19.2 C
Comune di Sassuolo
sabato, 2 Agosto 2025
Home Blog Pagina 6

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 27 luglio 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 27 luglio 2025In prevalenza sereno o poco nuvoloso per gran parte della giornata con tendenza a peggioramento dalla sera associato a temporali che, dalle pianure settentrionali, si sposteranno verso sud interessando soprattutto le province centro/orientali.

Temperature minime in lieve diminuzione con valori tra 16 e 19 gradi. Massime in aumento tra 28 gradi della costa e 30/32 gradi dell’entroterra. Venti deboli da ovest/nord-ovest, tendenti dalla sera a disporsi da sud-est sui settori costieri. Mare poco mosso.

(Arpae)

Sanità, revisione delle prescrizioni: i Medici di medicina generale coinvolti come sempre

Sanità, revisione delle prescrizioni: i Medici di medicina generale coinvolti come sempre
Copyright immagine: Regione Emilia Romagna A.I.C.G. – Autore: Pietro Ballardini

Medici di medicina generale pienamente coinvolti, e quindi a conoscenza degli aggiornamenti sulle prescrizioni possibili. Peraltro, una revisione che recepisce le ultime indicazioni del nuovo nomenclatore nazionale e ha l’obiettivo di migliorare l’appropriatezza delle prescrizioni stesse e l’accesso alle agende di prenotazione a favore dei pazienti e di chiunque ne abbia bisogno.

In merito alle dichiarazioni di Snami sulle prescrizioni possibili, dall’Assessorato alle Politiche per la Salute si precisa che il catalogo delle prescrizioni legate ai Medici di medicina generale è lo strumento che garantisce unitarietà di accesso alla specialistica su tutto il territorio. Il suo aggiornamento è monitorato e definito da un gruppo composto da esperti clinici e di sistemi di prenotazione CUP compreso medici di medicina generale e Lepida .

Così è avvenuto anche in occasione dell’ultimo aggiornamento, a cui fa riferimento Snami, entrato in vigore a giugno. Un aggiornamento, tra l’altro, che si è reso necessario nei primi mesi del 2025 per recepire le ultime indicazioni del nuovo nomenclatore nazionale in riferimento ai livelli di visibilità delle prestazioni.

Dunque, non vi è alcuna volontà da parte della Regione di sminuire il ruolo dei Medici di medicina generale, che, al contrario, sono stati coinvolti, come sempre, in tutti i passaggi decisionali.

Lo scopo di questa riorganizzazione delle prescrizioni risponde, invece, alla necessità di migliorare il governo dell’appropriatezza prescrittiva, tutelando la qualità della prescrizione e migliorando l’accesso alle agende di prenotazione.

Per fare alcuni esempi, tra le prestazioni in Alta specialità rientrano circa 1.250 voci di genetica richiesti per sospetto di malattia rara o oncologica dopo una visita specialistica, prestazioni diagnostiche ad alta complessità e visite di secondo livello: esami che vengono richiesti normalmente a seguito di visite specialistiche e che non devono essere richieste direttamente dai pazienti, ma degli specialisti. In merito si sta anche potenziando parallelamente la presa in carico da parte dello specialista che è tenuto a prescrivere in prima persona gli esami o le visite che ritiene necessari anche per garantire la continuità delle indagini, semplificare per il cittadino l’iter delle prenotazioni e garantire tempistiche appropriate.
In ogni modo è stato già avviato un sistema di raccolta delle osservazioni puntuali per migliorare costantemente l’accessibilità alle prestazione specialistiche.

Chiusure programmate su A22 Brennero-Modena/A1 Milano-Napoli

Chiusure programmate su A22 Brennero-Modena/A1 Milano-NapoliSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, nelle due notti consecutive di lunedì 28 e martedì 29 luglio, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso, per chi proviene da Milano, il ramo di immissione sulla A22 Brennero-Modena, verso il Brennero.

In alternativa si consiglia di proseguire in A1, uscire e rientrare alla stazione di Modena nord, in direzione Milano, per poi interconnettersi con la A22.

***

Sul Ramo di allacciamento A22 Brennero-Modena/A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di sostituzione della segnaletica verticale, nelle due notti consecutive di lunedì 28 e martedì 29 luglio, con orario 22:00-6:00, sarà chiusa, per chi proviene dal Brennero, l’immissione sulla A1 Milano-Napoli, verso Bologna e verso Milano, in modalità alternata.

In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Campogalliano sulla A22, percorrere la viabilità ordinaria ed entrare in A1 alla stazione di Modena nord o di Reggio Emilia.

 

Chiusure notturne sulla A14 Bologna-Taranto e sulla A13 Bologna-Padova

Chiusure notturne sulla A14 Bologna-Taranto e sulla A13 Bologna-PadovaSulla A14 Bologna-Taranto e sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di pavimentazione, nelle due notti di lunedì 28 e martedì 29 luglio, con orario 21:00-5:00, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

 

Sulla A14 Bologna-Taranto:

-sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna San Lazzaro e Bologna Borgo Panigale, verso la A1 Milano-Napoli.

Di conseguenza, sarà chiusa l’entrata verso la A1 delle stazioni di Bologna San Lazzaro e di Bologna Fiera e non saranno raggiungibili le uscite per chi proviene da Ancona; inoltre, non sarà raggiungibile l’uscita della stazione di Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari:

per chi da Ancona deve raggiungere Milano, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna San Lazzaro, percorrere la Tangenziale verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, il Ramo Verde e rientrare in A14 a Bologna Borgo Panigale;

per chi da Ancona deve raggiungere Firenze, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna San Lazzaro, percorrere la Tangenziale verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli ed entrare sul Raccordo di Casalecchio a Bologna Casalecchio;

per chi da Ancona deve raggiungere Padova: dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di San Lazzaro, percorrere la Tangenziale verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli ed entrare in A13 a Bologna Arcoveggio.

In alternativa alle chiusure delle stazioni, si consiglia di utilizzare:

per chi è diretto verso Padova: Bologna Arcoveggio, sulla A13 Bologna-Padova;

per chi è diretto verso Milano: Bologna Borgo Panigale, sulla A14;

per chi è diretto verso Firenze: Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio.

 

Sulla A13 Bologna-Padova:

-sarà chiusa, per chi proviene da Padova, l’immissione sulla A14 Bologna-Taranto, verso la A1 Milano-Napoli.

Si ricorda che dalle 21:00 di lunedì 28 luglio sulla A13 sarà chiusa l’uscita di Bologna Arcoveggio da entrambe le provenienze, Bologna e Padova, per consentire lavori di ammodernamento delle barriere antirumore.

In alternativa si consiglia di proseguire sulla A14 in direzione Ancona, uscire alla stazione di Bologna Fiera, percorrere la Tangenziale verso Casalecchio e, chi è diretto verso Firenze, potrà entrare sul Raccordo di Casalecchio alla stazione di Bologna Casalecchio, mentre, chi è diretto verso Milano, potrà proseguire sul Ramo Verde ed entrare alla stazione di Bologna Borgo Panigale, verso Milano.

 

In A1 chiusure notturne del tratto Terre di Canossa-Campegine e Parma, verso Milano.

Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, nelle due notti consecutive di lunedì 28 e martedì 29 luglio, con orario 21:00-5:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Terre di Canossa-Campegine e Parma, verso Milano. Contestualmente sarà chiusa l’area di servizio “San Martino Est”, situata nel suddetto tratto.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria a Terre di Canossa-Campegine, percorrere la SS9 via Emilia e rientrare in A1 alla stazione di Parma.

 

Infanzia, oltre 500 nuovi posti nei nidi dell’Emilia-Romagna

Infanzia, oltre 500 nuovi posti nei nidi dell’Emilia-Romagna
Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G.

La Regione finanzia nuovi posti nei nidi, i Comuni dell’Emilia-Romagna rispondono: dopo la prima scadenza del bando prevista il 9 luglio, già il 70% degli Enti locali ha aderito all’iniziativa di viale Aldo Moro. Considerando solo queste domande, si prevede di creare 519 nuovi posti, confermarne 669 attivati l’anno scorso e finanziare con 24,3 milioni di euro un fondo per l’abbattimento delle rette di frequenza per tutti i bambini con Isee minore di 26mila euro (40mila euro se in Comune montano o aree interne).

Numeri molto positivi, anche perché sono parziali e quindi destinati a crescere ulteriormente: la seconda finestra per presentare le istanze si chiude il 17 settembre.

45 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo Plus stanziati nei mesi scorsi dalla Giunta regionale, 6 in più rispetto all’anno precedente, per finanziare il bando: 15 milioni (+4 rispetto all’anno scorso) sono destinati a confermare i nuovi posti nido attivati nel precedente anno educativo e ad attivarne di nuovi, 30 milioni (+2 rispetto all’anno scorso) sono invece disponibili per ridurre o addirittura azzerare i costi delle rette a carico delle famiglie. Particolare attenzione è rivolta alle aree più disagiate: dei 30 milioni, infatti, 11,5 sono destinati ai Comuni montani e delle aree interne, per consentire l’accesso gratuito al nido per le famiglie con Isee pari o inferiore a 40mila euro che vi risiedono. 18,5 milioni finanziano i restanti Comuni per ridurre la retta alle famiglie con Isee pari o inferiore a 26mila euro.

“L’Emilia-Romagna è da sempre all’avanguardia nei servizi per la prima infanzia- afferma l’assessora a Welfare, Scuola e Politiche per l’infanzia, Isabella Conti- ma possiamo, e dobbiamo, fare ancora meglio e di più per garantire a bambini e famiglie un servizio di straordinario valore educativo come quello del nido. Abbiamo deciso di aumentare i finanziamenti e la risposta di così tanti Comuni e Unioni a un bando che è uscito a fine maggio, quindi neppure due mesi fa, è la conferma che la scelta è stata giusta. Già adesso saremmo in grado di attivare oltre 500 nuovi posti, oltre a confermare quelli attivati negli anni scorsi, e sicuramente le domande aumenteranno da qui alla scadenza del bando. Il nostro obiettivo rimane quello di aprire le porte del nido a tutti i bambini e le bambine, nelle grandi città così come in montagna e nelle aree interne”.

Gli esiti del bando al 9 luglio

Al 9 luglio le richieste di finanziamento presentate sono 163 a fronte di una potenziale utenza di 230 enti, il 70% della platea complessiva; in particolare, le 163 domande vengono da 151 Comuni e 12 Unioni di Comuni.

Le istanze riguardano complessivamente investimenti per i servizi educativi per l’infanzia 0-3 anni per un ammontare di 30,6 milioni di euro sui 45 complessivamente disponibili. In particolare, 3,6 milioni serviranno al consolidamento dei 669 posti attivati in precedenza; 2,8 milioni permetteranno la creazione di 519 nuovi posti, i restanti 24,2 milioni saranno spesi per ridurre le rette agli aventi diritto iscritti ai nidi pubblici e privati convenzionati nei Comuni e nelle Unioni di Comuni che hanno aderito.

Naturalmente si tratta di nuovi posti “potenziali”, perché il numero esatto potrà essere calcolato quando saranno effettivamente attivati, e a quel punto le risorse potranno essere rimodulate di conseguenza.

Attivazione di nuovi posti e conferma dei posti attivati l’anno scorso provincia per provincia

Secondo i dati provvisori al 9 luglio, rispetto all’anno scorso, nella provincia di Piacenza i nuovi posti nei servizi educativi per l’infanzia in via di attivazione sono 24, quelli attivati l’anno scorso e confermati sono 20. A Parma i nuovi posti sono 39, quelli confermati 88. A Reggio Emilia i nuovi posti sono 35, quelli confermati 120. A Modena si contano 113 nuovi posti e 178 confermati. Nella Città metropolitana di Bologna i nuovi posti sono 119, quelli confermati 148. A Ferrara i nuovi posti sono 12, quelli confermati 33. A Forlì-Cesena i nuovi posti sono 85, quelli confermati 36. A Ravenna i nuovi posti sono 48, quelli confermati 29. Infine, nella provincia di Rimini i nuovi posti sono 44, quelli confermati 17.

Iren rinnova il proprio Programma EMTN funzionale all’emissione di nuovi titoli obbligazionari

Iren rinnova il proprio Programma EMTN funzionale all’emissione di nuovi titoli obbligazionariIren ha rinnovato il proprio Programma EMTN (Euro Medium Term Notes) incrementando l’ammontare massimo da 4 a 5 miliardi di euro. Il Prospetto informativo relativo al Programma è stato approvato da CONSOB e ha ottenuto il giudizio di ammissibilità alla quotazione sul Mercato Telematico delle Obbligazioni (MOT) da parte di Borsa Italiana.

L’approvazione del Prospetto EMTN sul mercato italiano, funzionale all’emissione di titoli obbligazionari, consente di diversificare le fonti di finanziamento, rafforzare la presenza di Iren sul mercato dei capitali e contribuire allo sviluppo di un mercato obbligazionario nazionale sempre più competitivo, trasparente e orientato alla sostenibilità.

La costituzione del nuovo Programma EMTN è stata celebrata con una cerimonia “Ring the Bell” avvenuta stamattina a Palazzo Mezzanotte, in Piazza degli Affari a Milano, alla presenza di rappresentanti di Iren, Consob e Borsa Italiana.

L’operazione si inserisce nella strategia aziendale volta a rafforzare la presenza sul mercato obbligazionario: attualmente il Gruppo ha in circolazione bond senior per un ammontare complessivo di 3,5 miliardi di euro, inclusi sei green bond, in linea con gli obiettivi ESG del Gruppo, oltre all’emissione, a gennaio 2025, del primo bond ibrido da 500 milioni di euro.

Il Programma EMTN ha ricevuto il giudizio “BBB” da parte delle agenzie di rating Fitch Ratings e S&P Global Ratings.

L’operazione ha visto il coinvolgimento di Mediobanca in qualità di Arranger e di Goldman Sachs International, Intesa Sanpaolo (Divisione IMI CIB) e UniCredit nel ruolo di Dealer.

Iren è stata assistita dallo studio legale Legance e le banche sono state assistite dallo studio legale Gianni & Origoni.

Il rinnovo del programma EMTN, per la prima volta approvato da Consob e quotato sul MOT è un passo importante per la nostra società, perché ci consentirà di raccogliere nuovi capitali sui mercati finanziari in maniera ancora più efficiente. Questo per realizzare gli investimenti industriali del nostro Piano. – dichiara Luca Dal Fabbro, Presidente esecutivo di Iren – L’operazione è in linea con la strategia finanziaria di privilegiare gli strumenti obbligazionari ed in particolare i finanziamenti di tipo sostenibile, che oggi sono pari circa al 90% del debito totale”.

Aree interne, quattrocento nuovi posti di lavoro, potenziamento dei collegamenti, sviluppo di comunità energetiche

Aree interne, quattrocento nuovi posti di lavoro, potenziamento dei collegamenti, sviluppo di comunità energeticheQuattrocento nuovi posti di lavoro grazie all’ampliamento delle serre idroponiche a San Giovanni di Ostellato (Fe), acquisto delle aree dell’ex zuccherificio di Comacchio, con successivi recuperi e riconversioni d’uso degli immobili. E ancora, realizzazione di un centro turistico ricreativo d’eccellenza a impatto zero a Portomaggiore e attivazione di politiche di welfare territoriale per contrastare lo spopolamento attraverso il potenziamento della mobilità tra i comuni limitrofi, il recupero edilizio per favorire l’insediamento di nuovi nuclei familiari e lo sviluppo delle comunità energetiche.

Sono questi gli elementi principali del nuovo Progetto di sviluppo territoriale del Basso Ferrarese, che da una parte vede l’azienda Fri-el Green House – attiva nel ferrarese nel settore delle serre idroponiche e della produzione di energia da fonti rinnovabili – e, dall’altra, i Comuni interessati dai progetti di sviluppo dell’azienda, cioè Ostellato, Portomaggiore e Comacchio, unitamente a S.i.Pro., l’Agenzia provinciale per lo Sviluppo territoriale e la Regione Emilia-Romagna.

“Siamo di fronte a un modello di sviluppo territoriale integrato e replicabile, fondato sull’integrazione tra lavoro, innovazione, sostenibilità e inclusione sociale – commenta il vicepresidente della Regione con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla -. Un progetto e un modello istituzionale sperimentale ambizioso, i cui obiettivi sono delle vere e proprie leve di sviluppo per l’intero sistema territoriale ferrarese. Come Regione daremo massimo sostegno all’attuazione del piano attraverso gli strumenti a nostra disposizione, in raccordo costante con le amministrazioni locali e l’impresa, condividendo ogni passaggio di questo percorso di interesse pubblico-privato”.

“Con questo progetto vogliamo ridare slancio a un’area che merita maggiore attenzione e valorizzazione, dimostrando che innovazione, sostenibilità e inclusione possano diventare leve concrete di sviluppo – dichiara Florian Gostner, CEO di Fri-El Green House e aggiunge – abbiamo scelto di investire nel Basso Ferrarese perché crediamo profondamente nel suo potenziale: nella forza del lavoro, nella ricchezza ambientale e culturale, nella possibilità di costruire un modello di rigenerazione territoriale replicabile anche altrove. Fri-el Green House ha sempre adottato un approccio integrato tra impresa e comunità. L’ampliamento delle nostre serre, il recupero di aree industriali dismesse, il centro turistico sostenibile ai Due Laghi, le politiche per la casa e la mobilità: ogni intervento è pensato per generare valore condiviso, lavoro qualificato e nuove opportunità per chi vive e vivrà questo territorio. Siamo orgogliosi di lavorare fianco a fianco con le istituzioni locali e regionali per costruire insieme un futuro concreto, sostenibile e inclusivo per il Basso Ferrarese.”

Il Progetto

Nello specifico, il Progetto di sviluppo territoriale prevede l’ampliamento delle serre idroponiche di Fri-el a San Giovanni di Ostellato, uno stabilimento che oggi conta circa 600 dipendenti, allestendo altri 30 ettari di serre, arrivando a una dimensione che per la gestione richiederà nuovi 400 posti di lavoro. Nelle serre è anche in previsione la realizzazione di un impianto geotermico per l’immissione di energia termica, da fonte rinnovabile, nel processo produttivo, un’innovazione che permetterà di coprire l’intero fabbisogno termico delle serre durante l’anno, immagazzinando calore nei mesi estivi che andrà successivamente a coprire i picchi di richiesta invernali, garantendo una riduzione di circa 30mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica all’anno.

Fri-el, inoltre, ha di recente stipulato con S.i.pro – Agenzia Provinciale per lo Sviluppo territoriale, una opzione per l’acquisto dell’area dell’ex zuccherificio di Comacchio, un complesso su cui sono previsti la costruzione di un nuovo impianto fotovoltaico per la produzione di 24 Megawatt e la riqualificazione e recupero di costruzioni fatiscenti da destinare ad attività di servizio e a uso pubblico, tra cui anche un parco pubblico attrezzato.

Ulteriore obiettivo di Fri-el, sulla base del modello applicato per l’ex zuccherificio, è la ricerca e la riqualificazione di aree dismesse sul territorio del Basso Ferrarese, per installare impianti fotovoltaici e creare nuovi spazi utilizzabili ridando vita a aree inutilizzate da decenni. Tra queste potrebbe rientrare l’area dismessa di proprietà di Conserve Italia nel Comune di Portomaggiore, sulla cui acquisizione è in corso un’interlocuzione.

Per ciò che riguarda il settore turistico, il Progetto di sviluppo prevede una serie di interventi anche allo storico complesso agrituristico “Ai Due Laghi”, acquisito già da tempo da Fri-el, per farne un centro turistico ricreativo di eccellenza a impatto zero. Si tratta di un progetto importante per introdurre nel territorio un nuovo modello di ospitalità diverso da quello agrituristico tradizionale. Il progetto prevede la realizzazione di nuove strutture a basso impatto ambientale come case sull’albero e glamping: una forma di campeggio che unisce il contatto con la natura al comfort offrendo la possibilità di soggiornare in tende già allestite e dotate di servizi confortevoli. Più in generale, si prevede un innalzamento importante della qualità dei servizi offerti, fra cui una parte sportiva, con palestra, padel e centro wellness-spa che sarà accessibile anche agli abitanti della zona.

Per contrastare il calo di popolazione e l’elevato tasso di invecchiamento, entrambi elementi che concorrono a rendere difficile il reperimento di manodopera locale, il gruppo Fri-el si è reso disponibile a sperimentare politiche di welfare territoriale su iniziative specifiche, tra cui la mobilità – potenziando il servizio di collegamento tra i centri urbani e il sito produttivo di Fri-el Green House e l’area industriale di Ostellato – e la casa, favorendo il recupero edilizio di contesti urbani rurali in abbandono e insediamento di nuovi nuclei familiari per poter così contare su nuova occupazione. Non solo, sul piano della residenzialità è prevista anche una parte di mediazione linguistica e culturale per favorire la piena integrazione della manodopera straniera.

A questo si aggiunge infine la possibilità di sviluppare localmente le cosiddette “green community”, comunità energetiche in collaborazione tra pubblico e privato, che possono rappresentare un elemento di ammodernamento delle aree interne, invertendo la rotta dello spopolamento e rendere nuovamente attrattive le aree più fragili.

 

Appello delle province: risolvere la crisi finanziaria degli Enti

Appello delle province: risolvere la crisi finanziaria degli EntiRisolvere la crisi dei bilanci delle Province e assicurare a queste istituzioni stabilità finanziaria e una reale autonomia fiscale.

È questa la richiesta avanzata dai Presidenti di Provincia riuniti oggi a Roma nel Comitato Direttivo UPI, presieduto dal Presidente Pasquale Gandolfi.

Nel solo 2025, le Province dell’Emilia-Romagna versano allo Stato quasi 115 milioni di euro, una cifra che ben rappresenta lo squilibrio finanziario denunciato dagli enti locali. A guidare questo contributo forzoso è la Provincia di Modena, con quasi 24 milioni di euro, seguita da Reggio Emilia, che versa 21,6 milioni di euro netti. A Ravenna la restituzione netta supera i 15 milioni, trattenuti direttamente sull’imposta RC Auto, mentre Ferrara si attesta su oltre 10,6 milioni. Parma sfiora gli 11 milioni, Piacenza restituisce quasi 9 milioni, Rimini 11,3 milioni e Forlì-Cesena 12,3 milioni.

È in questo contesto che si inserisce l’appello dell’UPI, sostenuto con forza anche dalle Province emiliano-romagnole, per una riforma che non sia solo normativa ma soprattutto economica: senza risorse adeguate, nessun ente può garantire in modo efficiente l’esercizio di funzioni fondamentali per i territori e le comunità locali.

“Occorre sanare con urgenza lo squilibrio strutturale del comparto delle Province, stimato dalla Commissione sui fabbisogni standard del MEF in circa 1 miliardo di euro – sottolineano i Presidenti delle Province – e al contempo costruire su basi solide l’autonomia finanziaria delle Province”.

“Dobbiamo uscire dalla logica dell’emergenza e conquistare una riforma strutturale che ridia dignità istituzionale e stabilità finanziaria alle Province – ha dichiarato Giorgio Zanni, Presidente della Provincia di Reggio Emilia e di UPI Emilia-Romagna –. I nostri enti svolgono funzioni fondamentali, dalla manutenzione delle scuole e delle strade, dalla promozione della parità di genere alla valorizzazione delle aree interne. È ora che lo Stato riconosca questo ruolo anche sotto il profilo delle risorse, a partire dalla prossima Legge di Bilancio.”

“Ho avuto mandato dal Comitato Direttivo – dichiara a conclusione dei lavori il Presidente Gandolfi – di chiedere un incontro al Ministro dell’Economia e Finanze Giancarlo Giorgetti, in vista della predisposizione della prossima Legge di Bilancio per il 2026, per aprire al più presto un confronto preventivo e costruttivo sulla manovra e poter illustrare le proposte delle Province italiane. Tra queste, ribadiamo la richiesta di prevedere per le Province un tributo sugli imbarchi nei porti e aeroporti. per ridurre lo squilibrio finanziario del comparto e assicurare stabilità ai bilanci”.

Ponte Veggia riaprirà al transito lunedì 28 luglio

Ponte Veggia riaprirà al transito lunedì 28 luglioIl ponte Veggia riaprirà al transito lunedì 28 luglio. Quaranta giorni dopo la chiusura del 16 giugno scorso, i lavori sulla sede stradale sono terminati e a partire dalle ore 9 di lunedì mattina il transito sull’infrastruttura sarà nuovamente consentito.

“Chiunque voglia partecipare ­- afferma il Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini – è invitato, lunedì alle 9, ad essere presente per il momento istituzionale di riapertura. L’anticipo rispetto ai tempi previsti conferma il grande lavoro di programmazione e coordinamento svolto dal Comune di Sassuolo, capofila dell’opera. La gestione ottimale delle fasi di cantiere è stata fondamentale e il nostro ringraziamento va al gruppo della Direzione Lavori e le imprese esecutrici CME, FEA e CO.VE.MA che hanno dimostrato una grandissima professionalità e competenza. In queste settimane abbiamo incontrato decine di volte l’impresa e la Direzione Lavori  per ottimizzare tutto quanto possibile per agevolare la riapertura al traffico, lavorando su più fasi in parallelo ed evitando, così, inutili tempi morti. Sono state potenziate le squadre operative, senza però forzare i ritmi e con particolare attenzione alla sicurezza nei giorni più caldi, si è evitato il ricorso a turnazioni estreme proprio per non sovraccaricare le attività manuali, che richiedono attenzione e precisione, soprattutto in un intervento su un ponte storico di oltre cento anni”.

I lavori sono terminati solamente sulla sede stradale: l’intervento complessivo continuerà ancora nei prossimi mesi, anche se il traffico veicolare può ora transitare in sicurezza. In particolare: proseguiranno le opere al piano di campagna e lungo l’alveo del torrente Secchia, con interventi sugli argini e sulle protezioni idrauliche; molti dei lavori sono mirati a prevenire le criticità che negli scorsi anni hanno causato chiusure forzate durante le piene; questi interventi sono fondamentali per aumentare la resilienza dell’infrastruttura rispetto ai fenomeni meteorologici estremi.

Per questo motivo la segnaletica orizzontale sarà gialla, anziché bianca, ed il ponte potrà essere attraversato ad una velocità massima di 30 km/h.

“Il lavoro fatto su Ponte Veggia – prosegue il Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini –  è la dimostrazione che con decisione, professionalità e passione le opere pubbliche possono essere portate a termine, addirittura in anticipo evitando il protrarsi di disagi e problemi logistici. Voglio personalmente ringraziare a nome dell’intera città gli operai e le maestranze che hanno lavorato con competenza e dedizione in condizioni complesse, le imprese CME, FEA e CO.VE.MA che hanno messo a disposizione tutta la loro professionalità e competenza ed il team di direzione lavori, collaudo e sicurezza oltre a tutta la nostra partecipata SGP, le forze dell’ordine coordinate dal tavolo della Prefettura, la Polizia locale, la Provincia,  i volontari e tutti i cittadini che hanno contribuito con pazienza e spirito di collaborazione a gestire le settimane di chiusura e infine le imprese del distretto, che hanno compreso l’importanza di un sacrificio temporaneo a fronte di un risultato duraturo per la sicurezza e l’efficienza della mobilità interprovinciale”.

 

Fiume Secchia, portate sotto osservazione: il monitoraggio della Bonifica Emilia Centrale per una migliore gestione dell’acqua

Fiume Secchia, portate sotto osservazione: il monitoraggio della Bonifica Emilia Centrale per una migliore gestione dell’acquaLa Bonifica dell’Emilia Centrale è al lavoro, in questi giorni, sul Secchia, nel tratto a monte della traversa di Castellarano – San Michele dei Mucchietti, opera idraulica strategica (è infatti funzionale alla produzione di energia e funge da serbatoio in grado di rifornire le aree agricole del modenese, vocate a frutticoltura e viti e, in parte, anche quelle del reggiano, per la produzione di foraggi e per i vigneti) che, per volumi d’acqua derivati, costituisce la seconda fonte di approvvigionamento dell’ente e che serve anche una porzione del comprensorio irriguo del Consorzio della bonifica Burana. Lì tecnici e operai del Consorzio, coordinati dal personale del settore Ambiente e territorio dell’ente, stanno svolgendo una campagna di monitoraggio delle portate di magra del fiume mediante l’impiego di misuratori di precisione.

“Si tratta di un’attività rilevante ai fini di quantificare le portate effettive nei periodi di scarsa disponibilità idrica – sottolinea il presidente della Bonifica dell’Emilia Centrale Lorenzo Catellanipoiché, attraverso la raccolta di puntuali dati idrologici è possibile efficientare la gestione della risorsa idrica durante una fase della stagione particolarmente delicata per l’agricoltura”.

I dati raccolti contribuiranno a migliorare la comprensione del comportamento del fiume in condizioni di scarsità idrica: “A fronte delle alte temperature avute – prosegue Catellaniil monitoraggio ci consentirà anche di supportare al meglio quelle attività ambientali verso l’habitat e la biodiversità, oltre alla relativa pianificazione a scala di bacino”.

I misuratori a mulinello utilizzati in questa specifica attività consentono infatti di rilevare con la massima precisione la velocità del flusso d’acqua nei diversi punti della sezione di misura: i dati raccolti permetteranno di ricavare la portata complessiva con ottima affidabilità. Una tecnica, questa, che è particolarmente adatta per condizioni di bassi livelli idrici, dove strumenti automatici o a ultrasuoni potrebbero non garantire la stessa accuratezza.

****

nella foto: una fase dei monitoraggi delle portate del fiume Secchia effettuati dal personale di bonifica dell’Emilia Centrale in questi giorni, a monte della Traversa di Castellarano-S.Michele

Parità di genere, Emil Banca promossa

Parità di genere, Emil Banca promossaUna formazione del personale adeguata e completa, un basso rischio di molestie sul lavoro e un sistema “strutturato in modo adeguato e in via di crescita” in grado di garantire una gestione corretta delle politiche di parità di genere nel proprio contesto lavorativo.

Questo in sintesi il giudizio con cui Rina, ente attivo in oltre 70 Paesi, per il terzo anno consecutivo ha confermato ad Emil Banca la certificazione della conformità alla normativa UNI/PdR 125:2022, la prassi che definisce i temi da trattare per supportare l’empowerment femminile all’interno dei percorsi di crescita aziendale, evitando stereotipi e discriminazioni per una cultura aziendale sempre più inclusiva.

E proprio per “combattere i tabù e creare un ambiente di lavoro più equo e attento ai bisogni di tutti e tutte”, dalle scorse settimane nelle toilette delle sedi della BCC sono disponibili dei sacchetti contenenti una fornitura di assorbenti a disposizione delle colleghe che ne abbiano necessità.

Non assorbenti comuni ma, in un’ottica di Sostenibilità, assorbenti ipoallergenici realizzati in 100% cotone organico dalla società This Unique, all’interno di sacchetti prodotti con stoffe riciclate dalla cooperativa sociale Siamo Qua che promuove il reinserimento lavorativo delle detenute della Casa Circondariale Dozza di Bologna.  

“Lo facciamo perché il ciclo mestruale non deve essere fonte di imbarazzo o disagio, soprattutto nei luoghi di lavoro, perché il rispetto parte dalle piccole cose e perché ogni gesto può generare un cambiamento”, è scritto nella news interna.

Questo progetto sul Confort femminile segue importanti azioni messe in campo dalla Bcc per il benessere del personale, da un piano welfare aziendale strutturato e flessibile, all’attivazione di 10 giorni di smart working al mese, fino alle 30 ore di permessi aggiuntivi per genitori con figli di età inferiore ai 15 anni, caregiver o per accompagnare familiari alle visite mediche.

Emil Banca, Bcc attiva in tutta Emilia con circa 100 filiali e oltre 730 collaboratori, ha ricevuto la prima certificazione sulla parità di genere nel 2022. Da allora, ad ogni “riesame” annuale da parte dell’ente certificatore, ha sempre migliorato le proprie prassi, recependo e mettendo in pratica le raccomandazioni che di anno in anno le venivano segnalate.

“Abbiamo iniziato a lavorare sulla Parità di genere nel 2022 inserendo questo e altri temi legati all’Agenda Onu 2030 nel nostro Piano di Sostenibilità per poi integrarlo nel Piano Strategico della Banca. Questo significa che oggi – spiega il direttore generale, Matteo Passini – colmare il gender gap per noi è un obiettivo strategico, misurato e verificato semestre dopo semestre. Da un punto di vista materiale, in questi tre anni – ha aggiunto il direttore – abbiamo nominato due nuove dirigenti (su 7 totali), le donne nei ruoli di responsabilità stanno crescendo e stiamo definendo percorsi di sviluppo equi ed inclusivi”.

Controlli dei NAS presso i rifugi escursionistici dei parchi regionali dell’Emilia e della Romagna

Controlli dei NAS presso i rifugi escursionistici dei parchi regionali dell’Emilia e della RomagnaNel corso dell’ultimo mese, i militari del NAS di Bologna hanno eseguito una serie di controlli presso presso i rifugi escursionistici, punti di ristoro e locande di montagna, dislocati nei territori montani dell’Appennino, molto frequentati dai turisti durante l’estate in cerca di refrigerio. Eseguiti complessivamente sedici controlli, che permettevano di promuovere a pieno solo quattro delle realtà ricettive e di ristorazione ispezionate. Presso altri rifugi, invece, venivano ravvisate irregolarità, in alcuni casi anche molto gravi.

Per quanto riguarda le condizioni igienico-sanitarie, da segnalare le frequenti situazioni dove i militari si sono trovati davanti ad animali quali gatti e cani di grossa stazza liberi di muoversi nei magazzini alimentari e anche, in alcuni casi, tra i piani di lavoro con le pietanze in preparazione. In altri casi le cucine risultavano totalmente annerite dal fumo dei fuochi e gli intonaci delle pareti e dei soffitti distaccati, anche caduti sui piani di lavorazione e sui fornelli sottostanti. Diversi dei magazzini degli esercizi ispezionati poi erano letteralmente invasi da ragnatele e muffe che rendevano gli stessi ambienti assolutamente insalubri per gli alimenti freschi che vi erano conservati, spesso anche in assenza di adeguata copertura e protezione. Nelle pertinenze di una locanda di montagna si accertava la presenza di un magazzino di alimenti e bevande nonché di un laboratorio per la preparazione di pasta all’uovo, ricavati abusivamente in un garage versante in pessime condizioni igieniche, con decine di deiezioni di roditori sulla pavimentazione, mentre in un altro il magazzino di bevande e alimenti (anche deperibili come le uova) era stato fatto all’interno di una legnaia semi-aperta. Un congelatore a pozzetto che conteneva carni di cervo e funghi, veniva trovato all’interno del bagno privato.
Constatate anche situazioni di affettatrici lasciate sporche di residui rancidi di salumi, non sanificate da tempo, e impastatrici mai deterse a seguito dei continui impieghi per produrre impasti da destinare alla preparazione di pasta fresca e panificati. In alcune circostanze venivano trovati alimenti scaduti anche da svariati anni.

In tre di rifugi si utilizzava la non corretta prassi di preparare confetture e verdure sottolio in vasetti, senza l’adozione di adeguate procedure di pastorizzazione, necessaria, questa, al fine di evitare rischi legati allo sviluppo di botulino.
Riscontrata la frequente consuetudine di congelare irregolarmente (senza avvalersi di opportuno abbattitore di temperatura) e conservare carni ed altri alimenti per anni prima di somministrarli ai clienti; molte delle carni rinvenute, soprattutto di cacciagione, risultavano inoltre irrintracciabili e non attribuibili a canali di fornitura ufficiali.

Sotto l’aspetto della tracciabilità degli alimenti si rinvenivano presso un rifugio oltre 5 kg di tartufo nero estivo privo di qualsivoglia indicazione su quale fosse stato il canale di approvvigionamento e in un’altra struttura 6 kg di funghi porcini essiccati dagli stessi gestori, che non potevano esibire alcun documento attestante l’avvenuta verifica sulla
commestibilità/salubrità eseguita a cura dell’ispettorato micologico dell’AUSL competente per territorio.
Venivano complessivamente sequestrati oltre 700 kg di carni (daino, cervo, cinghiale, bovino), trote salmonate, salumi, latticini, bevande ed altri alimenti scaduti anche da oltre 20 anni, in attesa di essere somministrati o utilizzati nella preparazione dei piatti da servire ai commensali ed agli escursionisti, per un valore complessivo di circa 35.000 €.

Delle diverse criticità veniva tempestivamente data segnalazione alle competenti AUSL per l’emissione dei previsti provvedimenti prescrittivi e interdittivi di competenza.
Veniva sospeso l’esercizio di quattro distinte attività di ristoro per un valore di circa 2.600.000 €.
Venivano inoltre elevate sanzioni per un totale di 27.000 €.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 26 luglio 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 26 luglio 2025Rovesci anche temporaleschi nelle prime ore dell’alba sulle province centro/orientali, con tendenza a rapido esaurimento e ad ampie schiarite. Annuvolamenti localmente intensi nel corso del pomeriggio con temporali che potranno assumere anche forte intensità soprattutto sui settori romagnoli. In prevalenza sereno dalla sera.

Temperature senza variazioni significative, minime tra 18 e 22 gradi, massime attorno a 27 gradi. Venti deboli dai quadranti occidentali. Mare poco mosso.

(Arpae)

Primo grande fine settimane di partenze

Primo grande fine settimane di partenzeScatta il piano esodo estivo: in vista del grande aumento dei flussi veicolari Anas (Società del Gruppo FS) ha potenziato l’impegno del personale su tutto il territorio nazionale e ha ridimensionato la presenza dei cantieri. Da oggi e fino all’8 settembre saranno chiusi o sospesi 1348 cantieri, circa l’81% di quelli attivi (1672). Per agevolare i flussi di traffico già dal 1° luglio sono stati chiusi 98 cantieri inamovibili pari a circa 680 km di strada.

In base alle stime dell’Osservatorio Mobilità Stradale di Anas da oggi e fino al 31 agosto sulle strade e autostrade di competenza ci saranno oltre 273 milioni di spostamenti di autoveicoli. Per questo weekend si attendono 13 milioni e 247mila spostamenti di autoveicoli.

“Siamo impegnati a garantire una circolazione fluida e scorrevole a tutti gli utenti nonostante i grandi flussi di traffico – ha spiegato l’Amministratore delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme – come previsto dal nostro piano esodo sono operativi 2.500 addetti con il presidio delle squadre Anas h24 per monitorare la rete stradale e intervenire subito in caso di emergenza. Con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le Forze dell’Ordine da sempre siamo in prima linea per tutelare la sicurezza stradale dei cittadini lungo la rete. Con il nostro lavoro – sottolinea l’Ad Gemme – vogliamo assicurare a chi si mette in viaggio vacanze serene. Con la raccomandazione per tutti e senza eccezioni di avere sempre comportamenti corretti alla guida come ricordiamo nella nostra campagna di comunicazione con il nostro spot: ‘Quando sei alla guida tutto può aspettare’”.

Lungo la rete Anas per l’ultimo fine settimana di luglio è atteso traffico in costante aumento. Viabilità Italia prevede bollino rosso oggi pomeriggio 25 luglio, domani mattina sabato 26 luglio e domenica pomeriggio 27 luglio: oggi pomeriggio e sabato mattina per gli spostamenti in crescita dai grandi centri urbani per le prime partenze e per week end brevi verso le località di villeggiatura e di mare; domenica pomeriggio per i rientri verso le grandi città.

Le giornate più critiche dell’estate per il traffico sono le mattinate di sabato 2 e 9 agosto, contrassegnate dal bollino nero.

Ricordiamo che il calendario dei bollini per l’estate è disponibile sul sito di Anas (https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo) e su quello di Viabilità Italia (https://www.poliziadistato.it/articolo/28345).

Gli itinerari interessati sono in direzione sud le principali direttrici verso le località di villeggiatura, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e lungo i valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, e in uscita dai centri urbani.  Previsto un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani, soprattutto dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri del fine settimana.  

Il divieto di transito dei veicoli pesanti è in vigore domani, venerdì 25 luglio dalle ore 16 alle 22, sabato 26 luglio dalle 8 alle 16 e domenica 27 luglio dalle 7.00 alle 22.00. 

L’intensificazione della circolazione potrà riguardare i principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 Carlo Felice in Sardegna; la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata  che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto).

Al nord i Raccordi Autostradali RA13 ed RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine, la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la SS45 di Val Trebbia in Liguria, la SS26 della Valle D’Aosta e la SS309 Romea tra Emilia-Romagna e Veneto e la SS 51 di Alemagna in Veneto.

Per la situazione dei cantieri inamovibili Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire la pagina Esodo estivo del sito stradeanas.it (link https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo).

 

La presenza su strada di Anas è di circa 2.500 risorse in turnazione, costituite da personale tecnico e di esercizio oltre al personale delle Sale Operative Territoriali e della Sala Situazioni Nazionale, per assicurare il monitoraggio del traffico in tempo reale h 24.

 

Consigli per un viaggio sicuro

Per chi si mette in viaggio è importante, più che mai nei giorni di esodo, seguire una serie di accortezze:

  • Dotarsi di generi di prima necessità e di una scorta d’acqua per evitare disidratazione durante il viaggio, soprattutto nei giorni in cui è previsto grande caldo
  • Controllare il veicolo, in particolare pressione degli pneumatici, efficienza delle luci, livelli di olio e acqua
  • Consultare il meteo e il calendario dei giorni critici, quando i tempi di percorrenza potranno essere maggiori della norma, valutando eventuali percorsi alternativi
  • Non assumere sostanze alcoliche o droghe prima o durante la guida
  • Tutti i passeggeri e il guidatore, senza eccezioni, devono indossare la cintura e assicurare i bambini nei seggiolini o negli adattatori (fino a 1,50 metri di altezza)
  • Rispettare i limiti di velocità e tenersi sempre sulla corsia libera a destra mantenendo la distanza di sicurezza
  • In caso di stanchezza o sensazione di sonno fermarsi subito, in sicurezza nelle aree di servizio, per riposarsi e recuperare le energie
  • Non distrarsi mai alla guida – Sono tre i tipi di distrazione da evitare quando si conduce un veicolo: distrazione visiva, non guardare la strada; distrazione cognitiva, non porre attenzione alla guida; distrazione manuale, avere le mani impegnate sul volante.

 

Un viaggio informato

Per un viaggio informato le notizie su esodo estivo e viabilità sono disponibili ai link https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo e  www.stradeanas.it/infotraffico e attraverso i canali social corporate (Facebook.com/stradeanas e gli account X @stradeanas, @VAIstradeanas e @clientiAnas) seguendo l’hashtag #esodoestivo2025.

Le informazioni sul traffico sono inoltre disponibili sui seguenti canali:

– VAI (Viabilità Anas Integrata) all’indirizzo www.stradeanas.it/info-viabilità/vai;

– APP “VAI” di Anas, scaricabile gratuitamente in “App store” e in “Play store”;

 CCISS Viaggiare Informati del Ministero delle Infrastrutture al quale Anas partecipa attivamente con risorse dedicate e dati sul traffico;

 Numero verde Pronto Anas 800.841.148 del Servizio Clienti Anas per parlare con un operatore h24 e avere informazioni sulla viabilità in tempo reale. Inoltre, digitando il tasto 5 si può avere una panoramica sullo stato del traffico sulla rete con la posizione dei cantieri, con il tasto 0 è disponibile la situazione previsionale del fine settimana.

– Live Chat del Servizio Clienti all’indirizzo www.stradeanas.it per parlare con un operatore dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 20.00 e avere anche informazioni sulla viabilità in tempo reale e sui cantieri inamovibili.

Bollettini di viabilità sono trasmessi su Tgcom24 e sulle radio partner di Anas: Rai Isoradio, Radio Italia (nazionale).

Anas ricorda le campagne di prevenzione per la sicurezza stradale “Quando guidi, Guida e Basta”, per il rischio incendi “La strada non è un posacenere”.

Meteo fine Luglio: cambiamento radicale proprio durante l’esodo estivo

Meteo fine Luglio: cambiamento radicale proprio durante l’esodo estivoProprio mentre milioni di italiani si preparano a partire per le vacanze, il tempo atmosferico sull’Italia subirà una decisa svolta, generando un contrasto netto con il caldo africano che ha dominato finora. Un’ondata di aria fresca si avvicina al Nord Italia, aprendo la strada a una perturbazione più strutturata che, spinta da una bassa pressione in discesa dal Nord Europa, si estenderà progressivamente su gran parte del Paese.

A confermare il quadro è Ivan Gaddari, meteorologo senior, che parla di sette giorni di refrigerio. Una sorta di pausa che, pur non segnando la fine dell’estate, offre una tregua dal caldo estremo. Secondo Gaddari, però, agosto potrebbe riservare nuove e ondate di calore, lasciando intuire che la stagione estiva sia ben lontana dal concludersi.

Dal team del Meteo Giornale, anche il fisico Davide Santini lancia un messaggio rassicurante: “Le temperature caleranno. E se dovesse arrivare la pioggia dove vi troverete, pazienza, passerà in fretta. Siamo pur sempre in estate”. Un punto di vista che rincuora soprattutto chi ha in programma giornate di relax, sia in casa che in villeggiatura.

Mauro Meloni, meteorologo senior e noto per i suoi aggiornamenti meteorologici, evidenzia come il grande caldo, alimentato dalla presenza dell’alta pressione africana, stia per essere interrotto. Venerdì sarà l’ultima giornata critica, con picchi termici superiori a 40°C in aree come il Centro-Sud della Sardegna, la Sicilia, l’entroterra della Calabria e tratti costieri, ma anche su Basilicata, Molise, l’interno della Campania, la Puglia e l’Abruzzo.

Le condizioni atmosferiche cambieranno però radicalmente già nel fine settimana. Andrea Meloni, coordinatore e fondatore di meteogiornale.it e tempoitalia.it, due portali di riferimento con 10 milioni di visite mensili e con un’esperienza di oltre 25 anni, mette in guardia dal possibile arrivo di temporali anche molto intensi sul Nord Italia, a partire da oggi, venerdì. A preoccupare è soprattutto una perturbazione anomala per il periodo estivo, che si accompagnerà a un centro di bassa pressione, solitamente più frequente in autunno in transito nei prossimi giorni, su cui però sono necessari aggiornamenti con l’ausilio dei Centri di Calcolo, in particolare ECMWF.

L’analisi di Meloni sottolinea come la classica alta pressione delle Azzorre sia stata ormai soppiantata da quella africana, responsabile di estati sempre più calde e difficili da sopportare. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: ormai da settimane temperature notturne costantemente sopra i 20°C in molte città italiane, un parametro che in meteorologia è definito come notte tropicale. Un fenomeno che sta diventando la norma, confermando il processo di tropicalizzazione del clima italiano, supportato da numerosi studi recenti.

Questo mutamento climatico si manifesta ormai su scala globale. Mentre in Italia si attende il ritorno di piogge e temporali, in Scandinavia si registrano da giorni valori tra 30 e 35°C, e negli Stati Uniti nord-orientali – in città come New York, Washington e Boston – per oggi, venerdì (ora locale) c’è allerta per l’arrivo di record storici di caldo. Anche il Giappone sta vivendo una fase prolungata di temperature roventi, per altro, con tassi di umidità deleteri per la salute. Da segnalare anche la temperatura percepita di 60°C di qualche giorno fa avuta a Dubai.

Insomma, quello in arrivo, sottolinea ancora Meloni, è un peggioramento del tempo che ci offrirà una salutare una boccata d’ossigeno che ci proteggerà da una possibile escalation termica che avremmo potuto avere in quello che è notoriamente il periodo più caldo dell’anno. Per almeno una settimana, infatti, saremo al riparo da temperature estreme. Pertanto, è un invito ad accogliere come buona notizia il cambiamento meteo anche da coloro che andranno in vacanza in Italia. – (METEOGIORNALE.IT)

Ruggeri (Lega) “Nuovo regolamento case popolari: nuova giunta, vecchie ingiustizie, tagliati i diritti dei sassolesi storici”

Ruggeri (Lega) “Nuovo regolamento case popolari: nuova giunta, vecchie ingiustizie, tagliati i diritti dei sassolesi storici”
Sharon Ruggeri

“Una decisione miope, ideologica e profondamente ingiusta”, Così Sharon Ruggeri, segretario della Lega Sassuolo ed ex Assessore alle Politiche Sociali, commenta duramente la recente modifica approvata dalla Giunta Comunale (Delibera n. 144 del 17 luglio 2025) che riduce da 15 a 5 i punti attribuiti per la residenzialità storica nelle graduatorie per l’assegnazione degli alloggi ERP.

“La mia amministrazione ha introdotto questo criterio per riconoscere concretamente chi da anni vive a Sassuolo, lavora, paga le tasse, cresce una famiglia e contribuisce alla nostra comunità. Con questa modifica, invece, l’attuale Giunta punisce proprio chi ha fatto crescere Sassuolo, equiparando venti o trent’anni di vita nella nostra città ad appena qualche anno. È inaccettabile”.

Secondo quanto riportato nella delibera, la motivazione del taglio sarebbe quella di “uniformarsi agli altri Comuni dell’Unione” e di “riequilibrare” i punteggi rispetto ad altre situazioni di fragilità, come la presenza di invalidità nel nucleo o famiglie numerose.

“Una giustificazione pretestuosa e strumentale – replica Ruggeri – perché è sempre possibile ricalibrare i punteggi senza colpire la residenzialità storica. È scorretto far passare l’idea che si debba scegliere tra uno o l’altro”.

“Nel mio mandato abbiamo agito con concretezza per sostenere le famiglie: abbiamo introdotto criteri più equi escludendo dalle graduatorie chi aveva debiti verso l’amministrazione, proprio per premiare chi è corretto e paga le tasse. Abbiamo potenziato i servizi per l’infanzia, ottenendo tutti i finanziamenti per scuole ed asili di cui oggi questa Giunta si prende i meriti, pur avendoli semplicemente trovati già progettati e finanziati”.

Ruggeri rivendica anche i numerosi progetti sociali attivati tra il 2019 e il 2024: “Sotto la nostra guida Sassuolo è entrata nelle comunità Dementia Friendly, abbiamo attivato giornate di informazione contro le truffe agli anziani assieme alle forze dell’ordine, incrementato esponenzialmente il nucleo della polizia locale, promosso il progetto ‘Non sono perfetto, ma sono accogliente’ dedicato all’abbattimento delle barriere architettoniche, ottenuto finanziamenti per progetti per disabilità cognitive e per la prevenzione alle ludopatie. Tutti progetti di cui oggi gli attuali assessori si pavoneggiano, dimenticando però che il loro merito è stato semplicemente scattare qualche foto per i social (unica cosa di cui sembrano avere attenzione)”.

E aggiunge con amarezza: “Mentre loro parlano, intanto, molte iniziative sono state eliminate. Le piazze sono vuote, la sicurezza è in declino e chi ama Sassuolo, oggi, viene lasciato indietro”.

“Questa Giunta ha fatto una scelta chiara: non premiare chi ha dato tutto per questa città, ma aprire le porte indiscriminatamente, dimenticandosi di chi c’era prima. Noi non lo accetteremo mai. Continueremo a lottare per una Sassuolo che non dimentica i suoi cittadini”.

 

L’attenzione della Regione verso le imprese ittiche e dell’acquacoltura

L’attenzione della Regione verso le imprese ittiche e dell’acquacolturaLa moria delle vongole, l’aumento del prezzo del gasolio per le barche, i danni causati dal granchio blu e dalla mucillagine. Tutta una serie di criticità che hanno colpito, in questi anni, la pesca e l’acquacoltura dell’Emilia-Romagna; settori per i quali la Regione ha messo a disposizione complessivamente ben 19 milioni di euro.

La discussione sull’assestamento di bilancio e la legge regionale sugli interventi urgenti a favore di settori specifici del comparto agricolo e della pesca è stata l’occasione per l’assessore Alessio Mammi per fare il punto su quanto stanziato.

“In questi anni stiamo garantendo alla pesca e all’acquacoltura importanti risorse messe a disposizione dal bilancio regionale, come misure di sostegno alla pesca e acquacoltura e fondo di cofinanziamento al Feamp/Feampa, oltre alla gestione a livello regionale dei rimborsi nazionali- ha ricordato Mammi-. Si tratta di uno sforzo importante per valorizzare al meglio un comparto che vanta sulla costa da Goro a Cattolica una tradizione antichissima, dà lavoro a migliaia di persone, alle imprese di pesca e all’indotto, e garantisce prodotti di qualità. La crisi che sta attraversando la pesca a causa degli effetti del surriscaldamento globale, del cambiamento climatico e dell’invasione di animali alieni deve essere contrastata. Le misure che abbiamo promosso in questi anni- ha proseguito l’assessore- sono servite a sostenere le imprese, a garantire loro liquidità anche a fronte di un periodo molto complesso e difficile che rischia di mandare in seria difficoltà l’intero comparto. Per la Regione- ha concluso Mammi- è importante continuare nell’opera di sostegno delle imprese, per dare valore a un settore strategico del nostro territorio”.

Nel dettaglio, sono stati erogati 400mila euro per l’anossia e la moria delle vongole, che ha colpito in particolare la zona di Zadina e Cesenatico (FC), e 3,5 milioni di euro di contributi alle imprese per contrastare l’aumento del gasolio impiegato per le barche, dopo i rincari causati dalla guerra in Ucraina. A questi si aggiungono 3,5 milioni di euro su tre anni (2023, 2024 e 2025) sempre a favore delle imprese per i danni causati dal granchio blu, impiegati come contributi e indennizzi per la mancata commercializzazione delle vongole, lo smaltimento e la raccolta del granchio (il bando 2025 è ancora in corso ed è stato prorogato al 27 agosto). La Regione sta gestendo anche i fondi nazionali per il granchio blu destinati alle imprese: si tratta di 3,5 milioni di euro, in parte provenienti dal decreto legislativo 102/2004, e in parte disposti dal commissario straordinario.

Oltre al granchio, lo scorso anno il comparto della pesca si è trovato ad affrontare il problema della mucillagine, fenomeno che ha danneggiato gli strumenti di pesca e causato danni per l’attività: è stato stanziato 1 milione di euro a favore delle imprese colpite (il bando è in corso), per garantire gli indennizzi. Nell’assestamento di bilancio sono stati inoltre previsti 350mila euro per la pulizia e la sistemazione idraulica dello scanno di sabbia antistante la Sacca di Goro, che limita fortemente l’idrodinamismo in quell’area marina, minando l’ecosistema ambientale e le attività di acquacoltura. Infine, sempre attraverso il bilancio regionale, sono stati stanziati negli anni scorsi 6 milioni di euro di cofinanziamento per i fondi europei del Feamp (Fondo europeo degli affari marittimi e della pesca), il cui valore complessivo è attestato a 41 milioni di euro; sono già stati tutti liquidati.

Altri 6 milioni verranno stanziati per cofinanziare il Feampa (Fondo europeo degli affari marittimi, la pesca e acquacoltura), i nuovi finanziamenti europei della pesca per il periodo 2021/2027 che valgono complessivamente 40 milioni di euro. Attraverso il Feampa sono già stati pubblicati due bandi dedicati agli investimenti per la pesca, uno multi-azione a favore delle attività di acquacoltura, due progetti importanti con le università di Bologna – l’Istituto di Cesenatico e uno con l’Università Iuav di Venezia e il centro di ricerche Ismar, e un bando destinato alla sistemazione dei porti di sbarco del pescato. Un ulteriore bando sulle attività di trasformazione e commercializzazione della pesca e acquacoltura uscirà, infine, nei prossimi giorni.

Il servizio Politiche Abitative del Comune di Sassuolo passa all’Unione del Distretto

Il servizio Politiche Abitative del Comune di Sassuolo passa all’Unione del DistrettoIl Comune di Sassuolo trasferisce il servizio delle Politiche Abitative all’Unione dei Comuni per una gestione integrata insieme a Fiorano, Formigine e Maranello: un passo decisivo verso un’amministrazione delle politiche abitative più equa, efficiente e coordinata.

A partire dal 2025, infatti, l’intero sistema di assegnazione degli alloggi pubblici e dell’Agenzia Casa – Affitto in Garanzia sarà uniformato e gestito in modo congiunto all’interno dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico.

Una scelta politica forte, che guarda al futuro, orientata a garantire parità di accesso, semplificazione delle procedure e risposte più rapide ed efficaci ai bisogni delle famiglie del territorio.

“Il diritto alla casa è uno dei capisaldi della nostra visione amministrativa – dichiarano il Sindaco Matteo Mesini e l’Assessore alle Politiche Abitative Maria Savigni – e non può essere lasciato all’improvvisazione o a logiche frammentate. Abbiamo scelto di unire le forze con gli altri Comuni del Distretto perché crediamo che, insieme, possiamo dare risposte migliori. Una rete di Comuni che condivide criteri, strumenti e risorse è più forte e più vicina alle persone”.

Già nei mesi scorsi, il Comune di Sassuolo ha avviato una profonda riorganizzazione dell’Ufficio Casa.

Le funzioni sociali – dall’accoglienza delle domande all’elaborazione delle graduatorie – sono state trasferite all’Unione dei Comuni, con personale dedicato.

Resta invece affidata a SGP la componente tecnica, che seguirà da vicino i rapporti con Acer e gli aspetti gestionali.

 

“Non solo una riforma organizzativa – proseguono Sindaco e Assessore – ma anche un’operazione di giustizia sociale: abbiamo rivisto e armonizzato i criteri per l’accesso sia agli alloggi ERP sia a quelli in affitto con garanzia, rendendoli più trasparenti e aderenti alla realtà sociale ed economica del nostro territorio.”

 

A partire dal prossimo bando, previsto nel 2026, entreranno in vigore i nuovi criteri condivisi dai quattro Comuni.

Particolare attenzione sarà riservata alla residenza stabile, alla composizione del nucleo familiare, alla presenza di disabilità o situazioni di fragilità e alla condizione economica (ISEE).

 

Tra i principali elementi introdotti:

•          Maggior punteggio per chi deve lasciare l’alloggio a seguito di provvedimenti esecutivi, separazioni o inagibilità;

•          Attenzione specifica alle famiglie numerose, ai nuclei monogenitoriali, agli anziani soli e alle persone con disabilità;

•          Requisiti economici e documentali calibrati per garantire sostenibilità, equità e correttezza nell’accesso.

 

“Si tratta – concludono Mesini e Savigni – di un cambiamento importante che mette al centro le persone, la trasparenza e l’equità. Una gestione condivisa, armonizzata e moderna delle politiche abitative è il segno di un’amministrazione che sceglie di affrontare le sfide del presente con responsabilità e visione.”

 

Tennis a Fiorano Modenese: il Comune cerca gestori per l’impianto del Centro Menotti

Tennis a Fiorano Modenese: il Comune cerca gestori per l’impianto del Centro MenottiIl Comune di Fiorano Modenese ha pubblicato un avviso pubblico finalizzato all’individuazione di associazioni e società sportive dilettantistiche (ASD e SSD), senza fini di lucro, interessate alla riqualificazione e gestione dell’impianto sportivo comunale del tennis, situato all’interno del Centro Sportivo Menotti a Spezzano.

L’iniziativa, in attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale, mira a favorire l’aggregazione sociale e giovanile attraverso la rigenerazione, l’ammodernamento e la valorizzazione del patrimonio sportivo cittadino.

“Dopo una prima riqualificazione della piscina comunale, il Centro Sportivo Menotti merita ulteriori opere di rinnovamento e miglioramento, perché rappresenta una delle aree di maggior pregio del nostro territorio comunale: tra l’altro, il tennis italiano sta attraversando un momento estremamente positivo, e il nostro impianto necessita di interventi rilevanti, pertanto il nostro auspicio è che il bando si concretizzi in un’opera di valore, per poter continuare a rispondere adeguatamente alle esigenze dei cittadini.”, sottolinea l’assessore allo Sport e impianti sportivi, Luca Busani.

Il soggetto affidatario, selezionato tramite procedura trasparente e pubblica, potrà gestire l’impianto e attivare attività complementari compatibili con le finalità sportive e sociali del progetto, previo nulla osta del Comune.

Le realtà sportive interessate dovranno presentare un progetto preliminare, corredato da un piano di fattibilità economico-finanziaria, entro e non oltre le ore 13.00 del 30 settembre 2025

E’ possibile effettuare un sopralluogo presso l’impianto, previa prenotazione da effettuarsi entro il 19 settembre 2025, contattando l’Ufficio Sport al numero 0536 833415 o via e-mail a sport@fiorano.it.

Per eventuali chiarimenti o informazioni è possibile scrivere allo stesso indirizzo e-mail entro le ore 13.00 del 30 settembre 2025.

Il testo completo dell’avviso è consultabile sull’Albo Pretorio online del Comune e sul sito istituzionale.

“Schubertiade” gli Spira mirabilis tornano a Formigine con sonorità ottocentesche

“Schubertiade” gli Spira mirabilis tornano a Formigine con sonorità ottocentescheLa Spira mirabilis, orchestra composta da musicisti professionisti provenienti da tutta Europa che ha “trovato casa” a Formigine, torna in città sabato 26 luglio. Il concerto è in programma alle 21 nell’auditorium a loro dedicato (via Pagani 25) con una nuova Schubertiade, il programma tutto dedicato al compositore austriaco Franz Schubert.

Affermano i musicisti: “Con il ricordo ancora vivido dell’entusiasmo di musicisti e pubblico nel 2024, Spira mirabilis presenta a Formigine una seconda Schubertiade: una serata ispirata alle riunioni conviviali ottocentesche, in cui amici e appassionati si incontravano per ascoltare, discutere e vivere insieme la musica di Franz Schubert.

Il programma, interamente dedicato al compositore viennese, propone due volti diversi della sua arte: da un lato la Seconda Sinfonia, nata dallo slancio dei suoi diciassette anni, e dall’altro una selezione del suo repertorio liederistico in trascrizione per soprano ed orchestra. Un concerto che, come da tradizione per Spira mirabilis, nasce da un lavoro collettivo, accurato e partecipato, dove l’ascolto tra i musicisti si riflette nella condivisione con il pubblico.

Nel 2025 Spira mirabilis compie 18 anni: un traguardo che segna la maturità di un progetto calorosamente accolto a Formigine e che continua a crescere con dedizione, curiosità e profondissima passione per la musica.

L’appuntamento è sabato 26 luglio all’Auditorium Spira mirabilis.

Dopodiché il progetto proseguirà nella cornice naturale della Val Canè, in provincia di Brescia.”.

Per maggiori informazioni www.spiramirabilis.com o giovani@comune.formigine.mo.it.

# ora in onda #
...............