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sabato, 12 Luglio 2025
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Oggi in regione si registrano 8.014 nuovi casi Coronavirus (-11,8%). Stabili i ricoveri nelle terapie intensive, crescono nei reparti Covid

Oggi in regione si registrano 8.014 nuovi casi Coronavirus (-11,8%). Stabili i ricoveri nelle terapie intensive, crescono nei reparti Covid
foto Paolo Righi

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 566.261 casi di positività8.014 in più rispetto a ieri, su un totale di 31.140 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 25,7%, un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Sono 131 i pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna (+1 rispetto a ieri); l’età media è di 63,2 anni. Sul totale, 95 (quindi il 72,5%) non sono vaccinati (età media 61,2 anni), mentre 36 sono vaccinati con ciclo completo (età media 67,7 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.528 (+77 rispetto a ieri), età media 69,1 anni.

Rispetto ai 9.090 nuovi casi registrati ieri, la crescita dei contagi oggi registra un -11,8% (-25,8% ieri), mentre quella dei ricoverati nei reparti Covid un +5,3% e nelle terapie intensive un +0,8%, sempre rispetto a ieri.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 8.512.309 dosi; sul totale sono 3.614.837 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 90%, mentre quelle con almeno una dose (3.696.550) sono arrivate al 92%, sempre degli over 12. Le terze dosi già fatte sono 1.427.936.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 4.263 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 74 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 346 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 37,6 anni.

Sui 4.263 asintomatici, 142 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 59 con gli screening sierologici, 439 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 3 tramite i test pre-ricovero. Per 3.620 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 2.068 nuovi casi, seguita da Modena (1.181). Poi Ravenna (897), Parma (793), Rimini (715) e Piacenza (609). Quindi Ferrara (535), Reggio Emilia (475), Cesena (353) e Forlì (206). Infine, il Circondario Imolese con 182 nuovi casi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 16.597 tamponi molecolari, per un totale di 7.346.025. A questi si aggiungono anche 14.543 test antigenici rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.207 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 448.179. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 103.826 (+6.790). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 102.167 (+6.712), il 98,4% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano diciassette decessi: uno in provincia di Parma (1 donna di 83 anni); uno in provincia di Reggio Emilia (1 uomo di 84 anni); sei in provincia di Bologna (2 uomini di 69 e 95 anni e 4 donne di 78, 79, 86 e 96 anni); cinque in provincia di Ferrara (1 donna di 82 anni e 4 uomini di 79, 85, 90 e 97 anni); uno in provincia di Ravenna (1 donna di 101 anni); tre in provincia di Forlì-Cesena (2 uomini di 69 e 74 anni e 1 donna di 79 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.256.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 10 a Parma (invariato); 14 a Reggio Emilia (+1); 15 a Modena (invariato); 31 a Bologna (+2); 9 a Imola (invariato); 19 a Ferrara (invariato); 13 a Ravenna (-2); 1 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (invariato); 15 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 32.567 a Piacenza (+609, di cui 129 sintomatici), 42.906 a Parma (+793, di cui 133 sintomatici), 65.174 a Reggio Emilia (+475, di cui 425 sintomatici), 90.409 a Modena (+1.181, di cui 579 sintomatici), 116.411 a Bologna (+2.068, di cui 934 sintomatici), 17.907 casi a Imola (+182, di cui 102 sintomatici), 35.785 a Ferrara (+535, di cui 9 sintomatici), 49.458 a Ravenna (+897, di cui 609 sintomatici), 27.006 a Forlì (+206, di cui 177 sintomatici), 30.830 a Cesena (+353, di cui 234 sintomatici) e 58.618 a Rimini (+715, di cui 420 sintomatici).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 16 casi: 14 in quanto positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare, e 2 perché giudicati non Covid-19.

Sanità pubblica, appello di Regione e sindacati a Governo e Parlamento: “Vengano stanziate le risorse necessarie ad affrontare l’emergenza”

Sanità pubblica, appello di Regione e sindacati a Governo e Parlamento: “Vengano stanziate le risorse necessarie ad affrontare l’emergenza”Davanti all’aumento dei contagi da Coronavirus che ha segnato la fine del 2021 e l’inizio del 2022, anche per la comparsa della variante Omicron, è sempre più importante sostenere e rafforzare le attività straordinarie di prevenzione, tracciamento e vaccinazione, oltre che di cura per chi presenta sintomi gravi. Compiti che negli ultimi due anni sono state affrontati soprattutto grazie al grande sacrificio di chi lavora in sanità e con impegni di spesa straordinari da parte della Regione Emilia-Romagna.

Ecco perché è fondamentale che, a fronte dell’incremento del fondo sanitario nazionale previsto dalla legge di bilancio 2022, il Governo preveda la copertura delle spese straordinarie necessarie ad affrontare il covid che saranno sostenute dalle Regioni fino alla fine dell’emergenza.

A chiederlo, in un appello congiunto, sono la Regione, nella persona dell’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini, insieme ai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil: Luigi Giove, segretario generale Cgil Emilia-Romagna, Filippo Pieri, segretario regionale Cisl Emilia-Romagna, Giuliano Zignani, segretario generale Uil Emilia-Romagna.

“Questa situazione è insostenibile per il nostro sistema sanitario regionale e per quello di altre regioni- sostengono Donini, Giove, Pieri e Zignani-. Non vogliamo che il mancato finanziamento si scarichi sui cittadini o su lavoratrici e lavoratori della sanità a cui in questi anni è già stato chiesto un impegno pesantissimo che va valorizzato in modo stabile. Non siamo disponibili a rinunciare ad un modello di sanità fondato sulla centralità del ruolo pubblico, la presenza capillare sul territorio, la quantità e qualità del servizio”.

“In questi due anni abbiamo compreso che la salute pubblica è premessa all’esercizio di altri diritti costituzionali- proseguono l’assessore e i segretari di Cgil, Cisl e Uili-: il diritto al lavoro, il diritto allo studio, il diritto alla socialità, solo per fare alcuni esempi. Per queste ragioni facciamo appello al Ministro della Salute, al Governo, al Parlamento affinché vengano stanziate le risorse necessarie ad affrontare una emergenza ben lungi dall’essere risolta”.

“È necessario mettere le regioni nella condizione di poter svolgere fino in fondo il proprio ruolo anche attraverso il sostegno e la valorizzazione delle relazioni sindacali- concludono-. Riteniamo infine che sarebbe importante che su questo obiettivo sì manifesti la più ampia convergenza tra istituzioni, associazione di rappresentanza, forze politiche”.

 

Aumenti pesantissimi del prezzo di gas ed energia elettrica per le famiglie

Aumenti pesantissimi del prezzo di gas ed energia elettrica per le famiglieGli ulteriori aumenti di gas e energia elettrica con cui ci dovremo misurare dal 1 gennaio, peseranno gravemente sui bilanci delle famiglie, sia direttamente che indirettamente per effetto degli aumenti dei prezzi generalizzati che indurranno.

Il gas rincara del 41,8%  e l’energia elettrica del 55%.

Sommati agli incrementi del luglio e ottobre scorsi si raggiungono cifre mai viste del 71% per il gas e del 93%  per l’energia elettrica.

La corsa dei rincari, inoltre, non è finita e rischia di ripetersi anche  nel  secondo  trimestre nel  2022.

Seppure da ottobre 2021 il governo abbia stanziato risorse consistenti per ridurre l’impatto sui  bilanci delle famiglie – anche se in calo per il 2022 -l’impatto sui bilanci famigliari sarà devastante – circa 1000€ l’anno – rendendo questi interventi insufficienti.

Fra le altre misure messe in campo, richiesta a gran voce anche dalle Associazioni dei Consumatori vi è la introduzione del diritto a una rateizzazione fino a 10 mesi per evitare i  distacchi, nonché la proroga di un ulteriore anno, fino  al  31 dicembre 2023,  delle tariffe nell’ambito del mercato  tutelato, cioè con tariffe amministrate dall’Autorità per l’Energia (ARERA).

Si  tratta di una misura positiva, anche se ormai, temiamo, di  scarsa efficacia.

Dopo  anni di  campagne martellanti dei gestori per persuadere le famiglie a passare al libero mercato, nonostante i dati ufficiali Arera ne evidenziassero la non convenienza, la maggior parte degli utenti è fuoriuscita dai contratti di maggior tutela ed ora,  rientrarvi, come sarebbe loro diritto, è una strada costellata da mille difficoltà.

Quello  che è  necessario  è ripensare da zero, senza pregiudizi, un sistema che offra reali  tutele ai  cittadini su  servizi  di  prima necessità come il gas e l’energia elettrica. Abbandonare l’idea che il libero mercato, per di più con poche regole di  garanzia per i  cittadini come quello di oggi, sia la strada giusta. I fatti e i dati degli ultimi  10 anni, per non  parlare degli  ultimi  mesi, lo  dimostrano  ma si  fa finta di non  vedere: per gli  utenti il libero mercato, questo libero mercato, non ha funzionato sia in periodi  di  normalità che di straordinarietà come ora.

E’ il momento di  trarne qualche conseguenza.

La situazione di  questi ultimi  mesi ha messo  a nudo  diverse verità: gli  utenti  che si  sentivano  garantiti  dal fatto  di  avere aderito a contratti venduti “a prezzo bloccato” sono  stati  riportati  alla realtà,  con ripetute modifiche unilaterali che hanno fatto  schizzare anche queste bollette. I rincari  che in teoria avrebbero  dovuto  riguardare solo  la materia prima di  gas, proveniente dall’estero si  sono  propagati in modo  ingiustificato  e speculativo  su anche su prodotti derivati da fonti  rinnovabili  che nulla hanno a che fare con  le forniture dalla Russia.

In questa partita – come troppo spesso accade – chi paga di più, al limite della sostenibilità,  sono  le famiglie, in  particolare quelle che per reddito  si  collocano appena al di sopra della fascia di  povertà, quindi escluse dai  bonus per i  quali  occorre un ISEE inferiore a 8.165 €, ma che comunque non navigano  certo  nell’oro.

Federconsumatori, insieme ad altre associazioni dei consumatori dell’Emilia  Romagna ha chiesto da tempo anche un  intervento della Regione, richiesta che ribadiamo  con  forza ancora di più ora,  a fronte dell’aggravarsi  della situazione e di un  risposta del  Governo  assolutamente parziale; si devono mettere in campo  risorse economiche e intervenire sui gestori che operano nella nostra regione per scongiurare  distacchi di utenze nel periodo invernale.

Occorre farlo con saggezza, per non lasciare indietro nessuno.

Poste, lunghe code, Cisl: “Sbagliato prendersela con gli operatori”

Poste, lunghe code, Cisl: “Sbagliato prendersela con gli operatori”Nonostante le recenti assunzioni e stabilizzazioni di personale, resta critica la situazione negli uffici postali di Modena e provincia, come testimoniano le lunghe code di utenti in fila all’esterno.

«A dicembre undici postini sono passati agli sportelli tramite concorso interno, quattro part time sono stati convertiti a full time ed è avvenuta un’assunzione part time da esterno – spiega il segretario generale della Slp Cisl Emilia Centrale Francesco Balzano – Però questi nuovi ingressi sono insufficienti, viste le continue uscite pensionistiche.

I cittadini se la prendono con gli sportellisti e non di rado li insultano. Gli operatori, invece, non hanno nessuna colpa e svolgono il loro lavoro con il massimo impegno e la consueta professionalità».

La Cisl ricorda che, in continuità con gli interventi definiti per il triennio 2018-2020 nell’accordo sindacale del 13 giugno 2018 e le successive intese in materia, con l’accordo sindacale dello scorso 3 agosto Poste Italiane ha confermato la propria disponibilità a realizzare ulteriori azioni di politiche attive del lavoro per il triennio 2021-2023, inclusi percorsi di stabilizzazione di lavoratori già in precedenza occupati con contratti a termine (solitamente di dodici mesi).

A Modena e provincia l’azienda ha previsto 23 nuove stabilizzazioni di persone nel recapito e una quindicina di conversioni del rapporto di lavoro da part time a full time.

«Purtroppo, a causa delle procedure di assunzione troppo farraginose e lunghe, vedremo queste persone in servizio non prima di febbraio – afferma Balzano – Nonostante tutti i part time abbiano accettato immediatamente il tempo pieno con inizio procedura dal 25 novembre, anche questi ultimi li avremo full time a febbraio.

Queste tempistiche sono francamente poco giustificabili, visti i picchi di corrispondenza del periodo natalizio e le numerose assenze dovute alla pandemia», conclude il segretario generale della Slp Cisl Emilia Centrale.

L’Epifania a Fiorano Modenese

L’Epifania a Fiorano ModenesePer concludere le feste, a Fiorano Modenese il giorno dell’Epifania, 6 gennaio, si terrà il mercato straordinario, in piazza Salvo d’Acquisto a Fiorano.

In mattinata, dalle 10 alle 12, in piazza Ciro Menotti e in piazza Falcone e Borsellino a Spezzano ci sarà una distribuzione gratuita di giochi e regali ai bambini fioranesi, dai 3 agli 11 anni. L’iniziativa è organizzata da AVF (Associazione Volontari Fiorano), in collaborazione con il Comune di Fiorano Modenese e il Gruppo Alpini, nell’ambito del progetto ‘Inverno a Fiorano’. La distribuzione continuerà nel pomeriggio di fianco alla parrocchia di Spezzano e di fianco a quella di Ubersetto, dalle 14 alle 17. Il tutto sarà fatto nella massima sicurezza, si invitano pertanto bambini e genitori a collaborare evitando assembramenti.

Nel pomeriggio, alle ore 16, prosegue la rassegna teatrale per bambini e genitori intitolata “È Miiio!!! … il teatro” presso il Teatro Astoria, organizzata da Tir Danza in collaborazione col Comune. Giovedì 6 gennaio sul palco ‘Storie i lupi’, di Alberto De Bastiani e Giovanni Trimeri, con burattini e pupazzi realizzati da Michele Callegher e Jimmi Davies. Burattini, pupazzi, narrazione e musica dal vivo sono gli ingredienti usati per raccontare due famose favole in cui si parla di lupi e parlare in modo semplice e divertente di rispetto della diversità. Anche il lupo potrà dire la sua, raccontare queste storie in prima persona, dare la sua versione dei fatti.

Ingresso con green pass rinforzato e mascherina FFP2 per i maggiori di 12 anni. Costo 3 euro a persona. Per informazioni: tel. 0536.404371 o mail astoria@tirdanza.it.

Al via i saldi invernali a Modena e provincia: 4 italiani su 10 hanno già programmato gli acquisti con una spesa media di 150 euro

Al via i saldi invernali a Modena e provincia: 4 italiani su 10 hanno già programmato gli acquisti con una spesa media di 150 euroSi apre ufficialmente la stagione dei saldi invernali che scatterà mercoledì 5 gennaio in Emilia Romagna e nella maggior parte delle regioni italiane. Quella dei saldi è un appuntamento sempre atteso dagli operatori del settore moda e rappresenta il primo grande appuntamento commerciale dell’anno appena arrivato.

Un’occasione anche per i consumatori per poter trovare l’affare giusto, con la possibilità di acquistare un capo di abbigliamento: capispalla, maglie, maglioni e tanto altro a prezzo scontato.

Ai nastri di partenza 4 italiani su dieci, il 39% dei consumatori che, secondo l’indagine di Confesercenti, ha già programmato di approfittare dei saldi con una spesa media di 150 euro. Spesa che sarà fortemente polarizzata: il 47% acquisterà per meno di 100 euro, mentre il 43% spenderà tra il 100 ed i 300. Solo il 6% ha previsto una spesa tra i 300 ed i 500 euro, mentre il 4% più di 500 euro. Tra le scelte, in cima ai desideri degli italiani ci sono le scarpe: è la spesa prevista dal 47% di chi ha già deciso di comprare. Seguono prodotti di maglieria (45%), capispalla (27%), capi di camiceria (26%), magliette e intimo (entrambi al 22%). Ma c’è anche un 15% in cerca di borse ed un 12% di altri accessori, dalle sciarpe alle cinture.

“Quello dei saldi è un periodo come sempre molto atteso – spiega Roberta Simoni, Presidente FISMO (Federazione Italiana Settore Moda) Confesercenti Modenaperché consente ai consumatori di acquistare prodotti che magari desiderano da tempo a un prezzo scontato e di ridare fiducia a noi commercianti. In un periodo di incertezza a causa dell’ombra del Covid e le sue varianti i “saldi” sono un momento in cui si  può tornare a respirare un po’ di “normalità” Nelle regioni in cui i saldi sono già partiti i primi dati fanno ben sperare. Ciò a dimostrare che la voglia dei consumatori di recarsi nei negozi a fare acquisti non è venuta meno”.

Anche per il saldi invernali 2022  sarà attivo “Okay il saldo è giusto”, un decalogo a tutela di consumatore ed esercente, un ulteriore valore aggiunto per il cliente in termini di servizio che solo il negozio di prossimità riesce a garantire.

“L’invito ai consumatori è quello di premiare le imprese del territorio facendo acquisti nei negozi di prossimità dove la relazione, il servizio, la fiducia e la consegna immediata insieme al prezzo di saldo sono un’ esperienza unica per il consumatore e fanno la differenza in positivo rispetto agli acquisti on-line. Dare forza alle imprese del territorio e sostenere le piccole imprese che pagano le imposte ai comuni significa anche rendere più vivibili più accoglienti e più sicure le nostre città ed i paesi in cui viviamo conclude Simoni”.

Licom: Natale a luci e ombre, bene articoli da regalo, profumerie e pelletteria. Meno alimentari e abbigliamento

Licom: Natale a luci e ombre, bene articoli da regalo, profumerie e pelletteria. Meno alimentari e abbigliamentoUn Natale a luci e ombre quello sugli scaffali e nei negozi. Lo conferma Licom, l’associazione di commercianti aderente a Lapam. Le cose sono andate bene soprattutto per gli articoli da regalo, profumeria e per la pelletteria (dove si è tornati praticamente ai livelli pre Covid), mentre l’abbigliamento e calzature è in attesa dei saldi, che sono in partenza.

Il Natale è andato meno bene del solito per telefonia ed elettronica (che paga il dilagare del ‘Black Friday’, un modello che rischia di mandare in crisi alcune categorie merceologiche e che andrebbe regolato come tutto l’online) e anche per gli alimentari e in generale per la ristorazione, che però rispetto al 2020 scontano il fatto che molte persone hanno raggiunto mete di villeggiatura, cosa che non era possibile fare 12 mesi fa.

“Possiamo dire che le cose sono generalmente andate meglio rispetto al 2020 – conferma Cinzia Ligabue, presidente Licom – ma come sempre si tratta di una media tra chi ha lavorato di più e chi meno. Quello che è certo è che molti clienti sono timorosi per nuovi lockdown e anche per questo hanno acquistato, ma che al tempo stesso c’è molta voglia di uscire e di fare acquisti, di tornare alla normalità”.

La presidente Licom parla anche dei saldi che sono in partenza: “E’ assolutamente necessario rivedere in profondità questo sistema, che crea confusione nei consumatori, penalizza gli esercizi commerciali nei confronti di chi vende su internet e impedisce di fatto una concorrenza leale, perché i negozi devono rispettare regole che altri non sono tenuti a rispettare. Diciamo da tempo che servono regole diverse e speriamo di essere ascoltati da chi può e deve intervenire”.

Punti prelievi Ausl, riparte l’accesso diretto anche a Sassuolo

Punti prelievi Ausl, riparte l’accesso diretto anche a SassuoloRiparte l’accesso diretto anche nel Punto prelievi di Sassuolo, dopo la riattivazione delle sedi di Nonantola, Pavullo e ‘La Rotonda’ a Modena nelle scorse settimane.

Salgono così a 4 le sedi in cui i cittadini possono tornare a sottoporsi agli esami di laboratorio (esami del sangue, delle urine, ecc.) senza prenotazione. Per evitare assembramenti e attese, l’Azienda USL di Modena chiede ai cittadini di utilizzare una piattaforma on line, molto semplice, che consente di regolamentare l’accesso al punto prelievi: basta collegarsi alla pagina web https://accesso-prelievi.ausl.mo.it/ e, in pochi click, si può scegliere un Punto prelievi (tra quelli ad accesso diretto), data e fascia oraria. Il cittadino può inoltre indicare un indirizzo mail valido e riceverà un promemoria stampabile con il riepilogo delle informazioni (sede, data e fascia oraria del prelievo).

Al Punto prelievi verrà data precedenza alle persone che hanno utilizzato questo sistema di regolamentazione degli accessi che è caldamente consigliato proprio per non creare assembramenti ed evitare lunghe attese.

Si precisa che l’utilizzo della piattaforma on line non è richiesto per prelievi urgenti (urgenze U e B), prelievi per TAO (Terapie Anticoagulanti Orali) e consegna dei campioni biologici. Per queste prestazioni, già dallo scorso ottobre, è stato ripristinato l’accesso diretto anche in tutti gli altri Punti prelievi Ausl in cui era previsto prima della riorganizzazione legata alla pandemia. In questi stessi Punti prelievi, inoltre, da oggi 3 gennaio saranno eseguiti in accesso diretto anche gli esami per le donne in gravidanza. Maggiori dettagli su sedi, orari e modalità di accesso sono disponibili all’indirizzo www.ausl.mo.it/punti-prelievi

La ripartenza dell’accesso diretto “completo” nei 4 Punti prelievi di Sassuolo, Nonantola, Pavullo e La Rotonda e l’accesso diretto per alcune tipologie di prestazioni in numerosi altri Punti prelievi rientrano fra le azioni che l’Azienda USL di Modena sta mettendo in campo per ridurre i tempi di attesa per le prestazioni di laboratorio, in una situazione che ancora richiede delle misure di sanificazione più articolate e dispendiose in termini di tempi nonché il rispetto delle misure di distanziamento sociale.

 

Il bilancio di fine anno della Polizia ferroviaria emiliano romagnola

Il bilancio di fine anno della Polizia ferroviaria emiliano romagnola174.542 le persone controllate, con un aumento del 33% rispetto al 2021. 67 arrestati e 1.303 indagati: è questo il primissimo bilancio di fine anno dei controlli della Polizia ferroviaria, grazie anche al maggior impegno connesso all’attività “anti Covid”.

Numerosi anche i sequestri: 44 armi, 35 da taglio e 9 improprie nonché circa 130 gr. di cocaina, 3 gr. di eroina e oltre 460 gr. di hashish.

Durante l’anno sono state impiegate 15.299 pattuglie in stazione e 1.912 a bordo treno. Sono stati presenziati complessivamente 3.059 convogli ferroviari. Sono stati inoltre predisposti 808 servizi antiborseggio in abiti civili, sia negli scali che sui treni.

Le attività di prevenzione sono state incentivate con un aumento delle giornate straordinarie di controllo del territorio per un totale di 33 operazioni: 11 “Stazioni Sicure”,  finalizzate al contrasto delle attività illecite maggiormente ricorrenti in ambito ferroviario; 11 “Rail Safe Day”, finalizzate a prevenire comportamenti impropri o anomali, spesso causa di investimenti, 11 “Oro Rosso”, finalizzate al contrasto dei furti di rame e 3 “Action Week”, finalizzate al potenziamento dei controlli, nel trasporto ferroviario di merci pericolose.

In campo internazionale è proseguita l’attività di cooperazione con l’Associazione europea di polizie ferroviarie e dei trasporti RAILPOL, allo scopo di migliorare le tecniche specialistiche e di rafforzare la collaborazione tra i Paesi membri attraverso il reciproco scambio di informazioni, la definizione di comuni strategie operative e la programmazione di azioni di controllo congiunte. La Polizia ferroviaria ha inoltre partecipato alle 4 “Rail Action day” organizzate per contrastare i fenomeni criminosi maggiormente diffusi in ambito ferroviario e prevenire possibili azioni terroristiche o eversive.

L’attività di contrasto ai furti di rame, che in ambito ferroviario spesso causano ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori, si è tradotta in 185 controlli ai centri di raccolta e recupero metalli, in circa 574 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie ed in 124 servizi di controllo su strada a veicoli sospetti. Tale articolato dispositivo ha consentito il recupero di oltre 60 tonnellate di materiale ferroso di provenienza illecita e la denuncia di 13 soggetti.

Nell’ambito dei controlli ai trasporti ferroviari di merci pericolose, sono state effettuate 10 verifiche su circa 98 carri ferroviari, italiani e stranieri. 3 le irregolarità riscontrate nel corso delle 3 action week dedicate, che si sono affiancate alle ordinarie attività di controllo, svolte dal personale della Specialità.

Nel 2021 gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno rintracciato 345 persone scomparse, di cui 248 minori.

Tante le storie a lieto fine e diversi i salvataggi, sia di viaggiatori che, in violazione di regole di comportamento hanno messo a repentaglio la propria incolumità, nonché di persone colte da malore o aspiranti suicidi. Come nel caso del bambino di 8 anni rimasto solo a bordo del treno regionale Modena-Carpi, mentre il papà era sceso al volo dal treno per acquistare i titoli di viaggio. Grazie alla sinergia creatasi tra Polfer di Modena, Questura di Modena e Commissariato di Carpi, in breve tempo il piccolo è stato rintracciato ed ha potuto riabbracciare il papà.

A Bologna, ancora una volta, è risultato provvidenziale l’intervento degli agenti del Settore Operativo che, muniti di defibrillatore, hanno prestato i primi soccorsi ad una giovane di 26 anni, colpita da arresto cardiaco all’interno della stazione Alta Velocità del capoluogo felsineo. Sempre a Bologna gli uomini della Polfer hanno recuperato e riconsegnato al legittimo proprietario un costoso e necessario macchinario salvavita, dimenticato all’interno di un bar della stazione.

A Reggio Emilia una donna, colta da malore, è caduta rimanendo incastrata sotto ad un treno che si accingeva a riprendere la marcia. Gli agenti del Posto Polfer, immediatamente resisi conto dell’accaduto, hanno tempestivamente contattato il macchinista, impedendo la partenza del convoglio. Subito dopo si sono infilati sotto la carrozza, riuscendo faticosamente ad estrarre la signora che veniva affidata alle cure del 118.

Infine, la disavventura che ha visto inconsapevole protagonista “Briciola”, un simpatico cagnolino scappato alla padrona nella stazione di Cattolica e rintracciato a Forlì a bordo di un treno regionale. Gli uomini della Polfer del capoluogo romagnolo, dopo essersi presi cura del piccolo animale, hanno rintracciato la proprietaria, riaffidandole il cucciolo.

Diversi gli episodi registrati anche quest’anno, di ragazzi sui binari per giochi e sfide che avrebbero potuto avere conseguenze tragiche. Spesso in questi casi i giovani protagonisti ignorano i pericoli presenti nelle stazioni o sui treni. Per questo la Polizia ferroviaria è da tempo impegnata nelle scuole per promuovere, in particolare tra gli adolescenti, la cultura della sicurezza individuale in ambito ferroviario. Sono stati 1.126 gli studenti raggiunti nel corso dell’anno, purtroppo condizionato dal decorso della pandemia, nell’ambito del progetto di educazione alla legalità, “Train…to be cool”, realizzato in collaborazione con il MIUR e con il supporto scientifico della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università di Roma La Sapienza. L’iniziativa, dalla sua nascita nel 2014, ha consentito di raggiungere più di 300.000 studenti in oltre 3.500 incontri.

 

Scuole superiori modenesi, iscrizioni on line dal 4

Scuole superiori modenesi, iscrizioni on line dal 4Sono oltre sei mila e 700 gli studenti modenesi di terza media che da martedì 4 gennaio e fino al 28 gennaio dovranno decidere quale istituto superiore frequentare il prossimo anno scolastico; le iscrizioni devono essere presentate on line sul sito del ministero dell’Istruzione.

Per facilitare questa scelta la Provincia pubblica sul sito  www.istruzione.provincia.modena.it la guida “Ho finito le medie, mi piacerebbe fare…”, contenente le informazioni sulle caratteristiche dei 30 istituti superiori modenesi.

Come sottolinea Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, «gli istituti superiori modenesi propongono un’offerta formativa ampia e di qualità, collegata al territorio e alle imprese, caratteristica peculiare del nostro sistema scolastico che non a caso attrae numerosi studenti anche da fuori provincia. Il consiglio per i ragazzi è di valutare con attenzione i piani di studio in base ai propri interessi e aspettative per una scelta importante dal punto di vista professionale, culturale e formativo».

Come si ricorda nella guida, gli studenti in uscita dalla scuola media possono scegliere un liceo, un istituto tecnico o professionale di cinque anni per conseguire un diploma di istruzione secondaria superiore, oppure seguire un percorso di tre anni in un istituto professionale per conseguire una qualifica regionale riconosciuta a livello nazionale ed europeo.

Gli istituti professionali modenesi propongono un’ampia offerta che va dall’enogastronomia, all’industria, dai servizi commerciali a quelli sociosanitari e culturali; poi i tecnici con gli indirizzi tra cui amministrazione, turismo, meccatronica, informatica, chimica, biotecnologie e ambiente; infine i licei scientifici, anche con lo sportivo, i classici, linguistici, l’artistico, musicale e delle scienze umane.

Nel territorio modenese, in base agli iscritti all’anno scolastico in corso, i ragazzi modenesi scelgono gli istituti tecnici in misura maggiore rispetto al resto del paese, come avviene anche per l’istruzione professionale; bene anche i licei, ma con percentuali inferiori rispetto al dato nazionale.

La Provincia gestisce l’edilizia scolastica superiore di 30 istituti scolastici con oltre 35 mila studenti che utilizzano 62 edifici, 25 palestre, oltre 1400 aule e 500 laboratori.

 

Dodici sedute del Consiglio comunale sassolese nel corso del 2021

Dodici sedute del Consiglio comunale sassolese nel corso del 2021Dodici sedute di cui 5 in videoconferenza e 7 in “presenza” presso la sala consigliare di via Pretorio. È questo il bilancio 2021 del Consiglio Comunale di Sassuolo.

“Un altro anno particolarmente difficile – ha commentato il Presidente del Consiglio Comunale Luca Caselli – a causa di una pandemia i cui numeri ci hanno più volte costretto a riunirci davanti allo schermo di un computer anziché in aula. Anche quando è stato possibile incontrarci in presenza, inoltre, non abbiamo potuto ammettere il pubblico alle sedute, nel rispetto delle normative che vietano gli assembramenti e contingentano il numero di persone all’interno di una sala chiusa. Nonostante queste difficoltà, però, anche nel corso del 2021 i lavori del Consiglio Comunale sono proseguiti con una seduta al mese di media con la doppia convocazione del mese di dicembre che ci ha portato prima ad approvare il Bilancio preventivo entro i termini stabiliti ed evitando così l’esercizio provvisorio e, poi, la degna conclusione del 28 dicembre scorso, quando abbiamo deciso di convocare un consiglio con un solo, importantissimo, punto all’ordine del giorno: la donazione del Teatro Carani alla città.

Di questo ringrazio tutti i colleghi consiglieri, di maggioranza e di opposizione, perché hanno dimostrato ancora una volta quella disponibilità e quel senso di responsabilità sui quali mai ho dubitato permettendo al Consiglio Comunale e quindi alla città di Sassuolo di proseguire cammino e lavori consiliari, tra le innegabili difficoltà che causa una seduta a distanza.

Dopo l’approvazione delle modifiche regolamentari sulla disciplina dei consigli online e misti, già nei primi giorni del 2022 stiamo lavorando per rendere effettiva quest’ultima possibilità di convocazione, per poter conciliare le esigenze di approvazione delle delibere consiliari a quelle sul contenimento della pandemia: pur preannunciandosi un altro anno complicato da questo punto di vista, faremo in modo di proseguire al meglio i nostri lavori, nell’interesse della città e dei sassolesi”.

Nel corso delle dodici sedute del Consiglio Comunale, nel 2021 è stata data risposta a 34 interrogazioni; sono state approvate 68 delibere e 5 ordini del giorno.

 

Lapam Fiorano: incontro col Sindaco Tosi su Imu, centro sfalci e investimenti per le imprese

Lapam Fiorano: incontro col Sindaco Tosi su Imu, centro sfalci e investimenti per le imprese
Carlo Rondinone – Natale 2021 Fiorano

Si è riunito nei giorni scorsi il Consiglio della sede Lapam di Fiorano, insieme al Sindaco Francesco Tosi. Il sindaco ha presentato il bilancio preventivo del Comune di Fiorano 2022 e ha sottolineato come le aliquote Imu non subiranno aumenti nel 2022, un dato recepito in modo positivo dagli imprenditori presenti al consiglio.

Il confronto è proseguito facendo il punto sul centro di raccolta di potature, sfalci e rami presente a Sassuolo e recentemente chiuso da Hera che rappresentava l’unica area del distretto ceramico dedicata alla raccolta di tali rifiuti. “La chiusura del centro raccolta di Sassuolo provocherà un aumento dei mezzi di trasporto dal distretto ceramico all’area di smaltimento di Modena contribuendo in modo considerevole ad un aumento dell’inquinamento e smog – sottolinea il Segretario Lapam Fiorano, Stefano Roncaglia -. Sarebbe necessario intervenire in fretta”. Il Sindaco ha ribadito come questa scelta non rappresenti un percorso ‘green’ in linea con la sostenibilità del territorio.

Altri imprenditori Lapam, appartenenti a trasporto e meccanica, hanno posto l’attenzione verso un problema che riguarda entrambi i settori, quello della mancanza di personale qualificato. “L’aumento della domanda dei prodotti – puntualizza Roncaglia – piuttosto che dei servizi non sono stati compensati con l’aumento dell’offerta di lavoro proprio a causa di una evidente carenza di personale qualificato”.

L’ultimo tema trattato ha riguardato gli interventi che saranno realizzati nel villaggio artigiano di Fiorano all’interno del quale diversi imprenditori presenti al consiglio hanno la sede delle loro aziende. Tosi ha confermato l’impegno da parte dell’amministrazione comunale a riqualificare la zona artigianale e ha sottolineato la sua assoluta disponibilità ad incontrare le imprese del villaggio artigiano ed a condividere con gli imprenditori progetti e idee per la sistemazione e rivitalizzazione delle infrastrutture presenti all’interno del villaggio stesso.

“Il 2021 – spiega il presidente Lapam Fiorano, Ercole Leonardi – è stato un anno positivo per le imprese soprattutto grazie alla crescita del settore edile favorito dai bonus fiscali. Il panorama attuale non garantisce certezze  a causa del perdurare della pandemia, dall’aumento delle materie prime e dai costi dell’energia, oltre alla carenza di mano d’opera. Consola il fatto che le aziende ma anche i piccoli artigiani, stanno guardando con fiducia al futuro, e sono propensi a fare investimenti. Le imprese – conclude Leonardi – sono impegnate a fare un salto di qualità e chiediamo anche alle istituzioni di fare la loro parte sostenendo il nostro lavoro imprenditoriale. Penso, ad esempio, a una tassazione più equa, a una burocrazia meno asfissiante, a infrastrutture adeguate”.

Violenza di genere, Gd Sassuolo: “Comune intercetti i fondi della Regione”

Violenza di genere, Gd Sassuolo: “Comune intercetti i fondi della Regione”“Come Giovani Democratici esortiamo il Comune di Sassuolo e tutta l’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico ad intercettare i fondi messi a disposizione dalla Regione per potenziare la rete anti-violenza già esistente al fine di garantire sempre di più assistenza alle persone bisognose – afferma il coordinatore Gd Distretto Ceramico Filippo Simeone -. Ad ora nella previsione del bilancio comunale di Sassuolo non c’è purtroppo nulla che parli di questi temi, come ben poco c’è riguardo cultura e solidarietà.

Da parte nostra, come Gd Distretto Ceramico, siamo contenti di poter dire che la nostra Regione, a distanza di poco più di un mese dalla giornata internazionale contro la violenza sulle donne e dai tragici fatti di via Manin a Sassuolo, sia passata dalle parole di cordoglio e di condanna a misure concrete di contrasto. All’interno della nuova legge di bilancio per gli anni 2022-2024 sono infatti previsti rafforzamenti agli aiuti alle persone vittime di violenza. Parliamo di un’integrazione al Reddito di libertà, di reinserimento sociale e lavorativo e il diritto alla casa, una casa sicura e accogliente. Importante, quindi, è il finanziamento per il potenziamento dei centri antiviolenza territoriali e di Case rifugio. Parliamo di un totale di 2 milioni di euro che serviranno anche per finanziare progetti di sensibilizzazione sui temi di hating e di violenza online come cyber stalking, revenge porn, hate speech. Una specifica va fatta sul Reddito di libertà, che è un aiuto economico di 400 euro al mese al massimo per un anno. È rivolto a donne vittime di violenza e in difficoltà al fine di rendere autonoma la persona dal suo carnefice. Per l’Emilia-Romagna i fondi nazionali per questo tipo di aiuto economico sono stati 300mila euro, ma nella legge di bilancio regionale è stato stanziato un milione di euro in più come integrazione e per ampliare la possibile platea, dato che vi è il rischio che ci siano persone idonee senza aiuti.

Noi pensiamo che ogni fenomeno di violenza, compresa quella domestica, si combatta dando possibilità di accoglienza e di sicurezza alle donne così da incentivarle a denunciare e agendo sulla cultura fin dalle scuole per cambiare la visione patriarcale che considera la donna come oggetto”.

 

 

 

Covid, oggi (2/1) in Emilia-Romagna 9.090 nuovi casi (-25,8%). Otto decessi

Covid, oggi (2/1) in Emilia-Romagna 9.090 nuovi casi (-25,8%). Otto decessi
Foto Paolo Righi

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 558.263 casi di positività9.090 in più rispetto a ieri, su un totale di 17.490 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 51,9%, un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Sono 130 i pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna (+6 rispetto a ieri); l’età media è di 63 anni. Sul totale, 93 (quindi il 72%) non sono vaccinati (età media 61,3 anni), mentre 37 sono vaccinati con ciclo completo (età media 66,8 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.451 (+92 rispetto a ieri), età media 69 anni.

Rispetto ai 12.255 nuovi casi registrati ieri, la crescita dei contagi oggi registra un -25,8 (+20,5% ieri), mentre quella dei ricoverati nei reparti Covid un +6,8% e nelle terapie intensive un +4,8%, sempre rispetto a ieri.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Alle ore 12 sono state somministrate complessivamente 8.476.870 dosi; sul totale sono 3.611.998 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi sono 1.399.284.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 4.578 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 56 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 338 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 37,5 anni.

Sui 4.578 asintomatici, 122 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 296 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 5 tramite i test pre-ricovero. Per 4.155 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Rimini con 1.682 nuovi casi, seguita da Bologna (1.261). Poi Ravenna (1.203), Parma (1.012), Modena (931) e Reggio Emilia (815). Quindi Cesena (691), Ferrara (532), Forlì (525) e Piacenza (283). Infine, il Circondario Imolese con 155 nuovi casi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 12.926 tamponi molecolari, per un totale di 7.329.428. A questi si aggiungono anche 4.564 test antigenici rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 894 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 446.972. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 97.052 (+8.188). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 95.471 (+8.090), il 98,3% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano otto decessi: uno in provincia di Reggio Emilia (1 uomo di 79 anni); tre in provincia di Bologna (1 uomo di 91 anni e 2 donne di 80 e 96 anni); due in provincia di Forlì-Cesena (2 donne di 78 e 95 anni); due in provincia di Rimini (2 uomini di 83 e 87 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.239.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 10 a Parma (invariato); 13 a Reggio Emilia (+1); 15 a Modena (+1); 29 a Bologna (invariato); 9 a Imola (+1); 19 a Ferrara (+1); 15 a Ravenna (+3); 1 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (-1); 15 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 31.958 a Piacenza (+283, di cui 71 sintomatici), 41.304 a Parma (+1.012, di cui 194 sintomatici), 64.699 a Reggio Emilia (+815, di cui 731 sintomatici), 89.228 a Modena (+931, di cui 472 sintomatici), 114.356 a Bologna (+1.261, di cui 558 sintomatici), 17.725 casi a Imola (+155, di cui 93 sintomatici), 35.250 a Ferrara (+532, di cui 98 sintomatici), 48.561 a Ravenna (+1.203, di cui 571 sintomatici), 26.800 a Forlì (+525, di cui 425 sintomatici), 30.479 a Cesena (+691, di cui 388 sintomatici) e 57.903 a Rimini (+1.682, di cui 911 sintomatici).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 2 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.

Domenica 2/1 alle 18 la “scoperta” del Santo Tronco e la benedizione alla città

Domenica 2/1 alle 18 la “scoperta” del Santo Tronco e la benedizione alla cittàE’ in programma domani domenica 2 gennaio 2022 alle ore 18.00 la “scoperta” del Sacro Tronco in San Francesco in Rocca e supplica per ottenere la liberazione dalla pandemia. Lo comunica l’Unità Pastorale di San Giorgio, che nel pomeriggio scoprirà la reliquia, dando seguito a quanto fece, nel marzo 2020, l’allora Responsabile dell’Unità Pastorale Don Giovanni Rossi: era il Giovedì Santo, il Covid fece “saltare” la tradizionale processione e Don Giovanni marciò da solo, reggendo la reliquia, da piazzale della Rosa a piazza Garibaldi per benedire la città.

Questa volta, in chiesa saranno ammessi solo un gruppo di confratelli e consorelle, mentre sarà possibile riunirsi in piazzale della Rosa da dove, al termine della liturgia, si terrà, si legge sul bollettino parrocchiale, “benedizione della Città con il Sacro Tronco da Piazzale della Rosa per affidare alla misericordia di Dio la vita di tutti e l’inizio del nuovo anno”.

Coronavirus. L’aggiornamento in regione (1/1/2022): 12.255 nuovi casi (+20,5%). Aumenti contenuti per ricoveri: +1% reparti Covid e +6,9% terapie intensive (72% non vaccinati)

Coronavirus. L’aggiornamento in regione (1/1/2022): 12.255 nuovi casi (+20,5%). Aumenti contenuti per ricoveri: +1% reparti Covid e +6,9% terapie intensive (72% non vaccinati)
Copyright e autore immagine Roberto Brancolini

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 549.175 casi di positività12.255 in più rispetto a ieri, su un totale di 51.575 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 23,7%, un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Sono 124 i pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna (+8 rispetto a ieri); l’età media è di 62,8 anni. Sul totale, 89 (quindi il 72%) non sono vaccinati (età media 60,9 anni), mentre 35 sono vaccinati con ciclo completo (età media 67,4 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.359 (+13 rispetto a ieri), età media 69,2 anni.

In questa nuova fase dell’epidemia, caratterizzata dalla variante Omicron e dall’alta percentuale di vaccinati, continua la forte crescita dei nuovi contagi cui corrisponde però un aumento dei ricoveri non altrettanto esponenziale. Rispetto ai 10.167 nuovi casi registrati ieri, la crescita dei contagi oggi registra un +20,5% (+43% ieri), mentre quella dei ricoverati nei reparti Covid un +1% e nelle terapie intensive un +6,9%, sempre rispetto a ieri.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 8.458.268 dosi; sul totale sono 3.610.748 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi sono 1.383709.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 6.258 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 169 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 508 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 37,1 anni.

Sui 6.258 asintomatici, 239 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 71 con lo screening sierologico, 138 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 9 tramite i test pre-ricovero. Per 5.801 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 3.021 nuovi casi, seguita da Rimini (1.703). Poi Ravenna (1.183), Reggio Emilia (1.165), Parma (1.101) e Modena (1.087). Quindi Cesena (965), Ferrara (773), Forlì (662) e il Circondario Imolese (344). Infine, Piacenza con 251 nuovi casi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 25.872 tamponi molecolari, per un totale di 7.316.502. A questi si aggiungono anche 25.703 test antigenici rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 831 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 446.078. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 88.866 (+11.409). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 87.383 (+11.388), il 98,3% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano quindici decessi: due in provincia di Reggio Emilia (2 donne, rispettivamente di 78 e 90 anni); uno in provincia di Modena (1 donna di 81 anni); due in provincia di Bologna (2 uomini rispettivamente di 64 e 89 anni); tre in provincia di Ravenna (1 donna di 77 anni e 2 uomini di 80 e 81 anni); due in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 89 anni e un uomo di 38 anni, non vaccinato); quattro in provincia di Rimini (tutte donne rispettivamente di 70, 72, 76 e 88 anni).

Si è registrato, inoltre, il decesso di un uomo di 70 anni residente fuori regione ma ricoverato a Ferrara. Nessun decesso nelle province di Piacenza e Parma.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.231.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 10 a Parma (invariato); 12 a Reggio Emilia (invariato); 14 a Modena (+2); 29 a Bologna (+3); 8 a Imola (invariato); 18 a Ferrara (+1); 12 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (invariato); 4 a Cesena (+1); 15 a Rimini (+2).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 31.675 a Piacenza (+251, di cui 60 sintomatici), 40.292 a Parma (+1.101, di cui 101 sintomatici), 63.884 a Reggio Emilia (+1.165, di cui 967 sintomatici), 88.297 a Modena (+1.087, di cui 411 sintomatici), 113.097 a Bologna (+3021, di cui 1.284 sintomatici), 17.570 casi a Imola (+344, di cui 195 sintomatici), 34.718 a Ferrara (+773, di cui 125 sintomatici), 47.358 a Ravenna (+1.183, di cui 703 sintomatici), 26.275 a Forlì (+662, di cui 543 sintomatici), 29.788 a Cesena (+965, di cui 570 sintomatici) e 56.221 a Rimini (+1.703, di cui 1.038 sintomatici).

Capodanno nel modenese: uomo ferito da proiettile vagante. Feriti da scoppio di petardi e botti

Capodanno nel modenese: uomo ferito da proiettile vagante. Feriti da scoppio di petardi e botti
pronto soccorso Policlinico

Notte di Capodanno fortunatamente per lo più tranquilla. I casi più significativi sono stati un uomo di 34 anni che è stato ferito a una gamba da un proiettile vacante. Andato prima al PS del Policlinico, poi trasferito a Baggiovara è ora ricoverato in Ortopedia con 40 giorni di prognosi. Al Policlinico un uomo di 54 anni ha avuto una leggera ustione alla mano e due casi di congiuntivite da scoppio di petardi, tutti dimessi al curante.

A parte questi casi particolari, gli accessi ai Pronto Soccorso provinciali non hanno fatto registrare particolari picchi e anche il numero di persone che hanno manifestato problemi per intossicazione da alcool è contenuto.

Per quanto riguarda la Centrale Operativa 118, nella notte di Capodanno sono state 5 le emergenze gestite legate ai festeggiamenti in provincia di Modena.

Tre gli accessi complessivi legati ai botti agli Ospedali di Carpi, Vignola e Sassuolo. A Carpi una ragazza è rimasta lievemente ferita a un occhio mentre guardava i fuochi d’artificio, ma senza lesioni gravi. A Vignola un minorenne si è procurato delle leggere escoriazioni al dito mentre maneggiava un petardo, mentre a Sassuolo è stata curato un uomo ferito al viso da un botto illegale: per lui un’ustione di secondo grado al volto e una piccola contusione.

A Modena alle 0:07 di oggi è nato Leonardo: è il primo in provincia

E’ modenese il primo vagito della Provincia. Si chiama Leonardo ed è nato al Policlinico sette minuti dopo mezzanotte. Pesa 3Kg e 540gr. I genitori, Luca e Silvia risiedono a Modena. Si chiama Leonardo anche l’ultimo nato al Policlinico di Modena, nato alle 21,00, per 3Kg e 100g. I genitori, Antonio e Camilla, risiedono a Pavullo.

A Modena alle 0:07 di oggi è nato Leonardo: è il primo in provincia

L’Ultimo parto della provincia è arrivato all’Ospedale Ramazzini di Carpi l’ultimo nato del 2021 è una bimba italiana di nome Anna dal peso di 3Kg, venuta alla luce alle ore 1.03. I genitori Serena e Stefano risiedono a Carpi. Il primo neonato del 2022 è un maschietto, Enea, nato alle 9.29 di questa mattina (peso 2Kg e 860gr). La mamma Maria Hen Elisabeth è originaria dei Paesi Bassi, il papà Alessandro è italiano, residenti a Formigine.

Al punto nascita dell’Ospedale di Mirandola l’ultimo nato del 2021 è un maschietto, Victor, di 3Kg e 640gr: entrambi i genitori, Alina e Mihai, sono di nazionalità rumena e residenti a Mirandola.

Nel Punto nascita dell’Ospedale di Sassuolo l’ultima nata del 2021 è una femminuccia di nome Valentina, venuta alla luce alle 11.59 del 31 dicembre (peso 2Kg e 950gr): la mamma Andrea Joilet è colombiana e il papà Lorenzo è italiano, entrambi residenti a Fiorano Modenese. La prima neonata del 2022 è la piccola Jannat, nata alle 3.25 per un peso di 2Kg e 980gr: la mamma Bouchra e il papà Hassan sono entrambi di origini marocchine e residenti a Pievepelago.

A Modena alle 0:07 di oggi è nato Leonardo: è il primo in provincia. A Carpi, alle 1.03 è nata Anna

E’ modenese è il primo vagito della Provincia. Si chiama Leonardo ed è nato al Policlinico sette minuti dopo mezzanotte. Pesa 3Kg e 540gr. I genitori, Luca e Silvia risiedono a Modena. Si chiama Leonardo anche l’ultimo nato al Policlinico di Modena, nato alle 21,00, per 3Kg e 100g. I genitori, Antonio e Camilla, risiedono a Pavullo.

A Modena alle 0:07 di oggi è nato Leonardo: è il primo in provincia

L’Ultimo parto della provincia è arrivato all’Ospedale Ramazzini di Carpi l’ultimo nato del 2021 è una bimba italiana di nome Anna dal peso di 3Kg, venuta alla luce alle ore 1.03. I genitori Serena e Stefano risiedono a Carpi. Il primo neonato del 2022 è un maschietto, Enea, nato alle 9.29 di questa mattina (peso 2Kg e 860gr). La mamma Maria Hen Elisabeth è originaria dei Paesi Bassi, il papà Alessandro è italiano, residenti a Formigine.

Al punto nascita dell’Ospedale di Mirandola l’ultimo nato del 2021 è un maschietto, Victor, di 3Kg e 640gr: entrambi i genitori, Alina e Mihai, sono di nazionalità rumena e residenti a Mirandola.

Nel Punto nascita dell’Ospedale di Sassuolo l’ultima nata del 2021 è una femminuccia di nome Valentina, venuta alla luce alle 11.59 del 31 dicembre (peso 2Kg e 950gr): la mamma Andrea Joilet è colombiana e il papà Lorenzo è italiano, entrambi residenti a Fiorano Modenese. La prima neonata del 2022 è la piccola Jannat, nata alle 3.25 per un peso di 2Kg e 980gr: la mamma Bouchra e il papà Hassan sono entrambi di origini marocchine e residenti a Pievepelago.

Sassuolo: l’ultima nata è Valentina, la prima nata del 2022 è Jannat

Sassuolo: l’ultima nata è Valentina, la prima nata del 2022 è Jannat

Nel Punto nascita dell’Ospedale di Sassuolo l’ultima nata del 2021 è una femminuccia di nome Valentina, venuta alla luce alle 11.59 del 31 dicembre (peso 2Kg e 950gr): la mamma Andrea Joilet è colombiana e il papà Lorenzo è italiano, entrambi residenti a Fiorano Modenese.

La prima neonata del 2022 è la piccola Jannat, nata alle 3.25 per un peso di 2Kg e 980gr: la mamma Bouchra e il papà Hassan sono entrambi di origini marocchine e residenti a Pievepelago.

Valentina
Jannat

Restrizioni ai visitatori negli ospedali, ingresso consentito solo per determinate necessità

Restrizioni ai visitatori negli ospedali, ingresso consentito solo per determinate necessitàPer contenere il rischio di focolai di Covid-19 all’interno degli ospedali, considerando l’andamento delle infezioni, l’Azienda USL di Modena, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e l’Ospedale di Sassuolo si vedono costretti a limitare l’accesso dei visitatori ai reparti No-Covid. Una misura già in vigore  e che vuole proteggere il più possibile in primo luogo le persone più fragili, i pazienti ricoverati.

L’accesso ai reparti No-Covid sarà quindi limitato ad alcune eccezioni: pazienti minorenni, accompagnatori di pazienti con disabilità grave riconosciuta e persone con specifiche necessità di assistenza (ad esempio potrà entrare in sala parto una persona di riferimento per assistere la partoriente). Agli ingressi degli ospedali (check-point) verrà verificato che il visitatore abbia il modulo di autodichiarazione per l’accesso in reparto che è possibile scaricare sul sito internet delle tre aziende sanitarie  oltre a verificare le necessarie e consuete misure di sicurezza per poter entrare (temperatura corporea, mascherina chirurgica, igienizzazione delle mani), possesso del Green Pass ed eventuale riconoscimento di disabilità grave e modulo di autodichiarazione per i loro accompagnatori.

Una volta riconosciute le eccezioni per la visita, si ricorda che è consentito l’ingresso nei reparti ad un solo visitatore per paziente alla volta e in fasce orarie pre-definite dal Direttore e dal Coordinatore infermieristico del reparto.
Restano invariate le misure di sicurezza da adottare, quali il distanziamento di almeno un metro da altri pazienti, visitatori o operatori sanitari la mascherina sempre indossata e la frequente igiene delle mani.

Il modulo di autodichiarazione per l’ingresso negli ospedali di Carpi, Mirandola, Vignola e Pavullo è scaricabile dalla pagina web dell’Azienda USL di Modena https://www.ausl.mo.it/autodichiarazione-ingresso.

Il modulo di autodichiarazione per l’ingresso negli ospedali Policlinico di Modena e Ospedale Civile di Baggiovara è scaricabile dalla pagina web dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria
https://www.aou.mo.it/autocertificazione_accesso.

Il modulo di autodichiarazione per l’ingresso nell’Ospedale di Sassuolo sarà disponibile nei prossimi giorni sul sito web dell’azienda sanitaria.

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