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mercoledì, 24 Dicembre 2025
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Per rafforzare le buone pratiche d’igiene delle mani, all’ospedale di Sassuolo arriva ‘HANDHY’

Per rafforzare le buone pratiche d’igiene delle mani, all’ospedale di Sassuolo arriva ‘HANDHY’In occasione della “World patient safety day”, l’Ospedale di Sassuolo sigla una sperimentazione innovativa e unica nel suo genere, per l’installazione della piattaforma sviluppata dalla startup modenese ‘HANDHY’, che ha l’obiettivo di rafforzare le buone pratiche d’igiene delle mani e innalzare gli standard di sicurezza in reparto. L’Ospedale di Sassuolo SpA è primo in tutta Italia ad avviare la sperimentazione di questo sistema innovativo che coinvolgerà inizialmente il reparto di Medicina d’Urgenza.

‘HANDHY’ è un supporto innovativo nel contrasto delle infezioni correlate all’assistenza (ICA), che introduce un supporto discreto per gli operatori sanitari: promemoria mirati nei momenti chiave del percorso di cura, che aiutino a consolidare i comportamenti corretti, integrandosi nella routine senza appesantirla e contribuendo a ridurre stress, carico cognitivo e complessità operative. Queste infezioni, infatti, rappresentano ancora una sfida rilevante per tutto il sistema sanitario: in Italia colpiscono oltre 500 mila pazienti ogni anno.

Progettata secondo i principi di “privacy by design”, la piattaforma sperimentale della start up italiana pone grande attenzione alla tutela delle persone e dei contesti clinici, adottando modalità di trattamento essenziali e proporzionate all’obiettivo di prevenzione e miglioramento dei processi. L’avvio del progetto consolida la vocazione dell’Ospedale di Sassuolo all’innovazione responsabile: strumenti semplici, utili e integrati nella pratica clinica.

«Questa collaborazione – sottolinea il Direttore Generale dell’Ospedale di Sassuolo, Stefano Reggiani – rispecchia la nostra visione: tecnologie utili, rispettose dei contesti di cura e orientate al bene del paziente». «Siamo partiti da un’idea semplice – spiega quindi Mohamed Ouassif, CEO e fondatore di ‘HANDHY’– ovvero rendere più facile ‘fare la cosa giusta al momento giusto’. Siamo grati all’Ospedale di Sassuolo per la fiducia e per il valore condiviso di una sanità sempre più sicura».

HANDHY
È una startup Med Tech fondata nel 2021 a Modena da Mohamed Ouassif.

La società nasce dall’esigenza di affrontare le sfide della sicurezza sanitaria attraverso soluzioni tecnologiche innovative che supportano operatori e strutture sanitarie nella prevenzione degli eventi avversi.

Tra le aree di lavoro dell’azienda c’è la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza, la sicurezza del paziente con soluzioni per il rilevamento cadute, il monitoraggio anti-fuga, la localizzazione in tempo reale e lo sviluppo di soluzioni integrate che combinano hardware proprietario, intelligenza artificiale e analisi dei dati.

Festivalfilosofia: il saluto dell’Assessore alla Cultura del Comune di Sassuolo

Festivalfilosofia: il saluto dell’Assessore alla Cultura del Comune di Sassuolo
foto Ivan Bosi

Da venerdì 19 a domenica 21 settembre arriva a Sassuolo il nuovo appuntamento con il Festivalfilosofia: tre giorni di lezioni, approfondimenti, laboratori, mostre, istallazioni, dedicate a “Paideia”.

“Sassuolo è pronta ad ospitare le decine di migliaia di persone che ogni anno  – commenta l’Assessore alla Cultura del Comune di Sassuolo Federico Ferrari –  raggiungono la nostra città per partecipare ad uno degli appuntamenti più attesi dell’intero panorama culturale italiano.

Anche quest’anno teatro delle lezioni magistrali e dei reading teatrali saranno piazza Garibaldi e il Teatro Carani, ma l’intera città sarà coinvolta in un percorso fatto di mostre, istallazioni ed iniziative.

Il Ciclo di lezioni magistrali inizierà venerdì mattina, alle 10 al teatro Carani , con Paolo D’Iorio e il suo “Così parlò Zarathustra”, per concludersi domenica pomeriggio, alle 18 in piazza Garibaldi, con Enzo Bianchi e “Gesù, Rabbi”, ma saranno tantissime le occasioni d’approfondimento che si susseguiranno durante tutte e tre le giornate in città. Senza dimenticare le mostre, le istallazioni, i readig, i laboratori e le performances che sapranno coinvolgere tutti: dagli studenti ai bambini più piccoli e le loro famiglie.

Un programma ricco e variegato – prosegue l’Assessore – reso possibile grazie al Consorzio FestivalFilosofia, ma anche al lavoro di tantissime associazioni, degli uffici comunali e della squadra operai di Sgp, che da mesi lavorano per far si che anche questa edizione sia indimenticabile.

Buon Festival a tutti – conclude l’Assessore alla Cultura del Comune di Sassuolo Federico Ferrari – perché le occasioni per crescere, maturare e ragionare sono sempre meno frequenti nella quotidianità di tutti noi, approfittiamo di ogni singolo momento”.

Settimana dell’Alzheimer: a Maranello iniziative per sensibilizzare e prevenire

Settimana dell’Alzheimer: a Maranello iniziative per sensibilizzare e prevenire
gelato gusto viola (Freepik) – immagine Comune Maranello

Maranello si prepara a vivere una settimana interamente dedicata alla sensibilizzazione sull’Alzheimer e sulle demenze. Dal 21 settembre al 5 ottobre il Comune, insieme a realtà associative, commercianti e professionisti del territorio, proporrà un ricco calendario di appuntamenti con l’obiettivo di informare, prevenire e sostenere le famiglie che convivono con queste malattie.

Il via sarà domenica 21 settembre, in occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer, con l’illuminazione viola – colore simbolo della lotta alla malattia – del municipio. Nella stessa giornata, durante la festa “Pozza in piazza”, sarà allestito un gazebo informativo DFC (Dementia Friendly Community), con materiali e opportunità di confronto sul tema.
Per tutta la settimana, dal 21 al 28 settembre, la gelateria “Dolcecrema” proporrà un gusto speciale, il “Memo Cream”, un gelato viola creato per l’occasione. Presso la gelateria saranno inoltre disponibili cartoline con QR Code che rimandano a videointerviste e contenuti divulgativi sulle demenze e sulle attività di sostegno attive in città.
Martedì 23 settembre, alle 18, nella Sala Bergonzoni degli orti di Gorzano, prenderà il via un percorso di presentazione e formazione dedicato alla prima palestra della memoria, che aprirà a Maranello nella prima parte del 2026: uno spazio pensato per promuovere allenamento cognitivo e momenti di socialità.
Il programma si chiuderà domenica 5 ottobre al Gran Premio del Gusto, dove sarà presente un nuovo gazebo informativo DFC. Per l’occasione interverranno anche i nutrizionisti dell’Ausl, che offriranno consigli utili su alimentazione e prevenzione.
“Quest’anno – sottolinea l’assessore alle Politiche sociali Davide Nostrini – siamo riusciti, insieme a Unione dei Comuni, Ausl, Consorzio Terra del Mito, commercianti e associazioni locali, a costruire un percorso ricco di iniziative rivolte alle famiglie che si trovano ad affrontare da vicino la demenza. Un lavoro corale che testimonia quanto sia importante fare rete di fronte a una sfida che riguarda sempre più persone”.

Maranello, Trame Estensi: un incontro su Mary Of Modena

Maranello, Trame Estensi: un incontro su Mary Of Modena
Mabic (foto Oscar Ferrari)

Al via “Trame Estensi”, un affascinante percorso alla scoperta della dinastia estense e del suo legame con il territorio modenese: un ciclo di sette incontri tra Fiorano Modenese e Maranello, in programma dal 20 settembre all’8 novembre. Il primo incontro è in programma sabato 20 settembre alle ore 17:30 alla Biblioteca Mabic di Maranello: si parlerà di “Mary of Modena e il nonno Francesco I. Arti e lettere” con Laura Corallo.

Il progetto vuole valorizzare e approfondire la storia di alcune figure centrali della famiglia d’Este, che ha avuto un ruolo chiave nello sviluppo culturale e artistico del territorio. Il loro arrivo a Modena nel 1598 segnò l’inizio di grandi trasformazioni, lasciando un’impronta duratura nell’architettura, nell’arte e nell’identità locale. Gli incontri si terranno in luoghi simbolo del territorio, come il Castello di Spezzano, il Santuario di Fiorano e la Biblioteca Mabic di Maranello, e coinvolgeranno storici, esperti e appassionati di cultura locale, arte ed enogastronomia. “Trame Estensi” è un’occasione speciale per riscoprire il ricco patrimonio culturale del nostro territorio, attraverso una narrazione che intreccia storia, arte, architettura e tradizioni, creando un dialogo tra passato e presente che continua a vivere ancora oggi. Gli altri temi affrontati nel corso degli incontri saranno il Miracolo del Fuoco di Fiorano e la figura di Francesco I, il gusto alla corte estense, con un focus sull’aceto balsamico, la storia di Marco Pio e Clelia, tra Spezzano e Sassuolo, la nascita della Via Giardini, arteria storica progettata da un estense, il feudo di Maranello e il legame tra Borso d’Este e i Calcagnini, l’opera dell’architetto Gaspare Vigarani, genio della scenografia e autore del Palazzo Ducale di Sassuolo.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 18 settembre 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 18 settembre 2025Cielo sereno o poco nuvoloso per il transito di nubi medio alte nel corso della giornata; nelle ore notturne e del primo mattino visibilità ridotta in prossimità del Po per la formazione di foschie.

Temperature minime comprese tra 15 e 18 gradi; massime in aumento, tra i 24 gradi sulla costa e i 29 gradi sulla aree di pianura. Venti deboli, in prevalenza diretti dai quadranti orientali. Mare poco mosso.

(Arpae)

Linea ferroviaria Modena-Sassuolo: disservizi continui, il M5S propone la svolta tramviaria

Linea ferroviaria Modena-Sassuolo: disservizi continui, il M5S propone la svolta tramviariaContinua lo stillicidio sulla linea ferroviaria Sassuolo-Modena:

  • Il 15/9 è stato cancellato il treno n.90125 delle 14,14 in partenza da Modena, come pure il treno n.90124 delle 15,12 in partenza da Sassuolo,
  • il 16/9 è stato cancellato il treno n.90103 delle 5,32 in partenza da Modena come pure il
    treno n.90102 delle 6,30 in partenza da Sassuolo. Stessa cosa per il treno n.90135 delle
    17,34 da Modena ed il n.90134 delle 18,32 da Sassuolo.

Dopo un’interruzione di tre mesi per aggiornamenti, questa situazione è insostenibile, si
rende necessario una profonda riflessione su come risolvere la situazione e rendere il
servizio puntuale e funzionale. La linea Sassuolo-Modena è lunga 19km, ha 11 fermate,
24 passaggi a livello e utilizza un treno (bellissimo) nato per fare tratte di 50/200 km ai 160 orari di velocità. È come usare una Ferrari su una carreggiata.

Come Movimento 5 stelle riteniamo si debba perseguire i seguenti obiettivi:

1. Trasformazione della linea ferroviaria in un sistema tramviario moderno ed
efficiente.
Un tram moderno, elettrico e ad alta frequenza, permetterebbe un servizio più puntuale,
agile ed economico, adatto a tratte brevi e dense di fermate come quella tra Sassuolo e
Modena. Questo sistema eliminerebbe molte delle criticità attuali, a partire dalla
complessità della manutenzione del materiale rotabile e delle infrastrutture ferroviarie
tradizionali, nonché un costo di acquisto notevolmente inferiore.

2. Eliminazione dei passaggi a livello con sistema semaforico integrato.
L’attuale presenza di 24 passaggi a livello è una criticità sia per la sicurezza sia per la
viabilità urbana. Il passaggio ad un sistema tramviario con priorità semaforica
permetterebbe di eliminare queste barriere fisiche, riducendo l’impatto sul traffico
cittadino e migliorando la sicurezza per automobilisti e pedoni.

3. Aumento della frequenza delle corse e orari più flessibili.
Un sistema tramviario consente corse più frequenti e più adatte ai reali flussi di mobilità
dei cittadini, soprattutto nelle fasce orarie di punta. Il servizio attuale, con troppe cancellazioni e un numero ridotto di convogli, non risponde più alle esigenze di un
comprensorio che, con oltre 120.000 abitanti, ha numeri da vera area metropolitana.

4. Integrazione con il trasporto pubblico provinciale e urbano.
È fondamentale prevedere un’integrazione tariffaria e logistica con gli autobus urbani ed
extraurbani, e un collegamento diretto dalle stazioni di Sassuolo con poli strategici come
il Policlinico, l’Università, la Stazione AV Mediopadana di Reggio Emilia.

5. Valorizzazione del trasporto merci su ferro.
Il progetto del M5S prevede anche una riorganizzazione e rilancio del trasporto merci su
rotaia, integrando in modo razionale i tre hub merci di Dinazzano, Rubiera e Marzaglia,
per alleggerire il traffico pesante su strada e migliorare la sostenibilità del distretto
ceramico, uno dei più importanti d’Europa.

6. Un piano concreto di finanziamento, progettazione e realizzazione.
Chiediamo l’immediata apertura di un tavolo tecnico-politico con Regione, Provincia,
Comuni del comprensorio e Ferrovie Emilia-Romagna per definire un piano concreto, con
cronoprogramma, progettazione, fonti di finanziamento (PNRR, fondi europei, regionali,
statali) e tappe realizzative.

Il Movimento 5 Stelle è pronto a fare la sua parte, presenterà a breve una proposta
ufficiale, completa di visione progettuale, costi indicativi, tappe attuative e collegamenti
futuri. Dopo anni di disagi e promesse mancate, è giunto il momento di guardare al futuro
con coraggio. Serve una visione nuova per la mobilità nel comprensorio ceramico:
sostenibile, moderna e al servizio dei cittadini e delle imprese.

Il cambiamento è possibile. Serve solo la volontà politica di realizzarlo.

Granchio blu. Liquidati gli indennizzi per i danni subiti dalle imprese per mancata produzione nel 2023

Granchio blu. Liquidati gli indennizzi per i danni subiti dalle imprese per mancata produzione nel 2023Oltre 3,1 milioni di euro di indennizzi già liquidati a 282 imprese della pesca e dell’acquacoltura per i danni causati dall’emergenza granchi blu nel 2023.

Si tratta dei fondi stanziati dal commissario straordinario nominato dal Governo – pari a 2,9 milioni di euro – e delle risorse erogate dal Masaf, il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, per 198mila euro, riferiti ai danni da mancata produzione. Le domande presentate tramite la piattaforma Siag, il Sistema informativo agricolo regionale, sono state gestite dalla Regione, che ha avviato la liquidazione non appena i fondi sono stati resi disponibili dal commissario e dal ministero. Restano ancora da corrispondere ulteriori 447mila euro, che saranno liquidati non appena trasferiti dal Governo.

Per quanto riguarda i danni relativi al 2024 e al primo trimestre 2025, la Regione ha già adottato a maggio la delibera di delimitazione delle aree colpite e presentato richiesta al ministero per il riconoscimento della calamità naturale. La proposta è stata approvata in agosto e si è ora in attesa della pubblicazione del decreto ministeriale, che consentirà di aprire sulla piattaforma Siag la raccolta delle nuove domande da parte delle imprese.

“Abbiamo già liquidato gli indennizzi per i danni del 2023 e siamo pronti a completare i pagamenti non appena il ministero trasferirà le risorse ancora mancanti- sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi-. Parallelamente abbiamo delimitato i danni del 2024 e del primo trimestre 2025, ottenendo il riconoscimento da parte del ministero: ora attendiamo la pubblicazione del decreto per aprire subito la raccolta delle domande tramite la piattaforma regionale. In questi due anni abbiamo messo in campo un intervento straordinario e continuativo, con ristori alle imprese colpite, indennizzi per chi ha raccolto e smaltito i granchi e per coprire i costi di gestione. È la dimostrazione che la Regione è al fianco delle comunità della costa, con risorse proprie e con una gestione rapida dei fondi statali”.

Per il 2025, inoltre, l’Amministrazione regionale ha messo a disposizione un ulteriore milione di euro di risorse proprie per venire incontro alle spese sostenute dalle imprese di acquacoltura nella gestione e nello smaltimento del granchio blu. Si tratta del terzo stanziamento straordinario previsto dalla Giunta negli ultimi due anni: nel 2023 era stato messo a disposizione 1 milione di euro di ristori per le imprese produttrici di vongole colpite pesantemente dalla crisi e, nel 2024, un indennizzo regionale pari a 1,50 euro al chilo per le imprese che si erano impegnate nella raccolta del granchio.

“Il granchio blu- prosegue Mammi- non è solo un problema ambientale: rappresenta una vera emergenza economica e sociale, che ha colpito in modo particolare le marinerie di Goro e Comacchio e messo sotto pressione centinaia di imprese e cooperative. Per questo chiediamo al governo una strategia nazionale che non si limiti agli indennizzi, ma punti anche a valorizzare nuove opportunità, a partire dalla commercializzazione del granchio blu, per la quale si sta aprendo un interesse crescente anche da parte di mercati esteri. Solo con un’azione strutturale, che unisca ricerca, innovazione e sostegno concreto alle filiere, potremo difendere un comparto unico in Europa e strategico per l’economia regionale e l’occupazione”.

Ricostruzione post alluvione: avanti con le opere di messa in sicurezza dei bacini di Lamone, Marzeno e Sillaro

Ricostruzione post alluvione: avanti con le opere di messa in sicurezza dei bacini di Lamone, Marzeno e SillaroUna prima tranche di opere da 7,5 milioni di euro per la messa in sicurezza del tratto di pianura del fiume Lamone, già in corso da alcuni giorni. Una seconda tranche, di uguale valore, in arrivo nelle prossime settimane. Condivisione e partecipazione le parole chiave: è terminata, nel frattempo, la fase di valutazione delle oltre 500 osservazioni arrivate dalle comunità coinvolte e dai comitati di cittadini alluvionati nell’ambito del percorso comune voluto dalla Regione sui progetti di messa in sicurezza dei bacini del Lamone e del Marzeno, oltre a quello del Sillaro. Ieri, intanto, è partito il percorso di confronto sul Senio, mentre sono già in programma per ottobre altre due assemblee pubbliche: il 7 a Lugo, nel ravennate (fiumi Senio e Santerno) e il 21 a Imola (Bo), per il Santerno.

In campo una commissione speciale dedicata a Traversara di Bagnacavallo, la frazione del ravennate che ancora oggi mostra visivamente i segni e le ferite della furia dell’acqua e del maltempo del settembre 2024.

A fare il punto in conferenza stampa, a un anno di distanza, il presidente della Regione, Michele de Pascale, e la sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini. Il passaggio in Italia del ciclone Boris colpì con particolare violenza la Romagna e il bolognese; alle intense precipitazioni seguirono massicci fenomeni di piena, i corsi d’acqua più interessati furono i torrenti Idice, Sillaro, Santerno e Senio, affluenti di destra del fiume Reno, e i fiumi romagnoli Lamone e Montone, causando allagamenti e pesanti danni a edifici, attività produttive, viabilità, con oltre 2000 persone evacuate.

“Una premessa: abbiamo detto da subito con chiarezza che non siamo soddisfatti di come gli eventi alluvionali sono stati affrontati- ha esordito de Pascale-. È l’opinione della stragrande maggioranza dei cittadini che attribuiscono, legittimamente, responsabilità ai diversi livelli di governo, da Roma al territorio. Da gennaio abbiamo segnato una fase nuova che sta portando tutte le istituzioni e il commissario a lavorare insieme per cambiare passo. Intanto, come Regione abbiamo raddoppiato le risorse per le manutenzioni, ora dobbiamo aumentare la nostra capacità di farle. Con il commissario lavoriamo per sbloccare i lavori affidati alle agenzie di Stato e proseguiremo gli incontri sui territori: per ogni bacino presentiamo le opere strategiche, in grado di ridurre il rischio. Dal governo- ha proseguito il presidente- abbiamo ottenuto un miliardo per opere di questo tipo, un fatto nuovo e non scontato. I tempi previsti sono lunghi, li vogliamo accelerare: entro dicembre presenteremo il piano di interventi relativo ai primi 500 milioni, le risorse dovrebbero arrivare nel 2027 ma come Regione siamo pronti ad anticiparle dal 2026. Voglio inoltre ricordare- ha concluso de Pascale- che è pronta l’ordinanza sulle delocalizzazioni, attualmente al vaglio della Corte dei Conti: abbiamo lavorato con il commissario per migliorare il più possibile le condizioni di chi deciderà volontariamente di lasciare la propria abitazione”.

“I 2,8 miliardi della contabilità speciale dell’ex commissario Figliuolo hanno oggi tutte destinazioni condivise con i territori- ha aggiunto Rontini-. Restano da assegnare ‘solo’ gli ultimi 75 milioni di quel pacchetto, a cui si aggiungono altri 100 milioni da un altro provvedimento per il 2024. Sono state raddoppiate le risorse per la manutenzione, portandole a 50 milioni l’anno, che daremo all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile: abbiamo dunque messo più fondi- ha concluso la sottosegretaria-, stiamo lavorando, in piena sinergia con i territori e la struttura commissariale”.

I percorsi partecipati avviati
Per quanto riguarda i fiumi Lamone e Marzeno, è terminata la fase di elaborazione delle oltre 500 osservazioni arrivate con il percorso partecipato sul progetto relativo agli interventi di mitigazione del rischio idraulico per Faenza. In primo luogo, verranno svolti gli approfondimenti relativi all’areale della confluenza tra Lamone e Marzeno che dovrà essere destinato alla laminazione delle piene.

Ieri, 15 settembre, nel tardo pomeriggio a Castel Bolognese (Ra) si è svolta l’assemblea pubblica per presentare il progetto sul torrente Senio: si prevede di completare la progettazione esecutiva, l’affidamento e l’esecuzione del rimodellamento morfologico della cassa a valle del torrente Sintria (affluente del Senio) entro il 2026, in assenza di fenomeni di piena significativi. Nel 2026 prenderà inoltre avvio la progettazione della cassa di Cotignola, sempre nel ravennate.

È in corso la fase di elaborazione delle osservazioni relative al progetto per il Sillaro, a protezione dei territori del Nuovo Circondario Imolese: la prima ipotesi prevede l’attuazione delle opere strutturali di laminazione e ulteriori risezionamenti e interventi strutturali, come previsto dagli strumenti di pianificazione in vigore, tra Castel San Pietro e la confluenza con il torrente Sellustra.

In corso anche un tavolo tecnico sulla Val di Zena, che fa seguito a un accordo con i Comuni interessati e l’Università di Modena e Reggio Emilia per l’elaborazione di uno studio idraulico di dettaglio: l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ha presentato alcune ipotesi di intervento relative ad aree di espansione, da realizzare con i fondi già disponibili, sulle quali c’è un sostanziale accordo da parte di tutti in quanto compatibili con le prime valutazioni dell’Università e con i primi esiti degli studi dell’Autorità di Bacino del Fiume Po.

Dopo settembre 2024: i cantieri in corso e la commissione speciale
Sono appena iniziati i lavori di ripristino e consolidamento dell’argine sinistro del Lamone, all’altezza di Villanova di Bagnacavallo, nel ravennate. Si tratta della prima tranche di opere, da 7,5 milioni di euro, in capo all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, nel tratto di pianura del fiume Lamone, il cui bacino, già colpito nel maggio 2023, è stato pesantemente danneggiato un anno fa, a settembre 2024.

A Traversara di Bagnacavallo, la località nel ravennate più colpita, è stata dedicata una commissione speciale, istituita dal commissario straordinario alla ricostruzione Curcio: dopo una prima riunione nei giorni scorsi, farà seguito un primo sopralluogo nel borgo già domani, 17 settembre. Ne fanno parte i tecnici della struttura commissariale, dell’Agenzia regionale per la Ricostruzione e dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. L’obiettivo è mettere a punto, in poche settimane, un progetto che tenga insieme demolizione e ricostruzione.

Per far fronte ai danni del maltempo, sono stati stanziati oltre 76 milioni di euro, tra risorse statali (primo e secondo stralcio del Piano degli interventi urgenti finanziati a seguito delle ondate di maltempo di settembre e ottobre 2024) e regionali. Risorse che hanno finanziato 293 interventi, molti dei quali già conclusi o in fase di conclusione, tra cui lavori di ripristino della viabilità comunale e provinciale, del reticolo idrografico danneggiato, oltre alla pulizia e alla rimozione di fango e detriti.

Lo scorso 28 agosto, inoltre, il Consiglio dei ministri ha prorogato lo stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati, a partire dal giorno 17 settembre 2024, nel territorio delle province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

Focus sul bolognese
Oltre alla pulizia dal fango, alla rimozione dei detriti, al rifacimento delle sedi stradali e alla riattivazione della funzionalità idraulica dei corsi d’acqua, tra gli interventi più significativi finanziati e terminati, in capo all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, ci sono le opere di somma urgenza (6 milioni di euro) per il ripristino dell’integrità degli argini del torrente Idice a valle della località La Motta, in comune di Budrio; i lavori di somma urgenza per il ripristino dei danneggiamenti della Chiavica Accursi, in comune di Medicina (700mila euro); i lavori di somma urgenza nel bacino del Quaderna (ripristino argine destro collassato in prossimità della località Fiorentina), cui sono stati assegnati 1 milione 200mila euro.

Focus sul ravennate
Oltre agli interventi iniziati sul Lamone nel tratto di pianura (all’altezza di Villanova), sono stati finanziati e quasi tutti conclusi, o in via di conclusione, una lunga serie di opere di somma urgenza, tutte in capo all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. Tra queste, i lavori (per oltre 5 milioni di euro) per il ripristino degli argini in sinistra e destra idraulica sempre del Lamone nei comuni di Ravenna, Russi e Bagnacavallo (in località Traversara); le opere, in corso (1 milione 700mila euro) sull’argine sinistro del corso d’acqua danneggiato nel tratto da Ponte dell’Albergone fino a valle dell’abitato di Traversara. Oltre 1 milione di euro è stato assegnato all’amministrazione comunale di Faenza, soggetto attuatore dei lavori per la messa in sicurezza e la difesa idraulica del quartiere Borgo. Altre risorse (3 milioni 750mila euro) sono andate per il ripristino degli argini in sinistra idraulica del fiume Senio in comune di Cotignola.

Focus su Forlì-Cesena
Sul fiume Montone l’Agenzia regionale ha attivato con risorse proprie tre interventi di somma urgenza. Il primo, in fase di ultimazione, è un intervento da 600mila euro per il ripristino arginale in seguito alla rotta del fiume in località via Zignola a Forlì. Il secondo, già concluso, per 500mila euro, ha visto il ripristino delle sezioni danneggiate del fiume e della rotta a Forlì, in via Isonzo. Infine il terzo, da 250mila euro, chiuso lo scorso anno, ha visto il ripristino e il rinforzo delle opere arginali del corso d’acqua in corrispondenza del Cavo Fontana 2, sempre a Forlì, dietro il complesso residenziale di via Martiri delle Foibe.

Vigili del fuoco: in Emilia Romagna mancano 600 unità

Vigili del fuoco: in Emilia Romagna mancano 600 unitàIl segretario regionale CONAPO dell’Emilia Romagna, sindacato maggiormente rappresentativo dei Vigili del Fuoco, DINI Eros lancia un nuovo e accorato appello: i
Comandi Vigili del Fuoco della regione Emilia-Romagna sono alle prese con una crisi di organico senza precedenti.

Le annunciate assegnazioni delle unità dei neo VF del 100° Corso, programmate per Ottobre in concomitanza con la mobilità dei vigili in uscita dalla Regione, risultano inadeguate ad arginare le gravi carenze di organico.
Nel solo 2024, i Vigili del Fuoco Emiliano-Romagnoli hanno gestito oltre 81.800 interventi, tra incendi, soccorsi tecnici e calamità naturali, senza contare le emergenze nazionali che hanno richiesto il dispiegamento di personale fuori regione. Eppure, oggi mancano all’appello circa 600 unità operative, con una carenza stimata del 34% tra il personale qualificato e del 20% tra i Vigili.
“Una situazione insostenibile. I turni sono diventati massacranti, le squadre lavorano sotto organico e le risorse disponibili non sono più sufficienti. Il personale è allo stremo, mentre la sicurezza dei cittadini e degli stessi operatori è messa seriamente a rischio”.
“Non si tratta più di un disagio interno: è una minaccia concreta alla sicurezza pubblica,” – dichiara Dini Eros – “Abbiamo lanciato l’allarme da tempo. Ora servono risposte, non promesse. È urgente procedere con assunzioni immediate, una redistribuzione del personale che tenga conto delle esigenze territoriali, fondi straordinari dedicati e una strategia operativa efficace. I Comandi non possono più aspettare. L’Amministrazione deve intervenire con responsabilità e decisione”.

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 17 settembre 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 17 settembre 2025Al primo mattino addensamenti anche consistenti, più probabili sul settore centro-orientale. Dal pomeriggio ampie schiarite su tutta la regione.

Temperature minime comprese tra 18 e 20 gradi, massime in diminuzione, comprese tra 23 e 26 gradi. Venti deboli tra est e nord-est con temporanei e lievi rinforzi al mattino lungo la costa ed in mare aperto, attenuazione serale. Mare inizialmente poco mosso con temporaneo aumento del moto ondoso dal pomeriggio, in attenuazione in serata.

(Arpae)

Settimana europea della mobilità. L’Emilia-Romagna continua a investire sul futuro sostenibile

Settimana europea della mobilità. L’Emilia-Romagna continua a investire sul futuro sostenibileOltre 1,5 miliardi di euro programmati per il trasporto ferroviario e locale, 163 milioni di euro per più di mille chilometri di nuove ciclabili urbane ed extraurbane, 9 milioni per l’acquisto di bici a pedalata assistita, 5,1 milioni di euro per il progetto Bike to Work, 176 nuovi treni regionali già in servizio e più di 15mila e-bike acquistate con incentivi regionali. Sono alcuni dei numeri che raccontano l’impegno dell’Emilia-Romagna per la mobilità sostenibile, un modello che punta a ridurre le emissioni, migliorare la qualità dell’aria e rendere gli spostamenti quotidiani più moderni, sicuri e alla portata di tutti. A queste misure si aggiungono gli abbonamenti gratuiti per studenti e studentesse, che ogni anno consentono a circa 220mila giovani di muoversi senza costi su bus e treni regionali.

In occasione della Settimana europea della mobilità 2025, dal 16 al 22 settembre, la Regione fa il punto su un percorso di programmazione che, attraverso risorse e investimenti, punta a rendere i servizi di trasporto più sostenibili, innovativi e vicini alle esigenze di cittadine e cittadini.

Dalle grandi infrastrutture ferroviarie ai progetti per la ciclabilità, il quadro degli interventi regionali delinea una strategia di lungo periodo orientata a ridurre le emissioni climalteranti, rafforzare l’intermodalità e rendere più accessibili e moderni i servizi di trasporto. Ogni giorno in Emilia-Romagna circolano 910 treni regionali su una rete di 1.400 chilometri e 258 stazioni, che trasportano circa 48 milioni di passeggeri l’anno. A questi si aggiungono i servizi su gomma, con 312 milioni di viaggiatori annui e un piano che prevede entro il 2033 l’arrivo di 2.000 nuovi autobus a basse emissioni, per il rinnovo di oltre il 60% della flotta. Sul fronte della mobilità ciclabile, accanto ai mille chilometri di nuove piste, spiccano i 240 chilometri della Ciclovia Adriatica nel tratto emiliano-romagnolo, con un investimento complessivo di 70 milioni di euro, che si inserisce nella rete nazionale delle ciclovie turistiche. Il 25 settembre, insieme a Itl e Fiab, è in programma l’Adriatica Bike Tour 2025, che porterà un gruppo di cicloturisti lungo la Ciclovia Adriatica da Chioggia a Pesaro, con tappe a Ravenna e Rimini, per sensibilizzare cittadini e territori sui temi della ciclabilità, dell’intermodalità e del cicloturismo.

“Investire sulla mobilità sostenibile significa investire sulla salute delle persone, sulla qualità dell’ambiente e sulla vivibilità delle città- sottolinea l’assessora regionale alla Mobilità, Trasporti e Ambiente, Irene Priolo-. È una sfida culturale e sociale che stiamo portando avanti con determinazione, perché si tratta di una scelta quotidiana che, supportata da dati concreti e da investimenti strutturali, può davvero cambiare il volto dei nostri territori”.

“La Regione- aggiunge Priolo- sta costruendo una strategia complessiva che tenga insieme più elementi: infrastrutture ferroviarie e per il trasporto pubblico locale, incentivi per chi sceglie di spostarsi in bicicletta con programmi come Bike to Work, un piano di sviluppo della rete ciclabile e misure a sostegno delle famiglie come gli abbonamenti gratuiti per studenti e studentesse. Una visione che mette al centro le persone, l’ambiente e la salute, con l’obiettivo di ridurre le emissioni climalteranti, aumentare l’efficienza del sistema dei trasporti e rendere i nostri centri urbani più moderni, accessibili e accoglienti”.

Infrastrutture e trasporto pubblico locale: i dati dell’Emilia-Romagna

Un sistema di mobilità sostenibile parte dal rafforzamento delle infrastrutture. Nel periodo 2020-2025 in Emilia-Romagna sono stati programmati oltre 1,5 miliardi di euro di investimenti nel sistema ferroviario regionale, che comprendono i contratti di servizio e le risorse destinate al rinnovo della flotta. Di questi, 750 milioni di euro hanno consentito l’acquisto di 176 nuovi treni regionali ad alta efficienza energetica, finanziati attraverso contratti pluriennali sostenuti da fondi regionali e nazionali, che hanno portato l’Emilia-Romagna ad avere la flotta più giovane d’Italia. Sono circa 48 milioni i passeggeri annui che usufruiscono di una rete di oltre 1.400 chilometri di ferrovie e 258 stazioni, con una media di 910 corse giornaliere e oltre 19 milioni di chilometri-treno percorsi ogni anno. A questi numeri si affiancano i servizi di trasporto pubblico locale su gomma, che garantiscono 312 milioni di viaggi annui e un piano di rinnovo che prevede entro il 2033 l’arrivo di 2.000 nuovi autobus a basse emissioni, finanziati con fondi regionali e nazionali, per il ricambio di oltre il 60% della flotta.

Gli investimenti per la mobilità ciclabile

La rete ciclabile regionale è al centro di un piano pluriennale finanziato con risorse regionali, statali e comunitarie. Nel periodo 2020-2025 la Regione ha stanziato 163 milioni di euro per realizzare oltre 1.000 chilometri di nuove ciclovie urbane ed extraurbane, totale che sale a 186 milioni considerando le più recenti programmazioni. A queste risorse si aggiungono 25 milioni di euro del Por Fesr 2021-2027 per 25 progetti e circa 47 milioni di euro da fondi nazionali. Progetti strategici riguardano le grandi ciclovie turistiche: la Ciclovia Adriatica, che nel tratto emiliano-romagnolo misura 240 chilometri con un investimento di 70 milioni di euro, e gli interventi per l’intermodalità bici-treno con nuove velostazioni, finanziate con 1,8 milioni di euro. Sono inoltre attivi programmi di incentivazione all’acquisto di biciclette elettriche e cargo bike, con 9 milioni di euro di fondi Mase per il triennio 2023-2025, che hanno favorito la diffusione di oltre 15mila mezzi elettrici.

Alcune delle chiusure previste su A1, A13, R14 e A14

Alcune delle chiusure previste su A1, A13, R14 e A14Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 21:00 di mercoledì 17 alle 5:00 di giovedì 18 settembre, sarà chiusa la stazione di Modena sud, in uscita per chi proviene da Bologna. In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Valsamoggia o di Modena nord.

Per consentire attività di ispezione cavalcavia, dalle 21:00 di mercoledì 17 alle 5:00 di giovedì 18 settembre, saranno chiuse, in modalità alternata, le stazioni di Reggio Emilia e di Terre di Canossa Campegine, in uscita per chi proviene da Milano. In alternativa si consiglia di uscire alle seguenti stazioni: per la chiusura di Reggio Emilia: Terre di Canossa Campegine o Modena nord; per la chiusura di Terre di Canossa Campegine: Parma o Reggio Emilia.

Per lavori di pavimentazione, nelle due notti di mercoledì 17 e giovedì 18 settembre, con orario 21:00-5:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Modena sud e Valsamoggia, verso Bologna.  Si precisa che l’area di parcheggio “Castelfranco ovest”, situata nel suddetto tratto, sarà chiusa mercoledì 17 e giovedì 18 settembre, a partire dalle ore 19:00. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Modena sud, percorrere la viabilità ordinaria: SP623 via Modenese, via Vignolese, SP Nuova Pedemontana, SP569 Nuova Bazzanese e rientrare in A1 alla stazione di Valsamoggia.

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Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di pavimentazione, sarà chiuso il tratto compreso tra Altedo e Bologna Interporto, verso Bologna, nei seguenti giorni e orari: dalle 21:00 di mercoledì 17 alle 5:00 di giovedì 18 settembre; dalle 22:00 di venerdì 19 alle 6:00 di sabato 20 settembre. L’area di servizio “Castel Bentivoglio ovest”, situata nel suddetto tratto, sarà chiusa nelle suddette notti, ma con un’ora di anticipo. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione autostradale di Altedo, percorrere la viabilità ordinaria: via Chiavicone, SS64, SP3 via Marconi e rientrare in A13 alla stazione di Bologna Interporto.

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Sul Raccordo di Casalecchio (R14), per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 21:00 di mercoledì 17 alle 5:00 di giovedì 18 settembre, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento A14 Bologna-Taranto-Bologna Casalecchio, verso Firenze. Di conseguenza, l’uscita della stazione di Bologna Casalecchio non sarà raggiungibile per chi proviene da Ancona e da Padova. In alternativa si consigliano i seguenti itinerari: per chi proviene da Ancona ed è diretto verso Firenze, uscire alla stazione di Bologna Borgo Panigale, al km 4+800 della A14, immettersi sul Ramo Verde e sulla Tangenziale in direzione Casalecchio/A1 ed entrare alla stazione di Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio; per chi proviene dalla A13 Bologna-Padova ed è diretto verso Firenze, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, al km 0+600 della A13, immettersi sulla Tangenziale in direzione Casalecchio/A1 ed entrare alla stazione di Bologna Casalecchio, sul Raccordo Casalecchio.

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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire attività di ispezione e manutenzione cavalcavia, dalle 21:00 di mercoledì 17 alle 5:00 di giovedì 18 settembre, sarà chiuso, per chi proviene dalla A1 Milano-Napoli, il ramo di immissione sulla A13 Bologna-Padova, verso Padova. In alternativa si consiglia di proseguire oltre l’allacciamento con la A13, in direzione di Ancona, uscire a Bologna Fiera, al km 15+500 e rientrare dalla stessa stazione in direzione A13/A1, per poi immettersi in A13 verso Padova.

Piscina comunale di Spezzano: più di 7.300 ingressi in tre mesi

Piscina comunale di Spezzano: più di 7.300 ingressi in tre mesiSono state oltre 7.300 le persone che in questa calda estate 2025 hanno scelto di passare un po’ di tempo in piscina comunale di Fiorano Modenese, per rilassarsi e rinfrescarsi.

La piscina di Spezzano ha riaperto a inizi giugno, dopo gli importanti lavori di riqualificazione, che hanno riguardato la recinzione perimetrale esterna, la ristrutturazione di bagni e docce, il relamping con luci a led dei locali e l’installazione dell’impianto antifurto.

L’impianto gestito da Nuova Sportiva ha registrato nei tre mesi di apertura (fino al 31 agosto 2025), 5.363 ingressi a prezzo intero e 1.419 a prezzo ridotto, 287 ingressi pomeridiani (dalle 17 alle 19) e 243 ingressi in pausa pranzo.

“Con una media di oltre 80 presenze al giorno, senza contare bambini e ragazzi frequentanti i nostri centri estivi, – sottolinea l’assessore allo Sport, Luca Busani – si conferma l’importanza della piscina comunale per l’intera comunità fioranese: siamo ben consapevoli che purtroppo non sono mancati comportamenti da correggere e tenere monitorati e aspetti logistico organizzativi da verificare, ma è altrettanto evidente che, soprattutto in un momento storico difficile in particolar modo economicamente, questa struttura offre piacevoli momenti di svago e riposo, molto apprezzati dai cittadini.”

Pulizia a settimane alterne di due vie del centro sassolese

Pulizia a settimane alterne di due vie del centro sassoleseCambiano le modalità di pulizia della strada per due delle vie più trafficate ed oggetto di parcheggi del centro cittadino.

A partire da giovedì prossimo, 18 settembre, viale XX Settembre e viale Della Pace (da via S.Prospero verso il centro) saranno oggetto di pulizia a lati alternati.

Dalle ore 14 alle ore 17 di giovedì 18 il lato sinistro di entrambe le strade sarà oggetto di pulizia, quindi sarà in vigore il divieto di sosta.

Il giovedì seguente, 25 settembre, oggetto di pulizia e di divieto di sosta, sempre dalle 14 alle 17, sarà invece il lato destro di entrambe le strade.

La cadenza sarà ripetuta nelle settimane e nei mesi seguenti.

Una sperimentazione che consentirà un lato libero da auto parcheggiate per una pulizia più approfondita e, contestualmente, la possibilità di trovare parcheggio sul lato opposto della strada.

 

Nuovi alberi in arrivo a Formigine

Nuovi alberi in arrivo a FormigineIl verde è un patrimonio fondamentale per la comunità. Il Comune di Formigine può oggi vantare oltre 926mila metri quadrati di verde pubblico, pari a quasi 27 metri quadrati a disposizione di ogni abitante. Solo nei primi mesi dell’anno sono stati piantati più di 700 alberi, anche grazie al progetto regionale “Un albero per ogni nato” e “Kilometro della Salute” realizzato dal Consorzio Forestale no profit Mutina Arborea e sostenuto da Opocrin S.p.a.

Gli alberi rappresentano una risorsa preziosa: migliorano la qualità dell’aria, contribuiscono a mitigare le temperature, riducono l’inquinamento acustico e rendono gli spazi più accoglienti e vivibili.

Il recente censimento delle alberature ha purtroppo evidenziato la presenza di esemplari malati e a rischio caduta che, per ragioni di sicurezza, sono stati abbattuti. Anche per questo, l’Amministrazione avvierà una sovracompensazione con nuove piantumazioni, che prenderanno il via durante la stagione autunnale. In via Mazzini verranno piantati 12 nuovi alberi, interamente a carico del Comune. Al parco di Villa Gandini saranno collocate 12 piante nei pressi dell’area giochi, grazie al contributo dell’azienda ceramica Unicomstarker. Al parco Campani, invece, arriveranno una decina di nuove piante grazie ai proventi raccolti dalla Podistica Formiginese. Infine, sono state da poco sostituite le alberature della Tangenziale Sud che non avevano attecchito, grazie all’intervento della società Mutina Arborea.

Dichiara l’Assessore ai parchi e alle aree naturalistiche Giulia Malvolti: “Come Amministrazione vogliamo continuare a investire nel verde perché crediamo che la cura degli alberi e degli spazi verdi sia non solo un dovere, ma un atto di responsabilità verso la nostra comunità e verso i nostri figli. Ringraziamo Unicomstarker per il prezioso sostegno: un esempio concreto di collaborazione virtuosa tra pubblico e privato, che arricchisce Formigine e la rende sempre più vivibile”.

Concludono da Unicomstarker: “Nell’ambito del sistema di gestione ambientale che abbiamo istituito, abbiamo ritenuto importante impegnarci per il territorio. In una fattiva collaborazione con il Comune di Formigine siamo giunti a questo progetto a servizio della cittadinanza e dei bambini in particolare, per rendere il parco ancora più bello”.

Romani (Lega): “Grave errore del PD Formiginese e della maggioranza: bocciato il minuto di silenzio per Kirk e per le vittime di odio politico”

Romani (Lega): “Grave errore del PD Formiginese e della maggioranza: bocciato il minuto di silenzio per Kirk e per le vittime di odio politico”“Nei giorni scorsi il sottoscritto Davide Romani, consigliere comunale della Lega di Formigine, ho protocollato la richiesta di aprire il prossimo Consiglio Comunale che si terrà il 25  settembre con un minuto di silenzio da dedicare a Kirk e a tutte le donne e gli uomini che, ancora oggi, perdono la vita per mano di avversari politici.
Un gesto semplice, simbolico, che avrebbe testimoniato il rispetto delle istituzioni verso il valore supremo della vita e della libertà di pensiero.

La maggioranza guidata dal PD, insieme agli altri partiti che la sostengono, ha bocciato la mia proposta motivando che ‘non è mai stato fatto e non sembra giusto creare un precedente’.

Ho ribadito che, proprio perché non è mai stato fatto, non significa che non si possa fare: in tutto c’è una prima volta. È assurdo che nel 2025 ci siano ancora vittime di ideologie politiche; la violenza va sempre condannata, senza esitazioni e senza distinzioni.

La democrazia è confronto civile: l’avversario politico si combatte con le idee, non con la violenza nello stile dei peggiori totalitarismi. Possiamo divergere, possiamo discutere, possiamo persino “divertire”, ma non sul valore della vita e del confronto civile.

Negli Stati Uniti, di fronte al caso Kirk – che ha colpito direttamente entrambi gli schieramenti – le forze politiche si sono unite nel condannare il gesto e nel promuovere manifestazioni ed eventi di solidarietà. A Formigine, invece, la sinistra e la sua maggioranza hanno perso un’occasione per dimostrare la stessa maturità democratica.

Come Lega Formigine – conclude il Capogruppo Davide Romani – continueremo a batterci perché le istituzioni siano sempre dalla parte della libertà e del rispetto reciproco, senza mai piegarsi alla logica dell’odio o della convenienza politica”.

Richiesta minuto di silenzio

Terza edizione del Torneo Internazionale di Padel Fip Bronze allo Sporting club Sassuolo

Terza edizione del Torneo Internazionale di Padel Fip Bronze allo Sporting club SassuoloSi terrà dal 17 al 21 settembre la terza edizione del Torneo Internazionale di Padel Combined di doppio maschile e femminile dello Sporting Club Sassuolo, inserito nel Cupra FIT Tour 2025.

Al via ci saranno oltre 100 atleti per la categoria maschile divisi in 50 coppie e 34 giocatrici nel femminile: un vero successo per lo Sporting che ha ricevuto i complimenti direttamente dall’organizzazione internazionale della FIP padel e che vedrà impegnati atleti di altissimo livello.

In Italia solo pochi circoli hanno l’approvazione della Federazione Italiana Tennis e Padel per l’organizzazione di manifestazioni internazionali. Questo perché le strutture richieste devono essere omologate per le competizioni del circuito Cupra. In particolare il circolo, dopo l’approvazione da parte della Federazione, deve rientrare nei canoni dettati dalla FIP, l’International Padel Federation, che assegna la tipologia del torneo.

“Porto con piacere il saluto dell’Amministrazione Comunale e il nostro pieno sostegno a questa importante manifestazione – afferma l’Assessore allo Sport del Comune di Sassuolo Serena Lenzotti – che ancora una volta conferma quanto lo Sporting Club Sassuolo sia un punto di riferimento non solo per il nostro territorio, ma anche a livello nazionale e internazionale.

Accogliere la terza edizione del Torneo Internazionale di Padel, inserito nel circuito Cupra FIT Tour, è un risultato che premia la serietà del lavoro fatto in questi anni, la qualità delle strutture e soprattutto la passione che questo Club trasmette ogni giorno.

Sassuolo si conferma città dello sport, in grado di ospitare atleti di altissimo livello, in una manifestazione che rappresenta un’eccellenza per tutta l’Emilia-Romagna, e che solo pochi club in Italia possono vantare.

Come Amministrazione crediamo nello sport come strumento di crescita, inclusione e valorizzazione del territorio. Per questo sosteniamo con convinzione eventi come questo, che portano movimento, entusiasmo, turismo e visibilità.

Un grande in bocca al lupo agli atleti e un grazie allo Sporting per questa bellissima opportunità per la nostra comunità”.

Questa manifestazione internazionale è l’unica in tutta la regione Emilia Romagna e solo pochi club in Italia hanno avuto il benestare per l’anno 2025, ma il torneo di Sassuolo supera tutti proprio per l’entry list maggiore. In particolare, la manifestazione sportiva appartiene alla categoria FIP Bronze, che è il secondo step nelle competizioni internazionali (dopo il FIP Promises): avrà un montepremi totale di 10.000 euro, suddiviso tra tutti i giocatori a partire già dal primo turno di main draw, e assegnerà punti per il World Padel Tour.

Da mercoledì 17 settembre prenderà il via il primo turno di tabellone di qualificazione maschile e dopo tre turni di match solo le prime 4 coppie accederanno al main draw a 32 e siamo sicuri sarà uno spettacolo incredibile vederli giocare. Numerosi nomi di spicco anche tra gli italiani: Marco Cassetta, Lorenzo Di Giovanni, Simone Cremona e Riccardo Sinicropi.

Un ottimo livello, anche, nel tabellone principale femminile con 17 coppie decisamente di livello alto: infatti, la testa di serie numero 1 del torneo è composta  dalla spagnola Anna Ortiz Gasco e Giulia Dal Pozzo.

I primi match del main draw sono previsti venerdì dalle ore 10.30 e nella giornata di sabato andranno in campo gli ottavi e i quarti di entrambe le categorie maschili e femminili, fino al gran finale previsto domenica 21 settembre nel pomeriggio sul campo centrale dello Sporting Club Sassuolo. L’ingresso è consentito a tutti, Soci e appassionati di padel.

 

 

Fiom Cgil e Fim Cisl Modena, sciopero alla Motovario di Formigine: “la fabbrica non sia una caserma!”

Fiom Cgil e Fim Cisl Modena, sciopero alla Motovario di Formigine: “la fabbrica non sia una caserma!”“Oggi secondo sciopero di quattro ore alla Motovario di Formigine (tra i leader mondiale nella produzione di motoriduttori) e seconda adesione pressoché totale da parte dei lavoratori alla mobilitazione.

La ragione iniziale dello scontro è stata la volontà aziendale di imporre l’utilizzo degli occhiali protettivi per tutto il turno di lavoro a tutti i lavoratori delle aree produttive di qualsiasi mansione e in qualsiasi circostanza. Dunque una applicazione non solo totalmente priva di senso, ingiustificata ed in violazione del del D.lgs. 81/08 sulla sicurezza sul lavoro in merito all’utilizzo degli occhiali protettivi. Questa è soprattutto una modalità che non riduce i rischi di infortunio, ma al contrario li aumenta”.

“Abbiamo già dal 2013 una declaratoria nel DVR (Documento di valutazione dei rischi) che elenca tutte le attività lavorative ove previsto l’obbligo di utilizzo occhiali protettivi – dice Luigi Ghiaroni Rls Fim Cisl – sono così peggiorate le condizioni in azienda dopo tutti gli interventi e investimenti fatti?”. “E’ giusto indossare gli occhiali protettivi quando serve – dichiara Giuseppe Faillace rappresentante lavoratori sicurezza Fiom Cgil – diventa pericoloso e dannoso indossarli quando non serve come peraltro succede in ogni altra azienda del settore”.

“Infatti la decisione aziendale oltre a creare paradossi tali per cui un lavoratore è costretto ad indossare gli occhiali protettivi anche solo per andare in bagno o andare in sala ristoro con disagi immotivati facilmente comprensibili, crea vere e proprie situazioni di pericolo. Per esempio imporre ai guidatori di carrello elettrico l’utilizzo degli occhiali (cosa di cui non hanno bisogno essendo all’interno di una cabina e lontani da ogni lavorazione) limita loro enormemente la visuale incrementando il rischio di incidente e dunque di infortunio.

Grave è anche la scelta aziendale di imporre unilateralmente questa decisione attraverso un comunicato in bacheca senza chiedere, come previsto dalla legge, la consultazione dei rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza, che sono stati convocati solo per il prossimo 2 ottobre e solo a fronte della sollecitazione dell’Asl.

Lavoratori e sindacato non capiscono la ragione di questa imposizione unilaterale improvvisa dal momento che nelle lavorazioni non vi è stata alcuna variazione rispetto a quanto accadeva fino a prima dell’estate. Perchè cambiare? Soprattutto perché cambiare a fronte di un’azienda stessa che nel Documento di Valutazione rischio ha ammesso che il rischio per cui usare gli occhiali è considerato “moderato” e dunque molto limitato?

La situazione è diventata poi grave ed assolutamente intollerabile quando i lavoratori che, aderendo all’iniziativa sindacale, indossano gli occhiali esclusivamente quando è necessario per la propria sicurezza sono stati confinati dentro salette senza fare nulla. Un comportamento non solo antisindacale ed in violazione del Ccnl, ma innanzitutto della dignità e dei diritti umani e dei lavoratori.

Sindacati ed RsuRls hanno allertato la medicina del lavoro che si è prontamente attivata e restano in attesa anche del suo responso.

L’auspicio è che l’azienda ritorni sui suoi passi e ritorni ad una applicazione corretta della normativa e dei dispositivi di sicurezza proprio per tutelare al meglio l’incolumità dei lavoratori stessi.

In caso contrario la mobilitazione proseguirà” – concludono Fiom Cgil Modena  – Fim Cisl Emilia Centrale – Rsu Motovario.

 

In piazza Garibaldi la mostra “La retta via esiste solo in geometria” dell’artista PAMCOC

In piazza Garibaldi la mostra “La retta via esiste solo in geometria” dell’artista PAMCOCSono iniziati questa mattina in piazza Garibaldi gli allestimenti della mostra “La retta via esiste solo in geometria” dell’artista PAMCOC.

Promosso dal Servizio Eventi Culturali del Comune di Sassuolo e a cura di Martina Di Toro, il progetto inaugurerà venerdì 19 settembre alle ore 19 presso la Sala Matrimoni (ingresso da Via del Pretorio) alla presenza dell’artista, sarà visitabile durante i tre giorni della kermesse filosofica – da venerdì 19 a domenica 21 settembre 2025 – e proseguirà fino alla fine di ottobre, tra i portici di piazza Garibaldi e la Sala Matrimoni del Municipio di Sassuolo.

“La produzione artistica di PAMCOC – afferma l’Assessore alla Cultura del Comune di Sassuolo Federico Ferrari – è caratterizzata dalla volontà di spiazzare lo spettatore, facendo sorgere dubbi e domande, e accendendo la curiosità di chi osserva le sue opere. Gli allestimenti in piazza Piccola condurranno lo spettatore alla Sala Matrimoni in un crescendo di curiosità e stupore”.

Tramite la fantasticheria, l’artista vuole coltivare il pensiero critico ma anche mantenere vivo il bambino interiore che risiede in tutti noi.

Un sapiente uso della parola e una profonda conoscenza del linguaggio sono gli strumenti tramite cui raggiungere questi obiettivi.

Con La retta via esiste solo in geometria, la riflessione si concentra sull’educazione ai giorni nostri, sottolineando come i banchi di scuola non siano l’unico luogo deputato all’apprendimento. PAMCOC cerca quindi di sfatare alcuni cliché, con riflessioni taglienti e reinterpretazioni di alcuni modi di dire parte del nostro bagaglio culturale comune.

Il risultato è un irriverente punto di vista sulla trasmissione del sapere, caratterizzato da una sana dose di ironia e provocazione.

PAMCOC (1983, Italia) vive a Reggio Emilia e si occupa di arti visive e linguaggio. Nel suo lavoro gioca con le parole attraverso diverse forme di comunicazione e senza un vero e proprio confine temporale, saltellando a piacimento tra infanzia ed età adulta. Questo ironico cortocircuito dà voce ai suoi pensieri senza filtri sulla vita e sulla società.

 

PAMCOC. La retta via esiste solo in geometria

a cura di Martina Di Toro, promosso dal Servizio Eventi Culturali del Comune di Sassuolo in occasione del festivalfilosofia 2025

19.09 > 31.10.2025

Arriva UniCredit My Care Autonomia, la polizza che tutela l’autonomia in caso di non autosufficienza fisica o neurologica

UniCredit My Care Autonomia è la polizza assicurativa altamente flessibile volta a supportare l’autonomia propria, o dei propri cari, in caso di non autosufficienza fisica o neurologica, offrendo un supporto economico nel caso in cui si perda la capacità di svolgere indipendentemente le più comuni attività quotidiane a causa di malattia, infortunio, demenza o invecchiamento. È la prima polizza lanciata da UniCredit Life Insurance dopo l’internalizzazione delle attività di bankassurance nel perimetro del Gruppo a giugno.

Nello specifico, la polizza offre una rendita mensile vitalizia da €500 a €3.000 e un supporto una tantum destinato ad affrontare le prime spese di adeguamento alle nuove condizioni sanitarie, oltre a fornire assistenza professionale domiciliare per il periodo di valutazione del sinistro, a prescindere dal loro esito, fino a un massimo di 90 giorni.

La protezione può essere inoltre ampliata con una garanzia opzionale premorienza, che prevede la restituzione dei premi versati in caso di decesso dell’assicurato (che abbia mantenuto l’autosufficienza ) prima dei 76 anni.

UniCredit My Care Autonomia abbraccia un target di clienti molto ampio: gli assicurati alla sottoscrizione devono avere età assicurativa compresa tra un minimo di 40 anni ed un massimo di 65 anni. Tuttavia, essendo possibile assicurare anche un soggetto diverso dal contraente, la polizza può essere stipulata per conto di terzi che soddisfino i requisiti di cui sopra.

“Siamo orgogliosi di debuttare con una polizza innovativa e flessibile, che si contraddistingue per l’elevato quoziente emozionale” ha affermato Alessandro Santoliquido, amministratore delegato di UniCredit Life Insurance. “La perdita di autosufficienza è un evento destabilizzante, che sconvolge non solo la vita dell’assicurato, ma anche quella dei suoi affetti più cari. My Care Autonomia fornisce supporto finanziario e pratico sin da subito, permettendo così di minimizzare il più possibile il peso economico ed emotivo dell’assistenza. Il prodotto è rivolto sia alle persone mature, che possono avere una protezione rassicurante e vicina nel tempo, sia i più giovani, come atto di pianificazione responsabile del proprio futuro. Il tema della Longevity è uno dei cardini attorno ai quali intendiamo sviluppare la nostra gamma di prodotti nei prossimi anni”.

Sicurezza delle cure in ambito pediatrico, focus delle tre Aziende sanitarie modenesi sull’antibiotico resistenza

Sicurezza delle cure in ambito pediatrico, focus delle tre Aziende sanitarie modenesi sull’antibiotico resistenza
da sinistra: Virginia Tordoni, Marianna Meschiari, Alberto Berardi (AOU di Modena); Silvia Cattani, Stefano Zona, Daniela Biagioli (AUSL di Modena)

La sicurezza delle cure per neonati e bambini è il tema scelto per l’edizione 2025 della Giornata Mondiale della Sicurezza del Paziente, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e celebrata il 17 settembre.

Le Aziende sanitarie modenesi – Azienda USL di Modena, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e Ospedale di Sassuolo – aderiscono alla Giornata con un focus sull’antibiotico-resistenza in ambito pediatrico, coinvolgendo famiglie e professionisti sanitari per garantire cure appropriate ed efficaci. I bambini, soprattutto i più piccoli che frequentano nidi e scuole materne, sono più esposti alle infezioni respiratorie acute, che nella maggior parte dei casi sono virali e non richiedono antibiotici: bastano terapia sintomatica, idratazione e riposo.

Durante il punto stampa dedicato al tema, le tre Aziende hanno ribadito l’impegno congiunto per contrastare l’antibiotico-resistenza, riconosciuta a livello globale come una delle principali minacce per la salute pubblica.

All’interno del Piano Regionale di contrasto all’antibiotico-resistenza (PrCAR 2022-2025), sono state predisposte schede cliniche operative per la gestione delle infezioni più comuni in pediatria e medicina generale, ispirate al manuale AWaRe dell’OMS e disponibili anche tramite l’app Firstline. Si tratta di strumenti concreti per promuovere l’uso appropriato degli antibiotici, diffusi sul territorio con corsi di formazione e incontri con pediatri ospedalieri e di comunità.

Le aziende modenesi proseguono inoltre con attività di stewardship antibiotica, supportate da strumenti digitali di monitoraggio, e con programmi di sensibilizzazione rivolti a professionisti e cittadini. Nuovi momenti di confronto sono previsti entro settembre, in linea con il PrCAR e con il Piano nazionale (PnCAR).

L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena è tra i primi ospedali italiani per riduzione dell’uso di antibiotici e contenimento dell’antibiotico-resistenza. Dal 2022 coordina il progetto nazionale “INSIEME” promosso da SIMIT (Società italiana di malattie infettive e tropicali) che si propone di cooperare a livello italiano per promuovere le indicazioni del Piano nazionale di Contrasto all’Antibioticoresistenza (PnCAR) 2022-2025. L’unità operativa di Malattive Infettive da oltre dieci anni conduce studi europei sul tema dell’antibiotico resistenza, collaborando con numerosi centri a livello internazionale.

Particolare attenzione è dedicata dalla Neonatologia del Policlinico di Modena, impegnata da oltre 20 anni in progetti di prevenzione delle infezioni e di uso mirato degli antibiotici. L’unità è capofila di studi multicentrici nazionali e internazionali, ha pubblicato più di 50 lavori scientifici e sta coordinando la stesura di un documento regionale sulla prevenzione delle infezioni neonatali precoci, che sarà condiviso a livello nazionale.

All’interno del reparto un team medico e infermieristico monitora costantemente le infezioni e le resistenze, elaborando protocolli aggiornati e modelli innovativi. Tra questi, un modello matematico per la diagnosi precoce di sepsi nel prematuro, che ha permesso di ridurre l’uso di antibiotici, limitare la diffusione di patogeni multiresistenti e migliorare la sopravvivenza dei neonati. Questo lavoro è stato oggetto di un editoriale sulla rivista statunitense Pediatric Research.

L’Azienda USL di Modena ha avviato un percorso condiviso con medici di medicina generale e pediatri di libera scelta per ridurre le prescrizioni inappropriate, attraverso formazione mirata e la creazione di una rete di professionisti attenti al buon uso degli antibiotici. Il progetto prevede, tra le altre cose, eventi di formazione rivolto a tutti i medici prescrittori su linee guida sulla diagnosi e trattamento delle infezioni più frequenti sul territorio. Particolarmente importante la costituzione di una rete di medici di medicina generale e pediatri sensibili al tema, in stretta collaborazione con la Farmaceutica e gli infettivologi, che si occupano di organizzare incontri e attività di sensibilizzazione tra gli stessi professionisti sanitari e verso la cittadinanza.I risultati sono già evidenti: nel 2024 in provincia di Modena la prescrizione complessiva di antibiotici è calata (da 13,55 a 13,06 dosi giornaliere ogni mille abitanti), con un miglioramento anche tra i bambini (da 937 a 872 prescrizioni ogni mille). Si registra inoltre un uso più mirato, con minore ricorso a molecole ad ampio spettro, soprattutto negli anziani.

 

 

 

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