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mercoledì, 9 Luglio 2025
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Consiglio comunale a Formigine il 27 gennaio. Sei mozioni in discussione

Consiglio comunale a Formigine il 27 gennaio. Sei mozioni in discussionePrima seduta del 2022 per il Consiglio comunale di Formigine, riunito in modalità “mista”, con consiglieri e amministratori presenti al castello o collegati in videoconferenza. In apertura del consiglio verrà ratificata la surroga del consigliere dimissionario Giuseppe Merella, il cui posto verrà preso dalla seduta in oggetto da Gabriella Borbeggiani.

Residente a Corlo dal 1972, 63 anni, pensionata da poco dopo essere stata contitolare di una edicola a Formigine, impegnata nell’associazione Chernobyl che ospita nel distretto ceramico bambini bielorussi. All’ordine del giorno della riunione di consiglio poi sei mozioni presentate dai gruppi consiliari su Food delivery, sport, sportello psicologico, Bike to work, acqua pubblica e giorno del ricordo. Grazie al nuovo sistema audio video in alta definizione, la seduta sarà trasmessa sul canale YouTube del Comune di Formigine alla sezione “live”.

Imprese ancora in crescita in Emilia-Romagna

Imprese ancora in crescita in Emilia-Romagna
Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay

Un ritrovato slancio dell’economia è confermato dai dati del Registro imprese delle Camere di commercio, come emerge dall’analisi dell’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna. Dopo dodici anni di riduzione continua, la base imprenditoriale regionale ha ripreso a crescere in termini tendenziali. Si tratta di un “rimbalzo”, che segue la frenata legata al lockdown del 2020 e alla fase acuta dell’emergenza Covid (determinato probabilmente anche dalle misure governative di sostegno) che ha riportato l’insieme delle imprese attive alla dimensione del 2019.

Le imprese attive. Al termine del 2021, sono risultate 400.680 con un aumento di 2.913 unità (+0,7 per cento) rispetto al termine dello stesso trimestre del 2020. Si tratta del primo incremento registrato nel quarto trimestre dal lontano 2008, cosa che conferma l’inversione di tendenza in positivo emersa dall’inizio 2021, dopo anni di ininterrotta riduzione della base imprenditoriale. L’andamento dell’imprenditoria regionale è risultato leggermente migliore rispetto a quello riferito a livello nazionale, che ha visto le imprese attive segnare un più lieve aumento (+0,3 per cento) rispetto al quarto trimestre del 2020.

I settori di attività economica. La disaggregazione dei dati evidenzia gli effetti della pandemia, dei provvedimenti adottati a tutela delle imprese e della ripartenza.

La base imprenditoriale dell’agricoltura, silvicoltura e pesca-acquacultura si è ridotta di 671 unità (-1,2 per cento), una variazione determinata dalla prima (-717 unità, -1,4 per cento).

L’industria ha perso 109 imprese (-0,2 per cento). Nella sola manifattura il calo negli ultimi 12 mesi è stato di 112 unità (-0,3 per cento). In quest’ambito, è sostanziale l’incremento nella riparazione e manutenzione di macchine (+87 unità, +2,4 per cento). I contributi negativi sono giunti dall’industria della moda (-90 imprese), in particolare, delle confezioni (-51 unità, -1,2 per cento) e tessile (-2,9 per cento).

L’insieme del commercio all’ingrosso e al dettaglio e della riparazione di autoveicoli e motocicli ha subito una lievissima flessione (-115 unità, -0,1 per cento): a determinarla unicamente l’ingrosso (-299 unità, -0,9 per cento), mentre nel dettaglio un leggero aumento (+183 unità, +0,4 per cento), invariate le altre componenti.

Le costruzioni hanno rafforzato la tendenza positiva già avviata con una crescita di 1.605 unità nel 2021 (+2,5 per cento) grazie agli evidenti benefici degli incentivi governativi. Trainanti le imprese che effettuano lavori specializzati (+1.222 unità, +2,5 per cento), per ristrutturazioni e piccoli interventi, poi quelle impegnate nelle edificazioni (+2,4 per cento).

L’incremento del complesso dei servizi (+2.088 unità +0,9 per cento), il più ampio degli ultimi 10 anni, si deve agli altri servizi diversi dal commercio (+2.203 imprese, +1,5 per cento), il più ampio mai rilevato. Solo il settore del trasporto e magazzinaggio ha mostrato un segno rosso (-266 unità, -2,0 per cento), determinato dal trasporto terrestre (-273 unità, -2,5 per cento).

Decisa l’accelerazione delle attività professionali, scientifiche e tecniche (+498 unità, +3,0 per cento) e dell’immobiliare (+452 unità, +1,7 per cento).

A seguire, l’aggregato noleggio, agenzie di viaggio servizi di supporto alle imprese (+405 unità, +3,1 per cento).

Un segnale di ripresa è giunto dai servizi di ristorazione e alloggio (+320 unità, +1,1 per cento), che ha trovato un temporaneo allentamento delle restrizioni connesse alla pandemia: ad aumentare le prime (+346 unità, +1,4 per cento), che hanno compensato il calo delle altre attività gravate dalle difficoltà del turismo e dalla riduzione di trasferte per lavoro, fiere e congressi. In accelerazione i servizi di informazione e comunicazione (+298 imprese, +3,3 per cento), determinato da produzione di software, consulenza informatica (+161 unità, +4,4 per cento), trascinate dal ricorso allo smart working.

Bene le attività finanziarie e assicurative (+235 unità, +2,5 per cento), in ripartenza quelle artistiche, sportive, intrattenimento e divertimento (+159 unità, +2,7 per cento).

 

La forma giuridica. L’incremento tendenziale delle imprese attive al termine del 2021 è stato determinato dalle società di capitale (+3.968 unità, +4,2 per cento), il più ampio aumento in termini assoluti degli ultimi 13 anni, grazie all’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata. Va sottolineata l’eccezionale inversione di tendenza in positivo delle ditte individuali (+310 unità, +0,1 per cento), il primo incremento in più di 14 anni, mentre la perdita riferita allo stesso trimestre del 2020 era stata di ben 2.579 imprese. Le società di persone hanno mostrato invece un rallentamento della tendenza negativa (-1.301 unità, -1,8 per cento), un dato che risulta, comunque, il più contenuto degli ultimi otto anni. In riduzione (-0,7 per cento) cooperative e consorzi.

 

 

 

 

Ravazzini (PD): “La maggioranza della giunta sassolese è vacante e il sindaco non dice una parola”

Ravazzini (PD): “La maggioranza della giunta sassolese è vacante e il sindaco non dice una parola”“Sono passati oltre 20 giorni dalle dimissioni degli assessori Ruini ma i cittadini non sono ancora stati informati in merito alle intenzioni del Sindaco: siamo tutti tenuti all’oscuro sia per quanto riguarda la futura composizione della giunta che per gli indirizzi che questa amministrazione vorrà assumere per il futuro. Non solo: da quanto apprendiamo dai quotidiani locali, la giunta leghista rischia di perdere anche la vicesindaca Camilla Nizzoli e l’assessore allo sport Sharon Ruggeri, in quanto non vaccinate”, afferma Lorenzo Ravazzini, segretario PD Sassuolo.

“La maggioranza della giunta è vacante e il sindaco non dice una parola: pare davvero brancolare nel buio. Il PD di Sassuolo ritiene urgente un intervento risolutivo di questa incresciosa situazione: bisogna fare presto, perché Sassuolo e i suoi cittadini hanno bisogno di una guida e di risposte rapide.

Purtroppo l’inadeguatezza e la totale confusione in cui versa questa amministrazione, non si evincono soltanto dalle imbarazzanti questioni legate alla giunta: abbiamo appreso dalla risposta del sindaco durante la seduta del consiglio comunale, che il comune di Sassuolo non avrà fino a settembre 2022 un piano sosta. Ciò significa che piazza grande resterà deregolamentata per almeno i prossimi otto mesi: dal mancato controllo dei parcheggi per i disabili fino all’abbandono delle aree pedonali con divieto di sosta.

Piazza Martiri Partigiani, non solo è diventata negli ultimi giorni lo zimbello social del comune, ma è diventata anche l’emblema del governo sgrammaticato e inefficace di questa città”.

“Servono interventi seri e urgenti sulle politiche sociali, linee guida chiare su scuola e casa pubblica, servono iniziative fiscali che permettano dì detassare le aziende che assumono persone rimaste senza lavoro, serve una politica più coraggiosa sulle tariffe e più attenta nella gestione dei lavori pubblici – aggiunge il segretario del PD di Sassuolo.

Se il sindaco e la Lega non sono in grado di dare ai sassolesi e alla città una giunta capace di gestire l’emergenza economica, sociale e pandemica, non c’è più tempo da perdere: che si vada ad elezioni entro l’anno! In questo modo – conclude Ravazzini –  potremo dare alla città un governo autorevole, serio e competente, pronto a fronteggiare le sfide del futuro per il bene comune”.

 

 

Lotta alla cimice asiatica, il lavoro fatto sta dando buoni risultati

Lotta alla cimice asiatica, il lavoro fatto sta dando buoni risultatiLa lotta alla cimice asiatica non si ferma, e in Emilia-Romagna gli interventi di contrasto realizzati in questi anni stanno dando buoni risultati.

La vespa samurai, utilizzata per la lotta biologica, ha superato la stagione invernale e si è insediata nel territorio agricolo della regione, per riprendere l’attività anche l’anno successivo e ‘colonizzando’ circa il 37% delle uova di cimice.

E sul fronte degli aiuti per gli agricoltori dell’Emilia-Romagna per i danni ai propri raccolti, sono in liquidazione 11,5 milioni di euro di interventi compensativi per i danni da cimice previsti per il 2022, che si sommano agli 11,5 del 2021 e ai 40 milioni del 2020, per un totale di 63 milioni di euro.

Se ne è parlato questa mattina in Regione, in un importante convegno scientifico su “Cimice asiatica: risultati della ricerca in Emilia-Romagna ed esperienze a confronto”.

“Gli indennizzi sono un sostegno concreto che abbiamo ottenuto per tutto il comparto colpito da questo dannoso parassita, un aiuto fondamentale che si aggiunge all’impegno regionale col piano di lotta biologica- ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, aprendo il convegno-.  L’obiettivo del primo anno di attività era quello di insediare la vespa samurai sul territorio e questo importante risultato è stato raggiunto. Ora- ha continuato- è importante continuare anche per il 2022 le attività di rilascio della vespa, in modo da aumentare il più possibile la sua diffusione attorno e all’interno delle principali aree frutticole regionali. Continuiamo a investire nella ricerca per trovare nuove soluzioni contro le fitopatie e i parassiti che attaccano le piante da frutto”.

 

Cosa sta facendo la Regione per combattere la cimice asiatica

La Regione Emilia-Romagna ha reagito all’invasione di questa specie esotica su diversi piani. Dal punto di vista tecnico-economico ha finanziato con appositi bandi l’installazione sulle colture frutticole di reti protettive, che rappresentano a oggi il modo più efficace per ridurre i danni da cimice asiatica. Inoltre, la Regione ha puntato con forza sulla lotta biologica con l’introduzione dell’antagonista naturale della cimice, la vespa samurai (Trissolcus japonicus), e lo ha fatto partecipando a un progetto nazionale di durata triennale.

Ma la Regione ha investito anche sul futuro finanziando la ricerca scientifica. Durante il convegno di oggi sono stati presentati alcuni importanti progetti: “Cimice.net” “Halybio”, “Alien Stop” e “A&K” affrontano il problema cimice asiatica da quattro diversi punti di vista, dai mezzi di lotta al monitoraggio, dalla cattura di massa agli effetti della lotta biologica.

Nei due anni di attività (2020 e 2021) in Emilia-Romagna sono stati effettuati complessivamente 400 rilasci di vespa samurai, 300 nel primo anno e 100 nel 2021. La vespa ha dimostrato una buona capacità di insediamento e di capacità di spostarsi e colonizzare ampie porzioni di territorio. In Emilia-Romagna, inoltre, non sono stati verificati effetti negativi sulle specie non target (specie di cimici diverse da quella asiatica). I risultati significativi di contenimento non potranno essere consolidati prima di un quinquennio dall’avvio del programma.

Vaccinazioni anti-Covid: domenica 30 gennaio secondo Open day in tutta l’Emilia-Romagna riservato a bambini e ragazzi nella fascia 5-19 anni

Vaccinazioni anti-Covid: domenica 30 gennaio secondo Open day in tutta l’Emilia-Romagna riservato a bambini e ragazzi nella fascia 5-19 anniLa campagna vaccinale in Emilia-Romagna accelera con la fascia 5-19 anni. La Regione, infatti, propone un altro appuntamento speciale con la vaccinazione per proteggere bambini e ragazzi, in collaborazione con le Ausl e gli ospedali regionali: si tratta infatti di un secondo open day dedicato alla popolazione in età scolastica.

Domenica 30 gennaio in diverse fasce orarie, dal mattino al pomeriggio, bambini e ragazzi dai 5 ai 19 anni potranno dunque ricevere la somministrazione del vaccino alla presenza, nel caso dei minorenni, di un genitore o di chi ne fa le veci.  

L’accesso agli hub avverrà secondo modalità organizzative che saranno comunicate dalle Ausl sui rispettivi siti internet aziendali. Rispetto alla prima giornata, non solo è garantito almeno un centro vaccinale per ogni città capoluogo, ma è aumentato il numero complessivo di centri aperti, con una presenza significativa anche nelle province.

“L’open day di domenica 16 gennaio ha dato buoni risultati – afferma l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini – visto che siamo riusciti a somministrare 6700 dosi a bambini e ragazzi in età scolare. Lo sforzo da parte delle Aziende sanitarie per la gestione di questa macchina organizzativa – continua l’assessore – è notevole, visto che anche in provincia ci saranno molti centri aperti. Saremo ripagati del sacrificio se in tanti coglieranno questa occasione, che è un gesto di responsabilità verso se stessi e verso la comunità intera. Oltre la metà dei ragazzi in età scolastica è già vaccinata, uno su quattro ha meno di 11 anni: sono numeri che fanno ben sperare per il futuro”.

Anche stavolta in molti centri vaccinali, per venire incontro alle richieste di chiarimenti e rassicurazioni da parte dei genitori, l’equipe vaccinale sarà affiancata da pediatri e altri esperti pronti a rispondere a ogni domanda.

La popolazione in età scolastica

Complessivamente in Emilia-Romagna nella popolazione in età scolastica sono 350.124 le persone ad avere ricevuto alla mattina del 26 gennaio almeno una dose di vaccino, pari al 57,8% della platea.

Nel dettaglio, si tratta di 287.481 persone per la fascia 12-19 anni, per i quali le prenotazioni si sono aperte a giugno, pari al 87,7% della platea; 62.643 tra i più giovani (fascia 5-11 anni, che ha visto le somministrazioni iniziare il 16 dicembre) pari al 22,5% della platea.

A oggi il 93,8% della popolazione emiliano-romagnola con più di 12 anni ha ricevuto almeno una dose, mentre il 91,7% ha completato il ciclo vaccinale e le terze dosi superano i due milioni di somministrazioni.

Tutti le informazioni sono a disposizione sul sito http://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it

Treni per Modena: il Sindaco di Sassuolo scrive alla Regione

Treni per Modena: il Sindaco di Sassuolo scrive alla RegioneIl ripristino, sulla linea ferroviaria Modena – Sassuolo, dei soli treni modello ETR350 meno rumorosi ed impattanti sulla qualità della vita di chi vive in prossimità delle stazioni.

È questo quanto, in una lettera inviata a Regione, Tper, Trenitalia e Ferrovia Emilia Romagna, chiede il Sindaco di sassuolo Gian Francesco Menani a seguito di diverse segnalazioni.

“Numerose segnalazioni – chiarisce il Sindaco – che lamentano l’eccessivo rumore prodotto dal treno Pop, in particolare durante l’azione frenante  in cui produce uno stridio prolungato ed assordante, e le operazioni di cambio banco, quando si susseguono gli scarichi di aria compressa; lamentele che sono state rilevate anche da residenti di Formigine e di Modena”.

Grazie alla collaborazione di Trenitalia, Tper ed Arpae, sono state eseguite le verifiche del caso, che hanno accertato il rispetto della normativa in materia di inquinamento acustico.

“I residenti – prosegue il Sindaco – continuano però a lamentare il loro disagio per un rumore che ritengono superi la soglia della normale tollerabilità, vista la presenza di anziani e di persone che fanno turni di notte e visto, soprattutto, che la linea è in funzione dalla prima mattina fino alla tarda sera e passa a pochi metri dalle abitazioni”.

Per questi motivi il Sindaco ha inviato una lettera in cui si chiede “…la disponibilità a trovare una soluzione condivisa al problema che potrebbe essere, ad esempio, quella di continuare a fare circolare sulla linea solamente treni del modello ETR350”.

 

 

Caro bollette, Cisl: “Metano sia energia di transizione, sviluppare fotovoltaico”

Caro bollette, Cisl: “Metano sia energia di transizione, sviluppare fotovoltaico”«Sarebbe il colmo arrivare alla transizione green perdendo per strada aziende e posti di lavoro. Per questo è opportuno che nel medio periodo il gas metano sia riconosciuto come fonte energetica di transizione verso le rinnovabili».

Lo chiede il sindacato dei ceramisti Femca Cisl Emilia Centrale, preoccupato per il fermo produttivo di qualche azienda che non riesce a far fronte ai rincari dei costi energetici.

«L’intero distretto ceramico di Sassuolo-Scandiano rischia uno stop proprio nel momento in cui il mercato è fortemente positivo – avverte il segretario generale della Femca Cisl Emilia Centrale Massimo Muratori – Ma oggi fermarsi significa perdere clienti e quote di mercato che non si recupereranno più, mettendo così a rischio migliaia di posti di lavoro».

Per Muratori bisogna accelerare il percorso verso la transizione green, ma senza abbandonare subito l’utilizzo del gas metano, che copre il 52% del consumo interno lordo del sistema industriale manifatturiero dell’Emilia-Romagna.

«Questo permetterebbe anche di accedere a incentivi per riconvertire gli impianti. È altrettanto urgente – aggiunge il segretario dei ceramisti Cisl – un intervento governativo per calmierare i costi del gas e degli oneri di sistema, creando consorzi tutelati per le aziende più energivore. Inoltre occorre mettersi nella condizione di attingere dalle nostre riserve nazionali in attesa di rimettere in moto impianti di estrazione e non dipendere esclusivamente dall’estero».

In generale la Cisl sostiene che vanno ripensate le politiche energetiche del nostro Paese con una strategia di medio periodo che, oltre al metano come energia di transizione, punti a un ulteriore sviluppo del fotovoltaico e a velocizzare gli iter autorizzativi sugli impianti.

«Il sistema produttivo regionale ha già fatto molto per funzionare con meno energia, tanto che nel 2018 (ultimo dato disponibile) le fonti rinnovabili rappresentavano una quota dei consumi complessivi pari al 10,8% – sottolinea Domenico Chiatto, responsabile delle politiche ambientali ed energetiche per la segreteria Cisl Emilia Centrale –

L’Emilia-Romagna è la terza regione in Italia per fotovoltaico installato. Nel prossimo futuro è necessario sviluppare ulteriormente questa fonte, sapendo però che bisogna essere in grado di produrre le componenti necessarie per non dipendere totalmente dalla Cina.

Nel contempo – continua Chiatto – vanno velocizzati gli iter autorizzativi sugli impianti delle energie rinnovabili, troppo lunghi e non compatibili con i tempi dettati dalla transizione green.

Infine occorre che la Regione estenda il più possibile la Procedura Abilitativa Semplificata (PAS) ed elevi le soglie di applicazione della valutazione d’impatto ambientale (VIA) per gli impianti, facendo valere per quanto possibile il meccanismo del silenzio-assenso», conclude il responsabile delle politiche ambientali ed energetiche per la segreteria Cisl Emilia Centrale.

 

Prorogata la scadenza del Bando del “Servizio Civile Universale”

Prorogata la scadenza del Bando del “Servizio Civile Universale”È stata prorogata fino al prossimo 10 febbraio la scadenza del “Bando del Servizio Civile Universale” che mette a disposizione undici posti complessivi in cinque sedi diverse del Comune di Sassuolo.

C’è tempo, quindi, fino alle ore 14 di giovedì 10 febbraio 2022 per partecipare ad uno dei tre progetti, nel dettaglio:

4 posti nella sede “Progettarte e turismo” di piazzale della Rosa, servizio Sviluppo Turistico-Economico e Politiche Giovanili, progetto “Un palazzo a portata di mano 2021”

5 posti nelle sedi nidi d’infanzia “Sant’Agostino”, Parco”, “San Carlo”, servizio Istruzione, progetto “Aiutare per crescere 2021”

2 posti nella sede “Biblioteca Cionini” di via Rocca, servizio Servizi Culturali e Associazionismo, progetto “Luoghi della cultura per tutti 2021”

L’impegno richiesto dai diversi progetti di Servizio Civile Universale sopra elencati è di 25 ore settimanali retribuite con un compenso mensile di euro 444,30, per 12 mesi.

Metalmeccanici Cisl ER, Roberta Castronuovo confermata alla guida

Metalmeccanici Cisl ER, Roberta Castronuovo confermata alla guidaRoberta Castronuovo è stata confermata segretaria generale dei metalmeccanici (Fim) Cisl dell’Emilia Romagna. Lo ha deciso nel tardo pomeriggio di ieri il Consiglio regionale della categoria cislina, riunito presso la Casa della Cultura Italo Calvino di  Calderara di Reno (Bologna) per l’XI Congresso regionale della categoria. Presenti, tra gli altri, Massimiliano Nobis, segretario nazionale Fim Cisl, e Filippo Pieri, segretario generale Cisl ER.

Nata a Bologna nel luglio del ’77, due figli, laurea in scienze politiche e master in diritto del lavoro, Roberta Castronuovo è entrata per la prima volta nella Fim a Bologna nel 2002, come stagista. Dopo cinque anni, nel 2007, viene eletta nella Segreteria dei metalmeccanici Cisl dell’Area metropolitana, per poi diventarne segretaria generale nel 2019. Da settembre 2021 è segretaria generale regionale.

“Il sindacato – ha affermato la neoeletta – è il luogo dove il lavoratore deve poter trovare risposte a quesiti e bisogni. Occorre impegnarsi per poter estendere l’azione sindacale e le buone pratiche in quante più aziende possibili, a partire dall’artigianato e dalle PMI, arrivando con azioni di supporto anche nelle imprese più periferiche”.

“Nello stesso tempo – ha continuato la Castronuovo – la Fim Cisl Emilia Romagna, insieme ai propri delegati, ritiene urgente ed imprescindibile il massimo impegno per difendere e tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, rilanciando il concetto di prevenzione e sensibilizzando i lavoratori ad una coscienza individuale e collettiva che ponga al centro la tutela della persona umana, ancor prima del lavoratore”.

“Necessita – ha concluso la sindacalista – un’immediata e condivisa presa di coscienza con le aziende e le loro associazioni, possiamo e dobbiamo lavorare insieme per poter onorare la memoria di tutte quei ragazzi e quelle ragazze, quegli uomini e quelle donne che hanno perso la propria vita sul luogo di lavoro. Mai più, sono solo queste le uniche parole accettabili per parlare di queste immani tragedie”.

La Segreteria regionale dei metalmeccanici è stata completata con la conferma di Giorgio Uriti, segretario generale della Fim Emilia Centrale, e l’elezione della new entry Daniele Fippi, segretario generale della Fim Parma Piacenza.

Covid, alle imprese di Maranello 180 mila euro a fondo perduto

Covid, alle imprese di Maranello 180 mila euro a fondo perdutoAltri centomila euro di contributi a favore di 75 imprese di Maranello colpite dallo stato di emergenza legato alla pandemia. E’ la cifra che verrà stanziata dall’amministrazione comunale alle attività economiche che ne hanno fatto richiesta e ne possedevano i requisiti, nell’ambito dell’ultimo bando realizzato dal Comune, il secondo emesso negli ultimi mesi: complessivamente, i contributi a fondo perduto erogati attraverso i due bandi agli operatori economici ammontano a 180 mila euro e riguardano 141 imprese.

Anche il secondo bando è stato pensato per integrare il reddito di impresa o di lavoro autonomo delle attività economiche, come supporto per superare il periodo di crisi determinato dalla sospensione o dalla riduzione dell’attività e del calo di fatturato.
A sostegno delle imprese interessate l’amministrazione comunale ha quindi messo a disposizione centomila euro a fondo perduto, dopo un primo stanziamento di 80 mila euro erogato nei mesi scorsi.
“Con questi ulteriori fondi continuiamo a sostenere le attività produttive del territorio colpite dalla crisi pandemica”, afferma Mariaelena Mililli, assessora a commercio e attività produttive. “Abbiamo lavorato per calibrare un intervento che potesse includere anche nuove categorie e le giuste correzioni per ampliare l’estensione della misura di sostegno economico e allargare la platea dei fruitori. Il primo bando ci ha offerto la possibilità di comprendere la prima fase di difficoltà economica delle attività produttive del nostro territorio. Con il secondo è stato possibile rilevare cali del fatturato più significativi e per i quali è servito ancora di più mettere in campo ulteriori contributi che nella maggior parte dei casi è andata a vantaggio di pubblici esercizi e commercio al dettaglio”.
Delle 75 imprese destinatarie dei nuovi fondi, la maggior parte appartiene al settore dei pubblici esercizi, seguito da attività extra commercio, commercio al dettaglio, estetica e acconciatori, ricettività, artigiani, aziende agricole e agriturismo, noleggio con e senza conducente, agenzie viaggi, commercio all’ingrosso, palestre e commercio su aree pubbliche. La maggior parte di queste imprese sono di piccole dimensioni, con un fatturato che non supera i 100 mila euro, e hanno certificato una riduzione del fatturato di oltre il 75% confrontando il periodo novembre 2020-aprile 2021 con gli stessi sei mesi del periodo 2019-2020.

 

Beni per oltre 9 milioni di euro confiscati a imprenditrice di origini sassolesi, gravata da numerosi precedenti per reati di natura economico-finanziaria

Beni per oltre 9 milioni di euro confiscati a imprenditrice di origini sassolesi, gravata da numerosi precedenti per reati di natura economico-finanziariaI militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Reggio Emilia, hanno confiscato, tra le province di Milano, Rimini, Modena, Padova e Reggio Emilia, beni di un ingente patrimonio (tra i quali una villa di lusso, abitazioni e autorimesse), terreni e compendi aziendali di società operanti nei settori immobiliare e del commercio all’ingrosso di materie plastiche, per un valore complessivo di oltre 9 milioni di euro.

I beni sottoposti a vincolo sono risultati nella disponibilità di un’imprenditrice di 65 anni di origini sassolesi, attualmente agli arresti domiciliari presso una casa di cura in provincia di Como, che, negli ultimi 32 anni, è stata coinvolta, ininterrottamente, in plurime vicende penali, tanto da riportare diverse sentenze definitive di condanna per reati di natura economico-finanziaria, contro il patrimonio, l’economia e la fede pubblica (estorsione,
minaccia, calunnia, falso ideologico e materiale, evasione ed elusione fiscale, truffa, bancarotta fraudolenta, anche con il ricorso a fatture per operazioni inesistenti), commessi, anche in forma associativa, tra l’Emilia Romagna, la Lombardia, il Veneto, la Toscana e l’Umbria.
Il provvedimento di confisca da ultimo emesso dalla Sezione penale del Tribunale di Reggio Emilia, eseguito da militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna appartenenti al G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata), rappresenta l’epilogo di articolate e complesse indagini condotte, ai sensi del “Codice Antimafia”, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Reggio Emilia, all’esito delle quali è stato ricostruito il profilo soggettivo della “proposta”, connotato da una spiccata pericolosità sociale manifestatasi, tra l’altro, sotto forma di sistematiche condotte fraudolente e simulatorie ai danni dell’Erario.
È stata così ricostruita, minuziosamente, la marcata sproporzione tra i redditi, pressoché inesistenti, formalmente riconducibili alla prevenuta e al suo nucleo familiare e il patrimonio immobiliare nella sua effettiva disponibilità, composto da beni di cui l’interessata aveva di fatto la piena disponibilità per interposte persone, fisica e giuridica.
L’odierna attività testimonia l’impegno del Corpo nel contrasto alle più insidiose manifestazioni economiche che scaturiscono da condotte illecite connesse alla sistematica inosservanza delle norme penal tributarie da parte di evasori fiscali “socialmente pericolosi”.

Modifiche viabilità via Vittorio Veneto dal 27 al 29 gennaio

Modifiche viabilità via Vittorio Veneto dal 27 al 29 gennaioNei prossimi giorni sarà effettuato un intervento di manutenzione sulla pavimentazione di via Vittorio Veneto, all’altezza di via Bonincontro/vicolo Ferri.

Pertanto dalle ore 7.00 del 27 gennaio alle ore 7:00 del 29 gennaio la viabilità in via Vittorio Veneto subirà delle modifiche. Lungo tutta la strada, divieto di transito di autobus, scuolabus e veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 t (i mezzi del trasporto pubblico e gli scuolabus saranno deviati sul consueto percorso alternativo); Restringimento stradale tra via Bonincontro e Chiesa parrocchiale; divieto di transito di tutti i veicoli nella corsia riservata tra via Marconi e via S. Caterina.

Emergenza Coronavirus, l’Ausl di Modena cambia numero di telefono

Emergenza Coronavirus, l’Ausl di Modena cambia numero di telefonoNuovo recapito per il call center dedicato all’emergenza Coronavirus. Sarà attivo da oggi, mercoledì 26 gennaio, il numero verde 800 909041 attraverso il quale i cittadini potranno segnalare eventuali difficoltà rispetto alla propria situazione di isolamento. Il nuovo recapito prenderà il posto del numero 059 3963663 (che è stato reindirizzato al nuovo numero): il cambio di numerazione risponde all’esigenza di ridare piena operatività a tutti gli altri servizi telefonici dell’Azienda USL di Modena afferenti alla sede del Dipartimento di sanità pubblica che, a causa del numero elevatissimo di chiamate, divenivano irraggiungibili per il consumo di tutte le linee aziendali.

Si invita la cittadinanza a rivolgersi al numero verde solo in caso di effettiva necessità relativa alla mancata presa in carico o alla mancata ricezione di documenti.

Per necessità informative invece si invitano i cittadini a ricorrere in primo luogo al sito, dove sono raccolte tutte le informazioni in una sezione dedicata all’emergenza Coronavirus disponibile all’indirizzo www.ausl.mo.it/coronavirus, dove sono riportate in maniera dettagliata tutte le notizie sulle durate di isolamento e quarantena previste dalle normative e sulle misure in vigore. Per le informazioni sui casi di positività nelle scuole è possibile consultare sempre il sito dell’azienda USL all’indirizzo www.ausl.mo.it/coronavirus-scuola.

Per avere dettagli sui rientri dall’estero è possibile collegarsi alla pagina  www.ausl.mo.it/rientroestero

Si ricorda ai cittadini che in caso di sintomi non bisogna recarsi né in farmacia né in ospedale, ma contattare immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra.

 

 

 

Il “Carsismo nelle Evaporiti e Grotte dell’Appennino Settentrionale” scelto come candidatura italiana a Patrimonio Mondiale Unesco per il 2023

Il “Carsismo nelle Evaporiti e Grotte dell’Appennino Settentrionale” scelto come candidatura italiana a Patrimonio Mondiale Unesco per il 2023
Parco Gessi Bolognesi (foto Ente Parchi Bologna)

“Un primo passo importante per una candidatura di grande valore ambientale, oltre che storico e culturale. Siamo orgogliosi che tra tanti, il nostro territorio sia stato scelto per rappresentare l’Italia. La conferma che le aree carsiche gessose dell’Appennino emiliano-romagnolo sono un unicum che credo meriti un riconoscimento così prestigioso come quello Unesco”.

Così l’assessora regionale alla Montagna, parchi, forestazione, programmazione territoriale e paesaggistica Barbara Lori  ha commentato la notizia che il Consiglio  direttivo della Commissione nazionale italiana per l’Unesco ha deliberato come candidatura italiana alla Lista del Patrimonio Mondiale per il 2023 il “Carsismo nelle Evaporiti e Grotte dell’Appennino Settentrionale”.

La scelta è avvenuta sulla base del Dossier presentato da parte del ministero della Transizione ecologica, dopo che la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, nei giorni scorsi, aveva approvato la proposta.

“La candidatura – si legge nella motivazione – si basa sul criterio VIII della Convenzione del 1972 che fa riferimento a testimonianze straordinarie dei principali periodi dell’evoluzione della terra e riguarda una zona ricca di depositi evaporitici che generano forme carsiche, particolarmente significativa per lo studio della disgregazione del supercontinente Pangea  avvenuta circa 200 milioni di anni. L’intero complesso costituisce il primo e il più studiato carso evaporitico del mondo”.

Sette i siti interessati nelle province di Reggio Emilia, Bologna, Rimini e RavennaAlta Valle Secchia, Bassa Collina Reggiana, Gessi di Zola Predosa, Gessi Bolognesi, Vena del Gesso Romagnola, Evaporiti di San Leo, Gessi della Romagna Orientale. Aree accomunate dalla presenza di rocce che si sono formate nel corso dei millenni in seguito all’evaporazione delle acque marine che ricoprivano queste zone e alla concomitante concentrazione dei sali minerali tra cui  appunto il gesso.

Il prossimo passaggio prevede a marzo il deposito della candidatura presso il Centro del Patrimonio mondiale Unesco di Parigi. L’iter di valutazione si concluderà nell’estate del 2023 con il pronunciamento definitivo del Comitato internazionale Unesco.

Emergenza Covid: dopo settimane, nel modenese riduzione della percentuale di positività e del numero di nuovi casi

Emergenza Covid: dopo settimane, nel modenese riduzione della percentuale di positività e del numero di nuovi casi
(foto: Italpress)

Sono 349 i pazienti Covid positivi ricoverati, a lunedì 24 gennaio, negli ospedali modenesi. Nell’ultima settimana di osservazione si registra, per la prima volta dopo molte settimane, una riduzione della percentuale di positività e del numero di nuovi casi, a fronte di un aumento delle persone esaminate. Ancora in aumento il numero dei ricoveri quotidiani.

 

ANDAMENTO GENERALE

Casi

Il totale di positivi segnalati a livello regionale, lunedì 24 gennaio, per la provincia di Modena è di 150.226 (erano 130.341 lo scorso 17 gennaio).

Al 24 gennaio in provincia di Modena sono accertati 27.616 (erano 30.449 il 17 gennaio, -9%) casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19.

Dei positivi attivi, 27.267 sono in isolamento domiciliare o presso altre strutture.

 

Ricoveri totali

A lunedì 24 gennaio sono 349 (erano 308 il 17 gennaio, +13%) i pazienti assistiti in regime di ricovero negli ospedali della provincia. Da report regionale risultano ricoverati 229 pazienti covid positivi in AOU, 31 all’Ospedale di Sassuolo e 89 negli ospedali a gestione Ausl.

 

Persone in isolamento domiciliare

Al 24 gennaio sono in isolamento 34.026 (erano 35.297 il 17 gennaio, -4%) persone. In particolare:

  • 27.267 (erano 30.141) persone covid positive
  • 6.759 (erano 5.156) contatti stretti di casi accertati in quarantena.

 

Alla luce dei dati si sottolinea la necessità di continuare a mantenere le misure di prevenzione come utilizzo di mascherine, igiene delle mani e distanziamento sociale e di proseguire nelle attività di sorveglianza e di vaccinazione.

Contratto legno industria, l’accordo sull’incremento dei minimi retributivi interessa oltre 18 mila e cinquecento emiliano-romagnoli

Contratto legno industria, l’accordo sull’incremento dei minimi retributivi interessa oltre 18 mila e cinquecento emiliano-romagnoli“L’intesa garantisce ai lavoratori del settore, di cui oltre 18 mila e cinquecento in Emilia Romagna, l’adeguamento delle retribuzioni al costo della vita, ed è di certo un passo avanti, un’iniezione di ossigeno in un momento particolarmente delicato per tutti”.

Questo il commento del segretario generale della Filca Cisl ER Mauro Venulejo dopo che nell’ambito del contratto legno – industria è stato sottoscritto l’accordo tra sindacati e Federlegno per l’incremento dei minimi retributivi. Dal 1° gennaio 2020 fino alla scadenza contrattuale (31/12/2022) l’aumento per gli addetti del settore legno, mobile, sughero, boschivi e forestali sarà di 110,66 euro a parametro medio.

In Emilia Romagna il settore del legno-arredo conta quasi 3400 imprese, circa il 7,9% del totale della manifattura regionale, per un totale di 18.571 addetti, di cui 8968 nel settore legno e 9603 in quello dell’arredo, e un fatturato che supera i due miliardi e mezzo di euro.

 

 

Le pensioni di febbraio in pagamento da domani, 26 gennaio, negli uffici postali

Le pensioni di febbraio in pagamento da domani, 26 gennaio, negli uffici postaliPoste Italiane comunica che le pensioni del mese di febbraio verranno accreditate a partire da mercoledì 26 gennaio per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti dai 63 ATM Postamat disponibili in provincia, senza bisogno di recarsi allo sportello.

In continuità con quanto fatto finora e con l’obiettivo di evitare assembramenti, il pagamento delle pensioni in contanti avverrà secondo la seguente turnazione alfabetica che potrà variare in base al numero di giorni di apertura dell’Ufficio Postale di riferimento:

Pertanto, i cognomi

  • dalla A alla B mercoledì 26 gennaio
  • dalla C alla D giovedì 27 gennaio
  • dalla E alla K venerdì 28 gennaio
  • dalla L alla O sabato mattina 29 gennaio
  • dalla P alla R lunedì 31 gennaio
  • dalla S alla Z martedì 1° febbraio.

Poste Italiane ricorda inoltre che i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli Uffici Postali e che riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono richiedere, delegando al ritiro i Carabinieri, la consegna della pensione a domicilio.

Le modalità di pagamento anticipato delle pensioni hanno carattere precauzionale e sono state introdotte con l’obiettivo prioritario di garantire la tutela della salute dei lavoratori e dei clienti di Poste Italiane. È necessario indossare la mascherina protettiva, entrare nell’Ufficio Postale solo all’uscita del cliente precedente e tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno sia nelle sale aperte al pubblico.

Poste Italiane ricorda inoltre che sono diversi gli uffici postali dove è possibile prenotare il proprio turno allo sportello tramite WhatsApp. Richiedere il ticket elettronico con questa modalità è molto semplice: basterà memorizzare sul proprio smartphone il numero 3715003715 e seguire le indicazioni utili a conseguire la prenotazione del ticket. Per gli uffici abilitati alla prenotazione su WhatsApp, è stata riattivata anche la possibilità di prenotare il proprio turno allo sportello da remoto direttamente da smartphone e tablet utilizzando l’app “Ufficio Postale” oppure da pc collegandosi al sito poste.it, senza la necessità di registrarsi.

Per conoscere gli uffici abilitati alla prenotazione del ticket da remoto e per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare il numero verde 800 00 33 22.

 

Per una notte, sulla A1, chiuso il tratto tra la località Aglio e l’allacciamento con la A1 Panoramica-località La Quercia

Per una notte, sulla A1, chiuso il tratto tra la località Aglio e l’allacciamento con la A1 Panoramica-località La QuerciaPer consentire lavori di ordinaria manutenzione degli impianti nelle gallerie, dalle 21:00 di giovedì 27 alle 6:00 di venerdì 28 gennaio, sarà necessario chiudere la A1 Milano-Napoli Direttissima, in direzione di Bologna, nel tratto compreso tra Località Aglio (km 256+700) e l’allacciamento con la A1 Panoramica Località La Quercia (km 0+000).
Di conseguenza, saranno contestualmente chiuse le stazioni di Firenzuola-Mugello e Badia, in entrata verso Bologna e in uscita per chi proviene da Firenze.

Nella stessa notte, ma con orario 20:00-6:00, sarà chiusa anche l’area di servizio “Aglio est”, situata nel suddetto tratto.
Si precisa che la stazione di Barberino sarà regolarmente aperta in entrata verso Bologna e, all’altezza del km 256+700, il traffico verrà deviato dalla A1 Direttissima alla A1 Panoramica verso Bologna.
Pertanto, chi proviene da Firenze ed è diretto a Bologna, potrà utilizzare la A1 Milano-Napoli Panoramica.
In alternativa, alla chiusura della stazione di Firenzuola, si consiglia di utilizzare la stazione di Barberino, sulla A1 Milano Napoli, mentre in alternativa alla chiusura della stazione di Badia, si consiglia di utilizzare la stazione di Pian del Voglio, sulla A1 Milano Napoli.

Al fine di consentire la circolazione sulla A1 Panoramica, per chi da Firenze è diretto verso Bologna, dove al momento sono in corso lavori di ammodernamento della galleria “Montespicchio” che prevedono la chiusura della carreggiata nord fino a febbraio 2022, dalle ore 20:00 di giovedì 27 alle 7:00 di venerdì 28 gennaio, verrà chiusa la A1 Panoramica, in direzione di Firenze, nel tratto compreso tra Pian del Voglio (km 237+200) e l’allacciamento con la A1 Direttissima Località Aglio (km 255+450) e sarà contestualmente chiusa l’area di servizio “Roncobilaccio ovest”, situata all’interno del suddetto tratto.
In alternativa, chi da Bologna deve raggiungere Firenze potrà utilizzare la A1 Direttissima.

1.500.000 di dosi somministrate in provincia di Modena in 13 mesi di campagna vaccinale anti-Covid

1.500.000 di dosi somministrate in provincia di Modena in 13 mesi di campagna vaccinale anti-CovidNella giornata di ieri si è toccata, e superata, la quota di 1.500.000 di dosi di vaccino somministrate in provincia di Modena. Oltre 590mila le prime dosi, per un totale dell’85,5% della popolazione, dai 5 anni in su, vaccinata con almeno una dose (e completamente vaccinata all’83%). Sono già oltre 370mila le dosi aggiuntive, somministrate al 75,5% della popolazione eleggibile in questo momento.

“In questo ultimo periodo – dichiara Silvana Borsari, coordinatrice provinciale della Campagna di vaccinazione anti covid-19 – i nostri professionisti sanitari stanno compiendo uno sforzo grandioso per l’aumento delle vaccinazioni, la pressione della pandemia, la necessità di continuare a garantire, per quanto possibile, visite ed esami e tutti i percorsi di presa in carico delle patologie acute e croniche. Vorrei ricordare che i responsabili dei punti vaccinali e direttori di distretto, diversi membri della direzione, tutti loro svolgono turni di vaccinazione per garantire il turnover a copertura di tutte le fasce orarie, insieme ai cittadini volontari e tra essi anche gli ex dipendenti delle aziende sanitarie in pensione, che con la loro passione e le loro competenze ci stanno aiutando molto.

Continuiamo così, consapevoli che chiediamo a tutti davvero un impegno importante, per il carico continuo e quotidiano, non solo fisico ma anche mentale – conclude –: chiedo dunque anche ai cittadini di mostrare solidarietà, comprensione e vicinanza al personale al lavoro nei punti vaccinali, nei drive e nelle strutture sanitarie. Come Direzione saremo sempre grati a professionisti e volontari che in ogni momento cercano di garantire che i cittadini siano assistiti al meglio possibile”.

Calano in Emilia-Romagna i nuovi casi Covid: oggi sono 13.561 su 91.443 tamponi eseguiti

Calano in Emilia-Romagna i nuovi casi Covid: oggi sono 13.561 su 91.443 tamponi eseguiti
(foto: Italpress)

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 961.666 casi di positività, 13.561 in più rispetto a ieri, su un totale di 91.443 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 26.755 molecolari e 64.688 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 14,8% (domenica era al 29,7% ndr)

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 9.466.073 dosi; sul totale sono 3.682.277 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 91,6%. Le terze dosi fatte sono 2.174.143.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 150 (+2 rispetto a ieri, pari al +1,4%), l’età media è di 62,8 anni. Sul totale, 94 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 62,1 anni), il 62,7%; 56 sono vaccinati con ciclo completo (età media 63,8 anni).  Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna sono quasi 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato.

Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.594 (-31 rispetto a ieri, -1,2%), età media 70,2 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 8 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 18 a Parma (-2); 15 a Reggio Emilia (+1); 23 a Modena (+3); 34 a Bologna (-1); 13 a Imola (+1); 12 a Ferrara (+1); 8 a Ravenna (invariato); 4 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (-2); 12 a Rimini (invariato).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 34 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 3.105 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 195.330), seguita da Modena (2.522 su 152.748); poi Parma (1.488 su 76.575), Rimini (1.211 su 97.798) e Ravenna (1.208 su 88.018); quindi Reggio Emilia (811 su 105.144), Cesena (792 su 54.964), Ferrara (784 su 61.110) e Forlì (734 su 45.414). Infine, Piacenza (623 su 54.647) e il Circondario di Imola, con 283 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 29.918.

casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 383.976 (+7.294). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 381.232 (+7.323), il 99,3% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 6.229 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 562.841.

Purtroppo, si registrano 38 decessi:

  • 1 in provincia di Piacenza (un uomo di 85 anni)
  • 5 in provincia di Parma (due uomini di 64 e 76 anni, due donne di 82 e 92 anni e una terza donna di 71 anni il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Piacenza)
  • 2 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 88 e una donna di 89 anni)
  • 3 in provincia di Modena (due uomini di 55 e 72 anni e una donna di 65 anni)
  • 6 in provincia di Bologna (quattro uomini di 58, 79, 81 e 93 anni e due donne di 64 e 93 anni)
  • 2 nel Circondario Imolese (un uomo di 86 e una donna di 77 anni)
  • 3 in provincia di Ferrara (un uomo di 62 anni e due donne di 85 e 95 anni)
  • 8 in provincia di Ravenna (cinque uomini di 78, 79 (due), 92 e uno di 95 anni e tre donne di 84, 94 e 95 anni)
  • 3 in provincia di Forlì-Cesena (due uomini di 87 e 90 anni e una donna di 87 anni)
  • 3 in provincia di Rimini (un uomo di 58 anni il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Modena e due donne di 89 e 91 anni)
  • 2 residenti fuori dall’Emilia-Romagna i cui decessi sono stati registrati rispettivamente dalle Ausl di Modena e di Ferrara: un uomo di 63 e una donna di 83 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.849.

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi sono stati eliminati 21 casi, positivi a test antigenico, ma non confermati da tampone molecolare.

Report

Il report con l’andamento settimanale dell’epidemia in regione è disponibile al link https://regioneer.it/ac522c2x

Creare un orto tecnologico in classe

Creare un orto tecnologico in classeTorna la formazione gratuita per educatori e insegnanti al FabLab Junior, palestra dell’innovazione del Comune di Fiorano Modenese. Questa volta si tratta “Orto Tech”, percorso digitale e green per creare un orto tecnologico in classe con l’utilizzo di MicroBit e sensoristica.

Gli appuntamenti, proposti col sostegno di Fondazione di Modena, sono in programma per mercoledì 2 e mercoledì 9 febbraio dalle ore 17 alle ore 19. Le attività sono pensate principalmente per docenti ed educatori che operano nelle scuole primarie e secondarie di primo grado; posti limitati, iscrizione obbligatoria a info@casacorsini.mo.it

Il percorso prevede la presentazione software e hardware di MicroBit per imparare a misurare l’umidità del terreno in un orto didattico tramite le proprietà elettriche dell’acqua. Grazie al sensore di luminosità inserito in MicroBit si identificheranno le zone più adatte per il posizionamento delle piante nell’orto e in classe, per permettere loro una maggiore produzione di zuccheri con la fotosintesi clorofilliana. Si imparerà poi a misurare la quantità d’acqua che effettivamente evapora dalla superficie del terreno.

 

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