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domenica, 22 Giugno 2025
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Maranello: rivoluzione “rosa” per la segreteria locale di Italia del Futuro, Elisa Antobenedetti sarà la nuova segretaria

Maranello: rivoluzione “rosa” per la segreteria locale di Italia del Futuro, Elisa Antobenedetti sarà la nuova segretariaDopo quasi due anni Italia del Futuro torna ad organizzare in presenza un progetto cultura, occasione importante per annunciare la nuova segreteria locale che aprirà l’evento. Sabato alle 17 spazio quindi alla Mabic per parlare di ambiente a 360 gradi con una scaletta corposa, al Sindaco Zironi e all’assessore Daniela Ottolini i saluti istituzionali, a Madrigali e Bongiorno di Idf la conduzione.

Alla visione del cortometraggio 2100 di Matteo Cimitan seguiranno Corrado Toni di Legambiente, Marco Modena dei Fridays for Future e Imo Ekanem di Dahub for designers, nuova associazione di moda sostenibile che ha lavorato ad Expo Dubai 2020.

L’Assessore all’ambiente Elisabetta Marsigliante insieme a Toni si concentrerà sulle sfide che i nuovi strumenti ambientali e piani urbanistici porteranno sul distretto.

Infine dialogo tra imprenditori che si sono cimentati nella sostenibilità.

Damiano Pietri, AD di Abc Bilance, nota e importante  realtà con sede a Campogalliano, Cristian Tagliazucchi e Sem Hamad di “Terramara” e Ali Benku per la sturtup castelfranchese Human Maple.

“Siamo molto felici di poter avere qui a Maranello ospiti e realtà di tutta la provincia” commenta la neo segretaria Elisa.

Soddisfazione anche dal Presidente Davide Nostrini: “È importante ripartire con la cultura dei gruppi locali e sabato c’è un’occasione da non sprecare, inoltre sono molto felice che alla guida di una delle segreterie più importanti della provincia ci sarà una ragazza capace e sensibile”.

 

Sassuolo, Pedemontana: lavori ponte di Villalunga

Sassuolo, Pedemontana: lavori ponte di VillalungaA Sassuolo, sul ponte di Villalunga sul fiume Secchia lungo la strada provinciale 467 Pedemontana, sabato 4 dicembre verranno eseguiti dei lavori di manutenzione dalle ore 9,00 alle ore 17,00 che riguarderanno la struttura superiore dell’impalcato e della sede stradale.

Per consentire le lavorazioni, si renderà necessario ridurre il transito dalle due corsie attuali per senso di marcia, ad una sola, alternativamente nelle due direzioni, intervenendo al mattino in una delle due e al pomeriggio nell’altra, limitatamente alla zona d’intervento di circa 40 metri. I tecnici provinciali sottolineano come, questa modalità operativa eviti l’istituzione di sensi unici alternati, limitando i disagi per la circolazione.

Il lavoro sarà eseguito dall’impresa Fams system di Bolzano e consisterà nella sostituzione e il ripristino dei sensori per il rilevamento del transito veicolare del servizio di monitoraggio regionale del traffico.

 

Fulvio Marino presenta a Sassuolo il suo libro “Dalla Terra al Pane”

Fulvio Marino presenta a Sassuolo il suo libro “Dalla Terra al Pane”Fulvio Marino è il panificatore  del programma di Rai 1, condotto da Antonella Clerici, “È sempre mezzogiorno”.  Fulvio proviene da una famiglia di mugnai delle langhe cuneesi, e dopo essersi laureato in Scienze della Comunicazione, è alla guida dell’azienda di famiglia. Sarà a Sassuolo per presentare il suo libro “Dalla Terra al Pane”.

L’evento è in programma lunedì prossimo 6 dicembre dalle ore 18 presso la Cucina Incantata in via Cavallotti.

Sarà l’occasione per chi ha già il libro di farlo autografare o per chi ancora non lo avesse di acquistarlo, semmai anche come strenna natalizia.

Scuola, Lorenzin (PD): “Negli istituti non può fare capolino una visione distorta della pandemia”

Scuola, Lorenzin (PD): “Negli istituti non può fare capolino una visione distorta della pandemia”La deputata Beatrice Lorenzin responsabile del Forum Salute del Partito democratico ed ex ministro della Salute, ha commentato le dichiarazioni dell’assessore all’Istruzione Corrado Ruini.

A scuola si insegna il metodo scientifico, dove è chiaro che ‘uno non vale uno’. Non può essere la scuola il luogo in cui fa capolino una visione distorta della pandemia, della bontà dei vaccini, delle cure.

Non ha nulla a che fare con lo sviluppo del pensiero critico, far passare un messaggio distorto dando una veste istituzionale a messaggi privi di evidenza scientifica. La scuola è, purtroppo, una frontiera del virus come ci ha dimostra un anno di DAD in cui i nostri figli hanno indubbiamente sofferto, ma anche il luogo dove combatterlo sia utilizzando gli strumenti che oggi fortunatamente abbiamo, vaccini e misure di sicurezza, sia insegnando a prevenire sul piano culturale, questa e future possibili epidemie.

Abbiamo il dovere di insegnare ai nostri ragazzi come si forma il pensiero scientifico, cos’è la ricerca, dotando ai nostri studenti degli anticorpi al pregiudizio. Diamo loro gli strumenti di analisi che li rendano capaci di affrontare le sfide della complessità, fornendo loro quella cassetta degli attrezzi per individuare anche le tante fake-news che proliferano sui social.

L’Educazione alla scienza e al metodo scientifico, alla logica e all’approfondimento, deve essere un obiettivo per la scuola di ogni età, per questo reputo davvero grave l’iniziativa dell’assessore Ruini che, nella migliore delle ipotesi, crea solo confusione. Dopo i morti che questa pandemia ci ha consegnato, le sofferenze e i sacrifici che il territorio di Sasssuolo ha dovuto affrontare, mi sarei aspettata che si stanziassero risorse per aumentare l’informazione tra i cittadini rispetto agli obiettivi di sanità pubblica. Per questo con la collega Giuditta Pini stiamo presentando un’interrogazione parlamentare per avere chiarimenti sul caso”.

 

 

Sanità, incontro dell’Unione del Distretto Ceramico, Capelli: “Vaccini decisivi, vicini agli operatori”

Sanità, incontro dell’Unione del Distretto Ceramico, Capelli: “Vaccini decisivi, vicini agli operatori”
(foto: Italpress)

«Lo sforzo dei sanitari deve essere accompagnato dall’impegno di tutti i cittadini a vaccinarsi, perché solo con i vaccini riusciremo a sconfiggere la pandemia. Serve il contributo di tutti, cittadini, operatori e istituzioni per uscire da questa terribile emergenza». Lo ha affermato Oreste Capelli, presidente dell’Unione dei Comuni del distretto ceramico, in occasione dell’incontro del distretto sanitario dell’Unione, che si è svolto mercoledì 1 dicembre, a seguito della comunicazione dell’apertura di dieci posti Covid all’ospedale di Sassuolo.

«Rinnoviamo il supporto e la vicinanza – ha aggiunto Capelli che è anche medico – a tutto il personale sanitario dell’ospedale di Sassuolo e di tutti gli ospedali modenesi chiamati ad affrontare questa nuova ondata della pandemia».

Scuola, Pini (PD): “gravissimo conferenze no vax a scuola, intervenga governo”

Scuola, Pini (PD): “gravissimo conferenze no vax a scuola, intervenga governo”“Trovo gravissimo che l’assessore al Bilancio e alla Pubblica Istruzione di Sassuolo, Corrado Ruini, intenda spendere diecimila euro per finanziare conferenze no-vax all’interno delle scuole pubbliche. Per questo ho presentato un’interrogazione, sottoscritta anche dalla collega Beatrice Lorenzin, ai ministri Speranza e Bianchi per sapere quali misure intendano adottare per evitare che, all’interno della scuola pubblica, si possa dare vita a conferenze prive di qualsiasi valore scientifico e sanitario che coinvolgano gli studenti e il personale scolastico”. Lo dichiara Giuditta Pini, deputata del Partito democratico.

“Le affermazioni di Ruini – prosegue l’esponente dem – secondo il quale la pandemia avrebbe privato gli studenti della possibilità di elaborare un pensiero libero diverso da quello unico veicolato in modo ossessivo e totalizzante dai media, sono uno schiaffo in faccia a tutti i cittadini e le cittadine sassolesi che in questi mesi di pandemia hanno sofferto e fatto sacrifici. Forse ancora più gravi dello stesso spreco di denaro pubblico per iniziative antiscientifiche e prive di valore”.

“Quando si ricoprono incarichi istituzionali – conclude Pini – si ha il dovere di servire con dignità e onore quelle istituzioni, a maggior ragione quando il Paese lotta e combatte da quasi due anni contro una pandemia che ha fatto centinaia di migliaia di morti, e che tanto dolore ha provocato nelle famiglie italiane. Se oggi ne stiamo uscendo è anche grazie ai vaccini e alle misure come il green pass. Ruini la smetta di inseguire i no vax, e si concentri sulle reali necessità dei cittadini di Sassuolo”.

 

Nuova Estense Maranello: lavori di consolidamento della rete fognaria

Nuova Estense Maranello: lavori di consolidamento della rete fognariaDomani, 2 dicembre, Hera sarà all’opera per alcuni lavori di riparazione e consolidamento della rete fognaria che passa sotto la Nuova Estense in corrispondenza dell’omonimo ristorante, nel comune di Maranello.

Da una videoispezione della fognatura, infatti, è emerso che la condotta che passa sotto la strada ha subito un guasto. Subito la multiutility ha attivato un intervento di ripristino, che consisterà nella sostituzione del tratto ammalorato e del ripristino del sottofondo e manto stradale.

Per eseguire i lavori sarà necessario adottare, per la durata del cantiere, un breve tratto di senso unico alternato, regolato da semaforo temporaneo.

Scuola: per combattere il divario digitale, dalla Regione in un anno tablet, pc e sim a oltre 15mila studenti

Scuola: per combattere il divario digitale, dalla Regione in un anno tablet, pc e sim a oltre 15mila studenti
Paola Salomoni (Copyright immagine: Regione Emilia Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Combattere il divario digitale – la distanza esistente tra chi ha possibilità concreta di accedere alle tecnologie dell’informazione e chi invece ne è escluso – a partire dai più giovani e dal mondo della scuola e della formazione, per un’istruzione sempre più equa e inclusiva.

È l’impegno della Regione Emilia-Romagna, che nell’anno scolastico 2020-2021 ha destinato a questo obiettivo 6 milioni di euro, cifra complessiva raggiunta anche grazie ai Fondi europei (1,5 milioni) e all’importante contributo di Zanichelli Editore (1 milione).

Un obiettivo raggiunto attraverso il “progetto per il contrasto del divario digitale nell’accesso alle opportunità educative e formative”, basato sulla collaborazione interistituzionale nella programmazione, attuazione e valutazione degli interventi proprio per valorizzare al massimo la complementarità delle risorse disponibili ed evitare il rischio della sovrapposizione delle azioni. Non solo, perché ogni Comune ha potuto scegliere la modalità di assegnazione dei dispositivi più congeniale, per rispondere alle diverse esigenze delle famiglie.

E così, dalle scuole primarie fino alle superiori, passando per gli istituti di formazione professionale, sono stati più di 15mila gli studenti emiliano-romagnoli che nell’ultimo anno hanno potuto avere anche un approccio tecnologico alla loro istruzione grazie a computer, tablet e schede sim acquistati – in questo ordine di preferenza – con i fondi che la Regione ha messo a disposizione dei 38 distretti sociosanitari: complessivamente 16.737 dispositivi.

“Questa iniziativa contro il divario digitale è nata per dare una risposta immediata ai bisogni degli alunni e delle famiglie, ma non è mai stata intesa come una misura emergenziale- afferma l’assessore regionale alla Scuola e all’Agenda Digitale, Paola Salomoni-. Dobbiamo essere capaci di guidare la transizione tecnologica, valorizzando l’informatica come strumento, e per farlo è necessario che nessuno studente sia lasciato indietro per carenze di risorse”.

“Grazie alle risorse regionali, al Fondo Sociale Europeo e al prezioso supporto di Zanichelli Editore, che ringrazio ancora una volta anche per l’esempio di collaborazione virtuosa tra pubblico e privato, abbiamo aiutato migliaia di studenti con le loro famiglie, garantendo un accesso sempre più equo alle opportunità formative ed educative”.

I numeri dell’iniziativa

Grazie al progetto sono stati consegnati complessivamente, da Piacenza a Rimini, 16.737 dispositivi a 15.070 studenti e studentesse: 11.070 sono iscritti a 1.443 scuole di ogni ordine e grado, i rimanenti 4.000 a enti di formazione professionale.

Per quanto riguarda le fasce di età, il 32% dei beneficiari frequentava le scuole primarie, il 24% le scuole secondarie di primo grado (le vecchie scuole medie) mentre il restante 44% aveva più di 14 anni ed era iscritto alle scuole secondarie di secondo grado (superiori) o agli enti di formazione professionale.

Per il 57% si è trattato di maschi e per il 43% di femmine; da un punto di vista sociografico, i beneficiari provengono da famiglie numerose (in media con più di 4 componenti) e in difficoltà economiche (nell’80% dei casi l’Isee è inferiore ai 13mila euro).

Le risorse assegnate

Per l’iniziativa sono stati stanziati in totale 6 milioni di euro: 3,5 milioni di risorse regionali (che hanno finanziato gli interventi sulle scuole primarie, secondarie di I e II grado), 1,5 milioni dal Fondo sociale europeo (destinati agli interventi sugli enti di formazione professionale) e 1 milione finanziato da Zanichelli Editore (beneficiarie le scuole primarie).

Ogni territorio ha potuto scegliere la modalità più idonea per l’assegnazione: c’è chi ha scelto il bando e chi invece ha adottato la procedura diffusa, stilando graduatorie in collaborazione con i servizi sociali e le scuole. Ci sono state differenze tra le province anche nell’erogazione: alcuni distretti hanno optato per la centralizzazione della procedura d’acquisto, altri per l’emissione di voucher, altri ancora hanno lasciato autonomia alle scuole.

La suddivisione dei contributi, per provincia

Per quanto riguarda la suddivisione sui territori, la provincia con più beneficiari è stata quella di Bologna (2.163 studentesse e studenti), seguita da Modena (1.785) e Reggio Emilia (1.333); poi Parma (1.220), Forlì-Cesena (1.155), Rimini (978), Piacenza (915), Ferrara (809) e Ravenna (712). A questi si devono poi aggiungere 4.000 ragazze e ragazzi che frequentano gli istituti di formazione professionale presenti sul territorio regionale.

Criteri per l’assegnazione delle risorse

I criteri più utilizzati per stilare le graduatorie sono stati: minori d’età in strutture di accoglienza; minori d’età in situazioni di affido; minori d’età con disabilità certificata; minori d’età con BES (bisogno educativo speciale) e DSA (disturbo specifico di apprendimento); nuclei familiari con più figli in età scolare; nuclei familiari in situazione di “disagio digitale”, cioè con figli privi di dispositivi o con dispositivi inadatti alla Dad/senza connessione internet o con connessione internet inadatta alla Dad; minori d’età che non hanno partecipato (o hanno partecipato con grande difficoltà) alla Dad del primo lockdown; Isee; nuclei familiari in difficoltà economica; restituzione comodato d’uso in favore di dispositivi in proprietà; difficoltà sociali, culturali ed educative.

19 persone prese in carico dai servizi sociali dopo l’incendio di questa mattina in via Ticino

19 persone prese in carico dai servizi sociali dopo l’incendio di questa mattina in via Ticino19 persone prese in carico dai Servizi Sociali del Comune di Sassuolo, di cui 9 minori e 4 ragazzi delle superiori vicini alla maggiore età. A causa di un incendio divampato questa mattina in un’abitazione privata al civico 6 di via Ticino a Sassuolo, le cui cause sono ancora in corso d’accertamento da parte dei Vigili del Fuoco e che per fortuna non ha avuto conseguenze per le persone residenti, due appartamenti sono risultati completamente inagibili ed altrettanti sono risultati parzialmente inagibili.

Nei due appartamenti inagibili risiedevano altrettanti nuclei famigliari: uno composto da entrambi i genitori e da tre figli piccoli, il secondo composto da entrambi i genitori più due ragazzi studenti delle superiori. Per entrambi i nuclei famigliari i Servizi Sociali del Comune di Sassuolo ha reperito due alloggi in cui verranno sistemati da oggi e fino a quando non verrà individuata una collocazione alternativa.

Altri due appartamenti sono risultati parzialmente inagibili: abitabili solamente dopo alcuni interventi di sistemazione. In questi due appartamenti risiedono altrettanti nuclei famigliari composti dalla madre con cinque figli piccoli, il primo, la madre più un figlio piccolo e due ragazzi studenti delle superiori il secondo. Per questi ultimi due nuclei famigliari è stata individuata la soluzione in albergo per due notti, per il momento, in attesa che il proprietario dell’immobile sistemi gli appartamenti restituendo loro l’agibilità.

Nuovo impegno per il miglioramento sismico di scuole, municipi ed edifici pubblici, la Regione assegna 8,1 milioni ai Comuni

Nuovo impegno per il miglioramento sismico di scuole, municipi ed edifici pubblici, la Regione assegna 8,1 milioni ai Comuni
Irene Priolo (foto Ballardini Pietro) Copyright :
Regione Emilia-Romagna A.I.C.G.

Scuole, municipi ed edifici pubblici più moderni e sicuri in caso di terremoto.

Va avanti il programma di interventi regionali per il rafforzamento strutturale e la riduzione del rischio sismico dei fabbricati di proprietà pubblica di carattere strategico e di rilevante interesse per le finalità di protezione civile.

Il bando, approvato dalla Giunta regionale, mette a disposizione dei Comuni oltre 8,1 milioni di euro per lavori di miglioramento sismico degli immobili pubblici, compresi gli interventi di demolizione e ricostruzione.

A beneficiare dei contributi, sono gli edifici, non necessariamente di proprietà comunale, classificati come strategici e che possono essere utilizzati come sedi di protezione civile in caso di emergenza, oltre a offrire assistenza alla popolazione nell’ipotesi di evento sismico.

Rispetto allo scorso anno il nuovo bando aumenta del 25% l’importo a metro cubo dei contributi assegnati, in particolare per gli interventi locali da 100 euro si passa a 125 euro a metro cubo, per il miglioramento sismico da 150 a 187,50 euro e per la demolizione e ricostruzione da 200 a 250 euro a metro cubo. Un’altra novità riguarda il vantaggio previsto per le opere realizzate nei Comuni dell’Appennino e delle aree interne, a cui viene attribuito un punteggio di partenza più alto rispetto agli altri Comuni.

“La prevenzione del rischio sismico attraverso interventi mirati per rendere scuole, municipi ed edifici pubblici più resistenti si conferma uno dei pilastri della programmazione dell’Emilia-Romagna per la sicurezza del territorio- sottolinea l’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo-.  Grazie a questo bando e alla collaborazione con Anci, da Piacenza a Rimini partiranno quindi altri cantieri”.

“Un’ulteriore misura per mettere in sicurezza questi edifici fondamentali in caso di emergenza- prosegue l’assessore–; il loro rafforzamento è una condizione imprescindibile per la crescita e il potenziamento dell’intero sistema di protezione civile”.

Si tratta di risorse assegnate dal Governo – attraverso il Dipartimento nazionale della Protezione civile – all’Emilia-Romagna nell’ambito del Piano settennale per la riduzione del rischio sismico e che permettono di portare avanti interventi di potenziamento e miglioramento già iniziati dalla Regione.

I criteri e le modalità di attuazione del piano di assegnazione dei contributi sono stati condivisi con i rappresentanti dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni) dell’Emilia-Romagna.

Procedure semplificate per richiedere i contributi

Gli enti locali devono solamente completare una scheda con i dati e le informazioni sugli edifici che intendono candidare a contributo. I servizi regionali esaminano direttamente i progetti, seguono il rilascio dell’autorizzazione sismica dei lavori e poi l’intervento fino alla liquidazione del finanziamento concesso.

“L’obiettivo è velocizzare il più possibile l’iter burocratico- chiude Priolo– per arrivare quanto prima all’avvio ai cantieri. Anche da qui passa l’impegno della Regione per la piena sostenibilità delle nostre comunità”.

I tempi per l’avvio dei lavori

Nei prossimi giorni sarà inviata a tutti i Comuni dell’Emilia-Romagna una lettera con la richiesta di segnalare gli interventi prioritari nel proprio territorio. Le proposte dei Comuni dovranno essere trasmesse alla Regione via Posta elettronica certificata (segrgeol@postacert.regione.emilia-romagna.it), entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione.

Per la selezione dei progetti ritenuti più urgenti i Comuni dovranno attenersi a una serie di criteri indicati negli allegati alla delibera di approvazione del bando, che fissano inoltre i parametri tecnici per l’attribuzione dei punteggi.

Sarà finanziato un solo intervento per ciascun Comune per sfruttare al meglio le risorse disponibili su tutto il territorio regionale e l’importo del contributo varierà a seconda della tipologia di intervento e del volume dell’edificio su cui si intende intervenire.

In questo bando non rientrano i Comuni ancora classificati nel cratere del sisma 2012 che hanno linee di finanziamento dedicate.

La graduatoria definitiva dei progetti presentati dai Comuni sarà pubblicata sul sito web della Regione, all’indirizzo: http://ambiente.regione.emiliaromagna.it/geologia/temi/sismica/interventi-di-riduzionedel-rischio-sismico.

Natale a Formigine, il programma di eventi nel mese di dicembre

Natale a Formigine, il programma di eventi nel mese di dicembreIl Natale renderà magico il centro storico di Formigine, dove il suo castello medievale, i portici e i negozi si vestiranno a festa.

Proprio l’antica fortezza, che custodisce un interessante museo multimediale, sarà aperto tutti i sabati e le domeniche di dicembre dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, con aperture straordinarie nei giorni dell’Immacolata e Santo Stefano, il primo gennaio e il giorno dell’Epifania (prenotazione consigliata per le visite guidate al numero 059 416277 o tramite la app Io prenoto).

Nella piazza, farà bella mostra di sé il maestoso abete rosso proveniente dal Parco Regionale dell’Alto Appennino Modenese (Parco del Frignano), ricavato nell’ambito di un intervento di miglioramento forestale svolto dalla Coop. Acque Chiare di Sant’Anna Pelago.

Dal 4 al 24 dicembre, i mercatini di Natale e del volontariato offriranno occasioni speciali per i regali durante i fine settimana, l’8 e il 23 dicembre. Alcune onlus formiginesi animeranno anche il bar dei Tigli (via S. Francesco), con brunch, aperitivi, laboratori e musica: nel primo weekend saranno i rugbisti degli Highlanders, il secondo i volontari di Le Palafitte 2.0, il terzo quelli di Cose dell’Altro Mondo e il quarto i giovani di Moninga.

Per tutto il periodo natalizio, si terrà la mostra dei presepi presso le Loggette (piazza Repubblica); mentre piazza Arnò ospiterà le giostre.

Tanti altri gli appuntamenti pensati apposta per i bambini, che avranno la possibilità d’incontrare Babbo Natale e consegnargli le letterine in piazza, nei pomeriggi di sabato e domenica, nel giorno dell’Immacolata e della Vigilia. Tra i laboratori e le letture, segnaliamo quelli al castello il 5, 12 e 19 dicembre (prenotazione obbligatoria via e-mail: castello@comune.formigine.mo.it), presso il Centro di Educazione Ambientale (Villa Gandini) a cura della Biblioteca il 9 e il 18 dicembre (prenotazione obbligatoria al numero 059 416356).

Tra i momenti più speciali, le videoproiezioni architetturali a cura di Delumen sulle mura del castello a conclusione del 700°anniversario della morte di Dante, il 5 dicembre alle 18 e la discesa di Babbo Natale e dell’Angelo dalla torre, il 19 dicembre rispettivamente alle 10.30 e alle 17.

Numerosi i concerti: gospel il 5 e l’11 dicembre (in piazza alle ore 16); repertorio natalizio il 12 con Lucia Dall’Olio e Valerio Chetta (in piazza alle ore 16), il 18 con il Flauto Magico (in piazza alle ore 17) e il 26 alle ore 17 presso la Chiesa della Madonna del Ponte, a cura della Confraternita di San Pietro Martire.

Il programma culturale si sposta in Auditorium (via Pagani 25) con tre autori: Paolo Nori il 4 dicembre, don Alberto Ravagnani il 14, Tiziana Ferrario il 17. Tutti gli incontri si terranno alle 21 (prenotazione consigliata: https://formigineincontra.eventbrite.it).

La festa di Capodanno si terrà presso la Polisportiva Formiginese (via Caduti di Superga 2, prenotazioni: 059 574988, WhatsApp 366 8998395).

Tutte le iniziative si svolgeranno nel rispetto delle normative vigenti in materia di prevenzione Covid-19. Il programma completo su www.comune.formigine.mo.it.

Bargi (Lega): grido d’allarme del settore ceramico causa aumento dei costi dell’energia, aspettando la transizione ecologica

Bargi (Lega): grido d’allarme del settore ceramico causa aumento dei costi dell’energia, aspettando la transizione ecologica“Bene la prospettiva di una transizione ecologica, ma il tessuto produttivo della nostra Regione sta già ora pagando il prezzo di un aumento delle materie prime, e dell’energia in particolare, che stanno a mettendo a rischio la tenuta dei distretti produttivi”. Lo ha detto il consigliere della Lega, Stefano Bargi, relatore di minoranza del progetto di legge del bilancio di previsione regionale 2022-2024, di cui si è avviata la discussione in commissione regionale.

Bargi ha fatto proprio il “grido di dolore”, ad esempio, del settore ceramico regionale già ora alle prese con un aumento dei costi delle materie prime che avranno una doppia conseguenza finale: l’aumento dei prezzi al consumo e il rischio di un blocco della produzione qualora l’escalation dei costi energetici non dovesse avere fine.

“Il progetto di bilancio della Giunta regionale – ha denunciato Bargi – punta molto sulla prospettiva della transizione ecologica, ma serve attenzione verso il tessuto produttivo  della nostra regione già oggi. La nostra realtà produttiva di eccellenza ha specifiche tali da rendere necessario fin da subito un sostegno ai distretti più colpiti dagli effetti della transizione il cui primo effetto concreto è l’aumento dei costi energetici. Si ha notizia di imprenditori – ha detto Bargi – che, schiacciati dai costi, stanno intensificando la produzione ora per riempire i loro magazzini nella sciagurata ipotesi di essere poi costretti ad un fermo produttivo perché non più conveniente, magari già tra qualche settimana, continuare a produrre. Ciò – ha concluso il leghista Bargi – sarebbe  un grave danno sociale per il territorio quanto all’aspetto occupazionale”.

1.117 nuovi positivi Covid oggi in regione, su 36mila tamponi eseguiti (3,1%). Sei decessi

1.117 nuovi positivi Covid oggi in regione, su 36mila tamponi eseguiti (3,1%). Sei decessi
Copyright e autore immagine: Roberto Brancolini

I casi di positività al Coronavirus oggi in regione sono 1.117 in più rispetto a ieri, su un totale di 35.981 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,1%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Il conteggio progressivo delle somministrazioni di vaccino effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 7.444.868 dosi; sul totale sono 3.557.864 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi sono 552.388.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 474 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 425 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 399 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 40,1 anni.

Sui 474 asintomatici, 239 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 5 con lo screening sierologico, 55 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 9 tramite i test pre-ricovero. Per 166 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 244 nuovi casi, seguita da Ravenna (169) e Rimini (160); poi Ferrara (129), Forlì (110) e Reggio Emilia (103); quindi Piacenza (47), il Circondario Imolese (44), Cesena (43); infine Parma (37) e Modena (31 casi).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 22.454 tamponi molecolari, per un totale di 6.632.796. A questi si aggiungono anche 13.527 test antigenici rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 410 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 421.737. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 21.510 (+701). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 20.767 (+718), il 96,5% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano sei decessi: uno in provincia di Piacenza (un uomo di 79 anni), uno in provincia di Bologna (un uomo di 82 anni), uno a Ferrara (un uomo di 64 anni) e tre in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 92 anni e due uomini, rispettivamente di 72 e 80 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.797.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 76 (+1 rispetto a ieri), 667 quelli negli altri reparti Covid (-18). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (-2 rispetto a ieri); 5 a Parma (invariato); 3 a Reggio Emilia (-1); 7 a Modena (+2); 20 a Bologna (-2); 6 a Imola (invariato); 9 a Ferrara (-1); 15 a Ravenna (+3); 3 a Forlì (invariato); 1 a Cesena (invariato); 5 a Rimini (+2).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 27.610 a Piacenza (+47 rispetto a ieri, di cui 23 sintomatici), 34.150 a Parma (+37, di cui 18 sintomatici), 53.337 a Reggio Emilia (+103, di cui 86 sintomatici), 75.683 a Modena (+31, di cui 6 sintomatici), 95.621 a Bologna (+244, di cui 113 sintomatici), 15.037 casi a Imola (+44, di cui 29 sintomatici), 27.742 a Ferrara (+129, di cui 56 sintomatici), 37.767 a Ravenna (+169, di cui 117 sintomatici), 21.300 a Forlì (+110, di cui 96 sintomatici), 23.868 a Cesena (+43, di cui 29 sintomatici) e 44.929 a Rimini (+160, di cui 70 sintomatici).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 3 casi, positivi a test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare.

Covid, Vaccini: in Emilia-Romagna nelle ultime due settimane è boom di prenotazioni: quasi 570mila tra prime e terze dosi

Covid, Vaccini: in Emilia-Romagna nelle ultime due settimane è boom di prenotazioni: quasi 570mila tra prime e terze dosi
Vaccino Covid (foto – copyright Brancolini Roberto)

Boom di prenotazioni in Emilia-Romagna, nelle ultime due settimane, per le prime e soprattutto per le terze dosi di vaccino anti Covid. Complessivamente, si sfiora quota 570mila. L’introduzione del Super Green Pass ha “spinto” infatti le richieste per la prima somministrazione; al tempo stesso, il via libera del ministero – a fronte di una riduzione dell’efficacia della protezione con il passare del tempo e a un aumento dei contagi – ad anticipare il richiamo ad almeno cinque mesi dopo la seconda dose ha fatto crescere considerevolmente le prenotazioni per le terze dosi, soprattutto nel territorio di competenza dell’Azienda Usl di Bologna e dell’Ausl Romagna.

“Questo ‘balzo’ ci fa per sperare- commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. L’annuncio del Super Green Pass ha convinto molte persone ancora non vaccinate a prenotarsi per la prima dose; anche la possibilità di prenotazione del booster, e quindi della terza dose, ha registrato in queste ultime due settimane esiti davvero significativi. Mi auguro- conclude Donini- che questo trend sia confermato anche nei prossimi giorni: il vaccino è l’alleato più forte che abbiamo nella lotta contro il virus”.

Prenotazioni prima e terza dose: dati regionali complessivi

Per quanto riguarda le prenotazioni per la prima dose, si è passati dalle 6.725 complessive nella settimana dal 15 al 21 novembre alle ulteriori 14.311 della settimana successiva (22-28 novembre); dal conto sono escluse le Aziende Usl di Parma e Modena, che per le prime dosi stanno effettuando somministrazioni ad accesso diretto. Per Parma, nelle due settimane considerate, sono complessivamente 2.214, per Modena 3.073.

Ancora più elevato il numero relativo alle terze dosi, prenotabili in modo da poter accedere alla somministrazione dopo cinque mesi dalla seconda dose di vaccino: alle 103.793 totali della settimana dal 15 al 21 novembre, ne sono seguite 443.250 la settimana successiva.

Prenotazioni prima dose: i dati per Azienda Usl

Per quanto riguarda il territorio dell’Azienda Usl di Piacenza, le prenotazioni delle prime dosi sono passate dalle 491 della settimana dal 15 al 21 novembre a ulteriori 1.256 di quella successiva (22-28 novembre). L’Azienda Usl di Parma ha registrato 901 somministrazioni ad accesso diretto nella settimana dal 15 al 21 novembre e altre 1.313 nella settimana dal 22 al 28 novembre; nel territorio dell’Azienda Usl di Reggio Emilia, ci sono state 763 prenotazioni, seguite da ulteriori 1.067. L’Azienda Usl di Modena ha registrato 1.246 somministrazioni ad accesso diretto dal 15 al 21 novembre, poi altre 1.827 la settimana seguente. Nel territorio di competenza dell’Azienda Usl di Bologna, alle 2.250 prenotazioni per prime dosi della settimana dal 15 al 21 novembre se ne sono aggiunte 4.696 in quella successiva. Per quanto riguarda l’Azienda Usl di Imola, si è passati da 279 a ulteriori 484 prenotazioni, mentre l’Azienda Usl di Ferrara ne ha registrate 262 (15-21 novembre), poi altre 955 (22-28). Infine, uno dei balzi più consistenti, nell’Ausl Romagna: 2.680 prenotazioni (settimana 15-21), poi altre 5.853, nella settimana seguente, sempre per le prime dosi.

Prenotazioni terza dose: i dati per Azienda Usl

Per quanto riguarda il territorio dell’Azienda Usl di Piacenza, le prenotazioni delle terze dosi erano 7.843 nella settimana dal 15 al 21 novembre, a cui ne sono seguite 28.280 in quella successiva (22-28 novembre). L’Azienda Usl di Parma ha effettuato 12.672 prenotazioni dal 15 al 21 novembre e altre 28.429 nella settimana dal 22 al 28 novembre; per quanto riguarda il territorio dell’Azienda Usl di Reggio Emilia, si è passati da 11.202 a ulteriori 13.684 prenotazioni. L’Azienda Usl di Modena ha effettuato 26.427 prenotazioni via sms dal 15 al 21 novembre, e altre 44.152 la settimana seguente. Nel territorio di competenza dell’Azienda Usl di Bologna, alle 15.826 prenotazioni per terze dosi della settimana dal 15 al 21 novembre ne sono seguite ulteriori 103.280 in quella successiva. Per quanto riguarda l’Azienda Usl di Imola, alle 5.381 prenotazioni se ne sono aggiunte 14.149, mentre l’Azienda Usl di Ferrara ne ha registrate 7.741 (15-21 novembre), poi altre 39.362 (22-28). Infine, un altro balzo per l’Ausl Romagna: alle 16.701 (15-21 novembre) ne sono seguite altre 171.914 (22-28 novembre), sempre per terze dosi.

“L’assessore Corrado Ruini ultras no vax, si dimetta”

“L’assessore Corrado Ruini ultras no vax, si dimetta”“L’assessore all’istruzione del Comune di Sassuolo Corrado Ruini ha deciso di investire 10mila euro per portare nelle scuole secondarie relatori no vax a indottrinare gli studenti – afferma una nota della consigliera comunale e regionale Giulia Pigoni, di Azione – Questa è davvero la goccia che fa traboccare il vaso. Corrado Ruini è un ultras no vax, come già aveva esplicitato mesi fa. Auspico le sue dimissioni, che metterebbero fine a uno spettacolino indegno”.

La consigliera attacca anche il sindaco Menani, che si è espresso a favore del vaccino e che ha ringraziato i medici per il loro lavoro: “Ora Menani spieghi, nel dettaglio, la posizione dell’Amministrazione comunale di Sassuolo. Scelga che cosa fare: sposare queste tesi deliranti oppure, per coerenza, sostituire il suo assessore”.

Già lo scorso agosto Ruini aveva espresso posizioni anti Green Pass sul suo profilo Facebook: un’esternazione che aveva generato aspre polemiche oltre a un’interrogazione da parte delle minoranze in consiglio comunale.

“L’assessore Ruini – aggiunge ora Pigoni – ha di nuovo farneticato in consiglio comunale di dittatura culturale, media appiattiti,  fanatismo, pensiero unico, bavaglio. Come mi pare evidente, non esiste nulla di tutto ciò. Esistono la scienza e i dati inconfutabili relativi al vaccino, che ha ridotto drasticamente il numero e soprattutto la gravità dei casi di Covid non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Questi deliri no vax non possono essere più accettati da parte di un amministratore pubblico”.  

Incendio in un appartamento in via Ticino

Incendio in un appartamento in via TicinoStamane intorno alle 11:30 un incendio ha interessato un appartamento in via Ticino a Sassuolo. Le fiamme, che sviluppatesi al piano terra si sono propagate al balcone e ad alcuni locali dell’alloggio al piano superiore, sono state spente dai vigili del fuoco. Le cause che hanno innescato il rogo sono in corso di accertamento. Non si registrano feriti ma, a scopo precauzionale, è stato richiesto l’intervento di un’ambulanza del 118. Ingenti i danni. Sul posto Polizia di Stato e Polizia Locale.

Orientamento scolastico: guida alle scuole superiori e open day. Iscrizioni online dal 4 gennaio

Orientamento scolastico: guida alle scuole superiori e open day. Iscrizioni online dal 4 gennaioTutte le informazioni sulle caratteristiche dei 30 istituti superiori modenesi sono disponibili in una guida pubblicata dalla Provincia dal titolo “Ho finito le medie, mi piacerebbe fare…”, edizione 2022, scaricabile sul sito  www.istruzione.provincia.modena.it.

Uno strumento utile per gli oltre sei mila e 700 gli studenti modenesi di terza media che dal 4 gennaio al 28 gennaio dovranno decidere a quale istituto superiore iscriversi per il prossimo anno scolastico; le iscrizioni devono essere presentate on line sul sito del ministero dell’Istruzione.

«L’offerta formativa delle scuole superiori modenesi – sottolinea Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena – è ampia, articolata e aperta ai rapporti con il territorio e le imprese, una caratteristica peculiare del nostro sistema scolastico che non a caso attrae numerosi studenti anche da fuori provincia. Per i ragazzi si tratta di una scelta importante dal punto di vista professionale e culturale; il consiglio è di valutare con attenzione i piani di studio in base ai propri interessi e aspettative».

Come si ricorda nella guida, gli studenti in uscita dalla scuola media possono scegliere un liceo, un istituto tecnico o professionale di cinque anni per conseguire un diploma di istruzione secondaria superiore, oppure seguire un percorso di tre anni in un istituto professionale, per conseguire una qualifica regionale riconosciuta a livello nazionale ed europeo.

Gli istituti professionali modenesi propongono un’ampia offerta che va dall’enogastronomia, all’industria, dai servizi commerciali a quelli sociosanitari e culturali; poi i tecnici con gli indirizzi tra cui amministrazione, turismo, meccatronica, informatica, chimica, biotecnologie e ambiente; infine i licei scientifici, anche con lo sportivo, i classici, linguistici, l’artistico, musicale e delle scienze umane.

Nel territorio modenese, in base agli iscritti all’anno scolastico in corso, i ragazzi modenesi scelgono gli istituti tecnici in misura maggiore rispetto al resto del paese, come avviene anche per l’istruzione professionale; bene anche i licei, ma con percentuali inferiori rispetto al dato nazionale.

Intanto sono in corso gli “open day”, promossi on line dai diversi istituti per presentare la propria offerta formativa. Tutte informazioni sono disponibili  all’indirizzo https://saloneorientamento.fem.digital.

Imprese cooperative, la Regione finanzia le associazioni per l’innovazione digitale, ecologica e sociale con 600 mila euro nel biennio 2022-2023

Imprese cooperative, la Regione finanzia le associazioni per l’innovazione digitale, ecologica e sociale con 600 mila euro nel biennio 2022-2023Progetti per l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese cooperative, per la loro transizione ecologica ed energetica, per aiutarle nel percorso di innovazione sociale, cioè a creare nuove idee, prodotti, servizi, modelli di business e di servizi di comunità e per il rinnovamento del management. La Regione mette a disposizione 600 mila euro per il biennio 2022-23, 300 mila per ogni annualità, nell’ambito della legge regionale che prevede il sostegno regionale a programmi di sviluppo e promozione cooperativa realizzati dalle principali associazioni di rappresentanza.

Le associazioni beneficiarie di questo bando sono quelle maggiormente rappresentative e che hanno una stabile organizzazione nel territorio regionale. Potranno presentare i progetti per il 2022 a partire dal 1 dicembre 2021 fino al 28 gennaio 2022. I progetti potranno essere finanziati fino all’80% del costo ammissibile, per un massimo di 120 mila euro a progetto.

“La Regione, in questi anni, ha investito per consolidare la propria posizione tecnologica, puntando al rafforzamento infrastrutturale e all’accrescimento di conoscenze, anche in un’ottica di maggiore apertura e attrazione internazionale- spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla-. Un cambiamento che si pone anche per il mondo cooperativo, così importante in questa regione per dimensione economica e occupazionale, sia per quanto riguarda la transizione digitale che ecologica ed energetica, che per l’innovazione sociale e di governance. Un ampio ambito di interventi che la Regione intende sostenere”.

I progetti dovranno essere sviluppati sulla base di quattro aree prioritarie di intervento definite dalla Giunta: innovazione e digitalizzazione, transizione ecologica ed energetica, innovazione sociale e cooperative di comunità, competenze e governance.

 

Innovazione e digitalizzazione delle imprese cooperative

La cooperazione è tenuta a rafforzare il suo protagonismo. In particolare, la Regione Emilia-Romagna vuole sostenere la competitività delle imprese cooperative, in particolare accrescendo e rafforzando i processi di digitalizzazione.

Sostegno anche per promuovere la costituzione di nuove imprese cooperative e in particolare per individuare i nuovi settori e le nuove attività che offrono maggiori opportunità.

 

Transizione ecologica ed energetica

La Regione Emilia-Romagna vuole incentivare i progetti per le imprese cooperative per orientarle verso le nuove opportunità di sviluppo, incentivando l’innovazione di prodotto e di processo in grado di accrescere la competitività e generare nuove opportunità in settori finora non esplorati. Sostegno anche alle azioni nei confronti dei consumatori, soci e dipendenti delle cooperative, per orientarli verso prodotti eco-innovativi, favorendo scelte di consumo consapevole. Le imprese cooperative che si occupano di edilizia, poi, dovranno puntare sull’ambiente, sulle energie rinnovabili, sulla rigenerazione urbana e sulle manutenzioni.


Innovazione sociale e cooperative di comunità

La Regione vuole sostenere progetti volti a realizzare studi, percorsi, strumenti e processi a supporto dell’innovazione sociale, per la realizzazione di nuovi prodotti e servizi di prossimità, per supportare la nascita di nuove imprese cooperative a elevato impatto sociale e in risposta ai nuovi bisogni di welfare.

 

Competenze e governance

Per garantire il futuro della cooperazione è fondamentale investire nelle risorse umane e nel rinnovamento del management e dei modelli di governance.  Da qui la volontà regionale di sostenere progetti volti a valorizzare e sostenere esperienze e modelli cooperativi efficaci nel garantire la rappresentanza della base sociale negli organi sociali, di governo delle imprese cooperative e la presenza di genere, quella generazionale e culturale.

Il Sindaco: “Totale fiducia nell’autonomia scolastica e nei medici”

Il Sindaco: “Totale fiducia nell’autonomia scolastica e nei medici”“La posizione dell’Amministrazione è chiara da sempre e non è assolutamente oggetto di discussione: rispetto totale delle regole che assieme ai vaccini stanno salvando vite umane in un questo periodo di Pandemia, totale fiducia nei sanitari che da quasi due anni sono impegnati in prima linea per fronteggiare il Covid-19 e assoluto rispetto dell’autonomia scolastica con una fiducia totale nel personale insegnante”.

Con queste parole il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani interviene sulla querelle sollevata al termine del consiglio comunale di lunedì scorso.

“Il vaccino sta salvando vite umane – prosegue il Sindaco – e per questo motivo, pur nel rispetto delle decisioni personali di ognuno, invitiamo tutti a sottoporvisi perché il Covid-19 non è ancora sconfitto e solamente grazie all’enorme lavoro di medici ed infermieri si sta riuscendo a contenere una situazione che nessuno di noi vuole torni ad essere come quella dello scorso anno. L’autonomia scolastica, poi, per noi è un valore che deve assolutamente essere rispettato perché gli insegnanti godono del nostro totale rispetto e della nostra fiducia: per questo motivo non c’è assolutamente l’intenzione di finanziare lezioni o progetti no vax. La delibera a cui si fa riferimento, la numero 218 del 16 novembre, semplicemente mette a disposizione 10000 € per associazioni di promozione sociale e organizzazioni del terzo settore di ambito educativo-formativo-culturale, regolarmente iscritte nel Registro regionale, per realizzare progetti di laboratori o conferenze destinati agli alunni delle scuole secondarie di 2° grado di Sassuolo di educazione all’analisi critica dell’attualità.

Progetti che saranno vagliati, prima di essere approvati, dall’Amministrazione stessa”.

Maranello, all’istituto ‘A. Ferrari’ progetti e laboratori europei per riflettere sulla violenza di genere nel web

Maranello, all’istituto ‘A. Ferrari’ progetti e laboratori europei per riflettere sulla violenza di genere nel web
(immagine a corredo fornita dal Comune di Maranello)

La condivisione di progetti culturali con altre scuole europee, il contrasto alla violenza di genere attraverso laboratori ‘replicabili’ in ogni istituto, l’analisi dei social media finalizzata a responsabilizzare i ragazzi sui loro comportamenti online. Sono alcune delle tematiche affrontate ieri mattina presso l’Auditorium, nel corso di un evento organizzato dall’Istituto d’Istruzione Superiore ‘A. Ferrari’ e incentrato su tre progetti che hanno visto la scuola maranellese protagonista, anche a livello internazionale.

L’iniziativa – dopo gli interventi introduttivi del Sindaco Luigi Zironi, dell’Assessore fioranese Luca Busani e del dirigente scolastico del ‘Ferrari’ Salvatori Conti – è iniziata con la presentazione del progetto europeo ‘On-Off’, illustrato attraverso le testimonianze di docenti e studenti che l’hanno sviluppato. L’obiettivo è la creazione di un modello di intervento che mira a contrastare gli stereotipi e la violenza di genere online, attraverso una serie di otto laboratori che, dopo un’attenta validazione, vengono poi messi a disposizione di tutte le scuole europee, tradotti in cinque lingue.

Lo stesso ‘On-Off’ affronta anche argomenti come il senso civico nella realtà digitale dei social e nella realtà del quotidiano, promuovendo l’uguaglianza di genere e l’uso consapevole delle nuove tecnologie. Insieme all’IIS ‘A. Ferrari’ le attività del progetto sono state implementate anche dagli Istituti comprensivi di Fiorano e lo ‘Stradi’ di Maranello:  a coordinare il tutto c’è l’associazione fioranese Lumen.

La collaborazione tra IIS ‘A. Ferrari’ e Lumen si sta ulteriormente consolidando attraverso il progetto ‘E‐Quality’ – cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna – che proseguirà nell’azione di sensibilizzazione e prevenzione degli stereotipi di genere, nonché nell’attività di promozione dei principi di uguaglianza.

Infine la professoressa. Emilia Paderno, vicepreside dell’ISS ‘A. Ferrari’, ha presentato alla platea – composta anche dalle delegazioni di due scuole straniere, una polacca e una romena – il progetto europeo ‘Erasmus + KA229 partenariati strategici STE(A)M Lab’, di cui l’Istituto scolastico è coordinatore. Il progetto, incentrato su un approccio innovativo PBL (project based learning) e WBL (worked based learning), mira a motivare gli studenti europei alle discipline STEAM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica), lavorando su obiettivi dell’Agenda 2030 in workshop e in lingua inglese.

“È una bella soddisfazione vedere come le scuole del nostro territorio siano sempre più aperte al mondo che ci circonda e alle tematiche sociali – ha commentato il Sindaco Luigi Zironi -. La capacità di andare oltre la didattica tradizionale, e di far crescere ragazze e ragazzi non solo da un punto di vista nozionistico, denota grande lungimiranza e consapevolezza da parte della scuola sul proprio ruolo formativo. E le istituzioni hanno il dovere di continuare a sostenere al massimo questo spirito di iniziativa”.

All’ex Ricreatorio San Francesco si celebrano 50 anni di scoutismo a Sassuolo

All’ex Ricreatorio San Francesco si celebrano 50 anni di scoutismo a Sassuolo
Rally del Garda 1977

Il prossimo 8 dicembre, presso la chiesa di Sant’Antonio, ex Ricreatorio San Francesco, verranno celebrati 50 anni di scoutismo a Sassuolo. Proprio in questo stesso luogo, l’8 dicembre del 1971, venivano recitate le prime promesse del gruppo scout Sassuolo1, che ha dato inizio a una grande avventura, che ha coinvolto in 50 anni approssimativamente fra i 2 e i 3mila sassolesi.

All’epoca la chiesa era più piccola e il luogo non era parrocchia, ma Ricreatorio.

A dare vita al movimento a Sassuolo furono Carlo Fatuzzo, che sarà presente alle celebrazioni del 50esimo, e padre Corrado Ronzoni, una delle anime di quel Ricreatorio, così amato dalla città.

Padre Corrado è scomparso il 21 dicembre del 2012 e, come era stato importante in vita per tante persone, lo è stato anche dopo, perché proprio dall’occasione della sua scomparsa, ha cominciato a ritrovarsi un gruppo sempre più nutrito di ex scout, che ai fondatori sono ancora molto legati. Prima un ritrovo per una messa celebrativa ogni Santo Stefano, poi iniziative sempre più frequenti, veicolate attraverso una “chat” che coinvolge più di 80 persone. E’ da questo gruppo che è partita l’idea e l’organizzazione delle celebrazioni per il cinquantesimo, alle quali parteciperanno da protagonisti anche gli scout attuali, dei gruppi Sassuolo 1 e Sassuolo 3.

Il programma prevede il ritrovo l’8 dicembre alle 15. Sul sagrato verrà innalzato un pennone, a cura dei gruppi scout, e si terrà un alzabandiera. Alle 16 la messa, a seguire la torta celebrativa e altre sorprese. L’attività si concluderà alle 18 con ammaina bandiera e preghiera finale.

Verranno rispettate le regole anti-Covid relative a distanziamento, mascherina, igienizzazione.

Lo scoutismo a Sassuolo era già comparso nel 1919. Le sedi erano sopra la chiesa di San Giuseppe e si svolgevano intense attività all’aria aperta. Il gruppo venne smantellato con l’avvento del fascismo e nel dopo-guerra ci furono sporadici tentativi di riorganizzazione. Fino al 1971, quando Carlo Fatuzzo e padre Corrado presero l’iniziativa di dare vita al Sassuolo 1, con i primi lupetti e i primi esploratori. All’epoca le unità erano solo maschili. Le ragazze arrivarono nel 1974 e nel 1975 le due associazioni, Asci (Associazione scout cattolici italiani) e Agi (Associazione guide italiane) si unirono nell’Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani), sigla rimasta invariata fino a oggi.

Al Sassuolo 1, nato nel 1971, seguì la fondazione del Sassuolo 2, nel 1977 alla parrocchia di Braida e poi quella del Sassuolo 3, nel 1981 (e infatti il gruppo celebra in questo anno scout il suo quarantennale) alla parrocchia della Ss. Consolata a Pontenuovo. Più recentemente il Sassuolo 1 e il Sassuolo 2 si sono fusi insieme, scegliendo la parrocchia di Braida come sede e Sassuolo 1 come sigla.

Nel 1980, sulla scorta dell’esperienza dei ragazzi, è nato a Sassuolo anche il Masci (Movimento adulti scout cattolici italiani), dedicato agli adulti interessati all’esperienza scout.

Lo scoutismo si rifà ancora oggi al metodo creato oltre 100 anni fa da lord Baden Powell. Le attività si basano sul trapasso delle nozioni dai più grandi ai più piccoli e sulla coeducazione fra ragazzi e ragazze, che svolgono campi e uscite insieme.

Le unità sono:

  • Lupetti e Coccinelle (o Lupette) da 8 a 11 anni
  • Esploratori e Guide da 12 a 16 anni
  • Rover e Scolte da 17 a 21 anni (con un anno di Noviziato e poi tre anni di Clan)

Al termine di questo percorso i ragazzi prendono la “partenza” dal gruppo e possono scegliere se svolgere servizio nell’associazione, seguendo un iter per diventare capi, o continuare la loro strada al di fuori dello scoutismo.

Quale che sia la loro scelta, per molti di loro i valori scout restano vivi sempre, anche dopo anni. Come dimostra il legame e l’affetto che ancora unisce gli scout sassolesi della prima ora, fra loro e con il fondatore.

Campo Canazei 1972 – Route Clan Appennino Parma
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