Era il 2018 quando la regione Emilia Romagna si candidò ad aprire la strada verso l’autonomia differenziata che tante critiche e problemi avrebbe poi evidenziato. Abbiamo da subito giudicato quel percorso sbagliato nel merito e dannoso per gli effetti che avrebbe prodotto su materie, come per esempio l’istruzione.
Oggi, dopo l’intervento legislativo del Ministro Calderoli è ancora più evidente che quel processo, se attuato, dividerebbe il Paese e amplificherebbe le già diffuse diseguaglianze.
Per questo è molto importante quanto dichiarato ieri dal Presidente De Pascale che, non senza autocritica, ha annunciato il ritiro della proposta di autonomia differenziata da parte della regione Emilia Romagna.
Un atto auspicato e dovuto che è anche la cifra delle nostre richieste, supportate da raccolte di firme, molte iniziative e continue prese di posizione e da ultimo di un’esplicita richiesta pubblica al neo Presidente sostenuta dalla CGIL Emilia Romagna.
Questo capitolo dunque è definitivamente archiviato, ma la strada per impedire la realizzazione del progetto nazionale di autonomia differenziata è ancora impervia, seppure depotenziata dai recenti pronunciamenti della Corte Costituzionale.
Ora occorre proseguire nell’azione di ritiro della legge Calderoli e la Regione Emilia Romagna, dopo la decisione adottata può e deve dare un importante contributo.
La scadenza del termine per le iscrizioni alle scuole secondarie di 1° grado (scuole medie) a Maranello, insieme alla definizione dei dati numerici degli alunni che le frequenteranno nel prossimo anno scolastico, offre l’occasione per illustrare il percorso che a partire da settembre rende possibile l’attivazione della cosiddetta ‘settimana corta’.
Nell’anno scolastico 2025/2026, infatti, sia alle ‘G. Galilei’ (Istituto comprensivo Stradi) sia alle ‘A. Ferrari’ (Istituto comprensivo Ferrari) gli alunni di tutte le classi frequenteranno le lezioni dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 14.00 (l’orario di uscita slitta in avanti di un’ora rispetto ad oggi), non più al sabato, e potranno contare su orari degli scuolabus adeguati alle nuove esigenze.
La modifica dell’orario è il frutto di un percorso intrapreso nei mesi scorsi dai due Istituti comprensivi, che attraverso un sondaggio hanno raccolto le opinioni dei genitori e verificato la preferenza della maggioranza delle famiglie per un orario scolastico diverso da quello rispettato finora.
La scelta degli organi competenti dei due Istituti è stata preceduta da svariate occasioni di confronto reciproco con il coinvolgimento dell’Amministrazione comunale, che tramite l’Ufficio Istruzione ha valutato e programmato le necessarie variazioni al servizio di trasporto scolastico, in modo da garantire un servizio adeguato a tutte le famiglie che ne faranno richiesta (sarà possibile presentare domanda dal 1° al 31 maggio 2025).
“La soluzione oraria e organizzativa proposta – spiega Francesco Boffoli, Dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo ‘Ferrari’ – viene incontro alle sentite esigenze dell’utenza così come espresse nel sondaggio d’opinione effettuato presso l’utenza ed è in linea con le più recenti indicazioni e orientamenti espressi dall’amministrazione scolastica nazionale.”
“La gestione del nuovo tempo scuola trascorso in aula sottolinea Francesca Lippa, Dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo ‘Stradi’ – darà agli alunni l’opportunità di beneficiare di un maggior riposo, con conseguente maggior impegno e concentrazione nei momenti di lavoro che renderanno ogni minuto, sia a casa che a scuola, più produttivo e coinvolgente. Una riduzione del carico mentale, a mio avviso, consentirà anche un miglior consolidamento delle conoscenze nel tempo. Inoltre, questa nuova scelta organizzativa permette ai docenti, mediante idonee scelte educative calibrate sul nuovo impianto orario, di pianificare con flessibilità un percorso formativo efficace per i loro studenti”.
“Il dialogo con i Dirigenti scolastici è stato molto costruttivo – aggiunge Laura Costi, assessore comunale all’Istruzione – e come Amministrazione ci siamo messi a disposizione affinché ogni valutazione da parte delle scuole tenesse conto di tutti gli elementi in campo, compresa la necessità di adeguare le modalità di erogazione dei servizi complementari molto utili per le famiglie, qual è appunto il trasporto scolastico”.
Il Comune di Faenza, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, l’Anci e la Strada europea della ceramica, ospita “Ceramica e Territorio: Dialogo tra artigianato e industria“, un’importante occasione di confronto per approfondire il valore della ceramica quale motore di sviluppo non solo culturale ma anche economico.
Prima dell’inizio dei lavori, alle 10, la Sala Rossa della Residenza Municipale ospiterà la Cerimonia d’ingresso della municipalità di Sassuolo nell’AiCC, l’Associazione città ceramiche.
Al momento saranno presenti Massimo Isola (Presidente AiCC), Matteo Mesini (Sindaco di Sassuolo) e Marco Panieri (Presidente ANCI Emilia-Romagna).
Alle 10.30 ci si sposterà nella Sala Bigari dove Nadia Carboni, Direttore di AiCC, dopo i saluti, aprirà i lavori con una breve introduzione ai temi della giornata. Seguiranno gli interventi con Massimo Isola che interverrà sul tema “Il valore della ceramica per il territorio e l’arte di fare rete: il progetto di Faenza candidata a Città Creativa Unesco”. Alle 11, l’Assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Colla relazionerà su “Il ruolo strategico della ceramica nell’economia regionale”. Alle 11.15, un focus sul tema “La ceramica artistica e artigianale”, con gli interventi di: Davide Servadei (Presidente Confartigianato Imprese Emilia-Romagna), Antonio Colì (Vicepresidente di Confartigianato Ceramica), Matteo Leoni (Presidente CNA Ravenna) e Andrea Branciforti (Presidente Nazionale CNA Ceramica). Alle 11.45, si parlerà di “Ceramica industriale e innovazione” con Armando Cafiero (Direttore Generale di Confindustria Ceramica) e l’Europarlamentare e Presidente del Forum europeo della ceramica, Elisabetta Gualmini.
Alle 12.15 verrà aperto un dibattito con la partecipazione di Massimo Isola, un rappresentante del Comune di Bologna), Matteo Mesini (Sindaco di Sassuolo), Marco Panieri (Sindaco di Imola) e Juri Magrini (Assessore attività economiche del Comune di Rimini). Le conclusioni saranno affidate al Presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale.
L’incontro sarà il momento per riflettere sulle prospettive del settore ceramico, tra tradizione e innovazione, e sul suo ruolo centrale nello sviluppo del territorio.
“Il 24 febbraio -sottolinea Massimo Isola– è una data molto importante per noi: si celebra un incontro a cui lavoriamo da anni, dedicato al rapporto tra Faenza e Sassuolo, e tra il distretto faentino e quello sassolese legato alla ceramica. Si tratta di due realtà diverse: una prevalentemente artigianale e l’altra industriale, entrambe però caratterizzate da un’elevata densità produttiva della ceramica. L’entrata di Sassuolo nell’Associazione Italiana Città della Ceramica, segna un primo passo verso la creazione di un vero e proprio distretto emiliano-romagnolo della ceramica, artigianale e industriale. All’incontro parteciperanno anche altri comuni dell’Emilia-Romagna interessati a unirsi a questo percorso. Obiettivo comune è la costruzione di una rete regionale che ci permetta di affrontare con maggiore incisività sia le criticità che le opportunità legate ai nostri settori. Indubbiamente, il mondo ceramico sta attraversando un periodo complesso, soprattutto nel dialogo con la Commissione Europea. Esistono divergenze di vedute e il Green Deal ha un impatto significativo sul sistema produttivo emiliano-romagnolo, cosa che influenzerà il mondo occupazionale, lo sviluppo economico, ma anche quello culturale e sociale. Per questo è fondamentale mettere in rete queste municipalità e favorire il dialogo con la Regione Emilia-Romagna, così da individuare, insieme, soluzioni innovative che, da un lato, tutelino questo grande patrimonio produttivo e, dall’altro, creino nuove opportunità di sviluppo”.
“Sassuolo ha la ceramica nell’anima – commenta il Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini – un legame che affonda le radici nella storia: dalla ceramica artistica, che ha lasciato pezzi straordinari oggi conservati in musei e collezioni, alla ceramica industriale, che ha reso il nostro distretto un punto di riferimento a livello globale. Qui, innovazione e tradizione si incontrano, creando un Made in Italy unico, riconosciuto in tutto il mondo. L’ingresso di Sassuolo nell’Associazione Italiana Città della Ceramica rappresenta un riconoscimento importante: artigianato e industria insieme, per valorizzare e promuovere il nostro territorio in rete con le altre città della ceramica. Abbiamo lavorato per mesi a questo obiettivo, e già nei mesi scorsi abbiamo avviato iniziative concrete, come la trasformazione di via Clelia e via Pretorio nella ‘via della ceramica’, con luminarie che celebrano il legame profondo tra Sassuolo, la ceramica e l’arte. Da oggi, questo percorso proseguirà con ancora più forza, per dare alla nostra storia e alla nostra identità il riconoscimento che meritano”.
Sabato 22 febbraio alle 17 a Fiorano Modenese (MO), presso la libreria Le vite degli altri in via Vittorio Veneto 36, centro storico di Fiorano, verrà presentato per la prima volta al pubblico il romanzo “Il bivacco”, di Marcello Bondi e Fabrizio Carollo. Dialogherà con gli autori Gabriele Bassanetti.
Davanti al fuoco di un bivacco notturno, un gruppo di cowboy racconta a un vagabondo che si è unito a loro per caso tre storie misteriose. Chi è l’enigmatico vagabondo al quale i cowboy fanno ascoltare le loro storie? Che cosa nasconde dietro i suoi silenzi?
Mistero e orrore si fondono per far rivivere il lato più oscuro della frontiera americana. Un libro partecipato e interattivo, con illustrazioni originali realizzate appositamente e la sorpresa di una serie di temi musicali realizzati come sottofondo alle storie raccontate nel testo.
Marcello Bondi, fioranese, classe 1995, decide di intraprendere la carriera di sceneggiatore nel 2014. Da sempre cerca di spaziare tra i generi narrativi per raccontare storie. Ha scritto storie per Diabolik, Tex, Topolino, Zagor. Nel 2022 viene pubblicata la sua prima mini-serie a fumetti dal titolo Samurai 2.0 per il mercato americano, poi uscita anche in Germania e in Italia. Nel 2023 è tra gli autori del graphic novel Odino Buzzi: Cronista Detective. Dal 2023 insegna sceneggiatura e storytelling all’ADAC-Accademia delle Arti Creative di Modena. Collabora con vari editori italiani ed esteri.
Fabrizio Carollo vive e lavora a Marzabotto. Collabora con diversi portali giornalistici, Web tv e reti locali in qualità di speaker e conduttore e organizza eventi culturali nell’Appennino come direttore artistico. Lo stile di narrazione fantasioso e surreale che lo contraddistingue gli è valso l’appellativo di Scrittore dei Sogni. Ha pubblicato le raccolte di racconti Dusk (2010), Il sonno del mostro (2011), L’armonia dei sogni spezzati (2012), 7 Rintocchi (2017); i romanzi Rosso tenebra, Segmenti, Il mostro della mannaia, Segmenti in volo, La spada di selce. Adorate il tricheco è la sua decima controversa opera.
Cielo in prevalenza sereno con nuvolosità stratificata sui rilievi appenninici e in serata sul settore occidentale. Possibilità di locali foschie e banchi di nebbia sulle aree di pianura durante le ore più fredde della giornata.
Temperature minime stazionarie o in lieve flessione comprese tra -2 e 3 gradi ; valori inferiori di qualche grado in aperta campagna con diffuse deboli gelate. Massime in lieve aumento, comprese tra 10 e 11 gradi. Venti deboli variabili o quasi assenti. Mare quasi calmo.
«Via Montanara è considerata da molto tempo un’arteria viaria molto pericolosa per il gran numero di veicoli, circa 11mila, che transitano giornalmente». Così l’ex sindaco Gian Francesco Menani, oggi consigliere comunale della Lega, su quanto accaduto questa mattina a Pontenuovo.
Abita in quella zona, Menani, e la conosce bene: «Da anni – scrive – si studia una viabilità alternativa per tagliar fuori il centro abitato e accedere anche al polo scolastico. L’idea, in avanzato stato, è stata abbandonata dall’attuale amministrazione in quanto non servirebbe. Invito il sindaco Mesini a un ripensamento e lo esorto a proseguire il cammino iniziato che aveva come obbiettivo arrivare ad attingere a fondi necessari per la realizzazione. I residenti – conclude Menani – sono stanchi e sul piede di guerra e ben presto si faranno sentire».
Continua l’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti da parte dei Carabinieri. Lunedì scorso, 17 febbraio, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sassuolo, nell’ambito di un’operazione antidroga, hanno arrestato in flagranza di reato due uomini, rispettivamente di 36 e 30 anni, trovati in possesso di oltre 2 kg di sostanze stupefacenti.
In particolare i militari, all’esito di una perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto all’interno della loro abitazione, trasformata in un vero e proprio supermarket della droga, 1800 pastiglie di MDMA, 360 grammi di ketamina, alcuni grammi di speed, ovvero una miscela a base di anfetamina, oltre a quasi un chilogrammo tra hashish e marijuana.
I carabinieri hanno anche rinvenuto e sequestrato 3.870 euro in contanti, un fornello elettrico per la preparazione di droghe sintetiche, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento.
A fronte dell’importante sequestro, proseguiranno gli accertamenti finalizzati a riscontrare a chi fosse destinato lo stupefacente, probabilmente anche giovani residenti nell’area del distretto ceramico.
Entrambi gli arresti sono stati convalidati: per il 30enne è stata applicata la custodia cautelare in carcere.
“La Regione farà la propria parte per sostenere la candidatura che emergerà dal territorio a capitale italiana della Cultura 2028. È evidente che l’ipotesi di candidature condivise da parte di città limitrofe, e Forlì e Cesena sono co-capoluoghi di provincia, assume un particolare interesse per la possibilità di costruire una proposta unitaria, che vada a beneficio di tutto il territorio. Valuteremo il bando che uscirà nei prossimi mesi, ne vedremo i contenuti e quali tipologie di candidature verranno ammesse. Nel frattempo cercheremo un’interlocuzione col Governo, per portare avanti una proposta unitaria, per la quale è prima di tutto importante che entrambe le città, insieme a noi, ci credano”.
Così l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni, in vista del voto, previsto domani pomeriggio in Consiglio comunale a Cesena, su una mozione per approvare la partecipazione della città alla procedura di selezione per il conferimento del titolo di “Capitale italiana della cultura 2028”.
Nei giorni scorsi Allegni aveva espresso il sostegno della Regione alla proposta di Forlì, nel corso di un incontro con il vicesindaco con delega alla cultura, Vincenzo Bongiorno.
“Come nel caso della straordinarietà della doppia candidatura Bergamo-Brescia durante il Covid, parliamo di due città fortemente colpite da una tragedia, quella dell’alluvione del 2023- aggiunge Allegni-. Ripartire nel segno della cultura sarebbe un segnale importante, per l’intera Emilia-Romagna”.
«Giornata con una grande partecipazione di tifosi e appassionati che ha richiesto la chiusura momentanea del cavalcavia e la regolazione continua del traffico a seguito delle prove in pista della nuova auto Ferrari con i due piloti. Dato il grande afflusso di persone in una giornata lavorativa dobbiamo però essere contenti che sia filato (quasi) tutto liscio. Ringrazio forze dell’ordine e polizia locale per il lavoro ordinato e puntuale».
Così il Sindaco di Fiorano Marco Biagini in coda alla giornata che ha visto le Ferrari di Lewis Hamilton e Charles Leclerck affrontare lo shakedown sul circuito cittadino: da una parte Biagini parla di «vetrina positiva per Fiorano che ha richiesto sforzo e concentrazione premiati da una giornata senza incidenti gravi», dall’altra stigmatizza il comportamento «di qualche tifoso che ha esagerato compiendo un’azione sbagliata e pericolosa. Il soggetto – aggiunge il sindaco – è stato identificato e verrà sanzionato come merita». Il riferimento di chi, per assicurarsi una visuale consona sul circuito, ha provveduto a ‘sfrondare’ alcuni alberi non è puramente casuale.
“Sassuolo subirà un taglio di un milione di euro tra il 2025 e il 2029, secondo quanto previsto dal decreto del MEF del 20 gennaio 2025, aggiornato il 12 febbraio. Un taglio che si somma ai 750.000 euro già sottratti nel luglio 2024 con la “Spending Review”. Si tratta di una vera e propria mazzata per il bilancio comunale, in un periodo in cui i costi per i servizi essenziali continuano ad aumentare. Ma il paradosso più evidente è che questi tagli vengono imposti dallo stesso Governo che promuove la riforma sull’autonomia differenziata.
Autonomia differenziata o tagli ai territori? Il Governo si contraddice. Da un lato, il Governo Meloni e la Lega sbandierano la volontà di garantire maggiore autonomia economica a Comuni e Province; dall’altro, tolgono loro risorse fondamentali, rendendo impossibile una gestione efficace delle competenze. Come possono gli enti locali esercitare una vera autonomia se vengono continuamente privati delle risorse per farlo? Tagliare i fondi ai Comuni significa colpire direttamente i cittadini, privandoli di servizi essenziali come welfare, istruzione, cultura, sport, sicurezza e trasporti. A Sassuolo, i nuovi tagli mettono a rischio il funzionamento di strutture realizzate con i fondi del PNRR, come scuole e asili nido, che senza risorse per la gestione ordinaria potrebbero non essere operative. Insomma i cittadini rischiano di pagare scelte politiche sbagliate. L’autonomia differenziata, senza una reale garanzia di finanziamenti per i territori, rischia di aumentare le disuguaglianze tra città e periferie, tra aree più ricche e quelle già in difficoltà. Di fronte a questo ennesimo colpo agli enti locali, cosa ne pensano le forze politiche di centrodestra a Sassuolo? Tutto bene? Silenzio o complicità? Questo è il risultato di un pasticcio politico, frutto di accordi tra forze diversissime, che per convenienza producono contraddizioni e scelte dannose per i territori. Il nostro Sindaco ha lanciato un allarme chiaro e doveroso nei confronti della comunità sassolese: è fondamentale informare i cittadini su ciò che sta accadendo e sulle scelte che il Governo sta compiendo a danno del nostro territorio. Non resteremo a guardare. Faremo tutto il possibile, insieme agli altri Comuni e Province della nostra Regione, per contrastare questi tagli ingiustificati. Siamo dalla parte della nostra città e dei nostri cittadini: il nostro impegno è chiaro e continueremo a lottare per il futuro di Sassuolo”.
(Matteo Bettuzzi, consigliere Partito Democratico)
Questa mattina, 19 febbraio, una delegazione del Comune di Formigine formata dal Sindaco Elisa Parenti, dall’Assessore alla Sicurezza integrata Andrea Corradini e dalla Comandante della Polizia Locale Susanna Beltrami è stata ricevuta in Prefettura, in occasione del Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica.
Afferma il Sindaco Parenti: “Ringraziamo il Prefetto per la celerità del riscontro a seguito della nostra richiesta di attenzione sulla città. Abbiamo evidenziato ai responsabili dell’ordine pubblico provinciale che Formigine necessita di mantenere alta l’attenzione su alcuni aspetti specifici, ovvero truffe, disagio giovanile, videosorveglianza, furti in abitazione. Alla presenza del Prefetto Fabrizia Triolo, del Questore Donatella Dosi, del Comandante provinciale dei Carabinieri Lorenzo Ceccarelli e del Comandante provinciale della Guardia di Finanza Gianluca Capecci, abbiamo ricevuto rassicurazioni sul maggiore controllo del territorio da parte delle autorità competenti in materia di sicurezza”.
Nella stessa occasione, è stato sottoscritto il rinnovo del Protocollo d’intesa sul controllo del vicinato da parte dei responsabili del Comune di Formigine, Prefettura, Questura, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza.
Questo Protocollo esplicita e puntualizza gli impegni in merito del Comune, dei cittadini, della Prefettura e delle Forze di Polizia.
Sottolinea l’Assessore Corradini: “Il controllo di vicinato a Formigine sta crescendo, infatti, siamo arrivati alla costituzione di 37 gruppi nel capoluogo e nelle frazioni, divenendo sempre più uno strumento prezioso nell’affiancare le Forze dell’Ordine”.
Tra le prossime iniziative in collaborazione, saranno organizzate delle passeggiate di prossimità in orario serale (ritrovo alle ore 21), con Volontari della Sicurezza, agenti di Polizia Locale e i volontari del controllo di vicinato che vorranno partecipare. Sono già state definite le seguenti date: 26 febbraio a Magreta (ritrovo nel parcheggio di fianco alla chiesa), 5 marzo a Colombaro (partenza dal parcheggio di fronte al ristorante Stefani), 12 marzo a Corlo (parcheggio delle scuole don Mazzoni), 19 marzo a Ubersetto (Via Giardini, area ex edicola), 26 marzo a Casinalbo (parcheggio delle scuole Don Milani). Per maggiori informazioni, è possibile contattare la Polizia Locale al numero 059 557733.
Un evento, che diventerà annuale, del Terzo Settore, in giugno a Bologna; un bando da un milione di euro, a marzo, per favorire la collaborazione con gli enti pubblici e privati; 100mila euro in più per il Servizio civile regionale.
Il Terzo Settore è al centro delle politiche della Regione Emilia-Romagna: lo ha ribadito oggi l’assessora al Welfare Isabella Conti, annunciando queste novità durante l’assemblea del Forum Terzo Settore Emilia-Romagna, a Bologna.
Nel capoluogo felsineo si svolgerà dunque, a giugno e per la prima volta in assoluto, l’evento annuale del Terzo settore, occasione di confronto e scambio di idee e buone pratiche, ma anche di valorizzazione di questa realtà, che per l’Emilia-Romagna rappresenta un patrimonio di enorme valore. In programma a marzo, invece, l’uscita di un bando da un milione di euro che, come previsto dalla legge regionale 3/23, mette a disposizione risorse per favorire la collaborazione tra enti pubblici, privati e Terzo Settore e per promuovere processi di innovazione sociale. E proprio per rafforzare il sostegno in questo ambito, saranno aumentati i contributi per il Servizio civile regionale, che passano da 933mila a 1 milione e 33mila euro, 100mila euro in più, per un incremento di oltre il 10%.
“In Emilia-Romagna- ha affermato l’assessora Conti nel suo intervento- il Terzo settore è una leva delle nostre comunità, è diventato nel tempo un pilastro della nostra economia e del nostro welfare. Per questo va sostenuto e la Regione fa la propria parte confermando totalmente le risorse a bilancio. Occorre dare più valore a quanti da anni erogano servizi e sono diventati punto di riferimento prezioso e insostituibile per il territorio. Il Terzo settore necessita di specializzazione dei suoi volontari, e servono anche bandi di durata maggiore per consentire alle associazioni di assumere personale ed avere prospettive progettuali più ampie. Stiamo vivendo un periodo complesso- ha aggiunto Conti- in cui la qualità della vita delle persone è a rischio. Insieme dobbiamo costruire con fiducia un futuro dignitoso per tutti”.
Tra le altre novità annunciate, la convocazione, il prossimo 7 marzo, del Consiglio regionale del Terzo Settore, strumento di confronto e partecipazione tra gli Enti di questo ambito e la Giunta regionale, e l’avvio del percorso per l’istituzione dell’Osservatorio Regionale del Terzo settore, che ha finalità di studio e approfondimento, entrambi istituiti con la legge regionale 3/2023.
“Si cambia radicalmente approccio verso il mondo agricolo che, finalmente, da imputato diventa un alleato per la sicurezza alimentare, per la competitività europea e per le sfide della transizione ambientale, sociale e digitale”.
Così dal Parlamento europeo a Bruxelles, l’assessore all’Agricoltura e ai Rapporti con l’Ue, Alessio Mammi, commenta la nuova strategia in ambito agricolo per tutti i territori dell’Unione, che mette al centro l’agricoltura come parte della soluzione per il contrasto al surriscaldamento globale e ai danni causati dal cambiamento climatico, la tutela delle aree rurali e il ricambio generazionale: “Una nuova visione dell’agricoltura che segna un’inversione di tendenza, mettendo al centro il reddito degli agricoltori, senza il quale non è possibile garantire produzione e lavoro, e la reciprocità sugli standard commerciali import/export. Si tratta- ha aggiunto Mammi- di obiettivi strategici soprattutto per la nostra Regione, a forte vocazione agricola e agroalimentare”.
La strategia sulle politiche agricole è stata illustrata proprio nelle giornate in cui si apre anche l’insediamento per il mandato 2025-30 del Comitato europeo delle Regioni. Le riunioni della plenaria si svolgono all’interno dell’emiciclo del Parlamento; oltre ad eleggere la nuova presidente Kata Tutto, consigliera comunale di Budapest, e il primo vicepresidente Manuel Moreno Bonilla, presidente dell’Andalusia, sono anche l’occasione per un confronto con rappresentanti delle istituzioni europee. Nella prima riunione di oggi, infatti, l’assessore Mammi ha preso parte a un dibattito con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa.
Domani, giovedì 20, il confronto sarà con due commissari europei: il vicepresidente esecutivo della Commissione Raffele Fitto, sul tema del ruolo degli enti locali e delle Regioni nella futura politica di coesione, e il Commissario all’energia e alla casa Dan Jorgensen sulle politiche locali per affrontare la crisi abitativa. In chiusura della giornata di domani si terrà anche la cerimonia di assegnazione del premio intitolato a Pawel Adamowicz, sindaco della città polacca di Gdansk assassinato nel 2019 da un estremista di destra per le sue politiche di accoglienza e integrazione. Il premio, attribuito a sindaci che si sono distinti nella promozione della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà, sarà quest’anno assegnato al sindaco di Kiev Vitali Klitschko che interverrà in plenaria insieme alla vedova di Adamowicz.
Il Comitato europeo delle Regioni
Il Comitato europeo delle Regioni rappresenta gli enti locali e regionali dell’Unione europea e ha una funzione consultiva su tutti i provvedimenti che hanno un impatto sui territori (il 70 % di tutta la legislazione dell’Ue). Il CdR è composto da 329 membri titolari e 329 supplenti, in carica per 5 anni. La Commissione europea e il Consiglio dell’Unione europea sono tenuti a consultare il Comitato durante tutte le fasi del processo legislativo dell’Ue ogni volta che vengono avanzate proposte relative a coesione economica, sociale e territoriale, fondi strutturali, Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale europeo, occupazione e affari sociali, istruzione, gioventù, formazione professionale, cultura e sport, ambiente, energia e cambiamenti climatici, trasporti, reti transeuropee e salute pubblica. Al di fuori di questi settori, la consultazione del Comitato è facoltativa. Con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona del 2009 il Comitato può rivolgersi alla Corte di giustizia europea laddove ritenga che le sue prerogative istituzionali, o i governi nazionali, regionali e locali siano stati ignorati. Il CdR può inoltre adottare raccomandazioni su progetti di atti legislativi dell’Ue e proporre nuove politiche.
“La Regione Emilia-Romagna ritira la proposta di autonomia differenziata, una scelta che avviene in totale trasparenza, dato che lo avevamo già indicato durante la campagna elettorale”. Ad annunciarlo, intervenendo in Assemblea Legislativa, il presidente della Regione, Michele de Pascale, che ha aperto la discussione in Aula sul tema dell’Autonomia differenziata in base all’articolo 116 della Costituzione, procedura avviata in Emilia-Romagna nel 2017.
“Non azioneremo quella leva, perché trovo sia la strada sbagliata. E quindi non lo dico in tono polemico verso il Governo- ha spiegato de Pascale-. Lavoreremo, invece, per un’autonomia amministrativa e funzionale, a realizzare un’amministrazione di prossimità, che avvicini il momento decisionale ai cittadini, e penso soprattutto alle sindache e ai sindaci dell’Emilia-Romagna: se di autonomia vogliamo parlare, deve vedere come protagonisti assoluti Comuni e Province, che sono i veri enti di prossimità”.
L’auspicio del presidente della Regione è che questo percorso “possa essere trasversale e coinvolgere altre Regioni, anche perché penso sia chiaro ormai a tutti che non ci sarà alcuna autonomia differenziata. Ormai l’autonomia differenziata viaggia su un binario morto, un rigoroso e serio piano B deve essere un tavolo per la riforma del Titolo V”.
Dunque, ha concluso de Pascale, “penso che in questo Paese non serva maggior autonomia legislativa, serve invece avvicinare l’amministrazione al territorio e si può fare con una legge ordinaria. Sarebbe molto intelligente riprendere in mano il Titolo V, capire se ci sono competenze che lo Stato dovrebbe riprendere, così come valutare se possano esserci, invece, altri ambiti che potrebbe aver senso devolvere”.
Al via la dodicesima edizione di UniCredit Start Lab, la piattaforma di business creata dalla banca per supportare startup e PMI innovative, alla quale è possibile partecipare iscrivendosi entro il prossimo 7 aprile (link: https://www.unicreditstartlab.eu/it/startup/iscrizione.html).
In 11 anni di attività, attraverso il progetto Start Lab, UniCredit ha valutato oltre 8 mila progetti imprenditoriali, ha accompagnato 630 start-up italiane verso percorsi di crescita (con 4,2 miliardi di investimenti raccolti) e ha selezionato 35 startup quali partner e fornitori di servizi alla banca stessa. Questo percorso ha portato UniCredit a diventare negli anni banca di riferimento per le start-up e PMI innovative italiane “Tech”, con oltre 2.300 neoimprese finanziate.
Nell’edizione 2024 di UniCredit Start Lab, cha ha visto il coinvolgimento di circa 200 partner a livello nazionale tra incubatori ed acceleratori, sono state avanzate oltre 650 candidature da parte di start up e PMI innovative; di queste, 115 (circa il 18%) sono giunte da imprese con sede nell’area Centro Nord che ricomprende Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche. Qui la percentuale di start-up a guida femminile candidate è stata del 18%; e quella relativa al Digital è la categoria per la quale è pervenuto il maggior numero di progetti (40%).
Oltre trenta i progetti presentati lo scorso anno da start up e Pmi innovative dell’Emilia Romagna. Tra questi si è distinto quello della modeneseSymboolic che ha ricevuto una menzione speciale nel settore Digital.
Dichiara Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord di UniCredit: “Il Politecnico di Milano rimarca che nel 2024 gli investimenti in equity alle startup italiane sono tornati a crescere, registrando un aumento del 32%, un dato significativo che vede l’Italia distinguersi nel contesto europeo. Il perimetro Centro Nord, caratterizzato da un capillare e dinamico ecosistema dell’innovazione, con atenei, incubatori, acceleratori, imprese attente a tali dinamiche e pronte ad investire, può giocare un ruolo importante. UniCredit si impegna a sostenere questo processo di ricerca e crescita, leva di sviluppo per i nostri territori e per le nostre comunità.In questi ultimi 11 anni, grazie a UniCredit Start Lab, abbiamo accompagnato in tal senso centinaia di imprese nel loro percorso e continueremo a favorire la creazione di un sistema aperto e inclusivo, capace di far nascere e sostenere nuove realtà imprenditoriali con una matrice tecnologica”.
Confermati anche per quest’anno i 5 settori di riferimento per UniCredit Start Lab: Clean Tech (Energie rinnovabili, Efficienza energetica, Mobilità sostenibile, Trattamento dei rifiuti), Innovative Made in Italy (Agrifood, Fashion & Design, Nanotecnologie, Robotica, Meccanica, Turismo e Industria 5.0), Digital (AI, SaaS, B2B Services& Platform, Hardware, Fintech, IoT), Life Science (Biotecnologie, Farmaceutica, Dispositivi Medici, Digital Health, Tecnologie di assistenza) e Impact Innovation (Prodotti e servizi innovativi capaci di generare un impatto sociale o ambientale).
Le 10 startup selezionate per ognuna delle 5 categorie potranno accedere alla piattaforma di Start Lab che prevede:
Partecipazione ad attività di business e investment matching con controparti industriali e finanziarie del network di UniCredit (95 le iniziative organizzate negli anni scorsi).
Accesso alla piattaforma internazionale di UniCredit, banca paneuropea leader in 13 Paesi, attraverso la partecipazione a Tech Day internazionali, l’accesso prioritario al Global Startup Program promosso da ICE e a una rete di investitori esteri.
Piattaforma a impatto composta da iniziative ad hoc per female founders, un verticale di dedicato all’impact innovation e la partecipazione a diversi ESG TECH DAY organizzati da UniCredit.
Training manageriale avanzato, tramite la Startup Academy e workshop tematici.
Programma di mentorship personalizzata con professionisti ed esperti dell’ecosistema dell’innovazione; l’assegnazione di un gestore UniCredit dedicato al supporto alla crescita.
Premio di di 10.000 euro per la prima classificata di ogni categoria
Quasi il 30% in più di cornee trapiantate rispetto al 2023. Al 31 dicembre 2024, infatti, la Banca delle Cornee dell’Emilia Romagna, che opera all’interno dell’Azienda USL di Bologna, ha raggiunto l’importante traguardo registrando oltre 1000 interventi: 1017 cornee trapiantate, di queste 995 interventi sono stati eseguiti da 19 centri di trapianto della nostra regione e 22 da Ospedali fuori regione.
Il risultato è stato raggiunto grazie alla generosità di 1126 donatori e alla sensibilità dei loro familiari che, in un momento così doloroso come il decesso di un caro, hanno deciso di compiere un atto di altruismo per ridare la vista a chi è in lista d’attesa per un trapianto di cornea.
Un obiettivo conseguito anche grazie all’impegno e alla professionalità sempre più elevata di infermieri e medici dei coordinamenti ospedalieri procurement, che lavorano per selezionare i donatori, e alle competenze tecniche all’avanguardia che negli ultimi anni la Banca Cornee dell’Emilia Romagna ha raggiunto.
Il Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna, in particolare, coordina da oltre 25 anni l’intero processo. Il possibile donatore di cornee viene infatti sottoposto a specifici criteri di valutazione: una volta ricevuta l’idoneità ed effettuato il prelievo, le cornee “viaggiano” dalla sede donativa alla Banca all’interno di dispositivi di ultima generazione, geolocalizzati e a temperatura controllata, grazie al sistema trasporti integrato governato dal 118.
A seguire, i professionisti della Banca valutano se la qualità morfologica delle cornee è idonea al trapianto. Le procedure chirurgiche innovative degli ultimi anni hanno permesso di ottimizzare l’utilizzo dei tessuti donati e di usare una parte delle cornee non idonee per la preparazione di frammenti di sclere da impiegare nella cura del glaucoma, patologia che ormai rappresenta la seconda causa di cecità irreversibile nel mondo.
Il trend di crescita dei trapianti di cornea è inoltre supportato dall’impiego di tecnologie all’avanguardia, come dimostra la recente acquisizione da parte dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola (principale centro trapiantologico regionale, con 337 impianti eseguiti nel 2024) di un laser a femtosecondi per interventi di altissima precisione.
Proprio oggi pomeriggio, a partire dalle 14.30, l’Aula Barbara dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola ospita l’evento formativo promosso dal CRT “Donazione di tessuti: innovazione, ricerca e applicazione clinica. Nuove frontiere di cura nella rete trapiantologica”.
“I tagli imposti dal Governo ai Comuni, come quello di Sassuolo, mettono a rischio servizi essenziali per i cittadini. È inaccettabile che si penalizzino gli enti locali, specialmente quelli più virtuosi, costringendoli a ridurre investimenti su welfare, scuola, cultura e sport”.
Lo dichiara la senatrice modenese Enza Rando, della segreteria nazionale del Partito Democratico.
“Il sindaco Mesini ha ragione a lanciare l’allarme: senza risorse, le amministrazioni non possono garantire servizi di qualità. Il Governo continua a chiedere sacrifici ai territori, mentre ignora le vere esigenze delle comunità,” aggiunge Rando.
“Questa politica di tagli danneggia i cittadini, rende più difficile rispondere alle necessità quotidiane e riduce la qualità dei servizi e quindi della sicurezza in città. Il PD è al fianco dei sindaci nella battaglia per difendere i fondi per le attività locali e contrastare scelte che penalizzano chi lavora per il bene delle comunità,” conclude la senatrice.
Da sx Maletti, Burani, Zironi, Reggiani, Mesini, Ronchetti, Di Tella
Sono passati 20 anni da quando, per l’esattezza il 29 gennaio del 2005, venne inaugurato l’Ospedale di Sassuolo in via Francesco Ruini 2, strada intitolata al medico chirurgo sassolese scomparso nel 1965, padre del cardinale Camillo. Con l’inaugurazione prese avvio un’innovativa gestione per la neonata società ‘mista’ pubblico-privato.
Tecnologicamente avanzato, accogliente, perfettamente integrato con la rete ospedaliera provinciale, l’Ospedale di Sassuolo S.p.A. nacque dalla fusione tra l’ospedale civile – che per 2 secoli fu ospitato nell’ex monastero di S. Chiara – e la casa di cura privata accreditata ‘Villa Fiorita’, oggi sede dei servizi del Distretto Sanitario.
Oltre 40 mila metri quadrati di superficie, 246 posti letto, più di 800 professionisti in servizio per un bacino d’utenza che supera le 120 mila persone nel solo Distretto Ceramico (8 Comuni). Una solida realtà che può contare su 8 sale operatorie, 2 tac, 3 risonanze magnetiche, 3 ambulatori chirurgici, 3 sale endoscopiche e 23 specialità chirurgiche, mediche e assistenziali. Ogni anno, qui, sono garantiti per il Servizio Sanitario circa 17 mila ricoveri, 8 mila operazioni chirurgiche. Oltre a ciò, l’ospedale è dotato di un Pronto Soccorso che gestisce più di 44 mila accessi l’anno e un reparto di ostetricia che ha superato le 1.300 nascite. Sono questi alcuni dati di ciò che è, oggi, l’Ospedale di Sassuolo S.p.A. che, mantenendo una governance autonoma dall’Azienda USL di Modena, è punto di riferimento per i bisogni di salute di tutta l’area Sud della Provincia di Modena, in stretta sinergia coi servizi sanitari territoriali.
Per tutto il 2025, l’Ospedale promuoverà iniziative pubbliche per raccontare una storia che ha contraddistinto la sanità modenese, sempre all’insegna dell’innovazione e della sperimentazione. Saranno allestite 2 mostre, una dedicata alla storia di VolontariArte e una sul primo anno di attività della struttura; sarà pubblicato un libro edito dalla Casa Editrice Incontri con racconti di medici e infermieri e alcuni contributi di scrittori locali; sarà realizzato un docu-film a cura dell’emittente televisiva TRC e verrà organizzato un evento al teatro Carani insieme al Comune, per ripercorrere le vicende, i volti e le tappe di questo percorso, unico nel suo genere. A dicembre, inoltre, sarà promosso un concerto natalizio all’interno dell’ospedale per ‘chiudere’ l’anno di celebrazioni.
Il programma di eventi, in costante aggiornamento, è stato co-finanziato da 20 sponsor e partner che hanno voluto contribuire alla realizzazione delle diverse iniziative e ha ottenuto il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, della Provincia di Modena e del Comune di Sassuolo.
“È un grande onore, per me, poter vivere questo particolare anno di festeggiamenti – spiega il Direttore Generale Dr. Stefano Reggiani. L’Ospedale di Sassuolo, nel quale sono arrivato nel 2021, è da sempre un fiore all’occhiello per il sistema sanitario, tanto che anche da altre Regioni e altre prestigiose realtà sanitarie sono venuti a studiarne il modello organizzativo. Tra le tante specificità di questa azienda, credo che uno dei più importanti valori aggiunti sia la sua considerevole capacità di investimento, anche grazie a profondi e radicati rapporti col tessuto produttivodel Distretto Ceramico, sempre attento e disponibile a finanziare un bene comune importantissimo: la salute. D’altra parte, l’Ospedale di Sassuolo è anche un esempio in ambito di efficienza delle risorse. E, al suo interno, è molto forte il senso di appartenenza delle persone. Sia da parte degli operatori sanitari che dei singoli cittadini. Anche per questo crediamo sia doveroso, oltre che emozionante, restituire in questa occasione un percorso condiviso di eventi e iniziative che valorizzino al meglio l’unicità di Sassuolo. Il suo passato, certo, ma anche il suo presente e il suo prossimo futuro”.
LA STORIA DELL’OSPEDALE DI SASSUOLO S.P.A.
La società “Ospedale di Sassuolo S.p.A.” viene fondata nel 2002. La compagine sociale è così composta, da Statuto: il 51% delle azioni è di proprietà dell’Azienda USL di Modena, il 49% è di proprietà di “To Life Spa”, di cui fanno parte 18 soci, tra i quali anche Vittorio Fini, Bper e Villa Rosa. L’avvio delle attività per la gestione del nuovo ospedale, di proprietà dell’Azienda USL, viene autorizzata dalla Regione Emilia-Romagna come sperimentazione gestionale e il trasferimento dei servizi del vecchio ospedale e di Villa Fiorita si compie nel corso del 2005, dopo l’inaugurazione del nuovo plesso in via Ruini avvenuta a gennaio dello stesso anno. Nel 2009 la Regione conferma positivamente la gestione ‘mista’, con una delibera di Giunta. Nel 2012, poi, la quota privata ridisegna il proprio assetto e diventa “Atrikè Spa”. Al suo interno restano: Coop Estense, Bper, Sofinco e Piero Ferrari. Col passaggio definitivo delle quote della società Atriké, avvenuto il 26 maggio 2022, l’Azienda USL di Modena è diventata il socio unico dell’Ospedale di Sassuolo S.p.A.
CHI C’ERA… NEL 2005?
Una nota storica, una curiosità… Nel 2005, al momento inaugurale, insieme a molte altre autorità, erano presenti anche:
Giorgio Mazzi, Direttore Sanitario dell’Azienda USL di Modena
Roberto Rubbiani, Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena
Antonio Guidi, Sottosegretario Ministero della Salute
Graziano Pattuzzi, Sindaco di Sassuolo
Emilio Sabattini, Presidente della Provincia di Modena
Vittorio Fini, Presidente ‘To Life SpA’
Roberto Ferrari, Presidente Ospedale di Sassuolo SpA
Giovanni Bissoni, Assessore regionale alla sanità Emilia-Romagna
Vasco Errani, Presidente Regione Emilia-Romagna
Adriano Caprioli, Vescovo di Reggio Emilia e Guastalla
“I primi vent’anni dell’Ospedale di Sassuolo – sottolinea Luigi Zironi, Sindaco di Maranello e Consigliere della Provincia di Modena – rappresentano una storia che merita di essere raccontata: per il coraggio con cui, nel 2005, è stata intrapresa questa avventura, puntando inizialmente su una gestione ‘mista’ condivisa tra pubblico e privato, e per l’efficienza raggiunta negli anni da questa struttura, perfettamente inserita nella rete sanitaria modenese e regionale. Una ricorrenza come quella di oggi rappresenta un ulteriore stimolo ad affrontare assieme le sfide che ci aspettano con ancora più energia, innanzitutto sullo sviluppo di servizi sempre più capillari sui territori”.
«Al momento non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione di criticità o di richiesta di spazi aggiuntivi da parte degli istituti scolastici superiori provinciali, in merito alle nuove iscrizioni per il prossimo anno. Siamo in costante contatto con l’Ufficio scolastico provinciale e attendiamo i dati definitivi sulle nuove iscrizioni alle classi prime, così da poter pianificare quello che serve per assicurare la migliore fruibilità agli studenti».
Lo dichiara il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia in merito alle iscrizioni all’anno scolastico 2025/2026 che sono attualmente in corso di elaborazione e gestione da parte dell’Ufficio scolastico provinciale (l’ex Provveditorato agli studi).
Dai primi dati diffusi dall’Ufficio scolastico regionale, in provincia di Modena gli iscritti al primo anno delle scuole secondarie di secondo grado (studenti attualmente iscritti al terzo anno della scuola media inferiore) sono 7.256, di cui 3.161 hanno scelto un liceo, 2.777 un istituto tecnico e 1.318 un istituto professionale. Inoltre, di questi 7.211 si sono iscritti alla scuola statale e i restanti 45 alla scuola paritaria.
Lo scorso anno, nello stesso periodo dell’anno, gli iscritti complessivi alla classe prima erano 7.322 (66 studenti in più), confermando quindi un calo provvisorio in linea con il trend demografico attuale.
In particolare il presidente Braglia sottolinea che «i numeri sui nuovi iscritti sono ancora in elaborazione, perché proprio in questi giorni, gli uffici del Provveditorato stanno assegnando gli studenti alle varie scuole in funzione delle preferenze date in fase di iscrizione. Occorre quindi attendere ancora un po’ per avere i numeri definitivi, che come tutti gli anni, saranno disponibili nelle prossime settimane, oltre al fatto che nel corso dell’estate ci potranno essere ulteriori assestamenti sui numeri. Quello che possiamo però dire – conclude Braglia – è che al momento le scuole non ci hanno segnalato particolari situazioni su cui intervenire, relativamente alla disponibilità di spazi aggiuntivi, segno che, al di là di tutto, si intreccia al trend demografico in calo che attraversa il nostro Paese e anche il nostro territorio provinciale».
Attualmente, per l’anno scolastico 2024/2025 gli studenti iscritti alle scuole superiori della provincia di Modena sono 35.920 distribuiti in 1.562 classi.
Domenica prossima 23 febbraio, presso la “Piscina Comunale di Sassuolo Orestina Zazzarini”, si disputerà la decima edizione del “Trofeo Città di Sassuolo”, a cui prenderanno parte 22 società provenienti in gran parte dall’Emilia-Romagna, ma anche da Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Toscana. Gli atleti iscritti, regolarmente tesserati per Società affiliate alla F.I.N. e alla F.I.N.P. per la stagione 2024-25, sono 547 per un totale di 1657 prove gara, numeri in aumento rispetto all’ultima edizione, che confermano il meeting tra gli appuntamenti di riferimento per il nuoto regionale e nazionale.
La manifestazione natatoria interregionale si svolgerà nella moderna vasca da 25 mt. a 8 corsie di Sassuolo, munita di blocchi di partenza di ultima generazione e cronometraggio elettronico. Durante il meeting, saranno a disposizione le quattro corsie della vasca scuole di 12 X 6 mt., per il riscaldamento e lo scioglimento muscolare degli atleti.
La gestione della manifestazione sarà a cura della Società Team Nuoto Modena A.S.D., con la collaborazione di ASD Nuoto Club Sassuolo e Olimpia Vignola, il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Sassuolo e il supporto di Nuova Sportiva, gestore dell’impianto.
Le categorie ammesse a partecipare saranno: Ragazzi Femmine (anno di nascita 2011 – 2012), Maschi (anno di nascita 2009-2010-2011); Assoluti Femmine (anno di nascita 2010 e precedenti), Maschi (anno di nascita 2008 e precedenti).
Il programma prevede le seguenti gare, con gli atleti che saranno suddivisi in batterie, in ragione dei tempi di iscrizione, mentre le classifiche verranno stilate per categorie:
50 FA – 50 DO – 50 RA – 50 SL – 100 FA – 100 DO – 100 RA – 100 SL – 100 MX – 200 SL – 200 DO – 200 RA – 200 FA 200 MX – 400 SL – 400 MX – 800 SL – 1500 SL
Per l’assegnazione del 10° Trofeo Città di Sassuolo sarà stilata una classifica per società, che andrà a premiare le prime tre squadre classificate, considerando i punteggi di tutte le gare, conseguiti dagli atleti di tutte le Categorie, mentre verrà aggiudicato il “3° Trofeo Zazzarini Orestina” alla squadra vincitrice della categoria Ragazzi, che comprende gli atleti di età più giovane.
Anche quest’anno il “10° Trofeo Città di Sassuolo” abbinato al “49° Trofeo Nazionale Città di Modena”, che si svolgerà presso la piscina scoperta da m 50 di Modena, consentirà di partecipare al “3° Gran Prix Modena “, che combinerà le classifiche delle due manifestazioni, attribuendo importanti premi in denaro alle prime tre società classificate.
Durante la manifestazione le tribune saranno riservate agli atleti, mentre il pubblico potrà sostare nell’area attigua al bar, che sarà funzionante durante tutta la giornata, guardando lo svolgimento delle gare dall’ampia vetrata prospicente la vasca.
Team Nuoto Modena, organizzatore dell’evento, ringrazia tutte le società partecipanti, l’Amministrazione Comunale e l’Assessorato allo Sport della Città di Sassuolo, Nuova Sportiva, la Federazione Italiana Nuoto e la Federazione Cronometristi per la preziosa collaborazione prestata, indispensabile per l’ottimale riuscita della 10^ edizione del “Trofeo Città di Sassuolo”.
A Fiorano Modenese è in fase di realizzazione la copertura con fibra ottica fino a 1.000 Mbits/s in download da parte di operatori di telecomunicazioni. L’Amministrazione comunale fioranese in questi anni si è adoperata per arrivare a questo risultato, reso possibile anche grazie a finanziamenti da fondi nazionali ed europei .
Sono già diverse le zone del territorio cablate con banda ultralarga, con collegamenti ad Internet fino a 10 Gigabit/s, in particolare ad oggi risultano coperti quasi tutto il villaggio artigiano di Spezzano, dove sono concentrate molte importanti aziende, e buona parte dei centri di Fiorano e Spezzano.
Per la posa della fibra ottica vengono utilizzate, laddove possibile, le infrastrutture già esistenti. Quando è stato necessario fare scavi l’Amministrazione comunale si è adoperata per limitare il disagio alla cittadinanza e procedere speditamente con la realizzazione della nuova rete.
La rete super-veloce consentirà di accelerare i processi di digitalizzazione sul territorio, a beneficio di cittadini e imprese, consentendo la fruizione di servizi video ad alta definizione, la didattica ed il lavoro a distanza da parte di più persone, la condivisione di contenuti, la gestione di videocamere e sensori da remoto ed i servizi di realtà virtuale di ultima generazione. Inoltre, la fibra ottica contribuirà ad aiutare l’ambiente grazie alla riduzione delle emissioni di CO2.
Anche nella frazione di Nirano è arrivata la possibilità di connettersi in internet con tecnologia radio FWA a 30 mega.
“Finalmente riusciamo a ridurre il digital divide infrastrutturale che da diversi anni penalizzava uno dei distretti produttivi più importanti della nazione e lasciava isolata l’intera frazione di Nirano. Ovviamente questo è un ulteriore passo importante in direzione di una cittadinanza digitale che in futuro speriamo riesca ad abbracciare tutta la nostra città, dal singolo cittadino alla grande impresa.”, sottolinea l’assessore alla digitalizzazione del Comune di Fiorano Modenese, Luca Busani.
Per sapere dove la fibra è stata posata e quindi dove gli operatori di telecomunicazioni potrebbero renderla disponibile a imprese e privati occorre collegarsi al sito dell’Osservatorio Connettività della regione Emilia Romagna: https://osscon.lepida.it/cabled