La perdita di una persona cara ci colpisce sempre. A volte ci fa soffrire così tanto da alterare pesantemente la nostra vita. Una delle possibilità che abbiamo, per affrontare questi momenti, è quella di farlo insieme ad altre persone, non per dimenticare i nostri affetti ma per provare ad integrare la perdita nella nostra vita.
“Insieme nella sofferenza: fine vita e lutto nella vita di famiglia” è il titolo della conversazione con la dott.ssa Sarah Scandone ed il dott. Paolo Vacondio, prevista lunedì 29 novembre alle 20.45 presso la Sala riunioni Centro per le famiglie sede di Sassuolo.
Nel rispetto delle prescrizioni vigenti in materia di limitazione della pandemia,
sarà possibile partecipare alla serata in presenza per un massimo di 50 persone.
E’ necessario prenotarsi telefonicamente o via mail. Centro per le Famiglie – Sede di Sassuolo T. 0536 880680 mail: centroperlefamiglie.sassuolo@distrettoceramico.mo.it
“L’anticipo della vaccinazione con terza dose a distanza di 5 mesi dal completamento del ciclo vaccinale, anziché a 6 mesi, comporta una riorganizzazione dell’attività dei punti vaccinali e il reperimento di nuove disponibilità in agenda in un momento in cui le vaccinazioni stanno già interessando una fascia molto ampia di persone, ma l’Azienda sanitaria è già al lavoro per l’invio dei nuovi SMS alle persone che diventano eleggibili alla vaccinazione in base al nuovo criterio”. Lo ha precisato questa mattina il Direttore generale Ausl, Antonio Brambilla, nel corso del consueto collegamento con i giornalisti.
L’Azienda USL di Modena che aveva già lavorato per contattare via SMS tutte le persone eleggibili al 31 dicembre 2021, sta già recuperando e inserendo nei sistemi informatici la coorte di coloro per i quali i 5 mesi termineranno entro la fine dell’anno: si parla di un incremento di quasi 105mila cittadini che si aggiungono agli oltre 188mila già convocati o in corso di convocazione.
Per tutti quelli che hanno già ricevuto o riceveranno l’appuntamento per vaccinarsi dopo i 6 mesi dal completamento del ciclo primario, l’appuntamento rimane valido. Potranno però anticiparlo, in caso di necessità, ma ad una distanza di almeno 5 mesi dal completamento del ciclo, secondo le modalità indicate sotto e nell’ambito dei posti eventualmente disponibili.
Per tutti quelli che diventano ora eleggibili per via dell’anticipo, sarà comunque l’Ausl a inviare un SMS con l’appuntamento rispettando il nuovo intervallo di tempo.
“Si tratta di una situazione di grande complessità per l’intrecciarsi di molte categorie di persone tra prime, seconde e terze dosi – ha dichiarato Silvana Borsari responsabile della campagna anticovid – ma l’Ausl sta impegnando al massimo le proprie risorse per adeguarsi alle nuove indicazioni. Faccio appello anche al volontariato che ci ha tanto aiutato nei mesi scorsi. Se qualcuno ha un po’ di tempo da donare, si faccia avanti, collaboriamo tutti insieme in questo grande sforzo collettivo. Ricordo infine che purtroppo l’aumento dei contagi dimostra che il virus sta ancora circolando. È dunque importantissimo che chi non si è ancora vaccinato lo faccia al più presto. Per le prime dosi rimane infatti attivo l’accesso diretto negli orari indicati sul sito”.
Per agevolare l’accesso e la vaccinazione della popolazione, l’Ausl sta lavorando per la riapertura del Punto vaccinale di San Felice sul Panaro, che viene tuttora utilizzato per sedute dedicate di recupero di alcune vaccinazioni obbligatorie.
Le modalità per spostare l’appuntamento per la terza dose
È caldamente raccomandato mantenere l’appuntamento inviato dall’Ausl; solo per cause di forza maggiore è possibile cambiarlo su FSE, app ER Salute o per telefono allo 059 2025333 o 059 435333, rispettando l’intervallo minimo di 5 mesi (150 giorni) dal completamento del ciclo primario.
Per la disdetta di chi eventualmente avesse già ricevuto la terza dose o l’avesse prenotata nell’ambito di un’altra categoria, è possibile disdire su FSE, app ER Salute o alla pagina www.ausl.mo.it/disdetta-prenotazione.
Una panchina rossa per dire basta alla violenza sulle donne. E per non dimenticare le tante vittime di femminicidio. E’ quella che è stata inaugurata oggi, Giornata internazionale contro la violenza alle donne, a Bologna – presso il Giardino geologico Sandra Forni, in viale della Fiera, 8 – dall’assessora regionale alle Pari opportunità Barbara Lori e dalla presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti.
Nella stessa giornata, al tramonto, la Torre della Regione di Viale Aldo 52 si illuminerà di arancione, colore scelto nel 2017 dall’Onu per sensibilizzare su questo tema di crescente e drammatica attualità.
“Una panchina rossa ‘ferita’ che non solo ci racconta il dramma di donne che non ci sono più, ma diventa anche attraverso l’espressione artistica, l’emblema della battaglia contro ogni forma di violenza di genere – ha ricordato l’assessora Lori -. Questa Regione è impegnata a diffondere la cultura del rispetto e anche questa iniziativa può contribuire a richiamare l’attenzione dei cittadini su un tema di così dolorosa attualità. Un invito rivolto a tutte e tutti a condannare questo odioso fenomeno in ogni sua forma.”
“Una panchina rossa per dire ‘stop’ alla violenza sulle donne – ha aggiunto la presidente dell’assemblea legislativa Petitti – . È una delle iniziative che abbiamo fortemente sostenuto come Assemblea legislativa per tenere i riflettori accesi su un fenomeno che ogni anno in Italia miete decine e decine di vittime e che non accenna ad arrestarsi. Un simbolo per sensibilizzare e per non farci dimenticare quella che oggi è a tutti gli effetti una strage e ci rende responsabili della necessità di un pieno cambiamento culturale”.
Grazie all’intervento di Angelo Casieri – writer, scultore e pittore bolognese – una delle panchine presenti nell’area verde antistante una delle sedi della Regione Emilia-Romagna diventa così simbolo della lotta contro ogni forma di sopruso e discriminazione nei confronti delle donne.
Una lotta che la Regione sostiene attraverso molte iniziative concrete e che la panchina d’autore richiamerà in modo permanente all’interno di uno spazio pubblico, accessibile a tutta la cittadinanza.
Insieme all’assessora Lori e alla presidente dell’Assemblea alla cerimonia è intervenuto il presidente della Commissione regionale Parità Federico Amico.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione con il Quartiere San Donato – San Vitale del Comune di Bologna.
“Lanciamo un invito, un appello a tutti i cittadini: aiutateci nella campagna vaccinale”. A pochi giorni dall’entrata in vigore delle norme previste dal nuovo DPCM, che richiederanno uno sforzo aggiuntivo per la vaccinazione di una fascia sempre più ampia di cittadini modenesi, Silvana Borsari e Antonio Brambilla, rispettivamente Direttrice sanitaria e Direttore generale Ausl, si rivolgono alla popolazione modenese chiedendo di donare un po’ del proprio tempo alle attività che si svolgono ai Punti vaccinali. Non sono richieste competenze specifiche: è sufficiente essere maggiorenni e avere adempiuto all’obbligo scolastico per partecipare; la candidatura è inoltre rivolta a sanitari ed ex sanitari che invece potranno essere impiegati in ruoli connessi alla propria professionalità.
DI COSA C’E’ BISOGNO
Cittadini, anche non appartenenti ad associazioni di volontariato
Collaborano alla fase di accoglienza (rilevano la temperatura corporea all’ingresso, verificano il rispetto delle misure di prevenzione, forniscono indicazioni su dove andare e a chi rivolgersi), compilazione moduli (si accertano che le persone abbiano portato e compilato i documenti per la vaccinazione), attesa post vaccinale (controllo del tempo di permanenza)
Sanitari iscritti ad un ordine professionale (infermieri, medici, ostetriche, assistenti sanitari, ecc anche in pensione)
Possono vaccinare o partecipare alle procedure sanitarie all’interno del punto vaccinale
Persone che lavorano o hanno già lavorato in ruoli amministrativi presso un’azienda sanitaria
Possono occuparsi delle procedure amministrative all’interno del punto vaccinale
La disponibilità potrà essere offerta in maniera molto rapida, attraverso il form online alla pagina www.ausl.mo.it/volontari-covid, dove si potrà reperire il bando e tutte le informazioni utili per il completamento della procedura.
“Oggi c’è ancora tanto bisogno del volontariato, la cui presenza si era un po’ ridotta con il diminuire dell’attività nei punti vaccinali. Abbiamo davvero necessità di riaverli presenti insieme a noi, soprattutto in vista dell’aumento delle vaccinazioni e anche del periodo di vacanze natalizie. Rivolgo dunque un appello accorato – conclude Silvana Borsari – a offrire un po’ del proprio tempo, in quella che è ormai considerata la più ampia e capillare campagna vaccinale della storia, per aiutarci a mettere in sicurezza la nostra popolazione”.
Revisione delle piste e degli impianti sciistici, ma anche ripristini ambientali nei comprensori, nuove motoslitte e tappeti di risalita. Per una montagna sempre più sicura, ricca e attrattiva.
Ammontano complessivamente a oltre 3 milioni di euro i contributi concessi dalla Regione a Comuni, Unioni montane, imprenditori e gestori di impianti, per sostenere interventi di qualificazione delle stazioni invernali, del sistema sciistico e degli impianti a fune.
“Interveniamo per valorizzare ancora il potenziale della nostra montagna- sottolinea l’assessore regionale al Turismo e Commercio, Andrea Corsini- e fare in modo che rappresenti sempre più un richiamo per il turismo e il lavoro. Queste risorse, che servono a portare avanti il rinnovamento di impianti, piste, ad acquistare nuovi mezzi e attrezzature, vanno proprio in questa direzione. Perché investire sulla qualificazione ambientale e sportiva dell’Appennino bianco significa rendere il nostro sistema sciistico sempre più sicuro, ricco e attrattivo sia dal punto di vista turistico che occupazionale”.
La Giunta regionale, d’intesa con le Province interessate, ha infatti licenziato un pacchetto di risorse, nell’ambito della legge regionale 17/2002, per l’attivazione di piani stralcio concertati tra Regione e Province. In particolare, 1 milione 425mila euro di contributi per gli enti pubblici, 700mila euro per progetti privati e oltre 896mila euro per le spese di gestione e manutenzione sostenute dai gestori.
Tra gli interventi previsti ci sono anche i lavori di revisione della seggiovia ‘Sestola-Pian del Falco’ sul monte Cimone (Mo), delle sciovie sul monte Fumaiolo (Fc) e a Prato Grosso (Pr), gli interventi per la sicurezza sulle piste a Corno alle scale (Bo) e a Ventasso Collagna (Re) i lavori al nuovo impianto fune campo scuola ‘Valle Fonda’.
Beneficiari pubblici: 1 milione e 425mila euro per il biennio 2021-2022
I fondi sono così ripartiti: oltre 727mila euro per l’appennino modenese – di cui oltre 286 mila euro per interventi nel Comune di Montecreto, 366mila euro al Comune di Sestola, e 75mila euro al Comune di Pievelago – più di 315mila euro all’Unione montana Appennino Parma Est, quasi 312mila euro per la provincia di Reggio Emilia – di cui circa 38mila euro per il Comune di Ventasso e 274 mila euro al Comune di Villa Minozzo – e 70mila euro al Comune di Verghereto in provincia di Forlì-Cesena.
Beneficiari privati: 700mila euro nel 2021
I progetti di imprese private beneficiari dei contributi regionali sono 15, questa la ripartizione dei fondi per provincia: 140mila euro a Reggio Emilia, oltre 75mila euro alla Città metropolitana di Bologna, oltre 345mila euro per Modena e 139mila euro a Parma.
Spese di gestione impianti: 896mila euro per l’anno 2021
Per quanto riguarda la distribuzione per provincia delle risorse per sostenere le spese di gestione e manutenzione degli impianti 494mila euro vanno a Modena, quasi 138mila a Reggio Emilia, oltre 126mila a Bologna, 104 mila euro a Parma, 14mila a Piacenza e più di 18mila euro alla provincia di Forlì-Cesena.
È online da oggi, sul sito del Comune di Reggio Emilia, il video di animazione realizzato dall’Amministrazione comunale sulla Convenzione di Istanbul in occasione del 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Il filmato punta a raccontare in modo semplice e chiaro, ma allo stesso tempo con profondità e autenticità, cos’è la Convenzione di Istanbul e perché riguarda tutti e tutte: l’obiettivo è diffondere una maggiore consapevolezza sul ruolo che cittadine e cittadini possono avere nelle dimensioni individuale e collettiva, scegliendo da che parte stare e assumendosi una parte di responsabilità.
“Con sempre maggiore convinzione e forza – dice l’assessora alle Pari opportunità Annalisa Rabitti – continuiamo a parlare di come prevenire e contrastare la violenza maschile sulle donne Ma bisogna farlo imparando a riconoscere la violenza e imparando a nominarla. Abbiamo a disposizione degli strumenti di lettura che sono delle pietre miliari come la Convenzione di Istanbul e il nostro intento è stato quello di farla atterrare tra noi cittadini e cittadine per farci sentire tutti coinvolti e coinvolte nell’assumerci un pezzetto di responsabilità nel prevenire la violenza”
Il filmato è stato realizzato grazie al supporto volontario dell’agenzia di comunicazione Housatonic, il cui team è composto da facilitatori e designer che aiutano a semplificare la complessità integrando facilitazione, visualizzazione e progettazione, con l’obiettivo di rendere efficaci comunicazione e condivisione. Oltre alla collaborazione con il team creativo, che ha curato la direzione creativa e le animazioni, il video raccoglie il contributo delle socie, operatrici e volontarie dell’Associazione Nondasola, che dal 1997 gestisce il Centro Antiviolenza – Casa delle Donne, con la collaborazione di Reggio Città senza Barriere, Farmacia comunali riunite (Fcr) e Consorzio Oscar Romero. Prezioso è stato inoltre il ruolo avuto dai ragazzi e dalle ragazze del laboratorio Art Factory 33 – progetto che lavora con un gruppo di persone con fragilità appartenenti al progetto Strade, nuovo ambito socio-occupazionale a favore delle persone adulte con disabilità del Distretto di Reggio Emilia – attraverso dei workshop che hanno portato alla realizzazione dei disegni utilizzati nelle video animazione.
La Convenzione di Istanbul, ovvero la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, è il tratto internazionale vincolante di più ampia portata che affronta il tema della prevenzione e della lotta alla violenza contro le donne. Nata in occasione del Consiglio d’Europa nel 2011 ha come obiettivi prevenire la violenza, proteggere le donne vittime, perseguire penalmente i loro aggressori. Un vero e proprio punto di partenza per assumere il tema del rispetto dei diritti umani dal punto di vista giuridico, ma soprattutto culturale e politico.
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 449.672 casi di positività, 1.307 in più rispetto a ieri, su un totale di 34.339 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,8%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Il conteggio progressivo delle somministrazioni di vaccino effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/
Alle ore 13 sono state somministrate complessivamente 7.292.790dosi; sul totale sono 3.548.032 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi di richiamo sono 432.149. Sono 3.616.208 le persone vaccinate con almeno una dose, il 90% della popolazione vaccinabile. L’88,3% – 3.548.032 – ha invece completato il ciclo vaccinale con anche la seconda.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 514 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 417 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 506 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 40,4anni.
Sui 514 asintomatici, 261 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 8 con lo screening sierologico, 51 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 12 tramite i test pre-ricovero. Per 182 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 188 nuovi casi, seguita da Rimini (155), Modena (153) e Forlì (150); poi Ravenna (131), Ferrara (123), Cesena (120) e Reggio Emilia (119); quindi il Circondario Imolese (64), Parma (61) e infine Piacenza con 43 casi.
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 18.153 tamponi molecolari, per un totale di 6.523.467. A questi si aggiungono anche 16.186tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 298 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 418.966. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 16.962 (+998). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 16.325 (+984), il 96,2% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 11decessi: 2 in provincia di Modena (una donna di 95 e un uomo di 74 anni), 5 in provincia di Bologna (3 uomini di 96, 89 e 80 anni e 2 donne di 86 e 75 anni), 2 in provincia di Ravenna (una donna di 88 anni e un uomo di 71). Un decesso a Ferrara (una donna di 79 anni) e uno in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 87 anni).
In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.744.
Invariato, rispetto a ieri, il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (63); 574 quelli negli altri reparti Covid (+14).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 5 a Piacenza (invariato rispetto a ieri); 4 a Parma (invariato); 6 a Reggio Emilia (+1 rispetto a ieri); 5 a Modena (-1); 18 a Bologna (+1); 4 a Imola (-1); 8 a Ferrara (invariato); 7 a Ravenna (invariato);1 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (invariato); 2 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 27.365 a Piacenza (+43 rispetto a ieri, di cui 21 sintomatici), 33.860 a Parma (+61 di cui 25 sintomatici), 52.869 a Reggio Emilia (+119, di cui 88 sintomatici), 74.759 a Modena (+153, di cui 79 sintomatici), 93.896 a Bologna (+188, di cui 107 sintomatici), 14.739 casi a Imola (+64, di cui 46 sintomatici), 27.147 a Ferrara (+123, di cui 41 sintomatici), 36.950 a Ravenna (+131, di cui 90 sintomatici), 20.766 a Forlì (+150, di cui 120 sintomatici), 23.443 a Cesena (+120, di cui 73 sintomatici) e 43.878 a Rimini (+155, di cui 103 sintomatici).
Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi sono stati eliminati 3 casi positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.
È scomparso ieri, mercoledì 24 novembre, don Gino Pinelli. Aveva 92 anni e ne avrebbe compiuti 93 tra poche settimane. Lo ricordano nella preghiera l’arcivescovo Erio Castellucci e il presbiterio diocesano, unitamente ai familiari e alle comunità parrocchiali di Formigine e di Corlo.
Nato il 18 dicembre 1928 a Corlo di Formigine, don Gino Pinelli si formò nel Seminario di Milano e fu ordinato sacerdote a Ferrara il 26 marzo 1955. Nell’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio fu parroco di Gallumara dal 1956 al 1961, di Guarda Ferrarese dal 1961 al 1968 e di Cocomaro di Cona dal 1968 al 2007 (dal 1989 al 1993 guidò anche la parrocchia di Cocomaro di Focomorto). A 79 anni, dopo i 39 trascorsi a Cocomaro di Cona, fece rientro nella sua terra d’origine, prestando servizio come collaboratore parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo in Formigine fino alle ultime settimane, per 14 anni. Il 5 marzo 2018 è stato anche incardinato nell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola.
Per tutta la vita don Gino Pinelli ha mantenuto saldo il legame con la “sua” Corlo: era molto devoto alla Madonna della Neve, di cui la chiesa di Corlo è Santuario. Proprio in occasione della Sagra della Madonna della Neve del 2015 festeggiò i 60 anni di sacerdozio, presiedendo la concelebrazione eucaristica nella chiesa parrocchiale. Fu festeggiato per il 60° dell’ordinazione sacerdotale anche a Formigine, così come in occasione del suo 90° compleanno, nel 2018.
Le esequie avranno luogo domani, venerdì 26 novembre, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Formigine. La salma proseguirà, poi, per il cimitero di Corlo, dove sarà tumulata.
Durante l’ultimo controllo di routine al mercato settimanale del sabato in piazza Ravera a Formigine, sono state elevate da parte degli agenti di Polizia locale quattro sanzioni amministrative contro il regolamento mercatale: due riguardano la violazione del divieto di vendita di abiti usati, spacciati per nuovi; un’altra è di carattere igienico mentre l’ultima riguarda l’occupazione abusiva del posteggio. Ammontano a circa 160, dall’inizio dell’anno a oggi, i controlli di Polizia commerciale effettuati dagli agenti formiginesi.
“Attraverso il costante controllo da parte della Polizia locale – afferma l’assessore alle Attività produttive Corrado Bizzini – teniamo alta la qualità del nostro mercato e dei nostri esercizi commerciali, tutelando i consumatori. Per quanto riguarda gli operatori del settore del commercio su area pubblica, in particolare, in collaborazione con le Associazioni di categoria abbiamo realizzato e distribuito una guida utile per supportarli nella comprensione delle normative e dei regolamenti che riguardano questo ambito”.
È ancora troppo vivo il ricordo dell’omicidio di Elisa, Simonetta e dei piccoli Ismaele e Sami per poter scrivere di altro. Anzi, è doveroso non spegnere l’attenzione su questo ennesimo femminicidio che ha scosso l’intera città ma, soprattutto, ha segnato indissolubilmente la vita delle vittime superstiti (è notizia di questa mattina che, purtroppo, anche il nonno di Elisa è deceduto, ndr). Come cittadini, ci siamo chiesti se si fosse potuto evitare… Non abbiamo la risposta ma, come Città, possiamo fare in modo che si portino avanti azioni concrete per sostenere chi si dovesse trovare nella stessa situazione che stava vivendo Elisa.
E lo facciamo anche ricordando che oggi, 25 novembre, è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Questo è un problema reale e ormai centrale della nostra società.
Lo facciamo ricordando che il 1522 è il numero di telefono da chiamare se si è vittime di violenza domestica e non.
Lo facciamo ricordando che si può chiedere aiuto anche per strada, con un semplice gesto (tenendo la mano in alto con il pollice piegato nel palmo e piegando le altre dita verso il basso, intrappolando simbolicamente il pollice tra le dita).
Lo facciamo ricordando che si può ordinare una pizza margherita chiamando il 112, il poliziotto dall’altra parte del telefono capirà.
Invece noi cosa possiamo fare in concreto? Bene la raccolta fondi che la nostra Amministrazione ha aperto per dare un sostegno economico alla figlia di Elisa (Fondo di Solidarietà Città di Sassuolo – IT 27 T 02008 67019 000100984467 – causale: sostegno minore via Manin).
È notizia degli ultimi giorni che, a seguito dell’efferato delitto che ha toccato la nostra città, molte donne si sono rivolte al centro antiviolenza distrettuale; crediamo che le attività svolte da tale centro siano di grande rilevanza ai fini della prevenzione e riteniamo che debbano essere ulteriormente rafforzate per migliorarne sempre più l’efficacia e diffonderne la conoscenza sul territorio.
Vorremmo che venissero sviluppati progetti rivolti alla collettività, perché entrando in un negozio si possa trovare aiuto senza bisogno di usare parole esplicite.
Vorremmo progetti pensati per le nuove generazioni, perché già a scuola vengano educate al rispetto e all’ascolto dell’altro. Ci auguriamo che un giorno, quando incontreranno qualcuno in difficoltà, sappiano cogliere i segnali non verbali e dare il giusto consiglio.
Vorremmo progetti volti a promuovere le pari opportunità e contrastare le discriminazioni, iniziative di prevenzione per le donne a rischio di emarginazione. In questo modo costruiremo la coesione necessaria affinché il femminicidio non diventi più un argomento quotidiano di cronaca.
Nel nostro piccolo, in questa giornata così piena di significato, abbiamo promosso una campagna Social che vuole dare visibilità alle occasioni di supporto ma, soprattutto, sensibilizzare le persone perché riescano a cogliere il grido d’aiuto di una vittima. E da qui partiamo.
“In occasione del ‘Black Friday’, una moda importata dagli Stati Uniti che entrata nel nostro Paese già da alcuni anni, abbiamo fatto il punto sulla situazione dell’e-commerce delle aziende e delle vendite online – lo afferma Daniele Casolari, responsabile categorie Lapam -. Il nostro ufficio studi ha preso in esame i dati della Regione Emilia-Romagna per mettere in luce un fenomeno sempre più diffuso che però presenta anche zone d’ombra. Basti pensare alla tassazione per i giganti del web, che si configura come concorrenza sleale nei confronti dei negozianti. Ma – sottolinea Casolari – l’indagine evidenzia anche come le micro e piccole imprese artigiane e commerciali stiano sempre più utilizzando le nuove tecnologie per proporsi ai clienti”.
Boom e-commerce Il commercio elettronico ha visto una forte crescita durante il periodo di pandemia, in Italia tra settembre 2019 e settembre 2021 l’aumento è stato del 57,9%. I dati riferiti all’Ict nelle imprese con 10 addetti e più evidenziano che in Emilia-Romagna la quota di imprese che vendono tramite e-commerce è passato dal 15,8%, del 2019, al 17,2%, del 2020 (a fronte del 16,3% della media nazionale), a dimostrazione di una crescita costante che la pandemia ha accentuato.
Prodotti maggiormente acquistati on line dagli e-shopper emiliano-romagnoli L’ufficio studi Lapam ha anche evidenziato l’aumento In Emilia Romagna delle persone di 14 anni e più che hanno effettuato acquisti o ordini su internet: sono passate dal 38,4% del 2019 al 42,7% del 2020, determinando un incremento in termini assoluti di quasi 174 mila e-shopper, passando da un milione e 504 mila nel 2019 a un milione e 678 mila nel 2020. Secondo gli ultimi dati disponibili al 2019 in regione si acquistano maggiormente articoli per la casa, richiesti dal 43,3% del totale degli e-shoppers; seguono abiti e articoli sportivi con il 39,4%, pernottamenti per vacanze con il 31,2%, altre spese di viaggio per vacanze con il 28,2%, libri (inclusi e-book) con il 24,6%, biglietti per spettacoli con il 22,5%, attrezzature elettroniche con il 22,4%, prodotti alimentari con il 14%, servizi di telecomunicazione con il 10,4% e film e musica con il 9,3%. Confrontando queste quote con quelle rilevate a livello medio nazionale si osserva una propensione maggiore dei navigatori emiliano-romagnoli ad acquistare sul web articoli per la casa, biglietti per spettacoli, pernottamenti per vacanze, altre spese di viaggio per vacanze e videogiochi. Va inoltre avanzata un’altra considerazione: nella produzione dei due articoli più venduti sul web (abbigliamento e articoli per la casa) sono attive quote significative di micro e piccole imprese artigiane. L’ufficio studi Lapam stima che nel 2021 il valore dell’e-commerce per l’Emilia-Romagna si attesta a 5 miliardi e 386 milioni di euro.
Vendite su web accelerate dal virus per MPI e artigianato Nel corso dell’emergenza sanitaria le imprese artigiane e le micro e piccole imprese emiliano-romagnole hanno maggiormente ricorso al canale digitale per relazionarsi con clienti e fornitori. Secondo una survey di inizio anno dell’ufficio studi Lapam in regione, si riscontra che il 72,4% delle imprese intervistate ha implementato l’utilizzo di uno o più strumenti digitali tra i quali sito web, social network ed ecommerce. Rispetto al periodo pre-emergenza sono 17 mila in più le micro e piccole imprese emiliano-romagnole digitalizzate (+9,8 punti). Il 50,4% di queste imprese fa uso del sito web, il 39,6% utilizza i social network e il 12% fa vendite online. Quest’ultima quota pre pandemia si attestava al 9,5%, e a seguito della diffusione del virus e delle limitazioni è salita di 2,5 punti arrivando al 12%.
“Il Black Friday sta portando in generale ad anticipare gli acquisti natalizi come trend di consumo, un fenomeno che si sta consolidando in questi ultimi tempi – sottolinea e conclude il responsabile categorie Lapam Casolari -. A questo è importante aggiungere come sia necessaria una formazione continua da parte delle imprese per restare competitive su un mercato sempre più complesso”.
Andrea Corsini (Copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)
Un Patto per il trasporto pubblico regionale e locale, collegato al Patto per il Lavoro e per il Clima e che incentivi nel triennio 2022-2024 l’uso del mezzo collettivo verso l’obiettivo di neutralità climatica dell’Emilia-Romagna al 2030.
Il documento è stato presentato oggi dall’assessore regionale a Infrastrutture e Trasporti, Andrea Corsini, per essere condiviso e poi sottoscritto dalla Regione Emilia-Romagna e dai rappresentanti di istituzioni provinciali e comunali, Upi, Anci, Agenzie e Società Tpl, associazioni di categoria, imprese e utenti, sindacati generali regionali e di settore.
Tutti concordi nel ribadire la centralità del trasporto pubblico quale strumento flessibile e sicuro per muoversi per lavoro, studio e tempo libero e per garantire il diritto alla mobilità a tutti i cittadini.
“Il nuovo patto ha tre obiettivi fondamentali- afferma Corsini-. Il primo è sostenere con forza il ruolo del trasporto pubblico come mezzo vincente per migliorare la qualità dell’aria e per contribuire in maniera decisiva alla svolta ecologica dell’Emilia-Romagna. Il secondo è tutelare il lavoro di chi fino ad oggi, anche in piena pandemia, ha assicurato il servizio in tutta la regione. Il terzo è utilizzare ogni risorsa per rendere i mezzi collettivi o l’uso delle biciclette sempre più premianti rispetto all’utilizzo degli autoveicoli privati. Questo vuol dire- prosegue l’assessore- investire in treni e bus nuovi, creare infrastrutture più moderne e sicure, aumentare l’offerta del trasporto per collegare città, periferie e zone industriali. Traguardi ambiziosi che possiamo raggiungere con questo nuovo Patto, lavorando in squadra”.
Un capitolo importante del Patto riguarda la tutela del lavoro con la valorizzazione delle professionalità e la salvaguardia dei livelli occupazionali del personale impiegato nei servizi Tpl con attenzione per i nuovi affidamenti e i bandi di gara alle clausole e ai diritti a tutela della legalità, dei diritti dei lavoratori, della qualità del lavoro e all’applicazione puntuale del contratto collettivo nazionale di lavoro di settore (autoferrotranvieri – internavigatori – mobilità) anche nei casi di sub-affidamento.
Il nuovo Patto, forte degli investimenti per oltre 320 milioni di euro già approvati prima in Giunta e poi in Assemblea legislativa nell’Atto di indirizzo per il trasporto pubblico 2021-2023, prevede tra l’altro, l’elettrificazione delle linee ferroviarie e il sistema controllo marcia treno in tutte le linee, interventi di ricucitura urbana e la soppressione di molti passaggi a livello, oltre all’acquisto di 700 nuovi bus e il potenziamento della mobilità ciclabile ordinaria con 1.000 chilometri di nuovi percorsi per le due ruote e le tre Ciclovie nazionali Sole, Vento e Adriatica.
E ancora, ci sono i fondi per l’integrazione tariffaria – circa 35 milioni di euro per le misure Mi muovo anche in città, Mi muovo tutto treno, Grande (abbonamento gratuito under 14) e Salta su su (abbonamento gratuito per under 19 con ISEE familiare pari o inferiore a 30mila euro) – e la digitalizzazione – integrazione su smartphone dei servizi di trasporto non di linea e di servizi complementari quali ad esempio il pagamento della sosta.
Sulla A14 Bologna-Taranto, i lavori di pavimentazione sono terminati in anticipo rispetto alla pianificazione e pertanto è stata anticipata la riapertura della stazione di Castel San Pietro.
La suddetta sarà regolarmente aperta nella notte di giovedì 25 novembre e, di conseguenza, sarà aperta anche l’area di servizio “Sillaro est”, situata nel tratto compreso tra Castel San Pietro e Bologna San Lazzaro, in direzione di Bologna.
È stata superata la soglia dei 50.000 €, per un totale che sfiora i 54.000 €, nelle donazioni arrivate, fino alla giornata di ieri compresa, nel Fondo di Solidarietà Città di Sassuolo con causale “Sostegno Minore via Manin”.
Sono stati più di 500 i donatori, singoli cittadini, associazioni o aziende, che hanno deciso di dare il loro contributo con donazioni che vanno dai 5 ai 3000 €.
Proseguirà anche in questi giorni la raccolta fondi utilizzando il Fondo di Solidarietà Città di Sassuolo ha come Iban: IT 27 T 02008 67019 000100984467; la causale da indicare al momento del versamento è “Sostegno Minore via Manin”.
Al termine della manifestazione #liberedallaviolenza al Crogiolo Marazzi, sono stati premiati i vincitori del concorso, giunto alla sua terza edizione, riservato agli studenti delle scuole superiori.
Nella sezione testi, al primo posto si è classificato “Cosa vuol dire”, di Arianna Bastardi, 3D Liceo Formiggini, con la seguente motivazione: Arianna ha creato un testo incisivo, ben costruito, che fa un sapiente uso della rima. L’interrogativo di fondo parla a tutti i lettori e le lettrici, ponendoci di fronte al significato profondo che le nostre relazioni hanno.
Al secondo posto si è classificato “Apri le ali” di Matteo Savalli, classe 5° Isituto E. Morante con la seguente motivazione: Matteo ha espresso in immagini poetiche essenziali, di forte intensità emotiva e con un buon uso della metafora l’empowerment femminile, la conquista della consapevolezza di sé e del controllo sulle proprie scelte, decisioni e azioni, condizione imprescindibile, sia nell’ambito delle relazioni personali sia in quello della vita politica e sociale, della liberazione di ogni donna dalla violenza e dalla discriminazione.
Al terzo posto si è classificato “La mia Matilde”, di Luca Bursi classe 2AES , Istituto Formiggini con la seguente motivazione: ha trattato il tema con una capacità di immedesimazione inedita e coraggiosa, mettendosi dalla parte dell’aggressore per smascherare quelli che sono i meccanismi di autogiustificazione di chi commette violenza.
Nella sezione audio/video, invece, il vincitore è stato il video di Chiavacci Matteo, classe 4B IIS Volta: un breve manifesto poetico per ribadire il no alla violenza sulle donne.
Da lunedì 29 novembre 2021 inizieranno i lavori di posa dei dissuasori mobili in via Vittorio Veneto, su entrambi gli ingressi (sia intersezione con via S. Caterina, che intersezione con via Marconi). Tali interventi dureranno circa una settimana.
Per permettere l’esecuzione della posa, la viabilità sarà modificata come di seguito:
divieto di transito in entrambe le direzioni nell’intero tratto stradale per autobus e pullman scolastici,
divieto di transito a tutti i mezzi sulla corsia riservata in direzione da Sassuolo a Maranello;
divieto di transito nel tratto tra Via S. Caterina e Via Avanzini a tutti i mezzi in direzione da Maranello a Sassuolo con, deviazione su Via Malmusi – Via Avanzini;
restringimento carreggiata di via V. Veneto in prossimità di Via Marconi.
Sarà la scrittrice Michela Murgia a chiudere il programma di iniziative contro la violenza sulle donne a Formigine, sabato 27 novembre alle 17 presso l’Auditorium Spira mirabilis (via Pagani 25).
Michela Murgia presenterà il libro, edito quest’anno da Einaudi, “Stai zitta”: una denuncia del maschilismo insito nel linguaggio di tutti i giorni. Questo libro è uno strumento che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo. Ha un’ambizione: che tra dieci anni una ragazza o un ragazzo, trovandolo su una bancarella, possa pensare sorridendo che per fortuna queste frasi non le dice piú nessuno!
Michela Murgia è scrittrice e conduttrice di successo. Nel 2009 ha pubblicato, sempre per Einaudi, “Accabadora”: romanzo ambientato nella “sua” Sardegna, con cui vince numerosi premi, tra cui il Premio Campiello nel 2010.
L’evento è gratuito, con prenotazione consigliata sul sito Eventbrite.
Quest’oggi, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, come ulteriore azione contro la discriminazione nei confronti delle donne, la Giunta comunale aderirà al “Patto dei Comuni per la parità e contro la violenza di genere”, promosso da ANCI.
“Due per due – Due autori per due libri” è la rassegna proposta dal Comune di Maranello dedicata agli autori locali. Primo appuntamento sabato 27 novembre alle ore 16.30 al Mabic con la presentazione del libro “Fragile come una roccia” di Stefania Romualdo (Europa Edizioni, 2021). L’incontro successivo sarà sabato 11 dicembre con la presentazione del libro “Andèr a vagg. Racconti e personaggi di Torre Maina” di Giulio Cesare Bertani (Edizioni Artestampa, 2020).
Venerdì 26 novembre alle 18.30 alla Biblioteca Mabic è in programma “Ferite a morte”, reading con musica dal vivo proposto dall’Associazione Yawp Passioni in Movimento in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Un reading drammatizzato con accompagnamento musicale basato sui monologhi di “Ferite a morte” di Serena Dandini, per denunciare come i cosiddetti “delitti passionali” non siano altro che morti annunciate, sentenze eseguite sotto gli occhi di una società ancora incapace di riconoscere davvero come dietro a un “improvviso raptus di follia” ci siano violenze durate spesso una vita intera. Nel reading, a parlare sono le donne vittime di violenza: mogli, ex mogli, sorelle, figlie, fidanzate, ex fidanzate, tutte uccise da un uomo “vicino”: di casa, di scrivania, di letto, di cuore. Durante la serata sarà presentato anche il contest letterario “Women”. L’ingresso è consentito alle persone in possesso di certificazione verde (Green Pass).
79 nuovi accessi di cui: 33 da Sassuolo, 9 da Fiorano, 15 da Formigine, 17 da Maranello, 2 da Prignano, 1 da Montefiorino e 21 da fuori distretto.
Sono questi i numeri del 2020 del Centro Anti violenza del Distretto Ceramico presentati, questa mattina, al Crogiolo Marazzi nel corso dell’evento “Libere dalla violenza”, organizzato dall’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Una giornata che è iniziata alle ore 9 con la marcia silenziosa che ha raccolto numerose classi degli istituti superiori cittadini e che, da piazzale Porrino, ha condotto tutti al Crogiolo con tappa in piazza Garibaldi dove è stata collocata l’istallazione che ricorda l’importanza della giornata.
In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, i Comuni del Distretto Ceramico hanno infatti proposto una serie di iniziative rivolte a tutta la cittadinanza, con l’obiettivo di sensibilizzare su un tema drammaticamente attuale. Gli eventi, in programma fino al 29 novembre a Fiorano Modenese, Formigine,
Maranello e Sassuolo, tra incontri pubblici, proiezioni di film, spettacoli e attività per gli studenti e i giovani, sono caratterizzati anche dalla illuminazione di rosso – colore simbolo della campagna – di monumenti ed edifici, e alcune piazze e luoghi pubblici ospiteranno installazioni a tema.
Accolti al Crogiolo Marazzi dall’intervento musicale degli studenti della Scuola di Musica Olinto Pistoni e dalle performance degli attori di Sted, i partecipanti all’evento hanno ascoltato i saluti del Vicesindaco di Sassuolo Camilla Nizzoli, del Sindaco di Formigine Maria Costi, del Vicesindaco di Maranello Mariaelena Mililli e di Maria Luisa Cuoghi, consigliere delegato alle Pari Opportunità del Comune di Fiorano Modenese.
A seguire l’intervento del Vice Questore Aggiunto Fabio Pecoraro e del Sostituto Commissario Ivana Decimo, responsabile della III Sezione “Reati contro la Persona” della Squadra Mobile di Modena.
Al termine la premiazione dei vincitori del concorso #liberedallaviolenza riservato agli studenti degli istituti superiori.
Fuori Campo 11 torna nella sua città in occasione della quinta edizione di “SportivaMente”, il festival inclusivo che attraverso le storie di campioni paralimpici vuole unire sport e solidarietà.
Giovedì 2 dicembre si inizierà in ricordo di Stefano Lugli con il I° Memorial “La Lilli”, incontro amichevole di calcio tra la squadra della Mutina CDR e la Nazionale Italiana di Calcio Sordi. L’incontro avverrà alle ore 19:30 presso il Campo Sportivo Madonnina 1970 a Modena.
Venerdì 3 dicembre si proseguirà alle ore 10:00 presso il Palapaganelli insieme all’allenatore e Cavaliere della Repubblica Italiana Igor Trocchia e alla Nazionale Italiana Calcio Sordi; questa sarà l’occasione per assistere all’intervista condotta dal giornalista di Sky Sport Marco Nosotti in merito al libro “Un calcio al razzismo” realizzato dallo stesso Trocchia.
Sabato 4 dicembre alle ore 10:00 presso lo spazio Crogiolo Marazzi si riprenderà con Assunta Legnante, pesista e discobola italiana vincitrice di due argenti alle Paralimpiadi di Tokyo 2020; Assunta sarà intervistata dal giornalista di Rai Sport Jacopo Volpi.
Alle 17:00 presso Vetriceramici S.r.l. sarà il momento di Arjola Trimi, nuotatrice italiana, Nicoletta Tinti, ex ginnasta italiana e Sergio Santinelli, fotografo, intervistati dalla giornalista di TRC Maria Cristina Martinelli in merito al progetto “Diverrai diamante”, quaranta donne che si raccontano attraverso la fotografia.
Domenica 5 il Festival vedrà le battute finali con “Mens sana in corpore sano: la sfida educativa del terzo millennio”, in merito al pro-Muovere ben-Essere come stile di vita; l’incontro sarà moderato da Barbara Fontanesi e vedrà protagoniste Gabriella Landini Saba, scrittrice e psicanalista e Luisa Piarulli, pedagogista.
L’evento è realizzato in collaborazione con CSI comitato di Modena ed è valido come credito formativo per allenatori, dirigenti, educatori sportivi ed operatori sportivi della disabilità.
La kermesse si concluderà con la Yellow Run 2021 con partenza alle 15:00 dal piazzale della Rosa.
Madrine della manifestazione saranno le campionesse Rita Cuccuru, Cecilia Camellini ed Asia Santarsiero.
Tutti gli eventi (eccetto la Yellow Run che prevede un’iscrizione) sono ad ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria su info@fuoricampo11.it
Gli eventi in presenza al chiuso si terranno nel rigoroso rispetto delle regole previste dalle normative anti Covid 19. A garanzia di tutti e nel rispetto delle norme, per accedere sarà necessario esibire il green pass o l’esito negativo di un tampone.
Gli eventi verranno trasmessi anche in diretta Facebook e Youtube sui canali ufficiali di Fuori Campo 11.
Per maggiori informazioni in merito alla Yellow Run, consultare il sito www.yellowrun.net o scrivere a yellowrun@fuoricampo11.it