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mercoledì, 4 Giugno 2025
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Caldo, Coldiretti: nuova ondata colpisce 332mila aziende agricole

Caldo, Coldiretti: nuova ondata colpisce 332mila aziende agricoleLa nuova ondata di caldo rovente interessa territori già duramente provati dalla siccità compromettendo i raccolti di quasi la metà (46%) degli agricoltori italiani per un totale di 332mila imprese. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti per l’arrivo della nuova ondata di calore con temperature fino a 40 gradi che interessa l’intera Penisola a partire dalla Pianura Padana dove per la mancanza di acqua è minacciato oltre il 30% della produzione agricola nazionale e la metà dell’allevamento che danno origine alla food valley italiana. Il livello del fiume Po ai minimi da decenni è rappresentativo – sottolinea la Coldiretti – della situazione di carenza idrica che riguarda anche i grandi laghi del Nord con il Maggiore che ha appena il 10% di riempimento dell’invaso e quello di Garda è pieno poco meno di 1/3 (30%).

Le campagne italiane sono allo stremo con cali produttivi del 45% per il mais e i foraggi che servono all’alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle, del 30% per il frumento duro per la pasta di oltre 1/5 delle produzione di frumento tenero, del 30% del riso, meno 15% frutta ustionata da temperature di 40 gradi, meno 20% cozze e vongole uccise dalla mancanza di ricambio idrico nel Delta del Po, dove – evidenzia la Coldiretti – si allargano le zone di “acqua morta”, assalti di insetti e cavallette con decine di migliaia di ettari devastati.  Preoccupa anche la vendemmia appena iniziata in Italia con una prospettiva di un calo del 10% delle uve mentre – continua la Coldiretti – è allarme negli uliveti con il caldo che rischia di far crollare le rese produttive.

Siamo di fronte – spiega la Coldiretti – a un impatto devastante sulle produzioni nazionali con danni che superano i 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale. Con l’Italia che è dipendente dall’estero in molte materie prime – sottolinea la Coldiretti – e produce appena il 36% del grano tenero che serve per pane, biscotti, dolci, il 53% del mais per l’alimentazione delle stalle, il 56% del grano duro per la pasta e il 73% dell’orzo, si sta verificando un aumento delle importazioni dall’estero con un ulteriore aggravio di costi soprattutto per gli allevamenti, che dipendono dai cerali e dai foraggi per l’alimentazione degli animali.

“Occorre intervenire nell’immediato con misure di emergenza per salvare i raccolti e il futuro di aziende e stalle in grave difficoltà” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “la devastante siccità che stiamo affrontando ha evidenziato ancora una volta che l’Italia ha bisogno di nuovi invasi per raccogliere l’acqua a servizio dei cittadini e delle attività economiche, come quella agricola che, in presenza di acqua, potrebbe moltiplicare la capacità produttiva in un momento in cui a causa degli effetti della guerra in Ucraina abbiamo bisogno di tutto il nostro potenziale per garantire cibo ai cittadini e ridurre la dipendenza dall’estero”.

“Con l’Anbi, l’Associazione nazionale delle bonifiche, abbiamo elaborato – conclude Prandini – un progetto immediatamente cantierabile per la realizzazione di una rete di bacini di accumulo (veri e propri laghetti) per arrivare a raccogliere il 50% dell’acqua dalla pioggia. I laghetti sarebbero realizzati senza cemento, con pietra locale e con le stesse terre di scavo con cui sono stati preparati, per raccogliere l’acqua piovana e utilizzarla in caso di necessità”.

Domenica 7 agosto visita guidata alle Salse di Nirano

Domenica 7 agosto visita guidata alle Salse di NiranoDomenica 7 agosto la Riserva naturale delle Salse di Nirano, propone una visita guidata gratuita attraverso l’area integrale, con partenza alle ore 16.30 dall’Ecomuseo di Cà Rossa. Un’escursione una guida ambientale esperta, attraverso con un ambiente spettacolare, dove i vulcani di fango sono da sempre il fulcro di una complessa rete di  biodiversità, cultura e tradizioni.

La camminata, nel fresco della collina, si concluderà con una visita alle mostre tematiche di Ca’ Rossa e Ca’ Tassi.  L’attività, a cura di Ecosapiens e La Lumaca, è a numero chiuso e la prenotazione online (https://bit.ly/prenota-alle-salse) è obbligatoria sulla pagina fb della Riserva o sul sito Fiorano Turismo.
Per informazioni: salse.nirano@fiorano.it, www.fioranoturismo.it/it/natura/salse-di-nirano 0522 343238,  342 8677118

 

A Formigine la fiera di San Lorenzo si rinnova

A Formigine la fiera di San Lorenzo si rinnovaLa tradizionale fiera di San Lorenzo torna ad animare il centro storico di Formigine. Mercoledì 10 agosto, in occasione della notte delle stelle cadenti, le vie del centro ospiteranno per tutto il giorno bancarelle ed espositori provenienti da ogni angolo d’Italia. Un appuntamento organizzato dal Comune di Formigine, che quest’anno si arricchisce con la collaborazione della parrocchia di San Bartolomeo Apostolo e dell’oratorio Don Bosco.

Grazie al nuovo format, gli ambulanti solitamente presenti sul sagrato della chiesa si sposteranno negli spazi limitrofi, tra la piazza del Castello e le vie del centro, per lasciare spazio agli stand della parrocchia, che per il primo anno amplierà l’offerta della fiera con la sua sagra. Il programma prevede stand con gnocco fritto e gelati dalle 11 alle 13, gnocco fritto, tortelloni e gelati dalle 18, alle 19 la celebrazione della Messa e alle 22.15 uno spettacolo di luci e musica con fontane luminose.

La storia della fiera, un tempo la più importante della città, affonda le sue radici nel passato: nata principalmente come vetrina di prodotti agricoli e animali da allevamento, oggi rappresenta un momento di incontro per tutta la cittadinanza e uno degli appuntamenti più attesi dell’estate.

Per l’occasione è in programma l’apertura straordinaria del castello con visite guidate. La prenotazione è consigliata al numero 059 416277, tramite e-mail a castello@comune.formigine.mo.it o app Io Prenoto.

 

 

Dal 10 agosto le iscrizioni al Centro per Bambini e Famiglie di Fiorano

Dal 10 agosto le iscrizioni al Centro per Bambini e Famiglie di FioranoA partire da mercoledì 10 agosto sarà possibile iscriversi al Centro bambini e famiglie “La Casa dei Giochi”. Saranno attivi il gruppo Primi Passi, per bambini da 0 a 12 mesi, e il CBF Casa dei Giochi, per bambini da 1 a 3 anni.

Entrambi i servizi sono rivolti ai piccoli che non frequentano il nido, purché accompagnati da un adulto di riferimento (ad esempio genitori o nonni).

Per ulteriori informazioni, consultare la pagina Scuola e Nidi – Rete dei servizi integrativi sul sito del Comune. Sempre all’interno del sito reperibile il link per iscriversi.

Ambiente. “Mettiamo radici per il futuro”: via libera della Giunta regionale a un nuovo bando per piantare alberi in aree di proprietà o disponibilità delle imprese

Ambiente. “Mettiamo radici per il futuro”: via libera della Giunta regionale a un nuovo bando per piantare alberi in aree di proprietà o disponibilità delle imprese“Mettiamo radici per il futuro”, il grande piano green per fare dell’Emilia-Romagna il “corridoio verde” d’Italia, fa un altro passo in avanti.

La Giunta regionale ha appena approvato un bando a sostegno degli interventi di forestazione che si rivolge a tutte le tipologie di imprese (escluse quelle agricole), con una dotazione finanziaria di 500mila euro per il biennio 2022-23. Più verde, dunque, più alberi e fasce boscate anche nei terreni di proprietà o in disponibilità delle imprese private, grazie a questi nuovi contributi.

Come ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente, è la prima volta che esce un bando per la forestazione dedicato alle aziende, e costituisce un’ulteriore azione del percorso per aumentare la superficie verde dell’Emilia-Romagna. Si aggiunge così ai bandi 2021 e 2022 rivolti ai comuni delle aree di pianura per interventi di forestazione in ambito urbano e periurbano.

Anche quest’autunno, inoltre, come ogni anno riprenderà la distribuzione gratuita di alberi a cittadini, associazioni ed enti, tramite vivai accreditati; e, con il progetto di Rinaturazione del Po, saranno messi a dimora circa un milione di nuovi alberi.

L’obiettivo è di piantumare entro la fine del mandato di 4 milioni e mezzo di alberi, uno per ogni residente della Regione: un traguardo ambizioso, che si può raggiungere grazie alla collaborazione di tutti, cittadini, associazioni, enti locali e ora anche imprese.

Il bando: destinatari, risorse, tempi

Possono candidare progetti per accedere ai contributi le imprese, con qualsiasi forma giuridica, escluse quelle agricole. Il bando prevede, a fronte dell’impegno delle stesse nel mettere a disposizione i terreni e realizzare piantagioni forestali permanenti, la concessione di un cofinanziamento del 60% dei costi sostenuti.

I progetti per i quali verrà presentata domanda di cofinanziamento dovranno avere una dimensione di investimento (spesa ammissibile) non inferiore a 10mila euro e non superiore ai 150mila. Potranno pertanto essere concessi dei contributi variabili da un minimo di 6mila a un massimo di 90mila euro. Nel caso di progetti con dimensione dell’investimento superiore a 150mila euro, il cofinanziamento non potrà comunque superare l’importo massimo di 90mila euro.

Le domande per la presentazione delle proposte devono essere trasmesse alla Regione Emilia-Romagna, Settore Aree Protette, Foreste e Sviluppo Zone Montane, tramite Pec alla casella di posta elettronica segrprn@postacert.regione.emilia-romagna.it entro e non oltre il 30 settembre prossimo, mentre la graduatoria verrà pubblicata entro il 31 ottobre. Il termine per la fine dei lavori di forestazione è fissato per il 31 dicembre 2023, la rendicontazione entro il 31 marzo 2024.

Tutte le informazioni su https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/radiciperilfuturoer.

Modifiche viabilità a Fiorano: interessati parcheggio biblioteca e Largo Morandi a Spezzano, per Luna Park

Modifiche viabilità a Fiorano: interessati parcheggio biblioteca e Largo Morandi a Spezzano, per Luna ParkA causa di lavori stradali, chiusura con divieto di transito (eccetto veicoli autorizzati) e di sosta con rimozione forzata all’interno del parcheggio laterale della biblioteca comunale BLA in via Silvio Pellico (nelle vicinanze dell’intersezione con via Verdi). Questo dalle ore 7.00 alle 20.00 del 4 agosto.

Dato l’insediamento del Luna Park a Spezzano di Fiorano, è prevista la chiusura stradale al traffico (eccetto mezzi di soccorso e veicoli delle attrazioni) con divieto di sosta e rimozione forzata in Largo Morandi (bocciodromo) dalle ore 15.00 del 3 agosto alle ore 17.00 del 23 agosto: durante l’ultimo giorno è prevista anche la pulizia da parte di Hera dello spazio. A seguire, divieto di sosta con rimozione forzata per entrambi i lati di via Mondaini e del parcheggio davanti all’ingresso del bocciodromo, tra via Mondaini e via Statale dalle ore 7.00 alle ore 14.00 del 10 agosto e dalle ore 7.00 alle ore 14.00 del 17 agosto.

 

Maranello, giunti antisismici in pareti scuole medie e nuova centrale termica al nido ‘Coccinelle’

Maranello, giunti antisismici in pareti scuole medie e nuova centrale termica al nido ‘Coccinelle’

In linea con il cronoprogramma, proseguono presso le scuole medie ‘Ferrari’ e ‘Galilei’ – collocate di fatto nello stesso edificio – i lavori di miglioramento antisismico. L’intervento, particolarmente complesso e suddiviso in due stralci, è finalizzato ad innalzare la classe di resistenza sismica dello stabile, dall’attuale 70% ad una potenzialità del 100%.

Più nel dettaglio i lavori stanno riguardando l’inserimento di giunti strutturali con funzione antisismica in diverse pareti e pavimentazioni dello stabile. Che a fine intervento, pur senza aver modificato né spazi né linee architettoniche, risulterà suddiviso in più blocchi, in modo che possano ‘assorbire’ separatamente eventuali sollecitazioni sismiche orizzontali con una maggiore efficacia, data dalla nuova flessibilità di cui sarà stata dotata la struttura.

I costi complessivi dell’operazione ammontano a 759mila euro, di cui 531mila finanziati da un bando del Ministero dell’Istruzione che ha premiato la qualità del progetto elaborato dall’Ufficio Tecnico del Comune di Maranello. Il primo stralcio, ora in corso, si concluderà prima del ritorno sui banchi previsto per settembre, mentre i lavori relativi al secondo stralcio verranno effettuati nell’estate del 2023, a scuole chiuse, proprio per non ostacolare il normale andamento delle lezioni e per evitare il ricorso a soluzioni esterne temporanee, che causerebbero disagi anche alle famiglie degli alunni.

Nei prossimi giorni, dopo l’approvazione di una specifica delibera di giunta, verranno anche affidati i lavori che riguarderanno l’efficientamento energetico del nido ‘Le Coccinelle’ a Gorzano. L’Amministrazione comunale ha infatti stanziato 58mila euro per sostituire la centrale termica della struttura, che permetterà di migliorare le prestazioni degli impianti e di risparmiare sui consumi. L’intervento sarà effettuato in autunno, in vista della stagione fredda, e non comporterà alcun disagio né interruzioni alle attività del nido.
Nello stesso stabile, nella sezione del micronido ‘Virgilia’, verrà installato a breve anche un tendone mobile di 8 metri, che consentirà ai bambini e agli educatori un’ulteriore zona d’ombra per le attività all’aperto.

Inoltre, nelle scuole d’infanzia maranellesi e nelle primarie di primo grado si sta procedendo in questi giorni, sia negli edifici che nelle aree esterne, con alcuni lavori di manutenzione. Oltre alla posa imminente di una pavimentazione antitrauma da 82 metri quadrati nel giardino della materna ‘Agazzi’ – dove i bimbi e le educatrici avranno un’alternativa in più per le loro attività all’aria aperta -, sono infatti previsti in tutte le strutture, appositamente monitorate, alcuni interventi finalizzati allo smaltimento di materiali obsoleti e alla sistemazione di tapparelle danneggiate, maniglie difettose e aree verdi prima del rientro a scuola.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 4 agosto 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 4 agosto 2022Un rafforzamento dell’anticiclone subtropicale determinerà condizioni di caldo torrido con cielo sereno su tutto il territorio. Temperature minime comprese tra 20 e 23 gradi, di qualche grado inferiori nelle aree fuori dai principali centri urbani; massime in locale aumento, comprese tra i 31 gradi sulla fascia costiera e punte di 37 gradi sulle aree interne di pianura. Venti deboli, a prevalente regime di brezza. Mare quasi calmo o poco mosso.

(Arpae)

Crufer, l’Assessorato alla Mobilità e Trasporti: “Risorsa importante”

Crufer, l’Assessorato alla Mobilità e Trasporti: “Risorsa importante”“Per la Regione Emilia-Romagna il Comitato regionale degli utenti ferroviari dell’Emilia-Romagna (Crufer) è una risorsa importante, tanto è vero che tra il 2021 e il primo semestre di quest’anno sono stati fatti almeno una ventina di incontri con l’Assessorato Mobilità e Trasporti per illustrare e discutere varie tematiche che interessano i pendolari. Oltretutto proprio giovedì prossimo, 4 agosto, abbiamo in calendario un nuovo incontro”.

Così l’assessore regionale a Infrastrutture e Trasporti risponde a Valerio Giusti di Crufer in merito al ruolo del Comitato stesso.

“Dispiace quindi che non venga apprezzato quanto fatto finora– aggiunge l’assessore-, il buon lavoro svolto nell’interesse dei pendolari e per garantire servizi sempre migliori, come gli abbonamenti gratuiti per gli studenti e il rinnovo del materiale rotabile”.

I temi trattati con i rappresentanti dei pendolari, spiega la Regione, vanno dalle modifiche tariffarie alle interruzioni di linea per lavori con relativi servizi sostitutivi bus, dalle integrazioni tariffarie alla Carta dei servizi, dal “piano neve” e alle modifiche di orario.

A questi incontri partecipano anche, a seconda delle competenze, FER – gestore per la regione del contratto di servizio e gestore della rete regionale -, Rfi, gestore della rete nazionale, e Trenitalia Tper, Azienda che eroga il servizio di trasporto ferroviario regionale.

Liquidità alle imprese, Coldiretti ER: bene regione su anticipi dei contributi comunitari PAC

Liquidità alle imprese, Coldiretti ER: bene regione su anticipi dei contributi comunitari PAC“Esprimiamo il nostro apprezzamento per l’impegno della Regione Emilia-Romagna nell’anticipare la liquidazione delle Domande di Anticipo PAC 2022, distribuendo circa 90 milioni di euro alle impese agricole su tutto il territorio emiliano romagnolo con due settimane di anticipo rispetto alla scadenza del normale pagamento”  commenta il Presidente di Coldiretti Regionale, Nicola Bertinelli in seguito alla decisione della Regione di fornire liquidità alle imprese nel settore agricolo prima di quanto stabilito.

“Negli ultimi tre anni le aziende agricole hanno dovuto fare i conti con avversità che hanno fortemente complicato le dinamiche del settore: dalla pandemia ai cambiamenti climatici e il gelo, dalla cimice asiatica all’attuale crisi internazionale dettata dal conflitto russo-ucraino” ha detto il Direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri “l’anticipo dei contributi della PAC 2022, pari al 70% dell’importo delle Domande, è un segnale importante di come il lavoro svolto con le istituzioni ha permesso una tempestiva erogazione di liquidità che tutela gli imprenditori nelle loro quotidiane azioni per garantire produzioni agricole e cibo nel rispetto dell’ambiente e del territorio”.

Sono 203 i pazienti Covid positivi ricoverati, a lunedì 1° agosto, negli ospedali modenesi

Sono 203 i pazienti Covid positivi ricoverati, a lunedì 1° agosto, negli ospedali modenesiIl totale di positivi segnalati a livello regionale, lunedì 1° agosto, per la provincia di Modena è di 269.163 (erano 265.437 lo scorso 25 luglio). Al 1° agosto in provincia di Modena sono accertati 5.468 (erano 8.176 il 25 luglio, -33%) casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19.

 

Ricoveri totali

A lunedì 1° agosto sono 203 (erano 190 il 25 luglio, +7%) i pazienti assistiti in regime di ricovero negli ospedali della provincia. Da report regionale risultano ricoverati 120 pazienti covid positivi in AOU, 24 all’Ospedale di Sassuolo e 59 negli ospedali a gestione Ausl.

 

Persone in isolamento domiciliare

Al 1° agosto sono in isolamento 5.265 persone covid positive (erano 7.986 il 25 luglio, -34%).

 

Tasso di incidenza

Settimana dal 25 al 31 luglio 2022

Il tasso settimanale di incidenza è di 498 casi per 100.000 abitanti (-31,6% rispetto alla settimana precedente). La percentuale con presenza di sintomi alla diagnosi è del 10,8%

 

Vaccinazioni anti-Covid

Al 1° agosto sono state somministrate complessivamente 1.736.371 dosi di vaccino, di cui 599.391 prime dosi, 569.608 seconde dosi, 499.923 dosi addizionali e primi richiami (booster), 67.449 secondi richiami (second booster).

Alla luce dei dati si sottolinea la necessità di continuare a mantenere le misure di prevenzione e di proseguire nelle attività di sorveglianza e di vaccinazione.

Covid, 2.895 nuovi casi oggi (2/8), oltre 4mila guariti e più di 1.500 casi attivi in meno

Covid, 2.895 nuovi casi oggi (2/8), oltre 4mila guariti e più di 1.500 casi attivi in menoDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.764.686 casi di positività, 2.895 in più rispetto a ieri, su un totale di 21.748 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 8.618 molecolari e 13.130 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 13,3%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.712.564 dosi; sul totale sono 3.796.121 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,5%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.943.094.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/.

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 51 (invariato a ieri), l’età media è di 65 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.669 (-103 rispetto a ieri, -5,8%), età media 75,3 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (-1 rispetto a ieri); 2 a Parma (-1); 6 a Reggio Emilia (invariato); 7 a Modena (invariato); 13 a Bologna (+1); 4 a Imola (invariato); 3 a Ferrara (+1); 1 a Ravenna (invariato); 3 a Forlì (-1); 4 a Cesena (invariato); 6 a Rimini (+1).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 50,4 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 623 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 364.026) seguita da Modena (464 su 269.627); poi Ravenna (315 su 166.154), Rimini (292 su 166.433), Piacenza (238 su 90.218), Reggio Emilia (205 su 198.896), Cesena (201 su 99.103); quindi Parma (175 su 148.082), Forlì (148 su 81.781), Ferrara (133 su 125.135); e, infine, il Circondario Imolese con 101 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 55.231.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 53.163 (-1.511). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 51.443 (-1.408), il 96,8% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 4.383 in più e raggiungono quota 1.693.979.

Purtroppo, si registrano 23 decessi:

  • 2 in provincia di Parma (una donna di 96 anni e un uomo di 95 anni)
  • 3 in provincia di Reggio Emilia (due donne di 69 e 88 anni e un uomo di 85 anni)
  • 1 in provincia di Modena (un uomo di 89 anni)
  • 6 in provincia di Bologna (quattro donne, delle quali due di 94 anni, una di 95 e una di 97 e due, due uomini di 73 e 89 anni)
  • 1 nel Circondario Imolese (un uomo di 92 anni)
  • 4 in provincia di Ferrara (una donna di 89 anni e tre uomini di 78, 83 e 93 anni)
  • 2 in provincia di Ravenna (due uomini di 78 e 89 anni)
  • 3 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 95 anni nel Cesenate e due uomini, uno di 85, il cui decesso è stato registrato dalla Ausl di Ravenna, e uno 87 anni entrambi nel Forlivese)
  • 1 in provincia di Rimini (un uomo di 74 anni).

Non si registrano decessi in provincia di Piacenza.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 17.544.

Report

Il report con l’andamento settimanale dell’epidemia in regione è disponibile al link https://regioneer.it/report-covid-er.

Liquidità alle imprese: con due settimane d’anticipo, erogati quasi 90 milioni di euro a oltre 10mila aziende agricole dell’Emilia-Romagna

Liquidità alle imprese: con due settimane d’anticipo, erogati quasi 90 milioni di euro a oltre 10mila aziende agricole dell’Emilia-RomagnaUn “pacchetto” complessivo di quasi 90 milioni di euro, che ha riguardato 10.415 aziende agricole dell’Emilia-Romagna. Con due settimane di anticipo rispetto alla data di scadenza, Agrea – l’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura –, ha completato il pagamento delle anticipazioni dei contributi comunitari nel cosiddetto regime de minimis relative alla ‘Domanda unica – Campagna 2022’. Una misura che risponde all’obiettivo di fornire liquidità alle imprese del settore agricolo prima di quanto stabilito dalle regole europee, e cioè dopo la metà di ottobre.

In un momento così difficile anche per le aziende agricole, che devono confrontarsi con la crisi internazionale e i pesanti cambiamenti climatici, l’apparato tecnico-amministrativo della struttura regionale ha svolto le proprie attività in modo da anticipare ulteriormente i tempi dei pagamenti (previsti per il 31 luglio) rispetto alla data di scadenza delle domande: di fatto, sono stati erogati a metà del mese scorso.

Come previsto dal decreto ministeriale del 28 marzo 2022, per ogni azienda la cifra dell’anticipo è stata pari al 70% dell’importo risultato ammissibile relativamente ai premi per la superficie (“titoli”) e per il rispetto dell’ambiente (greening).

Nel totale dell’importo anticipato, una quota (1,4 milioni di euro) è stata suddivisa tra aziende (109) che hanno terreni in Emilia-Romagna ma sede legale in altre regioni.

Fondi Pnrr per dimissioni protette e operatori sociali

Fondi Pnrr per dimissioni protette e operatori sociali
Copyright: Meridiana Immagini – Autore: Riccardo Gallini

Accedere ai fondi Pnrr per il potenziamento dei servizi di accompagnamento domiciliare socio-assistenziale e per rafforzare quelli di prevenzione del cosiddetto “burnout” negli operatori sociali e sanitari, per un importo complessivo di 540mila euro.

E’ quanto sottoscritto dalle Unioni dei Comuni del Distretto ceramico, delle Terre di Castelli e del Frignano nell’accordo di programma che prevede, per la prima volta, la richiesta unitaria di accesso alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza nell’ambito di interventi relativi all’inclusione e coesione previsti tra le linee di finanziamento.

In particolare, le tre Unioni chiedono contributi pari a 330mila euro per il rafforzamento dei servizi sociali domiciliari per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione, individuando l’Unione del distretto ceramico come ente capofila assegnataria delle risorse e 210mila euro per il rafforzamento dei servizi sociali e la prevenzione del fenomeno del cosiddetto burnout tra gli operatori, individuando l’Ats (Agenzia di tutela della salute) dell’Unione dei Comuni del Frignano come soggetto assegnatario.

Nell’atto di indirizzo per la presentazione della domanda di finanziamento, si sottolinea inoltre l’importanza di favorire le attività di inclusione sociale di determinate categorie di soggetti fragili e vulnerabili come famiglie e bambini, anziani non autosufficienti, disabili e persone senza fissa dimora, nonché di aiutare tutti gli operatori impiegati nei servizi sociali nell’ambito territoriale ad assumere al meglio le funzioni esercitate offrendo supporto alla gestione dei problemi sorti nello svolgimento delle proprie attività.

Per la giunta dell’Unione del distretto ceramico, presentare un’unica domanda di finanziamento insieme alle altre unioni, significa dare forza ad una progettualità per l’intero territorio pedemontano modenese, intensificando azioni di sostegno verso i soggetti più fragili senza dimenticare l’attenzione ai tanti operatori che in questo periodo lavorano in condizioni talvolta complesse.

Il finanziamento sarà suddiviso sulle tre agenzie di tutela della salute (Ats) e avrà una durata complessiva triennale, sulla base del progetto che verrà presentato per la richiesta dei fondi Pnrr.

 

Un nuovo spaventoso e tristissimo record di vittime, 45 persone morte in 72 ore, 6 in Emilia-Romagna

Un nuovo spaventoso e tristissimo record di vittime, 45 persone morte in 72 ore, 6 in Emilia-RomagnaUn altro  fine settimana che fa segnare un ulteriore tristissimo record di vittime sulle strade italiane. Sono 45 lenzuoli bianchi stesi sull’asfalto (il precedente peggior risultato era di 42 morti nel fine settimana dal 15 al 17 luglio) . E’ questo bilancio per l’ultimo fine settimana, quello tra venerdì 29  e domenica 31 luglio. L’Osservatorio ASAPS ha contato ben 45 decessi  in 41 incidenti gravissimi, (4 i plurimortali con due vittime)  nelle 72 ore, con 23 automobilisti, 16 motociclisti, 3 ciclisti, 2 pedoni, un conducente di trattore su una provinciale,  morti a causa di un incidente stradale. Tre sinistri mortali sono avvenuti in autostrada. Molti sulle strade extraurbane principali 21.

La fuoriuscita del veicolo senza il coinvolgimento di terzi è stata la causa più frequente con 19 vittime fatali in 18 schianti. C’è da domandarsi il perché: stanchezza, velocità, alcol, distrazione da cellulare?

Sono 2 i diciottenni che hanno perso la vita. E 12 i giovani sotto i 35 anni. La vittima più anziana aveva 91 anni,

Il Piemonte e l’Emilia Romagna hanno contato 6 vittime, la Lombardia e il Lazio 5, la Puglia 4, la Sicilia e la Calabria 3, Trentino- Alto Adige, Veneto, Toscana, Campania, Sardegna 2, Friuli, Abruzzo e Umbria 1 vittima

Dallo scorso mese di aprile il numero di decessi nei fine-settimana ha sempre contato numeri superiori ai 30-35 decessi e a volte più di 40. Numeri veramente impressionanti almeno per noi dell’ASAPS. Ma non sembra che 45 morti in un fine settimana lascino traccia neppure nei programmi politici dei partiti.

Inserimento lavorativo persone con disabilità, la Regione stanzia altri 4 milioni di euro per l’orientamento e la formazione. Due nuovi bandi

Inserimento lavorativo persone con disabilità, la Regione stanzia altri 4 milioni di euro per l’orientamento e la formazione. Due nuovi bandi
Copyright: Meridiana Immagini – Autore: Riccardo Gallini

Altri 4 milioni di euro al Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità. La Giunta regionale ha integrato con un ulteriore stanziamento il Programma 2021 del Fondo, che aveva già una dotazione di 31 milioni di euro, con l’obiettivo dare continuità alle misure e garantire adeguati finanziamenti all’offerta di servizi.

In particolare, vengono programmate risorse pari a 3,8 milioni di euro per finanziare, attraverso un bando, misure orientative e formative a sostegno della transizione degli studenti e dei giovani con disabilità certificata dai percorsi educativi e formativi verso il lavoro. Viene emanato inoltre un bando per un percorso per centralinisti telefonici non vedenti (100mila euro) e vengono riconosciuti contributi a sostegno della mobilità casa-lavoro (100mila euro).

Transizione scuola-lavoro di giovani con disabilità

Il bando, rivolto agli enti accreditati, rende disponibili per l’anno formativo 2022/23 ai giovani con disabilità certificata misure orientative e formative a sostegno delle transizioni dai percorsi educativi e formativi verso il lavoro.

Destinatari sono gli studenti con disabilità certificata che frequentino gli ultimi anni del proprio percorso scolastico, individuati dalla scuola (azione 1) e giovani disabili che abbiano da poco terminato il percorso di istruzione o istruzione e formazione professionale IeFP (azione 2). Per ampliare opportunità e platea di potenziali partecipanti, potranno essere destinatari anche i giovani in carico ai Servizi Socio-Sanitari e inviati dagli stessi.

Per i giovani che abbiano terminato il proprio percorso di istruzione o istruzione e formazione professionale, gli interventi devono avere come obiettivo anche il potenziamento delle autonomie, la valorizzazione delle competenze e delle capacità possedute e l’acquisizione di competenze specifiche. Ma anche l’attivazione di tirocini e laboratori formativi che permettano l’apprendimento nei contesti di impresa e l’acquisizione di competenze di base, socio-relazionali e professionali propedeutiche ad attivare percorsi successivi di collocamento mirato.

Le risorse disponibili sono di 3,8 milioni di euro: 1,9 milioni per l’Azione 1 e 1,9 per l’Azione 2.

Le domande dovranno essere compilate esclusivamente attraverso l’applicativo web, disponibile all’indirizzo https://sifer.regione.emilia-romagna.it e inviate per via telematica entro e non oltre le ore 12.00 del 27 settembre.

Formazione per abilitazione di centralinisti telefonici non vedenti

Anche quest’anno la Regione Emilia-Romagna, proseguendo nell’attuazione del Programma annuale del Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità, ha attivato una procedura per la raccolta di candidature di enti di formazione che realizzino percorsi formativi per il conseguimento dell’attestato di abilitazione di centralinista telefonico non vedente.

Le persone potranno frequentare i corsi beneficiando di assegni formativi finanziati attraverso le risorse del Fondo regionale per le persone con disabilità a copertura dei costi di iscrizione, nonché delle eventuali spese di residenzialità per gli aventi diritto.

Gli organismi autorizzati possono candidarsi a rendere disponibile l’offerta formativa entro il 7 settembre 2022.

Chiusura notturna di tratti in A1 per ispezioni

Chiusura notturna di tratti in A1 per ispezioniSulla A1 Milano-Napoli Panoramica, per consentire attività di ispezione delle opere d’arte, dalle 20:00 di mercoledì 3 alle 6:00 di giovedì 4 agosto, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

-verso Firenze/Roma, sarà chiuso il tratto compreso tra Rioveggio (km 222+700) e l’allacciamento con la A1 Direttissima Località Aglio (km 255+450).
Di conseguenza, saranno chiuse le stazioni di Rioveggio, Roncobilaccio e Pian del Voglio, in entrata verso Firenze e in uscita per chi proviene da Bologna;

-verso Bologna, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A1 Direttissima (km 262+200) e Roncobilaccio (km 242+300).
Di conseguenza, sarà chiusa la stazione di Roncobilaccio in uscita per chi proviene da Firenze.
In alternativa alla stazione di Roncobilaccio si potrà utilizzare la stazione di Badia sulla A1 Direttissima.

Inoltre, sarà chiusa l’area di servizio “Roncobilaccio ovest”, in direzione Bologna, con orario 20:00-6:00.
Il collegamento tra Bologna e Firenze resta garantito in ogni caso attraverso la A1 Direttissima.

Pubblicata l’edizione 2022 della Carta dei Servizi di SETA

Pubblicata l’edizione 2022 della Carta dei Servizi di SETASETA, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale su gomma nelle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza, ha pubblicato l’edizione 2022 della Carta dei Servizi, il documento di riferimento del servizio erogato nel quale sono riportati gli standard qualitativi e quantitativi previsti, i ruoli e le competenze dei soggetti coinvolti nel sistema, i riferimenti normativi ed il Regolamento di trasporto, oltre all’indicazione degli strumenti di tutela dei clienti in caso di disservizio.

La pubblicazione della Carta dei Servizi (disponibile in formato digitale sul sito web aziendale) rappresenta un elemento di trasparenza verso utenti e cittadini ed è parte fondamentale della strategia di Responsabilità Sociale d’Impresa che caratterizza l’attività di SETA. Il documento fornisce inoltre l’occasione per dare conto dell’attività svolta nel 2021 e dell’impegno che l’azienda sta attuando per garantire, anche in un contesto così problematico, la continuità di un servizio pubblico essenziale. Infatti, come già accaduto per le ultime due precedenti edizioni, anche questa Carta dei Servizi fotografa un momento di particolare difficoltà per il settore del trasporto pubblico italiano, alle prese ormai da più di due anni con straordinarie criticità: dagli effetti negativi della pandemia, a quelle riconducibili allo scenario internazionale della guerra in corso, fino alle ultime dinamiche politico-istituzionali prettamente nazionali, che aggiungono ulteriori elementi di instabilità  ed incertezza ad un contesto già fortemente critico.

Antonio Nicolini, Presidente di SETA, sottolinea che “Negli ultimi anni la solidità del sistema nazionale del trasporto pubblico è stata messa a dura prova; al rilevantissimo calo di utenza registrato a partire dal 2020 per il Covid, si sono purtroppo sovrapposte ulteriori problematiche quali l’aumento esponenziale dei costi per energia e carburanti, ma più in generale per tutti gli acquisti di materie prime e le forniture di beni e servizi. Ciò comporta una recrudescenza dell’inflazione che, sommata al perdurare del calo di utenza (-30%), avrà effetti molto negativi sui conti aziendali di questo e dei prossimi anni. I bilanci sono a rischio: occorre quindi un urgente intervento strutturale di sostegno da parte dello Stato, per salvaguardare il mantenimento dell’attuale livello dei servizi. A livello locale, poi, è necessario affrontare con serietà e tempestività il tema dell’adeguamento dei corrispettivi e delle tariffe, fermi ormai da troppo tempo”.

Tuttavia, Nicolini segnala anche che nonostante questo scenario a tinte fosche “SETA sta dimostrando grandi capacità di reagire. Grazie al senso di responsabilità e alla professionalità di ogni componente aziendale il servizio è ed è sempre stato garantito alla cittadinanza, ogni giorno senza interruzione, nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza previste ed affrontando prontamente anche le situazioni più critiche. Pur nelle difficoltà, quindi, confermiamo gli obiettivi di miglioramento continuo della qualità del servizio che ci eravamo dati prima dell’emergenza sanitaria, che per noi rappresentano ancora un punto fermo al quale mirare: accelerando con gli investimenti previsti dal Piano Industriale 2021-2023 e puntando prioritariamente su sostenibilità ambientale, sicurezza e qualità, innovazione e flessibilità”. Grazie ad una gestione aziendale improntata a prudenza e responsabilità, nonché ad importanti risorse straordinarie stanziate a livello nazionale e regionale tra il 2020 ed il 2021 (ma tuttora non previste per il 2022), SETA sta mantenendo i conti in ordine ed una buona solidità economico-finanziaria. Premesse necessarie per un’azienda che si è dotata di un ambizioso progetto pluriennale di investimenti all’insegna dell’innovazione tecnologica, della digitalizzazione e della riduzione dell’impatto ambientale del servizio erogato. “Per il triennio 2021-2023 SETA ha stanziato complessivamente oltre 80 milioni di euro (di cui 30 in totale autofinanziamento), per acquistare circa 270 nuovi autobus ed attuare così un deciso rinnovamento della flotta, che rappresenta la principale priorità strategica individuata dall’attuale Consiglio di Amministrazione. Entro la fine del prossimo anno abbasseremo sensibilmente l’età media del parco circolante portandolo a circa 9 anni, in linea con l’età media delle flotte pubbliche dei Paesi europei più avanzati” sottolinea Francesco Patrizi, Amministratore Delegato di SETA. “Per attuare concretamente il nostro Piano di Investimenti – prosegue Patrizi – abbiamo ottenuto il supporto di un pool composto da primari Istituti di credito, il che attesta l’affidabilità e la solidità della nostra azienda, in termini gestionali ed economico-finanziari”.

Nel corso del 2021 sono stati immatricolati e resi operativi 85 nuovi autobus con una presenza crescente di mezzi alimentati a metano, introducendo anche tipologie innovative che offrono importanti vantaggi in termini di autonomia, costi di esercizio, prestazioni e sostenibilità quali le versioni CNG (metano compresso) mild hybrid per il servizio urbano e LNG (metano liquido) per il servizio extraurbano. SETA è una delle prime aziende di trasporto pubblico italiane ad aver introdotto nella flotta extraurbana mezzi a gas naturale liquefatto, per ridurre progressivamente l’incidenza di quelli a gasolio, tenendo inoltre conto che in tutti e tre i bacini l’Azienda sta utilizzando anche il biometano, di cui è previsto un impiego sempre crescente (15% nel 2022, 20% nel 2023 e 25% nel 2024). Per supportare l’estensione dei mezzi a gas naturale sono in fase di ultimazione due nuove infrastrutture di rifornimento (a Piacenza e a Reggio Emilia), mentre a Modena il distributore interno di metano CNG, presente dal 2015, sta per essere abilitato anche al rifornimento LNG. Importanti risultati sono stati ottenuti anche sul fronte dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione, per migliorare l’accessibilità e la fruibilità del servizio. Da ottobre 2021, grazie all’introduzione del sistema EMV, su tutti i mezzi urbani SETA è possibile pagare la corsa con la propria carta di credito o bancomat contactless, senza necessità di registrarsi preventivamente e senza costi aggiuntivi. SETA sta inoltre provvedendo ad estendere la videosorveglianza sui mezzi e collabora con le altre aziende dell’Emilia-Romagna allo sviluppo di piattaforme integrate digitali multiservizi per la mobilità (MAAS), come l’app regionale Roger.

“Il contesto in cui operiamo – conclude il Presidente di SETA – non è certo privo di elementi di preoccupazione, ma fortunatamente registriamo anche segnali positivi. La Regione Emilia-Romagna ha recentemente presentato il nuovo Patto per il Trasporto Pubblico Regionale e Locale 2022-2024, con cui ha ribadito la centralità del trasporto pubblico non solo quale strumento flessibile e sicuro per garantire il diritto alla mobilità di tutti i cittadini, ma anche come mezzo vincente per migliorare la qualità dell’aria e per contribuire in maniera decisiva alla svolta ecologica. Con il nuovo Patto la Regione si è impegnata a sostenere la mobilità collettiva, garantendo investimenti significati per l’acquisto di nuovi treni e autobus e per la creazione di infrastrutture più moderne e sicure. Ulteriori importanti risorse per il rilancio del settore sono inoltre previste a livello nazionale, anche grazie a fondi del PNRR con cui saranno introdotti mezzi ad emissioni zero (ad idrogeno e full electric), il che permetterà di ridurre il divario tra gli standard del trasporto pubblico italiano e quelli degli altri Paesi europei. Questo rinnovato interesse delle istituzioni ci conforta ed è segno che stiamo agendo nella giusta direzione. Investire in tecnologia, innovazione, sicurezza e sostenibilità ambientale è la via migliore per elevare gli standard qualitativi del trasporto pubblico. Solo così se ne potrà rilanciare il ruolo determinante, recuperando le quote di utenza che – per cause oggettivamente esterne alla nostra attività – si sono perse negli ultimi anni”.

 

Lo studio della musica come strumento di socializzazione e inclusione, la Regione approva 27 progetti da Piacenza a Rimini

Lo studio della musica è fondamentale non solo per arricchire l’offerta educativa specifica, ma anche come veicolo per la socializzazione e l’inclusione degli studenti e delle studentesse.

Lo scorso maggio la Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione 1,7 milioni di euro per un bando rivolto alle scuole di musica riconosciute. Obiettivo: rendere disponibile, per il prossimo anno scolastico, opportunità di educazione e pratica musicale d’insieme. Le scuole sono state chiamate a operare in partenariato con le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e gli enti di formazione del sistema di Istruzione e Formazione professionale IeFP.

La Giunta regionale ha ora approvato l’esito del bando: un’offerta complessiva di 27 progetti scelti per la loro capacità da una parte di valorizzare l’esperienza musicale collettiva, sviluppando la creatività, la socializzazione e l’integrazione di tutti, dall’altra promuovere la piena inclusione agli alunni e alle alunne con disabilità o in condizione di svantaggio.

La graduatoria finale vede 80 scuole di musica coinvolte, più di 7mila studenti e studentesse della scuola primaria, della scuola secondaria di primo e secondo grado nonché dei percorsi di istruzione e formazione professionale, 240 istituzioni scolastiche.

Grazie a questo piano ogni studente e studentessa potrà frequentare un percorso di educazione musicale di 60 ore composto da due moduli di uguale o diversa tipologia, tra musica strumentale d’insieme, propedeutica musicale e canto corale.

Le attività di musica strumentale di insieme saranno preponderanti, dal momento che si prevede di dedicare i due terzi dei moduli a questo tipo di formazione.

Il programma regionale triennale di sviluppo del settore musicale è reso possibile dalla Legge regionale 2 del 2018 che riconduce in un quadro unitario gli investimenti per sostenere diffondere e lo studio della musica.

La distribuzione a livello provinciale

Le istituzioni di diverso ordine e grado e gli enti di formazione coinvolti sono così collocati sul territorio regionale: 16 a Piacenza, 32 a Parma, 21 Reggio a Emilia, 39 a Modena, 55 a Bologna, 19 a Ferrara, 13 a Ravenna, 32 a Forlì Cesena, 13 a Rimini.

La Regione fa il bis, la Giunta approva il nuovo bando per giovani coppie e famiglie che vogliono andare a vivere in Appennino

La Regione fa il bis, la Giunta approva il nuovo bando per giovani coppie e famiglie che vogliono andare a vivere in AppenninoAndare a vivere in montagna, territori fondamentali per uno sviluppo di qualità.

La Regione fa il bis e lancia il nuovo bando rivolto alle giovani coppie e famiglie che desiderano acquistare una casa in uno dei 121 comuni dell’Appennino emiliano-romagnolo. Cinque milioni di euro le risorse a disposizione per contributi a fondo perduto da un minimo di 10mila a un massimo di 30mila euro.

Le domande potranno essere presentate dal 12 ottobre al 10 novembre prossimi: il via libera al bando da parte della Giunta è arrivato nella seduta di oggi, ora ci sono oltre due mesi di tempo davanti per prendere una decisione di vita importante ed eventualmente avanzare la propria candidatura.

Salgono così a 25 milioni di euro i finanziamenti messi a disposizione dalla Regione per un’iniziativa inedita, sulla quale l’Emilia-Romagna ha aperto la strada, che punta a contrastare spopolamento, invecchiamento e a favorire nuove opportunità di sviluppo in Appennino e la valorizzazione di aree splendide e importanti per il sistema regionale.

Quasi settecento le domande finanziate con il primo bando del 2020 – rivolto sia all’acquisto che al recupero di immobili – con il quale erano stati stanziati dieci milioni di euro, poi raddoppiati a venti, a fronte dello straordinario successo incontrato: oltre 2.300 le domande ammissibili, a dimostrazione di come fosse stata intercettata un’esigenza reale.

Da qui la decisione di proseguire con l’intervento, facendo una scelta ritenuta più giusta in questa fase: destinare i fondi al solo acquisto della casa per evitare che i contributi regionali vengano sommati e sovrapposti alle agevolazioni nazionali esistenti sulla riqualificazione di immobili, a partire dal superbonus 110%. Opzione acquisto che peraltro era già risultata la preferita dai partecipanti al primo bando.

“Rilanciamo il nostro impegno per i territori appenninici, sempre più al centro delle politiche regionali, dando gambe alla Conferenza regionale per la montagna che abbiamo svolto solo poche settimane fa. I principali indicatori, a partire dal rallentamento del calo demografico, ci stanno confermando che siamo sulla strada giusta. Ma non possiamo, né vogliamo fermarci- sottolinea l’assessora regionale alla Montagna, Barbara Lori-. Investire sulla montagna significa investire per uno sviluppo di qualità di tutto il territorio regionale: più sostenibile da un punto di vista ambientale, più equo sul piano sociale. E che metta al centro le giovani generazioni. In linea con le indicazioni che ci arrivano dal Patto per il lavoro e il clima e con gli obiettivi dello stesso Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Solo in questa legislatura sono stati assegnati ai territori montani risorse per 750 milioni di euro, che salgono a 2 miliardi dal 2016. Investimenti pubblici di cui circa la metà direttamente dal bilancio regionale. E ora sono in arrivo le risorse del PNRR e della nuova programmazione dei fondi europei. Pochi giorni fa, poi, l’approvazione della nuova legge sulle cooperative di comunità, un provvedimento per sostenere proprio nei territori montani, nelle aree interne e in quelli più fragili nuove forme di sviluppo dal basso che vedano protagoniste le comunità locali.

 

Il nuovo bando: fondi per l’acquisto della casa in montagna

Il nuovo intervento finanzia solo interventi di acquisto e non di riqualificazione. Una scelta dettata dalla necessità di evitare sovrapposizioni con le diverse misure e benefici nazionali – a partire dal superbonus 110% – che già prevedono agevolazioni soprattutto sul piano fiscale per sostenere interventi di ristrutturazione. Oltre che dalla volontà di rendere più veloci le procedure di erogazione dei contributi, che possono essere assegnati solo a consuntivo.

Peraltro, già nel 2020, con il primo bando, l’acquisto si era rivelata l’opzione che aveva riscosso il maggiore interesse: delle 687 domande finanziate complessivamente, quasi la metà erano state per questa finalità, cui aggiungerne oltre 200 per interventi combinati di acquisto e recupero. Le domande rivolte a realizzare esclusivamente interventi di recupero erano state 147, pari al 21%.

 

Punteggi aggiuntivi per chi ha meno di 30 anni e figli

Il bando è rivolto a giovani coppie e nuclei familiari, anche composti di una sola persona. Il richiedente dovrà essere nato dopo il 1^gennaio 1982, non dovrà cioè avere più di quarant’anni; essere residente in Emilia-Romagna, o svolgere un’attività lavorativa esclusiva o prevalente in regione. L’Isee del nucleo familiare non deve essere superiore a 50mila euro.

Il contributo è indirizzato all’acquisto di un alloggio in proprietà (limitatamente ad alloggi già esistenti) da adibire a propria residenza abituale per almeno cinque anni. Per lo stesso periodo l’alloggio non potrà essere affittato, né venduto.

L’acquisto dell’alloggio deve essere effettuato in data successiva alla approvazione del bando.

I contributi sono compresi tra un minimo di 10mila e un massimo di 30mila euro e comunque non potranno superare il 50% delle spese sostenute per l’acquisto dell’immobile.

Il bando prevede punteggi aggiuntivi per chi ha uno o più figli conviventi; per chi ha meno di 30 anni; per chi ha già un’attività lavorativa in un comune appenninico; per chi abita in un Comune non montano e trasferisce la residenza in un comune montano. Tra i requisiti premianti anche quelli riferiti alla localizzazione dell’immobile. Verrà infatti attribuito un punteggio più alto a chi acquista casa in Comuni con gli indici di decremento demografico, vecchiaia e reddito più svantaggiati. La graduatoria rimarrà valida per 12 mesi. Chi aveva presentato domanda per il precedente bando e non aveva ottenuto finanziamenti, se non ha ancora acquistato l’alloggio potrà ripresentarla.

 

Il bando e gli approfondimenti, compresa una mail per la richiesta di informazioni, al link

Climax: il cambiamento climatico spiegato ai ragazzi

Climax: il cambiamento climatico spiegato ai ragazziNuova fase per Climax, progetto europeo rivolto agli studenti dagli 8 ai 16 anni e incentrato su cambiamento climatico e connessioni con le materie Stem (science, technology, engineering and mathematics) che vede l’impegno di Casa Corsini di Fiorano Modenese. In queste settimane è in fase di progettazione e sviluppo il Toolkit del progetto dedicato a insegnanti, ragazze e ragazzi: si tratta di un insieme di laboratori di Stem Education sul tema del cambiamento climatico su quattro livelli di competenza, ognuno dei quali consterà di sei laboratori della durata di un’ora circa.

Di questi quattro livelli, due riguardano i laboratori digitali e due i laboratori unplugged, ovvero senza la necessità di tecnologie. Gli studenti impareranno cos’è il cambiamento climatico, come mitigarlo, come rafforzare la conoscenza dell’argomento, come raccoglierne i dati; vedranno la differenza tra tempo e clima e studieranno le cause e gli effetti del cambiamento climatico, scoprendo come il clima è influenzato da fattori sia geologici sia umani.

Climax (CLIMAte coalition eXchange of best practices) ha una durata di due anni e conta sulla collaborazione di cinque partner provenienti da quattro Paesi: Slovacchia, Italia, Austria e Grecia. Il progetto, finanziato dal programma europeo Erasmus Plus, vede la partecipazione dell’associazione di promozione sociale Lumen attiva a Casa Corsini, la struttura dedicata all’innovazione sociale del Comune di Fiorano Modenese che ospita le attività progettuali.

 

 

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