32 C
Comune di Sassuolo
martedì, 15 Luglio 2025
Home Blog Pagina 742

Una tantum ai ‘live club’ e alle compagnie di teatro per ragazzi, in difficoltà per la pandemia: 33 richieste finanziate dalla Regione Emilia-Romagna

Una tantum ai ‘live club’ e alle compagnie di teatro per ragazzi, in difficoltà per la pandemia: 33 richieste finanziate dalla Regione Emilia-RomagnaUn sostegno regionale per live club, locali che propongono programmazione culturale dal vivo, e compagnie di teatro per ragazzi. Un bonus una tantum di 300mila euro, suddiviso tra 33 richiedenti su 40 domande pervenute, messo a disposizione per il 2021 alle realtà dello spettacolo che, in conseguenza della pandemia e con la chiusura dei teatri e dei luoghi della programmazione, hanno dovuto affrontare condizioni organizzative e situazioni economiche critiche.

Il contributo era stato previsto da un bando, pubblicato dalla Regione nel novembre scorso.

In Emilia-Romagna sono 11 le domande ammesse di teatro per ragazzi e 22 quelle di live club: 3 a Piacenza (un club, due compagnie di teatro per ragazzi), 2 a Parma (un club e una compagnia di teatro), 1 a Reggio Emilia (compagnia di teatro), 5 a Modena (tre club e due compagnie di teatro), 10 a Bologna (otto club, due compagnie di teatro), 2 a Ferrara (due club), 3 a Ravenna (tre club), 5 a Forlì-Cesena (3 club e due compagnie di teatro), 2 a Rimini (un club e una compagnia di teatro).

Per ogni realtà il contributo sarà liquidato entro giugno 2022.

Le risorse previste per il “bonus una tantum” fanno parte di un importo complessivo di un milione di euro che la Giunta della Regione Emilia-Romagna ha stanziato per l’anno 2021. I restanti 700 mila euro sono stati destinati, con un altro bando (gestito da Unioncamere e chiuso in questi giorni) alla concessione di ristori a favore di imprese culturali e saranno assegnati nei prossimi mesi.

 

Nel ventennale dell’uccisione del prof. Marco Biagi, Formigine gli intitola il parco di via Nenni

Nel ventennale dell’uccisione del prof. Marco Biagi, Formigine gli intitola il parco di via NenniSabato 12 marzo alle ore 11, si terrà la cerimonia d’intitolazione al prof. Marco Biagi del parco di Via Nenni a Formigine. L’intitolazione avviene nel ventennale dell’attentato terroristico delle Brigate Rosse, del quale il giuslavorista è stato vittima.

Marco Biagi, al quale è stato intitolato il Dipartimento di Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, è stato un innovatore nel campo del diritto del lavoro; come scriveva il giurista prof. Luigi Montuschi: “L’idea di Marco di modernizzare il diritto del lavoro, allineandolo allo standard europeo, era a tutto campo: riguardava il mercato del lavoro, i contratti formativi, gli strumenti della flessibilità, gli ammortizzatori sociali, la tipologia (e regolazione) dei nuovi lavori, le politiche per favorire il reinserimento lavorativo della donna: un insieme complesso e articolato di regole, poi trasfuso nelle <<deleghe>> che il Governo ha presentato al Parlamento”.

Alla cerimonia parteciperanno il Sindaco Maria Costi; Tommaso Fabbri, Direttore del Dipartimento di Economia “Marco Biagi” e Vice Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Marco Biagi; Marina Orlandi Biagi, Presidente della Fondazione Marco Biagi e due classi terze delle scuole medie “Fiori” di Magreta.

 

Associazione Chernobyl: “Un grande ringraziamento alla Ferrari Auto”

Associazione Chernobyl: “Un grande ringraziamento alla Ferrari Auto”Il Direttivo e tutti i soci dell’Associazione Chernobyl di Maranello, Fiorano, Formigine, OdV vogliono esprimere un grande ringraziamento a Ferrari Auto nella persona del Ceo dott. Benedetto Vigna per l’aiuto importante che ci è stato dato per l’emergenza Ucraina sulla quale tutta l’Associazione è impegnatissima in questi giorni.

Le risorse che ci sono state devolute verranno tutte impiegate per l’accoglienza dei rifugiati ucraini che stanno arrivando in grande numero in questi giorni sul nostro territorio, stiamo lavorando in stretto contatto con le Amministrazioni Comunali del nostro territorio e con l’equipe costituita a livello di Unione dei Comuni del Distretto Ceramico per trovare una sistemazione e alloggio a tutti i nuclei famigliari in arrivo e per fornire loro tutta l’assistenza morale e materiale in un momento tanto drammatico della loro vita.

In questo momento abbiamo già alloggiato 12 persone presso uno spazio pubblico che ci è stato dato in gestione dal Comune di Formigine, e diversi altri nuclei famigliari presso la rete delle nostre famiglie accoglienti nei Comuni di Maranello, Fiorano e Formigine.

Principalmente i nuclei famigliari in arrivo sono costituiti da mamme con i figli, ma a volte sono presenti anche altri parenti, quasi sempre donne perché gli uomini non possono uscire dall’Ucraina.

Stiamo seguendo i rifugiati per tutte quelli che sono i percorsi da seguire per gli aspetti sanitari e la registrazione presso l’Ufficio Immigrazione della Questura.

Gli arrivi si susseguono e stiamo cercando di dare una risposta a tutti nel miglior modo possibile mettendo a disposizione la nostra esperienza nel campo dell’accoglienza maturata in oltre 25 anni di accoglienza dei bambini di Chernobyl e la nostra rete sul territorio delle famiglie accoglienti.

Per questo motivo ringraziamo davvero di cuore Ferrari Auto per il gesto di generosità e sostegno alla nostra piccola Associazione in questo momento di grande impegno per noi tutti.

Grazie mille di cuore!!!

(Paolo Fontana, Presidente Associazione Chernobyl di Maranello, Fiorano, Formigine OdV)

 

Impiantistica sportiva, la Regione estende il Piano regionale per la riqualificazione: altri 5,7 milioni di euro destinati ai Comuni per ristrutturare palestre, piscine, campi da gioco, spazi multifunzionali

Impiantistica sportiva, la Regione estende il Piano regionale per la riqualificazione: altri 5,7 milioni di euro destinati ai Comuni per ristrutturare palestre, piscine, campi da gioco, spazi multifunzionaliImpiantistica sportiva, l’impegno continua. La Regione Emilia-Romagna rilancia l’investimento per consentire agli Enti locali di mettere mano ai propri spazi e strutture sportive, per renderli più sicuri e più funzionali alle esigenze di chi fa sport, a tutti i livelli, a partire da quello di base e dall’attività motoria. E lo fa mettendo a disposizione altri 5,7 milioni di euro per realizzare, entro quest’anno, gli interventi.

Nelle scorse settimane, la Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini ha approvato un’integrazione al Programma regionale speciale di investimento dedicato alla cultura sportiva, all’impiantistica e alle attività del tempo libero, nell’ambito delle azioni relative alle politiche per lo sport, attività di raccordo coordinata dal capo della segreteria politica della Presidenza della Giunta, Giammaria Manghi.

Un’estensione del Piano regionale per l’impiantistica sportiva, che finora ha visto lo stanziamento da parte della Regione di oltre 43 milioni di euro, che hanno sostenuto 150 interventi in altrettanti Comuni (un’opera in ciascuno) per ristrutturare palestre, piscine, palazzetti, campi da gioco, poste di atletica, spazi multifunzionali, o la costruzione di nuove strutture, generando un investimento complessivo di oltre 100 milioni di euro.

Per rendere operativo e disponibile il nuovo stanziamento deciso dalla Giunta – oggi approvato anche dall’Assemblea legislativa – sarà a breve pubblicato un ‘Avviso per le manifestazioni di interesse’, in modo tale che gli Enti locali possano candidare i propri progetti al finanziamento regionale.

“Ne siamo convinti e lo dimostriamo nei fatti: mettiamo a disposizione nuovi fondi per garantire a tutti il diritto a svolgere attività motoria e sportiva e ai Comuni la possibilità di migliorare e innovare le proprie strutture- spiega Bonaccini-. Abbiamo fatto dello sport una priorità: da quello di base agli eventi nazionali e internazionali strumento di valorizzazione del territorio e attrattività turistica, passando per i progetti nelle scuole e il sostegno alle associazioni e società sportive, in stretto collegamento con Federazioni e Coni. Estendiamo un Piano regionale che ci sta permettendo di avere sempre di più impianti belli, sicuri e funzionali, a disposizione dei giovani e delle comunità locali. Lo sport non è solo agonismo, perché fare sport vuol dire riappropriarsi di una dimensione sociale alla quale abbiamo dovuto in gran parte rinunciare nel corso della pandemia. Adesso- chiude Bonaccini-, anche se non dobbiamo abbassare la guardia, è davvero necessario fare quanto è possibile per ripartire, anche in settore fondamentale come lo sport, che vede impegnati tantissimi volontari a beneficio soprattutto di ragazzi e famiglie”.

Il bando in sintesi
Gli interventi dovranno riguardare l’ammodernamento, la sicurezza e la riqualificazione di impianti e attrezzature sportive, estendendone la valenza a una comunità più ampia di quella comunale.
Gli investimenti sostenuti dalla Regione saranno distribuiti con omogeneità tra le province emiliano-romagnole. Sarà richiesta una soglia minima di contributo locale, non superiore al 5% per i comuni sotto i 10 mila abitanti, del 10% per quelli maggiori: il contributo regionale sarà proporzionale al costo massimo di investimento, ma non superiore ai 300 mila euro.
Sarà data priorità ai beneficiari, che presenteranno una sola richiesta di contributo, i cui interventi abbiano già la disponibilità del progetto di fattibilità tecnico/economica al momento della domanda.
Corsia preferenziale per le richieste provenienti dai Comuni sotto i 15 mila abitanti, per quelli derivanti da fusione amministrativa e quelli per i quali l’Unione dei Comuni abbia espresso con proprio atto l’importanza della struttura sportiva per l’intero ambito locale.

Il notaio sassolese Antonio Nicolini nuovo Presidente del Consiglio Notarile di Modena

Il notaio sassolese Antonio Nicolini nuovo Presidente del Consiglio Notarile di ModenaÈ Antonio Nicolini il nuovo Presidente del Consiglio Notarile di Modena.

Già Segretario dello stesso, prende le consegne da Flavia Fiocchi, eletta, quale rappresentante dell’Emilia-Romagna, al Consiglio Nazionale del Notariato.

Notaio in Sassuolo, una laurea in Giurisprudenza con una tesi in Diritto Fallimentare, è notaio dal 2001 e, oltre al mestiere del sigillo, da anni è impegnato con passione nell’attività didattica. È stato anche titolare del Corso di Diritto Tributario presso la Scuola Aziendale di Formazione Superiore di Reggio Emilia, poi del Corso di Diritto Fallimentare all’Università di Bologna, sede di Rimini.

Il ruolo di Segretario del Consiglio sarà ricoperto da Marco Caffarri, notaio in Carpi, mentre è confermata quale Tesoriera Mara Ferrari, notaio in Finale Emilia.

Nominati anche i Consiglieri componenti delle varie commissioni in seno al Consiglio: studi, comunicazione, deontologia, CUP e Pari opportunità, rapporti con i giovani notai, esecuzioni immobiliari

Questo il commento del neo eletto Nicolini: “Sono onorato di questo incarico, che condurrò al meglio delle mie possibilità. Oltre a un sentito ringraziamento ai Colleghi che mi hanno accordata la propria fiducia, mi impegnerò per far sì che il Notariato modenese continui nel proficuo dialogo e scambio intrapresi sia con le istituzioni che con i cittadini.

In un momento delicato come questo, in cui un’economia infragilita dalle conseguenze della pandemia si trova a dover immediatamente fronteggiare gli effetti di un conflitto in Europa, ritengo sia fondamentale fare squadra, mettendo in campo tutte le professionalità disponibili per aiutare il tessuto socio-economico a reggere al meglio possibile. Noi notai non ci sottrarremo al compito.”

Sassuolo: riunione del Patto perla Scuola

Sassuolo: riunione del Patto perla Scuola

Una riunione del Patto per la Scuola, coordinata dall’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Sassuolo Alessandra Borghi, in cui fare il punto della situazione in tema “iscrizioni” e dei progetti attuali, oltre a mettere a disposizione gli uffici per l’inserimento nella scuola, quindi nel tessuto sociale, dei bambini che arriveranno in fuga dall’Ucraina.

Le iscrizioni nelle scuole cittadine per l’anno scolastico 2022/23 restano sostanzialmente stabili sui numeri attuali e gli uffici, in collaborazione con Sgp, stanno portando avanti importanti progetti, come quello sul verde che prevede, dopo le necessarie potature già in corso d’esecuzione, nuovi arredi e aule diffuse in diverse aree scolastiche.

“Nella riunione – sottolinea l’Assessore Alessandra Borghi – contando sulla presenza del referente, si è provveduto ad un’informativa  di tutte le azioni intraprese per i prossimi anni in merito al rifacimento totale , tramite bandi PNRR, di alcuni edifici scolastici ,oltre ad una valutazione di vari interventi di manutenzione necessaria per le strutture esistenti” .

Tema caldo affrontato è stato quello relativo all’Emergenza Ucraina e all’inserimento nel mondo della scuola dei bambini profughi.

“Le procedure – chiarisce l’Assessore – saranno di competenza dei servizi sociali ma per un ulteriore aiuto di chi fosse al corrente di arrivi di bambini ucraini, l’assessorato mette a disposizione la mail pubblicaistruzione@comune.sassuolo.mo.it, sia per raccogliere le eventuali richieste sia  per  le indicazioni necessarie: in primis  segnalare il loro arrivo alla  Prefettura per il rilascio dei documenti necessari e nel  contempo all’Ausl per il controllo di tamponi e vaccini. Ci auguriamo, poi, di trovare la disponibilità di persone già presenti nel territorio che possano aiutare per una mediazione linguistica necessaria per l’inserimento degli studenti nelle scuole”.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 10 marzo 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 10 marzo 2022Sereno o poco nuvoloso. Deboli gelate al primo mattino, specie nelle pianure interne. Temperature in lieve aumento, soprattutto nei valori massimi. Minime tra -2 e 1 grado nei centri urbani, con valori anche inferiori nelle aree extraurbane. Massime tra 10 e 14 gradi. Venti al mattino deboli dai quadranti occidentali, dal pomeriggio tra est e sud-est in leggero rinforzo, specie in mare aperto e lungo la costa. Mare inizialmente poco mosso o quasi calmo, con moto ondoso in rapido aumento nel corso del pomeriggio, fino a molto mosso in serata.

(Arpae)

Il PD di Fiorano in merito alla costituzione del gruppo consiliare Fratelli d’Italia

Il PD di Fiorano in merito alla costituzione del gruppo consiliare Fratelli d’ItaliaIn questi giorni tutti gli occhi sono giustamente puntati sugli sviluppi del conflitto in Ucraina. Anche grazie agli sforzi di diverse realtà associative, istituzionali e parrocchiali nell’accoglienza dei rifugiati ucraini sul nostro territorio, in alcuni casi ospitati direttamente da famiglie che hanno messo a disposizione le loro proprietà, sentiamo il popolo ucraino molto vicino a noi.

Nel flusso degli eventi geopolitici mondiali, oggi è arrivata anche un’interessante notizia locale: in consiglio comunale a Fiorano si è appena costituito il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, composto da due membri fuoriusciti dalla Lega. Come circolo PD diamo il benvenuto a questo nuovo attore politico in consiglio, che sicuramente contribuirà ad arricchire il dibattito democratico locale. Vorremmo solo sottolineare alcuni aspetti al riguardo.

Alle elezioni amministrative del 2019 il candidato sindaco Graziano Bastai si presenta con due liste: quella del suo partito, la Lega, che ottiene il 31,1% dei voti ed elegge tutti i consiglieri d’opposizione; quella di Fratelli d’Italia, che ottenendo il 5,2% dei voti non riesce ad eleggere nessun consigliere.
Successivamente, due consiglieri in quota Lega escono dal loro gruppo per formare quello di Forza Italia, pur non essendo stata presente come lista alle elezioni.
Ora ci ritroviamo anche Fratelli d’Italia in consiglio, nonostante i cittadini fioranesi alle ultime elezioni non abbiano dato voti sufficienti alla lista per eleggere consiglieri.
A questo proposito possiamo aggiungere che altri due consiglieri, dopo essere stati eletti grazie ai voti della lista civica “Francesco Tosi è il mio sindaco”, hanno creato il “gruppo misto” dichiarandosi fuori dalla lista civica, ma dentro la maggioranza.

Insomma, a Fiorano si è dimostrato di saper sfruttare pienamente le possibilità offerte dall’assenza del vincolo di mandato. E ne possiamo dedurre che, per alcuni consiglieri, l’indicazione elettorale dei cittadini non sembra essere troppo importante, rispetto ad altre logiche. In particolare, l’ormai variegata destra fioranese più che essere frutto di un’elezione sembra davvero che sia stata creata in laboratorio. Tutto legittimo, solo abbastanza curioso.

Magari avvicinandoci all’appuntamento elettorale delle amministrative 2024 scopriremo anche chi sta rimescolando le provette.

(Il segretario di circolo Davide Muradore)

La Regione vara la Carta Etica dello Sport: 14 articoli per dire no a violenza, razzismo, intolleranza

La Regione vara la Carta Etica dello Sport: 14 articoli per dire no a violenza, razzismo, intolleranza
Foto di Andy03 da Pixabay

Rispetto dell’avversario e dello spirito di squadra; lealtà, onestà e osservanza delle regole; rifiuto di qualsiasi pratica che alteri in modo illecito o scorretto le prestazioni sportive.

La Regione Emilia-Romagna dice no ad ogni forma di razzismo, violenza, intolleranza e sfruttamento in campo sportivo, e lo mette nero su bianco nei 14 articoli della Carta Etica dello Sport, un vero e proprio codice di comportamento che è stato approvato oggi in Assemblea legislativa su proposta della Presidenza della Giunta regionale.

Per riaffermare il valore sociale della pratica sportiva, come opportunità di crescita armonica della persona, benessere psico-fisico, strumento di integrazione e relazione tra le persone; l’indissolubilità di alcuni principi fondamentali che devono governarla; e rigettare ogni forma di eccessivo individualismo ed esasperato spirito di competizione, alimentati anche dai crescenti interessi economici che spesso governano il mondo dello sport.

“Vogliamo che l’Emilia-Romagna, autentica Sport Valley, dia un esempio concreto, dal forte significato sociale e culturale- sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Purtroppo, anche nel mondo dello sport assistiamo a episodi di violenza o a forme di discriminazione inaccettabili. Tanto più tali nel momento in cui proprio i campi da gioco debbano essere spazi per tutti, il luogo dell’incontro e del rispetto reciproco, soprattutto per i più giovani. Con questa Carta Etica, l’Emilia-Romagna vuole ribadire la centralità di alcuni valori che costituiscono il fondamento del nostro vivere insieme. Un patrimonio comune irrinunciabile, da difendere e da sostenere, anche con misure concrete, come ad esempio premialità nei bandi regionali per quelle associazioni e società che aderiranno alla nostra Carta dei valori, impegnandosi a promuoverla. Al di là di ogni retorica, vogliamo che davvero lo sport sia strumento di crescita civile e sociale- chiude Bonaccini-, e sono certo che la risposta sarà molto positiva. E’ lo sport, infatti, l’ambito che sa regalare emozioni e momenti di unità e condivisione come pochi altri, a ogni livello, dallo sport di base ai principali eventi agonistici”.

La Carta Etica

Il codice di comportamento cui la Regione invita ad aderire – e a promuovere con azioni concrete – è rivolto a  tutti coloro che a vario titolo partecipano in  Emilia-Romagna alla diffusione dell’attività motoria e dello sport: società sportive; genitori e accompagnatori; amministrazioni pubbliche, Comitati  regionali e territoriali delle Federazioni sportive nazionali; Comitati regionali del Coni (Comitato olimpico nazionale) e del Cip (Comitato italiano paralimpico); Ufficio scolastico regionale; Università e istituti scolastici di ogni ordine e grado.

E naturalmente i singoli atleti e praticanti. Con una particolare attenzione al mondo giovanile perché lo sport è un fondamentale strumento educativo e di formazione della persona.

Premialità nei bandi regionali

A sua volta, la Regione si impegna non solo a diffondere la conoscenza della Carta Etica, ma anche ad individuare forme di premialità nei propri bandi per le concessioni di contributi e altre forme di sostegno a favore di quanti l’avranno sottoscritta.

La Carte Etica dello Sport diventa in questo modo parte rilevante della Legge regionale sullo sport, una legge quadro del 2017 che in questi anni ha fatto da riferimento alle tante, numerose iniziative che la Regione Emilia-Romagna ha adottato in questo settore: eventi e i progetti per la promozione sportiva; sostegno alla pratica di base; Piano per il miglioramento della rete impiantistica.

Dal 10 marzo sarà possibile visitare, per almeno 45 minuti, chi si trova ricoverato nei reparti ospedalieri non Covid

Dal 10 marzo sarà possibile visitare, per almeno 45 minuti, chi si trova ricoverato nei reparti ospedalieri non CovidNovità in arrivo per i familiari dei ricoverati in ospedale. Dal 10 marzo potranno tornare a far visita nei reparti non Covid per almeno 45 minuti al giorno, purché in possesso di green pass rafforzato o semplice se accompagnato da certificazione che attesti l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare eseguito nelle 48 ore precedenti. Lo prevede la legge 11/2022 e la Regione Emilia-Romagna ne recepisce i contenuti.

“Questa novità contenuta nella legge – sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – segna un passo verso il ritorno alla normalità. Questo non deve farci dimenticare quanto ancora sia necessaria la cautela delle nostre azioni, soprattutto nei confronti di chi è più fragile. Poter contare anche sulle visite dei familiari aiuta ad affrontare meglio il periodo della degenza e contribuisce ad umanizzare i percorsi ospedalieri”.

Come funzionerà l’accesso

In sintesi, tutti i visitatori e i caregiver dei pazienti ricoverati (a esclusione dei reparti Covid) e gli accompagnatori per poter accedere ai reparti ospedalieri dovranno esibire il green pass Covid-19.

Invece, è sempre consentito l’accesso ad accompagnatori e caregiver, anche se non vaccinati ma provvisti di semplice Certificazione Verde prodotta a seguito di test antigenico o molecolare, nel caso assistano under 12, persone con disabilità fisica, psichica o cognitiva che richiedono supporto, donne in fase di travaglio, parto e post-partum, over 80, persone allettate o in condizione di fine vita, in presenza di barriere linguistiche.

I pazienti che accedono al pronto soccorso saranno sempre sottoposti a test antigenico. Per gli accompagnatori è invece previsto il possesso del green pass Covid-19 (anche se ottenuto tramite test antigenico rapido nelle ultime 48 ore).

Accesso libero, invece, per gli utenti e i pazienti che accedono alla struttura per attività ambulatoriale o di ricovero a ciclo diurno. Viene eseguito un test antigenico o molecolare solo in caso di presenza di sintomi potenzialmente riconducibili a Covid-19 e prestazione non differibile.

In caso di ricovero ospedaliero programmato tutti i pazienti saranno sottoposti a test antigenico o molecolare.

Infine, vengono mantenute in vigore le consuete precauzioni previste per limitare la diffusione dell’infezione Covid-19: misurazione della temperatura corporea, utilizzo della mascherina chirurgica, frizione delle mani con gel idroalcolico e mantenimento della distanza di almeno un metro da altre persone.

Emergenza Ucraina, i protocolli sanitari dell’Emilia-Romagna per gestire in sicurezza l’accoglienza dei profughi

Emergenza Ucraina, i protocolli sanitari dell’Emilia-Romagna per gestire in sicurezza l’accoglienza dei profughiL’Emilia-Romagna è pronta a garantire l’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina in piena sicurezza, anche da un punto di vista sanitario.

Chi arriverà in questi giorni, infatti, sarà sottoposto ai controlli e agli screening di routine previsti dalla normativa nazionale e dai piani di prevenzione regionali.

È una nota del Servizio prevenzione collettiva e sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna a fornire alle aziende sanitarie locali maggiori dettagli in merito.

Durante la fase di presa in carico regionale, dunque, si dovrà garantire la valutazione dello stato di salute dei profughi, con particolare attenzione alle persone che presentino sintomi che possano suggerire la presenza di malattie.

Anche le persone asintomatiche saranno sottoposte a screening che escludano la positività alla tubercolosi, indipendentemente dallo stato vaccinale.

In questo modo sarà possibile attivare immediatamente le profilassi necessarie. Il Servizio sanitario regionale si farà inoltre carico di somministrare le vaccinazioni in tutti i casi previsti.

“La necessità di accogliere persone che stanno fuggendo da un teatro di guerra- spiega l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini- sarà accompagnata dall’impegno a garantire la sicurezza, da un punto di vista sanitario, di questi arrivi. Abbiamo predisposto gli screening previsti di routine, che si accompagnano a quelli necessari a prevenire la diffusione del Sars-Cov-2. A questa azione affiancheremo l’impegno a vaccinare non solo i minori che frequenteranno le scuole, ma tutti coloro che desidereranno sottoporsi ai vaccini”.

Vaccinazioni di routine

Nel caso di persone non vaccinate, per i minori si applicherà la L. n. 119 del 2017 che prevede una serie di vaccinazioni per prevenire malattie a rischio epidemico (anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella).

Queste vaccinazioni sono indispensabili per la frequenza scolastica soprattutto nella fascia di età tra 0 e 5 anni.

Nel caso di maggiorenni non vaccinati, invece, le vaccinazioni saranno raccomandate, anche se non obbligatorie. Sono quelle contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite, morbillo, parotite, rosolia (eccetto donne in gravidanza) e varicella, oltre che quella contro l’epatite B in caso di screening negativo.

Per i vaccinati, sarà previsto il completamento dei cicli già iniziati con i richiami se e quando necessari.

Screening per infezione da Sars-Cov-2

Per ciò che riguarda invece l’emergenza legata alla pandemia Covid, non ci sono novità rispetto ai protocolli già attivati.

Le persone in arrivo prese in carico dai dipartimenti di sanità pubblica verranno sottoposte a tamponi antigenici o molecolari, indipendentemente dallo stato vaccinale, secondo i protocolli vigenti.

Naturalmente, a tutti, sarà raccomandato il completamento o l’avvio del ciclo vaccinale come previsto dai protocolli nazionali.

Oggi 1.671 nuovi casi Covid su 21.219 tamponi fatti. Oltre 2.100 guariti e 443 casi attivi in meno

Oggi 1.671 nuovi casi Covid su 21.219 tamponi fatti. Oltre 2.100 guariti e 443 casi attivi in menoI casi di positività al Coronavirus in Emilia Romagna oggi (8/3) sono 1.671 in più rispetto a ieri, su un totale di 21.219 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 9.545 molecolari e 11.674 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 7,9%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 13 sono state somministrate complessivamente 10.190.179 dosi; sul totale sono 3.759.630 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,6%. Le terze dosi fatte sono 2.675.611.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/.

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 67 (-4 rispetto a ieri, l’età media è di 65,1 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.140 (-67 rispetto a ieri, -5,6 %), età media 74,3 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (come ieri), 7 a Parma (+1); 3 a Reggio Emilia (-2); 7 a Modena (-1); 27 a Bologna (invariato); 4 a Imola (-1); 4 a Ferrara (-1); 2 a Ravenna (+1); 1 a Forlì (-1); 1 a Cesena (invariato); 10 a Rimini (invariato).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 42,5 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 525 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 246.714), seguita da Modena (241 su 186.415); poi Rimini (155 su 118.580), Ravenna (128 su110.712), Piacenza (120 su 65.106) e Cesena (107 su 67.881); quindi Reggio Emilia (103 su 132.367), Parma (101 su 98.105), Forlì (77 su 56.808) e Ferrara (76 su 82.286); infine il Circondario imolese, con 38 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 37.232.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 27.357 (- 443). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 26.150 (-373), il 95,6% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 2.105 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.158.828.

Purtroppo, si registrano 9 decessi:

  • 2 in provincia di Parma (una donna di 84 anni e un uomo di 82 anni)
  • 1 in provincia di Bologna (una donna di 76 anni, il cui decesso è stato registrato all’Ausl di Imola)
  • 1 nel Circondario imolese (un uomo di 71 anni)
  • 2 in provincia di Ferrara (entrambe donne, rispettivamente di 91 e 92 anni)
  • 2 in provincia di Ravenna (una donna di 92 anni e un uomo di 58 anni)
  • 1 in provincia di Rimini (un uomo di 83 anni)

Non si registrano decessi in provincia di Piacenza, Reggio Emilia, Modena e Forlì-Cesena.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.021.

Report

Il report con l’andamento settimanale dell’epidemia in regione è disponibile al link: https://regioneer.it/report-covid

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 3 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.

A Maranello e Bomporto arriva lo spettacolo “L’uomo calamita” della Compagnia Circo El Grito

A Maranello e Bomporto arriva lo spettacolo “L’uomo calamita” della Compagnia Circo El GritoPer la prima volta insieme, in uno spettacolo di circo contemporaneo, illusionismo, musica e letteratura. Con “L’uomo calamita” della Compagnia Circo El Grito – scritto e diretto da Giacomo Costantini con Uomo Calamita, Wu Ming 2 e Cirro – prosegue giovedì prossimo 10 marzo all’Auditorium Enzo  Ferrari di Maranello la stagione teatrale 2021/2022 e si conclude sabato prossimo 12 marzo quella del Cinema Teatro Comunale di Bomporto, curate entrambe da ATER Fondazione in collaborazione con le Amministrazioni comunali.

Inizio alle 21, per Maranello biglietto intero 18 euro e ridotto 16 euro, per Bomporto intero 10 euro e ridotto 7 euro.

Auditorium Enzo Ferrari via Nazionale 78 – Maranello – tel. 0536 943010 – auditoriumferrari@gmail.com. Vendita biglietti – Orari biglietteria: negli orari di programmazione del cinema; il giorno dello spettacolo a partire da due ore prima dell’inizio dello spettacolo; online sul circuito Vivaticketwww.vivaticket.it – Prenotazioni via e-mail auditoiumferrari@gmail.com – I biglietti prenotati dovranno essere tassativamente ritirati entro un’ora prima dell’inizio dello spettacolo, pena l’annullamento della prenotazione.

 

Cinema Teatro Comunale via Verdi 8/A – Bomporto – tel. 059 800776 – teatrocomunalebomporto@ater.emr.it – Orari biglietteria: martedì dalle 15 alle 19; giovedì dalle 10 alle 13; venerdì dalle 18 alle 21; online sul circuito Vivaticket www.vivaticket.it – Le prenotazioni si possono effettuare scrivendo una e-mail all’indirizzo teatrocomunalebomporto@ater.emr.it oppure telefonando al numero 059 800776 negli orari di apertura della biglietteria. I biglietti prenotati dovranno essere tassativamente ritirati entro il giorno precedente lo spettacolo, pena l’annullamento della prenotazione.

Ferrari dona un milione di euro in solidarietà dei cittadini ucraini

Ferrari dona un milione di euro in solidarietà dei cittadini ucrainiI fondi sono destinati alla Regione Emilia-Romagna che, in collaborazione con Croce Rossa e UNHCR, li impiegherà per dei progetti umanitari internazionali a sostegno dell’Ucraina e per l’accoglienza dei profughi presso il proprio territorio. Inoltre, saranno devoluti aiuti all’Associazione Chernobyl di Maranello, Fiorano, Formigine – ONLUS per sopperire alle esigenze degli ucraini che verranno ospitati nell’area vicina alla sede della Società.

Inoltre, vista la situazione in atto, la Ferrari ha deciso di sospendere la produzione di veicoli per il mercato russo fino a nuovo avviso. Continuiamo a monitorare da vicino la situazione nel rispetto di tutte le regole, regolamenti e sanzioni.

Ferrari è vicina alla popolazione ucraina in questo terribile momento storico” – ha dichiarato Benedetto Vigna, CEO di Ferrari – “Mentre speriamo in un rapido ritorno al dialogo e in una soluzione pacifica, non possiamo rimanere inermi di fronte alle sofferenze dei civili colpiti. A loro vanno i nostri pensieri e la nostra solidarietà. Siamo pronti a fare la nostra piccola parte a fianco di quelle istituzioni che portano un sollievo concreto al dramma umanitario”.

Un gesto di grande significato. Un segnale di solidarietà e vicinanza vera per il quale ringrazio Ferrari, gruppo ancora una volta vicino al territorio e alle iniziative che nel territorio nascono, in questo caso per aiutare e sostenere il popolo ucraino, vittima di una guerra inaccettabile e ingiustificabile”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dopo la donazione da parte della Casa di Maranello.

“Per sostenere queste persone, i profughi in arrivo e chi rimane in Ucraina- prosegue Bonaccini – abbiamo deciso di aprire una raccolta di fondi alla quale stanno rispondendo in tanti, cittadini, imprese, associazioni e rappresentanze sociali ed economiche. Per progetti, attività e iniziative che rendiconteremo puntualmente. Una risposta corale che, a maggior ragione, ci spinge a fare tutto il possibile sia per accogliere qui, in Emilia-Romagna, sia per assistere direttamente in Ucraina i tantissimi alle prese con la loro vita stravolta e sofferenze che auspichiamo possano finire il primo possibile, per lasciare spazio a uno scenario di pace. Nel frattempo, l’Emilia-Romagna vuole essere con loro e dalla loro parte. Grazie ancora a Ferrari. E grazie a tutti coloro che stanno donando e che decideranno di farlo”.

Raccolta fondi regionale

Per donare a favore dell’assistenza ai profughi ucraini, l’Iban a cui versare è:

IT69G0200802435000104428964

Dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1BA2.

Causale: ‘EMERGENZA UCRAINA’.

Il conto corrente è intestato a: Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.

105 i pazienti Covid positivi ricoverati negli ospedali modenesi a lunedì 7 marzo

105 i pazienti Covid positivi ricoverati negli ospedali modenesi a lunedì 7 marzoProsegue, sempre a ritmo costante, il calo di tutti gli indicatori pandemici: nuovi casi, persone esaminate, percentuale di positività e numero di ricoveri quotidiani. Sono 105 i pazienti Covid positivi ricoverati, a lunedì 7 marzo, negli ospedali modenesi.

Casi

Il totale di positivi segnalati a livello regionale, lunedì 7 marzo, per la provincia di Modena è di 186.174 (erano 184.344 lo scorso 28 febbraio).

Al 7 marzo in provincia di Modena sono accertati 2.884 (erano 3.848 il 28 febbraio, -25%) casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19.

Dei positivi attivi, 2.779 sono in isolamento domiciliare o presso altre strutture.

 

Ricoveri totali

A lunedì 7 marzo sono 105 (erano 164 il 28 febbraio, -36%) i pazienti assistiti in regime di ricovero negli ospedali della provincia. Da report regionale risultano ricoverati 68 pazienti covid positivi in AOU, 6 all’Ospedale di Sassuolo e 31 negli ospedali a gestione Ausl.

 

Persone in isolamento domiciliare

Al 7 marzo sono in isolamento 2.887 (erano 3.896 il 28 febbraio, -26%) persone, in particolare:

  • 2.799 (erano 3.684) persone covid positive
  • 88 (erano 212) contatti stretti di casi accertati in quarantena.

 

Alla luce dei dati si sottolinea la necessità di continuare a mantenere le misure di prevenzione come utilizzo di mascherine, igiene delle mani e distanziamento sociale e di proseguire nelle attività di sorveglianza e di vaccinazione.

Venerdì a Formigine: “Non c’è lui senza lei”, spettacolo teatrale comico a cura della Compagnia 8mani

Venerdì a Formigine: “Non c’è lui senza lei”,  spettacolo teatrale comico a cura della Compagnia 8manì , alle , a Formigine presso l’ ( ) si terrà lo spettacolo teatrale comico “Non c’è lui senza lei”, a cura della Compagnia 8mani.

L’iniziativa rientra nel programma distrettuale per l’8 marzo. Sul palco ci saranno Gino Andreoli, Federica Cavalli, Ivan Cattini e Patrizia Vescogni. Le musiche sono di Roberto Chiodi. L’ingresso è gratuito con prenotazione consigliata sul sito Eventbrite.

 

Un film del coreografo Luca Veggetti su piazza Imbeni, tra le torri della Regione, luogo metafisico in tempo di pandemia

Un film del coreografo Luca Veggetti su piazza Imbeni, tra le torri della Regione, luogo metafisico in tempo di pandemiaUn gioco di elementi visivi e sonori che restituisce uno spazio vuoto, quasi metafisico, una architettura perfetta ma deserta che dona un senso di bellezza ma anche di angoscia. E’ la piazza intitolata al sindaco Renzo Imbeni, a Bologna, racchiusa dalle torri dove ha sede la Regione Emilia-Romagna, il soggetto del film “For a Dance Never Choreographed” realizzato da Luca Veggetti, danzatore e coreografo bolognese formato alla Scala di Milano e con una lunga carriera internazionale.

Veggetti, inaspettatamente intrappolato dalla pandemia nella sua città natale per un lungo periodo all’inizio del 2020, ha utilizzato la piazza progettata dall’architetto e scenografo statunitense di origini giapponesi, Isamu Nogughi, come uno strumento dell’immaginazione, un palcoscenico gigantesco e vuoto, con un testo di appunti di Martha Graham (Noguchi ha più volte collaborato con lei per le scenografie) per un ballo che la grande coreografa non ha mai realizzato.

“Il movimento della terra attorno al sole rappresentato dal gioco delle ombre, l’unica presenza umana data da un suono di voci, quasi lamenti, ma non di parole, rappresenta pienamente il senso di desolazione che tutti noi abbiamo provato durante il primo lockdown dovuto al covid– commenta l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori-. In uno scenario che ricorda i dipinti di De Chirico, il film di Veggetti ci restituisce anche la consapevolezza di abitare quotidianamente l’opera di un grande architetto, che credeva nelle piazze come luogo comune di aggregazione. Questa opera ci aiuta anche a riscoprire l’importanza di uno spazio che i bolognesi hanno forse sottovalutato”.

Il film, che ha una durata di 22 minuti, è esposto in modo permanente nella collezione digitale del Noguchi Museum di New York ed è visibile a questo link. Noguchi disegnò la piazza su richiesta di Kenzo Tange, l’architetto giapponese che progettò nei primi anni ’70 per il Comune di Bologna il nuovo quartiere alla periferia nord di Bologna, il Fiera District, dove oggi trova collocazione anche la Regione Emilia-Romagna.

Isamu Noguchi collocò nella piazza una massiccia colonna di granito, girata da un lato e sollevata su una piramide tronca, un anfiteatro ottagonale affondato nel piano della piazza, e un cuneo inclinato tagliato nella piazza con un suggerimento di posti a sedere e una piccola pedana circolare rialzata. Purtroppo il disegno originario non è stato completato.

Chiusure notturne programmate della stazione di Modena sud sulla A1

Chiusure notturne programmate della stazione di Modena sud sulla A1Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, in orario notturno, nelle due notti consecutive di giovedì 10 e venerdì 11 marzo, con orario 21:00-6:00, sarà chiusa la stazione di Modena sud, in uscita per chi proviene da Milano.
In alternativa, si consiglia di uscire alla stazione di Modena nord o di Valsamoggia.

 

L’economia dell’Emilia-Romagna era in ripresa, poi gli aumenti e la guerra in Ucraina

L’economia dell’Emilia-Romagna era in ripresa, poi gli aumenti e la guerra in UcrainaI numeri che raccontano l’andamento dell’economia dell’Emilia-Romagna nel 2021 e il primo scorcio del 2022 sono positivi, a testimonianza della capacità delle imprese di rialzarsi dopo i durissimi colpi subiti dalla pandemia, e di essere pronte a reagire alle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e all’aumento prorompente dei costi dell’energia.

Ma sui risultati economici raggiunti pesa la forte preoccupazione per il conflitto armato, scatenato dalla Russia in Ucraina, che ha aperto uno scenario pieno di incognite e incertezze fatto da limitazioni oggettive e dall’impossibilità per molte imprese di operare e commercializzare con i partner dei Paesi in guerra.

Le incognite legate al tragico divampare della guerra condizionano in modo pesante le prospettive della ripartenza post pandemia che era avviata, come confermano i dati dell’indagine congiunturale relativa al quarto trimestre e anno 2021 sull’industria manifatturiera, realizzata in collaborazione tra Unioncamere Emilia-Romagna, Confindustria Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo.

Il 2021 è stato infatti caratterizzato da una forte ripresa a “V” dell’attività economica, con un rimbalzo della produzione dell’11,5 per cento rispetto all’anno precedente. Le pressioni sull’andamento dei prezzi derivanti dall’aumento delle materie prime, dei prodotti energetici e dalle difficoltà delle catene di fornitura internazionali hanno portato a un incremento più sostenuto del fatturato (+13,2 per cento), con dinamica simile per il mercato interno ed estero (+13,5 per cento).

I dati attestano la capacità del sistema industriale regionale di reagire e adottare forme organizzative (turni, distanziamenti, smart working, protocolli sanitari e quant’altro) che hanno permesso la ripresa dell’attività, a regimi elevati, tanto che nel complesso del 2021 la produzione è risultata solo marginalmente inferiore a quella del 2019 (-0,1 per cento). Per le tensioni sui prezzi il fatturato dello scorso anno ha già superato quello del 2019 (+2,1 per cento) e grazie anche alla maggiore tenuta dei mercati oltre confine, durante la recessione la componente estera è risultata ancora superiore rispetto a due anni prima (+6,6 per cento). Nel 2021 il complesso degli ordini ha sopravanzato del 3,8 per cento quello del 2019, e solo quelli esteri addirittura dell’8,2 per cento.

 

Tutti i settori considerati dall’indagine hanno messo a segno un recupero rispetto al 2020, anche se diverso è il quadro a raffronto con il 2019. L’industria alimentare ha conseguito una crescita della produzione contenuta nel 2021 (+4,8 per cento), ma grazie alla ridotta recessione subita nel 2020 ha pienamente recuperato il livello del 2019, superandolo anzi dell’1,6 per cento.

Le industrie della moda hanno recuperato (+5,8 per cento), rispetto al crollo del 2020, ma il livello dell’attività è ancora lontanissimo dal 2019 (-15,6 per cento).

Notevole la ripresa della piccola industria del legno e del mobile (+13,2 per cento) che è quasi riuscita a recuperare il livello del 2019 da cui dista meno di due punti (-1,6 per cento).

L’industria della metallurgia e delle lavorazioni metalliche ha fatto registrare il più ampio incremento della produzione nel 2021(+14,8 per cento), ma il livello di attività è risultato solo leggermente superiore a quello del 2019 (+0,9 per cento) a causa della severa recessione del 2020.

Al contrario, nonostante un incremento più contenuto lo scorso anno (+13,8 per cento), la maggiore capacità di tenuta dimostrata nel 2020 ha permesso all’ampio aggregato delle industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto di sopravanzare il livello di attività del 2019 di un 2,7 per cento.

L’eterogeneo gruppo delle “altre industrie” (che comprende le industrie della chimica, farmaceutica, plastica e gomma e quelle della trasformazione dei minerali non metalliferi, ovvero ceramica e vetro) ha chiuso il 2021 in linea (+10,3 per cento) con il risultato produttivo medio regionale, appena inferiore rispetto a due anni fa (-0,8 per cento).

La presenza sui mercati esteri è stato un fattore di resistenza nel 2020 e di sostegno alla crescita nel 2021, tanto che tra i settori considerati dalla congiuntura solo le industrie della moda, fatturato e ordini esteri non hanno recuperato i livelli del 2019.

Il recupero dell’attività produttiva ha interessato tutte le classi dimensionali di impresa ma con una marcata correlazione tra grandezza e andamento congiunturale.

Le imprese minori sono riuscite a ottenere un incremento della produzione dell’8,1 per cento nel 2021, ma il livello d’attività raggiunto è ancora inferiore a quello del 2019 del 7,6 per cento. Le piccole imprese con un recupero dell’11,7 per cento lo scorso anno hanno quasi raggiunto il livello del 2019 (con -0,5 per cento di margine). Sono state le imprese medio-grandi però a ottenere il più ampio incremento della produzione nel 2021 (+12,5 per cento), ma soprattutto hanno recuperato pienamente il livello 2019 fino a superarlo del 2,9 per cento.

Sulla base dei dati del Registro delle imprese, quelle attive dell’industria in senso stretto a fine anno risultavano 43.558 (pari all’10,9 per cento delle imprese attive della regione), con una lieve diminuzione corrispondente a 109 imprese (-0,2 per cento) rispetto all’anno precedente.

Per quanto concerne la forma giuridica delle imprese, rispetto alla fine del 2020, si rileva ancora un aumento delle società di capitale (+1,9 per cento, +321 unità), giunte a rappresentare il 40,5 per cento delle imprese attive dell’industria, grazie all’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata che ha avuto un effetto negativo sulle società di persone, che si sono ridotte (-391 unità, -4,6 per cento), seppur in misura minore tanto che ora costituiscono il 18,8 per cento del totale.

La flessione delle ditte individuali (-18 unità, -0,1 per cento) è marginale, e si è consolidata la loro quota sul totale delle imprese industriali regionali al 39,2 per cento del totale. Infine, è apparsa leggermente più contenuta la pressione (-3,1 per cento) sul piccolo gruppo delle imprese costituite secondo altre forme societarie (consorzi e cooperative) che ora rappresentano l’1,5 per cento del totale.

«I numeri del 2021 raccontano di un sistema economico in salute e in forte ripresa, un incremento del PIL senza precedenti con previsioni di una robusta crescita anche per l’anno in corso – afferma il Presidente di Unioncamere Emilia-Romagna Alberto Zambianchi –.  L’aumento dei costi di produzione legati all’approvvigionamento di energia e delle materie prime aveva già fatto intravedere nubi all’orizzonte. Ora l’invasione russa dell’Ucraina apre a uno scenario completamente nuovo e pieno di incognite, soprattutto perché c’è la consapevolezza di essere di fronte a un evento totalmente fuori dal nostro controllo. Il moderato ottimismo di una uscita dalla crisi pandemica sfuma ed evapora, sovrastato dalla preoccupazione di una guerra dalla durata e dai confini incerti. Non ci resta che adoperarci nel tenere accesi i motori del nostro sistema produttivo. Questo significa dare supporto alle imprese maggiormente colpite dai riflessi della guerra, partecipare proattivamente alla definizione e attuazione delle azioni necessarie per dare forma e sostanza al PNRR, accompagnare imprese e territori nelle transizioni che ci attendono, digitale, demografica, ambientale ed energetica».

In Emilia-Romagna, secondo l’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, il volume di prestiti alle imprese è rimasto per tutto il 2021 all’incirca sul livello raggiunto a fine 2020 dopo un periodo di rapida ripresa sostenuta dall’erogazione di prestiti con garanzia pubblica e dalle moratorie. In particolare, la consistenza dei prestiti bancari all’industria è ai massimi dal 2012. Il progressivo esaurirsi delle misure straordinarie di supporto al credito e la graduale normalizzazione delle esigenze di liquidità delle imprese hanno indotto un fisiologico rallentamento della crescita dei prestiti nel corso del 2021, culminato con un lieve calo a fine anno, del -1,2% a/a in Emilia-Romagna. Questa variazione si raffronta con i picchi segnati tra fine 2020 e inizio 2021, che rappresentano i massimi degli ultimi 10 anni (+6,5% a/a a dic-2020). L’evoluzione registrata in Emilia-Romagna è coerente con quella osservata a livello nazionale.

All’interno dell’aggregato del credito alle imprese, in Emilia-Romagna si rileva un andamento dei prestiti all’industria ancora leggermente in crescita a fine 2021, del +0,5% a/a, che risente del confronto col ritmo eccezionale toccato a fine 2020, del +11,2%, anch’esso massimo della storia più recente. La dinamica dei prestiti ai servizi (tornati in leggero calo del -2,3% a/a a fine 2021 dal massimo di +7,2% a febbraio 2021) si è allineata alla crescita di quelli all’industria per gran parte dell’anno, dopo che i primi hanno mostrato una ripresa più lenta coerente con l’evoluzione delle riaperture e dei consumi di servizi.

Anche per quanto riguarda i prestiti per dimensione d’impresa i dati più recenti mostrano dinamiche uniformi. Rispecchiando il trend del totale dei prestiti alle imprese, i prestiti alle piccole imprese sono tornati in lieve calo a fine 2021, con una variazione allineata a quella del credito alle aziende più grandi (in Emilia-Romagna, rispettivamente -1% a/a per le società non-finanziarie fino a 20 addetti e famiglie produttrici e -1,2% per quelle con almeno 20 addetti).

In parallelo, la dinamica dei depositi delle imprese presso le banche resta molto sostenuta sebbene più moderata di quanto visto nel 2020 e nella prima parte del 2021, denotando il persistere di elevata propensione alla liquidità. Da maggio 2020 i depositi delle imprese hanno segnato una crescita a due cifre, con un graduale rallentamento nel 2021 sfociato in Emilia-Romagna in un aumento dell’8,8% a/a a fine anno, ancora molto sostenuto malgrado l’effetto base (a fine 2020 l’aumento era del 32,3% a/a in Emilia-Romagna). L’evoluzione è in linea con la media nazionale. Similmente, i depositi delle famiglie hanno confermato una crescita robusta, del 5,0% a/a a dicembre 2021 in regione, analoga a quella osservata a livello Italia (4,5%).

Nel 2021 l’afflusso di liquidità sui depositi bancari si è ridimensionato ma è rimasto ancora elevato, pari a 4,4 miliardi nell’anno per le imprese dell’Emilia-Romagna, importo equivalente a circa un terzo rispetto al 2020, ma più che doppio del 2019. A livello Italia la liquidità versata sui conti delle imprese è stata ancora molto elevata a confronto con gli anni precedenti e superiore a quella affluita sui depositi delle famiglie. Verso i depositi delle famiglie consumatrici dell’Emilia-Romagna il flusso netto registrato nel 2021 è stato pari a 4,9 miliardi, più contenuto del 2020, quando era risultato in linea col 2019.

 

Cristina Balbo, Direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo: «Le nostre imprese spiccano per propensione agli investimenti in tecnologie e sostenibilità, nonché per la capacità di valorizzare le filiere di prossimità e stavano tornando più velocemente del previsto ai livelli di fatturato pre-crisi, con livelli dell’export superiori anche a quelli del 2019. Dalla nostra esperienza ritenevamo quindi lecito attendersi un 2022 di recupero diffuso di tutti i settori a livelli pre-Covid, ma la crisi innescata dalla guerra crea condizioni di forte difficoltà e ulteriori motivi di incertezza che mettono a rischio la ripresa.

In questo frangente storico, da un lato siamo fortemente impegnati nel sostenere gli investimenti, che rimangono fondamentali per sostenere lo sviluppo delle imprese e del paese, soprattutto quelli strategici in innovazione tecnologica, digitalizzazione, transizione green e valorizzazione delle filiere. Da aprile a dicembre 2021 abbiamo erogato 1,3 miliardi di nuovo credito alle imprese dell’Emilia-Romagna. Dall’altro lato, consapevoli che ora molte imprese affrontano esigenze di liquidità e moratoria legate sia all’aumento delle voci di spesa che alla mancata riscossione di crediti, abbiamo messo a disposizione nuove misure finanziarie immediate per supportare le PMI energivore e quelle il cui fatturato potrebbe risentire maggiormente di un calo delle esportazioni, specie verso Russia e Ucraina».

L’indagine semestrale di Confindustria Emilia-Romagna evidenzia un clima di fiducia ancora positivo, ma ridimensionato rispetto a metà 2021.  Da sottolineare che la rilevazione è stata realizzata tra gennaio e metà febbraio, prima della guerra russo-ucraina.

«Il conflitto tra Russia e Ucraina ha stravolto lo scenario geopolitico internazionale – dichiara il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari ma è difficile valutare in quale misura impatterà sugli scenari dell’economia regionale. Solo poche settimane fa, prima dello scoppio della guerra, le imprese industriali dell’Emilia-Romagna esprimevano giudizi positivi sulle prospettive di crescita, nonostante i record di crescita dei prezzi delle materie prime, l’impennata del costo del gas e la ripresa dei contagi, ora fortunatamente in discesa».

Per la prima metà del 2022 un imprenditore su tre prevede un aumento della produzione, con un saldo ottimisti/pessimisti di +34 punti (era +46 punti a metà 2021). Migliori le aspettative sulla domanda totale, attesa in crescita dal 46,2% degli intervistati, con un saldo ottimisti/pessimisti di +38 punti (era +41 punti a metà 2021). Più caute le aspettative sulla domanda estera: un imprenditore su due prevede stazionarietà, con un saldo ottimisti/pessimisti di +28 punti, in linea con le attese espresse a metà 2021. Migliorano le prospettive sull’andamento dell’occupazione: circa un imprenditore su tre si attende un aumento.

Il clima di fiducia circa il primo semestre 2022 è legato come di consueto alla dimensione d’impresa: il saldo ottimisti/pessimisti sulle previsioni della domanda estera è infatti pari a +17 punti per le piccole imprese, +35 punti per le medie, +61 punti per le grandi.  I giudizi sull’occupazione vedono più ottimiste le grandi imprese (+34 punti il saldo) rispetto alle medie (+30 punti) e alle piccole (+22 punti).  Rispetto ai settori, i giudizi più positivi si registrano per i settori chimica/farmaceutica, metallurgia, meccanica e costruzioni per quanto riguarda la produzione. Per la domanda, totale ed estera, saldi positivi più elevati si riscontrano nella chimica, meccanica, gomma/plastica e ceramica. Per quanto riguarda l’occupazione, segnali più ottimistici per ceramica, meccanica e servizi. Segnali di inversione di tendenza dal settore tessile/abbigliamento, con saldi ritornati positivi dal punto di vista della produzione e della domanda.

«Oltre agli impatti diretti del conflitto – sottolinea il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna – quello che preoccupa è il peggioramento del clima di fiducia che rende difficile programmare investimenti, frena i consumi e rischia di penalizzare soprattutto regioni come l’Emilia-Romagna, molto esposta sui mercati internazionali. Ci aspettiamo contraccolpi sulle nostre filiere e sulle quotazioni di metalli e altre materie prime, oltre all’aspetto ancora più grave legato alla forte dipendenza del nostro Paese dal gas russo.

L’allarme che abbiamo lanciato a metà febbraio –   conclude il Presidente Ferrari stimava per l’industria regionale una bolletta energetica che da 700 milioni del 2019 sarebbe passata quest’anno a 4 miliardi di euro. Questa stima, alla luce degli avvenimenti degli ultimi giorni, è già arrivata a 5,5 miliardi.  L’approvvigionamento energetico è un tema strutturale da affrontare con decisione. Dobbiamo avviare in tempi brevi le azioni che abbiamo proposto per rendere anche il sistema regionale il più possibile efficiente e indipendente dalle dinamiche dei prezzi energetici e dalle tensioni geo politiche attraverso un mix più virtuoso delle fonti, ed accelerare gli investimenti nelle rinnovabili.  Vanno riviste le scadenze temporali della transizione energetica, tenendo assieme gli obiettivi di sostenibilità con le esigenze della crescita, i tempi degli investimenti e l’occupazione, se necessario anche rimodulando il PNRR». 

Il Centro Studi Confindustria ha pubblicato di recente le stime sulla produzione industriale a livello nazionale, segnalata in calo a febbraio di -0,3% dopo una diminuzione di -0,8% a gennaio. Nel 1° trimestre 2022 la variazione acquisita sarebbe di -1,0%.  Gli effetti economici del conflitto russo-ucraino contribuiranno a generare ulteriori squilibri nell’attività industriale dei prossimi mesi peggiorando la scarsità di alcune commodity, rendendo più duraturi gli aumenti dei loro prezzi, oltre ad accrescere l’incertezza che rischia di compromettere l’evoluzione del PIL nel 2022.

 

Trasporto scolastico, la Regione mette a disposizione dei Comuni oltre 2 milioni di euro

Trasporto scolastico, la Regione mette a disposizione dei Comuni oltre 2 milioni di euro
Copyright e autore immagine: Brancolini Roberto

Prosegue l’impegno della Regione Emilia-Romagna per sostenere il trasporto scolastico. Via libera dalla Giunta, infatti, alla ripartizione delle risorse per continuare a sostenere i Comuni, da Piacenza a Rimini, per garantire questo servizio indispensabile.

Si tratta di 2 milioni e 250mila euro, in continuità con i fondi stanziati negli anni precedenti, per il prossimo anno scolastico 2022/2023.

Tra i criteri di utilizzo delle risorse, la priorità viene data al sostegno del trasporto degli alunni con disabilità, coerentemente con gli obiettivi contenuti negli Indirizzi regionali per il Diritto allo studio scolastico.

Ora saranno le Province e la Città metropolitana di Bologna a destinare ai Comuni dei propri territori i contributi, sulla base di criteri stabiliti nelle programmazioni territoriali.

“Con questi fondi- sottolinea l’assessore regionale alla Scuola, Paola Salomoni- confermiamo l’impegno per garantire il trasporto scolastico. Il via libera della Giunta permette, inoltre, di rendere disponibili le risorse nei tempi utili per consentire ai Comuni di programmare i servizi prima dell’avvio del nuovo anno scolastico”.

Le risorse per provincia

Alla Città metropolitana di Bologna vanno oltre 510mila euro, alla provincia di Modena quasi 432mila euro, a quella di Reggio Emilia 254mila; a Parma 213mila, a Piacenza 212mila e alla provincia di Forlì-Cesena 175mila; alla provincia di Rimini sono destinati 170mila euro, a Ravenna 153mila e, infine, a Ferrara oltre 127mila.

Al via in Emilia-Romagna il progetto ‘Allatta-Co-RER’

Al via in Emilia-Romagna il progetto ‘Allatta-Co-RER’
Copyright: Regione Emilia-Romagna – Autore: Pietro Ballardini

‘Hai partorito durante l’emergenza da Covid-19? Come è stata la tua esperienza?’ Sono alcune delle domande a cui vuole dare risposta lo studio qualitativo promosso dalla Regione Emilia-Romagna, per capire come le neo-mamme (e i neo-papà) abbiano vissuto l’esperienza di diventare genitori, di come abbiano reagito alle restrizioni associate all’ emergenza sanitaria e come queste abbiano influito sulle loro scelte di accudimento dei neonati. In particolare, riguardo all’allattamento completo a tre e cinque mesi durante la pandemia da Covid.

È il progetto ‘Allatta-Co-RER: l’allattamento durante la pandemia Covid in Emilia-Romagna’, rivolto ai genitori italiani e stranieri di bambine e bambini di età compresa tra 0 e 3 anni, per raccogliere – attraverso questionari on-line anonimi e disponibili in lingua italiana, inglese e francese – l’opinione dei neo-genitori rispetto all’assistenza e al supporto ricevuti durante il puerperio e nei primi mesi di vita del neonato.

“La promozione dell’allattamento è una priorità di salute pubblica- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- perché è il modo naturale di alimentare i bambini ed è l’inizio ideale per la vita. Ma è anche il miglior modo di assicurare uno sviluppo armonioso del rapporto tra la madre e il piccolo, con il coinvolgimento del padre, e garantire un impatto positivo sulla salute di donne e bambini. Da anni la Regione sostiene le donne e le famiglie in questo momento così delicato del percorso nascita, reso ancor più problematico a causa dell’emergenza Covid”.

“La ricerca che abbiamo avviato- chiude l’assessore- si inserisce in questo programma con il preciso obiettivo di dar voce alle madri e alle famiglie, e a chi è protagonista dei percorsi di assistenza e cura per indagare quali siano i meccanismi di funzionamento su cui si può intervenire, migliorando l’offerta dei servizi”.

Lo studio

Lo studio, avviato a giugno 2021, punta anche a raccogliere le informazioni sulle dinamiche attivate con l’arrivo di un bambino, dalle singole donne, dalle famiglie, dalle comunità e dai servizi sanitari, socio-sanitari ed educativi, per migliorare ulteriormente il percorso assistenziale offerto dal servizio sanitario regionale.

I questionari sono stati elaborati sulla base degli spunti raccolti nella prima fase dell’indagine che ha previsto la realizzazione, nel periodo giugno-settembre 2021, di una serie di incontri on-line (focus group/world cafè) con madri, padri, professionisti della sanità, del sociale e associazioni di volontariato.

Agli incontri hanno partecipato circa 60 genitori e un centinaio di persone tra professioniste della sanità, sociale sanitario e volontarie di diverse associazioni.

Per quanto riguarda l’adesione alla ricerca tramite questionario, a solo due settimane dall’avvio, sono già oltre 500 le persone che hanno scelto di rispondere; la raccolta si protrarrà per tutto il mese di marzo.

Tutte le informazioni sul progetto e i questionari nelle diverse lingue sono visionabili al link: https://regioneer.it/ricerca

# ora in onda #
...............