Alle quattro e trenta del mattino, i Carabinieri della Compagnia di Sassuolo e della Stazione di Maranello sono intervenuti presso un dispositivo ATM della Banca S. Gemignano e S. Prospero di Maranello, per un tentativo di furto attuato mediante congegno atto ad esplodere.
L’intervento ha comportato l’attivazione della Squadra Artificieri dei Carabinieri di Firenze, i quali, operando nella cornice di sicurezza assicurata dai militari dell’Arma territoriale, sono riusciti ad estrarre il congegno contenente la carica esplosiva, ancora ritenuto nel bancomat.
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.381.571 casidi positività, 5.009in più rispetto a ieri, su un totale di 22.669 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 10.867molecolari e 11.802 test antigenici rapidi.
Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 22,1%.
Vaccinazioni
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.352.882 dosi; sul totale sono 3.787.271 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,2%. Le terze dosi fatte sono 2.866.585.
Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 37 (invariato rispetto a ieri), l’età media è di 65,1 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.422 (-7 rispetto a ieri, -0,5%), età media 76 anni.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 2 a Parma (invariato); 1 a Reggio Emilia (+1); 5 a Modena (-1); 12 a Bologna (+1); 2 a Ferrara (invariato); 6 a Ravenna (-1); 1 a Forlì (invariato); 1 a Cesena (+1); 6 a Rimini (invariato). Nessun ricovero in terapia intensiva a Imola (-1).
Contagi
L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 46,3 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 969 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 285.363) seguita da Modena (807 su 213.965), Reggio Emilia (758 su 155.432); poi Parma (531 su 114.409), Ravenna (416 su 127.744); quindi Rimini (392 su 131.548), Ferrara (338 su 95.843), Piacenza (252 su 73.169), Cesena (227 su 77.072), Forlì (173 su 64.434) e, infine il Circondario Imolese con 146 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 42.592.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 58.731 (+136). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 57.272 (+143), il 97,5% del totale dei casi attivi.
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Guariti e deceduti
Le persone complessivamente guarite sono 4.866 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.306.308.
Purtroppo, si registrano 7 decessi:
3 in provincia di Bologna (una donna di 88 e due uomini di 77 e 89 anni)
2 in provincia di Ravenna (una donna di 93 anni e un uomo di 87 anni)
2 in provincia di Rimini (un uomo di 84 anni ed uno di 92 anni, il cui decesso è stato registrato dall’Asl di Reggio Emilia)
Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Forlì-Cesena e nel Circondario Imolese.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.532.
Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, è stato eliminato 2 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.
Destinazione mare, in modo sostenibile, sicuro e veloce. Dal Piemonte alle spiagge della Riviera Romagnola con arrivo prima dell’ora di pranzo e rientro in serata.
Parte dal 18 giugno il nuovo servizio di Trenitalia-Tper, sostenuto dalle Regioni Emilia-Romagna e Piemonte, che collegherà Torino, Asti, Alessandria e Voghera al litorale romagnolo grazie a un nuovissimo treno Rock da 600 posti a sedere, con orari di partenza e tempi di viaggio studiati per sfruttare al massimo ogni giorno di vacanza.
Quattro in totale le corse – due il sabato e due la domenica – che saranno presto in vendita nei week end dal 18 giugno all’11 settembre (con la sola esclusione del 13 e 14 agosto per lavori sulla linea) e che collegheranno le città piemontesi a Rimini, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica.
Partenza da Torino alle 6.20, nessuna fermata intermedia fra Piacenza e Bologna né fra Bologna e Rimini, arrivo in Romagna prima dell’ora di pranzo e destinazione finale Pesaro. Rientri programmati dopo le ore 16, con arrivo a Torino attorno alle 21.
“Puntiamo, anche con questo nuovo servizio, a una vacanza di prossimità formato famiglia e per i giovani che dalle grandi città piemontesi e per tutta la stagione estiva potranno raggiungere e scoprire in modo rapido, comodo e sostenibile le spiagge della Costa Romagnola, sfruttando al massimo il fine settimana o la giornata al mare- afferma l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini-. Insieme al collega della Regione Piemonte, Marco Gabusi, abbiamo voluto offrire uno strumento in più per chi vorrà muoversi in tranquillità e sicurezza in un periodo ancora incerto tra venti di guerra e circolazione del virus. E non solo. Stiamo lavorando a un progetto ‘gourmet’ autunnale per permettere ai cittadini emiliano-romagnoli di raggiungere le zone piemontesi rinomate per il tartufo e avvicinare ancora di più le nostre regioni in chiave turistica”.
I regionali del mare
Ciascuno dei nuovi collegamenti fra il Piemonte e la Romagna potrà contare su 600 posti a sedere e maggiore comfort di bordo, nonché su servizi aggiuntivi quali aree bagagli, più posti per le bici al seguito, postazioni di ricarica per quelle elettriche, prese elettriche e usb al posto e sistemi di sorveglianza live.
Viaggiare sul Rock sarà anche più sostenibile, grazie ai consumi ridotti del 30% rispetto a un treno di precedente generazione.
Inoltre, i turisti che arriveranno in riviera in treno e che vorranno andare alla scoperta del territorio potranno usufruire di Rail Smart Pass, il titolo di viaggio valido 3 o 7 giorni per viaggiare senza limiti sull’intera rete bus di Start Romagna – compreso il Metromare – e sui treni regionali di Trenitalia Tper lungo le tratte Cattolica – Rimini – Ravenna, Rimini – Faenza – Castel Bolognese, Castel Bolognese – Lugo – Ravenna e Faenza – Russi – Ravenna.
I nuovi servizi, pianificati insieme alle Regioni Emilia-Romagna e Piemonte, saranno effettuati da Trenitalia Tper, la società – 70% Trenitalia 30% Tper – che da gennaio 2020 gestisce il trasporto ferroviario regionale in Emilia-Romagna, in cooperazione con la Direzione regionale Piemonte di Trenitalia.
Con l’arrivo a partire da giugno di altri quattro treni Rock, saliranno a 116 i nuovi convogli (43 Rock doppio piano 47 Pop e 26 ETR350 mono piano) che caratterizzano la flotta di Trenitalia Tper.
Questa mattina il sindaco Francesco Tosi e della vicesindaco Morena Silingardi hanno accolto, presso la Pista Racing Mini Car Jody Scheckter di Spezzano, le moto Guzzi degli appassionati di #ripartiamoda100, il tour organizzato dal Moto Velo Club Lecco 1922, in collaborazione con il Comune di Mandello del Lario e il patrocinio della rete di ‘Città dei Motori’, per festeggiare i 100 anni del club e la passione per il celebre marchio delle due ruote.
#Ripartiamoda100 è una sorta di giro d’Italia su due ruote, che da Mandello del Lario (dove ha sede Moto Guzzi) alla Sicilia e ritorno (4.400 km), in 10 giorni, porterà i motociclisti del Moto Velo Club a fare tappa nelle città della rete Anci ‘Città dei Motori’, a cui anche il Comune di Fiorano aderisce, tutte collegate al mondo dei motori, alla passione e all’eccellenza italiana in questo campo.
A Fiorano Modenese è stata scelto per l’accoglienza ufficiale del tour il mini autodromo Jody Scheckter di Spezzano, un luogo simbolo della passione motoristica del territorio, che richiama da anni, migliaia di appassionati da tutta Europa, per cimentarsi in gare ufficiali di automodelli. Un mondo quello dell’automobilismo in miniatura che ha nella pista di Fiorano uno dei suoi riferimenti principali a livello nazionale e non solo, sia per la qualità del tracciato, sia per i servizi che l’impianto offre, a partire dalla ristorazione, oltre che per la passione di chi l’ha gestita in passato e la gestisce ora.
Si è svolto ieri all’Auditorium di Maranello lo spettacolo “La nostra Storia: i ragazzi di ieri incontrano i ragazzi di oggi”, organizzato dall’I.I.S. Ferrari in collaborazione col Comune di Maranello, l’ANPI di Maranello e Fiorano Modenese, lo SPI-CGIL zona di Sassuolo e con l’ausilio di volontari dei Vigili del Fuoco. Alla presenza di Luigi Zironi, primo cittadino, una platea gremita di studenti , partigiani ed autorità ha commemorato insieme il 25 aprile, giorno della Liberazione, tra canti, proiezione di interviste ai partigiani combattenti, pieces teatrali. Docenti e alunni, uniti sul palco, hanno tributato un omaggio, doveroso e meritato, ai rappresentanti della Resistenza locale ed ai loro discendenti. A coronamento dell’evento, Spi-Cgil e Anpi hanno premiato le classi e gli studenti protagonisti del progetto, con attestati e borse di studio. Un premio è andato anche all’Istituto di Istruzione Ferrari conferito direttamente al dirigente scolastico, Salvatore Conti.
La manifestazione ha registrato un grande successo ed assume una valenza particolarmente significativa in questo periodo storico, dove venti di guerra soffiano a non molta distanza dalla penisola. Rimarcare il valore della pace, della solidarietà, della libertà non è mai superfluo, tanto più nei confronti delle nuove generazioni. Il testimone della lotta partigiana per conquistare e garantire la libertà a tutti i cittadini passa dunque nelle mani dei giovani, con l’auspicio che l’insegnamento della Resistenza resti vivo il più a lungo possibile.
Mercoledì 27 aprile, presso la Biblioteca comunale Paolo Monelli (BLA) in via Silvio Pellico 9, torna “FilosoFare – Filosofia con i bambini”. Si tratta di un doppio incontro, a cura di Alessia Pasquali (Associazione Amica Sofia), dove i più piccoli vengono accostati in modo giocoso e divertente ai temi filosofici.
Ecco il programma. Alle ore 16.00 laboratorio per bambini dai 7 ai10 anni intitolato “Ma dove hai la testa?”.Capita spesso di trovarci fermi in un posto, con la testa sulle spalle, ma di sentirla come se fosse da un’altra parte… o che qualcuno, osservandoci, ci dica “Ma dove hai la testa”? In questo laboratorio, indagheremo insieme dove può andare la nostra testa e curioseremo nelle teste altrui, scoprendo i pensieri, le emozioni, i sentimenti e gli stati d’animo che le abitano e che, a volte, le portano in viaggio.
Alle ore 17.15 invece, laboratorio per bambini dai 4 ai 6 anni dal titolo “Piccoli inventori”.Come nasce un’idea? Come possiamo coltivarla, farla crescere, proteggerla o condividerla? E perché ha senso farlo? In questo laboratorio, esploreremo il mondo delle idee, osservando come hanno origine e come si possono realizzare, per imparare a dare valore alle nostre intuizioni e a prendersene cura, da soli e con gli altri.
L’ingresso è gratuito, con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti. Per info e iscrizioni: biblioteca@fiorano.it oppure 0536/833403. L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione Collegio San Carlo e sostenuta da Fondazione Modena.
Cielo da molto nuvoloso ad irregolarmente nuvoloso con temporanee e locali schiarite. Addensamenti più consistenti sui rilievi dove sono previste piogge sparse, più intense sul settore centro-occidentale. Le precipitazioni potranno assumeranno anche carattere di rovescio o temporale. Temperature minime pressoché stazionare comprese tra 10 e 11 gradi; qualche grado in più sulla costa. Massime senza variazioni di rilievo, intorno a 18 /20 gradi. Venti deboli, prevalentemente dai quadranti meridionali in pianura; moderati con rinforzi e raffiche invece sui rilievi. Mare poco mosso, con moto ondoso in aumento dal pomeriggio.
La sessione inaugurale di prove libere del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna – l’unica prima delle qualifiche dal momento che in questo weekend prevede il formato Sprint – ha visto i piloti della Scuderia Ferrari, Charles Leclerc e Carlos Sainz, ottenere i migliori due tempi girando sia con gomme Wet che con le Intermediate.
49 giri. La sessione è iniziata con pista molto bagnata che ha portato tutti i piloti a scendere in pista con la mescola Wet. Con questo tipo di gomma i due ferraristi hanno subito trovato un buon ritmo che gli ha permesso di posizionarsi al vertice della classifica. Nella seconda parte del turno su entrambe le F1-75 sono state montati gli pneumatici Intermedi con i quali Charles e Carlos si sono ulteriormente migliorati. Il monegasco è sceso a 1’29”402 – miglior tempo –, mentre lo spagnolo ha ottenuto 1’30”279. In totale le due Ferrari hanno percorso 49 giri, 24 per Leclerc, 25 per Sainz. Le qualifiche sono in programma alle 17 CET.
Fino a sabato 30 aprile gli abbonati annuali SETA residenti in uno dei Comuni dell’Emilia-Romagna che estraggono idrocarburi possono presentare domanda di rimborso ed ottenere fino al 50% di quanto pagato tra il 1° agosto 2020 ed il 31 luglio 2021. La Regione ha infatti indicato il 30 aprile 2022 come data ultima entro la quale richiedere le agevolazioni tariffarie finanziate con le risorse del “Fondo idrocarburi”, previste in base agli accordi siglati con i Ministeri della Transizione Ecologica e dell’Economia.
Il rimborso è concesso a chi ha acquistato tra il 1° agosto 2020 ed il 31 luglio 2021 un abbonamento annuale SETA (urbano, extraurbano, ordinario, promozionale o agevolato) valido per qualunque tratta, a condizione di risiedere in uno dei seguenti Comuni:
COMUNI FASCIA 1 – rimborso del 50%
Castelfranco Emilia (MO)
Novi di Modena (MO)
Possidonio (MO)
Spilamberto (MO)
COMUNI FASCIA 2 – rimborso del 30%
Lama Mocogno (MO)
Mirandola (MO)
Modena (MO)
Montefiorino (MO)
Palagano (MO)
Podenzano (PC)
Rottofreno (PC)
Cesario sul Panaro (MO)
Vigolzone (PC)
La richiesta di rimborso può essere inoltrata, in base al bacino provinciale di residenza, seguendo le istruzioni presenti nelle seguenti pagine dedicate:
L’eccellenza italiana viaggia veloce grazie alla partnership fra Frecciarossa e Scuderia Ferrari, siglata nel segno della tecnologia e dell’innovazione dei motori italiani.
Scuderia Ferrari e Frecciarossa sono riconosciute come espressione del made in Italy all’estero e all’interno dei confini nazionali. Due eccellenze che hanno in comune la velocità, l’alta ingegneria e il rosso, colore che contraddistingue sia il treno alta velocità sia le monoposto della Scuderia Italiana più famosa al mondo.
Il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna di Formula 1 che si svolgerà domenica 24 aprile a Imola, vedrà per la prima volta in assoluto il logo Frecciarossa sulle monoposto della Scuderia Ferrari. Dopo Imola, la collaborazione proseguirà con il brand di punta di Trenitalia presente e visibile sulle monoposto di Maranello anche nei prossimi Gran Premi di Spagna, dove entro l’anno il treno italiano sarà a disposizione dei passeggeri iberici, Francia, dove il Frecciarossa è già presente con collegamenti fra Parigi e Milano e Parigi e Lione, e infine il Gran Premio di Monza.
Diventando Official Partner di Scuderia Ferrari, il Frecciarossa sottolinea il suo ruolo di leader nei collegamenti ad alta velocità in Italia e prosegue nell’esportazione del suo know-how e dei livelli di servizio italiani anche in Europa, sempre più considerata il mercato domestico di riferimento di Trenitalia e del Gruppo FS Italiane.
Trenitalia con questa partnership consolida il proprio impegno a fianco del mondo dello sport e della cultura con la sua presenza in prestigiosi eventi, sostenendo istituzioni e aziende italiane, facilitando la mobilità, anche in occasioni di grande richiamo pubblico, con collegamenti nazionali frequenti, capillari e attenti alle esigenze dei passeggeri. Tutto questo in sintonia e a conferma dell’impegno di tutto il Gruppo FS Italiane a favore di quei settori, come lo sport, lo spettacolo e il turismo, che contribuiscono alla ripartenza del Paese.
Oggi, 22 aprile, i casidi positività al Coronavirus sono5.486in più rispetto a ieri, su un totale di 23.599 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 12.112molecolari e 11.487test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 23,2%.
Vaccinazioni
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.346.297 dosi; sul totale sono 3.787.028 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,2%. Le terze dosi fatte sono 2.864.810.
Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 37 (+4 rispetto a ieri, pari al +12,1%), l’età media è di 65,2 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.429 (+10 rispetto a ieri, +0,7%), età media 75,7 anni.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri); 2 a Parma (invariato); 6 a Modena (+2); 11 a Bologna (invariato); 1 a Imola (invariato); 2 a Ferrara (-1); 7 a Ravenna (+1); 1 a Forlì (+1), 6 a Rimini (+ 1 rispetto a ieri). Nessun ricovero in terapia intensiva nelle province di Reggio Emilia (come ieri) e a Cesena (come ieri).
Contagi
L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 46,2 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.000 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 284.395), seguita da Modena (976 su 213.158), Reggio Emilia (733 su 154.674) e Parma (534 su 113.879); poi Ravenna (487 su 127.328) e Rimini (414 su 131.156); quindi Ferrara (364 su 95.505), Forlì (280 su 64.261) e Piacenza (271 su 72.917); infine Cesena (254 su 76.845) e il Circondario imolese, con 173 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 42.446.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 58.597 (+77). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 57.131 (+63), il 97,5% del totale dei casi attivi.
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Guariti e deceduti
Le persone complessivamente guarite sono 5.391in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.301.442.
Purtroppo, si registrano 18 decessi:
1 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 81 anni)
2 in provincia di Modena (una donna di 95 e un uomo di 86 anni)
4 in provincia di Bologna (due donne di 79 e 87 anni e due uomini di 83 e 96 anni)
1 in provincia di Ferrara (un uomo di 58 anni)
7 in provincia di Ravenna (5 donne rispettivamente di 83, 86, 92, 95 anni e 102 anni e due uomini entrambi di 85 anni)
3 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 89 e due uomini di 82 e 91 anni).
Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Parma, Rimini e nel Circondario Imolese.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.525.
Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, è stato eliminato 1 caso, positivo a test antigenico ma non confermato da tampone molecolare.
Si è svolto presso tutte le classi della scuola secondaria di primo grado “Fiori” un progetto sul “cyberbullismo”. Quest’ultimo è l’evoluzione digitale del bullismo, una forma grave di violazione dei diritti umani, come sancito dalla Convenzione dei Diritti del Fanciullo (1989).
Come il bullismo tradizionale, il cyberbullismo è una prevaricazione reiterata nel tempo, perpetrata da una persona o da un gruppo di persone nei confronti di un’altra percepita come più debole. Con Internet, smartphone e altre tecnologie esso può colpire sempre, ovunque si trovi il ragazzo o la ragazza presa di mira, e nemmeno la casa può essere più un rifugio sicuro.
Uno degli obiettivi principali del percorso è stato quello di “costruire” con i ragazzi un sistema di regole, di comportamenti, di atteggiamenti che aiutino a vivere bene con se stessi e con gli altri. Si tratta, quindi, non solo di informare sul tema, analizzandone gli aspetti tecnici e legali ma di riflettere su atteggiamenti e comportamenti quotidiani al fine di costruire relazioni positive.
Anche il ruolo dei genitori è fondamentale; per questo, tra la fine di aprile e gli inizi di maggio si terranno incontri specifici presso l’Auditorium Spira mirabilis. Riappropriarsi del dialogo con i propri figli e del ruolo di guida autorevole, anche sui temi della sicurezza nella Rete, è l’obiettivo al quale tendono molti genitori e che, attraverso questi incontri, si cerca di raggiungere.
Il progetto è patrocinato dall’Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Formigine, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e organizzato dall’Associazione Civibox.
Sono 34 le associazioni che hanno richiesto i contributi che il Comune di Fiorano Modenese mette a disposizione per le iniziative e gli eventi culturali che andranno ad animare la primavera e l’estate fioranese, fino a settembre inoltrato. E’ in corso l’istruttoria delle domande inoltrate nel mese di aprile, in risposta al bando comunale. Nonostante le difficoltà attuali, l’Amministrazione si è impegnata perché i cittadini, anche quest’anno, possano trovare momenti di svago e di socialità, opportunità culturali diverse e interessanti per tutto il periodo estivo e non solo.
La stagione comincia con Ennesimo Film Festival, promosso dall’associazione Tilt, in programma dall’1 all’8 maggio. Subito dopo tornerà in grande stile il Maggio Fioranese, organizzato da ormai vent’anni dal Comitato ‘Fiorano in Festa’.
La rassegna amata dai fioranesi che non è mai stata sospesa nei due anni pandemici, slittando ai mesi estivi con eventi ridimensionati a causa dei protocolli anti-contagio, non sarà solo ‘Maggio’, ma diventerà ‘Sempre Maggio Fioranese’, dato che gli appuntamenti musicali, culturali e di spettacolo proseguiranno a giugno e luglio.
Nel mese di maggio la maggior parte delle iniziative proposte sarà al teatro Astoria che risulta occupato tutto il mese da eventi organizzati da diverse associazioni, con alcuni spettacoli in anteprima nazionale. Ci saranno anche mercati tematici in centro a Fiorano, nelle domeniche del 15, 22 e 29 maggio.
Dal 26 maggio poi sarà presente, come lo scorso anno, il palco in piazza Ciro Menotti per ospitare le grandi iniziative estive.
Il calendario di tutti gli appuntamenti è in via di definizione e sarà presto comunicato.
Iniziati mercoledì 20 i Campionati italiani primaverili lifesaving di categoria.
Nella piscina del centro federale di via Mecenate, impegnati nella prima parte che si è appena conclusa le categorie esordienti A e Ragazzi.
Per Maranello Nuoto unica formazione modenese ai blocchi con 11 atleti qualificati nella cat. Ragazzi e 15 esordienti con un’ottima performance generale che vede i gialli di coach Fabrizio Sfondrini concludere nelle classifiche a squadre rispettivamente quinti e undicesimi.
La performance collettiva dei più grandi è in gran parte per merito di Arianna Blasi strepitosa nei 100 torpedo vinti in sicurezza con 1’07”92 precedendo De Monte (Gorizia) e Capretti (Rane Rosse), 5^ Nicole Carzacchi e 11.ma Francesca Ingrami.
La Blasi ha mancato il bis per la sciocchezza di 57/100 nei 200 superlifesaver. Nonostante il successo in solitaria nella prima serie in 2’51”94, Arianna è stata preceduta dalla laziale Giorgia Cianfrocca (Acc. Nuoto Marino) che si era aggiudicata la serie 4. Di nuovo 5^ Carzacchi e 12^ Ingrami.
A livello maschile ottime le prestazioni di Riccardo Bartolacelli che con 4 record personali coglie come miglior risultato il 6° posto nel superlifesaver.
Buone anche le staffette femminili con un 5°posto ad ostacoli, 7° sia nella mista che nel trasporto manichino.
I campionati continuano fino a lunedì con le categorie junior cadetti e senior.
Nella mattina del 20 aprile, a Sassuolo, si è verificata la rottura di una condotta della rete di distribuzione del gas. E, come è noto, il guasto è stato causato dalle operazioni di posa della fibra ottica da parte di un’azienda terza che, nel corso degli scavi, ha danneggiato in modo consistente la tubatura.
In merito a questa vicenda, Inrete ritiene indispensabile precisare alcuni punti:
“la tubatura del gas era posata a norma di legge. Questa prevede che le condotte gas possano essere posate a profondità ridotte, se necessario, a patto che esse siano dotate di opportune opere di protezione quali controtubi e getto di calcestruzzo. Prescrizioni che Inrete osserva scrupolosamente, e che erano state rispettate anche in questo caso.
La medesima normativa prescrive anche che successivi lavori di scavo, quali quelli necessari per la posa della fibra ottica, debbano essere svolti garantendo almeno 50 cm di distanza dalle condotte gas come quella danneggiata. Ma, nonostante i tecnici di Inrete avessero segnalato e reso visibile il tracciato della condotta, l’intervento operato dalla ditta terza responsabile del danneggiamento è stato realizzato praticamente in corrispondenza del tracciato della tubatura.
Infine, le indicazioni normalmente fornite a chi richiede di eseguire interventi nei pressi delle reti gas esplicitano che il richiedente è comunque responsabile di verificare nel dettaglio la posizione dei sottoservizi, anche attraverso saggi o assistenza durante lo scavo. Scavo che, in questo caso, è stato eseguito con un macchinario denominato “catenaria” che rende sì il lavoro più celere rispetto all’utilizzo di un escavatore, ma non consente di rendersi conto della presenza di eventuali ostacoli presenti nel sottosuolo”.
Orientamento, formazione e lavoro, nella convinzione che siano il più potente strumento di inclusione sociale per le persone con disabilità. La Regione Emilia-Romagna programma per il 2022 un’offerta di corsi e interventi di sostegno per favorire il pieno diritto al lavoro e alla buona occupazione alle persone con disabilità che vivono in Emilia-Romagna, con uno stanziamento di oltre 6 milioni di euro del Fondo regionale disabili.
“La Regione promuove e sostiene con convinzione il diritto al lavoro per le categorie più deboli- afferma l’assessore regionale al Lavoro, Vincenzo Colla-, perché la formazione e un’occupazione rappresentano il modo migliore per assicurare alle persone con disabilità anche integrazione, inclusione sociale e realizzazione personale”.
I progetti sono stati selezionati con un bando pubblicato nel dicembre scorso, in seguito al quale la Regione ha reso disponibili nei nove Uffici del collocamento dislocati in Emilia-Romagna, misure formative e di politica attiva del lavoro.
Possono usufruire di queste opportunità le persone con disabilità, anche in condizione di particolare fragilità e vulnerabilità, in cerca di lavoro, iscritte al collocamento mirato o già occupate. Le azioni saranno messe in pratica prevedendo risposte adeguate e personalizzate, tenendo conto delle caratteristiche, delle aspettative, delle attitudini delle persone e privilegiando modalità flessibili e rispettose delle esigenze degli utenti, al fine di consentire una piena fruizione delle diverse opportunità previste.
Per informazioni contattare l’ufficio di collocamento mirato del Centro per l’impiego del proprio territorio, a questa pagina l’elenco completo.
Garantire la regolare prosecuzione dei lavori pubblici già programmati, anche in quei casi in cui non ci siano margini e accantonamenti in grado di compensare l’aumento degli importi a base di gara.
Ancora, assicurare alle imprese la copertura effettiva delle maggiori spese che si trovano a sostenere, a causa dell’impennata dei costi dei materiali da costruzione, evitando allo stesso tempo qualsiasi rischio di speculazione e fornendo un riferimento più stabile anche per i cittadini che devono poter avere condizioni certe e interlocutori affidabili.
Sono gli obiettivi che portano al nuovo Elenco regionale dei prezzi delle opere pubbliche e di difesa del suolo. Costituito da oltre 24 mila voci – dai materiali per l’edilizia, agli impianti e alla strumentazione tecnica, al costo della manodopera per i diversi tipi di lavorazione- costituisce il punto di riferimento fondamentale non solo per quanto riguarda gli importi da porre a base di gara da parte delle stazioni appaltanti, ma anche per l’edilizia privata, in particolare per ciò che riguarda le spese rendicontabili per ottenere il superbonus 110% da parte dei cittadini.
Approvato dalla Giunta regionale di concerto con il Provveditorato Interregionale per le opere pubbliche Lombardia-Emilia-Romagna, il nuovo “prezziario regionale” è l’esito di un approfondito confronto con la Consulta edile regionale.
Nella seduta del 7 aprile scorso gli imprenditori, i professionisti e i sindacati del settore hanno espresso il proprio apprezzamento per il lavoro compiuto nell’ambito del tavolo di concertazione con la Regione, tavolo che – è stato concordato – continuerà a lavorare per assicurare una costante attività di monitoraggio dei prezzi in un mercato caratterizzato da un forte aumento dei costi delle materie prime.
“Il nuovo prezziario regionale – afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini – è un atto essenziale per sbloccare i cantieri e ridare certezze ad un comparto cruciale, quello dell’edilizia e delle infrastrutture. Siamo al paradosso per cui, a fronte di una domanda pubblica e privata senza precedenti, si rischia il blocco dei lavori per l’aumento spropositato dei prezzi. Un problema serissimo per il comparto e per l’intera economia, che può inceppare gli investimenti pubblici del PNRR e il 110% nell’edilizia privata. Per questo, e per la seconda volta in pochi mesi, abbiamo ridefinito il prezziario regionale”.
“L’istituzione di un tavolo di confronto permanente ci consente, oggi, di disporre di uno strumento adeguato all’attuale fase economica ricca di opportunità, ma anche di dinamiche eccessivamente incerte- sottolinea l’assessora regionale alla programmazione territoriale e edilizia, Barbara Lori-. Il nuovo prezziario regionale, che sarà comunque oggetto di monitoraggio, rappresenta nei fatti, un fondamentale strumento di riferimento a garanzia e supporto di investimenti pubblici e privati”.
Le novità principali
L’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione che si registra ormai da un anno è frutto di molteplici, concomitanti fattori. Da un lato la ripresa del mercato cinese e orientale dopo la prima fase della pandemia, dall’altro lo sblocco dei cantieri del superbonus 110% introdotto con il decreto “Semplificazioni bis”. A ciò si è aggiunta la forte crescita dei costi energetici, ancora più forte ora dopo l’avvio della guerra in Ucraina.
Oltre al riallineamento dei prezzi dell’acciaio per le armature, dei materiali bituminosi per i manti stradali, ma anche di mattoni, malte, legno, isolanti per ricordare solo alcune delle voci principali, il nuovo prezziario regionale riconosce un aumento dal 15 al 16% della percentuale riconosciuta alle imprese per le spese generali e del 3,5% per quanto riguarda il costo della manodopera in seguito al recepimento del nuovo contratto nazionale di lavoro.
All’interno della rassegna Inverno a Fiorano, martedì 26 aprile, alle ore 15.30, presso la tensostruttura del Pala AVF in Piazza Ciro Menotti, scopriamo i cambiamenti climatici e come rendere la Terra un posto migliore. È prevista infatti la presentazione de “La guida per scuole e comunità sullo sviluppo sostenibile”, un incontro realizzato nell’ambito del progetto “IPA – Insieme per l’Ambiente”.
Interverranno: Francesco Tosi, Sindaco di Fiorano Modenese; Giovanni Guidi, Uff. Educazione alla Cittadinanza Globale di CEFA; Andrea Minoglio, co-autore del libro “Scopriamo i cambiamenti climatici” (Gribaudo); gli studenti delle scuole secondarie inferiori fioranesi “G. Leopardi” e “F. Bursi”.
Capienza massima: 200 posti. Necessari green pass rafforzato e mascherina. L’evento è organizzato da AVF, Ministero del Lavoro, Focsiv, CEFA e IPA con il patrocinio del Comune.
Dal 26 al 30 aprile 2022 è in programma la parziale chiusura della rotatoria di via Santa Caterina con via Statale a Fiorano. Il traffico di via Statale direzione Maranello > Sassuolo subirà la variazione del percorso: in via Statale/Circondariale San Francesco, via Circ. San Francesco, fino ai confini con il Comune di Sassuolo. Salvo i residenti e i veicoli diretti alle attività commerciali, ultimo tratto in cui è possibile la deviazione sarà in via Statale con via Cavalcanti (tenuto conto che il traffico diretto da Maranello verso Sassuolo non potrà percorrere via Statale rotatoria via Veneto).
Confesercenti Distretto Ceramico si dice vicino alle attività di Via Pia che hanno subito un grave danno e non hanno potuto lavorare per tutta la giornata. “Non possono essere sempre le attività e i commercianti a rimetterci – commenta Emanuele Costetti, Direttore di Confesercenti Distretto Ceramico – è un grave danno e il risarcimento è più che giusto”.
Le attività che hanno subito il danno, la rottura della tubatura di gas durante la posa della fibra ottica, sono svariate tra le quali un negozio di abbigliamento, un distributore di benzina e ristoranti.
“Hanno dovuto chiudere le loro attività per una giornata intera – continua Costetti – e per un commerciante, soprattutto in questo periodo, significa una perdita ingente che non può e non deve accadere e qualcuno dovrà rimborsare i commercianti per il danno subito” conclude Costetti.
Martedì 26 aprile incrociano le braccia i farmacisti modenesi di FCM Modena e FCS Sassuolo attualmente gestite dal Gruppo Admenta, che detiene tra gli altri il marchio Lloyds, in poche parole gli addetti delle farmacie comunali a cui si applica il contratto nazionale delle farmacie speciali che hanno ancora una partecipazione delle amministrazioni pubbliche (a Modena maggioritaria). Oltre a Modena e Sassuolo, lo sciopero interessa anche le altre farmacie comunali della provincia che applicano il contratto delle farmacie speciali.
Lo sciopero nazionale, articolato a livello territoriale, per tutto il turno lavorativo è per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale scaduto da ormai sette anni. E’ previsto un presidio dei farmacisti dalle ore 10 alle 12 davanti alla Prefettura di Modena in viale Martiri della Libertà.
“Nemmeno questi due anni di pandemia, che hanno messo sotto pressione il settore così come tutti gli altri settori dal socio-sanitario ai servizi alla persona – afferma una nota di Filcams Cgil Modena – hanno sensibilizzato Assofarm, l’associazione che rappresenta le farmacie, nel venire incontro alle richieste che le organizzazioni sindacali Filcams/Cgil, Fisascat/Cisl e Uiltucs/Uil hanno portato al tavolo nazionale.
A settembre 2021 era stato sottoscritto l’accordo nazionale di Ferderfarma per le farmacie private, e questo primo passo aveva fatto ben sperare per il tavolo delle Comunali che, dopo anni di stallo, si riaprisse la discussione. La posizione di Assofarm è stata invece da subito irricevibile per le rappresentanze sindacali, che si sono trovate di fronte a proposte che rivendicavano maggior flessibilità oraria, più precariato, nessun riconoscimento per le enormi specializzazioni maturate negli anni dai farmacisti (anche in tema di vaccinazioni), riduzione dei permessi ed un’offerta economica che, dopo sette anni, era stata considerata insufficiente.
A metà febbraio di quest’anno si è quindi arrivati a proclamare uno stato di agitazione su tutto il territorio nazionale ed i farmacisti modenesi, riuniti in assemblea, hanno deciso quasi all’unanimità di aderire e di rendersi disponibili allo sciopero. Sciopero che è stato quindi proclamato per il 26 aprile, data condivisa con i colleghi di Reggio-Emilia, anche loro fermi nella stessa giornata, per tutte le farmacie comunali della provincia e che vedrà un presidio dei lavoratori sotto la sede del Comune di Modena, ancora il socio di maggioranza delle farmacie comunali in città” aggiunge Filcams Cgil Modena.
“Sono ovviamente tutti coinvolti, non solo Modena – dice Alessandro Santini della Filcams-Cgil, – anche se per storia sindacale ci è riuscito più semplice intercettare i lavoratori di Modena e Sassuolo. Il centro della città, comunque, rappresenta la parte più importante del servizio di farmacie comunali in provincia e riteniamo giusto evidenziare proprio in questo luogo il disagio delle lavoratrici e dei lavoratori che, nonostante un’immensa professionalità, da anni vedono respinte le proprie richieste”.
“I primi scioperi già tenutisi in altri territori hanno sortito l’effetto di fare arretrare Assofarm su alcuni temi posti in precedenza – aggiunge la nota – ma per i lavoratori coinvolti questo non è ancora sufficiente. Assofarm si vuole legare al modello di Federfarma, dei privati, ma noi riteniamo che le due situazioni vadano oggi tenute disgiunte” continua il sindacalista. “Crediamo che i valori alla base dell’esistenza delle Comunali siano ancora intatti e vadano rispettati. L’idea che dopo anni di studi, sacrifici e specializzazione lo sforzo di chi ogni giorno è al servizio del cittadino non venga riconosciuto, è semplicemente inaccettabile. Lo sciopero è, a questo punto, inevitabile”.
Le organizzazioni sindacali stanno chiedendo maggior stabilità occupazionale, il riconoscimento delle specializzazioni conseguite negli anni e 120 euro di aumento sul triennio, a cui andrebbe aggiunta la vacanza contrattuale a parziale copertura dei sette anni di attesa di rinnovo. Un percorso complicato ma che ormai è giunto al punto di rottura e, di questo, Assofarm ne deve tenere conto.
“Il nostro obiettivo non è quello di creare un disservizio al cittadino, né oggi né mai – continua Santini – ma tentare di dimostrare che i lavoratori che hanno un camice bianco non sono disposti ad accettare qualunque condizione. Dare un segnale e, al tempo stesso, provare a sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni sulle attuali condizioni di lavoro dei farmacisti, una parte importante di quegli <eroi> della pandemia di cui tutti si stanno dimenticando abbastanza in fretta” conclude Filcams Cgil Modena.
Saranno garantiti i servizi pubblici essenziali con l’apertura delle farmacie di turno.