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martedì, 1 Luglio 2025
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La Terapia Intensiva del Santa Maria Nuova tra le migliori nella lotta contro il COVID-19

La Terapia Intensiva del Santa Maria Nuova  tra le migliori nella lotta contro il  COVID-19

Un’analisi della gestione dei pazienti Covid ricoverati nei reparti di Terapia Intensiva degli ospedali italiani nel corso dell’anno 2020, pubblicata di recente dal Gruppo Italiano per la Valutazione degli Interventi in Terapia Intensiva (GiViTI), ha mostrato un risultato importante per l’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia.

Lo studio ha riguardato casistiche comparate con altri centri nel trattamento delle polmoniti da Covid-19 evidenziando come la Terapia Intensiva dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia abbia registrato una mortalità inferiore alla media collocandosi al 12° posto su oltre 70 reparti.

L’elaborazione dei dati indica che al S. Maria Nuova sono deceduti meno pazienti di quelli attesi in base ai modelli probabilistici fondati sulla gravità degli stessi al momento del ricovero in Terapia Intensiva: nell’anno in esame i ricoveri di pazienti Covid positivi sono stati 164 con una sopravvivenza del 68,3%.

“Questi risultati sono il frutto dell’enorme dedizione del personale medico e sanitario nel fronteggiare questa terribile emergenza sanitaria – sottolinea il direttore della Struttura Complessa Anestesia e Rianimazione Federico Giovanni Piccioni – Sotto la guida del dr. Pierpaolo Salsi, responsabile dell’unità di Terapia Intensiva, il nostro reparto ha saputo adattarsi con impegno e sacrificio a condizioni di lavoro al limite delle proprie possibilità. Vedere che il risultato di questo sforzo ci posiziona tra i migliori centri afferenti al network del GiViTI è motivo di grande soddisfazione e di orgoglio”.

Il lavoro della Terapia Intensiva è dedicato ai pazienti più gravi che spesso hanno ridotte possibilità di guarigione e per i quali vengono intensificate le cure per contrastare la patologia. Nel corso della pandemia è stato necessario mettere in campo grandi risorse aziendali e, nell’ambito intensivistico, è stato fondamentale il lavoro di squadra svolto con i reparti di Terapia semi-intensiva, le degenze COVID e le Terapie Intensive aziendali di Guastalla e Castelnovo ne’ Monti, primi alleati di Reggio Emilia, oltre che con altri nosocomi regionali.

“Per gestire il grande numero di pazienti critici, COVID-19 e non – continua il Dott. Piccioni – abbiamo dovuto aumentare enormemente i letti di Terapia Intensiva a livello aziendale e questo è stato possibile grazie all’azione corale di tutti i professionisti della nostra Azienda. Vedere che il lavoro svolto, seppur in condizioni davvero difficili, ha prodotto risultati comparabili a livello nazionale è una spinta per continuare a migliorare. Questo sarà possibile perché il nostro ospedale conta su grandissimi professionisti, sia medici che delle professioni sanitarie.”

Nato nel 1992 in seno all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, il GiViTI promuove e realizza progetti di ricerca tesi a descrivere, analizzare e migliorare la qualità dell’assistenza in Terapia Intensiva in Italia. Oggi il GiViTI vede iscritte oltre la metà delle Terapie Intensive italiane ed  è uno dei primi e più grandi gruppi di ricerca in Terapia Intensiva operanti al mondo (https://giviti.marionegri.it/).

Fondo Covid per le imprese: venerdì la scadenza

Fondo Covid per le imprese: venerdì la scadenzaScade venerdì, 15 ottobre, il termine per partecipare al secondo bando indetto dall’Amministrazione Comunale e che mette a disposizione ulteriori 100.000 euro per le attività economiche maggiormente colpite dallo stato di emergenza sanitaria causata da Covid -19.

Si tratta del secondo bando pubblico di questo tipo, che fa seguito a quello scaduto lo scorso 15 maggio e che aveva stanziato 120.000 €.

Le domande dovranno pervenire entro e non oltre il giorno 15/10/2021 all’indirizzo di posta elettronica certificata: comune.sassuolo@cert.comune.sassuolo.mo.it ed essere inviate esclusivamente da un indirizzo di posta elettronica certificata.

Potranno accedere ai contributi le Imprese costituite in qualsiasi forma e con un volume d’affari ai fini IVA anno 2019 oppure un volume di ricavi nel caso di regime forfettario non inferiore a 50.000 € e non superiore a € 400.000, in possesso dei seguenti requisiti:

essere attive alla data di presentazione della domanda;

operare come attività prevalente in uno dei seguenti settori merceologici:

commercio al dettaglio (Ateco 47), servizi di alloggio e ristorazione (Ateco 55 e 56), servizi alla persona e artigianato di servizio (Ateco 79, 95, 96), agenti di commercio (Ateco 46.1), taxisti (Ateco 49.32.10);

aver avuto nel periodo 01/04/20-31/03/21 una riduzione di fatturato o di volume di ricavi superiore al 30% rispetto al periodo 01/04/19-31/03/20, calcolato in termini di volume d’affari ai fini IVA anno oppure in volume di ricavi nel caso di regime forfettario.

Non saranno considerate Imprese: i Circoli, le Associazioni culturali e le associazioni Sportive Dilettantistiche e tutte Associazioni senza scopo di lucro.

Possono accedere ai contributi le Imprese costituite tra il 31/12/2018 e il 31/03/2021 che entreranno in una graduatoria separata. Per queste valgono i requisiti generali ma non quelli del volume d’affari o di ricavi e della riduzione di fatturato.

Il Comune di Sassuolo mette a disposizione complessivamente 100.000 €. Di questi: 10.000 € sono in una prima fase riservati alle Nuove Imprese (tra il 31/12/2018 e il 31/03/2021)

Le imprese che faranno domanda, saranno inserite in due graduatorie separate:

  • Nuove Imprese
  • Tutte le altre Imprese

Nella graduatoria 1) le Nuove Imprese entreranno tutte a pari merito. I 10.000 € disponibili saranno suddivisi fra tutte le Imprese fino alla cifra massima di 250 €. Eventuali avanzi in questa prima fase di assegnazione saranno messi a disposizione della graduatoria 2). Nel caso, invece, che i fondi disponibili non fossero sufficienti a garantire la quota di 250 € per ogni impresa, i 10.000 € saranno equamente ripartiti fra le imprese della graduatoria. Nella graduatoria 2) le altre Imprese saranno messe in ordine di riduzione percentuale del volume d’affari/volume di ricavi, partendo da quella che ha avuto la riduzione maggiore.

I fondi disponibili saranno assegnati partendo dalla prima Impresa in graduatoria e scorrendo fino ad esaurimento dei fondi per una cifra assegnata di 1.000,00 € per ogni impresa. Nel caso in cui, alla fine di questa fase di assegnazione, fossero ancora disponibili dei fondi, questi saranno assegnati, ripartendo dalla prima impresa in graduatoria, assegnando ulteriori 500 € per ogni impresa; fino ad una cifra massima di 1.500 € per ogni impresa.

Informazioni:

E’ possibile contattare il Servizio Sviluppo turistico-economico e politiche giovanili del Comune di Sassuolo per posta elettronica ordinaria (non PEC) all’indirizzo: gaimi@comune.sassuolo.mo.it

Tremila “grazie” per un impegno in prima linea ai volontari e le associazioni impegnate nei punti vaccinali

Tremila “grazie” per un impegno in prima linea  ai volontari e le associazioni impegnate nei punti vaccinali

Sempre presenti e instancabili. I volontari e le associazioni del territorio stanno offrendo con il loro tempo e le loro capacità un contributo fondamentale alla riuscita della campagna vaccinale. La copertura sempre maggiore della popolazione modenese, infatti, è resa possibile anche grazie a chi volontariamente è presente, accanto ai professionisti Ausl, in tutti i Punti Unici Vaccinali della provincia di Modena; con loro anche dipendenti ed ex dipendenti delle aziende sanitarie che, nel tempo extralavorativo o perché in pensione, mettono la loro opera e la loro professionalità a disposizione della campagna di vaccinazione.

Per questo motivo l’Azienda USL di Modena ha deciso di ringraziare tutti i volontari con la consegna di un attestato di merito nei vari Puv. Molti Punti Vaccinali hanno già programmato nella giornata di martedì 12 ottobre una breve cerimonia alla presenza, oltre che dei rispettivi Direttori dei Distretti Sanitari, anche dei rappresentanti delle amministrazioni locali. Sono stati invitati sia i volontari singoli (che non appartengono ad associazioni) sia i rappresentanti degli enti di volontariato che, su ciascun territorio, hanno collaborato alla campagna vaccinale. In alcune situazioni infatti si tratta di numeri molto alti e non sarà possibile consegnare l’attestato direttamente nelle mani di ciascuno: saranno proprio le associazioni a fare da tramite, facendo giungere il ringraziamento dell’Azienda sanitaria a tutti coloro che hanno donato il loro tempo.

Complessivamente, l’Azienda USL di Modena consegnerà 3 mila attestati che verranno distribuiti tra singoli volontari e associazioni: in particolare, saranno 1100 per Modena, 500 per Carpi, 450 per Sassuolo, 350 per Mirandola, 250 per Castelfranco Emilia, 200 per Vignola, 150 per Pavullo.

“Era doveroso ringraziare i volontari sanitari, amministrativi e tutte le associazioni del territorio, che in questi mesi di campagna vaccinale hanno messo a disposizione il loro tempo e il loro impegno per contribuire al buon funzionamento dei Puv provinciali – dichiara Silvana Borsari responsabile provinciale della campagna di vaccinazione anti covid-19 -. Senza il loro aiuto non sarebbe stato possibile garantire una copertura così ampia e una presa in carico ininterrotta dei cittadini desiderosi di vaccinarsi. Il loro servizio è stato fondamentale anche per orientare la popolazione nel corretto accesso ai singoli Punti Unici Vaccinali e la giusta compilazione della documentazione. Se stiamo uscendo da questa fase di emergenza il merito è anche loro”.

Questi gli appuntamenti programmati per martedì 12 ottobre con la consegna degli attestati:

  • Puv di Modena, dalle ore 9 alle ore 12
  • Puv di Fiorano, dalle ore 11 alle ore 13
  • Puv di Carpi, dalle ore 12 alle ore 14 presso Sala delle Vedute di Palazzo Pio
  • Puv di Vignola, dalle ore 9.30 alle ore 12.30
  • Puv di Pavullo, alle ore 17 presso l’Ospedale

Per i due Puv del Distretto di Mirandola la consegna degli attestati è programmata per lunedì 18 ottobre presso il Pala Round di San Felice, dalle ore 9 alle ore 11. Al Puv di Castelfranco Emilia, la consegna è programmata per mercoledì 20 ottobre, alle ore 10.30 presso la nuova sede di Cà Ranuzza

Arriva la “Féra dal Bèli Dann”, secondo appuntamento con le Fiere d’Ottobre sassolesi

Arriva la “Féra dal Bèli Dann”, secondo appuntamento con le Fiere d’Ottobre sassolesiCon la “Féra dal Bèli Dann” proseguirà domani, domenica 10 ottobre, l’edizione 2021 delle Fiere d’Ottobre di Sassuolo con un ricco calendario di appuntamenti sia la mattina che al pomeriggio.

L’Amministrazione comunale, in collaborazione con Sgp, Pro Loco Sassuolo, Comitato Commercianti del Centro Storico, circoli, associazioni, parrocchie, comitati e singoli negozianti, ha realizzato un ricco programma di appuntamenti ed eventi che coinvolgono tutta la settimana e che hanno nel week end, la domenica in particolare con l’avvio affidato al mercato straordinario in tutto il centro storico, il momento clou.

Ricordiamo che l’ingresso all’area delle Fiere d’Ottobre, sia la mattina per il mercato straordinario che al pomeriggio per gli eventi, è soggetto al controllo del GreenPass: ai varchi d’accesso al centro un cartello indicherà le regole da seguire mentre i controlli saranno effettuati a campione all’interno.

Il programma di domani.

Commemorazione dell’Eccidio di Manno e Toano:  in occasione del 76° anniversario

Ritrovo alle ore 8:15 nel parcheggio del Circolo A. Pagliani – Via Monchio 1

Torneo di pallavolo: torneo U.14 femminile a cura di Volley San Michelese alla palestra Camuncoli di San Michele – via Cimitero 31. Dalle ore 9

Fiori di Ottobre: viale XX Settembre tutto il giorno

Rassegna Fiere a Teatro – Forme di Bellezza: performance teatrale a cura di Quinta Parete in piazza Garibaldi nel pomeriggio

Danza aerea a cura di Armonia ASD in piazza Martiri Partigiani dalle ore 15,30

Pallavolo in piazza a cura di Volley Academy in piazza Martiri Partigiani dalle ore 15,30

Karate a cura di Jitsu Karate Club ASD in piazza Martiri Partigiani dalle ore 15,30

Musica Sotto il Fontanazzo: Five O’Clock a cura di JIMBAR in piazzale Roverella dalle ore 16,30

Fiere in Musica – The Trio: cover anni ‘70 , ‘80  e ‘90 –  Roberto Valgimigli (piano e voce), Giordano Cestari (chitarra e voce), Corrado Orienti (chitarra e voce) in piazzale della Rosa

Dalle ore 16,30 prenotazioni su www.eventbrite.it

Una strada d’artisti a cura di Gruppo Pittori Sassolesi J. Cavedoni APS in vicolo Conce dalle ore 9 alle ore 18,30

Spazio bimbi in piazza Libertà nel pomeriggio

Spettacoli di strada, mercatini e negozi aperti con promozioni a Cura del Comitato dei commercianti del centro storico di Sassuolo Centro Storico – tutto il giorno

L’immagine e la poesia: reading poetico con Mariadonata Villa, Kebir Yusuf Abukar, Marco Bini, Giorgio Casali, Davide Ferrari, Massimiliano Mandorlo, Giuseppe Nibali, Stefano Serri, Laura Solieri. In occasione della mostra “In un vortice di polvere” di Annalisa Vandelli, promosso da Lions Club Sassuolo in collaborazione con Marazzi Group e Comune di Sassuolo al Crogiolo Marazzi dalle ore 18

 

 

Tennis, Serie A1 maschile: prima giornata in trasferta per lo Sporting Club Sassuolo

Tennis, Serie A1 maschile: prima giornata in trasferta per lo Sporting Club SassuoloRitorna il grande tennis a Sassuolo con la Serie A1, la massima espressione tennistica nazionale a squadre e allo Sporting Club Sassuolo tutto è pronto per affrontare al meglio questa stagione.

La compagine sassolese, inserita nel secondo dei quattro gironi previsti, avrà come avversarie il TC Match Ball Siracusa, il TC Santa Margherita (GE), proveniente dalla A2, e il New Tennis Torre del Greco (NA).

Come per le precedenti edizioni il format della fase a gironi del campionato di serie A1 prevede un calendario di andata e uno di ritorno e per i sassolesi la prima giornata sarà subito una trasferta. Lo Sporting, infatti, giocherà domenica prossima la prima giornata di campionato in terra siciliana contro il TC Match Ball Siracusa. La formazione a disposizione del capitano Simone Gentili vedrà schierati Stefano Napolitano, Enrico Dalla Valle, Michele Vianello, Federico Bondioli, Mattia Ricci, Giulio Mazzoli, e uno fra lo sloveno Blaz Rola e lo spagnolo Roberto Carballes Baena.

L’inizio degli incontri è previsto per le ore 10 e sarà possibile seguirne l’andamento in tempo reale accedendo all’apposita sezione predisposta dalla Federtennis, il cosiddetto live score.

L’Emilia-Romagna tiene in forma il suo cuore: 5.000 persone visitate grazie all’iniziativa del servizio sanitario regionale

L’Emilia-Romagna tiene in forma il suo cuore: 5.000 persone visitate grazie all’iniziativa del servizio sanitario regionaleNove appuntamenti già alle spalle, gli ultimi due in programma questo fine settimana – domani 9 ottobre a Forlì e domenica 10 a Imola -, 5.000 emiliano-romagnoli visitati: sono i numeri di “Tieni in forma il tuo cuore”, l’iniziativa promossa tra settembre e ottobre dalla Regione nelle principali piazze dell’Emilia-Romagna per fare prevenzione e sensibilizzazione sui rischi cardiovascolari.

Sono state finora in media oltre 400 le persone a usufruire in ogni tappa dei check-up gratuiti offerti dalle cliniche mobili che l’assessorato alla Sanità ha predisposto insieme alla Aziende sanitarie, per una stima complessiva di circa 5.000 emiliano-romagnoli che, comprese le ultime due tappe, hanno avuto l’opportunità di effettuare screening e ricevere consulenze gratuite da cardiologi e infermieri per la valutazione del rischio.

Tra gli esami a disposizione, la determinazione dell’assetto lipidico, con un semplice prelievo di una goccia di sangue capillare, la rilevazione dei principali parametri vitali, come pressione arteriosa e indice di massa corporea (BMI) e lo screening della fibrillazione atriale asintomatica.

“Questa iniziativa ci ha mostrato in maniera molto concreta il significato e l’importanza della prevenzione- afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-: migliaia di emiliano-romagnoli che prima non erano a conoscenza del proprio rischio cardiovascolare ora invece lo hanno potuto misurare. Le persone che in seguito agli screening hanno avuto necessità di un approfondimento sono state indirizzate a percorsi specialistici, che ci auguriamo li portino ad allontanare ogni possibile complicazione”.

La campagna di informazione e comunicazione

Agli appuntamenti nelle piazze la Regione ha aggiunto per “Tieni in forma il tuo cuore” anche una campagna informativa, declinata sia digitalmente che in opuscoli a disposizione del pubblico oltre che nelle sedi dell’iniziativa anche nei luoghi di cura, a partire dalle Case della salute, con alcune semplici regole per ridurre i rischi cardiovascolari.

Prima di tutto, è importante effettuare semplici controlli a cadenza regolare su pressione arteriosa, valore di glicemia, colesterolo totale e LDL (il cosiddetto colesterolo “cattivo”) o un peso corporeo superiore a quello previsto in base a età e statura.

C’è poi il tema delle abitudini e dei comportamenti: oltre a evitare il fumo, sono importanti una dieta sana e uno stile di vita non sedentario. Per quanto riguarda l’alimentazione, i consigli vanno dalla riduzione dell’uso del sale alla predilezione per pesce e carni bianche, passando per l’uso dell’olio extravergine e la moderazione del consumo di alcolici. Dal punto di vista del movimento, si va dall’esercizio fisico per 30 minuti almeno al giorno alle buone pratiche come preferire le scale all’ascensore o la bici all’auto per i piccoli spostamenti.

I rischi cardiovascolari, alcuni dati

Nel 2019 sono stati registrati in Emilia-Romagna più di 250.000 soggetti possessori di esenzione ticket per ipertensione arteriosa ma la patologia è molto più diffusa, arrivando a colpire fino un terzo della popolazione; inoltre, più di 65.000 sono i portatori di cardiopatia ischemica e circa 20.000 i pazienti con scompenso cardiaco.  Il 2% della popolazione poi soffre di fibrillazione atriale asintomatica, una turba del ritmo cardiaco spesso non diagnosticata.

In Italia la prevalenza di cittadini affetti da invalidità cardiovascolare è pari al 4,4 per mille (dati Istat). Il 23,5% della spesa farmaceutica italiana (pari all’1,34 del prodotto interno lordo), è destinata a farmaci per il sistema cardiovascolare (Relazione sullo stato di salute del Paese, 2000). In Italia, i costi diretti sanitari per le malattie cardiovascolari sono stati stimati pari a circa 16 miliardi di euro a cui si devono aggiungere oltre 5 miliardi sostenuti in termini di costi indiretti. A tutto questo si devono aggiungere i giorni di lavoro (e di produttività) persi dopo l’evento cardiovascolare: è stimato che mediamente nell’anno successivo ad un evento cardiaco acuto i pazienti cardiopatici perdono 59 giorni di lavoro per un costo stimato dall’Inps di circa 755 milioni di euro.

Legacoop Emilia Ovest lancia il progetto ambientale “Vi.Ve”

Legacoop Emilia Ovest lancia il progetto ambientale “Vi.Ve”Legacoop Emilia Ovest è “carbon neutral” e lancia un progetto cooperativo. Questo traguardo è stato annunciato in occasione dell’iniziativa pubblica “VI.VE. il pianeta – La cooperazione per l’ambiente”, tenutasi al Centro Internazionale Malaguzzi venerdì 8 ottobre.

L’emergenza ecologica e climatica è sempre più pressante, converge le attenzioni e i programmi a tutti i livelli governativi, a partire dagli imminenti PNRR e Next Generation EU. Legacoop ha compiuto questo passo verso la transizione green, coinvolgendo le sue associate, nella consapevolezza che il fattore tempo è determinante e non più eludibile. Al fine di compensare le emissioni di CO2 prodotte, l’associazione ha acquisito Crediti al Carbonio certificati dall’ONU per la riforestazione di un’area del Brasile. Questi particolari crediti, oltre alla semplice piantumazione di alberi, prevedono il sostegno di azioni concrete. Partner di progetto è la società Carbon Credits Consulting, il cui approccio consiste infatti nel coinvolgimento delle comunità locali, nella tutela e nel ripristino della biodiversità presenti nelle zone di riforestazione.

Durante l’evento, è stato presentato il progetto VI.VE. a cui hanno aderito in prima battuta alcune cooperative e prevede nuove sottoscrizioni, verso un movimento sempre più esteso. Legacoop si fa promotrice di uno sforzo di sensibilizzazione culturale inteso a porre strategicamente l’ambiente al centro dei modelli di business delle proprie associate. Obiettivo del progetto è la compensazione di 1225 tonnellate di CO2, provenienti dal parco auto delle imprese partecipanti, tramite Carbon Credits Certificati riconosciuti dall’ONU: equivale a rimuovere dalle strade 1021 macchine di media cilindrata o 64 voli a massima capacita (200 passeggeri) Milano-Londra. La compensazione è un primo passo significativo verso la riduzione delle emissioni.

L’iniziativa, inserita nel programma del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2021 e condotta Stefano Ferrari, giornalista di TRC, ha visto un’ampia partecipazione del mondo cooperativo e non solo. Nell’intervento di apertura Edwin Ferrari, presidente Legacoop Emilia Ovest, ha sottolineato come l’impegno associativo sia alimentato dai principi che guidano l’agire cooperativo nelle economie e nelle comunità, sia orientato alla cura dei contesti sociali e ambientali, e proiettato a durare nel tempo di generazione in generazione. Ha evidenziato inoltre come l’ambiente diventi strategico e necessiti di professionalità e imprese specializzate in sviluppo di piani concreti.

Sono intervenuti Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia, e Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna.

Matteo Pellegrini di Legacoop, coordinatore del progetto, ha raccontato la genesi e le fasi del percorso verso la neutralità carbonica ottenuta dall’associazione: un obiettivo sostanziale che rappresenta anche la tappa di un circuito virtuoso di buone pratiche condivise con le associate.

Il noto meteorologo e divulgatore Luca Lombroso ha portato una relazione scientifica sull’emergenza ambientale, a cui è seguito il video contributo di Anna Ascani, sottosegretaria del MISE. Nella tavola rotonda “Se non ora, quando? Salviamo il Pianeta” si sono confrontati Pierluigi Stefanini, presidente ASVIS e Gruppo Unipol, Simone Gamberini, direttore generale Coopfond (fondo mutualistico di Legacoop che ha sostenuto il progetto), Alfonso Pecoraro Scanio, presidente Fondazione UniVerde, Eugenio Bertolini, amministratore delegato IREN Ambiente, e Sara Roversi, imprenditrice, fondatrice del Future Food Institute.

Sono stati poi chiamati sul palco i rappresentanti delle cooperative che hanno aderito a VI.VE.: Arbizzi, Art Lining, CIRFOOD, Cantine Riunite & CIV, Co.A.P., Conad Centro Nord, Coop Alleanza 3.0, Coopservice, Greslab, Nuovi Profumi, Proges, Transcoop. Hanno dato la loro testimonianza diretta e ricevuto i certificati dei Crediti acquisiti. Infine, l’iniziativa si è chiusa con il suggello di Mauro Lusetti, presidente Legacoop Nazionale.

Giornata Europea della Cultura Ebraica domenica 10 ottobre: in Emilia-Romagna eventi in dodici località

Giornata Europea della Cultura Ebraica domenica 10 ottobre: in Emilia-Romagna eventi in dodici localitàVisite guidate, incontri d’autore, concerti e spettacoli teatrali, mostre d’arte e degustazioni kasher, contributi video, momenti di approfondimento e attività per famiglie. Sono molti gli eventi, previsti in 12 località dell’Emilia- Romagna, per domenica 10 ottobre, in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica.

La manifestazione alla XXII edizione, prevede 108 eventi in 16 regioni, registrando il più alto numero di adesioni in Italia da quando esiste.

L’iniziativa, coordinata e promossa nel nostro Paese dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e alla quale aderiscono trentacinque Paesi europei, ha quest’anno come ‘fil rouge’ di unire idealmente tutti gli eventi sotto il tema “Dialoghi”. Un modo per sottolineare l’importanza dell’incontro e del confronto interculturale, declinato nelle tante iniziative con diverse modalità.

La Giornata Europea della Cultura Ebraica è un appuntamento culturale ormai consolidato, che nel nostro Paese, vanta il primato di edizione più ampia e riuscita in Europa,  come sostenuto dall’Associazione europea per la preservazione del patrimonio ebraico (AEPJ), organizzazione  coordinatrice della Giornata,. Ogni anno infatti si accolgono nella sola Italia decine di migliaia di visitatori, circa un quarto delle presenze complessive nel vecchio continente.

In Emilia-Romagna  si svolgeranno eventi in dodici località: Bologna, Ferrara, Parma, Modena, Reggio Emilia, Carpi (Fossoli), Cento, Cesena, Cortemaggiore, Finale Emilia, Lugo di Romagna e Soragna.

A Bologna, in particolare, tra le tante iniziative, in occasione del centenario della morte di Emanuele Luzzati, alle ore 16, sarà inaugurata la mostra “Emanuele Luzzati, i colori del tempo” al Museo Ebraico. Otto grandi tavole dedicate alle feste ebraiche e ai momenti chiave dell’esistenza umana costituiscono il corpo centrale di questa mostra a cura di Vincenza Maugeri e Caterina Quareni. Intorno a esse ruota una ricca serie di altri lavori che testimoniano l’ampiezza degli interessi e delle tecniche espressive utilizzate dall’artista ebreo genovese. Uomini, donne e bambini, animali, personaggi fiabeschi, figure leggendarie, dalla fissità della tela e dalla concretezza della ceramica al movimento dell’animazione teatrale e cinematografica, vivono il tempo della loro storia rivestiti dai vividi colori di Luzzati, i colori forti e allegri di un uomo libero nel pensiero e nell’azione, risparmiato nella sua lunga vita dalle tragedie del ‘900.
Tutte le opere dell’artista conservate presso il Museo Ebraico, e presenti in mostra, sono state catalogate e sono fruibili su PatER il Catalogo del Patrimonio culturale delle Regione Emilia-Romagna a questo link https://bit.ly/3rk6VGr

La mostra si accompagna al volume Emanuele Luzzati. I colori del tempo. Otto scene di vita ebraica (Marietti 1820, 2021)

Dalle 18 alle 21, sempre a Luzzati è dedicato lo spettacolo “Dante e le vie degli ebrei”, al Teatro del Baraccano (biglietto 10 €, biglietti su www.vivaticket.it)

Il programma completo delle iniziative su tutto il territorio nazionale è disponibile sul sito: https://ucei.it/giornatadellacultura/
Il sito è arricchito di contributi video, gallery fotografiche, “virtual tour” in sinagoghe e altri siti ebraici, approfondimenti sull’ebraismo, sul tema Dialoghi e sulla Padova ebraica, città capofila per questa edizione.

L’Università di Modena e Reggio Emilia incontra l’industria ceramica per presentare l’offerta formativa e le opportunità di collaborazione

L’Università di Modena e Reggio Emilia incontra l’industria ceramica per presentare l’offerta formativa e le opportunità di collaborazioneSi è tenuta nel pomeriggio di oggi, venerdì 8 ottobre, presso la Sala Conferenze di Confindustria Ceramica, la prima edizione di “Task Force Ceramici”. L’incontro ha avuto l’obiettivo di presentare l’offerta formativa a favore del settore e le diverse opportunità di collaborazione tra l’Università e le aziende associate, in grado di spaziare dai tirocini ai dottorati per arrivare fino ai progetti di ricerca industriale.

Dopo i saluti del Presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani e del Magnifico Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Carlo Adolfo Porro, sono state presentate le attività dei dipartimenti. Ai lavori hanno preso parte la Prof.ssa Cristina Siligardi del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari, la Prof.ssa Anna Maria Ferrari del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria, il Prof. Paolo Zannini del Dipartimento Scienze Chimiche e Geologiche, la Prof.ssa Elisabetta Blasi del Dipartimento Chirurgico, Medico, Odontoiatrico e di Scienze Morfologiche, il Prof. Alessandro Ulrici del Dipartimento di Scienze della Vita e il Prof. Gianluca Marchi, Pro Rettore vicario e docente del Dipartimento di Economia Marco Biagi. Il coordinamento scientifico per Unimore è a cura della Prof.ssa Cristina Siligardi.

La Task Force di Unimore denominata “CERAMICI” coordina iniziative interdipartimentali ad ampio raggio. Tra queste lo studio, la preparazione e la caratterizzazione di materie prime, pigmenti, materiali ceramici e vetrosi; la funzionalizzazione delle loro superfici e lo studio delle proprietà degli smalti. La valenza ambientale delle caratterizzazioni – effettuate su semilavorati e prodotti finiti – spazia dallo studio della combustione e delle emissioni, per contenerne l’impatto in atmosfera, alle strategie per ridurre l’emissione di odori, alla messa a punto di materiali termicamente vantaggiosi, agli studi per l’utilizzo di materie prime seconde in impasto e, non ultimo, agli approfondimenti per l’inertizzazione tramite il processo ceramico di altri materiali.

Lo studio di nuovi smalti (fritte) e supporti ceramici sostenibili è una tematica centrale per incrementare le possibilità di riciclo e/o la sostituzione graduale di materie prime tradizionali con materie prime alternative a più basso impatto ambientale, più sostenibili anche da un punto di vista sociale, economico e tecnologico grazie all’applicazione di strumenti metodologici quali Life Cycle Assessment (LCA), Life Cycle Costing (LCC) e Social Life Cycle Assessment (S-LCA).

Altro ambito di collaborazione tra il mondo accademico e quello dell’industria ceramica è quello della Corporate Social Responsibility (CSR) per valutare, gestire e rendicontare gli impegni delle imprese rispetto agli asset tangibili, quali processi e materiali, ed intangibili.

L’iniziativa si affianca alle attività già avviate, quali i ‘moduli ceramici’, gli interventi aziendali nei corsi universitari, il master di 2° livello in ‘Impresa e Tecnologia Ceramica’.

Patto per il Lavoro e per il Clima, in Emilia Romagna lo sottoscrivono anche il Politecnico di Milano e l’Università Cattolica del Sacro Cuore

Patto per il Lavoro e per il Clima, in Emilia Romagna lo sottoscrivono anche il Politecnico di Milano e l’Università Cattolica del Sacro CuoreSi allarga il patto sociale dell’Emilia-Romagna. Il Politecnico di Milano e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – atenei con sedi a Piacenza – hanno aderito al Patto per il Lavoro e per il Clima, il documento su rilancio e sviluppo fondati sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale sottoscritto a fine 2020 dalla Regione insieme a tutte le parti sociali – sindacati e imprese – enti locali, associazioni ambientaliste, Terzo settore e volontariato, professioni, camere di commercio e banche, comprese tutte e quattro le università emiliano-romagnole (Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma). Oltre 55 sigle in rappresentanza dell’intera comunità regionale.

Un progetto condiviso che punta a obiettivi fra i quali la completa decarbonizzazione entro il 2050 e 100% di energie rinnovabili al 2035, il 3% del Pil regionale destinato alla ricerca e una quota di Neet (giovani che non studiano e lavorano) sotto il 10%.

I rettori dei due atenei lombardi, Franco Anelli del Sacro Cuore e Ferruccio Resta del Politecnico, hanno siglato il Patto questa mattina a Bologna, nella sede della Regione, insieme al presidente Stefano Bonaccini.

Presenti anche gli assessori regionali allo Sviluppo economico, green economy e coordinatore del Patto per il Lavoro e per il Clima, Vincenzo Colla, all’Università e Ricerca, Paola Salomoni, i rettori o i loro delegati dei quattro atenei dell’Emilia-Romagna. Ha partecipato, in videocollegamento, la sindaca di Piacenza, Patrizia Barbieri.

“Gli obiettivi strategici e gli impegni declinati nel Patto per il Lavoro e per il Clima- ha detto il presidente Bonaccini- hanno l’obiettivo di accompagnare il territorio, anche in questa fase in cui stiamo cercando di superare gli effetti della pandemia, su tre direttrici fondamentali: buona occupazione, sostenibilità e lotta alle disuguaglianze. Direttrici alle quali si aggiunge la centralità dei saperi e delle competenze, fondamentali per costruire un nuovo futuro. E su questo è e sarà importantissimo il contributo del mondo accademico. Tutta la comunità regionale è impegnata su questi obiettivi, che abbiamo definito insieme. Sono molte le opportunità di relazione, di ricerca e di progettazione che le sedi piacentine degli atenei milanesi hanno in comune con le reti dei tecnopoli e dell’alta formazione dell’Emilia-Romagna, attorno alle quali abbiamo costruito una sinergia molto forte con i settori produttivi, i l tessuto economico e le reti di protezione sociale, per questo siamo davvero molto soddisfatti dell’adesione sancita oggi. Rafforziamo un patto sociale- chiude Bonaccini- di cui, per fortuna, sempre di più si sente la necessità anche a livello nazionale, convinti che da qui verrà un contributo di idee, progetti e partecipazione utili all’intero Paese, oltre alla capacità di realizzarli”.

“Temi come la sostenibilità e il lavoro sono strettamente interconnessi e rientrano tra le sfide decisive per la ripresa del Paese e la centralità dei territori. A nuovi processi produttivi corrispondono nuove competenze e nuovi ambiti di ricerca – commenta il rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta –. L’Emilia-Romagna, regione virtuosa, può contare non solo su un capitale culturale d’eccezione, dato dalla qualità dell’offerta universitaria, ma anche e soprattutto da filiere competitive in cui il Politecnico di Milano è in prima linea. Da sempre vicino ai bisogni delle realtà locali, il nostro ateneo ha nella sede di Piacenza una risorsa capace di contribuire alle dinamiche di sviluppo promosse dalle istituzioni, come dimostra la firma di questo accordo”.

“Dinanzi al difficile, ma irrinunciabile compito di integrare il valore del lavoro umano e la tutela dell’ambiente, occorre agire coralmente per trovare risposte capaci di contemperare, nell’esigente complessità del mondo contemporaneo, tutti i legittimi interessi in gioco- spiega il rettore Franco Anelli-. Tale consapevolezza è alla base del Patto per il lavoro e per il clima proposto dalla Regione Emilia-Romagna, al quale l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha aderito, con l’intento di offrire un contributo alla promozione della green economy, con particolare riferimento a un settore cruciale dell’economia regionale come l’agricoltura, per migliorarne le performance e nel contempo ridurne l’impatto ambientale”.

 

Il Patto per il Lavoro e per il Clima e le università

Il Patto prevede nei propri obiettivi una relazione stretta con la rete per l’alta formazione dell’Emilia-Romagna.

Tra gli obiettivi primari c’è il potenziamento dell’ecosistema regionale della ricerca e dell’innovazione, investendo in particolare negli ambiti della salute, della transizione digitale e di quella ecologica, la valorizzazione degli investimenti realizzati nella Data Valley regionale.

Lo stesso per fare dell’Emilia-Romagna un grande polo delle industrie culturali e creative, attraverso un investimento in alta formazione specialistica, il consolidamento della rete teatrale, il rafforzamento delle filiere cinema, musica e editoria, il sostegno alla produzione culturale diffusa.

Sono favorite le iniziative per attrarre studenti e incentivarli a restare dopo la conclusione dei percorsi formativi e per incrementare l’attrattività e il rientro di talenti, anche portando sul territorio regionale sedi di prestigiose istituzioni di ricerca e universitarie internazionali, progettando una nuova rete di servizi. Garantite borse di studio universitarie, in una stretta collaborazione tra istituzioni, Atenei e istituti di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica

Il Patto prevede inoltre la promozione dell’apprendistato, degli ITS, delle lauree professionalizzanti, quali canali di accesso privilegiato al mondo del lavoro, con particolare attenzione alle iniziative che permettano ai giovani di conseguire un titolo di studio e qualificando l’apprendistato professionalizzante.

E, ancora, nuove sinergie tra programmazione regionale e fondi interprofessionali per rafforzare e promuovere la formazione di imprenditori, manager, dipendenti e professionisti, il rafforzamento delle opportunità di formazione permanente, il potenziamento della partecipazione alle opportunità di finanziamento nazionali e internazionali per la ricerca per attrarre nuove progettualità, infrastrutture, risorse e talenti.

Bando nuove imprese e investimenti di giovani agricoltori, tutte accolte le 406 domande

Bando nuove imprese e investimenti di giovani agricoltori, tutte accolte le 406 domande
Copyright e Autore immagine: Roberto Brancolini

I giovani agricoltori chiamano, e l’Emilia-Romagna risponde. Infatti, passano da 6 milioni a 23 milioni di euro le risorse messe a disposizione dalla Regione per soddisfare tutte le domande degli imprenditori agricoli che hanno scelto di avviare e far crescere qui le loro attività.

L’incremento degli importi, approvato dalla Giunta regionale, permette quindi lo ‘scorrimento completo della graduatoria’, (cioè l’accoglimento di tutte le domande) e l’erogazione dei finanziamenti per tutte le 406 domande ammesse alla seconda edizione del bando unico regionale 2020 ‘Aiuto all’avviamento d’impresa per giovani agricoltori’ e ‘Investimenti in azienda agricola per giovani agricoltori beneficiari di premio di primo insediamento’ nell’ambito dal Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022.

In particolare, per coprire il fabbisogno delle 277 richieste a valere sull’operazione 6.1.01 (Aiuto all’avviamento d’impresa per giovani agricoltori) le risorse sono state incrementate di oltre 7 milioni passando così da 4 milioni, previsti inizialmente dal bando, agli attuali 11 milioni e 150mila euro. Per quando riguarda il finanziamento delle 129 domande relative all’operazione 4.1.02 (Investimenti in azienda agricola per giovani agricoltori beneficiari di premio di primo insediamento) la disponibilità economica è stata aumentata di oltre 8,8 milioni, passando così dai 2 milioni iniziali a 10 milioni e 835mila euro.

L’incremento economico è stato reso possibile grazie al prolungamento del Psr 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna alle annualità 2021 e 2022 che ha visto arrivare ulteriori 408 milioni di spesa pubblica.

“La pandemia ci ha insegnato bene il valore e la forza dei nostri imprenditori agricoli, che non hanno mai smesso, anche nei mesi più difficili, di resistere e continuare a investire per ripartire più forti e competitivi di prima- spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi-. E questo è il momento giusto per mettere in campo tutte le azioni necessarie a incentivare i giovani agricoltori a investire e crescere qui. Siamo convinti, infatti, che la ricerca e lo sviluppo di tecnologie sempre più innovative e sostenibili, uniti alla trasmissione dei saperi e al ricambio generazionale siano le priorità su cui puntare per lo sviluppo del settore agroalimentare della Regione e per far sì che la nostra agricoltura possa vincere le nuove sfide dei mercati nazionali e internazionali. La grande adesione ricevuta conferma che la direzione è quella giusta”.

Il bando: beneficiari e sostegno

L’ operazione 6.1.01 ‘Aiuto all’avviamento d’impresa per giovani agricoltori’ è rivolta ai giovani maggiorenni che non abbiano compiuto ancora 41 anni che assumono la responsabilità civile e fiscale di una azienda agricola per la prima volta. Il sostegno ammonta a 50mila euro per gli insediamenti in zona con vincoli naturali o altri vincoli specifici (per i quali è previsto anche un criterio di priorità per la concessione dell’aiuto) e 30mila euro nelle altre zone.

L’operazione 4.1.02 ‘Investimenti in aziende agricole di giovani agricoltori beneficiari del premio di primo insediamento’ (complementare al tipo di operazione 6.1.01), consiste in ulteriori contributi economici a supporto delle imprese di nuova costituzione di giovani, per favorire lo sviluppo e il miglioramento delle prestazioni e della sostenibilità globale delle aziende agricole.

Oggi (8/10) in regione 270 nuovi positivi Covid su 25.527 tamponi eseguiti (1%). Aumentano i guariti, calano i ricoveri. Tre decessi

Oggi (8/10) in regione 270 nuovi positivi Covid su 25.527 tamponi eseguiti (1%). Aumentano i guariti, calano i ricoveri. Tre decessi
Covid Screening (foto autore – copyright Brancolini Roberto)

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 425.923 casi di positività, 270 in più rispetto a ieri, su un totale di 25.527 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Il conteggio progressivo delle somministrazioni di vaccino effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/.

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 6.563.237 dosi; sul totale, 3.340.487 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 94 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 78 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 151 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,2 anni.Sui 94 asintomatici, 70 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 2 con lo screening sierologico, 18 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 1 tramite i test pre-ricovero. Per altri 3 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.La situazione dei contagi nelle province vede Ravenna con 51 nuovi casi, seguita da Bologna (42); poi Parma (34), Modena (32) e Rimini (30); quindi il Circondario Imolese (20), Forlì (14), Ferrara (13) e Reggio Emilia (12); infine Cesena e Piacenza (11 nuovi casi ciascuna).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 12.114 tamponi molecolari, per un totale di 5.917.746. A questi si aggiungono anche 13.413 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 151 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 397.619. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 14.805 (+116). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 14.439 (+135), il 97,5% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano tre decessi: a Ferrara (un uomo di 68 anni), a Bologna (un uomo di 85 anni) e a Modena (una donna di 100 anni).
In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.499.I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 39 (-7 rispetto a ieri), 327 quelli negli altri reparti Covid (-12).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (numero invariato); 2 a Parma (-1); 1 a Reggio Emilia (invariato); 1 a Modena (invariato; 14 a Bologna (-3); 3 a Imola (invariato); 3 a Ferrara (invariato); 3 a Ravenna (invariato); 3 a Forlì (-1); 3 a Cesena (-1); 2 a Rimini (-1).
Questi i casi di positivi tà sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 26.356 a Piacenza (+11 rispetto a ieri, di cui 7 sintomatici), 32.654 a Parma (+34, di cui 20 sintomatici), 51.180 a Reggio Emilia (+12, di cui 10 sintomatici), 72.026 a Modena (+32, di cui 23 sintomatici), 89.246 a Bologna (+42, di cui 33 sintomatici), 13.548 casi a Imola (+20, di cui 12 sintomatici), 25.659 a Ferrara (+13, tutti  sintomatici), 33.765 a Ravenna (+51, di cui 26 sintomatici), 18.701 a Forlì (+14, di cui 11 sintomatici), 21.464 a Cesena (+11, di cui  5 sintomatici) e 41.324 a Rimini (+30, di cui 16 sintomatici).

L’Emilia-Romagna diploma i futuri eroi a quattro zampe: partono il 9 e 10 ottobre gli “esami” per abilitare 245 unità cinofile da soccorso (Ucs) in superficie

L’Emilia-Romagna diploma i futuri eroi a quattro zampe: partono il 9 e 10 ottobre gli “esami” per abilitare 245 unità cinofile da soccorso (Ucs) in superficieNuovi eroi a quattro zampe, quelli che vediamo impegnati nella ricerca e nel salvataggio delle persone scomparse, si preparano a sostenere gli esami per andare a incrementare la squadra delle unità cinofile da soccorso in superficie che, in Emilia-Romagna, conta ad oggi già 159 coppie cane-conduttore.

Sono 245 le unità cinofile, formate appunto dal binomio cane e conduttore, che tra ottobre e novembre prenderanno parte alle prove di abilitazione presso il Centro di addestramento di Modigliana, in provincia di Forlì-Cesena.

“Continua l’impegno della Regione Emilia-Romagna per promuovere le attività di formazione e addestramento delle unità cinofile per la ricerca di persone disperse in superficie- afferma l’assessora regionale alla Protezione civile, Irene Priolo-. Un’attività fondamentale durante le emergenze che riprende a pieno regime dopo la fase pandemica”.

Quattro week end (9-10 ottobre, 16-17 ottobre, 6-7 novembre, 13-14 novembre) di esami organizzati dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile (Servizio Policy tecnica e Protezione civile) che permetteranno alle unità di volontari iscritti alle associazioni dell’Elenco regionale di ottenere o rinnovare le proprie abilitazioni.

L’elenco complessivo delle unità cinofile da soccorso in superficie, abilitate e attive attualmente in Emilia-Romagna comprende ad oggi 159 coppie cane-conduttore: 75 di queste prenderanno parte all’iniziativa allo scopo di rinnovare la propria abilitazione mentre 170 sono quelle sosterranno l’esame per la prima volta.

In fase d’esame verranno testate da 25 esaminatori, esperti cinofili, che rientrano nell’elenco ufficiale degli esaminatori regionali per la ricerca in superficie con le tecniche definite “a scovo” o “tramite indumento”.

Le Unità cinofile da superficie possono essere coinvolte nella ricerca di persone disperse in area extraurbana, ad esclusione dello scenario “su macerie” che prevede un diverso tipo di addestramento e di esame.

Nel primo week end di prove, il 9 e 10 ottobre, saranno esaminate le prime 74 coppie di cani e conduttori, provenienti da tutte le province dell’Emilia-Romagna e convocate presso la “Tenuta di Montebello” a Modigliana (Fc), utilizzata anche come Centro regionale di formazione.

È un luogo particolarmente adatto allo svolgimento delle prove d’esame per le unità cinofile da superficie grazie alle sue caratteristiche fisiche e morfologiche. L’area, di proprietà comunale, è in gestione al “Nucleo Volontari Antincendio Protezione Civile di Modigliana” del Coordinamento per il volontariato di protezione civile della Provincia di Forlì-Cesena.

Le abilitazioni sono previste dalla normativa regionale sulla “Revisione del regolamento per l’abilitazione delle Unità cinofile da soccorso nella protezione civile e definizione dei requisiti minimi di sicurezza e comportamenti autotutela dell’unità cinofila” (DD 631 del 31 luglio 2014).

Prosegue la sostituzione dei punti luce a Fiorano Modenese

Prosegue la sostituzione dei punti luce a Fiorano ModeneseHa avuto inizio già in estate la sostituzione degli oltre 4 mila punti luce del territorio comunale, con lampade dotate di tecnologia LED. Dopo un complesso iter di diversi mesi, è finalmente entrato a regime l’appalto affidato a Engie Servizi Spa e AeB Energie Srl.

Il progetto prevede l’ammodernamento tecnologico e funzionale della pubblica illuminazione tramite interventi sui singoli centri luminosi e sui loro sostegni, che potranno anche comportare la trasformazione completa dell’impianto (interramento linee aeree ove indispensabile una separazione dalla linea elettrica, installazione nuovi pali in sostituzione di quelli deteriorati, eccetera). Dove necessario verranno aggiunti, inoltre, nuovi punti luce. Complessivamente, si tratta di una delle importanti iniziative che compongono il già citato in altri contesti PAESC – Piano per l’Energia Sostenibile e il Clima, un articolato programma di interventi volti a rendere il territorio comunale e distrettuale più green, quindi eco-sostenibile, a vantaggio delle generazioni che verranno.

L’elevata efficienza energetica permetterà di ridurre il consumo di energia elettrica, così da recuperare, lungo la durata dell’appalto, il costo degli investimenti iniziali relativi ai lavori di riqualifica. Questa forma di appalto, denominata EPC – Energy Performance Contract, consente quindi un rientro delle spese da parte dell’Amministrazione comunale.

A seguito dell’entrata in vigore delle recenti normative europee sull’inquinamento luminoso saranno sostituiti tutti i punti luce del territorio, installando corpi illuminanti che rispondono pienamente ai parametri richiesti dall’Unione Europea, riducendo anche la potenza là dove opportuno.  Il rispetto dei parametri ridurrà diversi effetti negativi legati all’illuminazione, come il fenomeno dell’abbagliamento, migliorando il comfort visivo di automobilisti e passanti. La tecnologia Led consente di direzionare la luce solo sulle aree da illuminare (strade, parchi, parcheggi) evitando di disperdere luce verso l’alto.

I primi interventi hanno riguardato la manutenzione ordinaria. Molte vie sono già state coinvolte dagli interventi di riqualificazione, che sono partiti dalle zone limitrofe a Sassuolo, compresa tra via Statale Ovest e via Lamarmora, via Circondariale S. Francesco e Via S. Giovanni Evangelista, fino ai pressi del centro storico. Da fine agosto sono poi iniziate le sostituzioni in alcune zone situate al confine con Maranello.

In questa prima fase, comunque, si sta dando priorità alla riqualificazione complessiva della pubblica illuminazione. Potrebbe succedere rimangano indietro alcuni punti luce, che magari presentano problematiche particolari, ma tutto sarà risolto nel entro il termine complessivo dei lavori. In ultimo, il progetto prevede specifici progetti migliorativi riguardo l’illuminazione del Santuario, di Piazza Ciro Menotti, del Castello di Spezzano e del Centro Sportivo Menotti.

“Il vecchio impianto di illuminazione pubblica – afferma il Sindaco Francesco Tosi – versa in condizioni terribili, tanto che a volte il guasto coinvolge una intera via, e talvolta la riparazione è efficace per un breve periodo. Finalmente è partita qualche settimana fra la sostituzione di tutti gli oltre 4.000 punti luce del paese. Con l’intervento in atto si sta risolvendo definitivamente uno dei principali problemi del territorio, in maniera duratura e sostenibile, con grande risparmio di energia elettrica”.

 

 

 

Settembre formiginese, un mese di iniziative che lasciano un segno positivo in città

Settembre formiginese, un mese di iniziative che lasciano un segno positivo in cittàSi chiude con un bilancio positivo la cinquantesima edizione del Settembre formiginese, la manifestazione che ha animato la città di Formigine per un mese intero, valorizzandone il tessuto commerciale e solidale.

Il programma è stato costruito con l’apporto di molte realtà locali, raggiungendo le circa 250 iniziative complessive. Come ogni anno, un dato che rende l’idea dell’affluenza delle persone (anche se in modo parziale) è quello di quanti hanno varcato il ponte levatoio del castello, che da conteggio automatico registra i 15mila ingressi.

Gli eventi serali sul palco di piazza Calcagnini nei fine settimana sono stati 15, tutti su prenotazione e con posti a sedere. Questi eventi contano 2.500 partecipanti soltanto nell’area riservata. Gli otto appuntamenti di “Idea. La festa del pensiero”, la rassegna culturale che ospita personalità di spicco, hanno richiamato invece 1.550 partecipanti.

Diversi sono stati i momenti istituzionali che hanno celebrato cambiamenti e novità importanti per la comunità formiginese; tra questi l’open day presso il nido Barbolini che ospita una sezione in più, e le inaugurazioni della Casa della salute pediatrica a Casinalbo, del campo da basket a Magreta e della Tangenziale sud. Tra i momenti più emozionanti, il conferimento della cittadinanza benemerita a Vincenzo Mollica e la celebrazione per la cittadinanza onoraria al Milite ignoto.

“E’ stata l’edizione della ripartenza – afferma il Sindaco Maria Costi – Importante aver fatto toccare con mano ai cittadini quello a cui amministratori e collaboratori comunali hanno lavorato durante i mesi della pandemia”.

Conclude l’Assessore al Coordinamento eventi Corrado Bizzini: “Non solo abbiamo organizzato tutto in sicurezza, ma abbiamo anche dato la possibilità a quanti non potevano recarsi in piazza di seguire le iniziative principali in streaming. I nostri sentiti ringraziamenti all’associazione dei commercianti Proform e a tutti coloro che hanno collaborato con professionalità e dedizione”.

Maranello e Fiorano danno il via alle consulte locali del turismo motoristico

Maranello e Fiorano danno il via alle consulte locali del turismo motoristicoSi è riunita ieri la prima Consulta locale del Turismo Motoristico, convocata dai Comuni di Maranello e Fiorano, soci di ‘Città dei Motori’, e coordinata per l’occasione dal Sindaco Luigi Zironi in qualità di Presidente della medesima rete Anci, che a livello nazionale raggruppa 35 Comuni a vocazione motoristica.

Al tavolo sono stati chiamati i portatori d’interesse sul territorio in tema di turismo motoristico: operatori turistici e di viaggio, musei, associazioni di imprese legate all’accoglienza e alla ristorazione, organizzatori di eventi, aziende di servizi ed enti di formazione, oltre ai referenti dei Comuni limitrofi coinvolti nel sistema turistico territoriale intercomunale che utilizza la piattaforma promozionale ‘Maranello Plus’.

L’obiettivo della Consulta è quello di creare e perfezionare nel tempo nuove sinergie finalizzate a valorizzare le eccellenze motoristiche del territorio, attraverso strategie comuni e un calendario concordato di iniziative.

E si è subito parlato degli appuntamenti più attesi a Maranello da qui alla primavera: dalla Notte Rossa, che si terrà il 18 giugno 2022, all’imminente Rally ‘Città di Modena’ del 29, 30 e 31 ottobre, passando per il prossimo Concours d’Elegance ‘Trofeo Salvarola Terme’ e per il 40° anniversario della scomparsa di Gilles Villeneuve, che cadrà l’8 maggio 2022.

“Questa prima Consulta – commenta Luigi Zironi – ha avuto fin da subito dei risvolti operativi in termini di calendarizzazione degli eventi e l’approccio pragmatico degli attori seduti al tavolo conferma le potenzialità di questo nuovo organismo, che va a declinare concretamente sul territorio le linee guida indicate da Città dei Motori attraverso il proprio Piano Nazionale del Turismo Motoristico. Unendo le forze possiamo rendere sempre più attrattivo il nostro territorio e far sì che si distingua in questa fase di ripartenza, nella quale sarà fondamentale ingranare al meglio anche per ridare slancio all’economia locale”.

Le Consulte sono parte integrante della ‘Fabbrica del Prodotto’, strumento del Piano Nazionale del Turismo Motoristico messo a punto da ‘Città dei Motori’ per agire con efficacia a diversi livelli. Da una parte per connettere al meglio tra loro gli stakeholders pubblici e privati di un’area, dall’altra per affinare in ambito nazionale il coordinamento dei vari territori a vocazione motoristica, così da costruire iniziative, studiare strategie e promuovere itinerari capaci di coinvolgere in modo corale le eccellenze del ‘Made in Italy’ di tutto il Paese.

Seconde Libere Gran Premio di Turchia: Charles e Carlos secondo e dodicesimo

Seconde Libere Gran Premio di Turchia: Charles e Carlos secondo e dodicesimoCharles Leclerc e Carlos Sainz hanno ottenuto la seconda e la dodicesima posizione nella seconda sessione di prove libere. Entrambi i piloti hanno girato con mescola Medium e Soft, ma mentre Charles ha preparato sia la qualifica che la gara, lo spagnolo si è concentrato sul lavoro in vista di domenica.

Tempi. Il monegasco ha ottenuto 1’24”102 con pneumatici medi, scendendo poi a 1’23”970 con gomme Soft percorrendo un totale di 29 passaggi. Lo spagnolo ha invece completato 34 giri, il migliore dei quali in 1’24”903.

Programma. Domani la terza sessione di prove libere è in programma alle 12, mentre le qualifiche scatteranno alle 15.

Aggiornamenti in merito alle chiusure in A13 e A1

Aggiornamenti in merito alle chiusure in A13 e A1Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire programmati lavori di pavimentazione, previsti in orario notturno, dalle 22:00 di venerdì 8 alle 6:00 di sabato 9 ottobre, la stazione di Rovigo sud Villamarzana sarà chiusa in entrata verso Bologna e verso Padova.
In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Occhiobello o di Rovigo.
Resterà regolarmente aperta in uscita per chi proviene da Padova e da Bologna.

sempre sulla, per consentire lavori di ripristino danni a seguito di un incidente, in orario notturno, dalle 22:00 di sabato 9 alle 6:00 di domenica 10 ottobre, sarà chiuso il tratto compreso tra la stazione di Bologna Arcoveggio e l’allacciamento con A14 Bologna-Taranto in direzione Bologna.
In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria a Bologna Arcoveggio, si consiglia:
ai veicoli diretti verso Milano, di percorrere la Tangenziale di Bologna, il Ramo Verde e rientrare in autostrada a Bologna Borgo Panigale;
ai veicoli diretti verso Ancona, di percorrere la Tangenziale di Bologna e rientrare in autostrada a Bologna San Lazzaro;
ai veicoli diretti verso Firenze, di percorrere la Tangenziale di Bologna e rientrare in autostrada a Bologna Casalecchio.

Sulla A1 Milano-Napoli e sul Raccordo di Casalecchio, per consentire programmati lavori di manutenzione del cavalcavia situato al km 193+200, in orario notturno,
dalle 22:00 di domenica 10 alle 6:00 di lunedì 11 ottobre e dalle 22:00 di giovedì 14 alle 6:00 di venerdì 15 ottobre,
saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

-sulla A1 Milano-Napoli, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio e quello con la A14 Bologna-Taranto, verso Milano.
In alternativa si consiglia di percorrere il Raccordo di Casalecchio, uscire alla stazione di Bologna Casalecchio, immettersi sulla Tangenziale di Bologna verso San Lazzaro e uscire allo svincolo 3 “Ramo Verde”, proseguire poi sul Ramo Verde ed entrare sulla A14 alla stazione di Bologna Borgo Panigale;

-sul Raccordo di Casalecchio, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A1 Milano-Napoli, per chi proviene da Ancona (A14) ed è diretto verso Milano e sarà contestualmente chiusa la stazione di Bologna Casalecchio, in entrata verso Milano.
In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Bologna Borgo Panigale.

William Ballotta eletto a larghissima maggioranza nella Segreteria regionale Cisl

William Ballotta eletto a larghissima maggioranza nella Segreteria regionale CislLo ha deciso questa mattina a Bologna il Consiglio generale del sindacato di via Milazzo dopo le dimissioni date le scorse settimane da Ciro Donnarumma, passato ad altro incarico lavorativo.

Nato a Vignola, 56 anni, diploma di elettrotecnico. Terminati gli studi Ballotta è assunto in un’azienda del settore ceramico a Palagano, dove resta fino al servizio militare. Poi va a lavorare alla Sipe-Nobel di Spilamberto come responsabile distilleria alcol. Iscritto alla Cisl dal 1985, esce in distacco sindacale nel 1987 per lavorare come operatore intercategoriale nella sede Cisl di Vignola. Dopo due anni passa alla Flerica (sindacato ceramisti e chimici) di Maranello; nel 1991 diventa segretario provinciale della Flerica, carica che mantiene fino al 2000, quando viene eletto segretario regionale Flerica che dal 2001 si chiama Femca a seguito della fusione tra Flerica e Filta (sindacato tessile-abbigliamento). Nel 2010 entra nella segreteria Cisl Emilia-Romagna. Il 13 maggio 2011 è eletto segretario provinciale della Cisl di Modena, carica nella quale è riconfermato il 15 marzo 2013. A seguito della fusione tra la Cisl di Modena e quella di Reggio Emilia, il 28 maggio 2015 diventa segretario generale della Cisl Emilia Centrale, carica nella quale è confermato dopo il congresso dell’aprile 2017.

«Stiamo attraversando una fase delicata, che contiene però anche grandi opportunità. Per coglierle appieno è necessaria una convinta azione e forte presenza della Cisl. Le sfide che abbiamo davanti si vincono sul territorio. Dobbiamo discutere con la Regione Emilia-Romagna come rilanciare il Patto per il lavoro e il clima firmato a dicembre 2020 e preparare il terreno per fare innovazione e attrarre sempre più investimenti, come quello della Faw Silk EV a Reggio Emilia, in grado di creare buona occupazione, migliorare lo sviluppo tecnologico e distribuire ricchezza sul territorio», ha commentato il sindacalista subito dopo la sua elezione.

‘Fiere a Teatro’, la novità dell’edizione 2021 delle Fiere d’Ottobre

‘Fiere a Teatro’, la novità dell’edizione 2021 delle Fiere d’Ottobre‘Fiere a Teatro’ è la rassegna teatrale all’aperto che nasce dalla collaborazione tra l’Assessorato alle Politiche Giovanili e le associazioni teatrali del territorio.

“Associazioni che già durante tutto l’anno animano con le loro performance ed i loro corsi teatri e locali cittadini – afferma l’Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Sassuolo Sharon Ruggeri – che durante tutto il mese di Ottobre daranno vita ad un teatro all’aperto, nel cuore della città, coinvolgendo giovani e giovanissimi per un pomeriggio di arte e divertimento. Uniremo in questo modo storia e tradizione cittadina con cultura spettacolo e tanto divertimento”.

Dopo la prima domenica, in cui hanno inscenato lo spettacolo “Curio_Osare”, domenica 10 ottobre saranno ancora protagonisti i giovani di Quinta Parete con “Forme di bellezza”: Quinta Parete porterà uno spettacolo con un’attrice che, sulla base del tema della seconda fiera “le belle donne”, farà monologhi sulla bellezza delle donne da un punto di vista non estetico, accompagnata da musica dal vivo.

Il 17 ottobre sarà la volta dell’associazione H.O.T. Minds  con lo spettacolo sensoriale “Ciò che imprime senso ai sensi è la meraviglia”: il primo spettacolo sensoriale del tutto eccezionale, diverso dal solito che offre la possibilità di vivere la tradizione del nostro territorio attraverso i sensi. Si tratta di un’esperienza da vivere attraverso la pelle e le emozioni. Gli spettatori faranno un viaggio sensoriale insieme agli attori e musicisti della compagnia percorrendo la nostra tradizione attraverso suoni, sapori, voci, rumori, profumi, emozioni e sensazioni da cogliere anche ad occhi chiusi.

Il 24 ottobre sarà la volta dell’associazione Sted che proporrà “il menù dell’attore” tra i tavoli dei locali che popolano piazza Garibaldi. In accordo con i proprietari dei locali di piazza Garibaldi, un gruppo di attori del Teatro Temple di Sassuolo si aggireranno tra i tavoli tra le 17.30 e le 20 proponendo uno strano e particolare menù, “il menù dell’attore” dove i commensali potranno ordinare i versi più famosi di Shakespeare: da Amleto a Romeo e Giulietta a Riccardo III o Macbeth che gli attori a sua volta reciteranno all’impronta.

Sempre l’Associazione Sted chiuderà la rassegna il 31 ottobre con: “I Racconti del Terrore”, piccole esibizioni nelle vie del centro che si concluderanno in Piazza Garibaldi.

 

 

Cinema, le storie nascoste e le vite private sotto i regimi del regista Péter Forgács saranno svelate: a Bologna con il filmmaker ungherese una serata di proiezioni e un workshop sul suo lavoro

Cinema, le storie nascoste e le vite private sotto i regimi del regista Péter Forgács saranno svelate: a Bologna con il filmmaker ungherese una serata di proiezioni e un workshop sul suo lavoro‘Hidden Histories. The Found Footage Films of Péter Forgács’ è il titolo della retrospettiva dedicata proprio al regista ungherese Forgács in occasione della XIV° edizione di Archivio Aperto, con il sostegno del Comune di Bologna, della Regione Emilia-Romagna e del MiC.

L’iniziativa prevede la messa a disposizione gratuitamente online, fino al 27 ottobre, su mymovies.it di tutti i suoi film, e due appuntamenti speciali alla presenza del regista, a Bologna lunedì 11 e martedì 12 ottobre, con proiezioni in anteprima e un workshop in presenza, fruibile anche online. Un’occasione unica per conoscere l’opera del regista, noto soprattutto per i suoi film e installazioni spesso basati su film amatoriali, che documentano vite ordinarie sconvolte dai traumi storici, dalle guerre alla Shoah ai regimi autoritari.

La XIV edizione di Archivio Aperto, il festival di Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia di Bologna dedicato alla riscoperta del patrimonio cinematografico privato e inedito d’archivio che vede protagonisti film amatoriali, indipendenti, sperimentali e documentari su pellicola in formato ridotto, continua con la sua programmazione ibrida, in presenza e online.

Opere di Forgács, insignito in Olanda del prestigioso Premio Erasmus per il suo contributo alla cultura europea, sono esposte nelle collezioni del MoMA (New York), del Centre Pompidou (Parigi) e del Getty Museum di Los Angeles. Le sue installazioni video sono state esposte a MCNY (NY), The Getty (LA), The EYE (Amsterdam), Bozar (Bruxelles) e al Louvre (Parigi). Nel 2009 ha rappresentato l’Ungheria (Col Tempo) alla Biennale di Venezia.

 

Il programma

Lunedì 11 ottobre alle 21 l’Auditorium DamsLab (Piazzetta P. P. Pasolini, 5/b) ospiterà in anteprima assoluta italiana, alla presenza del regista, gli ultimi due film della serie Private Hungary, opera in progress iniziata nel 1988, oggi giunta al ventesimo episodio: Kemény György (2017), sull’appassionante figura dell’artista pop, ennesimo protagonista di un secolo che si riflette sul presente portandosi dietro storie di guerra e di avanguardia sotto il regime comunista e Venom – A Diva in Exile (2018), che attraverso un racconto e la voce della scrittrice Zsófia Bán rievoca la vicenda della cantante e star del cinema ungherese Katalin Karády, finita in rovina durante la guerra e poi costretta ad abbandonare le scene e scappare in Brasile durante il regime comunista, dopo avere aiutato gli ebrei ed essere accusata di essere una spia degli alleati.

Martedì 12 ottobre alle ore 15.30 all’Istituto Parri (via Sant’Isaia, 18) il regista condurrà un workshop in presenza, fruibile anche online. L’occasione per approfondire il trentennale lavoro artistico di ri-contestualizzazione di materiali filmici privati per i suoi film e installazioni, e il percorso che conduce una storia privata a diventare patrimonio pubblico e collettivo, rendendo il regista un antropologo e uno storico.

I posti sono limitati per cui è obbligatoria la prenotazione (su eventbrite dal sito www.archivioaperto.it ).

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