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martedì, 6 Maggio 2025
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Concerto di chiusura della stagione il 5 maggio 2022 presso il Centro VVV – Fiorano Modenese

Concerto di chiusura della stagione il 5 maggio 2022  presso il Centro VVV – Fiorano Modenese

Il Concerto di chiusura della stagione 2021 – 2022 del Centro VVV di Fiorano Modenese si terrà il 5 maggio alle ore 21

Sarà preceduto, alle ore 20.00, da una performance delle allieve ed allievi del M° Gen Llukaci che si esibiranno con le coreografie delle ballerine della scuola di danza Balacè di Fiorano ed ispirate al tema della serata. Un’esibizione scelta per aprire il Concerto, ma anche per stimolare gli studenti di musica ad affrontare il pubblico ed imparare a controllare l’ansia da prestazione. Si vuole offrire l’opportunità agli allievi della scuola “Olindo Pistoni” di Sassuolo, di mostrare alle famiglie ed ai presenti il loro progressi in mesi di studio e dedizione.

Alle ore 21.00 avremo il piacere di ascoltare la soprano Antonella de Gasperi, il baritono Fabrizio Macciantelli, e i Maestri: Gen Llukaci al Violino, Denis Biancucci al Pianoforte e Claudio Ughetti alla Fisarmonica che ci intratterranno nel loro nuovo show che s’intitola “Cavalli di Battaglia”, ovvero il meglio dell’Operetta italiana e della musica di tutti i tempi.

Sarà come sempre un vero spasso farsi condurre dalle melodie di Morricone alle musiche balcaniche di Bregovic, inframezzate dai sorrisi che i due attori e cantanti ci susciteranno attraverso uno scheck piuttosto che in una ironica interpretazione dei brani più comici ed allegri del repertorio operettistico.

Con questo appuntamento si chiude la lunga stagione 2021 – 2022 del Centro Via Vittorio Veneto (Centro VVV) per dare appuntamento ai propri affezionati all’autunno prossimo, con i consueti giovedì al Centro.

Pesante sconfitta per il Sassuolo sul campo del Napoli: finisce 6-1

Pesante sconfitta per il Sassuolo sul campo del Napoli: finisce 6-1Dopo aver raccolto un punto in tre partite, il Napoli travolge il Sassuolo per 6-1  e scaccia le critiche. La squadra di Spalletti chiude i conti già nel primo tempo con un poker nei primi venti minuti. Il Sassuolo sembra in vacanza anticipata e lo si intuisce dopo 2′ quando Chiriches sbaglia un retropassaggio e premia Osimhen che scarta Consigli, ma trova solo il palo da posizione defilata.

Ma il vantaggio è solo rimandato e il Napoli trova due gol tra il 7′ e il 15′ su calcio d’angolo: l’autore del corner è sempre Insigne, di testa invece colpiscono Koulibaly prima e Osimhen poi. A dare la spallata definitiva al match ci pensa invece Lozano al 19′, su contropiede micidiale avviato da Mertens, rifinito da Osimhen e concluso dal messicano. Alla festa del gol si aggiunge anche lo stessa belga che batte Consigli con un destro sul primo palo e diventa il quarto giocatore in tutta la storia del club ad andare in doppia cifra di gol in cinque stagioni differenti in Serie A, dopo Vojak, Maradona e Insigne.

Dionisi cambia tutto: fuori Djuricic, Scamacca e Chiriches; dentro Henrique, Defrel e Ayhan. Ma la scossa attesa non c’è. Al 54′ c’è l’altro gol napoletano. Fanno tutto Mertens e Fabian Ruiz: l’assist è dello spagnolo, il belga conclude e batte Consigli per la quinta volta. Il Sassuolo cerca il gol della bandiera con Frattesi che in area ci prova col destro in caduta senza però sorprendere Ospina. Quella emiliana è la squadra che ha portato più volte in fuorigioco i propri avversari in questa Serie A e gioca lo stesso scherzo ad Osimhen che al 70’ va in rete ma la bandierina si alza. Si abbassano i ritmi, il Napoli gestisce la partita ma affonda per il sesto gol: la firma è di Rrahmani che mette in rete dopo un tocco di Di Lorenzo. L’unica disattenzione è nel finale e ne approfitta Lopez per il gol della bandiera. Alla fine, dopo la contestazione in mattinata, c’è spazio per qualche timido applauso soprattutto per Koulibaly e Mertens, i veterani di un Napoli che ha blindato la Champions.

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna (30/4): 4.651 nuovi casi

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna (30/4): 4.651 nuovi casiDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.411.326 casi di positività4.651 in più rispetto a ieri, su un totale di 22.460 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 10.560 molecolari e 11.900 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 20,7%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 12 sono state somministrate complessivamente 10.386.461 dosi; sul totale sono 3.788.287 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,3%. Le terze dosi fatte sono 2.872.617.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/ .

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 29 (-5 rispetto a ieri; -14,7%), l’età media è di 68,7 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.336 (-23 rispetto a ieri; -1,7%), età media 76,7 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 2 a Parma (invariato), 5 a Reggio Emilia (invariato); 3 a Modena (-1 rispetto a ieri); 7 a Bologna (-3), 3 a Ferrara (invariato); 3 a Ravenna (-1); 1 a Forlì (invariato); 4 a Rimini (invariato). Nessun ricovero nel Circondario imolese e a Cesena (come ieri).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 45,7 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 870 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 291.344) seguita da Modena (806 su 219.086) e Reggio Emilia (710 su 159.564); poi Parma (441 su 117.398), Ravenna (434 su 130.486), Ferrara (340 su 97.924). Quindi Rimini (289 su 133.596), Forlì (233 su 65.675), Cesena (225 su 78.388). Infine, Piacenza (188 su 74.425) e il Circondario Imolese con 115 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 43.440.

casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 60.118 (-129). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 58.753 (-101), il 97,7% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 4.769 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.334.583.

Purtroppo, si registrano 11 decessi:

  • 3 in provincia di Piacenza (un uomo di 83 anni e due donne, di 75 e 90 anni)
  • 1 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 90 anni)
  • 2 in provincia di Modena (un uomo di 93 anni e una donna di 98, quest’ultima deceduta a Reggio Emilia)
  • 3 in provincia di Bologna (un uomo di 84 anni e due donne, rispettivamente di 84 e 98 anni)
  • 1 in provincia di Ferrara (un uomo di 82 anni)
  • 1 in provincia di Rimini (un uomo di 76 anni)

Nessun decesso in provincia di Parma, Ravenna, Forlì-Cesena e nel Circondario imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.625.

Ritorna la Fiaccolata della Croce Rossa Sassuolo

Ritorna la Fiaccolata della Croce Rossa Sassuolo

“Portiamo la Pace in Piazza!” Con questo slogan ritorna, dopo due intensi anni, la Fiaccolata della Croce Rossa Sassolese.

Il 7 e 8 Maggio in Piazza Garibaldi gazebo della Cri, in occasione della Festa dei Fiori e della Festa della Mamma, in supporto all’Associazione Commercianti e alla Galleria Cavedoni, per la vendita delle magliette dipinte dagli artisti. Il ricavato sarà devoluto alla Cri Sassuolo.
L’8 maggio dalle 15.30 in Piazza Martiri Partigiani  verranno presentati alla cittadinanza i progetti sul territorio e le varie attività di CRI.
Alla sera, ritrovo e partenza per la Fiaccolata, con fiamme accese e tanta speranza nel cuore.
L’8 maggio è la Giornata Mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, un momento di festa dedicato ai 17 milioni di volontari che operano in tutto il mondo, oltre 160 mila dei quali in Italia, presenti ovunque, quotidianamente, 24 ore su 24, per aiutare chi soffre.
La festività ricorda il giorno della nascita di Henry Dunant, fondatore dell’associazione.
L’obiettivo delle celebrazioni di questa giornata è quello di avvicinare la cittadinanza al movimento della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
Grazie alla disponibilità e alla sensibilità delle amministrazioni dei Comuni del Distretto Ceramico, nella settimana tra il 2 e l’8 maggio le bandiere di Cri sventoleranno sulle facciate dei Palazzi Comunali: una importante occasione per evidenziare la stretta collaborazione tra enti che, ognuno per le sue competenze, operano a favore dei cittadini.
Ma queste giornate sono anche l’occasione per sottolineare la forza dell’unione tra persone che aiutano persone, sia durante le emergenze più visibili, sia nel silenzio della vita quotidiana.

Il modenese Franco Fumagalli (Club La Meridiana) vicecampione mondiale a squadre Over 80 di tennis

Il modenese Franco Fumagalli (Club La Meridiana) vicecampione mondiale a squadre Over 80 di tennis

Non finisce di stupire Franco Fumagalli, il tennista veterano di Modena, socio del Club La Meridiana di Casinalbo di Formigine. Dopo aver vinto nel 2021 i campionati europei Over 80 e aver ottenuto la medaglia di bronzo ai mondiali disputati lo scorso autunno a Maiorca, l’atleta, classe 1941, fondatore del noto negozio di abbigliamento Dress Uomo di corso Duomo a Modena, è stato tra i protagonisti del secondo posto che la nazionale italiana ha conquistato ieri negli Stati Uniti nei campionati mondiali ITF a squadre. La manifestazione si è tenuta dal 24 al 29 aprile sui campi del Coral Lakes Country Club in Florida, a nord di Miami.

La nazionale italiana ha preso parte alla manifestazione internazionale vincendo con grande margine il primo girone eliminatorio, dove gli azzurri erano stati inseriti nel gruppo assieme a Irlanda e Argentina. In entrambi i casi l’Italia ha vinto in scioltezza per 3-0, con il determinante apporto di Fumagalli: l’atleta modenese ha infatti battuto l’avversario dell’Eire Donald McGoldrick per 6-1 6-0 e a seguire il sudamericano Carlos Marcaccio per  6-0 6-1.

Le tre medaglie si sono decise attraverso lo svolgimento di un secondo triangolare, dove gli Stati Uniti l’hanno fatta da padrona battendo l’Italia 3-0 e la Gran Bretagna per 2-1. La differenza l’ha fatta però il successo che l’Italia ha ottenuto giovedì 28 aprile contro gli inglesi per 2-1. Franco Fumagalli contro gli yankees ha disputato due partite, sia nel singolo che nel doppio: dopo aver perso da Frederick Drilling 4-6 5-7, assieme al collega a Giancarlo Milesi si sono dovuti piegare di fronte alla coppia Ivo Barbic-Frederick Drilling 0-6 3-6. Il successo contro i britannici ha avuto il determinante apporto del veterano modenese, il quale ha sconfitto per 3-6 4-6 l’avversario di turno Henk Nijeboer.

Oltre a Fumagalli, hanno festeggiato l’importante risultato anche i compagni di squadra che erano, oltre al già citato Giancarlo Milesi, Vanni Argentini e Giuseppe Vento. “La nostra la possiamo definire una missione impossibile – commenta a caldo Franco Fumagalli – la Gran Bretagna era tra i favoriti e gli Stati Uniti hanno confermato sul campo tutto il loro potenziale. Si giocava su un campo verde molto difficile,     dove le palle scorrevano velocemente. Siamo davvero soddisfatti della nostra prestazione”.

 

Al via la settima edizione di Ennesimo film festival

Fiorano Modenese, il luogo in cui nasce il cinema. Da qui, dall’ambizioso obiettivo di fare della provincia emiliana un cuore pulsante della settima arte e un giardino di futuri cultori o perché no anche autori dell’audiovisivo, parte la settima edizione del Festival. Da qui, per lasciarsi trasportare, grazie alla magia del cinema, verso orizzonti più o meno vicini.

Al via la settima edizione di Ennesimo film festival

«Uno sguardo che vogliamo rivolgere per questo motivo innanzitutto ai bambini e i ragazzi, ai giovani allievi di Ennesimo Academy che per tutto l’anno si impegnano nel progetto, sviluppando la propria creatività – spiegano i direttori artistici Federico Ferrari e Mirco Marmiroli. L’Academy anche quest’anno ha infatti trovato spazio in 68 classi su 7 Comuni differenti, mantenendo viva e diffusa l’attenzione all’alfabetizzazione cinematografica non solo come conoscenza dei processi che creano il cinema, ma anche come osservazione critica del vasto materiale audiovisivo a cui siamo quotidianamente sottoposti». Attiva dal 2015, riconosciuta dal MIUR come buona pratica nell’ambito della didattica del linguaggio cinematografico a scuola e patrocinata dal Parlamento europeo, l’accademia di cinema ha coinvolto nell’anno scolastico 2021/2022 un totale di oltre 1700 fra studenti e insegnanti. È con l’inaugurazione della mostra degli elaborati prodotti dalle scuole primarie e secondarie durante i corsi, domani alle 11 presso il BLA, che prende allora il via la otto-giorni di Festival. L’esposizione sarà poi visitabile tutti i giorni con orario di apertura della struttura.

Sempre ai piccoli (dagli 0 ai 10 anni) saranno riservate le proiezioni Cinemini e i laboratori didattici Primi Passi, dalle 15 presso la Ludoteca Barone Rosso. E ancora, in doppia replica alle 16 e poi alle 21, in piazza Ciro Menotti (o presso il Cinema Teatro Astoria in caso di maltempo) lo spettacolo teatrale partecipativo Steli, in cui i ragazzi e le loro famiglie saranno chiamati a costruire un’opera di “bastoncini”. Un momento divertente che dà vita a opere dalle forme sempre nuove e sempre uniche.

 

Il cinema è un’arte che permette di viaggiare, con il pensiero, con la fantasia, con i punti di vista. Alla Sosteria, l’edicola riqualificata da Ennesimo in via Santa Caterina da Siena, si potrà quindi lasciarsi andare alle diverse visioni europee, con Worldwide. La selezione, proiettata a ripetizione dalle 10 alle 19, è una raccolta delle migliori opere di nove differenti festival italiani ed europei. Un segno di supporto reciproco e di rete tra le realtà, dopo due anni difficili di pandemia.

Agli autori sardi e ai loro sguardi è invece dedicata la selezione Visioni Sarde, in collaborazione col Circolo Nuraghe. La proiezione comincerà alle 15 presso il BLA.

Sempre presso il BLA alle 17, i confini si allargheranno ulteriormente, arrivando – letteralmente – fino in Cina: Focus Cina è lo spazio dedicato ai corti provenienti da Oriente, volti ad affrontare la società cinese di oggi in ogni sua sfumatura e sfaccettatura, andando oltre i luoghi comuni. A seguire una tavola rotonda moderata da Federico Picerni, dottorando in Letteratura cinese, con la partecipazione di Sabrina Ardizzoni, professoressa di Lingua e Cultura cinese all’Università di Bologna, e Clara Longhi, mediatrice ed esperta di cinema cinese.

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 1 maggio 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 1 maggio 2022Nuvolosità irregolare, a tratti intensa, associata a precipitazioni sparse, localmente a carattere di rovescio anche temporalesco. Tendenza a schiarite nel corso del pomeriggio sul settore centro-occidentale e fenomeni in esaurimento in serata.

Temperature minime in lieve aumento, con valori tra 9 e 12 gradi; massime in diminuzione, comprese tra 16 e 18 gradi.

Venti deboli in prevalenza orientali, tendenti a ruotare in serata dai quadranti occidentali.

Mare poco mosso.

Circolo PD Fiorano e Consigliera Maria Luisa Cuoghi in merito al consiglio comunale di Fiorano

Circolo PD Fiorano e Consigliera Maria Luisa Cuoghi  in merito al consiglio comunale di Fiorano

Il Consiglio Comunale si è riunito ieri sera, giovedì 28 aprile, e alla luce di certi interventi riteniamo opportuno riportare alcune dichiarazioni, ribadendo la nostra posizione a riguardo.

Debuttando come consigliere di Fratelli d’Italia (dopo essere stato eletto in consiglio unicamente grazie ai voti presi dalla lista della Lega e aver successivamente cambiato casacca) Massimo Roggiani nella discussione sulle nuove aliquote dell’addizionale Irpef dichiara che per lui 100 euro in tasca ad una persona che ne guadagna 1.000 hanno lo stesso peso che per uno che ne guadagna 1.000.000, “perché a me chi dice che chi ha un milione di euro non s’è fatto il mazzo per portare a casa la pagnotta?” (https://youtu.be/QE12EIS1PF0?t=3489 dal minuto 58:09).
Senza scomodare decenni di studi accademici sul tema, il semplice buonsenso ci dice che il valore di 100 euro non è lo stesso per le due persone ipotizzate dal consigliere, ed è proprio sulla base di questa diversità che la nostra Costituzione dispone un sistema tributario progressivo, da noi condiviso totalmente e confermato ieri anche nel voto sull’addizionale. Vorremmo però rassicurare il consigliere Roggiani e i Fratelli d’Italia: dire questo non significa pensare che i 100 euro di chi ne guadagna un milione non siano frutto del “mazzo” che si è fatto, ma semplicemente costatare che la capacità contributiva di un milionario è maggiore di chi non arriva a fine mese.

Le altre dichiarazioni che vogliamo segnalare sono avvenute nella lunga discussione sulla revoca alla cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, proposta da tempo dall’Anpi, e approvata dal Consiglio Comunale con voto favorevole di tutti i consiglieri ad eccezione di Massimo Roggiani, che – a differenza dell’altro consigliere di FdI Fabio Martinelli – si è astenuto.
Proprio il consigliere Roggiani, che ci tiene a far sapere che non gli è mai piaciuta più di tanto la storia, citando genericamente “Internet” accenna alle “cose brutte compiute in epoca fascista”, anche se è “meglio non ricordarle ora” (https://youtu.be/QE12EIS1PF0?t=11955 3:19:15). Sottolinea poi che “si devono ricordare anche i numerosi interventi di carattere pubblico che furono messi in atto”: “la costruzione di […] edifici pubblici in genere, il risanamento e la bonifica di aree urbane […], il potenziamento della rete stradale e ferroviaria italiana […] creando posti di lavoro”, le “migliorie nelle colonie”, i “grandi parchi nazionali”, le “centrali idroelettriche”, i Patti Lateranensi (https://youtu.be/QE12EIS1PF0?t=12013 3:20:13). In seguito, il consigliere inizia una seconda parte di intervento, intitolata “Esecuzioni, torture, stupri: le crudeltà dei partigiani”, citando Giampaolo Pansa e ricordando le vicende di Rolando Rivi e di don Luigi Lenzini, religiosi barbaramente uccisi da membri di gruppi partigiani. In conclusione, Roggiani sostiene che revocare la cittadinanza al dittatore Benito Mussolini vorrebbe dire “cancellare la storia”, con il timore che poi non rimanga nessuno “così buono, puro e degno di non essere cancellato dalla storia” (https://youtu.be/QE12EIS1PF0?t=12478 3:27:58).

Il consigliere Donato Gualmini (Gruppo Misto) invece ha reputato opportuno interrompere il sindaco mentre riportava i gravi fatti storici compiuti da Mussolini negli anni in cui Fiorano gli conferiva la cittadinanza onoraria (in primis l’omicidio Matteotti), perché l’introduzione “ricca di aneddoti storici” avrebbe potuto “influenzare” il parere dei consiglieri (https://youtu.be/QE12EIS1PF0?t=10561 2:56:02). Da parte nostra, ben venga che il giudizio dei consiglieri sia basato su fatti storici ben documentati, anziché su informazioni trovate genericamente su internet o narrazioni emotive.
In aggiunta, Gualmini reputa la revoca una questione marginale, dal momento che in tutti questi anni nessuno si è posto il problema. Anzi, si chiede se con questo atto “non andiamo a offendere i nostri nonni, […] fieri di averlo come concittadino almeno sulla carta” (https://youtu.be/QE12EIS1PF0?t=13041 2:55:42). In seguito, si domanda anche se il pensiero di chi governa a Fiorano è “dividere le forze politiche o cercare di fare il bene per il nostro paese”, in una società che sempre più dimentica i valori del passato, accusando l’amministrazione di non dedicare sufficiente attenzione a chi ha combattuto per la Liberazione (https://youtu.be/QE12EIS1PF0?t=13084 3:38:04).

Infine, Roberto Orsi di Lega – Salvini Premier sul punto dichiara: “chiaro che parlare di Benito… questo personaggio… lì si aprono tantissime cose, perché non si può parlare di quello che ha appena finito anche il sindaco, di vari guai che sono successi. Ha fatto del bene, ha fatto del male. Poi mettiamole sul piatto della bilancia: eventualmente può pendere più da una parte oppure dall’altra. Dopo questo può anche essere soggettivo. E non si può neanche non parlare anche del fatto di dire che anche dall’altra parte politica, quelli che si sono sostenuti comunisti… ci sarebbe da rivedere anche loro” (https://youtu.be/QE12EIS1PF0?t=14896 4:08:16).

Le nostre posizioni su queste dichiarazioni sono molto nette.

A chi teme che la revoca della cittadinanza possa offendere i nostri nonni e dividere le forze politiche, rispondiamo che smarcarsi da quella scelta è un atto doveroso, offensivo solo per chi sposa i disvalori del Fascismo, e che rappresenta un atto simbolico che al tempo stesso riafferma la gratitudine verso chi ha combattuto contro il Fascismo.

A chi ci ricorda le “opere buone” del dittatore Benito Mussolini, rispondiamo con le parole pronunciate ieri sera dal consigliere Graziano Bastai (Lega – Salvini Premier): alcuni atti rendono le persone indifendibili, tra questi Mussolini ieri e Putin oggi. Questo è il discrimine, consigliere Roggiani: non si tratta di essere buoni, degni e puri, ma di non macchiarsi di crimini gravissimi nei confronti dell’umanità.

Al consigliere Orsi diciamo che non abbiamo alcun dubbio da che parte penda la bilancia e che, esattamente come le bilance vere, questo non è un fatto soggettivo, soprattutto se su uno dei due piatti troviamo il genocidio di milioni di uomini e donne. Ci rallegriamo però del fatto che, anche grazie alla caduta del Fascismo ad opera di uomini e donne militanti nella Resistenza a partire da diverse appartenenze politiche e culturali, oggi si possano sentire interventi come il suo in un consiglio comunale. Ci preoccupa molto ma amiamo troppo la libertà, che comunque è da esercitare all’interno del quadro dei valori costituzionali. È d’altronde la stessa libertà che ci consente di dire che alcuni interventi che purtroppo abbiamo dovuto ascoltare ieri sera, qui sopra riportati, sono stati davvero indecenti.

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A nome del Circolo PD di Fiorano, il segretario Davide Muradore
Consigliera Maria Luisa Cuoghi, Lista civica “Francesco Tosi è il mio Sindaco”

Siccità, migliora la situazione in regione grazie alle piogge

Siccità, migliora la situazione in regione grazie alle piogge

Le precipitazioni registrate dal 21 al 24 aprile sono state decisive per riportare i valori del mese, in Emilia-Romagna, quasi nella norma. Dall’1 al 26 aprile 2022, sono caduti quantitativi importanti di pioggia, circa 74 mm (valore medio regionale), contro gli 80 mm attesi per il mese di aprile, secondo il clima di riferimento 1991-2020. L’anomalia attuale per aprile è quindi sempre negativa ma è pari a circa 7 mm.

In ripresa, anche la situazione analizzando le precipitazioni cumulate sul periodo più significativo per le colture agricole (anno idrologico), da ottobre 2021 a aprile 2022: la precipitazione cumulata si attesta oggi su 414 mm, contro i 575 mm attesi per il clima 1991-2020. L’anomalia permane sempre negativa (160 mm) ma sono rientrate, rispetto alle settimane precedenti, tutte le situazioni di siccità estrema (con valori cumulati inferiori al 5° percentile). L’attuale situazione è quindi al momento migliore rispetto a quella delle annate siccitose peggiori del passato recente, come il 2017 (403 mm), 2012 (373 mm) e il 2007 (337 mm).

Condizioni quindi in generale ripresa, ma permangono ancora in regione deficit precipitativi significativi nelle zone collinari di Parma e Piacenza (macroarea G) dove mancano ancora all’appello circa 270 mm di pioggia e nella pianura ferrarese e zona di pianura del bacino del Reno (macroarea D) dove il deficit, da ottobre 2021, è ancora di circa 153 mm. Situazione di deficit grave, nelle stesse macroaree, anche per il bilancio idroclimatico, l’indicatore che meglio evidenzia la quantità di acqua disponibile per piante e colture, per il quale i valori attuali sono ancora simili a quelli che generalmente si registrano in estate inoltrata.

A seguito delle piogge dell’ultimo periodo, anche il contenuto idrico dei suoli è migliorato ma permangono ancora situazioni critiche in particolare nella pianura nord orientale ferrarese e, localmente a seconda dei terreni, in tutta la pianura. In queste zone, si stimano valori anche sotto i 30 mm, estremamente bassi e non idonei all’inizio del ciclo vegetativo delle colture. Considerando che, climaticamente, in questo periodo, sarebbero attesi contenuti idrici dei suoli compresi tra 100 e 200 mm, a seconda della tessitura dei suoli.

In questa situazione, determinante sarà seguire l’evolversi delle previsioni meteorologiche per avere un’idea delle precipitazioni che ci aspettano nel prossimo futuro. Arpae continua i monitoraggi e intensifica le attività per fornire pieno supporto agli Enti preposti alla gestione della risorsa idrica.

Previsione meteo Emilia Romagna, sabato 30 aprile 2022

Previsione meteo Emilia Romagna, sabato 30 aprile 2022Nuvolosità in graduale aumento fin dal mattino, a partire da ovest. Dal pomeriggio e soprattutto in serata addensamenti più consistenti potranno dar luogo a precipitazioni sparse sul settore centro-occidentale, anche sotto forma di rovescio.

Temperature pressoché stazionarie, con valori minimi tra 8 e 10 gradi e massime tra 18 e 21 gradi.

Venti deboli variabili, con temporanei rinforzi nelle zone raggiunte dai fenomeni.

Mare poco mosso.

1 Maggio: Cgil Cisl e Uil, il programma sassolese

1 Maggio: Cgil Cisl e Uil, il programma sassolese

“Al Lavoro, per la Pace” è lo slogan della manifestazione nazionale di Cgil Cisl e Uil per la Festa dei lavoratori che quest’anno si terrà ad Assisi, a piazza San Francesco. Al centro dell’iniziativa i temi della pace, del lavoro e della crescita del Paese. Dopo due anni di restrizioni imposte dalla pandemia, ritorna quest’anno la manifestazione in piazza. Previsti sul palco gli interventi dei tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri e la testimonianza di alcuni delegati sindacali. Nel pomeriggio è in programma il tradizionale “Concertone ” che torna quest’anno a Roma nella cornice storica di Piazza San Giovanni in Laterano.

A Sassuolo concentramento alle ore 9.30 in piazza Garibaldi, concerto della banda cittadina alle ore 10. Inizio del comizio alle ore 10.30 con i saluti di Rosario Roselli responsabile zona Sassuolo Cisl Emilia Centrale, alle 10.45 interventi di delegati del distretto sassolese, tra cui i delegati di Pam Panorama che stanno protestando contro la decisione aziendale di licenziare 16 persone. Alle ore 11.15 comizio conclusivo di Cesare Pizzolla coordinatore Cgil zona Sassuolo.

Durante la festa in piazza, distribuzione di garofani e coccarde. Sono invitati alla manifestazione i sindaci di Sassuolo, Formigine, Fiorano e Maranello che presenzieranno con i gonfaloni dei Comuni.

Nel pomeriggio pedalata storica “Sassuolo al tempo della crisi” per le vie della città, partenza (ore 16) e rientro (ore 18.30) al circolo Arci “Alete Pagliani” (via Monchio, 1). Le tappe previste sono il parco viale XX Settembre, il Municipio (via Fenuzzi), l’ex Marca Corona (via Cavallotti), l’ex Ballarini (via Nievo), la Marazzi.

 

CGIL Emilia-Romagna, è Massimo Bussandri il nuovo segretario generale

CGIL Emilia-Romagna, è Massimo Bussandri il nuovo segretario generale

L’Assemblea generale della CGIL Emilia-Romagna, riunitasi questa mattina al Dumbo di Bologna alla presenza del segretario nazionale Maurizio Landini, ha eletto Massimo Bussandri nuovo segretario generale con il 92% dei voti.

Bussandri succede a Luigi Giove, entrato a far parte della segreteria nazionale della CGIL con l’incarico di segretario organizzativo.

Nato a Parma l’11 novembre 1969, Bussandri vive da sempre a Salsomaggiore Terme. Laureato in Giurisprudenza, in gioventù è stato corrispondente di alcune testate locali e poi dipendente stagionale nel settore alberghiero termale. Si avvicina alla Cgil di Parma a metà anni ‘90 e nell’ottobre 1999 è chiamato a far parte della segreteria territoriale della FP, per poi passare alla Flai nel 2008 come responsabile della contrattazione agricola. Entra nella segreteria della Cgil di Parma nel 2012 e nel gennaio dell’anno dopo viene eletto segretario generale. Nel febbraio del 2019 fa parte della segreteria regionale con il ruolo di segretario organizzativo.

“In questi due anni la forbice delle disuguaglianze non si è ristretta, anzi si è allargata, la precarietà nel lavoro non si è ridotta, anzi è aumentata, la sicurezza sul lavoro non è migliorata, anzi è peggiorata, le discriminazioni razziali e il gap di genere non si sono ridotti, anzi sono aumentati”, ha sottolineato il neo segretario regionale durante la sua relazione programmatica. Prima con la pandemia, che ha fatto emergere due insiemi di cittadini, “gli irrazionali anti-illuministi e gli arrabbiati anti-democratici, che si saldano e uniscono nell’odio viscerale nei confronti di chi invece fa dell’analisi razionale e della democrazia il proprio esercizio quotidiano, a partire da noi, che non a caso siamo diventati vittime privilegiate dei loro attacchi e che ci impongono di tenere più alta che mai la guardia antifascista”. Adesso con la guerra, la cui posizione della CGIL è stata chiara sin da subito. “Noi siamo per la pace senza elmetti – ha ribadito Bussandri -, siamo per soluzioni diplomatiche che non nascondano pistole fumanti, siamo per non alimentare corse agli armamenti, ma soprattutto siamo, come sempre nella nostra storia, dalla parte delle popolazioni aggredite e contro gli aggressori”.

Gli scenari di questo conflitto permanente, però, “rischiano di trascinare sempre più le politiche del Governo verso la necessità di drenare risorse dalle tasche dei soliti noti, lavoratori e pensionati – ha messo in guardia Bussandri -, facendo mettere mano, ancora una volta, alla restrizione del perimetro pubblico del Paese, l’esatto contrario di quello che abbiamo scritto in questa regione nel Patto per il Lavoro e per il Clima, attribuendo valenza strategica nell’investimento sul welfare e sulla sanità pubblica, sui saperi, sulla scuola e sulla formazione, anche come strumenti per governare le tre grandi transizioni: quella ambientale, quella digitale e quella demografica”. Un tratto purtroppo oggi già presente, basti pensare “al taglio dell’Irap introdotto con l’ultima manovra che va a togliere risorse alla sanità pubblica, con il paradosso che le regioni che rischiano di andare più in difficoltà sono quelle, come la nostra, che hanno un modello di sanità pubblica diffusa e realmente universalistica”. Il bilancio regionale, infatti, evidenzia un disavanzo straordinario legato alle spese sostenute per far fronte alla pandemia e all’emergenza, e le uniche ricette che vengono offerte dal Governo prevedono la riduzione della spesa (e cioè il taglio ai servizi sanitari), la riduzione al minimo del turn over oppure l’aumento della tassazione generale. “È chiaro che il disegno vero, ultimo, nemmeno troppo mascherato – ha ricordato Bussandri – è quello di avviare un percorso di depubblicizzazione e di privatizzazione spinta del servizio sanitario. Nostro compito sarà quello di tenere alta l’attenzione, per difendere e rilanciare il perimetro pubblico”.

Il mandato del nuovo segretario regionale si presenta “in stretta continuità” con quello del predecessore Giove e con la segreteria che lo ha accompagnato in questi anni. “Dobbiamo darci un primo obiettivo, tutto politico – ha spiegato Bussandri -, costruire le condizioni per essere il centro di elaborazione di un pensiero alternativo al neoliberismo e al neoliberalismo, che sempre più rischiano di assumere una connotazione autoritaria. Per farlo dobbiamo offrire non solo ai nostri delegati, ma a tutti i nostri iscritti un orizzonte programmatico e un approdo valoriale forte, adeguato alle sfide. Dovremo tornare a ragionare con chi rappresentiamo (lavoratori, pensionati, disoccupati), ma anche con chi all’esterno può darci una mano a ricomporre il quadro (studenti, associazioni, movimenti) a ragionare di valori fondativi, di agende politiche, mettere a confronto e a discussione tutti i temi di carattere generale con un nostro preciso e autonomo punto di vista, a partire da quelli più scomodi, a partire da quelli che troppe volte nell’ultimo decennio, o forse nell’ultimo ventennio, abbiamo spazzolato sotto il tappeto”.

In cima alle priorità, “la lotta alla precarietà, la ricomposizione di un mondo del lavoro frantumato e disgregato” che rappresentano “l’orizzonte vero su cui si dovrà misurare la nostra confederalità”. Un obiettivo che si intreccia con una condizione preliminare, “tenere alto il vessillo della legalità e del contrasto alle infiltrazioni criminose, tanto più in una regione che proprio recentemente la procuratrice Lucia Musti ha definito ‘distretto di mafia’, segnando il salto di qualità dalla mera infiltrazione al vero e proprio tentativo d’impadronirsi del tessuto economico e produttivo”. L’attenzione del sindacato sarà quindi ancora rivolta “all’intreccio tra legalità e lavoro, e al sistema degli appalti, dove alcuni importanti tasselli sono già stati messi in questa regione, grazie soprattutto al nostro impegno, e dove è dunque necessario – ha concluso Bussandri – percorrere con ancora più decisione la strada già tracciata”.

Nasce Jazzer dall’unione di tre realtà regionali: Bologna Jazz Festival, Crossroads e Jazz Club Ferrara

Nasce Jazzer dall’unione di tre realtà regionali: Bologna Jazz Festival, Crossroads e Jazz Club Ferrara

Dall’unione di tre realtà culturali, Bologna Jazz Festival, Crossroads – Jazz e altro in Emilia-Romagna e Jazz Club Ferrara prende vita Jazzer: la più ampia proposta musicale e concertistica della regione in campo jazzistico. Nove mesi di programmazione musicale e un’estensione geografica che tocca sia le principali città che i più remoti angoli del territorio, con l’intento di coinvolgere buona parte delle altre strutture attive in quest’area. L’obiettivo di Jazzer, presentato oggi a Bologna in conferenza stampa con la partecipazione dell’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, è lavorare a un unico calendario co­mune, promosso in maniera organica e capillare su tutto il territorio regionale, con uno stretto coordinamento delle direzioni artistiche.

Nuovo sito web per il jazz regionale
L’attività di Jazzer sarà immediatamente riconoscibile, individuabile ed esplorabile tramite il nuovo sito web www.jazzer.eu. Vero e proprio collettore della principale produzione jazzistica regionale, il sito ospita già i programmi della primavera 2022: la notevole mole di concerti dei festival Crossroads e Ravenna Jazz, gli appuntamenti del Jazz Club Ferrara e i live organizzati da Bologna in Musica al di fuori del BJF, che si terrà in autunno.

Gli obiettivi di Jazzer
L’Emilia–Romagna è famosa per la sua Motor Valley. Ma altrettanto pertinente sarebbe parlare di una Jazz Valley emiliano-romagnola.
L’Emilia-Romagna è stata la cul­la del jazz in Italia. Bologna, oggi riconosciuta come Città Unesco della Musica, è stata una delle prime città ad avere una rassegna jazz di livello internazionale, una tradizione che dagli anni Cinquanta è arrivata ai giorni nostri. Con l’altro storico festival Ravenna Jazz, la programma­zione continuativa del Jazz Club Ferrara e l’estensione sul territorio che Crossroads ha raggiunto in oltre vent’anni di attivi­tà, si può affermare che l’Emilia-Romagna sia a pieno titolo la regione del jazz.

Potenziamento delle organizzazioni già esistenti
Seguendo il principio “il tutto è più della som­ma delle singole parti”, Jazzer si propone, attraverso l’u­nione dei vari soggetti, di rafforzarli e di incrementare le loro molteplici attività.

Produzioni originali
Attraverso Jazzer i progetti originali che già sono prodotti dai singoli partner potranno ricevere una più estesa diffusione regionale e nazionale, anche attraverso il canale di JIP – Jazz Italian Platform, di cui BJF e Jazz Network sono co-fondatori (di JIP fanno parte, tra gli altri, Umbria Jazz, Veneto Jazz, Roma Jazz Fe­stival, Jazz Club Ferrara, Camera Jazz Club di Bologna…).

 Ampliamento del pubblico
Jazzer, oltre a incrementare il pubblico regionale attraverso una maggiore promozione degli eventi, punta ad ampliare anche quello nazionale e internazionale. In qualsiasi momento dell’anno, gli appassionati di jazz che vorranno visitare l’Emilia-Romagna potranno trovare eventi più che meritevoli del chilometraggio fatto per assi­stervi.
Un’ulteriore spinta verrà offerta dalla rete di Europe Jazz Network di cui Jazzer farà parte; rete che, è bene ricordarlo, è nata in Emilia-Romagna e raccoglie ben 175 associati di prestigio distribuiti in tutta Europa.

Turismo ed enogastronomia in chiave musicale
Il rapporto jazz-turismo non è certo una novità. Jazzer non punta a un richiamo di massa per un evento di pochi giorni, bensì a un flusso continuo e distribuito in ogni angolo della regione, che ne valorizzi anche i piccoli e magnifici borghi o le città altrimenti trascurate.
Già il festival Crossroads, presente su tutto il terri­torio regionale, con i suoi oltre venti comuni grandi e picco­li coinvolti, costituisce una ricca mappa di partenza. Si punterà alla creazione di un’offerta che leghi turismo ed eventi musicali attraverso la collaborazione dei tour operator e la realizzazione di pacchetti turistici ‘su misura’.

Report del Consiglio Comunale di Formigine del 28 aprile 2022

Report del Consiglio Comunale di Formigine del 28 aprile 2022

Bilancio consuntivo dell’amministrazione approvato in aula dal consiglio comunale di ieri sera, 28 aprile.

In sintesi il 2021 si chiude con un avanzo complessivo di 10,9 milioni di euro, di cui 2,5 disponibili, 3,8 vincolati e 3,4 accantonati come da previsioni di legge. Il consuntivo 2021 vede poi sulla spesa corrente un aumento di circa 500mila euro sui capitoli legati al sociale e alle politiche familiari. Significativa anche la spesa per scuola, istruzione, diritto allo studio che quota circa 5 milioni di euro su un totale di circa 31 milioni di parte corrente. Cala ancora il debito a 12,9 milioni, il patrimonio aumenta a oltre 116 milioni di euro. Anche per la Formigine Patrimonio spesa corrente in sostanziale pareggio con un buon andamento della Farmacia Comunale, nonché quasi 5 milioni di investimenti effettuati (fra cui la realizzazione della tangenziale sud e della ciclabile su via Giardini in zona Ubersetto).

Aggiornati poi i conti preventivi 22/24, con una variazione di bilancio che aggiunge 1,6 milioni di euro, anche alla luce di alcuni nuovi finanziamenti ricevuti da bandi PNRR. Entrano nella pianificazione di investimenti e opere pubbliche in quota parte  il progetto per la ristrutturazione della “casa del custode” di Villa Gandini (dove verrà realizzato un centro per attività culturali e formative per giovani fra i 12 e 19 anni dal valore complessivo di 1milione e 200mila euro), l’intervento di rigenerazione urbana del Parco delle Tre Fontane e Torre dell’acquedotto per circa un milione di euro.

Entrano in programmazione anche 360mila euro per il rinnovamento dell’impianto tennis di viale dello sport, l’intervento di riqualificazione della Pieve di Colombaro, e ulteriori risorse per il Museo della Civiltà contadina.

Il Consiglio ha anche approvato l’aggiornamento del Piano Comunale di protezione civile, la convenzione fra i comuni del distretto per il sistema bibliotecario territoriale, e la convenzione fra i comuni di Fiorano Modenese, Formigine, Maranello e Sassuolo per la gestione della casa vacanze “Baciccia” e dello stabilimento balneare UTE44 di Pinarella di Cervia: sarà Maranello il capofila operativo della rinascita di questo luogo a cui molti formiginesi sono affezionati.

Sabato 7 maggio ponte Veggia chiuso dalle 8 alle 12

Sabato 7 maggio, dalle ore 8 alle ore 12, ponte Veggia sarà completamente chiuso al transito per consentire alla ditta incaricata di completare i rilievi geometrici e strutturali sul ponte.

Sabato 7 maggio ponte Veggia chiuso dalle 8 alle 12

 

Indagini patrimoniali in materia antimafia. Sequestrati tra Sicilia ed Emilia Romagna 70 immobili, quote societarie, automezzi e disponibilità finanziarie

Indagini patrimoniali in materia antimafia. Sequestrati tra Sicilia ed Emilia Romagna 70 immobili, quote societarie, automezzi e disponibilità finanziarieNell’ambito di attività di indagine coordinate dalla Procura della Repubblica di Catania, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, con il supporto del Servizio Centrale Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di finanza (SCICO) e del Comando Provinciale di Bologna, hanno eseguito un provvedimento di sequestro in materia di prevenzione antimafia, emesso dal locale Tribunale, relativo al patrimonio di soggetto, pregiudicato per gravissimi reati, originario di Misterbianco e residente a Rimini.

Al riguardo, si precisa che le investigazioni patrimoniali relative al proposto sono state inizialmente delegate dalla Procura della Repubblica di Bologna al locale Nucleo PEF, in ragione della residenza del soggetto. A seguito dell’analitica ricostruzione del profilo soggettivo del proposto e delle disponibilità patrimoniali allo stesso riconducibili, anche per interposta persona, il Tribunale di Bologna, accogliendo la richiesta della Procura
della Repubblica, ha disposto, nel mese di agosto del 2021, il sequestro dell’intero patrimonio del proposto, eseguito dai Finanzieri del Nucleo PEF di Bologna.

Successivamente, nel corso della relativa udienza dibattimentale, il Tribunale ha dichiarato la propria incompetenza territoriale e disposto la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica di Catania, che ha delegato ulteriori indagini al Nucleo PEF di Catania, anche al fine di attualizzare gli elementi relativi al profilo soggettivo e patrimoniale del proposto.
In particolare, le investigazioni – nell’attuale fase del procedimento di prevenzione, in cui non si è realizzato pienamente il contradittorio con la parte – hanno consentito di evidenziare:

• da un lato, la ritenuta pericolosità sociale del proposto, il quale, nel periodo di tempo dal 1991 al 2016, è risultato essere sottoposto a indagini per gravissimi reati contro la persona (tentato omicidio), per usura ed estorsione, in un caso anche aggravato dal metodo mafioso, oltre che per reati tributari;

• dall’altro, la presunta sproporzione tra il profilo reddituale del nucleo familiare del proposto e il complesso societario a loro riconducibile. Al riguardo, le indagini, svolte dalle unità specializzate del GICO del Nucleo PEF di Bologna e di Catania, hanno consentito di porre in luce come la condizione economico-finanziaria del soggetto e dei suoi congiunti –
titolari di un ingente patrimonio immobiliare e societario – risulterebbe essere legata alle condotte illecite del proposto.

Sul punto, si evidenzia come il Tribunale di Catania, nel provvedimento di sequestro, ha avuto modo di osservare che il proposto costituisca l’esempio di un imprenditore – attivo principalmente nel settore delle costruzioni e nella lavorazione dei metalli – che ha fondato un percorso di accumulo patrimoniale interamente illecito, basato, in particolare, sulle attività usurarie ed estorsive, oltre che sull’evasione fiscale.
Per quanto sopra, all’esito delle sopra indicate investigazioni, il Tribunale di Catania, accogliendo, sul punto, la prospettazione della Procura di Catania, ha disposto il sequestro dei seguenti beni intestati al proposto e ai suoi familiari:

• 70 immobili siti nelle provincie di Catania e Bologna, tra i quali sono stati sottoposti a sequestro 4 ville a Misterbianco, di cui una con piscina;
• quote societarie di 10 società operanti in provincia di Catania e Bologna e attive nei settori della costruzione di edifici, mediazione immobiliare, facchinaggio e movimentazione delle merci;
• 12 automezzi;
• disponibilità finanziarie (rapporti di conto corrente e polizze pegni) del proposto, dei suoi famigliari e delle società, per il valore stimato, al momento, di 20 milioni di euro.

L’attività dei Finanzieri di Catania si inquadra nel più ampio quadro delle azioni svolte da questa Procura, dalla Guardia di Finanza di Catania e dallo SCICO, volte al contrasto, sotto il profilo economico-finanziario, delle associazioni a delinquere di tipo mafioso, al fine di evitare i tentativi, sempre più pericolosi, di inquinamento del tessuto imprenditoriale, e di partecipazione al capitale di imprese sane, anche profittando delle difficoltà legate al
periodo di contrazione economica.

Redditi: nel 2020 modenesi un po’ più poveri, ma la stangata sarà quest’anno

Redditi: nel 2020 modenesi un po’ più poveri, ma la stangata sarà quest’anno

Cala il reddito dei dipendenti modenesi a causa della pandemia. Nel 2019 era di circa 23.400, nel 2020 ha segnato una flessione dello 0,92%.

In Emilia-Romagna, dove in media il reddito è calato di 332 euro, solo Rimini ha subito una riduzione maggiore di Modena (-1,31%).

I dati si riferiscono ai redditi medi denunciati dai contribuenti ai fini Irpef, dai quali risulta peraltro che i lavoratori autonomi hanno perso circa 5 mila euro a testa, mentre i pensionati hanno registrato addirittura una crescita del reddito disponibile.

«Non ci sorprende che i continui stop imposti due anni fa dalle restrizioni legate al Covid abbiano colpito soprattutto autonomi e dipendenti privati – commenta la segretaria generale della Cisl Emilia Centrale Rosamaria Papaleo – I cedolini di dipendenti pubblici e pensionati, invece, non hanno subito contraccolpi, in quanto più protetti dalle crisi economiche.

Purtroppo il vero peggioramento si verificherà quest’anno, perché il ritorno dell’inflazione, unito ai rincari energetici e dei carburanti, sta impattando pesantemente sui redditi dei modenesi, lavoratori pubblici e pensionati compresi.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha indicato alle parti sociali l’obiettivo di un patto sociale. È una strada – ricorda Papaleo – auspicata da tempo dalla Cisl per generare e redistribuire la crescita, tenendo insieme sviluppo, produttività e incremento dei redditi. Draghi non ha chiesto di moderare i salari, lo avesse fatto saremmo stati i primi a dire no.

La questione salariale – sottolinea la sindacalista Cisl – non è solo un problema sociale rilevante: è un nodo cruciale macroeconomico. La sfida è rilanciare da subito le retribuzioni reali senza automatismi che innescherebbero una rincorsa con i prezzi o salari minimi legali che porterebbero fuori dalle tutele molti lavoratori.

Ciò che serve – conclude Rosamaria Papaleo, segreteria generale della Cisl Emilia Centrale – è una politica dei redditi e una sempre più capillare contrattazione aziendale e territoriale».

Storie sugli alberi e la natura

Storie sugli alberi e la natura

Domani, sabato 30 aprile a partire dalle 15,30,  verrà recuperato l’evento inizialmente previsto in occasione della Giornata Nazionale dell’Albero 2021.
L’Associazione Orti e Bonsai Parco Albero d’Oro organizza, in collaborazione con le lettrici di Librarsi, un’iniziativa per tutti i bambini e coloro che vorranno ascoltare le Storie sugli Alberi e la Natura proposte dall’Associazione Librarsi.

Le letture si terranno all’interno del suggestivo Giardino Giapponese (ingresso da Via Pirandello e Via Giordano).

Per l’ingresso è necessario essere in possesso di Green Pass (dai 12 anni in su, e salvo esenzioni previste per legge). La prenotazione è obbligatoria, scrivendo su WhatsApp al n. 339 4592888.

In caso di maltempo l’evento sarà annullato.

Reggio ospita la 52ma Assemblea annuale dei soci di Avis Emilia-Romagna

Reggio ospita la 52ma Assemblea annuale dei soci di Avis Emilia-RomagnaDomani, sabato 30 aprile, l’Assemblea annuale dei soci di Avis Regionale Emilia-Romagna farà tappa a Reggio Emilia.

Sarà l’occasione per far conoscere ai delegati di tutta la nostra Regione la prestigiosa cornice del Centro Internazionale Loris Malaguzzi, fiore all’occhiello della nostra comunità e cuore dell’educazione e della cultura reggiana nel mondo, che ospiterà la 52ª Assemblea Regionale degli Associati dal titolo “Orizzonte AVIS: sfide, obiettivi e priorità per il futuro associativo”.

A Reggio Emilia convergeranno 120 delegati in rappresentanza di 307 Avis comunali e di 148.000 donatori che nell’ultimo anno hanno donato ben 262.000 unità di sangue e dei suoi emocomponenti.

 

Fotovoltaico a Formigine: 12 impianti pubblici da più di 100mila KWh

Fotovoltaico a Formigine: 12 impianti pubblici da più di 100mila KWhLa differenziazione delle fonti energetiche è attualmente – anche in virtù dei recenti sviluppi internazionali sui costi dell’energia – un tema sul quale il Comune di Formigine intende lavorare.

“L’Agenda ONU 2030 ci sprona a darci obiettivi in linea con il programma d’azione per lo sviluppo sostenibile – afferma l’Amministrazione comunale – In particolare, rispetto al goal numero 7 relativo all’energia pulita e accessibile, si lavora anche sulla produzione di energia elettrica da fotovoltaico”.

Sono attualmente installati in strutture pubbliche afferenti al Comune di Formigine e alla Formigine Patrimonio 12 impianti fotovoltaici: palazzetto dello sport, sede comunale, casa della musica, scuola Palmieri, canile di Magreta, nuove scuole Carducci, scuola Don Milani, asilo Momo e centro del riuso di Casinalbo, scuola materna Malaguzzi, scuola materna Neri, palestra di Corlo per un totale di 187,14 kWp. Per otto di questi impianti, in virtù della presenza del contatore di produzione, è possibile contabilizzare anche la produzione, che nel 2021 è corrisposta ad un totale di 112.489 KWh.

Rispetto alla potenza elettrica sull’intero territorio comunale, generata anche da impianti privati, ammonta a 830 kW l’aumento negli ultimi cinque anni. Ma l’obiettivo è quello di aumentare il numero di impianti, la potenza installata, oltre ad ammodernare gli impianti esistenti.

Oggi (28/4) superano quota 6.000 i nuovi positivi Covid. Diciannove i decessi

Oggi (28/4) superano quota 6.000 i nuovi positivi Covid. Diciannove i decessiOggi i casi di positività in Emilia Romagna sono 6.011 in più rispetto a ieri, su un totale di 24.643 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 13.262 molecolari e 11.381 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 24,4%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 12 sono state somministrate complessivamente 10.371.918 dosi; sul totale sono 3.787.891 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,3%. Le terze dosi fatte sono 2.870.090.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/ .

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 36 (-1 rispetto a ieri; -3%), l’età media è di 67,3 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.352 (+8 rispetto a ieri; +1%), età media 76,4 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 3 a Parma (+1), 4 a Reggio Emilia (+1); 4 a Modena (+1); 10 a Bologna (-3), 4 a Ferrara (invariato); 5 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (invariato); 4 a Rimini (-1). Nessun ricovero a Cesena e nel Circondario imolese (come ieri).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 46,9 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 1.203 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 217.298) seguita da Bologna (1.155 su 289.277) e Reggio Emilia (811 su 158.123); poi Parma (676 su 116.447), Ferrara (549 su 97.211), Ravenna (433 su 129.541) e Rimini (353 su 132.987); quindi Forlì (240 su 65.251), Cesena (231 su 77.965) e Piacenza (229 su 74.011); infine il Circondario imolese, con 131 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 43.187.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 59.542 (+3.309). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 58.154 (+3.302), il 97,7% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 2.683 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.325.149.

Purtroppo, si registrano 19 decessi:

  • 4 in provincia di Parma (tre donne di 77, 82 e 87 anni e un uomo di 88 anni)
  • 2 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 96 anni e un uomo di 86 anni)
  • 1 in provincia di Modena (un uomo di 84 anni)
  • 7 in provincia di Bologna (tre donne di 68, 92 e 96 anni e quattro uomini di 74, 88, 92 e 95 anni)
  • 4 in provincia di Ferrara (due donne di 81 e 99 anni e due uomini di 75 e 85 anni)
  • 1 in provincia di Ravenna (una donna di 60 anni)

Nessun decesso in provincia di Piacenza, Forlì-Cesena, Rimini e nel Circondario imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.607.

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi è stato eliminato un caso, positivo a test antigenico ma non confermato da tampone molecolare.

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