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Estate 2022, italiani in viaggio lungo la rete di Autostrade per l’Italia

Estate 2022, italiani in viaggio lungo la rete di Autostrade per l’ItaliaÈ prevista a partire dal prossimo fine settimana l’inizio della fase più intensa dell’esodo estivo con traffico in aumento in particolar modo nei fine settimana.  Le direttrici di collegamento tra nord e sud si confermano anche per questa estate le più trafficate, in particolare la A1 Milano-Napoli, la A14 Bologna-Taranto, la A30 Caserta-Salerno, mentre soprattutto durante il venerdì pomeriggio e nella mattina del sabato, sono previsti flussi in aumento in uscita dai centri urbani con destinazione verso le principali località turistiche.

La giornata con maggiore intensità di traffico sarà sabato 6 agosto, in cui sono previsti i maggiori spostamenti verso le località di villeggiatura. Traffico ancora molto intenso in direzione sud anche nel successivo weekend che precede il Ferragosto, in concomitanza del quale si registreranno anche spostamenti per i primi rientri verso le città e le regioni del nord.

Dalla seconda metà di agosto i maggiori spostamenti saranno dovuti principalmente ai rientri verso i grandi centri urbani, concentrandosi soprattutto nelle giornate di sabato e domenica con previsioni da bollino rosso.

Per favorire gli spostamenti, Autostrade per l’Italia ha messo a punto un piano di gestione della viabilità che prevede, tra l’altro, la rimozione dei cantieri maggiormente impattanti lungo i principali tratti autostradali affinché tutte le corsie risultino disponibili al traffico nei periodi di maggior afflusso. In ogni caso, gli accorgimenti e i presidi previsti garantiranno la disponibilità di due corsie nella direzione prevalente di traffico. Potenziati i presidi di uomini e mezzi in punti strategici pronti ad intervenire a supporto degli utenti in caso di necessità.

Spostamenti agevolati anche per chi si mette in viaggio con un veicolo elettrico: attualmente sono 26 le stazioni di ricarica ad alta potenza (High Power Charger – HPC) Free To X, attive sulla rete autostradale di ASPI, distribuite sulle principali direttrici della rete in gestione (prima di partire, è possibile consultare la mappa delle stazioni disponibili sul sito della società).

Agli utenti che si metteranno in viaggio Autostrade per l’Italia ricorda alcuni consigli per un viaggio più sicuro: pianificare le partenze al meglio tenendo conto delle previsioni di traffico e prima di mettersi in viaggio controllare adeguatamente il proprio veicolo, soprattutto pneumatici e freni. Alla guida adottare la massima prudenza ricordando di allacciare le cinture di sicurezza anteriori e posteriori (inclusi i seggiolini per bambini). Rispettare limiti di velocità e distanze di sicurezza. Durante il viaggio fermarsi al primo accenno di stanchezza facendo soste frequenti nelle aree di servizio o nelle aree di parcheggio. Non distrarsi alla guida con dispositivi mobili e utilizzare la corsia di emergenza solo in caso di estrema necessità. In caso di incidente chiamare il 112.

Infine, durante il viaggio restare sempre aggiornati sulle condizioni di viabilità mediante i nostri canali: collegamenti “My Way” in onda su Sky Meteo24 (canale 502 Sky), su Sky TG24 (canali 100 e 500 Sky e canale 50 del digitale terrestre), su La7 e La7d (canale 7 e 29 del digitale terrestre) e sui seguenti canali: sul sito autostrade.it, su RTL 102.5, su Isoradio 103.3 FM, attraverso i pannelli a messaggio variabile e sul network TV Infomoving in area di servizio. Per ulteriori informazioni si consiglia di chiamare il call center Autostrade al numero gratuito 803.111, attivo 24 ore su 24.

Iren, il Consiglio di Amministrazione approva i risultati del 1° semestre 2022

Iren, il Consiglio di Amministrazione approva i risultati del 1° semestre 2022Gli investimenti lordi, principalmente localizzati nei territori di riferimento e pari a 739 milioni di euro, risultano in crescita di 2,2 volte rispetto al 30 giugno 2021 e sono stati destinati allo sviluppo dei 220 MW di capacità rinnovabile installata o in costruzione e alla realizzazione di 3 nuovi impianti di trattamento (che si aggiungono ai 4 entrati in esercizio a fine 2021).

I risultati ottenuti nel corso del primo semestre 2022 mostrano un Margine Operativo Lordo pari a 563 milioni di euro sostenuto dalla crescita organica, in particolare nei settori dell’energia e dell’ambiente, e confermano la resilienza del modello di business rispetto alla volatilità degli scenari energici e climatici. Complessivamente l’impatto dei provvedimenti governativi destinati alla calmierazione dei prezzi hanno pesato nel semestre per circa 42 milioni di euro.

Confermata anche nel 2022 una politica commerciale per i clienti Iren gas-energia con contratto a prezzo fisso con risparmio medio del 30% rispetto ai prezzi dei contratti in regime di maggior tutela.

 

Principali indicatori

  • Margine Operativo Lordo (EBITDA) pari a 563 milioni di euro (+9% rispetto a 516 milioni di euro al 30/06/2021). L’incremento dell’EBITDA di 47 milioni di euro è principalmente determinato dal capacity market, dalla crescita organica e dagli investimenti nelle rinnovabili. L’incremento complessivo è stato parzialmente ridotto dall’impatto della siccità sulla filiera energetica.
  • Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti pari a 133 milioni di euro (-31% rispetto a 193 milioni di euro al 30/06/2021). Il risultato 2022 include l’intero impatto negativo del Contributo di solidarietà stimato pari a 31 milioni di euro sull’anno e si confronta con il risultato 2021 che era stato influenzato positivamente per 32 milioni di euro da proventi fiscali non ricorrenti e per 12 milioni di euro da altre sopravvenienze attive. Escludendo gli effetti non ricorrenti su entrambi i periodi, l’utile netto di Gruppo attribuibile agli azionisti si attesterebbe a 164 milioni di euro, risultando pertanto in crescita del 7,6%.
  • Indebitamento finanziario netto pari a 3.398 milioni di euro (+16,9% rispetto a 2.906 milioni di euro al 31/12/2021).  Gli investimenti del periodo ed il pagamento dei dividendi hanno contribuito alla crescita del debito netto che rimane sotto controllo grazie alla generazione di cassa e all’ottima gestione del capitale circolante netto.
  • Investimenti lordi pari a 739 milioni di euro, in crescita di 2,2x rispetto al 30/06/2021, di cui 338 milioni di euro di investimenti tecnici, 279 milioni di euro di investimenti finanziari e 122 milioni di euro inerenti lavori di riqualificazione.

 

Emergenza siccità e materie prime, da UniCredit 2 miliardi a supporto delle imprese agricole italiane

UniCredit mette a disposizione un nuovo plafond per complessivi 2 miliardi a supporto delle imprese agricole italiane colpite sia dall’emergenza siccità, sia dalla crisi delle materie prime.

A fonte della grave crisi idrica in corso nel Paese, con particolare riferimento alle regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Veneto e Piemonte, la banca ha deciso di implementare il plafond da 1 miliardo messo a disposizione lo scorso marzo per le imprese agricole alle prese con i rialzi senza precedenti dei costi delle materie prime, incrementandolo di un ulteriore miliardo per le PMI agricole colpite anche da questa grave crisi idrica.

La banca mette quindi a disposizione da subito un nuovo plafond, per complessivi 2 miliardi, per dare nuova e immediata liquidità alle aziende della filiera agricola italiana alle prese con le gravi crisi in atto nel Paese. Il plafond sarà erogabile tramite nuove linee di credito a breve termine, della durata di 12 mesi con rimborso bullet o 18 mesi con rimborso amortizing, anche con la garanzia del Fondo di Garanzia per le Pmi.

“Con questa iniziativa – ha affermato Remo Taricani, Deputy Head di UniCredit Italia – ampliamo la gamma di iniziative straordinarie a sostengo delle imprese italiane impattate dalle crisi legate alle emergenze in atto, come quella climatica e delle materie prime, ma anche per le PMI che stanno subendo un ciclo di rialzi senza precedenti dei costi dell’energia, per le quali UniCredit si era già immediatamente attivata mettendo a disposizione anche un plafond da 3 miliardi. L’iniziativa si aggiunge inoltre all’offerta PNRR Solutions lanciata recentemente da UniCredit con la quale ci impegniamo a sostenere anche progetti imprenditoriali finalizzati al miglioramento della gestione delle risorse idriche nel Paese nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

Le filiali di UniCredit sul territorio, gli specialisti e i gestori AgriBusiness dislocati sulle 7 Region della banca restano a disposizione per maggiori dettagli.

Prevenzione HIV e Infezioni sessualmente trasmesse, campagna estiva di sensibilizzazione del Servizio sanitario regionale a cura di HelpAids: non abbassare la guardia

Prevenzione HIV e Infezioni sessualmente trasmesse, campagna estiva di sensibilizzazione del Servizio sanitario regionale a cura di HelpAids: non abbassare la guardiaVia alla nuova campagna estiva di sensibilizzazione del Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna a cura di HelpAids (www.helpaids.it).

Il focus è l’uso corretto del preservativo per il contrasto alla diffusione di HIV e IST – Infezioni Sessualmente Trasmesse. Un messaggio importante anche in un territorio come quello dell’Emilia-Romagna dove negli ultimi dieci anni le nuove diagnosi sono quasi dimezzate.

Un segnale positivo, fa notare l’assessore regionale alle Politiche per la salute, ma che non deve far abbassare la guardia di fronte ai numeri di chi scopre di aver contratto il virus solo quando è già troppo tardi.

Ad oggi, infatti, sono disponibili numerose strategie per la prevenzione dell’HIV/AIDS, tanto che si parla di “prevenzione integrata”, ma pur con la disponibilità di questi trattamenti farmacologici, l’utilizzo corretto del preservativo rimane uno metodo efficace e fondamentale per la prevenzione, sia dell’HIV/AIDS che di altre Infezioni Sessualmente Trasmesse. Queste, come riporta il Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità del 2020, sono in aumento del 40% negli ultimi 27 anni e le strategie farmacologiche non “fanno barriera”. Per questo la nuova campagna ricorda l’uso corretto del preservativo, che resta uno metodo efficace e fondamentale per la prevenzione.

Tutto il materiale della campagna è disponibile all’indirizzo https://helpaids.it/ioluiete e sarà distribuito anche alle Aziende sanitarie, per una diffusione sul territorio, e a 1.300 farmacie, da Piacenza a Rimini, della rete creata con Federfarma Emilia-Romagna, Assofarm – Farmacie Comunali, Farmacie Unite e AscomFarm.

Con questa nuova campagna, inoltre, si rafforza l’alleanza tra il Servizio Sanitario Regionale, helpAIDS e  ICAR (Italian Conference on AIDS and Antiviral Research), il Congresso delle Società Scientifiche e delle Associazioni che si occupano di HIV/AIDS.

I numeri dell’Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna continua a diminuire il numero di persone che contraggono l’infezione da Hiv: nel 2020 sono state registrate 140 nuove diagnosi (erano 388 nel 2010, fino alle 209 del 2019), con un’incidenza pari a 3,1 casi ogni 100.000 abitanti.

L’incidenza si mantiene più alta nel sesso maschile (4,6 rispetto al 1,7 del sesso femminile). Nel periodo 2006-20 l’incidenza media è risultata pari a 7,2 casi per 100.000 abitanti, con un trend complessivamente in calo in entrambi i sessi, anche se più marcato in quello maschile. Nello stesso periodo le persone sieropositive diagnosticate sono prevalentemente di sesso maschile (74%), nella fascia di età 30-39 anni (31%) e di nazionalità italiana (68%).

La modalità di trasmissione principale risulta essere nell’88% dei casi quella sessuale.

Nel 19% dei casi tra le donne, la sieropositività è stata scoperta in corso di gravidanza; in genere si tratta di donne straniere (84%).

Resta purtroppo ancora alto il numero di chi arriva a una diagnosi tardiva. Nel periodo 2006-20 il 52% delle persone sieropositive era già in Aids o in una fase molto avanzata dell’infezione, al momento della diagnosi. Nel 2020 la percentuale è del 66%.

L’incidenza per classi di età mostra come le classi più colpite siano quelle tra i 20 e 49 anni: il fenomeno è appena rilevabile per i giovanissimi sotto i 20 anni e di minor impatto negli ultracinquantenni.

Le persone straniere con diagnosi di infezione da HIV rappresentano poco meno di un terzo (32%) del totale: sono sensibilmente più giovani rispetto agli italiani e prevalentemente di sesso femminile.

Per informazioni è disponibile il numero verde regionale, 800.856.080: gli operatori sanitari rispondono dal lunedì al venerdì, dalle ore 14 alle 18; il lunedì anche dalle 9 alle 12.

Formigine, la cultura contro la violenza di genere nasce da bambini

Formigine, la cultura contro la violenza di genere nasce da bambiniIl Comune di Formigine continua a progettare iniziative di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, partendo dai più giovani che sono troppo spesso anch’essi vittime.

Nel prossimo anno scolastico, gli insegnanti delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado del Comune di Formigine potranno partecipare con le loro classi a un progetto che si rifà alle linee guida ministeriali “Educazione alla parità contro ogni violenza e discriminazione”. Il percorso formativo ha l’obiettivo di riflettere sulle varie forme di violenza nelle relazioni interpersonali: fisica, psicologica, economica. Il progetto sarà realizzato con il supporto del Centro documentazione donna di Modena e del Centro antiviolenza distrettuale “Tina”.

Proprio in questo Centro dell’Unione dei Comuni del Distretto ceramico si assiste, negli ultimi sei mesi, a un aumento esponenziale degli accessi, che rappresenta i due lati della medaglia: da una parte i drammi che vivono quotidianamente decine di donne, dall’altra una maggiore predisposizione a chiedere aiuto.

Nel primo semestre del 2022, infatti, le donne seguite dal Centro sono state 103 (di cui 39 nuovi accessi), mentre nello steso periodo dell’anno precedente erano 58 le situazioni prese in carico.

Per quanto riguarda il Centro Ascolto Donne, attivo in tutte le sedi distrettuali del Centro per le famiglie (Casinalbo, Maranello e Sassuolo), nel primo semestre dell’anno in corso ad essere accolte sono state 73 donne, di cui 16 vittime di violenza, con ben 182 colloqui realizzati.

Questi dati inducono le amministrazioni comunali coinvolte a continuare a lavorare alacremente sul tema, non stancandosi mai di fornire i numeri per chiedere aiuto: 0536 880598 o il numero nazionale 1522, collegato alle Forze dell’ordine e al Pronto soccorso ospedaliero.

Chiude per tre settimane il raccordo R43 Sasso Marconi-SP64 Porrettana

Chiude per tre settimane il raccordo R43 Sasso Marconi-SP64 PorrettanaA partire dalle 6:00 di lunedì 1 agosto, sarà necessario chiudere il raccordo R43 Sasso Marconi-SP64 Porrettana, in entrambe le direzioni di marcia, fino alle 6:00 di lunedì 22 agosto. La chiusura, condivisa con le Istituzioni Territoriali, si rende necessaria per eseguire attività specifiche sui viadotti presenti sul tracciato.

Il programma dei lavori – che per le sue caratteristiche deve essere svolto in assenza di traffico – rientra nel più ampio piano di interventi già realizzato nel primo semestre del 2022, e, al fine di limitare l’impatto sulla viabilità cittadina, verrà portato avanti nelle prime tre settimane del mese di agosto, caratterizzato da flussi di traffico più bassi rispetto al resto dell’anno.

Per tutta la durata dei lavori, il traffico cittadino sarà indirizzato sulla SP325 Val di Setta.
Per agevolare la viabilità lungo i percorsi alternativi, la Direzione di Tronco di Bologna di Autostrade per l’Italia ha previsto, a supporto degli Enti Territoriali, l’attivazione di un presidio con squadre dedicate all’assistenza degli utenti in transito; inoltre, è stato predisposto un piano di segnaletica integrativa lungo il percorso alternativo alla chiusura.

Una vita da film, una terra di cinema: al via in Emilia-Romagna le riprese del nuovo film di Michael Mann su Enzo Ferrari

Una vita da film, una terra di cinema: al via in Emilia-Romagna le riprese del nuovo film di Michael Mann su Enzo FerrariPrenderanno il via lunedì 1^ agosto a Maranello le riprese del nuovo film del regista americano Michael Mann (regista di film come L’ultimo dei Mohicani, Collateral, Heat – La sfida).

Il nuovo film racconterà la storia di uno dei più illustri e prestigiosi personaggi della nostra regione conosciuto in tutto il mondo: Enzo Ferrari, interpretato da Adam Driver (attore già visto in film come House of Gucci, The last duel). Accanto a lui Penélope Cruz e Shailene Woodley.

Un’opera che saprà raccontare la storia di Enzo Ferrari e la forza dell’ingegno di un territorio, di sapienze artigiane coniugate ad una visione autoriale che valorizzerà il racconto della vita e il fascino dell’azione cinematografica.

Le riprese andranno avanti fino a fine ottobre, e coinvolgeranno anche alcune location di altre regioni, ma in particolare per l’Emilia-Romagna si tratta di un progetto importante per qualità e dimensione dell’opera produttiva, con ricadute importanti per professionisti e imprese.

La Regione Emilia-Romagna e la sua Film Commission seguono da mesi il progetto e sebbene la storia sia principalmente ambientata tra Modena, attiva da mesi per favorire il progetto, e Maranello, luogo simbolo dell’epopea del Drake, una location importante è stata individuata a Reggio Emilia. Saranno coinvolti anche i comuni di Fiorano Modenese e Novellara, perché il cinema somma storie, territori, immagini.

Un grande gioco di squadra di tanti amministratori e uffici, per i differenti territori pronti ad accogliere il regista ed il suo staff, offrire supporto logistico alla produzione e favorire le riprese e l’ospitalità del grande “circo del cinema”.

Le singole amministrazioni comunicheranno ai cittadini e alle comunità interessate dalle riprese quanto potrà cambiare nelle abitudini delle città per viabilità e spazi pubblici, certi della collaborazione di tutti e dell’orgoglio di questa bella occasione di cinema, tra identità e passione.

A rischio la produzione di pomodoro da industria in Emilia-Romagna

A rischio la produzione di pomodoro da industria in Emilia-Romagna«Senza acqua si rischia di non raccogliere nulla delle varietà medio-tardive, ma il bilancio è amaro – lo dice chiaro il presidente dei produttori di pomodoro da industria di Confagricoltura Emilia Romagna, Giovanni Lambertini – anche per coloro che hanno cominciato a conferire agli stabilimenti di trasformazione: costi di coltivazione insostenibili».

Sono dure le parole di Lambertini. Dalla firma dell’accordo-quadro per la campagna 2022 del pomodoro da industria del Nord Italia (lo scorso 12 aprile), i prezzi di energia, carburanti e mezzi tecnici sono lievitati a dismisura. «Nel secondo trimestre, causa siccità e crisi energetica, le principali voci di spesa hanno registrato un ulteriore balzo. Sono esplosi i costi per mantenere in funzione gli impianti irrigui spingendo al massimo il consumo di energia elettrica e gasolio; è andata sempre peggio – sottolinea il produttore piacentino – perché il grande caldo non dà tregua. È inoltre proseguita la corsa dei prezzi di fitofarmaci e fertilizzanti, che figurano tra i prodotti più rincarati».

Confagricoltura Emilia Romagna lancia l’allarme, in gioco c’è la produzione di pomodoro da industria in Emilia-Romagna su circa 25.000 ettari coltivati. Le criticità rilevate in campo scontano gli effetti del cambiamento climatico: sovramaturazione, anomalie del frutto e malattie delle piante dovute alla siccità e al grande caldo; sovrapposizione delle epoche di raccolta (ad esempio, tra varietà precoci e medio-precoci visto che, in alcuni areali, i trapianti di aprile sono stati rallentati dalle piogge), oppure, semplicemente, per una accelerazione del processo di maturazione. Preoccupano le aree fragili dove manca la risorsa idrica per le irrigazioni (la valle del Trebbia e a destra del fiume Arda nel piacentino; la valle dell’Enza e gli affluenti del Po Parma, Taro e Baganza nel parmense; il delta del Po e la risalita del cuneo salino). Confagricoltura si batte da tempo per la realizzazione di invasi di stoccaggio ad uso plurimo.

«La nostra regione rappresenta il 68% della superficie totale investita nel Nord Italia – ricorda il presidente di Confagricoltura Emilia Romagna Marcello Bonvicini –. Cosa succederà nella prossima campagna se non ci attiviamo subito a sostegno delle aziende produttrici? A queste condizioni, e con rischi così elevati, chi coltiva più pomodoro da industria? – si chiede il presidente regionale – i produttori ci penseranno non due ma mille volte prima di piantare. Bisogna garantire la tenuta del comparto, aiutare le aziende agricole a superare la crisi di liquidità, a ripianare i mancati introiti, altrimenti le coltivazioni di pomodoro in Emilia-Romagna subiranno una drastica riduzione nel 2023».

 

Fiorano, per le elezioni del 25 settembre disponibilità scrutatori entro il 25 agosto

Fiorano, per le elezioni del 25 settembre disponibilità scrutatori entro il 25 agostoIn vista delle elezioni politiche del 25 settembre,  la Commissione elettorale del Comune di Fiorano Modenese dovrà procedere alla nomina degli scrutatori da impiegare nei seggi elettorali durante le operazioni di voto e scrutinio.

Gli scrutatori, già iscritti nell’albo, possono dichiarare la propria disponibilità entro il 25 agosto 2022, compilando la dichiarazione recuperabile presso l’ufficio Elettorale e l’ufficio Relazioni con il Pubblico (URP), oppure scaricabile sul sito istituzionale.

Il modulo compilato dovrà essere presentato all’ufficio Protocollo del Comune di Fiorano Modenese, a mano, oppure inviato tramite mail all’indirizzo protocollo@fiorano.it, insieme alla copia di un documento di riconoscimento, o a mezzo Pec a comunefiorano@cert.fiorano.it. L’ufficio Protocollo è aperto dal lunedì al venerdì 8.30-13.00 e il lunedì e giovedì anche dalle 15.00 alle 17.00.

Si ricorda che sono esclusi dalla funzione di scrutatore: i dipendenti del Ministero dell’Interno, delle Poste e Telecomunicazioni e dei Trasporti, gli appartenenti a Forze Armate in servizio, i medici provinciali, gli ufficiali sanitari e i medici condotti, i segretari comunali e i dipendenti dei Comuni, addetti o comandati a prestare servizio presso gli uffici elettorali comunali.

Coloro che saranno nominati dalla Commissione elettorale riceveranno la notifica nel rispetto delle modalità e dei tempi di legge.

L’Ufficio Elettorale, in ogni caso, è a disposizione per eventuali ulteriore informazioni: tel. 0536 833223 (dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 12.30 e il giovedì anche dalle 15.00 alle 16.00).

Spazi, aggregazione, formazione e lavoro: tre atti approvati in Giunta regionale sulla programmazione delle politiche giovanili

Spazi, aggregazione, formazione e lavoro: tre atti approvati in Giunta regionale sulla programmazione delle politiche giovanili
Autore e Copyright immagine: Roberto Brancolini

Al fianco delle nuove generazioni. Prosegue la programmazione della Regione per il sistema integrato delle politiche giovanili in Emilia-Romagna, con l’approvazione di tre delibere da parte della Giunta.

Formazione, orientamento al lavoro, creatività, volontariato, aggregazione, sviluppo sostenibile, trasformazione digitale, contrasto al fenomeno dei neet – giovani che non studiano, non sono iscritti a corsi di formazione e non lavorano; e ancora, promozione sociale e territoriale e proposte nate nell’ambito di YOUZ, il forum partecipativo dei giovani emiliano-romagnoli.

Sono queste le priorità dei 113 progetti dedicati a ragazze e ragazzi promossi dagli enti locali che sono stati ammessi nella graduatoria approvata per l’accesso ai contributi del bando triennale per i giovani 2022 -2024 finanziato dalla Regione Emilia-Romagna. Il cui obiettivo è dare più stabilità alle politiche giovanili nei territori e realizzare azioni strutturali a lungo termine. Come previsto dalla legge regionale 14 del 2008 che, fin dalla sua approvazione, dà sostegno ai percorsi di crescita e valorizzare delle loro competenze e opportunità.

Per il 2022, la Regione ha assegnato un milione e 200mila euro e altrettanti ne verranno stanziati nei prossimi due anni, per un totale di 3 milioni e 600mila euro al 2024.

La suddivisione dei finanziamenti per l’anno in corso prevede contributi per 94.338,50 euro a progetti in provincia di Piacenza, 72.381,31 euro in quella di Parma, 265.095,50 euro in quella di Reggio Emilia, 155.670 euro in quella di Modena, 215.899,04 in quella di Bologna, 30.850 euro in quella di Ferrara, 87.527,65 euro in quella di Forlì-Cesena, 121.875 euro in quella di Ravenna e 86.413 euro in quella di Rimini. Inoltre, 70.000 euro vanno all’associazione GA/ER (Giovani Artisti Emiliano Romagnoli) dei comuni capoluogo. I contributi ai singoli progetti possono coprire fino al 70% della spesa massima ammissibile.

Le risorse sono destinate al rafforzamento della rete degli sportelli Informagiovani e agli altri spazi che di servizi, in particolare le iniziative collegate alla youngERcard. Tra le attività finanziate anche iniziative a sostegno della creatività giovanile e della creazione di reti di giovani artisti.

Giovani evoluti e consapevoli (GECO): 1,5 milioni di euro

Altre possibilità di finanziamento sono legate ai fondi del Dipartimento nazionale delle politiche giovanili e del servizio civile universale, già nella disponibilità della Regione Emilia-Romagna, e pari a più di 1 milione e mezzo di euro. L’approvazione della proposta progettuale GECO12 (Giovani evoluti e consapevoli) da parte della Giunta definisce gli ambiti di progettazione per la distribuzione delle risorse, che saranno assegnate dopo il confronto con i Comuni capoluogo con il vincolo di dover realizzare azioni di sistema che avranno ricadute su tutto il territorio regionale. Si punta a consolidare e rafforzare la collaborazione tra Enti locali, a condividere esperienze e strumenti per favorire una collaborazione stabile tra gli enti coinvolti e a una maggiore qualità degli interventi in programma.

YOUZ prosegue: parola a ragazze e ragazzi

Infine, l’adozione da parte dell’esecutivo regionale delle “Linee di indirizzo e di azione per le nuove generazioni triennio 2022-2024”, che verrà sottoposto all’esame dell’Assemblea legislativa. La strategia individuata prevede l’integrazione di strumenti, risorse e obiettivi strategici, mettendo al primo posto il potenziamento delle politiche attive per incoraggiare autonomia e pari opportunità di crescita e di realizzazione personale delle ragazze e dei ragazzi, con particolare attenzione a superare le disuguaglianze, aumentate a causa della pandemia. Grande importanza verrà data all’effettiva partecipazione dei giovani nella definizione e nella valutazione degli interventi che li interessano. Un confronto avviato con il forum regionale giovanile YOUZ 2021 Generazione di idee nato per costruire insieme ai giovani le politiche che li riguardano: sono 10, infatti, le proposte avanzate dai giovani di YOUZ che la Giunta regionale ha accolto e che sta realizzando. YOUZ, esperienza che proseguirà anche in tutto il 2022.

Proseguono i controlli dei Carabinieri a Modena e nel resto della provincia

Proseguono i controlli dei Carabinieri a Modena e nel resto della provinciaProseguono i controlli serali e notturni nel Capoluogo e nel resto del territorio, finalizzati a prevenire la consumazione dei reati di strada, tra i quali anche quelli in materia di sostanze stupefacenti e le condotte di guida più pericolose per gli utenti della strada.

Nel corso dei servizi effettuati negli ultimi due giorni, i Carabinieri della Compagnia di Sassuolo, nell’arco della serata, hanno proceduto al controllo di alcuni esercizi pubblici a Maranello, Marano e Prignano sulla Secchia e di alcune aree verdi di Vignola, tra le quali il Parco delle Città Gemellate, dove è stato identificato e segnalato alla locale Prefettura un giovane trovato in possesso di una dose di hashish.

Alle 2.45, un equipaggio del Nucleo Operativo e Radiomobile, nel centro urbano di Carpi, ha fermato un’autovettura il cui conducente, un 21enne, è risultato con tasso alcolico quasi doppio rispetto al limite stabilito dal Codice della Strada. Il giovane è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Modena per guida in stato di ebrezza e la patente gli è stata ritirata per la sospensione.

Durante i controlli, le pattuglie sono state anche impegnate in altre tipologie di interventi, come una lite tra vicini in un condominio di Modena, avvenuta per futili motivi poco dopo la mezzanotte, nel corso della quale due condomini si sarebbero reciprocamente minacciati; una segnalazione di disturbo alla quiete pubblica in un parco di Castelnuovo Rangone, per la quale sono intervenuti i Carabinieri della locale Stazione e un’assistenza ad utenti della strada effettuata, poco prima delle una di notte, a seguito dell’improvviso incendio di un’autovettura in marcia lungo la Via Europa di Mirandola, a cura dei militari della locale Stazione, ove per le operazioni di spegnimento sono dovuti intervenire anche i Vigili del Fuoco.

Lavori pubblici, contro l’aumento dei prezzi energetici e delle materie prima, la Giunta approva il nuovo “Prezziario regionale”

Nuovo aggiornamento da parte della Regione Emilia-Romagna del “Prezziario dei lavori pubblici”.

Un “tagliando” deciso davanti al perdurante, eccezionale aumento dei costi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici, per scongiurare il blocco di un settore strategico, anche ai fini dell’attuazione del PNRR. Garantendo alle imprese la copertura delle maggiori spese effettivamente sostenute, evitando allo stesso tempo possibili rischi di speculazione e fornendo ai cittadini condizioni certe e interlocutori affidabili.

L’adeguamento dell’Elenco regionale dei prezzi delle opere pubbliche – previsto dal Decreto Aiuti e approvato dalla Giunta regionale nell’ultima seduta – entrerà in vigore con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione il prossimo 1^ agosto.

Da quella data, tutte le stazioni appaltanti pubbliche dell’Emilia-Romagna (dai Comuni alle Province alle Aziende sanitarie locali) dovranno assumerlo a riferimento, sia per bandire le nuove gare, che per pagare le opere già realizzate nel corso del 2022.

Decine di migliaia di voci – dalle materie prime, agli impianti e alla strumentazione tecnica, ai diversi tipi di lavorazione, al costo della manodopera – aggiornate in base alla rilevazione degli andamenti di mercato.

“Il nuovo prezziario regionale- sottolineano il presidente della Regione e l’assessora regionale alla Programmazione territoriale e edilizia- rappresenta un punto di riferimento fondamentale non solo per quanto riguarda le gare d’appalto pubbliche, ma anche per gli interventi di edilizia privata, come quelli legati al superbonus 110%. Proviamo a garantire le condizioni migliori ai soggetti pubblici, a un comparto fondamentale per la ripresa e ai cittadini, per la realizzazione dei lavori previsti, evitare ulteriori aumenti e il blocco dei cantieri”.

Frutto di un approfondito confronto con imprese, professionisti e sindacati, questo riallineamento è il terzo deciso dalla Regione dopo quelli dell’aprile 2022 e dell’agosto 2021, per uniformare il prezzo di riferimento dei materiali e delle lavorazioni edili agli effettivi valori di mercato. Inoltre, vengono unificati i listini dei settori della sanità e delle opere forestali che in precedenza utilizzavano prezzari autonomi.

Salute mentale bene primario: oltre 5 milioni di euro alle Ausl per potenziare i servizi

Rendere migliore la qualità della vita delle persone che si rivolgono ai servizi di salute mentale. Specialmente oggi, che sono emerse nuove esigenze legate all’emergenza sanitaria innescata dalla pandemia da covid-19. Per questo la Giunta regionale ha recentemente stanziato oltre 5 milioni di euro per finanziare diversi progetti volti a potenziare i servizi rivolti ai cittadini seguiti dai servizi di salute mentale.

I fondi provengono dal ministero della Salute che richiede che i progetti siano conclusi entro il 30 giugno 2023.

I primi due obiettivi che la Regione si propone di raggiungere richiamano direttamente le linee guida individuate dal ministero con un’intesa sottoscritta con le Regioni: superare il ricorso alla contenzione meccanica in tutti i luoghi di cura della salute mentale (in Emilia-Romagna diminuito comunque in 10 anni del 75,9%) e prevedere percorsi innovativi alternativi ai ricoveri nelle REMS (Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza, cioè le strutture sanitarie destinate gli autori di reato affetti da disturbi mentali, che hanno sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari).

Il terzo obiettivo invece è stato direttamente indicato dalla Regione che lo ha individuato tra le criticità da risolvere: sostenere e curare preadolescenti e adolescenti con problematiche psicopatologiche.

Secondo il parere dell’assessorato regionale alle Politiche per la salute, si tratta di obiettivi ambiziosi, ma raggiungibili, sulla base delle competenze disponibili nell’ambito del Servizio sanitario regionale. Si tratta di ripensare a fondo la cura delle persone affette da disturbi mentali, abbandonando progressivamente strumenti come la contenzione meccanica o il ricovero e intercettando in anticipo i bisogni dei pazienti, già dalla preadolescenza.

Per farlo la Regione ha utilizzato un metodo di programmazione partecipata che ha convolto le direzioni sanitarie, gli specialisti, i direttori di dipartimento. In questo modo le azioni programmatiche volte a individuare le soluzioni per superare le criticità sono state definite e condivise insieme.

Progetto preadolescenti e adolescenti

I progetti finanziati saranno rivolti alla gestione delle problematiche psicopatologiche dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni e comprenderanno diversi ambiti di attività, dall’ambulatoriale, residenziale o di strutture di ricovero, a secondo dei bisogni identificati delle AUSL.

L’obiettivo è di dare risposta ai problemi psicopatologici che affliggono i preadolescenti e gli adolescenti, ridurre il ricovero dei minori nei Servizi psichiatrici di diagnosi e cura, considerando che i disturbi psichiatrici segnalati dai Servizi di neuropsichiatria infanzia e adolescenza in questa fascia di età tra il 2011 e il 2020 sono cresciuti del 62%.

Occorrerà perfezionare la valutazione su preadolescenti e adolescenti, mediante l’acquisizione di strumenti e test di valutazione; migliorare la presa in cura con specifici modelli attraverso un percorso di formazione certificata per i professionisti; strutturare appositi luoghi di cura specificamente dedicati alla psicopatologia di questi giovani pazienti come ambulatori, semiresidenze, centri diurni, residenze, posti dedicati in ospedale.

La ripartizione per Ausl

Alla Ausl di Piacenza vanno 398.423 euro, Ausl Parma 475.173 euro, Ausl Reggio Emilia 692.715 euro, Ausl Modena 752.457 euro, Ausl Bologna 1.031.650, Ausl Imola 148.011, Ausl Ferrara 345.011, Ausl Romagna 1.204.724

Nuovo bando della Regione per rottamare i veicoli più inquinanti di Comuni e Unioni

Nuovo bando della Regione per rottamare i veicoli più inquinanti di Comuni e UnioniAuto di servizio, pulmini, scuolabus e mezzi operativi come trattori, macchine da lavoro o carrelli semoventi. La Regione Emilia-Romagna mette a disposizione un milione di euro per la rottamazione dei veicoli più inquinanti della Pubblica Amministrazione locale, in particolare nei Comuni della pianura dove si applicano le limitazioni al traffico per la tutela della qualità dell’aria.

Sono in arrivo, dunque, contributi da 25 a 50mila euro per sostituire mezzi alimentati a diesel (fino alla classe Euro 4 inclusa), benzina o bifuel benzina-metano e benzina-gpl (fino all’Euro 3 compresa).

L’obiettivo, spiega l’assessore regionale all’Ambiente, è lasciare spazio a veicoli più performanti per dare un taglio alle emissioni e ridurne l’impatto ambientale. Dopo il successo del primo bando, che lo scorso anno ha sostenuto il rinnovo del parco mezzi finanziando l’acquisto di 179 veicoli tutti elettrici o ibridi con 4 milioni e mezzo di euro, ora si punta a replicare l’iniziativa assicurando agli enti locali aiuti economici concreti e ancor più significativi rispetto al passato.

I contributi

Il contributo regionale coprirà il 75% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 25 mila euro per i veicoli di categoria M1 (cioè automobili destinate al trasporto di persone, con almeno 4 ruote, massimo 8 posti a sedere, oltre al sedile del conducente). Per i veicoli operativi e quelli di categoria M2 (con più di 8 posti a sedere, oltre al sedile del conducente) ed M3 (più di otto posti a sedere, oltre al sedile del conducente, e con una massa massima che supera le 5 tonnellate), il tetto è di 40 mila euro per gli acquisti dei Comuni e di 50 mila per i nuovi mezzi delle Unioni.

Sono ammesse al finanziamento esclusivamente le spese successive al 1° gennaio 2023.

Gli enti beneficiari possono sostituire veicoli, di proprietà o in disponibilità, radiati dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) a decorrere dal 1 gennaio 2021.
I mezzi di categoria M1 potranno essere rimpiazzati solo da veicoli ad alimentazione elettrica. Per i veicoli con più di 8 posti a sedere (categoria M2 ed M3), oltre all’elettrico sarà ammesso anche l’ibrido benzina/elettrico full hybrid o hybrid plug in. Le stesse possibilità di alimentazione sono consentite per i nuovi mezzi operativi.

Come presentare la domanda

C’è tempo dall’8 agosto al 30 settembre per presentare la domanda di contributo. Potranno accedere alle risorse i Comuni della pianura e dell’agglomerato di Bologna fino a 30 mila abitanti, a cui si applicano le limitazioni al traffico per la tutela della qualità dell’aria. Sono comprese le Unioni di Comuni composte da almeno un ente appartenente alle zone richiamate.

Nel caso in cui i fondi si rivelassero disponibili, la misura sarà estesa anche i Comuni con popolazione superiore ai 30 mila abitanti. Non possono presentare istanza di finanziamento gli enti già beneficiari delle risorse assegnate con il bando pubblicato l’anno scorso; specifiche priorità sono attribuite a quelli più piccoli, con meno popolazione.

 

Il modulo di richiesta del contributo è pubblicato al link https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/bandi/bandi2021/bandosostituzioneveicolipa. Dev’essere completato e spedito via pec all’indirizzo: servrifiuti@postacert.regione.emilia-romagna.it.  

Siccità, Coldiretti: a rischio 5450 tesori del gusto, SOS turismo

Siccità, Coldiretti: a rischio 5450 tesori del gusto, SOS turismoDall’Arrappata di San Chirico Raparo alla Slinzega, dai Testaroli alla Porcaloca, sono 5450 i tesori Made in Italy a tavola messi a rischio dalla siccità che sta colpendo le produzioni agroalimentari da nord a sud del Paese prosciugando un bacino strategico di ricchezza enogastronomica che è anche fra i principali motori del turismo nazionale ed estero in Italia. E’ quanto emerge dal nuovo censimento 2022 presentato dalla Coldiretti delle specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, presentata in occasione dell’Assemblea nazionale della principale organizzazione d’Italia e d’Europa.

L’emergenza idrica – spiega Coldiretti – non risparmia neppure le tipicità più rare e, trattandosi di piccole produzioni con quantità ridotte, il rischio è che vengano letteralmente cancellate. Con gli alpeggi secchi per la mancanza di erba e di acqua le mucche e le pecore – rileva Coldiretti – producono meno latte che è alla base dei formaggi “d’alta quota” più apprezzati, ma c’è anche il sole a ustionare le varietà di frutta e verdura più particolari, salvate dall’impegno degli agricoltori. Il calo del raccolto di cereali antichi impatta, inoltre, anche sulla preparazione di pani e dolci tipici, ma anche per alcune varietà di olio extravergine si attende con ansia la pioggia.

Una mappa dei sapori, della tradizione e della cultura della tavola Made in Italy che per quanto le tipologie vede nei primi tre posti del podio la squadra di pane, paste e dolci (1616), quella di frutta, verdura e ortaggi (1577) e il gruppo delle specialità a base di carne (822), seguiti dai formaggi (524) e dai prodotti della gastronomia (320), ma non mancano bevande analcoliche, distillati, liquori e birre, i mieli, i prodotti della pesca e i condimenti dagli olii al burro, in un viaggio del gusto che tocca anche gli angoli più nascosti del Paese. Non è infatti un caso che nei piccoli borghi – sottolinea la Coldiretti – nasca il 92% delle produzioni tipiche nazionali secondo l’indagine Coldiretti/Symbola, una ricchezza conservata nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture storiche. Un patrimonio che spinge a tavola 1/3 della spesa turistica alla scoperta di un Paese come l’Italia che è l’unico al mondo che può contare sui primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare.

La classifica dei prodotti a tavola – spiega Coldiretti – vede la Campania al primo posto con ben 580 specialità davanti a Toscana (464) e Lazio (456), a seguire – sottolinea Coldiretti – si posizionano l’Emilia-Romagna (398) e il Veneto (387), davanti al Piemonte con 342 specialità e alla Liguria che può contare su 300 prodotti. A ruota tutte le altre Regioni: la Puglia con 329 prodotti tipici censiti, la Calabria (269), la Lombardia (268), la Sicilia (269), la Sardegna (222), il Trentino Alto Adige (207), il Friuli-Venezia Giulia (181), il Molise (159), le Marche (154), l’Abruzzo (148), la Basilicata con 211, l’Umbria con 69 e la Val d’Aosta con 36. Ricca e curiosa la lista delle specialità nazionali. In Basilicata nel piccolo borgo di San Chirico Raparo, in provincia di Potenza, dalle pieghe della cultura popolare e della tradizione gastronomica della tavola contadina si trova l’Arrappata, una zuppa di legumi e cereali, dai fagioli ai ceci, dal grano al farro, mentre nel Lazio – continua Coldiretti – c’è la Roncoletta Labicana una varietà di pisello che si caratterizza per la forma particolarmente incurvata del baccello che viene coltivata nella zona di Labico, e in Toscana la cucina povera vede in primo piano i Testaroli della Lunigiana, una pasta fatta di farina e acqua, i friulani vanno fieri della Porcaloca, un’oca intera disossata farcita con filetto di maiale, cucita a mano, legata cotta e affumicata.

Ma specialità si trovano in ogni regione – spiega Coldiretti – in Campania ci sono le Papaccelle, piccoli e coloratissimi peperoni più o meno piccanti che vengono per lo più utilizzati per le conserve sott’aceto, mentre in Emilia-Romagna molto apprezzati – prosegue Coldiretti – sono i Grassei sbrislon anche detti ciccioli, grasso del maiale fatto a dadini, è messo a cuocere a fuoco lento e aromatizzato con spezie locali.  Il Veneto – informa la Coldiretti – va fiero del Sangue morlacco antico liquore del 1830 a base di ciliegie marasche chiamato così dal poeta D’Annunzio per il suo tipico colore rosso cupo, mentre il Piemonte schiera la Toma di Lanzo e ancora il Salame nobile del Giarolo. In Liguria – prosegue la Coldiretti – vanno fieri del Paté di lardo, i pugliesi hanno formaggi squisiti come il Caciocavallo Dauno che può stagionare fino a 6 anni e il Pecorino di Maglie tipico del Salento. In Molise non si può rinunciare alla Treccia di Santa Croce di Magliano tipico formaggio a pasta filata dalla originalissima forma di treccia che sembra essere ricamata come in passato dalle donne del paese. In Calabria – prosegue la Coldiretti – tra i prodotti tradizionali più apprezzati ci sono l’Origano selvatico e il Pallone di fichi. In Lombardia invece si degusta la Slinzega, salume stagionato e speziato di carne bovina, tipico della Valtellina. E se in Sardegna c’è la Facussa, una varietà di cetriolo, in Sicilia – continua Coldiretti – molto tradizionali sono gli Ainuzzi piccole scamorze di latte vaccino che riproducono nella loro forma animali autoctoni. Nelle Marche è tipico della tradizione contadina il Vino di visciole, un vino aromatizzato composto da visciole e da vino preferibilmente rosso Sangiovese o la Roveja, un legume antichissimo simili a piccoli piselli colorati.  In Abruzzo invece – fa sapere la Coldiretti – una specialità ricercata insieme alla famosa mortadella di Campotosto meglio nota, per la sua particolare forma, come Coglioni di mulo. Viene dal Trentino invece l’Altreier kaffee che è un surrogato del caffè, mentre giunge dalla Valle D’Aosta il particolare salume chiamato Boudin e prodotto con patate bollite. Infine, l’Umbria – conclude la Coldiretti – è orgogliosa della Fagiolina del Trasimeno, varietà rara e particolare di legume conosciuto fin dal tempo degli Etruschi o lo Zafferano di Cascia.

Alla base del successo del Made in Italy c’è un’agricoltura che è diventata la più green d’Europa con – evidenzia la Coldiretti – la leadership Ue nel biologico con 80mila operatori, il maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (316), 526 vini Dop/Igp e con Campagna Amica la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori. “L’Italia è il solo Paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare. Dietro ogni prodotto c’è una storia, una cultura ed una tradizione che è rimasta viva nel tempo ed esprime al meglio la realtà di ogni territorio” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare “la necessità di difendere questo patrimonio del Made in Italy dalla banalizzazione e dalle spinte all’omologazione e all’appiattimento verso il basso perchè. il buon cibo insieme al turismo e alla cultura rappresentano le leve strategiche determinanti per un modello produttivo unico che ha vinto puntando sui valori dell’identità, della biodiversità e del legame con i territori”.

‘Note di Notte’ il Midnight Munch Projet martedì 2 agosto a Spezzano

‘Note di Notte’ il Midnight Munch Projet martedì 2 agosto a SpezzanoProsegue l’ormai nota rassegna di spettacoli musicali al Castello di Spezzano (via del Castello n.12) “Note di Notte”. Dieci appuntamenti ci accompagneranno lungo tutta l’estate 2022, con musica di qualità declinata in modi differenti.

Martedì 2 agosto alle 21.00 avremo “Midnight Munch”. Il Midnight Munch Projet – Tiziano Chiapelli Quartet nasce dall’idea di dare il giusto spazio ad uno strumento come la fisarmonica che riesce in questo progetto a spaziare nei ritmi del funk, del jazz e del blues duettando con strumenti musicali già pienamente collaudati nel genere proposto. Ne viene così fuori un connubio piacevole, vibrante, che pervade l’animo. Fisarmonica: Tiziano Chiapelli; basso: Carmelo Isgro’; chitarra: Pino Bifano; batteria: Rino Di Pace.

L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti. La capienza massima è di 199 posti presso la corte, e 99 posti nella Sala delle Vedute. In caso di meteo avverso, gli eventi si svolgono appunto nella sala interna e l’accesso avverrà secondo ordine di arrivo. Disponibile il servizio bar curato da AVF. Per tutte le informazioni: castellospezzano@gmail.com oppure tel. 0536 833298 (in orari apertura sab e dom ore 15.00-19.00); possibile consultare il sito www.fioranoturismo.it o la pagina FB dedicata. Mascherina consigliata.

Tiziano Chiapelli è musicista, concertista eclettico, specializzato in musica jazz, tango e classica. Fisarmonicista di primordine a livello internazionale ha seguito corsi con i maestri Glauco Caminati, Gianni Coscia, Iller Pattaccini e un master in direzione d’orchestra, oltre ad aver studiato improvvisazione jazzistica con Thad Jones ed armonia jazz con Phil Bailey. È vincitore dei seguenti concorsi: Trofeo Tim, Premio Internazionale Città di Castelfidardo, Premio Internazionale Città di Stradella, Premio Internazionale Città di Pianello Valtidone, ecc. È docente di fisarmonica presso Accademia “La Gerundia” Lodi, presso la Milestone School Of Music Piacenza, Accademia Teatro Danza Cremona. Ha collaborato con artisti e musicisti di nota fama, quali Luis Bacalov, José Mascolo, Alessandro Bertozzi, Jeff Turner, Michael Rosen, John Vitali, Stefano Zanchetta, Tom Grant, Pablo Fernandez, Fabio Rossato, Lelio Luttazzi, David Riondino, Franco Oppini. Tiene concerti in diversi paesi europei e dal 2012 al 2014 una tournée in Brasile. Dal 2014 al 2016 con Tullio De Piscopo nel Tour “Senza confini”. Attualmente svolge corsi e seminari musicali in tutta Italia. All’attivo due album pubblicati dall’etichetta discografica Level49.

“In viaggio. Storie e note nomadi”: musica e parole con Gypsinduo e Isabella Dapinguente

“In viaggio. Storie e note nomadi”: musica e parole con Gypsinduo e Isabella DapinguenteUn viaggio contromano con valigia di storie e musica. L’appuntamento, promosso dal Circolo Amici della Lirica, è in programma mercoledì 3 agosto alle 21 nella corte di villa Gandini dove, grazie a testi e narrazione di Isabella Dapinguente e alla musica di Claudio Ughetti e Gio Stefani, in arte Gypsinduo, sarà possibile trascorrere una serata tra recitazione e concerto.

Anima dell’evento, figlio anche delle restrizioni degli ultimi anni, che ci hanno fatto vivere in un mondo chiuso tra confini sempre più stretti, è la metafora del viaggio. Partendo dalla citazione “Si viaggia non per cambiare luogo, ma idea”, lo spettatore verrà portato per mano alla scoperta di mondi nuovi, muovendosi pur restando fermo nella dimensione profondamente umana dell’immaginazione e del pensiero.

Isabella Dapinguente e Gypsinduo (Claudio Ughetti alla fisarmonica e Gio Stefani alla chitarra) si avventureranno per l’occasione in un mix di teatro, narrazione, letteratura di viaggio e musica in grado di accogliere partenze, orizzonti, incontri e confini. Un viaggio di note e storie la cui bussola tra una destinazione e l’altra è quella musicale: le sonorità gipsy, la musica klezmer e balcanica, i tanghi argentini, i ritmi del Caribe. Per ricordare che, da che uomo è uomo, c’è sempre un viaggio da intraprendere, un’Itaca da raggiugere.

In caso di maltempo lo spettacolo si terrà all’interno del Castello. Per info: 059 416157 o biblio.formigine@comune.formigine.mo.it. Ingresso libero.

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 29 luglio 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 29 luglio 2022Al mattino sereno o poco nuvoloso. Dal primo pomeriggio progressivo aumento della nuvolosità con associati rovesci e temporali prevalentemente sul settore centro-occidentale, in serata i fenomeni tenderanno ad interessare le aree di pianura in prossimità del Po. Temperature minime comprese tra 21 e 23 gradi, valori inferiori nelle zone al di fuori dei centri urbani; massime comprese tra 30 e 35 gradi. Venti inizialmente deboli di direzione variabile tendenti a divenire moderati da est sul settore orientale, da sud-ovest lungo i rilievi con locali e temporanei rinforzi. Mare poco mosso.

(Arpae)

La Regione accanto al Terzo settore per sostenere le famiglie e le persone in difficoltà

La Regione accanto al Terzo settore per sostenere le famiglie e le persone in difficoltàUn aiuto concreto per chi è non in condizioni di procurarsi il cibo. Famiglie e persone in grave povertà che trovano spesso nel Terzo settore una risposta per soddisfare i bisogni più essenziali. Un aiuto che, in linea con l’Agenda 2030, garantisca il diritto al cibo e la sostenibilità ambientale.

Per sostenere i soggetti dell’associazionismo e del volontariato impegnati in questo ambito, la Giunta regionale ha approvato un bando che prevede 500mila euro di contributi per le attività solidali di distribuzione di pasti pronti per le persone in grave difficoltà economiche. Non solo: tra le attività previste che possono essere finanziate c’è anche il recupero e la distribuzione gratuita di beni alimentari e no, quali prodotti necessari all’igiene personale e della casa, farmaci e materiale scolastico.

Possono partecipare al bando le Fondazioni onlus, oppure le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale già iscritte, o che abbiano fatto richiesta di iscrizione, al Registro Unico Nazionale del Terzo settore.

L’obiettivo è duplice: da una parte realizzare interventi per la solidarietà, il recupero, lo stoccaggio e la distribuzione gratuita di prodotti alimentari e non solo, dall’altra promuovere la produzione e distribuzione di pasti pronti e limitare gli sprechi. Grande attenzione, infatti, è posta nella promozione del recupero del cibo e della lotta allo spreco alimentare. Inoltre, non ci si limita al sostentamento materiale delle persone in difficoltà, ma si propone anche la costruzione di relazioni di supporto e di orientamento di queste persone.

Il bando

C’è tempo fino al 20 settembre 2022 per fare domanda, con contributi diversificati a seconda della dimensione territoriale dei progetti. Gli importi per ciascun progetto possono variare dai 5mila fino ai 100mila euro per ciascun progetto presentato.

Tra quelli finanziabili c’è il potenziamento e l’avvio degli empori solidali, punti di distribuzione al dettaglio completamente gratuiti con una funzione solidaristica di grande rilievo in Emilia-Romagna, oltre che mense e centri di distribuzione pasti. Gli empori solidali sono veri e propri negozi in cui la persona seguita non solo ha la possibilità di scegliere i prodotti autonomamente, ma può usufruire anche di strumenti di supporto accessori quali l’ascolto, l’orientamento verso i servizi, la formazione, l’inserimento lavorativo, gli spazi mamma-bambino, le consulenze al credito e alla gestione domestica, la possibilità di partecipare ad eventi sociali, sportivi e culturali.

Il bando pone attenzione anche agli aspetti qualitativi del cibo, con un occhio di riguardo per le diverse culture alimentari e per la promozione di stili di vita sani, oltre che alla riduzione degli impatti sull’ambiente finanziando proposte volte alla razionalizzazione della logistica e dei trasporti.

Gli enti del Terzo settore potranno ottenere contributi per coprire le spese sostenute per la gestione degli immobili (canoni di affitto, utenze, pulizie e piccole manutenzioni ordinarie strettamente necessarie allo svolgimento delle attività); per l’acquisto di beni e attrezzature di modico valore; acquisto di materiale di consumo preferibilmente ecocompatibile; per i costi di personale e per i rimborsi spese ai volontari.

I progetti possono avere una durata massima di 12 mesi che decorrono dalla data di pubblicazione della graduatoria sul Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna dei soggetti ammessi a finanziamento.

Modalità e termini per partecipare al bando

Le domande e la relativa documentazione dovranno essere trasmesse entro le 13 del 20 settembre 2022 alla Regione Emilia-Romagna, Settore Politiche sociali, di inclusione e pari opportunità, Area programmazione sociale, integrazione e inclusione, contrasto alle povertà, tramite PEC all’indirizzo:

politichesociali@postacert.regione.emilia-romagna.it

L’Emilia-Romagna sostiene le Cooperative di comunità

Insieme per le comunità locali. Quelle nelle aree montane, nelle aree interne e in quelle meno servite. Per aumentare l’attrattività e frenare lo spopolamento, riqualificare gli spazi pubblici e le aree urbane, contribuire alla loro coesione sociale, sviluppo sostenibile, arricchimento culturale.

Guarda a questi obiettivi il progetto di legge regionale firmato dalla Giunta sulle Cooperative di comunità, approvato oggi dall’Assemblea legislativa: soggetti cooperativi spesso avviati dai residenti di piccoli centri, nei quali è fondamentale la coesione, lo spirito di condivisione e la messa in comune di risorse della comunità stessa.

Un modello di innovazione sociale recente, anche se le prime si sviluppano negli anni Ottanta e Novanta nella provincia di Reggio Emilia, che va sempre più affermandosi ma che, ancora oggi, nel nostro Paese non ha un riconoscimento giuridico specifico.

Con la nuova legge regionale, che ricordiamo essere uno degli obiettivi individuati dal Patto per il Lavoro e il Clima, l’Emilia-Romagna colma questa lacuna nel proprio territorio.

 

Cittadini produttori e fruitori

Le Cooperative di comunità trovano spazio soprattutto in contesti territoriali fragili, comprese le periferie più vulnerabili delle città, dove i servizi alla persona e le occasioni occupazionali sono minori, e rappresentano una risposta della collettività dove i cittadini sono ad un tempo produttori e fruitori di beni e servizi. Spesso con il supporto degli Enti locali.

Nascono infatti per produrre vantaggi a favore di una comunità territoriale definita. Sono composte dai soci promotori, che vi appartengono o che la eleggono come propria, e portano avanti iniziative a sostegno dello sviluppo economico, della coesione e della solidarietà sociale.

Imprese regolate in base ai principi della cooperazione mutualistica così come regolata dal Codice civile.

“Le Cooperative di comunità- sottolineano il presidente della Regione e l’assessora regionale alla Montagna- hanno un ruolo importante per le aree più fragili del territorio, a partire da quelle interne e montane, e la centralità del capitale umano in questo tipo di impresa ne fa uno strumento di grande impatto in contesti spesso piccoli e problematici”.

“La legge approvata- proseguono- consentirà alla Regione di sostenere le Cooperative di comunità dentro un quadro normativo più certo. Da tempo, infatti, sul nostro territorio sono presenti esperienze interessanti che producono ottimi risultati”.

Secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2021 in Emilia-Romagna si contavano 33 Cooperative di comunità associate: 26 in area interna/rurale, 5 in area urbana e 2 in Comuni di cintura. Varie le attività svolte, dalla promozione turistica alle attività agricole, sociali, culturali e altre ancora.

 

Percorso partecipato

L’approvazione del provvedimento è stata preceduta da un ampio confronto con tutti i soggetti regionali durante l’iter in Assemblea legislativa, in particolare nell’udienza conoscitiva della Commissione Politiche economiche.

Nove articoli per un impianto snello, che fissa regole minime senza rischiare di limitare un’attività che, per propria natura, si basa sulla collaborazione fra cittadini e spazia fra settori, obiettivi e utenti diversificati.

Richiamandosi ai principi alla base della cooperazione mutualistica così come regolata dal Codice civile, la legge definisce il ruolo e la funzione delle Cooperative di comunità.

Il provvedimento prevede la possibilità che le Cooperative di comunità possano individuare forme di raccordo delle attività svolte con quelle delle amministrazioni pubbliche, anche attraverso l’adozione di specifiche convenzioni. Oltre a una serie di incentivi, ulteriori a quelli già conseguibili dalle cooperative. Tra questi, la possibilità di ottenere l’utilizzo di aree o beni immobili pubblici inutilizzati o confiscati alla criminalità organizzata e mafiosa e, nel rispetto e nei limiti posti dalla normativa vigente in materia, l’affidamento di lavori e servizi.

La legge approvata prevede un finanziamento di 500 mila euro nel triennio 2022-2024.

Osservatorio Asaps: 34 vittime in Italia negli incidenti del fine-settimana 22-24 luglio

Sono state 34 le vittime  mortali sulle strade nell’ultimo fine settimana, quello tra venerdì 22 e domenica 24 luglio. In calo rispetto al record di 42 morti della settimana precedente. Nelle 72 ore di questo fine settimana le 34 vittime mortali sono così suddivise:  13 automobilisti, 13 motociclisti, 2 ciclisti, 3 pedoni, 2 conducenti di furgone e 1 conducente di quad morti. Tre sinistri mortali sono avvenuti in autostrada. Quindici sulle strade extraurbane principali.

La fuoriuscita del veicolo senza il coinvolgimento di terzi è stata la causa più frequente con 19 sinistri fatali. Oltre la metà degli eventi fatali. Sono gli utenti che avevano più di 65 anni.
L’Emilia-Romagna ha contato 7 decessi6 in Lombardia, 4 in Puglia, 3 in Veneto e Lazio, 2 in Trentino-Alto Adige, Sicilia e Sardegna, 1 in Friuli Venezia Giulia, Marche, Abruzzo, Calabria e Liguria.

Lo ripetiamo, dallo scorso mese di aprile il numero di decessi nei fine-settimana ha sempre contato numeri superiori ai 30-35 decessi.

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