Domani, sabato 19 febbraio a partire dalle ore 17 in Biblioteca N. Cionini, Costanza DiQuattro, dialogherà con Monica Luisa Franzoni presentando “Giuditta e il monsù” (Baldini & Castoldi, 2021) – candidato proprio pochi giorni fa dal giornalista Franco Di Mare per il Premio Strega 2022.
Giuditta e il monsù: Ibla, 1884. A Palazzo Chiaramonte, una notte di maggio porta con sé due nascite anziché una soltanto. Fortunato, abbandonato davanti al portone, e Giuditta, l’ultima femmina di quattro sorelle. Figlia del marchese Romualdo, tutto silenzi, assenze e donne che non si contano più, e di sua moglie Ottavia, dall’aria patibolare e la flemma altera, è proprio lei a segnare l’inizio di questa storia. Lambendo cortili assolati e stanze in penombra, cucine vissute ed estati indolenti, ricette tramandate e passioni ostinate, il romanzo si spinge fin dove il secolo volge, quando i genitori invecchiano e le picciridde crescono.
Costanza DiQuattro è nata a Ragusa, nel 1986. Dopo la laurea in Lettere moderne all’Università di Catania, manifesta una forte passione per il mondo del teatro, dello spettacolo, del costume e della società diventando presto, su questi argomenti, una preziosa collaboratrice per “Il Foglio” e alcune testate on-line siciliane. I suoi romanzi sono pubblicati da Baldini+Castoldi.
L’accesso è gratuito, con obbligo di esibizione del green pass rafforzato e di indossare una mascherina FFP2.
Stefano Bonaccini (Copyright immagine: Regione Emilia Romagna A.I.C.G. Autore Pietro Ballardini)
Street tutor impegnati a prevenire rischi e a mediare conflitti. Riqualificazione di aree specifiche, potenziamento della videosorveglianza, installazione di punti luce, con l’affiancamento puntuale di attività di educazione, animazione, sensibilizzazione, rivolte soprattutto ai più giovani.
Sono 31 gli Accordi di programma sottoscritti nel corso del 2021 dalla Regione con i territori per la sicurezza urbana, la prevenzione della criminalità e del disordine urbano. Il numero più alto dell’ultimo decennio, con contributi regionali per oltre 3 milioni di euro (su un investimento complessivo che sfiora i 4 milioni) per i progetti di 24 Comuni, 6 Unioni e un’Università (Bologna).
“Seppur i numeri del ministero dell’Interno registrino un calo costante, negli anni, di fenomeni criminosi sul nostro territorio, non sottovalutiamo né minimizziamo problemi e criticità presenti, insieme alla percezione di insicurezza dei cittadini- sottolinea il presidente Stefano Bonaccini-. Questo ci spinge ad andare avanti nei percorsi intrapresi con gli enti locali. Il nostro impegno è lavorare sulla prevenzione e promuovere lo sviluppo della qualità di vita all’interno delle comunità, sostenendo progetti promossi e realizzati dai territori”.
“Questa Regione- conclude – vuole essere parte attiva nelle politiche per la sicurezza urbana, affiancando il lavoro portato avanti quotidianamente da Istituzioni, Magistratura e Forze dell’ordine, cui va il nostro ringraziamento e tutta la collaborazione possibile”.
Gli Accordi: le risorse stanziate dalla Regione
Interventi di ‘prevenzione integrata’, dove misure quali il rafforzamento di telecamere, sistemi di lettura delle targhe e illuminazione vengono puntualmente accompagnati da attività socioeducative e di animazione comunitaria che hanno l’obiettivo di prevenire: è il filo conduttore che accompagna la maggior parte degli Accordi sottoscritti tra Regione e territori.
In provincia di Bologna vengono realizzati 5 progetti (di cui uno con l’Università), finanziati dalla Regione con 455.200 euro; nel modenese i progetti sono 6, con un intervento regionale di 573.000 euro; 4 nel reggiano, con 371.100 euro di contributi; per la provincia di Parma i progetti sono 4, finanziati dalla Regione con 286.800 euro. Due quelli nel piacentino, con contributi per 175.800 euro, altri due nel ferrarese (240.400 euro dalla Regione). In provincia di Forlì-Cesena vengono realizzati 3 progetti, con 292mila euro di contributi; altri 3 in provincia di Ravenna, finanziati dalla Regione con 327.400 euro. Infine, due progetti in provincia di Rimini (con 297.500 euro di sostegno).
Dal 2015, la Regione Emilia-Romagna ha finanziato 149 progetti/accordi dedicati alla sicurezza dei cittadini, stanziando oltre 10,5 milioni di euro, con un andamento in crescita.
Maria Cristina Galassi, Direttore del Dipartimento di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria dell’Azienda USL di Modena
Si è chiuso con il segno più il bilancio 2021 dei Punti Nascita della provincia di Modena, pur nelle difficoltà dettate dall’emergenza Covid che ha contraddistinto anche gli ultimi 12 mesi. Difficoltà che la rete provinciale ha saputo ancora una volta fronteggiare con professionalità e competenza.
Confrontando il numero dei nuovi nati nell’anno da poco concluso nei centri di Carpi, Mirandola, Modena e Sassuolo con lo stesso dato riferito al 2020, infatti, si evidenzia un aumento del 3%.
In particolare, in provincia di Modena nel 2021 sono stati effettuati 5.474 parti, da cui sono nati 5.536 bambini, 147 in più rispetto ai 5.389 del 2020. Di questi, 985 sono venuti alla luce nel Punto Nascita dell’Ospedale Ramazzini di Carpi (erano 937 nel 2020), 338 in quello del Santa Maria Bianca di Mirandola (390), 2.984 al Policlinico di Modena (2.872) e 1.229 all’Ospedale di Sassuolo (1.190).
I numeri certificano il lavoro di fidelizzazione che ogni Punto Nascita porta avanti nei rispettivi territori, in una logica di rete che ha mostrato tutta la sua consistenza, anche e soprattutto in ottica di collaborazione per quanto riguarda le pazienti positive al Covid.
Il recente periodo caratterizzato dall’emergenza pandemica, soprattutto con la quarta ondata, ha richiesto un adeguamento dei protocolli assistenziali con la definizione, nei distretti sanitari, di percorsi perinatali dedicati a mamma/bambino che consentano di vivere con naturalità l’arrivo di un nuovo nato, mantenendo l’unitarietà della famiglia e rendendo i genitori entrambi protagonisti, consentendo loro di vivere insieme in modo partecipato tutto il percorso perinatale.
Covid a parte, oggi l’assistenza perinatale prevede la definizione di percorsi assistenziali condivisi con i consultori familiari per accogliere ed accompagnare la donna e la famiglia nella gravidanza, durante il parto e nella degenza in ospedale e, dopo il ritorno a casa, con un’offerta di sostegno alla genitorialità, nell’ambito dei progetti relativi ai “Primi mille giorni”. Il percorso è personalizzato, per offrire un’assistenza appropriata a ogni gravidanza, al fine di sostenere e preservare tutti gli elementi della fisiologia della nascita, salvaguardando al tempo stesso la sicurezza delle cure nelle situazioni a rischio. Particolare menzione in questo frangente merita il progetto “Ostetrica a domicilio” attivo sul Distretto di Pavullo: attraverso i consultori di quell’area, le donne possono richiedere colloqui con l’ostetrica, visite ed esami strumentali, ma anche corsi di preparazione al parto e assistenza nel post-partum, come il sostegno per l’allattamento al seno.
In tutto questo tempo, inoltre, non sono venuti a mancare gli incontri informativi e di accompagnamento alla nascita, seppur ancora oggi svolti da remoto; mentre una programmazione futura prevede una riattivazione dei “gruppi di accompagnamento alla nascita” svolti in presenza, appena sarà consentito in base all’evoluzione epidemiologica, pur mantenendo la modalità a distanza via web, che si è visto essere gradita alle famiglie con difficoltà di spostamento o di orario. Queste attività si sono svolte in affiancamento e a sostegno dell’attività clinica. Così come rimane e viene implementata, anche in tempo di pandemia, per la donna la possibilità di scegliere la modalità del parto a lei maggiormente confacente: naturale con il supporto ostetrico e metodiche dolci, in acqua, o con metodiche farmacologiche, ossia epidurale e protossido di azoto.
Punti Nascita di Carpi e Mirandola
Nel Punto nascita di Carpi sono nati 985 bambini da 977 parti, mentre a Mirandola ne sono nati 338 da 337 parti.
Entrando nel dettaglio dei numeri, il 54% dei bambini nati nell’ospedale di Carpi è residente nel distretto sanitario, mentre il 26% arriva da fuori provincia e l’11% risiede nel distretto di Mirandola. Il 70% delle mamme è di nazionalità Italiana, a seguire Asia meridionale, est Europa e Magreb. Tra i nati al Punto nascita di Mirandola, l’86% è rappresentato da bambini residenti nel distretto, mentre il 7% arriva da fuori provincia. Le madri sono di nazionalità italiana per il 63%, seguono quelle di area magrebina e dell’est Europa. Il Consultorio Familiare è stato scelto come servizio per l’assistenza in gravidanza dal 60,7% (593) delle madri che hanno partorito a Carpi e dal 76% (256) di quelle che hanno scelto il reparto di Ostetricia di Mirandola.
Nel 2021 il Punto Nascita di Carpi, diretto dalla dottoressa Giulia Pellizzari, ha consolidato la propria posizione all’interno della rete, anche grazie alla formazione di un gruppo medico-ostetrico-infermieristico coeso, con l’arrivo negli ultimi anni di nuovi professionisti.
Il Punto Nascita di Mirandola – guidato dal dottor Alessandro Ferrari – si configura come centro di riferimento per la fisiologia all’interno dell’Ausl di Modena. È in programma la promozione di una serie di eventi per rimarcare la vocazione nel garantire la naturalità del processo della nascita, processo che va conosciuto e sostenuto anche attraverso momenti formativi e informativi per operatori e genitori rivolti all’intero territorio provinciale. Il sostegno alle famiglie viene inoltre favorito da un’interazione tra servizi sanitari, servizi educativi quali i centri per le famiglie, e il mondo del volontariato con le associazioni e gruppi di pari: per un’offerta non solo di cura, ma anche culturale e di condivisione dell’esperienza della maternità.
“Nei punti nascita di Area Nord – spiega Maria Cristina Galassi, Direttore del Dipartimento di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria dell’Azienda USL di Modena – il percorso ospedaliero dedicato al puerperio è stato rimodulato e attualmente vede l’ostetrica quale professionista unica dedicata alla diade mamma/bambino per fornire, oltre all’assistenza clinica, il supporto necessario all’avvio della genitorialità. Questo processo ha consentito all’infermiere pediatrico di convogliare risorse e competenze nell’assistenza al neonato e al bambino con patologia o con bisogni speciali”.
Punto Nascita di Modena
Nel Punto Nascita del Policlinico di Modena, afferente all’Azienda Ospedaliero-Universitaria, sono stati effettuati nel 2021 2.936 parti, con un aumento di 102 parti rispetto al 2020. Sono state 48 le gravidanze gemellari, per un totale di 2.984 nati.
Del totale delle partorienti, 1.063 donne sono nate all’estero (36,2%). Più del 40% di queste pazienti provengono dall’Africa settentrionale e occidentale.
La pandemia da COVID-19, come atteso, ha portato a un importante risvolto anche sul percorso nascita. Sono infatti state 65 le pazienti con tampone positivo che hanno partorito presso la struttura e 53 le donne, provenienti da tutta la provincia, prese in carico dal Servizio di ecografia e medicina perinatale, per un totale di circa 170 prestazioni ecografie erogate.
“La centralizzazione delle donne positive presso il Policlinico – ha spiegato il prof. Fabio Facchinetti, Direttore dell’Ostetricia e Ginecologia dell’AOU di Modena – ha consentito di gestire questo percorso nella massima sicurezza ma ci ha costretto, purtroppo, a chiudere temporaneamente il Centro Nascita Naturale, fiore all’occhiello della struttura con l’assistenza demedicalizzata, operata dalle ostetriche in completa autonomia. È stata una scelta dolorosa ma necessaria, speriamo di poter riaprire al più presto. Tutto ha funzionato grazie al grande lavoro di tutto il personale che voglio ringraziare pubblicamente: solo con questo grande impegno abbiamo potuto garantire sicurezza e spero soddisfazione a tutte le utenti”.
Punto Nascita di Sassuolo
In Ospedale a Sassuolo nel 2021 sono stati eseguiti 1.224 parti e sono nati complessivamente 1.229 bambini. Il 3,28% in più rispetto al 2020. I parti gemellari sono stati 5. Il 25% dei nuovi nati è di origini straniere (302), mentre sono 922 le mamme italiane.
Rispetto alla provenienza, il 98% dei nati in ospedale a Sassuolo è residente in Emilia-Romagna. Il 77% vive in provincia di Modena e, rispetto al totale dei parti, il 46% è residente all’interno del Distretto Sanitario di riferimento.
“Dalla provincia di Reggio Emilia sono 268 le donne che hanno scelto la realtà sassolese per portare a termine la propria gravidanza” – spiega Claudio Rota, Coordinatore dell’Area Materno Infantile dell’Ospedale di Sassuolo SpA. “Nel corso dell’ultimo anno, in ospedale a Sassuolo, è stata pienamente consolidata l’attività di partoanalgesia come metodica farmacologica per il controllo del dolore nel travaglio/parto che ha visto un incremento rispetto all’anno prima del 32% (nel 2021 sono state eseguite in totale 341 partoanalgesie). Di particolare rilevanza l’intensa attività formativa svolta da tutti i sanitari presso il centro di simulazione medica avanzata in Florim. Un percorso complesso di alta formazione professionale per il rafforzamento delle competenze assistenziali negli scenari dell’emergenze e urgenze in ambito materno-neonatale”.
Cielo coperto o molto nuvoloso, con deboli piogge sparse e irregolari che in mattinata interesseranno i crinali appenninici e le pianure occidentali. Dal pomeriggio precipitazioni irregolari che risulteranno deboli a tratti moderate saranno presenti prevalentemente sulle pianure centro-orientali. Temperature in generale aumento: minime comprese tra 5 e 7 gradi, massime comprese tra 8/9 gradi delle pianure emiliane e punte di 16 gradi della Romagna. Venti deboli sud-occidentali con temporanei rinforzi al mattino lungo i rilievi di crinale, tendenti a ruotare da nord nella seconda parte della giornata. Mare poco mosso, con moto ondoso in graduale aumento sino a divenire da mosso a molto mosso al largo.
L’uscita definitiva dalla pandemia e la ripresa, che dovrà essere stabile, equa e diffusa. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, oggi a Roma hanno avuto incontri con esponenti del Governo per un confronto su temi di stretta attualità, che vedono l’Emilia-Romagna al lavoro sul fronte sia della programmazione sia delle condizioni per una efficace e rapida realizzazione degli interventi necessari. E cioè: nuovi fondi europei, investimenti nella sanità pubblica con le risorse del Piano nazionale ripresa e resilienza, spese Covid, concessioni balneari, modalità di chiusura dello stato di emergenza legato al drammatico sisma che colpì l’Emilia nel 2012, segno di una ricostruzione vicina al completamento ma senza far mancare agli enti locali che ancora lo richiedono il sostegno necessario, pur in un cratere di molto ristretto (15 Comuni dai 60 iniziali).
Il primo incontro con la ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, nel quale è stato affrontato il tema della strategia sulle aree interne e dei fondi strutturali europei 2021-2027. “Siamo la prima Regione italiana ad aver già approvato i programmi operativi- sottolinea Bonaccini- e abbiamo ricevuto rassicurazioni sul fatto che l’Esecutivo possa accelerare nell’accordo con Bruxelles: infatti, abbiamo già impegnato tutte le risorse del settennato precedente e siamo pronti a utilizzare quelli 2021-27, oltre 2 miliardi di euro, 800 in più per lavoro, reti sociali, innovazione e politiche di sviluppo sostenibile”.
Successivamente, il faccia a faccia con il ministro per la Salute, Roberto Speranza. Sono stati presi in esame i temi legati alla gestione pandemica, compreso il pieno riconoscimento della spesa per l’emergenza Covid sostenuta dalle Regioni. Nonché gli investimenti, da finanziare con le risorse del Pnrr, relativi alla sanità pubblica in Emilia-Romagna, in particolare per nuove Case della salute, assistenza domiciliare e telemedicina, attrezzature all’avanguardia, ospedali e riqualificazione delle strutture sanitarie. “Investimenti per una sanità regionale sempre più territoriale e vicina ai cittadini, un piano che approveremo in Giunta già la prossima settimana”, spiega il presidente della Regione.
Infine, in un incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, Bonaccini e Baruffi hanno fatto il punto sulle concessioni balneari, per ribadire la necessità di tutelare i piccoli operatori, gli investimenti fatti in questi anni, lavoro e occupazione, di nuovo sulle risorse necessarie per gestire la pandemia da Covid, senza che vi siano penalizzazioni per le Regioni con più sanità pubblica, come l’Emilia-Romagna, e sulla gestione della chiusura dello stato di emergenza in vista del decennale del drammatico terremoto che colpì l’Emilia nel 2012.
Anche quest’anno è ripartito il progetto di Educazione Stradale nelle scuole di Fiorano Modenese. Dal mese di gennaio sono iniziate le lezioni frontali, tenute da agenti della Polizia Locale, che hanno coinvolto circa 350 giovani alunni delle classi di quarta e quinta elementare, per un totale di 16 sezioni. Alle ore trascorse in aula, in primavera seguiranno – almeno per le quarte – lezioni pratiche all’aria aperta, presso il Parco di via S. Caterina, lungo l’apposito percorso predisposto per l’insegnamento dell’Educazione Stradale dei più piccoli.
L’agente Miriam Leoni ha l’obiettivo di far comprendere ai bambini concetti semplici e chiari circa le regole e i comportamenti corretti da seguire per circolare sulla strada in modo sicuro e rispettoso, che sia a piedi o in bicicletta. Il percorso situato nel parco è lungo circa 700 metri, con tanto di segnaletica orizzontale, così da abituare i più piccoli al linguaggio e ai simboli usati per regolamentare il traffico: non esistono molti percorsi così ben strutturati per l’insegnamento di un argomento tanto importante e delicato, per questo rappresenta un fiore all’occhiello del nostro Comune in merito all’Educazione Civica.
“Oltre a essere parte integrante del percorso di Educazione Civica nelle scuole – afferma l’assessore Luca Busani – l’educazione stradale rappresenta un importante strumento per consolidare le abitudini dei nostri studenti e bambini verso una mobilità dolce e sostenibile, anche in completa autonomia, ma sempre in sicurezza”.
Sarà nuovamente Formigine a ospitare gli atleti della Nazionale italiana di Calcio amputati FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali), impegnati nel primo ritiro in preparazione per il campionato mondiale in programma in ottobre a Istanbul.
Gli Azzurri scenderanno in campo per due giorni di preparazione tecnica sotto la guida del CT Renzo Vergnani, in un raduno patrocinato dal Comune di Formigine con il sostegno di Italgraniti. 18 i giocatori convocati, che nelle giornate di sabato 19 e domenica 20 febbraio si alleneranno presso gli impianti messi a disposizione in forma gratuita dell’AS Corlo.
Non solo preparazione atletica, ma anche momenti di incontro con la comunità: nel pomeriggio di venerdì 18 una delegazione di giocatori farà visita ai bambini della Scuola primaria Don Mazzoni di Corlo, mentre saranno il Sindaco Maria Costi e il neo Assessore allo Sport Marco Biagini ad augurare “in bocca al lupo” da parte dell’Amministrazione alla squadra per il prossimo Mondiale. “Dopo la visita nella settimana scorsa della Nazionale volley sorde, si rafforza ulteriormente il legame che unisce il nostro territorio al mondo dello sport inclusivo – commenta Biagini – Ringrazio gli sponsor e le società sportive locali che ci sostengono nell’impegno verso l’abbattimento di barriere e pregiudizi legati al tema della disabilità. Abbiamo bisogno dello sport e della sua forza e spinta aggregativa per uscire dalle difficoltà di quest’ultimo periodo”.
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.157.600 casidi positività, 3.475in più rispetto a ieri, su un totale di 27.601 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 12.711molecolari e 14.890 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 12,6%.
Vaccinazioni
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 10.044.003 dosi; sul totale sono 3.745.344 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,2%. Le terze dosi fatte sono 2.587.947.
Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento:https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 102 (-3 rispetto a ieri, pari al –2,9%), l’età media è di 63 anni. Sul totale, 53non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 61,7 anni), il 52%; 49 sono vaccinati con ciclo completo (età media 63,9 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna sono oltre 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato.
Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.837 (-93 rispetto a ieri, -4,8%), età media 74,7 anni.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 6 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 8 a Parma (-1); 8 a Reggio Emilia (+1); 16 a Modena (-2); 30 a Bologna (+4); 8 a Imola (+1); 7 a Ferrara (-2); 8 a Ravenna (-1); nessuno a Forlì (-1); 2 a Cesena (-2); 9 a Rimini (invariato).
Contagi
L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 38,9 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 737 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 235.927) seguita da Modena (528 su 180.535), Reggio Emilia (461 su 127.464), Parma (336 su 94.288); poi Ravenna (315 su 106.279), Rimini (299 su 114.834), Ferrara (259 su 78.496); quindi Cesena (158 su 65.415), Forlì (148 su 55.002), il Circondario Imolese (127 su 36.028) e, infine Piacenza, con 107 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 63.332.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 66.354 (-5.597). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 64.415 (-5.501), il 97,1% del totale dei casi attivi.
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Guariti e deceduti
Le persone complessivamente guarite sono 9.035 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.075.569.
Purtroppo, si registrano 37 decessi:
3 in provincia di Piacenza (una donna di 80 e due uomini di 73 e 83 anni)
3 in provincia di Parma (una donna di 68 e due uomini di 63 e 79 anni)
3 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 92 e due uomini di 68 e 89 anni)
6 in provincia di Modena (quattro donne di 77, 88, 90 e 94 e due uomini di 83 e 88 anni)
7 in provincia di Bologna (una donna di 79 e sei uomini di 61, 66, 77, 85, 86 e 90 anni)
4 in provincia di Ferrara (tre donne di 82, 83 e 96 e un uomo di 86 anni)
3 in provincia di Ravenna (tre uomini di 75, 82 e 91 anni)
4 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 85 e tre uomini: uno di 75 e due di 77 anni)
2 in provincia di Rimini (una donna di 78 e un uomo di 70 anni)
2 decessi di persone non residenti in Emilia-Romagna: 1 donna di 96 anni il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Parma e un uomo di 88 anni il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Modena.
Nessun decesso nel Circondario imolese.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 15.677.
Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 10 casi: 9 positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare e 1 in quanto giudicato non casi Covid-19.
E’ stata presentata oggi la macchina con cui correranno il monegasco Charles Leclerc e lo spagnolo Carlos Sainz. La vettura della scuderia di Maranello, introdotta dal team principal Mattia Binotto, è stata denominata F1-75, ricordando i 75 anni dalla nascita della prima vettura del Cavallino. Come tutte le altre monoposto del paddock, per via dei numerosi cambiamenti di regolamento, presenta varie modifiche rispetto al 2021: tra queste spiccano le gomme da 18 pollici e un concetto aereodinamico piuttosto diverso.
“L’obiettivo principale è quello di lavorare assieme per migliorare dopo un anno difficile. Questa stagione sarà fondamentale per noi, le aspettative sono molto alte per tutti e c’è molto lavoro dietro. Cercheremo quindi di ottenere grandi risultati durante l’imminente Mondiale. La F1-75? Mi piace molto la macchina e la amerò ancora di più quando sarò in pista”, ha detto Charles Leclerc.
“Sono più pronto questa stagione, anche se il 2021 mi è servito per adattarmi alla scuderia. Ho imparato molto del brand e sappiamo che le aspettative sono alte. Dovremo lavorare insieme per cercare di compiere un anno ricco di successi. La nuova vettura? E’ piuttosto estrema e spero che sarà veloce”. Così Carlos Sainz.
“Oggi è un giorno importante. Sono personalmente emozionato perché questa vettura è la sintesi di un lavoro di una squadra che ha investito ogni risorsa. Abbiamo affrontato questa sfida con un approccio all’innovazione. La F1-75 ci ricorda che celebriamo i 75 anni dalla prima vettura e con lei speriamo di scrivere altre pagine storiche. Voglio definire la macchina con la parola ‘coraggiosa’. Abbiamo iniziato questo percorso nel 2019, ora dobbiamo misurarci con gli avversari che è la sfida più importante”. Lo ha detto Mattia Binotto, team principal della Ferrari. Sulle aspettative in pista: “Vogliamo lottare verso gli obiettivi più alti, in tutti i Gran Premi. I tifosi della Ferrari saranno orgogliosi di questo”, conclude.
Un recital teatrale della coppia inossidabile del miglior teatro italiano, dove la poesia è protagonista. Inizierà domani sera, venerdì 18 febbraio a partire dalle ore 21, “Crogiolo 2022”: la rassegna culturale al Crogiolo Marazzi che porterà in città alcuni dei più noti protagonisti della scena culturale e teatrale italiana.
Domani sera, a partire dalle ore 21 al Crogiolo Marazzi, si inizierà con Paola Gassman ed Ugo Pagliai, nel reading “Sogna mia cara anima”: sarà possibile rivivere i dialoghi famosi della drammaturgia internazionale e ripercorrere anche i versi di poeti immortali come William Shakespeare, Dante, Gabriele D’Annunzio, Jacopone da Todi.
Il Comune di Sassuolo, grazie alla collaborazione con Marazzi Group, propone infatti per il 2022 sette appuntamenti con la cultura, a cura di Mismaonda, per un’offerta che porta in città nomi importanti, attraverso teatro, tributi a grandi artisti italiani, chef, ma anche approfondimenti legati a tematiche di impegno civile, come la Lotta contro la Mafia e il sostegno dei diritti delle Donne per la parità di genere.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sulla piattaforma eventbride.
Possibilità di ingresso in loco in caso di posti residui.
Le iniziative si svolgeranno nel rispetto della normativa prevista per il contenimento della pandemia Covid-19: per accedere sarà quindi necessario indossare una mascherina di tipo ffp2 ed essere in possesso di Green Pass Rafforzato in corso di validità (salvo esenzioni previste per legge).
Prosegue la straordinaria rassegna teatrale per bambini e genitori intitolata “È Miiio!!! … il teatro” presso il Teatro Astoria di Fiorano Modenese, organizzata da Tir Danza in collaborazione col Comune. L’inizio degli spettacoli, che proseguiranno fino al 6 marzo (due domeniche al mese), è previsto per le ore 16.00, ad un costo di 3 euro a persona, purché muniti di Super Green Pass se over 12.
Il 20 febbraio 2022, alle ore 16.00, andrà in scena “La bella Fiordaliso e la strega Tirovina” di Alberto De Bastiani e Giovanni Trimeri.
La Fata Tirovina, è una fata cattiva, insomma, una strega, ma è ormai vecchia e i suoi incantesimi malvagi non funzionano più, così deve pensare qualche a altro sortilegio per rovinare la vita alla figlia del Re. Ricorre all’aiuto di due briganti pasticcioni e di un uccello del malaugurio. L’aiuto maggiore dovrebbe arrivare dalle risposte dello specchio magico, ma questi si è aggiornato e la strega non riesce a connettersi. Si rende conto così di essere vecchia, superata e di non saper stare al passo con il tempo che vive di tecnologie in continua evoluzione e di prodotti genuini, biologici, certificati. Altro che mela avvelenata! Nata dalla collaborazione con il poeta Giovanni Trimeri, nel ricordo e nell’insegnamento delle più belle fiabe dei fratelli Grimm, la storia si snoda tra colpi di scena e gag della ricca tradizione del teatro di burattini. Una storia con i vestiti della tradizione, ma il ritmo e le complessità della vita di oggi, in cui perfino i briganti hanno aggiornato le loro richieste di riscatto aggiungendo, al “solito” malloppo in oro, anche dei particolari beni di consumo.
L’accesso è regolato dalle norme per il contenimento del Covid. Obbligatorio quindi il super green pass e la mascherina FFP2. Vietato consumare cibi e bevande al chiuso All’ingresso verrà misurata la temperatura e assegnato un posto fisso.
Per informazioni: tel. 0536.404371 o mail astoria@tirdanza.it. Oppure consultare il sito preposto www.cinemateatroastoriafiorano.it.
Essere primi nella Classifica delle Top School in Regione Emilia-Romagna ha anche delle responsabilità ed è per questo che lo Sporting Club Sassuolo, volendo mettersi alle spalle il periodo pandemico, investirà sullo sport giovanile, sua mission associativa.
E lo fa non solo riorganizzando i suoi obiettivi ma investendo in attività nuove e motivanti affiancate al rinnovato Settore Tennis: il “WheelChair Project” e il “ProgettoPro”.
Il primo, il Tennis in Carrozzina, nasce quale traino nobile a corollario della attività.
Il suo obiettivo è la promozione e lo sviluppo del tennis in carrozzina nella Provincia di Modena partendo dalla Città di Sassuolo, insieme ai Maestri abilitati Alessio Bazzani, Federica Severi e Massimo Nicolini, istruttori federali di Tennis su sedia a rotelle.
Il tennis è uno degli sport in sedia a rotelle in più rapida crescita al mondo; originariamente era giocato negli anni ’70 negli Stati Uniti ed è apparso per la prima volta alle Paralimpiadi di Barcellona nel 1992. Lo sport è ora praticato in più di 100 paesi diversi.
Lo sport svolge un ruolo fondamentale, proprio come mezzo per abbattere barriere non solo di carattere fisico ma soprattutto mentali.
La “Mission” del progetto è nobile: affermare la funzione sociale dello sport e del circolo tennis.
La modalità per farlo è coraggiosa, lavorare sul tennis in carrozzina, questo il percorso identificato:
Promozione del tennis in carrozzina nella nostra Provincia di Modena.
Creazione di una scuola tennis per gli atleti in carrozzina.
Formazione di una squadra per la partecipazione ai tornei federali.
Organizzazione del primo torneo a carattere nazionale “Tennis Wheelchair” presso lo Sporting Club Sassuolo.
L’atleta “ONE” è Wainer Righi nato a Sassuolo, dal 1991 in carrozzina a causa di un incidente stradale. La sua forte passione per lo sport ed in particolare il tennis l’ha portato a partecipare a questo progetto come parte attiva dello stesso.
Il “ProgettoPro” ha obiettivi plurimi che convergono sull’innalzamento della qualità dei metodi di insegnamento, dalla scuola al professionismo.
In esso sono stati inseriti professionisti con esperienze internazionali guidati da Francesco De Laurentiis, grazie ai quali sono già arrivati risultati prestigiosi come la vittoria dello Scudetto Italiano per la formazione Under 16 maschile, la Final Four nazionale per l’Under 12 maschile e il primo punto ATP conquistato da Federico Marchetti, atleta del progetto.
All’interno del progetto è nato recentemente l’obiettivo “NUMERODIECI” indirizzato a generare professionisti di alto livello partendo da dieci profili di allievi di interesse nazionale che hanno scelto lo Sporting come centro di crescita, tra i quali, ultimo arrivato, Federico Bondioli.
Nell’inconsueto scenario del venerdì sera (fischio di inizio ore 20.30), Civitico e compagne riceveranno al la Volley Hermaea Olbia, nel match valido per il recupero della terza giornata di ritorno di Regular Season, inizialmente in programma lo scorso 9 gennaio ma poi rimandata a causa di casi di Covid all’interno di entrambe le formazioni. A neanche quarantotto ore di distanza, le guerriere neroverdi torneranno poi sul taraflex del Pala Consolata per il turno settimanale di Regular Season: domenica alle 17.00 il calendario propone la sfida contro l’Assitec Sant’Elia, valida per la nona giornata di ritorno.
Ma ragioniamo su un match alla volta. Quello contro l’Hermaea sarà per Sassuolo un vero scontro diretto, dal momento che le due formazioni hanno gli stessi punti in classifica generale (26, 8 vittorie e 7 sconfitte per entrambe), ma le sarde sono avanti in virtù di un miglior quoziente set. Entrambe le contendenti devono poi guardarsi – in ottica Play Off – dal ritorno della lanciatissima Ravenna, ancora imbattuta nel 2022: le ravennati occupano al momento l’ottava piazza con 22 punti in 15 gare e questa sera recupereranno il match contro Sant’Elia.
Tra le fila ospiti, il pericolo numero uno è sicuramente costituito da Sofia Renieri, alla sua prima stagione in Sardegna e sino ad oggi autrice di 236 punti in 15 partite disputate, il che la colloca all’undicesimo posto nella classifica riservata alle miglior realizzatrici del campionato di Serie A2.
In casa neroverde c’è la volontà di lasciarsi velocemente alle spalle la brutta prestazione della scorsa domenica contro Aragona e la partita contro Olbia potrebbe essere l’occasione perfetta, come sottolinea Coach Venco: “Venerdì sera recupereremo la prima partita che era saltata nel mese di gennaio ed affronteremo Olbia in casa: sarà sicuramente una partita molto difficile, già lo sappiamo. Noi domenica scorsa ad Aragona abbiamo commesso un bel passo falso e dobbiamo dare merito alle nostre avversarie: in prospettiva classifica generale, ci siamo complicati la vita ed adesso siamo ancora qui a lottare. Passando alla partita contro Olbia, mi aspetto una gara durissima: le nostre avversarie giocano molto molto bene ed all’andata ci avevano battute nettamente. Dall’altra parte, noi come sempre sfrutteremo la gara per capire a che punto siamo e se – soprattutto – l’ultima défaillance contro Aragona ci ha insegnato qualcosa”.
Acquisizione, mediante avviso pubblico, di alcune concessioni e la loro successiva rottamazione, ulteriore revisione del regolamento con l’inserimento di articoli relativi al decoro: sono due le azioni che l’Amministrazione comunale adotterà, nei prossimi mesi, con l’obiettivo di una radicale riqualificazione del mercato ambulante del martedì e del venerdì.
“Con la fine del cantiere di piazza Martiri Partigiani e il probabile fine dello stato di emergenziale a livello nazionale – commenta l’Assessore al Commercio ed al Centro Storico Massimo Malagoli – riprenderà la riqualificazione del mercato ambulante del martedì e del venerdì che ci ha visti impegnati all’inizio del nostro mandato con una prima modifica del Regolamento in cui abbiamo inserito il divieto di vendita di merce usata, ma che poi ha visto una brusca frenata dettata dalle normative e regolamentazioni inserite nei vari DPCM e DL dettati appunto dallo stato di emergenza pandemico.
Siamo pianamente consapevoli delle condizioni dell’attuale mercato che vede soprattutto nelle piazze Martiri Partigiani e Libertà una decadenza sia in termini di merce che di conformazione logistica ma, purtroppo, le vicende della piazza e il Covid non ci hanno permesso una riqualificazione ottimale dell’intera area mercatale”.
Nei prossimi mesi saranno due le azioni che l’Amministrazione comunale andrà ad intraprendere, la prima delle quali già iniziata nel corso del mese di Dicembre e che continuerà nel prossimi giorni: l’emissione di avvisi pubblici per la concessione di contributi a fondo perduto per l’ampliamento degli spazi di sicurezza nei mercati ambulanti tramite il ritiro e la successiva rottamazione di concessioni. Questo permetterà appunto una ridistribuzione e ottimizzazione degli spazi mercatali.
“La seconda iniziativa – aggiunge l’Assessore Malagoli – vedrà un’ulteriore revisione del regolamento che inserirà un articolo specifico riguardante il decoro del mercato, come concordato con le associazioni di categoria”.
In base al nuovo regolamento i titolari dei posteggi nei mercati o gli spuntisti dovranno tenere i banchi di vendita in buona e decorosa efficienza; in ogni caso i posteggi non dovranno sembrare in stato di abbandono o confusione: vanno gestiti in modalità ordinata e di pulizia.
I banchi o le strutture di vendita appoggiati al suolo devono essere coperti da teli/tendaggi. Gli stessi devono essere di colore tenue, pastello o bianco e mantenuti puliti e decorosi.
Le tende, le coperture aeree dei banchi le strutture di vendita in generale dovranno essere di adeguata fattura, mantenute in ottimo stato di manutenzione, efficienza e decoro.
I corridoi tra banco e banco, avendo funzione di transito, non potranno essere utilizzati per collocare sacchi, contenitori o ingombri di qualsiasi natura.
Gli eventuali scatoloni dovranno essere posti all’interno dell’automezzo e/o del banco di vendita in modo da non essere visibili dall’esterno. Non sono ammessi altri veicoli oltre al mezzo utilizzato per la vendita all’interno dell’area assegnata ad ogni singolo operatore o immediatamente limitrofa.
Le attrezzature utilizzate dagli operatori devono rimanere all’interno della superficie autorizzata, anche per i tendaggi di copertura – le strutture e le attrezzature non possono occupare superfici superiori a quelle concesse; più specificatamente, le massime sporgenze devono essere contenute nella superficie concessa. L’operatore non può occupare una superficie diversa da quella espressamente assegnata.
“Sono solamente alcune delle prescrizioni che andremo ad inserire nel nuovo regolamento concordandole con le associazioni di categoria – conclude l’Assessore al Commercio ed al Centro Storico Massimo Malagoli – e che, assieme ad altre regole che puntano ad un sempre maggiore decoro dell’area mercatale, punteranno a riqualificare totalmente un appuntamento importante per la nostra città e che non può rischiare di degradare al limite dell’abbandono”.
17.400 abitanti: è la popolazione residente di Maranello calcolata al 31 dicembre del 2021, secondo quanto elaborato dall’Ufficio Statistica del Comune nel consueto Annuario della Popolazione.
Rispetto al 2020, quando gli abitanti erano 17.454, si registra un calo percentuale dello 0,3 per cento, mentre il dato degli ultimi dieci anni è in aumento: dal 2011 più 4,6%, un trend di crescita maggiore rispetto alla media nazionale.
Anche nel 2021 rimane leggermente superiore il numero delle donne (8.706) rispetto agli uomini (8.694).
La zona di Maranello più abitata rimane il centro con 9.656 abitanti e 4.090 famiglie, il 55,5% del totale. Seguono Pozza con 3.639 abitanti e 1.466 famiglie (20,9%), Gorzano (1.961, 11,3%), Torre Maina (1041, 6%), San Venanzio (803, 4.6%), Fogliano (148, 0,9%), Torre Oche (152, 0,9%).
Lo scorso anno il saldo naturale della popolazione – la differenza fra nati e morti – è stato di meno 50 individui, risultante da un maggior numero di decessi (194) rispetto alle nascite (144). Rispetto al 2020 si è verificato un aumento dei decessi (+18) ma anche un aumento delle nascite (+28).
Sostanzialmente invariato il saldo migratorio, cioè la differenza tra le persone che arrivano a Maranello e quelle che emigrano: nel 2021 è stata di meno quattro individui.
Nel 2021 il numero complessivo di famiglie residenti era pari a 7.187 a cui si aggiungono 8 convivenze (7.195), con un numero medio di componenti di 2,41.
Secondo i dati elaborati dal Comune, gli stranieri ammontano a 1469, l’8,44 % della popolazione, di cui 673 maschi e 796 femmine. Il flusso più consistente di immigrati proviene dall’Europa (706), seguito dall’Africa (517), poi Asia (183) e America (63). Il paese con il più alto tasso di immigrazione è il Marocco (17,48%), seguito dall’Albania (13,61%), dalla Romania (13,28%) e dal Ghana (9,74%).
Infine, una curiosità: tra i bambini nati nel 2021, i nomi più scelti sono stati Gabriele per i maschi e Margherita per le femmine.
Informazioni dettagliate sono disponibili nell’Annuario pubblicato sul sito Internet del Comune.
“Ringraziando l’amministrazione comunale per la risposta ricevuta, ci preme puntualizzare la nostra posizione, dato che ci sembra che non compresa a pieno.
Il problema più importante non è il via vai di ambulanze o di mezzi dei fornitori. Sappiamo che si tratta di una quindicina di lungodegenze, per cui pur essendoci un disagio questo sarà limitato. Ci lascia perplessi la scelta di costruire su una zona di interesse paesaggistico, quando sarebbe stato meglio puntare su un’area già urbanizzata, valutando terreni tra Maranello e Pozza, oppure tra Pozza e Gorzano. Le alternative crediamo che esistano. Tale considerazione nasce dal fatto che l’Ospedale di comunità, per il quale ricordiamo che come comunicato in Commissione Ambiente del Comune di Maranello, saranno necessari ben 6.000 (seimila) !!!!!!!!!! mq di superficie di cui un migliaio dedicati alla struttura, si inserisce in un contesto di forte cambiamento urbanistico di Maranello, in virtù anche degli investimenti che Ferrari Spa sta portando avanti. La zona individuata, di fronte agli immobili utilizzati dalla Fattoria del Parco, e stranamente non vicino a Via Brenta ma a ridosso del serbatoio dell’acquedotto, avrebbe rappresentato di certo un luogo ideale in cui inserire piantumazioni “compensative” della CO2 emessa dalle attività industriali, presenti a Maranello in modo da rispettare effettivamente le riduzioni di emissioni di CO2, previste dalle decisioni della Commissione Europea da raggiungere entro il 2030. Se consideriamo poi le nuove costruzioni della Ferrari SPA la necessità di piantumazioni è indispensabile per compensare l’utilizzo rilevante di cemento che l’intervento della Ferrari SPA, farà nei prossimi anni.
Le nostre proposte sono tre in ordine di priorità:
1 – Ipotesi. Realizzare la OSCO a fianco all’attuale ospedale di Sassuolo in quanto più funzionale alle terapie sanitarie; (Ipotesi che previlegiamo)
2 – Ipotesi. Realizzare la OSCO in un’area che non siano le colline dei terreni di proprietà del Comune, (Fattoria del Parco) ma in aree meglio raggiungibili da strade di grande comunicazione o altre aree già urbanizzate senza togliere ancora area agricola alla nostra comunità. Ad esempio nell’area Cisa-Cerdisa di Gorzano o altre zone già costruite in cui sono presenti fabbricati inutilizzati.
3 – Ipotesi. Se proprio si vuole realizzare la OSCO sui terreni di proprietà del Comune (terreni della Fattoria del Parco) allora si utilizzi l’area già edificata quale la zona dove era costruita prima le serra e il terreno occupato dall’abitazione oggi inutilizzata. In questo modo visto che i parcheggi sono già presenti si può ridurre il consumo di suolo e realizzare solo il fabbricato limitando al massimo le aree di servizio.
Riteniamo che 5.000 metri quadri di aree di servizio siano eccessivi. Crediamo pertanto che mantenere la vocazione agricola e naturalistica della Fattoria del Parco, sia una scelta importante per la cittadinanza di Maranello, mentre se anche le aree di grande pregio naturalistico le utilizziamo per costruirci, la transizione ecologica, di questo, passo, inizieremo a realizzarla nel prossimo secolo”.
(Il coordinatore di Maranello in Comune, Luca Gibellini)
Si svolgerà sabato 19 febbraio, a partire dalle ore 10 presso la Sala Conferenze di Confindustria Ceramica, la conferenza dal titolo “Le nuove sfide per la transizione ecologica del settore ceramico”.
“La conferenza sul futuro dell’Europa” è un programma di dibattiti e discussioni, promossi dal Parlamento Europeo e dalla Commissione Europa, finalizzato a costruire il domani del nostro continente, partendo dall’ascolto dei territori. Un’iniziativa che offre ai cittadini europei un’occasione unica per ragionare sulle sfide e le priorità dell’Europa, consentendo a chiunque, a prescindere dalla provenienza o dall’attività svolta, di essere protagonista del dibattitto in corso.
La lotta ai cambiamenti climatici è una delle principali questioni oggetto della riflessione in corso.
La filiera dell’industria ceramica italiana già da parecchio tempo ha lavorato ed investito sui temi della sostenibilità, sia ambientale che sociale. Una realtà di grande attualità e valore che si intende meglio far conoscere sia in ambito locale che internazionale grazie a questo evento.
La conferenza “Le nuove sfide per la transizione ecologica del settore ceramico” vedrà la presenza di Ugo Liberi del Comune di Sassuolo, Elisa Tonelli di Coem Spa, Claudio Casolari di Metco Srl, Giuseppe Miselli di Sacmi Impianti SpA, Mikaela Decio di Mapei Spa, Cristina Siligardi dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Andrea Canetti di Confindustria Ceramica e Giulia Pigoni della Regione Emilia Romagna. Modera l’incontro, che nasce dalla partecipazione al progetto europeo da parte della studentessa Klaudja Haskaj che sta approfondendo queste tematiche in ambito locale, Andrea Serri.
L’evento, che si tiene in modalità ibrida ( sia in diretta su Google Meet che in presenza fisica), verrà inserito sul portale del Parlamento Europeo dedicato a questo progetto.
La partecipazione in presenza è subordinata alla pre – registrazione, in ottemperanza alle normative per il contenimento della pandemia da Covid-19, ed è possibile inviando una mail a eventi@confindustriaceramica.it
Proseguono le proiezioni al Cinema Astoria. Da sabato 19 a lunedì 21 febbraio è la volta di “Ennio”, documentario sulla vita del leggendario Maestro Ennio Morricone, girato dal Premio Oscar Giuseppe Tornatore, con testimonianze di Marco Bellocchio, Carlo Verdone, Mychael Danna, David Puttnam e tanti altri. Il costo del biglietto è di 7 euro, ridotto 5 euro.
Orari: sabato: h. 21 / domenica: 18.30 / lunedì: h. 21
Giuseppe Tornatore ha collaborato col Maestro – definizione per una volta appropriata – in un arco temporale che va da Nuovo Cinema Paradiso (1988) a La corrispondenza (2016), frequentandolo per circa trent’anni. Nel 2018 ha scritto “Ennio. Un maestro” (Harper Collins), intervista fluviale e conversazione franca, a trecentosessanta gradi: in Ennio ne riprende argomenti, andamento cronologico e tono disteso, modesto, autocritico con cui Morricone si era concesso alle sue domande. Attorno a lui, nel film, una schiera di musicisti, registi, colleghi ed esperti portano testimonianze rilevanti e inerenti una carriera straordinaria, che supera il concetto di prolifico: centinaia le opere firmate, da Il federale (1961) all’unico Oscar vinto per una colonna sonora, The Hateful Eight nel 2016, a 87 anni.
L’accesso in sala è regolato dalle norme per il contenimento del Covid-19: è obbligatorio il super green pass e la mascherina FFP2. Vietato consumare cibi e bevande al chiuso All’ingresso verrà misurata la temperatura e assegnato un posto fisso.
Tutte le proiezioni sono organizzate da TIR Danza, con la collaborazione del Comune di Fiorano Modenese. Per maggiori informazioni: www.cinemateatroastoriafiorano.it.
Una lettera appello al Presidente del Consiglio Mario Draghi per chiedere interventi immediati per l’agroalimentare Made in Italy e difendere l’economia, il lavoro ed il territorio, contro speculazioni e rincari. A scriverla sono il presidente della Coldiretti Ettore Prandini e il Segretario generale Vincenzo Gesmundo, in occasione della grande mobilitazione con decine di migliaia di allevatori ed agricoltori che, con trattori e animali, hanno lasciato le campagne per scendere in piazza da Nord a Sud d’Italia e gridare la propria intenzione di non volersi fermare, nonostante siano sempre più strozzati dalle speculazioni.
“La difficile situazione congiunturale determinata dal significativo aumento del costo dell’energia e dal parallelo aumento dei mangimi e dei concimi – si legge nella missiva -, sta facendo venir meno una soglia di ‘soddisfazione’ per l’andamento delle imprese che stava risalendo e mettendo radici a partire dagli anni difficili che hanno fatto seguito alla grande crisi, prima finanziaria poi economica, del 2009. Una soglia di soddisfazione che nel giro di pochi mesi è crollata dal 38% al 20%. Al di là di questo vissuto, a preoccuparci, tuttavia, sono soprattutto l’oscurità e l’incertezza per il futuro, con oltre 1 impresa su 5 (21%) che si dichiara incerta circa la situazione economica della propria impresa nei prossimi 12 mesi. Coldiretti e i suoi associati nel corso della loro storia, hanno sempre saputo che la ‘stabilità’ costituisce il più prezioso dei terreni per garantire sviluppo e benessere. Il suo Governo rappresenta in questo momento, l’unica chiave di possibile stabilità per il paese anche grazie all’impegno e ai progetti del Pnrr, che offrono prospettive all’Italia. Ci rivolgiamo quindi a lei, nella consapevolezza che lei possa creare le condizioni per uscire da un’impasse, determinata dai rincari energetici e dall’affaticamento dell’apparato burocratico ministeriale. Per dare respiro al mondo agricolo e restituire ad esso traiettorie di speranza e di futuro le risorse ci sono e non sono mai state così elevate.
Le chiavi normative per farlo hanno soltanto bisogno di essere adeguatamente efficientate. È urgente che almeno una parte delle risorse del Pnrr già stanziate per l’agricoltura, come gli 1,2 miliardi per i contratti di filiera e 1,5 miliardi per il fotovoltaico senza consumo di suolo, vengano messe a disposizione quanto prima delle nostre imprese con semplici decreti ministeriali. Già così parte di un’incertezza che sta assumendo caratteri minacciosi, sarà dissolta. Se inoltre sul fronte del credito, grazie alla sua moral suasion nei confronti degli istituti bancari, riuscissimo ad incentivare operazioni di ristrutturazione e rinegoziazione del debito delle imprese agricole attraverso la garanzia del 100% pubblica e gratuita di Ismea, le nostre aziende tornerebbero a respirare. Quanto le chiediamo è quindi semplice: sbloccare in tempi brevissimi un flusso di risorse – inspiegabilmente ‘fermo’ da mesi – capace di accelerare il piano di transizione ecologica e alleviare il peso del debito, senza uccidere la capacità di investimento delle aziende. Si tratta – conclude la lettera al premier Draghi – di un passo agevole, basta dare immediata e pratica attuazione alla normativa necessaria. Coldiretti continuerà sempre a battersi per dare risposte concrete alle imprese e al Paese”.
Al mattino nuvolosità irregolare di tipo stratificato con locali nebbie in pianura, soleggiato in collina, addensamenti nuvolosi sul crinale appenninico ; ampi rasserenamenti nel corso della giornata. Aumento della nuvolosità bassa dalle ore serali con possibili deboli e irregolari piogge sui rilievi occidentali. Temperature minime in aumento, comprese tra i 2/3 gradi della pianura emiliana, con valori localmente più bassi nelle aree extraurbane e i 4 gradi del settore costiero. Massime stazionarie o in flessione comprese tra 10 e 14 gradi. Venti deboli variabili in pianura, moderati con rinforzi da sud-ovest sui rilievi. Mare poco mosso.
“La direttrice generale alla Cura della persona, salute e welfare, Kyriakoula Petropulacos – spiega una nota della Regione Emilia Romagna – è stata sospesa dall’incarico per 30 giorni, con effetto immediato. A partire da domani dovrà rimanere assente dal lavoro, mantenendo, come previsto, lo stipendio”.
“L’Ufficio Procedimenti Disciplinari della Regione ha infatti avviato un procedimento disciplinare con contestazione d’addebito a suo carico, dopo aver ricevuto dall’Assessorato alle Politiche per la salute segnalazione di fatti a lei addebitabili.
La dottoressa Petropulacos potrà sviluppare il suo diritto al contraddittorio con l’UPD secondo tempi e modalità definite per lo svolgimento del procedimento disciplinare”.
“Accogliendo la proposta dell’UPD, la Giunta regionale riunitasi nel pomeriggio – prosegue la nota – ha deliberato la sospensione cautelare della dottoressa Petropulacos a tutela dell’interesse pubblico nel dover garantire il corretto funzionamento della Direzione e degli uffici regionali.
In attesa dell’esito del procedimento disciplinare, la Giunta con un secondo atto ha nominato direttore supplente pro-tempore Luca Baldino, attuale direttore generale dell’Ausl di Piacenza. Contestualmente, nella medesima delibera ha nominato l’attuale direttrice amministrativa dell’Azienda, Giuliana Bensa, direttrice generale dell’Ausl di Piacenza, che assume il ruolo ad interim, sempre pro-tempore”.