29.2 C
Comune di Sassuolo
venerdì, 11 Luglio 2025
Home Blog Pagina 758

Coronavirus. L’aggiornamento Emilia-Romagna (12/2): 4.497 nuovi casi su circa 32mila tamponi fatti. Ricoveri ancora in calo

Coronavirus. L’aggiornamento Emilia-Romagna (12/2): 4.497 nuovi casi su circa 32mila tamponi fatti. Ricoveri ancora in calo

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.140.182 casi di positività, 4.497 in più rispetto a ieri, su un totale di 31.924 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 12.223 molecolari e 19.701 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 14%.

Vaccinazioni
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 12.278 dosi; sul totale sono 3.735.624 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93%. Le terze dosi fatte sono 2.551.121.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Ricoveri
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 126 (-6 rispetto a ieri, pari al –4,5%), l’età media è di 64,5 anni. Sul totale, 62 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 63 anni), il 49%; 64 sono vaccinati con ciclo completo (età media 65,8 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna superano i 3,8 milioni, circa 200mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato.

Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.087 (-59 rispetto a ieri, –2,7%), età media 74,4 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (-3), 14 a Parma (numero invariato rispetto a ieri); 7 a Reggio Emilia (-3); 20 a Modena (invariato); 35 a Bologna (invariato); 12 a Imola (invariato); 10 a Ferrara (invariato); 11 a Ravenna (+1); 1 a Forlì (-1); 3 a Cesena (invariato); 9 a Rimini (invariato).

Contagi
L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 39,2 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 894 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 231.862), seguita da Modena (669 su 177.936); poi Reggio Emilia (549 su 125.640), Ravenna (454 su 104.654), Parma (406 su 92.694), e Ferrara (409 su 77.163); quindi Rimini (396 su 113.255), Cesena (227 su 64.572), Piacenza (171 su 62.679); infine Forlì (180 su 54.191) e il Circondario imolese, con 142 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 35.536.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 98.481 (-7.412). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 96.268 (-7.347), il 97,8% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti
Le persone complessivamente guarite sono 11.883 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.026.170.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 15.531.

Purtroppo, si registrano 26 decessi:

  • 4 in provincia di Parma (due donne di 76 e 90 anni e due uomini di 77 e 81 anni)
  • 5 in provincia di Reggio Emilia (tre donne di 78, 89 e 93 anni e due uomini di 88 e 92 anni, di cui uno deceduto a Rimini)
  • 2 in provincia di Modena (due uomini di 97 e 89 anni)
  • 5 in provincia di Bologna (tre donne di 79, 88 e 89 anni e due uomini di 68 e 73 anni)
  • 1 in provincia di Ferrara (un uomo di 87 anni)
  • 3 in provincia di Ravenna (tre donne di 80, 92 e 97 anni)
  • 1 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 93 anni)
  • 4 in provincia di Rimini (due donne di 85 e 86 anni e due uomini di 79 e 97 anni).

A questi si aggiunge e un uomo di 72 anni deceduto a Bologna ma residente extra regione.

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 4 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.

In Paggeria Arte inaugura “RAMA”

In Paggeria Arte inaugura “RAMA”

La galleria d’arte Magazzini Ciminali, il 19 febbraio alle ore 18, inaugurerà “RAMA”, mostra dell’artista Leo Bellei, presso gli spazi della Paggeria Arte del Comune di Sassuolo.

Carlo Alberto Zini, curatore dei Magazzini Criminali, in passato ha già collaborato con Leo Bellei e ancora una volta ha deciso di organizzare con lei un evento, nel quale si spazierà da alcuni quadri delle serie Dive ad una serie di disegni su tela e carta, aventi per la maggior parte sempre soggetti femminili.

Questa mostra intitolata “RAMA”, che in spagnolo significa rami, ci darà la possibilità di fare un viaggio conoscitivo dell’artista, all’interno in un arco di tempo di 12 anni, potendo così osservare le varie “ramificazioni” del suo percorso espressivo.

Nelle sale di Paggeria Arte, potrete vedere la serie “Dive a puzzle”, opere rappresentanti della fase di deframmentazione inconscia dell’artista.

Si tratta dunque di quadri che ricompongono o scompongono l’immagine su tante tele di diverse dimensione e altezze.

Opera regina di questa serie, sia per le sue dimensioni (300x 280cm) che x il suo soggetto, la meravigliosa Monica Vitti, è senza dubbio il quadro intitolato “Incomunicabile”, 38 singoli pezzi che uniti ricreano il volto della tanto amata attrice.

Proseguendo arriverete alla fase in cui l’artista ricerca una semplificazione espressiva, ritornando così a poco a poco all’ uso della linea pura del disegno su tela o carta.

Leo Bellei attraverso questi disegni, rappresenta a suo modo, il continuo intersecarsi della figura femminile con il mondo degli animali e della natura, ritraendo i vari sentimenti, le debolezze e le paure nascoste di donne che devono affrontare le prove della vita, senza veli o travestendosi o circondandosi d’innumerevoli e bizzarri personaggi per poter sopravvivere.

Al termine di questa passeggiata tra quadri e disegni, starà al visitatore stesso decidere cosa captare dal messaggio che Rama voleva trasmettere.

Lasciarsi dunque semplicemente allietare dalla visione di queste aggraziate figure o fermarsi e riflettere come l’arte possa essere, non solo portatrice di bellezza, ma anche una zattera a cui aggrapparsi, per poter navigare nei fiumi della vita.

Ospedale di comunità, l’Amministrazione risponde alla lista ‘Maranello in Comune’

Ospedale di comunità, l’Amministrazione risponde alla lista ‘Maranello in Comune’L’Amministrazione comunale accoglie con piacere il plauso rivolto dalla lista ‘Maranello in Comune’ alla scelta di investire sulla sanità fondi del Pnrr, ma è anche chiamata a precisare come la suddetta lista abbia evidentemente equivocato la natura dell’Osco (o Ospedale di Comunità) che l’Ausl intende realizzare a Maranello nei pressi di Via Cappella.

Infatti la struttura ipotizzata – fondamentale per sostenere le famiglie nell’assistenza dei pazienti in momenti di particolare fragilità, in vista del ritorno a casa – avrà funzioni, esigenze e una tipologia di utenti molto diverse da quelle di un ospedale tradizionale, il cui impatto viario-urbanistico non è certo paragonabile a quello di un Osco.

Più nel dettaglio, l’Osco è una struttura deputata a ricoveri brevi, cioè rivolta a pazienti che necessitano di un’assistenza sanitaria-infermieristica continuativa e di interventi a bassa intensità clinica in seguito ad un episodio acuto minore o alla riacutizzazione di patologie croniche. Tali strutture garantiscono dunque alle famiglie di questi pazienti un supporto decisivo nell’affrontare le difficoltà di un periodo di assistenza che a livello domiciliare sarebbe molto problematico, oltre a favorire il ritorno a casa in sicurezza dopo la fase più acuta della patologia.

Ne consegue che il via vai di “ambulanze, macchine e fornitori” immaginato dalla lista non è uno scenario plausibile, in quanto un Osco – dotato ovviamente di parcheggi propri – comporta flussi assimilabili a quelli di una piccola residenza per anziani, che oggettivamente non porta all’impatto ipotizzato da ‘Maranello in Comune’.

Inoltre, la collocazione in un’area vicinissima ad altre strutture frequentate da persone con fragilità o con disabilità (ed esempio ‘La Grangia’), che possono godere di un ambiente salubre a tutto vantaggio del benessere di chi le frequenta, risulta evidentemente un punto di forza per l’eventuale struttura futura.

Infine, riguardo a collocazioni alternative dell’Osco nell’Unione, occorre precisare che tutti i Comuni hanno condiviso all’unanimità la proposta di Maranello e che l’Ausl ha raccolto tale disponibilità ritenendo quell’area idonea al progetto.

L’Amministrazione confida che dopo questi chiarimenti la lista ‘Maranello in Comune’ possa superare i propri dubbi e che sia lieta dell’opportunità di ospitare sul nostro territorio un servizio così importante per la cittadinanza, che risponde alle esigenze della collettività e che potrà dare sollievo a tante famiglie.

Da lunedì anche in Emilia Romagna i cardiologi ospedalieri gratuitamente a disposizione dei cittadini

Da lunedì anche in Emilia Romagna i cardiologi ospedalieri gratuitamente a disposizione dei cittadini

Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora oggi la prima causa di morte nel mondo, con 18,5 milioni di vite perse ogni anno. In Italia sono responsabili del 34,8% di tutti i decessi, sia per gli uomini (31,7%) che per le donne (37,7%), con 230mila morti ogni anno certificate dall’ISTAT.

In questo terribile bilancio diventa prioritario ridurre il rischio cardiovascolare attraverso comportamenti modificabili e attività di prevenzione cardiovascolare.

La Fondazione per il Tuo cuore dei Cardiologi Ospedalieri Italiani ANMCO, che da oltre venti anni si impegna attivamente nella ricerca e nella prevenzione cardiovascolare, il 14 febbraio, giorno di San Valentino, lancia l’iniziativa nazionale di Prevenzione Cardiovascolare “per il Tuo cuore 2022”, che si svolgerà dal 14 al 20 febbraio. Nel corso della settimana torna il consueto appuntamento di Cardiologie Aperte, giunto alla sua sedicesima edizione, che a causa della diffusione pandemica da Covid-19, si svolgerà con un format diverso, ma sempre mirato alla promozione della prevenzione cardiovascolare e del controllo dei fattori di rischio. La Fondazione attiverà infatti il numero verde 800 05 22 33 dedicato ai cittadini che potranno chiamare gratuitamente, tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 14 alle ore 16, e porre domande sui problemi legati alle malattie del cuore, alle quali risponderanno oltre 660 Cardiologi ANMCO delle Strutture aderenti all’iniziativa, con più di 1500 ore di consulenza cardiologica gratuita.

Il prof. Michele Gulizia – Presidente della Fondazione per il Tuo cuore di ANMCO e Direttore della Cardiologia dell’Ospedale “Garibaldi-Nesima” di Catania – ha sottolineato: “Le malattie cardiovascolari, rappresentano uno dei più importanti problemi di salute pubblica, poiché rientrano tra le principali cause di morbosità, invalidità e mortalità. Dopo il dietrofront causato dal Covid rispetto ai progressi degli ultimi decenni, si prevede nel mondo un forte aumento di decessi per cause cardiovascolari, che si stima raggiungeranno 24 milioni nel 2030, più di 66.000 in media al giorno, per un costo globale che passerà da circa 863 miliardi di dollari nel 2010 a oltre 1 trilione. La pandemia ha avuto un effetto aggravante sul cuore dei cittadini sotto diversi aspetti: il Sars-CoV-2, oltre a peggiorare precedenti condizioni di cardiopatia o di insufficienza cardiaca, in alcuni individui ha avuto infatti effetti negativi sul sistema cardiovascolare innescando gravi problematiche, come aritmie e scompenso, in alcuni casi persistenti anche dopo la guarigione dal virus. Analizzandone infatti le conseguenze è emerso come fino a un paziente su otto, tra quelli ospedalizzati, mostri segni evidenti di problemi cardiaci. A causa dell’emergenza sanitaria si è inoltre assistito ad una notevole riduzione delle attività di prevenzione cardiovascolare e i pazienti hanno purtroppo saltato molti controlli, e ciò ha portato inevitabilmente ad un aumento di decessi e ospedalizzazioni. La prevenzione cardiovascolare assume dunque un ruolo determinante e l’iniziativa di ‘Cardiologie Aperte’, giunta alla sua sedicesima edizione, rappresenta oggi ancor di più una preziosa opportunità per il cuore degli italiani”.

“Vorrei infine ricordare – continua il prof. Gulizia – anche alle donne l’importanza della prevenzione, poiché se in età fertile sono aiutate dalla protezione ormonale, dopo la menopausa vengono colpite da malattie cardiovascolari addirittura più degli uomini, anche se generalmente il quadro clinico si mostra meno evidente, con dolore assente o localizzato in altra sede. Questo non fa altro che confondere i sintomi con altre patologie, portando spesso le donne a recarsi in ospedale tardivamente rispetto agli uomini, e spesso con peggiori conseguenze.”

“L’ANMCO, con oltre 5600 iscritti, dichiara il prof. Furio Colivicchi – Presidente Nazionale ANMCO e Direttore della U.O.C Cardiologia Ospedale San Filippo Neri di Roma – è impegnata da oltre 50 anni sul territorio per potenziare l’operato dei propri Cardiologi, fiore all’occhiello della Medicina Italiana nel panorama internazionale. Se è vero che le malattie cardiovascolari restano la prima causa di morte nel nostro Paese è però d’obbligo ricordare che sono in buona parte prevenibili, poiché accanto a fattori di rischio non modificabili (età, sesso e familiarità) vi sono anche fattori modificabili, legati a comportamenti e stili di vita (come fumo, alcol, scorretta alimentazione o sedentarietà) spesso a loro volta causa di diabete, obesità, ipercolesterolemia e ipertensione arteriosa”.

“La prevenzione è dunque importantissima sottolinea il dott. Gabriele GuardigliPresidente Regionale ANMCO Emilia-Romagna e Direttore di Struttura U.O. Cardiologia-UTIC dell’Arcispedale Sant’Anna di Ferrara – e va attuata il più precocemente possibile. L’iniziativa di Cardiologie Aperte, in questo momento di emergenza sanitaria, è in tal senso una grande occasione che i cardiologi ANMCO desiderano offrire gratuitamente a tutti i cittadini che lo desiderano e rappresenta un caposaldo della prevenzione cardiovascolare che la nostra Associazione porta avanti da oltre 16 anni.”

La Campagna per il Tuo cuore 2022 sarà attiva anche sui social con l’hashtag #ascoltiamoiltuocuore e #cardiologieaperte.

Per conoscere tutte le attività della Fondazione per il Tuo cuore e l’elenco delle Cardiologie aderenti alla Campagna è possibile consultare il sito www.periltuocuore.it

EMILIA-ROMAGNA LE ADESIONI CARDIOLOGIE APERTE 2022

L’ultimo saluto a Don Tullio Menozzi, lunedì i funerali

L’ultimo saluto a Don Tullio Menozzi, lunedì i funeraliLa città si prepara a salutare Don Tullio Menozzi, la cui salma è stata appena trasferita dall’ospedale cittadino alla Chiesa del Carandino, dove resterà fino a domani, quando verrà accompagnata presso la chiesa di San Giovanni Neumann al Parco dove alle 18 si terranno prima la preghiera del Santo Rosario e, dalle 20.30, una veglia di preghiera.

Lunedi mattina alle 10,30 la liturgia funebre presieduta dal vescovo Massimo, sempre presso la chiesa del Parco. Don Tullio sarà seppellito ad Albinea, dove era nato nel 1935.

Il sindaco ricorda  Don Tullio Menozzi

Il sindaco ricorda  Don Tullio Menozzi“Un vero e proprio pastore che ha accompagnato per tanti anni la nostra comunità in cui lascerà un immenso vuoto”.

Con queste parole il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani  ricorda Don Tullio Menozzi, scomparso nella giornata di ieri ed i cui funerali si terranno, presso la parrocchia di S.Giovanni Neumann, lunedì mattina.

“Per oltre mezzo secolo – prosegue il Sindaco – Don Tullio ha rappresentato una guida per intere generazioni di sassolesi. Alla famiglia, all’intera Unità Pastorale ed ai tanti amici che lascia, vanno le più sentite condoglianze a nome mio, di tutta l’Amministrazione comunale e dell’intera città di Sassuolo”.

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 13 febbraio 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 13 febbraio 2022Velature in transito sulla regione nel corso della mattinata con schiarite pomeridiane. Tendenza a nuovo aumento della copertura nuvolosa a partire da ovest dalle ore serali. Dalla sera-notte possibilità di deboli precipitazioni lungo i crinali appenninici centro-occidentali. Temperature minime in sensibile flessione, comprese tra -1/-4 gradi delle pianure emiliane e 0/2 gradi della Romagna e aree costiere. Massime attorno ad 8/9 gradi. Venti deboli, in prevalenza settentrionali. Mare poco mosso.

(Arpae)

Comitato Si Polo via Motta su nuove scuole a Fiorano

Comitato Si Polo via Motta su nuove scuole a FioranoIl 31 gennaio si è svolto il Consiglio Comunale per approvare, tra i vari ODG, anche la
variante legata alla realizzazione della nuova scuola materna.
La votazione ha avuto esito positivo e quindi il progetto potrà proseguire nel suo iter.
L’importanza di questa opera è ben chiara, oramai da anni, ai cittadini di Spezzano e lo
diventa sempre di più visto che, sia in termini di sicurezza sia in termini di fruibilità
didattica, la qualità degli edifici di Villa Rossi e delle Scuole Menotti va sempre peggiorando
tra l’altro gravando sul bilancio comunale e sulla qualità dell’offerta formativa.
E’ quindi fondamentale che il percorso di realizzazione prosegua e che le scuole vedano la
luce nel minor tempo possibile.

Stiamo parlando della sicurezza e della formazione dei nostri bambini, sarebbe dunque
auspicabile, se non doveroso, che maggioranza e minoranza facessero fronte comune
indipendentemente da ogni convinzione politica o strumentalizzazione.
Purtroppo ciò non è avvenuto data l’astensione di quasi tutti i membri dell’opposizione e
anche, sorprendentemente, di due membri del Gruppo Misto eletti nella coalizione che fa
capo alla Lista Tosi ed il cui programma prevedeva, tra i punti prioritari, proprio la
realizzazione delle scuole in questione.

Solo in data 4/01/2022 i consiglieri hanno richiesto la protocollazione di loro valutazioni
relative alla viabilità e alla realizzazione di nuovi parcheggi.
Al di là del merito, ogni consigliere è ovviamente libero di esprimere la propria opinione e
proporre soluzioni alternative, riteniamo però che ciò debba essere fatto con le dovute
modalità e soprattutto con le tempistiche più opportune.
Per questo progetto, come è tristemente noto, non sono certo mancati i tempi per la
discussione; i dubbi e le proposte, tutte legittime, avrebbero dovuto trovare una sede di
discussione adeguata nella commissione di competenza.

Come Comitato troviamo inaccettabile che questo progetto, già piuttosto travagliato per
diversi motivi, sia adesso utilizzato in maniera strumentale, in modo più o meno
consapevole, per mirare ad obiettivi di altro tipo; le scuole hanno dignità ben superiore ed
è con questo spirito che andrebbe affrontata la questione.

Siamo davvero stanchi e indignati di fronte al continuo procrastinarsi, per varie ragioni, dei
tempi di realizzazione delle nuove scuole, i nostri figli non possono più subire non solo i
tempi tecnici della burocrazia ma anche quelli dettati da interessi politici di parte o altro.
Se il progetto non fosse stato approvato nella seduta del 31 gennaio avremmo corso il
rischio inaccettabile di non rispettare le tempistiche necessarie per accedere ai fondi
PNRR. Confidiamo dunque che i membri del Consiglio Comunale di fronte ad un progetto di
tale importanza dimostrino ora uniformità di vedute e piena collaborazione.

Il consigliere comunale di Maranello Vincenzo Sgambati aderisce in Italexit

Il consigliere comunale di Maranello Vincenzo Sgambati aderisce in ItalexitEx Lega, Vincenzio Sgambati, residente a Maranello, sposato, 2 figli, lavora nel settore della meccanica di precisione. Si occupa di sport da circa 40 anni, prima da giocatore di calcio poi da dirigente e arbitro di calcio.

Fra le sue passioni, anche la politica che l’ha portato all’elezione di consigliere comunale a Maranello nelle fila della Lega. Poi, dopo, anni e vani tentativi di ritrovare il Carroccio delle origini, ha lasciato il partito guidato da Salvini, esprimendo con pacatezza le ragioni della scelta: “Il mio, come quello di tanti altri, è un malessere che viene da lontano e che è stato alimentato da fatti ed atti politici precisi che riguardano soprattutto la politica nazionale: il governissimo con le Sinistre ed in particolar modo la gestione a livello provinciale. Non è questo il modello di partito a cui avevo dato la mia adesione. Io credevo in un partito coeso che avrebbe coinvolto i militanti nelle decisioni fondamentali e invece mi ritrovo in un partito dove la linea politica è dettata da un tweet o un post”.

“Una decisione dolorosa e sofferta, ma che mi vede finalmente in pace con me stesso, in coerenza con ciò che sono, con la mia storia e con i miei valori”.
Valori che Sgambati ha ritrovato in Italexit, il partito fondato dal Sen. Gianluigi Paragone, e che l’hanno portato a dare l’adesione ufficiale ieri durante l’incontro che si è svolto a Scandiano di Reggio Emilia insieme alla coordinatrice Avv. Erica Romani e al consigliere comunale di Scandiano Davide Beltrami, primo amministratore reggiano ad aderire a Italexit.

La Nazionale femminile volley sorde in palestra a Modena e a Formigine

La Nazionale femminile volley sorde in palestra a Modena e a Formigine
La Nazionale femminile volley sorde

Tre giorni di allenamenti e di partite, in un territorio particolarmente legato alla pallavolo, per riprendere l’attività sportiva dopo la medaglia d’argento conquistata lo scorso autunno ai campionati mondiali di categoria e proseguire la preparazione verso le Olimpiadi di maggio in Brasile. Modena e Formigine ospitano la Nazionale femminile volley sorde per uno stage che si sviluppa da venerdì 11 a domenica 13 febbraio al PalAnderlini di Modena e alla palestra comunale di Corlo di Formigine, accogliendo quindi un’eccellenza sportiva italiana anche con l’obiettivo di contribuire a divulgare sul territorio la conoscenza di una disciplina sportiva indicata per favorire l’inserimento sociale di ragazzi e ragazze con questa disabilità.

Il raduno collegiale, organizzato dalla Federazione sport sordi Italia (Fssi), ha preso il via nella mattinata di oggi a Corlo e continua nel pomeriggio al PalAnderlini, dove le ragazze capitanate dall’opposto Ilaria Galbusera sfidano in una gara amichevole l’under 16 della Anderlini, allenata da Alberto Bigarelli, che milita in serie C; la partita è in programma alle 17 nel palazzetto di via Vellani Marchi. Quindi sono in calendario altre tre sessioni di allenamento sabato 12 (mattina e pomeriggio) e domenica 13 (mattina) nell’impianto di via Corletto a Corlo di Formigine. Non sono previsti accessi per il pubblico. “La visibilità che ci viene data per noi è molto importante e il supporto del territorio è fondamentale per lo sviluppo dei nostri programmi – afferma Fabio Gelsomini, segretario Fssi –. Ringraziamo le città di Modena e Formigine per l’occasione che ci concedono: preparare al meglio la nostra Nazionale femminile di volley per le prossime Olimpiadi, un traguardo verso il quale partiamo molto fiduciosi e con nuove energie”.

“È con piacere che ospitiamo un altro evento con atleti e atlete con disabilità – spiega l’assessora allo Sport del Comune di Modena, Grazia Baracchi –. Eventi sportivi come questi, oltre all’importante significato sportivo, consentono anche di avvicinare chi non conosce la disabilità, in modo tale da superare muri ancora oggi difficili da abbattere. Le Paralimpiadi della scorsa estate hanno riportato all’attenzione il tema sport e disabilità, rendendo evidente a tutti che parliamo di atleti in grado di raggiungere grandi risultati atletici e sportivi, capaci di suscitare passioni ed emozioni. Oggi diamo il benvenuto alla Nazionale femminile volley sorde, così come avevamo ospitato le squadre finaliste per la Coppa Italia Rugby in carrozzina; abbiamo già in programma altri appuntamenti, con l’auspicio che, mettendoci alle spalle l’emergenza sanitaria, si possa vivere sempre più questi eventi in modo aperto e inclusivo coinvolgendo le società sportive del territorio”.

“Formigine ha da sempre creduto nello sport come strumento d’inclusione – aggiunge la sindaca di Formigine, Maria Costi –. Il prossimo fine settimana ospiteremo gli atleti della Nazionale calcio amputati e, non appena la situazione sanitaria lo consentirà, ritornerà nella nostra piscina la manifestazione ‘Nuoto & simpatia’, gara del Comitato paralimpico italiano, organizzata dall’Associazione sportiva Handicap Modena. Inoltre, continuiamo a portare avanti, assieme all’Asd Colombaro, il progetto ‘Spazio al gesto’ per l’educazione motoria di giovani non vedenti e ipovedenti. Salutiamo con gioia le atlete della Nazionale volley sorde, augurando loro un buon soggiorno e invitandole a tornare presto da noi”.

Le atlete convocate per lo stage modenese sono 16; con loro sono presenti otto persone dello staff tra cui la guida tecnica, cambiata nelle scorse settimane con l’arrivo del nuovo commissario tecnico Glauco Sellan, affiancato dalle vice-allenatrici Maddalena Cecchetto e Miriam Rosolen. La compagine azzurra sarà poi impegnata appunto dall’1 al 15 maggio alle Deaflympics, le Olimpiadi per atleti non udenti, in programma nella città brasiliana di Caxias do Sul; negli anni scorsi la Nazionale ha conquistato, oltre al secondo posto ai Mondiali 2021, la medaglia d’argento alle Deaflympics 2017 e l’oro agli Europei 2019. Sempre nel 2019 la formazione è stata premiata come “miglior squadra femminile” alla terza edizione degli Italian paralympic awards.

La pallavolo per atleti sordi osserva le stesse regole della disciplina per atleti normodotati; le differenze riguardano l’utilizzo, da parte degli arbitri, di bandiere colorate al posto del fischietto e il divieto per i giocatori di usare durante le partite protesi acustiche o l’impianto cocleare, ovvero il dispositivo elettronico che consente di restituire parzialmente l’udito alle persone che presentano questa disabilità in maniera grave. Alcune atlete della Nazionale sono tesserate anche per società che militano nei campionati della Federvolley.
L’appuntamento è patrocinato dai Comuni di Modena e Formigine, dal Centro sportivo italiano, dalle società Anderlini e Corlo e dall’associazione Fuori Campo 11, ed è sostenuto da Italgraniti e Cattolica assicurazioni e dall’organizzazione dei cavalieri dell’ordine di Malta.

Domani a Formigine intitolazione del parco “10 febbraio”

Domani a Formigine intitolazione del parco “10 febbraio”
foto: Google Maps

Domani – sabato 12 febbraio – alle 11, il parco di via Internati Militari a Formigine sarà intitolato al “10 febbraio”, in ottemperanza alla mozione approvata dal Consiglio comunale.

Questa intitolazione conclude il programma di celebrazioni per il Giorno del ricordo, una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno, che ricorda i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata.

La cerimonia si svolgerà alla presenza del Prefetto Alessandra Camporota, del Maggiore Camillo Meo, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Sassuolo, del Tenente Gennaro Gardella per il Comando di Modena della Guardia di Finanza, del Sindaco Maria Costi e del Generale Giampaolo Pani, Presidente del Comitato provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia.

 

Sassolese sprovvista di patente, ebbra al volante su auto priva di copertura assicurativa

Sassolese sprovvista di patente, ebbra al volante su auto priva di copertura assicurativaDurante un posto di controllo in località Solignano, nel comune di Castelvetro, i componenti di una pattuglia della Polizia Locale dell’Unione Terre di Castelli hanno impartito l’alt ad una autovettura Fiat Punto che non si è fermata, dandosi alla fuga. La pattuglia si è messa all’inseguimento del veicolo che si è poi fermato dopo un centinaio di metri. Alla guida dell’auto si trovava una donna residente a Sassuolo, di anni 41, di nazionalità italiana, la quale è risultata sprovvista di patente di guida in quanto revocata, con il veicolo non assicurato, e con un tasso alcolemico quattro volte superiore al limite di legge.

Dai successivi controlli è risultato che il veicolo fermato era già posto sotto sequestro e che la donna era già stata sanzionata per guida senza patente. Per questi motivi si è proceduto a deferire la conducente all’Autorità Giudiziaria per guida senza patente reiterata nel biennio, guida in stato d’ebbrezza, e violazione di sigilli. Veicolo sanzionato per mancanza, ancora una volta, di copertura assicurativa obbligatoria e revisione.

Marco Dall’Osso confermato segretario generale degli ‘atipici’ Cisl ER

Marco Dall’Osso confermato segretario generale degli ‘atipici’ Cisl ERE’ quanto è stato deciso oggi pomeriggio, a Bologna, presso la sede Cisl di Via Milazzo, nell’ambito del terzo Congresso regionale della categoria cislina. Presenti, tra gli altri, il segretario generale nazionale Mattia Pirulli e il segretario generale Cisl ER Filippo Pieri.

Nato a Lugo (Ravenna), 46 anni, sposato, tre figli, Dall’Osso dopo il diploma inizia il suo percorso sindacale al patronato Inas di Ravenna, per poi seguire il  Centro servizi per il Lavoro della Provincia di Ravenna e quindi diventare  responsabile dell’Associazione lavoratori autonomi atipici (ALAI) della CISL ravennate. Nel 2013 diventa coordinatore FELSA CISL dell’Area Romagna ed entra in Segreteria regionale. Quattro anni dopo, nel  2017, viene eletto segretario generale regionale della categoria ed  entra, in qualità di componente, nella Segreteria regionale della Fist Cisl ER.

“In un mercato del lavoro frenetico, che peraltro oggi si colloca in un delicato periodo post pandemico, i giovani, i lavoratori somministrati ed autonomi  possono e devono far sentire la loro voce, esercitare il loro diritto al lavoro attraverso gli strumenti di vere politiche attive del lavoro, in particolare con il CCNL della somministrazione, gli enti bilaterali e il welfare dedicato al mondo autonomo”,  ha esordito il neoeletto.

“Infatti – ha concluso Dall’Osso – Una delle prerogative basilari per il lavoro è la dignità. La dignità del lavoro è il vero collante per una società civile inclusiva e non selettiva, una  società dove tutti devono essere messi nelle condizioni di poter esercitare, far crescere e far conoscere la propria professionalità”, ha concluso Dall’Osso.

La Segreteria della Felsa Cisl ER è stata completata con l’elezione di Francesca Cocco, Segretaria generale della Felsa Cisl Area metropolitana bolognese, in qualità di secondo componente.

 

 

E’ morto Don Tullio Menozzi

E’ morto Don Tullio MenozziE’ scomparso Don Tullio Menozzi, sacerdote tra i più conosciuti a Sassuolo, dove era arrivato 55 anni fa come vicario cooperatore di San Giorgio. Quella stessa San Giorgio presso la quale il don era stato collaboratore fino al 2015, rimanendo poi nell’orbita dell’Unità Pastorale Sassuolo Centro.

Reggiano di Albinea, dove era nato il 20 luglio del 1935, era stato ordinato sacerdote nel 1959: i primi incarichi nel reggiano (a San Polo d’Enza e a Borzano d’Albinea nella prima metà degli anni Sessanta) e poi l’arrivo a Sassuolo: 17 anni in San Giorgio come vicario e poi 30 anni presso la parrocchia del Parco, che quando arrivò lui (1983) neanche c’era: è nata con lui, San Giovanni Neumann (fuor di metafora) e della parrocchia del Parco il don è stato simbolo e motore.

Il caro energia pesa sulla ripresa in atto

Il caro energia pesa sulla ripresa in attoL’aumento dei costi energetici e delle materie prime pesa sul futuro e sulla ripresa dell’industria manifatturiera che, in Emilia-Romagna, aveva chiuso il terzo trimestre 2021 in forte espansione.

Come certificato da ISTAT, a livello nazionale, nel mese di gennaio 2022, c’è stata una evidente caduta per la produzione industriale. Occorre intervenire con tempestive strategie per fare in modo che l’industria manifatturiera possa ritornare sul percorso di ripresa e di crescita che si era consolidata come effettiva.

L’indagine congiunturale sull’industria, realizzata da Unioncamere Emilia-Romagna relativa al terzo trimestre 2021, restituisce l’immagine di un completo recupero con un volume della produzione aumentato del 10,7 per cento rispetto allo stesso trimestre del 2020, tanto da risultare superiore del 3,3 per cento rispetto al 2019.

Per il fatturato (+11,9 per cento rispetto allo stesso periodo del 2020) una dinamica leggermente superiore, come ci si poteva attendere sotto la pressione dell’aumento dei prezzi industriali, sostenuti dalle quotazioni delle materie prime, dei semilavorati e componenti. L’andamento del fatturato estero ha mostrato un andamento analogo, ma leggermente più marcato (+12,6 per cento).

Un elemento degno di attenzione è costituito dai dati relativi al processo di acquisizione degli ordini, che ha mostrato una solida tendenza positiva (+13,0 per cento), leggermente superiore per quelli pervenuti dall’estero (+13,6 per cento).

Il grado di utilizzo degli impianti era risalito al 78,3 per cento, superiore anche al livello riferito allo stesso trimestre del 2019 (che era pari al 75,4 per cento).

 

I settori

L’attività è risultata in forte ripresa, con sensibile variazione dell’intensità.

L’industria metallurgica e delle lavorazioni metalliche ha decisamente confermato la tendenza (+14,3 per cento), nonostante l’aumento dei prezzi dei metalli. Segue l’ampio aggregato delle industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto (+13,6 per cento) La piccola industria del legno e del mobile ha messo a segno un consistente recupero (+10,7 per cento). Anche il gruppo eterogeneo delle “altre industrie” (che comprende le industrie della chimica, farmaceutica, plastica e gomma e quelle della trasformazione dei minerali non metalliferi, ovvero ceramica e vetro) testimonia la ripresa, nonostante una dinamica più contenuta (+7,7 per cento). La crescita procede per l’industria alimentare (+5,6 per cento). Il rimbalzo è più contenuto per le industrie della moda gravate dalla variazione dei comportamenti dei consumatori durante la pandemia con un recupero della produzione ridotto (+2,2 per cento).

 

La dimensione delle imprese

Si è rafforzata la tendenza positiva per tutte le classi dimensionali. In particolare, per le imprese minori la produzione è salita del 6,6 per cento, meglio le piccole imprese (+12,0 per cento), mentre le imprese medio-grandi hanno sfruttato a pieno il recupero (+11,1 per cento), tanto da avere superato decisamente il livello della produzione dello stesso trimestre del 2019 (+6,2 per cento).

 

Il registro delle imprese

Le imprese attive, a fine settembre 2021, risultavano 43.717 (pari all’10,9 per cento delle imprese attive della regione), con una diminuzione corrispondente a 224 imprese (-0,5 per cento) rispetto all’anno precedente.

 

Il futuro

Le prossime rilevazioni congiunturali chiariranno gli effetti dell’attuale situazione energetica sull’industria regionale.

Dalla nascita delle Regioni al Next generation Eu: a dieci anni dalla scomparsa, una giornata dedicata a Guido Fanti, primo presidente dell’Emilia-Romagna

Dalla nascita delle Regioni al Next generation Eu: a dieci anni dalla scomparsa, una giornata dedicata a Guido Fanti, primo presidente dell’Emilia-RomagnaUomo delle istituzioni, politico anticipatore, colui che fu tra i non tantissimi che nei primi anni ‘70 videro nell’Europa una occasione di sviluppo e una opportunità di crescita. Nella pace e nell’allargamento dei diritti.

Guido Fanti, primo presidente della Regione Emilia-Romagna, è stato al centro di una giornata di riflessione e, a suo nome, è stata istituita una borsa di dottorato di ricerca dell’Università di Bologna per studiare l’impatto del diritto dell’Unione europea sulle politiche nazionali e regionali.

Così la Regione ha voluto ricordare la sua figura a dieci anni dalla scomparsa. Con anche un gesto concreto che apra opportunità per giovani studiosi e con un confronto che getti un ponte tra la visione profondamente innovatrice di Fanti e le nuove generazioni. Lui, politico e amministratore che ha messo al centro della propria azione l’impegno per le autonomie regionali e quello europeista.

Dalla nascita delle Regioni al Next Generation Eu

Un’occasione, oggi nella Sala che porta il suo nome nell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, per ripercorrere una storia più che mai attuale, nelle settimane in cui proprio l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza affida alle Regioni e ai territori un ruolo di primo piano nella progettazione e realizzazione degli interventi, con l’Italia Paese destinatario della quota più significativa di risorse del Next Generation Eu.

A ragionare sulla figura di Fanti, sul rapporto tra Enti locali, Regioni, Governo e Istituzioni europee, e sulle prospettive della ripartenza post pandemia, Romano Prodi, ex presidente della Commissione europea e del Consiglio dei ministri, Vasco Errani, senatore ed ex presidente della Regione Emilia-Romagna, Elisabetta Gualmini, europarlamentare ed ex vicepresidente della Regione Emilia-Romagna. Ancora, attraverso un messaggio inviato, Vincenzo Amendola, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega agli Affari europei, e Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’Economia.

Un’iniziativa aperta dai saluti della presidente dell’Assemblea legislativa, Emma Petitti, e del sindaco di Bologna, Matteo Lepore. E che ha visto anche gli interventi di Lanfranco Fanti, europeista, figlio di Guido, e dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Vincenzo Colla. E le conclusioni del presidente Stefano Bonaccini.

In un podcast realizzato dall’Agenzia regionale di informazione e comunicazione, Lanfranco Fanti sottolinea l’impegno nel fare nascere la Regione e “le politiche sociali, per l’occupazione femminile, per l’ambiente e per l’Europa”, che caratterizzarono quella prima Giunta: “Mio padre già nel 1972 andava a parlare con i Commissari, uno dei quali era Altiero Spinelli, per aprire un canale tra l’Emilia-Romagna e l’Europa. Ma è come se oggi volessimo avviare un tavolo per l’avvio dei rapporti con Marte”.

“Di Guido Fanti colpiscono la capacità di visione, alta, lo spirito autenticamente riformista, il senso delle istituzioni e la capacità organizzativa- ha sottolineato Bonaccini-. E non uso parole di circostanza. Perché in quel 1970 c’era da costruire e da impostare tutto, non c’era niente. Ma questo non impedì a Fanti di lavorare con lungimiranza, impegno, serietà e determinazione perchè il progetto che la Regione, questo nuovo livello di governo, questo anello mancante tra i Comuni e le Province da un lato e lo Stato dall’altro, potesse diventare l’espressione più avanzata, o comunque il completamento degli strumenti di governo del Paese”.

“Strenuo difensore delle autonomie regionali e delle funzioni a loro assegnate dalla Costituzione, in un quadro di forte unità nazionale, e allo stesso tempo convinto europeista. Due facce della stessa medaglia che ci dicono molto dello spirito profondamente innovatore di Guido Fanti. Oggi l’Emilia-Romagna è una regione compiutamente europea, tra le realtà più avanzate dell’intero continente. Ma in quei primi anni Settanta, Fanti era tra i pochi che riusciva a guardare all’Europa non come a una entità lontana e astratta, ma come ad una opportunità. Per crescere- ha chiuso Bonaccini-, per sostenere lo sviluppo, per diventare occasione di dialogo e di confronto, elemento di solidarietà e di pace. Oggi che siamo tutti chiamati a fare la nostra parte per costruire e ricostruire, la sua lezione ci può e ci deve insegnare tantissimo”.

 

La borsa di dottorato di ricerca della Regione

La Regione finanzierà dunque una borsa di dottorato di ricerca dell’Università di Bologna intitolata alla memoria di Guido Fanti. Il campo d’analisi riguarderà le implicazioni e l’impatto che il diritto dell’Unione Europea ha avuto (e che ancora ha) sulle politiche nazionali e regionali, mentre i progetti di formazione alla ricerca potranno svilupparsi anche in collaborazione con l’Ufficio di delegazione regionale presso l’Unione Europea a Bruxelles.

“È importante- ha detto l’assessore Colla presentando la borsa di ricerca- che le nuove generazioni siano protagoniste della costruzione dell’Emilia-Romagna del futuro, e abbiano l’opportunità di relazionarsi con le Istituzioni europee. Questo partendo dalla storia, dalle tappe e dai percorsi che oggi ci rendono una delle regioni più forti a livello europeo. È proprio per dare valore e memoria alla figura di Guido Fanti che abbiamo deciso di istituire questa borsa di ricerca che riconosce il suo contributo intellettuale e politico nell’aver partecipato durante tutta la vita, e coinvolgendo le nuove generazioni, allo sviluppo politico delle istituzioni a livello locale, regionale, nazionale ed europeo”.

Guido Fanti, riformista e innovatore

Sindaco di Bologna prima (incarico nel quale subentrò a Giuseppe Dozza), deputato e senatore della Repubblica poi, quindi europarlamentare e vicepresidente del Parlamento europeo. Fanti guidò la Regione dal 23 luglio 1970 quando, con un ritardo di quasi trent’anni, venne finalmente data piena applicazione al dettato Costituzionale.

Anni pioneristici, in cui c’era di costruire da zero un nuovo livello di governo, ma – allo stesso tempo – anni fondamentali nei quali è stato impostato un metodo di lavoro e di governo e sono state gettate le basi dell’Emilia-Romagna attuale.

E fu proprio di Fanti l’idea assolutamente precorritrice di regione europea e la proposta avanzata nel 1975 di “Lega del Po”, ovvero un coordinamento tra le Regioni Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto ed Emilia-Romagna per affrontare insieme, pur in un quadro di rigorosa unità nazionale, problematiche trasversali comuni ai quattro territori, come quelle ambientali. Un coordinamento che garantisse un’interlocuzione più forte con il Governo da un lato, in una prospettiva che già guardava all’Europa dall’altro.

Innovazione che si concretizzò nella nascita di importanti servizi di welfare, a partire dai nidi, di cui parla, sempre nel podcast regionale, Ione Bartoli, reggiana, classe 1930, prima assessora regionale, che nella Giunta Fanti aveva la delega alle Politiche sociali.

Covid, oggi (11/2) in regione 5.371 nuovi casi su oltre 43 mila tamponi fatti. 42 decessi

Covid, oggi (11/2) in regione 5.371 nuovi casi su oltre 43 mila tamponi fatti. 42 decessi
Foto Paolo Righi

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.135.689 casi di positività, 5.371 in più rispetto a ieri, su un totale di 43.064 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 20.143 molecolari e 22.921 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 12,5%.

Il calo della curva epidemica è testimoniato anche dai dati settimanali validati dal ministero della Salute: l’incidenza settimanale dei nuovi casi ogni 100mila abitanti scende a 1.116 da 1.886,9 di sette giorni fa; l’Rt regionale a 0.85 (da 1.11); il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva al 16% (rispetto al 17%) e quello di occupazione dei posti letto ordinari nei reparti Covid al 25% (rispetto al 30%).

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 9.966.149 dosi; sul totale sono 3.733.014 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 92,9%. Le terze dosi fatte sono 2.537.788.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 132 (-3 rispetto a ieri, pari al –2,2%), l’età media è di 64 anni. Sul totale, 64 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 65,5 anni), il 48,5%; 68 sono vaccinati con ciclo completo (età media 62,5 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna superano i 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato.

Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.147 (-32 rispetto a ieri, –1,5%), età media 74,4 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 7 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 14 a Parma (-1); 10 a Reggio Emilia (+1); 20 a Modena (-3); 35 a Bologna (+2); 12 a Imola (-1); 10 a Ferrara (invariato); 10 a Ravenna (+2); 2 a Forlì (-1); 3 a Cesena (invariato); 9 a Rimini (-2).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 37,6 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.146 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 230.971), seguita da Modena (779 su 177.267); poi Reggio Emilia (583 su125.091), Parma (550 su 92.289), Ravenna (505 su 104.200) e Ferrara (497 su 76.754); quindi Rimini (451 su 112.859), Cesena (287 su 64.345), Piacenza (222 su 62.508.); infine Forlì (197 su 54.011) e il Circondario imolese, con 154 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 35.394.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 105.897(-10.083). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 103.618 (-10.048), il 97,8% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 15.412 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.014.287.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 15.505.

Purtroppo, si registrano 42 decessi:

  • 2 in provincia di Piacenza (una donna di 79 anni e un uomo di 76 anni)
  • 5 in provincia di Parma (una donna di 93 anni e quattro uomini di 77, 83, 87, e 95 anni)
  • 1 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 71 anni)
  • 2 in provincia di Modena (una donna di 96 anni e un uomo di 91 anni)
  • 14 in provincia di Bologna (dieci donne di 55, 77, 83, 84, 86, due di 91, una di 93, due di 94 e quattro uomini di 66, 88, 90 e 91 anni)
  • 3 nel Circondario Imolese (tutti uomini di 85, 88 e 93 anni)
  • 3 in provincia di Ferrara (due donne di 86 e 88 anni e un uomo di 90 anni)
  • 1 in provincia di Ravenna (una donna di 95 anni)
  • 3 in provincia di Forlì-Cesena (tutte donne, rispettivamente di 77, 87 e 91 anni, il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Cesena)
  • 8 in provincia di Rimini (due donne di 84 e 92 anni e sei uomini di 51, 54, 72, 76, 77 e 80 anni).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 9 casi: 8 positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare e 1 in quanto giudicato non caso Covid-19.

Fiorano: c’è tempo sino al 9 marzo per presentare domanda di Servizio Civile Universale

Fiorano: c’è tempo sino al 9 marzo per presentare domanda di Servizio Civile UniversaleFino al 9 marzo 2022 è ancora possibile presentare domanda per il bando di Servizio Civile Universale, per giovani dai 18 ai 28 anni. Una sentenza del TAR del Lazio ha infatti prorogato la scadenza del bando alle ore 14.00 del 9 marzo, tuttavia le nuove domande presentate saranno ammesse con riserva.

Il Comune di Fiorano Modenese ha aderito al bando e offre la possibilità a 5 giovani di partecipare ad attività da svolgersi nella nostra comunità in ambito educativo e culturale, all’interno del progetto “Aiutare per crescere 2021”.  I 5 posti sono nelle seguenti sedi: 1 posto presso BLA, la struttura che accoglie biblioteca, ludoteca e archivio comunali; 1 posto presso Centro Giovani di Casa Corsini; 3 posti presso il Servizio Istruzione.

La durata del servizio è di 12 mesi, con un orario settimanale di 25 ore o monte ore annuo di 1.145 ore. Ad ogni giovane partecipante sarà riconosciuto un contributo di 444,30 euro mensili. La sintesi del progetto del Comune di Fiorano Modenese e ulteriori informazioni sono reperibili nella sezione dedicata al Servizio Civile Universale del sito istituzionale.

La domanda deve essere presentata online, tramite credenziali SPID.

Rinnovo del Consiglio comunale: entra Francesco Ferrari per la lista Formigine Viva

Rinnovo del Consiglio comunale: entra Francesco Ferrari per la lista Formigine VivaÈ Francesco Ferrari il consigliere comunale che entra nel civico consesso formiginese a seguito delle dimissioni di Paolo Vacondio, nominato assessore dal Sindaco Maria Costi nei giorni scorsi. Francesco Ferrari, nato nel 1997, formiginese, ha conseguito la laurea in ingegneria gestionale, da molto tempo è attivo in diverse realtà di volontariato. Il nuovo consigliere farà il suo esordio nella prossima seduta prevista per il 24 febbraio.

 

Bullismo, Bargi (Lega): “Cosa si aspetta ad introdurre l’app Convy school”?

Bullismo, Bargi (Lega): “Cosa si aspetta ad introdurre l’app Convy school”?“Cosa pensa la Regione dell’applicazione del progetto “Convy school” (la App per scuole e studenti che  contrasta bullismo e cyberbullismo, ndr) contro il bullismo? Perché  l’Emilia-Romagna non è tra le regioni in cui si è adottato con più  convinzione il progetto? Cosa pensa di fare l’istituzione regionale  per sostenerlo e più in generale per contrastare il bullismo? A chiederlo è un’interrogazione della Lega a firma del consigliere regionale Stefano Bargi.

“La Regione Emilia-Romagna non ha ancora una normativa specifica per  la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo, pur  essendo stata più volte sollecitata anche attraverso la presentazione  di un Progetto di legge regionale del Gruppo Lega, ma potrebbe comunque sostenere valide iniziative in quella direzione – spiega il leghista – che illustra cosa è “Convy school”, ovvero  “un’applicazione che nasce nel 2020 e consente agli studenti di  segnalare in via confidenziale e riservata al referente per la  prevenzione del bullismo e del cyberbullismo dell’istituto scolastico  che ha aderito al progetto, atti vessatori e violenti rientranti in  quelle particolari forme di comportamento. Gli istituti scolastici  aderenti sono prevalentemente nelle regioni Sicilia, Puglia, Calabria  e Lombardia”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se  è a conoscenza del progetto per l’adozione dell’applicazione “Convy school” e se lo considera un valido strumento di prevenzione e  contrasto al bullismo e al cyberbullismo”. Il consigliere regionale chiede inoltre di sapere “quali sono le ragioni per cui l’Emilia-Romagna non rientra tra le regioni in cui vi è stata una maggiore adozione dell’applicazione  “Convy school”, quale sia la sua reale diffusione fra le istituzioni  scolastiche e se e in quale modo si ritiene di sostenere il progetto  “Convy school” o altre iniziative similari per la prevenzione e il  contrasto al bullismo e al cyberbullismo”.

Pnrr, protocollo Provincia – Fondazioni: sostegno e supporto ai Comuni per candidare i progetti

Pnrr, protocollo Provincia – Fondazioni: sostegno e supporto ai  Comuni per candidare i progettiSostenere Comuni e Unioni dei Comuni nell’elaborazione dei progetti da candidare ai finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). È l’obiettivo del protocollo “Italia domani – Modena” siglato oggi, venerdì 11 febbraio, tra Provincia di Modena e Fondazione di Modena, assieme a Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e Fondazione di Vignola che intende supportare sia finanziariamente, sia attraverso consulenze di esperti, con un fondo ampliabile ad oggi pari a 900 mila euro, le amministrazioni del territorio modenese nella gestione delle procedure previste dall’Unione europea relative sia ai fondi diretti che a quelli strutturali.

Per il Presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei «si tratta di un protocollo strategico che segue l’orientamento che la Provincia percorre da diversi anni, nell’ambizioso ruolo di “casa dei Comuni” intercettando le esigenze locali e mettendo a sistema importanti attori locali come le Fondazioni di Modena, Mirandola e Vignola che ringrazio per il prezioso contributo che daranno a tutto il territorio, come fanno già da anni per la crescita e lo sviluppo della nostra comunità».

Le Fondazioni opereranno in stretto raccordo con la Provincia nel supporto strategico e tecnico ai Comuni per l’accesso ai bandi del Pnrr, con Fondazione di Modena che agirà quale struttura di coordinamento tecnico amministrativo in supporto alle altre fondazioni. È prevista, inoltre, l’istituzione di una Cabina di regia composta dai rappresentanti delle fondazioni della Provincia di Modena, che presiederà ai processi di valutazione e svolgerà approfondimenti tecnici in merito alle progettualità presentate.

Per il Presidente della Fondazione di Modena Paolo Cavicchioli: «E’ la collaborazione il valore ispiratore di questo bando, che vuole stimolare la crescita delle comunità sul territorio provinciale grazie ad un’iniziativa di rete tra Fondazioni ed Enti Locali. Davanti alla complessità delle sfide attuali – prosegue Cavicchioli – le Fondazioni di Modena, Mirandola e Vignola hanno inteso unirsi in una risposta coesa, volta a incrementare la propria capacità di generare crescita, valore sociale e innovazione. Ciò sarà possibile grazie allo stretto raccordo con la Provincia di Modena e al suo ruolo di indirizzo e coordinamento dell’attività dei Comuni. L’inedita disponibilità di risorse del Pnrr rappresenta infatti per il territorio un’opportunità fondamentale verso la crescita sostenibile, che può trovare piena attuazione solo attraverso il rafforzamento delle competenze e delle reti virtuose di partenariato. Un obiettivo cruciale per il futuro delle nostre comunità, raggiungibile favorendo logiche sistemiche di progettazione».

Per la Presidente della Fondazione di Mirandola Giorgia Butturi «il Protocollo d’intesa “Italia Domani – Modena” ha una duplice valenza: far sfruttare appieno dai nostri territori le potenzialità dei finanziamenti Next Generation EU ma anche e soprattutto creare una cultura degli enti locali volta alla ricerca, al reperimento e all’ottenimento delle risorse messe a disposizione pro tempore a vario livello. Le risorse messe da noi a disposizione devono dunque innescare una miccia virtuosa per gli enti locali di riferimento di operatività consapevole e di progettualità alto livello per la risoluzione dei problemi sociali, economici ed ambientali».

Per la Presidente della Fondazione di Vignola Carmen Vandelli «oggi si è siglato un atto importante che vede le Fondazioni del territorio e la Provincia lavorare insieme, rafforzando le collaborazioni per supportare gli enti locali. Questa cooperazione rappresenta un supporto concreto alle comunità, incentiva lo sviluppo economico, contribuisce a ridurre le diseguaglianze e sarà di aiuto ai Comuni per accedere ai finanziamenti del PNRR e non solo».

Il protocollo prevede la pubblicazione di un bando “aperto” per la presentazione delle proposte di progetto da sviluppare; le proposte saranno valutate nel più breve tempo dalla presentazione, al fine di garantire massima tempestività nelle risposte agli enti presentatori, tenuto conto del rispetto delle date di scadenza dei bandi PNRR e fino all’esaurimento del finanziamento messo a disposizione.

 

IL PROTOCOLLO “ITALIA DOMANI – MODENA”  – CONTRIBUTI E PERSONALE PER FAVORIRE L’ACCESSO AI BANDI

Il protocollo “Italia domani – Modena” siglato nella sede della Provincia, venerdì 11 febbraio, tra la Provincia stessa e Fondazione di Modena, Fondazione Cassa di risparmio di Mirandola e Fondazione di Vignola, ha l’obiettivo di offrire ai Comuni e alle Unioni di Comuni un supporto alla progettazione e alla gestione degli interventi, da candidare al  Pnrr, al fine di migliorare competenze, attrarre risorse, affinare gli strumenti di gestione, sostenendo le attività che vanno dalla fase di programmazione alla stesura dei progetti esecutivi.

Grazie al contributo complessivo, al momento di 900 mila euro messo a disposizione dalle Fondazioni, sono individuate due linee di finanziamento, la prima sulla “Progettazione autonoma”, in cui le richieste di contributo per l’elaborazione di proposte progettuali finalizzate alla candidatura a bandi nell’ambito del Pnrr sono direttamente realizzate dal proponente, la seconda sulla “Progettazione assistita” che prevede l’affiancamento al proponente nel percorso di elaborazione di piani e predisposizione di progetti da parte di un advisor tecnico messo a disposizione dalle Fondazioni.

I settori di intervento delle proposte progettuali, si legge nel documento, dovranno essere coerenti con gli obiettivi strategici e programmatici previsti nelle missioni del Pnrr, in particolare con la missione uno che riguarda digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo, la missione due riguardante rivoluzione verde e transizione ecologica, la missione tre, relativa a infrastrutture per una mobilità sostenibile, la missione quattro su istruzione e ricerca e la missione cinque che si occupa di inclusione e coesione.

Per supportare i Comuni nella valutazione dei migliori percorsi di accesso ai fondi, nel primo periodo successivo all’apertura del Bando verranno organizzati iniziative finalizzate all’informazione e approfondimento sulle opportunità del Pnrr, nonché di valutazione preliminare congiunta delle progettazioni potenzialmente interessate al sostegno fornito da questo Bando.

Il bando ha natura “aperta” senza scadenza predeterminata e le proposte progettuali dovranno essere presentate utilizzando esclusivamente l’apposita modulistica che sarà resa accessibile dal sito istituzionale della Fondazione www.fondazionedimodena.it. Il bando procederà a “sportello aperto”, con la valutazione continua delle proposte presentate, al fine di garantire massima tempestività nelle risposte, tenendo conto del rispetto delle date di scadenza dei bandi Pnrr e fino all’esaurimento del finanziamento messo a disposizione.

# ora in onda #
...............