Terza dose di vaccino per i cittadini già dopo 5 mesi dal completamento del ciclo primario e non più, come previsto fino ad oggi, dopo sei.
La Regione Emilia-Romagna recepisce le indicazioni del ministero della Salute e trasmette alle Aziende sanitarie le indicazioni operative per mettere a punto la macchina organizzativa.
L’anticipo della terza dose vale per tutti, compreso chi ha ricevuto (in un’unica dose) il vaccino Johnson & Johnson. In questo caso, la dose di richiamo sarà quindi la seconda, e non la terza.
Indipendentemente dal vaccino utilizzato per il primo ciclo, per il richiamo saranno sempreutilizzati vaccini a m-RNA, cioè Comirnaty di Pfizer/BioNTech o Spikevax di Moderna.
L’organizzazione
Sul fronte organizzativo, in Emilia-Romagna le Aziende sanitarie invieranno un SMS contenente la data, l’orario e il luogo di prenotazione della seduta vaccinale. Rimangono contestualmente attive per i cittadini le possibilità di prenotare anche attraverso i Cup e il Fascicolo sanitario elettronico.
Il messaggio (SMS) indicherà anche come richiedere il cambio o la disdetta della prenotazione fatta: inviato con congruo anticipo, permetterà in questo modo il riutilizzo di sedute lasciate libere, nel rispetto ovviamente dell’intervallo temporale dei 150 giorni dal completamento del ciclo.
Le prenotazioni per la terza dose in Emilia-Romagna sono aperte per tutti i cittadini con 40 e più anni e per chi, a prescindere dall’età, sia stato vaccinato con Johnson & Johnson. Prenotazioni aperte, a prescindere dall’età, anche per tutto il personale sanitario, sempre nel rispetto dei tempi previsti.
Per tutti, la condizione per prenotarsi è di essere in prossimità della scadenza del periodo di almeno 5 mesi dal completamento del ciclo primario.
Dose di richiamo alle persone con alta fragilità e a maggior rischio di esclusione sociale
Nella comunicazione inviata alle Aziende sanitarie, la Regione le invita ad accelerare la somministrazione della terza dose per gli ospiti e gli operatori delle case residenze per anziani e nelle residenze sanitarie assistenziali, senza dimenticare chi è in assistenza domiciliare o è impossibilitato a muoversi da casa.
Andranno sensibilizzati anche gli stranieri non iscritti al Servizio sanitario Nazionale e le persone più fragili e maggiormente a rischio di esclusione sociale. Per loro occorrerà, se necessario, coinvolgere associazioni, servizi assistenziali territoriali, enti locali con l’obiettivo di garantire l’efficacia dell’offerta vaccinale.
Il Questore di Modena Silvia Burdese ha fatto visita al Commissariato di P.S. di Sassuolo, dove ha incontrato il personale in servizio presso la struttura di Polizia, ringraziandolo per la professionalità, l’umanità e l’impegno profusi ogni giorno, spesso in situazioni molto complesse.
Unitamente al Dirigente vice questore aggiunto Fabio Pecoraro, dopo un sopralluogo in centro e in diverse zone della città, è stato fatto un punto sulla situazione della sicurezza del nostro comune, definendo obiettivi, priorità e strategie d’azione per una più efficace attività di prevenzione e repressione dei reati.
Nel bilancio delle attività tracciato da inizio anno, il Questore ha potuto apprezzare risultati operativi importanti: 7395 le persone controllate, di cui 105 denunciate a piede libero e 12 in stato di arresto, 537 gli interventi effettuati dalle Volanti e 252 i controlli amministrativi esperiti.
Gli sportelli del Commissariato hanno trattato direttamente 1110 pratiche per il rilascio di passaporti, 353 per il rilascio/rinnovo di porto di fucile e 1572 in materia di immigrazione.
In esito all’incontro è stata concordata, tra l’altro, una intensificazione dei controlli straordinari del territorio con il concorso delle altre Forze di Polizia e della Polizia Locale.
Proprio nel pomeriggio di ieri, è stato organizzato a Sassuolo l’ultimo servizio anticrimine. Il dispositivo deputato a tale attività, costituito da personale del Commissariato di P.S. e del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato di Reggio Emilia con il concorso della Guardia di Finanza e della Polizia Locale, ha effettuato controlli in diverse aree del centro cittadino. Quattro esercizi pubblici sono stati interessati da verifiche, estese agli avventori, sia di carattere amministrativo che relative al rispetto delle misure di contenimento della diffusione del Covid-19.
Il Reparto Prevenzione Crimine ha predisposto anche posti di controllo lungo le principali arterie stradali, in entrata ed uscita dal comune. 102 le persone identificate, di cui 14 di nazionalità straniera, e 56 i veicoli controllati complessivamente.
Domani 25 novembre, “Giornata internazionale contro la violenza di genere”, anche il Commissariato parteciperà alle iniziative promosse dal mondo della scuola insieme al Comune di Sassuolo.
Oggi i casi positivi al Coronavirus sono 1.058 in più rispetto a ieri, su un totale di 36.505 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 2,9%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Il conteggio progressivo delle somministrazioni di vaccino effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/
Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 7.269.377dosi; sul totale sono 3.545.230 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi sono 415.678.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 398 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 385 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 443 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 40,5anni.
Sui 398 asintomatici, 219 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 12 con lo screening sierologico, 44 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 4 tramite i test pre-ricovero. Per 119 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Rimini con 183 nuovi casi, seguita da Bologna e Ravenna (entrambe con 180 casi) e Forlì (120); poi Reggio Emilia e Cesena (82 casi ciascuna) e Ferrara (78); quindi il Circondario Imolese (51), Modena (44), Piacenza (32), e infine Parma con 26 casi.
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 21.851tamponi molecolari, per un totale di 6.505.314. A questi si aggiungono anche 14.654tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 466 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 418.668. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 15.967 (+578). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 15.344 (+571), il 96% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano quattordicidecessi: uno in provincia di Piacenza (una donna di 84 anni), due nella provincia di Parma (entrambi uomini, di 60 e 83 anni); tre nella provincia di Modena (due donne, rispettivamente di 89 e 91 anni, e un uomo di 73 anni); cinque in provincia di Bologna (tre donne di 76, 91, 94 anni, e due uomini di 73 e 85 anni); tre nella provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 86 anni, deceduto nel forlivese, e due donne di 85 e 96 anni decedute nel cesenate). Non si registrano decessi nelle altre province.
In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.733.
Invariato, rispetto a ieri, il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (63); 560 quelli negli altri reparti Covid (+7).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 5 a Piacenza (-1); 4 a Parma (-1); 5 a Reggio Emilia (+1 rispetto a ieri); 6 a Modena (numero invariato rispetto a ieri); 17 a Bologna (invariato); 5 a Imola (invariato); 8 a Ferrara (invariato); 7 a Ravenna (invariato);1 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (invariato); 2 a Rimini (+1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 27.322 a Piacenza (+32 rispetto a ieri, di cui 19 sintomatici), 33.799 a Parma (+26 di cui 10 sintomatici), 52.750 a Reggio Emilia (+82, di cui 73 sintomatici), 74.606 a Modena (+44, di cui 24 sintomatici), 93.711 a Bologna (+180, di cui 74 sintomatici), 14.675 casi a Imola (+51, di cui 28 sintomatici), 27.024 a Ferrara (+78, di cui 45 sintomatici), 36.819 a Ravenna (+180, di cui 112 sintomatici), 20.616 a Forlì (+120, di cui 92 sintomatici), 23.323 a Cesena (+82, di cui 58 sintomatici) e 43.723 a Rimini (+183, di cui 125 sintomatici).
Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi sono stati eliminati 2 casi positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.
Allo scopo di aiutare la figlia undicenne di Elisa Mulas, tramite il fondo che ha istituito il Comune, domattina il Circolo Culturale Artemisia effettuerà una vendita speciale di ciclamini in piazza Garibaldi (piazza Piccola). Si potrà accedere da via Cesare Battisti o da via Mazzini.
Il Circolo Artemisia ringrazia quanti vorranno contribuire con l’acquisto.
Fabio Bertoia è stato confermato segretario generale della Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale, il sindacato dei dipendenti pubblici che tra Modena e Reggio conta 4.700 iscritti. Completano la segreteria Wiliana Vignali e Gennaro Ferrara. Sono stati eletti dai delegati intervenuti al congresso della Cisl Fp, celebrato ieri a Rubiera.
«La pandemia ha confermato la centralità dei servizi pubblici per la tenuta del nostro Paese, non solo dal punto di vista sanitario – dichiara Bertoia – È auspicabile un cambiamento e ringiovanimento della pubblica amministrazione, che dovrà utilizzare al meglio le risorse del Pnrr. Compito del sindacato è favorire e accompagnare le innovazioni, facendosi sempre più prossimo ai lavoratori. Tra Modena e Reggio siamo presenti in oltre 200 aziende ed enti pubblici. Investiamo molto nella formazione affinché i nostri operatori e delegati – conclude il segretario generale della Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale – siano sempre più competenti e in grado di soddisfare i bisogni dei dipendenti pubblici modenesi e reggiani».
Più fragili e isolate. Più esposte alla violenza specialmente in ambito familiare e, allo stesso tempo più in difficoltà nell’accedere ai servizi presenti sul territorio a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. Una pandemia che continua a pesare sulle donne e anche per questo occorre non abbassare la guardia.
Più complicato dunque recarsi fisicamente ai centri, che comunque hanno continuato a garantire i propri servizi, attraverso strumenti nuovi come app, social network e profili anonimi per avvicinarsi con discrezione e delicatezza. Lo conferma il Rapporto 2021 dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere presentato oggi in Regione in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne.
Se da un lato cala il numerodelle donne che nel 2020 ha preso contatto con un Centro antiviolenza: 4.614 nel 2020, contro le 5.662 del 2019 (- 18,5%); dall’altro aumenta quello delle chiamate al numero verde antiviolenza1522 : 1.606 contro le 1.125 del 2019 (+43%).
Un dato quest’ultimo che di fatto raddoppia, considerando solo le telefonate da parte di vittime di violenza e stalking: 913 rispetto alle 491 dell’anno precedente (+86%).
E le prime anticipazioni relative all’anno in corso confermano il trend in crescita: 520 telefonate da vittime di violenza o stalking nel primo semestre 2021 contro le 462 dello stesso periodo del 2020 (+13%). E +107% rispetto al 2019.
Una fotografia che è stata fornita oggi a Bologna in occasione della presentazione del Rapporto 2021 dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere presentato dall’assessora regionale alle Pari Opportunità Barbara Lori e dalla presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti.
“I femminicidi che hanno segnato questi ultimi giorni ci hanno sconvolti, ma il dolore non basta. La Regione conferma e rafforza il proprio impegno con azioni concrete per combattere la violenza contro le donne – afferma l’assessora regionale alle Pari opportunità Barbara Lori-. Per sostenerle non solo nel momento della paura, ma anche in quello della ripresa. Tutto attraverso percorsi condivisi e strumenti nuovi. Come quelli tecnologici che hanno permesso alle vittime vie alternative per chiedere aiuto durante una pandemia che ha pesato soprattutto su di loro. Proprio recentemente abbiamo approvato il Piano Triennale per il contrasto alla violenza di genere, costruito in collaborazione con una rete solida e diffusa che vede tra i protagonisti centri antiviolenza e case rifugio, enti locali, forze dell’ordine e servizi regionali. Sono avviati 125 progetti nell’ambito dei due bandi promossi dall’Assessorato per la diffusione della cultura di genere anche a partire dalle scuole e del mondo del lavoro. Proprio partendo dai giovani abbiamo pensato a una campagna contro la violenza che possa parlare a tutti, per riconoscere le forme di violenza. Tutto questo per una presa di coscienza collettiva, primo passo essenziale per un cambiamento necessario”.
“Per aiutare e sostenere le donne vittime di violenza, a fronte di un fenomeno che continua a dilagare, il nostro impegno come Regione deve essere quello di continuare a investire sulla nostra rete territoriale di ascolto e accoglienza – ha sottolineato la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti -. Informazione, sensibilizzazione e prevenzione sono aspetti sui quali riprendere al più presto il filo, tenendo conto delle difficoltà generate dalla pandemia. Da qui dobbiamo ripartire: affrontare le criticità come una sfida, ripensare attività e modalità di interazione, potenziare la comunicazione. Ringrazio il personale delle strutture dedicate per tutto il supporto che hanno continuato a garantire anche in una fase delicata come quella dell’emergenza sanitaria. È grazie a loro se la nostra rete territoriale continua a funzionare e a confermarsi un’eccellenza. Fondamentale anche il lavoro dell’Osservatorio che ogni anno ci fornisce un quadro attento e puntuale sull’evolversi del fenomeno, indicandoci così come adeguare e perfezionare i nostri interventi”.
E domani, Giornata internazionale contro la violenza alle donne, per non dimenticare le tante vittime di femminicidio, Lori e Petitti inaugureranno alle ore 13 presso il Giardino geologico Sandra Forni a Bologna (viale della Fiera 8) una panchina rossa, opera del writer e pittore bolognese Angelo Casieri.
L’incontro con i giornalisti è stato anche l’occasione per fare il punto sulle politiche di prevenzione e contrasto promosse dalla Regione, con oltre 10 milioni di euro stanziati nel periodo 2017-2020. E per presentare la campagna di comunicazione istituzionale promossa dall’Assessorato alle Pari Opportunità in corso per tutto il mese di novembre nelle città dell’Emilia-Romagna per sensibilizzare su un tema di crescente e drammatico impatto sociale, ma anche per far conoscere le opportunità di sostegno presenti sul territorio.
Anche gli altri dati del Rapporto – da quelli di accesso al Pronto soccorso, a quelli sugli ingressi nei Centri antiviolenza e nelle Case rifugio, tutti in flessione nel 2020 rispetto al 2019 – confermano la condizione di solitudine vissuta da molte donne nei mesi più duri della pandemia e la conseguente impossibilità di accedere ad un percorso di aiuto.
In controtendenza – ma con una spiegazione che può essere rintracciata nei possibili sconti di pena previsti dalla cosiddetta legge “Codice Rosso” (la n. 69/2019 sulla violenza domestica e di genere) – i dati sugli uomini maltrattanti: 409 quelli che sono stati seguiti in uno dei 16 Centri attivi in Emilia-Romagna: + 10,5% rispetto al 2019.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Cristina Magnani, del Coordinamento Centri Antiviolenza, e Giovanna Casciola coordinatrice area antiviolenza e differenze di genere dell’Associazione MondoDonna onlus.
Gli accessi ai Centri antiviolenza e Case Rifugio
Pur nella difficoltà della pandemia i centri presenti sul territorio hanno continuato a operare. La conferma arriva dai 4.614 contatti ricevuti e dal numero di donne che sono state accolte in uno dei 22 Centri antiviolenza presenti in Emilia-Romagna: 2.335 nel 2020 contro le 2.724 nel 2019 (- 14,3%). A ulteriore conferma che centri e case rifugio rimangono interlocutori privilegiati per le vittime.
Una situazione analoga per le 44 Case Rifugio che l’anno passato hanno potuto ospitare 301 donne contro le 351 del 2019 (- 14% ). In calo anche il numero dei figli accolti: 336 contro i 384 del 2019 (-12,5%).
Il telefono è dunque stato, in molti casi, il modo più diretto per stabilire un contatto con il mondo esterno.
Le telefonate al 1522
I dati mostrano dunque una tendenza alla crescita delle chiamate al numero verde anti violenza gratuito e attivo 24 ore su 24. Anche nel 2021, al netto del picco di massima richiesta rilevato durante il secondo trimestre 2020: nei primi sei mesi di quest’anno le chiamate al 1522 sono state 802 che, seppur inferiori alle 978 del primo semestre 2020 (-18%), crescono del +42% rispetto alle 564 dei primi sei mesi del 2019. Tra queste, 659 sono stati primi contatti (-21% rispetto al primo semestre 2020, +53% rispetto al 2019) e appunto 520 le chiamate da vittime di violenza o stalking (+13% rispetto al primo semestre 2020, +107% rispetto al 2019).
Gli accessi al pronto soccorso
Nel 2020 sono state 3.081 le donne con almeno un accesso al Pronto soccorso per potenziale causa violenta (4.372 nel 2019, – 30%).
Allargando lo sguardo, nel triennio 2018-2020 sono state 1.919 le donne il cui ricorso ai Servizi di emergenza-urgenza si è concluso con una diagnosi di violenza. Ma se nel periodo 2018-2019 si osservavano circa 60 accessi al mese con diagnosi di violenza, nel 2020 la media è scesa a 40. Un andamento chiaramente influenzato dai picchi pandemici, con un minimo di 17 diagnosi di violenza nel mese di aprile e una ripresa (48) nel mese di maggio.
Da evidenziare come le donne con almeno una diagnosi di violenza si siano recate al Ps in media quattro volte nel triennio contro le due della popolazione femminile considerata nel suo complesso.
I dati per provincia
Anche a livello provinciale si è registrata nel 2020 una diminuzione delle donne che hanno preso contatto con un Centro antiviolenza. Le riduzioni più marcate – a fronte di un -18,5% a livello regionale – si sono evidenziate in provincia di Bologna dove sono in funzione 6 Centri antiviolenza (-33%), in provincia di Piacenza (1 Centro antiviolenza, – 21,3%) e in quella di Ferrara (1 Cav, – 11,2%). In controtendenza la provincia di Parma (1 Centro): + 6,6%. Tra 2019 e 2020 il numero dei Centri antiviolenza in Emilia-Romagna è passato da 21 a 22 grazie a una nuova struttura aperta in provincia di Rimini.
Analogamente per quanto riguarda le donne accolte in una Casa rifugio, con punte del – 37% in provincia di Parma (4 Case rifugio), -29,4% a Piacenza (2 Case rifugio), – 23,1% a Modena (5 Case rifugio), a fronte di un calo medio regionale del 14,2%. In crescita solo le province di Ferrara (2 Case rifugio) e Rimini (6 Case rifugio), rispettivamente + 5,3% e +3,1%. Nel 2020 il numero delle Case rifugio in Emilia-Romagna è di 44 contro le 41 del 2019, grazie a due nuove aperture a Bologna e una a Rimini.
L’impegno della Regione
Contrasto alla violenza e alle discriminazioni di genere; promozione delle opportunità lavorative e dei percorsi di carriera; sostegno ai progetti di welfare. Un impegno da parte della Regione che nel triennio 2017-2020 si è tradotto in oltre 10 milioni di euro (ripartiti al 50% tra finanziamenti regionali e statali), per sostenere iniziative sul territorio.
In particolare 3,8 milioni sono andati a sostenere il funzionamento dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio; 600mila euro all’istituzione di nuovi centri, case e sportelli; 640mila euro hanno permesso di sostenere 16 progetti per la prima annualità del bando per l’autonomia abitativa. E ancora: oltre 4 milioni di euro hanno permesso di avviare 211 progetti di promozione della cultura della parità tra la cittadinanza a partire dalle nuove generazioni e migliorare la presa in carico delle donne vittime di violenza. Mentre 1 milione di euro ha finanziato 42 progetti per favorire l’accesso al lavoro.
Si apre questo weekend la stagione natalizia formiginese, che riporterà sul territorio alcune delle iniziative più attese e amate dalla cittadinanza. Per l’occasione il centro storico si vestirà a festa, con l’accensione delle luminarie del Castello e l’installazione in piazza del maestoso abete rosso proveniente dal Parco Regionale dell’Alto Appennino Modenese (Parco del Frignano), ricavato nell’ambito di un intervento di miglioramento forestale svolto dalla Coop. Acque Chiare di Sant’Anna Pelago.
Come da tradizione, ad inaugurare il calendario di eventi nelle festività natalizie sarà il mercatino dell’artigianato “Mercanti al Castello”, a cura di “A spasso tra le rose”, che quest’anno abbandonerà la location del Castello in favore di una speciale edizione all’aperto, nel rispetto della normativa vigente anti-Covid.
Saranno oltre 50 gli espositori – artigiani e creativi provenienti da tutta Italia – ospitati sabato 27 e domenica 28 dalle ore 10 alle 19 in piazza Calcagnini, in un allestimento dedicato alle eccellenze dell’handmade e a imperdibili specialità enogastronomiche.
Per i cittadini, un’occasione per pregustare l’atmosfera natalizia in attesa delle numerose iniziative promosse dal Comune, sostenendo allo stesso tempo l’artigianato locale e nazionale tramite l’acquisto di prodotti unici realizzati a mano.
Si svolgerà lunedì prossimo, 29 novembre, la nuova seduta del Consiglio Comunale di Sassuolo a partire dalle ore 20 nella Sala delle Adunanze Consiliari in via Pretorio 18, con 11 punti all’ordine del giorno di cui 4 interrogazioni.
Si inizierà con l’interrogazione a firma consigliere Claudia Severi (Forza Italia), avente ad oggetto “Riasfaltatura strade e in particolare via Pretorio e viale XX Settembre”. La seconda interrogazione presentata è a firma di Maria Savigni, capogruppo del Partito Democratico, avente ad oggetto “Ripristino servizio distributori d’acqua”, per poi proseguire con quella, presentata sempre dal capogruppo del Partito Democratico, avente ad oggetto: “Progetti di qualificazione scolastica”.
Chiuderà le interrogazioni quella presentata da Maria Savigni ed altri del Partito Democratico avente ad oggetto “Sul restauro della Guglia di piazza Martiri Partigiani”.
Il Consiglio comunale proseguirà con la presentazione della relazione sull’ingresso da parte del Comune di Sassuolo nella Riserva della biosfera Mab Unesco dell’appennino tosco emiliano: caratteristiche ed opportunità del riconoscimento a cura dell’on. sen. Fausto Giovanelli – coordinatore della riserva della biosfera appennino tosco emiliano.
Al sesto punto del Consiglio Comunale ci sarà la ratifica deliberazione n. 214 adottata dalla Giunta Comunale in via d’urgenza nella seduta del 9/11/2021; per poi proseguire con l’approvazione delle variazioni al bilancio di previsione 2021/2023.
Al punto numero 8 del Consiglio sarà in discussione l’approvazione del bilancio definitivo Sgp srl chiuso al 30/06/2021; per poi proseguire con la presa d’atto della costruzione del secondo e terzo stralcio del Liceo “A.F. Formiggini” in variante alla pianificazione urbanistica (Poc) – conclusione da parte della Provincia di Modena.
Chiuderà il Consiglio Comunale la discussione sulle modifiche al regolamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari e l’ordine del giorno, a firma del Capogruppo di Forza Italia Davide Capezzera avente ad oggetto “Chiedere la sospensione dell’addizionale regionale riguardante l’accisa sul gas naturale”.
In ottemperanza alle normative anti Covid, non sarà ammessa la presenza del pubblico alla seduta ma sarà possibile seguire l’intero Consiglio Comunale in diretta streaming sul canale youtube e sulla pagina facebook del Comune. Dalla mattina seguente la registrazione dell’intera seduta sarà pubblicata anche in home page del sito internet istituzionale.
Ieri è stata finalmente approvata la modifica alla Legge regionale n. 29/2004 con l’istituzione della Direzione Assistenziale. Un lungo percorso per la valorizzazione delle professioni sanitarie che la CISL ha fortemente voluto e seguito passo dopo passo.
Questo atto consentirà ai direttori generali delle aziende USL, aziende ospedaliere e IRCCS di nominare un direttore assistenziale che avrà il ruolo, operando in sinergia con le altre direzioni, di collaborare alle scelte strategiche e di governance aziendali.
“Il giusto riconoscimento per quanto da anni i professionisti di fatto esercitano ogni giorno nelle nostre aziende – afferma Carmela Lavinia del Coordinamento professioni sanitarie della CISL FP- lavorando fianco a fianco in equipe multiprofessionali e multidisciplonari”.
“Un lungo percorso che finalmente vede la valorizzazione di competenze professionalità in continua crescita con l’obiettivo di avere sempre al centro il miglioramento dei servizi di salute all’utenza”, continua il segretario generale della CISL ER Filippo Pieri.
“Crediamo con convinzione – conclude la segretaria generale CISL FP ER Sonia Uccellatori – che tale figura sia già fondamentale oggi e ancora di più lo sarà nell’immediato futuro anche per affrontare le sfide che il PNRR e il riordino dell’assistenza territoriale pongono. Speriamo che quanto approvato in Emilia Romagna possa essere presto volano per questo riconoscimento anche a livello nazionale”.
“Ora – affermano da via Milazzo – è fondamentale andare avanti per dare seguito alle direzioni assistenziali in tutta le aziende”.
A dicembre il FabLab Junior di Fiorano Modenese propone nuovi laboratori di Steam education gratuiti e aggiunge un regalo speciale.
Entro mercoledì 8 dicembre sarà possibile prenotare via mail un kit gratuito con attività da svolgere a casa con tutta la famiglia nel periodo natalizio. Basterà scrivere “Richiedo il kit natalizio per mia/o figlia/o nome e cognome” all’indirizzo info@casacorsini.mo.it. I kit sono pensati per bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni.
Nella ‘palestra digitale’ del Comune di Fiorano Modenese, conosciuta ed apprezzata in Regione, continuano poi i laboratori in presenza, di dicembre, tutti gratuiti, realizzati dall’associazione Lumen, col sostegno del Comune e di Fondazione di Modena.
Le attività di dicembre prendono il via giovedì 2 con “Merge Cube 3D: scopriamo il corpo umano con il nostro cubo interattivo” (6-9 anni) e proseguono martedì 7 con “Wedo Rudolph: costruiamo la slitta di Babbo Natale con i Lego Wedo” (9-11 anni). Giovedì 9 dicembre tocca a “Quiver: diamo vita ai nostri disegni” (6-9 anni), mentre martedì 14 viene proposto “Scratch: realizziamo un videogame” (9-11 anni).
Gli ultimi due appuntamenti sono in programma per giovedì 16 e martedì 21 dicembre rispettivamente con “Alberello led: addobbi natalizi colorati”(6-9 anni) e “Santa skiing: gara sugli sci per Babbi Natale con Wedo Lego” (9-11 anni).
Tutti i laboratori si svolgeranno dalle 17 alle 18, i posti sono limitati e l’iscrizione obbligatoria alla mail info@casacorsini.mo.it
“È stato un silenzio assordante quello della piazza di Sassuolo. Un migliaio di luci per ricordare Elisa, i suoi due bimbi e la madre. Eravamo lì anche noi Gd Distretto Ceramico per ribadire che l’amore non è mai violento e che è compito di tutti noi farci carico quotidianamente di aiutare il prossimo ad affrontare i propri drammi personali.
Dopo il silenzio, giusto e rispettoso, ora occorre parlare incessantemente, ancor più di prima; perché nel giro di qualche giorno intorno a noi sono stati commessi quattro femminicidi. Una strage continua in Italia, che ci parla di un femminicidio ogni tre giorni. Ci dobbiamo interrogare sulle motivazioni sia come singoli individui sia come istituzioni, perché per contrastare concretamente questa efferatezza occorre farsi carico come entità collettiva di un lavoro culturale faticoso e continuo contro il patriarcato e l’idea che le donne siano di proprietà di qualcuno. È vero che esistono leggi in Italia per tutelare le donne e i propri figli dalla violenza dei compagni, o ex, e recentemente l’introduzione della legge contro lo stalking e la legge sul codice rosso sono state un ulteriore passo avanti. Si può e si deve denunciare, sempre. Purtroppo, molte volte la furia omicida è più veloce della giustizia e quindi occorre un lavoro culturale, fin dalle scuole e in ogni occasione.
A Sassuolo e nel Distretto Ceramico esistono associazioni per il contrasto alla violenza domestica: un ringraziamento è d’obbligo al TINA Centro Anti Violenza e alla Croce Rossa che fanno un lavoro prezioso da anni, compensando anche le mancanze della giunta sassolese in questo e in molti altri ambiti. Alla luce degli aumenti di casi, però, serve pensare a progetti più grandi, partendo da quello che esiste già e integrandolo con nuove strutture, nuove professionalità e un investimento maggiore nei servizi sociali in ogni campo. Pensiamo, quindi, a una vera e propria Casa delle donne nel Distretto Ceramico, e il cambio di destinazione della villa confiscata alla mafia a Maranello va proprio in questa giusta direzione. Servono anche delle residenze per i padri o compagni lasciati senza residenza che molte volte finiscono nella povertà e a vivere in auto. Occorre dare anche a loro un sostegno concreto, soprattutto psicologico perché la separazione non deve essere vissuta come una vergognosa condanna. Infine, occorre progettare un percorso dentro le scuole e di ascolto continuo nei confronti dei figli che sono vittime anche loro della violenza domestica inserendo nei programmi scolastici lezioni riguardanti l’educazione all’affettività. Il 25 novembre è un giorno per ricordare, ma le nostre azioni contro il femminicidio e la violenza in generale devono esserci ogni giorno dell’anno, perché l’unica famiglia che noi immaginiamo e vorremmo è quella dove c’è amore e rispetto, indipendentemente dal genere, dalla multiculturalità e dalla condizione economica”.
(Filippo Simeone, coordinatore Giovani democratici Distretto Ceramico)
Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori di pavimentazione, in orario notturno, dalle 22:00 di giovedì 25 alle 6:00 di venerdì 26 novembre, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 6 “Castelmaggiore” e lo svincolo 5 “Quartiere Lame”, verso Casalecchio/A1 Milano-Napoli.
In alternativa si consiglia di percorrere la viabilità ordinaria: Via Corticella, Via Stendhal, Via Shakespeare e Via Cristoforo Colombo.
Sempre sulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori di ripristino danni a seguito di un incidente, in orario notturno, dalle 22:00 di venerdì 26 alle 6:00 di sabato 27 novembre, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 2 “Borgo Panigale” e lo svincolo 1 “Nuova Bazzanese”, verso la A1 Milano-Napoli/Casalecchio.
Di conseguenza, saranno chiusi gli svincoli 1 “Nuova Bazzanese” e 1 bis “SP569 di Vignola Zola Predosa” in entrata verso Casalecchio.
In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 2 “Borgo Panigale”, percorrere la viabilità ordinaria: Viale Palmiro Togliatti, Via Gaetano Salvemini, Via Caduti di Casteldebole e l’Asse Attrezzato sud-ovest.
Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di installazione della segnaletica verticale, in orario notturno, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:
-dalle 21:00 di giovedì 25 alle 5:00 di venerdì 26 novembre, sarà chiusa la stazione di Parma, in entrata in entrambe le direzioni, verso Milano e Bologna e in uscita per chi proviene da Bologna.
In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Terre di Canossa Campegine o di Fidenza sulla stessa A1, o la stazione di Parma ovest sulla A15 Parma-La Spezia, di competenza S.A.L.T. Società Autostrada Ligure Toscana;
-dalle 21:00 di venerdì 26 alle 5:00 di sabato 27 novembre, sarà chiusa la stazione di Fidenza, in uscita per chi proviene da Bologna.
In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Parma sulla stessa A1, o di Parma ovest sulla A15 Parma-La Spezia.
Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di ripristino danni a seguito di un incidente, in orario notturno, dalle 22:00 di venerdì 26 alle 6:00 di sabato 27 novembre, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A14 Bologna-Taranto, verso la A1 Milano-Napoli.
In alternativa si consigliano i seguenti itinerari:
verso Firenze, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio sulla A13, percorrere la Tangenziale di Bologna, in direzione Casalecchio e rientrare alla stazione di Bologna Casalecchio sul Raccordo di Casalecchio;
verso Milano, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio sulla A13, percorrere la Tangenziale di Bologna, in direzione di Bologna Borgo Panigale, percorrere il Ramo Verde e rientrare alla stazione di Bologna Borgo Panigale sulla A14 Bologna-Taranto.
E sempre sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione dei giunti di dilatazione, in orario notturno, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A4 Torino-Trieste, per chi proviene da Bologna ed è diretto verso Brescia/Milano, nei seguenti giorni e orari:
-dalle 22:00 di giovedì 25 alle 6:00 di venerdì 26 novembre;
-dalle 22:00 di lunedì 29 alle 6:00 di sabato 30 novembre.
In alternativa si consiglia di uscire sulla A13 alla stazione di Padova Zona Industriale, percorrere la viabilità ordinaria: Corso Stati Uniti e Corso Argentina e rientrare sulla A4 alla stazione di Padova est, per proseguire in direzione di Brescia/Milano.
Un arrestato, 38 indagati e oltre 3.600 persone controllate. 8 veicoli ispezionati e 48 violazioni amministrative elevate: sono questi i risultati dell’attività del Compartimento Polizia ferroviaria per l’Emilia-Romagna nell’ultima settimana, che ha visto impegnate sull’intero territorio regionale circa 300 pattuglie in uniforme e in abiti civili, con 67 treni presenziati.
A Bologna, gli agenti, durante le consuete attività di controllo in stazione, hanno fermato un diciasettenne che, alla vista dei poliziotti, ha manifestato segni di nervosismo. Dagli accertamenti, è risultato gravato da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, dovendo scontare un mese di reclusione. Il minore è stato trovato anche in possesso di un’arma da taglio illegalmente detenuta. Sempre a Bologna, è stato denunciato un cittadino romeno per aver violato il divieto di accesso alle aree urbane della città, per detenzione illegale di sostanza stupefacente di tipo marijuana e per il possesso di un coltello a doppia lama.
Nella giornata del 16 novembre si è svolta l’operazione straordinaria “RAIL SAFE DAY” organizzata dal Servizio polizia ferroviaria a livello nazionale al fine di contrastare, nelle stazioni e nelle aree pertinenti, comportamenti impropri o anomali, spesso causa di incidenti anche mortali, quali l’indebita presenza sulla sede ferroviaria e l’attraversamento dei binari.
Durante i controlli, la Polizia ferroviaria di Fidenza ha denunciato un giovane di 22 anni residente nel piacentino per il reato di false attestazioni sulla propria identità personale a un Pubblico Ufficiale. Il ragazzo, che viaggiava a bordo di un convoglio regionale, sprovvisto di biglietto, al fine di evitare la sanzione, ha fornito al capotreno un nome, poi risultato falso.
Luminarie e alberi in centro e nelle frazioni, il trenino per i bambini e le famiglie, gli spettacoli, la festa del cioccolato e le tradizioni più suggestive: tutto questo e molto altro nel ricco programma di attività di “Buon Natale Maranello!”, il cartellone di eventi proposto dal Comune e dal Consorzio Maranello Terra del Mito a partire dall’ultimo fine settimana di novembre e fino all’Epifania.
“Sono tante le attrazioni e le attività che animeranno la nostra città per tutto il periodo natalizio”, afferma Mariaelena Mililli, assessora a commercio e promozione del territorio. “La collaborazione con i commercianti e il Consorzio si è rivelata ancora più preziosa perché siamo riusciti a confermare e migliorare la proposta degli eventi legati all’ultima parte dell’anno. Rendere attrattivo il centro significa offrire una possibilità in più a chi visita la nostra città e il nostro territorio e per arricchire la propria esperienza”
Ecco nel dettaglio i principali appuntamenti in programma. Dal 27 novembre al 24 dicembre a collegare il Museo Ferrari con Piazza Libertà, passando per Piazza Unità d’Italia, sarà il Trenino di Natale. Domenica 28 novembre in Piazza Libertà primo appuntamento con la magia della festa, con l’accensione delle luminarie natalizie e degli alberi (anche nelle frazioni), il mercatino dei commercianti, gli stand delle associazioni e giochi per bambini. Dal 1 dicembre presso i negozi aderenti i bambini potranno ritirare la pagina del Calendario dell’Avvento e completarlo entro il 24. Sabato 4 dicembre alla Biblioteca Mabic la lettura per bambini “L’albero di Natale di Hans Christian Andersen”. Sabato 4 e domenica 5 in piazza appuntamento con “Maranello Choco, tutti i gusti del cacao”, evento dedicato al cioccolato. Domenica 5 giornata di festa in piazza con mercatino e stand delle associazioni e alle 17 il tradizionale appuntamento con l’accensione del Grande Albero di Natale; alle 16 la partenza dal Museo Ferrari verso Piazza Libertà della Sfilata dei Bovari Svizzeri, un suggestivo corteo con abiti tradizionali e i tipici carretti in legno trainati dai cani bovari delle fattorie di montagna. Mercoledì 8, Festa dell’Immacolata, si svolgerà il consueto mercato settimanale. Sabato 11 in piazza in mattinata Maranello incontra la Sicilia: un incontro con la delegazione del Comune di Ribera (Agrigento) che proporrà l’esposizione della Ferrari 312 T, la monoposto Formula 1 guidata da Niki Lauda e Clay Regazzoni, e offrirà a tutti i cittadini la spremuta delle arance di Ribera; al pomeriggio all’Auditorium Ferrari “La conta di Natale”, spettacolo per bambini. Domenica 12 ancora festa con mercatino e stand e l’iniziativa “Un albero per ogni nato”. Giovedì 23 all’Auditorium il Concerto di Natale con Golden Voices of Gospel, una serata di canti e musiche sotto la direzione musicale del Reverendo Dwight Robson. Tutto si chiude con la festa dell’Epifania, il 6 gennaio, con il tradizionale doppio spettacolo di burattini per bambini e famiglie. Ingresso agli eventi con Green Pass, info sul sito del Comune.
Il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano parteciperà alla kermesse di conferenze che durerà dal 24 al 28 novembre con ospiti eccellenti della politica, dell’economia e del Terzo settore. Il rapporto tra le città metropolitane e le comunità rurali sarà il tema che si affronterà nel panel di giovedì 25 novembre alle 15.30.
L’evento, cui prenderanno parte anche il Parco del Ticino , il Politecnico di Torino e il Comune di Vigevano, è patrocinato dal Ministero degli Affari esteri, dal Ministero dello sviluppo Economico, da Federturismo Confindustria, da Enea e da molte altre importanti istituzioni associative.
Il Feim (forum degli enti locali e delle imprese del Mediterraneo) ha come mission quella di creare un network sistemico per realizzare nuove e innovative sinergie tra enti locali, imprese, professionisti e associazioni dei differenti territori appartenenti all’area Euromed avendo come obbiettivo l’analisi dei temi dell’Agenda 2030.
Si avvicina il periodo natalizio e iniziano le varie preparazioni delle tante attività commerciali della città di Sassuolo. Vetrine addobbate a tema e luminarie che riscaldano e colorano le strade della nostra bella cittadina.
Sweet Home, un impresa d’interior designer che opera nell’ambito dell’arredo in tutte le sue sfaccettature a livello locale e nazionale, ha deciso d’intraprendere una nuova via, offrendo ad artisti emergenti e non, la possibilità di esporre nel loro negozio che si trova a Sassuolo presso il Direzionale Cristallo.
L’idea nasce principalmente dalla passione per l’arte e il design e nel voler dare una possibilità ad artisti che cercano una vetrina dove esporre le proprie opere. A novembre 2021 questa collaborazione avrà come ospite le opere dell’artista sassolese Leo Bellei.
Negli spazi interni ed esterni di Sweet Home, saranno presentate una serie di opere che avranno come soggetto comune la donna: dive del cinema, stiliste, poetesse, ballerine e pin up anni 50.
Figure femminili che con la loro passione, determinazione e bellezza si sono affermate lasciando un segno nella storia.
Sweet Home vi aspetta il 27 novembre dalle ore 15, per offrirvi la possibilità di vedere questi quadri circondati da splendidi oggetti di design che insieme alle opere di Leo Bellei daranno vita ad un atmosfera originale e fuori dal tempo in cui immergersi e perdersi.
La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare, compie 25 anni e torna anche in presenza dopo la scorsa edizione in cui era dematerializzata e realizzata con gift card convertite in cibo: quest’anno, nei supermercati aderenti all’iniziativa, si potranno di nuovo acquistare fisicamente alimenti non deperibili da donare alle persone in difficoltà accolte dalle strutture caritative convenzionate con Banco Alimentare.
La Colletta Alimentare si svolgerà sabato 27 novembre 2021: 145.000 volontari, distanziati e muniti di green pass, in 11.000 supermercati lungo tutta la penisola, inviteranno a comprare prodotti a lunga conservazione: omogeneizzati alla frutta, tonno e carne in scatola, olio, legumi, pelati.
I prodotti donati saranno poi distribuiti alle 7.600 strutture caritative convenzionate con Banco Alimentare (mense per i poveri, comunità per i minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza etc..) che sostengono quasi 1.700.000 persone.
In Emilia Romagna, le strutture convenzionate beneficiarie saranno 746 e i prodotti donati arriveranno a circa 125.000 persone.
Sul territorio regionale 19.000 volontari partecipano annualmente alla Colletta Alimentare in circa 1.100 punti vendita aderenti all’iniziativa.
La Colletta Alimentare è il gesto educativo di volontariato più partecipato in Italia, ed è stata la prima esperienza solidale di questo tipo. Da un quarto di secolo permette di sensibilizzare le persone a compiere un atto concreto di aiuto verso i più bisognosi e ha dato il via ad iniziative simili, realizzate poi anche da altre organizzazioni.
“Sono 25 anni che senza interruzioni il Banco Alimentare propone il gesto più semplice di carità: donare del cibo per chi è in difficoltà – afferma Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus –. Il miglioramento della situazione sanitaria legata alla pandemia può farci dimenticare che le persone in difficoltà sono ancora tante. Proprio per questo vogliamo continuare a tener viva la solidarietà e speriamo che in tanti raccolgano il nostro appello a compiere questo gesto di condivisione. Come ha ricordato infatti Papa Francesco in occasione della Quinta Giornata Mondiale dei Poveri ‘la condivisione genera fratellanza… è duratura… rafforza la solidarietà e pone le premesse necessarie per raggiungere la giustizia… uno stile di vita individualistico è complice nel generare povertà… se i poveri sono messi ai margini il concetto stesso di democrazia è messo in crisi’. Chiediamo quindi a tutti di partecipare alla Colletta Alimentare come atto concreto di lotta all’individualismo e all’indifferenza”.
Per chi non riuscisse a recarsi in uno dei punti vendita aderenti, sarà possibile donare la spesa anche online dal 29 novembre al 10 dicembre su Amazon.it/bancoalimentare. Da domenica 28 novembre a domenica 5 dicembre 2021 la Colletta Alimentare continuerà anche attraverso le Charity Card di Epipoli, da 2, 5 o 10 euro, che potranno essere acquistate nei supermercati aderenti all’iniziativa oppure online sul sito www.mygiftcard.it. Le donazioni saranno poi convertite in alimenti.
Testimonial della Colletta Alimentare 2021 è il calciatore Giorgio Chiellini, protagonista di uno spot di lancio dell’iniziativa solidale realizzato da Mate Agency: lo spot sarà visibile in televisione, sul sito e sui canali social di Banco Alimentare.
La Colletta Alimentare, gesto con il quale la Rete Banco Alimentare aderisce alla Giornata Mondiale dei Poveri 2021 indetta da Papa Francesco, è resa possibile grazie alla collaborazione con l’Esercito, con l’Associazione Nazionale Alpini, con l’Associazione Nazionale Bersaglieri, con la Società di San Vincenzo De Paoli, con la Compagnia delle Opere Sociali e altre associazioni caritative.
Più formati, più competenti. Per poter agire, anche nell’emergenza, in assoluta sicurezza.
Sono 36mila i volontari di Anpas Emilia-Romagna, Croce Rossa Italiana (Cri) e Misericordie impegnati sul territorio, da Piacenza a Rimini, nel trasporto sanitario: a loro è destinato il progetto di formazione sostenuto dalla Regione e finanziato con 300mila euro. Risorse derivanti dalla campagna di raccolta fondi “Insieme si può, l’Emilia-Romagna contro il Coronavirus” promossa dalla Regione per affrontare l’emergenza, che ad oggi ha totalizzato oltre 92.400 donazioni e 78 milioni di euro di euro, tra versamenti destinati alla campagna (13.611.000 euro) e alle Aziende sanitarie (64.429.000 euro).
Il progetto è stato illustrato oggi alla stampa dal presidente Stefano Bonaccini, dall’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini e dai presidenti delle organizzazioni coinvolte: Miriam Ducci di Anpas Emilia-Romagna, Antonio Scavuzzo di Cri Emilia-Romagna, Israel De Vito delle Misericordie Emilia-Romagna. Preciso l’obiettivo che si pone: consolidare e rafforzare le capacità organizzative, relazionali, di prevenzione dei rischi per la salute individuale e collettiva, di cura e assistenza. Un percorso formativo che vuole dunque elevare ulteriormente in Emilia-Romagna le capacità di risposta al contenimento e al contrasto di emergenze epidemiologiche, ad integrazione di quanto già assicura lo standard previsto dalla normativa regionale. Il corso, attraverso una piattaforma online e lezioni sul campo, affronterà dunque metodi e tecniche per la prevenzione e il controllo dell’infezione da SARS-CoV-2, farà formazione sull’uso dei Dispositivi di protezione individuali (Dpi), approfondirà le capacità relazionali nella gestione del trasporto sanitario in emergenze epidemiologiche e in eventi catastrofici.
Del resto, il supporto del volontariato al 118 risulta evidente dai dati del 2020. Su un totale di 627.904 servizi di trasporto sanitario di urgenza in Emilia-Romagna, 300.118 hanno chiamato in causa mezzi delle associazioni di volontariato come Cri, Anpas e Misericordie. Nel 48% dei casi, in sostanza, il volontariato è intervenuto con i propri mezzi in aggiunta a quelli del sistema 118.
“I volontari sono una presenza preziosa per il nostro territorio, un’autentica linfa vitale- hanno sottolineato il presidente Bonaccini e l’assessore Donini-. Rappresentano un patrimonio da promuovere e valorizzare in tutti i modi, anche attraverso percorsi di formazione mirati. Anche in situazioni normali, e a maggior ragione da quando è iniziata l’epidemia- hanno aggiunto presidente e assessore- i volontari e le loro organizzazioni, che non ringrazieremo mai abbastanza a nome di tutta la collettività, hanno dato un contributo fondamentale, mostrando grande disponibilità e generosità. Riteniamo dunque giusto e doveroso sostenere questo bel progetto con risorse che sono sempre frutto della generosità: quella di coloro che hanno partecipato alla raccolta fondi indetta dalla Regione per far fronte all’emergenza Coronavirus”.
“Ringraziamo con grande riconoscenza il presidente Stefano Bonaccini che ha voluto riconoscere l’attività delle nostre associazioni, che durante l’emergenza Covid non si sono risparmiate a portare soccorso ai cittadini in un momento così delicato per tutti- ha affermato Miriam Ducci, presidente Anpas Emilia-Romagna, capofila del progetto formativo-. Questo progetto è una opportunità per i volontari per ampliare le proprie competenze, per cercare di prevenire e di affrontare questa nuova tipologia di emergenza con più strumenti, che attraverso la formazione diventano un patrimonio per tutto il nostro mondo. Questo progetto ci ha consentito di essere una squadra, di essere insieme – Anpas, Cri, Misericordie – unite da un unico obiettivo: rispondere ai bisogni dei cittadini della nostra regione”.
Il percorso formativo nasce da una premessa: nelle fasi di picco pandemico c’è stato un incremento imponente dei fabbisogni di trasporto sanitario in emergenza-urgenza, oltre che del trasporto cosiddetto “secondario” per le dimissioni protette di pazienti Covid-19. In fase emergenziale, spesso, sono proprio gli addetti al trasporto sanitario (e dunque impegnati anche nel 118) ad avere per primi un contatto diretto con il paziente, senza sapere se è positivo o negativo, se si tratta di un caso sospetto di Covid-19: è quindi necessario consolidare e rafforzare la preparazione di chi interviene, tanto più se volontario.
Anpas – Comitato regionale Emilia-Romagna, Croce Rossa Italiana – Comitato regionale Emilia-Romagna e Federazione delle Misericordie dell’Emilia-Romagna hanno dunque predisposto un progetto di respiro regionale, di cui Anpas è capofila; dopo un’attenta valutazione, il progetto è stato autorizzato dalla Regione e ha ottenuto il sostegno economico di 300mila euro.
Le organizzazioni coinvolte: i numeri
Anpas Emilia-Romagna
109 Pubbliche Assistenze • 930 formatori • 17.950 volontari • 340 dipendenti • 990 mezzi (ambulanze per emergenza e trasporto sanitario, mezzi per trasporto sociale) • affidamento del servizio di emergenza e trasporto tramite convenzione con le Province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna/Ferrara, Romagna.
Croce Rossa italiana Emilia-Romagna
49 comitati • 10 formatori • 15.132 volontari • 318 dipendenti • 945 mezzi (ambulanze per emergenza e trasporto sanitario, mezzi per trasporto sociale) • affidamento del servizio di emergenza e trasporto tramite convenzione con le Province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna/Ferrara, Romagna.
Misericordie Emilia-Romagna
17 Misericordie • 29 formatori • 2.900 volontari • 32 dipendenti • 57 mezzi (ambulanze per emergenza e trasporto sanitario, mezzi per trasporto sociale) • affidamento del servizio di emergenza e trasporto tramite convenzione con Romagna, Modena.
Non riuscire a pagare le spese di affitto per gravi difficoltà economiche, anche dovute all’emergenza sanitaria, e rischiare di perdere la propria casa causa sfratto. È la cosiddetta morosità “incolpevole”, e riguarda persone o famiglie che si trovano in questa drammatica situazione perché ad esempio hanno perso il lavoro, hanno dovuto chiudere un’attività o sostenere forti spese impreviste, sono state colpite da una grave malattia.
Un aiuto concreto a questi cittadini, “inquilini involontariamente morosi”, arriva dalla Regione Emilia-Romagna, che per il 2021 mette a disposizione di Comuni e Unioni di Comuni oltre 4, 3 milioni di euro provenienti dal Fondo nazionale per gli inquilini morosi incolpevoli gestito dalla Regione. Un provvedimento che dal 2014 ha permesso di destinare sul territorio oltre 29,8 milioni di euro, e che ora viene rafforzato a causa dell’emergenza Covid-19, ampliando la platea dei beneficiari.
La Giunta regionale, con un atto approvato in questi giorni, ha infatti recepito la novità introdotta dal decreto del ministero delle Infrastrutture e trasporti del 30 luglio scorso, con cui sono stati ripartiti tra le Regioni i fondi per la “morosità incolpevole”: la possibilità di riconoscere il contributo a chi, a causa dell’emergenza Covid, abbia subito una riduzione del proprio reddito Irpef superiore al 25% rispetto al 2020.
“Il ricorso al Fondo per la morosità incolpevole consente di dare respiro alle persone e alle famiglie che devono pagare l’affitto, una spesa che incide fortemente sul reddito familiare, e non riescono a farlo per gravi eventi della vita, come ad esempio la perdita del lavoro, soprattutto in un periodo drammatico come quello causato dall’emergenza Covid- sottolinea la vicepresidente con delega alle Politiche abitative, Elly Schlein-. Parliamo di un aiuto concreto, che si affianca agli altri interventi che, come Regione, abbiamo messo in campo per far fronte ai nuovi bisogni che si sono generati in questi mesi. Il nostro obiettivo prioritario- conclude la vicepresidente- è infatti costruire intorno alle persone o alle famiglie più fragili una rete di opportunità e aiuti, in modo da offrire prospettive di cambiamento e miglioramento della propria condizione di vita”.
La somma complessiva resa disponibile dalla Regione (4 milioni e 374 mila euro) per il 2021 viene assegnata a 102 Comuni, in parte classificati ad alta “tensione abitativa” (39 Comuni in cui si riscontra la maggiore richiesta di alloggi e dove l’ammontare degli affitti è più alto) e in parte ad alta “densità abitativa” (63 Comuni con popolazione residente superiore ai 10.000 abitanti). Le risorse vengono suddivise per il 50% del totale tra i Comuni in proporzione al numero delle famiglie residenti e per l’altro 50% a quello dei provvedimenti di sfratto emessi per morosità (dati raccolti dal ministero dell’Interno e riferiti al 2020).
Saranno poi i Servizi sociali dei Comuni a provvedere all’assegnazione dei contributi ai cittadini che ne fanno richiesta, sulla base delle specifiche graduatorie comunali.
L’aiuto ai nuclei in difficoltà consiste in un contributo pro capite, fino a un massimo di 12 mila euro, per stipulare un nuovo contratto di locazione o per riuscire a pagare una parte delle spese pregresse, oppure come deposito cauzionale per una nuova casa.
Chi può ottenere il contributo
Possono usufruire del fondo le famiglie (anche composte da una sola persona) con cittadinanza italiana o di area Ue, se extraeuropee in possesso di regolare permesso di soggiorno, che abbiano un reddito Ise (Indicatore della situazione economica) fino a 35 mila euro o reddito Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) fino a 26 mila euro.
Un altro requisito necessario per accedere ai contributi, aver ricevuto un avviso di sfratto per morosità, essere titolari di un contratto di locazione regolarmente registrato e residenti nell’alloggio oggetto della procedura da almeno un anno, e non possedere altre abitazioni. Tra i criteri preferenziali, la presenza di un ultrasettantenne o di un figlio minore, oppure di una persona con invalidità accertata per almeno il 74%, o ancora di un familiare in carico ai servizi sociali o alle Ausl.
Una ulteriore possibilità, infine, viene offerta a coloro che, pur non essendo destinatari di provvedimenti esecutivi di sfratto, dichiarino tramite autocertificazione di aver subito, in ragione dell’emergenza sanitaria, un calo del proprio reddito del 25%.
Le risorse disponibili per provincia
Nella provincia di Bologna dove risiedono 493 mila nuclei famigliari e dove arriveranno 1,4 milioni di euro, nel 2020 sono state 501 le famiglie (2.725 in Emilia-Romagna) sfrattate per morosità. Per quanto riguarda le altre province, a Modena sono stati assegnati 854 mila euro (oltre 307 mila famiglie residenti e 420 sfratti); a Reggio Emilia 230 mila euro (230 mila famiglie residenti e 427 sfratti); a Ravenna 451 mila euro (quasi 180 mila famiglie residenti e 245 sfratti); a Forlì-Cesena 441 mila euro (173 mila famiglie residenti e 198 sfratti); a Parma 414 mila euro (207 mila famiglie residenti e 347 sfratti); a Rimini 372 mila euro (149 mila famiglie residenti e 258 sfratti), a Ferrara 349 mila euro (162 mila residenti e 157 sfratti); infine, Piacenza, che ha ricevuto risorse per 324 mila euro (quasi 131 mila famiglie residenti e 172 provvedimenti di sfratto).
Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire programmati lavori di pavimentazione, in orario notturno, dalle 22:00 di giovedì 26 alle 6:00 di venerdì 27 novembre, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto e quello con il Raccordo di Casalecchio, in direzione di Firenze.
In alternativa, dopo l’uscita alla stazione di Bologna Borgo Panigale, percorrere la viabilità ordinaria: Viale Marco Emilio Lepido, Viale Alcide De Gasperi, immettersi sulla Tangenziale di Bologna ed entrare sul Raccordo di Casalecchio alla stazione di Bologna Casalecchio, per proseguire in direzione della A1/Firenze.
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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di ripristino danni a seguito di incidente, in orario notturno, dalle 22:00 di mercoledì 24 alle 6:00 di giovedì 25 novembre, sarà chiuso, per chi percorre la A14 Bologna-Taranto e proviene da A1 Milano-Napoli, lo svincolo di immissione sulla A13 Bologna-Padova, verso Padova.
In alternativa si consigliano i seguenti itinerari:
per i veicoli provenienti da Firenze e diretti verso Padova, si consiglia di uscire alla stazione autostradale di Bologna Casalecchio, percorrere la Tangenziale di Bologna e rientrare in A13 alla stazione autostradale di Bologna Arcoveggio;
per i veicoli provenienti da Milano e diretti verso Padova, si consiglia di uscire alla stazione autostradale di Bologna Borgo Panigale, percorrere la Tangenziale di Bologna e rientrare in A13 alla stazione autostradale di Bologna Arcoveggio.
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 447.312 casi di positività, 850 in più rispetto a ieri, su un totale di 36.785tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è quindi del 2,3%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Il conteggio progressivo delle somministrazioni di vaccino effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/
Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 7.245.929 dosi; sul totale sono 3.543.686 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi sono 396.581.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 347 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 303 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 322 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,7anni.
Sui 347 asintomatici, 171 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 4 con lo screening sierologico, 21 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 4 con i test pre-ricovero. Per 147 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 221 nuovi casi; seguono Modena (108) e Rimini (100); poi Cesena (84) e Ravenna (71); quindi Forlì (67), Imola (55), Piacenza (53) e Reggio Emilia (52); infine Ferrara (36) e Parma (3).
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
È poi disponibile il report quindicinale sull’andamento dell’epidemia in Emilia-Romagna riferito all’ambito scolastico al link https://url.emr.it/pn676p7a. In particolare, i dati sono relativi a tutti i contagi che, sul territorio regionale, hanno interessato a partire dal 13 settembre 2021, inizio delle scuole, fino al 21 novembre 2021, studenti/alunni di servizi educativi 0-3 anni, scuole per l’infanzia, scuole primarie di I grado, scuole secondarie di I e II grado: 5.185 casi tra studenti e alunni, il 19,1% di quelli complessivi in regione nel periodo considerato (27.216). Inoltre, il report fotografa la situazione contagi fra docenti e personale scolastico: complessivamente 617 nuovi casi (2,3%).
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 20.041tamponi molecolari, per un totale di 6.483.463. A questi si aggiungono anche 16.744 test antigenici rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 275 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 418.202. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 15.391 (+566). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 14.775 (+564), il 96% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 9 decessi: tre a Piacenza (due donne di 78 e 86 anni e un uomo di 84 anni), uno a Parma (un uomo di 92 anni), due a Bologna (due uomini di 74 e 87 anni), uno in provincia di Ferrara (una donna di 96 anni) e due in provincia di Rimini (due uomini, di 76 e 89 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.719.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 63 (+6 rispetto a ieri), 553 quelli negli altri reparti Covid (-4). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 6 a Piacenza (invariato rispetto a ieri); 5 a Parma (-1); 4 a Reggio Emilia (invariato); 6 a Modena (+2); 17 a Bologna (+1); 5 a Imola (+1); 8 a Ferrara (invariato); 7 a Ravenna (+2); 1 a Forlì (+1); 3 a Cesena (+1); 1 a Rimini (-1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 27.290 a Piacenza (+53 rispetto a ieri, di cui 33 sintomatici), 33.773 a Parma (+3, nessun sintomatico), 52.668 a Reggio Emilia (+52, di cui 45 sintomatici), 74.562 a Modena (+108, di cui 45 sintomatici), 93.533 a Bologna (+221, di cui 114 sintomatici), 14.624 casi a Imola (+55, di cui 31 sintomatici), 26.946 a Ferrara (+36, di cui 22 sintomatici), 36.639 a Ravenna (+71, di cui 41 sintomatici), 20.496 a Forlì (+67, di cui 54 sintomatici), 23.241 a Cesena (+84, di cui 55 sintomatici) e 43.540 a Rimini (+100, di cui 63 sintomatici).
Rispetto a quanto comunicato nei giorni precedenti è stato eliminato un caso, in quanto giudicato non Covid-19.
Il report con l’andamento settimanale dell’epidemia in regione è disponibile al link https://url.emr.it/lc377j2b.