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venerdì, 11 Luglio 2025
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Cardone (Socialisti Municipalisti Sassuolo): “La sede della Pubblica Assistenza Sassuolo va comprata”

Cardone (Socialisti Municipalisti Sassuolo): “La sede della Pubblica Assistenza Sassuolo va comprata”Abbiamo avuto modo di apprezzare il servizio fornito dalla associazione di volontariato PAS, destinato al trasporto infermi  in emergenza  o di aiuto ad infermi non autosufficienti in questi ultimi dieci anni.

La presenza della Associazione è in continuità con il grande cuore sassolese sempre pronto a dare aiuto al bisogno della collettività di ogni colore e fede.

E’ stato raccolto, con forte impegno e competenza la  esperienza degli anni 70…..primo corpo volontari di Pronto Soccorso all’interno del vecchio ospedale di Sassuolo…….c’è ancora la sede nel vecchio ospedale.

La recente  nota della Associazione, partecipa la cittadinanza ,nella sua intierezza, la probabile perdita della sede operativa in località Ancora, per effetto del fallimento della proprietà del comparto edilizio facente capo ad una società immobiliare.

L’Associazione occupa la struttura in comodato d’uso gratuito.

La struttura è stata  messa all’asta dal Tribunale di Modena e l’Associazione non ha i mezzi economici per la partecipazione.

In situazioni del genere, non ci devono essere pensieri negativi  anche se fino ad oggi non ci sono segnali positivi di ogni ordine e grado , pubblici o privati, quindi  non possiamo perdere una patrimonio di conoscenze e disponibilità…..prova l’impegno profuso dalla PAS in questi anni di emergenza COVID.

Bando alle chiacchiere, il Comune deve prendere l’iniziativa è comprare  la sede con la partecipazione all’asta……i soldi ? ricordiamo l’investimento del complesso ”il Diamante”….i risparmi fiscali….e perché no la vendita di azioni Hera soggette ,in parte, a patto di sindacato, chiamato “ patto modenese” in vigore dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2023.

Sassuolo ha conferito 6.755.290 pari allo 0,30% sul totale dei diritti di voto complessivi ed il  2,91% dei diritti di voto conferiti al sindacato di voto modenese……ci sono spazi per vendere e fare una opera buona per la città.

(Mario Cardone – Socialisti Municipalisti Sassuolo)

7.463 nuovi casi Covi oggi (9/2) in regione. Calano i ricoveri ma ci sono 30 decessi

7.463 nuovi casi Covi oggi (9/2) in regione. Calano i ricoveri ma ci sono 30 decessi
foto: Italpress

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.124.393 casi di positività, 7.463 in più rispetto a ieri, su un totale di 41.876 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 15.366 molecolari e 26.510 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 17,8%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 9.930.789 dosi; sul totale sono 3.727.877 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 92,8%. Le terze dosi fatte sono 2.514.001.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/. 

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 137 (-3 rispetto a ieri, pari al -2,1%), l’età media è di 63,3 anni. Sul totale, 77 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 62,3 anni), il 56,2%; 60 sono vaccinati con ciclo completo (età media 64,6 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna superano i 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato.

Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.242 (-43 rispetto a ieri, -1,9%), età media 74,2 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 7 a Piacenza (+1), 16 a Parma (+1); 11 a Reggio Emilia (+1); 24 a Modena (+1); 34 a Bologna (-6); 12 a Imola (+1); 8 a Ferrara (-2); 7 a Ravenna (invariato); 3 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (+1); 12 a Rimini (-1).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 36,8 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.536 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 228.540), seguita da Reggio Emilia (993 su 123.712) e Modena (913 su 175.608); quindi Parma (788 su 91.237), Ravenna (746 su 103.143), Ferrara (682 su 75.810) e Rimini (668 su 111.926); poi Forlì (340 su 53.578), Cesena (338 su 63.783), Piacenza (271 su 62.060) e infine il Circondario Imolese con 188 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 34.996.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 124.928 (-4.685). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 122.549 (-4.639), il 98,1% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 12.118 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 984.045.

Purtroppo, si registrano 30 decessi:

  • 4 in provincia di Parma (due donne di 78 e 89 anni e due uomini di 84 e 85 anni)
  • 4 in provincia di Reggio Emilia (due donne di 78 e 93 anni e due uomini di 75 e 88 anni)
  • 5 in provincia di Modena (tre donne di 70, 80 e 92 anni e due uomini di 87 e 93 anni)
  • 8 in provincia di Bologna (sei donne delle quali una di 77, una di 84, due di 86, una di 92 e una di 94 anni e due uomini di 84 e 90 anni)
  • 3 in provincia di Ferrara (tutti uomini di 67, 85 e 92 anni)
  • 2 in provincia di Ravenna (entrambi uomini di 88 anni)
  • 2 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 92 anni e un uomo di 64 anni)
  • 2 i decessi di persone residenti fuori regione, entrambi uomini di 67 anni, i cui decessi sono stati registrati dall’Ausl di Piacenza e di Modena.

Non si registrano decessi in provincia di Piacenza, Rimini e nel Circondario Imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 15.420.

Una palestra “Green” e accessibile a Magreta

Una palestra “Green” e accessibile a MagretaIl Comune di Formigine ha ricevuto un contributo di 200mila euro dalla Fondazione di Modena per la ristrutturazione della palestra Ferraguti di Magreta.

L’attuale edificio è stato realizzato nei primi anni Settanta e si trova vicino al circolo ricreativo della frazione e al campo da calcio. Nonostante una prima ristrutturazione nel 2008, la palestra presenta diverse problematicità che ne disincentivano l’utilizzo. Ecco allora che il progetto punta a riqualificare l’esistente, rendendo la struttura ad elevata qualità architettonica, funzionale e confortevole, con bassi costi di gestione e di manutenzione. Un centro aggregativo vero e proprio, dunque, nella convinzione, fortemente perseguita dall’Amministrazione formiginese, che lo sport svolga un ruolo determinante per l’integrazione sociale e la condivisione dei valori della convivenza civile.

In particolare, verrà migliorata l’efficienza energetica dell’edificio lavorando sia sull’involucro edilizio che sugli impianti. La zona spogliatoi, attualmente in classe D, raggiungerà la classe A4. Anche la zona palestra, grazie al cappotto esterno, migliorerà la sua classe energetica, con un risparmio totale annuo sulle spese energetiche del 41,5%. Sempre sul fronte del risparmio energetico, la zona gioco sarà illuminata da luci a led; inoltre saranno installati pannelli solari per la produzione dell’acqua calda sanitaria e del riscaldamento.

Il consumo di acqua sarà ridotto grazie all’inserimento di miscelatori temporizzati e alla realizzazione dell’impianto di ricircolo; mentre l’impianto di ventilazione meccanica migliorerà la salubrità degli ambienti, garantendo un costante ricambio d’aria e riducendo le perdite di calore.

Al fine di favorire l’accesso ai disabili, tutte le docce saranno dimensionate all’uso per disabili motori, e gli spazi spogliatoio saranno completamente ristudiati dal punto di vista distributivo, con l’intento di ricavare ambienti accessibili a tutti.

Commenta Marco Biagini, assessore allo Sport: “Eseguire interventi di riqualificazione è la soluzione più idonea per non consumare il suolo e per ridurre i consumi energetici.  A fronte di un investimento economico per la maggior parte finanziato dalla Fondazione di Modena, che ringraziamo, ridurremo l’impatto ambientale di questo edificio e realizzeremo spazi più inclusivi, dando una risposta concreta anche al tema urgente dei costi energetici e prevedendo di fare operazioni simili anche in altre strutture”.

I lavori dovrebbero iniziare quest’estate, a seguito dell’espletamento delle procedure di gara.

Accordo nazionale tra ENI Gas e Luce e le associazioni dei consumatori

Accordo nazionale tra ENI Gas e Luce e le associazioni dei consumatoriMentre il Governo prepara un “intervento di ampia portata” sulle bollette, Federconsumatori ottiene, insieme alle altre Associazioni dei consumatori riconosciute, un importante accordo con Eni Gas e Luce per la rateizzazione degli importi fatturati ai clienti.

La delibera di ARERA (n. 636/2021) disposta a fine dicembre, infatti, consentiva sì la rateizzazione, ma a condizioni fortemente svantaggiose per gli utenti finali: questi ultimi per accedere alla dilazione del pagamento, infatti, dovevano prima diventare morosi, non pagando la fattura, poi pagare il 50% dell’importo in unica soluzione e, successivamente, rateizzare in 10 mesi il restante 50%. Soluzione che, di fatto, prevede unicamente la rateizzazione dell’aumento, che a gennaio è stato del 55% per l’energia elettrica e del 41,8% per il gas.

Tale rateizzazione è consentita per le fatture emesse dal 1 gennaio al 30 aprile 2022.

L’accordo raggiunto con Eni Gas e Luce, invece, permette ai cittadini di rateizzare l’intero importo della bolletta, senza divenire morosi e senza anticipare il pagamento del 50% della fattura. A seconda dell’importo delle fatture, il pagamento potrà essere suddiviso da 10 a 18 rate.  Inoltre, grazie al “filo giallo”, un canale diretto tra le Associazioni e Eni, sarà possibile valutare anche soluzioni che rispondano alle esigenze specifiche degli utenti, da una rateizzazione più breve all’estensione dell’applicazione di tale accordo anche alle fatture di dicembre.

L’efficacia di quanto previsto dall’accordo sarà monitorata al fine di rimodulare le condizioni a seconda delle esigenze degli utenti, nell’ambito di un tavolo permanente di discussione e confronto tra le Associazioni dei consumatori e l’azienda.

“quello appena raggiunto è un accordo importante, che segna una apprezzabile volontà di venire incontro alle esigenze dei cittadini da parte dell’azienda, di più di quanto non abbiano fatto finora ARERA e il Governo.” afferma Michele Carrus, Presidente Federconsumatori.

Ci auguriamo che questa intesa segni la pietra d’angolo per la costruzione di accordi con tutte le aziende di energia elettrica e gas, a partire dalle multiutilities a partecipazione pubblica. Alcune aziende sul territorio si sono già mosse in questa direzione, ad esempio Hera, Iren, Aimag/Sinergas).

 

Quasi 8.400 utenti nel 2021 all’ufficio Servizi Sociali di Sassuolo

Quasi 8.400 utenti nel 2021 all’ufficio Servizi Sociali di Sassuolo8.399 utenti si sono rivolti agli sportelli dell’ufficio Servizi Sociali per un totale di 9.305 richieste. E’ questo il bilancio dei Servizi Sociali per il 2021 in cui naturalmente la pandemia da Covid-19 l’ha fatta da padrone. Degli 8.399 utenti che si sono rivolti agli uffici di via Rocca, la maggior parte è italiana (5512), mentre 2887 è di origine straniera.

I servizi per i quali gli utenti si sono rivolti maggiormente in via Rocca, in un anno caratterizzato dalla pandemia, sono stati  “Bonus Sociali”, con 1.944 richieste, e “Contatti per progetti assistenziali” con 2.080 richieste.

Nel primo caso (bonus sociali) le domande sono state equamente distribuite nel corso dell’anno, con picchi di richieste a Giugno (197) e a Settembre (195). Così come le richieste relative ai Progetti Assistenziali che hanno subito picchi a Febbraio (198), Luglio (201) ed a Ottobre (197). Relativamente alto anche il numero di richieste di informazioni per il “Fondo Affitto” (710) particolarmente concentrate a Giugno (133 richieste) e Luglio (102); abbondantemente sotto le cento unità nei restanti mesi dell’anno con un minimo di 22 ad Agosto ed un massimo di 76 a Marzo.

810 le richieste di informazioni per servizi ad anziani e disabili, con il picco massimo raggiunto a Maggio (92) ed il minimo ad Agosto (52).

606, invece, le richieste relative all’assegno di maternità o di contributi per nucleo famigliare numeroso, con il picco massimo raggiunto a Marzo (142) ed il minimo ad Agosto (20).

178 in tutto il 2021 le richieste per “Reddito di cittadinanza/emergenza”, con il picco massimo raggiunto a Settembre (42) e nessuna richiesta pervenuta nel mese di Marzo.

Per quanto riguarda, invece, il neoistituito “Reddito di Libertà”, attivo da Novembre 2021, le richieste pervenute agli uffici di via Rocca sono state complessivamente 16: 9 a novembre e 7 a dicembre.

Ecco il decalogo Youz: le dieci proposte di ragazze e ragazzi che la Regione si impegna a realizzare

Ecco il decalogo Youz: le dieci proposte di ragazze e ragazzi che la Regione si impegna a realizzareMobilità sostenibile, transizione ecologica, nuovi lavori, startup innovative, cultura, spazi giovanili, volontariato e diritti. Ma anche supporto psicologico, per far fronte in modo strutturato a bisogni e disagi che la pandemia non ha fatto altro che acuire.  

Il futuro lo scrivono i giovani, che disegnano l’Emilia-Romagna di domani partendo da un presente che già ora richiede interventi da attuare o da mettere in cantiere. A partire da dieci loro proposte, che la Regione si impegna a realizzare attraverso il lavoro trasversale degli assessorati coinvolti: idee emerse da ‘YOUZ’, il Forum regionale giovani, percorso di ascolto che da giugno a novembre ha coinvolto in 11 tappe – da Piacenza a Rimini – oltre 2mila ragazze e ragazzi emiliano-romagnoli under 35.

Un viaggio da che ha fatto luce su tante proposte dal basso, che trovano ora una prima sintesi nel decalogo YOUZ approvato dalla Giunta regionale. Dieci proposte selezionate in quattro aree d’azione: supporto psicologico, competenze, cultura e creatività, transizione ecologica (green).

Oltre a fondi, quasi 2 milioni di euro, per il finanziamento di progetti delle singole realtà giovanili, anch’essi decisi da loro direttamente. Anche qui, linee di intervento condivise col Forum YOUZ. Tre, in questo caso, le azioni previste: bandi per spazi che promuovano il loro protagonismo e la loro autonomia; iniziative dei ragazzi su ambiente, cultura, LGBTIQ, aggregazione, inclusione, lavoro, sport, autoimprenditorialità, digitale; e azioni di collaborazione che coinvolgano la Rete Informagiovani e i Centri per l’impiego, con l’obiettivo di ridurre la quota di NEET, i giovani che non lavorano né studiano.

Non solo, perché anche tante altre suggestioni nate dal percorso partecipato saranno utilizzate dalla Giunta per la redazione delle nuove Linee Guida regionali per le politiche giovanili.

Ad illustrare il decalogo Youz, oggi in videoconferenza stampa, sono stati il presidente Stefano Bonaccini e la vicepresidente con delega alle Politiche giovanili, Elly Schlein.

“Veniamo da due anni di forte compressione degli spazi di socialità, in particolare a danno dei giovani- affermano Bonaccini e Schlein-. Abbiamo voluto, quindi, che fossero proprio loro i protagonisti di una fase nuova, nella quale costruire un presente e un futuro diversi. Per questo, già a metà 2021 aprimmo YOUZ, uno spazio loro, nel quale siamo entrati per ascoltare e confrontarci. Da loro sono arrivate idee che ci siamo impegnati a far diventare realtà, in alcuni casi proseguendo lungo strade già aperte, se pensiamo al trasporto pubblico locale gratuito per gli studenti fino a 19 anni, da estendere agli universitari, e al supporto psicologico, da potenziare nei territori e nelle scuole. Un vero ribaltamento di paradigma: non siamo noi a dettare dall’alto le politiche giovanili, ma gli stessi giovani a fare proposte e presentare progetti, sulla base di necessità, esigenze e bisogni a cui noi diamo risposta”.

“E questo decalogo- aggiungono- tiene appunto conto di un aspetto fondamentale, quello del sostegno psicologico, sempre più necessario per arginare le conseguenze della pandemia: i giovani stanno scontando un problema vero, che intendiamo affrontare con un’azione di sistema. Apriamo davvero una fase di ricostruzione che deve essere partecipata, con ragazze e ragazzi protagonisti attivi”.

Le risorse già disponibili per la fase di avvio di YOUZ beneficeranno di ulteriori fondi, rientrando nell’ambito della progettazione relativa a Next Generation Eu, Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), Fondi strutturali e piani integrati regionali: Patto per il Lavoro e per il Clima, Programma di mandato, Strategia Regionale per lo Sviluppo sostenibile Agenda 2030.

Il decalogo

Sono 4 le macroaree in cui si articola: azioni di supporto alla sfera psicologica dei giovani, competenze, cultura e creatività, transizione ecologica.

Ecco i singoli progetti indicati da ragazze e ragazzi di YOUZ. 

-Supporto psicologico

  1. Sportelli di ascolto nelle scuole – Presenti nelle secondarie e negli enti di formazione professionale, ora verranno potenziati.
  2. Spazi Giovani, supporto psicologico gratuito – In Emilia-Romagna la rete territoriale di ascolto si struttura su 46 Spazi Giovani, all’interno del Consultori familiari, distribuiti in 38 distretti sanitari: da subito verrà estesa, un rafforzamento che proseguirà per tutto il 2022, con appositi stanziamenti e una campagna di comunicazione per informare ragazzi e famiglie di tale opportunità. Ciò permetterà il potenziamento del supporto psicologico – completamente gratuito – disponibile all’interno degli Spazi Giovani per i 14-19enni, mentre la consulenza su disturbi, comportamenti e stili di vita riguarda una fascia più ampia, estesa anche ai bambini e alle bambine delle scuole elementari, ed è disponibile pure per gli adulti di riferimento: genitori, insegnanti, educatrici/ori, allenatrici/ori sportive/i, ecc. 

-Competenze

  1. Open badge, certificazione digitale delle competenze informali – Verrà attivato un sistema di attestazione digitale delle esperienze maturate nell’ambito del volontariato e del servizio civile, e di altre ancora, in modo che possano essere inserite nel curriculum e condivise sui social, a partire da quello dedicato all’impiego, Linkedin.
  2. Carovana del cambiamento, accorciamo le distanze – Il percorso YOUZ diventerà una piattaforma aperta e stabile, attraverso un servizio mobile varato dalla Regione, uno spazio itinerante che ha l’obiettivo di unire i territori, scoprire nuovi talenti e migliorare l’accesso ai servizi e alle opportunità, garantire l’orientamento al lavoro e, in particolare, rispondere a bisogni e idee in ambito creativo e artistico. 

-Cultura e creatività

  1. Ingresso gratuito ai musei – In tutti i luoghi del Sistema museale regionale sarà valida la YoungERcard, che offre alle ragazze e ai ragazzi tra i 14 e i 26 anni l’ingresso gratuito o ridotto. E nei bandi rivolti quest’anno ai musei saranno sostenuti i progetti dedicati espressamente ai giovani, che non prevedano da parte loro di dover pagare, progetti integrati con altre offerte culturali come concerti, cinema, teatro.
  1. Piattaforma delle idee – Spazio web che permetterà ai giovani di proporre idee e progetti da sviluppare nelle imprese culturali e creative.

-Transizione ecologica (green)

  1. Ecocashback – Per i tredici Comuni dell’Emilia-Romagna con più di 50mila abitanti sono previsti finanziamenti importanti per la facilitazione e il sostegno alla mobilità dolce. Fino al 20% di questi fondi potranno essere utilizzati per iniziative che incentivano l’utilizzo della bicicletta, con premi e riconoscimenti: bonus chilometrico per gli spostamenti casa-lavoro, riduzione sia del costo di deposito bici nelle velostazioni sia di quello del bike sharing.
  2. Bike sharing e ciclopiste – Nei 194 Comuni con meno di 50mila abitanti i contributi regionali saranno destinati alla costruzione di percorsi ciclabili e alla messa in sicurezza delle strade più vicine alle scuole.
  3. Estensione del trasporto pubblico locale gratuito agli studenti universitari – Una delle richieste più forti arrivate da YOUZ: allargare agli universitari l’agevolazione già in vigore per gli studenti fino a 19 anni.
  4. Servizio civile ambientale – Ragazze e ragazzi non si limitano a chiedere, ma vogliono impegnarsi in prima persona. E infatti l’ultimo punto del decalogo è la creazione del servizio civile ambientale: una quota fino al 20% delle risorse destinate al servizio civile sarà riservata a proposte che mettono al centro la progettazione ambientale.

Le prossime tappe del percorso prevedono la redazione delle nuove Linee Guida regionali per le politiche giovanili, che dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale approderanno in Assemblea legislativa per il varo definitivo.

Supporto psicologico, il Comune di Maranello richiederà fondi supplementari alla Regione

Supporto psicologico, il Comune di Maranello richiederà fondi supplementari alla RegioneUn graduale intervento per potenziare i servizi di supporto psicologico volti a famiglie, bambini e nuovi richiedenti. Questa la proposta presentata dai gruppi di maggioranza nei confronti della Regione e approvata nell’ultimo Consiglio comunale di Maranello. Sono infatti preoccupanti i dati riguardanti l’aumento del disagio sociale con fenomeni d’isolamento e dell’utilizzo di farmaci e alcol, nonché l’incremento degli episodi di violenza domestica e di autolesionismo.

“Il tema ha una sua urgenza – spiega Davide Nostrini, consigliere di ‘Italia nel Futuro e primo firmatario dell’odg – ma è importante cercare di mettere in campo gli strumenti in armonia con quanto in essere fino ad oggi, evitando azioni singole e sporadiche. Nelle ultime settimane stiamo anche assistendo a varie iniziative rispetto all’istituzione della figura dello Psicologo di Base: un traguardo di certo molto importante, ma che avrà bisogno di una fase di sperimentazione. Ad oggi ci sentiamo di chiedere qualche fondo in più alla nostra Regione affinché l’Amministrazione comunale possa coadiuvare insieme all’azienda Usl, al Centro per le Famiglie, alle scuole, alle associazioni e ai vari enti un progressivo potenziamento di quanto di buono oggi è in funzione”.

All’interno dell’odg approvato dal Consiglio comunale anche un incentivo a proseguire le azioni messe in campo dall’Amministrazione negli ultimi mesi. “A Maranello e nel distretto c’è attenzione – continua Nostrini – lo dimostrano il nuovo sportello di ascolto presso le scuole elementari che si unisce a quelli presenti alle scuole medie e superiori, i consultori,  il servizio ‘Spazio Giovani’ dell’Ausl e anche le consulenze individuali offerte dal Centro per le Famiglie. È importante comunicare al meglio e di più ai cittadini questi strumenti”.

Nostrini fa inoltre notare come il Comune di Maranello abbia già istituito un tavolo dedicato alla prevenzione deldisagio giovanile e come “nuove risorse possano aiutare a strutturare le iniziative e ad ampliare il quadro di intervento”.

“La stessa attenzione va riservata alla nuova socialità degli anziani – conclude il consigliere di ‘Italia del Futuro’ -, colpiti anche loro duramente da un prolungato periodo privo di relazioni. I progetti di prossimità di quartiere proposti dal Comune negli ultimi mesi sono certamente da valorizzare e da far proseguire in vista anche dei mesi primaverili ed estivi, con un ritrovo delle comunità delle frazioni più frequente e utile ad instaurare relazioni solide”.

Un ultimo commento a proposito lo esprimono anche i consiglieri di maggioranza  Stefano Sala (Maranello in Testa) e Maurizia Vandelli (Pd) entrambi impegnati sulle tematiche socio-sanitarie: “Siamo molto contenti di aver contribuito all’odg proposto che ha l’obiettivo di portare a casa un risultato concreto e di valore per la comunità, specie in un momento nel quale ridisegnare i servizi territoriali è fondamentale”.

Adesione del Comune all’iniziativa Anci contro il “caro energia”

Adesione del Comune all’iniziativa Anci contro il “caro energia”Anche il Comune di Sassuolo aderisce alla manifestazione indetta dall’Anci sul tema “Energia, Covid e Bilanci dei Comuni”.

“L’Anci – ha dichiarato il Presidente Anci Decaro – ha già lanciato l’allarme settimane fa, ora noi sindaci abbiamo deciso di assumere una iniziativa ulteriore nei confronti del Governo: sono necessarie e urgenti misure di sostegno per le nostre Amministrazioni, perché il rialzo dei costi dell’energia rischia di colpire molto duramente i bilanci dei Comuni. La ricaduta sui servizi erogati ai cittadini potrebbe anche essere grave”.

Aderendo alla manifestazione, quindi, domani sera, giovedì 10 febbraio, dalle ore 20 alle ore 20,30 le luci che illuminano il “Campanone” in piazza Garibaldi verranno spente, al pari dei principali monumenti d’Italia, come segnale di richiesta d’attenzione al Governo e a tutti i Parlamentari.

 

Chiusura la Piazza del centro commerciale fioranese dal 14 al 16 febbraio

Chiusura la Piazza del centro commerciale fioranese dal 14 al 16 febbraioPer lavori di sostituzione di tubi dell’acqua di una condotta privata, è istituito il divieto di sosta con rimozione forzata di parte della Piazza del centro commerciale fioranese, in via Machiavelli, angolo via Santa Caterina, con chiusura del tratto di strada alla circolazione stradale.

Leciti dunque ingresso ed uscita dal centro commerciale su via Santa Caterina, per cui è sospeso il divieto di uscita dalla Piazza del centro commerciale appunto verso via Santa Caterina, altezza edicola.

Tale ordinanza avrà effetto dalle ore 8.00 del 14 febbraio alle ore 20.00 del 16 febbraio.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì febbraio 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì febbraio 2022Sereno, con foschie dense e nebbie al mattino nella pianura adiacente al Po e nelle valli appenniniche, in sollevamento da metà mattinata. Temperature in lieve aumento. Minime tra 1 grado delle pianure interne e 5; valori localmente inferiori in aperta campagna con deboli gelate mattutine. Massime tra 12 e 15 gradi. Venti deboli variabili sulle pianure, sud-occidentali sui rilievi. Mare quasi calmo, tendente a divenire poco mosso dalla serata.

(Arpae)

Covid, oggi (8/2) in Emilia-Romagna 4.554 nuovi casi. I guariti sono 13.090 e i casi attivi in meno 8.568

Covid, oggi (8/2) in Emilia-Romagna 4.554 nuovi casi. I guariti sono 13.090 e i casi attivi in meno 8.568
(foto: Italpress)

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.116.930 casi di positività, 4.554 in più rispetto a ieri, su un totale di 61.214 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 19.258 molecolari e 41.956 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 7,4%.

Per quanto riguarda l’autotesting con tampone rapido antigenico per l’apertura e la chiusura dell’isolamento, dall’avvio del servizio – il 19 gennaio scorso – riservato a chi ha fatto la terza dose ed è asintomatico, i tamponi caricati (a ieri) sul Fascicolo sanitario elettronico sono 26.248.

Di questi, 13.895, pari al 52,9%, riguardano cittadini che, avendo determinato la propria positività al virus SARS-CoV-2, hanno ricevuto o riceveranno la comunicazione di avvio del periodo di isolamento. Dopo 7 giorni di isolamento queste persone potranno ripetere l’autotesting e in caso di negatività caricare il risultato sempre sul Fascicolo sanitario elettronico e ottenere entro 24 ore la certificazione di fine isolamento. 12.353 sono invece i tamponi con esito negativo (il 47,1%).

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 9.910.565 dosi; sul totale sono 3.724.951 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 92,7%. Le terze dosi fatte sono 2.500.935.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento:https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/ .

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 140 (-4 rispetto a ieri, pari al -2,8%), l’età media è di 62,8 anni. Sul totale, 79 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 61,4 anni), il 56,4%; 61 sono vaccinati con ciclo completo (età media 64,6 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna superano i 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato.

Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.285 (-177 rispetto a ieri, -7,2%), età media 74,2 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 6 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 15 a Parma (+1); 10 a Reggio Emilia (-1); 23 a Modena (invariato); 40 a Bologna (-2); 11 a Imola (invariato); 10 a Ferrara (invariato); 7 a Ravenna (-1); 3 a Forlì (invariato); 2 a Cesena (-1); 13 a Rimini (invariato).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 36 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 983 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 227.004), seguita da Modena (735 su 174.695) e Parma (633 su 90.449); poi Rimini (433 su 111.258), e Ravenna (415 su 102.397); quindi Reggio Emilia (275 su 122.719), Ferrara (262 su 75.128), Cesena (240 su 63.445), Piacenza (234 su 61.789) e Forlì (224 su 53.238); infine il Circondario imolese, con 120 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 34.808.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 129.613 (-8.568). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 127.188 (-8.387), il 98,1% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 13.090 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 971.927.

Purtroppo, si registrano 32 decessi:

  • 1 in provincia di Piacenza (una donna di 94 anni)
  • 2 in provincia di Parma (una donna di 52 anni e un uomo di 84 anni)
  • 4 in provincia di Reggio Emilia (due donne di 87 e 88 anni e due uomini: uno di 79 anni, il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Modena e uno di 94 anni, il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Rimini)
  • 10 in provincia di Modena (quattro donne di 79, 88 anni, 92 anni e 95 anni, e sei uomini, rispettivamente di 57, 74, 80, 83, 84 e 90 anni)
  • 4 in provincia di Bologna (due donne, rispettivamente di 84 e 89 anni, e due uomini di 82 e 85 anni)
  • 2 in provincia di Ferrara (due uomini, di 79 e 81 anni)
  • 4 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 86 anni e tre uomini di 76, 84 e 87 anni)
  • 5 in provincia di Rimini (tre donne di 64, 86 e 89 anni e due uomini, entrambi di 88 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 15.390.

Report

Il report con l’andamento settimanale dell’epidemia in regione è disponibile al link https://regioneer.it/report-covid

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 8 casi: 6 positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare e 2 in quanto giudicati non casi Covid-19.

Giulia Pigoni: “Quale futuro per la sede della PAS?”

Giulia Pigoni: “Quale futuro per la sede della PAS?”“A quali soluzioni sta pensando il Comune di Sassuolo per la PAS Croce Blu che a marzo rischia di perdere l’attuale sede di via Ancora? Si sta valutando l’acquisto dell’immobile in questione?”. La consigliere comunale e regionale Giulia Pigoni – neo segretaria regionale di Azione Emilia-Romagna – ha presentato un’interrogazione al sindaco di Sassuolo Pierfrancesco Menani in merito al futuro della PAS Croce Blu, ente associativo attivo nel territorio dal 2008 nel settore del trasporto socio-sanitario.

La sede operativa e legale dell’associazione si trova attualmente in via Ancora, concessa in comodato gratuito. “Nel corso degli anni, grazie alla costanza e passione dei volontari e alla qualità dei servizi erogati – commenta Pigoni – la PAS sassolese si è ritagliata un ruolo molto importante nel panorama del volontariato locale, collaborando attivamente anche con le altre Pubbliche Assistenze e l’Asl di Modena”.

L’incremento costante di volontari, servizi, materiali e mezzi ha contribuito al raggiungimento dell’accreditamento regionale sanitario da parte dell’Asl, requisito oggi indispensabile per svolgere tali attività. “Non serve sottolineare come in epoca di pandemia il lavoro della PAS sia stato preziosissimo e, se possibile, ancora più rilevante dal punto di vista sociale”, nota la consigliera Pigoni.

Ora però, a causa del fallimento dell’immobiliare proprietaria della sede, il Tribunale di Modena ha messo all’asta (ad inizio marzo) proprio l’immobile occupato dalla PAS: l’associazione non è in grado di partecipare da sola all’asta e ha lanciato una richiesta di aiuto ai cittadini per trovare i fondi necessari o individuare un’altra sede dove trasferirsi. “Urge che il Comune di Sassuolo sostenga la PAS e la aiuti rapidamente a trovare una soluzione”, conclude Giulia Pigoni.

Un bollino nero sul vino? La Regione dice “No”

Un bollino nero sul vino? La Regione dice “No”“L’idea di un bollino nero per il vino è un attacco senza fondamento scientifico a uno dei nostri prodotti più rappresentativi: il vino in Italia e in Emilia-Romagna è un patrimonio economico e sociale. Ma non solo, rappresenta una varietà figlia del nostro ecosistema, anche dal punto di vista della sicurezza idrogeologica con la tutela delle colline, della nostra biodiversità, di consuetudini e tradizioni che, attraverso una bottiglia, raccontano l’identità e il lavoro quotidiano delle comunità”.

Non usa mezzi termini l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, nel bocciare l’etichetta a semaforo o NutriScore e la recente proposta di uno dei suoi ideatori di inserire anche il vino nella lista nera degli “alimenti pericolosi”.

Mammi ha rivolto un appello anche ai colleghi delle Regioni, al Governo e agli europarlamentari italiani per costruire un fronte comune nazionale a difesa degli alimenti Dop e Igp, perché l’etichettatura semaforica penalizza ingiustamente il cibo Made in Italy e alcuni prodotti di bandiera italiani ed emiliano-romagnoli tra cui il Parmigiano reggiano, il prosciutto e i salumi che secondo il NutriScore sarebbero da semaforo rosso, ovvero non salutari perché contengono sale, zuccheri e grassi in percentuale superiore a quella stabilita dalle tabelle di riferimento.

“Si tratta- continua Mammi – di un approccio semplicistico e inadeguato per stabilire il valore nutrizionale di alimenti e bevande, certamente non utilizzabile come sistema generale per informare i consumatori ed etichettare gli alimenti”.

“Serve piuttosto un impegno continuo sull’educazione alimentare delle famiglie e delle giovani generazioni- incalza l’assessore- sul consumo consapevole e moderato degli alcolici, la provenienza d’origine dei prodotti e l’attenzione alla varietà degli alimenti che si portano in tavola. Come Regione Emilia-Romagna- chiude- stiamo lavorando da tempo su questi temi, sul valore del cibo e sulla promozione dei 44 prodotti Dop e Igp, che rappresentano una parte importante del valore complessivo del nostro export, per oltre 7 miliardi di euro, di prodotti agroalimentari Made in Emilia-Romagna”.

 

 

Al via la 22° Giornata di Raccolta del Farmaco

Al via la 22° Giornata di Raccolta del FarmacoAnche quest’anno, da martedì 8 a lunedì 14 febbraio, si svolge la GRF – Giornata di Raccolta del Farmaco, una settimana in cui, nelle farmacie che aderiscono ed espongono la locandina dell’iniziativa, viene chiesto ai cittadini che sono nella possibilità di farlo di donare uno o più medicinali da banco per i bisognosi.

A Modena e provincia, la Raccolta si svolge in circa 33 farmacie, dove  sabato 12 febbraio saranno presenti i volontari di Banco Farmaceutico.

I farmaci raccolti sosterranno 18 realtà del territorio che si prendono cura dei bisognosi.

Durante l’edizione 2021, sono state raccolte 3.691 confezioni di farmaci (pari ad un valore di 27.263 €) che hanno aiutato 3.281 persone.

La GRF si svolge con il patrocinio di AIFA e in collaborazione con Cdo Opere Sociali, Federfarma, Fofi, Federchimica Assosalute, Egualia – Industrie Farmaci Accessibili e BFResearch, ed è realizzata grazie all’importante contributo incondizionato di IBSA Farmaceutici e Teva Italia e al sostegno di EG Stada Group, DOC Generici, DHL Supply Chain, Bausch&Lomb, Unico – La Farmacia dei Farmacisti S.p.A. e Gruppo Comifar.

La Raccolta è, inoltre, supportata da Responsabilità Sociale Rai, Mediafriends, La7, Sky per il sociale, e Pubblicità Progresso.

L’iniziativa è possibile grazie al sostegno di oltre 17.000 farmacisti (titolari e non) in tutta Italia che, oltre a ospitare la GRF, la sostengono con erogazioni liberali.

C’è un’emergenza che, con o senza Covid, si protrae da anni, ma con la pandemia si è aggravata: si tratta delle persone in condizione di povertà sanitaria.

Nel 2021, erano 597.560, 163.387 in più rispetto alle 434.173 del 2020.

Si è registrato, quindi, un incremento del 37,63% delle persone indigenti che hanno chiesto aiuto a 1.790 realtà assistenziali convenzionate con Banco Farmaceutico per farsi curare. Per dar loro sostegno, tali realtà hanno chiesto al Banco 980.562 confezioni di medicinali.

Attraverso la GRF, è stato possibile coprire il 47,4% del loro fabbisogno.

Per conoscere quali sono le farmacie aderenti a Modena e provincia, basta consultare il link: https://www.bancofarmaceutico.org/chi-siamo/farmacie/modena

Emergenza casa: il Comune di Formigine in cerca di alloggi

Emergenza casa: il Comune di Formigine in cerca di alloggiNel corso degli ultimi sei mesi sono state 145 le famiglie formiginesi ad avere ricevuto contributi per il pagamento dell’affitto; il disagio abitativo, infatti, si sta rivelando la vera emergenza sociale, sul territorio distrettuale e non solo. Proprio all’Unione dei Comuni del Distretto ceramico sono conferiti i servizi sociali che, in totale, hanno aiutato (sempre negli ultimi sei mesi) 674 famiglie con una somma in contributi per gli affitti che raggiunge quasi un milione di euro.

A questi, si aggiungono ulteriori 60mila euro deliberati con l’ultima variazione di bilancio, che vanno a implementare il fondo formiginese per “l’agenzia casa”, lo strumento con il quale il Comune fa da garante per i cittadini che, durante la pandemia, hanno attraversato momenti di difficoltà economica.

Nonostante questi finanziamenti economici, la carenza vera e propria sta negli alloggi, difficili da trovare. È sempre attivo (anche nei Comuni di Fiorano e Maranello) l’avviso pubblico per i proprietari di appartamenti disponibili a fare i contratti di locazione con il Comune (attraverso Acer), con queste rilevanti garanzie: pagamento regolare dell’affitto pattuito in due rate semestrali anticipate, rilascio dell’alloggio entro il termine stabilito dal contratto e nelle condizioni iniziali, pagamento delle spese condominiali in caso di inadempienza dell’inquilino.

Ricordiamo inoltre altre due misure volte a limitare il disagio abitativo. La prima riguarda la possibilità di rinegoziare i canoni di locazione, grazie al fondo regionale che va a integrare la riduzione concordata tra il proprietario e l’affittuario.

La seconda riguarda la presenza, nei locali del Tribunale di Modena, dello Sportello informativo unico per intercettare le persone interessate da un procedimento prima dell’udienza di convalida ed evitare, se possibile, l’esecutività sfruttando le opportunità offerte dai fondi di morosità incolpevole o altre contribuzioni e, non ultimo, favorire la conciliazione tra le parti.

 

Sono 402 i pazienti Covid positivi ricoverati, a lunedì 7 febbraio, negli ospedali modenesi

Sono 402 i pazienti Covid positivi ricoverati, a lunedì 7 febbraio, negli ospedali modenesi
(foto: Italpress)

Percentuale di positività, numero di nuovi casi e persone esaminate ancora in calo. In lieve aumento il numero dei ricoveri quotidiani: a lunedì 7 febbraio, negli ospedali modenesi sono 402 i pazienti Covid positivi ricoverati.

 

ANDAMENTO GENERALE

Casi

Il totale di positivi segnalati a livello regionale, lunedì 7 febbraio, per la provincia di Modena è di 173.960 (erano 165.431 lo scorso 31 gennaio).

Al 7 febbraio in provincia di Modena sono accertati 16.573 (erano 23.547 il 31 gennaio, -30%) casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19.

Dei positivi attivi, 16.170 sono in isolamento domiciliare o presso altre strutture.

 

Ricoveri totali

A lunedì 7 febbraio sono 402 (erano 383 il 31 gennaio, +5%) i pazienti assistiti in regime di ricovero negli ospedali della provincia. Da report regionale risultano ricoverati 261 pazienti covid positivi in AOU, 38 all’Ospedale di Sassuolo e 103 negli ospedali a gestione Ausl.

 

Persone in isolamento domiciliare

Al 7 febbraio sono in isolamento 19.338 (erano 28.689 il 31 gennaio, -33%) persone. In particolare:

  • 16.170 (erano 23.164) persone covid positive
  • 3.168 (erano 5.525) contatti stretti di casi accertati in quarantena.

Alla luce dei dati si sottolinea la necessità di continuare a mantenere le misure di prevenzione come utilizzo di mascherine, igiene delle mani e distanziamento sociale e di proseguire nelle attività di sorveglianza e di vaccinazione.

 

 

Al via anche in Emilia-Romagna le somministrazioni di Paxlovid, la pillola anticovid

Al via anche in Emilia-Romagna le somministrazioni di Paxlovid, la pillola anticovidParte da oggi anche in Emilia-Romagna la distribuzione del Paxlovid, la pillola anticovid di Pfizer autorizzata nelle scorse settimane da Aifa.

Nella nostra regione, dunque, e nello specifico a Ferrara (base di riferimento per la consegna) la Struttura Commissariale ha consegnato 1.225 confezioni – corrispondenti ad altrettanti trattamenti. ll 60% della fornitura, quindi 735 trattamenti, sono già stati distribuiti alle singole Aziende sanitarie, e a breve è attesa un’ulteriore consegna.

Questa la ripartizione tra le Aziende sanitarie del territorio, considerato come criterio di distribuzione il numero di positivi nella settimana dal 31 gennaio al 6 febbraio 2022: 31 a Piacenza, 66 a Parma, 81 a Reggio Emilia, 102 a Modena, 144 a Bologna, 23 a Imola, 84 a Ferrara e 204 in Romagna.

“Siamo pronti anche per questa nuova sfida nella lotta al Covid- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini-. Da oggi nelle nostre strutture sanitarie comincia la distribuzione secondo precise indicazioni organizzative. Confidiamo in questa nuova terapia per i pazienti meno gravi, e intanto proseguiamo con gli altri trattamenti utilizzati”.

Paxlovid

L’antivirale Paxlovid, come spiega l’Agenzia italiana del farmaco, è indicato per il trattamento (per la durata di 5 giorni) di pazienti adulti con infezione recente da Sars-CoV-2 con malattia lieve-moderata che non hanno bisogno di ossigenoterapia e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di Covid-19 severo.

Gli altri farmaci

Il Paxlovid si aggiunge ad altre terapie utilizzate in Emilia-Romagna. Nei mesi scorsi, infatti, è iniziata la somministrazione di anticorpi monoclonali su persone affette dalla malattia: sono utilizzati un anticorpo monoclonale, il Sotrovimab in uso dal 25 novembre 2021, e due antivirali, a cui da oggi si aggiunge il Paxlovid, ovvero il Remdesivir, usato dal 10 ottobre 2020 per i pazienti ospedalizzati e dal 30 dicembre 2021 per i pazienti non ricoverati, e il Molnupiravir, anche questo in uso dal 30 dicembre 2021.

Come rileva il monitoraggio della Regione (Servizio Assistenza territoriale- Area Farmaci e Dispositivi medici), al 2 febbraio 2022 sono 8.240 i trattamenti con Remdesivir, 242 quelli con Sotrovimab e 199 quelli con Molnupiravir.

Si fermano a 1.251 quelli con Bamlanivimab, usato dal 18 marzo 2021, e a 1.066 quelli con Casirivimab, in uso dal 24 marzo 2021, in quanto non più utilizzabili nei casi di variante Omicron.

Il Sindaco ricorda Angelo Bonezzi

Il Sindaco ricorda Angelo Bonezzi“Ci lascia un pioniere dell’industria ceramica, uno di quegli uomini che con coraggio e visione seppe trasformare una terra in difficoltà come la nostra in uno dei distretti più importanti dell’intero Paese, imitato e invidiato in tutto il mondo”.

Con queste parole il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani ricorda Angelo Bonezzi, scomparso all’età di 91 anni ed i cui funerali si terranno domani, mercoledì 9 febbraio.

“All’intera famiglia – prosegue il Sindaco – ai figli Damiano, Massimo e Laura, ai tanti amici che lascia, vanno le più sentite condoglianze a nome mio, dell’intera Amministrazione comunale e di tutta la città di Sassuolo”.

Riaperto il tratto della A14 tra Castel San Pietro e Bologna San Lazzaro

Riaperto il tratto della A14 tra Castel San Pietro e Bologna San Lazzaro
immagine di repertorio

Alle ore 13 circa sull’autostrada A14 Bologna–Taranto è stato riaperto il tratto, compreso tra Castel San Pietro e Bologna San Lazzaro in direzione Bologna, temporaneamente chiuso in precedenza a causa di un incidente che ha visto coinvolti due mezzi pesanti e un’autovettura al km 24.

Attualmente, sul luogo dell’evento, il traffico transita su una sola corsia e si registrano 2 km di coda in direzione Bologna; 2 km di coda in corrispondenza dell’ex uscita obbligatoria di Castel San Pietro.

Legambiente presenta Pendolaria 2022

Legambiente presenta Pendolaria 2022Una situazione di incertezza quella in cui si trova, da quasi due anni, il sistema dei trasporti ferroviari in Italia, aggravata dalle limitazioni imposte dalla pandemia del Covid-19 con disagi dovuti al sovraffollamento dei treni e ai tagli al servizio per la malattia del personale. Ma anche un anno in cui si è tornato a parlare di investimenti e riforme, grazie alla visione di Next Generation EU e alle ingenti risorse previste dal Recovery Plan – approvato dal governo Draghi – per le infrastrutture ferroviarie e il sistema della mobilità, da realizzare entro il 2026. In generale, nel 2021, i passeggeri in circolazione si sono ridotti su tutti i treni, dell’alta velocità e Intercity (fino a -40%), a quelli regionali (-45%). Tanti i disagi che hanno vissuto i pendolari e gli studenti, per autobus e treni sovraffollati.

Segnale positivo, come nel precedente dossier, per il rinnovo del parco dei treni circolanti: nel 2021 sono arrivati 105 nuovi treni che si aggiungono ai 757 già immessi sulla rete ferroviaria. Sono poi 46 le buone pratiche in tutta Italia segnalate nel rapporto, che raccontano la voglia degli italiani di lasciare a casa l’auto. Questa l’istantanea scattata dal Rapporto Pendolaria 2022 di Legambiente, presentato questa mattina in diretta streaming su La Nuova Ecologia e sui social di Legambiente, nell’ambito della campagna itinerante Clean Cities.

Le risorse del PNRR: La missione 3 “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”, prevede 26 miliardi di euro per il trasporto ferroviario, con interventi da realizzare entro il 2026. Complessivamente sono in cantiere o finanziati 797 chilometri di nuove linee ad alta velocità, interventi di potenziamento di collegamenti trasversali, senza dimenticare l’elettrificazione della rete e l’installazione di sistemi di controllo della sicurezza su 1.635 km di rete, che porterà la percentuale di elettrificazione in Italia dal 69,5 al 77,8%. 

I ritardi da recuperare: Sono le città il cuore dei problemi della mobilità in Italia per i ritardi di infrastrutture rispetto agli altri Paesi europei, che si sono ampliati in questi anni. In Italia ci sono 248 km di metro, meno della città di Madrid (291 km). Purtroppo, nel 2019 e 2020, in Italia, non è stato inaugurato neanche un tratto di linee metropolitane e nel 2021 soli 1,7 km. Negli ultimi quattro anni abbiamo viaggiato a un ritmo di meno di 600 metri all’anno di nuove metro, lontanissimo da quanto avremmo bisogno per recuperare i problemi. Per le tranvie nessun chilometro è stato inaugurato nel 2020 e 2021, mentre 5 km erano stati inaugurati nel 2019 e 5,5 nel 2018. Negli ultimi vent’anni il nostro Paese ha continuato a investire in strade e autostrade, intercettando dal 2002 al 2019 il 60% degli investimenti. Emblematici i dati del Conto nazionale trasporti per gli interventi realizzati dal 2010 al 2019: 309 km di autostrade, 2.449 km di strade nazionali, a fronte di 91,1 chilometri di metropolitane e 63,4 km di tram.

 

La fotografia in Emilia-Romagna

La nuova programmazione 2022-2025 per la mobilità sostenibile in Emilia-Romagna appena approvato si propone di guardare alla transizione ecologica, con investimenti per 3,6 miliardi di euro nei prossimi tre anni per interventi su tre assi strategici: trasporto pubblico, mobilità elettrica e ciclopedonale, logistica e merci su ferro. Tra le note positive sono da annoverare l’elettrificazione della rete regionale per renderla completamente a zero emissioni, il completamento del ricambio del parco mezzi circolante con treni più ecologici e sicuri, e l’obiettivo di raggiungere almeno il 30% della movimentazione di merci su ferro.

Nonostante ciò, in Emilia-Romagna il sistema della mobilità attuale amplifica i problemi di grave inquinamento dell’aria, impatta sul clima e – con continui progetti stradali – aggrava il consumo di suolo e la frammentazione della biodiversità. Come già più volte sottolineato da Legambiente, occorre una strategia di radicale trasformazione che riduca le auto in circolazione ed evolva sempre di più verso una mobilità a basso impatto.

Il nodo di Bologna rappresenta il cuore del sistema ferroviario italiano, da cui si diramano linee verso le principali direttrici con flussi nazionali e locali. Questa rete va considerata quindi come risorsa da valorizzare per il servizio ferroviario pendolare e può diventare il perno di un sistema di mobilità su cui costruire le scelte urbanistiche, di servizi e di attività nel territorio provinciale.

Le risorse economiche ci sono: si possono recuperare dai sussidi all’autotrasporto, dagli introiti delle autostrade, dalla cancellazione di investimenti sbagliati, a cominciare dall’allargamento del Passante di Bologna: un’opera nemica del clima, in contrasto con le sfide da affrontare oltre che un’infrastruttura non coerente con la strategia dichiarata nel PUMS di riduzione del traffico dei veicoli a motore.

Tra le opere strategiche che guardano alla mobilità sostenibile in Emilia-Romagna, un’indiscussa priorità va quindi data al completamento del nodo del trasporto pubblico di Bologna, un disegno fatto da due sistemi tra loro integrati: il tram e il Sistema Ferroviario Metropolitano (SFM). Riguardo l’SFM il progetto è in estremo ritardo, poiché doveva essere completato nel 2011. Sintomo di questo ritardo è il grande sottodimensionamento della linea Porrettana e la mancata connessione di importanti poli attrattori come CNR, Bologna Fiere, Caab, Regione. Le nuove linee di tram, di cui la prima già finanziata, dovranno completare il disegno metropolitano con reti veloci e ad alta capienza all’interno della città.

“Riteniamo che il completamento e il potenziamento del SFM si debba realizzare nell’arco di due anni per offrire all’area bolognese, dopo diversi anni di ritardo, un’efficiente metropolitana di superficie in grado di garantire la frequenza dei convogli ai 15 minuti negli orari di punta e non oltre i 30 minuti negli orari di morbida, ampliando il servizio nell’orario notturno” – dichiara Legambiente.

Come accennato, altra priorità individuata da Legambiente è l’urgenza di potenziare e garantire l’efficienza della cosiddetta “Porrettana – cioè la linea ferroviaria Bologna-Pistoia – una delle prime linee ferroviarie del Paese e con un passato prestigioso alle spalle, che è ora ridotta ad un fantasma di sé stessa. Per promuovere la sua valorizzazione e porre fine ai disfunzionamenti e ai disagi conseguenti per studenti e lavoratori, Legambiente lancia oggi la petizione disponibile a questo link.

Un’occasione per fare luce su una situazione critica che dal 2011 ha visto una costante ed estrema riduzione delle corse giornaliere nella tratta Pistoia-Porretta, a cui non è mai conseguita una riorganizzazione del servizio con orari adeguati alle esigenze degli utenti. Inoltre, il collegamento diretto Bologna-Pistoia non esiste più da anni, con il risultato che per andare, ad esempio, dal capoluogo emiliano a Viareggio si è costretti a passare da Firenze e Pisa.

Come se non bastasse, un lungo tratto della linea che cade in provincia di Bologna è gestito dalle ferrovie toscane, che da anni chiudono Pistoia-Porretta in agosto per lavori con tempi ogni anno più lunghi (quasi due mesi nel 2021).

In definitiva, Legambiente chiede di sostenere il rilancio della linea Bologna-Pistoia perché essa rappresenta una zona potenzialmente ricchissima per il turismo escursionistico, enogastronomico e culturale, oltre che un’area dove sempre più giovani decidono di insediarsi, alla ricerca di uno stile di vita più sostenibile e diverso da quello urbano.

 

Leggi le richieste di Legambiente e firma la petizione.  Consulta di Report 2022 integrale e la videoscheda

 

Caro energia, Sunia Emilia-Romagna: L’ennesima mazzata per i cittadini.

Caro energia, Sunia Emilia-Romagna: L’ennesima mazzata per i cittadini.Si sta aggravando la condizione di molti nuclei famigliari che, anche per la situazione economica venutasi ad aggravare a causa della pandemia, in questo periodo fanno fatica a pagare l’affitto. Ne sono testimonianza i dati relativi alla crescita delle situazioni di morosità incolpevole e il numero di domande avanzate per il contributo affitto nell’ultimo anno.

A questa pesante condizione si sta sommando l’incremento dei costi legati all’aumento per le fonti energetiche dei condomini e delle abitazioni.

Le misure messe in campo dal governo, e la disponibilità di alcune aziende fornitrici a rateizzare l’aumento delle bollette per i servizi erogati, sono una parziale risposta e possono aiutare una fascia di nuclei che hanno però un reddito medio.

Resta però una fascia di famiglie che, a causa di questi aumenti per le fonti energetiche, sta davvero andando in grave difficoltà, tanto da decidere cosa non pagare con le conseguenze giuridiche del caso. È questa fascia che deve essere aiutata con l’abbattimento degli aumenti, almeno in forma parziale in ragione del reddito.

Chi sono e quanti sono questi nuclei? Sono tutte quelle famiglie che hanno un reddito Isee sotto i 17.000 euro, per questi le spese fisse per la casa si portano via oltre un terzo del reddito e a queste spese si aggiungono luce, riscaldamento acqua e gas.

Servono assolutamente misure urgenti, a sostegno di questi nuclei, superando le logiche del bonus, per intervenire progressivamente in ragione dei redditi e della loro condizione socio economica con risorse nazionali, regionali e comunali.

Il SUNIA Emilia Romagna, oltre a sostenere la necessità che siano rilanciati in tutti i distretti della nostra regione i bandi per la rinegoziazione degli affitti, grazie alle risorse destinate dalla Regione, accompagnati da una adeguata campagna di informazione, chiede unitamente alle confederazioni sindacali impegnate nella contrattazione sociale territoriale, che i Comuni costituiscano fondi con risorse adeguate per l’aiuto alle famiglie riducendo l’impatto degli aumenti delle bollette.

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