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sabato, 12 Luglio 2025
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Dissesto idrogeologico: l’Emilia Centrale realizza 28 interventi di prevenzione nel Reggiano e Modenese

Dissesto idrogeologico: l’Emilia Centrale realizza 28 interventi di prevenzione nel Reggiano e Modenese
Emilia Centrale, intervento a protezione di un’area agricola di Montegibbio (Sassuolo)

Prevenzione al dissesto idrogeologico, contrasto ai movimenti franosi in varie località dei comprensori montani gestiti, tutela delle aree agricole del nostro appennino e difesa delle comunità che vivono e abitano la montagna: l’Emilia Centrale ha terminato 28 interventi (su un totale di 31 finanziati: gli ultimi tre saranno completati al termine della stagione invernale) per la messa in sicurezza del territorio e la sistemazione idraulico-agraria nell’ambito del PSR, Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, strumento di governo dello sviluppo del sistema agroalimentare regionale finanziato dalla Regione Emilia-Romagna per oltre 3 milioni e mezzo di euro e che ha visto l’ente di bonifica attuare i lavori per la salvaguardia del potenziale agricolo di 45 aziende, poste in area collinare e montana, per complessivi 160 ettari suddivisi tra le province di Reggio Emilia (14 interventi su 80 ettari per oltre un milione e 800 mila euro), Modena (13 interventi su 57 ettari per un milione e 100 mila euro) e Parma (4 interventi in 23 ettari per 579 mila euro).

A sovrintendere il lungo elenco dei lavori il Settore Montagna del Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale, coordinato da Angela Tincani, le cui squadre hanno eseguito differenti tipologie di intervento: dalla realizzazione di opere drenanti e fossi a cielo aperto per le corrette regimazioni idrauliche di superficie; alla fabbricazione di opere di sostegno in cemento armato e in gabbioni; alla costruzione di canalizzazioni per le acque superficiali.  Tutte azioni più che mai strategiche e capillari, portate a termine con l’importante obiettivo di operare in prevenzione per consolidare quei movimenti franosi attualmente non silenti impedendone una possibile completa riattivazione che avrebbe certamente costituito un serio danno al potenziale agricolo locale.

Forte soddisfazione espressa dal presidente dell’ente consortile, Marcello Bonvicini: “Siamo orgogliosi dell’attuale operatività, specie in una fase così complessa come quella che attraversiamo oggi e che vede risorse ingenti, ma tempistiche strette. Il Consorzio è impegnato su più fronti, sia sotto il profilo della pianificazione che dell’emergenza e gli sforzi di tutti i membri del personale sono tesi al raggiungimento degli obiettivi prefissati: vorrei ringraziarli per i loro sforzi, così come ringrazio la Regione Emilia-Romagna che, con il suo fattivo contributo, ci consente di essere ancora più vicini ai territori collinari e montani, oltre che alle comunità che ivi conducono la loro vita”.

Questo l’elenco dei territori in cui sono stati effettuati gli interventi. In provincia di Reggio Emilia: Baiso, Casina, Castelnovo ne’ Monti, Toano; in provincia di Modena: Frassinoro, Lama Mocogno, Palagano, Pavullo nel Frignano, Polinago, Prignano, Sassuolo, Serramazzoni; in provincia di Parma: Palanzano.

Una folla, al Parco, per i funerali di don Tullio

Una folla, al Parco, per i funerali di don TullioPresso la Chiesa parrocchiale di San Giovanni Neumann, una folla per dare l’ultimo saluto a don Tullio Menozzi, che presso il Parco è stato parroco per oltre trent’anni. Scomparso venerdì, don Tullio era nato nel 1935 ad Albinea, dove la salma è stata tumulata dopo la cerimonia funebre, officiata dal Vicario del Vescovo Don Alberto Nicelli e da diversi sacerdoti della Sassuolo di ieri e di oggi.

Chiesa gremita e commozione palpabile, con lunghi applausi che hanno accompagnato prima il ‘saluto’ a Don Tullio da parte di suo fratello, Don Natale Menozzi, e poi il feretro dalla navata al sagrato.

2.695 nuovi casi Covid oggi (14/2) in regione. In calo i casi attivi (-8.673) ma ci sono 32 decessi

2.695 nuovi casi Covid oggi (14/2) in regione. In calo i casi attivi (-8.673) ma ci sono 32 decessi
foto: Paolo Righi

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.147.265 casi di positività, 2.695 in più rispetto a ieri, su un totale di 17.360 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 7.633 molecolari e 9.727 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 15.5%. Si tratta di un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 10.012.007 dosi; sul totale sono 3.739.581 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,1%. Le terze dosi fatte sono 2.566.996.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento:https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Open day regionale 5-19 anni

Nell’Open day regionale di sabato,12 febbraio, dedicato alla popolazione in età scolare (5-19 anni) organizzato da Regione e Aziende sanitarie sono state effettuate 6.617 vaccinazioni da Piacenza a Rimini: 4.267 somministrate a bambini e bambine tra i 5 e gli 11 anni, 2.350 a ragazzi e ragazze tra i 12 e 19 anni. In particolare, a Piacenza sono state somministrate 297 dosi, tutte a bambini tra i 5 e gli 11 anni, 926 a Parma (tutte nella fascia 5-11), 1.303 a Reggio Emilia (di cui 697 ai bambini), 442 a Modena (di cui 179 ai bambini), 1.669 a Bologna (di cui 1.033 ai bambini), 20 a Imola (di cui 9 ai bambini), 467 a Ferrara (di cui 366 ai bambini), 649 a Ravenna (di cui 390 ai bambini), 255 a Cesena (di cui 80 ai bambini), 231 a Forlì (di cui 100 ai bambini), 358 a Rimini (di cui 190 ai bambini).

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 113 (-8 rispetto a ieri, pari al –6,6%), l’età media è di 62,8 anni. Sul totale,57 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 61,8 anni), il 50,4%; 56 sono vaccinati con ciclo completo (età media 63,4 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna sono oltre 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato.

Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.118 (+51 rispetto a ieri, +2,5%), età media 74,4 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 12 a Parma (invariato); 6 a Reggio Emilia (invariato); 19 a Modena (-3); 27 a Bologna (-4); 10 a Imola (-1); 10 a Ferrara (invariato); 9 a Ravenna (invariato); 2 a Forlì (invariato); 4 a Cesena (invariato); 10 a Rimini (+1).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 37,5 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 551 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 233.567), seguita da Modena (459 su 179.035) e Reggio Emilia (403 su 126.489); poi Ravenna (274 su 105.306), Ferrara (268 su 77.735), Rimini (234 su 113.866); quindi Cesena (155 su 64.934), Piacenza (98 su 62.955), Forlì (90 su 54.484), e il Circondario imolese (92 su 35.759); infine Parma, con 71 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 93.135.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 81.260 (-8.673). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 79.029 (-8.716), il 97,2% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 11.336 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.050.413.

Purtroppo, si registrano 32 decessi:

  • 2 in provincia di Piacenza (una donna di 83 anni e un uomo di 81 anni)
  • 5 in provincia di Parma (due donne di 88 e 89 anni e tre uomini, rispettivamente di 82, 83 e 92 anni)
  • 3 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 91 anni e due uomini di 67 e 77 anni)
  • 2 in provincia di Modena (due uomini, rispettivamente di 59 e 71 anni)
  • 2 in provincia di Bologna (due uomini di 72 e 87 anni)
  • 5 in provincia di Ferrara (due donne di 90 e 99 anni e tre uomini di 78, 85 e 91 anni)
  • 2 in provincia di Ravenna (una donna di 81 anni e un uomo di 91 anni)
  • 3 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 97 anni e due uomini di 76 e 96 anni)
  • 7 in provincia di Rimini (tre donne di 81,84 e 88 anni e quattro uomini di 80, 83, 86 e 100 anni)
  • 1 uomo di 67 anni, non residente in Emilia-Romagna, il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Rimini.

Non si registrano decessi nel circondario imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 15.592.

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 6 casi: 4 positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare e 2 in quanto giudicati non casi Covid-19.

Maranello, fugge all’alt e rischia di travolgere agente: 38enne bloccato dalla Polizia locale

Maranello, fugge all’alt e rischia di travolgere agente: 38enne bloccato dalla Polizia localeOltre 1400 euro e 38 punti di sanzioni per le numerose violazioni al Codice delle Strada, denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, confisca del veicolo e patente sospesa in vista della revoca definitiva. È l’esito dell’operazione condotta sabato mattina dalla Polizia Locale di Maranello, che con il supporto dei Carabinieri – coordinati dalla Compagnia di Sassuolo – è riuscita a bloccare dopo un lungo inseguimento un automobilista italiano di 38 anni che non si era fermato all’alt, rischiando di travolgere uno degli agenti.

L’episodio, che non ha fatto registrare né feriti né danni, ha avuto inizio lungo Via Claudia a Maranello, all’altezza di Via 4 Novembre. La Polizia Locale stava effettuando alcuni controlli stradali con l’ausilio dei varchi e un veicolo Mercedes proveniente da Fiorano – la cui revisione scaduta è stata indicata dal software in tempo reale – ha cercato di evitare l’alt degli agenti effettuando una brusca manovra, sfiorando uno degli operatori in divisa e colpendo la paletta prima di fuggire.

Il veicolo ha imboccato a folle velocità le strade secondarie in zona Via Trebbo, per poi tornare in Via Giardini e proseguire verso Formigine, ma nel frattempo tre pattuglie della Polizia Locale si erano messe all’inseguimento e avevano allertato i Carabinieri di Sassuolo, entrati in azione coordinata insieme ai loro colleghi di Maranello e di Formigine.

La Mercedes, sempre tallonata dagli agenti, ha continuato la sua corsa per le strade formiginesi, per poi raggiungere nell’ordine Casinalbo, Baggiovara e – sfrecciando lungo Via Martiniana – Montale. Il tutto effettuando sorpassi azzardati, imboccando contromano diverse rotatorie e ignorando sia gli stop che i semafori rossi.

Ma dopo 40 minuti di inseguimento, l’accerchiamento coordinato delle forze dell’ordine ha avuto successo: l’auto in fuga, dopo aver attraversato Montale lungo Via Vandelli, ha svoltato per Colombaro, ha percorso tutta Via Sant’Antonio e una volta imboccata Via Stradella è stata bloccata con il contributo decisivo dei Carabinieri, mentre alle sue spalle la Polizia Locale impediva qualsiasi inversione di marcia.

Sul 38enne, residente a Formigine, le successive verifiche hanno fatto emergere diversi precedenti penali. L’uomo è stato poi denunciato a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale, il veicolo è stato confiscato e la sua patente è stata subito sospesa. I 38 punti di penalità dovuti alle tante violazioni riscontrate durante la fuga – cui si aggiungono multe per 1430 euro – porteranno dunque alla revoca della stessa patente.

“Con questa brillante operazione, Polizia Locale e Carabinieri hanno confermato l’efficacia di una collaborazione che con il tempo continua a migliorare – ha commentato Luigi Zironi, Sindaco di Maranello -. Merito della preparazione e del coraggio di chi porta la divisa, che ogni giorno mette a rischio la propria incolumità per garantire la sicurezza dei cittadini”.

“Sogna mia cara anima”: Paola Gassman ed Ugo Pagliai venerdì al Crogiolo Marazzi

“Sogna mia cara anima”: Paola Gassman ed Ugo Pagliai venerdì al Crogiolo MarazziInizierà venerdì prossimo, 18 febbraio a partire dalle ore 21, la stagione 2022 del Crogiolo: con sette appuntamenti ad ingresso gratuito, ma su prenotazione, che porteranno in città alcuni dei nomi più illustri del teatro e della cultura italiana.

Venerdì 18 febbraio l’appuntamento è con Paola Gassman e Ugo Pagliai in “Sogna mia cara anima”: un recital teatrale della coppia inossidabile del miglior teatro italiano, dove la poesia è protagonista. Con Gassman e Pagliai, nel reading “Sogna mia cara anima”, sarà possibile rivivere i dialoghi famosi della drammaturgia internazionale e ripercorrere anche i versi di poeti immortali come William Shakespeare, Dante, Gabriele D’Annunzio, Jacopone da Todi.

L’ingresso è gratuito ma con prenotazione obbligatoria sulla piattaforma Eventbrite; possibilità di ingresso in loco in caso di posti residui.

Le iniziative si svolgeranno nel rispetto della normativa prevista per il contenimento della pandemia Covid-19: per accedere sarà quindi necessario indossare una mascherina di tipo ffp2 ed essere in possesso di Green Pass Rafforzato in corso di validità (salvo esenzioni previste per legge).

 

Tomei: “riformare le province per il rilancio del paese”. Il presidente di UPI Emilia-Romagna scrive alla ministra Gelmini

Tomei: “riformare le province per il rilancio del paese”. Il presidente di UPI Emilia-Romagna scrive alla ministra Gelmini«La necessità di garantire un normale funzionamento degli organi, di consolidarne le funzioni fondamentali e di giungere finalmente alla revisione del sistema elettorale, sono tra i motivi che spingono per una urgente revisione, anche in ragione di un rinnovato ruolo strategico che le Province hanno nel rilancio del Paese, grazie ai fondi che il PNRR assegna agli Enti Locali».

E’ la richiesta che il presidente di UPI Emilia-Romagna Gian Domenico Tomei ha rivolto, il 9 febbraio, alla Ministra per gli Affari regionali, onorevole Mariastella Gelmini, sollecitando l’approvazione del disegno di riforma delle Province, attualmente sul tavolo dell’esecutivo.

Nella lettera, inviata nei giorni scorsi al Ministero, Tomei sottolinea quanto «questi mesi di emergenza, abbiano reso evidente il ruolo di “cerniera istituzionale” delle Province nei confronti dei piccoli Comuni verso le Regioni e lo Stato, offrendo supporto e collaborazione attiva in quella logica di “casa dei Comuni” più volte richiamata da Governo e Parlamento» auspicando l’intervento del Governo affinché si possa dare al più presto compimento ad una riforma organica delle Province.

Dal Ministero per gli Affari regionali è arrivata la risposta lo scorso 10 febbraio 2022, in cui la ministra Gelmini afferma che «i molteplici impegni dell’Esecutivo per far fronte da un lato all’emergenza pandemica e ai relativi costi, economici e sociali, dall’altro alle scadenze prefissate per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, non hanno minimamente alterato la determinazione del Governo per una celere predisposizione del disegno di legge di revisione del TUEL» confidando che giungerà presto l’approvazione del disegno di riforma da parte del Consiglio dei Ministri.

La riforma della Province prevede, tra l’altro, la coincidenza della durata del mandato in cinque anni sia per i presidenti che per i Consigli di Province e Città metropolitane e il ripristino della Giunta con assessori in numero variabile da tre a quattro a seconda della popolosità della Provincia.

I volontari ripuliscono i campi limitrofi alla Pedemontana

I volontari ripuliscono i campi limitrofi alla PedemontanaNella giornata di sabato 12 febbraio, le associazioni “Cinghialai Rio Chianca” ed “Ekoclub Fiorano” si sono riunite su base volontaria per pulire i terreni che costeggiano la Pedemontana, oggetto di numerose lamentele e segnalazioni da parte dei cittadini. Il gruppo si è radunato alle 8.15 del mattino e ha proseguito la pulizia per tutta la mattina, liberando i campi dai numerosi rifiuti sparsi, tra cui teli di plastica, bottiglie, cartacce, ecc. Un automobilista si è addirittura fermato per ringraziare e lasciare denaro sufficiente da pagare il caffè a ciascun volontario.

Al ritrovo, erano presenti anche gli assessori Monica Lusetti e Davide Branduzzi.  “Ringraziamo – afferma Lusetti – a nome dell’Amministrazione questo gruppo di volontari che per il secondo anno consecutivo ha speso molte ore del proprio tempo libero a pulire e raccogliere ciò che gli incivili hanno lanciato o disperso sulla Pedemontana. Stiamo promuovendo l’attività di plogging anche tra i più giovani, e speriamo che siano loro, insieme a questi volontari esemplari, a dare il buon esempio a chi inquina il nostro territorio. Riprenderemo presto le nostre attività con pinze alla mano, e speriamo di vedere tanti cittadini durante queste iniziative”.

Proseguono i controlli dei Carabinieri per la prevenzione e contrasto alla diffusione delle sostanze stupefacenti

Proseguono i controlli dei Carabinieri per la prevenzione e contrasto alla diffusione delle sostanze stupefacentiNell’ambito dei servizi coordinati dal Comando Provinciale Carabinieri di Modena in tutto il territorio, ieri la Compagnia di Sassuolo ha attuato un dispositivo di controllo mirato nei comuni di Sassuolo e Maranello, per contrastare episodi di criminalità diffusa, legata per lo più allo spaccio di sostanze stupefacenti e reati contro il patrimonio.

Nell’ambito di tale attività, nell’arco della nottata, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno identificato oltre trenta persone, controllate sia a piedi che a bordo di veicoli, sorprendendo un 26enne alla guida di un’autovettura senza patente e con una dose di marijuana. Il veicolo e lo stupefacente sono stati sequestrati.

Alle 2 del mattino, un giovane è stato controllato a piedi nel centro abitato di Maranello e denunciato alla Procura della Repubblica di Modena per aver violato l’obbligo di quarantena.

 

 

La popolazione in provincia di Modena, la ricerca con le previsioni al 2031: in calo e più anziani

La popolazione in provincia di Modena, la ricerca con le previsioni al 2031: in calo e più anzianiSe si confermeranno le dinamiche demografiche registrate negli ultimi anni, nel 2031 la popolazione modenese scenderà sotto i 700 mila residenti, precisamente a poco oltre quota 698 mila, con un calo di cinque mila unità rispetto al 2021 e di 8.300 rispetto all’ultima rilevazione prima della pandemia, del 1 gennaio 2020. È lo scenario che emerge dalla ricerca effettuata dagli esperti della Provincia di Modena sulla base dei dati Istat e disponibile sul portale dell’ente.

La ricerca individua le previsioni demografiche dei prossimi dieci anni, riviste in base ai più recenti dati rilasciati dall’Istat, secondo tre diversi scenari, di cui quello centrale viene ritenuto il più attendibile, sulla base degli andamenti medi di diversi parametri demografici registrati nel modenese negli ultimi cinque anni; in un ulteriore scenario, a immigrazione zero, la popolazione residente scenderebbe, sempre nel 2031, a 669 mila unità.

Per avere un quadro articolato delle diverse dinamiche sul territorio provinciale, vengono analizzati i dati nei sette distretti sanitari (Carpi, Castelfranco Emilia, Mirandola, Modena, Pavullo, Sassuolo e Vignola); emerge che a risentire maggiormente del calo demografico sarà il territorio dell’area nord.

«L’andamento demografico – commenta Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena – rappresenta un elemento di forte criticità. Il calo e l’invecchiamento della popolazione pongono questioni rilevanti dal punto di vista della sostenibilità sociale ed economica, della reperibilità della manodopera, dei servizi a partire da quelli rivolti agli anziani. Per questo occorre avviare un piano nazionale a sostegno delle famiglie, per tornare a riempire le culle, che deve prevedere più servizi sul territorio, a partire da quelli sanitari e scolastici, soprattutto nelle aree svantaggiate. Si tratta di politiche che manifesteranno i loro effetti solo nel medio lungo periodo, mentre nell’immediato occorre risolvere il problema della mancanza di manodopera, rilevato a più riprese dalle associazioni degli imprenditori, per sostenere la ripresa economica. Per questo un’immigrazione controllata – rileva Tomei – nei prossimi anni può rappresentare una risorsa, altrimenti il quadro sarà ancora peggiore. Questi temi – aggiunge Tomei – vanno affrontati con un’azione che deve partire dal Governo fino a coinvolgere gli enti locali, le imprese, il sistema economico e sociale nel suo complesso. In montagna e nell’area nord sono già evidenti i drammatici effetti del calo della natalità che vengono aggravati dall’abbandono di intere aree perché svantaggiate e distanti dai servizi. Il Pnrr può rappresentare una prima occasione per rilanciare interi territori, rendendoli più attrattivi grazie agli investimenti sui servizi e le infrastrutture».

Il calo dei residenti è accompagnato dal progressivo invecchiamento della popolazione, un assetto, si legge nella ricerca, «socialmente e economicamente insostenibile» in quanto nel 2031 «non ci sarebbero abbastanza lavoratori giovani a sostituire quelli anziani in procinto di andare in pensione».

Secondo lo scenario centrale, nel 2031 gli over 65 anni saranno oltre 177 mila, il 25,4 per cento dei residenti totali, contro i 162 mila attuali, pari al 23,1 per cento. La popolazione dai 15 ai 65 anni, quella in età “attiva”, secondo le previsioni crescerà fino al 2025 per poi calare dai 446 mila del 2021, pari al 63,5 per cento, ai 439 mila, il 62,8 per cento, nel 2031.

I ragazzi fino a 14 anni, infine, passano dai 94 mila, il 13,4 per cento dei residenti totali, del 2021, agli 82 mila, l’11,8 per cento del 2031; nel 2031 quindi ci saranno più di due anziani per ogni giovane sotto i 15 anni di età.

Fra gli scenari alternativi è stato sviluppato anche un quadro demografico “a migrazione nulla”, costituito dalle tendenze demografiche medie degli ultimi cinque anni, natalità e mortalità, dello scenario centrale, nel quale sono stati azzerati i flussi migratori: la mancanza dell’apporto della componente migratoria porterebbe la popolazione provinciale, a inizio 2031, a 669.296 unità, 34.400 residenti in meno con un calo del 4,9 per cento rispetto al 2021.

 

I DATI DI PREVISIONE PER DISTRETTO: AREA NORD CALA DI PIÙ, APPENNINO CON PIÙ ANZIANI

Le previsioni dello scenario “centrale”, considerato quello più verosimile nella ricerca della Provincia, vengono suddivise per i sette distretti sanitari (Carpi, Castelfranco Emilia, Mirandola, Modena, Pavullo, Sassuolo e Vignola); l’analisi restituisce un quadro articolato delle diverse dinamiche sul territorio provinciale da cui emerge che a risentire maggiormente del calo demografico sarà il territorio dell’area nord, seguito dai distretti di Modena, Carpi e Sassuolo, mentre l’Appennino resta stabile, ma con una popolazione sempre più anziana.

Il calo più marcato, infatti, si registra nel distretto di Mirandola che passa dai quasi 84 mila residenti del 2021 agli 81 mila del 2031; in calo anche i distretti di Modena (da 185 mila a 184 mila), Carpi (da 105 a 104 mila residenti) Sassuolo (da quasi 119 mila a 117 mila); stabile il distretto di Pavullo a circa 41 mila, in lieve crescita invece Vignola (da 91 mila a 92 mila) e Castelfranco Emilia (da 76 mila a 77 mila circa).

Se il distretto di Pavullo rimane stabile, la popolazione invecchia ulteriormente: nel 2031 in Appennino un residente su quattro, il 25 per cento, avrà oltre 65 anni, mentre negli altri distretti la percentuale varia dai 20,5 per cento di Castelfranco Emila (il distretto più “giovane”) ai 24 per cento di Modena.

 

CALO DELLA NATALITÀ E PANDEMIA: NEL 2020 NASCITE AL MINIMO NEGLI ULTIMI 20 ANNI

Nella ricerca è presente anche un’analisi dell’impatto della pandemia sulla popolazione residente; emerge che il calo della natalità e il contemporaneo aumento della mortalità, causato dalla pandemia, hanno prodotto nel 2020 un saldo naturale negativo pari a meno 3.490 unità.

Il dato è correlato all’aumento della mortalità causata dal Covid-19, 8.454 morti complessivi nel 2020 (la media del quinquennio precedente è pari a 7.300 decessi all’anno), e alla contrazione della natalità: le nascite nel 2020 sono meno di cinque mila, erano 6.700 unità nel 2012 e oltre 7.200 nel 2008, segnando un punto di minimo assoluto per l’ultimo ventennio.

La contrazione numerica della popolazione residente in provincia di Modena dal 2020 (707.119 residenti al 1 gennaio 2020, 703.696 residenti al 1 gennaio 2021, 702.549 unità al 30 settembre 2021) risente quindi degli effetti negativi della pandemia, con un effetto diretto sulla mortalità e uno indiretto sulla natalità e sulla mobilità della popolazione sul territorio che rappresenta, con particolare riferimento alla componente straniera, il volano della crescita demografica della popolazione modenese.

Alla Casa del Volontariato di Carpi un punto d’ascolto per donne in difficoltà intitolato a Miriam

Alla Casa del Volontariato di Carpi un punto d’ascolto per donne in difficoltà intitolato a MiriamÈ nato a Carpi, a metà dello scorso settembre, un Punto d’ascolto per donne in difficoltà, gestito dall’Associazione Papa Giovanni XXIII in collaborazione con Migrantes, l’ufficio interdiocesano di Modena e Carpi per la pastorale ai migranti, grazie al contributo della Fondazione CR Carpi.

Il Punto d’ascolto nasce in risposta al bisogno di numerose donne immigrate e italiane del territorio dell’Unione Terre d’Argine, che si trovano a vivere in difficoltà relazionali e sociali, o anche in contesti di violenza psicologica, economica o maltrattamenti, specie nelle aree più periferiche, e mette in campo le competenze interculturali necessarie a identificare i bisogni specifici di chi ha un vissuto migratorio.

Nel corso della pandemia, secondo i dati Istat, sono notevolmente aumentate le chiamate al 1522, numero del Dipartimento per le pari opportunità per le vittime di violenza di genere e stalking. Un numero attivo 24 ore su 24 in cinque lingue (italiano, inglese, spagnolo, francese e arabo). Nel 2020 nel solo mese di marzo, le telefonate sono state infatti il 73% in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Il 45,3% delle vittime ha dichiarato di avere paura per la propria incolumità; il 72,8% non ha però denunciato il reato subito. Come anche sono aumentate dal 2020 le problematiche delle famiglie comuni, in particolare straniere che hanno figli tra i 7 e i 13 anni, oppure delle madri sole.

La Comunità Papa Giovanni XXIII, che da un anno collabora con Differenza Donna (ente gestore del 1522) ed è in rete con diverse organizzazioni che si occupano di migranti – fra cui appunto Migrantes – ha pertanto dato vita a questo progetto sperimentale che ha sede nella Casa del Volontariato al civico 22 di via Peruzzi. Qui, una équipe di operatrici della Comunità di don Benzi, in collaborazione con una mediatrice culturale di Migrantes, offrono consulenze e mediazione interculturale con un approccio sensibile al genere, e sono a disposizione due mattine a settimana in sede o  nei territori di provenienza delle donne, per l’ascolto e l’invio ai servizi specializzati del territorio, o altri servizi a bassa soglia che rispondano alle necessità delle donne in difficoltà.

Troppo spesso le donne considerate fragili, perché attraversano situazioni gravi di violenza o per limiti dovuti a disabilità o patologia psichiatrica o tossicodipendenza, se in realtà ascoltate e supportate in modo adeguato, possono esprimere quelle potenzialità e risorse che permettano loro di migliorare la propria vita e il proprio benessere e anche quello dei propri figli.

Il Punto d’ascolto è intitolato a Miriam, una donna che grazie all’accoglienza nell’Associazione Papa Giovanni XXIII ha potuto superare la propria difficoltà, integrarsi nel territorio e trovare un nuovo futuro per sé e la sua bambina. Come per la storia di Miriam, il punto d’ascolto vuole pertanto essere soprattutto una opportunità per identificare bisogni e creare una rete più capillare con i servizi e gli sportelli già esistenti nel territorio, mettendo in contatto le donne che vivono situazioni di disagio o di maltrattamento, in particolare provenienti da altre culture, e accompagnarle in una relazione di fiducia verso il servizio più specifico per loro.

Ad oggi le donne seguite dal punto d’ascolto sono 18, di cui due italiane, e sono tutte accompagnate continuativamente nel proprio percorso di riscoperta dell’autonomia.

Il numero da contattare in caso di emergenza o d necessità è 348.9191006. Per informazioni: progettomiriam@apg23.org.

 

Prove di carico sul viadotto: chiusura notturna sulla A1

Prove di carico sul viadotto: chiusura notturna sulla A1Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire prove di carico sul viadotto che sovrappassa il fiume Taro, in orario notturno, dalle 22:00 di giovedì 17 alle 5:00 di venerdì 18 febbraio, sarà chiuso l’allacciamento con la A15 Parma-La Spezia e Parma, in entrambe le direzioni, verso Bologna e in direzione di Milano.

In alternativa, si consigliano i seguenti itinerari:
verso Bologna, dopo la deviazione obbligatoria sulla A15 Parma-La Spezia, si dovrà uscire alla stazione di Parma ovest, percorrere la SS9 Via Emilia e successivamente la SP343, per rientrare sulla A1 alla stazione di Parma, per proseguire poi verso Bologna;
verso Milano, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Parma, immettersi sulla SP343 e sulla SS9 Via Emilia, rientrare sulla A15 alla stazione di Parma ovest e poi proseguire sulla A1, verso Milano.

 

“2 Passi con l’Amore Sassuolo”: la premiazione

“2 Passi con l’Amore Sassuolo”: la premiazioneSi è svolta sabato pomeriggio la premiazione di “2 Passi con l’Amore Sassuolo”: l’iniziativa organizzata dal Comitato commercianti del centro storico, in collaborazione con il Comune di Sassuolo, in occasione della giornata di San Valentino.

Un vero e proprio gioco a premi che per tutta la settimana antecedente S.Valentino si è svolta tra tutti i negozi aderenti all’iniziativa.

primo classificato e seconda classificata

Per partecipare era necessario completare la frase misteriosa contenuta nel volantino recandosi presso i negozi partecipanti e cercando il cuore con la lettera sulle vetrine: la frase esatta era “in amore sii imperatore mai mendicante”.

Sono state 60 le persone che hanno completato la frase e partecipato all’estrazione finale di sabato che ha regalato un ciondolo cuore in oro 18 k al primo classificato ed una catena e ciondolo argento al secondo e terzo.

premio selfie e terzo classificato

Previsioni meteo Emilia Romagna, martedì 15 febbraio 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, martedì 15 febbraio 2022Molto nuvoloso con precipitazioni in prevalenza deboli, più diffuse fino alle prime ore del mattino, poi a carattere sparso. I fenomeni potranno temporaneamente essere più consistenti lungo i rilievi e sul settore occidentale assumere carattere nevoso sino a quote molto basse, con possibilità di deboli nevicate o pioggia mista a neve sulla pianura piacentina e parmense fino al mattino. Schiarite in serata a partire da ovest. Temperature minime in aumento soprattutto sui settori centro-orientali, con valori intorno a 1/2 gradi sulle pianure più occidentali e tra 4 e 7 gradi sui rimanenti settori; massime stazionarie o in lieve diminuzione sulle pianure orientali, con valori tra 5/6 gradi delle pianure interne e 9/10 gradi della fascia costiera. Venti deboli in prevalenza occidentali, moderati al primo mattino con qualche raffica da sud-ovest lungo le aree di crinale centro-orientale. Mare mosso soprattutto sulle aree settentrionali e fino al primo mattino, con moto ondoso in graduale attenuazione in particolare sotto costa.

(Arpae)

Focus Group per il progetto On-Off: venerdì 18 febbraio confronto aperto sugli stereotipi di genere

Focus Group per il progetto On-Off: venerdì 18 febbraio confronto aperto sugli stereotipi di genereE’ in programma per venerdì 18 febbraio 2022, alle ore 15, il focus group locale di On-Off, progetto europeo incentrato sulla tematica degli stereotipi di genere e della violenza di genere online, che vede come capofila l’associazione lumen, responsabile delle attività di Casa Corsini, polo dell’innovazione del Comune di Fiorano Modenese.

Il focus group è un’occasione per condividere i dati emersi dalla sperimentazione attuata attraverso worshop sul tema degli stereotipi di genere, che hanno coinvolto ragazze e ragazzi in 5 Paesi europei e per aprire un confronto con gli attori territoriali attivi nell’ambito dell’educazione e della sensibilizzazione sulle tematiche progettuali.

L’incontro è online (piattaforma Zoom) ed è aperto a tutti gli interessati, previa iscrizione a lumenassociazione@gmail.com

Nel corso del focus group saranno condivise idee e suggestioni, che verranno poi tradotte in vere e proprie raccomandazioni per lo sviluppo di politiche di sensibilizzazione e prevenzione sempre più attente ed efficaci.

Nel progetto On-Off sono impegnati 6 soggetti provenienti da 5 Paesi europei: Bulgaria, Cipro, Grecia, Spagna e Italia. Il capofila del progetto è l’associazione fioranese Lumen, l’altro partner italiano è Aretés, realtà modenese attiva nella ricerca applicata.

Lettera aperta di Mauro Sentimenti (CDC di Modena) al Sindaco di Sassuolo sul Giorno del Ricordo

Lettera aperta di Mauro Sentimenti (CDC di Modena) al Sindaco di Sassuolo sul Giorno del RicordoGentile Sig. Sindaco Gian Francesco Menani, ho partecipato l’11 febbraio alla cerimonia che si è tenuta a Sassuolo in onore del Giorno del Ricordo, istituito dalla L.92/2004, ed ho potuto ascoltare le parole pronunciate nel corso della manifestazione dal rappresentante dell’associazione Venezia Giulia e Dalmazia – che ho condiviso – e da Lei.

Parole, le sue, che ritengo inclini alla propaganda e poco rispettose della storia, non coerenti con l’articolo 1 della stessa legge, dove sta scritto che “La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. Come Lei può constatare gli scopi sono sia quello di conservare e rinnovare la memoria “della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo…” che quella “della più complessa vicenda del confine orientale”. Se quest’ultima non viene affrontata, tramite l’impegno delle istituzioni e della ricerca storica non di parte, poco o nulla si potrà realmente comprendere di quegli avvenimenti.

Lei in particolare ha addirittura proposto l’idea che nazifascismo e “comunismo” abbiano le medesime responsabilità morali nell’ambito delle vicende della seconda guerra mondiale: idea non sostenibile , qualsiasi cosa si pensi del “comunismo” storico, dato che l’allora Unione Sovietica per sconfiggere i nazifascisti contò circa 25 milioni di morti tra vittime civili e militari, senza il cui contributo mai si sarebbe potuto avviare quel periodo di pace in Europa in cui ancora viviamo (messo oggi in pericolo dall’isterismo militarista riguardo all’Ucraina). Mentre i morti delle foibe e le vittime dell’esodo meritano il nostro assoluto rispetto, non altrettanto può dirsi del modo propagandistico con cui si affronta, come purtroppo anche Lei ha fatto, la storia della “complessa vicenda del confine orientale”. Una propaganda che tace degli orrendi crimini del fascismo contro le popolazioni slave, fa apologia di nazionalismo e parla (non Lei), senza alcuna prova seria, addirittura di “pulizia etnica”.

Abbiamo bisogno tutti di impegnarci a costruire una memoria fondata sulla realtà, sulla base della storia effettiva nella quale far emergere ogni genere di responsabilità, nessuna esclusa. La strada migliore, a questo scopo, sarebbe quella di riprendere assieme i contenuti della Relazione redatta dalla Commissione Italo-Slovena pubblicata nel 2001 che tanto è in grado di far luce su quel che è avvenuto. Relazione che fu l’esito del lavoro avviato nel 1993 dai ministri degli Esteri della Slovenia, della Croazia e dell’Italia che istituirono due Commissioni miste storico-culturali. Ciò allo scopo di pervenire a una risoluzione comune per una memoria frutto di un lavoro condiviso dalle parti sulle drammatiche vicende del confine, le foibe e l’esodo e, prima ancora, l’invasione italiana della Jugoslavia del 1941, la sua lunga scia di sangue e la violentissima politica contro le minoranze slave avviata all’inizio degli anni 20 dal “fascismo di confine”.

Caro Sindaco, sarebbe una scelta di grande valore se Lei si facesse promotore di un convegno a Sassuolo, invitando – assieme a storici di professione, le associazioni della Resistenza italiana e Slovena, l’associazione Venezia Giulia e Dalmazia – nel cui ambito confrontarci sui contenuti della Relazione della Commissione Italo Slovena. Forse potremmo tutti compiere qualche passo in avanti per la comprensione di questa drammatica storia.

La ringrazio dell’attenzione.

Mauro Sentimenti a nome del CDC (Coordinamento democrazia Costituzionale) di Modena

Giovanni Casolari spegne 102 candeline

Giovanni Casolari spegne 102 candeline

Oggi, lunedì 14 febbraio 2022 compie centodue anni il fioranese Giovanni Casolari.

Rimasto vedovo l’aprile scorso della moglie Ruini Bianca, risiede a Nirano dove è nato e sempre vissuto.

Dopo un primo periodo di lavoro nei campi, è entrato, come tanti altri, in ceramica per restarvi fino alla pensione. Dal 1951 al 1956, con sindaco Giuseppe Morici Giovanni, è  stato assessore comunale, eletto nelle liste della Democrazia Cristiana.

Giovanni può contare sull’affetto e sulla vicinanza dei figli Antonella e Savino, del genero Ildo, della nuora Alessandra assieme ai nipoti e alle pronipoti.

A nome di tutta la comunità fioranese, gli auguri dell’amministrazione comunale, che appena possibile il sindaco Francesco Tosi andrà a portare di persona.

 

Volley, Sassuolo cede contro Aragona 3-0

Volley, Sassuolo cede contro Aragona 3-0Passo falso della Green Warriors Sassuolo che, sul campo della Seap Dalli Cardillo Aragona, si arrende 3-0 (25-23 26-24 25-18) nel match valido per l’ottava giornata di ritorno.

Fin dai primi scambi, le neroverdi partono contratte e faticano a trovare ritmo in tutti i parziali. Aragona – dall’altra parte – gioca la partita perfetta: ne esce un match equilibrato, in cui però sono sempre le padrone di casa a piazzare la zampata decisiva, aggiudicandosi poi il match con un risultato netto.

Coach Venco scende in campo con Balboni in palleggio, Rasinska opposto, al centro Busolini e Civitico, in posto quattro Gardini e Moneta. Il libero è Rolando.

Dall’altra parte della rete, Coach Micoli schiera Caracuta al palleggio, Stival opposto, al centro Bisegna e Negri, in posto quattro Zonta e Dzakovic. Il libero è Vittorio.

Primo set

L’avvio di match è equilibrato (4-4), poi Aragona prova a mettere la testa avanti (6-4). Due muri targati Moneta riportano a contatto la Green Warriors (6-6). Il parziale prosegue nel massimo equilibrio (11-11), poi Bisegna trova l’ace del nuovo +2 aragonese (14-12), con Coach Venco che ferma subito il gioco. Il pareggio neroverde non si fa attendere: mani out di Rasinska e 14-14. Scappa ancora Aragona, complice un altro buon turno al servizio di Dzakovic (18-16) e la panchina sassolese di nuovo ferma il gioco. Zonta piazza il 20-17 poi due errori tra le fila aragonesi regalano a Sassuolo il -1 e questa volta è Coach Micoli a fermare il gioco (20-19). Civitico firma il pareggio (20-20), poi Busolini piazza l’ace del nuovo vantaggio neroverde (20-21). Aragona però non si scompone e con Stival torna avanti (22-21). Il finale di set è al cardiopalma: un’invasione regala ad Aragona il primo setball (24-22). Civitico annulla, poi un errore al servizio delle neroverdi ed Aragona chiude 25-23.

Secondo set

Anche il secondo parziale nasce sotto il segno dell’equilibrio (4-4), poi Sassuolo prova a mettere la testa avanti con Gardini dai nove metri (4-6). Altro ace targato Gardini per il +4 sassolese (4-8) e Coach Micoli tenta la carta Casarotti per Caracuta. Dimezzano lo svantaggio le padrone di casa (6-8), ma Sassuolo continua a picchiare forte al servizio: ace targato Civitico e 6-10, con la panchina aragonese che ferma il gioco. Due nelle giocate di Stival, poi il muro di Dzakovic ed Aragona si rifà sotto (9-10). Due nelle fast di Busolini valgono il nuovo allungo neroverde (10-14), ma Aragona è sempre lì e con Stival accorcia 14-15. Il pareggio arriva poco dopo, con Coach Venco che chiama immediatamente il time out (15-15). Continua il break aragonese: pallonetto di Zonta, poi altro ace di Stival per il 17-15. Ricuce Sassuolo, che poi passa avanti con Civitico (17-18). Scappa ancora Aragona, complici gli errori tra le fila neroverdi (21-18) e di nuovo la panchina sassolese ferma il gioco. Sassuolo esce bene dal time out (21-21) e questa volta è Coach Micoli a richiamare le sue in panchina. Il muro di Civitico su Dzakovic vale il 22-23, poi Busolini firma il ventiquattresimo punto. Dzakovic annulla due palle set (24-24), poi Stival firma il 25-24. Altro errore tra le fila neroverdi ed Aragona vola sul 2-0 (26-24).

Terzo set

L’avvio di terzo set è targato Zonta (3-1), ma Sassuolo riporta presto tutto in parità: muro di Busolini e 4-4. Mette la testa avanti Aragona con Dzakovic (8-6), poi l’attacco out di Stival regala a Sassuolo il nuovo pareggio (9-9). Ace di Cantaluppi, poi pipe di Gardini e 10-12. Aragona non si scompone e con le sue centrali Bisegna e Negri ritorna avanti (14-13). La solita Dzakovic firma il +3 aragonese (17-14), con Coach Venco che ferma il gioco. Aragona però non si ferma e con Bisegna trova dai nove metri il 20-16. Sassuolo ci prova con Cantaluppi (22-18), ma Aragona trova presto la palla del match (24-18): Caracuta a muro ferma Moneta ed Aragona chiude 25-18 e 3-0 nella conta dei set.

Covid, aggiornamento (13/2): in Emilia-Romagna 4.401 nuovi casi. Calano ancora i casi attivi. Ricoveri giù: -19 reparti Covid, -5 terapie intensive

Covid, aggiornamento (13/2): in Emilia-Romagna 4.401 nuovi casi. Calano ancora i casi attivi. Ricoveri giù: -19 reparti Covid, -5 terapie intensive
(foto: Italpress)

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.144.576 casi di positività, 4.401 in più rispetto a ieri, su un totale di 25.834 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 10.2017 molecolari e 15.617 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 17%.

Vaccinazioni
Continua, intanto, la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.001.646; sul totale sono 3.737.754 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93%. Le terze dosi fatte sono 2.560.396.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.
Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/ .

Ricoveri
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 121 (-5 rispetto a ieri, pari a –4%), l’età media è di 63,5 anni. Sul totale, 59 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 62,6 anni), il 48,8%; 62sono vaccinati con ciclo completo (età media 64,4 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna superano i 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato.

Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.068 (-19 rispetto a ieri, -0,9%), età media 74,5 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 5 a Piacenza (+1 rispetto ieri), 12 a Parma (-2); 6 a Reggio Emilia (-1); 22 a Modena (+2); 31 a Bologna (-4); 11 a Imola (-1); 10 a Ferrara (dato invariato rispetto ieri); 9 a Ravenna (-2); 2 a Forlì (+1); 4 a Cesena (+1); 9 a Rimini (dato invariato rispetto ieri).

Contagi
L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 38,1 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.162 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 233.019), seguita da Modena (640 su 178.576) e Reggio Emilia (446 su 126.086); poi Ravenna (380 su 105.034), Rimini (377 su 113.632), Parma (372 su 93.064) e Ferrara (304 su 77.467); quindi Cesena (207 su 64.779), Forlì (204 su 54.395), Piacenza (178 su 62.857), e, infine, Circondario Imolese con 131 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 35.667.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 89.938 (-8.536). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 87.749 (-8.512), il 97,6% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti
Le persone complessivamente guarite sono 12.908 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.039.078.
Purtroppo, si registrano 29 decessi:

  • 1 in provincia di Piacenza (un uomo di 77 anni)
  • 7 in provincia di Parma (due donne di 68 e 88 anni e cinque uomini di 67, 73, 85, e due di 95 anni)
  • 3 in provincia di Reggio Emilia (una donna 88 e due uomini di 77 e 83 anni)
  • 6 in provincia di Modena (due donne di 87 e 88 anni e tre uomini di 66, 76, 79 e 82 anni)
  • 5 in provincia di Bologna (due donne di 59 e 89 anni e tre uomini di 51, 80 e 84 anni)
  • 2 in provincia di Ferrara (una donna di 89 anni e un uomo di 93 anni)
  • 1 in provincia di Ravenna (una donna di 86 anni)
  • 4 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 91 anni e tre uomini di 71, 79 e 92 anni)

Nessun decesso registrato nel Circondario Imolese e nella provincia di Rimini

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 15.560.

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi sono stati eliminati 7 casi, positivi al test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.

Elenco di chiusure notturne su Tangenziale di Bologna, A14 e A1

Elenco di chiusure notturne su Tangenziale di Bologna, A14 e A1Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori di pavimentazione, in orario notturno, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

-dalle 22:00 di mercoledì 16 alle 6:00 di giovedì 17 febbraio, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 2 “Borgo Panigale” e lo svincolo 1 “Nuova Bazzanese”, verso la A1 Milano-Napoli/Casalecchio di Reno.
In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 2 “Borgo Panigale”, percorrere la viabilità ordinaria: Viale Palmiro Togliatti, Via Gaetano Salvemini, Via Caduti di Casteldebole e l’Asse Attrezzato sud-ovest;

-nelle due notti consecutive di giovedì 17 e venerdì 18 febbraio, con orario 22:00-6:00 sarà chiuso, per chi proviene da Bologna città, il ramo di svincolo che dalla SP569 “Nuova Bazzanese” immette all’ingresso della stazione di Bologna Casalecchio.
In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo della Nuova Bazzanese situato nella carreggiata opposta.

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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire attività di ispezione delle opere d’arte, in orario notturno, dalle 22:00 di mercoledì 16 alle 6:00 di giovedì 17 febbraio, sarà chiusa la stazione di Imola, in entrata in entrambe le direzioni, verso Bologna e Ancona.
In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Castel San Pietro o di Faenza.

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Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione dei pali luce, in orario notturno, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

-dalle 22:00 di mercoledì 16 alle 5:00 di giovedì 17 febbraio, sarà chiusa la stazione di Fiorenzuola, in entrata in entrambe le direzioni, verso Milano e Bologna e in uscita per chi proviene da Milano.
In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Fidenza o di Piacenza sud;

-dalle 21:00 di giovedì 17 alle 5:00 di venerdì 18 febbraio, sarà chiusa la stazione di Piacenza sud, in uscita per chi proviene da Milano.
In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Basso Lodigiano.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, lunedì 14 febbraio 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, lunedì 14 febbraio 2022Al mattino e pomeriggio molto nuvoloso o coperto con deboli piogge sulla pianura piacentina, un po’ più consistenti sui rilievi centro-occidentali. Fenomeni solo occasionali sulle rimanenti aree pianeggianti. In serata intensificazione delle precipitazioni a partire da rilievi occidentali. Nevicate inizialmente a quote medio-alte e collinari solo sul piacentino, ma con quota in forte abbassamento dalla tarda serata sul settore occidentale. Temperature minime in aumento, con valori tra -1 e 3 gradi; massime in diminuzione, più sensibile sui settori occidentali, ove saranno intorno a 4/5 gradi, valori tra 7 e 10 gradi sulle aree centro-orientali. Venti deboli tra est e nord-est sulle pianure e sud-occidentali sui rilievi, dove in serata tenderanno a rinforzare leggermente. Mare poco mosso.

(Arpae)

Una nuova stagione per la Riserva delle Salse di Nirano

Una nuova stagione per la Riserva delle Salse di NiranoRiprendono le attività alla Riserva regionale delle Salse di Nirano, con un ricco programma  di appuntamenti dedicati a grandi e piccoli, in collaborazione con Ecosapiens e La lumaca.

Visite guidate gratuite, laboratori creativi, del riuso, alla scoperta della biodiversità, della flora e fauna locale e dell’affascinante mondo delle api, per arrivare ai festeggiamenti, ad aprile, dei 40 anni della Riserva.

Si comincia lunedì 14 febbraio, con ‘Un San Valentino bestiale!’, passeggiata al chiaro di luna per scoprire le tecniche di corteggiamento dei mammiferi che popolano la Riserva. Domenica 20 febbraio il pomeriggio è dedicato a ‘Giovani ornitologi’ che insieme ad una guida ambientali assembleranno e monteranno nidi artificiali per le coppie di piccoli passeriformi che presto li utilizzeranno. Il mese di febbraio si chiude, domenica 27, con un divertente laboratorio di riuso creativo, per dare nuova vita agli oggetti, riducendo i rifiuti, a cura dell’associazione ‘Tutto si muove’ e del Centro Intercomunale del Riuso.

A marzo, oltre alla visita guidata gratuita mensile per scoprire lo spettacolare ambiente dei vulcani di fango, sono quattro gli appuntamenti dedicati a bambini, ragazzi e famiglie: ‘Curiosi per Natura’, ‘Un tesoro di biodiversità’ e ‘Piccoli Arcimboldi; il mese si conclude con un pomeriggio alla scoperta del ‘Magico mondo delle api’, insieme alle apicoltrici dell’azienda agricola Api Libere.

Domenica 3 aprile si fa festa per i 40 anni dall’istituzione della Riserva regionale e la festa continua il sabato successivo, 9 aprile, con un laboratorio di costruzione di strumenti musicali eco-friendly. Si prosegue poi con i ‘Guerrilla gardening’ e con la caccia all’uovo di Pasquetta. Le attività proseguono nel mese di maggio con visita guidata, passeggiata notturna per scoprire le attività notturne degli abitanti della Riserva e divertenti letture, fino a domenica 29 maggio dedicata alla orienteering, in occasione della Settimana  Europea dei Parchi.

Tutte le attività sono a numero chiuso con prenotazione obbligatoria tramite from online sul sito Fiorano Turismo.

Per informazioni è possibile consultare il sito del turismo di Fiorano Modenese, scrivere alla mail salse.nirano@fiorano.it o chiamare i numeri 0522 343238 e 342 8677118.

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