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domenica, 8 Giugno 2025
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Sabato a Formigine l’inaugurazione della “Panchina gialla per i diritti umani”, in memoria di Giulio Regeni

Sabato a Formigine l’inaugurazione della “Panchina gialla per i diritti umani”, in memoria di Giulio RegeniSabato 1 febbraio, alle ore 15.30 presso il parco di Villa Gandini a Formigine (con ritrovo davanti alla Biblioteca comunale) si terrà l’inaugurazione della “panchina gialla per i diritti umani”, in memoria di Giulio Regeni.

L’iniziativa fa seguito agli impegni presi dal Consiglio comunale che ha approvato una mozione a riguardo e che richiedeva di “aderire a tutte le iniziative orientate alla ricerca della verità su quanto accaduto a Giulio Regeni, mobilitarsi contro ogni forma di tortura e violazione dei diritti umani”.

Il 25 gennaio 2016, Giulio Regeni è scomparso dal Cairo, in Egitto, dove stava conducendo una ricerca sui sindacati indipendenti per l’Università di Cambridge (Regno Unito). Il suo corpo, con evidenti segni di tortura, è stato ritrovato nove giorni dopo, il 3 febbraio, in un fosso ai bordi dell’autostrada Cairo-Alessandria.

La panchina gialla è stata ristrutturata grazie ai volontari dell’associazione Tutto Si Muove.

Alla celebrazione interverranno il Sindaco Elisa Parenti, Cecilia Giusti e Maurizio Ferraroni dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.

In collaborazione con la Cooperativa sociale Vagamondi, saranno proposte letture tratte dal libro “Giulio fa cose” (Feltrinelli). A seguire, presso il Centro di Educazione Ambientale, si terrà la proiezione del documentario “Da Cambridge a Fiumicello: Pif riporta a casa la bici di Giulio Regeni”.

Il “Punto giallo” di Formigine, promotore dell’iniziativa, sarà presente con uno stand.

L’iniziativa si terrà anche in caso di maltempo.

Ricostruzione post alluvione, de Pascale e il commissario straordinario Curcio in Assemblea legislativa

La soddisfazione per “una giornata molto positiva, un dibattito utile e nel merito con elementi di divergenza e pluralismo com’è giusto che sia, ma nel quale ho respirato molto spirito di collaborazione da parte di ogni Gruppo consiliare”. E ancora l’auspicio a smettere di “continuare a cercare le responsabilità di una parte o dell’altra, perché non è produttivo e non è ciò di cui hanno bisogno i cittadini”, mentre serve lavorare “per semplificare la procedura dei rimborsi, mettere a terra le opere manutentive, snellendo la burocrazia e offrendo supporto ai soggetti attuatori”. E, infine, “affrontare le criticità legate alla scelta di utilizzare le risorse Pnrr per finanziare molte opere fondamentali”.

Mentre continuano i sopralluoghi nelle aree più colpite del territorio regionale, il presidente, Michele de Pascale, ha fatto il punto sulla ricostruzione post alluvione anche nell’Aula dell’Assemblea legislativa, in una seduta che ha visto ospite il commissario straordinario, Fabrizio Curcio. “Abbiamo tanto lavoro da fare e serve che questa sede sia quella dello stimolo e della critica: serve che tutti ci facciamo protagonisti di uno scatto e tutti insieme lo sapremo dimostrare”, ha sottolineato de Pascale, aggiungendo che “realizzeremo questo cambio di passo giorno per giorno, senza vendere miracoli, ma mostrando agli emiliano-romagnoli che possiamo farcela lavorando insieme nel loro interesse: ci stiamo impegnando per sbloccare un quantitativo significativo di opere, fiume per fiume, di cui molte sono in corso, mentre su altre vogliamo accelerare”.

Nel suo intervento, anche il commissario Curcio ha voluto ringraziare l’accoglienza in Aula: “Ho registrato una consistente volontà di lavorare insieme e raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati. E l’ascolto del territorio è fondamentale, senza non si va lontano”. Infine, i risarcimenti: le 2.500 domande pervenute finora “sono troppo esigue”, occorre intervenire ad esempio “rivedendo il tema di anticipo e saldo”, ha detto il commissario.

Furti di rame a Sassuolo: diverse segnalazioni sui social

Furti di rame a Sassuolo: diverse segnalazioni sui socialLe prime segnalazioni sono arrivate la settimana scorsa, da via Menotti e via Crispi, altre ne sono seguite in questi giorni e raccontano il ripetersi di furti di rame, segnatamente di tratti di grondaie sottratte a più riprese, spesso da edifici privati. In zona Pontenuovo, ma non solo: le pagine social che raccontano il quotidiano cittadino, danno conto infatti di analoghi episodi occorsi in piazza Libertà, in via Cialdini e anche dall’edificio della chiesa parrocchiale di Sant’Antonio oltre che a Braida, nella zona del Baggi.

 

Agenda digitale: la Regione Emilia-Romagna premiata per il progetto delle Comunità Tematiche

Agenda digitale: la Regione Emilia-Romagna premiata per il progetto delle Comunità TematicheIl digitale come risorsa per avvicinare e semplificare i servizi della pubblica amministrazione ai bisogni delle cittadine, dei cittadini e delle imprese.

Le Comunità Tematiche dell’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna, veri e propri cantieri al servizio della trasformazione digitale che contano oltre 1.200 iscritti, con una copertura del 70% degli enti locali regionali, sono state premiate oggi a Milano.

Il progetto della Regione, nato con l’obiettivo di sperimentare spazi di condivisione e ricerca per il miglioramento dei servizi pubblici, nell’ambito delle attività di trasformazione digitale della pubblica amministrazione per la modernizzazione e l’innovazione nei servizi stessi, ha ricevuto il riconoscimento dal Politecnico nel corso di un convegno sul futuro dell’innovazione nella pubblica amministrazione, organizzato proprio dall’ateneo milanese all’interno delle attività dell’Osservatorio Agenda Digitale.

“L’impegno dell’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna- ha detto l’assessora regionale all’Agenda digitale, Elena Mazzoni, alla consegna del premio- è fare leva sul potenziale delle tecnologie dell’informazione per favorire innovazione, politiche idonee a mitigare le disparità sui territori e crescita economica, avendo come obiettivo principale la semplificazione dei servizi e un maggiore adattamento alle esigenze di cittadini e imprese, grazie a piattaforme e infrastrutture sicure e condivise”.

“L’impegno delle Comunità tematiche dell’Agenda digitale e dei professionisti che le animano- continua Mazzoni- è di offrire miglioramenti nei tanti settori della pubblica amministrazione: sociale, amministrativo, sanitario, dell’ambiente o della sicurezza. E ancora, individuare ambiti prioritari per conciliare trasformazione digitale e riduzione delle disuguaglianze”.

L’iniziativa milanese, che premia le aziende e le pubbliche amministrazioni italiane più innovative, ha l’obiettivo di sostenere la cultura della trasformazione digitale in Italia, generando un meccanismo di condivisione delle migliori esperienze di digitalizzazione e ricerca.

Comunità Tematiche dell’Emilia-Romagna

Le Comunità sono veri e propri cantieri al servizio della trasformazione digitale regionale: braccio operativo dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, raccolgono gruppi di professionisti e amministratori che condividono un ambito di lavoro e operano scambiando procedure, informazioni, strumenti e metodi di soluzione di problemi.

Sono il soggetto con cui la Regione Emilia-Romagna co-progetta e sperimenta le azioni della propria strategia digitale che impattano su enti pubblici e organizzazioni del territorio.

Attive dal 2008, complessivamente sono 10 raggruppate in quattro ambiti tematici: le strategie per il digitale che riguardano amministratori e sindaci, strategie di genere (gender gap) e integrazioni. Poi le competenze digitali e i servizi pubblici con comunità specifiche per imprese, cittadini e servizi di facilitazione. Il terzo ambito è quello dei dati e degli strumenti per un’intelligenza diffusa. E infine il campo della sicurezza informatica, dei cloud e della sensoristica.

Sono complessivamente 1.234 le iscrizioni alle 10 Comunità, in rappresentanza di 292 enti del territorio, di cui 277 enti territoriali, pari a circa il 70% degli enti locali della regione, e 15 di altre organizzazioni regionali. Le Comunità fanno incontri sia online che in presenza.

Alla loro attività partecipano enti pubblici, aziende sanitarie, università centri di ricerca, consorzi. Le Comunità non si limitano a sviluppare progetti tecnici, ma puntano anche a creare tra i professionisti dei diversi settori una cultura della condivisione e della partecipazione.

La Regione al lavoro sui primi due dossier per sostenere la rete dei pubblici esercizi e i mercati dell’Emilia-Romagna

La Regione al lavoro sui primi due dossier per sostenere la rete dei pubblici esercizi e i mercati dell’Emilia-RomagnaUn nuovo bando per dare contributi ai Comuni e proseguire così nella realizzazione degli hub urbani e di prossimità. E un appello al Governo perché nelle linee guide per l’esercizio del commercio su aree pubbliche sia riconosciuto il ruolo delle Regioni, che hanno competenza esclusiva in materia, come primi interlocutori territoriali.

L’Emilia-Romagna è già al lavoro sui primi due dossier che riguardano il commercio, considerato un asset strategico per lo sviluppo delle città e dell’intero territorio regionale.

Per quanto riguarda il primo punto, che dà attuazione alla recente legge regionale sul Commercio, nel 2024 sono già 37 gli studi di fattibilità per gli hub urbani e di prossimità finanziati dalla Regione.  Il nuovo bando 2025 intende sostenere ulteriori amministrazioni locali nella redazione degli studi di fattibilità per l’individuazione e l’analisi delle aree da candidare nei territori in cui commercio e pubblici esercizi sono chiamati a svolgere un ruolo centrale per l’erogazione dei servizi.

Dall’altro lato è fondamentale riconoscere il ruolo delle Regioni all’interno delle linee guida per l’esercizio del commercio nelle aree pubbliche, documento ora al vaglio tecnico della Conferenza Unificata, che costituiranno poi la cornice di riferimento per i Comuni che dovranno svolgere le procedure di evidenze pubblica relative alle aree mercatali.

“Mantenere in salute tessuto socio-economico dei nostri centri urbani è vitale per il benessere delle comunità- affermano il presidente, Michele de Pascale, e l’assessora regionale a Sport, Turismo, Commercio, Roberta Frisoni-. Per questo daremo sostegno ai Comuni per una piena attuazione della legge regionale del Commercio attraverso la creazione degli hub. Ma è fondamentale anche fare sì che nella riforma sulla disciplina delle aree pubbliche in esame della conferenza Stato-Regioni, il Governo riconosca il ruolo imprescindibile delle Regioni che hanno una competenza specifica riconosciuta dalla Costituzione sulla materia del commercio e che nel loro insieme, fino ad oggi, hanno svolto un compito fondamentale nel renderne omogenea l’applicazione sul territorio nazionale.   Un negozio che spegne la sua insegna è una perdita per tutti i cittadini. Ma non solo. Il commercio è il cuore pulsante della nostra vita quotidiana e di relazione. Abbiamo bisogno di sostenere la rete dei negozi e le piazze dei mercati dell’Emilia-Romagna che mantengono ed esprimono l’identità e la riconoscibilità dei nostri paesi e città”.

Gli hub urbani e di prossimità

Uno dei primi obiettivi della Regione è dare piena attuazione alla legge per lo sviluppo del commercio e la qualificazione della rete commerciale e distributiva.

Provvedimento che, riconoscendo al commercio e ai pubblici esercizi un ruolo di primo piano per lo sviluppo dell’economia urbana, ha innovato gli strumenti per il rilancio del commercio introducendo una nuova misura per lo sviluppo degli hub urbani e di prossimità: aree che si trovano rispettivamente al centro delle città, dei comuni, dei territori, in cui commercio e pubblici esercizi sono chiamati a svolgere un ruolo centrale per l’erogazione dei servizi.

Quest’anno verrà emanato nuovo bando per la concessione di contributi ai Comuni per la redazione di studi di fattibilità per l’individuazione e l’analisi delle aree da candidare ad hub urbani e di prossimità;  contestualmente si procederà ad approvare un primo elenco di hub riconosciuti e si approveranno i criteri per la concessione dei contributi per lo sviluppo degli hub riconosciuti: verranno sostenuti, con interventi volti ai soggetti pubblici e privati, le azioni per la riqualificazione degli spazi e della loro accessibilità, lo sviluppo innovativo e sostenibile delle imprese, la promozione delle attività, in stretta relazione con le strategie delle città e dei territori.

Aree di mercato

Un altro elemento di attenzione è il sostegno e il rilancio del commercio su aree pubbliche.  La Regione intende proseguire nell’assegnazione di contributi per la qualificazione delle aree mercatali, anche nell’ambito dello sviluppo degli hub urbani e di prossimità.

Su questo settore è attualmente  attenzionato dalla Regione l’iter che deve portare all’approvazione delle Linee guida per l’esercizio del commercio su aree pubbliche da parte del Ministero (art. 11 legge 214/2023).

C’è certamente urgenza di portare a termine quanto prima la riforma della disciplina del settore per consentire ai Comuni di avviare le evidenze pubbliche di loro competenza, ma non si può prescindere dal riconoscimento di un ruolo attivo delle Regioni – come primi interlocutori territoriali – nella declinazione delle linee guida, considerando la loro competenza esclusiva in materia.

Il documento, redatto dal Ministero, è ora al vaglio tecnico della Conferenza Unificata al fine di siglare l’intesa dopo il confronto tra Regioni, Ministero e Anci nazionale. L’Emilia-Romagna, in piena condivisione con le altre Regioni, ha presentato alcune proposte emendative che, nel rispetto dell’ordinamento europeo, possano dare il giusto riconoscimento all’esperienza maturata agli operatori uscenti, pur non precludendo l’ingresso al settore di nuovi operatori e che vadano nella direzione della qualità dell’offerta e dell’innovazione dei servizi, in un ragionamento complessivo volto anche a uniformare i criteri sul territorio nazionale, per garantire pari trattamento agli operatori e per un concreto supporto ai Comuni che dovranno emanare i bandi.

A Sassuolo chiusi parchi pubblici, accessi al Percorso Natura e Cimitero Monumentale

A Sassuolo chiusi parchi pubblici, accessi al Percorso Natura e Cimitero MonumentaleChiusi tutti i parchi pubblici, il Cimitero Monumentale San Prospero e gli accessi al Percorso Natura Secchia fino a giovedì 30 gennaio compreso. Lo dispone l’ordinanza n°19, firmata oggi dal Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini.

“Valutate le previsioni di vento forte diffuso e persistente – si legge nell’ordinanza – che continuerà per tutto il periodo dell’allerta; rilevato che le condizioni meteo segnalate possono determinare difficoltà e rischio per gli utenti dei parchi pubblici e del cimitero monumentale; ritenuto che in simili circostanze debbano essere assunti provvedimenti idonei a prevenire e contrastare disagi, rischi e pericoli per la pubblica incolumità; ordina per l’indifferibile urgenza di tutelare in via precauzionale la pubblica incolumità, la chiusura straordinaria di tutti i parchi pubblici e del cimitero monumentale di San Prospero dal 28 gennaio fino al permanere della situazione di criticità ovvero fino al 30 gennaio 2025 compreso”.

 

Forte vento, già 40 gli interventi dei Vigili del fuoco tra Sassuolo, Vignola e Pavullo

Forte vento, già 40 gli interventi dei Vigili del fuoco tra Sassuolo, Vignola e Pavullo
immagine d’archivio

Al momento sono circa 40 gli interventi di soccorso e messa in sicurezza effettuati dai Vigili del Fuoco di Modena a causa del forte vento che ha creato numerosi disagi sul territorio provinciale.

Per far fronte alle numerose richieste, in aggiunta al dispositivo ordinario di soccorso, è stato necessario il richiamo del personale, oltre al prezioso contributo di quello volontario.
Danni alle coperture dei manufatti, alberi caduti e pericolanti sono le conseguenze delle forti raffiche di vento che hanno interessato principalmente i comuni di Pavullo, Sassuolo, Vignola e Castelnuovo.

Allerta rossa dalle 12 di oggi fino alla mezzanotte per il forte vento su montagna e collina romagnola ed emiliana centrale

Allerta rossa dalle 12 di oggi fino alla mezzanotte per il forte vento su montagna e collina romagnola ed emiliana centraleContinua a soffiare un vento molto forte su gran parte dell’Emilia-Romagna. L’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, sulla base dei dati previsionali di Arpae, ha emesso un’allerta rossa a partire dalle 12 di oggi, martedì 28 gennaio, fino alla mezzanotte. Nella seconda parte della giornata, infatti, sono previsti venti sud-occidentali di tempesta (89 – 102 km/h) lungo la fascia appenninica centro-orientale fino alla fascia pedecollinare, con possibili raffiche di intensità superiore nelle zone di crinale. Sui rilievi occidentali, sulle colline centrali e nelle zone di pianura centro-orientale sono attesi venti di burrasca forte (75 – 88 km/h). Nelle altre zone di pianura e sulle colline più occidentali, previsti venti di burrasca moderata (62-74 km/h).

Sono già in corso interventi dei Vigili del Fuoco nei territori delle province di Parma, Reggio Emilia e Modena. Il Cor, Centro operativo regionale (in viale Silvani, a Bologna) è aperto da ieri sera 24 ore su 24. Aperti anche i Ccs (Centri coordinamento dei soccorsi) di Piacenza, Parma e Reggio, e i Coc (Centri operativi comunali) di alcuni territori del parmense e del piacentino. Operativo, inoltre, il Servizio di piena a Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Ravenna.

Tornando all’allerta, le precipitazioni, in attenuazione, anche a carattere di rovescio o temporale sul settore centro orientale, potranno causare ruscellamenti diffusi lungo i versanti, frane e innalzamenti rapidi dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua.

Per quanto riguarda la criticità idraulica– allerta arancione– nella parte orientale della regione, riguarda la piena in atto sul fiume Lamone, causata da una piovosità intensa localizzata nella parte montana. In arancione per criticità idraulica anche le aree centrali emiliane (piena del Reno) e quelle centro-occidentali per Panaro, Secchia ed Enza. Più a ovest, c’è attenzione per il transito delle piene di Taro e Parma.

Per la giornata di domani, mercoledì 29 gennaio, sono previsti inizialmente ancora venti di burrasca moderata (62-74 km/h) da sud-ovest, con rinforzi temporanei o raffiche di intensità superiore, sui rilievi e sulla fascia pedecollinare centro-orientale. Fenomeni, questi, in attenuazione nel corso del mattino. La criticità idraulica nella pianura centro occidentale (allerta gialla) è dovuta alla propagazione della piena nei tratti a valle dei fiumi Enza, Secchia e Panaro e, nella pianura centro-orientale, per il fiume Reno e affluenti. Saranno possibili fenomeni franosi, localizzati su versanti particolarmente fragili in seguito delle piogge dei giorni precedenti.

L’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, in stretto raccordo con Arpae E-R, segue l’evoluzione della situazione. Si raccomanda di consultare l’Allerta e gli scenari di riferimento sulla seguente piattaforma web: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it.

L’Agenzia consiglia inoltre tutta una serie di comportamenti da seguire in caso di vento forte, a seconda che ci si trovi all’aperto, in montagna, al mare, in auto, in casa o sul posto di lavoro:  Cosa fare in caso di vento – Allerta Emilia Romagna

A Klimahouse soluzioni in laterizio per il futuro dell’edilizia

A Klimahouse soluzioni in laterizio per il futuro dell’ediliziaConfindustria Ceramica – Raggruppamento Laterizi parteciperà a Klimahouse 2025, la fiera internazionale dedicata all’efficienza energetica e all’edilizia responsabile, che si terrà a Bolzano dal 29 gennaio al 1° febbraio.

L’Associazione avrà uno spazio espositivo dedicato nel Padiglione AB – Stand A03/16, dove presenterà soluzioni innovative e concrete per un’edilizia più sicura e resiliente. Accanto ai prodotti in laterizio, saranno esposti elementi naturali scelti per evocare la forza e l’essenza ambientale del materiale, raccontando una storia di simbiosi tra natura e prodotti da costruzione sostenibili.

Confindustria Ceramica – Raggruppamento Laterizi ha organizzato per il giorno 31 gennaio 2025 alle ore 10.30, presso la Fiera di Bolzano – Klimahouse Stage, Padiglione C18, un incontro dedicato alla “Transizione ecologica in edilizia, non solo EPBD”, un dialogo con esperti e aziende del settore. Alfonsina Di Fusco di Confindustria Ceramica parlerà di: transizione ecologica e multidimensionalità della sostenibilità; aggiornamenti normativi europei: l’EPBD e il CPR.
Seguirà una tavola rotonda, moderata da Flavia Santia dell’Associazione, con le aziende: Emanuele Serventi di Fornaci Laterizi Danesi – Requisiti ambientali nel ciclo di vita dei prodotti; Mario Cunial di ICP – Sistema tetto: recupero e integrazione con il fotovoltaico; Paolo Zanotti di Wienerberger – I pilastri ESG, dal processo al prodotto.

La rivista Costruire in Laterizio, sarà in distribuzione ai visitatori presso lo spazio dell’Associazione, dove sarà inoltre possibile approfondire temi legati all’innovazione nel settore edilizio e alla sostenibilità. Qui sarà possibile scoprire una selezione di progetti certificati con i protocolli energetico-ambientali – GBC Italia (Green Building Council) e LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) -, che evidenziano come il laterizio, noto per la sua incomparabile durabilità e versatilità, possa contribuire significativamente ad un’edilizia altamente performante, a basso impatto ambientale e con un miglioramento della qualità della vita degli abitanti

Progetti in mostra, selezionati in collaborazione con GBC Italia:

Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, Roma
Il restauro della chiesa ha puntato sul riuso di coppi e embrici in laterizio provenienti dalla copertura preesistente, riducendo così la necessità di nuove risorse e preservando il patrimonio storico. Protocollo: GBC Historic Building

Interno Marche Design Hotel, Tolentino
Il recupero post-sisma di un edificio storico in muratura ha integrato soluzioni sostenibili, come le tegole fotovoltaiche in copertura, per unire la ricostruzione al rispetto per l’ambiente. Protocollo: GBC Historic Building e LEED Platinum

Condominio Fondazione Brescia, Brescia
La riqualificazione dell’edificio ha combinato l’efficientamento energetico e comfort termico con il miglioramento strutturale, grazie all’installazione di una parete ventilata in ceramica istallata su nuovo paramento in laterizio. Protocollo: GBC Condomini

Polo Universitario Grugliasco, Torino
Un complesso universitario che si integra perfettamente con l’ambiente circostante, utilizzando blocchi in laterizio ad alte prestazioni di isolamento termico e acustico. Protocollo: LEED Gold

Quartiere Città Verde, Roma
Un nuovo spazio urbano che combina edifici in laterizio con ampie aree verdi, favorendo la salubrità e il benessere degli abitanti attraverso materiali naturali e identitari dei luoghi. Protocollo: GBC Quartieri e GBC Home

Prenotare un viaggio su più mezzi pubblici diversi con un solo clic

Prenotare un viaggio su più mezzi pubblici diversi con un solo clicPianificare, prenotare e pagare il proprio viaggio comodamente online, integrando diversi mezzo di trasporto, dal treno, al bus, ai servizi di car e bike sharing, passando anche da taxi e parcheggio, attraverso un’unica piattaforma digitale.

Prosegue in Emilia-Romagna la sperimentazione del sistema Mobility as a Service for Italy (MaaS) finanziato dall’Unione europea nell’ambito della Missione 1 del Pnrr nel contesto dell’iniziativa Next Generation EU, per lo sviluppo di nuovi servizi di mobilità.

Il progetto, dal forte valore innovativo dal punto di vista tecnologico e della sostenibilità ecologica dei servizi, punta ad arrivare a una completa digitalizzazione e intermodalità del trasporto pubblico locale su scala nazionale, attraverso la progettazione e costruzione di un’infrastruttura digitale capace di coordinare tutti i servizi di mobilità. In pratica, il MaaS permetterà a un utente di prenotare un intero spostamento, pur con mezzi diversi, su un’unica piattaforma.

La Regione Emilia-Romagna con il programma MaaS4Rer si è aggiudicata un finanziamento di 2,3 milioni di euro di fondi Pnrr, finalizzati a declinare a livello locale le politiche Maas, coinvolgendo tutto il sistema del trasporto pubblico emiliano-romagnolo.

“La Regione Emilia-Romagna è stata tra i principali assegnatari del finanziamento nazionale per il progetto MaaS for Italy, a conferma della validità del progetto che abbiamo presentato- afferma l’assessora ai Trasporti e all’Ambiente, Irene Priolo-. Questa sperimentazione rappresenta una svolta verso una mobilità più sostenibile, digitale e inclusiva, in conformità con gli obiettivi della Regione in tema di transizione digitale ed ecologica. L’obiettivo è armonizzare il servizio offerto ai cittadini e offrire agli utenti un’esperienza di viaggio sempre più agile, accessibile e moderna”.

“Lavoriamo per costruire un servizio di trasporto pubblico locale che metta al centro le esigenze delle persone- prosegue l’assessora- e sappia essere più attrattivo per gli utenti e alternativo all’uso dei mezzi privati. Portando con sé vantaggi sia dal punto di vista della qualità della vita, che da quello ambientale”.

Il Progetto regionale

Il programma regionale Maas4Rer prevede l’integrazione di tutti servizi di mobilità tramite una piattaforma digitale basata su dati in tempo reale e su sistemi di pagamento unificati, la promozione della mobilità sostenibile attraverso incentivi economici (bonus e cashback) e strumenti come app dedicate, la collaborazione multisettoriale con operatori pubblici e privati, incluse aziende di trasporto, turismo e cultura e l’accessibilità inclusiva per persone con disabilità e aree interne.

La sperimentazione sarà mirata a specifici target (turisti, pendolari, aree produttive e aree interne) per ottimizzare la mobilità in funzione delle esigenze locali. Il progetto sarà accompagnato da un’ampia campagna di comunicazione e da strumenti di monitoraggio e analisi che raccoglieranno i dati in forma anonima.

Oltre alla Regione – soggetto attuatore del progetto – l’iniziativa coinvolge Comuni e Province, le Aziende di trasporto pubblico locale, le Agenzie per la mobilità, Fer, Trenitalia Tper e Lepida come partener tecnologico e soggetto esecutore.  Il piano è stato realizzato con la collaborazione delle Federazioni regionali delle persone con disabilità FISH e FAND. Referente scientifico è l’Università di Bologna, che analizzerà i risultati dell’esperienza

Finora sono più di 2.000 gli utenti iscritti, di questi oltre 1.200 hanno già completato i questionari proposti. Il primo MaaS Operator con cui si è dato inizio alla sperimentazione è Roger che già oggi vanta con la sua App oltre 400.000 iscritti e oltre 300mila euro di titoli di viaggio emessi al mese.

La piattaforma prevede inoltre la possibilità di calcolare la quantità di emissioni inquinanti risparmiate dal singolo utente con la scelta di utilizzare i servizi di trasporto pubblico in alternativa al mezzo privato.

Come partecipare alla sperimentazione regionale

La Regione selezionerà fino a un massimo di 2.500 cittadini. Per partecipare alla sperimentazione, che termina a marzo 2025, è necessario essere maggiorenni e avere la residenza o il domicilio in Emilia-Romagna. A partecipanti è richiesto di scaricare una app e di compilare dei brevi questionari sul gradimento e l’efficacia dei servizi.

Momentaneamente, l’unica app utilizzabile per la sperimentazione è Roger, disponibile per essere scaricata nei principali store digitali, ma è in corso l’implementazione di altri operatori (MaaS Operator) che hanno aderito ad una specifica manifestazione di interesse.

Agli utenti sperimentatori verrà assegnato un incentivo precaricato su una delle app che hanno aderito al progetto MaaS che consisterà in un welcome bonus di 20€ e un cash back del 50% mensile sui titoli acquistati, fino a un massimo di 20€ al mese.

La campagna di comunicazione

Per coinvolgere i cittadini a partecipare alla sperimentazione la Regione ha ideato una campagna di informazione sul progetto. Il piano di comunicazione prevede il lancio di contenuti digitali con pagine web di approfondimento e campagne social sui profili istituzionali della Regione e post sponsorizzati; l’ideazione, la produzione e la diffusione su emittenti radiofoniche locali di uno spot radio; la realizzazione di contenuti a stampa e online come, flyer, locandine e cartoline;; inserzioni sulle edizioni digitali di quotidiani locali; la realizzazione e la pubblicazione di sei infografiche animate per la pagina web del progetto Maas4Rer sul portale Mobilità della Regione e un video di presentazione del progetto che saranno diffusi anche sui profili Youtube Mobilità e Ambiente della Regione.

Nuova truffa con SMS trappola per svuotare i conti correnti

Nuova truffa con SMS trappola per svuotare i conti correntiSempre più sofisticate e pericolose le truffe ai danni dei cittadini. Negli ultimi giorni, solo nella provincia di Reggio Emilia, due persone sono state raggirate da malviventi che, fingendosi impiegati di banca e carabinieri, sono riusciti a sottrarre loro ingenti somme di denaro.

Come funziona la truffa? Tutto ha inizio con un SMS che segnala un movimento fraudolento sul conto corrente. Allarmati, i cittadini chiamano il numero indicato nel messaggio, dove rispondono dei falsi impiegati di banca che confermano la transazione sospetta. Successivamente la vittima riceve una chiamata da un numero che risulterebbe  appartenere alla caserma dei carabinieri del paese della vittima. Infatti, grazie all’utilizzo di apposite applicazioni, i malviventi riescono a far apparire sul display del cellulare il numero di telefono di una vera caserma, aumentando così la credibilità della truffa. Dall’altra parte della linea, un falso maresciallo invita la persona a effettuare più bonifici su conti dei Carabinieri per salvaguardare il proprio denaro per poi invitarlo in caserma dove però il cittadino scopre di essere stato raggirato.

Come difendersi? I Carabinieri di Reggio Emilia invitano tutti i cittadini a prestare la massima attenzione e a seguire questi semplici consigli:

  • non rispondere mai a SMS: anche se il messaggio sembra provenire dalla vostra banca, verificate sempre l’informazione chiamando il numero verde ufficiale o meglio ancora direttamente la vostra filiale;
  • non fornire mai dati personali o bancari: né al telefono, né via SMS o email;
  • diffidare delle richieste urgenti di denaro: l’Arma dei Carabinieri e tutte le istituzioni in generale non vi chiederanno mai di effettuare bonifici per motivi di sicurezza;
  • verificare sempre l’identità del chiamante: anche se il numero sul display è quello di una caserma dei carabinieri, non fidatevi. Recatevi direttamente in caserma per verificare l’effettiva necessità di un intervento o chiamate il numero della caserma vera per verificare.

I Carabinieri invitano chiunque abbia subito una truffa simile a denunciare l’accaduto presso la più vicina stazione dei Carabinieri. E’ assolutamente importante ricordare e tenere in mente una precisa regola: I Carabinieri non chiedono mai soldi né tantomeno bonifici per preservare i conti. In ogni caso per qualsiasi dubbio chiamare il 112.

ESEMPIO DEGLI SMS TRAPPOLA

GdF Firenze: ordinanze di custodia cautelare e sequestro di beni e disponibilità finanziarie fino per 30 milioni di euro

GdF Firenze: ordinanze di custodia cautelare e sequestro di beni e disponibilità finanziarie fino per 30 milioni di euroLa Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, avvalendosi di militari dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Firenze, Modena, del  Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e della Polizia di Stato di Siena (coadiuvata nella circostanza dalle Questure di Livorno, Firenze, Pisa e Napoli e dal Reparto Prevenzione Crimine Toscana) sta dando esecuzione, tra le Regioni Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Veneto, Campania e Calabria, ad un’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale del capoluogo toscano che ha disposto, in accoglimento parziale delle richieste avanzate dal pubblico ministero, le misure cautelari personali nei confronti di 17 indagati (6 custodie cautelari in carcere, 1 agli arresti domiciliari e 10 interdizioni con divieto di ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche e imprese) e sequestri preventivi, anche per equivalente, ai fini della confisca, di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie fino all’ammontare di circa 30.000.000 di euro. l reati a vario titolo riconosciuti dal Giudice sono emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, indebite compensazioni, riciclaggio e associazione per delinquere.

Con l’ausilio dei Reparti dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Napoli, Salerno, Roma, Bologna, Venezia, Vicenza, nonché di sofisticati mezzi tecnici dello stesso Servizio Centrale e di un’unità cinofila specializzata cash dog della Compagnia di Capodichino sono  in corso di esecuzione 50 perquisizioni locali e personali, allo scopo di ricercare cose pertinenti ai reati, in particolare denaro contante, beni mobili di valore e materiale documentale.

Le evidenze raccolte nel corso della meticolosa e complessa attività investigativa, svolta dal 2021 ad oggi, dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Firenze e dalla Squadra Mobile della Questura di Siena, congiuntamente con il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Modena e lo S.C.I.C.O., hanno portato ad ipotizzare l’esistenza di una consorteria criminale, con elementi di contiguità ad organizzazioni delinquenziali di matrice camorristica, che ha manifestato interessi nella regione Toscana ed operatività in Campania ed Emilia-Romagna. L’indagine ha preso le mosse dall’approfondimento della posizione di un commercialista originario di Torre del Greco (NA), con studio a Torre Annunziata (NA) e Poggibonsi (SI); le attività svolte hanno permesso di:

– appurare i suoi rapporti continuativi con pregiudicati, anche per reati di mafia nell’ambito del territorio campano, nonché con un gruppo di soggetti già coinvolti nella commissione di delitti economico-finanziari vicini ad organizzazioni criminali;

– individuare numerose aziende, prevalentemente intestate a prestanomi, attive nel settore della lavorazione delle carni presso i macelli o centri di lavorazione, attraverso cui veniva operato un sistema di indebite compensazioni e false fatturazioni;

– riscontrare la disponibilità da parte dello stesso gruppo delinquenziale di una rete di circa 600 dipendenti (prevalentemente stranieri e campani) impiegati come manodopera in forza a società sempre riconducibili alle stesse persone;

– far emergere che la professionalità del commercialista e le sue capacità nel creare società fittizie attraverso cui realizzare profitti illeciti mediante artifici contabili è stata utilizzata dalla struttura associativa operante in Toscana.

l conseguenti approfondimenti, consistiti anche nell’utilizzo dei dati derivanti dall’esecuzione di controlli fiscali, a riscontro di molteplici informazioni tratte dalle conversazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di ricostruire un sistema di frode basato sull’illecito distacco di manodopera, sulle indebite compensazioni per estinguere debiti tributari e sulle cessioni di crediti fiscali inesistenti, nonché sull’emissione e l’utilizzo di fatture relative ad operazioni economiche inesistenti concatenate, realizzate da società tutte riconducibili alla consorteria criminale e strutturate su tre distinti livelli:

­- il primo costituito dalle cc.dd. “capofila”, imprese utilizzate per generare flussi finanziari grazie all’esercizio di una reale attività lavorativa necessaria per garantire uno schermo di “legalità” volto a dissimulare i successivi passaggi finanziari fraudolenti realizzati grazie alla catena di false fatturazioni. La figura societaria centrale di cui si sono serviti i componenti del sodalizio criminoso è un consorzio con sede a Pontedera (PI) che avrebbe agito attraverso le sue consorziate stipulando contratti, leciti, con alcune società anche toscane operanti nel settore delle carni e impiegando complessivamente circa 600 persone. È emerso che, in realtà, le decisioni afferenti all’impiego della manodopera nonché i rapporti con i soci, i rappresentanti legali e di fatto delle società, i fornitori delle società 2 consorziate erano centralizzati e facenti capo agli uffici amministrativi del Consorzio stesso.

– il secondo costituito da imprese “intermediarie” che, ricoprendo la funzione di vero e proprio “filtro”, hanno contribuito a rendere più difficile l’individuazione dei flussi di denaro scaturiti dalle false fatturazioni dirette verso le società consorziate. Si tratta di soggetti caratterizzati da un’operatività sia fittizia sia reale;

– il terzo costituito da società meramente “cartiere”, caratterizzate da vita operativa breve (sul modello delle cc.dd. imprese apri e chiudi), create con il solo fine di emettere fatture false, garantire la monetizzazione in contanti dei flussi finanziari da queste generati e disattendere tutti gli oneri tributari assunti; tali somme sono state, di volta in volta, affidate a “corrieri” che provvedevano al trasporto principalmente in Toscana e parte dei flussi finanziari derivanti dall’intero sistema di frode sarebbero anche stati canalizzati all’estero in Cina.

A riscontro della restituzione del denaro agli organizzatori della frode, una volta prelevato principalmente in Campania, sono stati eseguiti molteplici sequestri in territorio toscano, per oltre 430.000 euro, sia nei confronti dei principali indagati che dei loro sodali con mansioni di “corriere” di valuta; emblematico il caso in cui il sodalizio, nel tentativo di eludere i controlli e di non subire i sequestri ha persino fatto ricorso ad un dipendente di una società di servizi a bordo treno. Inoltre, parte del denaro derivante dagli illeciti perpetrati è stato destinato o direttamente ad affiliati ai clan di Camorra di Ponticelli, detenuti nel carcere di Poggioreale, o a loro parenti, affini e conoscenti, e ad altri clan del casertano. È dunque emerso che il Consorzio e le proprie Consorziate hanno rappresentato lo snodo centrale di una lunga catena di fatturazione fittizia ad opera di società cartiere, disseminate su tutto il territorio nazionale, ricollegabili sempre ai membri del Consorzio ed utilizzate all’unico scopo di evadere le imposte, stimate complessivamente in oltre 28 milioni di euro, e infine monetizzare i proventi illeciti provenienti dalle false fatturazioni anche attraverso condotte di riciclaggio per circa 2 milioni di euro. Parallelamente, è stato rilevato che, al pari del sistema di frode posto in essere con le false fatturazioni, attraverso le stesse società, ovvero altre società compiacenti e/o di fatto gestite dalla compagine delinquenziale, è stata attuata la sistematica cessione e compensazione di crediti inesistenti stimati in circa 2 milioni di euro, artatamente creati e in parte relativi a costi di “ricerca e sviluppo e innovazione tecnologica 4.0” mai realmente sostenuti. Emblematico è il caso di una società operante nel settore della lavorazione delle carni i cui dipendenti, circa 180, con domicili in varie zone d’Italia, sono transitati da una Srls all’altra, 3 che mai hanno presentato dichiarazioni ai fini lva, pur avendo emesso e ricevuto una serie di fatture; hanno compensato tributi lnps per 250.000 euro con un fittizio credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo.

Dopo l’esecuzione del provvedimento cautelare emesso dal Gip le indagini proseguiranno in vista del loro completamento e per il vaglio degli elementi acquisiti nel corso delle perquisizioni. Le risultanze delle attività eseguite e degli elementi probatori acquisiti saranno vagliate dal Giudice preposto precisando che, per il principio d’innocenza che vige nel nostro ordinamento, la responsabilità delle persone sottoposte ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

Maranello, danneggia un’auto e fugge: identificato e sanzionato dalla Polizia locale

Maranello, danneggia un’auto e fugge: identificato e sanzionato dalla Polizia localeÈ fuggito a bordo del suo veicolo dopo aver danneggiato un’auto in sosta, ma la Polizia locale lo ha identificato, rintracciato e sanzionato, anche grazie al supporto delle videocamere installate sul territorio comunale.

L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi a Maranello: un cittadino ha contattato gli agenti maranellesi dopo aver riscontrato ingenti danni alla sua auto, parcheggiata in Via Firenze: il responsabile, ignoto, si era dato alla fuga.

Gli agenti hanno subito avviato un’indagine ed incrociando i dati delle immagini, fornite sia da videocamere stradali gestite dalla Polizia locale sia da telecamere private, sono riusciti a risalire alla targa del veicolo fuggito, un furgone.

Ai primi riscontri si è aggiunta la comparazione tra i danni subiti dall’auto in sosta e i segni dell’urto ancora presenti sul furgone, che ha confermato la dinamica ipotizzata e le responsabilità del conducente fuggito, un cittadino residente a Maranello.

Oltre a pagare le sanzioni per ‘fuga su incidente senza comunicare i dati alla controparte’ e per ‘perdita del controllo del veicolo’, il responsabile dovrà ora risarcire il proprietario dell’auto, che ha subito danni per alcune migliaia di euro.

“Controllo di Vicinato”: Prefettura e Comune di Sassuolo sottoscrivono il nuovo protocollo d’intesa

“Controllo di Vicinato”: Prefettura e Comune di Sassuolo sottoscrivono il nuovo protocollo d’intesaPrefettura di Modena e Comune di Sassuolo hanno sottoscritto, nei giorni scorsi il nuovo protocollo d’intesa “Controllo di Vicinato”.

“Un rinnovo importante – sottolinea il Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini – che  sottolinea l’importanza di uno strumento quale il controllo di vicinato capace non solo di aumentare la sicurezza nei singoli quartieri cittadini attraverso una rete capillare di cittadini impegnati attivamente per il loro territorio, ma che contribuisce ad aumentare quel senso di comunità di cui oggi tutte le città hanno bisogno. Ad oggi sono 67 i gruppi di vicinato che operano su tutto il territorio di Sassuolo, capaci di coinvolgere oltre 1500 volontari e altri gruppi sono in fase di formazione e diverranno attivi nelle prossime settimane: numeri che danno l’idea dell’importanza dell’attività per la città e della bontà del lavoro svolto in questi anni”

Un protocollo sottoscritto da Comune e Prefettura ma anche da Questura, carabinieri e Guardia di Finanza.

Il Comune di Sassuolo si impegna a: sensibilizzare i cittadini dei Comuni dove è avvertita l’esigenza di maggiori controlli all’attuazione del Progetto, favorendo la costituzione di “Gruppi di Controllo del Vicinato” tra cittadini che si impegnino a rispettare le indicazioni contenute nel presente documento; curare la comunicazione alla Prefettura dei partecipanti ai singoli gruppi, dei loro coordinatori e delle aree territoriali interessate; creare un rapporto costante e diretto, tramite operatori della polizia locale, con i coordinatori di tali gruppi ai quali fornire le informazioni ritenute necessarie e dai quali a apprendere ogni notizia su eventuali attività sospette nelle zone interessate, fermo restando che per le situazioni di emergenza i cittadini debbano fare riferimento al NUE 112 delle forze di polizia; proseguire nella installazione degli appositi cartelli nelle zone cittadine interessate alla sperimentazione; promuovere assemblee pubbliche nelle zone interessate al controllo di vicinato inerenti la protezione dai reati e le modalità operative attraverso cui trasmettere ogni informazione di interesse alle Forze di Polizia;  vigilare sulla rigorosa osservanza della corretta esecuzione del progetto “Controllo del Vicinato” da parte dei cittadini, affinché, in particolare, essi:   limitino il proprio intervento a una attività di mera osservazione; si astengano da incaute iniziative personali o comportamenti imprudenti, che potrebbero determinare situazioni di pericolo per sé medesimi o altri; non sconfinino in eventuali, possibili forme di pattugliamento attivo, individuale o collettivo del territorio.

La Prefettura di Modena si impegna a: convocare periodiche riunioni del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica al fine di monitorare lo stato di attuazione del Progetto e valutare l’adozione di eventuali modifiche.

Le Forze di Polizia si impegnano a:  sulla base di una programmazione condivisa in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, ad incontri organizzati dal Comune di Sassuolo con la popolazione delle diverse zone del territorio interessate dal progetto al fine di dare il proprio contributo informativo sulle modalità di protezione da parte dei cittadini dalle forme criminose più ricorrenti; individuare al proprio interno operatori referenti del progetto a cui la Polizia Locale possa trasmettere le segnalazioni pervenute dai coordinatori dei gruppi, fermo restando le segnalazioni di emergenza al NUE 112; ciò al fine di consentire alla Questura il coordinamento operativo di specifici controlli, secondo le linee di indirizzo valutate dal Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica

 

 

La comunità fioranese piange la scomparsa di Daniela Callegari

La comunità fioranese piange la scomparsa di Daniela CallegariE’ deceduta, nella notte all’ospedale di Sassuolo, Daniela Callegari, storica dipendente del Comune di Fiorano Modenese, in forza al comando di Polizia Locale come operatrice di sportello e amministrativa.

“Daniela, conosciuta da tutti con quel diminutivo facile, legato alla statura esteriore e mai a quella della tempra forte dell’animo, era una persona che tutti credo ameremo ricordare con un sorriso ed una profonda stima per l’impegno, l’energia e la passione con cui era solita immergersi nel lavoro e nelle relazioni umane.

Ha avuto un servizio impeccabile di quasi quarant’anni nel nostro comune, iniziato nel luglio del 1986 e interrotto saltuariamente solo per le cure e le terapie che hanno costellato il suo percorso professionale e sempre con una abnegazione profonda…” – ha scritto il sindaco, Marco Biagini, nella lettera di condoglianze inviata alla mamma Luciana e al papà Giulio e agli altri familiari, per esprimere il proprio cordoglio a nome dell’amministrazione, di tutti i dipendenti comunale e della comunità fioranese

Nata  il 24 marzo 1966, da sempre residente a Fiorano Modenese, Daniela Callegari era stata assunta in Comune nel luglio 1986, appena ventenne.

Aveva lavorato per circa vent’anni nel punto di accoglienza in Municipio (una sorta di pre URP). E’ stata per molto tempo il primo contatto dei cittadini con l’amministrazione: gli accoglieva e dava loro informazioni, con il suo fare allegro e genuino.

Negli anni 2000 era passata al servizio di Polizia Locale, prima in piazza De Gasperi e poi nella sede di via Ferrari Carazzoli, dove si occupava di ricevere i cittadini, gestire le segnalazioni di pronto intervento alle pattuglie e di diverse attività amministrative.

“Daniela non era solo una collega, ma una persona che con il suo impegno, la sua dedizione e il suo sorriso e ha arricchito la nostra vita lavorativa ogni giorno. – ricorda il comandante della Polizia Locale di Fiorano Modenese, Emanuele Montanini – La sua professionalità, il suo spirito di collaborazione e la sua umanità resteranno sempre nei nostri cuori. Il vuoto che lascia è incolmabile, ma ci conforta il pensiero che il suo ricordo vivrà in ciascuno di noi, nelle sue azioni e nei suoi gesti che ci hanno ispirato. Al front office, era sempre la prima a mettersi in gioco, a gestire ogni situazione con determinazione e coraggio. La sua voglia di vivere e la sua incredibile forza di volontà erano contagiose. Non c’era mai una sfida che sembrasse troppo grande per lei, e anche nei momenti più difficili, riusciva a far fronte con un sorriso, senza mai farci percepire il peso delle difficoltà. Questo era il suo straordinario dono: trasformare ogni giorno in un’opportunità per dare il massimo, per dare agli altri una parte di sé stessa, senza mai arrendersi.”

Era da tempo ammalata e, come scrive il Sindaco, “Il dolore, anche fisico e palpabile di queste ultime fasi, che era solita ridurre e minimizzare, fanno molto riflettere su quanto si debba essere grati per ciò che si ha, sempre transitoriamente e soprattutto su quanto si costruisca, con l’aiuto degli altri e se aiutati da un carattere trasparente, genuino, di verità e accoglienza verso il prossimo.”

Questa sera, martedì 28 gennaio, alle ore 20.00 sarà recitato il Rosario in Santuario a Fiorano, mentre domani, mercoledì 29 gennaio, il funerale sarà alle ore 15.00 nella chiesa parrocchiale di Fiorano.

Alcune chiusure notturne previste sulle autostrade A13 e A14

Alcune chiusure notturne previste sulle autostrade A13 e A14Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di riqualifica delle barriere di sicurezza, nelle due notti di mercoledì 29 e giovedì 30 gennaio, con orario 22:00-6:00, sarà chiusa la stazione di Bologna Interporto, in uscita per chi proviene da Padova. In alternativa, si consiglia di uscire alla stazione di Altedo o di Bologna Arcoveggio.

Per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di giovedì 30 alle 6:00 di venerdì 31 gennaio, sarà chiuso il tratto compreso tra Altedo e Ferrara sud, verso Padova. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Altedo, percorrere la viabilità ordinaria: SP20 via Chiavicone e SS64 e rientrare in A13 alla stazione di Ferrara sud.

Per consentire lavori di sostituzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di venerdì 31 gennaio alle 6:00 di sabato 1 febbraio, sarà chiusa la stazione di Bologna Arcoveggio, in uscita per chi proviene da Padova. In alternativa, si consiglia di uscire alla stazione di Bologna Interporto sulla stessa A13 o alla stazione di Bologna Fiera sulla A14 Bologna-Taranto.

 

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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di giovedì 30 alle 6:00 di venerdì 31 gennaio, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna Borgo Panigale e l’allacciamento con la A1 Milano-Napoli, verso Milano.  Nella stessa notte, ma con orario 21:00-6:00, sarà chiusa l’area di servizio “La Pioppa ovest”, situata all’interno del suddetto tratto.

Si precisa che la stazione di Bologna Borgo Panigale sarà chiusa in entrata in entrambe le direzioni.

Per la chiusura del suddetto tratto, chi proviene dalla Tangenziale, dovrà proseguire obbligatoriamente sul Ramo Verde (Raccordo stazione Borgo Panigale-Tangenziale di Bologna), per poi immettersi sulla SS9 Via Emilia in direzione di Modena.

Saranno anche chiusi i due rami di svincolo che dalla SS9 Via Emilia immettono all’entrata della stazione di Bologna Borgo Panigale.

In alternativa, si consiglia: per la chiusura del tratto: immettersi sul Raccordo di Casalecchio verso Firenze, per proseguire poi sulla A1 in direzione del capoluogo lombardo; per la chiusura della stazione di Bologna Borgo Panigale: utilizzare la stazione di Bologna Casalecchio sul Raccordo di Casalecchio o di Valsamoggia sulla A1 Milano-Napoli.

Per consentire lavori di ampliamento a quattro corsie, nelle due notti di giovedì 30 e venerdì 31 gennaio, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Castel San Pietro e Imola, verso Ancona. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Castel San Pietro, percorrere la viabilità ordinaria: SP19, via San Carlo, SS9 via Emilia, SP610, via Selice e rientrare in A14 alla stazione di Imola.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 29 gennaio 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 29 gennaio 2025Irregolarmente nuvoloso con tendenza ad ampie schiarite durante la giornata in pianura; permane nuvolosità irregolare sui rilievi, a tratti consistente, associata a deboli e sporadiche precipitazioni.

Temperature in diminuzione, specialmente nei valori minimi che saranno compresi fra 3/7 gradi della pianura occidentale e 9/11 gradi della pianura orientale per effetto di venti di caduta. Le massime oscilleranno intorno ai 11/13 gradi ad ovest e 14/15 gradi lungo la costa. Venti deboli sud-occidentali con rinforzi al mattino sui rilievi centro-orientali, in attenuazione nel corso della giornata. Mare mosso, con moto ondoso in attenuazione dal pomeriggio.

(Arpae)

“Contrasto alla flavescenza dorata della vite: a che punto siamo?”, giovedì convegno Coldiretti

“Contrasto alla flavescenza dorata della vite: a che punto siamo?”, giovedì convegno ColdirettiLa flavescenza dorata della vite rappresenta una delle principali emergenze fitosanitarie per il settore vitivinicolo emiliano-romagnolo. Per fare il punto su questa problematica e individuare le migliori strategie di intervento, Coldiretti Emilia Romagna ha organizzato il convegno online dal titolo: “Contrasto alla flavescenza dorata della vite: a che punto siamo?”, in programma giovedì 30 gennaio 2025 alle ore 16:00. L’evento offrirà un’analisi approfondita delle cause e delle conseguenze della malattia, delle soluzioni già adottate a livello regionale e nazionale, e delle prospettive offerte dalla ricerca e dall’innovazione tecnologica.

Tra i relatori, si segnalano figure di alto profilo come Domenico Bosco, responsabile Ufficio Vitivinicolo e Filiera della Birra, Area Economica Confederazione Nazionale Coldiretti; Stefano Boncompagni, responsabile Settore Fitosanitario e Difesa delle Produzioni Regione Emilia-Romagna; Luca Casoli, direttore del Consorzio Fitosanitario Provinciale di Modena; Fabio Mantovani, professore ordinario del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara.

Causata da un fitoplasma trasmesso dalla cicalina Scaphoideus titanus, la flavescenza dorata provoca ingiallimento delle foglie, perdita di produttività e morte delle viti. Con i suoi oltre 53.000 ettari di vigneti – che fanno dell’Emilia-Romagna la quinta regione italiana per estensione – la viticoltura è un pilastro economico del territorio, ma questa malattia mette a rischio l’intero comparto.

“Gli agricoltori hanno bisogno di risposte rapide e strumenti concreti,” dichiara Marco Allaria Olivieri, Direttore di Coldiretti Emilia Romagna. Per affrontare questa emergenza, la regione ha avviato dal 2023 un piano triennale che combina strategie agronomiche, attività di vigilanza e informazione.

Il convegno evidenzierà anche il ruolo cruciale della ricerca nel contenere la diffusione della flavescenza dorata. Lo sviluppo di nuovi prodotti per combattere il vettore della malattia, unito all’applicazione delle Nuove Tecnologie Genomiche (NGT), rappresenta un’importante opportunità per il settore.

Le NGT, che si differenziano dagli OGM poiché non prevedono l’inserimento di DNA estraneo alla pianta, permettono di riprodurre in modo mirato i meccanismi evolutivi naturali. Queste tecnologie avanzate potrebbero aiutare non solo nella lotta alla flavescenza dorata, ma anche nella gestione di altre patologie emergenti e nella riduzione dell’impatto ambientale, favorendo al contempo la redditività delle aziende agricole.

Maltempo, previsti temporali per stasera e domani lungo l’appennino centro-occidentale

Maltempo, previsti temporali per stasera e domani lungo l’appennino centro-occidentaleTra oggi e domani l’Emilia-Romagna sarà toccata da una nuova ondata di maltempo.

Per la seconda parte della giornata di oggi, lunedì 27 gennaio, sono previste precipitazioni intense, anche a carattere di rovescio o temporale, lungo la fascia del crinale appenninico centro-occidentale. Precipitazioni che potranno generare ruscellamenti diffusi lungo i versanti, fenomeni franosi e rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua, con possibili superamenti della soglia 2 nel settore occidentale e della soglia 1 nei settori centro-occidentali e centro-orientali. Sono previsti venti sud-occidentali di burrasca moderata (62-74 Km/h), rinforzi o raffiche di intensità superiore, più probabili lungo le zone di crinale.

Nel dettaglio: è stata emessa un’allerta arancione per piene dei fiumi nelle province di Piacenza e Parma; per frane e piene dei corsi minori nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena.
Allerta gialla per piene dei fiumi nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna; per frane e piene dei corsi minori nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna; per temporali nelle province di Piacenza, Parma; per vento nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini.

Per la giornata di domani, martedì 28 gennaio, sono previste ancora precipitazioni intense, anche a carattere di rovescio o temporale lungo la fascia appenninica, che potranno causare ruscellamenti diffusi lungo i versanti, fenomeni franosi e rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua, con possibili superamenti della soglia 2 nel settore centro-occidentale e della soglia 1 nel settore centro-orientale. Non si escludono raggiungimenti localizzati della soglia 3, più probabili sul settore centro-occidentale e della soglia 2 nel settore centro-orientale. Sono previsti venti sud-occidentali di burrasca forte (75-88 Km/h) lungo la fascia appenninica e la pianura centro-orientale, con possibili raffiche di intensità superiore nella zona di crinale. Nelle altre zone di pianura sono previsti venti di burrasca moderata (62-74 Km/h) da sud-ovest.

Nel dettaglio per la giornata di domani è stata emessa l’allerta arancione per piene dei fiumi nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna; per frane e piene dei corsi minori nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena; per vento nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini.
Allerta gialla per piene dei fiumi nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini; per frane e piene dei corsi minori nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini; per temporali nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna; per vento nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini.

L’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, in stretto raccordo con Arpae E-R, seguirà l’evoluzione della situazione. Si raccomanda di consultare l’Allerta e gli scenari di riferimento sulla seguente piattaforma web: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it.

Giorno della Memoria: il presidente della Regione, de Pascale, e la sottosegretaria alla Cultura, Borgonzoni, alla cerimonia alla sinagoga di Bologna

Giorno della Memoria: il presidente della Regione, de Pascale, e la sottosegretaria alla Cultura, Borgonzoni, alla cerimonia alla sinagoga di BolognaIn occasione del Giorno della Memoria questa mattina è stata depositata una corona davanti alla lapide in ricordo dei deportati ebrei alla sinagoga di Bologna. Alla cerimonia hanno partecipato il presidente della Regione, Michele de Pascale, la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e Daniele De Paz, presidente della Comunità ebraica di Bologna.

All’interno del programma delle commemorazioni, de Pascale sarà anche il 4 febbraio a Bologna (in Sala Borsa alle 18) per la presentazione del libro “La nuova guerra contro le democrazie” di Maurizio Molinari, che ne parlerà con Angelo Panebianco e Stefano Folli. Interverrà anche Daniele De Paz.

Decennale del Comitato No Bretella: l’impegno continua

Decennale del Comitato No Bretella: l’impegno continua“Il 28 gennaio 2015 veniva presentato pubblicamente il testo di una petizione popolare, rivolta alla Commissione Europea, contro la realizzazione di una nuova autostrada Campogalliano Sassuolo non necessaria, perché il Distretto della Ceramica era già servito da una super strada Modena-Fiorano-Sassuolo, perché estremamente impattante per il consumo e impermeabilizzazione del suolo, per l’inquinamento dell’aria, per l’incentivazione all’uso di combustibili fossili causa principale dei disastrosi danni climatici in corso, non corrispondente agli indirizzi dell’Unione Europea che sollecitano l’uso del ferro e non della gomma per i trasporti a media e lunga distanza.

Vennero raccolte oltre 3000 firme spedite come petizione popolare alla Commissione Europea, denunciando che la infrastruttura sarebbe stata realizzata con trattativa diretta ad Autostrada Campogalliano Sassuolo spa, partecipata al 51% da Autobrennero spa, quando una direttiva europea lo vietava, essendo la Società partecipata anche da soci privati.

II Commissario europeo rispondeva che era certo che il Governo italiano non avrebbe proseguito per quella strada, altrimenti sarebbe intervenuto. La Società AutoCS ha abbandonato quella strada, e questa vittoria è stato anche un po’ merito nostro. Una volta ottenuta l’approvazione del progetto esecutivo (2019), la società invece di iniziare i lavori che per contratto di concessione doveva finire entro 4 anni (2024), ha deciso di chiedere la sospensione dei termini chiedendo la modifica del piano economico finanziario. A tutt’oggi i lavori della Bretella sono fermi, su richiesta del Concessionario e non per motivi burocratici. Prova evidente che l’opera non è né urgente, né prioritaria, ma semplicemente inutile, costosa, dannosa. In questi anni abbiamo fatto incontri pubblici, denunce e ricorsi, dialogato con le istituzioni e le forze politiche e soprattutto elaborato un pacchetto di proposte infrastrutturali alternativi alla Bretella Campogalliano Sassuolo chiamate “la vera cura del ferro”. Ora siamo di fronte ad una nuova fase, molto impegnativa, che comporta l’impegno di tutti noi, Il Ministero dei Trasporti il 31 dicembre ha pubblicato il bando europeo per il rinnovo della Concessione della A22 per 50 anni ed un progetto di finanza per 10.2 miliardi di € di lavori lungo il Corridoio del Brennero, con diritto di prelazione. In questo pacchetto non sono comprese né la Bretella CS, né la Cispadana Autostradale, perché già concessionate e finanziate. Questa operazione è stata però vista favorevolmente dai sostenitori di queste opere perché pensano che si siano create le condizioni favorevoli perché Autobrennero spa si aggiudichi la nuova Concessione, e che questo, essendo l’unico vero interesse in campo possa sbloccare la situazione ed avviare i lavori. Staremo a vedere, intanto stiamo pensando a fare un ricorso alla Corte di Giustizia Europea contro il Bando del Ministero perché potrebbe violare il principio europeo di libera concorrenza.

 A dieci anni da quando ci siamo costituiti, continuiamo quindi  il nostro impegno contro un’infrastruttura superata e inutile dal punto di vista trasportistico e fortemente impattante per il territorio e la qualità dell’aria e per un sistema della mobilità più sostenibile e utile per la comunità provinciale”.

(Comitato No Bretella Si Mobilità Sostenibile)

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