognose”.  

Mancanza di privacy per i familiari dei deceduti, salme distanti pochi metri le une dalle altre, carenze di parcheggio sono solo alcune delle problematiche sollevate dai cittadini che si sono rivolti alla stampa per rendere pubbliche le difficoltà incontrate nelle camere ardenti del nosocomio di Sassuolo.

“In un anno – prosegue Gibellini – a fronte di 518 persone decedute in ospedale, che quindi hanno pieno diritto di usare le camere ardenti della struttura gratuitamente – come recita l’articolo 4 della legge regionale sull’utilizzo della camere ardenti -, ne sono arrivate da fuori circa 580. E la situazione è diventata davvero grave, indecorosa e insostenibile. A tal punto che il direttore generale del nosocomio il 20 febbraio scorso ha deciso di interdire l’arrivo di salme dall’esterno ma sono per alcune settimane, fino al 3 aprile prossimo. Infatti nei giorni scorsi la direzione dell’ospedale ha convocato le imprese funebri per comunicarci che dal giorno 3 aprile sarà di nuovo possibile utilizzare le camere ardenti anche per le persone decedute nelle proprie abitazioni. E hanno anche redatto un nuovo regolamento sull’utilizzo delle camere ardente da parte delle agenzie funebri che prevede l’ingresso attraverso l’utilizzo di un badge, perché prima, non essendoci un custode, gli ingressi non venivano regolamentati e controllati in nessuno modo. E aggiungo anche che è assurdo che per l’utilizzo delle camere ardenti – spazio permettendo – , non essendo un servizio gratuito, così come recita sempre l’articolo 4 della legge regionale già citata prima, non venga chiesto un rimborso che andrebbe a coprire le spese di raffrescamento, luce, acqua, gas, pulizia, vigilanza e riscaldamento. Mi sembra davvero folle che non venga richiesto questo contributo vista la situazione economico-finanziaria in cui versa la sanità regionale. Insomma tutti questi problemi nascono dal fatto che l’amministrazione comunale non ha in nessun modo promosso lo sviluppo di strutture del commiato, nonostante ce ne fosse un estremo bisogno”.

In realtà una Funeral Home sarà forse realizzata nel prossimo futuro ma da una ditta concorrente; “Devo confessare che proprio non comprendo come mai il nostro progetto di realizzare la casa funeraria Terracielo Sassuolo sia stato così ostacolato e osteggiato – continua Gibellini – a fronte di una necessità così forte per la città di Sassuolo. Quella che sembrava un’area perfetta su cui fare sorgere una struttura di questo tipo e che avrebbe anche sistemato un’area in completo abbandono, realizzando un progetto di rigenerazione urbana, non è più stata ritenuta idonea, mentre a un’azienda concorrente è stata concessa la possibilità di realizzare una struttura del commiato in un capannone in disuso da vent’anni, privo di parcheggi e posizionato fra due condomini, a 5 metri di distanza dalle residenze di decine di famiglie. Non è sicuramente un luogo adatto a un’ attività di servizi funebri.

A pochi metri da dove vivono tante persone e dal cortile dove giocano i bambini, ci saranno salme in entrata e in uscita, cassa mortuarie, carri funebri con un conseguente notevole deprezzamento del valore immobiliare degli appartamenti dei due condomini. Insomma è stata concessa un’autorizzazione la cui trasparenza mi lascia un po’ perplesso e non mi dispiacerebbe che la procura della Repubblica e le Forze dell’Ordine controllassero la legittimità di questi procedimenti. E credo anche che negando l’autorizzazione alla casa funeraria che avevo pensato e autorizzando la realizzazione di quest’altra, sia stata in qualche modo violato il principio di libera concorrenza tra imprese, che l’ente pubblico avrebbe dovuto garantire, senza favorire l’uno o l’altro e senza insinuare che un imprenditore è serio e l’altro no, perché se così fosse avrebbe dovuto denunciare eventuali irregolarità. E devo anche confessare che l’impresa concorrente da 4 anni nelle sue inserzioni pubblicitarie sostiene di essere in possesso di una struttura del commiato che invece non c’è ancora. Si tratta di pubblicità ingannevole, un modo per accaparrarsi clienti che pensano di ricevere un servizio di un certo tipo e che invece non lo ottengono”.

Ma la vicenda non è ancora finita – prosegue la nota stampa – Gianni Gibellini nelle scorse settimane ha partecipato a un’asta giudiziaria che riguardava un immobile a Sassuolo in Via Ancora in cui ha da anni ha sede la Croce Blu (Pas Sassuolo). L’imprenditore modenese ha vinto l’asta, che era già andata deserta tre volte, e si è subito premurato di comunicare all’associazione di volontariato che, nonostante fosse suo diritto impossessarsi dell’immobile pochi giorni dopo l’aggiudicazione, avrebbe lasciato tutto il tempo il necessario per trovare una nuova sede, offrendo anche un contributo temporaneo per l’affitto di una nuova sede nel caso ce ne fosse stato bisogno.

“Nell’immobile che abbiamo acquistato – prosegue Gibellini – vorrei realizzare la tanto agognata casa funeraria che dal 2007 ritengo necessaria per fornire un servizio adeguato a tutto il bacino di Sassuolo. Ma un paio di giorno dopo l’asta sono usciti articoli di giornali in cui il sindaco Menani dichiarava che lo stabile in questione era destinato all’abbattimento e che i compratori avrebbero dovuto in qualche modo informarsi meglio prima dell’acquisto, visto il destino “segnato” del fabbricato. Mi ha sorpreso molto questa dichiarazione perché non è normale che un giudice fallimentare decida l’alienazione di un bene che serve per raccogliere denaro per i creditori e che è destinato all’abbattimento e quindi ad avere un valore basso.  Concludendo devo confessare che sento una certa ostilità nei mie confronti, una sorta di accanimento contro un’idea imprenditoriale che voleva soddisfare un’esigenza molto forte del territorio. Abbiamo fatto tutte le cose con i crismi della legittimità e della correttezza, abbiamo cercato sin dall’inizio di realizzare la casa funeraria in un luogo idoneo, in una zona degradata a cui questa opera avrebbe garantito una rigenerazione. In ogni caso andremo avanti: con il progetto che presenteremo a giorni, se le autorizzazioni ci verranno concesse, saremo in grado di inaugurare Terracielo Sassuolo in pochi mesei. Aggiungo anche che se nascesse un’altra Funeral Home, così come sembra, realizzata da un’ impresa concorrente, affronteremo in modo leale la concorrenza. Però bisogna che tutti gli attori di questa vicenda rispettino assolutamente i principi della libera concorrenza senza favorire od ostacolare nessuno”.

 

La replica del Sindaco di Sassuolo e del Vicesindaco non si è fatta attendere

“Ampia disponibilità all’imprenditore per la realizzazione di una Funeral Home a Sassuolo, non c’è nessuna preclusione se non il rispetto delle normative che, le soluzioni fino ad ora prospettate, violano”.

Con queste parole il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani ed il Vicesindaco Alessandro Lucenti rispondono alle dichiarazioni rilasciate ieri in conferenza stampa da Gianni Gibellini.

“Ci dispiace se le Amministrazioni precedenti avevano fatto intendere che sul terreno, a fianco del cimitero, si potesse realizzare la struttura – proseguono – ma non è così: c’è un vincolo di rispetto dell’area cimiteriale che lo vieta; non è certo colpa nostra se una normativa urbanistica, che non abbiamo fatto noi, lo impedisce e allo stesso tempo non abbiamo nessuna intenzione di illudere qualcuno mettendo a bando un lotto su cui non si può realizzare una struttura del genere. Per quanto riguarda l’edificio oggi sede della Pas, poi, avevamo evidenziato in maniera lampante, attraverso una specifica sul bando d’asta, tutti i vincoli che vi gravavano: non è sulla persona o sull’impresa che ci sono ostacoli, ma sul rispetto delle norme sul quale non vogliamo e non possiamo transigere. Non abbiamo mai dato, e nemmeno daremo mai, indicazioni all’Ufficio Tecnico per ostacolare un’impresa che voglia investire in città: solamente pretendiamo il rispetto di regole che, lo ribadiamo, non abbiamo scritto noi ma che dobbiamo applicare”.

Sindaco e Vicesindaco approfondiscono poi la questione della sede della Pas.

“Prima con l’interrogazione, poi con la presenza ieri in conferenza stampa a fianco dell’imprenditore – dichiarano – le opposizioni hanno dato l’impressione di essere più interessate all’insediamento di una nuova Funeral Home in quell’edificio piuttosto che al futuro della Pas. Noi, purtroppo, non possiamo acquistare una sede per tutte le associazioni, ma cercare di aiutarle sì ed è quello che stiamo facendo: attraverso un affitto che, grazie al sostegno economico della cittadinanza, possa essere quasi simbolico per la Pas, o la donazione di un edificio congruo. A questo stiamo lavorando per risolvere l’empasse il più velocemente possibile”.

Una chiosa finale sulla Funeral Home.

“Se l’imprenditore individuerà un’area adatta e senza vincoli urbanistici – dichiarano – saremo ben felici di accogliere una nuova funeral home a Sassuolo, senza alcuna preclusione se non la trasparenza che si deve nel rispetto di tutte le norme”.

 

Pari opportunità. On line il Bilancio di genere 2021

Pari opportunità. On line il Bilancio di genere 2021Uno strumento per analizzare le politiche regionali e orientare quelle future. Con due obiettivi: promuovere una reale parità tra uomo e donna, superando le tante discriminazioni ancora esistenti, e diffondere una maggiore consapevolezza e attenzione rispetto a questi temi.

È il Bilancio di genere della Regione Emilia-Romagna 2021, da oggi on line. Un’ edizione che aggiunge ai tre focus già presenti lo scorso anno – occupazione, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro; violenza di genere e pari opportunità – un’analisi riferita a tutte le politiche regionali, comprese quelle sanitarie, con particolare attenzione alla prevenzione.

“Il Bilancio di genere è uno strumento fondamentale per capire, dati alla mano, quali sono gli effetti delle politiche regionali sulla condizione femminile. Consapevoli che qualsiasi decisione che viene assunta nei diversi settori non è mai neutra rispetto al genere – ha sottolineato l’assessora regionale alle Pari opportunità Barbara Lori -. Da parte della Regione è un impegno che continua e si rafforza come dimostrano i 3 milioni di euro con cui nel 2022 abbiamo finanziato il bando per l’imprenditoria femminile. Nella consapevolezza che una società più attenta alla condizione femminile, è una società più equa, inclusiva e ricca di opportunità per tutte e tutti”

Il Bilancio di genere 2021 rendiconta interventi e servizi riferiti direttamente e indirettamente alle donne per un impegno finanziario da parte della Regione di oltre 1 miliardo di euro, più del 8% dell’intero bilancio regionale. Un dato in crescita del 17,8% rispetto agli 860 milioni di euro del 2020.

L’area con il maggior impegno economico è quella sanitaria-sociale, con circa il 70% delle spese rendicontate; seguono le aree economica 15%, territoriale 8% e culturale 7%.

Un impegno da parte della Regione in un contesto in cui agli effetti – pur in diminuzione  – dell’onda lunga del Covid si sommano le pesanti conseguenze – anche sull’universo femminile – della difficile congiuntura economica e della guerra in Ucraina.

Un contesto a luci e ombre. Con un’occupazione femminile in ripresa: 66,1%  contro il  62% del 2020 (media Italia 53,2%). Ma con un aumento del gap negativo rispetto a quella maschile: -14,9% nel 2021 rispetto a un -13,5% nel 2020 (media Italia -19,2%).

E che se da un lato vede in risalita le imprese femminili: da 84.287 a 84.979 (un aumento da attribuire principalmente a quelle condotte da donne straniere). Dall’altro conferma che il lavoro di cura continua a pesare essenzialmente sulle donne: per circa 72 donne su 100 (circa 63 nel 2020) il parti time non è una scelta, ma una necessità determinata da motivi familiari.

Le azioni della Regione

Tra le azioni messe in campo quelle a sostegno dell’imprenditoria femminile – nel 2021 sono state 107 le domande finanziate con contributi a fondo perduto per 1,7 milioni di euro grazie al Fondo regionale per l’imprenditoria femminile e Women New Deal– e quelle sul fronte della formazione e dei servizi attivi per il lavoro, con 5.606 operazioni finanziate e  616mila persone coinvolte nella programmazione 2014-2020 fino al 2021 di cui il 50% donne. E ancora il bando “Donne e lavoro” con 42 progetti finanziati per oltre 1 milione e 300 mila euro nel biennio 21/22.

Per quanto riguarda gli interventi per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, va registrato il forte impegno sui centri estivi con aiuti per il pagamento delle rette per 6 milioni di euro, il sostegno alla rete dei 40 Centri per le famiglie, quello alle persone non autosufficienti (Fondo regionale non autosufficienza pari a oltre 457 milioni nel 2021,  20,7 milioni in più rispetto al 2020) e il riconoscimento e sostegno della figura del caregiver familiare.

Sul fronte del diritto allo studio, il 52% di borse di studio scolastiche è andato a studentesse. Percentuale che sale al 61% per le borse di studio universitarie. Da ricordare anche le azioni per colmare il divario che ancora persiste tra uomini e donne sul fronte delle competenze digitali e tecnologiche (solo il 36,8% degli iscritti all’Università nelle discipline STEM sono donne), con il ciclo di iniziative Women in Tech: mille le ragazze che hanno partecipato in presenza o on line.

Centrale l’impegno in ambito sanitario, in particolare per quanto riguarda il tema della prevenzione con i diversi programmi di screening rivolti espressamente all’universo femminile. Dallo screening mammografico per prevenire il tumore al seno (84% di copertura ) al Pap test per la prevenzione di quello al collo dell’utero: 63% di copertura per quanto riguarda l’adesione al programma regionale; 89% complessiva. Senza dimenticare i programmi vaccinali contro il papilloma virus e la rosolia nelle donne in gravidanza.

Infine il capitolo sulle pari opportunità con 83 progetti di enti locali e associazioni finanziati con oltre 2 milioni di euro nel biennio 21/22 e quello sulla violenza di genere in una regione che vede 22 Centri antiviolenza, 49 Case rifugio (+5 rispetto al 2020) e 16 centri per il trattamento di uomini autori di violenza. Nel 2021 la rete è stata sostenuta con il riparto di oltre 2,23 milioni di euro ed è stato approvato il nuovo Piano regionale di contrasto alla violenza di genere.

Nel 2021 sono stati assegnati 658.000 euro agli enti locali per  l’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza, mentre il 70% delle domande di contributo erogate dalla Fondazione vittime di reati, per complessivi 174 mila euro, ha riguardato reati di violenza sulle donne.

Per le piccole e medie imprese dell’Emilia-Romagna raddoppiano i fondi dei voucher statali destinati agli investimenti per la banda ultra-larga

Per le piccole e medie imprese dell’Emilia-Romagna raddoppiano i fondi dei voucher statali destinati agli investimenti per la banda ultra-largaPiù che raddoppiate, in Emilia-Romagna, le risorse destinate alla seconda fase del Piano voucher per la connettività a banda ultra-larga delle piccole e medie imprese: ai 13,5 milioni destinati originariamente alla regione, se ne aggiungono altri 16. Non solo, perché la misura, che doveva esaurirsi entro dicembre 2022, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2023, fino ad esaurimento delle risorse stanziate. Più contributi disponibili e più tempo per utilizzarli, quindi più imprese che potranno beneficiarne.

Il Piano fa parte della strategia italiana per la banda ultra-larga, che è stata indicata come prioritaria nel PNRR, e gli interventi sono finanziati dallo Stato attraverso il Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, per un ammontare complessivo di 589 milioni di euro.

In seguito alla grande richiesta e all’esaurimento dei voucher in alcune regioni è stata eseguita una rimodulazione delle risorse disponibili a livello nazionale, che assegna all’Emilia-Romagna oltre 16 milioni in più rispetto ai quasi 13,5 destinati originariamente. Per un totale che supera i 29 milioni di euro. A inizio marzo in regione era stato utilizzato già l’80% dei fondi stanziati originariamente, per una cifra superiore ai 12 milioni e mezzo di euro tra voucher attivati e prenotati; dopo la rimodulazione delle somme disponibili la cifra ancora a disposizione supera i 17 milioni.

Al contributo possono accedere non solo le micro, piccole e medie imprese, ma anche le persone fisiche titolari di partita Iva che esercitano, in proprio o in forma associata, una professione intellettuale o una delle professioni non organizzate. Il contributo varia in base al tipo di connettività installata e al miglioramento di quella già presente in sede, e va da un minimo di 300 fino a 2.500 euro (compresi i costi di installazione se sostenuti dal beneficiario).

“Dopo una prima fase in cui abbiamo privilegiato la montagna e le aree interne- commenta l’assessora all’Agenda digitale, Paola Salomoni- prosegue il percorso che favorisce la connettività delle piccole e medie imprese della nostra regione e dei nostri professionisti. Il raddoppio delle risorse e la proroga di un anno rappresentano per le nostre aziende una grande opportunità per essere più competitive sul mercato e favorire lo sviluppo del territorio, che sicuramente sapranno cogliere appieno”.

 

Come richiedere il voucher

I beneficiari possono richiedere il voucher ad uno qualunque degli operatori di telecomunicazioni accreditati, fino ad esaurimento delle risorse stanziate, utilizzando i consueti canali di vendita. La misura prevede il riconoscimento di un contributo, sottoforma di sconto, sul prezzo di vendita dei canoni di connessione ad internet in banda ultra-larga. A ciascun beneficiario potrà essere erogato un solo voucher, anche per le imprese che hanno più sedi. L’attuazione dell’intervento è affidata ad Infratel Italia S.p.A., sotto la vigilanza della direzione generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica, di Radiodiffusione e Postali del Ministero.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito bandaultralarga.italia.it

Una nuova illuminazione per Piazza Menotti a Fiorano

Una nuova illuminazione per Piazza Menotti a FioranoA causa di alcuni lavori alla rete idrica relativi all’allacciamento acqua, via Coccapani resterà chiusa al traffico e impossibilita alla sosta – eccetto mezzi di soccorso e veicoli diretti alle ditte Def di Doni Spa e Italcrafts – dalle ore 8.00 alle ore 20.00 di domani, venerdì 31 marzo.

Da lunedì 3 aprile invece prenderà avvio la riqualificazione dell’illuminazione di Piazza Ciro Menotti. L’intervento prevede l’installazione di nuovi pali illuminanti, dotati di luci a LED, in tinta con gli arredi urbani da poco posizionati nella piazza. Inoltre, sempre per valorizzarla, saranno montati alcuni proiettori che coloreranno di immagini, loghi o scritte fisse la pavimentazione, creando effetti diversi e particolari, così da rendere davvero speciale il salotto urbano della città. I lavori, della durata di tre settimane, comporteranno momentanee chiusure di porzioni della Piazza e l’occupazione di tre stalli di sosta.

In ultimo ricordiamo che è disposta la chiusura del parcheggio difronte all’area camper in via Cameazzo, dalle 13.00 del 31 marzo alle 15.00 del 2 aprile, per la giornata dedicata al raduno dei camper.

 

Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna, venerdì 31 marzo la consegna di 52 targhe

Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna, venerdì 31 marzo la consegna di 52 targhe
Mauro Felicori (Copyright Regione Emilia Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Piccole residenze o ville imponenti, studi d’artista o musei, dimore stabili o “rifugi” temporanei. Al momento sono 52 le realtà in Emilia-Romagna – appartenute ad artisti, cineasti e collezionisti, letterati, musicisti e cantanti, scienziati e inventori, famiglie e personaggi storici – individuate dalla Regione, che riceveranno ufficialmente l’apposito contrassegno da esporre all’ingresso delle loro sedi.

L’appuntamento è per domani, venerdì 31 marzo: alle ore 11, nella Sala Stabat Mater della Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna, si terrà la cerimonia di consegna delle targhe delle “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna”. Destinatarie, le strutture che sono state individuate dalla prima campagna di riconoscimento per l’assegnazione del marchio, in base alla legge regionale 2/2022 (“Riconoscimento e valorizzazione delle abitazioni e degli studi di esponenti del mondo della storia, della cultura, delle arti, della politica, della scienza e della spiritualità”).

Alla cerimonia interverranno: Mauro Felicori, assessore alla Cultura e Paesaggio della Regione; Cristina Ambrosini, responsabile del Settore Patrimonio culturale della Regione; Elisa Rebellato, responsabile della Biblioteca comunale dell’Archiginnasio.

L’evento si svolge a ridosso delle “Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri”: sabato 1 e domenica 2 aprile, all’interno dell’appuntamento promosso dall’associazione “Case della Memoria”, le strutture del territorio regionale che hanno aderito apriranno al pubblico per le visite.

“Non posso che essere molto soddisfatto per l’esito di questo primo riconoscimento- commenta l’assessore Felicori-, che ci consente di tutelare e valorizzare come meritano tante realtà che arricchiscono la vasta offerta culturale del territorio dell’Emilia-Romagna. Vedere i luoghi dove questi ‘grandi’ hanno vissuto la propria quotidianità, lavorando, studiando e creando- aggiunge l’assessore- ci aiuta a capirli meglio, più a fondo. Per questo la Regione è in procinto di pubblicare il primo bando di finanziamento riservato alle strutture riconosciute, destinato a progetti di gestione sostenibile per raggiungere una serie di obiettivi stabiliti dalla normativa”.

La prima campagna di riconoscimento
La prima campagna di riconoscimento per l’assegnazione del marchio “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” ha applicato quanto previsto dalla legge regionale 2/2022. In seguito alla pubblicazione dell’avviso, che ha avviato la campagna, sono arrivate 64 domande: 23 provenienti da Comuni (36%), 7 da privati (27%), 12 da fondazioni (19%), 9 da associazioni (14%), 1 da un’Unione di comuni, 1 da cooperativa sociale onlus, 1 da società di diritto privato a responsabilità limitata. Tra le domande presentate, 8 sono state inviate da case museo accreditate al Sistema museale nazionale.

Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna
Le 52 strutture riconosciute (l’81% delle domande pervenute) con il marchio “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” fanno riferimento a 9 famiglie e 55 personaggi. Di questi, 18 sono artisti (tra cui Gino Covili, Angelo Davoli, Pietro Ghizzardi, Cesare Leonardi, Giorgio Morandi, Guerrino Tramonti, Wolfango, Carlo Zauli), 14 personaggi storici (come Francesco Baracca, Ugo Boncompagni / papa Gregorio XIII, Alcide Cervi e i suoi figli, Giuseppe Garibaldi, Aurelio Saffi), 8 letterati (Giorgio Bassani, Attilio Bertolucci, Giosue Carducci, Tonino Guerra, Marino Moretti, Giovanni Pascoli, Renato Serra), 5 musicisti e cantanti (Secondo Casadei, Luciano Pavarotti, Gioacchino Rossini, Arturo Toscanini, Giuseppe Verdi), 4 scienziati e inventori (Raffaele Bendandi, Cesare Maltoni, Guglielmo Marconi, Cesare Mattei), 3 cineasti (Bernardo e Giuseppe Bertolucci, Mario Lanfranchi), 3 collezionisti (Luigi Magnani Rocca, Luigi Parmeggiani, Renzo Savini).

Per quanto riguarda le province di appartenenza, a livello percentuale al primo posto c’è Bologna (33%), seguita da Ravenna (19%), Forlì-Cesena e Parma (13% ciascuna), Reggio Emilia (8%), Modena (6%), Ferrara e Rimini (4% ciascuna).

In arrivo il primo bando di finanziamento
La Regione pubblicherà a breve il primo bando di finanziamento riservato alle strutture riconosciute. Le risorse sosterranno progetti di gestione sostenibile, volti a raggiungere una serie di obiettivi fissati dalla legge: catalogazione e studio del patrimonio culturale; incremento dell’accessibilità e miglioramento dei percorsi di visita; potenziamento della fruizione pubblica e della comunicazione tramite l’organizzazione di mostre, programmi culturali, progetti digitali e multimediali, residenze per artisti e ricercatori, progetti di educazione al patrimonio culturale; promozione del turismo attraverso lo sviluppo di itinerari, percorsi collegati ai paesaggi culturali e progetti di smart tourism.

La legge regionale 2/2022, cosa prevede
La legge regionale 2/2022 fissa i requisiti minimi obbligatori per candidarsi al riconoscimento: rappresentare la vita, le tradizioni e i valori del personaggio di chiara fama che, nella sua dimensione pubblica o privata, ha abitato, svolto la propria attività o, in casi speciali, condotto la propria formazione specialistica nella struttura; svolgere attività per far conoscere l’opera e il personaggio a cui la struttura è intitolata; aprire al pubblico per almeno 60 giorni all’anno, anche non continuativi e su appuntamento; dimostrare la gestione economica e finanziaria mediante un’apposita documentazione contabile, con la presentazione di una relazione annuale sulle attività svolte.

La legge, inoltre, attiva una sorta di processo di accompagnamento per la gestione: alle strutture interessate, propone di mettere in atto buone pratiche e, ai soggetti intenzionati a candidarsi a far parte delle “Case e studi delle persone illustri”, richiede di partecipare a un percorso di formazione basato su corsi di aggiornamento, convegni e conoscenza della letteratura scientifica in materia.

Vinitaly 2023 a Verona, da domenica l’Emilia-Romagna protagonista: quasi 100 partecipanti tra aziende e produttori

Vinitaly 2023 a Verona, da domenica l’Emilia-Romagna protagonista: quasi 100 partecipanti tra aziende e produttori
Alessio Mammi (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Da domenica 2 aprile a mercoledì 5 a Verona torna Vinitaly, l’appuntamento internazionale più importante dedicato al mondo del vino, arrivato alla 55esima edizione.

Terra d’ingegno è il titolo che fa da cappello alle iniziative e alla presenza del sistema vitivinicolo emiliano-romagnolo.
“La novità di questa edizione- anticipa l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi– è che ci presentiamo uniti: i vini, la Food e la Motor Valley, simbolicamente rappresentata dalla Ferrari F40, messa a disposizione dal Museo Ferrari di Maranello e dal Museo Enzo Ferrari di Modena”.

“Tra cantine, prodotti tipici, agricoltura e attrattività della nostra regione-prosegue Mammi– portiamo in fiera l’intero nostro sistema vitivinicolo, di cui la Regione sostiene la produzione con circa 25 milioni di euro ogni anno. Sono tre i principali temi su cui siamo impegnati: la riconversione dei vigneti per una sempre maggiore qualità e sostenibilità ambientale, investimenti e competitività per rinnovare cantine e tecnologie, sostegno alla promozione sul mercato interno e internazionale.Poi stiamo puntando sulla valorizzazione e qualificazione dell’accoglienza enoturistica, anche grazie ai bandi dello Sviluppo rurale”.


I vini dell’Emilia-Romagna
saranno protagonisti, con quasi 100 aziende produttrici e tutti i consorzi, tantissime etichette disponibili nei banchi d’assaggio. E poi il ristorante con un menù che parla emiliano e romagnolo, oltre ai sommelier dell’Ais, l’Associazione italiana sommelier.
Il tutto nei 2.500 mq del padiglione 1 di Vinitalygestito dall’Enoteca regionale dell’Emilia-Romagna, che per quattro giorni sarà la “casa” dei Consorzi, delle aziende e dei prodotti Dop e Igp regionali. I vini in degustazione rappresentano tutte le 19 Doc, due Docg e 9 Igt dell’Emilia-Romagna.
L’Emilia-Romagna con le sue 30 denominazioni d’origine è tra le prime regioni italiane nella produzione di vino, con un volume d’affari che si aggira attorno ai 490 milioni di euro tra Denominazioni d’origine e Indicazioni geografiche,  e volumi ben più ampi per tutta la produzione regionale.
Il percorso nel gusto non prevede solo vini, ma il forte coinvolgimento dei principali Consorzi regionali dei marchi Dop e Igp, da assaggiare e abbinare ai vini del territorio.

Tra le iniziative in programma,domenica 2 l’assessore Mammi premierà i “Benemeriti della viticoltura″ in Emilia-Romagna. Il premio, intitolato ad Angelo Betti, ideatore di Vinitaly, si assegna dal 1973 ai grandi interpreti del mondo enologico italiano che in ogni regione hanno contribuito alla crescita in qualità della produzione viticola ed enologica.

In Emilia-Romagna nasce la “Consulta regionale delle professioni sanitarie e sociosanitarie”

In Emilia-Romagna nasce la “Consulta regionale delle professioni sanitarie e sociosanitarie”
Copyright immagine: Regione Emilia Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Liviana Banzi

Mettere insieme rappresentanti di tutti i professionisti del sistema sociosanitario regionale, per rafforzane la collaborazione multidisciplinare e promuoverne un costante confronto con le istituzioni. Guardando sempre allo stesso obiettivo: garantire ai cittadini dell’Emilia-Romagna prestazioni di qualità e uniformi su tutto il territorio regionale.

Con questo scopo nasce la “Consulta regionale delle professioni sanitarie e sociosanitarie”, istituita dalla Giunta regionale che ne ha formalizzato la nascita con una delibera approvata in questi giorni.

Un organismo di partecipazione con funzione consultiva in materia sanitaria e di integrazione sociosanitaria, di cui fanno parte – oltre agli assessori alle Politiche per la salute e al Welfare e al direttore generale della Direzione Cura della persona, Salute e Welfare – 11 rappresentanti dei rispettivi Ordini professionali, Federazioni e Coordinamenti degli Ordini professionali a livello regionale; la composizione potrà essere eventualmente integrata a seguito di nuove richieste. Resterà in carica tre anni – al termine dei quali saranno nominati i nuovi componenti – e opererà a titolo gratuito, senza alcun compenso per i partecipanti e quindi senza alcun onere a carico del servizio sanitario e del bilancio regionale. Un ‘luogo’ di incontro e lavoro a cui potranno essere invitati a partecipare e intervenire anche altri soggetti, in relazione alla specificità delle tematiche trattate.

“Per consolidare e rafforzare il servizio sociosanitario nazionale e migliorare ulteriormente la qualità dell’assistenza ai cittadini è indispensabile valorizzare al massimo le competenze di tutti i professionisti coinvolti- affermano l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, e al Welfare, Igor Taruffi-. E altrettanta importanza, come anche la pandemia ha dimostrato, devono avere il dialogo costante e la stretta collaborazione tra le istituzioni e le rappresentanze professionali di tutti gli operatori del sistema socio-sanitario regionale. A questo duplice obiettivo guarda l’istituzione della Consulta regionale, a cui siamo arrivati grazie all’ascolto dei territori e al proficuo confronto con tutte le categorie coinvolte, che ringraziamo”.

Tra le linee di mandato della Consulta, operare nell’ottica dell’integrazione e dell’interdipendenza dei diversi profili e delle competenze professionali che concorrono all’organizzazione dei servizi assistenziali, da garantire ai cittadini in maniera uniforme e omogenea sul territorio regionale; collaborare con le istituzioni e proporre studi e ricerche sull’attività delle diverse categorie professionali.

Componenti della consulta 

Ne fanno parte, oltre agli assessori alle Politiche per la salute e al Welfare, il direttore generale della Direzione Cura della persona, Salute e Welfare e un rappresentante per ognuno dei seguenti soggetti: Comitato Unitario degli ordini Professionali della Regione Emilia-Romagna (CUP ER); Ordine Assistenti Sociali dell’Emilia-Romagna; Ordine dei Biologi dell’Emilia-Romagna e delle Marche; Ordine Interprovinciale dei Chimici e dei Fisici dell’Emilia-Romagna; Consulta degli Ordini dei Farmacisti della Regione dell’Emilia-Romagna; Ordine delle Professioni Infermieristiche dell’Emilia-Romagna; Federazione regionale degli Ordini dei Medici chirurghi e odontoiatri dell’Emilia-Romagna; Coordinamento regionale degli Ordini della Professione di Ostetrica dell’Emilia-Romagna; Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna; Coordinamento Regionale degli Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica (TSRM) e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (PSTRP) dell’Emilia-Romagna; Federazione Regionale Emilia-Romagna Ordini Veterinari.

Qualità della vita e del lavoro passano anche dagli uffici postali: dal ritiro di atti giudiziari al coworking per chi è in smart working

Qualità della vita e del lavoro passano anche dagli uffici postali: dal ritiro di atti giudiziari al coworking per chi è in smart workingPoste italiane e Regione pronte a collaborare su progetti in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini e dei lavoratori, sia nelle città che nei piccoli centri dell’Emilia-Romagna. Come? Ad esempio, con ‘volontaria giurisdizione’ ovvero il recupero di atti giudiziari presso gli uffici postali senza dover recarsi in Tribunale. Oppure l’opportunità di coworking, in spazi messi a disposizione ad hoc dalle Poste, per i lavoratori in smart working così da non dover lavorare necessariamente da casa.

Si è focalizzato su questi temi un incontro svoltosi oggi tra gli assessori regionali Paolo Calvano (Bilancio e riordino istituzionale) e Paola Salomoni (Agenda digitale) e i rappresentanti regionali e nazionali di Poste italiane che hanno presentato nel dettaglio il Progetto Polis (posteitaliane.it) che contiene proprio queste opportunità.

“Vogliamo individuare le soluzioni migliori per rendere più efficiente la Pubblica amministrazione. Questo facendo crescere –affermano gli assessori Calvano e Salomoni- il dialogo dei cittadini con le istituzioni presenti sul territorio regionale e utilizzando a pieno tutte le opportunità che il digitale mette a disposizione. L’attività che Poste Italiane svolge va in questa direzione: la loro capillare presenza può semplificare la vita di singoli cittadini”.

Viale Aldo Moro è pronta a cogliere, in particolare per i propri dipendenti in smart working, la possibilità di utilizzo di spazi di coworking.

“Il Progetto Polis -aggiungono Calvano e Salomoni– apre a possibili collaborazioni nell’organizzazione ai servizi ai cittadini e sui temi del coworking. Nei prossimi mesi approfondiremo le opportunità di collaborazione”.

Sassuolo nella rete delle comunità amiche della Demenza

Sassuolo nella rete delle comunità amiche della DemenzaNel 2019 l’Unione dei Comuni Distretto Ceramico, su proposta di Ass.S.De (Associazione Sostegno Demenze) associazione locale da anni impegnata sul tema della demenza, ha aderito, insieme al Distretto di Sassuolo dell’Azienda Usl di Modena, al progetto pilota “Dementia Friendly Community”, ottenendo dalla Federazione Alzheimer Italia la concessione all’utilizzo del logo “Dementia Friendly”. Si tratta di un trademark europeo, concesso solo alle comunità che seguono il protocollo di organizzazione di Dementia Friendly Community messo a punto da Alzheimer’s Society London U.K.

Il percorso prevede la realizzazione di svariate attività di sensibilizzazione, informazione e formazione, rivolte alla comunità locale e finalizzate a rendere il territorio una comunità amica, accogliente e sensibile nei confronti delle persone con demenza e dei loro famigliari.

Nel 2019, l’Unione ha avviato la sperimentazione sul territorio del Comune di Formigine, realizzando iniziative di sensibilizzazione (proiezione film, eventi culturali) e di formazione (agli agenti di polizia municipale).

A seguire, nell’anno 2021, il Comune di Maranello ha aderito alle iniziative di formazione realizzate con alcune farmacie ed alcuni supermercati della zona, ottenendo il marchio Dementia Friendly Community.

Di recente, anche il Comune di Sassuolo è entrato a far parte della rete delle Comunità Amiche della demenza e presenta la sua prima iniziativa al riguardo: una rappresentazione teatrale che tratta il tema della perdita di memoria, intitolata “NON CONOSCO IL TUO VOLTO”, ispirata a “Re Lear” di Shakespeare, realizzata dalla compagnia teatrale STED, che andrà in scena sabato 1 e domenica 2 aprile alle ore 20.30 presso il Teatro Andrea Rompianesi – Temple Theatre (Casa nel parco a Sassuolo).

Oltre ai Comuni dell’Unione Distretto Ceramico (Formigine, Maranello e adesso Sassuolo), le comunità amiche della demenza in provincia di Modena sono Modena, Mirandola, San Prospero, Nonantola e San Felice sul Panaro.

 

Coldiretti: Cibus, boom falso made in Italy in Russia, vale 250 mln

Coldiretti: Cibus, boom falso made in Italy in Russia, vale 250 mln
foto: Il falso made in Russia esposto al Padiglione 5 – Stand I004 della Coldiretti a Cibus

Con la guerra in Ucraina e l’embargo agli scambi commerciali si è diffusa in Russia una fiorente produzione di imitazioni del Made in Italy a tavola che hanno sostituito le esportazioni tricolori con un costo per il nostro Paese di 250 milioni di euro all’anno togliendo ai veri tesori agroalimentari del Belpaese fette di mercato nella patria di Putin. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti diffusa in occasione dell’apertura del Cibus di Parma dove al Padiglione 5 – Stand I004 sono stati esposti i più incredibili casi di tarocchi nella mostra “L’attacco della Russia al cibo Made in Italy”.

Il Decreto di embargo in vigore ha vietato l’esportazione in Russia – sottolinea la Coldiretti – di una importante lista di prodotti agroalimentari come frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce, provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia ed Australia.

Il risultato – denuncia la Coldiretti – è che in molti territori, dagli Urali alla regione di Sverdlovsk, sono sorte fabbriche specializzate nella produzione di imitazione dei formaggi e salumi italiani per sostituire quello originali.

Si tratta di impianti per la lavorazione del latte e della carne per coprire la richiesta di formaggi duri e molli così come di salumi che un tempo era soddisfatta dalle aziende agroalimentari italiane. Il sindacato russo dei produttori lattiero-caseari, Soyuzmoloko, ha stimato che la produzione di formaggio russo è quadruplicata raggiungendo i 47 miliardi di rubli (600 milioni di dollari), di cui una discreta fetta è rappresentata proprio dai prodotti simil italiani, come il parmesan. E se le incerte prospettive di mercato legate alla guerra hanno rallentato gli investimenti negli impianti tecnologici necessari alla stagionatura, i produttori di formaggio russi hanno comunque espresso fiducia che la Russia possa iniziare a produrre parmigiano di alta qualità da esportare attivamente in 5-7 anni.

Il “Russkiy Parmesan”, ad esempio, viene prodotto nel territorio di Stavropol e sul sito dei produttori si assicura che “è un’alternativa al Parmigiano-Reggiano, è fatta con latte pastorizzato e matura 12 mesi e ha una consistenza dura molto simile e un gusto e un aroma intensi specifici”. Nelle stesse aziende si producono anche Montasio, Pecorino, mozzarella e ricotta – informa la Coldiretti – ma sui mercati si trovano anche mascarpone, robiola Made in Russia, diversi tipi di salame Milano, di mozzarelle “ciliegine”, di scamorze, insalata toscana, Buona Italia e pizza Sono Bello Quattro formaggi con tanto di errore grammaticale.

A far proliferare la presenza del falso Made in Italy non è stata però solo l’industria russa ma – sottolinea la Coldiretti – anche molti Paesi che non sono stati colpiti dall’embargo come la Svizzera, la Biolorussia, l’Argentina o il Brasile che hanno aumentato le esportazioni dei cibi italiani taroccati. Nei supermercati russi – precisa la Coldiretti – è possibile infatti trovare scamorza, mozzarella, provoletta, mascarpone e ricotta Made in Bielorussia, ma anche salame Milano e Gorgonzola di produzione Svizzera e Parmesan o Reggianito di origine Brasiliana o Argentina.

Un fenomeno che – precisa la Coldiretti – ha colpito anche i ristoranti italiani che, dopo una rapida esplosione nel Paese di Putin, hanno sostituito i prodotti alimentari Made in Italy originali con quelli taroccati di bassa qualità.

Il boom dei tarocchi a tavola in Russia fa salire a 120 miliardi il valore della contraffazione alimentare del Made in Italy nel mondo con il risultato che per colpa del cosiddetto “italian sounding” – stima la Coldiretti – oltre due prodotti agroalimentari tricolori su tre sono falsi senza alcun legame produttivo ed occupazionale con il nostro Paese.

“Il contributo della produzione agroalimentare Made in Italy alle esportazioni che ha raggiunto nel 2022 la cifra record di 60,7 miliardi potrebbe essere nettamente superiore con un chiaro stop alla contraffazione alimentare internazionale” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “ponendo un freno al dilagare dell’agropirateria a tavola si potrebbero creare ben 300mila posti di lavoro in Italia”.

 

Sindaco e Giunta sassolese incontrano i quartieri cittadini

Sindaco e Giunta sassolese incontrano i quartieri cittadiniInizierà il prossimo 12 aprile, dal Circolo Sant’Agostino, il ciclo di incontri di Sindaco e Giunta con i quartieri cittadini per discutere, confrontarsi ed illustrare i progetti pronti a partire in città.

Si inizierà, come detti, mercoledì 12 aprile quando, presso i locali messi a disposizione dal Circolo Sant’Agostino, saranno invitati all’incontro i residenti delle zone: Rometta bassa – parco Vistarino.

Il giorno dopo, giovedì 13 aprile, presso i locali messi a disposizione dal Circolo 1° Maggio, saranno invitati i residenti dei quartieri Ancora – Pista – Borgo Venezia – Valle d’Aosta.

Lunedì 17 aprile, presso i locali messi a disposizione dal Circolo Albero d’Oro, saranno invitati i residenti di Rometta alta e Pontenuovo.

Giovedì 20 aprile sarà la volta dei residenti di San Michele presso la palestra Camuncoli.

Mercoledì 3 maggio, presso la palestra della Parrocchia di Braida, saranno invitati i residenti di Braida, Quattroponti e San Lorenzo.

Martedì 9 maggio in Sala Biasin, saranno invitati i residenti del Centro e del Parco.

Chiuderà il ciclo di incontri Montegibbio, con l’incontro fissato giovedì 11 maggio presso i locali messi a disposizione dal Circolo Boschetti Alberti.

Tutti gli incontri avranno inizio alle ore 20,30.

Gallerie Estensi e scuola: progetti al Palazzo Ducale di Sassuolo

Gallerie Estensi e scuola: progetti al Palazzo Ducale di SassuoloL’anno prossimo diversi progetti saranno a disposizione per le scuole superiori sassolesi a Palazzo Ducale, i cui itinerari si i inseriscono nell’attività didattica dei docenti grazie all’interdisciplinarietà e all’utilizzo delle scansioni 3d che permetteranno all’opera d’arte di veicolare quella moltitudine di aspetti caratterizzanti un particolare momento storico.

Nei giorni scorsi si è svolto un importante incontro presso l’aula Magna del Polo Scolastico introdotto dall’Assessore alla Pubblica Istruzione e Formazione prof.ssa Alessandra Borghi con la dott.ssa Bigjni responsabile educational di Gallerie Estensi che ha illustrato alle classi presenti degli istituti Morante e Volta i progetti che si svolgeranno presso il Palazzo Ducale di Sassuolo.

Si potranno, inoltre, attivare percorsi di (PCTO, PTOF) per diversi studenti di tutti gli istituti sassolesi direttamente a Palazzo Ducale di Sassuolo.

Sono stati poi illustrati i diversi profili lavorativi che possono interessare il sistema museale, oltre a quelli più conosciuti e legati alla conservazione e valorizzazione dei beni artistici. I profili possono infatti spaziare dalla logistica alla chimica, all’ informatica o allo studio delle luci per la valorizzazione delle opere d’arte.

“Ritengo molto importante questo primo incontro e mi auguro sia l’inizio di nuove collaborazioni con Gallerie Estensi, per la continua valorizzazione dei beni artistici del nostro territorio – sottolinea l’assessore Alessandra Borghi – ma soprattutto per favorire la conoscenza della bellezza e dell’importanza del Palazzo Ducale, vero gioiello d’arte, che è ancora poco conosciuto dai nostri studenti. Inoltre voglio ringraziare la dott.ssa Bigini per la puntuale e importante informazione orientativa sia sui percorsi ” Ptco ” possibili ma soprattutto riguardo la disamina delle diverse tipologie di maestranze di interesse al sistema museale che rappresenta una ulteriore riflessione orientativa per i nostri giovani per una loro futura attività lavorativa”.

 

Centri Estivi 2023: a Fiorano iscrizioni online a partire dal 17 aprile e fino al 17 maggio

Centri Estivi 2023: a Fiorano iscrizioni online a partire dal 17 aprile e fino al 17 maggioTra poche settimane il Comune di Fiorano Modenese aprirà le iscrizioni ai Centri Estivi comunali, per bambini e ragazzi delle scuole dell’infanzia, delle scuole primarie e delle scuole secondarie di I grado (solo prime e seconde). L’iscrizione potrà essere effettuata online tramite il portale EntraNext dal 17 aprile al 17 maggio; il costo è di 50 euro a settimana per i residenti e 60 euro a settimana per i non residenti. Il pasto non è incluso nella quota, ma può essere prenotato presso la struttura seguendo le stesse modalità in vigore durante l’anno scolastico.

I centri estivi avranno luogo presso la scuola dell’infanzia “Il Castello” e la scuola primaria “Guidotti” in date specifiche che saranno presto comunicate. È possibile usufruire dei servizi di pre- e post-scuola, che sono gratuiti. Le attività all’aria aperta e le escursioni saranno centrali nel programma educativo, che mira a promuovere l’apprendimento attraverso il gioco e la condivisione. Queste gite e uscite potrebbero comportare un costo aggiuntivo, non incluso nella tariffa settimanale.

Per maggiori informazioni e assistenza alla compilazione delle domande, è possibile consultare il sito web del Comune o contattare il Servizio Istruzione tramite l’indirizzo email scuola@fiorano.it o il numero di telefono 0536/833407, o ancora attraverso il canale Telegram dedicato.

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 31 marzo 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 31 marzo 2023Al mattino nuvoloso con addensamenti più consistenti sul settore occidentale che potranno dare luogo a deboli e irregolari precipitazioni. Nel pomeriggio tendenza ad ampi rasserenamenti sulle pianure mentre sui rilievi permarrà condizione di nuvolosità variabile.

Temperature minime stazionarie o in lieve aumento comprese tra i 7/8 gradi delle città Emiliane, con qualche grado in meno nelle aree di campagna, e 10/11 gradi del settore costiero ; massime stazionarie comprese tra 17 e 20 gradi. Venti moderati o forti da sud-ovest sui rilievi e sulla Romagna, deboli e variabili sul resto della regione. Mare inizialmente poco mosso con moto ondoso in aumento.

(Arpae)

Dalla Pubblica Assistenza Sassuolo P.A.S. precisazioni in merito alle notizie apparse sugli organi di stampa

Dalla Pubblica Assistenza Sassuolo P.A.S. precisazioni in merito alle notizie apparse sugli organi di stampa“Relativamente ai recenti articoli pubblicati sui quotidiani locali ed alle dichiarazioni dei partiti politici di vari schieramenti nell’ultima seduta di consiglio comunale svoltasi in data 27 marzo, riteniamo doveroso analizzare e puntualizzare alcuni temi che riguardano le soluzioni di una collocazione per la nostra associazione.

Abbiamo visionato e valutato attentamente gli immobili che sono risultati non adeguati e nella disamina presa in considerazione specifichiamo:

● Nella proposta ipotizzata di acquisto di un ufficio da parte di un privato cittadino, che ringraziamo, è da evidenziare che tale immobile è dotato solamente di area parcheggio condominiale, noi ad ora abbiamo 10 mezzi cui dover garantire posto e punti di ricarica elettrica.

● Per la soluzione prospettata in zona braida, che è oggettivamente non idonea a poterci ospitare, apprendiamo ora della volontà del proprietario, che ringraziamo, di accollarsi 20mila euro di spese adibite a ristrutturazione.

Ci sembra corretto, nei confronti della Città di Sassuolo, far presente che una collocazione con affitto a lungo termine, seppur calmierato, è estremamente difficoltosa per l’economia dell’associazione e ne può mettere a rischio l’esistenza sul lungo periodo. Inoltre si tratterebbe di una spesa da destinare completamente “a perdere”, i cui fondi verrebbero sottratti alle risorse destinate a mezzi ed attrezzature, il cui ruolo fondamentale è quello di portare aiuto e soccorso alla Popolazione Sassolese.

Lungi dalla nostra idea entrare in meccanismi politici che portino al di fuori della sola visione del permettere alla Pubblica Assistenza Sassuolo Croce Blu ODV di continuare ad operare in modo costante ed efficiente sul territorio.
Anche per questo abbiamo avviato nelle settimane scorse una campagna di Raccolta Firme di Sensibilizzazione che intendiamo proseguire per stimolare un dialogo positivo e produttivo all’interno della comunità sassolese e del distretto ceramico, mantenendo alto il focus su un problema che riteniamo sia di tutti.

Non abbiamo ad ora avviato nessuna campagna di Raccolta Fondi, che intendiamo realizzare qualora si trovi una soluzione su cui basare e sviluppare un progetto con fondamenta solide e che ci dia garanzia di un futuro a lungo termine.

Vogliamo anche cogliere l’occasione per rimarcare la vicinanza che la Croce Rossa Italiana Comitato di Sassuolo ci ha fatto pervenire in questa particolare situazione mettendosi a disposizione.

Ringraziamo i Cittadini e le Associazioni dell’intero distretto ceramico, che stanno rispondendo positivamente alle nostre iniziative e continueremo a tenerli aggiornati tramite i canali di comunicazione ed in piazza, sull’evolversi della vicenda, come sempre raccontando la verità dei fatti”.

Pubblica Assistenza Sassuolo Croce Blu ODV

Il segretario generale CGIL ER Massimo Bussandri in merito alla presentazione della piattaforma sulla parità di genere

Il segretario generale CGIL ER Massimo Bussandri in merito alla presentazione della piattaforma sulla parità di genere“La CGIL ritiene che nessun avanzamento culturale, sociale ed economico del Paese possa essere realizzato se non si raggiunge una piena parità di genere che porti al superamento di tutte le forme di discriminazione di cui le donne sono ancora vittime. Non è quindi una questione che riguarda sole le donne, ma il progresso del Paese nel suo complesso. Data la situazione particolarmente arretrata dell’Italia,  secondo me è venuto il momento di inserire in contrattazione le quote di genere nelle assunzioni come strumento per colmare questo gap, chiaramente a seconda delle caratteristiche proprie a ogni settore produttivo.

Inoltre la CGIL regionale si impegna a costruire un vademecum per la contrattazione di genere di secondo livello da distribuire ai delegati sindacali. Un Paese che rinuncia alle competenze delle donne, più istruite mediamente degli uomini, è un Paese che rinuncia a crescere nel segmento più alto della competizione”.

Bilancio Sassuolo, Bargi e Ruggeri (Lega): Esempio di efficienza. Intercettati 13 milioni del Pnrr

Bilancio Sassuolo, Bargi e Ruggeri (Lega): Esempio di efficienza. Intercettati 13 milioni del PnrrIntercettati i 13 milioni di euro del Pnrr, delineati i progetti per la loro messa a terra (fra cui figurano interventi per l’Antica Paggeria, il parco Ducale e il ponte Veggia), e, soprattutto, definito un piano di efficientamento energetico per il sistema scolastico del territorio: è quanto prevede la variazione di bilancio licenziata dalla giunta del Comune di Sassuolo.

“Un esempio di buona amministrazione rispetto alla capacità di attrarre, gestire e mettere a terra i fondi” commentano il consigliere regionale e presidente commissione Bilancio del Comune di Sassuolo, Stefano Bargi e Sharon Ruggeri, segretario della Lega sassolese, nonché assessore del Comune.

Venendo alle cifre, fra gli altri interventi programmati, il Comune di Sassuolo stanzierà i contributi a fondo perduto (Cse) per la realizzazione di interventi di efficienza energetica a vantaggio della scuola materna Rodari (114, 80 mila euro), della materna Don Milani (64,1 mila euro), della scuola elementare San Giovanni Bosco (215mila euro) e della scuola media Ruini (216, 4 mila euro), per uno stanziamento complessivo che supera i 610 mila euro.

“Altre caselle del nostro programma elettorale “spuntate” – sottolineano Bargi e Ruggeri – che ben rappresentano la capacità dell’amministrazione di tradurre in fatti concreti le promesse fatte in campagna elettorale”.

“Si consideri solo che: mentre il Comune di Sassuolo è riuscito a intercettare circa 13 milioni di euro dai fondi PNRR, le altre amministrazioni del Distretto ceramico a trazione centrosinistra non sono riuscite ad ottenere nemmeno qualche centinaia di migliaia di euro. Si tratta di numeri che parlano chiaro, dai quali si evince in modo netto la differenza, in termini di risultati ottenuti, fra le città governate dal centrodestra e quelle governate dal centrosinistra” pungono i leghisti.

“Molti finanziamenti in entrata nell’ultima variazione di bilancio approvata in Consiglio Comunale dimostrano l’attenzione e la capapcità della Giunta nel reperire e nell’attrarre risorse esterne da investire nella realizzazione di opere di efficientamento energetico negli edifici comunali. In particolare grandi interventi nelle scuole, ma anche per la messa in sicurezza di una delle infrastrutture più utilizzate del nostro Comune quale il Ponte della Veggia sul quale siamo stati i primi, dopo decenni, a voler intervenire per la completa messa in sicurezza della struttura” sottolineano.

“Nei prossimi mesi vedremo dunque nascere molti cantieri in città oltre a quelli già presenti alle nuove Vittorino da Feltre e la nuova Caserma della Polizia Locale” concludono Bargi e Ruggeri.

 

Ludoteca e biblioteca per i bambini a Fiorano

Ludoteca e biblioteca per i bambini a FioranoIl BLA di Fiorano Modenese, con biblioteca e ludoteca, ha programmato diversi appuntamenti dedicati a più piccoli.

Si intitola “Una notte in biblioteca” l’iniziativa in due parti per bambini dai 4 agli 8 anni, organizzata dalla biblioteca “Paolo Monelli”, in collaborazione con l’Associazione Librarsi.

Venerdì 31 marzo ore 17.00 i bambini potranno preparare i loro pelouches per un’avventurosa notte in biblioteca dopo l’orario di chiusura (occorre portare una copertina), mentre sabato 1 aprile ore 10 potranno ascolare il racconto dele loro avventure. L’evento è gratuito ma con prenotazione obbligatoria scrivendo a biblioteca@fiorano.it. I posti sono limitati.

E poi giovedì 6 aprile alle ore 17.00 le letture per bambini dai 3 ai 6 anni con l’associazione Librarsi.

Proseguono invece in ludoteca i laboratori creativi gratuiti per festeggiare la  Pasqua, lunedì 3 aprile dalle 17.00 alle 18.30 con i ragazzi dagli 8 ai 12 anni e martedì 4 aprile dalle 17.00 alle 18.30 laboratorio per bambini dai 6 (primo anno della scuola primaria) agli 8 anni. La prenotazione anche in questo caso è obbligatoria alla mail ludoteca@fiorano.it o al numero 0536 833414.

Infine fino al 30 aprile la ludoteca ‘Barone rosso’ è aperta tutti i giovedì mattina dalle 10 alle 12 a libero accesso per i bambini da 0 a 3 anni accompagnati da un adulto, per giocare in sicurezza e relax, con i tanti giocattoli disponibili.

Consiglio comunale il 30 marzo al castello di Formigine

Consiglio comunale il 30 marzo al castello di FormigineSi terrà domani, giovedì 30 marzo, la terza seduta del 2023 del Consiglio comunale di Formigine presso il castello di piazza Calcagnini. La seduta si aprirà con l’intervento annuale dei presidenti dei consigli di frazione che – come previsto dal regolamento di partecipazione – riferiranno dell’attività e degli incontri sul territorio dell’ultimo anno. Interverranno quindi in consiglio Simona Gibelli (Formigine), Cecilia Camellini (Casinalbo), Sonia Tagliazucchi (Magreta), Mauro Comini (Corlo), Michele Bilotta (Colombaro) e Maurizio Tebaldi (Ubersetto).

I lavori proseguiranno con una interpellanza sul sottopasso ferroviario in località “Bertola”, e con la delibera di convenzione per la gestione in forma associata fra comuni del sistema turistico territoriale (IAT). Ultimi documenti iscritti all’ordine del giorno, due mozioni presentate da gruppi consigliari sul conflitto in Ucraina e sui diritti umani in Afghanistan. I lavori inizieranno alle 20.30 e come di consueto saranno trasmessi in diretta streaming grazie al sistema audio-video in alta definizione di recente installazione sul canale YouTube del Comune di Formigine alla sezione “Live”.

 

 

Riqualificazione del campo Sassi a Fiorano Modenese

Riqualificazione del campo Sassi a Fiorano ModeneseSono in corso i lavori di riqualificazione e adeguamento impiantisco presso il campo Sassi di Spezzano per ottenere il certificato prevenzione incendi.

Gli interventi riguardano diversi aspetti, tra cui il posizionamento di nuova cartellonistica e planimetrie schematiche indicanti uscite di emergenza, l’adeguamento delle vie di uscita con lavori su cancelli e apertura porte, interventi su impianto elettrico, centrale termica e locali sotto tribuna.

Un intervento molto importante riguarda l’illuminazione d’emergenza e di tutto l’impianto sportivo comprendente fari e quadri elettrici e luci tribuna.

Nel cantiere sono coinvolte diverse ditte e svariati professionisti e tecnici, essendo il Sassi un campo molto grande e con caratteristiche di alto livello (per il calcio è omologato fino alla serie D).

“I lavori vengono realizzati cercando di dare minor disagio possibile alle società sportive, che entro la fine dell’anno si ritroveranno con un impianto efficiente e riqualificato. Il Sassi è uno degli impianti più grandi del territorio fioranese, in una delle zone verdi più belle del paese e necessitava di interventi per poter continuare ad ospitare i tantissimi atleti che ogni giorno vivono quegli spazi.” Sottolinea Monica Lusetti, assessore allo Sport e ai Lavori Pubblici del Comune di Fiorano Modenese.

Il centro sportivo, oltre al campo da calcio, comprende anche una pista da atletica, una tribuna coperta con 506 posti a sedere e 130 posti in piedi e spazio per il pubblico in area verde di fronte alla tribuna fino a 300 persone. Può quindi ospitare oltre 900 persone.

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