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sabato, 12 Luglio 2025
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Lotteria Italia, a Formigine il secondo premio da 2,5 milioni di euro: “Il vincitore è uno del posto”

Lotteria Italia, a Formigine il secondo premio da 2,5 milioni di euro: “Il vincitore è uno del posto”Come noto è stato centrato a Formigine il secondo premio della Lotteria Italia da 2,5 milioni di euro. «La nostra tabaccheria è in centro storico davanti il castello, in una zona di solito poco frequentata dai turisti, quindi penso che il vincitore sia una persona del posto» spiega ad Agipronews Roberto Coggi, titolare della Tabaccheria Castello, in Piazza della Repubblica 3. Per il momento il fortunato possessore del tagliando non si è ancora fatto vivo.

«Non sono stato ancora contattato da nessuno, in passato nella tabaccheria abbiamo assistito a due vincite da 500 mila euro con i Gratta e Vinci e in entrambi i casi i vincitori ci hanno ringraziato. Questa volta parliamo di una cifra ancora più importante, non so se si farà vivo, a me piacerebbe anche un semplice biglietto con un “grazie”». Secondo il proprietario della Tabaccheria Castello il biglietto P 297147 è stato ceduto nelle fasi iniziali della vendita. «La serie P è stata una delle prime, quindi ritengo che si sta parlando del mese di ottobre», sottolinea.

(RED/Agipro)

COVID-19, le misure urgenti dell’ultimo decreto legge, in particolare nei luoghi di lavoro e nelle scuole

COVID-19, le misure urgenti dell’ultimo decreto legge, in particolare nei luoghi di lavoro e nelle scuole
foto: Italpress

Il testo mira a “rallentare” la curva di crescita dei contagi relativi alla pandemia e a fornire maggiore protezione a quelle categorie che sono maggiormente esposte e che sono a maggior rischio di ospedalizzazione.

Obbligo vaccinale

Il testo introduce l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il Green Pass Rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro a far data dal 15 febbraio prossimo.

Senza limiti di età, l’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico.

Green Pass Base

È esteso l’obbligo di Green Pass cosiddetto ordinario a coloro che accedono ai servizi alla persona e inoltre a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali fatte salve eccezioni che saranno individuate con atto secondario per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona.

Smart working

Il Consiglio dei Ministri è stato informato dal Ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta che è stata adottata d’intesa con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando una circolare rivolta alle pubbliche amministrazioni e alle imprese private per raccomandare il massimo utilizzo, nelle prossime settimane, della flessibilità prevista dagli accordi contrattuali in tema di lavoro agile.

Scuola

Cambiano le regole per la gestione dei casi di positività.

  • Scuola dell’infanzia

Già in presenza di un caso di positività, è prevista la sospensione delle attività per una durata di dieci giorni.

  • Scuola primaria (Scuola elementare)

Con un caso di positività, si attiva la sorveglianza con testing. L’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0), test che sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5).

In presenza di due o più positivi è prevista, per la classe in cui si verificano i casi di positività, la didattica a distanza (DAD) per la durata di dieci giorni.

  • Scuola secondaria di I e II grado (Scuola media, liceo, istituti tecnici etc etc)

Fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine FFP2.

Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe.

Con tre casi nella stessa classe è prevista la DAD per dieci giorni.

Emissioni in atmosfera, webinar Unioncamere rivolto alle aziende

Emissioni in atmosfera, webinar Unioncamere rivolto alle aziendeRiprende il ciclo di seminari on line gratuiti organizzati da Unioncamere nazionale, Unioncamere Emilia-Romagna e Camere di commercio in collaborazione con la Sezione regionale dell’Albo nazionale Gestori Ambientali e con il supporto tecnico di Ecocerved nell’ambito del programma “Sostenibilità ambientale”.

L’obiettivo è di mettere in campo servizi innovativi e tecnologicamente avanzati a supporto delle imprese e della PA per la nascita di un mercato circolare.

Martedì 11 gennaio (dalle ore 14:30 alle 16) è in programma il seminario on line dal titolo “Emissioni in atmosfera”, a cura di Antonella Angelosante Bruno di Ecocerved.

L’incontro, oltre a offrire un inquadramento sulla tematica ambientale, intende fornire una panoramica sulle principali normative vigenti per contrastare l’aumento delle emissioni, alle quali sono direttamente collegati gli adempimenti a carico dei gestori di impianti che rientrano nel sistema EU-ETS (per quanto riguarda le autorizzazioni al rilascio di gas-serra) e a carico di cittadini e imprese in merito a determinate attività svolte su apparecchiature contenenti gas fluorurati a effetto serra o alla loro vendita.

Alla fine dell’evento è prevista una sessione dedicata ai quesiti dei partecipanti.

L’iscrizione al webinar è gratuita e deve essere effettuata, dal sito della Camera di commercio competente per territorio a cui richiedere informazioni, oltre che a Unioncamere regionale. tel. 051 6377034 e-mail:valentina.patano@rer.camcom.it

 

Primo week-end di saldi: le regole di U.Di.Con. per non cadere in truffe e tranelli

Primo week-end di saldi: le regole di U.Di.Con. per non cadere in truffe e tranelli
(Foto: Italpress)

Dopo il ‘fischio d’inizio’ del 5 gennaio, stiamo per entrare nel primo fine settimana di saldi. Appena conclusa l’abbuffata delle festività, anche dal punto di vista degli acquisti per i regali, siamo quindi al momento più atteso dai commercianti e dai consumatori.

Come ogni anno, U.Di.Con. Emilia-Romagna elenca le principali regole da seguire per non rimanere vittima di trucchi e tranelli:

1) Controllare sempre il cartellino. E’ il punto di riferimento principale per il consumatore sia prima che durante i saldi. Dobbiamo prestare attenzione al fatto che sul cartellino siano ben esposti il prezzo di vendita non scontato, la percentuale di sconto e il prezzo finale del prodotto. Se qualcosa non risultasse chiaro (fondamentale sarebbe avere scattato una foto del prezzo prima del via ai saldi) è bene rivolgersi al negoziante per chiarimenti.

2) Gli articoli in sconto devono appartenere alla stagione passata e che sta finendo. Non possono essere residui di magazzino. In tal caso è possibile la vendita di questi prodotti, ma a prezzi nettamente più bassi rispetto ai prodotti soggetti a promozione.

3) La merce in saldo all’interno del negozio deve essere tenuta separata da quella a prezzo pieno. Non si deve creare confusione. Sempre all’interno del negozio la cartellonistica deve esser chiara, trasparente e corretta. Non deve trarre in inganno il consumatore.

4) Controlla sempre che il capo sia in buone condizioni e, se ne hai la possibilità, provalo prima dell’acquisto. Diffida da chi non dà questa possibilità. Nel caso in cui il difetto di conformità dovesse rivelarsi in un momento successivo, presentando lo scontrino si ha la possibilità di cambiare l’articolo. I capi difettosi, infatti, possono essere sostituiti anche se in saldo.

5) Conserva sempre lo scontrino. Se stampato su carta chimica provvedi a farne una fotocopia. La garanzia legale è di due anni dall’acquisto.

6) Ricorda che i prezzi esposti vincolano il venditore.

7) In caso di comportamento scorretto da parte di un commerciante, è bene sapere – e ricordare al diretto interessato – che esistono normative regionali che definiscono nel dettaglio lo svolgimento dei saldi, con indicate anche le relative sanzioni applicabili qualora non venissero rispettate le norme. Si tratta di sanzioni abbastanza salate che possono andare da 516 a 3.098 euro (1.032 euro se il pagamento è immediato) e variano da regione a regione.

8) In caso di dubbi o comportamenti scorretti da parte del commerciante, è sempre possibile rivolgersi a un’associazione di consumatori oppure ai vigili urbani.

 

Oltre che consigli sul come fare attenzione alle truffe durante la fase dei saldi, in questo periodo così delicato, è importante ricordare a tutti alcune regole che ormai sono all’ordine del giorno:

·         All’interno dei locali mantieni la distanza di sicurezza.

·         Usa mascherina ffp2.

·         Disinfetta spesso le mani.

·         Prediligi i pagamenti elettronici. Sono più comodi e spesso evitano il contatto con il Pos. In merito a questa tipologia di pagamenti bisogna ricordare che i commercianti convenzionati con i circuiti di pagamento non possono rifiutare il pagamento con carta e non possono applicare commissioni aggiuntive.

Cambio al vertice di Confagricoltura Donna Emilia Romagna: la nuova presidente è Diana Bortoli

Cambio al vertice di Confagricoltura Donna Emilia Romagna: la nuova presidente è Diana BortoliÈ modenese, con un passato, presente e futuro nell’ortofrutta. Diana Bortoli guiderà Confagricoltura Donna Emilia Romagna nel prossimo triennio, succede all’imprenditrice bolognese Rosanna Scipioni, che resta comunque al vertice dell’organizzazione agricola “in rosa” nel ruolo di vicepresidente insieme alla ferrarese Raffaella Cavicchi.

«Mi sento onorata dell’incarico ricevuto in un momento così delicato per l’economia del Paese. Dedicherò le prime iniziative del mio mandato al sostegno dell’impresa femminile, per garantire alle agricoltrici condizioni agevolate di accesso al credito e nuove linee di finanziamento in linea con gli obiettivi fissati da Confagricoltura Donna nazionale – ha dichiarato la neo presidente di Confagricoltura Donna Emilia Romagna, Diana Bortoli, che a Medolla, in provincia di Modena, guida un’azienda prevalentemente frutticola con pereti ma anche colture a seminativo -. Inoltre, sarà mio prioritario impegno rafforzare le sinergie e le collaborazioni con le altre rappresentanze regionali di Confagricoltura Donna».

Appena eletta ha voluto ringraziare la past president Rosanna Scipioni per il lavoro svolto e i traguardi raggiunti. Oggi Confagricoltura Donna Emilia Romagna può contare sull’operato di sei consulte provinciali (Bologna, Ferrara, Ravenna, Modena, Parma e Reggio Emilia, da poco costituitasi). «Sono profondamente grata a Rosanna Scipioni per il testimone che mi passa – prosegue l’imprenditrice modenese -. Porterò avanti il percorso da lei avviato, tra cui i progetti di solidarietà di genere e le attività educative tese a far conoscere, all’interno delle scuole primarie e degli istituti agrari, il legame tra agricoltura, ambiente, educazione alimentare e tradizioni locali». Confagricoltura Donna regionale ha partecipato, come squadra, per quattro anni consecutivi, alla Race for the cure della Komen Italia e organizzato Tour delle donne imprenditrici, capaci di coniugare workshop sull’agricoltura del futuro con gli aspetti culturali e paesaggistici del territorio. «Il 2022 – aggiunge Bortoli – ci vedrà impegnate nella decima edizione delle “Clementine anti-violenza”, in occasione della giornata mondiale per l’eliminazione della violenza di genere che cade il 25 novembre».

Prima di Natale, Confagricoltura Donna Emilia Romagna ha siglato un Protocollo di Intesa con l’Accademia Nazionale di Agricoltura che ha l’obiettivo di unire competenze, idee e professionalità, valorizzando il ruolo delle donne in agricoltura, al fine di sostenere le eccellenze agricole, agroalimentari e ambientali; di favorire il connubio tra una sana alimentazione e la gestione sostenibile dei suoli, delle colture e delle risorse paesaggistiche/forestali; di incentivare uno stile di consumo consapevole per costruire percorsi formativi dedicati e dire no alle distorsioni che minacciano il sistema agroalimentare made in Italy: criminalità organizzata, corruzione, contraffazioni, fake news e frodi. In sintesi, il nuovo protocollo mira a promuovere incontri periodici di approfondimento e confronto finalizzati anche alla valorizzazione di realtà istituzionali, associative e imprenditoriali particolarmente rilevanti e di successo; iniziative culturali rivolte alla divulgazione di tematiche inerenti la filiera agroalimentare, la produzione di alimenti di qualità e sicuri, il rispetto e la tutela dell’ambiente; visite guidate a filiere produttive che consentano di comprendere e promuovere dal vivo le realtà da comunicare in modo corretto e competente; pubblicazioni di vario tipo e su differenti tipologie di comunicazione, che possano contribuire alla diffusione delle conoscenze nel campo dell’agricoltura, dell’alimentazione e dell’ambiente». Diana Bortoli e Maria Pia Piricò, presidente di Confagricoltura Donna Sicilia, sono le due vicepresidenti di Confagricoltura Donna nazionale.

Lotteria Italia: secondo premio (2,5 milioni di Euro) a tagliando venduto a Formigine

Lotteria Italia, a Formigine il secondo premio da 2,5 milioni di euro: “Il vincitore è uno del posto”

Il primo premio della Lotteria Italia 2021 da 5 milioni di euro va al biglietto T 018060 venduto da un distributore locale a Roma. Il secondo premio da 2,5 milioni di euro va invece al tagliando P 297147 venduto a Formigine. In Emilia Romagna  nel 2012  il primo premio da 5 milioni vinto a Modena.

Il terzo premio da 2 milioni di euro va al tagliando E 263508 venduto a Magliano Sabina (RI); il quarto da 1,5 milioni va al biglietto N 330633 venduto a Roma. Infine, il quinto premio da 1 milione di euro va al tagliando D 137599 venduto a Trapani.

Aggiornamento Covid: 18.413 nuovi casi (+34,7%) +7,5% i ricoveri nei reparti Covid e -0,7% nelle terapie intensive

Aggiornamento Covid: 18.413 nuovi casi (+34,7%) +7,5% i ricoveri nei reparti Covid e -0,7% nelle terapie intensive
Copyright e autore immagine: Roberto Brancolini

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 627.222 casi di positività, di cui 18.413 in più rispetto a ieri, su un totale di 62.472 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è quindi del 29,5%.

Sono 140 i pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna (-1 rispetto a ieri); l’età media è di 62 anni. Sul totale, 109 (quindi il 77,9%) non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,4 anni), mentre i restanti 31 sono vaccinati con ciclo completo (età media 67 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.744 (+122 rispetto a ieri), età media 68,8 anni.

Rispetto ai 13.671 nuovi casi registrati ieri, la crescita dei contagi oggi registra un +34,7% (+55,8% ieri). Più contenuta quella dei ricoverati nei reparti Covid, +7,5%, e in calo nelle terapie intensive, -0,7%, sempre rispetto a ieri.

Nei dati comunicati oggi al ministero della Salute, ai 18.413 nuovi casi odierni sono stati sommati altri 20.115 casi di positività riscontrati tra il 27 dicembre 2021 e il 3 gennaio di quest’anno e recuperati a seguito dell’adeguamento dei sistemi informativi di registrazione dei contagi alle nuove indicazioni nazionali e alle esigenze di massima semplificazione che si rendono necessarie in questa fase di massima pressione epidemica. Intervento di adeguamento che è stato realizzato nei giorni scorsi. Va ricordato che i casi di contagio recuperati non incidono sulla colore dell’Emilia-Romagna, in zona bianca per il parametro dei ricoveri nei reparti Covid, al di sotto della soglia limite del 15% nell’ultima rilevazione nazionale del ministero di venerdì scorso.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

L’età media dei nuovi positivi 2 di 37,7 anni.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 8.642.041 dosi; sul totale sono 3.623.127 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 90,2%, mentre quelle con almeno una dose (3.704.699) sono arrivate al 92,2%, sempre degli over 12. Le terze dosi già fatte sono 1.530.719.

I numeri a seguire sono relativi al totale dei dati comunicati oggi al ministero della Salute, e quindi 38.528: i 18.413 di oggi e i 20.115 recuperati dal 27 dicembre scorso. Non è infatti stato possibile suddividere le due voci per le singole aziende sanitarie. I numeri non sono quindi indicativi dell’andamento delle ultime 24 ore. Complessivamente, sono stati comunicati al ministero i seguenti dati sulle province: Piacenza 335 casi, Parma 1.859, Reggio Emilia 5.816, Modena 11.667, Bologna 7.339, Imola 35, Ferrara 2.544, Ravenna 3.146, Forlì 1.041, Cesena 1.528, Rimini 3.218.

Dato complessivo che influisce anche sui casi attivi, cioè i malati effettivi, che oggi arrivano 156.788 (+34.968, considerati i casi recuperarti). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 154.904 (+34.847, sempre considerati i casi recuperati), il 98,8% del totale dei casi attivi.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 32.841 tamponi molecolari, per un totale di 7.435.254. A questi si aggiungono anche 29.631 test antigenici rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 3.536 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 456.114.

Purtroppo, si registrano 24 decessi: due in provincia di Parma (due donne di 90 e 97 anni); due anche in provincia di Reggio Emilia (due donne di 82 e 99 anni); tre in provincia di Modena (un uomo di 95 anni e due donne di 86 e 95 anni), sette in provincia di Bologna (tre donne di 74, 81 e 98 anni, e quattro uomini di 67, 82, 83 e 86 anni), quattro in provincia di Ravenna (quattro donne di 76, 81, 87 e 89 anni),   tre in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 90 anni e due uomini di 73 e 91 anni). Infine gli ultimi tre decessi riguardano la provincia di Rimini, tre donne di 66, 72 e 73 anni.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.320.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 11 a Parma (+1); 16 a Reggio Emilia (-1); 11 a Modena (-2); 29 a Bologna (-7); 10 a Imola (+1); 21 a Ferrara (+1); 14 a Ravenna (invariato); 4 a Forlì (+3); 4 a Cesena (+1); 18 a Rimini (+3).

Maranello, 3,4 milioni di euro da Pnrr e bandi per finanziare 16 progetti

Maranello, 3,4 milioni di euro da Pnrr e bandi per finanziare 16 progettiSedici progetti sostenuti, per un totale di 3,4 milioni di euro. È questo l’ammontare dei contributi intercettati recentemente dall’Amministrazione comunale di Maranello, che è riuscita ad attingere alle risorse messe a disposizione dal Pnrr e da bandi ministeriali e regionali come ‘Rigenerazione Urbana’ e ‘Bike to Work’. La conferma sugli stanziamenti è arrivata nei giorni scorsi.

“Sono i frutti del grande lavoro svolto dai nostri uffici – sottolinea il Sindaco Luigi Zironi – in fatto di programmazione, progettazione e reperimento di fondi a beneficio del territorio e di chi vi abita. A inizio mandato ci siamo dati questo obiettivo: intercettare più finanziamenti possibile per rendere Maranello e le sue frazioni sempre più sicure e adeguate alle esigenze dei cittadini, in particolare dei più fragili.  E le cifre di questi contributi confermano che stiamo mantenendo le promesse, dando la priorità alle scuole, alla sicurezza stradale, alla sostenibilità ambientale e alla socialità”.

Riguardo al Pnrr, ad esempio, con quasi 2 milioni di euro saranno totalmente finanziati dodici progetti sul territorio maranellese. Più nello specifico, il 38% di queste risorse (733mila euro) verrà utilizzato per l’efficientamento energetico di tre edifici scolastici, mentre il 62% (1 milione e 192mila euro) sarà destinato ad interventi di messa in sicurezza, riqualificazione e manutenzione straordinaria delle strade.

Le scuole interessate dai lavori saranno le due medie maranellesi, la materna ‘Jacopo da Gorzano’ e il nido ‘Coccinelle’, che grazie a questi interventi aumenteranno sensibilmente la sostenibilità dei propri consumi, migliorando ulteriormente le prestazioni degli impianti.

“Senza dimenticare – aggiunge Chiara Ferrari, Assessore ai Lavori pubblici e alla Mobilità – i lavori già programmati per la prossima estate per la riqualificazione della materna Agazzi e per il miglioramento antisismico della due scuole medie, in gran parte già finanziati grazie a fondi statali intercettati in precedenza: ben 727mila euro su una spesa complessiva di 927mila euro per i due interventi”.

Tra i nove interventi finanziati con il Pnrr e relativi alle strade, compaiono invece la riqualificazione e la messa in sicurezza dei centri abitati di Torre Maina e di Gorzano, dove verranno anche istituite due ‘Zone 30’, nonché la sistemazione del secondo tratto di Via Trebbo, di Via San Giovanni Evangelista e di un lungo tratto di Via Zozi, dove si interverrà sul fondo stradale, sui marciapiedi e con dissuasori della velocità.

Partecipando al bando ‘Rigenerazione Urbana’, il Comune di Maranello è poi riuscito ad ottenere altri 1,4 milioni di euro, finalizzati a sostenere integralmente i costi di altri tre progetti. Di questa somma, circa 500mila euro saranno investiti a Gorzano nel complesso di Via Cappella, dove verrà riqualificata l’ex casa del custode, futura sede di associazioni, e dove sarà realizzata presso gli Orti comunali una nuova struttura utilizzabile sia come ricovero degli attrezzi sia come saletta polifunzionale.

E tramite il medesimo bando sono stati stanziati anche 900mila euro destinati al completamento del percorso ciclopedonale che collegherà il Terminal dei bus al centro di Maranello, passando per Via Vignola e per il Parco Due.

Arriva invece da un altro bando regionale, legato all’ampio progetto denominato ‘Bike to Work’, un contributo di 68mila euro (su un costo totale di 85mila euro) che andrà a cofinanziare la messa in sicurezza di un attraversamento ciclopedonale lungo Via Giardini, all’altezza di Via Garibaldi. L’intervento porterà alla creazione di una piazzola, all’installazione di una rastrelliera per biciclette e soprattutto alla realizzazione di una piattaforma rialzata che tutelerà pedoni e ciclisti, anche incentivando il rallentamento dei veicoli.

Nek festeggia oggi 50 anni

Nek festeggia oggi 50 anniFilippo Neviani in arte Nek, oggi compie 50 anni. E’ nato a Sassuolo il  6 gennaio 1972.

Fin da piccolo si avvicina al mondo della musica iniziando a suonare la chitarra e la batteria, ma l’anno di svolta arriva nel 1992 con il suo primo album che segnerà l’inizio della sua carriera nel mondo musicale italiano.

Il 13 gennaio, pubblicherà il suo nuovo libro, dal titolo A Mani Nude. Partendo dall’incidente che lo ha colpito, Filippo si lascia andare a riflessioni aperte, sul dolore, la pazienza, il coraggio, l’amore, la fede. In A mani nude si racconta come mai ha fatto, con profondità, senza filtri e senza paura di ammettere debolezze e fragilità.

A volte, un solo momento può cambiare tutto. Basta una giornata di sole, la campagna che brilla, la voglia di dedicarsi a lavori di bricolage, lavorare al legno, a un vecchio carro che un tempo lontano era stato un calesse. L’incidente è improvviso. Il sangue, poi il dolore, la paura, lo shock. La corsa verso l’ospedale. La mano squarciata. La possibilità di non recuperarne l’uso. Ma che vuol dire perdere la funzionalità di una mano per un musicista? La stessa mano che ha sempre usato per suonare, comporre, creare? In occasione del suo cinquantesimo compleanno, Filippo Neviani, Nek, partendo dall’incidente che lo ha colpito, si lascia andare a riflessioni aperte, sul dolore, la pazienza, il coraggio, l’amore, la fede.

In A mani nude si racconta come mai ha fatto, con profondità, senza filtri e senza paura di ammettere debolezze e fragilità. Ricorda i suoi inizi, i primi successi e le prime avversità, ripensando a suo padre che non c’è più ora che è lui, a essere padre. E parla al lettore, con assoluta onestà e aprendo il suo cuore, del rapporto con la fede, delle crisi che colpiscono gli uomini e fanno dubitare delle proprie scelte, del proprio talento. Ma parla anche delle risorse che puoi trovare in te stesso nei momenti di difficoltà e dolore, risorse che di solito non sai nemmeno di avere.

E, ovviamente, A mani nude è anche un libro sulla musica. Partendo dai terribili pensieri sul letto dell’ospedale, Nek ritorna con la mente a quello che ha significato la musica nella sua vita e si chiede come sarà la sua vita se non potrà mai più suonare. E, ancora di più, si chiede come sarebbe stata la sua vita senza la musica. Impreziosito da una prefazione di Gianni Morandi, A mani nude è un libro emozionante e incredibilmente intenso, scritto da uno dei cantautori italiani più amati.

Covid, Donini: “Adeguati i sistemi informativi alle nuove indicazioni nazionali e all’esigenza di massima semplificazione”

Covid, Donini: “Adeguati i sistemi informativi alle nuove indicazioni nazionali e all’esigenza di massima semplificazione”Domani, giovedì 6 gennaio, nell’aggiornamento quotidiano sull’andamento epidemiologico in Emilia-Romagna, oltre ai nuovi casi positivi quotidiani verranno comunicati al ministero della Salute anche casi che non era stato possibile comunicare negli ultimi dieci giorni a causa degli adeguamenti dei sistemi informativi alle nuove indicazioni nazionali e alle esigenze di massima semplificazione che si rendono necessarie in questa fase di massima pressione epidemica.

Il totale che verrà comunicato sarà quindi di circa 40mila nuovi casi positivi (lo scarico dei dati odierni prosegue infatti in serata), che però non rappresenta in alcun modo l’effettiva numerosità dei nuovi casi del 5 gennaio: al momento, infatti, i nuovi casi sono circa 18.500 e quelli dei recuperati dei giorni dal 27 dicembre sono 19.500.

Allo stesso modo, nei prossimi giorni verranno comunicati ulteriori 8-9mila casi sempre pregressi, anch’essi distinti nei bollettini regionali giornalieri.

“Abbiamo adeguato il sistema di caricamento automatico dei dati nel minor tempo possibile, intervento tecnico che ha coinciso con la fase di aumento esponenziale dei contagi causato dalla variante Omicron- spiega l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Va chiarito che i casi di positività dei giorni scorsi e recuperati ora non influiscono sulla situazione dell’Emilia-Romagna rispetto al colore assegnato alla regione, visto che i parametri utilizzati sono esclusivamente quelli relativi ai ricoveri ospedalieri”.

Ausl Modena al lavoro per adattare le quarantene dei cittadini alle nuove norme

Ausl Modena al lavoro per adattare le quarantene dei cittadini alle nuove norme
(foto: Italpress)

Sono molti i cittadini che stanno cercando di mettersi in contatto con l’Azienda sanitaria in questi giorni, chiedendo una verifica delle proprie condizioni e degli eventuali cambiamenti alla luce del Decreto Legge entrato in vigore il 31 dicembre scorso, così come vi sono cittadini che segnalano ritardi nella presa in carico. L’Ausl sta lavorando ininterrottamente da giorni per garantire il recupero di tutte le situazioni e l’adattamento alle nuove norme, nell’attesa che vengano risolte ai livelli superiori alcune zone di incertezza che rimangono rispetto al DL e in virtù di una uniformità territoriale.

Per chiarire alcune situazioni, l’Ausl diffonde ulteriori informazioni, invitando prima di tutto i cittadini a non recarsi in autonomia presso ospedali, pronto soccorso, o chiamare il medico/pediatra per richiedere tamponi di fine isolamento/quarantena in quanto ciò non porta all’esito auspicato.

Come già avveniva, occorre chiamare il medico/pediatra solo in caso sia presente una sintomatologia suggestiva da covid. In caso di sintomi il cittadino deve restare a casa e non recarsi in farmacia o in ospedale/PS per eseguire un tampone.

Nei restanti casi, l’Ausl sta organizzando il sistema per consentire l’effettuazione del tampone di fine isolamento/quarantena secondo le nuove modalità e tempistiche: seguirà una specifica informazione.

 

Isolamento del caso positivo

Per i soggetti positivi al covid

  • che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster
  • o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 120 giorni

Solo in questi casi l’isolamento può essere ridotto da 10 a 7 giorni, purché siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine dei 7 giorni, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo.

Per tutti gli altri casi valgono le regole già in vigore. Si ricorda che per i casi sintomatici si dovrà attendere la risoluzione dei sintomi e far trascorre almeno tre giorni senza sintomi.

Come già detto non è possibile richiedere al proprio medico/pediatra il tampone di fine isolamento né recarsi autonomamente in ospedale, ps, ambulatori medici. L’invito è ad attendere alcuni giorni: l’Ausl comunicherà ulteriori aggiornamenti sui percorsi possibili per decretare la fine dell’isolamento.

A coloro che erano in isolamento per positività al covid prima del 31/12/2021 arriverà comunque in questi giorni la convocazione a tampone da parte dell’Ausl per la fine dell’isolamento o l’eventuale conclusione dell’isolamento.

 

Inizio quarantena dei contatti di caso positivo

Non è più previsto per i contatti il tampone di inizio quarantena. Sarà osservata dunque la tempistica di quarantena prevista in base allo stato vaccinale come da tabella (o auto-sorveglianza nei casi indicati dal nuovo DL) e dovranno eseguire un tampone se previsto, per la fine della quarantena.

Non si applica la quarantena (e quindi non viene notificata alcuna certificazione da parte dell’Ausl) ai contatti asintomatici che, pur essendo entrati in contatto con un caso positivo, rientrano nelle seguenti categorie:

  • persone vaccinate con dose booster
  • persone che hanno completato il ciclo vaccinale primario non oltre i 120 giorni precedenti
  • persone guarite da infezione da SARS-CoV-2 non oltre i 120 giorni precedenti

Chi rientra in queste casistiche deve:

– indossare la mascherina FFP2 per almeno 10 giorni dall’ultimo contatto avuto con la persona positiva

– porsi in auto-sorveglianza per 5 giorni

Alla prima comparsa dei sintomi è necessario contattare il proprio medico o pediatra per richiedere l’esecuzione del tampone. Se si risulta negativi ma si è ancora sintomatici, il tampone deve essere ripetuto al 5° giorno successivo all’ultimo contatto stretto avuto con la persona positiva. Anche in questo caso è necessario contattare il proprio medico o pediatra per richiedere l’esecuzione del tampone.

Si ricorda che il medico non può inviare in farmacia soggetti con sintomi per l’effettuazione di tamponi. 

Gli altri contatti stretti conviventi anche se non ricevono subito la mail di inizio isolamento (e non sarà necessario contattare i call center per autosegnalarsi), devono considerarsi a tutti gli effetti in quarantena quando le norme (riassunte nella tabella in allegato) lo prevedano in base al loro stato vaccinale. La mail di isolamento partirà comunque dalla data di notifica della positività del caso indice, tenendo conto dei giorni di quarantena già trascorsi. Si ricorda che ai fini lavorativi la notifica di quarantena da parte del medico può essere datata a partire dalla data di inizio isolamento indicata sulla lettera Ausl.

Coloro che sono diventati contatti dal 31/12 in poi saranno presi in carico secondo le nuove norme: chi nei giorni scorsi ha ricevuto la notifica ma in base al decreto non deve effettuare la quarantena sta ricevendo la mail che certifica la nuova condizione. I contatti che erano già in carico all’Ausl prima dell’entrata in vigore delle nuove norme (31/12/2021), vengono progressivamente adattati alle nuove norme.

 

Fine isolamento/quarantena

Ad oggi i tamponi di fine isolamento (per i positivi) e fine quarantena (per i contatti), che possono essere antigenici o molecolari in relazione all’andamento epidemiologico e alla pressione sui laboratori, sono disposti dall’Ausl, così come la comunicazione ufficiale di fine quarantena.

Non è consentito richiedere al proprio medico/pediatra il tampone di fine quarantena/isolamento né recarsi autonomamente in ospedale, ps, ambulatori medici. Come già detto, l’Ausl sta organizzando il sistema per consentire l’effettuazione del tampone di fine isolamento/quarantena secondo nuove modalità e tempistiche: seguirà una specifica informazione nei prossimi giorni.

Attenzione: è già accaduto che alcune e-mail inviate dall’Ausl venissero spostate nello spam dai server di posta. Si richiede ai cittadini la collaborazione nel ritracciare anche attraverso queste ricerche le eventuali mail dell’Azienda sanitaria.

Covid. Tamponi rapidi per under12, Donini: “In Emilia-Romagna gratuiti per i 5-11enni fino a quando non erano vaccinabili”

Covid. Tamponi rapidi per under12, Donini: “In Emilia-Romagna gratuiti per i 5-11enni fino a quando non erano vaccinabili”“Così come per tutte le categorie e fasce d’età che non potevano vaccinarsi, in Emilia-Romagna per i bambini e ragazzi dai 5 agli 11 anni i tamponi rapidi erano gratuiti, con il costo sostenuto per intero dalla Regione. Ora che anche loro possono vaccinarsi, dal 1^ gennaio questa esenzione è venuta meno e il costo è di 15 euro, lo stesso prezzo applicato in altre regioni, in alcune anche superiore. La gratuita è invece confermata nel caso i bambini e i ragazzi vengano inseriti in screening regionali riguardanti, per esempio, la popolazione scolastica o determinate situazioni legate sempre alla scuola”.

Così l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, risponde alla Lega che chiedeva spiegazioni sul costo dei tamponi rapidi per gli under12.

“Vi sono territori amministrati dalla Lega dove il costo dei tamponi può arrivare a 22 euro come costo massimo- prosegue Donini-, quando in Emilia-Romagna era garantita la gratuità fino a che questa fascia d’età non poteva essere vaccinata. Detto questo, dal momento che resta in vigore il prezzo calmierato per la fascia 12-18 anni, per la quale il tampone rapido in farmacia costa 8 euro e non 15, con la differenza di 7 euro pagata dalla Regione e rimborsata dalla gestione commissariale nazionale, come Regione stiamo chiedendo al Governo di allargare questa riduzione a 8 euro anche a chi ha meno di 12 anni. Questo, nell’ambito della richiesta più generale, avanzata da tutte le Regioni, al di là del colore politico, di riconoscimento di tutte le spese sostenute per la gestione dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia”.

“Tali costi, infatti, non possono né andare ad aumentare i disavanzi nei conti sanitari causati dalle spese giustamente sostenute per far fronte alla pandemia, né essere scaricati sui cittadini. Nel frattempo- chiude Donini-, non si ferma l’azione di cura di tutte le persone e di contrasto al virus, a partire dall’estensione della campagna vaccinale, con l’anticipazione da oggi della terza dose (booster) per chi abbia completato il ciclo vaccinale da almeno quattro mesi, e non più da cinque”.

Covid: oggi (5/1) su oltre 62mila tamponi 13.671 nuovi casi (+55,8%). Quindici decessi

Covid: oggi (5/1) su oltre 62mila tamponi 13.671 nuovi casi (+55,8%). Quindici decessi
(foto: Italpress)

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 588.695 casi di positività13.671 in più rispetto a ieri, su un totale di 62.550 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è quindi del 21,8%.

Sono 141 i pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna (+6 rispetto a ieri); l’età media è di 62,2 anni. Sul totale, 103 (quindi il 73%) non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,2 anni), mentre 38 sono vaccinati con ciclo completo (età media 67,1 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.622 (+43 rispetto a ieri), età media 69,1 anni.

Rispetto agli 8.773 nuovi casi registrati ieri, la crescita dei contagi oggi registra un +55,8% (+9,8% ieri). Più contenuta quella dei ricoverati nei reparti Covid, +2,7%, e nelle terapie intensive, +4,4%, sempre rispetto a ieri.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 8.609.462 dosi; sul totale sono 3.621.527 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 90,1%, mentre quelle con almeno una dose (3.702.755) sono arrivate al 92,1%, sempre degli over 12. Le terze dosi già fatte sono 1.504.057.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 7.585 sono asintomatici, individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 53 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 293 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 38,1 anni.

Sui 7.585 asintomatici, 334 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 34 con gli screening sierologici, 392 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 7 tramite i test pre-ricovero. Per 6.818 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 2.256 nuovi casi, seguita da Rimini (2.199), Parma (1.735) e Ravenna (1.682). Poi Modena (1.249) e Cesena (1.237). Quindi Ferrara (881), Reggio Emilia (814), Forlì (653) e il Circondario Imolese (637). Infine, Piacenza con 328 nuovi casi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 30.179 tamponi molecolari, per un totale di 7.402.413. A questi si aggiungono anche 32.371 test antigenici rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.585 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 452.578.casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 121.821 (+11.071). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 120.058 (+11.022), il 98,5% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano quindici decessi: due in provincia di Parma (1 donna di 73 anni e 1 uomo di 87); uno in provincia di Reggio Emilia (1 uomo di 69 anni); tre in provincia di Modena (tre uomini, di cui uno di 89 e due di 90 anni), tre in provincia di Bologna (3 uomini di 79, 85 e 95 anni); tre in provincia di Ferrara (1 donna di 59 anni e due uomini di 71 e 75 anni); due in provincia di Ravenna (2 uomini di 45 e 78 anni). Un decesso infine riguarda una persona residente fuori regione: un uomo di 88 anni, la cui morte è stata registrata dall’Asl di Bologna.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.296.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 10 a Parma (-1); 17 a Reggio Emilia (+2); 13 a Modena (+1); 36 a Bologna (+3); 9 a Imola (-2); 20 a Ferrara (+1); 14 a Ravenna (+1); 1 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (invariato); 15 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 33.359 a Piacenza (+328, di cui 49 sintomatici), 44.641 a Parma (+1.735, di cui 255 sintomatici), 66.580 a Reggio Emilia (+814, di cui 642 sintomatici), 92.339 a Modena (+1.249, di cui 584 sintomatici), 120.534 a Bologna (+2.256, di cui 925 sintomatici), 19.353 casi a Imola (+637, di cui 251 sintomatici), 37.573 a Ferrara (+881, di cui 28 sintomatici), 51.932 a Ravenna (+1.682, di cui 808 sintomatici), 28.135 a Forlì (+653, di cui 512 sintomatici), 32.513 a Cesena (+1.237, di cui 753 sintomatici) e 61.736 a Rimini (+2.199, di cui 1.279 sintomatici).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 8 casi: 5 positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare, 3 in quanto giudicati non Covid-19.

Partono i lavori anti sismici all’istituto Morante di Sassuolo

Partono i lavori anti sismici all’istituto Morante di SassuoloAll’istituto Morante di Sassuolo partiranno nei prossimi giorni i lavori di miglioramento sismico e messa in sicurezza dell’edificio e della palestra in via Selmi 16 per un investimento complessivo della Provincia pari a oltre due milioni e 700 mila euro.

Per consentire l’avvio del cantiere, da lunedì cinque classi saranno trasferite nelle nuove aule allestite dalla Provincia nella succursale dell’istituto di via San Francesco, mentre, sempre da lunedì, altre sei classi utilizzeranno i locali della parrocchia di via Santissima Consolata 105, affittati dalla Provincia in previsione dei lavori; a causa del protrarsi di alcuni interventi edilizi di riorganizzazione degli spazi, connessi con l’avvio del cantiere, all’interno della sede centrale e per completare l’allestimento delle nuove aule, le lezioni nell’istituto sono sospese venerdì 7 e sabato 8 gennaio per riprendere regolarmente lunedì 10 gennaio.

L’intervento, finanziato dalla Banca europea degli investimenti con mutui a carico dello Stato, dal ministero dell’Istruzione e con le risorse del Pnrr, si articola su tre stralci: il primo parte nei prossimi giorni per terminare a ottobre mentre il secondo prende il via a giugno per completare, entro la primavera del 2023, la messa in sicurezza di tutto l’edificio; la Provincia, inoltre, ha ottenuto con il Pnrr ulteriori risorse, pari a 500 mila euro, per la ristrutturazione e il miglioramento sismico della palestra.

Come sottolinea Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia, l’intervento «garantisce una maggiore sicurezza dell’edificio e della palestra per un istituto parte integrante del polo scolastico superiore di Sassuolo che garantisce un’offerta formativa di qualità legata all’economia del territorio».

I lavori, compresi in un piano che prevede interventi analoghi in diversi istituti modenesi, consistono nella realizzazione di una struttura di rinforzo esterna, adiacente le facciate, collegata a quella esistente, in grado di assorbire le scosse in caso di sisma.

L’istituto è frequentato da oltre 500 studenti con gli indirizzi tecnico turistico e professionale per i servizi commerciali.

Numero errato centro vaccinazioni Fiorano: in tilt il centralino del Comune

Numero errato centro vaccinazioni Fiorano: in tilt il centralino del ComuneIn questi primi giorni dell’anno il centralino del Comune di Fiorano Modenese si trova a gestire un considerevole numero di chiamate di cittadini del Distretto che vorrebbero contattare l’hub vaccinale di via Madonna del Sagrato a Fiorano Modenese, gestito dalla Ausl di Modena e non dal Comune.

Il disguido nasce dal fatto che cercando su Google ‘Centro vaccini Fiorano numero telefonico’ o parole simili, risulta come numero del punto vaccinale quello che in realtà è il numero del centralino del Comune.

A nulla sono valse, al momento, le segnalazioni fatte a Google affinchè il numero venga cancellato o sostituito con un uno dei numeri indicati dall’Ausl di Modena per le informazioni sulle vaccinazioni.

In pochi giorni decine di persone, a volte in grande difficoltà vista l’attuale situazione dei contagi, hanno chiamato il numero del Comune per avere informazioni relative a vaccinazioni, prenotazioni, spostamento di appuntamenti, tamponi e ritardi nei tamponi di fine quarantena.

Il servizio URP, sul quale è dirottato il numero del centralino del Comune, ha fatto fronte alla situazione, invitando a contattare i propri medici di famiglia, ad utilizzare il fascicolo sanitario elettronico o a telefonare ai numeri utili indicati sul sito della Ausl di Modena.

Si invitano pertanto i cittadini interessati a contattare l’hub vaccinale, a non utilizzare il numero riportato dal motore di ricerca Google perché non corretto e non in grado di fornire le informazioni sanitarie richieste.

Approvato il Bilancio di previsione 2022-2024 del Comune di Fiorano

Approvato il Bilancio di previsione 2022-2024 del Comune di FioranoNel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, tenutosi il 20 dicembre 2021, è stato approvato il bilancio di previsione 2022-2024 di Fiorano Modenese. Innanzitutto, questo non prevede nessun aumento delle imposte, rette o tariffe riferibili ai diversi servizi comunali. Anzi, è facile ravvisare una riduzione delle rette dei nidi d’infanzia, grazie anche all’impiego dei fondi regionali a ciò dedicati. Inoltre, sempre in relazione ai nidi, aumentano i posti disponibili, così da agevolare le esigenze delle giovani coppie.

La previsione di bilancio conferma dunque i punti fermi dell’Amministrazione, e cioè una forte attenzione ai servizi sociali, educativi e scolastici. Il particolare riguardo riservato al mondo della scuola è dimostrato sia dalla spesa corrente, che vede incrementare le erogazioni per l’assistenza a bambini e ragazzi portatori di disabilità (lungo tutto l’arco educativo, dalla scuola dell’infanzia alle superiori), sia dal piano di investimenti, il quale comprende – come detto anche in passato – la realizzazione di due nuovi plessi a Spezzano di Fiorano, e la completa ristrutturazione della scuola d’infanzia L’Aquilone, oltre ad ulteriori interventi manutentivi minori presso altri istituti.

Quanto alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, lo stanziamento supera quello degli anni passati, fino ad arrivare a 1 milione di euro. Inoltre, il piano della video-sorveglianza prevede per il 2022 nuove telecamere, raddoppiando lo cifra erogata negli anni passati, arrivando così a 40 mila euro.

Parallelamente, sul fronte delle entrate, il bilancio conferma un’azione decisa e organizzata, tesa a eliminare – o quanto meno a ridurre il più possibile – l’evasione fiscale locale, così da assicurare una maggiore giustizia tra i cittadini, e al tempo stesso maggiori risorse da destinare al bilancio comunale per i vari investimenti.

Nonostante il nutrito piano di opere pubbliche, che ammonta a un totale di 15 milioni di euro, l’indebitamento del Comune diminuisce fortemente, arrivando a 643 euro a cittadino (quasi 11 milioni totali). Si consideri che nel 2013 il debito pro-capite si attestava sui 1.500 euro; l’anno scorso era invece di 890 euro circa a cittadino. Nel 2020-22 il debito cala così di oltre 4 milioni di euro, grazie pure alla recentissima estinzione del mutuo che gravava sulle casse del Comune derivante dalle spese di costruzione del BLA; un’estinzione anticipata di 20 anni rispetto alla sua naturale scadenza. Un traguardo che inorgoglisce particolarmente l’Amministrazione: ora anche le mura della biblioteca e della ludoteca comunali sono di piena proprietà dell’ente comunale, con un risparmio di denaro considerevole.

“Si tratta di un bilancio – commenta il Sindaco Francesco Tosi – che per la propria solidità guarda al futuro, in quanto libera concretamente risorse per gli anni a venire, e non fa pagare domani (e cioè ai giovani di oggi e alle future Amministrazioni) le spese di oggi”.

Tra le voci in uscita, si nota un aumento della spesa destinata al personale, al fine di adeguare nella forza lavoro soprattutto l’ufficio tecnico (oggi sottodimensionato) alle esigenze dettate dall’importante piano degli investimenti e delle manutenzioni. Un aspetto del bilancio che risponde anche a quello che sarà il principale impegno dell’Amministrazione nel 2022: monitorare e poter cogliere le opportunità offerte ai Comuni dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si tratta cioè di essere in grado, con personale adeguato e adeguate progettazioni, di partecipare ai bandi per l’assegnazione dei fondi europei assegnati all’Italia in quantità mai vista prima.

L’approvazione del bilancio ha visto il voto favorevole della maggioranza, eccetto l’astensione del Gruppo Misto (consiglieri Manfredini e Gualmini), e il voto contrario della minoranza, ossia Lega Salvini Premier e Forza Italia.

 

Videoconferenza per sensibilizzare i genitori sui vaccini, diretta su YouTube e sulla pagina Facebook del Comune di Formigine

Videoconferenza per sensibilizzare i genitori sui vaccini, diretta su YouTube e sulla pagina Facebook del Comune di FormigineSensibilizzare i genitori sul vaccino anti-Covid e l’importanza di proteggere i propri figli. Il tema sarà al centro di una videoconferenza organizzata dal Comune di Formigine e dall’Azienda USL di Modena in programma lunedì 10 gennaio alle ore 20.30. L’appuntamento sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook del Comune di Formigine (https://www.facebook.com/Comune.Formigine) e sulla pagina YouTube disponibile all’indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=tUiTwbeBGwg.

I relatori dell’incontro saranno il sindaco di Formigine Maria Costi, il vicesindaco e assessore Simona Sarracino, il Direttore del Distretto Sanitario di Sassuolo Federica Ronchetti. Con loro in collegamento l’infettivologo della Pediatria di Comunità dell’Ausl Stefano Zona e la pediatra della Pediatria di Sassuolo Chiara Bonvicini.

 

Commercio: nel terzo trimestre 2021 si rafforza la tendenza positiva delle vendite (+2,1 per cento)

Commercio: nel terzo trimestre 2021 si rafforza la tendenza positiva delle vendite (+2,1 per cento)Le vendite di fine stagione che partono oggi sono una importante opportunità per i consumatori a caccia dell’affare e una risposta dei commercianti alle esigenze di contenimento dell’inflazione con l’auspicio che possano aiutare a trovare la stabilità di cui hanno bisogno.

I saldi possono rappresentare una possibile boccata di ossigeno, dopo le limitazioni alle attività imposte dalle misure anti-Covid 19, con un clima di incertezza ancora non superato.

In attesa dello sviluppo della situazione, è interessante guardare agli ultimi dati disponibili dell’indagine congiunturale realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna e relativa al periodo luglio-settembre, in cui, nel confronto con il terzo trimestre 2020, si osserva un rafforzamento della tendenza positiva delle vendite (+2,1 per cento). Il recupero è stato parziale, ma ha permesso di avvicinare il livello delle vendite del terzo trimestre 2019, superiore a quello del periodo luglio-settembre 2021 in esame dello 0,3 per cento.

L’andamento complessivo

La diffusione della tendenza positiva emerge chiaramente dai giudizi delle imprese.

E’ risalito il numero delle aziende che ha giudicato le vendite stabili dal 22,4 al 28,8 per cento, mentre la quota delle imprese che ne ha rilevato un calo tendenziale è rimasta sostanzialmente invariata, passando al 26,7 dal 26 per cento.

Il saldo tra le quote delle imprese che rilevano un aumento delle vendite o una diminuzione tendenziale è, quindi, risultato più contenuto scendendo a +17,9 da +25,6 punti.

Grazie anche all’effetto della stagionalità, c’è stato un sensibile miglioramento delle attese sull’andamento delle vendite. Con il progredire della diffusione della vaccinazione, si è ampliata la quota percentuale delle imprese che si attendono un aumento del fatturato nel corso del quarto trimestre 2021 che si è appena concluso (al 35,6 dal 28,7 per cento), ed è scesa la quota delle imprese che temono una riduzione delle vendite (al 13,5 dal 18,1 per cento).

Gli effetti della pandemia hanno decisamente accelerato i processi di cambiamento che da anni caratterizzano il settore del commercio e i comportamenti dei consumatori, con ricadute immediate sui risultati economici delle imprese.

 

Le tipologie del dettaglio: bene iper, super e grandi magazzini

Nel trimestre in esame la ripresa delle vendite ha finalmente interessato tutte le tipologie del dettaglio, leggermente trainato dalla ripartenza dei consumi non alimentari precedentemente dilazionati dalla pandemia.

Le vendite dello specializzato alimentare sono aumentate dell’1,8 per cento, con ciò superando il livello dello stesso trimestre del 2019 (+0,7 per cento). Il dettaglio specializzato non alimentare ha beneficiato di un ulteriore recupero delle vendite (+2,4 per cento), comunque parziale tanto che le stesse sono ancora risultate al di sotto del livello del medesimo trimestre del 2019 (-2,3 per cento). Iper, super e grandi magazzini hanno beneficiato della situazione durante la pandemia, (+1,6 per cento), favoriti dal cambiamento delle abitudini dei consumatori e dalla possibilità di darsi diverse forme di organizzazione, capitalizzando una fase di aumento ininterrotto da dieci trimestri, tanto che le vendite correnti sono risultate superiori a quelle dello stesso periodo del 2019 del 5,1 per cento. Le aspettative restano tuttora orientate favorevolmente tanto che per loro il saldo dei giudizi sulle vendite attese è salito a quota 58,3.

 

La dimensione delle imprese

I dati trimestrali non mostrano alcuna correlazione dell’andamento delle vendite con la dimensione aziendale. La ripresa delle vendite non mostra in pratica differenze di intensità rilevanti tra le classi dimensionali delle imprese.

Le vendite della piccola distribuzione, da 1 a 5 addetti, sono aumentate del 2,0 per cento, quelle delle imprese di media dimensione da 6 a 19 addetti del 2,4 per cento e anche le vendite delle imprese di maggiore dimensione, con almeno 20 addetti, sono salite del 2,2 per cento.

Diverso il caso se si considera lo stato del livello attuale delle vendite rispetto a quello dello stesso trimestre del 2019, che mostra una chiara correlazione positiva con la dimensione di impresa.

Le vendite correnti della piccola distribuzione risultano ancora inferiori a quelle del 2019 (-2,0 per cento), così come anche quelle della media dimensione (-1,9 per cento). Al contrario le imprese di maggiore dimensione hanno meglio resistito durante la fase dura della pandemia grazie alla possibilità di darsi diverse forme di organizzazione e nel trimestre in esame sono riuscite a effettuare vendite superiori a quelle dello stesso periodo del 2019 (+2,1 per cento).

 

Il registro delle imprese

Le imprese attive nel commercio al dettaglio erano 42.986 al 30 settembre 2021. Rispetto a un anno prima la consistenza è aumentata dello 0,4 per cento (+165 unità). Gli effetti delle misure di sostegno a favore delle attività introdotte a seguito della pandemia hanno condotto prima a un progressivo rallentamento della tendenza negativa alla riduzione della base imprenditoriale, poi a una sua inversione in positivo e a un rafforzamento della crescita nel trimestre in esame.

L’andamento è risultato questa volta sensibilmente migliore di quello a livello nazionale che ha visto restringersi nuovamente la base imprenditoriale del settore (-0,2 per cento).

La variazione rilevata in ambito regionale continua a essere frutto della composizione tra due tendenze. La prima è data da un vasto movimento negativo, originato da una veloce e ampia diminuzione delle società di persone (-2,4 per cento, -207 unità). La seconda è positiva, costituita soprattutto da un incremento delle società di capitale (+6,3 per cento, +304 unità).

A fronte delle prospettive di ripresa post pandemia anche la tendenza alla riduzione delle ditte individuali si è invertita e nel trimestre in esame ha trovato conferma la crescita (+71 unità, +0,2 per cento), forse anche per l’aumento delle imprese marginali che operano come forma di auto impiego. Invece l’insieme molto meno numeroso delle cooperative e dei consorzi è risultato in flessione (-1,5 per cento).

 

 

 

2021, resoconto di un anno di attività della Polizia Postale e delle Comunicazioni dell’Emilia Romagna

2021, resoconto di un anno di attività della Polizia Postale e delle Comunicazioni dell’Emilia RomagnaNel 2021, la Polizia Postale e delle Comunicazioni è stata impegnata nel far fronte a continue sfide investigative con riferimento alle macro-aree di competenza, in particolare negli ambiti della prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, della protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, del financial cybercrime e di quelle relative alle minacce eversivo-terroristiche in rete, riconducibili  sia a forme di fondamentalismo religioso che a forme di estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali.

Il Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online, C.N.C.P.O., ha coordinato 5.515 complesse attività di indagine (+ 70% rispetto all’anno precedente) all’esito delle quali sono state eseguite oltre 1.400 perquisizioni (+ 87% rispetto all’anno precedente).

Nel corso del 2021 si è verificato, infatti, un significativo incremento dei casi di sfruttamento sessuale dei minori e di adescamento online: eseguiti 137 arresti (+98% circa rispetto al 2020) e denunciate 1400 persone (+17% rispetto al 2020).

L’ incremento sale al +127% per le persone arrestate e del +295% rispetto ai casi trattati, se confrontiamo i dati prepandemici del 2019.

Pe quanto attiene l’attività di prevenzione sono stati analizzati oltre 29.000 siti internet, 2.539 dei quali, riscontratone il carattere pedopornografico, sono stati oscurati mediante inserimento nella black list istituita ai sensi della L.38/2006.

Nell’ambito dell’attività di contrasto alla pedofilia e alla pedopornografia on line il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Emilia-Romagna, a conclusione delle indagini scaturite da segnalazioni pervenute da parte delle piattaforme social network internazionali e veicolate dal Centro Nazionale (C.N.C.P.O.) di Roma ha deferito all’A.G. oltre 100 persone per i reati di detenzione e divulgazione di materiale pedo-pornografico e di adescamento di minori. Sono degne di nota le seguenti attività:

In collaborazione con i Compartimenti di Roma, Milano, Napoli e Catania, è stato possibile compiere un’identificazione a catena dei componenti di un gruppo presente su una nota piattaforma di messaggistica composto da 5 utenti e denominato “Famiglie da abusi”. Il gruppo si caratterizzava per l’incessante scambio tra i suoi partecipanti di materiale pedopornografico, anche autoprodotto.

Le conversazioni tra gli utenti erano incentrate principalmente sulle reciproche dissolute fantasie sessuali aventi per protagonisti mogli, figlie ed altri parenti dei membri (corredate da foto e filmati realizzati in ambito familiare), nonché la condivisione di video ed immagini prettamente pedopornografici sia reperiti in rete e/o su altri canali social, di link che rimandano a cloud virtuali di file hosting di analogo contenuto. Gli operatori della Postale, infatti, sono riusciti a compiere un’identificazione a catena dei sodali, consistita nella progressiva evidenziazione di tutte le tracce informatiche di volta in volta raccolte, grazie a cui si è ricostruita nella sua completezza la struttura del gruppo dell’orrore. Tra questi un cittadino bolognese, poi sottoposto a misura cautelare della custodia in carcere e un bresciano indagato per violenza sessuale nei confronti della figlia minore.

Nell’ambito della medesima attività veniva perquisito e denunciato un uomo e arrestato un ulteriore soggetto per detenzione di ingente quantitativo di materiale pedopornografico.

Un soggetto della provincia di Ravenna è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari al termine di una complessa e articolata indagine svolta dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bologna in materia di pedopornografia online. L’indagine trae origine da una precedente attività a carico di un altro utente della provincia di Reggio Emilia il quale scambiava con il reo immagini e video prodotti mediante lo sfruttamento sessuale di minori degli anni 18. L’analisi dello smartphone e dei dispositivi in uso al cittadino di Ravenna permetteva di rilevare la presenza di oltre 400 files tra immagini e video a contenuto pedopornografico, nonché di numerosissime chat su diverse piattaforme social da cui è emerso un chiaro interesse dell’indagato a reperire materiale ritraente minori anche di età prepubere.

Un cittadino ferrarese veniva arrestato per detenzione di ingente quantità di immagini e video pedopornografici. All’esito della perquisizione informatica effettuata sui supporti in suo possesso sono stati individuati circa 45.000 file tra immagini e video prodotti mediante lo sfruttamento sessuale di minori degli anni 18. Poche ore prima dell’arrivo degli operatori l’uomo era impegnato a scaricare dalla rete materiale pedopornografico che accuratamente catalogava e memorizzava all’interno dei dispositivi dai quali è stato possibile rilevare le ricerche compulsive di pagine web a tema. In particolare, l’uomo privo di alcun legame familiare era alla ricerca morbosa di contenuti multimediali aventi ad oggetto bambini, anche in tenera età, coinvolti in atti sessuali espliciti e materiale relativo alla c.d. “pornografia virtuale”.

Nell’ambito dei reati contro la persona commessi attraverso la rete, significativo è l’aumento dei fenomeni di sextortion (+54% rispetto al 2020) e revenge porn (+78% rispetto al 2020) con oltre 500 casi trattati e 190 autori di reato deferiti all’A.G.

Nel complesso per reati contro la persona commessi sul web, sono stati denunciati oltre 1.400 soggetti.

Nell’ambito dell’attività di contrasto alla pedofilia e alla pedopornografia on line il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Emilia-Romagna, a conclusione delle indagini scaturite da segnalazioni pervenute da parte delle piattaforme social network internazionali e veicolate dal Centro Nazionale (C.N.C.P.O.) di Roma ha deferito all’A.G. oltre 100 persone per i reati di detenzione e divulgazione di materiale pedo-pornografico e di adescamento di minori. Sono degne di nota le seguenti attività:

In collaborazione con i Compartimenti di Roma, Milano, Napoli e Catania, è stato possibile compiere un’identificazione a catena dei componenti di un gruppo presente su una nota piattaforma di messaggistica composto da 5 utenti e denominato “Famiglie da abusi”. Il gruppo si caratterizzava per l’incessante scambio tra i suoi partecipanti di materiale pedopornografico, anche autoprodotto.

Le conversazioni tra gli utenti erano incentrate principalmente sulle reciproche dissolute fantasie sessuali aventi per protagonisti mogli, figlie ed altri parenti dei membri (corredate da foto e filmati realizzati in ambito familiare), nonché la condivisione di video ed immagini prettamente pedopornografici sia reperiti in rete e/o su altri canali social, di link che rimandano a cloud virtuali di file hosting di analogo contenuto. Gli operatori della Postale, infatti, sono riusciti a compiere un’identificazione a catena dei sodali, consistita nella progressiva evidenziazione di tutte le tracce informatiche di volta in volta raccolte, grazie a cui si è ricostruita nella sua completezza la struttura del gruppo dell’orrore. Tra questi un cittadino bolognese, poi sottoposto a misura cautelare della custodia in carcere e un bresciano indagato per violenza sessuale nei confronti della figlia minore.

Nell’ambito della medesima attività veniva perquisito e denunciato un uomo e arrestato un ulteriore soggetto per detenzione di ingente quantitativo di materiale pedopornografico.

Un soggetto della provincia di Ravenna è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari al termine di una complessa e articolata indagine svolta dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bologna in materia di pedopornografia online. L’indagine trae origine da una precedente attività a carico di un altro utente della provincia di Reggio Emilia il quale scambiava con il reo immagini e video prodotti mediante lo sfruttamento sessuale di minori degli anni 18. L’analisi dello smartphone e dei dispositivi in uso al cittadino di Ravenna permetteva di rilevare la presenza di oltre 400 files tra immagini e video a contenuto pedopornografico, nonché di numerosissime chat su diverse piattaforme social da cui è emerso un chiaro interesse dell’indagato a reperire materiale ritraente minori anche di età prepubere.

Un cittadino ferrarese veniva arrestato per detenzione di ingente quantità di immagini e video pedopornografici. All’esito della perquisizione informatica effettuata sui supporti in suo possesso sono stati individuati circa 45.000 file tra immagini e video prodotti mediante lo sfruttamento sessuale di minori degli anni 18. Poche ore prima dell’arrivo degli operatori l’uomo era impegnato a scaricare dalla rete materiale pedopornografico che accuratamente catalogava e memorizzava all’interno dei dispositivi dai quali è stato possibile rilevare le ricerche compulsive di pagine web a tema. In particolare, l’uomo privo di alcun legame familiare era alla ricerca morbosa di contenuti multimediali aventi ad oggetto bambini, anche in tenera età, coinvolti in atti sessuali espliciti e materiale relativo alla c.d. “pornografia virtuale”.

Nell’ambito dei reati contro la persona commessi attraverso la rete, significativo è l’aumento dei fenomeni di sextortion (+54% rispetto al 2020) e revenge porn (+78% rispetto al 2020) con oltre 500 casi trattati e 190 autori di reato deferiti all’A.G.

Nel complesso per reati contro la persona commessi sul web, sono stati denunciati oltre 1.400 soggetti.

Di rilievo, infine, l’attività sviluppata dagli Uffici di Specialità per la tutela e la sicurezza dei servizi postali, nell’ambito della convenzione con il partner Poste Italiane: oltre 6400 le pattuglie impiegate nel corso dell’anno a tutela dei servizi erogati da Poste Italiane per oltre 46.000 controlli. Attività che hanno portato al deferimento di 229 persone (+394% rispetto all’anno precedente) per c.d. “reati postali[1]”.

Nell’anno in esame, il portale del Commissariato di P.S. online si è confermato quale punto di riferimento specializzato per la ricerca di informazioni, consigli, suggerimenti di carattere generale per la sicurezza in rete, rafforzandosi ulteriormente in termini di popolarità con 52.000.000 di accessi.

La struttura operativa che gestisce il portale ha trattato oltre 28.000 richieste di informazioni, ricevuto 114.000 segnalazioni dai cittadini (+103% rispetto all’anno precedente).

Grazie alle segnalazioni pervenute al Commissariato di P.S. online, sono stati 70 gli interventi per casi di suicidio annunciati in rete da parte di utenti individuati in emergenza dal personale specializzato, a seguito dello sviluppo di attività di indagine informatica.

Nell’ambito delle campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi all’utilizzo della rete internet, rivolte soprattutto ai giovani, la Specialità ha promosso la XI edizione del progetto “Una Vita da Social”, campagna itinerante grazie alla quale sino ad oggi sono stati raggiunti oltre 2milioni e 600mila studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 225.000 genitori, 132.000 insegnanti per un totale di 19.500 Istituti scolastici e 400 città raggiunti sul territorio nazionale.

Nel corso del lockdown l’attività di sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole è proseguita attraverso piattaforme di video conferenze coinvolgendo oltre 371.000 studenti, più di 5.000 insegnanti, per un totale di 3.069 Istituti scolastici coinvolti.

Si evidenzia infine per importanza l’attività di progettazione ed alta formazione specialistica finalizzata all’avvio del CERT (Computer Emergency Response Team) – del Ministero Interno. Avvalendosi della collaborazione istituzionale con il CI.Fi.Ge. (Centro interforze Formazione Intelligence – Stato maggiore della Difesa) è stato sperimentato un prezioso e produttivo scambio formativo per il quale è stata formata la prima aliquota di personale assegnato al Centro per la sicurezza informatica del Dicastero.

L’obiettivo futuro di definizione di un lessico comune e qualificazione di un adeguato profilo di specializzazione di operatore cyber per le esigenze del CERT e del correlato Centro di Valutazione delle infrastrutture informatiche.

Infine, a completamento e per la migliore valorizzazione del percorso evolutivo della Specialità, si sono di recente avviate le progettualità finanziate con fondi PNRR per la realizzazione di 27 laboratori cyber sul territorio, la realizzazione di mezzi mobili tattici a supporto delle attività investigative, forensi e per la gestione della sicurezza informatica in occasione di grandi eventi.

Con gli stessi fondi è allo studio l’ipotesi di finanziare l’infrastruttura informatica del CERT e del dipendente Centro di Valutazione che sarà chiamato a svolgere il delicato compito di valutare i profili di sicurezza degli asset delle strutture informatiche che supportano le funzioni essenziali del Ministero dell’Interno (sistemi elettorali, rete Prefetture, AFIS etc.).

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[1] Si tratta del più ampio progetto SINC3, che prevede collegati in rete il CNAIPIC, a tutela delle infrastrutture critiche nazionali, ed i Nuclei operativi sicurezza cibernetica – NOSC dei Compartimenti, di prossima istituzione con la riorganizzazione dei presidi territoriali della Specialità, quest’ultimi a tutela dei rispettivi asset cibernetici regionali. Il progetto prevede tra l’altro la formazione degli operatori NOSC e la creazione di una piattaforma informatica per la gestione degli eventi e per la condivisione delle informazioni di sicurezza finanziata con fondi ISF, che, oramai avviata la fase sperimentale, potrà essere inaugurata il prossimo anno.

[2] Proprio con riferimento alla grave emergenza sociosanitaria, accompagnata dalle restrizioni introdotte dai decreti governativi per contrastare la diffusione del virus Covid-19, è stata dedicata una specifica attività di monitoraggio informativo dei canali e gruppi all’interno delle varie piattaforme di comunicazione online, per l’individuazione precoce di eventi ovvero manifestazioni con modalità non consentite

Tra le molteplici attività investigative in tale contesto, appare opportuno segnalare anche quella avviata dal Compartimento Polizia Postale di Genova, che ha portato all’esecuzione di ventiquattro perquisizioni nell’ambito di una vasta operazione, coordinata dalla DDA della Procura della Repubblica di Genova, tesa ad individuare i vertici e le figure intermedie di un’associazione segreta NO VAX/NO GREEN PASS i cui appartenenti operavano prendevano il nome di Guerrieri Vivi, all’interno di canali Telegram segreti, compiendo attività illecite pianificate da un numero ristretto di individui.

Ed ancora, a seguito dei fatti avvenuti nella Capitale il 9 ottobre u.s., con l’attacco alla sede della CGIL in Roma nel corso di una manifestazione NO-VAX/NO GREEN PASS, grazie al monitoraggio effettuato dal Servizio polizia Postale e dalla DIGOS di Roma, è stato accertato che attraverso il sito ufficiale di Forza Nuova, venivano diffusi, da parte dei componenti dello Staff e della Redazione del movimento, numerosi comunicati e dichiarazioni volte ad incitare alla violenza contro le Istituzioni e, pertanto, si è proceduto ad informare la competente A.G., che ha ritenuto di emettere un decreto di sequestro preventivo del sito www.forzanuova.eu.

Tale provvedimento è stato eseguito in data 11 ottobre u.s. dal personale della Specialità, tramite la sostituzione della homepage con un’apposita “stop page”.

[3] Furto di corrispondenza, incasso fraudolento di assegni etc.

Dal Pnrr 2 milioni di euro per il recupero e consolidamento del Politeama

Dal Pnrr 2 milioni di euro per il recupero e consolidamento del Politeama€ 2.000.000 dal Pnrr per il progetto di “Riuso e rifunzionalizzazione dell’ex Teatro “Politeama” per la realizzazione di una nuova biblioteca digitale ed archivio storico comunale”. Il Ministero dell’Interno, ha destinato i fondi europei facenti parte di “Next Generation Eu” per il progetto di recupero e consolidamento del Politeama, in pieno centro storico, in ia Giovanni Andrea Farosi.

L’Amministrazione Comunale, ritiene di procedere al consolidamento strutturale degli elementi verticali, orizzontali e inclinati, al restauro scientifico esterno delle facciate originarie comprese finiture, modanature, colonne e mensole, testine e scritte preesistenti, marcapiani, intonaci e lapidei, restauro scientifico interno delle pareti, dei soffitti e controsoffitti comprese le decorazioni, rigenerazione degli ambienti interni per l’insediamento della biblioteca digitale e dell’archivio storico, inserimento di nuovi elementi e impianti di sicurezza e comfort abitativo e ogni altra opera destinata al restauro, riuso e rifunzionalizzazione.

Alcuni cenni storici

Nel 1905 venne demolito il vecchio teatro cittadino (realizzato nel 1775 nella Piazza dell’Orologio) ritenuto pericolante, e ne venne costruito uno nuovo, su progetto del tecnico comunale Gaetano Malatesta. Inizialmente si pensava di costruire un’arena all’aperto per ospitare spettacoli comici, equestri e di varietà, assai diffusi all’epoca; preferendovi poi la realizzazione di un Politeama, ossia una sala atta ad accogliere varie tipologie di spettacolo, dalla lirica, alla prosa, al varietà ecc.

Nel 1906 fu costituita la Società Anonima Cooperativa Politeama Sociale, a larghissima partecipazione popolare, con l’intento di procedere alla costruzione del nuovo edificio su un terreno di proprietà comunale, vicina all’ex convento dei Serviti.

L’opera procedette con grandi difficoltà di ordine economico e si rese necessario l’intervento del Comune che acquistò dalla cooperativa parecchie azioni, fino alla graduale acquisizione dell’intera proprietà nel 1935. L’inaugurazione avvenne con Cavalleria Rusticana e I Pagliacci soltanto il 12 ottobre 1912.

Il Politeama mantenne le sue funzioni solo fino al 1935 quando subì una prima trasformazione: venne adibito a Casa del Fascio, e nel dopoguerra a sala da ballo (da qui il soprannome Caldiròun, “Calderone”). Successivamente (1964) venne venduto al Banco di S. Geminiano e S. Prospero.

Nel 2003 il Politeama viene acquistato dal Comune di Sassuolo.

Attualmente il Politeama versa in grave stato di degrado e ha perduto in gran parte la sua identità originaria. All’esterno è ancora ben leggibile l’originaria funzione, in quanto l’edificio non ha subito manomissioni rilevanti.

L’interno invece ha perduto le caratteristiche originarie di teatro con una capienza di seicento posti a sedere, caratterizzato da una balconata continua “alla francese” – considerata moderna nella mentalità dell’epoca in quanto socialmente più equa-, i palchi della platea e della galleria sono stati tamponati ed è stato soppresso il palcoscenico. Anche le decorazioni interne ad affresco ad opera di Umberto Chicchi sono in gran parte deteriorate.

La facciata è costituita da due corpi laterali aggettanti con terrazza e fastigio curvilineo al centro, inoltre porte e finestre presentano cornici con motivi decorativi a fiorami e testine, mentre le grate in ferro battuto sono caratterizzate dal motivo “a frusta”, secondo il tratto stilistico di un Liberty sobrio ed essenziale.

Il fabbricato è vincolato ai sensi dell’art. 3 della legge n. 1089/39 (ora Codice urbani, art 10/ 13 del D.Lgs 42 del 22/1/2004) con D.M. 26/03/1979 in quanto esempio di architettura liberty.

Si affaccia sulla centralissima Via Farosi e ha una superficie di mq. 881 con un’area di pertinenza do mq. 229. L’edificio si sviluppa essenzialmente su un piano terra cui sovrasta la copertura controsoffittata solo nella parte a Sud, dove è stato realizzato un ulteriore impalcato che si stacca dal pavimento del piano terra ad un’altezza di circa m 4,50 sovrastato dal loggione.

Le motivazioni per cui il Comune, nel 2003, ha acquistato il Politeama sociale, impegnando risorse significative sul bilancio in corso e su quelli successivi, sono riconducibili a due ragioni: scongiurare il degrado dello stabile, prezioso esempio del liberty locale e testimone della storia della città, e assicurarne la restituzione alla comunità sassolese attraverso un intervento di recupero che, nell’assoluto rispetto dei vincoli di tutela, ne valorizzasse l’originaria vocazione a luogo di ritrovo e promozione della cultura e aggregazione cittadina.

Consiglio Provincia di Modena, l’insediamento con il saluto di Tomei

Consiglio Provincia di Modena, l’insediamento con il saluto di Tomei«Per affrontare le sfide impegnative dei prossimi anni c’è bisogno di un ente di area vasta come la Provincia, in grado di svolgere un ruolo di supporto per i Comuni e di coordinamento e collegamento con la Regione e lo Stato, una funzione di programmazione territoriale sovracomunale all’insegna della sostenibilità, proseguendo nella gestione di servizi importanti come l’edilizia scolastica superiore e la viabilità provinciale».

Lo afferma il presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei in occasione, mercoledì 5 gennaio, dell’insediamento in teleconferenza del Consiglio provinciale di Modena scaturito dalle elezioni del 18 dicembre scorso.

«Come ente abbiamo superato anni difficili – aggiunge Tomei – durante i quali la Provincia è stata messa in discussione e ha subito pesanti tagli a seguito di una riforma che il referendum costituzionale ha superato. Per questo ora serve una nuova legge che restituisca dignità all’ente. Siamo ritornati protagonisti, anche grazie alle risorse assegnate per l’edilizia scolastica e la viabilità che ci consentono di garantire servizi all’altezza delle esigenze dei cittadini. Ma non solo. Nell’ambito della gestione delle risorse del Pnrr, in particolare quelle destinate all’edilizia scolastica, alle Province viene assegnato dal Governo un ruolo di programmazione, proposta progettuale e coordinamento dei Comuni di notevole rilievo che intendiamo svolgere con impegno e responsabilità affinché queste risorse siamo utilizzate al meglio e nei tempi previsti».

Sul Pnrr, infatti, sono usciti di recente i bandi per l’assegnazione agli enti locali di risorse pari a 800 milioni di euro per nuovi edifici, 500 milioni per le manutenzioni e 300 di euro per le palestre (quasi 50 milioni per le scuole emiliano-romagnole); le proposte da inviare al ministero saranno coordinate dalla Provincia e le graduatorie saranno approvate entro la primavera del 2022.

«Sono certo – ha concluso Tomei, nel salutare i nuovi consiglieri – che sapremo svolgere questo impegno con equilibrio e con quell’atteggiamento costruttivo che ha caratterizzato il precedente Consiglio, nell’esclusivo interesse della nostra comunità».

Durante la seduta è stata approvata la convalida dei nuovi consiglieri, eletti da oltre 700 tra consiglieri comunali e sindaci.

I CONSIGLIERI RESTANO IN CARICA 2 ANNI. APPROVANO BILANCI E PIANI, COMPETENZE E COMPOSIZIONE

I nuovi consiglieri provinciali rimangono in carica due anni e sono: per la lista “Insieme per una nuova provincia” Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena (confermato vice presidente dal presidente Tomei), Iacopo Lagazzi, sindaco di Guiglia, Maria Costi, sindaca di Formigine, Fabio Poggi, consigliere comunale di Modena, Maurizia Rebecchi, sindaca di Ravarino, Paola Guerzoni, sindaca di Campogalliano, e Monja Zaniboni, sindaca di Camposanto; per la lista “Unione Modena Civica-Uniamoci” Antonio Platis, consigliere comunale di Nonantola, Lavinia Zavatti, consigliera comunale di Medolla, Stefano Venturini, consigliere comunale di Cavezzo, e Luigia Santoro, consigliera comunale di Modena; per la lista “Civici, ecologisti e progressisti. Per una Provincia della sostenibilità” Mattia Veronesi, consigliere comunale di Finale Emilia.

In base alla legge 56 di riordino dell’ente, il Consiglio provinciale resta in carica due anni; le elezioni di dicembre hanno riguardato solo il Consiglio, mentre il presidente, sempre in base alla legge, resta in carica quattro anni.

Il consiglio, composto da 12 consiglieri che non percepiscono indennità, oltre al presidente della Provincia; l’organo approva bilanci, regolamenti, piani e programmi e ogni altro atto sottoposto dal presidente.

Alle Province sono assegnate le competenze sulla rete di quasi mille chilometri di strade provinciali, sull’edilizia scolastica superiore e sulla pianificazione della rete scolastica, oltre all’assistenza tecnico amministrativa ai Comuni, la pianificazione territoriale e le pari opportunità.

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