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sabato, 12 Luglio 2025
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Riparte la Microcast, siglato accordo sindacale per il rilancio e la salvaguardia dei posti di lavoro

Riparte la Microcast, siglato accordo sindacale per il rilancio e la salvaguardia dei posti di lavoroDopo la Saga Coffee di Gaggio Montano (Bo), grazie alla mediazione della Regione Emilia-Romagna va in porto il salvataggio di un’altra storica azienda del bolognese, la Microcast di Pontecchio Marconi, dichiarata fallita il 20 novembre scorso.

Nella tarda serata di ieri, al termine di un incontro convocato in viale Aldo Moro dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, è stato infatti siglato un protocollo di intesa tra le organizzazioni sindacali e ATS Microfusione srl, che si candida ad affittare l’azienda di Pontecchio Marconi, in partnership con il Gruppo Cividale, per garantire la ripresa delle attività produttive e la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali.

L’accordo è stato siglato alla presenza del Ceo di GFM, Manuel Cortinovis, in veste di amministratore unico della società ATS Microfusione srl, e dei rappresentanti sindacali della Fiom-Cgil, Michele Bulgarelli e Domenico Di Pasquale, e della Fim- Cisl, Massimo Mazzeo e Consuelo Mazzini.

L’intesa, preliminare alla conclusione della procedura giudiziaria, prevede l’impegno di ATS Microfusione srl, a seguito della formalizzazione dell’affitto di ramo d’azienda, ad occupare subito 45 dei 53 dipendenti oggi in capo alla procedura fallimentare e posti in CIGS per cessazione e ad assumere i restanti 8 lavoratori al massimo entro i 24 mesi successivi.

Il documento prevede inoltre garanzie rispetto all’utilizzo di futuri ammortizzatori e l’accordo rispetto alla definizione della contrattazione di secondo livello.

“L’accordo raggiunto ieri fra la Newco e le organizzazioni sindacali, e approvato oggi dai lavoratori a larghissima maggioranza, è un fatto importante che dà concrete prospettive di futuro ad un’azienda storica e a tante famiglie in difficoltà – ha dichiarato Colla.- Un’intesa che, nel rispetto della procedura del Tribunale, permette di dare una soluzione che preserva non solo l’attività industriale e il suo indotto in un territorio difficile come l’Appennino bolognese, ma anche le tante professionalità formatesi qui nel corso degli anni. Un risultato non scontato per il riassorbimento di tutta la forza lavoro, ottenuto grazie alla serietà e alla responsabilità delle organizzazioni sindacali e di un imprenditore serio, determinato a far ripartire velocemente tutte le attività produttive”./red

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna (19/2): 3.332 nuovi casi. Calano ancora i ricoveri

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna (19/2): 3.332 nuovi casi.  Calano ancora i ricoveriDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.164.370 casi di positività3.332 in più rispetto a ieri, su un totale di 23.224 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 10.444 molecolari e 12.780 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 14,3%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.068.041 dosi; sul totale sono 3.737.138 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93%. Le terze dosi fatte sono 2.602.953.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento:https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 94 (-2 rispetto a ieri, pari al -2,1%), l’età media è di 64 anni. Sul totale, 50 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 63 anni), il 53,2%; 44 sono vaccinati con ciclo completo (età media 64,6 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna sono oltre 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato.

Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.744 (-25 rispetto a ieri, -1,4%), età media 74,8 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 5 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 9 a Parma (+1); 8 a Reggio Emilia (invariato); 13 a Modena (invariato); 28 a Bologna (invariato); 6 a Imola (invariato); 6 a Ferrara (invariato); 7 a Ravenna (-3); nessuno a Forlì (dato invariato rispetto a ieri); 3 a Cesena (+1) e 9 a Rimini (-1 rispetto a ieri ).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 40 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 902 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 237.586) seguita da Modena (461 su 181.468), Reggio Emilia (360 su 128.182), Ravenna (330 su 106.958); poi Ferrara (284 su 79.068), Parma (264 su 94.889), Rimini (256 su 115.394); quindi Piacenza (144 su 63.600), Forlì (132 su 55.253), Cesena (128 su 65.784) e, infine, il Circondario Imolese con 71 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 36.188.

casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 57.295 (-5.187). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 55.457 (-5.160), il 96,8% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 8.498 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.082.852.

Purtroppo, si registrano 21 decessi:

  • 2 in provincia di Parma (due uomini di 64 e 101 anni)
  • 2 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 95 e un uomo di 92 anni)
  • 3 in provincia di Modena (due donne di 85 e 94  e un uomo di 78 anni)
  • 5 in provincia di Bologna (due donne 82 e 96 e tre uomini di 59, 93 e 95 anni)
  • 1 in provincia di Ferrara (un uomo di 90 anni)
  • 3 in provincia di Ravenna (una donna di 82 e due uomini di 83 e 97 anni)
  • 1 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 78 anni)
  • 3 in provincia di Rimini (due donne di 79 e 89 e un uomo di 89 anni)
  • 1 decesso di una persona non residente in Emilia-Romagna: un uomo di 87 anni il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Bologna.

Nessun decesso in provincia di Piacenza e nel Circondario Imolese.

Rispetto a ieri sono stati eliminati 4 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare e 1 caso, comunicati nei giorni precedenti, in quanto giudicati non casi COVID-19.

FdI Sassuolo: “intervenire per contrastare il fenomeno delle bande giovanili”

FdI Sassuolo: “intervenire per contrastare il fenomeno delle bande giovanili”Qualche mese fa, abbiamo espresso la nostra preoccupazione per l’impossibilità da parte di molti giovani ad accedere ai locali pubblici a causa dei decreti Covid, perché ciò poteva portare a situazioni di sbando incontrollate ed alla formazione di vere e proprie gang. Purtroppo ciò è avvenuto, a Sassuolo come in altri luoghi.

Ma ancora più preoccupante è l’escalation di violenza che ha colpito poche sere fa il cuore della nostra città, nella sua piazza considerata da tutti il salotto sassolese per eccellenza. Sebbene vi siano stati più di un’avvisaglia e più di un evento simile, infatti, Piazza Piccola è totalmente fuori controllo: la Polizia Locale non la presidia nemmeno di giorno, e quando lo fa si limita a qualche passaggio in auto e, tolte le luminarie di Natale, il luogo è rimasto particolarmente buio!

A pochi giorni di distanza dalla conferenza stampa che Fratelli d’Italia ha tenuto a Modena sul problema delle bande giovanili, dobbiamo riscontrare la presenza dello stesso problema anche a Sassuolo; quindi chiediamo con forza l’adozione di provvedimenti per l’eliminazione di questa emergenza.

Speriamo che il sindaco Menani si riprenda presto dall’infortunio che lo ha colpito e che possa tornare ad occuparsi della sicurezza in città, come aveva garantito in campagna elettorale.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 20 febbraio 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 20 febbraio 2022Nelle prime ore del mattino deboli precipitazioni residue sul settore orientale con tendenza ad ampie schiarite a partire dal settore occidentale in estensione all’intero territorio regionale. Temperature minime comprese tra 5/6 gradi delle pianure emiliane e 7/8 gradi del settore costiero, massime intorno a 11 gradi. Venti deboli settentrionali tendenti a divenire deboli di direzione variabile. Mare Inizialmente mosso sotto costa molto mosso al largo con tendenza a rapida attenuazione del moto ondoso sino a divenire poco mosso.

(Arpae)

Volley: il recupero della terza giornata sorride a Sassuolo, Olbia superata 3-1

Volley: il recupero della terza giornata sorride a Sassuolo, Olbia superata 3-1

Missione compiuta per la Green Warriors Sassuolo, che tra nel primo dei due incontri casalinghi del weekend supera 3-1 la Volley Hermaea Olbia, nel match valido per il recupero della terza del girone di andata.

Lo scontro diretto sorride quindi alla compagine neroverde, che sale al quinto posto in classifica generale con 29 punti, in attesa del nono turno di campionato in programma domenica alle 17.00 quando capitan Civitico e compagne riceveranno Sant’Elia.

Green Warriors Sassuolo 3

Volley Hermaea Olbia 1

Parziali 27-25 25-20 12-25 25-19

Sassuolo: un’altra rissa in piazza Garibaldi

Sassuolo: un’altra rissa in piazza GaribaldiUn’altra rissa tra giovani in piazza Garibaldi. Erano tra i quindici e i venti i giovani che si sono ‘affrontati’, giovedì sera poco prima delle 21, nel “salotto cittadino”. dando luogo all’ennesimo episodio che alza l’allarme tra i residenti del centro storico.

“Erano parecchi: tutti giovani e parecchio su di giri” racconta un testimone, che tuttavia è arrivato in piazza proprio mentre il gruppo faceva perdere le sue tracce lungo via Battisti, lasciando dietro di se sedie e tavoli danneggiati e diversi cocci di vetro: pare infatti di bottiglie, tra un gruppo e l’altro dei contendenti, ne siano “volate” parecchie, insieme a qualche sanpietrino, e ai già citati arredi.

Danni anche alla panchina collocata all’interno dell’addobbo – un grande cuore luminoso, con annessa seduta da selfie’ – allestito dall’Amministrazione in occasione di San Valentino.

Crogiolo pronti via con una serata per “sognare”

Crogiolo pronti via con una serata per “sognare”

Inaugurata la stagione culturale presso lo spazio Crogiolo Marazzi con un tutto esaurito per assistere al recital “Sogna mia cara anima” di una delle coppie in scena e nella vita del teatro italiano, Paola Gassman e Ugo Pagliai.

Protagonista annunciata della serata la poesia e la grande prosa da William Shakespeare a Dante passando da Gabriele D’Annunzio e Jacopone da Todi.

Paola e Ugo saliti mano nella mano sul palco vestito solo delle loro parole perfettamente pronunciate, hanno aperto con gli splendidi versi del dialogo tra Giulietta e Romeo ed subito stata magia, quella del teatro.

Il pubblico della serata ha fatto conoscenza di Samanta Ruffaldi il nuovo Assessore alla cultura alla sua prima uscita pubblica.

Claudio Corrado

 

Tifosi e tanta nebbia per il debutto della F1-75

Tifosi e tanta nebbia per il debutto della F1-75

Dopo l’abbraccio virtuale dei tifosi di tutto il mondo nell’evento di lancio ieri, la F1-75 ha percorso oggi i suoi primi chilometri – quindici – nell’ambito di un evento dimostrativo organizzato per i partner della Scuderia Ferrari. Quella odierna è stata anche un’opportunità per incontrare finalmente di persona i tifosi che, nonostante la fitta nebbia che a tratti lasciava solo intuire la sagoma della F1-75, non sono voluti mancare all’appuntamento. A fine evento per gli stoici e infreddoliti appassionati è arrivato il ringraziamento di Charles e Carlos, che sono andati alla prima curva a salutare la folla.

La nuova monoposto della Scuderia Ferrari ha percorso i suoi primi metri intorno alle 10.15, appena la fitta nebbia che si addensava sul percorso allestito nell’area della pista di Fiorano si è diradata. Charles Leclerc è stato il primo a salire in macchina per poi cedere l’abitacolo al compagno di squadra Carlos Sainz.

Per vedere in azione la F1-75 per la prima volta su una vera pista vera bisognerà attendere il prossimo 22 febbraio, quando girerà al Circuit de Barcelona-Catalunya per una sessione di riprese a scopo promozionale. Dal giorno dopo si comincerà a fare sul serio: sullo stesso circuito infatti inizierà il primo dei due test invernali del 2022, che si concluderà il 25 febbraio.

Alle Regioni altri 400 milioni di euro per le spese Covid e quelle energetiche degli ospedali

Alle Regioni altri 400 milioni di euro per le spese Covid e quelle energetiche degli ospedaliAlle Regioni 800 milioni di euro per sostenere le spese Covid. Dopo il via libera della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni alla proposta di ripartire il contributo statale di 400 milioni per la copertura delle spese sanitarie legate alla pandemia nel 2021, è di oggi la notizia di altri 400 milioni di euro che il Governo si appresta a stanziare per le spese Covid sostenute dalle Regioni per fronteggiare la quarta ondata e l’aumento della bolletta energetica per le strutture sanitarie.

Nel riparto, che sarà formalizzato con un emendamento al Dl Sostegni ter, sono previsti 30 milioni di euro per l’Emilia-Romagna, mentre resta ancora da definire l’importo, in arrivo qui, di questi nuovi 400 milioni.

“Un primo passo importante di cui siamo soddisfatti – commenta Raffaele Donini, assessore alle Politiche per la Salute e coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni-. ringraziamo il Governo e il ministro Speranza, a cui avevo scritto e che ieri ha incontrato il presidente Bonaccini, per questa ulteriore tranche di 400 milioni di euro a sostegno delle spese Covid. Resta però la convinzione delle Regioni sul fatto che la spese Covid debbano essere pienamente a carico dello Stato e che quelle sostenute dalle Regioni debbano essere coperte per intero. Siamo certi che il lavoro fatto finora insieme possa proseguire per arrivare a centrare anche questo obiettivo. Per non mettere in difficoltà la sanità pubblica, chiamata tuttora a fronteggiare l’emergenza sanitaria e a recuperare le prestazioni arretrate, a partire dalle liste d’attesa, un dovere nei confronti dei cittadini, soprattutto i più fragili”.

 

Tennis, Campionati Provinciali Assoluti: è tempo di verdetti

Tennis, Campionati Provinciali Assoluti: è tempo di verdetti
in alto: Nicolini e Gubertini – in basso: Cremonini e Castelli

Sono giunti alle battute finali i Campionati Provinciali Assoluti 2022, indetti dalla Federtennis di Modena e organizzati sui campi indoor dello Sporting Club Sassuolo. Domenica prossima, dalle ore 14:30, si giocheranno, infatti, le prime finali di questi campionati.

Diversi atleti, maschi e femmine, del sodalizio sassolese, saranno impegnati per la conquista dei vari titoli messi in palio a cominciare da Federico Marchetti e Alessio Tramontin rispettivamente teste di serie nr. 1 e 2 del tabellone maschile assoluto per continuare con Alice Gubertini e Azzurra Cremonini teste di serie nr. 1 e 2 del tabellone femminile assoluto, continuando ancora con Giulia Castelli che sarà impegnata sia nel tabellone assoluto, sia nel terza categoria contro Elena Schueuer del Tennis Modena e poi Alice Nicolini impegnata nella finale di quarta categoria contro Giorgia Cantarelli del Carpi Sport e senza dimenticare Giacomo Bruzzi che si giocherà il titolo provinciale di terza categoria contro Zaccaria Sergio Gabriele dello Zetadue.

Questo quindi il programma di domenica: ore 14:30 Finale Assoluti Singolare Femminile, Finale Quarta Categoria Femminile e Semifinali Assoluti Maschili; ore 16:00 Finale Terza Categoria Femminile e Finale Quarta Categoria Maschile.

La finalissima del Singolare Maschile Assoluto è prevista per Lunedì prossimo alle ore 19:00.

Ricordiamo che, secondo i protocolli per il contrasto all’epidemia di Covid-19, l’ingresso alle strutture indoor dello Sporting Club Sassuolo, per assistere agli incontri, sarà contingentato e sarà obbligatorio presentare il green pass rafforzato.

Emilia-Romagna e Veneto avanti insieme, tanti i progetti comuni finanziati dal PNRR

Emilia-Romagna e Veneto avanti insieme, tanti i progetti comuni finanziati dal PNRRFar ripartire il percorso dell’autonomia differenziata: dopo quattro anni di lavoro e mentre la pandemia pare allentare la propria morsa, sono mature le condizioni per riprendere in mano il progetto. Una volontà comune espressa a Venezia in un vertice nella sede della Regione tra Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, e Luca Zaia, presidente della Regione Veneto.

Due Regioni confinanti, con progetti in comune e temi da affrontare in una logica di area vasta, soprattutto nella fase che si sta aprendo, con i fondi del PNRR e un grande piano di investimenti pubblici da realizzare, per far ripartire il Paese.

Durante l’incontro è stata ribadita la richiesta al Governo di riattivare il percorso con la Legge quadro sull’Autonomia, in modo da garantire la cornice entro la quale ogni singola Regione può portare avanti le rispettive istanze, col pieno coinvolgimento del Parlamento e assicurando i medesimi Livelli essenziali delle prestazioni in tutto il Paese.

Ma sono stati approfonditi numerosi temi e interventi che le due Regioni condividono all’interno del programma del PNRR. I principali: accelerare sulla transizione ecologica, attraverso tutela ambientale, valorizzazione dei territori e un nuovo Accordo fra Governo e Regioni del Bacino padano sulla qualità dell’aria, che porti a investimenti in grado di avviare misure strutturali e non più solo emergenziali. Ancora, piano di rinascita del Po, con la rinaturalizzazione del grande fiume, valorizzazione dei territori, a partire dalla Costa Adriatica, con la promozione anche insieme col Friuli Venezia Giulia e la richiesta condivisa di tutela dei piccoli imprenditori, degli investimenti fatti e dell’occupazione nell’assegnazione delle concessioni balneari. Quindi il Parco del Delta del Po, al quale il PNRR destina ingenti risorse. Infine, sciogliere i nodi infrastrutturali, per una maggiore competitività e attrattività e per decongestionare le aree urbane.

“Veneto ed Emilia-Romagna sono state tra le prime Regioni e tra le più colpite dalla pandemia e in questi due anni insieme abbiamo fatto la nostra parte per contribuire a far uscire il Paese da questo periodo drammatico- sottolineano Zaia e Bonaccini-. Ora è tempo di riattivare il percorso dell’autonomia differenziata, iniziato quattro anni fa e che, pur nella differenza delle singole proposte, mantiene validi i principi di allora: ottenere maggiore capacità di programmazione e sburocratizzazione, perché se andiamo più veloci noi, va più veloce il Paese. Per questo, ci attendiamo al più presto una convocazione dal Governo per riattivare questo processo”.

“La capacità progettuale e di programmazione di Veneto ed Emilia-Romagna deve certamente sostenere e affiancare le nostre comunità locali e i nostri territori- proseguono Zaia e Bonaccini-, sia per ricostruire sia per affrontare nuove fragilità e fratture sociali, ma siamo convinti che ci siano tutte le condizioni per fare bene e presto, lavorando insieme qui e a livello nazionale. Per questo chiediamo al Governo e alla maggioranza che lo sostiene di guardare ai prossimi mesi come a una fase decisiva, nella quale accelerare e non frenare, semplificare e non sovrapporre meccanismi e livelli decisionali. Il Paese presenta stime di crescita senza precedenti o quasi, lo si metta nelle condizioni, tutto, da Nord a Sud, per non fermarsi di nuovo. E realizzare l’autonomia differenziata rappresenterebbe una svolta storica attesa da anni”.

Numerosi i punti sviluppati nel corso del faccia a faccia:

-Autonomia differenziata
Ci sono le condizioni per riattivare il percorso e riprendere in mano il progetto di autonomia differenziata, pur nelle differenze delle proposte presentate dalla Regioni (l’Emilia-Romagna ha chiesto la gestione diretta di 15 competenze, il Veneto di tutte e 23 quelle possibili). Nel pieno rispetto della Costituzione e di quanto previsto all’articolo 116, comma 3.
Si riparta dai due punti acquisiti: le pre-intese siglate da Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna con il Governo Gentiloni nella scorsa legislatura e l’idea della “legge quadro”, già esplorata con l’ex ministro Francesco Boccia, e da condividere ora col Governo e la ministra Mariastella Gelmini.
Questo permetterebbe di non disperdere il lavoro fatto fin qui e di codificare una procedura nazionale per tutte le Regioni, anche quelle che già avevano manifestato analogo interesse all’ottenimento dell’autonomia differenziata secondo quanto previsto dalla Costituzione. E, non meno importante, assicurare il pieno coinvolgimento del Parlamento.
Così come delle Regioni stesse: altrettanto importante sarebbe infatti valorizzare il ruolo della Conferenza Stato-Regioni, anche ipotizzando di inserire in Costituzione il suo coinvolgimento nel percorso relativo all’autonomia differenziata.

-Rinaturazione del Po
E’ un maxi progetto finanziato dal PNRR e che prevede interventi urgenti per riqualificare l’ecosistema fluviale, ridurre il rischio idraulico e idrogeologico, migliorare lo stato ecologico e tutelare ecosistemi e biodiversità.
Finanziato con 357 milioni di euro, il 16 novembre scorso è stato siglato l’Accordo interistituzionale fra il ministero della Transizione ecologica, Regioni, Autorità di Bacino del Po e Aipo. Il cronoprogramma prevede il Programma d’azione entro marzo, l’aggiudicazione degli appalti entro dicembre 2023 e il fine lavori entro giugno 2026, entro cioè i tempi fissati dall’Unione europea per il corretto impiego dei fondi.
Riforestazione, rinaturazione, riqualificazione di rami fluviali abbandonati. Per le Regioni del Bacino Padano si tratta di un intervento molto importante perché consente di rimettere al centro il Fiume Po e il suo bacino, di rivalutarlo come cuore della Pianura Padana, connettendo il progetto alla possibilità di valorizzazione ambientale e di crescita sostenibile di territorio e comunità locali, con indubbie ricadute economiche. Per queste ragioni va tenuto insieme agli altri progetti su navigabilità, ciclovie, Parco del Delta.

-Parco del Delta del Po
Un’area magnifica, esempio di biodiversità e dal 1999 Patrimonio mondiale dell’umanità, che si estende attraverso due Parchi regionali in una superficie di oltre 66mila ettari. Il PNRR destina 55 milioni di euro al progetto di valorizzazione del Parco del Delta in chiave ambientale, culturale, turistica. I soggetti attuatori sono i due Parchi regionali e i 18 Comuni direttamente coinvolti, attraverso l’accordo fra le due Regioni.
Enorme patrimonio di attrattività per il turismo lento e sostenibile, attraverso lo sviluppo di percorsi naturali, culturali, religiosi, ciclabili, cammini, fluviali, a cavallo.
Sono già stati selezionati i progetti, che vanno da 130 chilometri di piste ciclabili a 8 strutture museali, e, anche in questo caso, definito il cronoprogramma, coi lavori che partono quest’anno e si concludono nel 2026.

-Costa Adriatica
E’ stata ribadita la volontà comune di proseguire nella promozione turistica, insieme alla Regione Friuli-Venezia Giulia, del litorale adriatico attraverso campagne condivise a favore dei mercati nazionali e internazionali. Così come, sul tema concessioni balneari, la necessità di salvaguardare piccoli operatori, investimenti fatti e lavoro nelle future gare.

-Ciclovie
Insieme ad altre regioni, Emilia-Romagna e Veneto sono attraversate dalle tre grandi ciclovie nazionali finanziate dal PNRR, e quindi al lavoro sul loro completamento nei tratti di competenza: ciclovia Vento, ciclovia del Sole, ciclovia Adriatica. Insieme cubano 117 milioni di euro.

-Bacino padano e piano aria
L’Italia nel 2021 è stata condannata in sede europea per la qualità dell’aria, in particolare per il Bacino padano. A fronte di un accordo ambizioso sottoscritto dal Governo e dalle quattro Regioni padane (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna) si è fatto troppo poco e rischiamo di dover continuare a intervenire solo con limitazioni e divieti che penalizzano la mobilità, cittadini e imprese, l’agricoltura: misure eccezionali legate all’emergenza che non portano a soluzioni strutturali. L’obiettivo è accelerare la transizione ecologica e per questo bisogna spingere su investimenti pubblici e privati che non ricadano su cittadini e imprese. Per questo, le risorse per la sostituzione delle auto e dei mezzi pubblici e privati andrebbero concentrare in questi territori, così come quelle per revisionare o sostituire gli impianti di riscaldamento civile e industriale e per quelli zootecnici. In tal senso, il PNRR non può diventare un’occasione persa, così come il Piano di sviluppo rurale (PSR), alimentato anch’esso da fondi europei: in entrambi i casi, il riparto delle risorse deve tenere conto di questo, del dover intervenire nel Bacino padano. E’ una questione nazionale, sulla quale occorre un nuovo Accordo fra Governo e Regioni in cui ciascuno faccia fino in fondo la propria parte.

-Infrastrutture
Interesse comune su numerose infrastrutture. In particolare, la A22, un asse cruciale per entrambe le Regioni: è essenziale che venga risolto immediatamente il nodo della concessione per sbloccare investimenti cruciali quali la 3^ corsia tra Verona e Campogalliano, e che in Emilia-Romagna venga avviata la Cispadana.

Chiuse 200 tane di animali e ripristinati circa venti chilometri di argini sul fiume Reno

Chiuse 200 tane di animali e ripristinati circa venti chilometri di argini sul fiume RenoOltre 20 chilometri di sponde sul fiume Reno riportati in sicurezza, in seguito al taglio della vegetazione in eccesso e alla chiusura di circa 200 tane di animali che scavano abitualmente il terreno (tassi, istrici, volpi, nutrie).

“È il risultato di una consistente opera di manutenzione, appena conclusa, sulle arginature lungo il fiume nel tratto compreso tra Passo Segni e ponte Bastia, nei comuni di Baricella e Molinella (nel bolognese) e Argenta (nel ferrarese)”, afferma Irene Priolo, assessore regionale alla sicurezza territoriale. “Le attività di perlustrazione degli argini e di chiusura delle tante sono svolte con la collaborazione preziosa del volontariato di protezione civile: si tratta di un’azione fondamentale per la sicurezza territoriale, posta dalla regione al centro delle proprie politiche di prevenzione del rischio idraulico”.

L’intervento, finanziato con 300mila euro, è stato realizzato dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile e rientra nella programmazione di opere per la mitigazione del rischio idrogeologico in Emilia-Romagna.

I lavori conclusi
Gli interventi si sono svolti in alcuni tratti di sponde – sia a sinistra che a destra del fiume – per 20 chilometri complessivi, in particolare sugli argini non controllati da concessionari.
Si è trattato di un lavoro minuzioso di taglio della vegetazione sulle arginature diventato indispensabile per mantenere il regolare deflusso delle acque e per controllare lo stato degli argini.

Prima della manutenzione, infatti, le tane di specie invasive rilevate dai sorveglianti idraulici dell’Agenzia erano un centinaio, ma già dopo aver concluso la prima parte dei lavori di pulizia della vegetazione infestante risultavano pressoché raddoppiate. Le tane sono state rilevate prevalentemente sulla sponda sinistra nei territori di Baricella e Molinella; dopodiché si è intervenuti chiudendo i buchi scavati dagli animali.

La manutenzione arborea, partita l’anno scorso, era stata interrotta nei mesi compresi tra aprile ed agosto per rispettare il periodo di nidificazione di diverse specie di uccelli.

Tutte le informazioni sui lavori in corso in Emilia-Romagna per la sicurezza del territorio si trovano sul sito: https://www.regione.emilia-romagna.it/territoriosicuro.

 

Volontariato: lunedì 21 assemblea Anteas (assistenza leggera alla persona)

Volontariato: lunedì 21 assemblea Anteas (assistenza leggera alla persona)Oltre 10 mila ore di volontariato, 1.750 viaggi (per 58 mila km percorsi complessivamente) e quasi 2 mila utenti serviti. Sono i numeri di Anteas Modena, l’associazione per attività sociali e culturali promossa dal sindacato pensionati Fnp Cisl Emilia Centrale che lunedì 21 febbraio celebra l’assemblea ordinaria. I soci sono convocati a palazzo Europa (sala primo piano) a partire dalle 9 per il rinnovo delle cariche sociali e l’approvazione del bilancio consuntivo 2021.

Presente a Modena, Carpi, Mirandola, Vignola, Sassuolo, Pavullo e Pievepelago, Anteas è specializzata nell’assistenza leggera alla persona. I suoi volontari effettuano trasporti socio-sanitari, cioè accompagnano gratuitamente le persone anziane o disabili dal medico o in ospedale, visitano le persone sole per far loro compagnia, consegnano pasti e farmaci a domicilio, gestiscono mense per i poveri e collette alimentari, organizzano attività ricreative, corsi di informatica, sulla memoria, italiano per stranieri, laboratori artistici e culturali, seminari sull’alimentazione e gli stili di vita. Da qualche anno, inoltre, volontari Anteas accolgono e forniscono informazioni al pubblico agli ingressi del Policlinico di Modena e dell’ospedale di Baggiovara.

«Grazie all’associazione i volontari, in grande maggioranza pensionati, hanno la possibilità di essere e sentirsi ancora attivi e utili – afferma il presidente di Anteas Modena Giuseppe Polichetti – Per esempio, con i nostri automezzi attrezzati possiamo aiutare gli anziani, iscritti e non iscritti Cisl, che devono recarsi dal medico o sottoporsi a visite specialistiche negli ospedali di Modena, Sassuolo e Pavullo. Ci è capitato di portare persone fino a Pistoia e Rimini. I medici di famiglia apprezzano il nostro servizio e lo divulgano ai loro pazienti.

Per questo ringraziamo le aziende del territorio che hanno contribuito all’acquisto delle vetture con le quali effettuiamo il trasporto sociale. Siamo disponibili – conclude il presidente di Anteas – a incontrare i Comuni per valutare nuove ambiti di intervento».

 

Covid, oggi (18/2) in regione 3.448 nuovi casi. Oltre 7mila guariti e quasi 4mila casi attivi in meno

Covid, oggi (18/2) in regione 3.448 nuovi casi. Oltre 7mila guariti e quasi 4mila casi attivi in meno
Tampone Covid (foto – copyright Brancolini Roberto)

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.161.043 casi di positività3.448 in più rispetto a ieri, su un totale di 26.947 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 11.802 molecolari e 15.145 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 12,8%.

Il calo della curva epidemica è di nuovo testimoniato anche dai dati settimanali validati dal ministero della Salute: l’incidenza settimanale dei nuovi casi ogni 100mila abitanti scende a 613,5 da 1.116 di sette giorni fa; l’Rt regionale a 0.64 (da 0.85); il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva al 12% (rispetto al 16%) e quello di occupazione dei posti letto ordinari nei reparti Covid al 22% (rispetto al 25%).

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.052.329 dosi; sul totale sono 3.734.744 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 92,9%. Le terze dosi fatte sono 2.593.016.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento:https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 96 (-6 rispetto a ieri, pari al -5,9%), l’età media è di 63,6 anni. Sul totale, 50 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 63 anni), il 53%; 46 sono vaccinati con ciclo completo (età media 63,8 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna sono oltre 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato.

Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.769 (-68 rispetto a ieri, -3,7%), età media 75 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 5 a Piacenza (- 1 rispetto a ieri), 8 a Parma (invariato); 8 a Reggio Emilia (invariato); 13 a Modena (-3); -28 a Bologna (-2); 6 a Imola (-2); 6 a Ferrara (-1); 10 a Ravenna (+2); nessuno a Forlì (dato invariato rispetto a ieri); 2 a Cesena (invariato); 10 a Rimini (+1).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 39,5 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 757 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 236.684) seguita da Modena (472 su 181.007), Reggio Emilia (358 su 127.822), Ravenna (350 su 106.629); poi Parma (344 su 94.629), Rimini (304 su 115.138), Ferrara (288 su 78.784); quindi Cesena (242 su 65.656), Piacenza (124 su 63.456), Forlì (120 su 55.121) e infine Circondario Imolese 89 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 36.117.

casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 62.486 (-3.864). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 60.621 (-3.790), il 97% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 7.284 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.082.852.

Purtroppo, si registrano 28 decessi:

  • 3 in provincia di Piacenza (due donne di 98 e 89 anni e un uomo di 85 anni)
  • 3 in provincia di Parma (una donna di 80 e due uomini di 74 e 89 anni)
  • 2 in provincia di Reggio Emilia (due uomini di 53 e 91 anni)
  • 2 in provincia di Modena (due uomini di 87 e 88 anni)
  • 6 in provincia di Bologna (quattro donne di 64, 71, 80 e 94 e due uomini di 61 71 anni)
  • 3 in provincia di Ferrara (due donne di 68 e 88 e un uomo di 66 anni)
  • 3 in provincia di Ravenna (tre donne di 85, 91 e 99 anni
  • 3 in provincia di Forlì-Cesena (tre donne 84, 85 e 90 anni)
  • 2 in provincia di Rimini (due uomini di 86 e 93 anni)
  • Un decesso di una persona non residente in Emilia-Romagna: un uomo di 80 anni il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Modena.

 

L’Amministrazione comunale replica sull’Osco alla lista ‘Maranello in Comune’

L’Amministrazione comunale replica sull’Osco alla lista ‘Maranello in Comune’L’Amministrazione comunale prende atto del parere espresso dalla lista ‘Maranello in Comune’ sull’ipotetica collocazione dell’Osco, ma sente anche il dovere – per dare un’informazione corretta – di replicare ad alcune considerazioni urbanistiche basate evidentemente su premesse errate.

A partire dal tema delle nuove piantumazioni, sul quale probabilmente la suddetta non è aggiornata. Ad esempio, sono in corso proprio in questi giorni i lavori di messa a dimora di 331 nuove piante nei pressi del Parco dello Sport, che dista poche centinaia di metri dall’area in questione. I dati complessivi confermano inoltre l’attenzione dell’Amministrazione su questo tema, visto che a fronte di 33 alberi (tutti secchi o malati) abbattuti sul territorio comunale nel 2021, entro la metà di aprile ne saranno stati piantati altri 437.

‘Maranello in Comune’ parla poi impropriamente della “necessità di piantumazioni compensative” legate all’investimento di ‘Ferrari S.p.A’, forse ignorando che il progetto proposto dall’azienda già prevede, vista la rinuncia a 182 piante, la messa a dimora di 277 nuovi alberi e di oltre 2400 metri quadrati di siepi arbustive, dati già diffusi recentemente dalla stampa e durante l’ultimo Consiglio Comunale.

Passando invece alle aree suggerite dalla suddetta lista per ospitare l’Osco – e premesso che a Maranello non ci sono altre aree pubbliche già edificate che abbiano le caratteristiche richieste dall’Ausl – occorre precisare ancora una volta come tutti i Comuni dell’Unione (all’unanimità, attraverso una delibera di giunta) abbiano individuato nel terreno messo a disposizione da Maranello la migliore opzione tra quelle praticabili nel Distretto Ceramico. Coerente, tra l’altro, con un elemento sottolineato dalla pandemia: l’importanza di presidi sanitari locali dislocati sul territorio.

Inoltre, le ipotesi relative all’area Cisa-Cerdisa di Gorzano e al complesso che comprende la Fattoria del Parco non sarebbero comunque praticabili: la prima in quanto area privata e quindi non disponibile, la seconda in quanto già destinata ad altri progetti e ad ogni modo ritenuta non idonea dall’Ausl. La stessa Ausl avrebbe infatti accesso a fondi del PNRR che permettono la sola realizzazione di un edificio e che escludono altre azioni come la demolizione o la bonifica di una struttura già esistente.

L’Amministrazione esprime infine il proprio stupore nel constatare che una lista maranellese sia contraria all’attivazione sul nostro territorio di un servizio sanitario rivolto ai cittadini più fragili. Ma nota con piacere il ripensamento della stessa ‘Maranello in Comune’ sul tema del via vai di “ambulanze, macchine e fornitori”, che inizialmente la lista aveva presentato come primo punto critico del progetto Osco e che ora indica come “un disagio limitato”.

 

Alla Riserva delle Salse di Nirano tante presenze anche nel 2021

Alla Riserva delle Salse di Nirano tante presenze anche nel 2021La Riserva regionale delle Salse di Nirano continua ad essere una meta di turismo ambientale e naturalistico anche nel 2021, nonostante la pandemia.

L’andamento delle presenze alle attività in calendario nel 2021, vede un miglioramento significativo rispetto agli anni precedenti. Sono stati 933 gli iscritti alle iniziative proposte dal Comune di Fiorano Modenese, in collaborazione con Ente Parchi Emilia Centrale, Ecosapiens, La Lumaca, Gefi ed altre associazioni, con punte significative nei mesi di settembre ed ottobre.

Le presenze 2021 tornano in linea con quelle del 2018 nei mesi di giugno, luglio e agosto, grazie alle attività proposte dei fine settimana (passeggiate, visite guidate, laboratori), sebbene a numero chiuso e ridotto, a causa della pandemia.

Sono stati 38 i laboratori didattici dedicati a famiglie con bambini e adulti, realizzati tra aprile e novembre, sui 44 previsti, dei quali 20 gratuiti, che hanno permesso ai partecipanti di approfondire la conoscenza di flora e fauna della Riserva e sensibilizzare alla sostenibilità, utilizzando metodologie differenti adatte a diverse età: laboratori ludici e creativi per bambini, escursioni per famiglie, laboratori per adulti. Inoltre sono state effettuate  15 visite guidate gratuite, svolte da guide ambientali escursionistiche che hanno portato i visitatori alla scoperta dei vulcani di fango durante la prima domenica di ogni mese (tranne a dicembre e gennaio).

Anche per l’anno 2022 è previsto un ricco calendario di eventi, escursioni e momenti informativi e ludico-ricreativi per tutti, già a partire dal mese di febbraio.

Alle presenze ‘rilevabili’ vanno aggiunte le tantissime persone che ogni giorno, soprattutto nei fine settimana, passeggiano liberamente lungo i sentieri dell’area protetta regionale, alcuni dei quali anche accessibili a ipovedenti e a persone con disabilità fisica, ammirando il fenomeno dei ‘vulcani di fango’.

L’anno 2021 ha purtroppo confermato invece la pesante flessione degli arrivi in Riserva da parte di scuole e altri gruppi organizzati a pagamento. La situazione incerta dettata dall’emergenza sanitaria è stata la causa principale, oltre alla sospensione di gite ed uscite didattiche praticamente per tutto l’anno. Un turismo questo che si spera di recuperare nel 2022, specie nel periodo estivo, con la partecipazione alle attività proposte dalle Riserva di bambini e ragazzi dei centri estivi.

Nel 2021 sono leggermente aumentate le presenze nei weekend durante le attività a pagamento, con una netta preponderanza di prenotazioni da parte di persone provenienti dai comuni della provincia di Modena (73%, sono esclusi da questo conteggio i comuni del Distretto) e una buona partecipazione anche dalla provincia di Reggio Emilia (7%), mentre le disposizioni anti-contagio che, nel corso dell’anno, in alcuni momenti  hanno bloccato gli spostamenti fuori regione, non hanno favorito l’affluenza da altre parti d’Italia.

Nella primavera del 2021 il nuovo affidamento dei servizi di accoglienza della Riserva naturale all’ATI (raggruppamento di imprese), composta dalla cooperativa sociale ‘L’Ovile’ e dalla cooperativa ‘la Lumaca’, ha permesso di garantire servizi di segreteria e informazioni 7 giorni su 7 e l’apertura dell’Ecomuseo di Cà Rossa, compatibilmente con la situazione pandemica, anche il sabato pomeriggio, la domenica e i festivi per un totale di 69 giorni (34 sabati e 35 domeniche/festivi).

L’ingresso, a settembre 2021, della Riserva delle Salse di Nirano nella Biosfera Mab Unesco dovrebbe essere un ulteriore spinta per incentivare nuovi tipi di turismo sostenibile a livello nazionale, e rendere la Riserva ancora più accessibile a tutti sia fisicamente sia virtualmente.

La Riserva delle Salse di Nirano costituisce il perno di una rete complessa di tante e diverse realtà che le gravitano intorno (enti, associazioni, volontari), con cui collaborare e organizzarsi, tra cui diverse Università che nell’area portano avanti importanti studi scientifici.

Ricordiamo che, oltre alle tante attività in calendario per grandi e piccoli, alle visite guidate gratuite mensili, sono aperti tutti i fine settimana e visitabili il Centro visite Cà Tassi e l’Ecomuseo Cà Rossa. Nel Centro visite Cà Tassi sarà possibile visitare l’esposizione ornitologica, di fossili e minerali, mentre all’Ecomuseo di Cà Rossa il percorso multisensoriale  ‘Gusti memorabili’, dotato di due postazioni interattive e multidisciplinari, in grado di coinvolgere i quattro sensi

Per informazioni: salse.nirano@fiorano.it, www.fiorano.it

 

Sicurezza stradale: al via una serie di misure del Comune di Formigine

Sicurezza stradale: al via una serie di misure del Comune di FormigineUn programma articolato in tema di sicurezza stradale è stato messo a punto  sul territorio del Comune di Formigine. Sono tre le rotonde in corso di progettazione e realizzazione, che oltre a fluidificare il traffico diminuendo l’inquinamento atmosferico, interverranno su intersezioni stradali che in passato hanno registrato incidenti.

Sono previste una rotatoria nelle vie Ferrari – Radici – Borgo (200mila euro di intervento realizzato da privati) e una rotatoria fra via Battezzate e via Radici a Corlo (per 300mila euro) mentre a Formigine è prevista una rotatoria presso l’incrocio nelle vie Sant’Antonio – Stradella – Imperatora (costo 347mila euro).

Grazie a questi interventi Formigine diventerà completamente “de-semaforizzata”, aumentando la scorrevolezza dei percorsi.

Partirà entro la fine dell’anno anche il cantiere per il cosiddetto “Bypass Brodolini” (per 250mila euro), il cui scopo sostanziale è spostare traffico di attraversamento improprio da una zona prevalentemente residenziale (piazza Brodolini – via Sant’Onofrio, realizzando anche una nuova rotatoria di immissione), come successo nel 2021 con la realizzazione della “tangenziale sud”, dove verrà aumentata la segnaletica stradale, previa autorizzazione di ANAS.

Per la sicurezza dei ciclisti che potranno così spostarsi in sede propria, è in corso la realizzazione del tratto ciclabile di circa un chilometro in zona Ubersetto, il cantiere è in corso e si chiuderà in autunno (700mila euro il costo). Nei prossimi mesi verrà aperto il cantiere anche per un ulteriore tratto da via Quattro Passi a via Tassoni (per 182mila euro). In totale, nel biennio 2022/23 verranno quindi investiti 1,97 milioni su rotatorie, strade e ciclabili.

Agli investimenti infrastrutturali si accompagnano però anche misure di controllo, con particolare impegno sulla digitalizzazione e automazione. Dopo la rete di videosorveglianza, le cui telecamere sono salite a 144, e dopo i 16 varchi elettronici attivi nell’intercettare veicoli senza revisione o assicurazione, in questi giorni è stato attivato il sistema cosiddetto “tutor” sulla Tangenziale  Modena – Sassuolo, che rileva la velocità media dei transiti. Purtroppo risultano ancora numerose le infrazioni ai limiti di velocità in questo tratto con alto tasso di  incidentalità (sono ben 38 gli incidenti in media ogni anno solo in questo breve tratto), con il caso limite registrato il giorno 7 febbraio scorso  di una autovettura che alle ore 03.50 è sfrecciata alla velocità media di 206 km/h, su una arteria in cui – sempre a fini di sicurezza – è stato richiesto e disposto di recente l’omogeneizzazione dei limiti di velocità ai 90 km/h, eliminando la difformità fra limiti su territori differenti. Infine, il sistema di rilevamento della velocità media ha rilevato che sono numerosi i “mezzi pesanti” a superare il limite massimo di velocità di categoria che, per le loro dimensioni, è ridotto ai 70 km/h. Questo superamento del limite avviene in particolare durante le manovre di sorpasso che vengono eseguite dagli stessi mezzi pesanti che spesso vengono rilevati ad una velocità di 90 km/h, ovvero pari a quella che possono mantenere solo in autostrada.

Come richiesto anche dai residenti, sono in corso le pratiche con la Provincia di Modena per la modifica dei limiti di velocità anche su via Marzaglia (teatro di alcuni incidenti recenti) nei pressi del centro abitato di Magreta, dove verranno installati anche due “box” arancioni per il rilievo della velocità, in grado di ospitare strumentazione specifica per il controllo elettronico. Ripresi inoltre i controlli periodici e programmati della Polizia Locale su camion e veicoli pesanti (fatti in collaborazione con il personale del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile e rivolto in particolare ai veicoli stranieri diretti al comprensorio ceramico).

Anche l’Accordo di programma sulla sicurezza con la Regione Emilia-Romagna prosegue, con gli interventi di riqualificazione del Centro visite del Colombarone, la posa di nuova fibra ottica e nuovi punti di videosorveglianza.

Con la Regione è attiva anche una recente partneship sul progetto ERVIS (supporto alle vittime di reato) che nei prossimi mesi proporrà iniziative in tema di aiuto alle vittime.

“Con l’auspicato graduale ritorno alla normalità – evidenzia il Sindaco di Formigine Maria Costi – c’è anche un fisiologico aumento del traffico e vogliamo cogliere questa occasione per fare quanto è in nostro potere per aumentare la sicurezza sulle strade per pedoni, ciclisti, automobilisti: servono controlli e sanzioni ma anche e soprattutto investimenti infrastrutturali per rendere il territorio più sicuro a prescindere dai comportamenti individuali. L’uscita dal COVID e il PNRR possono essere l’occasione per affrontare con determinazione ed efficacia anche questo problema, e a Formigine proviamo a fare la nostra parte per contrastare l’aumento degli incidenti stradali. Ognuno di noi però deve impegnarsi ad essere un utente delle strade più responsabile e rispettoso delle norme”.

Appuntamenti del fine settimana a Fiorano Modenese

Appuntamenti del fine settimana a Fiorano ModeneseAria di primavera, musica e voglia di ballare, per un fine settimana ricco di appuntamenti nel centro di Fiorano Modenese, realizzati dalle associazioni del territorio in collaborazione con l’amministrazione comunale.

Sabato 19 febbraio, dalle ore 9.00 alle 21.00, nel Pala AVF in piazza Ciro Menotti, è aperto il mercatino dei fiori e del riuso, a cura dell’associazione diabetici Star Bene, che prosegue anche domenica 20 febbraio fino alle ore 13.00.

In serata, dalle ore 21.00, le musiche dei più bei tanghi della tradizione argentina ed internazionale, suonate da Claudio Ughetti e Pablo Del Carlo. E’ prevista anche la presenza di una scuola di ballo. L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale Artemisia, con ingresso è gratuito.

Domenica 20 febbraio, dalle ore 10.30, dopo la Messa, in piazza Ciro Menotti, commorazione dell’eccidio del 15 febbraio 1945, con le autorità locali e l’accompagnamento della banda Flos Frugi.

Alla Riserva naturale delle Salse di Nirano, nel pomeriggio, attività dedicata a ‘giovani ornitologi’, che, insieme ad una guida ambientale assembleranno e monteranno alcuni nidi artificiali. Attività gratuita a numero chiuso

Una domenica a teatro per famiglie è la proposta del teatro Astoria, dove dalle 16.00 va in scena la storia di “ La bella Fiordaliso e la strega Tirovina”, di Alberto De Bastiani e Giovanni Trimeri. Ingresso 3 euro.

Domenica 20 febbraio, alle ore 21.00, il Comitato ‘Fiorano in Festa’ propone nella tensostruttura in piazza, un concerto con Tiziano Chiapelli, fisarmonicista di livello internazionale, e Meditango Ensemble, in omaggio al tango nelle sue svariate forme musicali. Con loro anche il sassofonista piacentino Gianni Azzali, per dare vita ad uno spettacolo vibrante e coinvolgente. L’ingresso è gratuito.

Gli appuntamenti al Pala AVF, in piazza, si allungano a lunedì 21 febbraio, con il torneo di pinnacolo di solidarietà, promosso dal Forum delle Associazioni, dalle ore 20.30. Ricchi  premi e iscrizione  obbligatoria, con donazione ad AVF per le attività di pubblica assistenza che svolge a favore della comunità. Prenotazioni ai numeri  3384441601 (Adriano), 3343135146 (Maurizio) oppure la sede di AVF 0536910386.

Infine, da sabato 19 a lunedì 21 febbraio al cinema teatro Astoria è in programma la prima visione della pellicola “Ennio”, documentario sulla vita del Maestro Ennio Morricone, girato dal Giuseppe Tornatore, con testimonianze di Marco Bellocchio, Carlo Verdone, Mychael Danna, David Puttnam e tanti altri. Il costo del biglietto è di 7 euro, ridotto 5 euro.

Tutte le attività al chiuso richiedono il green pass rinforzato.

 

In regione cresce l’occupazione in attesa della piena ripresa

In regione cresce l’occupazione in attesa della piena ripresaL’attenuarsi della pandemia, la diffusione della vaccinazione, le misure di sostegno alle imprese introdotte e soprattutto la decisa ripresa dell’attività: grazie a questi fattori, nel terzo trimestre del 2021 si è registrato un rimbalzo anche nel dato degli occupati. E’ quanto attesta uno studio di Unioncamere Emilia-Romagna che ha elaborato i dati relativi agli addetti delle localizzazioni di impresa.

A fine settembre 2021, la crescita ha portato al numero di 1.734.170 degli occupati di imprese operanti in Emilia-Romagna ovvero 35.523 in più (+2,1 per cento) rispetto allo stesso trimestre del 2020. C’è peraltro da considerare che, rispetto allo stesso trimestre del 2019, gli addetti risultano ancora inferiori di oltre 9.500 unità (-0,5 per cento).

Nello stesso periodo a livello nazionale l’andamento degli addetti è apparso maggiormente orientato in senso positivo (+2,4 per cento), situazione attribuibile alle regioni del Mezzogiorno.

In particolare, considerando il Nord Italia, emerge come gli addetti nella nostra regione, dopo avere subito flessioni più ampie durante la pandemia e in particolare nel primo trimestre 2021, abbiano avuto un rimbalzo più deciso rispetto a quanto avvenuto in Lombardia (+1,0 per cento), Piemonte (+1,8 per cento) e Veneto (+1,9 per cento), anche se con differenze più contenute.

Dipendenti e indipendenti

Nel trimestre in esame il risultato complessivo è stato determinato dai dipendenti che sono saliti a 1.402.487 unità, con un deciso rafforzamento della tendenza positiva avviata nel trimestre precedente che ha portato al recupero di 38.324 addetti (+2,8 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2020.

Al contrario, prosegue, seppure attenuata, la tendenza negativa per gli addetti indipendenti, che sono scesi a 331.683 con una perdita di 2.801 unità (-0,8 per cento).

I macrosettori

La crescita dell’occupazione non è stata omogenea rispetto ai vari settori di attività economica.

Il dato trimestrale tendenziale regionale è stato determinato dal settore dei servizi dove gli addetti sono saliti a 1.021.965 con un buon recupero di 28.840 unità (+2,9 per cento) rispetto allo stesso trimestre del 2020.

L’incremento è derivato dall’insieme degli altri servizi diversi dal commercio, che si sono portati a quota 737.899 il nuovo livello massimo mai rilevato, con un ulteriore balzo di ben 31.137 unità (+4,4 per cento). Viceversa nell’insieme del commercio si è registrata una perdita di occupazione (-2.297 unità, -0,8 per cento), e gli addetti sono scesi a 284.066: il dato deriva dalla riduzione sia nel dettaglio (-1.868 addetti -1,3 per cento), che nell’ingrosso (-334, -0,3 per cento).

Dove c’è aumento 

Nel terzo trimestre 2021 il recupero degli addetti regionali complessivi è stato determinato dall’eccezionale boom nel complesso dell’aggregato del noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese che è salita di quasi un quinto (+23.342 unità, +19,2 per cento), ciò è avvenuto grazie al contemporaneo tumultuoso incremento degli addetti nelle attività di ricerca, selezione, fornitura di personale (+12.397 dipendenti, +30,2 per cento), giunti a quota 53.498, trainati dalla decisa ripresa dell’attività produttiva generale, e con l’apporto della eccezionale crescita nei servizi per edifici e paesaggio – ovvero pulizie e giardinaggio – (9.670 unità, +19,9 per cento) salita ai massimi e sostenuta dalle esigenze di sanificazione imposte dalla pandemia.

Ben altro ritmo hanno avuto i recuperi degli addetti negli altri settori dei servizi.

Si è assistito a un solido recupero nel trasporto e magazzinaggio (+2.316 unità, +2,2 per cento). e nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (+2.081 addetti, +4,2 per cento), nei servizi di informazione e comunicazione (+1.940 addetti, +4,5 per cento).

Un segnale positivo è giunto dall’incremento degli addetti dei servizi di ristorazione e alloggio (+1.661 addetti, +1,0 per cento), derivante però dalla compensazione tra una più contenuta discesa nel primo comparto (-1.428 addetti, -1,1 per cento) e un notevole aumento nel secondo (+3.089 unità, +9,6 per cento).

Ancora l’occupazione è aumentata nella sanità e assistenza sociale (+1.517 unità, +2,5 per cento), nelle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (+846 unità, +3,2 per cento), ed è salita in termini più contenuti, ma rapidamente nell’istruzione (+4,2 per cento).

Il caso costruzioni

Il recupero degli addetti è derivato, in misura minore, dalle costruzioni. Qui con l’avvio della ripresa, si è rafforzata la crescita degli occupati tra luglio e settembre 2021 (+3,3 per cento, +4.402 unità) rispetto allo stesso trimestre del 2020, risalendo fino a quota 138.922 a un passo dal massimo toccato alla fine 2019. L’incremento è stato determinato dai dipendenti saliti di 1.382 unità nelle imprese dedite alla costruzione di edifici e di 2.746 unità nelle imprese operanti nei lavori di costruzione specializzati.

Luci e ombre nell’industria

Tra i settori in difficoltà, quello delle altre attività dei servizi che perde 2.099 addetti (-4,8 per cento) specie per i servizi alla persona (-2.070 dipendenti, -9,4 per cento) e finanziari (- 1.745 unità, -5,1 per cento).

Nel trimestre in esame, la consistenza degli addetti dell’industria è scesa molto lievemente a quota 492.433 (-487 unità, -0,1 per cento).

Riguardo alle sezioni di attività economica, l’incremento più sostanziale si è avuto nell’industria alimentare (+2.752 addetti, +4, per cento), e con numeri inferiori nella fabbricazione di altri mezzi di trasporto (+980 addetti, +21,5 per cento). Seguono le attività di riparazione, manutenzione e installazione di macchine e apparecchiature (+929 unità, +5,5 per cento), e fabbricazione di prodotti in metallo (-866 addetti, +1,1 per cento).

I segnali negativi arrivano dalle confezioni (-1.019 addetti, -4,7 per cento) e pelletteria (-247 addetti, -3,9 per cento): nonostante l’andamento positivo nel tessile, si è avuta quindi una riduzione nelle industrie della moda (- 1.169 addetti). Lieve la perdita nella fabbricazione di macchinari e apparecchiature (688 addetti, -0,7 per cento).

Sorprende la sostanziale contrazione dell’occupazione nella fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici (-505 addetti, -10,2 per cento). Non invece la flessione nell’industria della ceramica, del vetro e dei materiali da costruzione (-457 addetti, -1,6 per cento), settore andato incontro a una difficile congiuntura a seguito dell’aumento del prezzo del gas e dell’energia. Infine, l’occupazione in agricoltura, caratterizzata da forti oscillazioni stagionali, è salita a quota 80.850 con un incremento tendenziale più contenuto (+2.768 unità, +3,5 per cento).

Ulteriori tre milioni di euro per la manutenzione della rete stradale comunale

Ulteriori tre milioni di euro per la manutenzione della rete stradale comunale
Asfaltatura, manutenzione stradale (Copyright immagine: Regione Emilia-Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Banzi Liviana)

Tre milioni di euro per l’accordo quadro “per lavori di asfaltatura, manutenzione ordinaria e straordinaria, segnaletica e sistemi di ritenuta della rete stradale comunale anche con carattere di pronto intervento, anni 2022-2025”: li ha stanziati la Giunta del Comune di Sassuolo attraverso la delibera n°19 del 15 febbraio in corso di pubblicazione all’Albo Pretorio.

“Ripristinare le strade per la sicurezza di chi transita ed il decoro della città – commenta il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – è stato sin da subito uno dei punti fermi della nostra Amministrazione, tanto che in poco più di due anni e mezzo di legislatura abbiamo investito circa 4 milioni di euro per nuovi asfalti, quasi 3 milioni per le manutenzioni del verde, oltre 400.000 euro per la manutenzione dei marciapiedi appena iniziata. Con questo accordo quadro andiamo a stanziare ulteriori tre milioni di euro destinati ad essere ulteriormente incrementati e che serviranno, nei prossimi tre anni, a completare quanto ancora rimasto indietro. Lo strumento dell’accordo quadro ci consentirà, una volta individuate le ditte attraverso un bando pubblico, di poter intervenire tempestivamente non appena le temperature e la stagione lo consentiranno”.

L’Accordo quadro si suddivide in tre distinti lotti, tutti dell’importo di un milione di euro, e riguarderà: lavori stradali e di asfaltatura in genere; lavori di ripristino pavimentazioni stradali e marciapiedi, lavori di sistemazione sottofondi stradali/marciapiedi; lavori di scavo e rinterro linee sotto servizi; installazione, ripristino o sostituzione di elementi di arredo urbano; installazione, ripristino o sostituzione di barriere di ritenuta per la sicurezza stradale; pronto intervento h24; installazione e realizzazione di segnaletica verticale ed orizzontale.

Chiusure programmate lunedì e martedì notte sulla A1

Chiusure programmate lunedì e martedì notte sulla A1Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, in orario notturno, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

-dalle 22:00 di lunedì 21 alle 6:00 di martedì 22 febbraio, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto e quello con il Raccordo di Casalecchio, in direzione di Firenze.
In alternativa, chi proviene da Milano ed è diretto verso Firenze, potrà uscire sulla A14 alla stazione di Bologna Borgo Panigale, percorrere la viabilità ordinaria: Viale Marco Emilio Lepido, Viale Alcide De Gasperi, immettersi sulla Tangenziale di Bologna ed entrare sul Raccordo di Casalecchio alla stazione di Bologna Casalecchio, per proseguire in direzione della A1/Firenze;

-dalle 22:00 di martedì 22 alle 6:00 di mercoledì 23 febbraio, sarà chiuso l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto, in direzione di Milano.
In alternativa, chi proviene da Firenze ed è diretto verso Milano, potrà percorrere il Raccordo di Casalecchio, uscire alla stazione di Bologna Casalecchio, immettersi sulla Tangenziale di Bologna verso San Lazzaro e uscire allo svincolo 3 “Ramo Verde”, percorrere poi il Ramo Verde ed entrare sulla A14 alla stazione di Bologna Borgo Panigale.
Sul Raccordo di Casalecchio sarà contestualmente chiuso lo svincolo di immissione sulla A1 Milano-Napoli, per chi proviene da Ancona (A14) ed è diretto verso Milano e chiusa anche la stazione di Bologna Casalecchio, in entrata verso Milano.
In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Bologna Borgo Panigale, sulla A14 Bologna-Taranto.

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