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mercoledì, 14 Maggio 2025
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Lavori sulla rete idrica a Fiorano Modenese

Lavori sulla rete idrica a Fiorano ModeneseOggi, martedì 5 aprile, Hera darà il via ad un intervento di rinnovo della rete idrica che interesserà la zona di via Santa Caterina da Siena, a Fiorano Modenese. Nell’ambito delle operazioni è prevista la posa di una nuova tubatura nel tratto di strada che va da via Vittorio Veneto e via Don Messori.

Questa iniziativa si inserisce in un più ampio programma di riqualificazione dell’acquedotto di Fiorano, in collaborazione con l’amministrazione comunale, finalizzato a migliorare la disponibilità delle risorse idriche nel Comune nonché a rendere sempre più efficiente e resiliente la rete idrica locale.

Per consentire il regolare lavoro del cantiere, che salvo imprevisti durerà 14 giorni e comporterà un investimento da parte di Hera di circa 20 mila euro – verrà istituito un senso unico alternato.

In generale, durante le fasi dei vari lavori saranno possibili brevi interruzioni della fornitura del servizio alle utenze limitrofe. In caso di eventuali interruzioni di maggiore durata, le utenze interessate saranno puntualmente avvertite, oltre che tramite volantinaggio, anche attraverso il servizio di avviso gratuito tramite sms, previsto da Hera in caso di interruzioni idriche programmate.

Si ricorda che il servizio è fornito ai clienti che ne facciano richiesta: chi volesse comunicare il proprio numero per attivare il servizio sms o cambiare i propri riferimenti, può farlo accedendo alla pagina del sito del Gruppo Hera https://www.gruppohera.it/assistenza/casa/avviso-di-interruzione-servizio

Disservizi Rai, il Sindaco di Sassuolo scrive all’Azienda

Disservizi Rai, il Sindaco di Sassuolo scrive all’AziendaIl Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani ha inviato una lettera alla Rai per lamentare numerosi disservizi presenti in città a partire dallo switch off.

Sono numerosi i cittadini di Sassuolo che, dall’inizio del mese di Marzo, lamentano la mancata, o pessima, ricezione dei principali canali Rai; il Sindaco chiede all’azienda di intervenire quanto prima per superare i problemi senza gravare ulteriormente le famiglie di ulteriori spese.

 

Di seguito il testo della lettera.

“Vi scrivo queste poche righe per farmi portavoce di un problema che larga parte dei cittadini di Sassuolo lamenta dai primi giorni del mese di Marzo, subito dopo lo switch off.

Nonostante apparecchi di ultima generazione o l’acquisto di decoder in grado di decriptare il segnale Dvb-T2, infatti, molte famiglie hanno serie difficoltà nel vedere tutti i canali Rai.

Il disagio lamentato dalla cittadinanza di Sassuolo è relativo alla qualità, sia audio che video, che senza alcun preavviso viene a mancare in determinati momenti della giornata. Effettuata nuovamente la risintonizzazione, poi, i canali addirittura spariscono dall’elenco.

Ad un nuovo tentativo di risintonizzazione, magari dopo qualche ora d’attesa, i canali Rai ricompaiono per poi tornare a dare problemi nelle ore o nei giorni seguenti.

Un problema tanto diffuso in città quanto mal tollerato, soprattutto in un momento di crisi economica e sociale come quello che stiamo attraversando in cui c’è assoluta necessità di notizie vere, controllate ed attendibili, che la tv pubblica ha il dovere di fornire a tutta, nessuno escluso, la popolazione.

Vi chiedo, quindi, di porre rimedio urgentemente a questo disagio causato a cittadini che, dopo essersi sobbarcati l’onere di nuovi apparecchi televisivi, in regola con il pagamento del canone, non possono e non devono essere sottoposti a nuove spese o alla mancanza di un servizio già pagato”.

Domenica la prima gara ciclistica di Gran Fondo patrocinata dal Comune di Fiorano Modenese

Domenica la prima gara ciclistica di Gran Fondo patrocinata dal Comune di Fiorano ModeneseDomenica 10 aprile 2022 avrà luogo la prima gara ciclistica di Gran Fondo patrocinata dal Comune di Fiorano Modenese, con il nono Memoriale a Gianni Bandini e il Trofeo BPER Banca settimo giro delle due cime. Possibili tre percorsi alternativi: uno di 57 km, il secondo di 83 km e il terzo di 107 km.

Il ritrovo sarà presso l’Officina RCM in via Monte Bianco 83/85 (frazione di Ubersetto), con partenza alla francese dalle 7.00 alle 9.30, e con controlli e ristori lungo il percorso. Il Pasta Party invece dalle 11.30 nel Parco di S. Rocco. Il costo di iscrizione alla gara è di 15 euro e parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza al Centro servizi per la Terza Età “Francesco e Chiara”. È ammessa la partecipazione delle e-Bike.

Per tutte le informazioni contattare gli organizzatori dell’Associazione Sportiva GS Spezzano-Castelvetro alla mail gsspezzano.castelvetro@hotmail.it oppure tramite il numero 338 2482096. Saranno premiate le prime 10 società con un minimo di 5 iscritti.

Nonostante le piogge la falda tocca -200% nel bacino padano

Nonostante le piogge la falda tocca -200% nel bacino padanoNonostante le recenti piogge, utili comunque a ristorare la superficie dei terreni per permettere le semine, lo scenario idrologico presenta un deficit  assai rilevante, rappresentando un gap storico di impoverimento della falda nel sottosuolo.

Il dato più allarmante arriva dall’Emilia Romagna, dove l’acqua stoccata nel sottosuolo, normalmente accessibile alle colture, presenta quantitativi che vanno da -150% a -200% rispetto alla media storica del periodo. L’Agenzia regionale Prevenzione Ambiente Energia (ARPAE) segnala come il contenuto idrico dei terreni  è oggi inferiore alla norma (soprattutto nel settore nord-est del ferrarese), mentre nelle falde superficiali si registrano livelli, che sono generalmente tipici delle estati più siccitose. Si stima che, nel comprensorio servito dal Canale Emiliano Romagnolo, la mancanza di piogge abbia reso critica la gestione delle colture di graminacee su una superficie di circa 50.000 ettari e grosse complicazioni si registrano anche nella semina delle colture primaverili-estive, la maggior parte delle quali irrigate.

“La siccità è diventata un fenomeno strutturale a seguito dei cambiamenti climatici, cui deve corrispondere un adeguamento della rete idraulica, soprattutto ora che autosufficienza alimentare ed energetica sono diventati obbiettivi prioritari nelle scelte di futuro per il Paese” evidenzia Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI.

Ne è conseguenza  la necessità di attuare in tempi adeguati la gestione efficiente e sostenibile dell’acqua, impiegandola per una pluralità di usi: dall’irrigazione alla produzione idroelettrica senza dimenticare gli utilizzi industriale, civile ed  ambientale.

“In questo senso – prosegue Vincenzi – vanno sia il nostro Piano di Efficientamento della Rete Idraulica del Paese, sia il cosiddetto Piano dei 10.000 laghetti, proposto insieme a Coldiretti.”

La “buona pratica” arriva dal Canale Emiliano Romagnolo, una delle grandi aste irrigue del Paese e per la quale  è  necessario  monitorare costantemente  il livello idrometrico del fiume  Po, al fine di gestire gli eventi siccitosi.

“Da un punto di vista idraulico, sappiamo che quando il livello del  Grande Fiume, al rilevamento di Palantone, scende a circa 2,50 metri sul livello del mare, il sistema idraulico va in sofferenza, rischiando il blocco delle pompe  – sottolinea Raffaella Zucaro, neo direttore generale del Consorzio C.E.R.  – Per questo, già da due anni, sono stati avviati i lavori di ammodernamento dei sistemi elettroidraulici.”

Oltre a ciò, il Consorzio  C.E.R. si sta dotando di ulteriori 4 nuove pompe tecnologicamente avanzate, in grado di favorire un migliore adattamento al mutamento del clima, che sta condizionando le portate del principale corso d’acqua italiano.

“Nella difficile condizione idrica, vissuta da ampie zone del Paese, si conferma la lungimiranza del sistema irriguo nazionale Irriframe, voluto da ANBI a servizio dei Consorzi di bonifica italiani e sulla cui piattaforma sono integrati  i principali strumenti tecnici, sviluppati in termini di modalità d’irrigazione, automazione degli impianti, sensori e dati satellitari, al fine di fornire il miglior consiglio irriguo all’agricoltore” ricorda Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue

Il Consorzio C.E.R., oltre alla nuova interfaccia webgis IrriFrame, si sta attrezzando per fornire  supporto diretto all’agricoltore in campo, concentrando la poca acqua disponibile nelle fasi più critiche delle colture, contenendo i danni potenziali della siccità.

“In questo clima di grande incertezza climatica ed economica, con i costi proibitivi dell’energia e dei fertilizzanti – conclude il Presidente del Consorzio C.E.R., Nicola Dalmonte – oltre alle quotidiane azioni resilienti, la struttura di ricerca agronomica è all’opera, presso il laboratorio Acqua Campus  a Budrio, per dare soluzioni concrete al settore agricolo.”

Forte della sua esperienza sul campo anche in situazioni critiche, il Consorzio C.E.R. si conferma così indispensabile punto di riferimento nazionale nelle azioni di contrasto alla  perdurante siccità.

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 6 aprile 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 6 aprile 2022Nelle prime ore del mattino inizialmente sereno, ma con graduale aumento della nuvolosità alta e sottile. Dal pomeriggio addensamenti più consistenti, specie lungo i rilievi ed in Romagna, con possibilità di deboli piogge e possibilità di qualche fiocco di neve sulle vette più alte dei rilievi centrali. Miglioramento in tarda serata a partire da ovest. Temperature in aumento. Minime comprese tra 5 e 7 gradi e leggermente inferiori nelle aree extraurbane; massime con valori tra 15 e 18 gradi. Venti deboli variabili, in temporaneo leggero rinforzo da est nelle ore pomeridiane. Mare al mattino poco mosso o quasi calmo, temporaneamente mosso tra pomeriggio e sera, con moto ondoso in successiva rapida attenuazione.

(Arpae)

Torneo di burraco a scopo benefico venerdì a Fiorano

Torneo di burraco a scopo benefico venerdì a FioranoTorneo di burraco a scopo benefico venerdì 8 aprile presso il Pala AVF in piazza Menotti a Fiorano. All’iscrizione saranno raccolte donazioni liberali che gli organizzatori utilizzeranno per sostenere i progetti di Africa nel cuore nel Villaggio di Rumuruti (Kenya) e per il sostegno alla diabetologia dell’Ospedale di Sassuolo.

Iscrizioni e prenotazioni obbligatorie entro il 6 aprile al 335 6000524 – 345 5313351 Quota di iscrizione10.00 euro. Premi ai primi classificati e lotteria. Accreditamento ore 20:00, inizio gioco ore 20:30.

Fiera internazionale del libro di Guadalajara, la Regione Emilia-Romagna invitata ufficialmente in qualità di ospite d’onore

Fiera internazionale del libro di Guadalajara, la Regione Emilia-Romagna invitata ufficialmente in qualità di ospite d’onore
Incontro in Regione con Ambasciatore Messico e vertici Fiera Guadalajara

Un invito formale, rivolto alla Regione Emilia-Romagna, a partecipare in qualità di ospite d’onore all’edizione 2023 della Fiera internazionale del libro di Guadalajara, la seconda per importanza dopo quella tedesca di Francoforte.

È stato formulato oggi dall’ambasciatore del Messico in Italia, Carlos Eugenio Garcia De Alba Zepeda, nel corso della visita in Regione, cui hanno partecipato gli assessori Vincenzo Colla (Sviluppo economico Lavoro e Green economy) e Mauro Felicori (Cultura e Paesaggio). All’incontro erano presenti anche Paolo Zavoli, console onorario del Messico a Bologna, Andrea Orlando, capo di Gabinetto del Presidente della Regione, e Antonio Bruzzone, direttore generale BolognaFiere.

A illustrare caratteristiche e peculiarità della FIL, la prestigiosa Fiera internazionale del libro di Guadalajara, Raúl Padilla López e Marisol Schultz, rispettivamente presidente e direttore generale della Fiera, che si svolge nella capitale dello stato messicano di Jalisco. Con oltre 800mila visitatori in era pre-Covid, 40mila metri quadri di esposizione e 2000 case editrici, la FIL rappresenta uno degli eventi più importanti nel panorama mondiale dedicato al mondo dell’editoria.

Gli assessori Colla e Felicori hanno ringraziato per l’invito, “che onora la nostra Regione: verificheremo  le condizioni per aderire, visto lo stretto rapporto che ci lega al Messico. Siamo convinti- hanno sottolineato- che non ci sia lavoro di qualità se non c’è cultura: è una questione di strategia e di opportunità, su cui puntiamo”.

L’ambasciatore De Alba Zepeda ha ricordato gli importanti rapporti, a livello manifatturiero, tra Emilia-Romagna e Messico, auspicando ulteriori collaborazioni in campo economico, culturale ed eno-gastronomico, e annunciando un omaggio all’architetto ferrarese Adamo Boari nel mese di luglio per celebrare i 100 anni dell’ambasciata del Messico a Roma.

Nicolini e Patrizi commentano l’approvazione da parte dei dipendenti di SETA dell’accordo integrativo aziendale

Nicolini e Patrizi commentano l’approvazione da parte dei dipendenti di SETA dell’accordo integrativo aziendaleDopo oltre dieci anni di trattative – come noto – è stato finalmente approvato l’accordo integrativo aziendale per il personale assunto in SETA a partire da gennaio 2012: da oggi, quindi, tutti i 1.040 dipendenti dell’azienda che eroga il servizio di trasporto pubblico su gomma nei bacini provinciali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza dispongono di un contratto aziendale di secondo livello. L’accordo integrativo aziendale migliora il trattamento economico-normativo di oltre 350 lavoratori, assunti da SETA a partire dal 2012, garantendo loro significativi miglioramenti rispetto alle condizioni base previste dal Contratto nazionale di categoria.

L’accordo è stato sottoscritto da tutte le sigle regionali partecipanti al tavolo (FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, UGL-FNA e FAISA-CISAL), pur in presenza di qualche distinguo di alcune componenti territoriali di Reggio Emilia (UILTRASPORTI) e Modena (UILTRASPORTI e FAISA-CISAL). I contenuti dell’accordo sono stati definitivamente approvati da parte dei lavoratori a larghissima maggioranza (oltre 73% di sì), mediante un referendum che si è tenuto nei giorni scorsi e che ha visto la partecipazione di oltre l’85% degli aventi diritto.

“L’accordo sul trattamento economico-normativo del personale assunto dal 2012, lungamente perseguito ed oggi finalmente raggiunto, costituisce un risultato di eccezionale importanza per la nostra Azienda. Oggi nasce ufficialmente ‘SETA 2.0’” commenta Antonio Nicolini (foto), Presidente della società. “Esprimo grande soddisfazione, anche a nome dell’intero Cda, per questo accordo storico per SETA e per i suoi lavoratori. Rappresenta anche un riconoscimento al nostro personale che, in questi due anni, ha operato con responsabilità e dedizione in un contesto di grandi criticità segnato dalla grave emergenza sanitaria, garantendo regolarità e continuità del servizio. La composizione di questa annosa trattativa introduce fondamentali elementi di equità e può costituire la base per il consolidamento e l’ulteriore miglioramento anche sul versante delle relazioni industriali. E’ un tassello importante che ci consente di traguardare, finalmente, il superamento delle notevoli ed inedite difficoltà che hanno caratterizzato il nostro settore negli ultimi due anni. Con questo accordo, assieme alla tenuta sostanziale dei conti aziendali ed agli effetti positivi sul servizio attesi nel 2022-23 dall’attuazione del consistente piano di investimenti in mezzi e tecnologie, possiamo finalmente chiudere una fase difficile e guardare con fiducia alle sfide future, seppur con le difficoltà derivanti dalla crisi internazionale umanitaria”.

La mancanza di un contratto aziendale di secondo livello ha segnato profondamente le relazioni industriali in SETA negli ultimi dieci anni: nel gennaio 2012, infatti, alla nascita dell’azienda interprovinciale di trasporto pubblico non è stata definita una vera armonizzazione contrattuale ma sono rimasti in vigore i precedenti accordi, validi però soltanto per i lavoratori già in forza prima di quella data. Tutti i lavoratori assunti dopo il 1° gennaio 2012 e fino ad oggi, quindi, sono stati inquadrati esclusivamente secondo quanto previsto dal CCNL Autoferrotranvieri, con specifici istituti introdotti nel tempo.

L’equilibrio dei conti aziendali e le importanti sfide che attendono l’Azienda sono al centro della riflessione di Francesco Patrizi, Amministratore Delegato di SETA: “L’accordo integrativo aziendale comporterà ovviamente anche un aumento dei costi per il personale, stimato nell’ordine di oltre 600 mila euro l’anno, con una fisiologica tendenza a crescere di anno in anno. SETA può affrontare questo passaggio grazie alla propria solidità patrimoniale ed alla maggiore efficienza che abbiamo perseguito in questi anni e per cui quest’accordo rappresenta un elemento di certezza, anche se l’azienda dovrà porre la massima attenzione agli aspetti critici di contesto (persistente riduzione dei ricavi da traffico conseguenti alla pandemia e crescita esponenziale dei costi di alimentazione dei mezzi), il cui effetto speriamo sia transitorio e possa essere gestito in misura efficace a livello nazionale, di settore ed aziendale”.

 

 

Assemblea congressuale Cia Emilia Romagna, Fini confermato alla presidenza

Assemblea congressuale Cia Emilia Romagna, Fini confermato alla presidenza“La guerra tra Russia e Ucraina mette in evidenza una carenza strutturale europea e Italiana, dovuta alla mancanza di strategie necessarie a garantire la sicurezza alimentare. L’autosufficienza nella produzione di materie prime agricole era e rimarrà probabilmente un’utopia, ma dovremo drasticamente ridurre le importazioni per avere maggiore autonomia e migliorare la pianificazione produttiva”.

Sono parole di Cristiano Fini, confermato alla presidenza di Cia – Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna, nel dare inizio ai lavori congressuali che ha visto la partecipazione di 120 delegati provenienti da tutta la regione. Al centro della sua relazione le criticità del settore primario e le ripercussioni sull’agroalimentare emiliano romagnolo della nuova Pac, Politica agricola comunitaria. Sono intervenuti, nel corso della Tavola rotonda dal titolo “Agricoltura, reddito, etica, l’impegno della impresa agricola nella tutela di ambiente e lavoratori”, il Cardinal Matteo Maria Zuppi, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, la presidentessa dell’Istituto Alcide Cervi, Albertina Soliani e Dino Scanavino, presidente nazionale di Cia – Agricoltori Italiani.

“Occorre un piano strategico dettagliato che metta al centro la produzione agricola da costruire insieme all’industria di trasformazione la distribuzione e i consumatori – ha proseguito Fini- per garantire l’approvvigionamento delle materie prime alla filiera. Importiamo grandi quantità di cereali, latte alimentare, olio perché non ne produciamo a sufficienza e la mancata produzione è dovuta al fatto che le aziende agricole non fanno redditi adeguati”.

La nuova Pac, secondo Fini, dovrà inevitabilmente tenere conto di questo status che impone di aumentare la produzione di alcune materie prime agricole nei prossimi anni senza rinunciare a tutti gli indirizzi ambientali, “ma apportando alcune modifiche che ci consentano di aumentare il potenziale produttivo”.

I cambiamenti climatici, le fitopatie, i danni da fauna selvatica, la carenza nella reperibilità di manodopera, i rincari dei costi energetici e delle materie prime, la burocrazia sfrenata, la carenza di tutti gli strumenti necessari alle aziende agricole per avviare una transazione verde dell’agricoltura sono, a giudizio del presidente Cia, i principali elementi che stanno mettendo in ginocchio le imprese agricole, “proprio nel momento in cui tutti ci stanno chiedendo di produrre di più. Se non riusciremo a fare sistema e lavorare in squadra, da soli non riusciremo mai a raggiungere gli obiettivi. Dovremo cogliere quindi appieno le opportunità: le risorse economiche che verranno stanziate nei prossimi anni per il comparto agricolo potranno generare investimenti necessari alla modernizzazione delle imprese”.

Riguardo la nuova Pac Fini segnala incognite e lacune, soprattutto per talune produzioni, “e dimostra maggiore attenzione alle dinamiche ambientali rispetto la crescita e competitività delle imprese. Nonostante ciò – ha sollecitato Fini – le aziende agricole dovranno cogliere i vantaggi del periodo transitorio (2022) attraverso l’apertura dei bandi regionali e proseguire lo sviluppo aziendale con la nuova programmazione, puntando maggiormente all’innovazione tecnologica e la resilienza rispetto i cambiamenti climatici.
Ma un concetto deve essere chiaro a tutti – ha ricordato ancora il presidente Cia – ovvero le imprese agricole faranno investimenti se intravedono una prospettiva e se avranno a disposizione strumenti adeguati per produrre ed avere un reddito dignitoso”. Maggiori strumenti di difesa dalle gelate tardive e dalle fitopatie per evitare perdite di produttività, investire maggiormente in biotecnologie (Nbt), nell’automazione e nella digitalizzazione sono tra le priorità cjhe indica la Cia.

“Poi – ha concluso Fini – occorre una volta per tutte – contrastare la fauna selvatica invasiva che arreca danni alle colture agricole: proponiamo, da anni, una radicale modifica della legge 157/92 che preveda il passaggio da tutela a gestione della fauna selvatica al fine di consentire il ridimensionamento del numero dei nocivi a salvaguardia delle produzioni agricole e l’incolumità di automobilisti e cittadini”.
Senza l’attività imprenditoriale l’agricoltura non esiste – ha detto l’assessore Mammi “ dove l’azienda agricola è centrale e dove la pubblica Amministrazione deve essere al servizio di queste che vanno supportate, cogliendo anche le opportunità offerte dal Pnrr”.

Tavola Rotonda
Agricoltura, reddito, etica, l’impegno della impresa agricola nella tutela di ambiente e lavoratori

“Abbiamo dato vita in Emilia Romagna a un lavoro per garantire che nei bandi possono essere premiate quelle imprese che hanno “in regola” certificati di qualità. In questo modo diamo una mano affinché emergano coloro che rispettano le regole e venga punito chi non le rispetta”, ha detto il presidente della Regione Bonaccini.

“Sono salito su un trattore e mi sembrava di essere alla Nasa – ha esordito il Cardinal Zuppi – e questa tecnologia non fa dimenticare le radici e nemmeno il ruolo di grande umanesimo degli agricoltori. La famiglia contadina dà un senso di accoglienza, è inclusiva. Ancor più, un tempo, c’era la consapevolezza dell’aiuto, ci si incontrava. Oggi ci aiutiamo di meno. Occorre fare qualcosa che sia più duraturo nel tempo in agricoltura, e dare fiducia per stimolare giovani. La seconda ‘r’ del Pnrr sta per resilienza: nei campi – ha sottolineato Zuppi – non si sente mai dire questa parola, non l’ho mai sentita dire da un agricoltore. Voi siete la resilienza perché sapete che cosa vuol dire il sacrificio, il tempo, il lavoro. Io mi auguro che il Pnrr impari tante cose dalla vostra resilienza”.

Il caporalato è da battere – ha chiosato Scanavino -, dobbiamo reprimerlo. Lavoro agricolo è considerato atipico, ma in realtà noi siamo tipici, seguiamo cicli biologici. Occorre riconoscere e incentivare la regolarità del lavoro, per il quale occorrono regole semplici e fatte meglio per poter utilizzare incentivi e dare stabilità ai lavoratori. Abbiamo bisogno di specializzazione per battere un sistema di lavoro che molte volte è un veicolo per coprire zone grigie che non vogliamo.

“In questi momenti di difficoltà dobbiamo trovare un filo che lega potenzialità e le sensibilità per il cambiamento – ha detto la Soliani – perché l’agricoltura non vive nella guerra. Giovani, donne, innovazioni e passione per la terra devono essere luogo di pace: non c’è posto per altro”.

Alberi monumentali. Nuove risorse dalla Regione per finanziare gli interventi di cura e conservazione

Alberi monumentali. Nuove risorse dalla Regione per finanziare gli interventi di cura e conservazione
Barbara Lori (Copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Curare, conservare, valorizzare uno straordinario patrimonio ambientale e storico, quello costituito dagli oltre 600 alberi monumentali presenti in Emilia-Romagna. Giganti verdi giunti fino a noi da epoche lontane e tra le cui fronde sono custoditi tesori inaspettati di biodiversità.

La Regione ha stanziato nuove risorse per gli interventi di gestione e cura di questi veri e propri patriarchi della natura: potatura della chioma, consolidamento della stabilità, eliminazione dei rami pericolosi, ma anche posa di staccionate, cartelli informativi, fino a vere e proprie perizie per valutarne lo stato di salute.

Si tratta di 100mila euro per il 2023 che portano a oltre 500mila euro i finanziamenti messi a disposizione nel triennio.

“Continuiamo a scommettere sul nostro patrimonio verde- ha detto l’assessora regionale alla Forestazione e parchi, programmazione territoriale e paesaggistica Barbara Lori- Gli alberi monumentali rappresentano un tassello prezioso della storia, del paesaggio e della nostra cultura. Un valore da tutelare e rilanciare anche in chiave di bene di comunità, coniugando così la protezione di questi ‘giganti senza tempo’ e la valorizzazione turistica e culturale”.

I contributi fino a un massimo di 10mila e 15mila euro

Beneficiari delle risorse sono i Comuni e gli Enti Parco, che possono candidare sia alberi di proprietà pubblica che privata. In questo secondo caso è però il proprietario che deve rivolgersi al proprio Comune chiedendo di inviare la richiesta di contributo alla Regione.

Le tipologie degli interventi ammissibili sono finanziate al 100% in base all’ordine della graduatoria e fino ad esaurimento delle risorse disponibili, per un importo massimo di 10mila euro per ogni domanda; in caso di filari o gruppi di alberi monumentali l’importo massimo ammissibile può arrivare fino a 15mila euro.

Con una novità: il  bando 2023 prevede per la prima volta una quota di risorse riservata agli interventi urgenti per i quali la domanda di concessione potrà essere fatta in qualsiasi momento dell’anno a partire dal 1° gennaio 2023, mentre per quelli gestione ordinaria il termine è fissato al prossimo 15 giugno.

Il Servizio regionale Aree protette, Foreste e Sviluppo della Montagna provvederà in estate a redigere la graduatoria degli interventi ammessi a contributo, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili e l’anno prossimo effettuerà i controlli in merito all’esecuzione dei lavori.

Cos’è un albero monumentale

Veri e proprio patriarchi della natura la cui età può arrivare anche a 200 o 300 anni. Ma non solo. Per potersi fregiare della qualifica di albero monumentale occorre rispondere anche ad altri requisiti, oltre all’età, come la circonferenza del tronco, altezza, sviluppo dei rami e della chioma. E poi naturalmente la rarità botanica, la posizione dominante nel paesaggio e, infine, il legame con avvenimenti storici e culturali.

Il regime di particolare tutela cui sono sottoposti questi esemplari ne comporta di fatto l’intangibilità, l’individuazione di un’area di rispetto e il divieto di interventi di qualunque tipo. Fatti salvi ovviamente quelli conservativi e di salvaguardia e quelli di abbattimento. Questi ultimi però solo per casi motivati, improcrastinabili e per comprovate esigenze  legate alla stabilità dell’albero o di salvaguardia della pubblica incolumità.

Gli interventi conservativi e di salvaguardia sono coordinati in ogni fase da figure professionali specifiche e da tecnici di comprovata esperienza e servono al mantenimento delle condizioni di salute dell’albero, al miglioramento della funzionalità fisiologica, alla salvaguardia della zona di protezione, alla tutela della pubblica incolumità.

Firmato il contratto integrativo per il personale neoassunto in Seta Spa

Firmato il contratto integrativo per il personale neoassunto in Seta Spa“Nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato della settimana scorsa si sono svolte, nei tre bacini di Modena, Reggio Emilia e Piacenza, le operazioni di voto per la validazione dell’ipotesi di accordo per il personale assunto dal 1° gennaio 2012 in Seta Spa. Oggi si è svolta, in contemporanea sulle tre province, l’operazione di spoglio e di certificazione del voto”.

“Il risultato ha consegnato una netta affermazione dei voti favorevoli (217 voti su 300 votanti, pari al 73% sui voti espressi nei tre bacini provinciali) nonostante una trattativa oltremodo lunga e sofferta che, purtroppo, nella sua fase conclusiva ha visto anche l’emergere di differenti posizioni sindacali – spiegano in una nota le Segreterie Regionali  Filt/Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa/Cisal e Ugl/Fna – L’intesa, infatti, prevede un accordo quadro regionale complessivo e tre allegati specifici per i tre bacini provinciali, che definiscono la normativa applicabile sulla singola provincia anche in base alle ragioni tecniche/orografiche nonché alla storicità del servizio.

L’accordo regionale è stato sottoscritto da tutte le segreterie regionali, mentre a livello provinciale ci sono state sigle che non hanno condiviso.

Ciononostante, unitariamente Filt/Cgil, Fit/Cisl, Uiltrasporti, Faisa/Cisal e Ugl/Fna regionali esprimono profonda soddisfazione in primis per l’altissima partecipazione al voto (oltre l’85% degli aventi diritto) che ha segnato un fondamentale e imprescindibile momento di democrazia sindacale.

Filt/Cgil, Fit/Cisl, Uiltrasporti, Faisa/Cisal e Ugl/Fna esprimono ulteriore soddisfazione per il risultato della consultazione che, finalmente, dopo 10 anni dalla costituzione di Seta Spa, consegna a questi lavoratori (351 persone al dato odierno) un contratto integrativo a tutti gli effetti e miglioramenti economici e normativi per lavoratori che, sino ad oggi, si consideravano discriminati e di serie b.

E’ la chiusura di una vertenza storica durata appunto 10 anni e che ha visto parecchi momenti di conflitto tra le parti, ma che nell’ultimo anno ha visto anche la pervicacia e la forza della tenacia sindacale nell’arrivare ad un risultato storico, nonostante la convergenza negativa del contesto storico-economico per il settore (a partire dall’emergenza covid negli ultimi due anni fino alla recente crisi dovuta al conflitto russo-ucraino e all’impennata dei costi dei beni energetici).

Nell’ultimo anno e mezzo, una trattativa serrata, con decine e decine di incontri tra le parti sui tre bacini per centinaia di ore di trattativa sindacale, ha portato finalmente ad un accordo nell’ultima settimana di marzo, oggi riconosciuto e validato a larghissima maggioranza dai lavoratori nonostante quanto abbiano detto i soliti detrattori e disfattisti di professione, che hanno diffuso note stampa a urne aperte e senza apparentemente aver letto i contenuti dell’accordo.

Accordo che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2021, con conseguente riconoscimento degli arretrati relativi  pari a oltre 2.500 euro per un lavoratore assunto al 1° gennaio 2015, a cui vanno aggiunte le indennità specifiche definite sui singoli bacini provinciali che vanno ulteriormente a migliorare il quadro del trattamento economico dei lavoratori.

Più in generale, solo in termini di salario aziendale aggiuntivo, si tratta di un accordo che prevede una massa salariale fissa pari a oltre 10.700 euro aggiuntivi nei primi 7 anni rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale. A queste cifre si aggiungono le specifiche indennità legate al servizio svolto.

Sono previste inoltre una serie di migliorie e benefit in termini aziendali e di welfare e viene confermato l’impianto del premio di risultato che poi dovrà essere riadeguato per il successivo triennio.

E’ previsto infine il rafforzamento del ruolo e dei compiti della commissione turni, luogo di confronto nel cui definire e condividere con la direzione aziendali le condizioni per migliorare il servizio e le condizioni di lavoro per gli autisti.

I sindacati Filt/Cgil, Fit/Cisl, Uiltrasporti, Faisa/Cisal e Ugl/Fna esprimono grande soddisfazione per il raggiungimento di questo storico accordo che chiude una vertenza decennale e auspicano che si apra finalmente un nuovo capitolo di gestione (anche nel novero di quanto previsto dal Patto regionale, nonché in previsione di un eventuale scenario di prossimi bandi di gara) per il trasporto pubblico locale, settore strategico mirato sempre più al benessere e alla soddisfazione del lavoratore, e alla qualità del servizio per l’utente cittadino”.

(Segreterie Regionali  Filt/Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa/Cisal e Ugl/Fna)

Al via la riqualificazione della rete idrica di Corlo

Al via la riqualificazione della rete idrica di CorloHera ha dato il via ad un intervento sulla rete idrica di Corlo, intervento inserito nel più ampio contesto di un progetto di riqualificazione dell’infrastruttura idrica dell’intero Comune di Formigine: solo a titolo di esempio, si ricordano analoghi interventi avviati tra le fine di gennaio e l’inizio di febbraio, ad esempio quelli in via Trento e Trieste e in via Giotto, ma anche a Ghiarola e Casinalbo.

Progetto che ha come obiettivi ultimi non solo un incremento della potenzialità della rete acquedottistica che serve il territorio comunale, ma anche il rinnovo delle condotte e degli allacci, così da ridurre le eventuali dispersioni d’acqua, e una sempre maggiore interconnessione tra le sottoreti e, sul piano sovraterritoriale, tra le reti dei comuni limitrofi. Grazie a questi due approcci diversi ma sinergici, infatti, è possibile assicurare la massima resilienza dell’infrastruttura e ridurre al massimo il rischio di penuria d’acqua.

I lavori in partenza a Corlo si svolgeranno in particolare lungo tre vie: in via Battezzate, dall’incrocio con via Rodello fino a via Galilei, verrà posato una nuova condotta. Questa si raccorderà con il tratto di rete che verrà posata in via Galilei, in sostituzione di quella esistente: una doppia tubatura che raggiungerà l’intersezione tra via Galilei e via Righi, per poi proseguire lungo questa arteria fino all’incrocio con via Pende.

Tanto su via Righi quanto su via Galilei, oltre alle condutture esistenti, verranno sostituiti anche tutti gli allacci alle utenze private.

Per essere completato, l’intervento in partenza lunedì richiederà un investimento a carico di Hera di oltre 450mila euro e circa 4 mesi di lavori durante i quali, in accordo il Comune di Formigine, si renderà necessario adottare alcune modifiche alla viabilità.

In generale, durante le fasi dei vari lavori saranno possibili brevi interruzioni della fornitura del servizio alle utenze presenti nei dintorni dei cantieri. In caso di eventuali interruzioni di maggiore durata, le utenze interessate saranno puntualmente avvertite, oltre che tramite volantinaggio, anche attraverso il servizio di avviso gratuito tramite sms, previsto da Hera in caso di interruzioni idriche programmate.

Si ricorda che il servizio è fornito ai clienti che ne facciano richiesta: chi volesse comunicare il proprio numero per attivare il servizio sms o cambiare i propri riferimenti, può farlo accedendo alla pagina del sito del Gruppo Hera https://www.gruppohera.it/assistenza/casa/avviso-di-interruzione-servizio

Il Sindaco di Sassuolo sulla vicenda Pam Panorama

Il Sindaco di Sassuolo sulla vicenda Pam Panorama “Una notizia che non solo ci rammarica, ma ci coglie di sorpresa perché nell’ultimo incontro avuto qui in Municipio l’ipotesi licenziamenti sembrava essere scongiurata”. Con queste parole il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani interviene in merito alla notizia sull’avvio, da parte di Pam – Panorama, della procedura di licenziamento che dovrebbe riguardare 255 dipendenti su tutto il territorio nazione, 16 dei quali a Sassuolo.

“Si tratta di un periodo difficile per tutti, anche per le aziende – prosegue il Sindaco – ma a quanto ci risulta i bilanci dell’azienda rimangono in attivo e non possiamo credere che una condivisibile politica di riduzione dei costi debba passare attraverso licenziamenti di persone, lavoratori che hanno famiglie, non semplici numeri a bilancio. Chiediamo alla proprietà di sedersi al tavolo, il prossimo 12 aprile, con l’intento di trovare soluzioni alternative, in grado di salvaguardare i posti di lavoro di persone che, a Sassuolo, sono sempre state apprezzate e stimate per la loro professionalità.

Come Amministrazione comunale ci rendiamo disponibili ad aiutare innanzitutto le famiglie che si trovassero in difficoltà a causa della perdita del posto di lavoro e, prima di tutto, a condividere con proprietà e parti sociali un percorso in grado di cancellare la parola licenziamenti da questa vicenda”.

Turismo di serie a Sassuolo e dintorni

Turismo di serie a Sassuolo e dintorni

Sassuolo è una cittadina di medie dimensioni situata a cavallo fra la provincia di Modena e Reggio Emilia e il suo nome suona conosciuto soprattutto grazie alla sua forte squadra di calcio che dal 2013 è stata promossa in serie A e che da quasi dieci anni si sta destreggiando molto bene nel campionato più prestigioso d’Italia riuscendo anche a partecipare a competizioni di livello europeo. Con questo però non vogliamo dire che Sassuolo non abbia altri motivi di essere popolare e amata fra i turisti. Si trova in una zona in cui si intervallano armoniosamente colline e pianura per poi salire di quota nella zona dell’Appennino. Il terreno è caratterizzato da calanchi argillosi da cui si estrae la materia prima utilizzata negli stabilimenti per la lavorazione delle piastrelle di cui Sassuolo è uno dei maggiori poli di produzione ed esportazione a livello nazionale e addirittura mondiale. Aggiungiamo subito che, come in tutta l’Emilia-Romagna, si mangia fin troppo bene e ciò è già garanzia di un soggiorno molto piacevole. Poi basta ricordare che a 10 km c’è Maranello con il Museo della Ferrari, e ci sono anche le sedi di alcune delle aziende produttrici di macchine di lusso e da corsa del calibro di Lamborghini e Maserati. Un’autentica cuccagna per gli appassionati delle quattro ruote. A tale proposito, chi viene da fuori in treno o in aereo ha ovviamente bisogno di un mezzo per recarsi velocemente e comodamente in tutti questi luoghi. Sul portale del broker Auto Europe  la ricerca di un pacchetto di noleggio auto low cost con compagnie affidabili e un servizio clienti di eccellenza darà subito i propri frutti. Prenotate con anticipo così da avere più scelta e risparmiare. I punti di ritiro sono molti, a partire dagli aeroporti di Bologna e Parma ma anche nei centri urbani principali compresa la stessa Sassuolo.

La città di Sassuolo è fiorita in particolare sotto il dominio degli Estensi, famiglia molto influente nella storia regionale. Il centro storico di stampo seicentesco ha come fulcro la rettangolare Piazza Garibaldi contornata da edifici porticati. A soli duecento metri, in Piazzale della Rosa, vi è il sontuoso Palazzo Ducale, che fungeva da dimora estiva per i Duchi di Modena. Adiacente al Palazzo si nota la Chiesa di San Francesco in Rocca, ovvero la cappella privata della famiglia estense alla quale si accedeva dal palazzo mediante un corridoio segreto. Passeggiando scoprirete altri palazzi, ville, chiese e in periferia ci sono le antiche Terme di Salvarola riconoscibili dalla facciata in stile liberty e tuttora funzionanti qualora aveste bisogno di trattamenti per la salute. Continuando da qui per altri 6 km si incontra su una collina il Castello di Montegibbio, una delle tante rocche delle tre cinte difensive del modenese e reggiano. Le origini dell’edificio risalgono al X secolo d.C. e nel 1500 vi fu un terremoto che vide necessaria una ricostruzione con tanto di aggiunta del palazzo marchionale. L’accesso alla corte e al parco sono gratis e si possono prenotare visite guidate degli interni compresa l’Acetaia Comunale al piano superiore. Altri due castelli degli di nota se voleste approfondire l’argomento sono quello di Formigine, 8 km a nord di Sassello con un museo al suo interno, e la più lontana ma davvero imponente Rocca di Vignola che si sviluppa su ben cinque piani e dagli interni visitabili che sfoggiano affreschi tardogotici. Si può anche fare un giro lungo i camminamenti di ronda.

Il giro di Sassello e immediati dintorni non richiede molto tempo, pertanto la giornata si può riempire con la visita al Museo Enzo Ferrari a Modena e quello a Maranello, a 20 km l’uno dall’altro e accessibili con un museum pass valido 48 ore. Il museo casa Enzo Ferrari abbreviato in MEF si trova a Modena ed è ben riconoscibile per sua forma singolare a cofano di macchina di un colore giallo acceso. Questo luogo è particolarmente significativo perché vi nacque e vi lavorò all’interno dell’officina assieme a suo padre, Enzo Ferrari, il fondatore dell’omonima e mitica casa automobilistica. Nell’ambiente restaurato dell’officina è ospitato il Museo dei Motori Ferrari. Consultate il sito per sapere quali mostre temporanee ci sono in corso, oltre all’esposizione permanente. Il Museo Ferrari Maranello è sicuramente il più pratico e interattivo con dei simulatori F1 per provare l’ebbrezza di pilotare un bolide del Cavallino. Si può anche fare un tour in navetta sulla Pista di Fiorano e in alcune aree della fabbrica. Le informazioni si concentrano sul processo produttivo delle vetture e sul funzionamento della pista di prova. Esibendo il pass museale si può anche ottenere uno sconto per accedere un quarto d’ora con la propria auto all’Autodromo di Modena. Un concentrato di emozioni difficile da trovare altrove. Se non ne avete avuto abbastanza c’è anche, sebbene leggermente più lontano, il MUDETEC, ovvero il Museo della Lamborghini.

Data la ricchezza di città molto interessanti nel giro di massimo un’ora di viaggio da Sassuolo consigliamo prima di tutto Modena, a soli 25 km in direzione nord, ricca di attrazioni a cominciare dalla Piazza Grande dichiarata patrimonio UNESCO, per poi annoverare la celebre Galleria Estense che custodisce i capolavori di grandi maestri della pittura. Troverete anche il Museo della Maserati, azienda fondata a Bologna e la cui sede è stata spostata proprio qui. Modena è anche la patria del delicato aceto balsamico DOP di cui dovrete fare scorta. Se vi viene fame nelle trattorie tipiche sono da provare tortellini e cotechino, mentre per spuntini veloci si prestano molto bene tigelle e gnocchi fritti accompagnati da taglieri di salumi e formaggi. Se volete programmare una giornata incentrata sui prodotti dell’eccellenza alimentare emiliana la direzione da prendere è verso Parma, nella cui provincia si ramifica un circuito che comprende otto Musei del Cibo, fra i quali vi consigliamo in particolare quello sul Parmigiano Reggiano e quello sul Prosciutto di Parma. Sarà divertente e educativo sia per grandi che piccini con delle ghiotte degustazioni finali. Se vi piacciono sia il vino che i castelli medievali anche il Museo del Vino presso le cantine della Rocca di Sala Braganza va incluso nei vostri itinerari. Il capoluogo di regione Bologna dista anch’esso appena 65 km da Sassuolo e basta dire che si tratta di una delle sedi universitarie più antiche al mondo e con un centro città inconfondibile per i suoi porticati e le numerose torri di guardia.

Per chi desidera prendersi una pausa dal tradizionale turismo che seppur interessante può stancare, le vie di fuga nella natura non mancano. La Riserva naturale regionale delle Salse di Nirano, a soli quindici minuti da Sassuolo, presenta un paesaggio inconsueto con dei piccoli vulcani di fango creati dall’emersione di argille e idrocarburi. Spingendosi un po’ più in là in direzione dell’Appennino si incontra il Parco dei Sassi di Roccamalatina dove c’è ampia scelta fra 12 sentieri che permettono di godersi a pieno lo spettacolo di queste cime frastagliate. Ancora più avanti, dalla località di Fanano si può partire alla volta del Passo della Torre Arcana, raggiungibile in un’ora di cammino coprendo 340 m di dislivello. Se il tempo e il fisico ve le consentiranno potrete continuare per un’altra ora e mezza e arrivare al Lago Scaffaiolo e al rifugio Duca degli Abruzzi. A questo punto è proprio il caso di dire che Sassuolo riesce ad accontentare quasi tutti i gusti, quindi è una destinazione perfetta per un soggiorno in compagnia di familiari o amici alla scoperta dell’Italia centrale.

“Liberamente”, un successo oltre le aspettative

“Liberamente”, un successo oltre le aspettativeCon il Consiglio del CONI dell’Emilia Romagna e le premiazioni ad atleti e skimen della regione che hanno partecipato alle Olimpiadi di Pechino, si è chiusa la prima edizione di “Liberamente”, la Fiera del tempo libero, che ha ospitato due padiglioni, il 21 e 22, completamente dedicati allo sport, con 28 federazioni presenti e sei enti di promozione.

L’assise dei 50 presidenti delle federazioni sportive è stata aperta dalla vice presidente nazionale del CONI Silvia Salis, che ha portato i saluti di Malagò e presentato il suo libro “La bambina più forte del mondo”. E’ stata l’occasione per riabbracciare l’amica di tanti allenamenti e trasferte Ester Balassini e complimentarsi con il presidente Dondi e i suoi collaboratori per la bella iniziativa. Visita a sorpresa, quella di Andrea Lucchetta, che con la sua simpatia trascinante, ha portato qualche minuto di ricordi e risate.

Al centro dell’intervento di Andrea Vaccaro, vice presidente CONI e direttore della scuola regionale dello sport, la relazione di alcuni numeri interessanti che caratterizzano lo sport emilianor omagnolo. Il dato principale riguarda la percentuale dei tesserati per le federazioni sportive in regione al 2019, quindi prima della pandemia che è pari al 10,5%, un dato che non tiene conto delle discipline associate e degli enti di promozione e che quindi, quando si potranno unire anche questi dati, si potrà ulteriormente alzare il numero di color che praticano attività agonistica. La provincia con il dato più alto è Rimini con il 15,2%, quello più basso Reggio Emilia con l’ 8,9%, mentre Bologna con il 9,2 è dietro a Ferrara (9,6) ma davanti a Forlì (8,8) e Modena (8,9). Sopra al 10% Parma (10,1), Ravenna (12,1) e Piacenza (12,7).

Alla fine del 2021 sono stati elaborati i numeri di tesserati, in qualche caso con importanti cali nelle ultime due stagioni. Il totale degli atleti allo scorso 31 dicembre è di 361570, di cui il 69,2% uomini e il 30,2% donne, ma con un trend in crescita di queste ultime del 3,4%. Diverso il discorso se si guarda la pratica sportiva in generale, con una media per la percentuale femminile del 37,7%, diversificata in maniera importante nelle singole province. Si va dal virtuoso 42,6% di Reggio Emilia anche se in calo del 1,3%, al 30,2% di Ravenna, anche in questo caso in calo del 3,5%. L’aumento maggiore di sport al femminile si ha a Bologna con il +5,8% e si raggiunge il 37,8%, seguita da Ferrara (+4,5%) che porta il dato estense al 41,9%, a Modena che registra un +3,9% per una percentuale totale del 41,3%. Vistoso calo a Rimini, con il -4,3% che abbassa la percentuale di sport al femminile al 32,3%, infine Forli-Cesena siamo al 33,9% (+1,9), Piacenza ad un ottimo 42% (+3,7) e Parma (38% (-0,6).

PREMIAZIONI

La mattinata si è conclusa con la premiazione da parte dei due Panathlon di Bologna, che hanno annunciato un processo che a breve li riporterà ad un’unica realtà, e da parte dell’ ANSMes dei partecipanti alle Olimpiadi. Ai due atleti Lorenzo Bilotti, frenatore del bob a quattro e del pattinatore Matteo Guarise, si sono aggiunti gli skimen di diverse nazioni, Federico Fontana e Giovanni Ferrari (USA), Gianluca Marcolini (Norvegia), Simone Biondini (Italia). Unico a non poter essere presente lo slalomista Giuliano Razzoli.

“E’ stato approvato all’unanimità il bilancio di un anno di presidenza e sono molto soddisfatto – ha detto al termine il presidente del CONI Emilia Romagna Andrea Dondi – e la presenza della vice presidente Salis testimonia la vicinanza al territorio del CONI Nazionale. Questa esperienza in fiera ci ha portato a realizzare tre giorni di promozione gratuita di ogni tipo di specialità e fa parte di una delle nostre priorità, portare lo sport in mezzo alla gente. Attraverso la Scuola dello sport lavoriamo per preparare nuovi dirigenti, capaci di affrontare le sfide del futuro e di poter radicare sempre di più lo sport nel territorio”.

Oggi (4/4) i nuovi positivi Covid in regione sono 3.195. Quasi 4.200 guariti e mille casi attivi in meno

Oggi (4/4) i nuovi positivi Covid in regione sono 3.195. Quasi 4.200 guariti e mille casi attivi in meno
foto Paolo Righi

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.298.517 casi di positività, 3.195 in più rispetto a ieri, su un totale di 11.791 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 6.192 molecolari e 5.599 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 27,1%. Si tratta di un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.295.954 dosi; sul totale sono 3.774.577 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,9%. Le terze dosi fatte sono 2.747.845.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/ .

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 27 (-5 rispetto a ieri, pari al -16%), l’età media è di 66,2 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.239 (+50 rispetto a ieri, +4%), età media 75,7 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 1 a Parma (invariato); 3 a Reggio Emilia (-1); 1 a Modena (+1); 10 a Bologna (-4); 1 a Imola (invariato); 2 a Ferrara (invariato); 1 a Ravenna (invariato); 2 a Cesena (invariato); 4 a Rimini (-1). Nessun ricovero in terapia intensiva nella provincia di Forlì (come ieri).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 43,6 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 727 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 268.790), seguita da Reggio Emilia (490 su 143.952) e Modena (445 su 200.801); poi Parma (312 su 106.176), Ravenna (267 su 119.697) e Ferrara (241 su 89.955); quindi Rimini (187 su 125.617), Piacenza (185 su 69.335) e Cesena (162 su 73.131); infine Forlì (99 su 61.041) e il Circondario imolese, con 80 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 40.022.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 53.910 (-998). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 52.644 (-1.043), il 97,6% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 4.175 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.228.304.

Purtroppo, si registrano 18 decessi:

  • 3 in provincia di Piacenza (due donne di 88 e 91anni e un uomo di 91)
  • 1 in provincia di Parma (una donna di 79 anni)
  • 2 in provincia di Reggio Emilia (entrambi uomini, di 66 e 73 anni)
  • 3 in provincia di Modena (tutti uomini, rispettivamente di 82, 90 e 92 anni)
  • 1 in provincia di Bologna (un uomo di 88 anni)
  • 1 in provincia di Ferrara (un uomo di 91 anni)
  • 5 in provincia di Ravenna (tutti uomini: uno di 69 anni, due di 82 – il decesso di uno dei quali è stato registrato dall’Ausl di Cesena – uno di 91e uno di 97 anni)
  • 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 81 anni)
  • 1 in provincia di Rimini (una donna di 96 anni).

Non si registrano decessi nel Circondario imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.303.

Festa per i 40 anni della Riserva Naturale delle Salse di Nirano

Festa per i 40 anni della Riserva Naturale delle Salse di NiranoDomenica 3 aprile 2022 abbiamo festeggiato i 40 anni della Riserva Naturale delle Salse di Nirano, fiore all’occhiello del Comune di Fiorano Modenese, gestita dall’Ente Parchi Emilia Centrale e inserita nella Biosfera Mab Unesco dell’Appennino tosco-emiliano.

Una festa per tutta la comunità che ha voluto e fatto crescere passo passo questa Riserva, nata per tutelare un pianta apparentemente insignificante e unica nell’entroterra, la Puccinellia fasciculata. E tutta la comunità che ha collaborato e collabora per preservare e fare crescere l’area protetta, ha partecipato alla festa.

Erano presenti il sindaco, Francesco Tosi, la giunta, il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano Fausto Giovannelli, il presidente dell’ente Parchi Emilia Centrale, Giovanni Battista Pasini, il consigliere regionale, Luca Sabbatini, la professoressa Paola Coratza in rappresentanza di tutti i ricercatori che conducono studi alla Riserva, coordinati dal professor Piombi, il sindaco del Comune di Viano, Nello Borghi, il sindaco del Comune di Montegiorgio (FM) Michele Ortenzi, sui cui territori si trovano altre salse simili a quelle i Nirano, il presidente del Gal, le Guardie ecologiche volontarie, il Gruppo ecologico Fioranese, con Luciano Callegari, che ha curato la mostra fotografica per ricordare questi anni, la responsabile del servizio Ambiente del Comune di Fiorano Modenese, Marzia Conventi e le colleghe, ex sindaci ed assessori di Fiorano, amministratori dei comuni dell’Unione, il personale della cooperativa l’Ovile, che gestisce l’accoglienza alla Riserva, che ha curato il rinfresco sostenibile e le visite guidate a fine giornata.

A tutti i partecipanti un piccolo ricordo della giornata di festa: un portafoto in legno creato da una cooperativa che accoglie ragazzi disabili.

Quella di Nirano è stata la prima riserva naturale creata dalla regione Emilia Romagna; fu istituita il 29 marzo del 1982 per tutelare una pianta apparentemente insignificante, la Puccinellia fasciculata, che a Nirano trova l’unica presenza dell’entroterra, nell’ambito della rete Natura 2000, ma anche i cosiddetti ‘vulcani di fango’ e le numerose specie di fauna e flora della zona. Il cuore del sito naturale è l’Area a tutela integrale (circa 7 ettari), costituita da un’ampia conca nella quale sono presenti coni e polle, dai quali fuoriescono acque salate miscelate ad argilla e idrocarburi, le Salse appunto. Oggi la Riserva si sviluppa per oltre 200 ettari ed è il più vasto complesso di Salse regionale; con quello di Aragona (Agrigento) il più importante d’Italia e uno tra i più articolati d’Europa.

In questi 40 anni è cresciuta, si è fatta conoscere a livello nazionale, è diventata importante meta di turismo naturalistico e sostenibile; ha tutelato un patrimonio unico di biodiversità; si è dotata di strutture e sentieri accessibili a tutti; ha saputo diffondere una cultura della sostenibilità e della salvaguardia dell’ambiente, partendo dai più piccoli; ha ospitato importanti studi in collaborazione con diverse Università; si è innovata, anche utilizzando le nuove tecnologie. Ha raggiunto importanti obiettivi. Nel 2004 la Commissione Europea ha individuato nell’intera area della Riserva e oltre, un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) di 371 ettari, grazie alla presenza di 7 habitat naturali e semi-naturali, oltre a specie animali ed essenze vegetali da proteggere. Nel 2016  è stata riconosciuta come geosito prioritario per la presenza non solo dei vulcani di fango, ma anche dei calanchi. Ed infine nel settembre 2021 la Riserva è entrata nella Biosfera Mab Unesco dell’Appennino Tosco-Emiliano.

Fin dalla sua nascita, l’area costituisce il perno di una rete complessa di tante e differenti realtà che le gravitano intorno (enti, associazioni, volontari), con cui collabora per la tutela e valorizzazione dell’ambiente, una comunità che la Riserva vive e cura e che domenica ha fatto festa per l’importante traguardo raggiunto.

Italcer sbarca a Las Vegas dal 5 all’8 aprile a Coverings con le sue ultime novità

Italcer sbarca a Las Vegas dal 5 all’8 aprile a Coverings con le sue ultime novitàItalcer, l’hub del design nella ceramica Made in Italy, si presenta all’edizione 2022 di Coverings, la più importante manifestazione nordamericana dedicata al settore della ceramica, in programma a Las Vegas dal 5 all’8 aprile, con i brand Ceramica Rondine, Bottega, La Fabbrica Ceramiche, AVA, Elios Ceramica ed Equipe.

Il Gruppo entra a pieno titolo con cinque delle sue aziende italiane tra gli espositori del Padiglione Ceramics of Italy, organizzato da Confindustria Ceramica, esibendo una vasta gamma di novità frutto della tradizione e dell’innovazione del Made in Italy. Sarà presente anche Equipe Cerámicas all’interno del padiglione spagnolo con i suoi raffinati ed esclusivi formati extra small.

Siamo felici di poter presentare una vasta gamma di nuove proposte ad una manifestazione fieristica così importante come il Coverings, la migliore vetrina sul mercato americano per fare conoscere lo stile e la qualità del migliore made in Italy. Ritengo che la risposta più forte alla ripresa post pandemia e alla crisi in corso sia quella di guardare al futuro con rinnovata fiducia investendo in nuove collezioni, tecnologie innovative come ADVANCE Antibacterial & Bio-Air Purifying e fonti energetiche alternative per arrivare ad una riduzione considerevole dei consumi energetici tradizionali” ha commentato l’Amministratore Delegato Graziano Verdi.

Coverings è una tra le più importanti vetrine internazionali del settore e un palcoscenico ideale dal quale presentare le ultime novità e tendenze ad un variegato pubblico di architetti, designer e progettisti.

Ceramica Rondine presenta un’ampia scelta di effetti grafici, cromatici e formati, frutto di una continua ricerca tra materiali e design, spaziando dai colori e dalle sfumature di ispirazione naturale alla durevolezza della pietra, al calore del legno combinato con la grinta del cemento per arrivare a soluzioni innovative tridimensionali utilizzabili anche per gli ambienti esterni.

Due le grandi novità del marchioLa Fabbrica: il debutto nel mondo del rivestimento in monoporosa nel piccolo formato e il lancio di una pietra esclusiva di origine vulcanica, di una bellezza unica quanto rara riprodotta in un’ampia gamma cromatica.

Le eccellenze delle texture dei marmi più pregiati e delle lastre colorate sono invece la cifra distintiva delle novità presentate dal brand AVA mentreviene dato ampio spazio alle maioliche tradizionali di piccolo formato e alle lastre in gres porcellanato 60×120 cm realizzate con tecnologia digitale ad alta definizione per il brand Elios Ceramica: si va dai motivi floreali e gli scorci tropicali al richiamo alle cementine dalle tinte calde e vivaci per arrivare alla resa materica che riproduce la lavorazione dell’argilla, l’effetto cemento dal richiamo industriale e la bellezza della pietra naturale. Avanguardia, tecnologia e design, infine, trovano la massima espressione nelle due collezioni presentate da Bottega tra effetti marmorei e cementizi.

Il Gruppo Italcer, primario Gruppo italiano nel comparto di riferimento conta circa 850 dipendenti, ricavi consolidati di oltre 260 milioni di euro nel 2021 e vanta migliaia di progetti realizzati con oltre 8.000 clienti nel mondo. Oggi opera attraverso marchi di alto di gamma e storiche realtà industriali nel settore ceramico che realizzano prodotti d’eccellenza per interni ed esterni.

 

Ceramica Rondine     C6618

La Fabbrica Ceramiche-AVA    C6218

Elios Ceramica   C6210

Bottega    C6418

Equipe Ceramicas Booth   C8418

Piastrelle Ceramics of Italy all’avanguardia per Coverings 2022

Piastrelle Ceramics of Italy all’avanguardia per Coverings 2022Dopo otto anni, Ceramics of Italy è felice di tornare al Las Vegas Convention Center (LVCC) di Las Vegas, dal 5 all’8 aprile per Coverings, la più grande fiera internazionale di piastrelle e pietre naturali del Nord America. Oltre 100 marchi italiani che producono piastrelle di ceramica all’avanguardia e prodotti per la posa presentano le loro ultime collezioni all’interno del Padiglione Italiano situato nella Central Hall, organizzato da Confindustria Ceramica. Al centro, lo stand Ceramics of Italy (Stand C6433) costituisce un hub per l’ospitalità dei partecipanti, punto d’incontro che mostra al contempo applicazioni innovative con piastrelle italiane.

Ancora una volta, i visitatori, all’interno dello stand Ceramics of Italy “Strada Dinamica” progettato da e+i Studio, si trovano immersi in un paesaggio urbano tutto italiano: una piazza in cui sono disposte panchine, tavolini e un bar-caffetteria italiano, tutti rivestiti in gres porcellanato. Lo stand ospita anche un desk informativo dove i visitatori possono conoscere meglio gli espositori del Padiglione italiano e le iniziative del settore; inoltre, possono sostare, prendendosi una pausa dalla visita del percorso espositivo, per sorseggiare un caffè o gustarsi un tipico gelato italiano nel pomeriggio da martedì a giovedì.

Quest’anno, lo stand Ceramics of Italy ospita una nuova mostra volta ad esporre i progetti vincitori del Ceramic of Italy Tile Competition 2022 ed il loro ingegnoso uso della ceramica e del gres porcellanato italiani. I progetti vincitori sono presentati attraverso un grande display grafico che ne evidenzia ogni dettaglio.

Grazie all’attenzione che Coverings 2022 rivolge al benessere e all’ambiente, al lusso senza tempo e alla vita all’aperto, i visitatori hanno la possibilità di vedere nel Padiglione Italiano un’ampia varietà di nuove collezioni di piastrelle e prodotti per la posa che riflettono queste tendenze. I produttori italiani continuano a sperimentare con pattern e colori vivaci, incorporando tonalità brillanti, decori artistici simili a carte da parati e motivi biofilici che riempiono gli spazi di energia positiva. Le innovazioni nella stampa digitale hanno anche portato i produttori italiani a produrre pietre iperrealistiche e varietà di marmi esotici che donano un senso di eleganza e glamour agli interni. E, dagli innovativi sistemi per pavimenti sopraelevati alle piastrelle colorate e lucide per rivestimenti esterni, i visitatori trovano un’abbondanza di prodotti progettati specificamente per gli spazi esterni.

 

Pam Panorama: avviata la procedura di licenziamento collettivo su tutto il territorio nazionale

Pam Panorama: avviata la procedura di licenziamento collettivo su tutto il territorio nazionaleSi sono svolte lo scorso 1° aprile le assemblee nel punto vendita di Sassuolo di Pam Panorama  da parte delle Organizzazione Sindacali Filcams Cgil e Fisascat Cisl a fronte dell’avvio della procedura di licenziamento collettivo con contestuale dichiarazione di esuberi da parte del gruppo, che coinvolgerà anche il punto vendita di Sassuolo.

Purtroppo è arrivata la conferma di quelle che sono state le preoccupazioni espresse negli ultimi mesi dai sindacati e che hanno portato a scioperi e mobilitazioni da parte dei lavoratori. “Nei mesi scorsi, seppur con grande difficoltà, si era iniziato a ragionare di organizzazione del lavoro – dichiarano Cinzia Pinton Filcams Cgil Sassuolo e Pascale Milone Fisascat Cisl Emilia Centrale – Ma purtroppo il percorso si è interrotto nel momento in cui l’azienda ha per l’ennesima volta messo in atto un atteggiamento non utile a trovare soluzioni condivise con le Organizzazioni Sindacali”.

“Siamo di fronte ad un’azienda che è presente con diversi punti vendita in tutta Italia e che continua ad avere risultati di bilancio positivi – aggiungono i sindacati – Più volte le Organizzazioni sindacali hanno richiesto e sollecitato un piano industriale propedeutico al rilancio di alcuni punti vendita senza aver mai avuto un riscontro, e di converso l’azienda ha presentato un piano di riduzione dei costi che prevede il licenziamento di 255 lavoratrici e lavoratori sul territorio nazionale, di cui 16 sul punto vendita di Sassuolo”.

Per le Organizzazioni Sindacali queste modalità di relazioni, improntate su azioni unilaterali e non condivise non sono accettabili. “Altresì – continuano le sindacaliste di Filcams Cgil e Fisascat Cisl – riteniamo non lungimirante un approccio aziendale dove le risorse umane sono ritenute una zavorra e quindi un costo da tagliare e non una risorsa su cui investire. Il prossimo appuntamento, fissato per il 12 aprile prossimo, dovrà aprire un confronto per trovare soluzioni alternative alla procedura di licenziamento aperta dall’azienda in quanto, dietro quei numeri dichiarati in esubero, ci sono persone in carne ed ossa e famiglie che non possono essere sbattute in mezzo alla strada”.

“Nelle assemblee fatte nel punto vendita di Sassuolo, che hanno visto una straordinaria  partecipazione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori, abbiamo registrato una forte preoccupazione e la volontà di contrastare questa scelta dell’azienda attraverso tutte le iniziative di lotta che verranno decise sia a livello nazionale che locale. Chiediamo che anche le istituzioni e la politica, sia locale che nazionale, prenda posizione nei confronti di un’azienda che sta gettando nella disperazione centinaia di famiglie privandole del bene primario che è il lavoro’’, concludono le sindacaliste.

 

 

Papilloma Virus, al via le vaccinazioni gratuite per le donne di 25 anni

Papilloma Virus, al via le vaccinazioni gratuite per le donne di 25 anniÈ partita la campagna di vaccinazione regionale gratuita rivolta alle donne di 25 anni per invitarle a difendersi dal Papilloma Virus (HPV) attraverso la vaccinazione. In questi giorni l’Azienda USL di Modena ha iniziato a inviare un SMS informativo a tutte le destinatarie che rientrano nel target della campagna vaccinale – le donne nate dal 1/1/1994 al 31/12/1997 mai vaccinate in precedenza contro il Papilloma Virus – invitandole a prenotare compilando il form disponibile all’indirizzo www.ausl.mo.it/vaccinazione-hpv.

Alla pagina dedicata è riportata la nota informativa ed elencata la documentazione da stampare e presentare il giorno dell’appuntamento. Il vaccino attualmente in uso è Gardasil 9, che offre protezione verso 9 sierotipi di HPV, e prevede 3 dosi (a distanza di 2 e 6 mesi dalla prima dose).

L’obiettivo di questa campagna è andare a raggiungere anche tutte quelle donne che, pur rientrando nel target delle 25enni, negli anni scorsi principalmente a causa della pandemia e del conseguente lockdown non hanno effettuato la vaccinazione.

Ormai da diversi anni, in tutta l’Emilia-Romagna viene garantita la vaccinazione gratuita alle ragazze e ai ragazzi dodicenni (cioè dal compimento degli 11 anni) tramite chiamata attiva.  Tutti gli assistiti dall’Ausl di Modena, nel dodicesimo anno di vita, vengono inviatati ad effettuare la vaccinazione tramite una lettera inviata a casa dalla Pediatria di Comunità. I ragazzi nati a partire dal 2006, non vaccinati contro il papilloma virus, possono prenotare contattando la Pediatria di Comunità del proprio Distretto di Residenza, la prestazione per i maschi è gratuita fino al compimento dei 18 anni.

Il Servizio sanitario regionale offre la vaccinazione anche alle persone maggiorenni e ai ragazzi nati prima del 2006 negli ambulatori vaccinali delle Aziende USL a un prezzo agevolato.

 

La malattia e i rischi

Il Papilloma Virus HPV è una delle malattie a trasmissione sessuale più comuni e può provocare infezioni dell’apparato genitale femminile e maschile. Il rischio di contrarre l’infezione comincia col primo contatto sessuale e può durare per tutta la vita. Per le donne l’incidenza è più alta intorno ai 25 anni mentre per gli uomini resta elevata anche nelle età successive. L’uso del profilattico riduce il rischio ma non protegge completamente da questo virus che può infettare anche la cute non protetta dal preservativo.

Generalmente le infezioni da HPV sono transitorie, asintomatiche e nella maggior parte dei casi guariscono spontaneamente ma in alcuni casi possono provocare alterazioni cellulari delle mucose genitali (collo dell’utero, vulva, vagina, ano, pene e orofaringe) che, se persistenti e non curate, possono evolvere in tumori.

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