L’inizio è complicato per il Sassuolo, protagonista di uno dei peggiori primi tempi della stagione dal punto di vista della convinzione. Il Bari ne approfitta e al 37’ passa in vantaggio con Kevin Lasagna, bravo a ribattere in rete dopo una prima respinta di Romagna. I neroverdi faticano a reagire e chiudono il primo tempo senza aver mai realmente impensierito Radunovic.
Nella ripresa, Fabio Grosso cerca di dare più spinta offensiva inserendo Volpato e richiamando in panchina Berardi. Il Sassuolo alza il ritmo e sfiora il pareggio con Laurienté e Lovato. Il forcing finale porta i suoi frutti all’82’, quando proprio Volpato sfrutta una punizione a spiovere e, con un mancino al volo, trafigge Radunovic.
Il Bari si rammarica per i tre punti sfumati, mentre il Sassuolo evita la sconfitta e continua la sua corsa in vetta al campionato.
Cielo in prevalenza nuvoloso con precipitazioni diffuse nelle ore notturne e tendenza ad attenuazione già dal primo mattino. Nel pomeriggio cielo in prevalenza nuvoloso con temporanee schiarite e possibilità di qualche pioggia irregolare sul settore occidentale. In serata precipitazioni sui rilievi centro-occidentali. Quota neve intorno a1800 metri. Temperature in sensibile aumento le minime, comprese tra 9 e 11 gradi; massime, comprese tra 15 e 19 gradi. Venti deboli meridionali lungo i rilievi con locali rinforzi; deboli variabili in pianura. Mare mosso.
Si chiude lunedì 10 marzo, il calendario delle iniziative a Fiorano Modenese per la Giornata internazionale della donna, nell’ambito del ricco programma dell’Unione del Distretto Ceramico
Alle ore 20.45 presso il BLA (via Silvio Pellico 9-11) si parla di “Maternità disincantate. Racconti di donne tra vita e lavoro”, un dialogo sulla maternità e le sfide del lavoro, partendo dal video-documentario “Maternità disincantate” e dal fumetto “Alla ricerca del tempo perduto”, piccola guida di sopravvivenza entrambi pubblicati dal Centro Documentazione Donna di Modena. Interviene Vittorina Maestroni esperta di politiche di genere, modera Silvia Aguzzoli, consulente risorse umane e dei processi organizzativi.
Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.
Il 3 marzo 2025, l’Opificio Golinelli di Bologna ha ospitato l’Hackathon SDM 25, un evento entusiasmante dedicato agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado dell’Emilia-Romagna. L’Hackathon, organizzato nell’ambito del School Maker Day, ha offerto ai giovani concorrenti un’occasione unica per mettere alla prova creatività, collaborazione e capacità progettuali. Il tema di quest’anno, “Videogiochi per bambini disabili”, ha rappresentato una sfida particolarmente stimolante, spingendo i partecipanti a sviluppare soluzioni innovative e inclusive nel campo del gaming.
A emergere con particolare brillantezza è stata Alice di Savia, che con il suo progetto Rava-Runner ha conquistato il primo posto. Il videogioco, pensato specificamente per bambini con sindrome di Down, ha colpito la giuria per la sua originalità e per l’attenzione all’inclusione. Questo successo non solo conferma il talento della giovane studentessa, ma lancia anche un messaggio forte e chiaro sull’importanza della presenza femminile nelle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), settori spesso erroneamente considerati prerogativa maschile.
Il gioco consiste in un ravanello, chiamato Rava-nello, che deve completare un labirinto per raggiungere una stella all’uscita. Il giocatore controlla il ravanello tramite un volante-controller: girando il volante, il personaggio cambia direzione. Tuttavia, il percorso non è privo di ostacoli, poiché il Rava-nello è inseguito da un’antagonista, una Mela Cattiva, che aggiunge una componente di sfida e dinamicità al gameplay.
Una volta terminato il labirinto, il giocatore affronta una spettacolare Boss Fight tra il Rava-nello e la Mela Cattiva. In questa fase, il protagonista deve sfruttare abilità speciali, come il lancio di rocce dal cielo, per sconfiggere l’avversario e completare la missione.
Il design di Rava-Runner è stato curato per essere inclusivo e accessibile, con colori vivaci e suoni divertenti che rendono l’esperienza di gioco stimolante e coinvolgente. Inoltre, il gioco offre diversi livelli di difficoltà, permettendo ai giocatori di progredire al proprio ritmo e celebrare ogni vittoria con entusiasmo e orgoglio. In questo modo, Rava-Runner non è solo un videogioco, ma anche uno strumento educativo che valorizza le abilità uniche di ciascun giocatore.
La vittoria di Alice accompagnata dal Prof. Gianfranco Pulitano assume un valore simbolico in un contesto in cui il divario di genere nelle materie scientifiche è ancora un tema di grande attualità. Il suo trionfo dimostra che la determinazione e la passione non hanno genere e che le ragazze possono eccellere in ogni ambito, compreso quello tecnologico.
Oltre alla soddisfazione per il riconoscimento ottenuto come miglior progetto nella categoria secondarie di primo grado, Alice ha inoltre ricevuto un microcontrollore Arduino Nano, uno strumento che le permetterà di proseguire il suo percorso nel mondo del Making e dell’innovazione.
I progetti presentati durante l’Hackathon, inclusi quello di Alice e degli altri partecipanti, sono disponibili sul sito ufficiale dell’evento, offrendo un’ulteriore occasione di ispirazione per i giovani talenti del futuro.
A Sassuolo arriva il progetto #riciccami di Hera con quattro raccoglitori di mozziconi di sigarette, dislocati nel centro della città, che puntano al recupero ed al riciclo di questo tipo di rifiuti troppo spesso gettato a terra lungo le vie e le piazze.
In Italia, ogni anno 14 miliardi di mozziconi di sigarette finiscono nell’ambiente. Le “cicche” di sigaretta contengono oltre 4.000 sostanze chimiche, molte delle quali sono tossiche e cancerogene, compresi arsenico, formaldeide, ammoniaca, acido cianidrico e nicotina. Tossine che danneggiano gravemente gli ecosistemi marini.
Si stima che circa il 65% dei fumatori non smaltisca correttamente i mozziconi delle sigarette, così oggi una gran quantità di essi invade fiumi, coste e spiagge, finendo in mare. Scambiati per cibo, vengono inghiottiti da uccelli, pesci, tartarughe e altri animali, che possono arrivare anche a morire a causa di avvelenamento da tossine o soffocamento.
“Un problema ambientale perché – sottolinea l’Assessore all’Ambiente del Comune di Sassuolo Chiara Tonelli – contrariamente a quanto qualcuno potrebbe pensare non sono rifiuti biodegradabili, rimangono per anni in circolazione e sono altamente dannosi. Senza dimenticare la sensazione di abbandono, sporcizia e scarsa cura dell’ambiente che provocano in una via o in una piazza. Per questo motivo, grazie ad Hera, abbiamo deciso di sperimentare questo particolare tipo di raccolta che, ovviamente, conta sulla collaborazione dei cittadini, fumatori: quattro raccoglitori dislocati in zone altamente frequentate che possono contribuire a trasformare un problema in una risorsa”.
I raccoglitori, attualmente, sono dislocati in viale XX settembre angolo Mazzini, piazza Garibaldi, piazza Martiri Partigiani, al parco Ducale in zona Temple Bar.
Inizialmente poco nuvoloso con tendenza a rapido aumento della nuvolosità già nella mattinata ad iniziare dal settore occidentale, in estensione verso est. Dal pomeriggio sono previste precipitazioni sul settore centro-occidentale, anche a carattere di rovescio sui rilievi, con intensificazione ed estensione dei fenomeni al resto del territorio regionale nel corso della tarda serata.
Temperature senza variazioni di rilievo le minime: attorno a 3 gradi nelle pianure interne e tra 3/7 gradi sulla costa; massime in lieve diminuzione, comprese tra 12 e 15 gradi. Venti inizialmente deboli orientali con tendenza ad aumentare di intensità in particolare sui rilievi centro occidentali in serata. Mare calmo o poco mosso con moto ondoso in aumento in serata.
Lo scorso 3 marzo, personale delle Digos di Bologna e di Piacenza, insieme a personale Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – Servizio per il Contrasto all’Estremismo e al Terrorismo Esterno, hanno dato esecuzione a un Mandato di Arresto Europeo emesso dalle Autorità spagnole nei confronti di un cittadino pakistano, domiciliato in provincia di Piacenza, indagato nel Paese iberico per reati in materia di terrorismo.
L’arresto è stato disposto nell’ambito di una più ampia operazione – per la quale sono stati disposti altri dieci analoghi provvedimenti eseguiti in contemporanea in Spagna dalla Polizia Nacional e dalla Polizia catalana – concernente una vasta indagine su un sodalizio di presunti esponenti dell’organizzazione terroristica internazionale di matrice jihadista avente base a Barcellona.
L’indagine ha permesso di individuare la presenza in Spagna ed in Italia di un gruppo perfettamente gerarchizzato e strutturato, che attraverso canali criptati lanciava appelli che incitavano all’omicidio e alla decapitazione di coloro che si opponessero alla loro dottrina. Inoltre, nella pubblicistica divulgata esaltavano i mujahidin che avevano compiuto attentati contro persone accusate di blasfemia in Europa ed in Pakistan ed avevano già iniziato ad identificare possibili target da colpire; uno di questi gruppi era gestito da una delle arrestate ed era composto esclusivamente da donne, dove non solo si promuoveva l’indottrinamento, ma si cercava anche di individuare possibili obiettivi per future azioni.
Questa operazione congiunta – che costituisce la terza fase di un’indagine già avviata dalla Polizia Nazionale iberica e che ha portato, negli ultimi 3 anni, all’arresto di una trentina di terroristi – rappresenta il coronamento di una lunga e proficua sinergia operativa tra il nostro paese e la Spagna in materia di antiterrorismo, che ha consentito nel tempo di raggiungere importanti risultati nel contrasto al fenomeno.
Al riguardo si segnala che il pakistano arrestato in Italia era già stato oggetto di attenzione investigativa da parte della Polizia italiana dal 2021 grazie ad una segnalazione della polizia iberica che lo indicava quale contatto con i pakistani, poi arrestati dalla DIGOS di Genova nel giugno 2022, nell’ambito dell’Operazione Gabar, in esito alla quale furono sottoposti a custodia cautelare in carcere 14 cittadini pakistani (uno dei quali catturato in Spagna e tutti ora condannati in Italia, taluni con sentenza passata in giudicato) gravemente indiziati di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale. Costoro erano direttamente legati all’autore dell’attentato commesso a fine settembre 2020 all’esterno della già tristemente nota sede del settimanale satirico Charlie Hebdo, in cui vennero ferite due persone.
In quello stesso contesto investigativo era maturata l’inchiesta denominata operazione Sakina con cui le Autorità spagnole, nel febbraio 2022, hanno arrestato in quel Paese cinque cittadini pakistani, seguaci del movimento Tehreek-e-Labbaik Pakistan (TLP). Gli indagati sono stati ritenuti responsabili di apologia e indottrinamento al terrorismo poiché soliti alimentare il web tramite i loro profili social con pubblicazioni di esaltazione di azioni terroristiche, commesse dagli appartenenti a quel sodalizio.
Proclamato da alcune sigle sindacali autonome uno sciopero generale nazionale che interesserà il personale del Gruppo FS Italiane, dalle ore 21 di oggi, venerdì 7 marzo, alle ore 21 di domani, sabato 8 marzo 2025. Lo sciopero potrebbe avere impatti sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia e Trenitalia Tper. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dell’agitazione sindacale.
Per il trasporto Regionale sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali: dalle ore 6 alle ore 9, e dalle ore 18 alle ore 21 di sabato 8 marzo. Trenitalia, tenuto conto delle possibili ripercussioni sul servizio, invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione e, nel caso, a riprogrammare il viaggio. Informazioni su collegamenti e servizi attivi sono disponibili consultando l’App di Trenitalia, la sezione Infomobilità di trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo FS, il numero verde gratuito 800892021, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, attraverso le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate.
Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di pavimentazione, sarà chiuso il tratto compreso tra Imola e Castel San Pietro, verso Bologna, nei seguenti giorni e orari: nelle due notti di lunedì 10 e martedì 11 marzo, con orario 22:00-6:00; nelle due notti di giovedì 13 e venerdì 14 marzo, con orario 22:00-6:00. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Imola, percorrere la viabilità ordinaria: via Selice, SP610, SP19, SS9 via Emilia, via Cova, via San Carlo e rientrare in A14 a Castel San Pietro.
Sul Raccordo di Casalecchio (R14), per consentire lavori di manutenzione dei pali luce, dalle 22:00 di lunedì 10 alle 6:00 di martedì 11 marzo, sarà chiusa la stazione di Bologna Casalecchio, in uscita e in entrata, per chi proviene e per chi è diretto verso la A14 Bologna-Taranto. In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Bologna Borgo Panigale, sulla A14.
Sulla A13 Bologna-Padova, dalle 22:00 di lunedì 10 alle 6:00 di martedì 11 marzo, sarà chiusa la stazione di Bologna Arcoveggio, in uscita e in entrata, per chi proviene e per chi è diretto verso Bologna, per consentire attività di ispezione e manutenzione del sottovia di svincolo. In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Bologna Fiera, sulla A14 Bologna-Taranto, o di Bologna Interporto sulla stessa A13.
Come tutti gli anni il Circolo Culturale Artemisia è presente in Piazza Garibaldi per la vendita delle mimose per raccogliere fondi destinati ai centri antiviolenza del comprensorio.
Stasera – venerdì 7 marzo – vi aspetta tutti alle ore 20.30 all’Auditorium Bertoli per lo spettacolo “Note di Libertà. Piccole storie disobbedienti” con Isabella Dapinguente, Claudio Ughetti e Gio Stefani – i Gypsinduo.
Affinché ogni gesto d’amore sia per tutte le donne segno di una nuova speranza di uguaglianza, libertà e identità.
Il 12 marzo 2025, alle ore 9.30, presso il Salone Di Vittorio della Camera del Lavoro di Bologna, si terrà una tavola rotonda organizzata dalla FP CGIL Emilia Romagna, per discutere delle condizioni di lavoro nei servizi educativi e nelle scuole per l’infanzia della cooperazione sociale.
Alla tavola rotonda parteciperanno Marco Bonaccini, Segretario Generale della FP CGIL Emilia Romagna; Isabella Conti, Assessora regionale al welfare, terzo settore, politiche dell’infanzia e scuola; Marinella Melandri della segreteria CGIL Emilia Romagna; Alberto Alberani in rappresentanza di Legacoop, Confocooperative e AGCI; Marwa Mahmoud, Coordinatrice Anci Emilia Romagna servizi 0-6.
Il confronto sarà preceduto dalle relazioni di Fabio De Santis, della segreteria della FP CGIL Emilia Romagna, e di Gianluca De Angelis, dell’IRES Emilia Romagna, a cui spetteranno il compito di introdurre i lavori e di restiruire l’esito dell’indagine promossa dalla stessa FP CGIL nel 2023, realizzata insieme all’IRES.
Nell’indagine si è voluto individuare, anche dal punto di vista scientifico, la peculiare condizione delle figure professionali impiegate in questo settore. Educatrici di nido, insegnanti di scuola dell’infanzia, educatori dell’inclusione scolastica, collaboratrici scolastiche, hanno riportato le criticità delle loro condizioni all’interno dei servizi gestiti dalla cooperazione sociale e le aspettative di valorizzazione della loro professione.
L’iniziativa del 12 marzo sarà l’occasione per approfondire la tematica, attraverso il confronto tra gli attori chiamati al governo e alla realizzazione di servizi decisivi per la comunità emiliano romagnola. Servizi che richiedono un profondo investimento di risorse, per valorizzarne il ruolo, contro il rischio del depauperamento anche in questo segmento del mercato del lavoro.
“L’otto marzo rimane una giornata di lotta, come lo è stata per generazioni e generazioni di donne, che hanno rivendicato diritti e libertà: hanno ottenuto conquiste sociali molto importanti, ma che ancora oggi sono ben lontane dal poter essere definite paritarie, in Italia e anche in Emilia-Romagna, che è comunque una regione che ha fatto sempre della difesa e della battaglia di parità uno dei suoi elementi cardine chiave”.
Così il presidente della Regione, Michele de Pascale, alla vigilia della Giornata internazionale della donna.
“Oggi le donne sono mediamente più istruite degli uomini e hanno percentuali di iscrizione ai corsi di laurea più elevate, ma c’è ancora una grandissima differenza e carenza per tutto quello che riguarda le lauree e i corsi di studio scientifici, che rimangono ancora, purtroppo, una prerogativa principalmente maschile- sottolinea de Pascale-: e questo si tramuta in una minore opportunità sul lavoro e in un minore talento presente in quei settori nella nostra società”. Così come, prosegue il presidente della Regione, “le donne, anche quelle emiliano-romagnole continuano a essere pagate mediamente meno rispetto agli uomini che hanno pari qualifica e faticano maggiormente ad affermare il loro ruolo nella società”.
Una realtà, insomma, di fronte alla quale non è possibile voltarsi dall’altra parte: “E’ una verità brutale, dura, che riguarda la nostra società e sulla quale tutti ogni giorno dobbiamo essere impegnati- spiega ancora de Pascale-. Anche i fenomeni più odiosi e devastanti, come la violenza di genere, alla fine affondano le loro radici profonde in una società patriarcale, in una società che non porta avanti un principio di uguaglianza e di parità vero e reale”. Dunque, conclude il presidente della Regione, “dal linguaggio all’economia, dall’organizzazione della vita familiare alla cultura: ogni ambito può dare un contributo determinante a far sì che finalmente l’8 marzo possa essere festeggiato. Perché oggi festeggiare l’8 marzo ha dentro anche una dimensione di ipocrisia, se è vero che tanta strada è stata fatta, ma tanta strada ancora dobbiamo fare”.
L’otto marzo: gli indicatori statistici in Emilia-Romagna
Secondo i dati Istat aggiornati al terzo trimestre 2024, il tasso di occupazione femminile in Emilia-Romagna è del 63%, quasi dieci punti in più del dato nazionale (53,6%), ma ancora inferiore a quello maschile del 78,1% (71,5% in Italia).
Una differenza che si riduce mano a mano che aumenta il titolo di studio: il tasso di occupazione maschile e femminile è infatti dell’88,2% e dell’83,4% tra chi è in possesso di una laurea o di un titolo di studio post laurea (dati Istat 2023). Mentre il gap uomini/donne è massimo tra chi non ha un titolo di studio o arriva alla licenza media: rispettivamente 63% e 43,4%.
Per quanto riguarda il livello e il tipo di istruzione, i dati del Ministero dell’Istruzione riferiti all’anno scolastico 2022/23 confermano la prevalenza delle donne nei licei considerati nel loro complesso: il 63%. Percentuale che scende al 44,9% in quelli scientifici. Anche nelle scelte universitarie si conferma il gap di genere tra materie umanistiche e scientifico/tecniche: considerando l’anno accademico 2023/24 la percentuale di donne iscritte a un corso universitario è del 57,4%. Dato che sale però all’82,5% nel gruppo disciplinare Linguistico e al 90,6% in quello ‘Educazione e formazione’. Mentre scende al 17,5% nel gruppo “Informatica e tecnologie ICT”.
Infine i giovani Neet: in Emilia-Romagna non studiano, né lavorano il 14,1% delle ragazze contro l’8,1% dei ragazzi. In Italia, il 17,8% e il 14,4% rispettivamente.
Milva Carletti, Direttrice Generale di Coop Alleanza 3.0 e Roberta Prati, Certification & Industry Director di Bureau Veritas Italia
L’impegno per la parità di genere è necessariamente molto concreto in un’organizzazione a prevalenza femminile, come Coop Alleanza 3.0: a inizio 2025, infatti, le donne rappresentano il 75% del personale e il 57% della base sociale. A partire da questo elemento identitario – e della radicata convinzione che sia necessario garantire una reale e concreta parificazione dei generi – già nel suo Piano di Sostenibilità 2024-2027 la Cooperativa aveva attestato la sua attenzione nei confronti delle pari opportunità in coerenza con il Codice etico.
La certificazione è stata consegnata oggi da Roberta Prati, Certification & Industry Director di Bureau Veritas Italia a Milva Carletti, Direttrice Generale di Coop Alleanza 3.0, alla Coop Spadari di Ferrara.
“L’occhio esterno di Bureau Veritas Italia ci ha consentito di mettere a fuoco gli aspetti da migliorare e anche di avere conferma della validità delle scelte fatte nel percorso che ci ha portati ad ottenere la certificazione”, spiega Milva Carletti, Direttrice Generale di Coop Alleanza 3.0 “Garantire pari opportunità e promuovere politiche attive che eliminino le discriminazioni sono impegni dal profilo etico molto alto che portiamo avanti con orgoglio. Questi impegni sono lo strumento per dare concretezza ai valori in cui la Cooperativa crede e aiutano a realizzare una società più equa. Anche sul fronte interno, poi, queste scelte hanno un riflesso positivo perché le discriminazioni di ogni tipo – oltre al costo etico implicito – sottraggono alle organizzazioni quella ricchezza che diversità e inclusione possono invece garantire”.
““Siamo orgogliosi di contribuire, con i nostri audit di certificazione, alla valorizzazione delle best practice sulla parità di genere”, dichiara Roberta Prati, Certification & Industry Director di Bureau Veritas Italia. “A tre anni dalla pubblicazione della UNI/PdR 125, possiamo constatare con soddisfazione che questo strumento ha davvero attivato un circolo virtuoso di cambiamento, offrendo alle organizzazioni puntuali strumenti di misurazione delle pari opportunità: e misurare le performance è l’indispensabile premessa per poterle migliorare”.
Cosa è la Certificazione della Parità di genere
Coop Alleanza 3.0 ha scelto di sottoporsi alla Certificazione della Parità di genere secondo la Prassi di Riferimento UNI 125:2022, per verificare con criteri oggettivi e condivisi il proprio stato dell’arte e identificare gli strumenti per colmare gli eventuali gap esistenti. Elaborata dall’UNI – Ente italiano di normazione, la Prassi di Riferimento UNI 125:2022 fornisce linee guida per la gestione e la misurazione della parità di genere nelle organizzazioni. Questo standard, unico nel suo genere, richiede la raccolta e l’analisi di dati quali-quantitativi per attestare la parità di genere. La certificazione, conseguita al termine dell’iter con Bureau Veritas Italia, attesta che l’azienda rispetta e promuove attivamente politiche per ridurre il divario di genere e supportare l’empowerment femminile.
Il Comitato Guidaper la Parità di Genere
Per attuare questo percorso Coop Alleanza 3.0 ha istituito un Comitato Guida per la Parità di Genere, composto da figure con un ruolo chiave nell’indirizzo della cultura aziendale. Lo compongono la Direttrice generale, che lo presiede; il Direttore Risorse umane; la Responsabile Organizzazione e Sviluppo Risorse Umane; la Direttrice Relazione e ingaggio soci e stakeholder; il Direttore Comunicazione; il Responsabile Sostenibilità.
Il Comitato guida ha la responsabilità del Sistema di gestione della Parità di genere, ovvero dell’insieme degli strumenti e dei processi che la Cooperativa ha adottato e continuerà ad adottare rispetto alle più recenti linee-guida in materia, espresse dalla Prassi di Riferimento UNI 125:2022, definendo le strategie e le politiche per promuovere inclusione e diversità.
La Politicaper la Parità di Genere in Coop Alleanza 3.0
“La Politica per la parità di genere di Coop Alleanza 3.0 è rivolta a tutte le persone che operano all’interno della Cooperativa o che si relazionano con la stessa. Il personale, i componenti degli organi sociali, i soci e gli stakeholder sono tenuti a rispettare e adempiere ai principi di parità di genere e inclusione riconosciuti ed enunciati nella presente Politica e sono invitati a promuoverne il rispetto da parte dei propri interlocutori”.
Per portare avanti il cambiamento in questo campo, il Comitato Guida ha definito una Politica per la Parità di Genere la cui diffusione riguarda sia l’interno che la relazione con i soci e gli stakeholder. Nello specifico, questa Politica rimarca l’impegno su temi già centrali per la Cooperativa. Temi come la conciliazione dei tempi vita-lavoro, l’equità salariale, la garanzia di luoghi di lavori inclusivi. E ancora la prevenzione delle molestie sui luoghi di lavoro; la tutela della genitorialità e attività cura; l’informazione e la formazione.
Inoltre, Coop Alleanza 3.0 – forte della sua base sociale di oltre 2,2 milioni di soci – può e vuole essere uno dei motori della promozione della parità di genere nella società italiana. Per farlo, si impegna dunque ad adottare uno stile di comunicazione equilibrato e a fornire una rappresentazione non stereotipata delle figure maschili e femminili, coinvolgendo anche i suoi stakeholder sui temi dell’inclusione e della parità di genere. E ancora, tra i punti più concreti inseriti nella Politica, vi è l’impegno a garantire una equa rappresentazione dei generi nell’organizzazione di eventi pubblici, quali convegni e tavole rotonde, e anche nel caso di partecipazione o sostegno a eventi organizzati da altri soggetti.
Parità di Genere: il futuro incomincia adesso
Coop Alleanza 3.0 ha elaborato un piano di interventi per il 2025 e gli anni successivi. Queste azioni, già parzialmente in corso, saranno messe a sistema per raggiungere traguardi ancora più ambiziosi in tema di: equità salariale e trasparenza nella gestione delle carriere, supporto alla genitorialità, prevenzione di comportamenti discriminatori e molestie.
Per la Cooperativa, strumenti imprescindibili per il raggiungimento di questi obiettivi sono “Più per te” l’articolato sistema di welfare per le lavoratrici e i lavoratori della Cooperativa per aiutarli a bilanciare al meglio vita privata e professionale, e Academy, l’ecosistema formativo di Coop Alleanza 3.0 per lavoratrici e lavoratori, che sarà arricchito di nuovi contenuti volti a rafforzare una cultura d’impresa orientata alla parità di genere, all’inclusione e alla valorizzazione delle differenze.
L’edizione 2025 del festival itinerante Crossroads arriva al Teatro Carani di Sassuolo con tre serate che danno vita a un vero festival nel festival: la seconda edizione del Sassuolo Jazz Festival. La tripletta di concerti inizia giovedì 13 marzo (ore 21) con il pianista Stefano Bollani, il più celebre esponente del jazz italiano, ormai una superstar che ha travalicato i confini del genere musicale. Bollani duetterà con il collega di strumento Iiro Rantala.
Stefano Bollani ci ha abituati al suo personale modo giocoso/virtuoso di fare musica reinventandosi in continuazione, da solo o con i partner più diversi. Ed eccolo qui assieme al collega di strumento Iiro Rantala: un duo capace di inaspettate magie improvvisative.
Stefano Bollani (Milano, 1972) è un esploratore degli stili, sia come leader che al fianco di nomi come Richard Galliano, Bill Frisell, Chick Corea, Caetano Veloso, Zubin Mehta, Riccardo Chailly o il suo mentore Enrico Rava.
La carriera di Bollani ha imboccato così tante strade, e sempre con lo stesso plateale trionfo, da non essere più riassumibile nei tipici cenni biografici: dischi di successo intercontinentale, concerti sold out capaci di attrarre un pubblico eterogeneo, spettacoli teatrali (con la Banda Osiris e Valentina Cenni), attività letterarie alte (è anche romanziere) e popolari (è stato trasformato in un personaggio dei fumetti di Topolino…). E poi ci sono quei programmi radiofonici e televisivi che lo hanno reso un intrattenitore di culto. In radio, complice il suo amico David Riondino, ha dato vita al Dottor Djembè, spargendo ironia e sarcasmo per anni dai microfoni di Rai Radio 3. In tv, dopo l’esperienza alla corte di Renzo Arbore, ha condotto programmi-jam session di parole e musica: Sostiene Bollani su Rai 3, L’importante è avere un piano su Rai 1 e Via dei matti numero zero, il suo attuale format su Rai 3.
Questo successo incontrastato si basa su una ricetta dai molteplici ingredienti: una tecnica pianistica di abbagliante virtuosismo, amore per il jazz non meno che per la canzone italiana e la musica brasiliana, senza dimenticare gli exploit nella musica classica, il tutto sormontato dalla sua ormai celeberrima vis comica.
Iiro Rantala (nato a Helsinki nel 1970) ha studiato pianoforte presso il dipartimento di musica jazz della Sibelius Academy e pianoforte classico alla Manhattan School of Music. Come Bollani vive quindi su più dimensioni artistiche, jazz e classica: in quest’ultimo ambito è autore di un Concerto per pianoforte, mentre la sua carriera jazzistica è stata inizialmente caratterizzata dalla partecipazione al Töykeät Trio (con numerosi dischi pubblicati su etichette Emarcy e Blue Note) e poi da una intensa attività solistica (documentata dalla ACT).
Crossroads 2025 è organizzato come sempre da Jazz Network ETS in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno del Ministero della Cultura e di numerose altre istituzioni e con il patrocinio di ANCI Emilia-Romagna. Il concerto è realizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro Carani nell’ambito del Sassuolo Jazz Festival. Biglietti: prezzo intero da 30 a 45 euro; ridotto da 30 a 40. Abbonamento ai 3 concerti di Crossroads a Sassuolo: da 57 a 77 euro.
Indirizzi e Prevendite:
Sassuolo (MO):Teatro Carani, Via Mazzini 28. Biglietteria serale dalle ore 20, tel. 0536 1878833. Prevendita biglietti c/o Teatro Carani, martedì, venerdì e sabato ore 9-13; martedì e mercoledì ore 15:30-19:30, tel. 0536 1878833, biglietteria@teatrocarani.it. Prevendita on-line: teatrocarani.vivaticket.it, www.crossroads-it.org.
Una proficua collaborazione tra istituzioni nel nome della sostenibilità. La Regione Emilia-Romagna cede gratuitamente alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia una dotazione informatica non più utilizzata, ma perfettamente funzionante.
Si tratta di 15 computer da tavolo, 15 computer portatili e 20 schermi da 22 pollici: apparecchi che la Regione, per modifiche delle proprie esigenze, non usa e che così permetteranno di rispondere a una richiesta di urgente di attrezzature hardware della Procura. La consegna del materiale informatico, 50 apparecchiature in totale, si è svolta stamattina nei locali della Procura di Reggio Emilia, alla presenza dell’assessora regionale all’Agenda digitale, Elena Mazzoni e del Procuratore della Repubblica di Reggio Emilia, Gaetano Paci.
“Abbiamo immediatamente accolto la richiesta della Procura, mettendo a disposizione queste 50 apparecchiature, in una logica di collaborazione e sostenibilità – ha dichiarato Mazzoni–. La dotazione potrà così contribuire a migliorare la qualità del prezioso lavoro svolto quotidianamente all’interno degli uffici giudiziari, in particolare per i tirocinanti sprovvisti di computer fissi o portatili e, più in generale, continuare ad assicurare l’informatizzazione del processo penale”.
“Desidero ringraziare vivamente l’assessora Mazzoni e il suo staff, e il direttore generale delle risorse Frieri per la disponibilità immediatamente manifestata per venire incontro alle esigenze della Procura della Repubblica- ha commentato il procuratore Paci-. Lo strumento del Patto per la giustizia si rivela una misura all’avanguardia della Regione Emilia-Romagna per supportare l’attività giudiziaria e renderla sempre più aderente alle aspettative di giustizia dei cittadini. La Giustizia per funzionare e rendere credibile l’azione dello Stato e delle Istituzioni ha bisogno di risorse, umane e tecnologiche, e la donazione di oggi fornisce un contributo essenziale alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia per i tanti compiti che deve affrontare”.
La donazione è stata possibile grazie all’Accordo Quadro tra il Ministero della Giustizia, la Corte d’Appello di Bologna, la Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bologna e la Regione Emilia-Romagna (“Patto Regionale per una giustizia più efficiente, efficace, integrata, digitale e vicina ai cittadini”), che ha tra gli obiettivi quello di “promuovere lo scambio, in caso di motivate improvvise necessità, di beni e infrastrutture fisiche strumentali allo svolgimento dell’attività giudiziaria, con particolare riferimento a hardware e software”.
I numerosi incontri a tema sulle misure di autotutela da adottare per reprimere i tentativi di truffa telefonica, hanno sortito i loro effetti nonostante l’intensità del fenomeno non accenni a diminuire.
E’ ciò che emerge dai recentissimi episodi avvenuti tra Formigine e Maranello, dove in una sola mattinata si sono registrati ben 5 tentativi di truffa. Cinque signore anziane di età compresa tra 77 e 91 anni, sono state infatti contattate sul telefono fisso di casa da un malvivente che, fingendosi sistematicamente “nipote”, ha tentato di convincerle a preparare oro e denaro per il pagamento di fantomatiche “spese impreviste”.
Probabilmente si trattava del solito copione: la telefonata era il preludio ad una seconda chiamata, nella quale l’astuto truffatore – in caso di adescamento, come purtroppo già accaduto – si sarebbe spacciato per Maresciallo dei Carabinieri, aggiungendo ulteriori problemi giudiziari a carico del nipote, per convincere l’anziana di turno alla consegna ad emissario/complice di soldi e gioielli per parare il danno.
Questa volta però i tentativi sono stati vani: tutte le potenziali vittime, dopo aver ascoltato poche battute dal finto nipote – abilissimo nel mascherare la voce tra pianti e singhiozzi al fine di rendersi quanto più credibile – hanno chiuso perentoriamente la conversazione, avvisando subito dell’accaduto le locali Stazioni dei Carabinieri.
Le anziane – taluna ha partecipato ad incontri con i Carabinieri sulla delicata criticità – hanno messo in pratica gli accorgimenti sulla prevenzione contro questo genere di truffe suggeriti durante le conferenze svolte dai “veri” Marescialli Giuseppe Caccavo e Roberto Vasile, rispettivamente Comandanti delle Stazioni di Formigine e Maranello, da tempo impegnati in una campagna di divulgazione imponente svolta tra circoli per anziani, bocciofile e parrocchie in occasione delle funzioni religiose del fine settimana.
L’imponente attività informativa e preventiva dei Carabinieri, ha peraltro portato a segnalazioni di cittadini che di recente hanno arginato la sgradevole piaga truffaldina, consentendo l’arresto flagrante di quattro truffatori negli ultimi tre mesi ad opera del Nucleo Operativo e Radiomobile dei CC della Compagnia di Sassuolo, guidato dal Maresciallo Albano Liberale.
Al via i lavori per la ristrutturazione della palestra Ascari di Casinalbo. Ieri (6 marzo 2025) il Sindaco Elisa Parenti, gli assessori e i tecnici comunali hanno incontrato i cittadini per spiegare le modalità e le tempistiche del cantiere, che dovrebbe concludersi alla fine dell’estate 2026.
Afferma il Sindaco Elisa Parenti: “L’intervento prevede una serie di lavori mirati al miglioramento strutturale, funzionale ed estetico di diverse sezioni dell’edificio. Le opere si concentrano su vari ambiti, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza, efficienza energetica e un miglior comfort per gli utenti”.
Nello specifico, sia nella palestra grande che in quella piccola, è previsto il rifacimento completo della copertura con l’installazione di una nuova struttura in legno lamellare, comprensiva di coibentazione e impermeabilizzazione per garantire una maggiore efficienza termica e resistenza agli agenti atmosferici. Sempre in entrambe le palestre, saranno sostituiti gli infissi, le porte e rifatto il cappotto termico per un maggiore isolamento. Attenzione massima sulle dotazioni antincendio
Tra le migliorie proposte in sede di gara, la demolizione e il rifacimento completo dei pavimenti e dei rivestimenti, intervento che si estende anche negli spogliatoi, non inizialmente previsti nel progetto.
La pensilina principale sarà demolita e ricostruita con una nuova struttura in acciaio, più resistente e durevole.
Per quanto riguarda l’organizzazione delle lezioni di educazione motoria da parte degli studenti delle medie Fiori, gli orari non cambieranno. Nei primi mesi del cantiere, i ragazzi e le ragazze accederanno alle palestre delle Fiori di Formigine e Magreta, mentre si stanno valutando opzioni all’aperto per i mesi più caldi.
Il costo complessivo dei lavori è di € 1.730.000,00, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna per poco meno di 500mila euro (Programma regionale Fesr 2021-2027).
Domenica 9 marzo alle ore 17, presso il Centro Via Vittorio Veneto a Fiorano Modenese, per la rassegna “Concerti al Centro” è in programma un omaggio musicale alle donne di tutti i tempi, con le composizioni che più hanno dato significato alla donna in musica. Musiche a cura dei Maestri Gen Llukaci al violino e Alessandro di Marco al pianoforte.
Sempre alle ore 17 a Villa Cuoghi (via Gramsci, 32), l’associazione Amici della musica Nino Rota propone il quarto incontro nell’ambito della rassegna “Storie e pensieri del Progressive italiano”, dedicata a “Felona e Sorona. Le Orme”. Relatore Giancarlo Spaggiari. Ingresso libero e gratuito.
A Villa Cuoghi è anche visitabile dalle 15 alle 17.30 una parte della mostra fotografica “Macelleria Palermo” che propone le immagini dei fotoreporter Franco Lannino e Michele Naccari e offre uno sguardo crudo e senza filtri sulla violenza mafiosa che ha insanguinato Palermo tra il 1986 e il 2003. Altre immagini sono visibili a Formigine, Maranello e Sassuolo, fino al 29 marzo 2025.
Domenica è ancora aperta, dalle 16 alle 18.30, la mostra collettiva di pittura “Festa della Donna” alla Casetta delle Arti Vittorio Guastalla (via Santa Caterina, 2), a cura dell’associazione Arte e Cultura. Espongono diversi artisti. Ingresso libero e gratuito.
Al castello di Spezzano è invece visitabile la mostra “Le piastrelle da piccole” dalle 15 alle 19, oltre alle sale affrescate del Castello e quelle del Museo della ceramica, con ingresso libero e gratuito.
Tutte le iniziative hanno il patrocinio del Comune di Fiorano Modenese.
“Siamo ancora lontanissimi dalla parità di genere: tra gli occupati nelle professioni di area Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) solo un quinto è rappresentato dalle donne (19,1%); la metà dell’occupazione femminile risulta concentrata in sole 21 professioni, mentre per gli uomini in 53; la presenza parlamentare femminile rispetto alla media europea è particolarmente bassa, e nell’ambito della politica locale, la presenza femminile è ancora più contenuta rispetto al livello nazionale ed è dunque più evidente il ritardo con il resto dell’Europa.
A ricordarcelo sono Istat e Cnel. E c’è anche un dato che rimane stabile da anni: il numero delle donne promosse al ruolo di manager continua a essere sensibilmente inferiore a quello degli uomini, di circa il 20%. Il dato è nazionale e il quadro regionale non è poi così difforme. Dunque, è del tutto evidente che, anche quest’anno, in vista dell’8 marzo, le donne hanno pochi motivi per festeggiare”: a dirlo in una nota è Tullia Bevilacqua, segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna.
“Come sindacato evidenziamo anche un altro dato molto preoccupante per le donne: il tasso di occupazione femminile in Italia si è attestato al 52,5%, rispetto al 70,4% degli uomini, con un divario di genere – lo attesta l’Inps – significativo pari al 17,9 punti percentuali. C’è una gravissima instabilità occupazionale che coinvolge soprattutto il genere femminile in quanto solo il 18% delle assunzioni di donne sono a tempo indeterminato a fronte del 22,6% degli uomini. Le lavoratrici con un contratto a tempo parziale sono il 64,4% del totale e anche il part-time involontario è prevalentemente femminile, rappresentando il 15,6% degli occupati, rispetto al 5,1% dei maschi. Una sproporzione eccessiva. per non parlare del gap retributivo tra uomini e donne che rimane un aspetto critico. Le donne infatti che percepiscono stipendi inferiori di oltre 20 punti percentuali rispetto agli uomini. E nei principali settori economici la differenza aumenta: il 20% nelle attività manifatturiere, il 23,7% nel commercio, il 32,1% nelle attività finanziarie, assicurative e nei servizi alle imprese”: elenca ancora il segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna, Tullia Bevilacqua.
Che fare, dunque, per invertire la tendenza?
“Le cause di queste alterazioni nel mercato del lavoro sono molteplici e, se da un lato i fattori culturali hanno certamente un peso determinante in queste statistiche, dall’altro registriamo elementi di natura strutturale, che influenzano il processo di selezione e promozione delle donne in azienda. È, dunque, necessario intervenire anche nella fase di accesso al lavoro, cercando nuovi canali di reclutamento per arrivare a candidature che con gli approcci tradizionali non si riescono a raggiungere. Evidenziamo un’incongruenza: in Emilia-Romagna, in ambito giovanile, si registra un ingresso al lavoro più veloce per gli uomini, specie con basso tasso di scolarizzazione, a fronte del fatto che le donne studiano e si laureano di più! Così da essere successivamente penalizzate, in realtà, in un mercato del lavoro che non offre così tante prospettive”: aggiunge Tullia Bevilacqua.
“Come sindacato Ugl, da anni, siamo in prima linea contro le discriminazioni di genere e promuoviamo varie iniziative per favorire un reale cambiamento del mercato del lavoro, promuovendo la formazione, garantendo ogni giorno la contrattazione e la sensibilizzazione sui temi occupazionali e la parità salariale, sollecitando strumenti di conciliazione tra vita familiare e lavoro. Sappiamo bene, per esempio, come le lavoratrici che devono occuparsi di assistere genitori anziani e diventano caregiver siano penalizzate anche nella nostra regione. Il percorso per garantire alle donne l’uguaglianza, il rispetto e la dignità nel lavoro è ancora lungo. Ma non molliamo di un millimetro questa giusta battaglia. Chiedendo che per la Giornata internazionale della donna si ricorra meno alla retorica e più al pragmatismo e alla volontà autentica di cambiare le cose”: conclude il segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna, Tullia Bevilacqua.
Armand Laurienté è stato eletto miglior giocatore del mese di febbraio della Serie BKT. L’attaccante del Sassuolo si è aggiudicato il Trofeo MVP, assegnato da DAZN – broadcaster ufficiale del campionato – in collaborazione con Stats Perform e il content creator Michele Danese.
Il riconoscimento, ideato da BKT e ufficialmente riconosciuto dalla Lega B, verrà consegnato a Laurienté prima del match Sassuolo-Bari, valido per la 29ª giornata del campionato.
Numeri da fuoriclasse: Laurienté domina febbraio
I dati Opta parlano chiaro: nel mese di febbraio, Laurienté è stato il giocatore più determinante della Serie BKT. L’attaccante neroverde ha partecipato a cinque reti – quattro gol e un assist – risultando il migliore sia per contributo offensivo che per numero di marcature nel periodo analizzato.
Entrando nel dettaglio:
Tre gol segnati dall’interno dell’area di rigore, più di qualsiasi altro giocatore.
Sette tiri nello specchio della porta, primato condiviso con Andrea Adorante.
Percentuale realizzativa del 50%, la più alta tra chi ha segnato almeno due gol a febbraio (insieme a Emanuele Zuelli).
Un talento esplosivo in piena corsa per il titolo di capocannoniere
Laurienté è un attaccante rapido, tecnico e imprevedibile. Capace di giocare su entrambe le fasce, sfrutta la sua velocità e il dribbling per creare superiorità numerica e mettere in difficoltà le difese avversarie.
Dopo le esperienze in Francia con Rennes e Lorient, il talento francese è approdato al Sassuolo nel 2022, diventando un elemento chiave della squadra.
Con 13 gol e 5 assist in 25 presenze, Laurienté è attualmente il giocatore più incisivo del campionato e si candida seriamente alla vittoria del Pablito, il prestigioso riconoscimento assegnato al capocannoniere della Serie BKT.
Il Sassuolo si affida a lui per continuare a sognare in grande.
Quarantaquattro immagini, scattate dai fotoreporter Franco Lannino e Michele Naccari: uno sguardo crudo e senza filtri sulla violenza mafiosa che ha insanguinato Palermo. “Macelleria Palermo” è la mostra fotografica che dall’8 al 29 marzo viene proposta in quattro diverse sedi del Distretto Ceramico: un percorso per immagini nella violenza mafiosa, dalla strage di Capaci a quella di via D’Amelio, a documentare gli omicidi che hanno segnato un’epoca, catturando momenti di dolore, rabbia e umanità.
In ogni sede (a Fiorano Modenese la sala espositiva di Villa Cuoghi, a Formigine l’Hub in Villa, a Maranello la Biblioteca Mabic, a Sassuolo la Galleria d’arte Jacopo Cavedoni) sono esposte undici fotografie, a comporre un percorso narrativo che ripercorre i momenti più drammatici della storia recente di Palermo. Le immagini, originariamente pubblicate sulle pagine dello storico quotidiano “L’Ora” e su altre testate nazionali, sono proposte con un intento giornalistico e documentaristico, per mostrare la realtà della violenza mafiosa e il suo impatto sulla popolazione e sul tessuto urbano.
La mostra non è solo una testimonianza dei tragici eventi del passato, ma anche un monito per le nuove generazioni, affinché comprendano l’orrore della mafia e l’importanza della memoria collettiva. Le fotografie, intense e brutali, catturano l’immediatezza degli omicidi, offrendo uno sguardo senza filtri sulla realtà di Palermo.
L’inaugurazione nelle quattro sedi è prevista per sabato 8 marzo in orari diversi e alla presenza di uno degli autori, il fotografo Franco Lannino, che illustrerà ai visitatori i contenuti della mostra in una visita guidata: a Fiorano Modenese alle 10.30, a Sassuolo alle 11.30, a Maranello alle 16, a Formigine alle 17.
La mostra è organizzata da Comuni di Fiorano Modenese, Formigine, Maranello e Sassuolo nell’ambito del progetto GAL GenerAzione Legale e in collaborazione con TILT Associazione Giovanile APS.
Si ringraziano: Franco Lannino e Michele Naccari, Agenzia di Fotogiornalismo “Studio Camera”; Giuseppe Lannino per aver curato il catalogo; l’architetto Giovanni Battista Prestileo, autore del concept dell’allestimento della mostra.
Nella foto da sinistra:
Juri Fontana, Assessore alla Legalità Comune di Maranello – Giulia Malvolti, Assessora alla Legalità Comune di Formigine – Franco Lannino, fotoreporter – Morena Silingardi, Presidente del Consiglio Comunale Fiorano Modenese – Federico Ferrari, Assessore alla Legalità Comune di Sassuolo