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mercoledì, 9 Luglio 2025
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Le industrie ceramiche italiana e spagnola a Bruxelles

Le industrie ceramiche italiana e spagnola a BruxellesNell’incontro svoltosi al Parlamento Europeo, Giovanni Savorani, Presidente di Confindustria Ceramica, e Vicente Nomdedeu, Presidente ASCER, con il Direttore ‘Energia e Ambiente’ della Direzione Generale per la Concorrenza Anna Colucci, hanno potuto rappresentare in prima persona le principali minacce per l’industria ceramica in Europa, affiancate da una serie di proposte e iniziative volte a risolvere la situazione.

Insieme ai rappresentanti di ASCER e Confindustria Ceramica, erano presenti all’incontro di Bruxelles gli eurodeputati Inmaculada Rodríguez Piñero ed Elisabetta Gualmini (rispettivamente presidente e membro dell’EPCF) e Vicente Soler (del Governo Valenciano).

Le principali questioni affrontate durante l’incontro sono state la necessità di stabilire un quadro di riferimento che consenta agli Stati membri di sostenere finanziariamente settori industriali che difficilmente possono decarbonizzare nel medio e lungo termine, creando all’interno delle linee guida sugli aiuti di Stato la possibilità agli Stati membri di sovvenzionare le tecnologie verdi, nel periodo di transizione energetica, dal momento in cui questi sono tecnicamente fattibili fino a quando non diventino economicamente sostenibili.

I rappresentanti dell’industria hanno trasferito ancora una volta la preoccupazione esistente sulla speculazione finanziaria nell’ETS europeo, e l’opportunità di limitarla per evitare che questo strumento di politica ambientale diventi un meccanismo punitivo per le imprese e che fallisca nei suoi obiettivi.

“L’esclusione del settore ceramico dai settori ammissibili è una decisione erronea e inaccettabile che nega al settore ceramico una protezione adeguata contro il carbon leakage indiretto e che, quindi, mette in pericolo le aziende ceramiche europee”, hanno indicato i due Presidenti delle Regioni europee a maggior vocazione ceramica.

“La speculazione finanziaria sul prezzo dei diritti di emissione, che ha portato il prezzo di una tonnellata di CO2 dai 33 euro di gennaio 2021 agli oltre 85 di oggi, rappresenta un danno per l’economia reale, perché sono risorse finanziarie che vengono prelevate da imprese e lavoratori, oltre che per l’ambiente, perché escludono dal mercato la produzione ceramica europea a vantaggio delle ceramiche extra-UE, che hanno livelli di sostenibilità più bassi. Una situazione che non solo non risolve il problema ambientale, ma ne apre anche uno sociale”, secondo Giovanni Savorani, presidente di Confindustria Ceramica.

“Sono soddisfatta del dialogo continuo e fattivo che in questa legislatura abbiamo instaurato con la Commissione europea – dichiara Elisabetta Gualmini, parlamentare europeo.  L’incontro con il Gabinetto Vestager chiederà ulteriori momenti di approfondimento dopo questo. Abbiamo chiesto una revisione del mercato europeo delle quote di gas clima-alteranti (sistema ETS) e l’inserimento di una clausola di revisione/salvaguardia qualora i costi per raggiungere l’obiettivo della riduzione delle emissioni superi livelli di guardia sostenibili per l’intero sistema economico. Le imprese ceramiche, spesso di piccole e medie dimensioni, contribuiscono solo per l’1% alle emissioni di CO2, eppure sono largamente colpite dalle norme europee e dalla competizione distorta che si genera a seguito della delocalizzazione delle emissioni nocive in Paesi in cui la legislazione è più morbida o assente. Occorre pensare ad aiuti e compensazioni per chi seriamente vuole affrontare la transizione ecologica, in una fase in cui i costi dell’energia elettrica sono aumentati in modo esponenziale (+572% rispetto al periodo pre-crisi). Si tratta di accompagnare le imprese a realizzare obiettivi green e non di punirle, con inevitabili ripercussioni anche sui livelli di occupazione e sui lavoratori”. Per l’eurodeputata Inmaculada Rodríguez-Piñero è molto importante portare un messaggio chiaro a Bruxelles, supportato dai dati sui problemi del settore in modo che la Commissione europea ne sia a conoscenza. “È l’unico modo, per coloro che definiscono le regole del gioco, di entrare in empatia con la situazione e agire con l’obiettivo di aiutare le nostre aziende e i nostri lavoratori a compiere una transizione verso la sostenibilità, senza lasciare indietro nessuno”, ha spiegato. “Penso che l’incontro sia stato molto positivo e abbiamo messo sul tavolo la necessità che Stati e autonomie possano collaborare con le aziende in questa complessa situazione. Continueremo con questo dialogo istituzionale a rivendicare ciò che è giusto”.

Le industrie ceramiche italiana e spagnola, alla luce della drammaticità della situazione, si attendono un significativo supporto dai rispettivi governi nazionali e risposte concrete da parte della Commissione Europea.

I due poli ceramici di Sassuolo e Castellón sono i distretti più importanti della filiera ceramica europea. Insieme, entrambe le industrie nazionali hanno fatturato quasi 9.000 milioni di euro nel 2020, generando occupazione diretta per oltre 35.000 dipendenti

Lenzotti: il piano sosta non sarà pronto fino a settembre 2022

Lenzotti: il piano sosta non sarà pronto fino a settembre 2022“Abbiamo aspettato 85 giorni prima di ricevere una risposta dal Signor Sindaco sulla questione del Piano Sosta generale e della situazione a dir poco caotica in Piazza Martiri Partigiani. E la risposta che è arrivata in Consiglio Comunale è che “Non è stata data comunicazione perché nulla è variato rispetto al piano sosta applicato dall’Amministrazione precedente che non ha fatto nulla nei cinque anni precedenti”.

Dare una risposta del genere ai cittadini, dei quali siamo portavoce, non risolve il problema del caos né del disservizio evidente e tangibile a tutti. I residenti non hanno riferimenti, i cartelli sono sbagliati, i bravi cittadini si arrangiano “andando a buon senso” (hanno pagato la tariffa del parcheggio senza chiare indicazioni). Chi ne giova da questa situazione sono i “furbi” che continuano a parcheggiare senza apporre “lo scontrino”, negli spazi pedonali, negli spazi dedicati alle motociclette e biciclette. Nulla valgono le rimostranze fatte e dette agli uffici competenti e sui social (ben visibili a tutti, e unico luogo nel quale il primo cittadino pare rispondere, talvolta in malo modo).

Anche la situazione del mercato cittadino pare incontrollata, e a fronte di questa categoria che ha cercato di capire e comprendere le dinamiche di riqualificazione, che ha pazientemente aspettato decisioni che hanno tardato ad arrivare a causa delle dinamiche pandemiche occorre rimboccarsi le maniche.

La piazza sta diventando un non luogo, una terra di nessuno anche a causa della gestione affannosa della piazza, eppure come abbiamo avuto modo di dire ormai IN MILLE MODI E IN MILLE SEDI, e come i cittadini vedono, è bella e varrebbe la pena di valorizzarla. Vedremo noi di attivarci con l’aiuto dei cittadini che ne avranno voglia di animarla, renderla fruibile presentando progetti ad hoc.

Il silenzio è segno di non aver il polso della situazione, ma d’altronde è quello che “si sente” in questi giorni in merito alla crisi dalla giunta”.

(Serena Lenzotti, consigliera PD Sassuolo)

Spettacoli dal vivo prodotti in Emilia-Romagna, un sostegno regionale per portare le rappresentazioni all’estero

Spettacoli dal vivo prodotti in Emilia-Romagna, un sostegno regionale per portare le rappresentazioni all’esteroFavorire la circuitazione internazionale, sostenendo le rappresentazioni all’estero degli spettacoli prodotti in Emilia-Romagna attraverso partnership con gli operatori dello spettacolo dal vivo, cui si offre anche una consulenza amministrativa, tecnica e logistica. Ater Fondazione ha inserito nel programma di attività per il 2022 l’obiettivo di incrementare l’esportazione di spettacoli prodotti in Emilia-Romagna.

Un bando, aperto dall’1 al 28 febbraio 2022, realizzato in coerenza con i programmi della Regione, individuerà i progetti garantendo assistenza e assumendosi parte dei costi di mobilità internazionale, come le spese di viaggio e trasporto di persone e materiali.

Le risorse disponibili per l’anno 2022 ammontano complessivamente a 145.000 euro.

I progetti devono riguardare la rappresentazione a livello internazionale di spettacoli dal vivo prodotti da operatori con sede legale o operativa in Emilia-Romagna presso teatri e spazi culturali situati fuori dai confini nazionali, in contesti internazionali riconosciuti, anche in collaborazione con la rete mondiale delle rappresentanze diplomatiche e con istituzioni e agenzie culturali nei diversi Paesi.
Il periodo di svolgimento dei progetti dovrà essere compreso tra il 15 marzo e il 31 dicembre 2022.

Potranno presentare proposte ed essere stipulati accordi con soggetti dotati di personalità giuridica formalmente costituiti (associazioni, fondazioni, cooperative, imprese) e la cui finalità istituzionale principale sia quella di produrre e promuovere spettacoli dal vivo.

Per essere ammissibile a un partenariato, il progetto dovrà avere una lettera di invito da parte del soggetto estero ospitante. Ogni proponente potrà presentare sino a un massimo di tre differenti progetti, che saranno valutati distintamente.

Come proporre i progetti
L’invito integrale a candidare progetti e tutta la modulistica necessaria sono pubblicati sul sito di Ater Fondazione. Saranno ritenute valide solo le proposte inviate in formato pdf da una casella di Posta elettronica certificata (Pec) in un’unica mail ai seguenti indirizzi: selezioni.ater@pcert.it e progetti.internazionali@ater.emr.it, dal 1 al 28 febbraio 2022 (entro le ore 23.59).

Ater Fondazione svolge inoltre un’attività di sportello destinato a tutti gli operatori culturali dell’Emilia-Romagna, allo scopo di offrire informazioni, assistenza e consulenza su diversi aspetti delle trasferte internazionali e della loro preparazione. In particolare, sarà possibile rivolgere quesiti di natura produttiva, amministrativa, tecnica, logistica e comunicativa scrivendo a progetti.internazionali@ater.emr.it.

Per i non vaccinati il rischio di morire o di finire in terapia intensiva è 36 volte maggiore rispetto a chi ha ricevuto la terza dose

Per i non vaccinati il rischio di morire o di finire in terapia intensiva è 36 volte maggiore rispetto a chi ha ricevuto la terza doseAncora una volta sono i numeri a dimostrarlo: il rischio di essere ricoverati in terapia intensiva o di morire per i non vaccinati è 36 volte maggiore rispetto a chi ha ricevuto la dose booster.

Un divario che si mantiene altissimo anche se rapportato ai vaccinati con due dosi entro i quattro mesi: rispetto a questi ultimi, i non vaccinati rischiano 33,3 volte in più di finire in terapia intensiva e 9,5 volte in più di morire.

Lo rivela il Report mensile dell’Agenzia sanitaria e sociale della Regione Emilia-Romagna, che ha analizzato l’incidenza del Covid-19 e delle sue conseguenze sul territorio nel mese di gennaio (dati al 17/01). Una miniera di numeri e analisi, che volgono tutti nella stessa direzione, confermando ciò che la scienza e la medicina da sempre sostengono: il vaccino, soprattutto se a ciclo completato e con la terza dose ricevuta, protegge dal rischio di contrarre l’infezione e, soprattutto, di contrarla in forma severa, con conseguenze che possono portare fino al decesso.

“Anche i dati di questo ultimo monitoraggio- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini– confermano quanto ormai è noto: la scelta di non vaccinarsi è molto pericolosa, perché per i non vaccinati aumentano enormemente le possibilità di essere ricoverati in ospedale, in terapia intensiva e anche di morire. Sono numeri che dovrebbero far pensare, e convincere anche i più dubbiosi a imboccare la strada del vaccino. Per tutelare l’intera comunità, ma ancor prima loro stessi: un rischio di morte 36 volte maggiore, da solo dovrebbe spingere alla vaccinazione”.

 

I numeri più significativi del Report

In particolare, lo studio analizza il rischio relativo, standardizzato per età e classe di fragilità clinica/complessità assistenziale, mostrando come i non vaccinati abbiano sempre un rischio maggiore di infezione, ricovero, ricovero in terapia intensiva e decesso rispetto a tutte le diverse categorie di vaccinati e che i vaccinati da meno di 4 mesi o che hanno effettuato la dose booster siano i più protetti.

In particolare, i non vaccinati hanno un rischio di infettarsi che va da 1,4 volte di più rispetto ai vaccinati da più di 4 mesi, a 1,9 volte maggiore rispetto ai vaccinati entro 4 mesi, fino ad arrivare a 2,7 maggiore quando confrontati con i vaccinati che hanno ricevuto la dose booster. Per i non vaccinati il rischio di essere ricoverati in ospedale è 5 volte maggiore in confronto ai vaccinati da oltre 4 mesi; 11,1 volte maggiore rispetto ai vaccinati entro i 4 mesi, fino ad arrivare a 21 volte di più in coloro che hanno ricevuto la dose booster.

E ancora, i non vaccinati rischiano di essere ricoverati in terapia intensiva 1,8 volte in più rispetto ai vaccinati da oltre 4 mesi, 33,3 volte in più rispetto ai vaccinati entro i 4 mesi, fino ad arrivare a 36 volte in più in coloro che hanno ricevuto la dose booster.

Infine, il dato che più di ogni altro parla da solo: per i non vaccinati il rischio di morire è 4,7 volte maggiore in confronto ai vaccinati da oltre 4 mesi, 9,5 volte più alto rispetto ai vaccinati entro i 4 mesi, fino ad arrivare a 36 volte in più a confronto con chi ha ricevuto la dose booster.

ll Report è disponibile sul sito dell’Agenzia, al link https://assr.regione.emilia-romagna.it/pubblicazioni/rapporti-documenti/monitoraggio-campagna-vaccini-anticovid19-rer012022

Argini del Po più sicuri: sistemazione idraulica di fiumi e torrenti, casse di espansione

Argini del Po più sicuri: sistemazione idraulica di fiumi e torrenti, casse di espansione
fiume Po (foto Paolo Panni)

Argini del Po più alti e più sicuri nel piacentino, nel reggiano e nel ferrarese. Interventi di sistemazione idraulica di rii e torrenti in Romagna e fondi aggiuntivi per il terzo stralcio della Cassa di espansione di Bagnetto, nel bolognese.

Arriva il via libera per 10 nuovi cantieri di difesa del suolo in Emilia-Romagna. La Corte dei conti ha dato il disco verde al decreto che assegna alla Regione quasi 21 milioni di euro stanziati dal Ministero della Transizione ecologica per opere che interesseranno sette province.

“Si tratta di risorse fondamentali che completano il quadro dei finanziamenti disponibili relativi a lavori già programmati, permettendone l’avvio, o che finanziano al 100% nuovi interventi- spiega Irene Priolo, assessore regionale alla Difesa del suolo e della costa-. Partiranno così opere fondamentali per la sicurezza del territorio, giudicate di priorità molto elevata proprio secondo i criteri fissati a livello nazionale per la prevenzione del rischio idrogeologico”.

Quasi la metà dei fondi (per un totale di 9 milioni 400 mila euro) è destinata all’adeguamento delle arginature maestre del Po nei comuni di Calendasco (Pc), Boretto (Re) e Ferrara. A Bologna, con l’assegnazione di 2 milioni di euro aggiuntivi, sale a 7 milioni 800 mila il totale a disposizione per un ulteriore stralcio di Cassa Bagnetto. In Romagna ben 3 milioni 350 mila euro sono destinati alla provincia di Rimini, con interventi lungo i torrenti Ventana, Marano, Uso e il rio Melo. Nel forlivese-cesenate riflettori puntati sulla sicurezza di Cesuola e Ronco, con oltre 5 milioni 100 mila euro; nel ravennate un milione di euro è previsto per il Lamone.

“Nell’individuazione dei cantieri da finanziare almeno il 20% delle risorse è stato destinato a interventi integrati, ossia finalizzati al tempo stesso sia alla mitigazione del rischio idraulico che alla tutela e al recupero degli ecosistemi e della biodiversità- conclude Priolo-. Conciliare la sicurezza idraulica con la protezione e la valorizzazione dell’ambiente è una strategia vincente, a cui ispirare sempre più le politiche regionali in materia di difesa del suolo e della costa”.

Gli interventi finanziati
Sono tre i cantieri che prenderanno il via lungo l’asta emiliana del Po, per un totale di 9 milioni 400 mila euro pronti a essere investiti da parte di Aipo. A Calendasco, nel piacentino, 2 milioni 200 mila euro serviranno per un nuovo lotto di adeguamento e rialzo della difesa spondale; a Boretto, nel reggiano, con 3 milioni e mezzo di euro si procederà alla sistemazione dell’argine maestro al fine di contrastare fenomeni di filtrazione d’acqua; a Ferrara 3 milioni 700 mila euro serviranno per realizzare la sagoma definitiva dell’arginatura da Froldo Francolino a Coronella Scutellari.
Alle opere riguardanti il Grande fiume si uniscono altri 7 cantieri sulla rete idrica minore dal valore complessivo di circa 11 milioni e mezzo di euro, tutti in capo all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.
Tra Sala Bolognese e Castello d’Argile, nel bolognese, il decreto del Ministero della Transizione ecologica assegna 2 milioni di euro per il terzo stralcio della Cassa Bagnetto, sul fiume Reno: si aggiungono i 5 milioni 800 mila già disponibili, per un totale di 7 milioni 800 mila euro.
Integrato di 1 milione di euro anche lo stanziamento per il progetto di messa in sicurezza delle località Mezzano, Villanova, Traversara sul fiume Lamone, in comune di Bagnacavallo (Ra): sale così a 2 milioni 200 mila euro la somma da investire.
Nel forlivese-cesenate, due i cantieri in programma: l’adeguamento del torrente Cesuola per proteggere la città di Cesena, con l’assegnazione di 4 milioni 400 mila euro che si sposano con il milione e mezzo già deliberato in precedenza, per complessivi 5 milioni 900 mila euro, e il sesto lotto della riqualificazione del fiume Ronco a Forlì, tra via Emilia e Magliano, a cui sono destinati 760 mila euro, a implementare il milione e mezzo già programmato, per un totale di 2 milioni 260 mila euro.
Tre, infine, le opere previste nel riminese, con l’attribuzione di 3 milioni 350 mila euro. La quota maggiore di risorse, 2 milioni di euro, è andata a rimpinguare il milione 600 mila euro disponibile per la messa in sicurezza idraulica del Centro storico di San Giovanni in Marignano, attraversato dal torrente Ventena: potrà così essere avviato un cantiere dal valore di 3 milioni 600 mila euro.
Per i primi due lotti di sistemazione del torrente Marano e del rio Melo, a Riccione, sono stati aggiudicati 500 mila euro, da aggiungere ai 300 mila già disponibili per complessivi 800 mila.
A Bellaria si prevede infine il quarto stralcio di opere per l’adeguamento del tratto urbano del torrente Uso, tra la ex Statale 16 e la foce (porto canale di Bellaria): un intervento dal valore di 1 milione e mezzo di euro, finanziato con 850.000 derivanti dal Decreto del Ministero della Transizione ecologica e da 650.000 euro già disponibili in precedenza. /

Risposta all’interrogazione di Serena Lenzotti (PD) sul piano sosta

Risposta all’interrogazione di Serena Lenzotti (PD) sul piano sostaL’interrogazione presentata nel corso del Consiglio Comunale di ieri sera era a firma di Serena Lenzotti (Partito Democratico) ed aveva ad oggetto “Piano sosta e piazza Martiri Partigiani”.

“Considerato – si legge nell’interrogazione – il grave disorientamento provocato nei cittadini dalla presenza di macchinette per il pagamento della sosta ancora attive, che inducono gli ignari automobilisti a pagare una sosta anche in assenza di uno specifico regolamento, si interrogano il Sindaco e la Giunta per sapere: se è stato affidato il Piano della Sosta di determinazione delle tariffe, se è noto il privato che si è aggiudicato l’affidamento, quali sono le tempistiche di dotazione e di attivazione; con quale strumento, regolamento, disposizione, delibera o ordinanza è stato disciplinato il piano tariffario sulla piazza da quando la stessa è stata resa accessibile per il parcheggio; perché non è stata data adeguata comunicazione a noi consiglieri comunali e alla cittadinanza che più volte ha richiesto agli uffici attraverso l’Urp ragguagli rispetto a una situazione imbarazzante (compresa la regolamentazione dei parcheggi per i residenti).

 

Ha risposto all’interrogazione il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani.

“Dalla data dell’ultima richiesta da parte del Consigliere Serena Lenzotti sul tema  non si è operativamente proseguito nell’attività che tratta della tematica in oggetto, per questioni oggettive che si sostanziano nell’attività di trasloco degli uffici tecnici, che hanno coinvolto tutto il mese di dicembre e almeno la metà del mese di gennaio 2022. L’impegno degli uffici è quello di portare a compimento l’attività per produrre il bando di affidamento dell’attività di gestione del sistema della sosta per il Comune di Sassuolo, entro la fine del mese di settembre 2022, nelle more del fatto che comunque la CUC sarà molto carica di attività ed in ogni caso è stata programmato a breve incontro operativo programmatorio con la stessa CUC proprio per gestire tutte le questioni, tra cui appunto il bando in oggetto.

Allo stato attuale il rapporto giuridico di fatto continua ad esistere con la Ditta TILL gestore dei parcometri di P.zza Martiri che continua a versare a SGP gli importi relativi alla sosta al netto dei costi di gestione tutti rendicontati.

Si precisa che nel corso del 2022, a seguito di apposita gara, si procederà a formalizzare il servizio con la ditta vincitrice. Non è stata data comunicazione perché nulla è variato rispetto al piano sosta applicato dall’Amministrazione precedente che non ha fatto nulla nei 5 anni di sua competenza”.

 

 

All’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello al via la seconda parte della rassegna di cinema d’essai

All’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello al via la seconda parte della rassegna di cinema d’essaiOtto film d’autore per altrettante serate, tra cui titoli pluripremiati passati in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e al Festival di Cannes. Da giovedì 27 gennaio a giovedì 27 aprile 2022 lo schermo dell’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello (MO) si accende per la seconda parte della rassegna di cinema d’essai, curata da ATER Fondazione in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Ingresso unico €4, abbonamento a 5 film della rassegna €10. Inizio proiezioni ore 21.

Si parte giovedì 27 gennaio in occasione della Giornata della Memoria con il film diretto da Lola Doillon “Il viaggio di Fanny” (foto) interpretato da Léonie Souchaud, Fantine Harduin, Juliane Lepoureau, Ryan Brodie e Anaïs Meiringer. Seconda Guerra Mondiale. Molte famiglie di origine ebraica perseguitate dal regime nazista, si trovano costrette ad affidare i propri bambini a piccole organizzazioni clandestine che li accudiscano e li proteggano mentre, al contempo, cercano di nascondere la loro identità Fanny, un’ebrea dodicenne, separata insieme alle sue due sorelle dai genitori, è costretta dalle circostanze a scappare dal proprio rifugio assieme a un folto gruppo di bambini, per cercare riparo in Svizzera. Il film è tratto dalla storia vera di Fanny Ben-Ami raccontata nel libro autobiografico “Le journal de Fanny”. Ingresso gratuito, in collaborazione con il Comune di Maranello.

Giovedì 3 febbraio ecco – in versione originale sottotitolata in italiano – “The French Dispatch” di Wes Anderson, con tra gli altri Timothée Chalamet, Tilda Swinton, Bill Murray, Lea Seydoux. Alla morte del direttore di una redazione, il personale pubblica un memoriale che riporta le migliori storie realizzate dal giornale nel corso degli anni: un artista condannato all’ergastolo, rivolte studentesche e un rapimento risolto da un cuoco.

Giovedì 17 febbraio arriva il nuovo capolavoro di Pedro Almodòvar, “Madres Paralelas”, per il quale Penelope Cruz ha vinto la Coppa Volpi come miglior attrice alla Mostra di Venezia 2021. Janis e Ana diventano madri lo stesso giorno, in una clinica di Madrid. Janis è una fotografa affermata, Ana un’adolescente intimorita. La nascita delle loro due bambine crea un forte legame che evolve in maniera simmetrica.

Giovedì 24 febbraio in cartellone il film francese diretto da Audrey Diwan “La scelta di Anne – L’Evenement” vincitore del Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2021. Francia, 1963. Anne ama la letteratura e ha deciso di farne un mestiere, fuggendo un destino proletario. Sui banchi è brillante, sulla pista da ballo altrettanto. Tra una birra e un twist, dribbla gli uomini che la desiderano come in un romanzo rosa. Ma Anne preferisce la letteratura alta e affonda gli occhi blu tra le pagine di Sartre e di Camus. In un ambiente e in un Paese che condanna il suo desiderio e guarda con diffidenza alla sua differenza, Anne scopre un giorno di essere incinta e privata della libertà di decidere del proprio corpo e del proprio futuro. Intanto conta le settimane e cerca disperatamente di trovare una soluzione. Bravissime protagoniste Anamaria Vartolomei, Anna Mouglalis e Sandrine Bonnaire.

Giovedì 3 marzo arriva uno dei film italiani più apprezzati della stagione: “Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo con Toni Servillo e Silvio Orlando. Un carcere ormai in degrado sta per essere chiuso. Arriva però un contrordine: 12 detenuti ed alcuni agenti di polizia penitenziaria dovranno restarci un po’ più a lungo degli altri perché la struttura che dovrebbe accogliere i detenuti non è a momento disponibile. Diventa quindi necessario gestire in modo nuovo il rapporto considerato che gran parte dell’edificio è ormai chiusa.

In occasione della Festa della Donna, martedì 8 marzo sarà proiettato – ad ingresso gratuito in collaborazione con il Comune di Maranello – il film spagnolo “Il matrimonio di Rosa” diretto dalla regista Icìar Bollaìn ed interpretato da Candela Peña, Paula Usero, Nathalie Poza e Sergi Lòpez. Rosa è una sarta che lavora nel cinema e vive a Valencia. Ha una figlia che ha avuto due gemelli e si è trasferita a Manchester ma non è propriamente felice. Suo fratello, che si sta separando dalla moglie, le affida tutte le volte che può i suoi figli mentre la sorella non ha tempo di occuparsi del loro anziano genitore che, tra l’altro, sta così bene con Rosa da voler lasciare la propria abitazione per andare a vivere insieme. Lei non regge più il carico e decide di lasciare la città per andare a riaprire il laboratorio di sartoria che fu di sua madre in una cittadina di provincia. Inoltre vuole sposarsi con la persona che ha deciso di amare di più.

Giovedì 31 marzo in programma “Nowhere Special” di Uberto Pasolini con James Norton, Daniel Lamont, Valene Kane e Eillen O’Higgins. La storia racconta di di John, un lavavetri 35enne, abbandonato dalla moglie subito dopo la nascita del figlioletto Michael. L’uomo ha dedicato tutto se stesso a crescere il piccolo, cercando di non fargli mancare nulla, e ora che il figlio ha quattro anni, John riceve una pessima notizia: gli restano pochi mesi di vita. In questo breve periodo che gli è rimasto, l’uomo si mette alla ricerca di una nuova famiglia per Michael, deciso a tutelare suo figlio dalla sua morte e determinato a dargli un futuro radioso.

In chiusura di rassegna, giovedì 7 aprile, un altro film italiano molto apprezzato da critica e pubblico: “Freaks Out” di Gabriele Mainetti con Aurora Giovinazzo, Pietro Castellitto, Fraz Rogowski, Claudio Santamaria. Nella Roma del 1943, quattro amici lavorano in un circo gestito da Israel, che sparisce nel nulla. Senza il loro capo a guidarli, Matilde, Cencio, Fulvio e Mario si sentono abbandonati e cercano una via di fuga dalla città occupata dai nazisti.

Prenotazioni via mail a auditoriumferrari@gmail.com Biglietteria aperta il mercoledì dalle 10 alle 12.30 e in concomitanza delle proiezioni cinematografiche. Nelle serate di proiezione della rassegna la biglietteria apre un’ora prima.

Zecchino d’Oro alla ricerca dei nuovi solisti

Zecchino d’Oro alla ricerca dei nuovi solistiIl festival della canzone per bambini dello Zecchino d’Oro riparte con i casting per la 65ª edizione, in programma il prossimo dicembre. Fino al 28 febbraio gli aspiranti piccoli cantanti potranno inviare i propri video provini sulla piattaforma web dedicata.

Tutti i bambini d’Italia potranno divertirsi cantando le canzoni più amate dello Zecchino d’Oro e provare a diventare gli interpreti delle canzoni in gara il prossimo anno. Nel 2021 sono state circa 3.000 le video esibizioni ricevute da Antoniano, tra le quali sono stati scelti i 17 solisti saliti sul palco della trasmissione di Rai1.

 

Partecipare è semplice: basta scegliere dalla playlist dei brani più famosi di Zecchino d’Oro il preferito, impararne il testo, cantarlo in un video della durata di un minuto e caricare il video – insieme a una breve video presentazione – sul sito di Zecchino d’Oro.

La procedura di selezione è totalmente gratuita e rivolta a tutti i bambini e le bambine tra i 3 e i 10 anni. La playlist tra cui scegliere i brani, che comprende i grandi classici come Volevo un gatto nero e Il valzer del moscerino e i successi degli ultimi anni come Custodi del Mondo e Superbabbo è disponibile sul sito casting.zecchinodoro.org. I video saranno esaminati dallo staff di Antoniano e i bambini e le bambine selezionati saranno poi riascoltati in una seconda fase di selezione. L’obiettivo non è quello di trovare vocalità straordinarie o piccoli talenti, ma gli interpreti più adatti alle canzoni in gara al prossimo Zecchino d’Oro.

Partecipare allo Zecchino d’Oro è un’occasione unica, che insegna a stare insieme, a divertirsi e impegnarsi attraverso la musica, senza rincorrere la vittoria. I bimbi prestano, infatti, la loro voce e la loro grinta alle canzoni, vere protagoniste della gara.

 

IL BANDO AUTORI – Ultimi giorni anche per gli autori, parolieri e musicisti, che abbiano nel cassetto una canzone per bambini da proporre per la 65ª edizione di Zecchino d’Oro. È prorogato fino al 13 febbraio il bando autori per la ricerca delle canzoni della prossima edizione. Regolamento e modalità di adesione sul sito di Zecchino d’Oro. Molti sono i cantautori italiani che nell’arco della storia dello Zecchino d’Oro hanno proposto canzoni divenute poi noti successi: da Lucio Dalla con Nonni Nonni a Fabio Concato con L’Ocona Sgangherona, da Frankie hi-nrg mc con Zombie Vegetariano a Simone Cristicchi con Custodi del Mondo, fino a Marco Masini che ha firmato Superbabbo, la canzone vincitrice, a dicembre 2021, dell’ultima edizione di Zecchino d’Oro.

 

Per partecipare ai casting di Zecchino d’Oro: casting.zecchinodoro.org

Per info sul bando autori: https://zecchinodoro.org/chi-siamo/bandoautori/

 

Per ulteriori informazioni: www.zecchinodoro.org – www.antoniano.it

 

Calcio: i prossimi anticipi e postici del Sassuolo

Calcio: i prossimi anticipi e postici del SassuoloLa Lega Calcio ha reso noto, qualche minuto fa, sia il calendario dei quarti di Coppa Italia che degli anticipi e dei posticipi delle prossime tre giornate di campionato.

Il Sassuolo ricomincia la stagione, dopo la pausa per le nazionali, domenica 6 febbraio alle 15 a Marassi contro la Sampdoria, prosegue giovedì 10 febbraio (alle 21, diretta Canale 5) affronta la Juventus in Coppa Italia e domenica 13 febbraio, alle 18, riceve la Roma di Josè Mourinho al Mapei Stadium.

Chiude la serie, domenica 20 febbraio, ancora alle 18, la trasferta di San Siro contro la capolista Inter.

Covid, oggi in regione 14.719 nuovi casi e 40 decessi

Covid, oggi in regione 14.719 nuovi casi e 40 decessi
Foto Paolo Righi

Oggi, 24 gennaio, in Emilia-Romagna si sono registrati 14.719 casi di positività in più rispetto a ieri, su un totale di 35.301 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 13.790 molecolari e 21.511 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 41,7%, un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 9.422.692 dosi; sul totale sono 3.678.942 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 91,5%. Le terze dosi fatte sono 2.140.070.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 148 (-4 rispetto a ieri, pari al -2,6%), l’età media è di 63 anni. Sul totale, 92 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 62,3 anni), il 62,2%; 56 sono vaccinati con ciclo completo (età media 64,2 anni).  Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna sono quasi 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato.

Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.625 (+83 rispetto a ieri, +3,3%), età media 69,7 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 9 a Piacenza (+2 rispetto a ieri), 20 a Parma (-2); 14 a Reggio Emilia (invariato); 20 a Modena (-2); 35 a Bologna (+1); 12 a Imola (invariato); 11 a Ferrara (invariato); 8 a Ravenna (-1); 4 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (-2); 12 a Rimini (invariato).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 33,9 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 3.786 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 192.242); a seguire Modena (2.264 su 150.226), Ravenna (1.873 su 86.810) e Reggio Emilia (1.595 su 104.333); quindi Rimini (1.147 su 96.587) e Ferrara (1.072 su 60.326); poi Cesena (718 su  54.172), Forlì (662 su 44.680) e Piacenza (608 su  54.024 ); infine Parma (505 su 75.091) e il Circondario di Imola con 489 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 29.635.

casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 376.703 (+8.175). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 373.930 (+8.096), il 99,3% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 6.504 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 556.612.

Purtroppo, si registrano 40 decessi:

  • 2 in provincia di Piacenza (due donne di 78 e 90 anni)
  • 7 in provincia di Parma (tre uomini di 79, 82 e 83 anni, 2 donne di 82 anni e altre due di 91 e 92 anni)
  • 3 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 80 anni e due donne di 76 e 78 anni)
  • 7 in provincia di Modena (quattro uomini di 74, 83, 88 e 106 anni e tre donne di 78, 81 e 95 anni)
  • 3 in provincia di Bologna (tre uomini di 75, 82 e 85 anni)
  • 3 in provincia di Ferrara (due uomini entrambi di 90 anni e una donna di 93 anni)
  • 4 in provincia di Ravenna (tre uomini di 56, 88 e 95 anni e una donna di 89 anni)
  • 4 in provincia di Forlì-Cesena (tre uomini di 78, 85 e 97 anni e una donna di 93 anni)
  • 7 in provincia di Rimini (quattro uomini di 68, 77, 84, 91 anni e tre donne di cui due di 74 anni e una di 84).

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.811.

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi sono stati eliminati 15 casi, positivi a test antigenico, ma non confermati da tampone molecolare.

Dal Pnrr 30 milioni di euro alla Provincia di Modena per l’edilizia scolastica superiore

Dal Pnrr 30 milioni di euro alla Provincia di Modena per l’edilizia scolastica superioreSuperano i 30 milioni di euro le risorse del Pnrr assegnate finora alla Provincia di Modena per l’edilizia scolastica superiore; risorse che potrebbero aumentare grazie ai nuovi bandi, pubblicati di recente dal Governo, ai quali la Provincia partecipa candidando nuovi progetti, tra cui la nuova sede dello Spallanzani di Vignola.

Con l’obiettivo di intercettare questi ulteriori fondi, il Consiglio provinciale ha approvato, nella seduta di lunedì 24 gennaio, l’aggiornamento della programmazione triennale che prevede 17 progetti tra cui spiccano, oltre al nuovo Spallanzani, i miglioramenti sismici al Tassoni e Corni; le riqualificazioni al Cavazzi di Pavullo, al Levi di Vignola e gli interventi su diverse palestre.

Intanto sono in corso le progettazioni e in diversi casi aggiudicazione dei lavori alle imprese, degli interventi già finanziati con il Pnrr, oltre 40, tra cui spiccano un nuovo edificio scolastico nell’area del polo Da Vinci di Modena, la nuova sede del Formiggini a Sassuolo, le ristrutturazioni allo Spallanzani di Castelfranco Emilia, i miglioramenti sismici al Barozzi, Corni, Fermi di Modena, al Morante di Sassuolo e al polo Cavazzi-Sorbelli di Pavullo dove sarà realizzata anche una nuova palestra.

Come sottolinea Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, «il Pnrr rappresenta un’opportunità straordinaria per ammodernare e rendere più sicure le scuole superiori modenesi. L’edilizia scolastica è ritornata al centro dell’agenda del nostro paese e siamo pronti a fare la nostra parte; strutture adeguate migliorano la didattica contribuendo alla crescita dei nostri ragazzi; inoltre abbiamo la necessità di ampliare gli edifici per far fronte al costante aumento degli iscritti, arrivati a oltre 35 mila quest’anno e destinati a crescere ancora per diversi anni. Da quest’anno parte una corsa contro il tempo, visto che il Pnrr impone di completare i lavori entro il 2026».

Nell’elenco degli interventi finanziati figurano, inoltre, diverse manutenzioni straordinarie come quelle al polo Volta Don Magnani di Sassuolo, al Levi di Vignola e al da Vinci di Carpi; nuovi servizi igienici al polo Guarini Wiligelmo e al Muratori San Carlo di Modena, allo Spallanzani nella sede ex Messieri a Castelfranco Emilia e al Fanti di Carpi; prevista anche la ristrutturazione dell’aula magna al Paradisi di Vignola, oltre al rifacimento degli esterni e ristrutturazioni varie in diversi edifici.

La Provincia gestisce l’edilizia scolastica superiore di 30 istituti scolastici con oltre 35 mila studenti che utilizzano 62 edifici, 25 palestre, oltre 1400 aule e 500 laboratori.

Sempre nell’ambito delle risorse del Pnrr, inoltre, la Provincia sta coordinando anche le candidature dei progetti dei Comuni per asili nido, materne, primarie e secondarie di primo grado.

 

BANDI PNRR, PROVINCIA CANDIDA IL PROGETTO: UN NUOVO EDIFICIO PER LO SPALLANZANI DI VIGNOLA

Realizzare la nuova sede dell’istituto Spallanzani di Vignola grazie alle risorse messe a disposizione dal Pnrr. E’ questo il progetto che la Provincia intende candidare nell’ambito di un bando dedicato alle nuove costruzioni innovative, pubblicato di recente dal ministero dell’Istruzione.

La proposta è stata presentata al Consiglio provinciale lunedì 24 gennaio durante la discussione sulle risorse del Pnrr a disposizione della Provincia per gli interventi sulle scuole superiori.

Nel progetto della Provincia, l’edificio sarà realizzato in un’area situata dietro alla sede attuale in via Bellaria, con un investimento complessivo di 4,7 milioni di euro; una volta realizzata l’opera, la vecchia sede, frequentata da circa 150 studenti dell’indirizzi professionale agrario, sarà demolita; approvata anche la convenzione con il Comune che è proprietario sia dell’area che dell’edificio.

Come ha spiegato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia, «abbiamo preso in considerazione diversi progetti e ipotesi ma abbiamo scelto quello di Vignola perché riteniamo sia quello con più possibilità di raggiungere l’obiettivo di ottenere il finanziamento, tenendo conto dei criteri stringenti del bando; non ci sono rispose certe visto anche che saranno circa 15 milioni per le province a livello regionale. Lo Spallanzani rappresenta un fiore all’occhiello dell’offerta formativa superiore così legata alle eccellenze enogastronomiche e all’agricoltura anche a Vignola».

Il bando, infatti, finanzia un solo progetto per provincia ed esclusivamente “in sostituzione”, cioè che comporta la demolizione della vecchia sede e la realizzazione di un nuovo edificio; sono disponibili a livello nazionale risorse pari a 800 milioni di euro, senza prevedere una ripartizione certa a livello provinciale; la graduatoria sarà approvata entro la primavera.

 

RISORSE ANCHE PER LE PALESTRE. LA PROVINCIA PROPONE I LAVORI SULL’IMPIANTO DEL MEUCCI

Utilizzare le risorse del Pnrr per riqualificare la palestra del Meucci di Carpi. E’ questa l’idea della Provincia che ha inserito l’intervento nell’elenco dei progetti che saranno candidati a ottenere i fondi previsti da un apposito bando dedicato alle palestre; il bando, promosso dal ministero dell’Istruzione con risorse appunto del Pnrr, mette in campo risorse a livello nazionale pari a 300 milioni di euro.

Saranno finanziati quattro interventi e la Provincia propone, oltre al Meucci il progetto di una nuova palestra al polo Leonardo Da Vinci di Modena e la riqualificazione delle palestre del Barozzi di Modena e del Cavazzi di Pavullo; entro la primavera il ministero deciderà quali progetti saranno finanziati.

La nuova palestra del polo Cavazzi-Sorbelli a Pavullo, invece, sarà realizzata dalla Provincia utilizzando sempre risorse del Pnrr, ma inserite in una diversa linea di finanziamento, oltre a risorse della Provincia, Comune e Fondazione cassa di risparmio.

 

RISORSE ANCHE PER I COMUNI: LA PROVINCIA COORDINA E RACCOGLIE I PROGETTI

Con il Pnrr sono previste risorse anche per l’edilizia scolastica dei Comuni come asili nido, primarie e medie inferiori; i canali di finanziamento sono due: il primo mette a disposizione risorse certe per il territorio modenese pari a oltre cinque milioni di euro che saranno assegnati sulla base di una graduatoria approvata dalla Provincia in accordo con i Comuni.

Il secondo filone, dedicato in particolare allo sviluppo di asili nido e scuole d’infanzia, prevede oltre 100 milioni di euro a livello regionale; le risorse saranno distribuite tramite bando del ministero che scade il 28 febbraio.

La Provincia, in accordo con i Comuni, Anci e Upi, in questi giorni tra completando una ricognizione tra tutti i Comuni e Unioni di Comuni modenesi per individuare i progetti da candidare.

«Queste risorse destinate alla realizzazione di nuove strutture e la riqualificazione di quelle esistenti – precisa Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena – rappresentano per i Comuni un’opportunità strategica per migliorare i servizi alle famiglie. Il coordinamento e la consulenza da parte della Provincia non solo accelera la procedura ma consente di assegnare ai progetti un punteggio aggiuntivo, elemento che potrebbe risultare fondamentale per intercettare queste risorse sulla cui ripartizione territoriale decide il ministero».

Complessivamente il Pnrr mette a disposizione per asili nido e scuole d’infanzia tre miliardi a livello nazionale, di cui due miliardi e 400 milioni di euro per la fascia di età 0-2 anni, il resto per quella dai tre ai cinque anni.

 

Il sommo viaggio, Dante e la sua Commedia al Centro Vittorio Veneto: quarta tappa

Il sommo viaggio, Dante e la sua Commedia al Centro Vittorio Veneto: quarta tappaPer il 2021/22, i promotori del Centro Culturale Via Vittorio Veneto, con il Comitato Fiorano in Festa e il patrocinio del Comune, sotto la direzione artistica del maestro Gen Llukaci, propone un denso calendario di appuntamenti.  Muniti di mascherine FFP2 e super green pass, verranno organizzate variegate iniziative con regolare periodicità. Tutti gli eventi si terranno presso il Centro – Via Vittorio Veneto 94 – e saranno a offerta libera, con una quota minima di 10/15 euro.

La rassegna “Il sommo viaggio, tra parole, immagini e suggestioni” si tiene sempre nella giornata del giovedì, con uno o due appuntamenti al mese, alle ore 20.45. L’intento è conoscere meglio la Divina Commedia, facendoci accompagnare con le letture dei versi più noti delle tre celebri cantiche. Questi saranno corredati da musiche suggestive. Infine, ci sarà anche un approfondimento su Gemma Donati, moglie dell’autore. Il prossimo appuntamento, 16 dicembre, è incentrato sul XXXIII canto dell’Inferno

Nei tre incontri dedicati al Purgatorio che inizieranno giovedì 27 gennaio 2022 alle ore 20.45 (gli altri due si terranno nei giovedì 10 e 24 febbraio) presso il Centro, l’Avv. Gian Carla Moscattini, con le letture di Franca Lovino e la musica del noto violinista Gen Llukaci, ci racconterà il viaggio nell’aldilà del Sommo poeta. Dante, una volta giunto nel Purgatorio, deve lasciarsi alle spalle quanto del suo passato non può essere portato al cielo e cioè quanto è di ostacolo alla purificazione del cuore: diventa così protagonista la storia personale dell’autore, la sua vicenda umana che coincide con quella letteraria, caratterizzata anche dalle intemperanze giovanili, i traviamenti, gli amori, l’arte e la poesia. E proprio l’arte, intesa come suprema conquista e ricchezza collettiva dell’umanità e come aspirazione o oggetto di desiderio in sé non peccaminoso, è il tema dominante del Purgatorio.  Nella Seconda Cantica vengono trattate tutte le sfaccettature della ricerca artistica, ma quella che viene esplorata più a fondo è la poesia.

Per tutte le ulteriori informazioni si consiglia di visitare il sito www.centrovvv.com o di contattare la struttura tramite la mail centrovvv@gmail.com.

Weekend da favola per gli atleti di Delta Sassuolo

Weekend da favola per gli atleti di Delta SassuoloQuello che si è appena concluso, è un weekend da favola per gli atleti di Delta Atletica Sassuolo.

Ieri, domenica 23 gennaio, Marco Casini, classe 1999, ha dominato la classica agonistica della Madonnina di Modena, sbaragliando i concorrenti. Casini, sassolese doc e mezzofondista di livello nazionale, ha corso con il gruppo di testa per tutta la gara, imponendosi nel finale e chiudendo così i 10km del percorso con il tempo di 30’47”, per la soddisfazione dei coach Maffei e Ferrari.

Sabato invece, ai campionati regionali allievi di Modena, ottimo secondo posto per Massimiliano Vandelli (2005).

Nonostante la pessima partenza dai blocchi, il giovane talento sassolese ha fermato il crono a 6”20, a 9 centesimi dal vincitore, dando ampi segnali di miglioramento e ottimismo per le competizioni che verranno.

Nella stessa gara, ottimi anche Giacomo Pinca, 6° con 6”50 (6″43 in batteria) e Carloalberto Zanni, 9° con 6”70. I tre bravissimi velocisti, seguiti dal duo Braglia/Cavani, si ritroveranno fin da subito a testa bassa per preparare le prossime competizioni.

L’atletica leggera a Sassuolo è in fermento, continuate così ragazzi!

Programma di chiusure notturne sulla A1, sulla A13 e sulla Tangenziale di Bologna

Programma di chiusure notturne sulla A1, sulla A13 e sulla Tangenziale di BolognaPer consentire lavori di ordinaria manutenzione degli impianti nelle gallerie, dalle 21:00 di giovedì 27 alle 6:00 di venerdì 28 gennaio, sarà necessario chiudere la A1 Milano-Napoli Direttissima in direzione di Bologna, nel tratto compreso tra Località Aglio (km 256+700) e l’allacciamento con la A1 Panoramica Località La Quercia (km 0+000).
Di conseguenza, saranno contestualmente chiuse le stazioni di Firenzuola-Mugello e Badia, in entrata verso Bologna e in uscita per chi proviene da Firenze.

Nella stessa notte, ma con orario 20:00-6:00, sarà chiusa anche l’area di servizio “Aglio est”, situata nel suddetto tratto.
Si precisa che la stazione di Barberino sarà regolarmente aperta in entrata verso Bologna e, all’altezza del km 256+700, il traffico verrà deviato dalla A1 Direttissima alla A1 Panoramica verso Bologna.
Pertanto, chi proviene da Firenze ed è diretto a Bologna, potrà utilizzare la A1 Milano-Napoli Panoramica.
In alternativa, alla chiusura della stazione di Firenzuola, si consiglia di utilizzare la stazione di Barberino sulla A1 Milano Napoli, mentre in alternativa alla chiusura della stazione di Badia, si consiglia di utilizzare la stazione di Pian del Voglio sulla A1 Milano Napoli.

In conseguenza alla suddetta chiusura della A1 Direttissima, al fine di consentire la circolazione sulla A1 Panoramica per chi da Firenze è diretto verso Bologna – dove al momento sono in corso lavori di ammodernamento della galleria “Montespicchio” che prevedono la chiusura della carreggiata nord fino a febbraio 2022 – sarà necessario chiudere la A1 Panoramica in direzione di Firenze, nel tratto compreso tra Pian del Voglio (km 237+200) e l’allacciamento con la A1 Direttissima Località Aglio (km 255+450). Contestualmente, sarà chiusa l’area di servizio “Roncobilaccio ovest”, situata all’interno del suddetto tratto.
In alternativa, chi da Bologna deve raggiungere Firenze potrà utilizzare la A1 Direttissima.

Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione al ponte sul fiume Po, situato al km 47+000, in orario notturno, nelle due notti consecutive di giovedì 27 e venerdì 28 gennaio, con orario 21:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Occhiobello e Ferrara nord, in entrambe le direzioni, verso Bologna e Padova.
Nelle stesse notti, ma con orario 20:00-6:00, saranno chiuse anche le aree di servizio “Po ovest” e “Po est”.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari:
verso Bologna, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Occhiobello, si potrà percorrere la viabilità ordinaria: SR6 Via Eridania, Via Santa Maria Maddalena, SS16 adriatica, Via Marconi, Via Modena, SP19 Via Eridano e rientrare sulla A13 alla stazione di Ferrara nord;
verso Padova, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Ferrara nord, si potrà percorrere la viabilità ordinaria: SP19, Via Eridano, Via Modena, Via Marconi, SS16 adriatica, Santa Maria Maddalena, SR16 Via Eridania, per rientrare sulla A13 alla stazione di Occhiobello.

Trapianto di fegato da donatore vivente: Modena porta l’Emilia-Romagna ai vertici in Europa

Trapianto di fegato da donatore vivente: Modena porta l’Emilia-Romagna ai vertici in Europa
Da sx Kyriakoula Petropulacos, Raffaele Donini, Gabriela Sangiorgi, Fabrizio Di Benedetto

La rete trapiantologica dell’Emilia-Romagna è più forte del Covid, con i suoi 493 trapianti effettuati nel 2021 (rispetto ai 392 del 2020, e dunque con un +101).

Un anno da record quello appena trascorso, nonostante le criticità per il mondo della sanità, soprattutto per la Chirurgia oncologica, epato-bilio-pancreatica e dei Trapianti di fegato dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. Dopo aver festeggiato i primi vent’anni d’attività con oltre 1.000 trapianti di fegato, la struttura ne ha eseguiti altri 109 (di cui 7, il 6,4%, da donatore vivente) nell’anno appena concluso. In particolare, proprio nel 2021, per la prima volta in Italia è stato eseguito un trapianto da donatore DCD (morte cardiaca) e positivo al Covid ad un paziente “ricevente” con pregressa infezione da Covid e un grave tumore del fegato.

Il punto è stato fatto oggi in videoconferenza stampa dall’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, insieme a Fabrizio Di Benedetto, direttore della Struttura Complessa di Chirurgia oncologica epato-bilio-pancreatica e Chirurgia dei Trapianti di Fegato dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, Gabriela Sangiorgi, direttrice del Centro regionale Trapianti Emilia-Romagna e – collegato da remoto – Massimo Cardillo, direttore generale del Centro nazionale Trapianti.

“L’attività svolta nel 2021 fa del Centro Trapianti di Modena la prima realtà per numero di trapianti di fegato in Emilia-Romagna, ma non parliamo solo di un’eccellenza in ambito territoriale, perché Modena è tra le prime realtà in Italia e ai vertici in Europa- ha sottolineato l’assessore Donini-. Nonostante le tante difficoltà legate alla pandemia, in questi ultimi due anni l’attività di donazione e trapianto in Emilia-Romagna non si è mai fermata, ma è proseguita assicurando livelli di eccellenza. Come dimostrano i numeri, la rete emiliano-romagnola, già solida e ben organizzata, ha dimostrato grandi capacità di tenuta. Da parte nostra, come Regione confermiamo l’impegno per rafforzarla ulteriormente”.

”Questo grande risultato- ha spiegato il professor Di Benedetto- è frutto del grande lavoro non solo della mia equipe ma di tutti i servizi coinvolti nel percorso multidisciplinare dei trapianti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. Il mio ringraziamento va alla Regione Emilia-Romagna, alla Direzione dell’Aou di Modena e Unimore per averci messo nelle migliori condizioni possibili per lavorare, I trapianti, però, non esisterebbero senza i donatori e le loro famiglie: dietro ognuno dei nostri interventi, quindi, c’è una storia di sofferenza e generosità immensa che è sempre da ricordare”.

“Il Centro Riferimento Trapianti e tutta la rete regionale si impegnano costantemente per l’incremento dei donatori e dei trapianti- ha aggiunto la direttrice Sangiorgi-. Questa persistente e instancabile attività spazia dalla sensibilizzazione alla donazione, anche con l’utilizzo di piattaforme multimediali, sulla comunità fino al supporto formativo e logistico delle sedi donative e di tutti i sanitari. L’impegno ha prodotto nel 2021 ottimi frutti con un incremento delle donazioni e dei trapianti, l’incremento ulteriore della donazione a cuore fermo (DCD) con un totale di donatori DCD utilizzati nel 2021 pari a 33, a fronte di 16 donatori DCD utilizzati nel 2020). E ancora l’aumento delle donazioni di rene e di fegato da vivente rappresentano un chiaro segno di quanto la rete donativo-trapiantologica rappresenti un esempio di integrazione multidisciplinare che, nonostante le difficoltà legate alle pandemia,  lavora in sinergia, impegnata nella ricerca di nuove strategie per potere ampliare l’orizzonte e l’utilizzo di donatori cosiddetti “marginali” e non ultimi donatori “covid-positivi” mantenendo comunque e sempre il massimo livello possibile di sicurezza nei riceventi”.

“Gli ottimi risultati ottenuti nel 2021 dall’Emilia Romagna e da Modena, eccellenze del panorama trapiantologico, si inseriscono in un quadro nazionale che ha fatto registrare un incremento di donazioni e trapianti superiore al 10% rispetto all’anno precedente, con un’Italia che torna ai livelli pre-Covid. Segnali positivi arrivano anche dal calo delle opposizioni alla donazione, mai così basse in passato” ha dichiarato il direttore Cardillo. “Sono anche aumentati i trapianti da donatore vivente, ed in particolare quelli di fegato, un’opportunità in più per i pazienti in lista di attesa, considerata la disponibilità di organi insufficiente a soddisfare tutta la lista. È un’attività che in Italia si è sviluppata gradualmente negli ultimi anni, in centri di grande esperienza, e oggi rappresenta una quota crescente dell’attività complessiva. Nel 2021 sono stati eseguiti 36 trapianti, con una crescita dell’80% rispetto al 2020”.

“L’Italia – ha concluso Cardillo – è stato il primo Paese al mondo ad aver definito un protocollo per l’utilizzo dei donatori Covid positivi, prima per trapianti di cuore e fegato, poi esteso al trapianto di rene. I 30 casi finora effettuati sono stati tutti coronati da successo, senza segni di trasmissione di malattia nei riceventi”.

Equipe del professor Di Benedetto

I trapianti in Emilia-Romagna: dati in crescita nel 2021

+101. Di tanto sono cresciuti i trapianti (cuore, polmone, fegato, rene e pancreas) eseguiti all’interno della rete trapiantologica dell’Emilia-Romagna nell’arco di un anno: dai 392 del 2020 si è passati ai 493 del 2021. Sul totale, 274 sono stati eseguiti lo scorso anno al Policlinico Sant’Orsola di Bologna (31 trapianti di cuore, 8 di polmone, 106 di fegato, 126 di rene di cui 36 da vivente). Nel 2020 erano stati 221.

Un aumento consistente è stato registrato a Modena, passata da 77 trapianti di fegato nel 2020 (di cui 2 da donatore vivente) a 109 (di cui 7 da donatore vivente nel 2021) attestando l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena come primo Centro Trapianti Fegato in Regione ER e Unico programma che esegue di routine il trapianto di fegato da vivente.

Sempre a Modena, lo scorso anno, sono stati eseguiti 34 trapianti di rene (di cui 9 da donatore vivente).

In aumento, in tutta la rete regionale, anche i prelievi di cornee, passati da 1.015 nel 2020 a 1581 nel 2021 (+566).

Lo scorso anno, i donatori procurati sono stati 188 (156 nel 2020); 166 quelli utilizzati (143 l‘anno precedente). Sono risultati non idonei 46 (rispetto ai 22 precedenti).

In regione l’attività di donazione e trapianto da vivente si è notevolmente incrementata con il risultato di 8 trapianti di fegato (su un totale di 215; dunque, 207 da cadavere) e 57 di rene (su un totale di 231; 174 da cadavere).

Altra buona notizia quella relativa alla diminuzione, negli ultimi anni, dell’opposizione alla donazione: dal 30,0% del 2018 si è passati al 23,7% del 2019, fino ad arrivare al 22,2% del 2020; percentuale pressoché confermata nel 2021 (22,3%).

“I dimenticati dalla Storia”: migliaia di Testimoni di Geova tra le vittime della persecuzione nazista

“I dimenticati dalla Storia”: migliaia di Testimoni di Geova tra le vittime della persecuzione nazistaIl 27 gennaio in tutto il mondo si celebrerà il Giorno della memoria, una data simbolica per ricordare le vittime del nazismo. Il brutale terrore nazista prese di mira milioni di persone a motivo della loro razza, nazionalità o ideologia politica. Ma pochi sanno che tra le vittime dei nazisti ci furono migliaia di Testimoni di Geova, che furono perseguitati per la loro fede cristiana.

I Testimoni di Geova, allora conosciuti come Studenti Biblici, furono gli unici sotto il Terzo Reich a essere perseguitati unicamente sulla base delle loro convinzioni religiose, e furono tra i primi ad essere mandati nei campi di concentramento, dove venivano identificati da un simbolo sull’uniforme: il triangolo viola. I nazisti cercarono di infrangere le convinzioni religiose dei Testimoni offrendo loro la libertà in cambio della rinuncia alla propria fede. A nessun altro fu data questa possibilità. Dei circa 35.000 Testimoni presenti nell’Europa occupata dai nazisti, più di un terzo subì una persecuzione diretta. La maggior parte fu arrestata e imprigionata. Centinaia dei loro figli furono affidati a famiglie naziste o mandati nei riformatori. Circa 4.200 Testimoni finirono nei campi di concentramento nazisti. Uno dei massimi esperti dell’Olocausto, lo storico Detlef Garbe, ha scritto: “L’intenzione dichiarata delle autorità [naziste] era di eliminare completamente gli Studenti Biblici dalla storia tedesca”. Si stima che morirono 1.600 Testimoni, di cui 370 per esecuzione.

La resistenza nonviolenta della gente comune di fronte al razzismo, al nazionalismo estremo e alla violenza merita una profonda riflessione in occasione del Giorno della memoria.

Ulteriori informazioni sui Testimoni di Geova nel periodo dell’Olocausto visitate jw.org:

 

 

Contributi economici ai volontari, bando del Comune di Maranello

Contributi economici ai volontari, bando del Comune di MaranelloUn sostegno ai volontari: con il nuovo bando per la concessione di contributi e benefici economici per le associazioni del volontariato sociale e della solidarietà internazionale, in scadenza il 31 gennaio, il Comune di Maranello vuole continuare a valorizzare il ruolo di persone e associazioni del territorio che grazie al proprio impegno si mettono a disposizione degli altri e della comunità. Il bando prevede contributi economici destinati alle associazioni.

“La pandemia ha evidenziato quanto sia importante il mondo del volontariato”, spiega il sindaco Luigi Zironi. “Già dai primissimi giorni dell’emergenza tanti cittadini di Maranello si sono messi a disposizione per offrire un aiuto concreto alle persone in difficoltà, dagli anziani a chi vive da solo. In tutto questo le associazioni hanno avuto e continuano ad avere un ruolo fondamentale: un settore prezioso della nostra comunità che come amministrazione vogliamo continuare a supportare”.

Il bando prevede una particolare attenzione proprio a quelle azioni di solidarietà sociale e di inclusione rivolte a categorie svantaggiate. Ma potranno partecipare anche le associazioni che si occupano di cooperazione internazionale e dialogo interculturale. I progetti che verranno valutati dovranno quindi avere un evidente carattere sociale, un valore per la collettività ed un ampio rilievo pubblico e, ad eccezione di quelli che si sviluppano nell’ambito della solidarietà internazionale, dovranno essere realizzati nel territorio di Maranello.

Con questo bando, dunque, anche per il 2022 il Comune vuole sostenere il mondo del volontariato e del terzo settore, in particolare per le azioni messe in campo per fronteggiare le emergenze e gestire le situazioni di fragilità che si sono acutizzate a causa dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19. Una situazione di incertezza e difficoltà che ha coinvolto anche il mondo del volontariato e dell’associazionismo: le risorse stanziate saranno finalizzate a valorizzare il ruolo insostituibile di supporto a favore della comunità che hanno svolto e stanno svolgendo i volontari. La scadenza per partecipare al bando è lunedì 31 gennaio (ore 12).

L’abbattimento delle bollette? Cil ER: “Giusto, ma resta un palliativo”

L’abbattimento delle bollette? Cil ER: “Giusto, ma resta un palliativo”Un intervento del Governo per abbattere le bollette energetiche dei lavoratori, dei pensionati e delle imprese è necessario e urgente, ma resta un palliativo. Le politiche energetiche del nostro Paese vanno ripensate con una strategia di medio periodo per la transizione verso il green che punti a un ulteriore sviluppo del fotovoltaico, a velocizzare gli iter autorizzativi sugli impianti, al ricorso al metano come energia di transizione, visto che il nostro sistema produttivo dipende dal gas metano, che ad esempio ancora copre il 52% del consumo interno lordo in Emilia Romagna.

“La direzione verso cui è necessario andare è ben tracciata sia dal Patto regionale per il Lavoro e il Clima sia dal piano europeo ‘Fit for 55’ adottato lo scorso luglio, piano che prevede la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 55% rispetto ai livelli del 1990, con l’obiettivo di arrivare alla ‘neutralità carbonica’ per il 2050. Ma per farlo occorrerà definire un percorso che sia condiviso e sostenibile socialmente, che dovrà partire da un più stretto coordinamento sull’energia a livello comunitario”, ha affermato il segretario generale della Cisl ER Filippo Pieri.

“Ad ogni modo, occorre sottolineare che il nostro sistema produttivo regionale ha già fatto molto per funzionare con meno energia, tanto che le fonti rinnovabili rappresentano una quota dei consumi complessivi pari al 10,8% (*), obiettivo ben superiore all’8,9% previsto dalla legislazione nazionale per il 2020”, ha sottolineato Pieri. Difatti, la nostra regione, pur presentando un basso potenziale eolico, è la terza in Italia (dopo Puglia e Lombardia) per fotovoltaico installato. “Nel prossimo futuro – ha proseguito il sindacalista Cisl – sarà importante puntare su uno sviluppo ulteriore di questa fonte, sapendo però che per farlo senza dannose improvvisazioni bisognerà dotarsi di industrie in grado di produrne le componenti necessarie, così da non dipendere totalmente dall’importazione dalla Cina”.

“Nel contempo – ha continuato il leader cislino – vanno velocizzati gli iter autorizzativi sugli impianti delle energie rinnovabili, troppo lunghi, lenti (dipendenti da un’oramai obsoleto Decreto Interministeriale del 2010) e non compatibili con i tempi dettati dalla transizione green. Allo stesso modo è necessario che la Regione estenda il più possibile la Procedura Abilitativa Semplificata (PAS) e elevi le soglie di applicazione della valutazione d’impatto ambientale (VIA) per gli impianti, facendo valere per quanto possibile il meccanismo del silenzio assenso”.

Un’analisi, quella della Cisl, che tuttavia parte da una constatazione imprescindibile, quella secondo cui il nostro sistema produttivo dipende in gran parte dal gas metano.  “Il metano – sottolinea Franco Garofalo, segretario generale regionale della Femca Cisl – va esplicitamente individuato come ‘energia di transizione’ verso gli obiettivi di ‘Fit for 55’. Un’energia di transizione che naturalmente va accompagnata con gli investimenti in tecnologie di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica. Ma per fare questo è necessario alimentare un nuovo ciclo di investimenti che faccia leva sulle professionalità e sulle realtà produttive industriali di eccellenza nel settore ancora presenti nella nostra regione, in particolare nel ravvenate e nel piacentino”.

Gli stessi numeri non fanno che supportare le valutazioni cisline: nel 2004 l’Italia produceva circa 13 Miliardi di metri cubi standard di gas naturale contro i circa sei della produzione attuale, con un fabbisogno nazionale di gas metano (72 miliardi i metri cubi standard) attualmente coperto da importazioni dall’estero per circa il 92%. “Condizione – conclude Garofalo – che ci espone a turbolenze geopolitiche e a speculazioni economico – finanziare che stanno determinando la fermata di importanti realtà produttive anche ubicate in Emilia Romagna. Con ricadute gravi sia in termini di occupazione sia di coesione sociale per i territori coinvolti”.

(*) Dato del 2018, ultimo disponibile

 

Giorno della Memoria: Stefano Feltri a Formigine ricorda lo zio Francesco Maria, grande esperto di Storia della Shoah

Giorno della Memoria: Stefano Feltri a Formigine ricorda lo zio Francesco Maria, grande esperto di Storia della ShoahIn occasione del Giorno della Memoria, il Comune di Formigine e l’Università Popolare di Formigine propongono l’incontro con il giornalista Stefano Feltri, Direttore del quotidiano Domani, che si terrà domenica 30 gennaio 2022, alle ore 17 a Formigine, presso l’Auditorium Spira mirabilis (via Pagani 25).

Stefano Feltri è nato a Modena nel 1984. Ha studiato economia alla Bocconi con l’idea di fare il giornalista. Ha lavorato per la Gazzetta di Modena, Radio24, il Foglio, il Riformista e poi dal 2009 al Fatto Quotidiano, di cui è stato prima responsabile dell’economia e poi vicedirettore.

La conferenza tratterà il tema del “peso politico della memoria”.  Franco Richeldi, presidente dell’Università Popolare di Formigine, anticiperà la lezione con un momento di ricordo del prof. Francesco Maria Feltri, zio del giornalista e tra i massimi esperti italiani di Storia del Nazionalsocialismo e della Shoah, scomparso prematuramente lo scorso anno. Il prof. Feltri collaborava da anni sia col Comune sia con l’Università Popolare; le sue lezioni, seguite da moltissimi formiginesi, hanno contribuito a sottolineare l’importanza della conoscenza approfondita delle vicende storiche per affrontare e comprendere l’attualità.

La prenotazione è consigliata su https://giornatadellamemoria.eventbrite.it Per info: Servizio Cultura 059 416373. L’evento si terrà nel rispetto delle normative vigenti in materia di prevenzione Covid-19.

Servizio civile, la CRI cerca 10 giovani

Servizio civile, la CRI cerca 10 giovaniLa sezione sassolese della Croce Rossa Italiana cerca dieci giovani da ‘arruolare’ nell’ambito del bando ordinario 2021 del servizio civile nazionale. «Si tratta – scrivono i vertici cittadini della CRI – di un’esperienza stimolante ed esaltante, di un’opportunità di crescita che può trasformarsi in una vera e propria avventura».

La scadenza per la presentazione della domanda, riservata ai giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni, è il prossimo 26 gennaio ed i progetti approvati sono tre: ‘La CRI per l’assistenza di tutti in Emilia-Romagna’ (4 volontari), ‘Protezione Civile nell’Italia nord est’ (3 volontari) e ‘La CRI e la salute per tutti in Emilia-Romagna’ (3 volontari) con impegno richiesto di 25 ore settimanali per 12 mesi, retribuito con 445,5 euro mensili.

Info su www.crisassuolo.it e sulla pagina Facebook del Comitato di Sassuolo della Croce Rossa Italiana.

 

Volley, prima gioia del 2022 per la Green Warriors: San Giovanni superata 3-1

Volley, prima gioia del 2022 per la Green Warriors: San Giovanni superata 3-1Il primo match del 2022 sorride alla Green Warriors Sassuolo, che supera 3-1 (26-24 25-21 22-25 25-18) la corazzata Omag MT San Giovanni in Marignano e, nel match che segna il ritorno in campo dopo un mese di stop, si regala tre punti importantissimi in ottica classifica generale.

Ben gestite da un’ispirata Balboni, le neroverdi chiudono con un’importante prestazione corale, con quattro attaccanti in doppia cifra: top scorer è Gardini (21), 13 a testa i punti di Moneta e Civitico, 12 quelli di Busolini.

Coach Venco scende in campo con Balboni in palleggio, Cantaluppi opposto, al centro Busolini e Civitico, in posto quattro Gardini e Moneta. Il libero è Rolando. Dall’altra parte della rete, Coach Barbolini schiera Turco al palleggio, Bolzonetti opposto, al centro Consoli e Mazzon, in posto quattro Coulibaly e Brina.

 

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