18.7 C
Comune di Sassuolo
domenica, 8 Giugno 2025
Home Blog Pagina 82

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 24 gennaio 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 24 gennaio 2025Cielo nuvoloso al primo mattino per nubi basse e qualche nebbia, in diradamento durante la mattinata con progressive schiarite. In serata nuvolosità in aumento per il passaggio di nubi medio-alte e formazione di banchi di nebbia sulle zone di pianura.

Temperature Minime in flessione sulle zone di pianura del settore occidentale, con valori compresi tra -1 e 3 gradi. Pressoché stazionarie sul settore centro-orientale con valori tra 5 e 7 gradi. Massime in aumento , più marcato sul settore centrale della regione, con valori attorno a 7/8 gradi ad ovest e 10/11 gradi altrove. Venti Deboli variabili in pianura, sud-occidentali sui rilievi con locali rinforzi lungo il crinale appenninico. Mare Poco mosso.

(Arpae)

Coldiretti Emilia-Romagna: appello alla Regione per salvaguardare le aziende agricole nelle aree svantaggiate

Coldiretti Emilia-Romagna: appello alla Regione per salvaguardare le aziende agricole nelle aree svantaggiate
Marco Allaria Olivieri – Coldiretti

Coldiretti Emilia-Romagna si rivolge alla Regione con una richiesta urgente: sostenere le aziende agricole, con particolare attenzione ai giovani, a quelle del comparto zootecnico e multifunzionali che operano nelle aree svantaggiate della regione. Questi territori, collinari e montani, stanno affrontando una crisi senza precedenti a causa del divario di reddito rispetto alle aziende di pianura, aggravato negli ultimi anni da eventi calamitosi come frane e dissesti idrogeologici, oltre ai continui problemi provocati dalla fauna selvatica.

La necessità è chiara: mantenere vive le aziende agricole in queste zone per scongiurare lo spopolamento delle aree interne e contribuire alla resilienza delle comunità locali. Le aree montane e collinari rappresentano un patrimonio prezioso per l’ambiente e l’identità territoriale dell’Emilia-Romagna, e la presenza dell’agricoltura in queste aree costituisce una barriera naturale contro l’abbandono del territorio.

Per Coldiretti, la valorizzazione delle zone di montagna e collina è fondamentale non solo per garantire la sicurezza alimentare e la produzione di eccellenze agroalimentari, ma anche per preservare la biodiversità, garantire il presidio, tutelare il territorio e contrastare il dissesto idrogeologico.

“È fondamentale adottare strategie di sostegno economico che permettano a queste imprese di continuare a operare, tutelando il reddito degli agricoltori e garantendo la sostenibilità economica e ambientale”, dichiara Marco Allaria Olivieri, Direttore di Coldiretti Emilia-Romagna.

“Per questo, abbiamo richiesto ai tavoli regionali – continua il Direttore Allaria Olivieri Marco – di aumentare gli importi previsti per le indennità compensative per le zone svantaggiate e per le zone montane, con particolare attenzione alle aziende zootecniche; incrementare il premio di primo insediamento dei giovani agricoltori, così da incentivare il ricambio generazionale, contrastando l’abbandono dei territori collinari e montani; garantire, all’interno di tutte le misure del PSR, premialità alle aziende ricadenti in zone svantaggiate; aumentare l’aliquota di sostegno prevista dalla misura del PSR per gli investimenti delle aziende zootecniche per il benessere animale. È importante, inoltre, adottare piani mirati di promozione delle produzioni di qualità legate al territorio, che possano valorizzare i prodotti locali e rafforzarne la competitività sui mercati nazionali e internazionali. Tutto questo va coordinato – prosegue il Direttore Allaria Olivieri Marco – nel contempo con un piano di interventi infrastrutturali per migliorare la viabilità, l’accesso ai servizi digitali e la gestione sostenibile delle risorse idriche.”

Giorno della Memoria: a Maranello pranzo, spettacolo e film

Giorno della Memoria: a Maranello pranzo, spettacolo e film
in foto una passata edizione del Pranzo della Memoria

Maranello celebra il Giorno della Memoria, 80° anniversario della liberazione del Campo di Concentramento di Auschwitz (27 gennaio 1945), con una serie di iniziative rivolte a tutta la cittadinanza.

Si parte domenica 26 gennaio alla Sala Scaramelli, dove dalle 12.30 è in programma il “Pranzo della Memoria” organizzato da ANPI Maranello in collaborazione con le sezioni ANPI Distretto Ceramico e Terre dei Castelli (prenotazioni al numero 348 3515035). Lunedì 27 gennaio all’Auditorium Enzo Ferrari l’Istituto Comprensivo Ferrari di Maranello propone “La musica rende liberi”, iniziativa organizzata per gli alunni delle scuole. Giovedì 30 gennaio alle ore 21 sempre in Auditorium “La Memoria al cinema” con la proiezione gratuita del film “The Reader – A voce alta” di Stephen Daldry con Kate Winslet (Premio Oscar per la miglior attrice per questa interpretazione) e Ralph Fiennes.

Carceri, il presidente de Pascale e l’assessora Conti in visita alla Dozza di Bologna

Carceri, il presidente de Pascale e l’assessora Conti in visita alla Dozza di Bologna
Dozza (crediti Francesco Cocco)

Un impegno costante della Regione per garantire ai detenuti percorsi di reinserimento sociale e lavorativo attraverso un piano di azione triennale, oltre a un confronto continuo con l’amministrazione penitenziaria sui temi del sovraffollamento e degli atti di autolesionismo.

Lo hanno assicurato oggi il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessora al Welfare, Isabella Conti, al termine di una visita ufficiale al carcere bolognese dalla Dozza, alla guida di una delegazione di cui facevano parte anche il presidente dell’Assemblea legislativa, Maurizio Fabbri, la vicesindaca di Bologna, Emily Clancy, oltre a rappresentanti della Camera penale di Bologna e del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Bologna.

Una visita, quella di de Pascale e Conti, che rientra nell’ambito delle attività istituzionali della Regione, nel corso della quale si è fatto il punto sulla programmazione del Piano regionale d’azione triennale, che ha come obiettivo l’integrazione socio-lavorativa delle persone sottoposte a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria limitativa o privativa della libertà personale. Tra i principali interventi previsti, de Pascale e Conti hanno sottolineato i percorsi di inclusione sociale e abitativa che si aggiungono a quelli di assistenza sanitaria, potenziati di recente dalla Regione con un fondo di oltre 18 milioni di euro assegnati alle Ausl sedi di istituti penitenziari.

Una visita, inoltre, resa più urgente dalle criticità in cui si trova il carcere della Dozza, a partire da quella del sovraffollamento e dall’aumento del numero degli atti di autolesionismo, sia tra i detenuti che tra gli agenti di Polizia penitenziaria, vere e proprie emergenze comuni a tutta la rete degli istituti penitenziari italiani, temi sui quali il presidente della Regione e l’assessora al Welfare hanno garantito alla direttrice, nell’ambito delle rispettive competenze, confronto e massima collaborazione.

“Abbiamo voluto vedere con i nostri occhi la situazione, incontrare i detenuti e prendere misure rispetto a tutto ciò che è il sistema penitenziario dell’Emilia-Romagna. Questa è la prima di una serie di visite che faremo nelle strutture carcerarie della nostra regione- ha commentato il presidente de Pascale-. La situazione è molto pesante, il numero dei detenuti è in aumento nonostante l’impegno straordinario di tutto il personale e del mondo del volontariato. Serve un cambiamento: va fatto a livello nazionale in termini di attenzione ai diritti delle detenute e dei detenuti, ma lo vogliamo fare anche come regione nell’ambito sociale e sanitario, sui percorsi di reinserimento. Serve una grande alleanza per rendere la pena effettivamente rieducativa e non esclusivamente detentiva”.

Nel corso della visita, guidata dalla direttrice della casa circondariale, Rosa Alba Casella, la delegazione è entrata nella sezione giudiziaria della Dozza, che ospita i detenuti in attesa di giudizio, nella sezione “nuovi giunti” e nell’infermeria, oltre che nella sezione femminile che ospita il nido a disposizione dei figli delle detenute.

“La Regione ha la possibilità di creare nelle carceri una strutturazione di interventi sia per quanto riguarda professionalizzazione e reinserimento nel mondo del lavoro, sia per il miglioramento delle condizioni sanitarie- ha aggiunto l’assessora Conti-. Le condizioni nel carcere necessitano di un intervento immediato da parte nostra, per ciò che ci compete, perché generare maggiore dignità in carcere significa generare futuro, maggiore sicurezza, migliori condizioni per tutti. E non solo per le persone che lì sono detenute e che meritano e necessitano di un vero reinserimento e di una finalità rieducativa della pena, ma anche per le persone che in queste strutture lavorano, per la polizia penitenziaria che in questo momento sta vivendo come i detenuti in un contesto problematico, che crea delle condizioni di enorme stress e disumanizzazione”.

Visita alla Dozza presidente de Pascale con delegazione Regione

Giri inaugurali in Ferrari per Lewis. Ritorno in abitacolo per Charles

Giri inaugurali in Ferrari per Lewis. Ritorno in abitacolo per Charles
Lewis Hamilton

Lewis Hamilton ha debuttato sulla Ferrari in pista a Fiorano. Circa 30 giri per il 7 volte campione del mondo che ha preso confidenza con il con il Cavallino. Lewis che è uscito con gomme slick, ha fatto giri veloci, tentando anche alcune partenze di prove per prendere confidenza con tutti i sistemi della auto.

La pioggia che lunedì aveva salutato l’arrivo di Hamilton, oggi ha lasciato il posto ad una nebbia piuttosto fitta, che ha leggermente rovinato la vista al gran numero di tifosi radunati sul cavalcavia di via Giardini a Maranello che costeggia la pista di prova di proprietà della Ferrari.

Dopo il debriefing post-sessione con gli ingegneri, Lewis si è recato all’angolo dove erano riuniti i tifosi per salutarli e ringraziarli per il caloroso benvenuto nei suoi primi giorni da “ferrarista”.

Charles Leclerc, invece, ha portando il totale odierno a 44 giri e 131 chilometri.

Lewis Hamilton: “Ho avuto la fortuna di ottenere molti primati nella mia carriera, dal primo test alla prima gara, al podio, alla vittoria e al campionato, quindi non ero sicuro di quanti altri primati avrei avuto se non guidare una vettura della Scuderia Ferrari HP per la prima volta stamattina, è stata una delle sensazioni più belle della mia vita. Quando ho avviato la macchina e ho attraversato la porta del garage, avevo il sorriso più grande sul mio viso. Mi ha ricordato la prima volta che ho provato una Formula 1, è stata un’esperienza davvero emozionante e speciale momento, ed eccomi qui, quasi vent’anni dopo, a provare di nuovo quelle emozioni.
Sapevo già dall’esterno quanto sia appassionata la famiglia Ferrari, da tutti i membri del team fino ai Tifosi! Ma ora testimoniarlo in prima persona come pilota Ferrari è stato impressionante. Quella passione scorre nelle loro vene e non puoi fare a meno di esserne stimolato. Sono così grato per l’amore che ho sentito da tutti a Maranello questa settimana, abbiamo molto lavoro da fare ma non vedo l’ora di iniziare”.

Charles Leclerc: “Il primo giorno di ritorno in macchina è sempre una bella emozione dopo le vacanze. È bello essere di nuovo in pista, vedere che così tanti tifosi sono venuti a guardarci. Sentire tutta questa eccitazione che circonda la squadra è molto motivante. È stato una bella giornata, anche se ha piovuto un po’ mentre guidavo.
Ovviamente è stato bello poter vedere Lewis fare i suoi primi giri su una Ferrari, è stato un momento speciale per la squadra e per lui. Ora non vedo l’ora di tornare in macchina la prossima settimana e di iniziare davvero a lavorare duro per la prossima stagione”.

 

La storia d’Italia in una balera: il 24 gennaio arriva Le Bal al Teatro Carani di Sassuolo

La storia d’Italia in una balera: il 24 gennaio arriva Le Bal al Teatro Carani di Sassuolo
ph credit: Damiano Sordi

Il Teatro Carani di Sassuolo si prepara ad accogliere un nuovo appuntamento con la danza: Le Bal. In scena il 24 gennaio alle ore 20:45, questa sorprendente produzione trasforma il palcoscenico in una balera capace di raccontare 60 anni di storia italiana senza una parola ma solo attraverso la danza e la musica.

Le coppie ballano e in un crescendo si spogliano dei loro abiti grigi per tornare magicamente al 1940. E da questo momento è la storia a farla da padrona e la musica ne scandisce l’evolversi. Ballando dall’alba al tramonto, dalla guerra alla pace, dal pianto al riso, dal dolore all’amore. Di giorno, di notte, in discoteca, al mare e per strada, da soli o in coppia.

Sessant’anni della storia d’Italia, a volte fantastica a volte tragica, si rincorrono sul palcoscenico affidati a 12 inarrestabili attori/danzatori e alla straordinaria forza comunicativa della musica, delle azioni, dei gesti e dei suoni. La seconda guerra mondiale, la liberazione, il boom economico, le lotte di classe, la corruzione, le droghe, il degrado, la paura dell’undici settembre e la riconquista dei valori, dell’amore che dona speranza narrando i cambiamenti della vita quotidiana, il modo di esprimere le proprie emozioni.

Un’esplosione di energia, colori e poesia tra continui cambi di costume e di atmosfera sulle note che appartengono alla nostra memoria – da Claudio Villa a Domenico Modugno, Adriano Celentano, Gino Paoli, Gianni Morandi, Mina, Rita Pavone, Raffaella Carrà, i Pink Floyd, i Rolling Stones e Gloria Gaynor – o a passo di marcia mentre risuonano gli inni che hanno scandito la storia.

“LE BAL. L’ITALIA BALLA DAL 1940 AL 2001” è un racconto senza parole, originalissimo ed esuberante che sboccia davanti al pubblico conquistandolo passo dopo passo.

Le Bal è uno spettacolo di Giancarlo Fares con le coreografie di Ilaria Amaldi. Sul palco, oltre a Fares, Sara Valerio, Ilaria Amaldi, Riccardo Averaimo, Giulia Bellanzoni, Alberta Cipriani, Manuel D’Amario, Alice Iacono, Francesco Mastroianni, Pierfrancesco Perrucci, Pietro Rebora, Viviana Simone. Light Designer Alessandro Greco, Sound Designer Giovanni Grasso e Sarta di Scena Marina Sarubbo.

 

OR.S.A Trasporti: Sindacato sempre più rappresentativo in Seta

OR.S.A Trasporti: Sindacato sempre più rappresentativo in Seta
immagine d’archivio

“I dati relativi al mese di gennaio 2025 evidenziano un risultato significativo per OR.S.A Trasporti: con l’avvio della segreteria di Piacenza siamo arrivati a 110 iscritti, il sindacato è ormai uno dei più rappresentativi all’interno di Seta, rappresentando oltre il 10% dei lavoratori. Questo traguardo sottolinea un impegno crescente e un riconoscimento sempre maggiore da parte dei lavoratori, che hanno scelto di affiancarci nella difesa dei propri diritti e nella lotta per un miglioramento delle condizioni di lavoro”. Così Luigi Sorrentino  Segretario Regionale OR.S.A. Trasporti TPL.

Un sincero ringraziamento va a tutti i nostri iscritti*, che, con la loro fiducia e il loro sostegno, ci permettono di essere una voce forte e determinata dentro l’azienda. 

Questo risultato ci conferma che la strada intrapresa è quella giusta e che i lavoratori riconoscono in OR.S.A Trasporti un interlocutore serio e responsabile, capace di rappresentare le reali necessità e istanze del personale. In questo momento cruciale, è fondamentale che Seta prenda atto di questo dato inequivocabile e riconosca ufficialmente le nostre *Rappresentanze Sindacali Aziendali (RSA). 

Solo attraverso una collaborazione costruttiva possiamo affrontare insieme le sfide che ci attendono, lavorando per il  miglioramento delle condizioni lavorative dei dipendenti e, di conseguenza, per il miglioramento del servizio offerto alla cittadinanza”.

Abbiamo sempre ritenuto che il dialogo tra azienda e sindacato sia la base per risolvere le problematiche e ottimizzare il servizio pubblico, e continuiamo a credere che Seta debba affrontare con trasparenza e senza nascondersi dietro a cavilli burocratici le nostre legittime richieste.

È con questo spirito che, dopo il lungo percorso che ci ha visti arrivare fino alla Corte Costituzionale, continueremo a lottare per un riconoscimento formale delle nostre RSA, la cui decisione finale è attesa entro l’estate.

La fiducia dei lavoratori è il nostro motore, e ci impegniamo a lavorare con rinnovato vigore per migliorare la qualità della vita lavorativa di tutti, affinché ogni giorno il servizio di trasporto pubblico possa essere più efficiente e rispettoso delle esigenze della cittadinanza.

Grazie ancora a tutti i nostri iscritti per la fiducia che ci hanno accordato – conclude il Segretario Regionale OR.S.A. Trasporti TPL – Siamo pronti a proseguire insieme, con determinazione e unità, verso un futuro migliore per il nostro settore e per tutti i cittadini”.

 

Ricostruzione post alluvione: il presidente de Pascale firma l’ordinanza che stanzia i primi contributi per le imprese e le famiglie

Ricostruzione post alluvione: il presidente de Pascale firma l’ordinanza che stanzia i primi contributi per le imprese e le famiglie
Patto in Sala Fanti – Regione

Il presidente della Regione, Michele de Pascale, ha firmato l’intesa all’ordinanza del capo del dipartimento della Protezione civile per gli interventi straordinari legati all’alluvione di ottobre 2024, che stanzia risorse per imprese e famiglie danneggiate. Nel dettaglio, potranno essere erogati fino a 5mila euro di contributi alle famiglie (10mila euro per quelle danneggiate anche dall’alluvione di maggio 2023) e fino a 20mila euro alle imprese e ai professionisti colpiti dall’alluvione che ha interessato l’Emilia-Romagna nell’ottobre scorso.

Il presidente ha annunciato la firma stamani, nel corso della riunione con i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima, che ha visto la partecipazione per la prima volta del commissario straordinario alla ricostruzione post alluvione, Fabrizio Curcio. Numerosi i temi, di cui si è discusso nella Sala Fanti di viale Aldo Moro: gli indennizzi, le norme, i Piani speciali, la messa in sicurezza del territorio, con un confronto su cosa ha funzionando e cosa è migliorabile, all’insegna della massima condivisione e della “necessità di ritrasmettere fiducia ai cittadini e alle imprese”. A presiedere l’incontro anche la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini.

“Nei giorni scorsi il commissario ha incontrato le istituzioni dell’Emilia-Romagna- ha esordito il presidente de Pascale-, oggi incontra le nostre comunità, perché qui ci sono i rappresentanti dell’imprenditoria, dei sindacati, del mondo sociale. È stato un momento molto importante, i temi sono ampiamente condivisi da tutte le forze economiche e sociali, dai sindaci: l’esigenza condivisa è quella di mettere in campo alcuni miglioramenti nelle procedure di indennizzo. E dobbiamo anche- ha aggiunto il presidente- ritrasmettere fiducia ai cittadini e alle imprese dell’Emilia-Romagna sulla possibilità di andare a risultato rispetto all’indennizzo. Su questo tema sono arrivati molti stimoli e sollecitazioni dal Patto. La parte su cui stiamo lavorando più convintamente è realizzare un cambio di passo reale sulle opere di sicurezza, con un’ossessione: vogliamo accelerare, dare risposte”.

“Ringrazio la sottosegretaria Rontini, che ieri mi ha accompagnato, tappa per tappa, nei sopralluoghi in Romagna- ha sottolineato Curcio-. E ringrazio il vicepresidente Colla, con cui collaboreremo, gli assessori e tutti i presenti. Finora è stato fatto il massimo di quello che si poteva fare. Ora- ha proseguito- dobbiamo verificare a che punto siamo e cercare di accelerare, e questo si fa ascoltando il territorio, che qui è molto vivo, positivo e accogliente. Questa è una terra che, di ripartenze, dal 2012 a oggi, ne ha viste davvero tante”.

Tra i temi su cui si è soffermato il commissario, la richiesta da parte del territorio dell’ampliamento dell’area colpita dagli eventi alluvionali dopo il 2023, gli indennizzi, la ricostruzione pubblica, la pianificazione (Piani speciali) e l’urbanistica, le opere urgenti.

La nuova ordinanza

Per fronteggiare le esigenze più urgenti causate dagli eventi alluvionali di ottobre 2024, in base alla nuova ordinanza potranno essere erogati fino a 5mila euro di contributi alle famiglie (10mila euro per quelle danneggiate anche dall’alluvione di maggio 2023) e fino a 20mila euro di contributi alle imprese e ai professionisti danneggiati dall’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna nell’ottobre scorso. La domanda di contributo potrà essere presentata tramite i sindaci dei comuni colpiti da parte delle famiglie, oppure tramite la Regione Emilia-Romagna per le imprese.

Il contributo verrà erogato in due fasi: acconto e saldo. Le domande di acconto devono essere presentate entro il 30 giugno 2025. Il sostegno è rivolto al ripristino (anche parziale) di abitazioni principali e relative pertinenze danneggiate, alla pulizia e alla rimozione di acqua, fango e detriti; al ripristino o sostituzione di beni mobili distrutti o danneggiati, di impianti essenziali per acqua, gas ed energia elettrica, o delle parti comuni degli edifici residenziali non fruibili.

Per le attività produttive, il commercio e i professionisti il contributo copre spese relative al ripristino della sede, delle pertinenze, dei beni strumentali, delle scorte, dei beni mobili, degli impianti, gli interventi di pulizia e le spese di delocalizzazione.

 

Sostituzione di caldaie, camini e stufe a legna o pellet con dispositivi di ultima generazione: riapre il bando regionale

Sostituzione di caldaie, camini e stufe a legna o pellet con dispositivi di ultima generazione: riapre il bando regionaleRiapre lunedì 27 gennaio il bando regionale che consente di accedere ai contributi per la sostituzione di caldaie, camini e stufe a legna o pellet con nuovi generatori a 5 stelle o pompe di calore. Dopo il successo dei due bandi precedenti, quello del 2023 che ha sovvenzionato quasi 2.400 impianti e quello del 2024 (che si è concluso il 31 dicembre scorso), la Regione finanzia la riapertura per il 2025 grazie a circa 10 milioni di euro del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica). Nel 2024 sono state più di 5.700 le domande presentate, per quasi 18,5 milioni di euro di contributi.

“Riproponiamo una misura molto attesa e apprezzata dalle famiglie- spiega l’assessora all’Ambiente, Irene Priolo- ma che, soprattutto, migliora l’efficienza energetica degli impianti e riduce l’inquinamento atmosferico, in linea con una delle misure previste dal Piano aria integrato regionale. Uno dei motivi che incidono sulla presenza di polveri sottili nell’aria, infatti- prosegue Priolo- è proprio la combustione di caldaie di vecchia generazione e di biomasse tramite impianti obsoleti. E se vogliamo vincere la sfida di un’aria più pulita, dobbiamo agire su più fronti e con misure in grado di premiare i cittadini che scelgono di aiutarci in modo concreto”.

I destinatari del bando

Il provvedimento è rivolto ai cittadini residenti nei comuni delle zone di pianura dell’Emilia-Romagna già assegnatari, dal 1^ gennaio 2023, del contributo ‘Conto termico’, il fondo per incentivare la produzione di energia termica e per sostenere gli interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica di edifici e abitazioni da parte del Gse (Gestore servizi energetici).

Modalità e tempi

Per accedere alla richiesta di contributo è necessario disporre delle credenziali di autenticazione Spid, Carta di identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns): le domande devono essere effettuate esclusivamente per via telematica dall’apposito applicativo informatico raggiungibile da questa pagina e potranno essere presentate alla Regione dalle ore 14 del giorno 27 gennaio alle ore 16 del 31 dicembre 2025, salvo esaurimento dei fondi prima del termine stabilito.

A cosa servono i contributi

I fondi sono destinati al ricambio di impianti di riscaldamento alimentati a biomassa legnosa – camino aperto, stufa a legna/pellet, caldaia a legna/pellet – di potenza inferiore o uguale a 35 kW e con classificazione emissiva fino a 4 stelle con nuovi generatori a 5 stelle o pompe di calore.

L’ammontare del contributo

Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto a integrazione del contributo riconosciuto dal Conto termico (Gse) per lo stesso intervento. Gli importi massimi varieranno in funzione delle tipologie di impianto installato, e precisamente: caldaia a legna fino a 8mila euro; caldaia a pellet fino a 7mila euro; pompe di calore fino a 6mila euro; termocamini / termostufe / termocucine (queste ultime ammesse esclusivamente se generatori di calore collegati tramite scambiatori all’impianto di riscaldamento a radiatori o a pavimento) fino a 5mila euro; inserto camino a legna fino a 4mila euro; inserto camino a pellet fino a 4mila euro; stufa a legna fino a 3mila euro; stufa a pellet fino a 3mila euro.

Cinque misure cautelari per i reati di associazione per delinquere e dichiarazione fraudolenta

Cinque misure cautelari per i reati di associazione per delinquere e dichiarazione fraudolentaNella prima mattinata di oggi, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Parma hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal GIP del locale Tribunale, su richiesta di questo Ufficio di Procura, nei confronti di 5 soggetti: uno, residente in provincia di Parma, attinto dalla custodia
cautelare in carcere; tre, residenti nelle province di Parma, Forli-Cesena e Verona, posti
agli arresti domiciliari e uno, residente in provincia di Pordenone, destinatario dell’obbligo
di firma.

Gli indagati, in totale 42 soggetti, sulla base degli elementi probatori allo stato raccolti,
sono indiziati, a vario titolo dei reati di associazione per delinquere, dichiarazione
fraudolenta mediante utilizzo di fatture false ed emissione di false fatture.
Il provvedimento restrittivo segue un decreto di sequestro preventivo emesso dalla
medesima Autorità Giudiziaria per oltre 4,6 milioni di euro, eseguito dalle Fiamme Gialle
lo scorso mese di novembre, per un importo pari al profitto dei reati tributari contestati, in
relazione ad un giro di fatturazioni per operazioni inesistenti il cui ammontare sfiorerebbe i 20 milioni di euro e vedrebbe il coinvolgimento di oltre 40 imprese dislocate in Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Puglia e Piemonte.

Nello specifico, le indagini condotte dagli investigatori del Nucleo di polizia economico
finanziaria di Parma mediante attività tecniche, telefoniche e ambientali, pedinamenti,
analisi di segnalazioni per operazioni sospette e un’accurata ricostruzione dei flussi
finanziari, hanno permesso di acquisire elementi indiziari in ordine alla esistenza di
un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una complessa frode fiscale
nel settore del commercio dei pallets.
Dagli approfondimenti svolti è stato possibile ricostruire un articolato meccanismo illecito il
cui centro nevralgico sarebbe da individuarsi in molteplici centri di raccolta di bancali,
collocati in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, tutti facenti capo a società costituite ad
hoc dal gruppo e ad esso serventi (le cd. società filtro), poi risultate mere ramificazioni
della società capofila – nota impresa del settore operante in provincia di Parma – funzionali
all’acquisto “in nero” di bancali usati dagli autotrasportatori.

Le società filtro, risultate formalmente intestate a meri “prestanome”, sarebbero state
oggetto di un periodico avvicendamento, lasciando inalterato il punto fisico di raccolta dei
bancali, allo scopo di sfruttare la notorietà acquisita nel tempo nei confronti dei numerosi
camionisti che avrebbero ceduto i beni dietro remunerazione in denaro contante, stabilita
dal dominus dell’ipotizzata associazione per delinquere.
Nel corso delle investigazioni è poi emerso come la società capofila avrebbe operato sul
mercato dei pallets su diversi livelli, mescolando abilmente la fase commerciale – di per sé
lecita – che si sviluppava mediante l’acquisto con regolare fattura di bancali usati dai legittimi possessori, al fine di sottoporli ad un ciclo industriale di recupero e successiva reimmissione nel mercato, con una parallela attività di approvvigionamento di tali beni sul
“mercato nero”, perseguita mediante la vasta rete fisica di raccolta, presente sul territorio.
Sulla scorta del disegno criminoso ipotizzato, la rete societaria di raccolta avrebbe
necessitato, a sua volta, di predisporre opportune fatture di “acquisto” formalmente emesse da società prive di qualsivoglia consistenza economica, ovvero società “cartiere pure”, necessarie a fondare una pretesa regolarità dichiarativa e fiscale delle società filtro, al fine di dimostrare l’origine della merce venduta alla capofila.

In conformità con le nuove disposizioni normative, il Giudice per le indagini preliminari del
Tribunale di Parma ha sottoposto gli indagati ad interrogatorio preventivo, all’esito del quale, valutata la sussistenza delle esigenze cautelari in ordine al pericolo di reiterazione dei reati di associazione per delinquere e dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di
fatture false, ha emesso la misura cautelare eseguita in data odierna.

L’odierna attività testimonia la costante attenzione e il perdurante impegno profuso dalla
Guardia di Finanza di Parma, nell’ambito delle indagini coordinate da questa Procura
della Repubblica, a contrasto delle frodi fiscali e dei contesti di illegalità economico-finanziaria di maggiore gravità, a tutela delle imprese che invece operano nel rispetto della legge, nonché per il recupero delle risorse sottratte alla collettività.

Con questo comunicato si intendono sottolineare, in definitiva, i seguenti aspetti che
denotano la particolare rilevanza pubblica dei fatti:
1. in primo luogo, l’ammontare certamente rilevante della materia imponibile sottratta a
tassazione generata dalla sistematica evasione delle imposte dovute con conseguente
ingente danno finale per le casse dello Stato, fatto in sé obiettivamente grave;
2. in secondo luogo, gli illeciti contestati e lo schema ricostruito fondato sulla sistematica
creazione di società filtro e sul reperimento di denaro contante attraverso simulate
operazioni contabili che ha creato un canale illecito di finanziamento per il gruppo
criminale investigato con una conseguente chiara alterazione delle normali regole di
concorrenza;
3. in terzo luogo, la complessità del meccanismo fraudolento realizzato, anche in
considerazione dello specifico settore merceologico che gode di un particolare sistema
di applicazione dell’Iva, c.d. reverse charge, circostanza che ha reso particolarmente
complessa l’individuazione della frode.

Si evidenzia, infine, che i provvedimenti sono stati emessi sulla scorta degli elementi indiziari acquisiti in fase di indagine preliminare. Pertanto, in attesa di giudizio, trova applicazione, per tutti gli indagati, il principio di presunzione di innocenza.

Granchio blu, presentato a Roma il piano nazionale di contrasto alla sua diffusione e proliferazione

Granchio blu, presentato a Roma il piano nazionale di contrasto alla sua diffusione e proliferazione“Il piano presentato dal Governo per contrastare l’avanzata del granchio blu è una notizia positiva, che può segnare una svolta importante. Ora è fondamentale lavorare con tempestività e in coordinamento con le istituzioni regionali e locali, con le associazioni di pesca e le imprese, che non si sono mai sottratte al confronto e alla necessità di trovare soluzioni condivise”.

Così l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, commenta le sei misure del piano di intervento per il contenimento e il contrasto del fenomeno della diffusione e proliferazione del granchio blu, presentate questa mattina al Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare alla presenza dei ministri dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e del commissario straordinario nazionale, Enrico Caterino.

“Ringrazio il Governo e il commissario per aver presentato questo piano, che oggi prende il via- sottolinea Mammi, che ha partecipato all’incontro a Roma-. La Regione Emilia-Romagna farà come sempre la propria parte: abbiamo già messo a disposizione 2 milioni di euro per ristorare le imprese, per la raccolta e lo smaltimento del granchio e metteremo a disposizione un altro milione di euro nel bilancio 2025 a fronte di danni molto pesanti che hanno colpito il comparto anche nel corso del 2024”. Inoltre, proprio Mammi sarà a Goro insieme al presidente della Regione, Michele de Pascale, il 30 gennaio per un nuovo incontro con le imprese e le associazioni di pesca: “Continueremo il confronto che dall’inizio dell’emergenza ci ha portato ad ascoltare il loro grido di allarme e a trovare insieme modalità e soluzioni per affrontare questo dramma”.

Nella sacca di Goro e nelle Valli di Comacchio, infatti, annualmente venivano prodotte circa 16mila tonnellate di vongole, che corrispondono al 55% della produzione italiana e al 40% di quella europea, con circa 1.700 addetti che fanno riferimento alle marinerie di Goro e di Comacchio. “E’ evidente, dunque, il valore di questa economia non solo per il nostro territorio ma per l’intero Paese- prosegue Mammi-:  il delta del Po è leader a livello nazionale ed europeo nella produzione di vongole, un grande patrimonio economico che è stato duramente colpito da questo fenomeno, causando implicazioni anche di natura sociale per la tenuta delle stesse comunità, in un territorio nel quale l’acquacoltura è la prima economia e fonte di reddito”. Dunque, conclude l’assessore, “serve intervenire presto, con tempestività e con una strategia condivisa anche a livello nazionale, che dovrà vederci tutti impegnati anche nei prossimi mesi. Ringrazio le imprese e le associazioni di pesca per il continuo confronto e la volontà di trovare soluzioni condivise. Con loro e assieme ai sindaci e al prefetto di Ferrara- conclude l’assessore-, la Regione continuerà a presidiare e cercare soluzioni per contrastare la diffusione del granchio blu”.

 

COLDIRETTI, BENE PIANO INTERVENTI, ORA MISURE PER FAR RIPARTIRE LE IMPRESE

I danni causati dal granchio blu alla pesca italiano sono ormai raddoppiati rispetto ai 100 milioni di euro stimati a metà 2024 e la messa in campo di un piano di intervento straordinario è importante per dare risposte alle imprese ittiche che hanno visto i propri allevamenti di acquacoltura devastati dal parassita alieno. È il commento di Coldiretti dopo la presentazione delle misure per fronteggiare l’emergenza avvenuta al Masaf, con il Commissario straordinario Enrico Caterino e i ministri dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Per la principale organizzazione agricola italiana ha preso parte all’evento la responsabile di Coldiretti Pesca Daniela Borriello.

Per non disperdere le risorse è importante un Piano nazionale di Coordinamento delle ricerche scientifiche delle specie aliene, tanto più necessario considerando che gli effetti dei cambiamenti climatici sono sempre più evidenti, come dimostra la stessa proliferazione rapida del granchio blu.

In merito alla proposta del Commissario di uno schiuditoio nazionale – continua Coldiretti – per sostenere la crescita delle vongole, si può ipotizzare di puntare su quelli territoriali per far ripartire le imprese di allevamento di vongole che si stanno indirizzando verso altre attività, per produrre seme in qualità e quantità adeguate

Per contrastare la diffusione del granchio vanno utilizzati inoltre predatori naturali autoctoni, come ad esempio il branzino, evitando altre soluzioni che comporterebbero l’ingresso nei nostri mari di altre specie, il cui impatto non sarebbe facilmente calcolabile.

L’intero settore dell’acquacoltura, che rappresenta uno dei fiori all’occhiello della pesca Made in Italy con un valore di produzione di circa mezzo miliardo di euro, è in serio pericolo. La parte più significativa di questa produzione è costituita dalle cozze, seguite dalle vongole al terzo posto. Senza dimenticare la produzione di ostriche, che sta diventando una vera e propria eccellenza italiana.

Dalla primavera del 2023, la produzione di vongole sia nel Veneto che in Emilia è stata quasi del tutto cancellata dagli attacchi del granchio blu e la stessa sorte è stata riservata agli allevamenti di cozze, in particolare quelli della pregiata Scardovari Dop, gravemente danneggiati. Per difendere le produzioni le imprese ittiche sono state costrette a investire in attrezzature spesso molto costose, con reti a maglie adatte a proteggere gli impianti ma l’assedio dei predatori non si è fermato.

Questa grave crisi minaccia la sopravvivenza di oltre 2.000 famiglie nella regione, come denuncia Coldiretti. Molti dipendenti di cooperative e consorzi sono stati posti in cassa integrazione, mentre i lavoratori delle ditte individuali non possono usufruire di alcun sostegno.

Annullata la chiusura dell’uscita della stazione di Modena sud in A1

Annullata la chiusura dell’uscita della stazione di Modena sud in A1Sulla A1 Milano-Napoli, è stata annullata la chiusura dell’uscita della stazione di Modena sud, che era prevista dalle 22:00 di questa sera, mercoledì 22, alle 6:00 di giovedì 23 gennaio.

 

Inaugura a Formigine la sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri

Inaugura a Formigine la sede dell’Associazione Nazionale CarabinieriSi terrà sabato 25 gennaio, alle ore 14.30 l’inaugurazione della sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri, in Via Stazione 5 a Formigine.

Oltre al Sindaco Elisa Parenti e all’Assessore alla Sicurezza integrata Andrea Corradini, saranno presenti il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Colonnello Lorenzo Ceccarelli e il Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione di Modena Giuseppe Patta.

A seguire, alle ore 15.15 presso la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, si terrà la Messa celebrata dal Cappellano militare dei Carabinieri, Mons. Giuseppe Grigolon.

Afferma Giuseppe Patta: “Dallo scorso mese di giugno, è in atto una positiva collaborazione tra i Volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Modena e l’Amministrazione comunale di Formigine, che li vede impegnati in attività di osservazione e monitoraggio su tutto il territorio a beneficio dei cittadini. Un ulteriore sviluppo di questa cooperazione è rappresentato dalla nascita della sottosezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri modenese nel territorio di Formigine, resa possibile sia in virtù della disponibilità delle Autorità sia dal fatto che qui risiedono molti carabinieri in congedo. Siamo dunque ben lieti sabato di poter inaugurare la nuova Sottosezione ANC di Formigine”.

Domenica si parla di pace e ’68 a Villa Cuoghi Fiorano

Domenica si parla di pace e ’68 a Villa Cuoghi FioranoDomenica 26 gennaio a Villa Cuoghi, in via Gramsci n. 32, a Fiorano Modenese sono in programma due iniziative organizzate da associazioni del territorio con il patrocinio del Comune.

Alle ore 16.30 il Comitato per l’educazione alla pace, la sezione fioranese dell’ANPI e i Circolo culturale Nuraghe, propongono un dibattito dal titolo “Fuori la guerra dalla storia”. Parleranno del tema “Ripudiare la guerra, costruire la pace in Ucraina, in Palestina e nel mondo. Da Auschwitz al genocidio a Gaza. Il ruolo di Israele, dell’Europa e degli USA” l’avvocato Fausto Gianelli, dell’associazione Europa – avvocati per la democrazia e i diritti umani, il professor Domenico Campana dell’associazione Un ponte per ETS e la professoressa Antonia Bertoni dell’ANPI. Coordina il dibattito Egidio Pagani del Comitato per l’educazione alla pace.

L’ingresso è libero e gratuito.

Alle ore 17.30, presso la propria sede, l’associazione Amici della Musica Nino Rota, in collaborazione con l’associazione INArte, per il “Tè delle 5”, presenta il libro “Quando il cielo era con noi. Un outsider del Sessantotto”. L’autore Angelo dialogherà con Tina De Falco. L’ingresso è libero e gratuito.

 

I numeri e servizi della biblioteca comunale di Fiorano nel 2024

I numeri e servizi della biblioteca comunale di Fiorano nel 2024Nel 2024 biblioteca comunale di Fiorano Modenese “Paolo Monelli”, presso il BLA, ha visto un’ottima affluenza di utenti che dimostrano di apprezzarne i servizi e le iniziative dedicate alla lettura per adulti e bambini, oltre  ad avere  registrato un considerevole aumento dei prestiti librari

Sono stati Sono stati 430 i nuovi utenti registrati nel 2024 per un totale di 2.745 fruitori attivi della biblioteca, che nel corso dell’anno hanno richiesto 25.194 prestiti, un dato questo in continuo aumento negli ultimi tre anni che rende merito al buon lavoro della struttura e degli operatori e che supera abbondantemente anche gli anni pre-Covid, quando i prestiti ammontavano a circa 20 mila all’anno.

Anche l’opportunità di usufruire di diversi servizi quali la consegna autonoma dei testi attraverso il box predisposto all’esterno o la modalità di prestito “take away” per cui i lettori possono prenotare il libro desiderato via mail, telefonicamente o tramite BiblioMo, e passarlo a ritirare entro una settimana, ha incentivato l’abitudine alla lettura dei cittadini fioranesi.

Significativo anche il dato dei prestiti di libri per ragazzi (14.067), favorito dai progetti scolastici che si svolgono nel corso dell’anno in biblioteca e che fanno ben sperare riguardo all’apprezzamento della lettura e del libro cartaceo anche tra i nativi digitali. In particolare nel 2024 sono state coinvolte nei progetti della biblioteca di Fiorano Modenese 23 sezioni delle scuole d’infanzia, 26 classi della scuola primaria e 34 classi di scuola secondaria di primo grado.

A questi progetti scolastici si aggiungono poi le 28 iniziative gratuite per minori (spettacoli, letture, etc) organizzate in biblioteca lo scorso anno, che hanno visto la partecipazione di quasi 400 tra bambini e ragazzi (399 per l’esattezza).

Sono state 28 anche le iniziative a libero accesso e gratuite dedicate dalla biblioteca comunale di Fiorano Modenese agli adulti, come gruppo di lettura, le rassegne “Monografie” e “Un’ora al BLA”, oltre ai consigli di lettura, che hanno visto la partecipazione di 698 persone.

“I numeri evidenziano i risultati delle diverse azioni sinergiche messe in campo, nel costante impegno di promozione della lettura non solo come strumento di crescita individuale,  ma anche della comunità. Le diverse iniziative promosse dalla biblioteca di Fiorano Modenese, rivolte a differenti target, hanno infatti un ulteriore valore trasversale: quello di promuovere l’incontro e la relazione. Il BLA e le progettualità che qui vengono sviluppate incrociano in questo senso promozione della cultura e di coesione sociale. Una direzione su cui è importante continuare ad investire.”, ha evidenziato l’assessore alla Cultura e Politiche per le nuove generazioni, Marilisa Ruini.

Anche la sala studio continua a essere apprezzata e molto frequentata, soprattutto da studenti universitari che si recano al BLA anche da altri Comuni, trovando particolarmente confortevole la biblioteca fioranese.

Infine sono stati 1.031 i nuovi testi acquistati o ricevuti in donazione nel 2024.

Post alluvione, il neo-commissario Curcio in Regione. Tullia Bevilacqua (Ugl Emilia-Romagna): “Condivise le linee guida del suo mandato”

Post alluvione, il neo-commissario Curcio in Regione. Tullia Bevilacqua (Ugl Emilia-Romagna): “Condivise le linee guida del suo mandato”Il commissario per la ricostruzione post alluvione Fabrizio Curcio ha incontrato questa mattina a Bologna tutti i componenti istituzionali del Patto regionale per il Lavoro e per il Clima. Al termine della riunione ha partecipato a un punto stampa insieme al presidente della Regione, Michele de Pascale.

“Come sindacato abbiamo partecipato alla riunione e abbiamo accolto con soddisfazione la conferma della notizia che saranno erogati i ristori alle famiglie ed alle imprese (singolarmente con 10 mila e 20 mila euro, rispettivamente) alle famiglie ed alle imprese che hanno subito i danni di due alluvioni consecutive. Abbiamo apprezzato la rassicurazione che Curcio proseguirà il lavoro avviato dal generale Figliuolo ribadendo l’importanza di un approccio integrato tra i vari enti locali e le parti sociali, per ottimizzare l’uso delle risorse disponibili e garantire la realizzazione di progetti che possano rafforzare la resilienza del territorio e dei suoi abitanti”: ha commentato Tullia Bevilacqua, segretario di Ugl Emilia-Romagna che ha partecipato questa mattina alla riunione del Patto per il Lavoro e per il Clima.

“Riteniamo positivo che si possa continuare a costruire una rete di collaborazione tra i vari livelli di governo locale e nazionale per proseguire in modo efficace le sfide legate alla prevenzione dei rischi ed alla gestione delle emergenze migliorando e intensificando la pianificazione di interventi sul territorio, con particolare attenzione alla prevenzione del dissesto idrogeologico regionale”: aggiunge il segretario Tullia Bevilacqua.

“Come Ugl siamo pronti a collaborare per fornire ogni suggerimento utile a proteggere il nostro territorio, i nostri cittadini e le imprese. Abbiamo già fornito il nostro contributo progettuale inviando al presidente della Regione in carica Michele de Pascale una serie di proposte che sottolineano l’importanza di una programmazione adeguata che guardi al futuro, con investimenti nelle infrastrutture e nella sicurezza per evitare che i danni provocati dalle alluvioni del 2023 e 2024 si possano ripetere”: ha concluso Tullia Bevilacqua, segretario di Ugl Emilia-Romagna.

 

Oggi a San Lazzaro si è svolta l’Assemblea Regionale della FIOM Emilia Romagna

Oggi a San Lazzaro si è svolta l’Assemblea Regionale della FIOM Emilia RomagnaMercoledì 22 gennaio presso l’Arci San Lazzaro si è svolta l’Assemblea Regionale della FIOM Emilia Romagna, alla quale hanno partecipato oltre 600 componenti delle diverse Assemblee Provinciali.

I lavori sono stati chiusi da Michele De Palma, Segretario Generale della FIOM Nazionale e agli stessi hanno partecipato, oltre alle Segreterie e ai Segretari Generali dei diversi territori provinciali, Gianni Cotugno, Segretario Generale della FIOM Emilia Romagna, Massimo Bussandri, Segretario Generale della CGIL Emilia Romagna e Giada Zoli, del Collettivo Monnalisa.

“Salario Dignità Lavoro per Tutte e Tutti” sono state le parole d’ordine dell’iniziativa e del percorso di Mobilitazione che vede impegnata la FIOM nella stagione di rinnovo dei principali Contratti Nazionali del comparto, fino ad arrivare ai Referendum sul Lavoro promossi dalla CGIL.

Nello scorso mese di novembre si è arrivati alla rottura del tavolo di trattativa con Confindustria – Federmeccanica e Assistal a causa delle contro-piattaforma da questi presentata. Una contro-piattaforma che ha la pretesa di cancellare l’unica legittima piattaforma rivendicativa votata da centinai di migliaia di Lavoratrici e Lavoratori Metalmeccanici e che, in maniera reazionaria, si rifiuta di affrontare i temi degli aumenti salariali certi, delle politiche industriali, del contrasto alla precarietà e della riduzione dell’orario di lavoro.

Tutti temi, questi, che invece sono necessari per affrontare la crisi economica che in molti settori si sta consolidando, a partire dal livello europeo, e per salvaguardare i posti di lavoro. La FIOM Emilia Romagna ribadisce, da un lato, che non verranno contrastate iniziative unilaterali di licenziamento collettivo e di chiusure aziendali (spiccano i casi recenti della Lafert di Ravenna e della Marzocchi di Bologna, oltre alle vertenze ancora aperte di Berco e Rexnord Tollok di Ferrara), dall’altro, che deve essere redistribuita la ricchezza prodotta dalle imprese negli ultimi anni, figlia anche della finanziarizzazione crescente dell’industria, assicurando a Lavoratrici e Lavoratori importanti aumenti salariali.

Su queste rivendicazioni la FIOM Emilia Romagna è stata protagonista nella prima campagna di scioperi per la riconquista del Contratto Nazionale, che ha visto una spinta articolazione nelle fabbriche, necessaria per scardinare le resistenze delle Confindustrie locali, e che dovrà continuare se non verrà riaperto il tavolo contrattuale sulla base della piattaforma sindacale.

L’Assemblea Regionale della FIOM, poi, ha votato all’unanimità un documento politico, costruito con la collaborazione del Collettivo Femminista Monnalisa, sulla “Parità di Genere”, che parte dalla consapevolezza che per costruire una società più equa e più giusta è necessario ridurre le disparità tra le diverse soggettività a partire dai luoghi di lavoro. Il documento impegnerà tutta l’Organizzazione in un percorso fondato su tre pilastri: formazione, contrattazione e mobilitazione.

Sassuolo: appuntamento con Narra-Letture domani ad “Arnia”

Sassuolo: appuntamento con Narra-Letture domani ad “Arnia”Torna domani, giovedì 23 gennaio, l’appuntamento con Narra-Letture: il gruppo di lettura della Biblioteca N.Cionini, che si riunisce ogni mese per parlare di un libro in particolare, ma anche per scambiarsi consigli, scoprire nuove storie e condividere la passione per la lettura.

Considerata la momentanea impossibilità di utilizzare i locali della Biblioteca a causa degli interventi di ristrutturazione, l’incontro si terrà presso “Arnia”, in via Adige 1, sempre a partire dalle ore 20,30.

Domani, giovedì 23 gennaio protagonista sarà  “Leggere Lolita a Teheran” di Azar Nafisi

Agricoltura, Elisa Cugini nuova presidente di Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna

Agricoltura, Elisa Cugini nuova presidente di Confcooperative Fedagripesca Emilia RomagnaCambio alla guida di Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna, la Federazione regionale che riunisce 374 cooperative agricole, agroalimentari e della pesca con quasi 46.000 soci, 19.500 occupati e un fatturato complessivo di 11,6 miliardi di euro. Preso atto delle dimissioni di Raffaele Drei, presentate a seguito della nomina a presidente nazionale della Federazione, il consiglio regionale riunitosi ieri ha eletto all’unanimità Elisa Cugini come nuova presidente di Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna.

Cinquant’anni, imprenditrice agricola con un allevamento di bovini da latte per la produzione di Parmigiano Reggiano, Elisa Cugini è presidente della Latteria Sociale La Mezzanese situata nel Comune di Sorbolo Mezzani nella Bassa Parmense. Attualmente è anche presidente di Confcooperative Parma e vicepresidente di Confcooperative Emilia Romagna.

Sono orgogliosa di questa nomina e di rappresentare cooperative di tutti i comparti vere eccellenze della regione. Ringrazio Raffaele Drei per il lavoro svolto fino adesso che lo ha portato ad assumere un incarico nazionale – ha commentato Elisa Cugini -. La cooperazione è un pilastro fondamentale nel sistema agroalimentare emiliano-romagnolo, dove ricopre un ruolo da protagonista in alcune delle principali filiere regionali: si va dalla pesca e dall’acquacoltura, organizzate per oltre il 90% in cooperative, al settore vitivinicolo che vede oltre l’80% dell’uva regionale conferita in cantine sociali e cooperative, dal Parmigiano Reggiano dove la produzione dei caseifici sociali raggiunge il 70%, fino all’ortofrutta, conferita dai produttori per oltre il 50% a strutture cooperative. Senza dimenticare la filiera bieticolo-saccarifera, dove è rimasta solo la cooperazione a tutelare e promuovere i bieticoltori italiani”.

“Questi dati – continua la neopresidente di Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna – ci richiamano ad una grande responsabilità: quella di rappresentare al meglio nelle sedi istituzionali il sistema cooperativo, nella convinzione che questo modello di impresa che ha contribuito a determinare il successo dell’agricoltura regionale, possa continuare a crescere nell’interesse dei soci produttori. Le politiche di aggregazione dell’offerta, gli investimenti nella ricerca per la protezione delle coltivazioni, il sostegno alle imprese nelle grandi transizioni, da quella tecnologica e digitale a quella ambientale, la tutela dei comparti dalle norme europee che spesso penalizzano le nostre aziende: sono alcune delle priorità del mio impegno”.

A seguito dell’elezione di Elisa Cugini alla presidenza della Federazione, il consiglio regionale ha eletto Aristide Castellari (presidente di Agrintesa, settori ortofrutta e vino) come nuovo vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna, andando così ad affiancare il vicepresidente Vadis Paesanti con delega a pesca e acquacoltura.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 23 gennaio 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 23 gennaio 2025Cielo coperto con precipitazioni, anche a carattere di rovescio, sul crinale appenninico centro-occidentale, in graduale attenuazione nel pomeriggio. Durante la sera/notte, piogge provenienti dal settore settentrionale, interesseranno inoltre le zone della pianura centro-orientale.

Temperature minime in lieve aumento, con valori compresi tra 5 gradi della pianura occidentale e 8 gradi della fascia costiera. In lieve aumento anche le massime tra 6/10 della pianura emiliana fino a 11/14 gradi delle province romagnole. Venti deboli occidentali in pianura, con rinforzi da sud-ovest sui crinali appenninici. Mare poco mosso.

(Arpae)

Fp-Cgil Bologna: No alla chiusura delle sedi della Corte dei Conti

Fp-Cgil Bologna: No alla chiusura delle sedi della Corte dei Conti“La sciagurata proposta di riforma della giustizia contabile, che noi respingiamo con forza, prevede la chiusura di ben 17 sedi su 21 della Corte dei conti, che dovrebbero essere fagocitate in sei macro aree territoriali.

Alla sede regionale dell’Emilia-Romagna, oggi su Bologna, toccherebbe di essere accorpata sotto Venezia, facendo il paio con quella di Torino sussunta a Milano”, spiega una nota di Camera del Lavoro e FP Cgil di Bologna.

“Questi presidi, oggi distribuiti capillarmente sul territorio, svolgono una funzione insostituibile per garantire trasparenza, responsabilità e il contrasto agli sprechi di denaro pubblico.

Accorpare o eliminare tali sedi significa dunque indebolire la capacità di vigilanza della magistratura contabile, esponendo i cittadini a maggiori rischi di abusi, negligenze e mala gestione”.

“Questa modifica che non ha precedenti – proseguono Camera del Lavoro e FP Cgil di Bologna – se attuata avrà dunque una immediata ripercussione sulle attività amministrative determinando al contempo una diaspora di svariate centinaia di unità di personale, attualmente dislocate presso la capillare rete di sedi regionali.

Nel caso di Bologna il trasferimento forzato delle unità di personale avverrebbe, come accennato, in direzione della città lagunare”.

Come giustamente sottolineato dall’Associazione magistrati della Corte dei conti, l’efficacia amministrativa è legata a filo doppio alla prossimità territoriale e alla vicinanza con le amministrazioni locali in coerenza con il disegno di decentramento amministrativo previsto a partire dall’art. 5 della nostra Carta costituzionale.

Attraverso l’impoverimento calcolato di specifici territori come il nostro, si manifesta una chiara volontà politica di marginalizzare il ruolo della magistratura contabile.

La Corte dei Conti è una istituzione fondamentale contro gli sprechi e le irregolarità nella gestione delle risorse della collettività. Ridurne la presenza contiene il messaggio devastante che il controllo pubblico è una iattura, anziché una risorsa al servizio dei cittadini”.

Come Camera del Lavoro e FP Cgil di Bologna – conclude la nota – saremo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, delle istituzioni e di tutte le forze sociali che già si stanno mobilitando a difesa di questo imprescindibile presidio di legalità”.

 

# ora in onda #
...............