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domenica, 3 Agosto 2025
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“Schubertiade” gli Spira mirabilis tornano a Formigine con sonorità ottocentesche

“Schubertiade” gli Spira mirabilis tornano a Formigine con sonorità ottocentescheLa Spira mirabilis, orchestra composta da musicisti professionisti provenienti da tutta Europa che ha “trovato casa” a Formigine, torna in città sabato 26 luglio. Il concerto è in programma alle 21 nell’auditorium a loro dedicato (via Pagani 25) con una nuova Schubertiade, il programma tutto dedicato al compositore austriaco Franz Schubert.

Affermano i musicisti: “Con il ricordo ancora vivido dell’entusiasmo di musicisti e pubblico nel 2024, Spira mirabilis presenta a Formigine una seconda Schubertiade: una serata ispirata alle riunioni conviviali ottocentesche, in cui amici e appassionati si incontravano per ascoltare, discutere e vivere insieme la musica di Franz Schubert.

Il programma, interamente dedicato al compositore viennese, propone due volti diversi della sua arte: da un lato la Seconda Sinfonia, nata dallo slancio dei suoi diciassette anni, e dall’altro una selezione del suo repertorio liederistico in trascrizione per soprano ed orchestra. Un concerto che, come da tradizione per Spira mirabilis, nasce da un lavoro collettivo, accurato e partecipato, dove l’ascolto tra i musicisti si riflette nella condivisione con il pubblico.

Nel 2025 Spira mirabilis compie 18 anni: un traguardo che segna la maturità di un progetto calorosamente accolto a Formigine e che continua a crescere con dedizione, curiosità e profondissima passione per la musica.

L’appuntamento è sabato 26 luglio all’Auditorium Spira mirabilis.

Dopodiché il progetto proseguirà nella cornice naturale della Val Canè, in provincia di Brescia.”.

Per maggiori informazioni www.spiramirabilis.com o giovani@comune.formigine.mo.it.

Maranello, la Consigliera Goldoni (Fratelli d’Italia) risponde al Sindaco Zironi

Maranello, la Consigliera Goldoni (Fratelli d’Italia) risponde al Sindaco Zironi“Desidero innanzitutto esprimere di nuovo la mia solidarietà alla consigliera Rita Pierangela Tocco per l’aggressione subita nei giorni scorsi. Un gesto vile e preoccupante, che ha colpito non solo una persona ma l’intera comunità maranellese. A lei va il mio augurio di pronta guarigione. Tuttavia, ritengo doveroso replicare al comunicato del Sindaco Luigi Zironi, che – pur esprimendo la necessaria vicinanza alla vittima – ha scelto di bollare come “strumentalizzazione qualunquista” ogni legittima riflessione sul problema sicurezza a Maranello”. 

Così Barbara Goldoni, Consigliera Comunale Fratelli d’Italia, che prosegue: “Non si tratta affatto di strumentalizzare un fatto isolato: al contrario, questo episodio rappresenta l’ennesima dimostrazione di una percezione crescente di insicurezza tra i cittadini. Furti, borseggi, atti vandalici: le segnalazioni sono continue e reali, e non possono essere minimizzate. Affrontare questo tema con serietà e senza pregiudizi politici è un dovere per chi, come noi, siede nelle istituzioni.

Ritengo grave liquidare ogni voce critica come “strumentale”, specie quando proviene da chi – come la sottoscritta – ha sempre cercato di porre il tema sicurezza al centro del dibattito consiliare. È inaccettabile che si tenti di mettere a tacere un confronto necessario con l’accusa, implicita, di voler “lucrare politicamente” su un’aggressione. La realtà è che la sicurezza dei cittadini non ha colore politico.

Se le telecamere sono “utili alle indagini”, come afferma il Sindaco, ci si chiede perché non si investa ancora di più in prevenzione, illuminazione pubblica, presidi di prossimità e collaborazione strutturata con le forze dell’ordine. Non basta dichiarare attenzione: serve dimostrarla con atti concreti e con un dialogo aperto anche con l’opposizione, senza alzare muri o derubricare tutto a “strumentalizzazione”.

Mi auguro che da questo episodio nasca finalmente una presa di coscienza collettiva: non si può più ignorare che il tema sicurezza è, oggi più che mai, una priorità per tanti maranellesi. E Fratelli d’Italia – conclude la Consigliera di Fratelli d’Italia Goldoni –continuerà a chiederlo con forza, nel rispetto delle istituzioni ma con la fermezza che il momento impone”.

Post alluvione, sopralluogo del presidente de Pascale e della sottosegretaria Rontini a Roncofreddo e Mercato Saraceno

Post alluvione, sopralluogo del presidente de Pascale e della sottosegretaria Rontini a Roncofreddo e Mercato SaracenoUna strada, via Compagnia, nel comune di Roncofreddo (FC), spazzata via da una frana a maggio 2023. La stessa frana che minaccia di riattivarsi a ogni evento meteo più intenso, mettendo in crisi le famiglie di allevatori della zona e i ragazzi che devono andare a scuola. È da qui che è partito, oggi, il nuovo sopralluogo del presidente della Regione, Michele de Pascale, con la sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini.

Una visita che è proseguita fino a Mercato Saraceno, dove l’Ufficio territoriale di Forlì-Cesena dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ha appena concluso sul fiume Savio un cantiere da 500mila euro e ha in programma altri interventi, oltre ai tanti già effettuati sui corsi d’acqua minori della zona.

Presenti al sopralluogo anche il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca, e le sindache Sara Bartolini (Roncofreddo) e Monica Rossi (Mercato Saraceno).

Prima tappa, dunque, la zona di via Compagnia, a Roncofreddo, dove abitano tre famiglie, due delle quali hanno allevamenti ovini. La strada è stata chiusa durante l’alluvione di maggio 2023 a causa di una frana importante, causata da smottamenti del Monte Farneto. Riaperta dai Vigili del Fuoco in somma urgenza, non è tutt’oggi in sicurezza: a ogni pioggia un po’ più intensa del normale, il monte continua a smottare. Con l’ordinanza del commissario Figliuolo 13/2023 erano state riconosciute le somme richieste in fase di ricognizione speditiva dei danni. L’intervento è stato immediatamente dato in carico a Sogesid, ma con l’ordinanza 33/2024 sono state riconosciute solo le somme per la progettazione, escludendo quindi quelle per l’esecuzione dell’intervento. Su sollecitazione del Comune di Roncofreddo, il commissario straordinario Curcio ha dato disposizioni affinché Sogesid procedesse immediatamente alla progettazione per poter valutare poi un’eventuale “ordinanza speciale”.

“Conosciamo bene la criticità idrogeologica di questa zona e il problema, in particolare, di questa frana, che può riattivarsi in qualunque momento- ha commentato de Pascale-. Sappiamo delle enormi difficoltà che vivono diverse famiglie, soprattutto imprese, che ormai da due anni fanno una fatica incredibile nell’approvvigionamento, nel lavoro quotidiano. La situazione crea problemi anche agli studenti che devono raggiungere la scuola e a chiunque viva qui. È un intervento importante quello che va fatto, affidato a Sogesid. Ed è essenziale accelerare e pretendere che le agenzie dello Stato che ci devono aiutare facciano il loro lavoro. Oggi abbiamo fatto il punto, quindi, con la sindaca di Roncofreddo; il nostro impegno- ha concluso il presidente- sarà totale nello spronare chi ci deve aiutare a farlo in tempi rapidi, e a lavorare con la struttura commissariale perché vengano ripristinati i fondi necessari”.

“Anche qui, come in altre zone di alta collina e in tutto il nostro Appennino, c’è un grande senso di comunità, le persone hanno mostrato forza e coraggio straordinari, e un fortissimo legame con la propria terra. Da parte nostra- ha sottolineato Rontini– c’è la volontà e l’intenzione di fare tutto il possibile, lavorando in un dialogo continuo con tutte le istituzioni, perché la gente possa vivere in condizioni di sicurezza”.

“Anche a Roncofreddo ci sono ancora interventi da realizzare- ha evidenziato Lattuca-, è importante la fase che si sta aprendo per il post alluvione. Con il decreto dei primi giorni di luglio abbiamo a disposizione tante risorse per fare opere di riduzione del rischio rispetto ai fiumi, ma c’è ancora una parte importante del territorio collinare che va ricostruita. Non ci deve essere un conflitto tra pianura e collina ma, anzi, un patto, perché dalle condizioni di vivibilità della collina dipende la sicurezza della pianura”.

Tappa successiva Mercato Saraceno, con la visita al cantiere di somma urgenza – concluso qualche giorno fa – sul Savio. Ultima tappa in municipio, per un confronto con l’amministrazione comunale sullo stato della ricostruzione post alluvione.

Gli interventi

All’indomani dell’alluvione del 2023 e fino ad oggi, l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile (Ufficio territoriale di Forlì-Cesena) ha realizzato numerosi interventi sui corsi d’acqua di propria competenza anche nei comuni di Roncofreddo e Mercato Saraceno.

A Roncofreddo, nell’ambito del cantiere di somma urgenza da 300mila euro finanziato con risorse dell’ordinanza commissariale 6/2023, è stato fatto un intervento (costo 30mila euro circa) di ripristino di importanti erosioni delle sponde sul torrente Pisciatello, a presidio della viabilità pubblica, in località Rudigliano.

Con risorse provenienti da fonti diverse (1 milione 100mila euro dal Fondo sviluppo e coesione 2021/2027 per la sistemazione idraulica dei corsi d’acqua principali e minori del bacino cesenate, 500mila euro di finanziamenti regionali per la manutenzione straordinaria e 844mila euro per quella ordinaria) sono stati fatti interventi diffusi sul torrente Pisciatello e alcuni suoi affluenti per circa 130mila euro; sul torrente Rigossa per 40mila euro e sul fiume Rubicone per 10mila euro. Sono stati effettuati lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, sfalci, rimozione di piante ribaltate in alveo, taglio delle alberature in precarie condizioni di equilibrio sulle scarpate, risezionamenti e ripristini di erosioni di sponda. Il tutto finalizzato al ripristino delle corrette condizioni di deflusso delle acque.

In particolare, sul Pisciatello l’Ufficio territoriale dell’Agenzia è intervenuto a monte di via Golano, a monte e a valle del Ponte di via Selve, per un tratto di circa 2 chilometri, in località Sorrivoli e in località Ardiano; sul torrente Rigossa sono stati realizzati interventi diffusi a monte della località Badia di Longiano fino alla località di Castiglione, in comune di Roncofreddo. Sul Rubicone l’Ufficio è intervenuto in località Felloniche. Entro il termine della stagione autunnale è stato programmato, con risorse regionali, lo sfalcio dell’alveo e delle arginature del Rigossa.

Infine, il Comune di Roncofreddo ha ottenuto con l’ordinanza commissariale 33/2024 un primo finanziamento di 320mila euro per l’adeguamento statico e il miglioramento idraulico del ponte di via Selve, la cui progettazione è attualmente in corso da parte di Consap. Il ponte, che rappresenta l’unico accesso a un nucleo di abitazioni e a un’attività produttiva, è stato danneggiato dagli eventi di piena di maggio 2023.

In comune di Mercato Saraceno sono stati realizzati dall’Ufficio territoriale dell’Agenzia tutta una serie di interventi sul torrente Borello, sul Rio Boratella e sul Rio Cantone con risorse dell’ordinanza commissariale 8/2023 (importo complessivo, 1 milione 100mila euro). Sempre nello stesso ambito è stato programmato dall’Ufficio territoriale, entro l’autunno, un intervento di manutenzione diffuso del Rio Boratella adiacente a via delle Miniere. Sono stati inoltre programmati, con risorse regionali, interventi di manutenzione straordinaria sul fiume Savio nel centro urbano di Mercato Saraceno, mediante sfalci, rimozione di occlusioni in alveo e realizzazione di difese in massi.

Sono appena terminati, intanto, sul Savio i lavori avviati in somma urgenza, per un importo di 500mila euro (ordinanza commissariale 33/2024), all’interno di un più ampio intervento da 4 milioni di euro. È in fase di ultimazione l’intervento di consolidamento di un muro idraulico in località Monte Castello Cà Manenti mediante opere strutturali, come micropali e tiranti, cui seguirà il ripristino del muro idraulico di via Largo Fiume.

Va ricordato, infine, che tra i nuovi interventi oggetto di finanziamento dell’ordinanza 13 ter, sempre a Mercato Saraceno, in località Piavola, è previsto un investimento di 1,4 milioni di euro per il rifacimento della passerella pedonale travolta dal torrente Borello.

Giovani e Terzo settore, in arrivo un nuovo bando della Regione per promuovere il benessere degli adolescenti

Giovani e Terzo settore, in arrivo un nuovo bando della Regione per promuovere il benessere degli adolescenti
Credito immagine: Roberto Brancolini

Il benessere giovanile si tutela con azioni concrete che promuovano educazione emotiva, utilizzo consapevole della tecnologia e valorizzazione delle relazioni umane, empatia e cultura dell’inclusione.

Con questa convinzione la Regione Emilia-Romagna aumenta del 33% le risorse per finanziare nel 2026 interventi rivolti a preadolescenti e adolescenti tra gli 11 e i 19 anni: 800mila euro destinati a soggetti del Terzo settore e privati senza fini di lucro – come associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali e oratori – che dovranno proporre progetti educativi, culturali, sportivi e ambientali coinvolgendo i ragazzi già nell’ideazione e attivando, quando possibile, reti territoriali di collaborazione.

I contenuti del bando sono stati illustrati oggi in Commissione assembleare dall’assessora a Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia e Scuola, Isabella Conti, una tappa preliminare al successivo passaggio in Giunta.

“Questo provvedimento rappresenta uno strumento concreto per dare voce e spazio agli adolescenti, sostenere le famiglie e rafforzare il tessuto sociale dei territori- ha spiegato Conti-. Rafforziamo in modo consistente l’investimento aumentando di un terzo le risorse messe a disposizione dall’assessorato per dare concretezza a progetti e iniziative che abbiano non solo come destinatari, ma anche come co-protagonisti i nostri ragazzi e ragazze, in una fase delicata della loro esistenza. La scuola- ha aggiunto l’assessora- ha un ruolo decisivo nel favorire l’inclusione sociale e la partecipazione attiva alla vita comunitaria dei giovani, ma da sola non basta, soprattutto se pensiamo ai più fragili, e in questo il Terzo settore riveste un ruolo molto importante. Crediamo fortemente nel dovere delle istituzioni non solo di sostenere, ma anche di promuovere il benessere dei giovani”.

I contenuti del bando

Degli 800mila euro complessivi disponibili, 200mila sono destinati a progetti di valenza regionale, che coinvolgano cioè almeno tre ambiti provinciali, e 600mila a progetti territoriali che si sviluppano a livello comunale o distrettuale.

I progetti dovranno essere realizzati nel corso del 2026 e le domande dovranno essere presentate esclusivamente online tra il 15 settembre e il 15 ottobre 2025. Si richiede di coinvolgere i ragazzi nella progettazione e realizzazione di attività ludiche, educative, di sostegno e aiuto tra coetanei, per valorizzare il loro protagonismo e le loro capacità. Saranno inoltre premiate le iniziative che prevedono la co-progettazione con enti pubblici e privati, l’attivazione di reti territoriali, il radicamento nel contesto di riferimento.

Tra gli obiettivi principali che le iniziative dovranno perseguire figurano la promozione della cittadinanza attiva, il contrasto al disagio giovanile, la valorizzazione delle competenze relazionali e la prevenzione di fenomeni come il bullismo, il cyberbullismo e il ritiro sociale.

Particolare attenzione è riservata ai ragazzi in condizioni di fragilità, come giovani caregiver, minori stranieri non accompagnati, adolescenti con disabilità o appartenenti a minoranze, con difficoltà di socializzazione o a rischio di dispersione scolastica. Il bando incoraggia inoltre l’uso consapevole delle tecnologie digitali, la comprensione del funzionamento dell’Intelligenza Artificiale e degli algoritmi che regolano le principali piattaforme online. Si chiede di favorire da un lato abilità pratiche, dall’altro di promuovere attitudini critiche nei confronti di questi strumenti.

La distribuzione dei fondi territoriali avverrà in base alla popolazione di ragazzi e ragazze residenti, con un numero massimo di progetti finanziabili per distretto. Il contributo regionale potrà coprire fino al 50% del costo complessivo, con un tetto massimo di 15mila euro per i progetti territoriali e di 50mila euro per quelli regionali.

Sicurezza stradale, scende il numero di vittime e feriti in Emilia-Romagna: -22% e -3% negli ultimi cinque anni

Sicurezza stradale, scende il numero di vittime e feriti in Emilia-Romagna: -22% e -3% negli ultimi cinque anniMeno morti, meno feriti e meno incidenti: la sicurezza sulle strade emiliano-romagnole nell’ultimo anno fa segnare numeri in miglioramento. A certificarlo sono i dati raccolti e validati dall’Istat, ed elaborati dall’Ufficio di Statistica della Regione Emilia-Romagna.

In valore assoluto, però, il numero delle vittime resta rilevante: nel 2024, in Emilia-Romagna si sono conteggiati 273 morti (-2,15% rispetto all’anno precedente) e 21.632 feriti (-0,85%) su un totale di 16.758 incidenti (-0,30%), pari a 6 morti e 483 feriti ogni 100mila residenti. La flessione risulta più significativa se paragonata al 2019, anno di riferimento per lo scorso decennio, con un deciso calo dei morti (-22,44%) e un calo dei feriti (-3,39%), su un numero praticamente costante di incidenti (-0,05%).

I numeri e la mappa dell’incidentalità in Emilia-Romagna sono stati illustrati oggi nel corso di una conferenza stampa dall’assessora alla Mobilità, Irene Priolo, e dal presidente dell’Osservatorio per l’Educazione alla Sicurezza Stradale, Marco Pollastri, che ha anche presentato le iniziative e le attività di prevenzione e formazione in programma per il 2025.

“In Regione si conferma un trend positivo che ci avvicina agli obiettivi europei di dimezzamento di morti e feriti gravi entro il 2030- ha commentato Priolo-. Si tratta di un risultato incoraggiante, ma che non deve farci abbassare la guardia: c’è ancora tanto da fare. È necessario, quindi, dare continuità all’impegno in termini di prevenzione, educazione stradale e controlli, soprattutto perché, se si guarda alle principali cause di incidente, che sono la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità, è evidente che sono evitabili.”

“La sicurezza stradale- prosegue l’assessora- è per noi una priorità, che continueremo a sostenere attraverso investimenti mirati, campagne di sensibilizzazione, miglioramento delle infrastrutture e promozione di una mobilità sempre più sostenibile e sicura per tutti, con particolare attenzione agli utenti vulnerabili, come pedoni e ciclisti”.

“Con le iniziative che partiranno in autunno, l’Osservatorio intende promuovere una cultura diffusa della sicurezza e della mobilità sostenibile, intervenendo in modo mirato su tutte le fasce d’età e sugli utenti più vulnerabili della strada- spiega Pollastri-. Vogliamo costruire una rete capillare di informazione e prevenzione che punti a ridurre in modo concreto morti e feriti sulle nostre strade attraverso un impegno condiviso e il continuo confronto con i cittadini, le istituzioni e una pluralità di realtà ed organizzazioni regionali”.

I numeri

A livello territoriale, la provincia dove gli incidenti hanno più frequentemente un esito mortale è quella di Ferrara, mentre Rimini ha il tasso di mortalità più basso. Considerando le vittime e i feriti per numero di incidenti, le strade più pericolose sono quelle del ferrarese, mentre il bolognese e il riminese sono quelle con l’indice di pericolosità più basso. La provincia di Bologna, rappresentando l’area più popolosa della regione, registra il maggior numero di morti, feriti ed incidenti, in valore assoluto, ma mostra un trend in netto calo rispetto agli anni precedenti, soprattutto per numero di decessi, che passano in un anno da 77 a 48. L’unica provincia a far registrare un morto in più rispetto al 2023 è quella di Piacenza, dove comunque il dato è uguale a quello del 2019.

Positivo anche il dato del costo sociale degli incidenti, in discesa costante dal 2019, se si fa eccezione per il 2020 e il 2021 in cui i dati sono stati pesantemente influenzati dagli effetti della pandemia, che si attesta a 1.680.627.369 euro, con un valore pro-capite di 375 euro.

Con 221 morti contro 52 gli uomini si segnalano ancora nettamente più numerosi delle donne. Rispetto all’età, sono gli over 75 quelli più presenti nei dati relativi alla mortalità, seppure tutti in calo rispetto al 2019. Per quanto riguarda i feriti si conferma un numero superiore degli uomini rispetto alle donne, ma qui la fascia d’età più interessata è quella che va dai 18 ai 23 anni. Sul fronte dei feriti, infine, in particolare per gli uomini, si registra un dato in controtendenza rispetto ai valori del 2019.

Rispetto alle diverse categorie di utenti della strada vittime di incidenti fra il 2019 e il 2024, tutte fanno segnare un calo, la categoria più colpita sono i conducenti, che contano il numero più elevato di morti e feriti. Nel 2024 la Provincia di Modena è stata quella con il più alto numero di pedoni morti, con 10 decessi.

La distrazione, il rispetto della precedenza e la velocità sono le tre principali cause di incidente, che complessivamente valgono il 61,9% degli incidenti, il 65,2% dei morti e il 62,2% dei feriti. Se la distrazione è la prima causa in valore assoluto per incidenti, morti e feriti, la velocità risulta quella con il più alto rapporto di mortalità, rapporto di lesività e rapporto di pericolosità. Per quanto riguarda la tipologia di incidente, la fuoriuscita di strada è all’origine del maggior numero di morti e con il più alto rapporto di pericolosità. Lo scontro frontale è invece quello che si colloca al primo posto relativamente al tasso di mortalità e di lesività.

Facendo riferimento alla tipologia di strada, nel 2024, su 16.758 sinistri, 11.720 sono avvenuti su strade all’interno dei centri abitati, pari al 70% del totale, e hanno fatto registrare 114 morti e 14.278 feriti, rispettivamente il 42% e il 66%, del totale, mentre sulle strade extraurbane i sinistri sono stati 5.038, il 30% del totale, facendo registrare 159 morti, il 58% del totale, e 7.354 feriti, pari al 34%. Anche tutti questi indicatori sono in calo rispetto al 2023.

Considerando il mezzo di trasporto, tutti registrano un calo dei morti rispetto agli anni precedenti, solamente per quanto riguarda la categoria dei motociclisti i dati sono rimasti sostanzialmente costanti nel tempo, attestandosi, quest’anno, a 58 decessi per chi era alla guida da solo e a 11 con passeggero.

Il numero di incidenti è sostanzialmente omogeneo dal lunedì al sabato e registra un importante calo la domenica. Rispetto agli orari dal lunedì al venerdì, i picchi di incidenti si registrano intorno alle 8 e poi alle ore 18. Il sabato intorno alle 12 e sempre intorno alle 18. La domenica invece non ha particolari picchi se non alle 11 e alle 18. Per quanto riguarda i morti tranne una particolare evidenza alle 20 della domenica, nelle altre giornate si registrano andamenti abbastanza uniformi. Per i feriti invece i dati sono sostanzialmente in linea con quelli degli incidenti.

Le iniziative dell’Osservatorio per l’Educazione alla Sicurezza Stradale in programma

Le azioni da sviluppare nei prossimi messi sono state definite a seguito del confronto sviluppato in questi mesi con diversi Settori della Regione e con una pluralità di stakeholder regionali tra cui: Prefetture, Ufficio Scolastico Regionale, INAIL, Atenei regionali, ACI, Associazioni di Categoria (Unindustria, CNA, Confartigianato, ecc.), Sindacati (CGIL, CISL, UIL, UGL e relative rappresentanze dei pensionati), Associazioni utenti vulnerabili, Fondazione UNIPOLIS. Gli stessi soggetti collaboreranno attivamente allo sviluppo delle singole azioni.

Nel quadro delle attività dell’Osservatorio per l’autunno 2025, sono previste numerose iniziative mirate a promuovere la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile, differenziate per fasce d’età e tipologie di utenti.

Tra le azioni in programma, la distribuzione di un kit informativo per neogenitori, un momento di confronto regionale sulla mobilità scolastica sicura e sostenibile e il sostegno a progetti didattici nelle scuole. Per i giovani dai 18 ai 29 anni è prevista una campagna digitale in collaborazione con gli Atenei regionali, mentre la fascia 30-65 sarà coinvolta con una comunicazione sugli incidenti in itinere. Gli over 65 saranno destinatari di una campagna sulla consapevolezza alla guida, con materiali diffusi in contesti frequentati da anziani e attività formative future.

Agli utenti più fragili della strada – pedoni, ciclisti e motociclisti – sarà indirizzata il lancio, a partire da ottobre, di tre diversi vademecum da diffondere attraverso i social network con pillole video, che saranno affiancati da interventi di ambient advertisement nelle città capoluogo, a cui si accompagneranno momenti di confronto sulla specifica tematica.

L’appuntamento centrale sarà il 17 novembre a Bologna con il Convegno Regionale sulla Sicurezza Stradale, con l’obiettivo di fare il punto sull’andamento dell’incidentalità e condividere buone pratiche a livello regionale, nazionale ed europeo insieme agli stakeholder territoriali.

Gli otto finalisti del Premio Pierangelo Bertoli 2025

Gli otto finalisti del Premio Pierangelo Bertoli 2025La Prefinale del Premio Pierangelo Bertoli 2025, andata in scena con un grande successo il 22 luglio a Modena, ha decretato gli 8 Finalisti dell’edizione 2025 le cui finali si terranno (date ufficiose) al Teatro Carani di Sassuolo dal 7 al 9 novembre.

I Finalisti, scelti tra 26 Artisti, sono (in ordine alfabetico):

  • Marco Arati, da Reggio Emilia, con il brano “Buio”
  • Caino, da Roma, con il brano “Grande albero”
  • Matteo Faustini, da Brescia, con il brano “Anima gemella”
  • Melty Groove, da Torino, con il brano “Atomi”
  • Nero, da Modena, con il brano “L’America”
  • Mariafrancesca Pompella, da Caserta, con il brano “Lo sai”
  • Matteo Trapanese, da Napoli, con il brano “Canzone in una stanza”
  • Truppo, da Modena, con il brano “Oigres”

La Direzione Artistica del Premio è affidata ad Alberto Bertoli e Riccardo Benini.

Il Premio Pierangelo Bertoli è organizzato da Montecristo Aps, con il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Sassuolo e del Comune di Modena, in collaborazione con sponsor privati, fondamentali per la realizzazione della manifestazione, come Bper Banca (main sponsor), Coop Alleanza 3.0, AZeta Gomma, AZeta Medical Center, Cantine Riunite & Civ, Cersaie, Ceramics of Italy e partner come SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Arci Nazionale Circuito Musicale, Arci Modena rappresentata da Mirco Pedretti.

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 25 luglio 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 25 luglio 2025In prevalenza nuvoloso al mattino con precipitazioni sparse di debole intensità che interesseranno soprattutto i settori centro/orientali. Temporanee schiarite nel pomeriggio con possibilità di rovesci sparsi. Nel corso della sera, non si escludono isolati temporali, più probabili sempre sulle province centro/orientali.

Temperature minime stazionarie tra 20 e 23 gradi; massime in lieve locale diminuzione su valori compresi tra 26 e 29 gradi. Venti deboli occidentali. Mare poco mosso.

(Arpae)

De Pascale e Fabi riguardo alla rimodulazione del rapporto del sistema sanitario regionale con il privato accreditato

De Pascale e Fabi riguardo alla rimodulazione del rapporto del sistema sanitario regionale con il privato accreditato“Da parte della Regione Emilia-Romagna non c’è alcuna volontà di interrompere il corretto rapporto con la sanità privata, rapporto che rappresenta un modello a livello nazionale. Ma di fronte al palese sottofinanziamento nazionale al sistema sanitario, è necessario che tutti prendano consapevolezza della gravità della situazione e facciano la propria parte. Privato accreditato compreso”.

Così il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessore alla Sanità, Massimo Fabi, riguardo alla rimodulazione del rapporto del sistema sanitario regionale con il privato accreditato, tema al centro di un primo incontro lunedì scorso.

Due i temi affrontati. Il tetto dei rimborsi per prestazioni sanitarie in mobilità attiva, ovvero di cittadini di altre Regioni che vengono a curarsi in Emilia-Romagna, e l’acconto relativo alle spese durante il periodo del Covid.

Sul primo: proprio ieri in un incontro ieri al Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stato ribadito l’obbligo previsto dalla legislazione nazionale di fissare un tetto alle prestazioni rese dalle strutture del privato accreditato a pazienti residenti in altre regioni. Si tratta appunto dei rimborsi che le altre Regioni devono all’Emilia-Romagna per quelle prestazioni richieste dalle loro cittadine e dai loro cittadini che scelgono di venirsi a curare in strutture del privato accreditato emiliano-romagnolo. “Il ruolo ausiliario del privato accreditato non è in discussione, ma allo stesso tempo non possiamo permetterci- spiegano de Pascale e Fabi- di rimborsare al privato un euro in più di quanto previsto dalla normativa economico finanziaria, perché a rimetterci sarebbero i conti della nostra sanità, già costretta a far fronte ai tagli sistematici al Fondo nazionale. Quindi, come gesto di responsabilità verso gli utenti del servizio pubblico, abbiamo comunicato, fin da maggio, la nostra intenzione di non superare il tetto di rimborsi indicato dalla legge e richiesto come adempimento per la regolarità del bilancio regionale dal Governo”.

Riguardo alla delibera Covid, l’atto firmato nel 2020 prevedeva un prestito di 80 milioni di euro alle strutture sanitarie private per rimanere operative nonostante l’emergenza e fornire un aiuto decisivo nella fornitura di prestazioni, altrimenti forzatamente irrealizzabili a causa dell’emergenza che stava impegnando gli ospedali e la sanità pubblica in una sfida senza precedenti come quella del coronavirus. L’accordo prevedeva la restituzione dell’acconto in termini da concordare, senza oneri aggiuntivi. Nel 2024 una nuova delibera ha fissato il riconoscimento alle stesse strutture private dei costi legati al mantenimento in servizio del personale.

“Il confronto aperto con il privato prevede appunto di stabilire la reale spettanza di quei riconoscimenti per cui la delibera del 2024 non aveva previsto la necessaria copertura di spesa, diversamente da quanto sostenuto dal privato- sottolineano de Pascale e Fabi-. Inoltre, il prestito e l’eventuale riconoscimento dei costi non possono andare a compensazione, ma devono rappresentare due diverse voci. A questo proposito e in un’ottica di collaborazione, chiediamo di proseguire il tavolo per un’analisi più approfondita dei costi al fine di raggiungere un’intesa che rispecchi la realtà dei fatti e sia giuridicamente e contabilmente ineccepibile”.

“Mettere in sicurezza i conti del servizio sanitario regionale è la nostra priorità- concludono presidente e assessore- e anche per rispetto degli emiliano-romagnoli, ai quali è già stato chiesto un sacrificio con la rimodulazione di alcune leve fiscali legate ai ticket farmaceutici, non intendiamo arretrare di un centimetro. Da un lato continuando a chiedere al Governo un finanziamento adeguato alla sanità pubblica, dall’altro chiedendo a tutti di prendere consapevolezza della situazione e contribuire alla sua salvaguardia”.

Balneari, de Pascale e Frisoni commentano la lettera della Commissione Europea

Balneari, de Pascale e Frisoni commentano la lettera della Commissione Europea“Non vediamo la determinazione necessaria da parte del Governo Meloni per risolvere il problema delle concessioni balneari: senza una linea precisa, che legifera in un senso e poi prova a correggere il tiro con i decreti, non si va da nessuna parte. Siamo già ben oltre il tempo massimo, con un settore lasciato senza un quadro normativo certo. Serve un governo capace di costruire con una Commissione Europea, finora sorda a qualsiasi proposta di mediazione, una soluzione che accompagni e tuteli un settore strategico per il nostro paese”. Così il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessora regionale al Turismo, Roberta Frisoni, commentano la notizia della lettera che la Commissione Europea ha inviato in questi giorni al governo italiano nel tentativo di trovare una soluzione costruttiva alla controversia sulle concessioni balneari.

“La Commissione ha inviato una lettera al Governo, in cui muove nuovamente rilievi alla bozza di decreto ministeriale che avrebbe dovuto risolvere la controversia che da anni contrappone Roma e Bruxelles- aggiungono de Pascale e Frisoni-. Una procedura di infrazione per inosservanza della direttiva Bolkestein è stata avviata ormai cinque anni fa, ma in questi ultimi anni il nostro Governo non ha cercato una soluzione con l’Europa, non è mai stato in grado di interloquire con la Commissione per trovare una via certa a questo settore strategico per il nostro turismo e il nostro Paese”.

“Ora- proseguono il presidente e l’assessora- la lettera della Commissione che smonta il tentativo di decreto operato dal ministro Salvini sugli indennizzi ci riporta a zero. Crediamo sia arrivato il momento di fare chiarezza e chiediamo che il Governo si confronti con le Regioni e gli enti locali per costruire una soluzione comune e condurre insieme una negoziazione in Europa, evitando di lasciare gli operatori in una situazione di confusione normativa che si tradurrebbe solo in infiniti contenziosi amministrativi scaricati sulle spalle degli enti locali deputati a condurre le procedure di evidenza pubblica senza alcun riferimento certo per difendere il proprio modello turistico e la qualita dell’offerta”.

“Come Regione – concludono de Pascale e Frisoni- abbiamo già indicato chiaramente nelle linee di mandato che lavoreremo per accompagnare le amministrazioni comunali, gli operatori, i lavoratori del settore in questa fase delicatissima. In questi mesi abbiamo svolto incontri e approfondimenti anche con le amministrazioni comunali della costa in attesa della definizione dell’emanazione del decreto indennizzi da parte del governo. Terminata la stagione, riapriremo il confronto con un tavolo dedicato allargato a tutti i soggetti coinvolti per accompagnare questo passaggio molto delicato per la nostra economia. E’ del tutto evidente tuttavia che la presenza di un quadro normativo certo da parte del Governo è un requisito essenziale e crediamo che sia giunta l’ora che anche le regioni e gli enti locali possano dare un contributo fattivo cosa, purtroppo, non accaduta fino ad oggi”.

Bilancio, l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna approva l’assestamento

Bilancio, l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna approva l’assestamentoVia libera da parte dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna all’assestamento di bilancio 2025-2027. L’aula ha approvato oggi la legge che, con una manovra di risorse regionali pari a 65 milioni (quasi 200 milioni di euro, invece, se si contano anche le iscrizioni a bilancio delle risorse nazionali ed europee ad assegnazione vincolata), conferma e rafforza le priorità del bilancio di previsione 2025-2027, garantendo la sostenibilità del sistema sociosanitario, l’attuazione spedita dei programmi europei e delle politiche di sviluppo settoriali e territoriali. Sale così a 65 milioni il volume delle risorse regionali mobilitate dalla legge di assestamento.

In un quadro condizionato negativamente dai conflitti armati, dalle tensioni geopolitiche che si vanno moltiplicando e  dal deterioramento delle relazioni commerciali, la manovra punta  allo sviluppo sostenibile dell’Emilia-Romagna, assicurando un aumento di fondi per la tutela della salute, rafforzando la sanità territoriale, integrando e completando gli investimenti finanziati col PNRR e aggiungendo ulteriori prestazioni a quelle che il servizio sanitario regionale già assicura attraverso i Lea. Confermate anche le risorse per le imprese, in particolare un fondo rotativo per la qualificazione energetica e il sostegno alla nascita di nuove realtà imprenditoriali, oltre che interventi per il settore agricolo e per l’ambiente, turismo, cultura, sport e grandi eventi, politiche che contribuiscono all’attrattività del nostro territorio.

Rispetto al documento di giugno, l’assestamento votato mette nero su bianco anche un’integrazione di 360mila euro, frutto di un emendamento presentato in commissione Bilancio dalla maggioranza, a favore di Ert (Emilia-Romagna Teatro Fondazione) e Ater Fondazione (l’ex Associazione Teatri Emilia-Romagna) per compensare il taglio dei finanziamenti nazionali causato dal declassamento dei teatri del Governo.

L’Assestamento aggiorna il Bilancio di previsione anche in base ai risultati del rendiconto dell’esercizio del 2024, nel quale la Regione Emilia-Romagna ha registrato un risparmio di 191,5 milioni di euro, una disponibilità di cassa che supera i 1.376 milioni, il rispetto dei tempi di pagamento con una media di 16 giorni in meno rispetto ai 30 previsti per legge e finanziando investimenti per oltre 152,4 milioni, senza fare ricorso a nuovo indebitamento.

L’Emilia-Romagna, sulla base dei risultati, si conferma la regione più virtuosa del Paese nel rapporto debito/PIL, in particolare per il dato riferito al debito complessivo, che nel 2024 è stato ridotto di ulteriori 70 milioni di euro, scendendo così a 350,5 milioni di euro, pari 79,9 euro pro capite. Un risultato importante, che conferma l’Emilia-Romagna, tra le regioni, come quella meno indebitata in rapporto al Pil.

“Con questa manovra di assestamento la Regione rafforza la propria capacità di rispondere ai bisogni sociali dei cittadini, assicurando risorse aggiuntive per 65 milioni di euro- commentano il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessore al Bilancio, Davide Baruffi- a favore della sanità pubblica, a sostegno della competitività delle nostre imprese, dello sviluppo economico, del comparto turistico e del sistema culturale. In una fase complessa, è una manovra che dimostra tutta la sua solidità nel raggiungimento dell’equilibrio sanitario 2024 nonostante la cronica e costante insufficienza del Fondo sanitario nazionale”.

Approvati dall’assemblea anche il Documento di economia e finanza regionale – DEFR  2026-2028, che dà avvio anche al prossimo ciclo di programmazione e il progetto di legge REFIT, che si occupa di abrogazioni e modifiche di leggi in collegamento con la Sessione europea della Regione. L’approvazione del DEFR 2026-2028 avviene a pochi mesi dal primo DEFR di legislatura (riferito al triennio 2025-2027) e aggiorna gli scenari di contesto e puntualizza ulteriormente gli obiettivi strategici dell’Amministrazione regionale.  Con la legge REFIT, invece, si avviano anche le prime misure di semplificazione e aggiornamento legislativo, arricchite peraltro con emendamenti approvati in commissione e in Assemblea, dopo il confronto con le rappresentanze economiche, in un piano di interventi che sarà ulteriormente rafforzato nei prossimi mesi.

 

La manovra in sintesi

Sanità – Oltre 33 milioni sono destinati alla tutela della salute, risorse che vanno a sostenere investimenti e misure di assistenza di livello superiore a quelle ritenute essenziali (Lea), per le quali non è consentito utilizzare il Fondo sanitario nazionale. In particolare, sono finanziati gli indennizzi per gli emotrasfusi e l’attivazione del numero unico europeo 112, ma anche il contributo per l’acquisto di parrucche da parte delle pazienti in cura per patologie oncologiche o l’esenzione dal ticket di lavoratrici e lavoratori in cassa integrazione. 10 milioni di euro aggiuntivi garantiranno il completamento degli investimenti in infrastrutture per la medicina territoriale (Case e ospedali di Comunità) finanziati in Emilia-Romagna dal Pnrr, affinché nessun cantiere debba rallentare o fermarsi.

Competitività e transizione ecologica – Sono 11,7 milioni le risorse aggiuntive messe a disposizione del sistema delle imprese, in particolare per l’accesso al credito per interventi per la qualificazione energetica e per il sostegno alla nascita di nuove imprese, attraverso i fondi rotativi; 1 milione di euro è  a sostegno della transizione digitale delle imprese; 700mila euro a fondazioni e associazioni senza fini di lucro per la partecipazione a programmi europei di ricerca e innovazione; 2,5 milioni per interventi a favore di alcuni settori del comparto agricolo, oggi in sofferenza, e agroalimentare, in particolare a sostegno della coltivazione della patata, del riso e della barbabietola e per la promozione della pera Igt; 100 mila euro rafforzano infine la misura già finanziata a bilancio sui biodistretti.

Ambiente – Come negli anni precedenti, 5 milioni sono destinati all’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi idrici e i rifiuti (ATERSIR) per l’attuazione di un piano di azione ambientale per un futuro sostenibile.

Turismo, sport e cultura – Sono 4,2 i milioni destinati alla l’attuazione di progetti di marketing e di promozione turistica; 4,7 milioni alla manutenzione di impianti e alla promozione di grandi eventi sportivi e di rilievo regionale e locale; oltre 3 milioni per rafforzare le politiche culturali e a sostegno del patrimonio culturale.

In fase di assestamento e prima variazione vengono iscritte a bilancio anche risorse vincolate strategiche per lo sviluppo economico e sociale della regione Emilia-Romagna. Tra   queste 93 milioni tra 2025 e 2026 di fondi  del Programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori)  finanziato  dal PNRR per  sostenere l’inserimento lavorativo delle persone più  fragili,  44 milioni, sempre di risorse PNRR, per  investimenti per la qualificazione e ammodernamento   di infrastrutture sanitarie, 10 milioni sul triennio per l’implementazione del piano nazionale di contrasto dell’antimicrobico-resistenza, 9,1 milioni nel triennio 2025-2027 per la realizzazione della Ciclovia del Sole, 9 milioni per il sostegno all’associazionismo comunale, 6 milioni sul fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT).

 

“Quelli di Roca Blues” domani a Julive Music Fest

“Quelli di Roca Blues” domani a Julive Music FestSaranno “Quelli di Roca Blues”, la storica band di Pierangelo Bertoli, ad aprire e chiudere il programma di Julive sul Rosa Stage, in piazzale Della Rosa.

Si chiuderà domani, giovedì 24 luglio, la prima esperienza di Julive Music Fest che, per tre giovedì consecutivi, ha accompagnato il mese di luglio a Sassuolo con tre palchi e centinaia di artisti locali.

Quelli di Roca Blues, dalle 20,30, apriranno le esibizioni sul Rosa Stage di piazzale Della Rosa seguiti da Mini-ca, Lorenza Guidelli, Musicanti Erranti, Chiara Casini, Gipsinduo, Valentina Medici e Claudia Rondelli, Kasy, per poi chiudere con il gran finale ancora affidato a Quelli di Roca Blues.

Sul “Grande Stage”, in piazza Martiri Partigiani, invece si esibiranno sempre a partire dalle 20,30: Smoode-B, Bulgari, Nermina Ner, Alberto Parmigiani, Cuore Nero, Stecca, Via Vai, Disconfort e Tragico Party.

Sul “Temple Stage”, al Temple bar, invece: Rey, Sapone Intimo, Elo, Redneck Redemption, Flaming Three, Liders, Influenza, Alibi Likers Peppe, Kusna Band.

Il terzo appuntamento con Julive Music Fest coinciderà anche con il quarto Giovedì Sotto le Stelle che vedrà iniziative, appuntamenti, performance in tutto il centro storico.

Mostra d’arte “Collettiva d’Estate”, a cura del Gruppo Pittori Sassolesi Jacopo Cavedoni

Galleria Jacopo Cavedoni;

Giochi sotto le Stelle: stand, laboratori e gonfiabili per bambine e bambini in piazza Martiri Partigiani

1Fifty & Giaco DJ set: cena e animazione con musica dal vivo al Bar Luana in piazza Risorgimento 31;

Karaoke Kris & Roby al Bar Stella, Via Mazzini 71;

Max Barbari & Friends: concerto di musica live in piazza Garibaldi;

Si fes…Teggia: Esibizioni di balli caraibici in collaborazione con AB Dance Academy in piazzale Teggia;

Summer Dance Party: mercatini, musica e negozi aperti in via Cavallotti

I Bulgari Live Band: concerto di musica live e DJ set Michi B – Clhub in viale XX Settembre;

DJ set di Sarti DJ in piazza Garibaldi

“Lascia un Segno”, avviato il primo progetto di comunicazione rivolto alla comunità penitenziaria

“Lascia un Segno”, avviato il primo progetto di comunicazione  rivolto alla comunità penitenziariaFavorire la riabilitazione dei detenuti e promuovere una cultura dell’integrazione: è questo l’obiettivo di “Lascia un segno”, il progetto di comunicazione sociale ideato dall’agenzia creativa Ad Store e rivolto alla comunità penitenziaria dell’Emilia-Romagna, presentato lo scorso 2 luglio presso la sede di Parma di Ad Store.

Obiettivo della campagna è popolare di messaggi gli spazi interni comuni dei dieci istituti penitenziari dell’Emilia-Romagna rivolti ad ogni attore coinvolto: detenuti in primis, polizia penitenziaria e amministratori penitenziari, operatori sanitari, scolastici e universitari, referenti degli enti locali e regionali, volontari delle associazioni.

Il concept della campagna nasce dalla consapevolezza di come l’ambiente carcerario venga troppo spesso identificato come un non-luogo, in quanto portatore di messaggi di chiusura, solitudine e distacco emotivo ed in questa prima fase del progetto verrà diffuso in 1.800 copie un primo prodotto editoriale, una locandina dalle misure 50×70, che verrà affissa in queste settimane negli spazi comuni delle sezioni detentive: mense, corridoi, aree di svago e aree colloqui con famigliari ed avvocati. Il messaggio è semplice e immediato ma di forte impatto: “Respect yourself”, rispetta te stesso e l’invito a chiedere aiuto in caso di necessità, tradotto in italiano, francese, inglese e arabo.

L’intento è quello di diffondere messaggi che possano essere veicolo di miglioramento delle relazioni tra i vari soggetti che compongono la comunità penitenziaria e di generare una identità comune che riduca le distanze tra i diversi soggetti troppo spesso in conflitto tra di loro. I messaggi delle varie proposte editoriali che verranno sviluppate nei prossimi mesi affronteranno temi fondamentali per la vita in carcere:

  • Prevenzione del suicidio, con messaggi di supporto emotivo;
  • Educazione e recupero, per incentivare la partecipazione ai percorsi trattamentali;
  • Tutela della salute, per contrastare pratiche dannose come la produzione artigianale di alcol;
  • Diritti e convivenza, per rafforzare il rispetto reciproco e il contrasto ai pregiudizi;
  • Volontariato, per favorire il coinvolgimento della comunità esterna nei percorsi di reinserimento sociale.

 

CISL Scuola Emilia-Romagna: “graduatorie e gravi anomalie, ecco la situazione”

CISL Scuola Emilia-Romagna: “graduatorie e gravi anomalie, ecco la situazione”La CISL Scuola Emilia-Romagna, con senso di responsabilità e trasparenza, informa sull’evolversi della situazione legata alle graduatorie delle classi di concorso AB24 e AB25, in particolare a seguito della pubblicazione della graduatoria AB25 avvenuta il 4 luglio 2025.

Numerose segnalazioni pervenute da iscritti e docenti hanno evidenziato gravi anomalie nella valutazione dei titoli. Per questo motivo, in data 7 luglio, la CISL Scuola Emilia-Romagna ha inviato una comunicazione formale all’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna, segnalando errori che hanno avuto ripercussioni dirette anche sulla graduatoria AB24.

«Abbiamo ricevuto tantissime segnalazioni da parte di docenti esasperati da una situazione che ha generato confusione e ingiustizia – ha dichiarato il Segretario Regionale della CISL Scuola Emilia-Romagna –. Era doveroso per noi intervenire con tempestività e fermezza».

Nel dettaglio, è emerso che alcuni candidati avevano dichiarato, nella domanda di partecipazione al concorso PNRR1 per le classi AB25 e AB26, il superamento del concorso DD 499 del 2020, nonostante la relativa graduatoria non fosse ancora stata pubblicata al momento della chiusura delle domande. Questa dichiarazione, in contrasto con quanto previsto dal bando – che richiedeva esplicitamente l’indicazione della data di pubblicazione della graduatoria – è stata comunque accettata dalla commissione.

Tale irregolarità ha generato una situazione di disparità, penalizzando quei docenti che, nel rispetto delle norme, non avevano inserito il titolo per non incorrere in sanzioni, così come coloro che, a gennaio, non avevano ancora sostenuto la prova orale del concorso 2020.

Inoltre, sono stati riscontrati casi di abilitazioni conseguite tramite concorso specifico valutate anche per posti differenti da quelli per cui erano state ottenute, in violazione della normativa vigente, che ne limita la validità esclusivamente allo specifico posto. Questo ha ulteriormente aggravato la situazione, contribuendo a creare disomogeneità e ingiustizie tra i candidati.

A complicare ulteriormente il quadro, diversi docenti hanno segnalato – anche tramite PEC indirizzate all’Ufficio Scolastico Regionale e alle commissioni competenti – ulteriori irregolarità nelle valutazioni, segnalando casi in cui alcuni candidati hanno ottenuto un punteggio superiore rispetto a quello spettante.

La CISL Scuola Emilia-Romagna è intervenuta con prontezza a tutela dei diritti degli iscritti e di tutti i docenti coinvolti, sollecitando un’immediata verifica da parte dell’amministrazione. Grazie a un costante e attento confronto con le istituzioni competenti, si è giunti alla rettifica della graduatoria AB25, pubblicata in forma aggiornata l’11 luglio 2025. Dopo un ultimo intervento in data 22 luglio, è stata rettificata anche la graduatoria di AB24. Tuttavia permangono ancora situazioni di criticità, numerosi errori che sfalsavano la graduatoria.

«Abbiamo seguito ogni passaggio con attenzione e determinazione – ha sottolineato il Segretario Regionale – perché il rispetto delle regole e la trasparenza delle procedure non sono negoziabili. Continueremo a vigilare».

Parallelamente, il sindacato ha avviato tutte le azioni necessarie per garantire ulteriori tutele, anche in relazione agli effetti e alle conseguenze derivanti dagli errori rilevati nella valutazione dei titoli delle graduatorie del concorso PNRR1, per le classi di concorso AB24 e AB25. È già stato impostato un ricorso al TAR, finalizzato alla salvaguardia dei diritti di tutti i partecipanti e vincitori.

La CISL Scuola Emilia-Romagna rinnova il proprio impegno quotidiano per una scuola giusta, trasparente e rispettosa delle regole, continuando a essere al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola.

«La nostra azione non si ferma qui – conclude il Segretario Regionale –. Continueremo a batterci perché ogni docente venga valutato con criteri oggettivi e coerenti, nel rispetto della legalità e della dignità professionale.

 

Lavori di asfaltatura in via Giardini a Ubersetto di Fiorano

Lavori di asfaltatura in via Giardini a Ubersetto di FioranoDa lunedì 28 luglio 2025 e fino a venerdì 8 agosto sono previsti, a Fiorano Modenese, i lavori di rifacimento del manto stradale di via Giardini in località Ubersetto.

Prosegue così l’impegno del Comune di Fiorano Modenese per il miglioramento della qualità della rete viaria e della sicurezza stradale, con un investimento complessivo per l’anno 2025 di 800.000 euro, finanziato con risorse di bilancio, destinato a una serie di interventi strategici sul territorio.

Il cantiere si svilupperà dalla rotatoria di via Giardini con via Cirillo Mussini alla rotatoria con via Viazza I tronco. Verranno fresate ed asfaltate entrambe le corsie di marcia. L’importo dei lavori è di circa 279.000 euro.

Non saranno eseguiti lavori nel tratto di fronte agli ingressi delle ditte DSV ed Elios, area in cui è prevista prossimamente la realizzazione di una nuova rotatoria.

Per evitare rallentamenti e pericolose manovre di cambio corsia il senso di marcia in direzione Maranello resterà aperto, mentre il traffico in direzione Formigine, nel tratto interessato dai lavori, sarà deviato su via Cirillo Mussini, via Canaletto e via Viazza I tronco, per tutta la durata dei lavori.

Il traffico sarà regolato con movieri nei momenti in prossimità della rotatoria con via Viazza I tronco per regolamentare l’accesso all’area commerciale di Maranello 51.

I lavori saranno prorogati in caso di maltempo o altri imprevisti.

L’intervento si inserisce in una programmazione pluriennale che ha già visto importanti investimenti nel 2024 e che proseguirà nei prossimi anni con ulteriori azioni mirate al miglioramento della qualità urbana.

Martedì 29 luglio la nuova seduta del Consiglio Comunale

Martedì 29 luglio la nuova seduta del Consiglio ComunaleSi svolgerà martedì prossimo, 29 luglio a partire dalle ore 20, la prossima seduta del Consiglio Comunale di Sassuolo, convocata in modalità mista dal Presidente del Consiglio Comunale Filippo Simeone presso la sala conferenze della Polizia Locale in via San Pietro 6.

Saranno 13 i punti all’ordine del giorno di cui 6 interrogazioni.

Si inizierà con l’interrogazione a firma del consigliere Roli (Partito Democratico), avente ad

oggetto “Impatto sul personale educativo a seguito dell’inadeguatezza del titolo di studio conseguito presso Unimore negli a.s. 2017/2018 e 2018/2019”, a cui seguirà l’interrogazione presentata da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle avente ad oggetto: “Modifiche al quadro di riferimento nazionale e regionale sulla costituzione e sul finanziamento delle comunità energetiche rinnovabili (Cer)”.

Terza interrogazione in discussione sarà quella presentata da City Lab e Partito Democratico avente ad oggetto “Taglio dei punteggi di qualità artistica e relativi contributi del fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo (Finsv) per il periodo 2025-2027”, a cui seguirà quella presentata dal gruppo Lega avente ad oggetto: “Stato di piantumazione delle nuove alberature e manutenzione di quelle esistenti”. Quinta interrogazione in discussione sarà quella presentata sempre dal gruppo Lega avente ad oggetto: “Spese collaterali all’intervento di riequilibrio idraulico del rio S. Marco”. Chiuderà il gruppo di interrogazioni consigliari quella a firma del consigliere Macchioni (Lista Macchioni) avente ad oggetto “Disagi isola ecologica Arcobaleno”.

Terminate le interrogazioni si procederà con la verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio e variazione di assestamento generale del bilancio di previsione 2025-2027, a cui seguirà la discussione sull’ordine del giorno a firma del consigliere Capezzera (Forza Italia) ad oggetto “Richiesta di adozione di un provvedimento analogo all’ordinanza del Sindaco di Modena (prot. n.250215 del 2 luglio 2025) per la tutela della tranquillità pubblica, del decoro urbano e della sicurezza nella stagione estiva”.

Al nono punto del Consiglio comunale sarà in discussione l’esame di un ordine del giorno presentato da Forza Italia, avente ad oggetto “Sostegno alle studentesse e agli studenti sassolesi coinvolti nella vicenda dei titoli di studio non più abilitanti rilasciati dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (Unimore)”, a cui seguirà l’esame di un ordine del giorno a firma del consigliere Caselli ed altri (Fratelli d’Italia), avente ad oggetto “Adozione di azioni necessarie a tutela del patrimonio pubblico.” e l’esame dell’ordine del giorno presentato dai gruppi Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, City Lab, Sassuolo Guarda Avanti, avente ad oggetto “Tutela del Distretto Ceramico, del comparto produttivo industriale, dei lavoratori e lavoratrici di Sassuolo dai dazi Usa”.

Al dodicesimo punto del Consiglio Comunale l’esame di un ordine del giorno presentato dal Movimento 5 Stelle avente ad oggetto “Contrarietà al piano di riarmo europeo dei singoli stati e all’ aumento delle spese militari al 5% del Pil come da accordi Nato (Rearm Europe/Readiness 2030) e promozione di un’Unione Europea fondata su pace, cooperazione e benessere sociale”.

Chiuderà la seduta del Consiglio Comunale l’esame di un ordine del giorno presentata dal Movimento 5 Stelle, Sassuolo Guarda Avanti, City Lab e Partito Democratico avente ad oggetto “Agenzia per la mobilità e il trasporto pubblico di Modena (Amo) – per un approccio responsabile e costruttivo nella tutela del patrimonio pubblico e nella governance delle società partecipate”.

 

 

 

Tiro alla fionda: un talento modenese agli europei in Belgio

Tiro alla fionda: un talento modenese agli europei in BelgioUn talento del Modenese, il ventitreenne Simone Borsari di Gorzano di Maranello, tra i migliori tiratori di fionda in Italia e tesserato con la società La Fionda Floriano Asd (affiliata FIGeST – Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali), parteciperà ai Campionati Europei di Fionda che si terranno in Belgio dal 25 al 27 luglio.

Simone, neolaureatosi proprio in questi giorni in Scienze delle Produzioni Animali, da un anno vice responsabile in una stalla della Bassa Modenese, porta con sé un bagaglio di passione e dedizione per il tiro sportivo.

“Pratico questo sport da cinque anni per uso sportivo. Sono sempre stato appassionato di tiro a volo e tiro sportivo” – racconta Simone spiegando che la sua avventura è iniziata in modo amatoriale. La sua curiosità e la ricerca costante lo hanno portato a perfezionarsi e, dopo anni di allenamenti autonomi e sperimentazioni, Simone oggi ha raggiunto risultati di rilievo. Ai recenti Campionati Italiani si è classificato quarto con la fionda tradizionale e ottavo con quella di precisione.

“Questa è la prima competizione internazionale per me. Se l’ansia non mi gioca brutti scherzi, spero di far bene. Ho delle buone aspettative, gli allenamenti che sto facendo sono molto molto buoni, quindi potrei aspirare a qualcosina di importante” – afferma con determinazione.

Simone si allena quotidianamente, anche per due o tre ore al giorno, mosso dalla profonda passione che lo lega a questo sport. Una specialità, quella della fionda, che è capace di rilassarlo e mantenerlo concentrato: “Quello che riesco a fare oggi è perché ho imparato a mie spese, senza un istruttore. È una cosa di cui vado molto orgoglioso” – sottolinea.

La partecipazione con la maglia degli Azzurri di Simone Borsari ai Campionati Europei rappresenta non solo un importante traguardo personale per il giovane atleta, ma anche un motivo di orgoglio per la comunità di Maranello e per la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, che vede riconosciuto il valore dei suoi atleti a livello internazionale.

“Simone è un vero talento – sottolinea Giorgio Pompa, presidente dell’Asd La Fionda Floriano di cui è tesserato – Grazie a lui porteremo uno degli sport Figest a un appuntamento internazionale e di questo ne siamo davvero molto orgogliosi”.

“Faremo tutti il tipo per lui che rappresenterà la nostra Nazione in Belgio – aggiunge il presidente nazionale Figest, Enzo Casadidio.

Rottura dell’Estate 2025 precoce

Rottura dell’Estate 2025 precoce(METEOGIORNALE.IT) – Le ultime elaborazioni del Centro Meteo Europeo sono eloquenti: avremo una sorta di “rottura della stagione estiva”, un’apertura a nuove crisi del bel tempo infinito che abbiamo sperimentato in questi anni tra luglio e agosto.

La causa è attribuibile a una forza inusuale delle correnti oceaniche, alimentate dalle calde acque dell’Oceano Atlantico tra Francia e Isole Britanniche, ma attenzione, tutto questo non comporterà la fine della stagione estiva, che nella sua complessità proseguirà assai avanti nel tempo, quasi certamente anche in settembre e parte di ottobre. Ma lo schema climatico, detto in meteorologia pattern, sta cambiando. E lo sottolinea l’esperienza Andrea Meloni, fondatore di MeteoGiornale.it e TempoItalia.it, che da giorni segue con accuratezza i vari modelli matematici.
Andrea dice: siamo fuori dagli schemi tradizionali di fine luglio e dei primi giorni di agosto; questa situazione, seppur in un contesto di temperature più elevate rispetto allora, ricorda addirittura un contesto vissuto nell’estate 1995.

La prima criticità si realizzerà in questa settimana, mentre aria caldissima, rovente, si dirigerà nuovamente verso la Sicilia e il Sud Italia, ma parzialmente anche la Sardegna; aria oceanica comincerà a influenzare il Nord Italia, questo da subito, dove vedremo esplodere temporali sempre più frequenti nella giornata di mercoledì e giovedì, e ci sarà un drastico abbassamento della temperatura, mentre il Sud Italia, il settore centro meridionale della Sardegna e la Sicilia patiranno una nuova recrudescenza del caldo africano.
Ma, nel frattempo l’aria oceanica inizierà a erodere il settore settentrionale e occidentale dell’alta pressione africana e venerdì la temperatura scenderà anche severamente al Centro Sud Italia, Sardegna e Sicilia, concludendo questo evento di caldo.

Temporali sporadici si potrebbero verificare in molte regioni della Penisola, in Sardegna e più occasionalmente in alcune località della Sicilia. Ma non avremo maltempo tale da rovinare le ferie di chi è già partito o sta per partire, ma di certo il meteo cambierà. Ci sarà vento, e questo potrebbe dare fastidio soprattutto in mare. Tuttavia, anche le temperature altissime non sono di certo favorevoli per una vacanza. Martedì 22, in Sicilia, si è toccato un picco massimo estremo di 46°C; lunedì, in Sardegna, 42°C. L’afa da giorni si faceva sentire anche nelle Prealpi, così come il caldo torrido sui monti appenninici. Il cambiamento attenuerà diffusamente la calura.

Però, più avanti nei giorni, ma questo sarà da confermare, altre bolle d’aria calda africana potrebbero risalire dal Nord Africa e generare altre onde di calore, ma allo stesso tempo, essere intervallata da altra aria oceanica ch potrebbe giungere nel Mediterraneo anche alla fine di questo mese e nei primi giorni di Agosto, e dare innesco a improvvisi temporali.

I temporali in area mediterranea durante la fine di luglio e i primi di agosto sono rarissimi, essendo questo il periodo più asciutto e soleggiato dell’anno. Infatti, come si diceva prima, lo scenario prospettato dal Centro Meteo Europeo ha dei precedenti molto lontani.

Quindi, perlomeno nelle prossime due settimane, appare possibile il rischio di avere un meteo meno stabile rispetto alla media a cui ormai ci siamo abituati. La calura sarà intervallata, specie al Nord Italia, da improvvisi temporali, con qualche episodio temporalesco che lo troveremo anche più a sud.

Questa novità non va considerata come un pessimo meteo per il boom dei vacanzieri, anzi, avremo un clima complessivamente migliore per tutti: meno afa, meno caldo, maggiori possibilità di stare all’aria aperta senza patire quel caldo asfissiante che molti italiani hanno sperimentato. Chi rimane a casa o in città, potrà uscire di casa senza quel caldo che abbiamo ancora addosso in molte aree d’Italia.

 

(L’articolo è stato redatto da Federico De Michelis in collaborazione con Andrea Meloni il 23 luglio 2025)

Il Consiglio comunale di Formigine si riunisce giovedì 24 luglio

Il Consiglio comunale di Formigine si riunisce giovedì 24 luglioGiovedì 24 luglio alle ore 19.00 tornerà a riunirsi il Consiglio comunale di Formigine, nella consueta sede della sala consiliare del Castello, sotto la presidenza di Antonietta Vastola.

La seduta si aprirà con la surroga della consigliera comunale dimissionaria Maria Cristina Ottani, con la conseguente convalida del subentrante Costantino Righi Riva.

A seguire, l’ordine del giorno prevede la discussione di cinque tra interrogazioni e interpellanze, per poi passare all’approvazione del Documento Unico di Programmazione (DUP) 2025–2027.

Tra i temi successivi figurano la realizzazione di un nuovo capannone industriale per la lavorazione della carne a Ubersetto e la determinazione del prezzo di vendita di dodici alloggi di edilizia residenziale sociale (ERS) in via XX Settembre.

Chiuderanno i lavori quattro mozioni presentate dai gruppi consiliari.

La seduta sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube del Comune, nella sezione “Live”. Dopo questa seduta il consiglio osserverà la pausa estiva e i lavori riprenderanno a settembre.

Scippo violento a Maranello, la replica del sindaco Zironi a Fratelli d’Italia

Scippo violento a Maranello, la replica del sindaco Zironi a Fratelli d’ItaliaCosì il Sindaco di Maranello Luigi Zironi: “Alla consigliera comunale Rita Tocco, vittima di una grave episodio avvenuto nei giorni scorsi, tutta l’Amministrazione è la comunità di Maranello hanno fin da subito garantito il massimo sostegno e solidarietà, augurandole inoltre una pronta guarigione. Nel frattempo la polizia locale – anche grazie alle telecamere e a tutti gli altri strumenti tecnologici installati sul territorio – sta dando tutto il supporto possibile ai Carabinieri, titolari delle indagini, per l’identificazione dei responsabili, che speriamo tutti avvenga molto presto”.

“Il lavoro delle forze dell’ordine deve fare il suo corso ed è nostro dovere garantire loro le migliori condizioni possibili per portarlo avanti, anche in termini di riserbo. Anche per questo – aggiunge il primo cittadino – non accettiamo strumentalizzazioni qualunquiste su un singolo episodio, pur odioso. Siamo impegnati ogni giorno sul tema della sicurezza, per quanto di nostra competenza e in tutte le sue sfaccettature, con un presidio del territorio sempre più attento e controlli in costante incremento. Con la consapevolezza che il rischio zero non esiste, ma con l’obiettivo di migliorare ogni giorno”.

 

Gli hub urbani di Fiorano, Formigine e Sassuolo

Gli hub urbani di Fiorano, Formigine e SassuoloCi sono anche Fiorano Modenese, Formigine e Sassuolo tra i 63 primi hub urbani e di prossimità riconosciuti dalla Regione Emilia Romagna con determina n°13724 del 16/07/2025 che ora potranno accedere a risorse per 14 milioni di euro, assegnati dalla Regione tramite un bando in uscita entro la fine del 2025.

I fondi a disposizione dovranno finanziare interventi su arredi urbani, accessibilità, innovazione e promozione, offrendo più servizi, spazi pubblici più curati e una risposta concreta alle difficoltà di tante attività locali.

La Regione Emilia Romagna ha riconosciuto l’Hub urbano di Sassuolo, l’Hub urbano Fiorano Città del Santuario, l’Hub urbano di Formigine Centro Verde Vivo e l’ Hub prossimità Frazione di Spezzano.

Il progetto degli Hub Urbani è stato realizzato di concerto e in condivisione con le Associazioni di categoria CNA, Confcommercio, Confesercenti e Lapam Confartigianato con l’obiettivo di ottenere una valorizzazione e al tempo stesso innovazione dei centri storici con lo sviluppo integrato delle aree urbane periferiche con vocazione commerciale e turistica.

La legge regionale 3 ottobre 2023, n. 12 Sviluppo dell’economia urbana e qualificazione e innovazione della rete commerciale e dei servizi ha innovato le politiche regionali rivolte alla qualificazione della rete commerciale e distributiva dei centri urbani in una ottica più vasta che guarda allo sviluppo dell’economia urbana come motore dello sviluppo delle aree urbane e delle comunità locali , innovando gli strumenti per la qualificazione e innovazione delle strutture e delle imprese e le azioni di marketing delle aree commerciali, agendo anche sulla governance attraverso nuovi strumenti diretti a migliorare lo sviluppo, la gestione e la promozione degli interventi aumentandone l’efficienza, la continuità̀ , l’attrattività facendo leva sulla capacità delle imprese di fare rete e di evolversi anche in attività multiservizi attraverso processi di innovazione e ibridazione e collegandosi ad altri ambiti di intervento (rigenerazione e valorizzazione urbana, offerta culturale, attrazione turistica, valorizzazione dei prodotti tipici, green economy).

L’Accordo di Partenariato, sottoscritto dai soggetti interessati all’individuazione e alla realizzazione delle politiche attive di sviluppo dell’Hub, ha durata triennale.

La finalità della L. R. 12/23 è quella di promuovere e favorire lo sviluppo dell’economia urbana verso modelli innovativi di riqualificazione, sostenibilità, potenziamento e gestione della rete commerciale e dei servizi, con l’obiettivo di raggiungere una maggiore competitività, attrattività e resilienza dei territori e del sistema imprenditoriale e rispondere più efficacemente ai cambiamenti negli stili di vita e di consumo ponendo al centro la rete commerciale, dei pubblici esercizi e dei servizi, in relazione con lo spazio pubblico.

La Regione pubblica l’avviso per il finanziamento di interventi di rinaturalizzazione delle aree urbane degradate

La Regione pubblica l’avviso per il finanziamento di interventi di rinaturalizzazione delle aree urbane degradateTrasformare in spazi verdi, naturali e fruibili aree pubbliche oggi degradate e impermeabilizzate, puntando sul recupero ecologico e sulla rigenerazione ambientale del territorio. Questo il principale obiettivo dell’avviso approvato dalla Giunta regionale, rivolto a Comuni, Unioni di Comuni, Province, Comunità montane e alla Città metropolitana di Bologna.

“Con quest’iniziativa- sottolinea l’assessora alla Programmazione territoriale, Irene Priolo- compiamo un passo concreto per restituire alle comunità spazi urbani oggi compromessi. L’obiettivo è duplice: da un lato rafforzare la resilienza climatica e la sicurezza idrogeologica dei nostri territori, dall’altro migliorare la qualità della vita nelle città e nelle aree periurbane, offrendo nuove aree verdi fruibili da cittadini e comunità”.

“Allo stesso tempo- continua l’assessora-, vogliamo dare impulso a un nuovo modello di rigenerazione urbana. Intervenire sui suoli degradati, infatti, significa non solo restituire naturalità a luoghi compromessi, ma anche riattivare spazi pubblici, favorire l’inclusione e migliorare la vivibilità dei nostri territori. Si tratta di un tassello importante della strategia regionale contro il consumo di suolo e per rendere le nostre città più verdi, resilienti e inclusive”.

L’avviso

La Regione ha pubblicato l’avviso per il finanziamento di interventi di rinaturalizzazione dei suoli degradati o in via di degrado, in ambito urbano e periurbano. L’iniziativa si inserisce nell’ambito di quelle previste dal Fondo nazionale per il contrasto al consumo di suolo (DM MASE 2/2025), con una dotazione assegnata alla Regione pari a 11.799.350 euro per il quinquennio 2023-2027.

Gli interventi ammissibili dovranno riguardare suoli attualmente compromessi e prevedere opere di de-impermeabilizzazione, ingegneria naturalistica, piantumazione con essenze autoctone, nonché misure per il contenimento del rischio idrogeologico. Ogni progetto potrà ricevere un contributo da un minimo di 500mila euro a un massimo di 2 milioni di euro. È possibile integrare il finanziamento con risorse proprie, che daranno diritto a un punteggio premiale in graduatoria.

Come partecipare

Le proposte dovranno essere trasmesse esclusivamente via PEC entro il 10 ottobre 2025 all’indirizzo pru@postacert.regione.emilia-romagna.it, corredate dalla documentazione tecnica richiesta.

La valutazione dei progetti, articolata su tre fasi (Regione, Autorità di Bacino, Ministero dell’Ambiente), consentirà di definire una graduatoria nazionale e stipulare gli accordi per la realizzazione dei progetti a partire dal 2026.

Tutte le informazioni, il testo integrale dell’avviso e la modulistica sono disponibili sul portale tematico della Regione al link: https://territorio.regione.emilia-romagna.it

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