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martedì, 15 Luglio 2025
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Montagna, il Consiglio dei Ministri approva il disegno di legge sulla montagna

Montagna, il Consiglio dei Ministri approva il disegno di legge sulla montagna
Barbara Lori (Copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

“Un segnale importante di attenzione rispetto ad un ambito, quello della montagna, che può e deve essere valorizzato, anche per lo straordinario contributo che può dare alla ripartenza del sistema-Paese, anche nella prospettiva della sostenibilità ambientale”.

E’ il commento di Barbara Lori assessore alla Montagna, Parchi e Forestazione, Aree Interne, Programmazione territoriale, Pari Opportunità della Regione Emilia-Romagna al disegno di legge sulla montagna, approvato stamani dal Consiglio dei ministri.

“E’ un provvedimento che va nella giusta direzione- aggiunge Lori- al quale le Regioni hanno dato un contributo importante in termini di proposte e indicazioni, e che sancisce un cambio di passo importante e necessario affinchè la montagna possa esprimere tutte le proprie potenzialità”.

“Ringrazio il ministro Gelmini – conclude Lori – per l’impegno che ha profuso nel portare a compimento un progetto importante, che avrà bisogno delle risorse necessarie per poter dare una risposta concreta per chi abita la montagna, per chi ci lavora e per chi crede che quel contesto possa essere uno degli assi portanti della ripartenza anche in termini economici”.

Sassuolo: sventato tentativo di assalto a banca

Sassuolo: sventato tentativo di assalto a bancaUn tentativo di assalto alla banca, è stato sventato la scorsa notte, grazie all’avanzato sistema di videosorveglianza e all’attivazione immediata dei Carabinieri.

Dopo le una, due individui vestiti di scuro e con il volto travisato da cappucci si sono avvicinati all’ingresso della filiale della Banca Sella di Sassuolo, tentando di entrare.  L’avanzato sistema di video sorveglianza attivo hx24 della Banca ha rilevato l’anomalia consentendo di attivare i sistemi di allarme e di allertare immediatamente la Centrale Operativa dei Carabinieri.

L’arrivo delle pattuglie dell’Arma in pochi minuti sul posto non ha dato tempo ai malintenzionati di concludere il proposito criminoso, costringendoli a fuggire poco prima dell’arrivo delle pattuglie.

 

 

M’illumino di Meno 2022: venerdì Iren “spegne” le proprie sedi aziendali dalle 19 alle 22

M’illumino di Meno 2022: venerdì Iren “spegne” le proprie sedi aziendali dalle 19 alle 22Il Gruppo Iren aderisce all’edizione 2022 di M’illumino di meno, l’iniziativa dedicata al risparmio energetico e agli stili di vita sostenibili promossa da Caterpillar Radio2 con Rai per il Sociale.

Per sensibilizzare i territori sull’importanza della transizione energetica e sulla necessità, mai come ora, di mettere in campo azioni per ridurre i consumi ed il nostro impatto ambientale, domani, venerdì 11 marzo, dalle 19 alle 22 verranno spente le insegne luminose di tutte le principali sedi operative in Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna. Gli edifici aziendali coinvolti saranno quelli di Genova, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Torino e Vercelli.

A Torino verranno spente le insegne anche delle centrali di cogenerazione di Torino Nord e Moncalieri ed in città sarà sospesa l’illuminazione della Mole Antonelliana e delle arcate dei ponti storici sul Po.

Le attività del Gruppo Iren per M’illumino di meno troveranno spazio anche sui canali social dell’azienda, dove verranno pubblicati video con alcuni consigli pratici sul risparmio energetico e contenuti sulle buone pratiche da adottarsi negli uffici e nei  luoghi di lavoro per risparmiare energia.

“Racconti di un giovane medico”: recital domenica al Pala AVF

“Racconti di un giovane medico”: recital domenica al Pala AVFDomenica 13 marzo 2022 alle ore 17:30 andrà in scena “Racconti di un giovane medico” di Michail Bulgakov presso il Pala AVF in Piazza Ciro Menotti a Fiorano Modenese, eseguito dal Border Trio. L’evento è organizzato da AVF (Ass. Volontari Fiorano) in collaborazione con il Circolo Culturale Artemisia e l’Associazione Star Bene.

Si tratta di un recital di racconti che hanno come protagonista un neolaureato in medicina, messo a capo di un piccolo ospedale di campagna, dove è tenuto ad affrontare per la prima volta le responsabilità, i rischi ed i disagi della professione medica. Faustino Stigliani voce narrante, Maurizio Casini testi e voce narrante, Claudio Ughetti fisarmonica.

A seguire è previsto un aperitivo. Ingresso gratuito con green pass rafforzato e mascherina FFP2.

 

2.577 nuovi casi Covid oggi (10/3) in regione. Più di 2.500 guariti, calano ancora i ricoveri

2.577 nuovi casi Covid oggi (10/3) in regione. Più di 2.500 guariti, calano ancora i ricoveriDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.207.297 casi di positività, 2.577 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.246 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 10.632 molecolari e 9.614 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 12,7%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.201.153 dosi; sul totale sono 3.761.330 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,6 %. Le terze dosi fatte sono 2.683.022.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 62 (-2 rispetto a ieri, pari al -3,1%), l’età media è di 65,6 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.070 (-23 rispetto a ieri, -2,1%), età media 74,1 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 6 a Parma (-2); 4 a Reggio Emilia (+1); 8 a Modena (invariato); 25 a Bologna (invariato); 4 a Imola (+1); 3 a Ferrara (invariato); 2 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (invariato); 1 a Cesena (invariato); 7 a Rimini (-2).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 41,3 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 786 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 248.053), seguita da Modena (326 su 187.076); poi Reggio Emilia (276 su 132.937), Rimini (203 su 118.971), Ferrara (199 su 82.763) e Parma (185 su 98.518); quindi Ravenna (173 su 111.108), Cesena (139 su 68.152), Forlì (118 su 57.036) e Piacenza (97 su 65.321); infine il Circondario imolese, con 75 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 37.362.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 28.180 (+46). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 27.048 (+71), il 96% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 2.518 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.163.071.

Purtroppo, si registrano 13 decessi:

  • 2 in provincia di Piacenza (entrambi uomini di 85 e 99 anni)
  • 3 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 96 anni e due uomini di 83 e 89 anni)
  • 2 in provincia di Bologna (entrambe donne di 88 e 101 anni)
  • 2 in provincia di Ferrara (entrambi uomini di 57 e 84 anni)
  • 1 in provincia di Ravenna (un uomo di 98 anni)
  • 2 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 89 anni e un uomo di 92)
  • 1 in provincia di Rimini (una donna di 76 anni).

Non si registrano decessi a Parma, Modena e nel Circondario imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.046.

Federconsumatori: insostenibile il costo dei carburanti, necessario azzerare le accise

Federconsumatori: insostenibile il costo dei carburanti, necessario azzerare le acciseContinua la corsa dei prezzi dei carburanti, che oggi superano quota 2,00 Euro al litro (nel dettaglio 2,12 la benzina e 2,17 il diesel).

Un costo insostenibile per gli automobilisti e per tutti i cittadini, che pagano tali aggravi in termini di rincari generalizzati sui prezzi di beni e servizi. L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha aggiornato le stime relative agli aggravi che le famiglie dovranno fronteggiare nel 2022, calcolando che i rincari complessivi ammonteranno a +2.354,98 Euro. Di questi, ben 478 sono imputabili ai soli carburanti, visti gli aumenti già registrati da gennaio ad oggi.

Si tratta di una situazione allarmante, che il Governo è chiamato ad affrontare con urgenza disponendo l’azzeramento totale delle accise e una forma di sgravio ulteriore, ad esempio sotto forma di credito di imposta, per i mesi di marzo e aprile, per le aziende di autotrasporto. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che oltre l’86% dei beni nel nostro Paese sono trasportati su gomma, per questo è fondamentale intervenire per scongiurare il blocco delle attività di fornitura di beni nei punti vendita, che comporterebbe difficoltà nel reperimento dei prodotti, corsa all’accaparramento e possibili fenomeni speculativi.

Le accise, che da tempo gravano sui carburanti, sono aggravate dall’IVA: un meccanismo assurdo ed inspiegabile che denunciamo da tempo e che, oggi, appare ancor più inaccettabile.

“Ecco perché, al fianco di una necessaria riforma e revisione complessiva di accise e oneri che appesantiscono i costi di bollette e carburanti, è necessario avviare in questa fase misure straordinarie, agendo immediatamente per decreto.” Afferma Michele Carrus, Presidente di Federconsumatori.

Azzerando le accise (che ammontano a circa 0,72 Euro al litro per la benzina e 0,62 per il gasolio), la benzina oggi costerebbe 1,39 Euro al litro e il gasolio 1,55 Euro al litro, con un risparmio, in termini annui, di circa 874 Euro.

Un risparmio ulteriore, pari a 228 Euro annui, si avrebbe applicando ai carburanti l’IVA agevolata al 10% e non, come avviene oggi, al 22%.

Inoltre, invitiamo ad effettuare maggiori controlli e a sanzionare severamente chi tenta di lucrare su tale situazione, aumentando impropriamente i prezzi già così elevati o facendo leva su costi più convenienti per vendere carburante contraffatto.

Harley, Dante e Giotto: la “delegazione canina” di futuri soccorritori in visita al sindaco di Formigine

Harley, Dante e Giotto: la “delegazione canina” di futuri soccorritori in visita al sindaco di Formigine
Perfetto, Carbone, Costi, Lotti e Balestrazzi

Sono Harley, Dante e Giotto: la femminuccia un bellissimo esemplare di Golden Retriever e i due maschietti Border Collie dal temperamento effervescente!

La “delegazione canina” ha fatto visita, con i proprietari Luca Lotti e Pasquale Perfetto e l’istruttore cinofilo Roberto Carbone, al Sindaco di Formigine Maria Costi. Si tratta infatti di animali molto speciali: con i padroni volontari dell’Avap, una volta superato l’addestramento, potranno prestare soccorso in caso di emergenze come il terremoto, oppure ricercare persone.

Il Corpo formiginese dei Volontari di Pronto Soccorso, rappresentato nell’occasione anche dal tesoriere Mirko Balestrazzi, si dimostra ancora una volta all’avanguardia, nel continuo aggiornamento sulle reali esigenze di servizio in situazioni di crisi ed emergenza.

I cani vengono addestrati dai volontari di Mera, associazione con sede a Sassuolo che ha una stretta collaborazione con Avap ed è iscritta alla Consulta Provinciale del Volontariato per la Protezione Civile di Modena. Mera è attiva da più di 10 anni e conta ben 24 unità cinofile, 18 delle quali hanno conseguito il brevetto operativo rilasciato dalla Regione Emilia-Romagna.

I volontari dell’Avap, e i loro cani, sono stati invitati dal Sindaco all’incontro partecipativo sul nuovo Piano comunale di Protezione Civile che si terrà martedì 22 marzo.

La Chiesa di Reggio Emilia-Guastalla si prepara all’ingresso dell’Arcivescovo Giacomo Morandi

La Chiesa di Reggio Emilia-Guastalla si prepara all’ingresso dell’Arcivescovo Giacomo MorandiLa Chiesa di Reggio Emilia-Guastalla si prepara ad accogliere il nuovo pastore, l’Arcivescovo Giacomo Morandi. Il Vicario Generale monsignor Alberto Nicelli convoca tutta la Comunità diocesana domenica 13 marzo alle ore 16.30 nella Cattedrale Santa Maria Assunta di Reggio Emilia per la solenne Concelebrazione eucaristica che costituisce il momento culminante per l’inizio del ministero pastorale del nuovo Vescovo.

La giornata sarà scandita da vari momenti: in mattinata, giungendo da Modena, monsignor Morandi incontrerà la comunità di Rubiera, visiterà la Casa Circondariale e la Casa della Carità di San Giuseppe a Reggio Emilia, il Monastero delle Serve di Maria in Montecchio e sempre a Montecchio pranzerà con i sacerdoti ospiti della Casa del Clero. Nel pomeriggio l’Arcivescovo si recherà alla Basilica della Ghiara a Reggio Emilia, dove incontrerà i giovani. Dopo la preghiera di affidamento alla Beata Vergine, raggiungerà piazza Prampolini; qui riceverà il saluto delle autorità civili e militari prima di entrare nella Cattedrale per la solenne Concelebrazione eucaristica.

L’arrivo di monsignor Giacomo Morandi in piazza sarà annunciato dal suono delle campane ad opera dei membri dell’Associazione Campanari Reggiani; inoltre, ad accompagnare il momento del saluto alle autorità civili e militari sarà presente il gruppo degli Ottoni dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Peri-Merulo, composto da Giacomo Fiorio, Gabriele Andreoli, Sara Benassi, Daniele Nardi e Gianluigi Paganelli.

A concelebrare la santa Eucarestia, oltre al clero reggiano-guastallese con il vescovo emerito Adriano Caprioli, a monsignor Nicelli e a sacerdoti dell’Arcidiocesi modenese, è attesa una ventina di vescovi, comprendendo i cardinali Camillo Ruini e Luis Francisco Ladaria Ferrer, gesuita, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Hanno finora confermato la presenza a Reggio Emilia diversi vescovi e arcivescovi della nostra regione ecclesiastica: il Metropolita Erio Castellucci (Modena-Nonantola e Carpi), Lorenzo Ghizzoni (Ravenna-Cervia), Gian Carlo Perego (Ferrara-Comacchio), Enrico Solmi (Parma), Adriano Cevolotto (Piacenza-Bobbio), Giovanni Mosciatti (Imola), Livio Corazza (Forlì-Bertinoro) e Francesco Lambiasi (Rimini). Ancora, ci saranno i vescovi Daniele Gianotti (Crema), Gian Marco Busca (Mantova), Mauro Parmeggiani (Tivoli e Palestrina) e Simon Kulli (Sapë in Albania) e i vescovi emeriti Luciano Monari (Brescia), Lino Pizzi (Forlì-Bertinoro) e Paolo Rabitti (Ferrara-Comacchio).
L’accesso dei fedeli a piazza Prampolini e alla Cattedrale sarà consentito dalle ore 15. Per favorire la partecipazione saranno disponibili numerosi posti a sedere anche in piazza con l’ausilio di un maxischermo; in caso di cattivo tempo, sarà posizionato un maxischermo nella Basilica di San Prospero. La celebrazione si svolgerà nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, con utilizzo della mascherina (raccomandata FFP2), distanziamento, igienizzazione delle mani.

Il Centro Diocesano Comunicazioni Sociali trasmetterà l’evento in diretta streaming sul canale YouTube La Libertà Tv a partire dalle ore 15 e renderà disponibile la trasmissione alle emittenti televisive (Telereggio sul canale 13 e Teletricolore sui canali 99 e 97).

I sottoprodotti, un webinar rivolto alle aziende

 

I sottoprodotti, un webinar rivolto alle aziende
Copyright immagine: Regione Emilia Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Banzi Liviana

Unioncamere e le Camere di commercio dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con la Sezione regionale Emilia-Romagna dell’Albo nazionale Gestori Ambientali e con il supporto tecnico di Ecocerved, promuovono due giornate di approfondimento in tema di sottoprodotti.

Il primo approfondimento è in programma venerdì 11 marzo (ore 9.30-12.30) sul tema “Individuare, gestire e valorizzare i sottoprodotti: benefici per l’ambiente e opportunità per le imprese”.

I residui di un processo produttivo possono essere considerati sottoprodotti e non rifiuti quando il produttore dimostra che, pur non essendo l’obiettivo primario del ciclo produttivo, tali residui possono essere riutilizzati nello stesso o in un successivo processo dal produttore medesimo o da parte di terzi.

L’obiettivo della giornata formativa è di fornire un quadro della disciplina per aiutare le imprese ad individuare le concrete possibilità di utilizzo degli scarti di produzione e cogliere le opportunità che ne derivano in ottica di economia circolare.

Relatori: Laura Bertella Unioncamere Emilia-Romagna, Manuela Masotti- Ecocerved, Elena Bosi – Regione Emilia-Romagna Scarica programma

Il legislatore, con il Decreto Ministeriale n. 264/16, non ha previsto strumenti probatori “necessari” per dimostrare la sussistenza delle condizioni richieste dalla legge per la qualifica di “sottoprodotto”. Il produttore del sottoprodotto ha la facoltà di scegliere autonomamente gli strumenti di prova.

Nel corso della giornata saranno analizzati gli strumenti (es. la scheda tecnica e l’elenco dei sottoprodotti) messi a disposizione degli operatori per sostenere l’onere della prova e aiutare gli organi di controllo nella verifica della sussistenza delle condizioni normative previste di cui all’art. 184 bis del D.lgs. 152/06.

L’evento è dedicato a responsabili ambiente di enti e imprese produttori di residui di produzione, consulenti, professionisti e associazioni di categoria.

L’iscrizione al webinar è gratuita e deve essere effettuata dal sito di Unioncamere regionale (www.ucer.camcom.it).

Per informazioni, tel. 051 6377034 e-mail:valentina.patano@rer.camcom.it

 

PROGRAMMA

INTRODUZIONE

Laura Bertella- responsabile Area Promozione Impresa Unioncamere Emilia-Romagna

SOTTOPRODOTTI (DM 264/2016) 

Manuela Masotti- esperta ambientale Ecocerved

Elementi Caratterizzanti:

  • Schede tecniche
  • Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo
  • Iscrizione al registro sottoprodotti elencosottoprodotti.it
  • Esperienze e testimonianze

ESEMPI APPLICATIVI IN EMILIA-ROMAGNA
Elena Bosi – funzionario Servizio giuridico dell’ambiente, rifiuti bonifica siti contaminati e servizi pubblici ambientali Regione Emilia-Romagna

 

Iscrizioni

La capienza massima per ciascun webinar è di 500 partecipanti.
Le iscrizioni verranno chiuse al raggiungimento del numero massimo consentito. Sarà data priorità alle imprese emiliano-romagnole

Per iscriversi compilare il modulo online

https://conference-web-it.zoom.us/webinar/register/WN_UJRmDuolRYSrslYnffGfzA

Emergenza famiglie e associazioni, Savigni (PD): “Le nostre proposte per far fronte alla crisi”

Emergenza famiglie e associazioni, Savigni (PD): “Le nostre proposte per far fronte alla crisi”“Già messe a dura prova dagli effetti della pandemia, solo parzialmente attenuati dagli aiuti statali, le famiglie italiane, e le realtà associative che le supportano, sono colpite dagli incredibili rincari dei prezzi delle bollette, che si vanno a sommare a quelli già visti nel 2021. Una situazione che nel distretto sassolese ha delle ricadute ancora più gravi, perché molte aziende, a causa dell’incremento dei prezzi del gas e della difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime, stanno già annunciando lo spegnimento dei forni e la cassa integrazione. Questo potrebbe coinvolgere migliaia di famiglie, nel distretto; e già si vedono crescere le diseguaglianze sociali ed economiche Il timore diffuso è che il rincaro dei costi energetici si prolunghi anche dopo la fine della crisi, che ci auguriamo possa avvicinarsi, soprattutto per i popoli coinvolti”.

Così Mimma Savigni, Capogruppo PD in consiglio comunale, che prosegue: “Nella nostra realtà locale, vogliamo indicare due possibili settori di intervento, per sostenere la collettività: quello delle associazioni e quello delle famiglie. Il mondo delle associazioni culturali, di volontariato e sportive non ce la fa più a stringere la cinghia: se le associazioni tutte dovessero chiudere,  verrebbero a mancare, a tante persone di tutte le età, dai 5 ai 95 anni, occasioni di socialità, cura, cultura che spesso trovano solo in questi spazi. Abbiamo il timore che oltre alle famiglie, il mondo associativo non riesca  a reggere i costi di gestione di quegli spazi in cui si danno tanti servizi alle persone fragili e alle fasce più deboli della popolazione. Già la pandemia, imponendo le chiusure, ha messo in pericolo la sopravvivenza di questa realtà, spesso poco attenzionata dai media, ma così importante perchè garantisce coesione sociale e spazi di aggregazione.

Proporremo, con un odg che presenteremo in consiglio, alcune azioni concrete per aiutare le associazioni a sostenere i costi di gestione degli spazi, e renderli più efficienti dal punto di vista dei consumi. Sul fronte delle famiglie, chiediamo di nuovo ciò che abbiamo chiesto da tempo, e che non ha trovato risposta: ridurre le tariffe tari, e eliminare l’assurdo incremento dei servizi scolastici per le famiglie che non pagano attraverso banca (e che, temiamo, aumenteranno). Questo si può e si deve fare subito. Ma ci aspettiamo anche azioni mirate sul bilancio comunale, con una variazione significativa che destini risorse importanti di sostegno alle famiglie; e – conclude Mimma Savigni – invitiamo l’amministrazione a intraprendere un’azione di formazione e informazione ai cittadini, per aiutarli a ridurre i consumi in modo consapevole e a rapportarsi al mercato dei fornitori”.

Coldiretti: guerra in Ucraina taglia del 10% le razioni a mucche, maiali e polli negli allevamenti italiani

Coldiretti: guerra in Ucraina taglia del 10% le razioni a mucche, maiali e polli negli allevamenti italianiLa guerra in Ucraina taglia fino al 10% le razioni di cibo a mucche, maiali e polli negli allevamenti italiani che si trovano a fronteggiare la peggiore crisi alimentare per gli animali dalla fine del secondo conflitto mondiale a causa dell’esplosione dei costi dei mangimi e del blocco alle esportazioni di mais dall’Ucraina ed anche dall’Ungheria, con una decisione unilaterale di Budapest che compromette il mercato unico europeo e mina le fondamenta stesse dell’Unione Europea. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in riferimento alla drammatica situazione nelle fattorie italiane che sono costrette a lavorare in perdita per riuscire a nutrire i propri animali per effetto della carenza di materie prime che ha costretto ai primi razionamenti anche i supermercati con Unicoop Firenze dove si è deciso di mettere un tetto per chi compra olio di semi di girasole, farina e zucchero

La decisione degli allevamenti sta – sottolinea la Coldiretti – provocando effetti sulle forniture alimentari con riduzioni della produzione di latte, carne e uova in un’Italia che è già pesantemente deficitaria in tutti i settori dell’allevamento e produce appena il 51% della carne bovina, il 63% della carne di maiale e i salumi, il 49% della carne di capra e pecora mentre per latte e formaggi si arriva all’84% di autoapprovvigionamento.

Con la decisione dell’Ungheria di ostacolare le esportazioni nazionali di cereali, soia e girasole, è a rischio un allevamento tricolore su quattro che dipende per l’alimentazione degli animali dal mais importato dal Paese di Orban e dall’Ucraina che hanno di fatto bloccato le spedizioni e rappresentano i primi due fornitori dell’Italia del prezioso e indispensabile cereale. Dall’Ungheria sono arrivati in Italia ben 1,6 miliardi di chili di mais nel 2021 mentre altri 0,65 miliardi di chili dall’Ucraina per un totale di 2,25 miliardi di chili che rappresentano circa la metà delle importazioni totali dell’Italia che dipende dall’estero per oltre la metà (53%) del proprio fabbisogno, secondo le analisi della Coldiretti.

L’Italia è costretta ad importare materie prime agricole a causa – sottolinea Coldiretti – dei bassi compensi riconosciuti agli agricoltori che sono stati costretti a ridurre di quasi 1/3 la produzione nazionale di mais negli ultimi 10 anni durante i quali è scomparso anche un campo di grano su cinque con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati perché molte industrie per miopia hanno preferito continuare ad acquistare per anni in modo speculativo sul mercato mondiale, approfittando dei bassi prezzi degli ultimi decenni, anziché garantirsi gli approvvigionamenti con prodotto nazionale attraverso i contratti di filiera sostenuti dalla Coldiretti.

“Siamo di fronte ad una nuova fase della crisi, dopo l’impennata dei prezzi arriva il rischio concreto di non riuscire a garantire l’alimentazione del bestiame” avverte il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel precisare che “da salvare ci sono tra l’altro 8,5 milioni di maiali, 6,4 milioni di bovini e oltre 6 milioni di pecore, oltre a centinaia di milioni di polli e tacchini”.

L’aumento delle quotazioni dei cereali, ai massimi da un decennio, sta mettendo in ginocchio gli allevatori italiani che – evidenzia Coldiretti – devono affrontare aumenti vertiginosi dei costi a fronte di compensi fermi su valori insostenibili. Ad esempio – continua Coldiretti – il costo medio di produzione del latte, fra energia e spese fisse, ha raggiunto i 46 centesimi al litro secondo l’ultima indagine Ismea, un costo molto superiore rispetto al prezzo di 38 centesimi riconosciuto a una larga fascia di allevatori.

“E’ a rischio il futuro della fattoria italiana se non vengono riconosciuti i giusto compensi che tengano conto dei costi di produzione sempre più alti, dalla bolletta energetica ai mangimi” afferma Prandini nel sottolineare che è “una crisi che colpisce un sistema che ogni giorno lavora per garantire un settore che complessivamente tra latte, carne e uova genera un giro d’affari di circa 40 miliardi di euro ed è ai primi posti nel mondo per qualità e sostenibilità. “La stabilità della rete zootecnica italiana ha un’importanza che non riguarda solo l’economia nazionale ma ha una rilevanza sociale e ambientale” conclude il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel ricordare che “quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate, dall’interno alla montagna”.

“Il mondo ha bisogno delle donne”

“Il mondo ha bisogno delle donne”
Consegna assegno (Susanna Zaccaria e Paola Pavanini)

E’ stato consegnato oggi all’associazione “Casa delle donne per non subire violenza Onlus” nella loro sede bolognese di Via dell’Oro l’assegno da 24.876,47 euro, raccolti attraverso l’iniziativa “Il mondo ha bisogno delle donne”, la raccolta fondi promossa da Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, che da ormai otto anni rappresenta un’occasione per lanciare un forte messaggio di solidarietà e che permette di sostenere progetti e associazioni che si occupano di diritti e benessere delle donne, oltre che di lotta alla violenza di genere.

Nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar dell’Emilia Romagna la raccolta fondi, che si è svolta dal 21 febbraio all’8 marzo, ha visto una grande partecipazione da parte dei clienti dell’insegna dell’abete che, al momento del pagamento della spesa, hanno scelto di arrotondare lo scontrino per 24.274 volte, donando così direttamente in cassa una cifra complessiva di 24.876,47 euro.
I fondi raccolti nei negozi emiliano-romagnoli sono stati destinati ai progetti sociali della “Casa delle donne per non subire violenza Onlus”, associazione con sede a Bologna, impegnata a contrastare ogni forma di violenza di genere e promuovere attività legate al cambiamento culturale, alla sensibilizzazione e prevenzione del fenomeno della violenza su donne e bambini.

Il Centro antiviolenza offre servizi gratuiti per le donne che subiscono violenza, quali colloqui individuali per progettare un percorso di uscita dalla situazione di violenza, gruppi di sostegno, informazione e consulenza legale, accompagnamento ai servizi socio-sanitari, lo sportello di orientamento e accompagnamento al lavoro, il sostegno alla genitorialità e il supporto psicologico ai minori vittime di violenza. Inoltre, l’associazione gestisce strutture di ospitalità a indirizzo segreto dove le donne possono trovare protezione anche insieme ai loro figli e alle loro figlie durante il percorso di fuoriuscita dalla violenza.

La Casa delle donne dal 1990 al 2021 ha sostenuto il percorso di uscita dalla violenza di 14.158 donne Solo nel 2021, sono state accolte 836 donne che hanno subito violenza. Di queste, 638 si sono rivolte alla Casa per la prima volta, mentre 198 hanno continuato il
percorso di uscita dalla violenza intrapreso negli anni precedenti. Delle 638 donne accolte per la prima volta nel 2021, 376 avevano figli/e, per un totale di 642 minori accolti, di cui circa il 60% ha subito qualche forma di violenza. Per quanto riguarda l’ospitalità, sono 116 (62 donne con 54 figli/e) le donne e i minori che nel 2021 sono state ospitate nelle case rifugio.

Alla consegna dell’assegno che si è svolta giovedì 10 marzo a Bologna nella sede di Casa delle donne per non subire violenza, hanno partecipato la presidentessa Susanna Zaccaria, Alessandro Urban, Direttore Regionale Aspiag Service per l’Emilia-Romagna, Paola Pavanini, Capo area vendite dirette dell’Emilia-Romagna di Aspiag Service e Salvatrice Di Grado, Responsabile Sviluppo e Costruzioni per Aspiag Service.

Susanna Zaccaria, Presidente della Casa delle donne per non subire violenza Onlus ha affermato: “Si tratta di una donazione importante, che contribuirà a sostenere il lavoro quotidiano della Casa delle donne. In questo momento di grande incertezza economica per noi è fondamentale impegnarci per garantire la qualità dei nostri servizi e portare avanti il nostro impegno contro la violenza sulle donne, e per farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutte e tutti. Penso per esempio al settore dell’ospitalità, che dovrà far fronte ad un aumento dei costi tuttora difficile da quantificare, e che rappresenta uno strumento fondamentale nelle strategie di contrasto alla violenza. Come ho già detto, nominare la questione della violenza sulle donne e la Casa delle donne all’interno dei supermercati, luoghi che hanno ancora una forte connotazione di genere poiché legati al lavoro di cura, è un passo importante nel contrasto alla violenza di genere. Il successo della raccolta fondi ha quindi un duplice significato, poiché rappresenta non solo un contributo concreto al lavoro della Casa, ma un’importante occasione di contatto con migliaia di persone. Sono oltre 24mila le persone che hanno preso parte all’iniziativa di raccolta fondi promossa da Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, un numero altissimo per cui siamo profondamente grate. Ringraziamo quindi tutte le persone che hanno scelto di donare, e Aspiag Service per aver reso possibile questa importante iniziativa”.

Alessandro Urban, Direttore Regionale Aspiag Service per l’Emilia Romagna, ha commentato: “Anche in un anno così complesso, il mondo Despar ha risposto in modo straordinario all’appuntamento con l’iniziativa “Il mondo ha bisogno delle donne”. L’entusiasmo e la partecipazione dimostrata dai clienti e da tutti i nostri colleghi dei punti vendita, senza i quali non sarebbe possibile il successo di iniziative come questa, ci ha permesso di raccogliere una somma importante che oggi consegniamo ad una realtà radicata in regione e profondamente impegnata nel contrasto alla violenza di genere. La nostra azienda è una grande famiglia in rosa dove circa il 65% dei colleghi è donna e questa raccolta fondi, insieme agli altri progetti ed iniziative che promuoviamo nel corso dell’anno, confermano l’impegno quotidiano del marchio dell’abete nell’essere ogni giorno in prima linea sui temi che interessano l’universo femminile”.

Paola Pavanini, Capo area vendite dirette dell’Emilia-Romagna di Aspiag Service, ha aggiunto: “Questa iniziativa dedicata alle donne, insieme agli altri progetti sociali che nel corso di tutto l’anno andiamo a sostenere in regione, confermano la nostra vocazione di essere azienda vicina ai territori in cui ci inseriamo e vicina alle persone più fragili. La violenza contro le donne è un fenomeno che continua a segnare drammaticamente le cronache quotidiane e siamo convinti che per contrastarla sia necessario promuovere una cultura della prevenzione per combattere le radici culturali che la generano. Grazie a questa iniziativa e alla grande risposta della nostra clientela, siamo orgogliosi di poter così sostenere una realtà d’eccellenza della nostra regione che quotidianamente si impegna per questa causa”.

La raccolta fondi “Il Mondo ha Bisogno delle Donne” è destinata a cinque associazioni che operano nelle regioni in cui Aspiag Service è presente e sono impegnate nella realizzazione di progetti a protezione della salute femminile e alla difesa e sostegno delle donne più fragili e vittime di violenza. Oltre a “Casa delle Donne per non subire violenza Onlus” in Emilia Romagna, sono stati scelti come destinatari dei fondi raccolti: in Veneto la ISSA School (International School of Surgical Anatomy), associazione no profit creata dai medici del Reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’IRCSS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella (VR) per progetti di ricerca per la cura dell’endometriosi, in Trentino “Centro di aiuto alla vita”, associazione impegnata nel sostegno a donne e coppie che si trovano ad affrontare una gravidanza in una situazione di difficoltà psicologica o economica, in Alto Adige, l’associazione “Frauen helfen Frauen” che riunisce volontarie che dedicano il loro tempo ad accompagnare donne che si trovano in situazioni di vita difficili, e in Friuli Venezia Giulia l’associazione “Voce Donna Onlus” impegnata nel contrasto alla violenza di genere.

Export e “Caro energia”: da UniCredit 3 miliardi a supporto delle PMI italiane

Export e “Caro energia”: da UniCredit 3 miliardi a supporto delle PMI italianeUniCredit mette in campo nuove soluzioni per aiutare le imprese a fronteggiare i recenti rincari energetici e delle materie prime e per supportare le aziende più esposte alle criticità emerse in queste settimane sul fronte degli scambi commerciali internazionali.

UniCredit ha infatti deciso di stanziare un plafond di 3 miliardi di euro per dare nuova e immediata liquidità alle piccole e medie aziende del Paese. Più nel dettaglio, la banca mette a disposizione una nuova linea di finanziamenti, con importo minimo di 10.000 euro e durata 12 mesi comprensiva di pre-ammortamento fino a 6 mesi, per le PMI che necessitano di grandi quantità di energia per alimentare la propria produzione e per quelle che devono fronteggiare esigenze straordinarie legate all’attuale situazione dei mercati internazionali.

La banca, infine, implementerà anche nuove attività di consulenza alle imprese e incontri informativi sui territori per approfondire il contesto di mercato e aiutarle a fronteggiare l’attuale scenario economico internazionale.

“UniCredit mette a disposizione un pacchetto di misure eccezionali per le Pmi del Paese che stanno subendo un ciclo di rialzi senza precedenti dei costi dell’energia e delle materie prime o che hanno registrato contrazioni nei ricavi derivanti da vendite estere – ha affermato Massimiliano Mastalia, Responsabile Corporate di UniCredit Italia. In quanto banca attenta alle esigenze del sistema produttivo, con questa iniziativa offriamo nuovi strumenti di sostegno per le esigenze di liquidità delle PMI dei settori maggiormente colpiti dai rincari (manifatturiero, metalmeccanico, trasporti, edilizia, ecc.) che rischiano una ulteriore compressione del proprio capitale circolante”.

 

Le filiali di UniCredit restano a disposizione per maggiori dettagli.

Lavoro: nasce l’Osservatorio permanente sugli infortuni e sulle malattie professionali in Emilia-Romagna

Lavoro: nasce l’Osservatorio permanente sugli infortuni e sulle malattie professionali in Emilia-Romagna
Copyright immagine: Regione Emilia Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Liviana Banzi

Denunciamo da sempre il persistere nel nostro Paese di un’emergenza legata agli infortuni e alle morti sul lavoro. Per questa ragione abbiamo deciso come CGIL Emilia-Romagna di dotarci di un “Osservatorio permanente sugli infortuni e sulle malattie professionali in Emilia Romagna”. Attraverso i dati resi disponibili dall’INAIL vogliamo così monitorare costantemente e denunciare quanto avviene nella nostra regione riguardo alla sicurezza dei luoghi di lavoro.

 

Nel 2021 l’Osservatorio nel periodo gennaio-dicembre 2021 registra:

  • 74.066 infortuni denunciati (+9,2% rispetto ai 67.816 del 2020);
  • 110 denunce di infortunio con esito mortale (-7,6% rispetto alle 119 del 2020);
  • 5.578 malattie professionali denunciate (+34,9% rispetto alle 4.136 del 2020).

 

I settori che nel 2021 hanno registrato il numero maggiore di morti sul lavoro in Emilia-Romagna sono:

  • trasporto e magazzinaggio (20 infortuni mortali denunciati);
  • costruzioni (18);
  • agricoltura (8);
  • commercio e riparazione (8);
  • metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (5);
  • industrie alimentari (4);
  • fabbricazione di altri macchinari (6).

 

Dopo un 2020 drammatico, il 2021 ha rappresentato il tentativo di agganciare la ripresa economica dopo le restrizioni dovute alla pandemia. Purtroppo, però, registriamo un nuovo aumento degli infortuni sul lavoro, che colpiscono in maniera più dura le lavoratrici e i lavoratori dei settori più fragili ed esposti (donne, migranti, precari, il sistema degli appalti e dei subappalti).

Basta osservare i dati dei settori in cui si registrano il maggior numero di denunce di infortunio: 5.391 denunce nella sanità (in cui si evidenziano gli effetti del Covid-19), 4.925 denunce nel commercio, 4.273 denunce nel settore del trasporto e magazzinaggio, 3.867 denunce nel settore delle costruzioni, 3.700 denunce in agricoltura e agroindustria.

I dati consegnano un imperativo: il tema della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro deve tornare ad essere una priorità assoluta per le istituzioni a tutti i livelli.

Nel 2021 in Italia hanno perso la vita sul lavoro 1.221 lavoratrici e lavoratori (una media di più di 3 al giorno), dei quali 110 in Emilia Romagna. Una strage insopportabile.

Chiediamo quindi con forza investimenti sulla prevenzione, sul rafforzamento dei controlli e degli organismi ispettivi, sulla formazione, sulla partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alla definizione dei modelli organizzativi che garantiscano la loro sicurezza.

C’è un legame indissolubile tra la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e la buona occupazione. Dove, al contrario, persistono fenomeni di sfruttamento, precarietà e illegalità, maggiore è il rischio di infortuni e morti sul lavoro.

Per queste ragioni, continuiamo a rivendicare più formazione – a partire dalle scuole e per ogni lavoratore e lavoratrice che comincia la sua attività in ogni luogo di lavoro -, più prevenzione, più controlli e sanzioni (nel quadro di una nuova stagione legislativa), più agibilità sindacali perché il sindacato e la contrattazione sono il primo antidoto contro le violazioni delle norme a tutela della salute e della sicurezza di lavoratrici e lavoratori.

Sabato 12 marzo è la “Giornata nazionale contro la violenza agli operatori sanitari e socio-sanitari”

Sabato 12 marzo è la “Giornata nazionale contro la violenza agli operatori sanitari e socio-sanitari”
Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Liviana Banzi

Corsi di formazione ad hoc per insegnare a medici e infermieri che lavorano nelle strutture sanitarie dell’Emilia-Romagna come gestire al meglio le situazioni critiche e i pazienti “difficili”. E poi un supporto psicologico personalizzato per aiutare gli operatori sanitari vittime di aggressioni fisiche o verbali sul luogo di lavoro a vincere lo stress e a superare il trauma vissuto.

Sono alcune delle iniziative messe in campo dalla Regione per fronteggiare le conseguenze degli episodi di violenza ai danni del personale impegnato nei servizi a diretto contatto con il pubblico, a partire dai Pronto soccorso degli ospedali.

Sabato 12 marzo si celebra la “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”, e anche in Emilia-Romagna, grazie all’impegno delle Aziende sanitarie e ospedaliere e di tutto il sistema sanitario regionale, si svolgeranno iniziative di sensibilizzazione.

La strategia regionale di contrasto a questo fenomeno – che travalica naturalmente i confini regionali e, dagli insulti alle minacce fino all’aggressione fisica, soprattutto da inizio pandemia coinvolge proprio coloro i quali sono in prima linea nel prestare assistenza –   è delineata chiaramente nelle “Linee di indirizzo per la prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori dei servizi sanitari e socio-sanitari”.

Un documento adottato nel 2020 dall’Assessorato regionale alle Politiche per la salute e che sarà ulteriormente potenziato nei prossimi anni nell’ambito del Piano regionale della prevenzione 2021-2025, licenziato nelle settimane scorse dalla Giunta regionale.

“La sicurezza e la serenità di chi lavora nelle strutture sanitarie- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- sempre e a maggior ragione in un periodo così complesso e difficile come quello che stiamo vivendo, devono andare di pari passo con l’obiettivo di tutelare la salute di tutti. Il personale sanitario ha dimostrato durante la pandemia, e lo dimostra ogni giorno, grande spirito di abnegazione, professionalità e impegno. Quindi è incredibile che venga aggredito, anziché essere ringraziato”.

“Con questa consapevolezza- conclude Donini- insieme alle Aziende sanitarie stiamo lavorando per fronteggiare il problema da un lato con progetti e azioni concrete rivolte al personale, dall’altro con iniziative di sensibilizzazione verso i cittadini proprio nella giornata dedicata a questo assurdo fenomeno”.

 

Gli interventi prioritari

Una delle priorità, nell’ambito degli interventi previsti dal “Piano per la prevenzione degli atti di violenza sugli operatori sanitari” che ciascuna Ausl deve predisporre in osservanza alle linee-guida regionali, è appunto la formazione degli operatori.

Quindi l’organizzazione di specifici corsi con il coinvolgimento di psicologi e altre figure professionali qualificate per insegnare a medici, infermieri e operatori socio-sanitari in prima linea le tecniche di “descaling”. Un termine tecnico che in sostanza significa imparare a relazionarsi in maniera corretta ed appropriata al paziente preso in carico, al fine di evitare il sorgere di situazioni “conflittuali” che potrebbero scatenare comportamenti all’insegna dell’aggressività.

Di qui anche i comportamenti raccomandati agli operatori sanitari, ad esempio mostrare disponibilità all’ascolto dei pazienti, mantenendo per tutto il tempo un atteggiamento rilassato e tranquillo.

I corsi di formazione secondo il piano regionale saranno estesi nel prossimo triennio a tutte le Aziende sanitarie territoriali, nella scia delle prime esperienze positive fin qui avviate.

È inoltre allo studio, sempre nell’ambito del Piano regionale della prevenzione 2021-2025, un progetto-pilota finalizzato alla creazione in ogni Ausl di uno sportello e/o ambulatorio in grado di offrire un supporto psicologico e cure adeguate agli operatori sanitari vittime di aggressioni sul luogo di lavoro. Un progetto inserito in più ampio piano di interventi sulla prevenzione dello stress negli ambienti di lavoro.

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 11 marzo 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 11 marzo 2022Nuvolosità variabile presente nel corso di tutta la giornata, più consistente sul settore centro-occidentale, ma con assenza di precipitazioni. Temperature minime in aumento con valori tra 0 e 2 gradi nei capoluoghi di provincia, qualche grado in meno nelle aree di aperta campagna, tra 3 e 5 gradi lungo la fascia costiera. Massime in diminuzione, comprese tra 8 e 11 gradi. Venti deboli orientali, a tratti moderati, specie lungo la fascia costiera, tendenti ad attenuarsi nella serata. Mare mosso.

(Arpae)

“Sciroppo di teatro”, il 12 e il 13 marzo ultimi appuntamenti a Maranello, Nonantola e Pavullo

“Sciroppo di teatro”, il 12 e il 13 marzo ultimi appuntamenti a Maranello, Nonantola e PavulloBambine e bambini a teatro con la ricetta del pediatra: è questa la sperimentazione al via in 22 Comuni dell’Emilia-Romagna grazie al progetto “Sciroppo di teatro. Un progetto per bambine, bambini e famiglie” di ATER Fondazione. I più piccoli dai 3 agli 8 anni, assieme ai loro accompagnatori, potranno andare a teatro anche con un voucher fornito dai pediatri e farmacisti dei Comuni coinvolti, per soli due euro a spettacolo. Nella provincia di Modena sono cinque i Comuni coinvolti nella rete di Sciroppo di Teatro: Modena, Bomporto, Maranello, Nonantola e Pavullo nel Frignano. In questi territori risiedono complessivamente oltre 13mila bambini e bambine dai 3 agli 8 anni di età. Per distribuire lo Sciroppo di Teatro si sono attivati in tutto 33 pediatri e 57 farmacie.

Ultimi appuntamenti di questa stagione di Sciroppo di teatro a Maranello, Nonantola e Pavullo. All’Auditorium Ferrari di Maranello l’appuntamento è per sabato 12 marzo alle ore 16:00 con Sonata per tubi della Compagnia Nando e Maila. Un insolito concerto fatto con pezzi di tubo che diventano strumenti. Finché una bambina sale sul palco e stravolge ogni armonia! Spettacolo adatto a partire dai 3 anni.

Al Teatro Troisi di Nonantola, domenica 13 marzo il Teatro dell’Orsa è in scena con Rodarissimo, una girandola di storie accompagnate dalla musica, ispirate alle Favole al telefono e a Tante storie per giocare. Spettacolo adatto a partire dai 4 anni.

Domenica 13 marzo alle ore 16:30 c’è spettacolo anche al Cinema Teatro Mac Mazzieri di Pavullo, Teatro Evento presenta Vassilissa e la Baba Jaga di Teatro Evento: una sarta e i suoi oggetti animati narrano la storia di Vassilissa, della temibile Baba Jaga e della ricerca del fuoco – spettacolo per bambini dai 3 anni.

I prossimi appuntamenti di Sciroppo di Teatro a Modena e provincia: domenica 27 marzo al Teatro Storchi di Modena, domenica 3 aprile al Cinema Teatro Comunale di Bomporto e al Teatro Storchi di Modena.

Proiezioni al Cinema Astoria, dal 12 al 14 marzo: “Il ritratto del Duca”

Proiezioni al Cinema Astoria, dal 12 al 14 marzo: “Il ritratto del Duca”Proseguono le proiezioni al Cinema Astoria. Da sabato 12 a lunedì 14 marzo è la volta de “Il ritratto del Duca”, un film di Roger Michell, con Jim Broadbent, Helen Mirren, Fionn Whitehead. Il costo del biglietto è di 7 euro, ridotto 5 euro.

Orari: sabato: h. 21 / domenica: 16.30 – 18.30 – 20.30 / lunedì: h. 21

Newcastle, 1961. Kempton Bunton ha sessant’anni e qualcosa da dire, sempre. Contro il governo, contro la stupidità, contro l’ingiustizia sociale soprattutto, che combatte come Robin Hood nella Contea di Nottinghamshire. Ma la battaglia più strenua è quella domiciliare con Mrs. Bunton, la consorte inasprita dalla vita e dalla morte prematura della loro figlia. Kempton scrive drammi che nessuno leggerà e si batte con la BBC per abolire il canone agli anziani e ai veterani di guerra. Metà del tempo lo passa a opporsi, il resto a cercare un lavoro. Per contribuire all’economia familiare, il figlio minore ruba alla National Gallery il ritratto del Duca di Wellington. Rimproverato il suo ragazzo per il gesto, Kempton ne diventa complice chiedendo un riscatto al governo inglese da reinvestire in opere di bene. L’imprevisto, però, è dietro il corner.

Mercoledì 16 marzo, per la rassegna film d’essai avremo in sala “America Latina”, un film dei fratelli D’Innocenzo con Elio Germano. Ore 21.00, ingresso unico a 5 euro.

L’accesso in sala è regolato dalle norme per il contenimento del Covid-19: è obbligatorio il super green pass e la mascherina FFP2. Vietato consumare cibi e bevande al chiuso All’ingresso verrà misurata la temperatura e assegnato un posto fisso. Tutte le proiezioni sono organizzate da TIR Danza, con la collaborazione del Comune di Fiorano Modenese. Per maggiori informazioni: www.cinemateatroastoriafiorano.it.

Ucraina, riunita la Cabina di regia regionale per l’accoglienza. A oggi sono 4.681 le persone arrivate in Emilia-Romagna, quasi il 50% minori

Ucraina, riunita la Cabina di regia regionale per l’accoglienza. A oggi sono 4.681 le persone arrivate in Emilia-Romagna, quasi il 50% minoriQuesto pomeriggio il presidente della Regione Stefano Bonaccini, in qualità di Commissario all’emergenza, ha fatto il punto sull’accoglienza in Emilia-Romagna dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina. Presenti alla riunione il Prefetto di Bologna, Attilio Visconti, il Sottosegretario alla Presidenza, Davide Baruffi, la vicepresidente Elly Schlein, l’assessore alla Sanità, Raffaele Donini, l’assessore alla Protezione Civile, Irene Priolo, la direttrice della Protezione Civile regionale, Rita Nicolini. In collegamento il vicepresidente dell’Ufficio Scolastico Regionale, Bruno Di Palma, Prefetti, sindaci e presidenti delle Province, rappresentanti di Anci e Upi.

Il numero dei profughi accolti a oggi in Emilia-Romagna è di 4.681. Di questi, 1.508 sono donne e ben 2.151 sono minori. Nelle ultime ore si è assistito a un consistente aumento degli arrivi. Solo 321 sono in carico alla Rete Cas, il resto attraverso un sistema diffuso di accoglienza. E’ prevista l’apertura di un Hub a Castenaso, capace di ospitare 150 persone. Fungerà da centro di accoglienza temporanea finalizzato alla collocazione sui diversi territori.

Continua il massimo impegno per la ricerca del maggior numero di posti disponibile, in previsione di un aumento degli arrivi nei prossimi giorni se la crisi bellica non dovesse risolversi. Lo screening anti-Covid previsto su tutte le persone in arrivo entro le prime 48 ore ha riscontrato una positività dell’1,3% sui primi 900 tamponi effettuati.

Il presidente e commissario delegato all’accoglienza, Stefano Bonaccini: “Ci tengo a ringraziare tutte le parti in causa per il massimo impegno dimostrato in queste ore. Si stanno moltiplicando le offerte di aiuto e assistenza da realtà pubbliche e private, la nostra Regione sta dimostrando ancora una volta un’eccezionale generosità. Il nostro sforzo, oggi, è quello di garantire accoglienza e assistenza a tutti coloro in fuga dalla guerra, in gran parte donne e bambini. A questo proposito, vogliamo aprire le nostre scuole ai ragazzi, le vittime più colpite da questo tremendo dramma: quello all’istruzione è un diritto fondamentale, non esiste modello di accoglienza degno di questo nome che non debba prevederlo”.

 

Il sistema scolastico

Durante la riunione è stata condivisa la volontà di un inserimento, il più rapido possibile, dei minori nelle strutture scolastiche della Regione, d’accordo con quanto previsto dal Governo e dalle normative regionali e nazionali e in conformità con la circolare emanata dal Ministero dell’Istruzione il 4 marzo.

Il meccanismo dovrà innanzitutto prevedere a monte il censimento da parte delle Prefetture, per il tramite delle Questure, dei minori presenti nelle singole province. Il tutto in stretto coordinamento con l’Ufficio Scolastico Regionale che avrà il ruolo, d’intesa con i Comuni e gli enti locali, di definire le scuole di potenziale inserimento dei minori fino a 18 anni, il più possibile in prossimità della residenza temporanea.

In attesa di eventuali ulteriori indicazioni da parte del Governo, la frequenza nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado è comunque subordinata al rispetto di quanto prevede la normativa nazionale e regionale in ambito sanitario.

In particolare, dopo che i bambini e ragazzi provenienti dall’Ucraina avranno ricevuto le vaccinazioni previste, saranno individuate le scuole di potenziale inserimento presso gli istituti scolastici in base all’età.

Le scuole potranno poi attivare il supporto psicologico e quello linguistico.

Per questo aspetto, il ministero dell’Istruzione ha già provveduto ad un primo stanziamento di 1 milione di euro a livello nazionale.

L’accoglienza

La Protezione civile regionale prosegue il supporto ai Comuni e alle Prefetture per l’accoglienza e l’assistenza dei profughi in stretto e costante raccordo con il Governo e la Protezione civile nazionale.

Inoltre, come previsto da un decreto del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in veste di Commissario delegato per l’emergenza, si stanno sottoscrivendo convenzioni con le associazioni di categoria degli albergatori per – in caso di imprevisto e rilevante afflusso nei prossimi giorni – mettere a disposizione posti letto in strutture alberghiere o gestite dal volontariato, da attivare se i posti disponibili nei Cas (Centri accoglienza straordinaria) e nella rete Sai (Sistema di accoglienza di integrazione) non fossero più sufficienti.

 

L’impegno sanitario

Presso gli hub vaccinali o altre strutture entro 48 ore dall’arrivo ai profughi, come prevedono le indicazioni nazionali, viene fatto il tampone Covid, garantendo la somministrazione del vaccino (prima, seconda o terza dose) su base volontaria; assicurate anche, sempre su base volontaria, altre vaccinazioni per cui si conosce l’esistenza di focolai in Ucraina (difterite, tetano e pertosse).

Inoltre, viene rilasciato il codice STP (Straniero Temporaneamente Presente) con validità sei mesi, eventualmente rinnovabile, che permette l’iscrizione al Servizio sanitario nazionale conferendo gli stessi diritti dei cittadini italiani per l’accesso alle prestazioni sanitarie.

In questo modo tutti i profughi potranno usufruire di qualunque servizio o prestazione sanitaria, secondo le regole e le modalità ordinarie.

Le persone risultate positive al Sars-Cov-2, saranno poste ad isolamento. Gli asintomatici o pauci sintomatici, che non fossero in grado di restare in isolamento presso l’alloggi cui sono stati destinati (per esempio quelli collocati nei CAS), saranno ospitati nei covid hotel fino alla negativizzazione.

Le Aziende sanitarie si faranno carico di eventuali necessità sanitarie dei profughi, sia attraverso la rete dell’assistenza primaria e delle Case della Salute (visite specialistiche, erogazione di farmaci, etc.), sia attraverso la rete ospedaliera.

In particolare, si stanno predisponendo percorsi per una prima ed immediata erogazione di farmaci che necessitano l’assoluta continuità di terapia (ad esempio insulina per i diabetici, psicofarmaci, etc.).

La rete ospedaliera regionale è pronta ad accogliere quei pazienti oggi ricoverati presso strutture ucraine per cui si dovesse rendere necessario il trasferimento attraverso canali della protezione civile o del volontariato, sempre con il coordinamento della protezione civile.

L’Emilia-Romagna ha già inviato in Ucraina farmaci per un valore di 80.000 euro ed è pronta a rispondere ad altre richieste.

La Direzione generale Sanità della Regione coordinerà inoltre eventuali azioni ed offerte di aiuto da parte del settore locale delle industrie farmaceutiche e delle ditte produttrici di tecnologie e beni sanitari, coordinandosi con la protezione civile.

 

Cosa sta facendo la Regione

Sono diversi gli interventi, in campo sanitario e sociale, che sono già stati attivati dalla Regione sin dall’inizio dell’emergenza.

La Giunta ha messo a disposizione uno stanziamento iniziale di 50mila euro – dai fondi per la cooperazione internazionale – per rispondere con estrema urgenza ai bisogni di profughi e sfollati ucraini in transito nelle città di Lviv (Leopoli) e Chernivtsi, diretti in Polonia e Romania o destinati a raggiungere i familiari nel resto dell’Unione Europea.

Il bando, aperto fino alle ore 18 del 16 marzo, è rivolto a ong, onlus, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali ed enti locali che potranno presentare un progetto sugli ambiti di intervento prioritario individuati dalla Giunta.

Il sistema sanitario regionale dell’Emilia-Romagna, su proposta della Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica (Aieop, costituita principalmente da pediatri, ma anche ematologi, oncologi, chirurghi, biologi, infermieri, psicologi) e della Associazione Genitori Ematologia Oncologia Pediatrica (Ageop), ha predisposto un piano che mette a disposizione 20 posti letto (più eventualmente altri cinque di Day hospital) nei reparti di oncoematologia pediatrica delle strutture ospedaliere regionali.

La rete di aiuto conta cinque posti presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, cinque presso l’azienda ospedaliera di Parma supportata da Reggio Emilia, cinque in quella di Modena, due a Ferrara e tre a Rimini. La Regione è pronta a rispondere ad altre necessità che dovessero essere segnalate dalla Protezione civile e dalle associazioni umanitarie.

La Regione, le Ausl e le Associazioni di psicologi esperti nel campo della Psicologia dell’emergenza hanno predisposto un piano emergenziale di intervento di supporto psicologico a chi fugge dalla guerra in Ucraina che coinvolgerà 150 psicologi.

Prosegue poi la raccolta fondi promossa dalla Regione Emilia-Romagna per l’assistenza e aiuti umanitari ai profughi. Chiunque può versare – indicando con chiarezza la causale “EMERGENZA UCRAINA” – al seguente Iban: IT69G0200802435000104428964. Dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1BA2. Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.

Ucraina: Fiorini (Lega), guerra e caro energia fermano ceramica. Governo intervenga su speculazioni mercato

Ucraina: Fiorini (Lega), guerra e caro energia fermano ceramica. Governo intervenga su speculazioni mercato“Le giuste sanzioni imposte alla Russia stanno, però, avendo ripercussioni gravissime per le imprese del distretto ceramico e non solo, a causa della carenza di materie prime e del caro gas, che si sommano alle forniture di argilla, bloccate in una Ucraina da giorni bombardata dalle milizie russe, su cui si regge tutta la produzione della filiera”.
Lo dichiara la deputata emiliana della Lega Benedetta Fiorini, segretario della commissione Attività produttive della Camera.

“È notizia di queste ore, ad esempio, che le ceramiche emiliane Panaria e Fincibec hanno fermato la produzione a causa delle bollette alle stelle e delle materie prime introvabili. Una “soluzione” che prevedo sarà presto condivisa anche da altre aziende del settore, dal momento che le scorte di argilla stanno finendo. Il grido di allarme delle nostre imprese, costrette a fermarsi e a mettere i dipendenti in cassa integrazione, è drammatico. È il momento di dar loro un ulteriore segnale. Al governo, di cui facciamo parte proprio per aiutare il nostro Paese, chiediamo con urgenza sforzi maggiori: spinga per bloccare le speculazioni di mercato in atto, per calmierare i prezzi e garantire la sopravvivenza delle nostre aziende italiane. La Lega, che per prima ha denunciato e chiesto interventi strutturali per affrontare l’emergenza del caro bollette, sarà al fianco del sistema ceramica e produttivo italiano per scongiurare una crisi economica ed occupazionale senza precedenti”, conclude Fiorini.

Oggi (9/3) in Emilia-Romagna 2.517 nuovi casi Covid. Oltre 1.700 guariti, calano i ricoveri: -4% nei reparti Covid e -4,5% nelle terapie intensive

Oggi (9/3) in Emilia-Romagna 2.517 nuovi casi Covid. Oltre 1.700 guariti, calano i ricoveri: -4% nei reparti Covid e -4,5% nelle terapie intensive
(foto: Italpress)

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.204.720 casi di positività, 2.517 in più rispetto a ieri, su un totale di 19.343 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 10.633 molecolari e 8.710 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 13%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 10.196.811 dosi; sul totale sono 3.760.730 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,6 %. Le terze dosi fatte sono 2.679.993.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/ .

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 64 (-3 rispetto a ieri, pari al -4,5%), l’età media è di 63,8 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.093 (-46 rispetto a ieri, -4%), età media 74,3 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 8 a Parma (+1); 3 a Reggio Emilia (invariato); 8 a Modena (+1); 25 a Bologna (-2); 3 a Imola (-1); 3 a Ferrara (-1); 2 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (invariato); 1 a Cesena (invariato); 9 a Rimini (-1).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 40,3 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 554 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 247.267), seguita da Modena (335 su 186.750); poi Reggio Emilia (294 su 132.661), Ferrara (278 su 82.564), Parma (228 su 98.333) e Ravenna (223 su 110.935); quindi Rimini (188 su 118.768), Cesena (134 su 68.013), Piacenza (118 su 65.224) e Forlì (110 su 56.918); infine il Circondario imolese, con 55 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 37.287.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 28.134 (+779). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 26.977 (+828), il 95,9% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 1.726 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.160.553.

Purtroppo, si registrano 12 decessi:

  • 1 in provincia di Modena (una donna di 94 anni)
  • 5 in provincia di Bologna (una donna di 87 anni e quattro uomini, rispettivamente di 88, 91, 96 e 99 anni)
  • 1 in provincia di Ferrara (un uomo di 91 anni)
  • 1 in provincia di Ravenna (un uomo di 90 anni)
  • 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 80 anni)
  • 3 in provincia di Rimini (tutte donne, di 82, 91 e 100 anni)

Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e nel Circondario imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.033.

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 3 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.

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