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Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 11 marzo 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 11 marzo 2023Nuvolosità irregolare per nubi medio alte, con ampie zone di sereno soprattutto nelle ore centrali della giornata. Assenza di precipitazioni. Temperature minime comprese 9 e 11 gradi ; massime comprese tra 14/16 gradi del settore costiero e 17/18 gradi delle pianure interne. Venti inizialmente deboli-moderati dai quadranti occidentali, tendenti a divenire deboli; in rotazione nel corso del pomeriggio dai quadranti orientali. Mare al mattino mosso con moto ondoso in attenuazione, da mosso a localmente molto mosso in tarda serata.

(Arpae)

Gruppo consiliare PD Sassuolo: “Giunta ancora una volta opaca”

Gruppo consiliare PD Sassuolo: “Giunta ancora una volta opaca”“Ancora una risposta insoddisfacente da parte dall’amministrazione.  Dopo i fatti che hanno coinvolto la polizia municipale, e che hanno portato alla ribalta, ancora una volta, Sassuolo come esempio negativo, il Partito Democratico ha chiesto di sapere, direttamente dall’Amministrazione, la sua versione dei fatti”, spiega in una nota Maria Savigni per il Gruppo consiliare PD.

“Come consiglieri di minoranza abbiamo convocato una commissione dall’esito del tutto insoddisfacente, perché di fatto non abbiamo avuto risposte. Nella sua relazione il sindaco, trincerandosi dietro un doveroso, ma generico atto di fiducia nella magistratura, nulla dice del fatto, né rassicura i cittadini, e non spende una parola per una valutazione politica. Il primo cittadino dovrebbe garantire a tutti  la corretta applicazione delle procedure!!  Restiamo anche noi in attesa di conoscere l’esito delle indagini, ma continuiamo a chiedere  al sindaco che sia più preciso e meno reticente. Basta con questi silenzi che minano la fiducia tra cittadini e istituzioni” – conclude Savigni.

Allerta meteo per vento forte in Emilia Romagna

Allerta meteo per vento forte in Emilia RomagnaAllerta gialla per vento nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, e Forlì-Cesena.

Per la giornata di venerdì 10 marzo si prevedono venti di burrasca moderata (tra 62 e 74 km/h), con rinforzi o raffiche di intensità superiore, sull’Appennino centro-orientale e sulla Romagna. Non si escludono occasionali fenomeni franosi sui rilievi centro-orientali caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, interessati da parziale fusione della neve sul suolo.

Il Gruppo Iren pubblica il primo bando di gara che utilizza i fondi assegnati dal PNRR

Il Gruppo Iren pubblica il primo bando di gara che utilizza i fondi assegnati dal PNRRIl bando, relativo alle attività di ingegneria, permetterà l’avvio del progetto dal valore complessivo di 44,3 milioni di euro, di cui 33,1 coperti dai fondi PNRR, che punta alla realizzazione di alcuni interventi sulla rete elettrica del Comune di Torino. L’obiettivo è rendere il sistema elettrico della città maggiormente resiliente agli eventi climatici, garantendo una maggiore affidabilità e stabilità delle alimentazioni elettriche. Pertanto, al fine di ridurre la frequenza e la durata delle interruzioni della fornitura per condizioni meteorologiche estreme, verranno realizzati degli interventi di rinnovo della rete di media tensione e delle cabine secondarie. L’orizzonte temporale dell’operazione è fissato nella prima metà del 2026.

Questi 33,1 milioni di euro costituiscono solo una parte dei 124 milioni totali di finanziamento ottenuti dal Gruppo Iren nell’ambito del PNRR. Con questi investimenti, coerenti con gli obiettivi e la programmazione prevista nell’ambito del Piano Industriale al 2030, la Società prevede la partenza di 15 progetti specifici su economia circolare, resilienza delle reti elettriche, perdite della rete idrica, teleriscaldamento e innovazione.

Dei 124 milioni di euro ricevuti dal PNRR, 76 milioni (il 61% dei fondi totali) sono destinati a progetti di economia circolare, a dimostrazione della forte volontà di Iren di sviluppare una leadership in questo settore. Di questi, 40 milioni di euro saranno utilizzati per l’impianto di trattamento FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano, il cosiddetto ‘umido’ derivante dalla raccolta differenziata) di Saliceti, in provincia di La Spezia. Sempre per il trattamento dei rifiuti saranno utilizzati altri 17 milioni di euro per impianti divisi tra le province di Grosseto, Torino e Udine, mentre 19 milioni saranno investiti per il trattamento dei fanghi, attraverso interventi sparsi tra le province di Genova, Reggio Emilia e Parma.

Il Gruppo inoltre avvierà progetti specifici sulla riduzione delle perdite idriche a Parma tramite un investimento di circa 11 milioni euro che consentirà di migliorare ulteriormente le performance del Gruppo rispetto alla media nazionale (circa 40%), con un target al 2030 del 20% di perdite sulle reti gestite.

Infine, 4,1 milioni di euro saranno destinati a progetti di teleriscaldamento, su Piacenza (1,5 milioni) e Dogliani, provincia di Cuneo (2,6 milioni) e i restanti 0,6 milioni saranno utilizzati in ambito innovazione tramite partenariati estesi.

Fiere ed eventi all’estero, la Regione stanzia 7 milioni per diversificare i mercati internazionali di sbocco e rafforzare la propensione all’export

Fiere ed eventi all’estero, la Regione stanzia 7 milioni per diversificare i mercati internazionali di sbocco e rafforzare la propensione all’exportUn supporto deciso per conquistare i mercati esteri. A disposizione di imprese di micro, piccola e media dimensione nonché agli enti del Terzo Settore dell’Emilia-Romagna finanziamenti a fondo perduto per 7 milioni di euro per sostenere progetti in grado di favorire l’accesso a nuovi mercati e a nuovi canali di vendita, soprattutto digitali, rafforzando la funzione del commercio estero.
Questo con nuove misure messe in campo dalla Regione per diversificare i mercati internazionali di sbocco e rafforzare la propensione all’export del sistema produttivo emiliano romagnolo.

La Giunta regionale nel corso dell’ultima seduta ha approvato un apposito bando che andrà proprio a sostenere progetti di promozione dell’export, attraverso la partecipazione a manifestazioni fieristiche ed eventi promozionali, all’estero e in Italia, di rilevanza internazionale, sia in presenza che virtuali. Il contributo regionale, che ha utilizzato risorse europee Fesr 2021-2027, è del 70% dei costi del progetto fino a un massimo di 25mila euro.

“Le politiche regionali per il sostegno all’internazionalizzazione- spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla- puntano ad attrarre investimenti, a consolidare relazioni e a sostenere iniziative di promozione delle imprese e delle filiere. L’export delle imprese emiliano-romagnole in questi anni ha resistito nonostante le difficoltà date prima dalla pandemia e poi dalla guerra in Ucraina. È da lì che dobbiamo ripartire e investire per creare nuove opportunità”.

Il Bando
La misura (“Bando per progetti di promozione dell’export e partecipazione a eventi fieristici 2023 – Incentivazione dei processi di internazionalizzazione per rafforzare competitività ed attrattività sui mercati del sistema produttivo regionale”) ha tra gli obiettivi: favorire l’accesso a nuovi mercati di sbocco e/o consolidare la presenza su mercati nei quali le imprese abbiano già realizzato interventi; aumentare la conoscenza e l’impiego di canali digitali per promozione e vendita, rafforzando la capacità di export delle imprese; produrre effetti occupazionali diretti e indiretti, e positive ricadute sul territorio in termini di impatto economico.
Tra i requisiti dei progetti, per un valore minimo di 10 mila euro, quello di prevedere la partecipazione a una o più manifestazioni fieristiche o eventi promozionali in Italia o all’estero.
Ammesse spese per partecipazione diretta anche a fiere in Italia (solo se qualificate come internazionali) o all’estero nonché anche la partecipazione a eventi di promozione organizzati da soggetti terzi (come ad esempio B2B, degustazioni, sfilate, convegni con espositori, eccetera).
Le domande vanno presentate sula piattaforma informatica Sfinge a partire già da questo mese di marzo: le spese sono ammissibili quelle effettuate dal 1° gennaio 2023, salvo anticipi per spazi espositivi.

 

Asfalti nelle strade rurali formiginesi

Asfalti nelle strade rurali formiginesiSono iniziati questa settimana, complici le temperature più calde, i lavori di completamento della manutenzione straordinaria riguardanti alcune strade rurali nella zona orientale del territorio formiginese.

L’intervento, comprendente per lo più lavorazioni di ripristino delle pavimentazioni stradali e delle banchine, si svilupperà su alcuni tratti delle vie S. Onofrio, Turchetto, Tonini e Tognoli e durerà circa una settimana, condizioni meteorologiche permettendo.

Saranno pertanto possibili restringimenti di carreggiata e tratti con percorrenza a senso unico alternato, con conseguenti rallentamenti alla circolazione, limitati alle zone di intervento e segnalati in loco.

“Se esiste un perdono”, sabato in biblioteca Cionini

“Se esiste un perdono”, sabato in biblioteca CioniniSi svolgerà sabato prossimo, 11 marzo, a partire dalle ore 17 in biblioteca Cionini di via Rocca, il prossimo appuntamento con “Leggiamoci, libri, vita e storie”: la rassegna organizzata dalla Biblioteca del Comune di Sassuolo.

Fabiano Massimi presenta “Se esiste un perdono” in dialogo con Elisa Eliselle Guidelli: la storia dimenticata dello Schindler britannico. Un autore di grande successo in tutta Europa. Vincitore del Prix Polar 2022.

La chiamano la Bambina del Sale, perché tutte le sere, quando il buio allaga la città, puoi incontrarla all’imbocco di un vicolo che vende ai passanti sacchetti in tela azzurra con dentro una manciata di sale, introvabile da tempo. Nessuno a Praga conosce il suo nome. Nessuno sa come si procura quella preziosa merce. La Bambina compare dopo il tramonto e scompare prima dell’alba, senza dare confidenza a chi incontra. Una moneta, un sacchetto. Tutto qui. È il 1938. Il furore nazista incombe sulla Cecoslovacchia e Hitler è alle soglie della città. La paura dilaga, soprattutto fra gli ebrei del Ghetto. Non c’è tempo, bisogna fuggire. Bisogna salvare i più deboli, come i bambini senza famiglia, come la Bambina del Sale. Un’impresa impossibile. Eppure c’è un uomo che ci crede, un inglese di origini ebraiche, Nicholas Winton, che tenta il miracolo: allestire treni diretti nel Regno Unito per mettere in salvo quanti più bambini possibile. Tra mille ostacoli logistici e politici, e con l’aiuto della giovane Petra che lo guida in una città a lui sconosciuta e colma di fascino, Winton sta per riuscire nel suo eroico intento. Ma la Bambina del Sale sembra non voglia farsi salvare. Perché quello sguardo sfuggente? Quale segreto nasconde? In questo romanzo, che racconta la vicenda vera e dimenticata di sir Nicholas Winton, tornata alla luce grazie a un commovente video della BBC dove l’uomo ottantenne incontra a sorpresa i “suoi” bambini ormai adulti, Fabiano Massimi ci accompagna in un viaggio fra storia e finzione, rischiarando una delle pagine più oscure del nostro passato con la luce della speranza.

Accesso libero e gratuito.

 

Sabato 11 marzo a Maranello trekking letterario dedicato alle grandi scrittrici

Sabato 11 marzo a Maranello trekking letterario dedicato alle grandi scrittriciSabato 11 marzo è in programma a Maranello “Armate di penna. Storie di donne che hanno fatto la storia”, un trekking storico con letture lungo le strade di Maranello intitolate alle donne con partenza alle ore 14.30 dal parcheggio delle Scuole Primarie Stradi, a cura di Allacciati le storie e Cristina e Luciana Ravazzini.

In occasione della Giornata internazionale della donna, il trekking storico-letterario “Armate di penna” accompagnerà i partecipanti in un facile percorso urbano per viaggiare attraverso il Novecento alla scoperta di donne che hanno fatto la storia con il loro impegno intellettuale: Virginia Woolf, Sibilla Aleramo, Ada Negri, Gabriela Mistral ed Elsa Morante. Saranno letti brani tratti da Una stanza tutta per sé (V. Woolf), Una donna (S. Aleramo), L’incontro (A. Negri), Menzogna e sortilegio (E. Morante). Gli storici contestualizzeranno le loro storie di vita nel tempo, mettendo l’accento sul loro impegno a favore delle donne, ad esempio nella richiesta di diritti politici e nella denuncia della violenza o della condizione di subalternità in cui vivono.

Il percorso a tappe lungo le vie di Maranello valorizzerà così la presenza nella toponomastica cittadina di figure femminili. L’ultima tappa è prevista lungo via 8 marzo per ascoltare la vera storia della Giornata internazionale della donna. Voci narranti degli storici Paola Gemelli e Daniel Degli Esposti di Allacciati le storie, letture a cura di Cristina e Luciana Ravazzini, partenza e ritorno dal parcheggio delle scuole Stradi (Via Boito 27 Maranello), durata 2 ore circa.

Chiusura di via del Castello a Spezzano dal 13 marzo al 7 aprile

Chiusura di via del Castello a Spezzano dal 13 marzo al 7 aprileA causa del rifacimento dell’acquedotto, è prevista la chiusura stradale con divieto di transito – eccetto residenti e mezzi di soccorso – in via del Castello, in particolare dall’incrocio con via Nirano I Tronco fino all’altezza del parcheggio grande del Castello di Spezzano.

Il percorso alternativo per i veicoli diretti al Castello e per i residenti, è quello che impiega la strada vicinale ad uso pubblico, che collega via Motta a via del Castello, appunto. La sistemazione di questa strada secondaria è a carico di Hera SPA, così da renderla maggiormente fruibile.

Tale ordinanza avrà effetto a partire da lunedì 13 marzo fino a venerdì 7 aprile 2023, dalle ore 7.00 alle ore 20.00, esclusi i sabati e le domeniche, giorni in cui la strada resterà accessibile.

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 10 marzo 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 10 marzo 2023Nuvolosità variabile con temporanei addensamenti nella prima parte della giornata associati a brevi piogge sparse, più probabili sui settori centro-orientali. Ampie schiarite ad iniziare dal pomeriggio soprattutto sulle pianure con nuovo aumento della nuvolosità medio-alta in tarda serata-notte.

Temperature minime pressoché stazionarie, comprese tra 6 e 11 gradi; massime in diminuzione con valori tra 15 e 17 gradi. Venti fino al primo pomeriggio moderati da sud-ovest lungo i rilievi e sulla pianura romagnola, con temporanei rinforzi sul crinale appenninico centro-orientale e pianura romagnola; deboli nord-occidentali sulle rimanenti aree. Dal tardo pomeriggio-sera tendenza a ventilazione tra ovest e sud-ovest moderata sull’intera regione con locali rinforzi sulla Romagna. Mare inizialmente poco mosso con moto ondoso in aumento sino a divenire mosso al largo.

(Arpae)

Vertenza Golinelli Formigine, Slc Cgil: “Azienda intransigente sulle sue posizioni. Oggi nuovo sciopero”

Vertenza Golinelli Formigine, Slc Cgil: “Azienda intransigente sulle sue posizioni. Oggi nuovo sciopero”A seguito dell’incontro ieri pomeriggio in Confindustria Modena durato oltre 4 ore, la proprietà della Golinelli di Formigine ha confermato una posizione intransigente sui licenziamenti individuali annunciati a febbraio e sulla mancanza di investimenti e innovazione per il futuro.

“Slc Cgil e Rsu – dichiara in una nota lo stesso sindacato – non hanno avuto altra alternativa che rilanciare la mobilitazione con 8 nuove ore di sciopero nella giornata di oggi e presidio stamattina davanti ai cancelli.

Nell’incontro di ieri – prosegue Slc Cgil – il sindacato aveva dato la disponibilità ad avviare un percorso di contratto di solidarietà per tutti i lavoratori per consentire all’azienda di adoperarsi nella ricerca di nuovi clienti e progettare nuovi investimenti per rilanciare la propria competitività sul territorio e non solo”.

“Quello che preoccupa sindacato e lavoratori della Golinelli, oltre ai 4 licenziamenti individuali di febbraio che si stanno anche riducendo di numero per le opportunità apertesi in questi giorni per alcuni di loro, è proprio la mancanza di prospettiva industriale.

L’azienda ieri – afferma il sindacato – si è infatti rimangiata quanto dichiarato nell’incontro del 15 dicembre scorso poiché non è più intenzionata all’acquisto di un nuovo terreno per il capannone e neppure di un nuovo macchinario, e al tempo stesso ha detto no anche all’apertura di nuovi ammortizzatori sociali”.

La preoccupazione di Slc Cgil e Rsu è molto forte per il futuro dell’azienda e di tutti i lavoratori. “La ricchezza di questa azienda – afferma Sabrina Vaccari Slc Cgil – è stata fatta negli anni dalle maestranze che per l’azienda risultano invece essere solo un costo e non un valore aggiunto, l’azienda non riconosce le difficoltà attuali e future nella gestione di clienti importanti affidata ad agenti commerciali che sono tutti usciti negli ultimi tempi dall’azienda, uno dei quali licenziato. E’ difficile vedere prospettive se non si investe in nuovi macchinari e nella conversione al digitale e di conseguenza nella ricerca di nuovi clienti”.

“Durante lo sciopero di questa mattina, lo scenario sui licenziamenti individuali è venuto modificandosi riducendo il numero dei licenziamenti ad una sola unità. Pertanto si rafforza ancora di più la richiesta dei lavoratori e della Slc Cgil sulla condivisione di un percorso per gli ammortizzatori e il reintegro dell’unico lavoratore licenziato. Se l’azienda non darà segnali di apertura in tal senso – conclude il sindacato – i lavoratori sono pronti ad un nuovo pacchetto di ore di sciopero da gestire da parte delle Rsu”.

 

L’Europa dice sì alla modifica del disciplinare per il Prosciutto di Parma Dop

L’Europa dice sì alla modifica del disciplinare per il Prosciutto di Parma DopIl prosciutto di Parma Dop è uno dei prodotti distintivi dell’Emilia-Romagna sul mercato nazionale e internazionale, e oggi ha un nuovo disciplinare di produzione, approvato dalla Commissione europea che rafforza la sua identità e unicità rispetto alla concorrenza, innalza gli standard qualitativi e consolida l’attenzione verso le esigenze del consumatore e la sostenibilità ambientale.

L’iter di modifica del disciplinare del prosciutto di Parma Dop, a seguito della domanda presentata dal Consorzio di tutela circa tre anni e mezzo fa e sostenuta dal ministero dell’Agricoltura e dalla Regione Emilia-Romagna, si è concluso con l’approvazione da parte della Commissione europea.

Le nuove disposizioni sono pubblicate sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione e successivamente il disciplinare definitivo sarà sulla Gazzetta Ufficiale italiana.

Soddisfazione è stata espressa dall’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi: “Assieme al Consorzio del Prosciutto di Parma e agli operatori del settore abbiamo lavorato per aggiornare il documento in un’ottica di tutela e di valorizzazione di questo prodotto unico e riconoscibile, puntando sull’identità che coinvolge l’intero territorio, la qualità e le sfide del mercato, e tutto il grande tema della sostenibilità ambientale”.
“Oggi- prosegue Mammi-   abbiamo una revisione completa del disciplinare, a circa trent’anni dalla sua prima stesura, frutto dell’evidente necessità, sollecitata oramai da tempo da parte dei protagonisti della filiera, di adeguamento ai cambiamenti del contesto economico e sociale. Una revisione che rende più competitiva la nostra Dop sul mercato domestico e su quelli internazionali”.

I dettagli del nuovo Disciplinare
Le nuove disposizioni riguardano diversi aspetti della produzione e commercializzazione: aspetti genetici, peso e alimentazione dei suini, benessere animale, peso e caratteristiche delle cosce fresche.
La zona di allevamento viene allargata al Friuli Venezia Giulia;  sono definiti i tipi genetici di suini ammessi e gli alimenti da utilizzare in allevamento.
Sono inoltre indicati il peso alla macellazione legato al singolo animale (peso minimo per la carcassa a freddo pari a 110,1 kg e un peso massimo di 168,0 kg) in sostituzione del peso vivo medio in partita e il peso delle cosce all’ingresso nel prosciuttificio.

Novità del disciplinare anche per le fasi di preparazione e per il prodotto finito: e quindi sono rivisti il metodo di lavorazione, il peso e la stagionatura del prosciutto, la modalità di vendita, il prodotto pre-affettato e il confezionamento. Il periodo minimo di stagionatura passa a 14 mesi, è ridotto il tenore salino ed è definito un range di peso del prodotto finito (da 8,2 a 12,5 kg).

Dal Sol levante alla Data Valley, la multinazionale giapponese NTT DATA si insedia a Bologna

Dal Sol levante alla Data Valley, la multinazionale giapponese NTT DATA si insedia a Bologna

Anche in Giappone si fa sentire l’effetto attrattivo della Data Valley dell’Emilia-Romagna.
NTT DATA, la multinazionale giapponese leader nel settore della consulenza e dei servizi information technology, aprirà proprio a Bologna nuovi uffici. La società nipponica prevede assunzioni di alto profilo (da data scientist a business consultant fino ad esperti di processi gestionali i profili richiesti), con l’obiettivo di raggiungere entro il 2025 i 400 dipendenti di cui 70 già entro quest’anno.

Dopo l’annuncio dato nei giorni scorsi dal gruppo giapponese, nella sede della Regione Emilia-Romagna, a Bologna, si è svolto un primo incontro tra l’assessore regionale allo Sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla, con gli investitori rappresentati da Luca Isetta (Chief operating officer NTT DATA Italia), Carlo Bardone (Chief Institutional Relations & Business Development Officer NTT DATA Italia) e Livio Almanza (Director, Business Development Ufficio Bologna, NTT DATA Italia)

“È una conferma- sottolinea il presidente Stefano Bonaccini- di come l’Emilia-Romagna sia sempre di più la piattaforma nazionale ed europea dei big data e del digitale. È il risultato delle scelte fatte come Regione sull’ecosistema regionale dell’innovazione, che vede insieme atenei, centri di ricerca, imprese ed enti locali nelle Reti dei Tecnopoli, Alta Tecnologia e Alta Formazione, e degli investimenti realizzati insieme allo Stato e all’Unione europea. A partire dal Tecnopolo di Bologna, dove si trovano già il Data Center del Centro Meteo Europeo e il supercomputer Leonardo e dove arriveranno l’Agenzia Italia Meteo e i più importanti enti scientifici nazionali, oltre a essere candidato per ospitare la nuova Università dell’Onu su Big Data e cambiamenti climatici. Tutte infrastrutture al servizio del territorio e del Paese, per la crescita sostenibile e il lavoro”.

Il nuovo polo, che sorgerà proprio nel cuore della Data Valley e della Motor Valley, è vicino anche ad alcuni dei principali partner industriali di NTT DATA: sarà connotato principalmente negli ambiti dati, digital e innovation calati nei mercati del manufacturing, financial services, dell’automazione industriale, dell’agrifood e dell’automotive.

“Dopo Toyota, l’arrivo sul nostro territorio di una grande multinazionale come NTT DATA consolida il rapporto di grande affidabilità e qualità che l’Emilia-Romagna vanta da tempo con il Giappone –afferma Vincenzo Colla-. Le grandi competenze e la profonda esperienza di NTT DATA saranno senz’altro utili per supportare l’innovazione del nostro ecosistema, affiancando la ricerca universitaria, le nostre startup e le Pmi nello sviluppare nuovi progetti tecnologici all’avanguardia, inseriti in un contesto internazionale. Siamo pronti a sostenere ogni nuova iniziativa che faccia della qualità e dell’innovazione il proprio orizzonte di sviluppo”.

L’apertura degli uffici bolognesi di NTT DATA rappresenta un’altra conferma della centralità che rappresenta l’Italia per la multinazionale giapponese, e rientra all’interno del piano di sviluppo da 200 milioni previsto per il 2025.

“Il territorio di Bologna e dell’Emilia Romagna è per noi di NTT DATA fortemente strategico- commenta Luca Isetta, Chief Operating Officer di NTT DATA Italia-. Qui è già presente un ecosistema integrato che mette al centro lo sviluppo di molte tecnologie su cui NTT DATA sta investendo da anni, come ad esempio Big Data e Quantum Computing. È proprio grazie a questi presupposti che abbiamo rilevato da subito una comunione d’intenti, una risonanza che siamo certi determinerà un circolo virtuoso di collaborazione e sviluppo. Allo stesso tempo, siamo lieti di aver individuato con la Regione degli spazi di collaborazione non solo a livello nazionale ma anche a livello globale. Il nostro obiettivo è portare avanti progetti di ampio respiro, che proiettino ulteriormente le eccellenze di filiera regionali ed i talenti locali nel mondo”.

I nuovi uffici di Bologna fanno seguito alle aperture a Bari e Salerno e all’annuncio di complessive 1.500 assunzioni su tutto il territorio nazionale. Un corposo piano di investimenti, che si affianca al sempre più intenso dialogo con gli atenei italiani. Così come accaduto in altre aree del Paese, infatti, NTT DATA ha già avviato interlocuzioni con le principali università e con i maggiori poli di ricerca e innovazione del territorio, per stabilire sinergie e collaborazioni. È possibile consultare le posizioni lavorative aperte a questo link: https://it.nttdata.com/career

Animazione in 3D, il cortometraggio ‘Caramelle’ firmato da Mattia Panebarco sarà ad aprile allo European Independent Film Festival a Parigi

Animazione in 3D, il cortometraggio ‘Caramelle’ firmato da Mattia Panebarco sarà ad aprile allo European Independent Film Festival a Parigi
Mauro Felicori (Copyright Regione Emilia Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Il cortometraggio di animazione Caramelle, per la regia di Matteo Panebarco, parteciperà ad aprile a The European Independent Film Festival a Parigi.

L’opera rientra nelle produzioni sostenute dalla Regione nell’ambito dei bandi 2020 destinati alle produzioni regionali, nazionali e internazionali, finanziati attraverso il Fondo per l’Audiovisivo.
L’animazione in 3D tratta la vera storia di una relazione generazionale familiare, che va oltre i confini dell’esistenza e della morte. Lo sfondo della storia è Ravenna e i suoi angoli meno conosciuti come lo skyline industriale, l’area portuale della Darsena, le attività che si affacciano sul canale e il cimitero monumentale.

“Emilia-Romagna Film Commission- ha commentato l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio Mauro Felicori- è stata impegnata con produzioni di qualità realizzate in parte o in toto sul territorio regionale, promuovendo al contempo le maestranze del settore e offrendo visibilità alle location emiliano-romagnole”.
“Anche l’animazione – continua Felicori – sta dando il suo contributo alla promozione del sistema produttivo dell’audiovisivo, con una sensibilità sempre originale, come dimostra il corto “Caramelle” e come ci raccontano tanti professionisti ed imprese coinvolte, attraverso storie e tecniche differenti”.

Dopo la presenza alla Festa del Cinema di Roma ad ottobre2022, selezionata da “Alice nella città” per lo spazio Animazione, il corto, continua il suo viaggio.

Il bando nazionale e internazionale
Un impegno importante, quello della Regione, che continua, e che sta verificando, accanto al sostegno della cinematografia nazionale, anche nuove azioni per il rilancio delle co-produzioni internazionali.
Da pochi giorni si è chiusa la prima call 2023 del Fondo Audiovisivo dell’Emilia-Romagna destinata alle produzioni in ambito cinematografico e audiovisivo, e risultano 49 progetti pervenuti a Emilia-Romagna Film Commission, nei termini previsti dal bando secondo la nuova procedura on line denominata Sib@c.
Sono infatti 26 le domande di contributo provenienti dalle produzioni partecipanti al Bando Nazionale e Internazionale, a cui si uniscono le 23 presentate da altrettante produzioni che hanno risposto al Bando per le produzioni regionali.
I numeri confermano una grande attenzione delle imprese e degli autori alle opportunità messe in campo dal Fondo Audiovisivo e dalla Film Commission.

Logistica e trasporti, firmata oggi l’intesa

Logistica e trasporti, firmata oggi l’intesaInsieme si va lontano. Anche nel settore del trasporto, intermodalità strada-ferro-acqua e logistica delle merci.  Perché le sfide del futuro chiedono soluzioni sempre più innovative, ad alta sostenibilità ambientale e interconnesse.

E proprio da queste premesse nasce il Protocollo d’intesa per la costituzione di un tavolo tecnico di lavoro per il coordinamento e la promozione del sistema logistico del Nord-Est, tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, e le Provincie autonome di Trento e Bolzano.

L’accordo è stato firmato questa mattina, presso lo stand della Regione Veneto all’interno della fiera della logistica LETEXPO di Verona, dal ministro alle infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e dai presidenti del Veneto, Luca Zaia, del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, della Lombardia, Attilio Fontana, della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e il vice presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Daniel Alfreider.

“Ci sono temi che sono di comune interesse- sottolineano Bonaccini e Corsini- che superano i confini delle singole regioni. Lavorando assieme, con determinazione, è possibile dare risposte di qualità. Con la firma di questo protocollo apriamo la strada a un dialogo concreto per affrontare con successo i temi dello sviluppo del sistema logistico e dell’intermodalità del Nord-Est, sia a livello nazionale sia in chiave europea

“Questo accordo è un’occasione preziosa- continuano-, per sviluppare, in linea con quanto previsto dal Prit 2025, politiche sempre più all’avanguardia e attente alla  sostenibilità ambientale, capaci di valorizzare il nostro territorio anche nei corridoi europei”.

“Ringraziamo quindi il Ministero- concludono il presidente e l’assessore- le Regioni Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, le province autonome di Trento e Bolzano per questa collaborazione, che è il primo passo per affrontare al meglio le sfide del futuro”.

 

Il Protocollo d’intesa e la costituzione del tavolo Tecnico

Condivisione dei piani e programmi che riguardano il trasporto, l’intermodalità, la logistica e in materia di ZLS (Zona Logistica semplificata), sviluppo delle infrastrutture stradali e ferroviarie con particolare riferimento ai valichi a Nord-Est.

E poi digitalizzazione delle reti e dei nodi per la portualità, l’intermodalità e la logistica, definizione di un approccio comune per lo sviluppo della logistica green.

Sono solo alcuni degli obiettivi al centro del Protocollo di intesa e che saranno portati avanti grazie alla costituzione del Tavolo tecnico interregionale.

Il Tavolo sarà composto almeno da un tecnico di riferimento in rappresentanza del MIT, di ciascuna delle quattro Regioni e delle due Province autonome.

Federico Poletti eletto presidente della Federazione Moda Confartigianato Emilia-Romagna

Federico Poletti eletto presidente della Federazione Moda Confartigianato Emilia-RomagnaFederico Poletti, imprenditore associato Lapam Confartigianato titolare dell’azienda Staff Jersey che opera nei settori tessile e abbigliamento sul territorio di Carpi, è il nuovo presidente della Federazione Moda Confartigianato Emilia-Romagna. Federico Poletti, eletto dai tre presidenti di settore (abbigliamento, tessile e calzaturiero), continua comunque a ricoprire l’incarico di presidente della categoria tessili a livello regionale.

Poletti subentra a Fabio Pietrella, divenuto Onorevole e ora membro della X Commissione Attività produttive commercio e turismo e della XIV Commissione per le Politiche Europee. La Federazione Moda Confartigianato regionale comprende le categorie del tessile, dell’abbigliamento, della calzatura e di tutto ciò che ruota attorno al mondo della moda. In Emilia-Romagna, secondo i dati aggiornati al 31 dicembre 2022, sono complessivamente 5.871 le imprese che operano nel settore della moda, di cui il 73,3% sono imprese artigiane. 1.007 attività rientrano nel settore del tessile, 4.103 nella confezione di articoli di abbigliamento e 761 nella fabbricazione di articoli in pelle.

«È un onore e una grande responsabilità, cercherò di compiere il mio lavoro al meglio tutelando il sistema moda e valorizzando le eccellenze del nostro territorio – le prime parole di Poletti dopo l’elezione –. Digitalizzazione, sostenibilità e internazionalizzazione saranno gli aspetti cardini su cui concentrerò la mia attività in qualità di presidente. Credo fortemente nel lavoro di squadra e nella salvaguardia del Made in Italy e del Made in Emilia-Romagna, una regione con grandi eccellenze e con numerose imprese in grado di crescere e di offrire servizi e prodotti di elevatissima qualità».

Scuola Fiori di Casinalbo, in progetto una nuova centrale termica

Scuola Fiori di Casinalbo, in progetto una nuova centrale termicaIl Comune di Formigine ha ottenuto un finanziamento a fondo perduto di 123.000 euro dal Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica (MASE) per il progetto di sostituzione della centrale termica presso le scuole secondarie di primo grado Fiori di Casinalbo.

Il progetto era stato candidato a “Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica 2022”, avviso relativo alla concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di interventi di efficienza energetica anche tramite la produzione di energia rinnovabile negli edifici pubblici. L’avviso, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) Imprese e Competitività, promuove gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, programma d’azione che il Comune di Formigine ha deciso di declinare all’intera azione amministrativa, per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

Nello specifico, il finanziamento è stato ottenuto per la sostituzione della centrale termica a servizio della scuola media Fiori di Casinalbo. La caldaia principale, che ha oltre 25 anni di funzionamento alle spalle, evidenzia prestazioni di rendimento inferiori allo standard. Grazie a questo intervento si potrà ottenere un risparmio di circa il 20% sul consumo annuo di gas metano. L’importo di questo finanziamento andrà a sommarsi alle risorse previste nel bilancio per interventi analoghi, già in fase di progettazione, andando quindi a contribuire in modo significativo al perseguimento degli obiettivi che da anni il Comune di Formigine si è prefissato, adottando comportamenti virtuosi ed attuando iniziative volte alla lotta ai cambiamenti climatici, sancita già diversi anni fa con l’adozione del PAESC, Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima.

La sostituzione della caldaia sarà eseguita entro l’inizio del prossimo anno scolastico 2023-2024.

Ancora positivi i numeri dell’economia emiliano romagnola

Ancora positivi i numeri dell’economia emiliano romagnolaI numeri che descrivono l’andamento dell’economia dell’Emilia-Romagna nel 2022 sono ancora positivi, ma con un sensibile rallentamento nella seconda parte dell’anno e nell’ultimo trimestre. L’anno di uscita dalla pandemia è stato quello dell’avvio del conflitto in Ucraina, degli effetti negativi a cascata e delle diverse criticità collegate: dalle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e i conseguenti aumenti dei prezzi, ai costi dell’energia, all’adozione di politiche monetarie restrittive a livello mondiale per frenare l’inflazione.

È proprio il fattore inflazione la costante negativa del 2022 (in cui in media è stata dell’8,4 per cento in Emilia-Romagna) che apre uno scenario pieno di incognite e prelude a una frenata nel 2023.

I dati dell’indagine congiunturale relativa al quarto trimestre 2022 sull’industria manifatturiera, realizzata in collaborazione tra Unioncamere Emilia-Romagna, Confindustria Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo dimostrano che, grazie alla crescita della prima metà dell’anno, il 2022 è stato ancora positivo nei numeri, a cominciare dalla produzione, che registra un aumento del 5,8%.

La pressione inflazionistica ha condotto a un incremento più sostenuto del fatturato (+9 per cento), con una dinamica superiore per il mercato interno e solo lievemente inferiore su quelli esteri (+8,7 per cento). Il progressivo rallentamento dell’attività industriale ha limitato l’andamento degli ordini (+6% per cento), sostenuto in maggior misura componente estera (+6,2 per cento).

Tutti i settori presi in esame dall’indagine hanno realizzato un incremento dell’attività rispetto al 2021, anche se di diversa intensità.

Grazie alla maggiore capacità di tenuta nel 2020 e nel 2021 e a un apprezzabile incremento nel 2022 (+7,8 per cento), l’ampio aggregato delle industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto ha sopravanzato nettamente il livello di attività del 2018 (+10,7 per cento), ottenendo il migliore recupero dalla recessione precedente la pandemia tra i settori in esame, cosa che rafforza il ruolo di questo aggregato al centro del sistema industriale regionale.

Al contrario, le industrie della moda hanno realizzato un più sostanzioso aumento della produzione (+8,3 per cento) nel 2022, anche se dopo il crollo subito nel 2020 il livello dell’attività attuale dell’attività è risultato ancora lontanissimo da quello del 2018 (-8,9 per cento).

La produzione dell’industria del legno e del mobile ha avuto una ripresa più contenuta nel 2022 (+6,1 per cento). L’industria della metallurgia e delle lavorazioni metalliche ha fatto registrare un incremento della produzione nella media dell’industria regionale nel 2022 (+5,5 per cento).

L’eterogeneo gruppo delle “altre industrie” (che comprende le industrie della chimica, farmaceutica, plastica e gomma e quelle della trasformazione dei minerali non metalliferi, ovvero ceramica e vetro) ha chiuso con un risultato produttivo inferiore a quello medio regionale (+3,3 per cento).

L’industria alimentare ha ottenuto l’aumento della produzione più contenuto (+3,0 per cento).

Il recupero dell’attività produttiva ha interessato tutte le classi dimensionali di impresa ma con una marcata correlazione tra grandezza e andamento congiunturale.

Le imprese minori sono riuscite a ottenere un incremento della produzione del 3,4 per cento nel 2022, con una scarsa capacità di trasferire sui prezzi l’aumento dei costi dei fattori di produzione.

La produzione delle piccole imprese ha segnato un aumento più rapido (+5,2 per cento), ma sono state le imprese medio-grandi a ottenere il più ampio incremento (+7,1 per cento) e a mostrare la maggiore capacità di fare prezzo sul mercato.

Sulla base dei dati del Registro delle imprese, quelle attive dell’industria in senso stretto a fine anno risultavano 42.523 (pari all’10,7 per cento delle imprese attive della regione).

Rispetto all’anno precedente si contano 817 imprese in meno (-2,4 per cento). La flessione ha interessato tutte le forme giuridiche. Anche le società di capitale hanno chiuso l’anno con un lieve segno rosso (-0,1 per cento, -23 unità). Più marcata la flessione delle ditte individuali (-575 unità, -3,4 per cento).

«L’inflazione, la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie, l’incertezza in cui si muovono le imprese sono evidenti fattori di criticità – afferma il Presidente di Unioncamere Emilia-Romagna Alberto Zambianchi –. A fronte della chiusura di imprese spinte fuori dal mercato dall’aumento dei costi e dalla mancanza di ricambio generazionale, altre però si rafforzano, come testimonia la crescita dell’occupazione e il fatto che circa due terzi delle imprese manifatturiere nel 2022 abbia effettuato, in misura superiore al passato, investimenti. Questo dato è solo uno degli indicatori che fanno capire come le nostre imprese siano consapevoli della fase che stiamo attraversando ricca di sfide, con la transizione digitale, ambientale, energetica, e si stanno attrezzando per affrontarla con coraggio, passione e competenza per mantenere la propria competitività».

In Emilia-Romagna, secondo l’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, il mercato del credito sul finire del 2022 è stato interessato da un moderato irrigidimento delle condizioni di offerta coerente con la svolta restrittiva della politica monetaria e con l’aumento dei rischi percepiti. Dopo che nei mesi estivi si era registrata una rapida ripresa dei prestiti bancari alle imprese, nel quarto trimestre il trend ha segnato un rallentamento, che in Emilia-Romagna è risultato moderato. Infatti, in regione il ritmo dei prestiti alle imprese resta in crescita, dell’1,5% anno su anno a dicembre 2022 dopo il picco del 3,9% ad agosto, con una performance migliore rispetto al dato italiano che, all’opposto, ha fatto segnare un calo dell’1,5% (i dati qui commentati sono riferiti ai prestiti escluse le sofferenze).

La buona tenuta del credito alle imprese è spiegata dall’andamento dei prestiti all’industria, che sono rimasti in forte crescita, mostrando un rallentamento modesto a +7,6% anno su anno a dicembre, dal +9,3% anno su anno di ottobre, molto meglio rispetto al -2% nazionale. Diversamente, i prestiti ai servizi sono tornati in calo da novembre, del -2,1% dopo un lieve recupero nei mesi estivi, confermando un andamento leggermente più debole della media nazionale (-1,1% anno su anno a dicembre). I prestiti alle costruzioni sono rimasti in contrazione, del -5,4% anno su anno a dicembre in Regione che si confronta col -3,1% osservato a livello nazionale.

I dati per dimensione d’impresa indicano che la tenuta del credito in regione è da ascrivere alla dinamica dei prestiti alle imprese più grandi (con oltre 20 dipendenti), che continuano a crescere, anche se in rallentamento al 3% anno su anno a dicembre 2022, più robusti del dato nazionale, crollato in negativo (-0,9%). Un andamento opposto è stato delineato dai prestiti alle piccole imprese, che sembrano aver registrato un maggior impatto della restrizione in atto nelle condizioni finanziarie, col -5,4% a dicembre, una variazione prossima alla media nazionale (-4,3%).

Nel contesto di forti e rapidi rialzi dei tassi d’interesse, si è assistito a un chiaro rallentamento della dinamica dei depositi delle imprese, dopo i tassi di crescita a due cifre registrati nel 2020-21. La decelerazione ha portato i depositi delle imprese a segnare una contrazione a fine anno, del -1% a dicembre in Emilia-Romagna, leggermente più marcata rispetto al sistema nazionale (-0,4% a dicembre). In termini di flussi, dopo il notevole accumulo di liquidità nel 2020-21, per complessivi 16,7 miliardi in Emilia-Romagna, nel 2022 si è assistito a un deflusso dai depositi delle imprese, rimasto tuttavia di importo contenuto a -540 milioni in regione. Tale risultato è indicativo di un utilizzo di risorse depositate sui conti bancari. Analoga evoluzione si è manifestata a livello Italia. Va osservato che i depositi delle famiglie consumatrici hanno mantenuto un ritmo positivo, sebbene in marcato rallentamento, in linea col sistema nazionale (+0,4% in regione e +1,0% a livello Italia a dicembre). L’apporto di risparmi sui depositi delle famiglie consumatrici si è tuttavia molto ridimensionato, risultando pari a quasi 400 milioni in regione dai 4,9 miliardi del 2021.

Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo: «L’Emilia-Romagna si conferma una regione dinamica e reattiva che, pur in un contesto macroeconomico non privo di difficoltà, mantiene la sua capacità di essere un traino per l’economia nazionale. Il tessuto economico regionale ha fatto della propensione all’export, che si conferma la più alta d’Italia, e degli investimenti in innovazione e ricerca, anche in collaborazione con Università ed enti di alto livello, i suoi tratti distintivi. Da parte nostra, prima banca italiana, siamo impegnati ad essere partner a 360 gradi delle nostre imprese, sostenendone con misure anche straordinarie le esigenze di liquidità e continuando a stimolarne e accompagnarne i progetti di sviluppo, in particolare verso quegli investimenti strategici in innovazione, digitalizzazione e sviluppo sostenibile verso cui le imprese dell’Emilia-Romagna dimostrano grande attenzione e nell’ambito dell’impegno di Intesa Sanpaolo a supporto degli investimenti delle aziende nell’ambito degli obiettivi del PNRR”.

Come Direzione Regionale Intesa Sanpaolo – ha ricordato Alessandra Florionel 2022 abbiamo erogato 1,6 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine alle imprese regionali, 374 dei quali legati ad obiettivi di sostenibilità concordati con le imprese e sostenuti da specifici meccanismi di premialità. La presenza di filiere storiche e strutturate è un altro asset fondamentale per la regione, anche alla luce della ridefinizione delle catene globali di fornitura. Il nostro Gruppo ha attivato già dal 2015 un Programma Sviluppo Filiere quanto mai attuale, che ad oggi in regione conta 104 programmi di filiera attivati che coinvolgono circa 2650 fornitori per un giro d’affari di 14 miliardi”.

L’indagine semestrale di Confindustria Emilia-Romagna evidenzia un clima di fiducia positivo, in miglioramento rispetto all’anno scorso, nonostante un contesto generale che continua ad essere incerto e instabile.

«Dopo l’iniziale onda lunga di fiducia dell’anno scorso grazie alla progressiva uscita dalla pandemia – dichiara la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi le imprese hanno dovuto fare i conti con nuovi fattori di incertezza, che hanno in parte condizionato gli andamenti.  Le previsioni delle aziende per i primi sei mesi del 2023 sono positive, migliori rispetto a quelle dello stesso periodo del 2022. E ciò nonostante uno scenario mondiale difficile, l’inflazione elevata che condiziona i consumi delle famiglie, i costi energetici che restano alti. Questo conferma la grande capacità di tenuta delle imprese emiliano-romagnole, trainata da export e investimenti, e in generale la solidità del sistema industriale». 

Nel 2023 il PIL reale è stimato in crescita dello 0,5%, con un forte ridimensionamento rispetto all’anno scorso, per il quale si stima un aumento del 4,0%. Il recupero di fiducia e le buone prospettive attese dalle imprese dovranno fare i conti con i crescenti costi del credito e l’incertezza dei prezzi energetici, che potrebbero condizionare le decisioni di investimento.

Secondo l’indagine realizzata dal sistema regionale Confindustria, nel primo semestre la produzione è attesa in crescita dal 35% degli imprenditori, con un saldo ottimisti/pessimisti che arriva a 23 punti, molto migliore rispetto ai 13 di metà 2022. Il 36% delle imprese prevede ordini totali in aumento, con un saldo ottimisti/pessimisti a 21,4 punti, in netto miglioramento rispetto ai 4,8 registrati un anno fa.  Gli ordini esteri sono attesi in crescita dal 30% degli intervistati: il saldo ottimisti/pessimisti è pari a 20 punti, mentre un anno fa era nullo. Poco meno di un’azienda su tre si attende un aumento dell’occupazione nel semestre in corso.

«Le grandi sfide che abbiamo davanti – sottolinea la Presidente Sassi sono la questione energetica, la transizione digitale, il capitale umano e la transizione sostenibile, a partire dall’emergenza idrica. Su tutti questi temi occorre la massima sinergia tra livello nazionale e regionale. Alla decisione governativa di nominare un Commissario straordinario per l’emergenza siccità e avviare un piano nazionale dovranno seguire interventi e investimenti da parte della Regione. Sul tema energia accanto ad una pianificazione da parte del Governo occorre una coerente attuazione a livello regionale: la recente proposta della Giunta regionale sugli impianti fotovoltaici è un passo in avanti e deve entrare in vigore nei tempi più brevi possibili. Sul capitale umano la Regione ha approvato la nuova legge sull’attrazione dei talenti, che coglie le esigenze di molte nostre imprese: è importante ora entrare rapidamente nella fase attuativa».   

Le previsioni rispetto alla dimensione d’impresa registrano una differenza marcata, comunque sempre in terreno positivo, tra PMI e grandi imprese, con giudizi più cauti per le PMI rispetto alle imprese di maggiori dimensioni. Circa la produzione il clima di fiducia è molto positivo tra le grandi imprese. Ottimismo crescente al crescere della dimensione per quanto riguarda i giudizi sull’occupazione: il saldo ottimisti/pessimisti è pari a +18 per le piccole, +24 per le medie e +40 per le grandi imprese.

Rispetto ai settori merceologici, molto buoni i giudizi su produzione e ordini per la meccanica, la chimica, carta/stampa. Buone le aspettative nel settore alimentare e nel tessile. Si raffredda il clima di fiducia nel settore della ceramica, che intravede rallentamenti nel processo di acquisizione degli ordini sia per il mercato domestico sia per l’estero.

Alla rilevazione hanno partecipato 433 imprese dell’Emilia-Romagna appartenenti ai settori manifatturiero e servizi, per un totale di oltre 50mila addetti, un fatturato complessivo di circa 19,6 miliardi di euro di cui 7,3 provenienti dall’estero.

 

Torneo di Tennis Junior Next Gen organizzato dallo Sporting Sassuolo : 415 atleti al via

Torneo di Tennis Junior Next Gen organizzato dallo Sporting Sassuolo : 415 atleti al viaSemaforo verde per la manifestazione tennistica organizzata dallo Sporting Club Sassuolo e che partirà da venerdì 10 marzo sui campi in sintetico e terra rossa. Il torneo è inserito nel circuito nazionale Junior Next Gen e in particolare solo quattro circoli in Italia hanno la possibilità di ospitare questa competizione che sarà in contemporanea per tutti gli atleti iscritti.

E proprio a Sassuolo il numero di giovani atleti è di 415, provenienti da tutte le regioni insieme agli allenatori e agli accompagnatori !

La macroarea a cui appartiene l’Emilia Romagna comprende Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige, ma vi è un’ampia adesione dalla Lombardia, soprattutto Milano, poi la Liguria e le Marche fino a una bambina di Brindisi e un ragazzo di Sassari. Tutti gli atleti saranno divisi nelle loro categorie under 10, 12 e 14 maschile e femminile con un tabellone di qualificazione e un tabellone principale. Il gran finale è previsto sui campi dello Sporting per domenica 19 marzo nella fascia pomeridiana e come sempre l’accesso è aperto tutti.

“Curiosi per la natura!” alle Salse di Nirano dal 13 marzo al 3 aprile

“Curiosi per la natura!” alle Salse di Nirano dal 13 marzo al 3 aprileIn arrivo “Curiosi per la natura!”, nuovo appuntamento alle Salse di Nirano. Domenica 12 marzo alle ore 15.00 ci aspetta un’esplorazione scientifica esperienziale, con lenti di ingrandimento e studio di reperti scientifici. Questo per osservare, toccare, raccogliere ed analizzare la Natura che si risveglia in Riserva, attraverso giochi ed esplorazioni. L’iniziativa è curata da Ecosapiens e da La Lumaca.

È possibile prenotarsi attraverso il form online, e i link sono rintracciabili sulle pagine social o sul sito comunali. Info: salse.nirano@fiorano.it oppure 342/8677118. Consigliati abbigliamento e calzature comodi, per agevolare le escursioni.

 

Legalità, a Maranello incontri per gli studenti delle superiori

Legalità, a Maranello incontri per gli studenti delle superioriIl Comune di Maranello in collaborazione con Avviso Pubblico e con il contributo della Regione Emilia-Romagna propone all’Auditorium Enzo Ferrari “Educare alla legalità”, un ciclo di tre conferenze sul tema della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, rivolte principalmente agli studenti delle scuole superiori del territorio.

L’obiettivo è quello di fornire conoscenze, competenze e strumenti per approfondire queste tematiche e capire come fronteggiare concretamente le infiltrazioni mafiose e i fenomeni di corruzione sul territorio. Si parte giovedì 9 marzo ore 9.30 con l’incontro “Tangentopoli: quello che resta della politica”: Antonella Micele, avvocato, componente del comitato scientifico di Avviso Pubblico dialoga con Alberto Vannucci, docente di scienza politica all’Università di Pisa, componente Commissione consultiva di AP e Nicoletta Parisi, docente universitaria, già consigliera dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione). Sabato 15 aprile si parlerà della “Legge Rognoni-La Torre, il 416 bis: il reato di associazione mafiosa”: Andrea Bosi dialoga con Franco La Torre, storico, figlio di Pio La Torre e Stefania Pellegrini, docente di sociologia del diritto all’Università di Bologna, direttrice del Master di II Livello in “Gestione e riutilizzo dei beni sequestrati e confiscati alle mafie. Pio La Torre”. Venerdì 28 aprile un incontro sul tema “A trent’anni dalle stragi mafiose”: Pierpaolo Romani dialoga con Giovanni Chinnici, avvocato, figlio del magistrato Rocco Chinnici e Gaetano Paci, Procuratore della Repubblica di Reggio Emilia, già Procuratore di Reggio Calabria, giudice negli anni ’90 a Palermo.

 

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