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lunedì, 11 Agosto 2025
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Covid, imprese in difficoltà, CNA: “Necessario cambiare le regole”

Covid, imprese in difficoltà, CNA: “Necessario cambiare le regole”“La situazione è decisamente complicata per il settore manifatturiero. Da un lato i costi dell’energia, dall’altro la riduzione del personale determinata dal covid. Ci sono imprese dove la percentuale di addetti a casa per positività o quarantena raggiunge e supera il 20%. Questo rischia di bloccare la filiera della subfornitura e della produzione in tutti quei settori che non possono ricorrere allo smartworking, cioè nel manifatturiero. Che, vale la pena ricordarlo, rimane fondamentale per il nostro sistema produttivo”. CNA di Modena, attraverso le dichiarazioni del segretario provinciale Alberto Papotti, interviene sulla situazione economica determinata dalla pandemia.

“Le conseguenze sono addirittura peggiori per le piccole e le microimprese – continua Papotti – in questo caso, infatti, bastano poche assenze in ambiti specifici per bloccare l’intera attività. E ciò può ad esempio mettere in crisi ad esempio l’edilizia, dove alcuni incentivi, è il caso del superbonus, rischiano la loro applicabilità, se non vengono rispettati determinate scadenze temporali”.

Oggi, e in considerazione dell’andamento della pandemia, secondo CNA Modena occorre mettere mano alle regole che sono alla base delle attività sociali e professionali, mantenendo l’obiettivo condiviso di evitare nuove chiusure.

“Innanzitutto, considerato il peso che ha nelle decisioni politiche il numero delle ospedalizzazioni, una definizione chiara di chi è ricoverato “per” covid e “con” il covid. Quando l’infezione non crei complicanze, questi ultimi non possono per ovvie ragioni essere inseriti della tragica contabilità del contagio”.

CNA Modena si pone poi il dubbio se sia opportuno perseguire il tracciamento con i tamponi per gli asintomatici. È una strada che ha deciso di praticare la Spagna ed in qualche modo anche l’Italia, considerato che i vaccinati con booster senza sintomi possono oggi uscire con la mascherina Ffp2 e lavorare in caso di contatti stretti. Forse si potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di consentire l’uscita anche all’asintomatico positivo vaccinato, eventualmente con restrizioni particolari.

Di certo occorre facilitare il rientro al lavoro di chi guarisce. Bene ha fatto la Regione intervenire sulle modalità di assoggettamento al tampone, ma chi deve rientrare al lavoro dopo la positività deve poterlo fare in tempi più brevi rispetto a quelli attuali. Ad esempio, senza aspettare il certificato di negatività dell’Asl, ma semplicemente con il referto di negatività del tampone, come peraltro avviene già a Parma. Siamo assolutamente convinti che la strada dell’obbligo vaccinale sia quella giusta, eventualmente anche con modalità più stringenti di quelle in vigore, ma essa deve andare di pari passo con una convivenza con un virus in continua mutazione e che per questo non può farci rimanere ostaggi di una situazione sanitaria che non è ai tragici livelli del passato. Lo dobbiamo innanzitutto ai nostri giovani, come testimonia ciò che sta accadendo nelle scuole”, conclude Papotti.

 

“È Miiio!!! … il teatro”, prossimo appuntamento domenica 16 gennaio

“È Miiio!!! … il teatro”, prossimo appuntamento domenica 16 gennaio
La battaglia di Emma (foto di Ilaria Scarpa)

Prosegue straordinaria rassegna teatrale per bambini e genitori intitolata “È Miiio!!! … il teatro” presso il Teatro Astoria di Fiorano Modenese, organizzata da Tir Danza in collaborazione col Comune. L’inizio degli spettacoli, che proseguiranno fino al 6 marzo (due domeniche al mese), è previsto per le ore 16.00, ad un costo di 3 euro a persona, purché muniti di Super Green Pass se over 12.

Il 16 gennaio 2022, alle ore 16.00, andrà in scena “La battaglia di Emma” di Monica Mattioli e Monica Parmagnani. Un piccolo viaggio, poetico e divertente, nel mondo del conflitto a uso di piccole donne e piccoli uomini perché siano protagonisti nel futuro di stupefacenti mondi di pace.

Emma, una cuoca provetta, impastatrice votata a render benessere ai palati e non solo, si ribella fermamente a ciò che per lei è contro natura, a ciò che non ha senso nell’ esistenza degli uomini: la guerra. Si ribella al re che la disprezza con la superficialità dei potenti. Si rifiuta di cucinare cibo ai soldati che stanno per partire nuovamente. Il tavolo della cucina dove lavora, diventa strumento di evocazione della memoria, palcoscenico della narrazione della sua storia, che rianima la vicenda di due popoli: i Giallotti e i Verdolini che inizialmente vivono in accordo e che poi sono indotti a distruggersi reciprocamente. Emma Giallotti non solo narra, ma rivive le emozioni della tragedia: l’amore negato fra due bambini che si erige a simbolo della crudeltà della separazione fra gli adulti, l’esaltazione folle e irrazionale della guerra, la frustrazione amara ed inconsolabile per i suoi danni e delitti.

Per informazioni: tel. 0536.404371 o mail astoria@tirdanza.it.  Oppure consultare il sito preposto www.cinemateatroastoriafiorano.it.

La battaglia di Emma (foto di Ilaria Scarpa)

Relazioni internazionali, il presidente Bonaccini riceve il Console generale della Croazia, Stjepan Ribic

Relazioni internazionali, il presidente Bonaccini riceve il Console generale della Croazia, Stjepan Ribic
Il Presidente Bonaccini con il console generale Croazia Ribic e console onorario Peron

Il presidente Stefano Bonaccini ha ricevuto oggi il Console generale della Croazia, Stjepan Ribic, in visita in Regione dopo il suo insediamento a febbraio 2020, accompagnato dal Console onorario della Croazia a Bologna, Fortunato Giovanni Peron.

Al centro dell’incontro, i programmi e i progetti europei che vedono coinvolti i due territori, in particolare su turismo, economia blu e sviluppo sostenibile.

A partire dal programma Italia-Croazia, con la Regione Emilia-Romagna che ha la vicepresidenza, cofinanziato dall’Unione europea attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale-Fesr con una dotazione di oltre 236 milioni di euro nel 2014-2020 e quattro obiettivi tematici: innovazione blu, legata all’economia del mare, sicurezza e resilienza, ambiente e patrimonio culturale, trasporto marittimo.

Ancora, la Regione Emilia-Romagna è stata confermata autorità di gestione del Programma di cooperazione territoriale transnazionale Adrion (acronimo di Adriatico-Ionio) per il prossimo periodo di programmazione 2021-2027 dei fondi europei per la politica di coesione, con una dotazione di 120 milioni di euro. Cinque le aree di intervento del programma: turismo, economia blu, processi di trasformazione verde e circolare dei sistemi produttivi, tecnologie innovative per il contrasto ai cambiamenti climatici e sviluppo di mobilità urbane sostenibili.

Inoltre, la Regione collabora con la Croazia anche nell’ambito di Panoramed, un progetto “piattaforma” che ha l’obiettivo di favorire l’elaborazione di una governance per il Mediterraneo in particolare sui temi del turismo marittimo e costiero, della sorveglianza marittima e dell’innovazione.

Infine, nel corso del colloquio è stato fatto il punto sulle solide relazioni esistenti tra l’Emilia-Romagna e la Croazia, a partire dagli scambi intercorsi su ricerca e innovazione, legati anche allo sviluppo del Tecnopolo di Bologna, e al rapporto virtuoso tra sistema regionale delle imprese e sistema delle università e della ricerca, finalizzato ad attrarre risorse finanziarie e ad aumentare la dimensione di calcolo disponibile nel nuovo centro, con l’obiettivo di metterla a disposizione dei Paesi del bacino del Mediterraneo, compresa l’area Adriatico-Ionica dove anche grazie al lavoro svolto dai programmi di cooperazione territoriale europea si sono rafforzate forti alleanze e collaborazioni in diversi ambiti tematici.

Vaccinazioni anti-Covid: domenica 16 gennaio open day regionale in tutta l’Emilia-Romagna per la popolazione scolastica, 5-19 anni

Vaccinazioni anti-Covid: domenica 16 gennaio open day regionale in tutta l’Emilia-Romagna per la popolazione scolastica, 5-19 anni
Foto Paolo Righi

Non si ferma la campagna vaccinale in Emilia-Romagna. La Regione, anzi, rilancia per proteggere bambini e ragazzi: alla fine della settimana del rientro in classe dopo le vacanze natalizie, lancia infatti un open day dedicato alla popolazione in età scolastica.

Da Piacenza a Rimini, domenica 16 gennaio – per l’intera giornata, dalle 9 alle 19 – in almeno un centro vaccinale per provincia, tutti i giovani dai 5 ai 19 anni potranno accedere al vaccino per avere la loro somministrazione.

Senza alcun vincolo, se non la presenza, nel caso dei minorenni, di un genitore o di chi ne fa le veci.

E in molti hub, per venire incontro alle richieste di chiarimenti e rassicurazioni da parte dei genitori, l’equipe vaccinale sarà affiancata da pediatri e altri esperti pronti a rispondere a ogni domanda. Le singole Ausl comunicheranno sui rispettivi siti internet aziendali le modalità organizzative e d’accesso agli hub.

Complessivamente in Emilia-Romagna nella fascia 5-19 sono 323.366 le persone ad avere ricevuto a questa mattina almeno una dose di vaccino, il 53,3% del totale: una media tra l’85% degli over 12, per cui le prenotazioni si sono aperte a giugno, e il 15% di chi ha meno di 12 anni, categoria che ha visto le somministrazioni iniziare meno di un mese fa, il 16 dicembre. Peraltro, proprio in Emilia-Romagna la percentuale dei loro “fratelli maggiori” (i ragazzi tra i 20 e i 29 anni) raggiunge le percentuali record di vaccinati del 96,6% (prima dose) e del 93,1% (seconda dose): un dato estremamente rilevante che può fare ben sperare anche per I giovanissimi.

Continua così l’impegno della Regione per garantire la massima facilità di accesso al vaccino: uno sforzo che ieri ha portato a effettuare oltre 48.800 somministrazioni, un numero che si avvicina al record di luglio quando furono superate le 50mila somministrazioni. A oggi il 92,6% della popolazione emiliano-romagnola con più di 12 anni ha ricevuto almeno una dose, mentre il 90,6% ha completato il ciclo vaccinale e le terze dosi superano gli 1,7 milioni di somministrazioni.

“Se vogliamo che la scuola sia presenza e sicura è indispensabile, oltre al rispetto dei protocolli, che tra i banchi siedono più vaccinati possibili – affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -. Confidiamo che siano in tanti a cogliere questa opportunità, messa in campo grazie a un ulteriore sforzo di tutta la macchina organizzativa, a partire dalle Aziende sanitarie”.

“In Emilia-Romagna i numeri non lasciano spazio a interpretazioni – proseguono -: la stragrande maggioranza della popolazione ha avuto fiducia nel vaccino come strumento per proteggere se stessi e gli altri, prima ancora delle norme nazionali che hanno introdotto restrizioni per i non vaccinati”.

“Quello che chiediamo ora ai genitori è di affidarsi alla scienza anche per i loro figli- concludono Bonaccini e Donini-, per evitare i rischi di una malattia che purtroppo vediamo può colpire anche i più piccoli e per consentire ai nostri ragazzi di vivere una vita fatta di socialità, che sicuramente si meritano dopo due anni di pandemia”.

Tutti le informazioni sono a disposizione sul sito http://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it

Poste Italiane rassicura i cittadini di Sassuolo sulla costante e ininterrotta operatività di tutti gli uffici

Poste Italiane rassicura i cittadini di Sassuolo sulla costante e ininterrotta operatività di tutti gli ufficiPoste Italiane rassicura i cittadini di Sassuolo sulla costante e ininterrotta operatività di tutti gli uffici postali del territorio fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria e sta continuando a mettere in atto ogni azione necessaria a mantenere alto il livello di qualità del servizio nel rispetto di tutelare la salute di clientela e personale.

Tra le numerose iniziative messe in campo si ricorda quella del pagamento anticipato delle pensioni sulla base di un calendario alfabetico con la possibilità di ricorrere alla convenzione stipulata tra l’Azienda e l’Arma dei Carabinieri, grazie a cui i pensionati di età pari o superiore a 75 anni possono richiedere, delegando al ritiro i Carabinieri, la consegna della pensione a domicilio.

Nel comune di Sassuolo in particolare sono presenti due sedi: quella di piazza San Paolo 1 (con orario continuato dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 19.05 e il sabato fino alle 12.35) e quella di via del Pretorio (dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.35 e il sabato fino alle 12.35), entrambe dotate di ATM Postamat h24 sette giorni su sette e prenotazione ticket da remoto tramite whatsapp, le app Ufficio Postale e Bancoposta e il sito poste.it.

In entrambi gli uffici postali la capienza massima nella sala al pubblico è regolamentata da apposito cartello affisso all’ingresso, che può subire modifiche a seguito di variazioni sulle nuove regole di accesso.

In questo momento di recrudescenza dell’emergenza sanitaria, restano aperte anche le sedi limitrofe di Fiorano Modenese, Maranello, Formigine, tutte dotate di Postamat h24 oltre a quella di San Michele dei Mucchietti.

 

 

Covid: oggi (12/1) in regione +18.631 (+33% rispetto a ieri). Calano i ricoveri nelle terapie intensive. 19 decessi

Covid: oggi (12/1) in regione +18.631 (+33% rispetto a ieri). Calano i ricoveri nelle terapie intensive. 19 decessi
Tampone Covid (foto – copyright Brancolini Roberto)

Oggi in regione i casi di positività sono 18.631 in più rispetto a ierisu un totale di 73.593 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è quindi del 25,3%.

Questo il dato comunicato al ministero della Salute, a cui vanno aggiunti 1.145 nuovi casi registrati a Piacenza e provincia da ieri, che per un problema di rilevamento non è stato possibile caricare. I dati verranno recuperati nei prossimi giorni. Il totale complessivo odierno sarebbe quindi di 19.776 casi.

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 148 (-4 rispetto a ieri); l’età media è di 62,2 anni. Sul totale, 101 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,7 anni), il 68,2%, mentre 47 sono vaccinati con ciclo completo (età media 65,4 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.187 (+21 rispetto a ieri), età media 68,9 anni.

Rispetto ai 14.000 nuovi casi registrati ieri, i contagi oggi registrano un +33%. I ricoverati nei reparti Covid aumentano dell’1%, quelli delle terapie intensive diminuiscono del 2,6%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 8.901.036 dosi; sul totale sono 3.641.997 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi già fatte sono 1.732.214.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 38,3 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 4.182 nuovi casi; a seguire Modena (2.591), Reggio Emilia (2.272) e Parma (2.267); poi Rimini (1.770), Ravenna (1.463), Ferrara (1.371), Cesena (1.202). Quindi Forlì (988), Circondario Imolese (496) e infine Piacenza (segnalati 29 casi, a cui si sommeranno i 1.145 non ancora registrati).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 34.911 tamponi molecolari, per un totale di 7.611.025. A questi si aggiungono anche 38.682 test antigenici rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 5.048 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 473.197. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 242.685 (+13.564). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 240.350 (+13.546), il 99% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 19 decessi: tre in provincia di Piacenza (due uomini di 65 e 92 anni, una donna di 71 anni), quattro in provincia di Parma (un uomo di 78 anni e tre donne di 72, 84 e 85 anni), uno in provincia di Reggio Emilia (una donna di 53 anni), tre in provincia di Modena (due uomini di 84 e 92 anni e una donna di 84 anni), due in provincia di Ferrara (un uomo di 54 anni e una donna di 53 anni), tre in provincia di Ravenna (un uomo di 60 anni e due donne di 76 e 86 anni), tre in provincia di Rimini (due uomini di 65 e 66 anni, una donna di 79 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.448.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 19 a Parma (invariato); 18 a Reggio Emilia (-1); 16 a Modena (invariato); 30 a Bologna (invariato); 10 a Imola (+2); 20 a Ferrara (invariato); 11 a Ravenna (-3); 1 a Forlì (-1); 2 a Cesena (-2); 17 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 39.592 a Piacenza (+29, cui si aggiungono i 1.145 nuovi casi non ancora registrati), 56.463 a Parma (+2.267), 81.906 a Reggio Emilia (+2.272), 118.032 a Modena (+2.591), 148.837 a Bologna (+4.182), 22.575 a Imola (+496), 46.144 a Ferrara (+1.371), 64.919 a Ravenna (+1.463), 34.158 a Forlì (+988), 41.060 a Cesena (+1.202) e 76.644 a Rimini (+1.770).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi sono stati eliminati 7 casi: 6 positivi al test antigenico ma non confermati da tampone molecolare e 1 in quanto giudicato non Covid-19.

Per oltre 460 studenti europei sono buoni i risultati del progetto ON-OFF

Per oltre 460 studenti europei sono buoni i risultati del progetto ON-OFFIl progetto europeo ON-OFF, di cui l’associazione Lumen, che gestisce Casa Corsini a Fiorano Modenese, è capofila, sta ottenendo risultati concreti per le studentesse e gli studenti che hanno partecipato alle fasi di sperimentazione.

Dopo la partecipazione ai workshop previsti dal progetto infatti l’84% delle ragazze e il 63% dei ragazzi ha dichiarato di saper riconoscere con chiarezza gli stereotipi di genere, mentre l’85% delle ragazze e il 71% dei ragazzi sostiene di aver raggiunto una buona conoscenza delle tematiche relative alla violenza di genere. Sono questi alcuni dei risultati emersi dalla rilevazione degli atteggiamenti “prima e dopo i workshops” per la valutazione del cambiamento comportamentale e per verificare l’efficacia delle attività progettuali. La rilevazione è stata attuta su un campione di oltre 460 studenti, ragazze e ragazzi che hanno partecipato alla sperimentazione di un progetto che ad oggi ha coinvolto quasi 1300 giovani europei (Bulgaria, Cipro, Grecia, Spagna e Italia).

I risultati sono stati presentati da Aretes, partner italiano del progetto, nel corso del Focus Group online che ha visto la partecipazione dei 6 partner provenienti da 5 paesi UE con componenti dello staff e stakeholders locali: rappresentanti delle amministrazioni pubbliche nazionali o locali, insegnanti, educatori. Per Fiorano Modenese era presente l’assessore alle politiche educativo-scolastiche, Luca Busani.

On-Off vede come capofila Lumen, l’associazione che sviluppa le attività di Casa Corsini, il centro d’innovazione del Comune di Fiorano Modenese. Il progetto mira a creare un modello di intervento per il contrasto alla violenza di genere online a beneficio di insegnanti ed educatori. Alle diverse fasi del progetto hanno partecipato diverse scuole del territorio provinciale: alcune scuole secondarie di primo grado di Fiorano e Maranello, insegnanti e studenti degli istituti d’istruzione superiore Ferrari di Maranello, insegnanti del Venturi di Modena, del liceo Fanti di Carpi, dell’Ipsia Vallauri di Carpi e di altre realtà del territorio.

Sanità, Epatite C: al via in Emilia-Romagna lo screening gratuito

Sanità, Epatite C: al via in Emilia-Romagna lo screening gratuitoRiguarderà i nati dal 1969 al 1989, i soggetti seguiti dai Servizi pubblici per le Dipendenze (SerD), indipendentemente dall’anno di nascita e dalla nazionalità, e i detenuti in carcere: 1 milione 300mila persone circa, in Emilia-Romagna.

È lo screening gratuito per eliminare ed eradicare il virus dell’HCV, pronto a partire. Alle Aziende Usl regionali andranno complessivamente 6 milioni di euro, a copertura delle spese da sostenere.

“Lo screening degli anticorpi del virus HCV è uno strumento prezioso per individuare le infezioni da epatite C ancora asintomatiche e misconosciute, il cosiddetto ‘sommerso’- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Significa, in concreto, aumentare la possibilità di una diagnosi precoce, avviare i pazienti al trattamento per scongiurare le complicazioni di una malattia epatica avanzata, oltre a interrompere la circolazione del virus impedendo nuove infezioni. Invito quindi- conclude l’assessore- tutte le persone che riceveranno la chiamata attiva ad aderire allo screening”.

Destinatari, tempi e modi dello screening

Come stabilito da decreti ministeriali, lo screening – che ha portata nazionale – è rivolto in via sperimentale a tutta la popolazione iscritta all’anagrafe sanitaria (inclusi gli Stranieri temporaneamente presenti – STP), nata dal 1969 al 1989.

Rientrano nei destinatari dello screening anche le persone seguite dai Servizi pubblici per le Dipendenze (SerD), indipendentemente dall’anno di nascita e dalla nazionalità; e i detenuti in carcere, anche in questo caso indipendentemente dall’anno di nascita e dalla nazionalità.

L’attività di sperimentazione dello screening si dovrà concludere entro il 31 dicembre 2022.

La chiamata, per tutti i cittadini che destinatari dell’iniziativa, avverrà tramite il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e l’invio di un sms.

Nell’invito verrà descritta la modalità di accesso, e precisamente tramite prenotazione della prestazione HCV REFLEX (con prelievo di sangue venoso) attraverso lo sportello Cup, il numero verde Cup, CupWeb/Fse e App per coorte di età, senza bisogno di prescrizione su ricetta e senza pagamento ticket.

La proposta di adesione allo screening potrà avvenire anche in occasione di esami ematici già prescritti per altri motivi, durante l’effettuazione del prelievo. In questo caso è prevista la consegna dell’informativa e del modulo di consenso in formato cartaceo direttamente all’interessato.

Sul campione ematico verrà effettuato un primo esame sierologico, ed eventualmente i successivi approfondimenti necessari. Il cittadino riceverà sul Fse l’esito dello screening se negativo.

In caso di esito positivo, verrà preso in carico dal centro specialistico di riferimento, individuato dall’Azienda sanitaria, che lo contatterà e fisserà la visita specialistica (sempre senza prescrizione, né pagamento di un ticket). Durante la visita dovrà anche essere redatta la certificazione per ottenere l’esenzione per patologia (016), qualora il paziente decida di avvalersene. Successivamente il paziente riceverà sul Fse l’esito del referto.

I SerD, dal canto loro, continueranno l’attività già in corso per la ricerca di HCV nei soggetti che seguono, di qualunque età siano. In caso di esito positivo, verrà garantito, da parte del medico SerD, l’invio del paziente a una visita specialistica e il follow up del trattamento. Anche all’interno degli istituti penitenziari proseguirà l’attività di screening per HCV, già in corso, e la presa in carico specialistica per i casi risultati positivi.

Le risorse: oltre 6 milioni di euro suddivise tra le Aziende sanitarie

Con un’apposita delibera, la Giunta regionale ha assegnato e suddiviso la somma complessiva – 6 milioni di euro circa, provenienti dal Fondo sanitario nazionale – tra le Aziende sanitarie, sulla base della popolazione target per età, in modo da consentire l’effettuazione dello screening. All’Azienda Usl di Piacenza andranno quasi 365mila euro; all’Azienda Usl di Parma, 614mila euro circa; All’Azienda Usl di Reggio, 719mila euro; all’Azienda Usl di Modena, 1 milione 38mila euro; all’Azienda Usl di Bologna, 1 milione 194mila euro; all’Azienda Usl di Imola, 171mila euro circa; all’Azienda Usl di Ferrara, 430mila euro; all’Ausl della Romagna, 1 milione 474mila euro.

La campagna di comunicazione

A supporto dello screening viene realizzata la campagna di comunicazione “C devi pensare”, con la distribuzione di materiali cartacei (locandine e cartoline) nei Cup, studi dei medici di medicina generale, punti prelievi, Case della salute, sale d’attesa di strutture sanitarie, ingressi di ospedali.

Previsti anche diversi strumenti digitali (tra cui video e grafiche social) che saranno utilizzati sui profili social della Regione e delle Aziende sanitarie, oltre che nell’ambito di una campagna online.

Tutte le informazioni sono disponibili sulla landing-page della campagna di comunicazione  www.screeningepatitec.it

Covid, ospedali Emilia-Romagna sotto pressione. Bevilacqua (Ugl): “Servono interventi urgenti. Rafforzare servizi, strutture e personale”

Covid, ospedali Emilia-Romagna sotto pressione. Bevilacqua (Ugl): “Servono interventi urgenti. Rafforzare servizi, strutture e personale”“In Emilia-Romagna gli ospedali sono intasati da pazienti Covid con una contingente riduzione dei posti letto disponibili. A Bologna e Reggio Emilia è confermata la riduzione di prestazioni chirurgiche, a Modena la carenza di personale si ripercuote su tutte le articolazioni sanitarie e in Romagna centinaia di dipendenti positivi al virus e personale non vaccinato e dunque sospeso creano un oggettivo doppio problema da risolvere. Con questo scenario di fondo c’è chi (l’Ausl di Bologna) ha sospeso le ferie al personale sanitario, con il conseguente risvolto che medici, infermieri e operatori sanitari sono sottoposti ad ore e ore di straordinario”: elenca il segretario dell’Ugl Emilia-Romagna Tullia Bevilacqua.

“Carenza del personale e insufficienza dei posti letto sono problemi endemici nella sanità regionale che il Covid ha soltanto acuito. Il blocco delle assunzioni nel pubblico impiego, i corsi di laurea in medicina a numero chiuso, la chiusura dei cosiddetti piccoli ospedali e la mancata stabilizzazione degli operatori socio sanitari precari o disoccupati ha concorso a creare questa situazione emergenziale. Ma, adesso, c’è una questione che deve essere affrontata a tutti i costi: con la riduzione o la sospensione del 50-60% della chirurgia programmata negli ospedali della nostra regione si corre il rischio che pazienti poli-patologici si vedano aggravare il proprio stato di salute. Chi garantirà i malati oncologici, cardiologici e ematologici? E chi soffre di calcoli alla colecisti che rischia la pancreatite? Solo per citare alcuni casi… Sono trascorsi due anni dall’esplosione della pandemia e dobbiamo prendere atto che non sono state individuate nemmeno nella nostra regione adeguate soluzioni per garantire l’assistenza ai pazienti più fragili”: continua Tullia Bevilacqua.

“Da due anni il nostro sindacato ribadisce che per fronteggiare l’aumento dei contagi da Covid-19 ci sia bisogno di interventi strutturali: dotare la popolazione di strumenti di protezione individuali adeguati, rafforzare le strutture e il personale sanitario per fronteggiare l’emergenza, aumentare gli hub vaccinali ed i drive through in ogni centro abitato, anche nelle piccole città oggi penalizzate. Si dovevano e si devono adottare misure urgenti per garantire quel modello di sanità pubblica che altre regioni ci invidiano, ma adattandolo alla nuova e straordinaria situazione”: aggiunge il segretario dell’Ugl Emilia-Romagna Tullia Bevilacqua.

“Esistono precise responsabilità politiche: la sanità italiana negli anni è stata sottoposta senza alcun criterio a tagli e impoverimenti graduali, creando un danno oggettivo ai cittadini. Ma senza voler entrare in polemica, diciamo che non si può attendere oltre per prendere provvedimenti urgenti, servono ospedali Covid per liberare le strutture ordinarie, serve ripensare un’organizzazione territoriale che oggi mostra la corda, anche in Emilia-Romagna. Si affronti il problema in una sede ad hoc, meglio se in un tavolo regionale, e noi siamo pronti a fornire il nostro contributo di idee”: conclude il segretario dell’Ugl Emilia-Romagna Tullia Bevilacqua.

 

Al via un nuovo cantiere in centro storico a Formigine

Al via un nuovo cantiere in centro storico a FormigineInizieranno giovedì 13 gennaio 2022 i lavori di riqualificazione di alcune strade del centro storico, ovvero via san Pietro, via Trento Trieste e via Monte Grappa.

Nelle strade in oggetto verranno infatti rinnovati infrastruttura e pali dell’illuminazione, continuando con lo stile adottato per via Fiume. Fra gli interventi previsti nel progetto quindi, oltre al posizionamento di nuovi pali anche l’allargamento  dei pedonali antistanti ai negozi, protetti da transenne sfilabili, creando un collegamento dedicato tra Piazza Arnò e il centro e tra via Giardini e via Trento Trieste.

Tutti i punti luce saranno sostituiti come da progetto “Energy Performance Contract”, che ha già permesso di installare migliaia di luci LED a basso consumo energetico.

Il cantiere partirà da via san Pietro e, contemporaneamente a questi lavori, avverrà la sostituzione delle tubazioni dell’acqua sanitaria da parte di Hera. Su via San Pietro si manterrà la viabilità ordinaria, eccetto la sosta, mentre via Trento Trieste rimarrà chiusa (eccetto per i residenti e per il carico e scarico), durante i lavori di Hera. Tutte le modifiche alla viabilità saranno comunque comunicate attraverso specifica segnaletica.

Il costo dei lavori è di circa 150mila euro.

Peste suina africana, nessun contagio finora in Emilia-Romagna

Peste suina africana, nessun contagio finora in Emilia-RomagnaPeste suina africana, l’obiettivo è avere una mappatura precisa delle zone a rischio, fermare i contagi. E farlo presto.

La malattia, che colpisce suini domestici e cinghiali e non è trasmissibile all’uomo, se non fermata potrebbe rappresentare un grave danno economico per le aziende emiliano-romagnole che operano nel settore della zootecnia: una seria minaccia che potrebbe mettere in stallo la filiera suinicola, nonché le pregiate produzioni Dop della salumeria nazionale.

Dopo i primi casi rilevati in Piemonte e Liguria, la Regione Emilia-Romagna, in accordo con le regioni confinanti Lombardia e Toscana e sulla base delle indicazioni dell’Unità di crisi nazionale del Ministero della Salute, emana un primo provvedimento tramite un’ordinanza a firma del presidente Stefano Bonaccini e sospende alcune forme di caccia per la caccia al cinghiale nelle due province più a rischio: Piacenza e Parma.

Più in dettaglio, la decisione precauzionale, su disposizione delle indicazioni del Ministero della Sanità, stabilisce un blocco totale dell’attività venatoria nei comuni di Zerba e Ottone, situati lungo il confine della provincia di Piacenza con il Piemonte e la Liguria, e un blocco della caccia collettiva al cinghiale (braccata e girata), la caccia vagante con l’ausilio di cani e l’attività di “controllo” del cinghiale in forma collettiva nel restante territorio delle province di Piacenza e Parma.

Inoltre, sempre su indicazione del Ministero della Sanità, la Regione Emilia-Romagna – al momento fuori dalla zona infetta – assume tramite l’Ordinanza del Presidente anche le indicazioni di intensificare e rafforzare la sorveglianza sul cinghiale anche attraverso l’esecuzione di battute di ricerca attiva delle carcasse di cinghiale, incoraggiare ed accelerare le macellazioni dei suini negli allevamenti familiari, intensificare e rafforzare la vigilanza sulle movimentazioni degli animali sensibili e la vigilanza e verifica delle condizioni di biosicurezza degli allevamenti.

La Regione, nel frattempo, ha convocato per i prossimi giorni la Consulta Venatoria regionale e la Consulta agricola regionale, per informare cacciatori, imprese agricole, rappresentanze professionali e cittadinanza delle disposizioni prese per ragioni di tutela.
A preoccupare la conferma, il 6 gennaio scorso, di un caso di Peste suina africana (Psa) in un cinghiale in Piemonte, ad Ovada (Al) e un altro caso a poche decine di chilometri di distanza. I luoghi di ritrovamento dei cinghiali risultati positivi alla Psa sono relativamente vicini ai confini regionali emiliano-romagnoli, in particolare al piacentino.

“Stiamo lavorando a un approccio unico tra le Regioni interessate- spiegano gli assessori alle Politiche per la salute, Raffaele Donini e all’Agricoltura e Caccia, Alessio Mammi-. Per questo la Regione Emilia-Romagna ha deciso di istituire un’unità di crisi ad hoc, coordinata con le disposizioni del Ministero della Salute. Proprio a seguito delle indicazioni di oggi del Ministero, la Regione ha emesso un primo provvedimento che va nella direzione di una tutela della salute del settore suinicolo dell’Emilia-Romagna, un comparto fondamentale dell’economia emiliano-romagnola, che vale più di 300 milioni di euro.

“Oggi c’è ancora incertezza sull’ampiezza del contagio, anche se non si riscontrano casi sul nostro territorio- proseguono gli assessori – Serve la massima attenzione, in via precauzionale e in particolare nella segnalazione dei cinghiali e delle carcasse o resti. Abbiamo convocato anche la Consulta Venatoria e la Consulta Agricola per condividere le informazioni”.

Quindi massima tutela per la filiera suinicola regionale, che conta circa 1200 allevamenti, 1,2 milioni di capi e una produzione lorda vendibile stimata in 307 milioni di euro, nella quale sono ricomprese le varie Dop regionali: i prosciutti di Parma e Modena e numerosi salumi.

Per fare prevenzione sulla diffusione della Psa, la Regione ha avviato da tempo un servizio telefonico per segnalare eventuali cinghiali morti o resti. La campagna è rivolta ai cittadini, in particolare escursionisti, cacciatori, fungaioli e tartufai. Nel caso in cui ci si imbatta in un cinghiale morto (o nei suoi resti), l’invito è di telefonare allo 051 6092124, dopo aver memorizzato la propria posizione geografica, e di scattare una foto, da poter inviare successivamente ai servizi.

Il materiale cartaceo della campagna informativa è disponibile nelle sedi dei servizi veterinari dei Dipartimenti di Sanità Pubblica delle Ausl, nelle sezioni provinciali dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lombardia e Emilia-Romagna e nei centri visita di parchi e aree protette.

Per maggiori informazioni, consultare il sito regionale https://www.alimenti-salute.it/salute-animali/psa-peste-suina-africana.

Torna in biblioteca Cionini l’appuntamento con la rassegna “Leggiamoci: libri, vita e storie”

Torna in biblioteca Cionini l’appuntamento con la rassegna “Leggiamoci: libri, vita e storie”Ugo Cornia, Marcello Fois e Costanza Di Quattro saranno i protagonisti degli appuntamenti di gennaio e febbraio, in collaborazione con l’Associazione “Gian Paolo Biasin”. Sempre a gennaio, inoltre, sarà dedicato spazio al recupero della presentazione di “Cuori imperfetti” dell’autrice Patrizia Bartoli, rimandato a Novembre.

Si parte sabato, 15 gennaio, alle ore 17 in Biblioteca N. Cionini: Ugo Cornia, in dialogo con lo scrittore Sandro Campani, presenterà “La vita in ordine alfabetico” (La nave di Teseo, 2021).

La vita in ordine alfabetico: “Per molto tempo, ho avuto questa idea di fare una specie di Dizionario ragionato della mia vita, anche per vedere quale ‘mia vita’ ne sarebbe saltata fuori. Ero in cucina a Guzzano col computer davanti e mi sono messo a scrivere un elenco delle prime cose che mi venivano in mente. È incredibile quanta roba ci stia in una vita. Ti arriva addosso di continuo qualcosa da dovunque e tutti questi qualcosa quasi sempre non hanno la minima infrastruttura logica che li armonizzi e li renda funzionali a una specie di destino. L’eventuale destino forse lo si vede a posteriori, essendosi ormai perso tutto il ciarpame di cui felicemente siamo fatti.”

Ugo Cornia è nato a Modena nel 1965 e insegna italiano e storia in una scuola superiore della sua città. Ha pubblicato con Sellerio, Quodlibet, Feltrinelli, Marcos y Marcos, La nave di Teseo. Suoi racconti sono apparsi su “Il Semplice” e su “Il diario.”

Sandro Campani vive e lavora in un paese dell’Appennino tosco-emiliano, dove è nato nel 1974. Ha pubblicato con Playground, Rizzoli, Einaudi, Italic, Marcos y Marcos.

L’accesso è gratuito, con obbligo di esibizione del green pass rafforzato e di indossare una mascherina FFP2.

La prenotazione è consigliata, via mail o telefono: biblioteca@comune.sassuolo.mo.it | 0536880813.

 

“Custodire il Creato”: la seconda edizione del premio di poesia in memoria di don Carlo Lamecchi

“Custodire il Creato”: la seconda edizione del premio di poesia in memoria di don Carlo LamecchiDopo il successo della prima edizione, che ha coinvolto quasi 50 partecipanti adulti e 210 studenti sassolesi, torna il Concorso di Poesia in memoria di Don Carlo Lamecchi. Don Carlo Lamecchi è stato per moltissimi sassolesi un esempio di umanità profonda e partecipe, un punto di riferimento concreto nei momenti difficili e nelle fasi più delicate della vita, sempre disponibile all’ascolto e al sostegno, aperto a tutti senza alcun tipo di pregiudizio, vero testimone di spirito evangelico.

Nel 2021, a un anno dalla sua morte, il Comune di Sassuolo e l’Associazione “Amici di Don Carlo” hanno deciso di organizzare un Concorso Poetico tematico e con cadenza annuale, che rispondesse all’obiettivo di mantenere vivo il ricordo di Don Carlo e dare continuità al suo lavoro e alla sua spiccata attitudine alla scrittura e al linguaggio poetico.

Il concorso si propone di coinvolgere in primo luogo i giovani, suoi primi interlocutori, ma in generale tutti coloro che amano esprimersi attraverso la poesia. Il concorso sarà articolato in 2 sezioni: la sezione ragazzi, rivolta alle scuole del territorio, e la sezione adulti, a cui possono partecipare tutti gli adulti maggiorenni.

Per le classi che desiderano aderire, si è pensato ad un vero e proprio progetto di conoscenza e avvicinamento al linguaggio poetico, che prevede lo svolgimento di laboratori condotti da poeti e poetesse per aiutare gli studenti nella creazione degli elaborati.

Tema del concorso

Il tema scelto dall’Associazione per la seconda edizione del Concorso è: “Custodire il Creato”.

Don Carlo viveva infatti un costante, profondo e ammirato rapporto con la Natura, in tutte le sue forme e manifestazioni. Credeva fortemente nella necessità di rispettare e avere a cuore l’ambiente e la vita in esso presente, nella consapevolezza cristiana della sacralità del Creato, ma non solo: la sua visione abbracciava anche il senso laico della necessaria sensibilità verso questi temi e dell’educazione alla responsabilità come unica strada di salvezza per l’umanità.

Modalità di partecipazione

Per partecipare alla sezione adulti del concorso, è necessario inviare una mail a premiopoesia@comune.sassuolo.mo.it allegando la seguente documentazione:

● scheda di iscrizione compilata e firmata;

● file in PDF contenente ESCLUSIVAMENTE titolo e testo della poesia, senza il nome dell’autore.

Per partecipare come classe alla sezione ragazzi, l’insegnante di riferimento può chiedere informazioni scrivendo all’indirizzo premiopoesia@comune.sassuolo.mo.it

Tutti gli elaborati della sezione adulti dovranno pervenire entro il giorno 14 marzo 2022.

Le opere pervenute saranno valutate e selezionate da una giuria composta da esperti di letteratura e poesia e da persone che sono state vicine a Don Carlo, amici e compagni di vita, oltre a membri dell’Amministrazione. Seguirà poi la pubblicazione dei testi e un evento pubblico, durante il quale gli autori delle opere vincitrici saranno premiati.

Il regolamento è consultabile sul sito internet istituzionale all’indirizzo www.comune.sassuolo.mo.it

 

Nuove positività in casa Green Warriors Sassuolo

Nuove positività in casa Green Warriors SassuoloIl Volley Academy Sassuolo comunica che – a seguito di tamponi effettuati nel pomeriggio di ieri – sono state riscontrate altre due positività all’interno del gruppo squadra neroverde, una relativa ad un’atleta ed una relativa ad un membro dello staff tecnico. Salgono così a sette le positività nella compagine sassolese.

Il resto del gruppo – negativo ai test di ieri – sta proseguendo gli allenamenti in palestra a ranghi ridotti.

Contestualmente il Volley Academy Sassuolo comunica che il match tra Altino Volley e Green Warriors Sassuolo – valido per la quarta giornata di ritorno di Regular Season ed in programma per domenica 15 gennaio – è rimandato a data da destinarsi.

 

Servizio Civile, anche a Maranello una opportunità per ragazzi e ragazze

Servizio Civile, anche a Maranello una opportunità per ragazzi e ragazze“Aiutare per crescere”: è questo il titolo e l’obiettivo del nuovo bando per il Servizio Civile Universale rivolto ai ragazzi e alle ragazze tra i 18 e i 28 anni che coinvolge anche il Comune di Maranello.

“E’ un progetto formativo e un’occasione importante per i giovani di mettersi in gioco in prima persona, con attività al servizio della comunità e delle altre persone”, afferma Alessio Costetti, assessore a istruzione, politiche per la famiglia e politiche giovanili. “L’esperienza di questi anni ha visto un impegno serio e responsabile da parte di ragazzi e ragazze di Maranello, che hanno collaborato con i nostri uffici in progetti al servizio dei cittadini, da ultimo l’assistenza nell’attivazione dello SPID, un supporto che si è rivelato molto utile soprattutto per le persone più anziane. Sappiamo quanto in questa fase i nostri ragazzi abbiano vissuto un periodo molto impegnativo dal punto di vista emozionale e della tenuta delle relazioni: il progetto del servizio civile offre ai più giovani una possibilità di impegnarsi direttamente sul nostro territorio, e oggi, alla luce del momento che stiamo vivendo, assume una valenza ancora più forte”.

La scadenza per inviare le domande per partecipare al progetto è il prossimo mercoledì 26 gennaio alle ore 14. L’impegno richiesto, mediamente, è di 25 ore settimanali retribuite con 444,30 euro mensili. Il progetto avrà la durata di un anno e avrà inizio a partire dai mesi di maggio e giugno.
Nel dettaglio, i ragazzi selezionati saranno coinvolti in attività in ambito sociale, educativo, scolastico, culturale e informatico, con particolare riferimento all’animazione verso i giovani nel settore dei servizi all’infanzia. Il progetto ha come obiettivo il proseguimento e l’implementazione delle attività di socializzazione ed educative per i giovani, inclusi i servizi a supporto delle famiglie nella gestione dei figli e la fruizione degli spazi culturali da parte di adolescenti e ragazzi di Maranello.
Il tutto nell’ottica di dare continuità e potenziare quei servizi di prossimità e di accoglienza che hanno permesso di intrecciare relazioni e collaborazioni con le famiglie del territorio, accogliendo i loro bisogni in modo flessibile e tempestivo. Diverse le attività previste, come il servizio di accompagnamento sui trasporti scolastici e di prolungamento orario, la realizzazione di laboratori in orario scolastico ed extrascolastico per la prevenzione del disagio sociale e della dispersione scolastica, l’animazione educativa per la prima infanzia, l’animazione educativa e culturale, la promozione culturale e pedagogica. Per i ragazzi che parteciperanno sono previste 72 ore di formazione specifica.
Il prossimo mercoledì 19 gennaio alle ore 10 è previsto un incontro informativo online organizzato dall’associazione Copresc di Modena per approfondire il contenuto dei progetti, chiarire dubbi e rispondere alle domande dei giovani interessati a candidarsi. Iscrizioni e informazioni sul sito del Comune di Maranello.

 

Appuntamento con “Il capo perfetto” e “House of Gucci” dal 15 al 19 gennaio all’Astoria di Fiorano

Appuntamento con “Il capo perfetto” e “House of Gucci” dal 15 al 19 gennaio all’Astoria di FioranoProseguono le proiezioni al Cinema Astoria. Da sabato 15 a lunedì 17 gennaio è la volta de “Il capo perfetto”, un film di Fernando León de Aranoa con Javier Bardem. Il costo del biglietto intero è di 7 euro, ridotto 5 euro. Nella giornata di martedì, 5 euro per tutti.

Orari: sabato: h. 21 / domenica: h. 18.30 – h. 21 / lunedì: h. 21

In attesa della visita di una commissione che possa premiare la sua azienda per l’eccellenza, il titolare di una fabbrica di bilance industriali cerca di risolvere tempestivamente eventuali problemi dei suoi operai. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Satellite Awards e 17 candidature ai Goya.

Riprende anche la rassegna di Film d’Essai. Tutti i mercoledì una pellicola scelta per la sua qualità proposta al pubblico ad un prezzo contenuto: soli 4 euro a ingresso, con orario unico alle ore 21.

Mercoledì 19 gennaio avremo “House of Gucci”, un film di Ridley Scott
con Lady GaGa, Adam Driver, Jared Leto, Jeremy Irons, Al Pacino. Il fatto di sangue che ha colpito la nota famiglia italiana della moda con l’assassinio del pioniere Maurizio Gucci il 27 marzo 1995. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, 2 candidature a Satellite Awards, 4 candidature a Critics Choice Award.

I prossimi appuntamenti:

  • 7 donne e un mistero – 26 gennaio
  • Madres parallelas – 2 febbraio
  • The french dispach – 9 febbraio
  • La scuola cattolica – 16 febbraio
  • Respect – 23 febbraio

L’accesso in sala è regolato dalle norme per il contenimento del Covid-19: è obbligatorio il super green pass e la mascherina FFP2. Vietato consumare cibi e bevande al chiuso All’ingresso verrà misurata la temperatura e assegnato un posto fisso.

Tutte le proiezioni sono organizzate da TIR Danza, con la collaborazione del Comune di Fiorano Modenese. Per maggiori informazioni: www.cinemateatroastoriafiorano.it.

 

 

Dimissioni al Comune di Sassuolo, Ravazzini (PD): “È durante la tempesta che si vedono i capitani”

Dimissioni al Comune di Sassuolo, Ravazzini (PD): “È durante la tempesta che si vedono i capitani”“Le dimissioni dei fratelli Ruini rappresentano un fallimento per la nostra comunità cittadina, perché le posizioni di un assessore all’Istruzione che invitava alla disubbidienza civile sul tema dei vaccini, non sono, di fatto, ma mai state riformulate e nemmeno corrette da parte del Sindaco. Non vi è stato dunque alcun atto di responsabilità né di chiarezza, ma dimissioni presentate per generici motivi personali.

A fronte di quanto avvenuto, dunque, oggi chiediamo a Sindaco e Giunta di fare scelte lungimiranti e coraggiose per garantire alla nostra città di superare indenne la tempesta: tre assessorati nevralgici per un Ente Locale (istruzione bilancio e cultura) ora devono essere assegnati a personalità di qualità, riconosciute e competenti. In tempi così complicati, in acque così tormentate, non ci sono più margini di errore, il rischio è un naufragio della barca.

Non possiamo permettercelo, non può permetterselo la città, non può permetterlo il Sindaco.

Le dimissioni dei fratelli Ruini, giungono proprio nel peggiore momento di picco pandemico, in concomitanza con la aperture delle scuole, apertura possibile grazie all’abnegazione di insegnanti patrioti che vaccinandosi hanno permesso il rientro in classe, hanno difeso il diritto allo studio e hanno garantito ai ragazzi di avere ciò che è più importante per il futuro, individuale e collettivo: l’istruzione.

Le dimissioni vengono rassegnate inoltre dopo la conferma dell’invio dei fondi #PNRR: ulteriore determinante sfida che va gestita con grande attenzione.

In questo scenario, fatto di criticità ma anche di grandi opportunità, serve qualcuno che governi la barca in questo mare in tempesta, servono visione e capacità, occorrono persone lucide in grado di prendere il timone e condurre la barca in porto.

Purtroppo quanto abbiamo visto fino ad ora – dalle modalità di gestione dei progetti, fino alle preoccupanti posizioni tenute in merito all’emergenza pandemica – non ci permette di avere grandi speranze.

#Sassuolo ha bisogno di una guida autorevole, ha bisogno di persone capaci di gestire la riapertura delle scuole, in grado di garantire un efficiente utilizzo dei fondi europei per le opere pubbliche e che lavorino alla costruzione un futuro per le attività culturali della città. Abbiamo il privilegio di poter contare sull’impegno e sulla generosità di cittadini straordinari che hanno donato risorse per il nostro teatro #Carani: serve una Amministrazione all’altezza di questa comunità.

Siamo consapevoli del fatto che, in questo momento storico estremamente conflittuale, la politica, tutta, sia chiamata ad atti di responsabilità e ragionevolezza: per questo motivo, siamo pronti a dare il nostro contributo all’amministrazione Sassolese, cercando di indicare priorità e metodo, nel tentativo di aiutare la nostra comunità ad uscire al meglio da questa burrasca”.

(Lorenzo Ravazzini, Segretario del Pd di Sassuolo)

 

Covi: oggi (11/1) in regione +14.000 nuovi casi su 78.623 tamponi eseguiti (-1,4% rispetto a ieri). Trentacinque i decessi

Covi: oggi (11/1) in regione +14.000 nuovi casi su 78.623 tamponi eseguiti (-1,4% rispetto a ieri). Trentacinque i decessi
foto: Italpress

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 711.706 casi di positività, 14.000 in più rispetto a ierisu un totale di 78.623 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è quindi del 17,8%.

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 152 (+1 rispetto a ieri); l’età media è di 61,9 anni. Sul totale, 112 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,3 anni), il 73,7%, mentre 40 sono vaccinati con ciclo completo (età media 66,1 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.166 (+123 rispetto a ieri, +6%), età media 68,4 anni.

Rispetto ai 14.194 nuovi casi registrati ieri, i contagi oggi registrano un -1,4%. I ricoverati nei reparti Covid aumentano del 6%, quelli delle terapie intensive dello 0,7%.

Nei dati comunicati oggi al ministero della Salute, ai 14milanuovi casi odierni sono stati sommati altri 3.045 casi di positività in provincia di Modena e 3.550 casi di positività in provincia di Piacenza riferiti ai giorni scorsi, recuperati perché non ancora registrati.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 8.850.186 dosi; sul totale sono 3.638.571 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi già fatte sono 1.692.446.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 38 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna (2.578), poi Parma (2.147) e Modena (2.018); seguono Rimini (1.628) e Ravenna (1.397): quindi Cesena (889), Reggio Emilia (773), Piacenza (746); infine Ferrara (614), Forlì (607) e Circondario Imolese (603).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 32.674 tamponi molecolari, per un totale di 7.576.114. A questi si aggiungono anche 45.949 test antigenici rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 3.524 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 468.149. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 229.128 (+17.036). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 226.810 (+16.912), il 99% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 35 decessi: due in provincia di Piacenza (un uomo di 81 e una donna di 92 anni), uno a Parma (un uomo di 80 anni), tre in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 82 anni e due donne di 81 e 87 anni), due in provincia di Modena (un uomo di 86 anni e una donna di 63 anni), cinque in provincia di Bologna (due uomini di 64 e 85 anni e tre donne di 78, 98 e 101 anni), uno a Imola (un uomo di 70 anni), cinque in provincia di Ferrara (tre uomini di 64, 68 e 82 anni e due donne di 53 e 74 anni), cinque in provincia di Ravenna (due uomini di 74 e 77 anni e tre donne di 79, 88, 91 anni), sei in provincia di Forlì-Cesena (tre uomini di 44, 71 e 79 anni e tre donne di 76, 94 e 97 anni), cinque in provincia di Rimini (quattro uomini di cui uno di 73, uno di 78, due di 88 anni e una donna di 88 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.429.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (+1), 19 a Parma (+3); 19 a Reggio Emilia (-1); 16 a Modena (+2); 30 a Bologna (-1); 8 a Imola (+1); 20 a Ferrara (invariato rispetto a ieri); 14 a Ravenna (-1); 2 a Forlì (-1); 4 a Cesena (invariato); 16 a Rimini (-2).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 39.563 a Piacenza (+4.296, compresi anche i casi dei giorni passati comunicati oggi), 54.198 a Parma (+2.147), 79.634 a Reggio Emilia (+773), 115.441 a Modena (+5.063, anche in questo caso compresi i casi dei giorni passati comunicati oggi), 144.659 a Bologna (+2.578), 22.079 casi a Imola (+603), 44.773 a Ferrara (+614), 63.456 a Ravenna (+1.397), 33.170 a Forlì (+607), 39.858 a Cesena (+889) e 74.875 a Rimini (+1.628).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi sono stati eliminati 7 casi: 5 positivi al test antigenico ma non confermati da tampone molecolare e 2 in quanto giudicati non casi COVID-19.

Il consueto report con l’andamento settimanale dell’epidemia in regione è disponibile al seguente link: https://regioneer.it/report-covid-11gen22

Covid: piano di espansione della rete ospedaliera. Aggiunti posti letto alla rete Ausl

Covid: piano di espansione della rete ospedaliera. Aggiunti posti letto alla rete AuslIn risposta all’aumento dei ricoveri di pazienti con infezione da covid, l’Azienda USL ha lavorato in questi giorni per allargare la disponibilità di posti letto nella rete, proseguendo nel supporto agli ospedali hub che rimangono quelli dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena.

Sono saliti da 10 a 14 i posti letto dedicati ai pazienti Covid al Ramazzini di Carpi, a cui si aggiungeranno nei prossimi giorni ulteriori 20 posti, in procinto di attivazione, presso il reparto di Medicina Interna; 8 i posti letto covid aperti lo scorso 6 gennaio presso l’Ospedale di Vignola, mentre sono saliti a 30 quelli disponibili a Sassuolo. Un’ulteriore attivazione di 8 posti letto è in corso all’Ospedale di Mirandola, presso il reparto di Pneumologia. A questi si aggiungono i 14 di Pavullo già attivati in precedenza e i 40 posti post-acuzie disponibili per pazienti positivi presso la struttura Villa Pineta di Gaiato di Pavullo.

La decisione è legata all’andamento epidemiologico delle ultime settimane e ulteriori integrazioni potranno essere previste anche a stretto giro in relazione alle necessità di ricovero.

L’Ausl raccomanda a tutti i cittadini il rispetto delle misure previste dai Dpcm, non solo l’uso della mascherina ma la massima attenzione a una corretta igiene delle mani, sia all’ingresso di strutture sanitarie che di locali e attività commerciali e soprattutto al momento del rientro nella propria abitazione.

Si ricorda inoltre che anche il distanziamento, rispettato sia all’interno che all’esterno in occasione di situazioni particolarmente affollate, contribuisce notevolmente a ridurre il rischio di trasmissione delle infezioni.

Si tratta di misure fondamentali, che non possono mai essere date per scontate, per aumentare il livello di protezione di sé stessi e degli altri non solo dal covid ma anche dalle altre infezioni che, complice il clima freddo, vedono un’alta circolazione.

 

Fase pandemica: tutti gli indicatori con il segno più

Fase pandemica: tutti gli indicatori con il segno più
(foto: Italpress)

Prosegue la fase di crescita della curva pandemica, con tutti gli indicatori con il segno più: percentuale di positività, numero di nuovi casi e numero dei ricoveri quotidiani. Sono 259 i pazienti Covid positivi ricoverati, a lunedì 10 gennaio, negli ospedali modenesi.

ANDAMENTO GENERALE

Casi

Il totale di positivi segnalati a livello regionale, lunedì 10 gennaio, per la provincia di Modena è di 110.378 (erano 90.409 lo scorso 3 gennaio).

Al 10 gennaio in provincia di Modena sono accertati 29.709 (erano 12.393 il 3 gennaio, +140%) casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19: l’aumento marcato rispetto alla scorsa settimana è dovuto al processo di integrazione dei tamponi antigenici positivi effettuati dalla fine di dicembre a ieri. Da questa settimana infatti il dato dei nuovi positivi del giorno comprende anche gli antigenici effettuati in sedi diverse da drive through dell’Azienda sanitaria.

Dei positivi attivi, 29.450 sono in isolamento domiciliare o presso altre strutture.

 

Ricoveri totali

A lunedì 10 gennaio sono 259 (erano 182 il 3 gennaio, +42%) i pazienti assistiti in regime di ricovero negli ospedali della provincia. Da report regionale risultano ricoverati 196 pazienti covid positivi in AOU, 26 all’Ospedale di Sassuolo e 37 negli ospedali a gestione Ausl.

 

Persone in isolamento domiciliare

Al 10 gennaio sono in isolamento 34.875 (erano 18.391 il 3 gennaio, +90%) persone. In particolare:

  • 29.450 (erano 12.211) persone covid positive
  • 5.425 (erano 6.180) contatti stretti di casi accertati in quarantena.

Il calo del numero di contatti stretti in quarantena è dovuto in larga parte alle norme entrate in vigore il 31 dicembre scorso, che hanno introdotto la distinzione in base allo stato vaccinale del contatto stretto: in caso di contatto con un positivo e in assenza di sintomi, non è prevista la quarantena per le persone vaccinate con dose booster o con ciclo primario completato non oltre i 120 giorni precedenti o guarite da infezione da SARS-CoV-2 non oltre i 120 giorni precedenti. È invece previsto esclusivamente l’obbligo di indossare un dispositivo di protezione individuale di tipo FFP2 per 10 giorni dall’esposizione e l’auto-sorveglianza per 5 giorni: in caso di insorgenza di sintomi è necessario contattare il proprio medico o pediatra. Si coglie l’occasione per ricordare alle persone che ricevono l’esito positivo del tampone che è obbligatorio compilare il form di segnalazione inviato tramite SMS: ciò consente l’invio della lettera di inizio isolamento per la persona positiva e delle eventuali disposizioni di quarantena per i contatti stretti.

 

Alla luce dei dati in continuo aumento si sottolinea la necessità di continuare a mantenere le misure di prevenzione come utilizzo di mascherine, igiene delle mani e distanziamento sociale e di proseguire nelle attività di sorveglianza e di vaccinazione.

Oltre 12.500 persone controllate dalla Polizia ferroviaria durante le festività

Oltre 12.500 persone controllate dalla Polizia ferroviaria durante le festività12.518 persone controllate, 2 arrestati, 45 denunciati e 90 sanzioni amministrative elevate: questi i risultati conseguiti dalla Polizia ferroviaria nelle festività appena trascorse, grazie all’intensificazione dei servizi di controllo nelle stazioni e a bordo treno, anche in funzione del rispetto delle norme anti Covid. Le operazioni si sono svolte con regolarità e senza rilevare alcuna criticità.

Nel complesso sono stati 701 i servizi di pattuglia nelle stazioni e 55 quelli a bordo di 98 treni. 25 i servizi antiborseggio in abiti civili, potenziati per prevenire e contrastare reati come furti e truffe, solitamente in aumento nei periodi di festa anche in ragione del maggiore afflusso di passeggeri. 14 i minori non accompagnati rintracciati e restituiti alle famiglie o collocati in comunità.

 

# ora in onda #
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