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lunedì, 7 Luglio 2025
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UEFA Euro 2020, Panini lancia in edicola “Italia Campione d’Europa. Le figurine del trionfo azzurro”

UEFA Euro 2020, Panini lancia in edicola “Italia Campione d’Europa. Le figurine del trionfo azzurro”Panini celebra la vittoria della Nazionale a UEFA Euro 2020 e lancia in edicola “Italia Campione d’Europa. Le figurine del trionfo azzurro”. Questo prodotto, realizzato dall’azienda di Modena subito dopo la straordinaria vittoria degli Azzurri a Wembley di domenica scorsa, è composto da un bellissimo poster celebrativo bifacciale (formato 68×98 cm) su cui potranno essere attaccate 30 figurine dedicate ai protagonisti di questo indimenticabile risultato: il commissario tecnico Roberto Mancini, tutti i calciatori della Nazionale e un’immagine della squadra che canta l’Inno di Mameli prima del fischio d’inizio della finale londinese. Insieme al poster, è stato anche realizzato uno speciale magazine di 16 pagine, con tutti i risultati della fase finale di UEFA Euro 2020 arricchiti con il racconto e le immagini dei momenti memorabili della manifestazione, dalla gara inaugurale di Roma, terminata con il successo dell’Italia sulla Turchia, ai nuovi record stabiliti durante il torneo, fino all’ultimo atto di Londra con la festa e il trofeo sollevato al cielo.

Nel poster “Italia Campione d’Europa. Le figurine del trionfo azzurro” sono presenti le figurine singole del commissario tecnico Roberto Mancini e dei 26 calciatori, ritratti in pose esclusive: Salvatore Sirigu, Gianluigi Donnarumma, Alex Meret, Giovanni Di Lorenzo, Giorgio Chiellini, Leonardo Spinazzola, Emerson Palmieri, Francesco Acerbi, Leonardo Bonucci, Alessandro Bastoni, Alessandro Florenzi, Rafael Tòloi, Manuel Locatelli, Marco Verratti, Gaetano Castrovilli, Jorginho, Matteo Pessina, Federico Chiesa, Bryan Cristante, Nicolò Barella, Federico Bernardeschi, Andrea Belotti, Lorenzo Insigne, Domenico Berardi, Ciro Immobile e Giacomo Raspadori. Sul retro del poster, sono presenti l’immagine stampata dell’esultanza della squadra mentre alza al cielo la coppa nello stadio di Wembley, una foto di Roberto Mancini che mostra il trofeo Henri Delaunay avvolto nel tricolore e le tabelle con i risultati di Italia e Inghilterra durante il torneo e nella finale di Londra.

“Panini doveva assolutamente celebrare questo emozionante successo della Nazionale Italiana con un prodotto esclusivo, in aggiunta alle collezioni ufficiali UEFA Euro 2020”, ha dichiarato Antonio Allegra, direttore Mercato Italia di Panini. “Il poster con le figurine degli eroi di Wembley a partire da Roberto Mancini, realizzato a tempo di record, è un simbolo finalizzato a rendere ancora più memorabile quanto compiuto dalla nostra Nazionale a UEFA Euro 2020. Grazie ai prodotti Panini i nostri collezionisti tifosi azzurri potranno rivivere, negli anni a venire, questo trionfo storico”.

Il poster celebrativo “Italia Campione d’Europa. Le figurine del trionfo azzurro”, realizzato da Panini, stickers and cards partner della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), sarà commercializzato al prezzo di 9,90 euro e può essere già ordinato in prevendita online su Panini.it.

Oltre a questo prodotto, per il torneo UEFA Euro 2020 sono ancora disponibili altre tre imperdibili collezioni Panini: la prima che è stata lanciata è “UEFA EURO 2020 Adrenalyn XL 2021 Kick Off” composta da 405 card, seguita dalla collezione “UEFA Euro 2020 Tournament Edition” composta da 678 figurine e infine, con la vendita che termina alle ore 16 di lunedì 19 luglio, le ultime cards della serie “Panini Instant” UEFA Euro 2020, a tiratura limitata, dedicate alla finale e al trionfo azzurro. Questi prodotti sono ancora disponibili in edicola e su Panini.it ad eccezione delle cards “Panini Instant”, esclusiva del sito Panini.

Il Console Generale argentino Niscovolos in visita a Maranello

Il Console Generale argentino Niscovolos in visita a MaranelloIeri l’Amministrazione comunale di Maranello ha ricevuto la visita del Console Generale Luis Pablo Niscovolos, Ambasciatore Argentino a Milano, e della Dott.ssa Natalia Dupuy, Responsabile dell’Ufficio Cultura del Consolato Argentino a Milano.

I due ospiti sono stati accolti in Municipio dal Sindaco Luigi Zironi e dalla Vicesindaco Mariaelena Mililli, che in seguito li hanno accompagnati in visita allo stabilimento Ferrari e al Museo Enzo Ferrari.

Nel corso della giornata gli amministratori locali e i rappresentanti del Consolato argentino hanno affrontato assieme diverse tematiche, spaziando dall’ambito socio-economico all’attuale situazione sanitaria.

Si è parlato, inoltre, della possibilità di attivare forme di collaborazione tra Maranello e Balcarce, città argentina di 44mila abitanti nella quale è nato Juan Manuel Fangio, pilota leggendario che nel 1956 vinse uno dei suoi cinque titoli mondiali di Formula Uno al volante della Ferrari.

“La presenza di un noto museo dedicato proprio a Fangio – sottolinea Il Sindaco Luigi Zironi –  accomuna ancor di più la stessa Balcarce a Maranello, con la quale condivide dunque una grande tradizione motoristica, che ha nel Cavallino Rampante un punto di contatto. L’eventuale collaborazione tra i due Comuni potrebbe dunque portare ad uno scambio culturale ricco di potenzialità, nel campo della formazione come in quello del turismo”.

 

Incontro tra il Sindaco di Formigine e i referenti del Gruppo comunale di Protezione Civile

Incontro tra il Sindaco di Formigine e i referenti del Gruppo comunale di Protezione CivileSono stati accolti nella giornata di ieri (giovedì 15 luglio) presso la sede comunale i tre referenti del Gruppo Volontari di Protezione Civile di Formigine, Marcello Tardini, Roberto Mattioli ed Elisabetta Maramotti.

Il Sindaco Maria Costi, insieme al Vicesindaco Simona Sarracino e agli Assessori Armando Pagliani e Corrado Bizzini, ha rivolto al Gruppo un sentito ringraziamento per la preziosa collaborazione offerta nella gestione dell’emergenza sanitaria attraverso la distribuzione a domicilio di generi alimentari e farmaci, la sanificazione di scuole e palestre con appositi macchinari e, più recentemente, il servizio prestato presso il Centro vaccinale di Fiorano. Sono stati 18 infatti i volontari impegnati presso l’hub nel periodo compreso tra il 12 aprile e il 26 giugno: hanno svolto complessivamente 106 turni di servizio, anche il sabato e la domenica, dalla durata di 7/8 ore, oltre a coordinare l’assegnazione dei turni ai volontari di altre associazioni. Non soltanto legate alla pandemia sono state le attività svolte dal Gruppo nell’ultimo anno: a dicembre i volontari sono intervenuti a Nonantola in seguito alla grave alluvione che ha colpito la zona.

Un ringraziamento ufficiale avrà luogo il 3 settembre in occasione dell’apertura del 50° Settembre formiginese: la cerimonia, alla presenza della Fanfara dei Carabinieri di Milano, dedicherà un momento di riconoscimento a quelle associazioni del territorio che, come il Gruppo, nell’ultimo anno e mezzo hanno fornito un impagabile contributo nel contenimento e gestione della pandemia.

All’ordine del giorno dell’incontro anche il prossimo aggiornamento dei Piani di Protezione Civile dei Comuni del Distretto Ceramico, da approvare entro la fine dell’anno. Prima di approdare in Consiglio dell’Unione, i Piani, strumenti operativi fondamentali in caso di emergenza, saranno condivisi con Forze dell’Ordine, cittadinanza, associazioni di Protezione Civile e Centri Operativi Comunali in un percorso partecipativo mirato a una sempre maggiore efficienza e sicurezza degli stessi.

 

Via Vittorio Veneto a Fiorano riapre al traffico: senso di marcia consentito da Maranello a Sassuolo

Via Vittorio Veneto a Fiorano riapre al traffico: senso di marcia consentito da Maranello a SassuoloIl Comune informa la cittadinanza che a partire da lunedì 19 luglio 2021, la strada che attraversa il centro di Fiorano Modenese, ossia via Vittorio Veneto, sarà nuovamente accessibile al traffico. In particolare, il transito è consentito a qualsiasi veicolo solo nella direzione che procede da Maranello verso Sassuolo; mentre nella direzione opposta, ovvero da Sassuolo a Maranello, il transito è permesso solo agli autobus, ai mezzi di soccorso, alle biciclette, ai taxi e ai mezzi autorizzati.

Il limite di velocità consentito è di 20 km/h, una soglia che baratta una manciata di secondi in più di percorrenza in nome della salvaguardia dei cittadini. Negli spazi di sosta adiacenti a Piazza Menotti (ossia dal numero civico 27 al 29) il lasso di tempo concesso è di 30 minuti; nei restanti spazi invece sono consentiti 60 minuti di sosta.

È di fondamentale importanza fare attenzione all’introduzione del senso unico alternato “a vista” (quindi un senso unico non regolato artificialmente da semafori o altri strumenti) all’altezza del civico 93, dato l’ingombro di parte della carreggiata di una delle nuove aree verdi apposte lungo la strada.

Il senso unico alternato è un intervento – insieme al limite dei 20 km/h – che vuole indurre i veicoli a moderare in modo significativo la loro velocità lungo questo tratto stradale. L’intento è garantire una convivenza sicura tra pedoni, biciclette, monopattini, bus e auto, all’interno di un’area di pregio come il centro storico.

Il traffico rimane comunque con le attuali caratteristiche e predisposizioni fino alla giornata di domenica 18 luglio. In ultimo, gli autobus riprenderanno a percorrere via Vittorio Veneto da martedì 20 luglio.

Commercio estero, Coldiretti: record storico export cibo italiano

Commercio estero, Coldiretti: record storico export cibo italianoL’alimentare Made in Italy fa registrare il record storico nelle esportazioni con un valore di quasi 17 miliardi mai raggiunto in passato nei primi cinque mesi del 2021, dopo essere stato peraltro l’unico settore in crescita anche nell’anno precedente in piana pandemia. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero con un ulteriore balzo dell’alimentare dell’8,9% da gennaio a maggio.

Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna – sottolinea Coldiretti regionale – i dati parlano di una crescita molto importante che vedeva l’export del primo trimestre 2019 fermarsi a 1,7 miliardi contro i 2,2 del 2021 (e i 2,1 del 2020).

Un risultato ottenuto – sottolinea Coldiretti – nonostante le difficoltà degli scambi commerciali e il lockdown in tutti i continenti della ristorazione che ha pesantemente colpito la cucina italiana ma anche favorito il ritorno in tutti continenti alla preparazione casalinga dei pasti con il boom delle ricette Made in Italy. L’emergenza sanitaria Covid – precisa la Coldiretti – ha provocato una svolta salutista nei consumatori a livello globale che hanno privilegiato la scelta nel carrello di prodotti alleati del benessere come quelli della dieta mediterranea. A trainare la crescita ci sono infatti prodotti base come il vino che guida la classifica dei prodotti Made in Italy più esportati seguito dall’ortofrutta fresca. E si attende nei prossimi mesi – continua la Coldiretti – l’impatto positivo sulle vendite all’estero della vittoria agli europei di calcio che hanno dato prestigio all’immagine del Made in Italy.

Tra i principali clienti del Made in Italy a tavola sono gli Stati Uniti che si collocano al secondo posto ma fanno registrare l’incremento maggiore della domanda con un balzo del 14,2% favorito dall’entrata in vigore l’11 marzo 2021 dell’accordo tra il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente Usa Joe Biden sulla sospensione di tutte le tariffe relative alle controversie Airbus-Boeing che – rileva la Coldiretti – ha eliminato i dazi aggiuntivi del 25% alle esportazioni in Usa di Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi, cordiali e liquori come amari e limoncello.

Positivo l’andamento anche in Germania che si classifica al primo posto tra i Paesi importatori di italian food con un incremento del 5,4% lo stesso della Francia che si colloca al terzo posto mentre al quarto la Gran Bretagna dove a causa della Brexit, con l’appesantimento dei carichi amministrativi, l’export alimentare crolla dell’8,4%.

“L’Italia può ripartire dai punti di forza con l’agroalimentare che ha dimostrato resilienza di fronte la crisi e può svolgere un ruolo di traino per l’intera economia” ha affermato il Presidente di Coldiretti Emilia Romagna Nicola Bertinelli nel sottolineare che “per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia Made in Italy serve anche agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”. Una mancanza che ogni anno – continua Bertinelli – rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export al quale si aggiunge il maggior costo della “bolletta logistica” legata ai trasporti e alla movimentazione delle merci”. Il Recovery Plan – conclude Bertinelli – rappresenta dunque una occasione unica da non perdere per superare i ritardi accumulati e aumentare la competitività delle imprese sui mercati interno ed estero”.

 

Fiorano: da lunedì 19 luglio, lungo la SP 467, lavori notturni fino a Pozza di Maranello

Fiorano: da lunedì 19 luglio, lungo la SP 467, lavori notturni fino a Pozza di MaranelloA Fiorano prendono il via, lunedì 19 luglio, i lavori di manutenzione stradale lungo la strada provinciale 467 Pedemontana nel tratto da Fiorano a Pozza di Maranello.

Per ridurre al minimo i disagi alla circolazione in un tratto particolarmente trafficato, i lavori si svolgeranno nelle ore notturne dalle ore 2 alle sei con regolazione a senso unico alternato all’altezza del cantiere mobile.

L’intervento, che prosegue tutta la settimana, prevede la fresatura della pavimentazione e il rifacimento del manto stradale nei tratti più degradati.

Nel periodo estivo la Provincia ha programmato un piano per la manutenzione della rete di quasi mille chilometri di strade provinciali con un investimento complessivo di sei milioni di euro.

 

Da lunedì 19 luglio, i tecnici Hera del servizio idrico saranno impegnati in un intervento sulla rete di Formigine, in via Sant’Antonio

Da lunedì 19 luglio, i tecnici Hera del servizio idrico saranno impegnati in un intervento sulla rete di Formigine, in via Sant’AntonioDa lunedì, 19 luglio, i tecnici Hera del servizio idrico saranno impegnati in un intervento sulla rete di Formigine, in via Sant’Antonio.

L’intervento, che avrà una durata stimata di 90 giorni, vedrà la posa di una nuova condotta di 20 cm di diametro, in sostituzione di quella esistente, per il tratto compreso tra via Giardini e via Picelli. Saranno rinnovati anche gli allacci di rete. In questo modo il servizio idrico, nella zona, sarà ulteriormente migliorato.

L’investimento, a carico di Hera, è di circa 150.000 euro.

Per garantire l’operatività in sicurezza, sarà istituito un senso unico in direzione via Giardini – Colombaro.
I mezzi provenienti da Colombaro in direzione Formigine saranno deviati su via Cavazzuti e via Picelli.

Nei fine settimana e in occasione di festività l’area di cantiere sarà liberata per permettere il normale svolgimento del mercato su piazza Ravera e nelle zone limitrofe.

Saranno sempre garantiti gli accessi ai residenti, alle persone dirette alle attività commerciali e ai mezzi di soccorso.

Durante le fasi di lavorazione saranno possibili brevi interruzioni della fornitura del servizio; in caso di interruzioni protratte nel tempo gli utenti saranno puntualmente avvisati.

 

 

Unioncamere Emilia-Romagna, Ifoa, Ufficio scolastico regionale per il CV dello Studente

Unioncamere Emilia-Romagna, Ifoa, Ufficio scolastico regionale per il CV dello StudenteIn Emilia-Romagna si conclude la sperimentazione per l’utilizzo dell’interfaccia online utile alla raccolta dei CV degli studenti italiani sulla piattaforma di orientamento e placement, realizzata da Unioncamere Nazionale, che promuove l’integrazione degli strumenti Europass, favorendo il matching tra domanda e offerta di lavoro.

Unioncamere Nazionale è stata protagonista insieme ad Anpal di un progetto europeo per sviluppare il CV Europass sui differenti sistemi informativi e banche dati del sistema camerale.

Per questo, la stessa Unioncamere italiana, in collaborazione con Ifoa, ha creato una piattaforma per l’orientamento e il placement, funzionale alla raccolta e utilizzazione dei CV Europass. La successiva fase pratica è stata attuata da Unioncamere Emilia-Romagna che, in collaborazione con Ufficio Scolastico Regionale RER, insieme alle stesse Unioncamere Nazionale e Ifoa, ha proposto una sperimentazione di integrazione e inserimento su base volontaria nella piattaforma del CV dello Studente, estendendola ad alcune scuole superiori del territorio regionale.

L’obiettivo della sperimentazione e della stessa piattaforma è supportare la transizione Scuola – Università – Lavoro e facilitare l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro.

Questa operazione aiuta inoltre la messa in pratica della normativa che, a partire dall’anno scolastico 2020/21, introduce l’obbligo di presentare all’esame di stato il “CV dello Studente”: un documento standard che raccoglie le attività curriculari ed extrascolastiche dell’allievo, che verrà rilasciato ai sensi del D.lgs 62/2017 attuativo della Legge 107/2015.

Nell’ambito del progetto, sono stati erogati 10 webinar formativi, 1 per i docenti e 9 per gli studenti, con lo scopo di fornire gli strumenti e le conoscenze per utilizzare al meglio la nuova piattaforma online. Il progetto ha coinvolto, su base volontaria, gli allievi di 34 Istituti dell’Emilia-Romagna: 7 Licei, 19 Istituti Tecnici, 8 Istituti Professionali, per un totale di 550 studenti.

I percorsi formativi hanno visto anche la partecipazione di responsabili HR di imprese emiliano-romagnole: Pinalli, Lui Jo, Granarolo, Coop Centrale Adriatica, Poclain Hydraulics, Champion; le testimonianze aziendali da loro riportate hanno messo in luce quali siano le soft skills più ricercate sul luogo di lavoro e in sede di colloquio d’assunzione.

Gli studenti, che potranno registrarsi al portale online, avranno così a disposizione un primo utile strumento per intraprendere il proprio percorso nel mondo del lavoro: un documento che rispetta standard riconosciuti e approvati dalle aziende a livello europeo.

 

 

Moda, nasce il Tavolo regionale permanente del settore per tutti i comparti, dal tessile al calzaturiero

Moda, nasce il Tavolo regionale permanente del settore per tutti i comparti, dal tessile al calzaturiero
Vincenzo Colla (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Insieme per il rilancio. In Emilia-Romagna nasce una piattaforma per il rilancio del settore moda regionale che riunisce tutti gli interlocutori, dal tessile abbigliamento al calzaturiero. L’obiettivo è quello di realizzare una cabina di regia che definisca priorità e interventi per il comparto puntando su ricerca e sviluppo ma anche digitalizzazione, sostenibilità e internazionalizzazione.

Ieri a Bologna, nella sede della Regione, la riunione di insediamento del ‘Tavolo regionale permanente del settore moda’ voluto dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla, che riunisce le istituzioni (Comuni di San Mauro Pascoli, Carpi e Città Metropolitana di Bologna), Confindustria, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, organizzazioni sindacali di settore, il mondo della formazione e della ricerca, le università emiliano-romagnole, Unioncamere Emilia-Romagna, Centergross Bologna, Carpi Fashion System, Fashion Research Italy, Cercal e il Clust-ER Create.

Il comparto moda è tra i più importanti in regione e oggi impiega oltre 87.000 addetti tra industria manufatturiera, commercio e servizi: sono 32.500 le unità locali attive, il 7,2% del totale in regione. È la terza filiera in Emilia-Romagna per valore dell’export con 7,7 miliardi di euro all’anno. L’industria della moda ha risentito dell’impatto della pandemia da Covid-19 in misura maggiore rispetto all’industria manifatturiera regionale nel suo complesso e nel 2020 ha fatto registrare una contrazione del valore aggiunto del -22,0% (rispetto al 2019).

“Non vogliamo limitarci a gestire il perdurare dell’emergenza, ma avere una visione di futuro nel segno della sostenibilità, delle competenze e dell’innovazione tecnologica e dei materiali, pronti ad accompagnare progetti di filiera innovativi. Per uscire dalla crisi -ha sottolineato Colla- è fondamentale avere una visione strategica che, partendo da una chiara fotografia della situazione del comparto in Emilia-Romagna, definisca quale svolta dare al settore in direzione della sostenibilità ambientale, dell’innovazione, della digitalizzazione, delle competenze e della internazionalizzazione delle imprese”.

“Oggi siamo alle soglie di un periodo di grandi opportunità -aggiunge l’assessore- rappresentate dalle risorse del Pnrr e dei fondi europei che, se ben investite, potranno consentire di imprimere una forte accelerazione al rilancio dell’economia regionale. Queste risorse le vogliamo indirizzare anche al mondo della moda, per lo sviluppo di un settore che è strategico per l’Emilia-Romagna, accettando la sfida della innovazione che è l’unica in grado di garantire crescita duratura e competitività”.

Cinque sono i temi che saranno affrontati in una prima fase del lavoro comune: economia circolare e transizione ecologica, digitalizzazione e nuove tecnologie, distribuzione e commercializzazione, internazionalizzazione di imprese e mercati, competenze per la transizione. La transizione ecologica sarà un elemento trasversale che accompagnerà i lavori come punto di partenza imprescindibile. Le analisi partiranno da un nuovo concetto di filiera non più intesa come processo che si conclude con l’immissione del bene sul mercato, bensì riletta in modo più ampio in funzione dell’intero ciclo di vita del prodotto, dalla progettazione al fine vita.

“L’incontro odierno – prosegue l’assessore Colla- rappresenta l’avvio di un percorso in cui affrontare i temi più urgenti e strategici per il settore e condividere linee d’azione per lo sviluppo sul medio e lungo termine. Il metodo utilizzato è quello del Patto per il Lavoro e il Clima che, attraverso il riconoscimento dei diversi ruoli, porta alla condivisione di obiettivi strategici e di responsabilità”.

Incendi boschivi, in Emilia-Romagna prolungato fino a domenica 8 agosto lo stato di grave rischio

Incendi boschivi, in Emilia-Romagna prolungato fino a domenica 8 agosto lo stato di grave rischioNonostante l’arrivo della pioggia, prosegue in tutta l’Emilia-Romagna lo stato di grave pericolosità per il rischio di incendi boschivi, prolungato di altre tre settimane a partire da lunedì 19 luglio fino alla mezzanotte di domenica 8 agosto.

La proroga è stata decisa dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, d’intesa con la Direzione regionale dei Vigili del fuoco e il Comando regionale Carabinieri forestali. Il provvedimento si è reso necessaria a causa della situazione climatica analizzata da Arpae, delle condizioni di aridità del terreno e del numero di incendi censiti dai Carabinieri forestali e dai Vigili del fuoco nell’ultima settimana.

Negli ultimi sette giornisono stati 71 quelliregistrati: per i più rilevanti, che si sono verificati a Valsamoggia (Bo) e Riolo Terme (Ra), è stato necessario intervenire con mezzi aerei.
Per prevenire le emergenze e per i controlli sono già in attività 5 squadre dei Vigili del fuoco che saranno potenziate e dal 25 luglio passeranno a 9. Inoltre, fino al 20 agosto, prosegue durante la settimana l’attività dei volontari di Protezione civile impegnati in attività di avvistamento, prevenzione e spegnimento incendi.

 

Le misure in vigore   

Con la proroga viene confermato il divieto assoluto di accendere fuochi o utilizzare strumenti che producano fiamme, scintille o braci all’interno delle aree forestali. Vietati anche gli abbruciamenti di residui vegetali e delle stoppie.

Per chi viola le prescrizioni o adotta comportamenti pericolosi sono previste sanzioni fino a 10mila  euro. Sotto il profilo penale, è prevista la reclusione da 4 a 10 anni, se l’incendio è provocato volontariamente. Si può essere condannati a risarcire i danni anche se l’incendio è causato in maniera involontaria, per negligenza, imprudenza o imperizia.

Dallo scorso 1^ luglio, presso la sede dell’Agenzia a Bologna, tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 8 alle 20, è attiva la Sala operativa unificata permanente dove operano funzionari delle Prefetture, dei Comuni e delle sedi territoriali dell’Agenzia. In orario notturno il servizio di reperibilità sulle 24 ore viene garantito dalle sale operative dei Comandi provinciali dei Vigili del fuoco.
On line sul portale dell’Agenzia regionale di sicurezza territoriale e protezione civile  il Bollettino di informazione ai cittadini 14/2021 di colore Arancione (https://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it)

Lo stato di grave pericolosità potrà essere ulteriormente prorogato se le condizioni climatiche e le previsioni lo richiederanno. Il prossimo aggiornamento è previsto dopo la riunione di coordinamento in programma il 21 luglio.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 17 luglio

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 17 luglioNuvolosità variabile, più compatta al primo mattino con deboli precipitazioni sul settore centro-orientale della regione. Temporanee schiarite nel corso della giornata e nuvolosità in aumento nel pomeriggio, con possibilità di rovesci sparsi sul settore orientale. Temperature minime senza variazioni significative, con valori attorno a 19-20 gradi. Massime in aumento, più significativo sul settore centro-occidentale, con valori compresi tra 25-26 gradi della Romagna e 31-32 dell’Emilia. Venti deboli in prevalenza occidentali, tendenti a disporsi da nord nel pomeriggio con rinforzi sul mare. Mare poco mosso, con moto ondoso in aumento dal pomeriggio, in particolare sul settore meridionale.

(Arpae)

Andàm a Vegg 2021, lunedì a Fiorano il secondo appuntamento

Andàm a Vegg 2021, lunedì a Fiorano il secondo appuntamentoLunedì 19 luglio alle ore 21, torna a Fiorano Modenese, in Piazza Ciro Menotti, il secondo appuntamento della 30esima puntata di Andàm a Vegg, intitolata “Se a lòi a fa dimandi chéld, vin a vegg e fat bel”. Una serata di ricordi e intrattenimento in compagnia degli storici organizzatori della manifestazione.

Saranno presenti tantissimi ospiti, a cominciare dallo stornellatore Chico Laurenza. A seguire, ecco gli altri: l’imitatore Ivan Sanfilippo; Gino Andreoli e Ivan Cattini degli 8Mani; il campione italiano di moto-rally Massimo Doretto; lo spettacolo di danza “volando sotto le stelle”; Giuliana Cuoghi con Radio Stella; Donato Gualmini; il “poeta di Fiorano” Guido Silingardi; e infine Vincenzo Ingrami con poesie e storie di vita vissuta.

Sarà inoltre consegnato il 5° attestato del “Premio riconoscenza”. Lungo l’estate ci sarà anche un terzo appuntamento targato Andàm a Vegg: lunedì 13 settembre.

L’ingresso è gratuito. Tutti gli spettatori dovranno indossare la mascherina dall’ingresso fino al raggiungimento del posto a sedere e ogniqualvolta ci si allontani. Le vie di accesso e i percorsi vari sono stati definiti per assicurare il rispetto della distanza tra persone di almeno un metro.

 

Legalità: dalla Regione 1,1 milioni di euro per 39 progetti di enti locali e università

Legalità: dalla Regione 1,1 milioni di euro per 39 progetti di enti locali e universitàPromuovere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile tra i giovani. Sostenere gli Osservatori locali per monitorare fenomeni di illegalità e favorire lo scambio di conoscenze e informazioni sui fenomeni criminosi e sulla loro incidenza sul territorio. Rafforzare la prevenzione in aree o in gruppi sociali a rischio di infiltrazione o radicamento di attività della criminalità organizzata. Proseguire nel riutilizzo di beni confiscati alle mafie, restituiti alle comunità locali. Ancor più iniziative didattiche e educative nelle scuole.

Sono gli obiettivi dei 39 progetti presentati quest’anno da enti locali e università per progetti e interventi in Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini, a difesa della legalità e la prevenzione delle infiltrazioni del crimine organizzato, per un investimento di oltre 1,8 milioni di euro. Iniziative sostenute dalla Regione con un contributo di oltre 1 milione e 130mila, proposte dai territori e coordinate dal capo della Segreteria politica della presidenza della Giunta, Giammaria Manghi.

“Assieme agli enti locali, alle istituzioni statali e alle forze dell’ordine, prosegue il nostro impegno sulla prevenzione, la promozione e il sostegno alla cultura della legalità- sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Al centro delle diverse iniziative vogliamo mettere soprattutto i giovani e diamo continuità all’obiettivo di tenere alta l’attenzione collettiva rispetto al contrasto di tutte le mafie. Tutti dobbiamo sentirci impegnati in tal senso: istituzioni, cittadini, scuole e università, camminano insieme in un’unica direzione per la costruzione di una cultura della cittadinanza responsabile e del bene comune condivisa, partecipata e integrata. La collaborazione della Regione con Prefetture e Magistratura, che ringrazio per il lavoro che fanno ogni giorno, è costante, anche attraverso protocolli specifici, un percorso avviato con la ricostruzione post sisma e proseguito, per esempio, su appalti e lavori pubblici, collaborazione- chiude Bonaccini– a cui intendiamo affiancare sempre di più il ruolo attivo di tutte le componenti sociali sul fronte della prevenzione e della diffusione della cultura della legalità”.

I progetti
Quest’anno sono state presentate 39 proposte progettuali rispettivamente da 25 Comuni, 9 Unioni, 1 Provincia, 4 Università. Il costo complessivo è di 1 milione e 874 mila euro e la Regione, con ulteriore incremento di 120mila euro di spesa corrente in sede di assestamento, contribuirà con 1.128.900 euro.
Nei territori, riguardano 3 progetti in provincia di Piacenza, il cui costo totale è di 83.236 euro con il contributo della Regione di 46.000 euro; in quella di Parma 5 progetti, il cui costo è di 635.490, con 424.810 euro di contributo; quella  Reggio Emilia con 5 progetti, il cui costo è di 225.000 euro, con 184.000 euro di contributo; quella di Rimini con 1 progetto, il cui costo è di 47.500 euro e 30.000 euro di contributo; quella di Forlì-Cesena con un progetto, il cui costo è di 70.000 euro e 23.000 euro di contributo; quella di Ravenna con 6 progetti, il cui costo è di 141.900 euro e 92.000 euro di contributo; quella di Ferrara con 4 progetti, il costo è di 74.250 euro con 50.000 euro di contributo; quella di Bologna con 8 progetti, il cui costo è di 246. 948 euro e 177.000 euro di contributo; quella di Modena con 6 progetti, il cui costo è di 175.789 euro con 102.090 euro di contributo regionale.

Beni confiscati
Di queste iniziative, tre riguardano la riqualificazione e interventi su beni immobili confiscati alla criminalità organizzata nei Comuni di Medesano (Pr), Bologna e Ravenna. Con ulteriori interventi si supporterà il completamento di quelli già sostenuti negli anni scorsi su altri due beni immobili nei Comuni di Maranello (Mo) e Berceto (Pr). Nel complesso, cinque interventi, per un contributo regionale di 459 mila euro. A questi si aggiungerà un intervento a Brescello (Re), dove, in questa fase, è necessaria la rimozione di ruderi in un’area dove sono presenti beni confiscati in primo grado: questo per facilitare l’uso dei beni stessi assegnati temporaneamente al Comune dall’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità all’interno del progetto “Spazi per ricominciare” come sede della struttura locale della Protezione Civile della Provincia di Reggio Emilia. Il contributo della Regione è di 120mila euro.

Osservatori e Cruscotti legalità: banche dati in rete
Verranno poi sostenuti gli Osservatori territoriali di Bologna, Provincia di Rimini e Castelfranco Emilia, mentre continuano a rimanere prevalenti gli interventi con le scuole e quelli in ambito formativo. Quest’anno prende il via un primo tentativo, incentivato dalla Regione, di coinvolgere anche professionisti e imprenditori, come nel caso dei progetti nel modenese dell’Unione del Sorbara e del Comune di Spilamberto.
Cresce la tendenza dei Comuni di dotarsi di strumenti informatici finalizzati a facilitare l’identificazione dei fenomeni criminosi, in particolare quelli relativi all’evasione tributaria. Tra i progetti finanziati, infatti, quello relativo al “Cruscotto informatico Legalità”, piattaforma dinamica per il monitoraggio dei fenomeni di interesse per la legalità del territorio che hanno visto la richiesta di Unioni Valnure Vachero (Pc), Pedemontana Parmense (Pr), Piacenza, Russi (Ra) e, come studio di fattibilità, Ferrara.

Il Cruscotto segue il paradigma “data driven administration” abilitando analisi, valutazioni e politiche basate su dati oggettivi, certificati, verificabili e misurabili. Il sistema mette in relazione tutte le banche dati esistenti (demografia, edilizia, commercio, agenzia delle entrate, affitti, consumi Enel, catasto, eccetera) e tramite alcuni indicatori di monitoraggio si punta a far emergere situazioni sospette: illegalità, infiltrazione mafiosa, corruzione, evasione fiscale. Nel caso di emersione dell’evasione fiscale, l’Agenzia delle Entrate riconosce al Comune il 100% delle somme recuperate.

Corretti comportamenti per preservare la risorsa idrica

Corretti comportamenti per preservare la risorsa idricaIn questo periodo di penuria di precipitazioni e di elevate temperature, richiamiamo l’attenzione della cittadinanza sui corretti comportamenti da adottare per preservare la risorsa idrica.

Un uso corretto della stessa è infatti una necessità primaria e rappresenta un obbligo anche morale nei confronti delle generazioni future: l’acqua è una risorsa essenziale per la vita e deve essere salvaguardata da possibili sprechi soprattutto durante la stagione secca.

Al fine di prevenire situazioni di crisi idrica nella stagione estiva si invitano tutti i cittadini ad un uso razionale e corretto dell’acqua, al fine di evitare inutili sprechi. In particolare si raccomanda di:

  • controllare il corretto funzionamento dei propri impianti idrici ed irrigui al fine di individuare eventuali perdite occulte;
  • usare in casa dispositivi per il risparmio idrico, quali i frangigetto per i rubinetti e i riduttori nelle vaschette del WC;
  • attrezzare i sistemi irrigui del verde con irrigazione a goccia e con sistemi temporizzati e sensori di umidità che evitino l’avvio dell’irrigazione quando non necessario;
  • usare lavatrici e lavastoviglie sempre a pieno carico;
  • preferire per l’igiene personale l’uso della doccia, in alternativa al bagno;
  • non lasciare scorrere inutilmente l’acqua del rubinetto in occasione di piccole operazioni quotidiane (es. lavaggio dei denti o rasatura)
  • non utilizzare acqua corrente per il lavaggio di stoviglie e verdure, ma solo per il risciacquo ed utilizzare ad esempio l’acqua derivante dal risciacquo delle verdure per innaffiare le piante.

Si raccomanda infine di evitare di utilizzare l’acqua potabile prelevata dalla rete idrica dalle 8 alle 21 per usi extra-domestici, in particolare per l’innaffiamento di orti, giardini, lavaggio automezzi, nonché il lavaggio di aree cortilive e piazzali.

“Sono semplici accorgimenti – sottolinea il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – piccoli gesti quotidiani che contribuiscono ad evitare grandi problemi per il futuro. Invito tutti a metterli in pratica per il bene nostro e dei nostri figli”.

Usai (P.i.d.) “Sassuolo: la città del degrado!”

Usai (P.i.d.) “Sassuolo: la città del degrado!”“Politica Indipendente Democratica di Sassuolo è qui davanti a tutti i concittadini/e per dire quello che i consiglieri, la giunta ed il sindaco non vedono. I residenti ci spiegano che la città è molto “sporca”!

Pensiamo sia dovuto al fatto che l’effetto del governo di unità nazionale romano abbia prodotto il risultato del silenzio, “paralizzato” le menti di tutte le forze politiche presenti nel consiglio comunale di Sassuolo.

Cominciamo tutti ad essere molto precisi e chi ha il compito istituzionale di verificare e di far attuare praticamente i servizi lo faccia.

Non dobbiamo nasconderci dietro alla “tenda dell’unità nazionale” dovuta al covid19 e non solo.

Dove sono le varie forze politiche ?

Riepiloghiamo: sporcizia ovunque con maleducazione ed inciviltà precisa ed organizzata con menefreghismo premeditato, biciclette, monopattini ciclomotori nelle 24 ore che scorrazzano dovunque ed in tutte le direzioni, fuori mano e senza luci da far rabbrividire i kamikaze con urla e schiamazzi notturni dove l’alba certe volte non si vede e non pone fine a ciò.

Crediamo sia arrivato il tempo affinché tutto ciò finisca.

Dov’è  la tanto decantata “sicurezza” e “noi italiani” , quando gli artefici sono i nostri stessi giovani concittadini.

Cari signori delle istituzioni è ora di agire”.

(Angioletto Usai Pid Sassuolo)

Centri estivi comunali a Fiorano: accolte tutte le richieste, tra rispetto delle normative anti-contagio e sostegno alla disabilità

Centri estivi comunali a Fiorano: accolte tutte le richieste, tra rispetto delle normative anti-contagio e sostegno alla disabilitàAnche nel 2021 i centri estivi comunali hanno visto cospicui investimenti e l’applicazione di una normativa nazionale e regionale ad hoc per il contrasto alla diffusione del Coronavirus. Alla luce di ciò, l’Amministrazione ha deciso – in continuità con lo scorso anno – di raddoppiare le sedi per lo svolgimento delle attività ricreative rispetto al periodo pre-pandemico, così da adempiere alle disposizioni di distanziamento. E ha deciso anche di utilizzare più spazi all’aria aperta, cuore delle iniziative educative.

La normativa vigente ha richiesto maggiori spese a carico dell’ente comunale, ma comunque non è diminuita l’offerta, che rimane di 7 settimane per l’infanzia e 9 settimane per la fascia di età della primaria-secondaria di primo grado. Le domande pervenute sono 103 per il centro estivo infanzia e 160 per il centro estivo primaria, per un totale di 263. Le iscrizioni sono quindi più che raddoppiate rispetto al 2020, dato che ammontavano a un totale di 116.

È stato attivato anche il centro estivo 0-3 anni per gli iscritti ai nidi d’infanzia comunali. Gli scritti al centro estivo nido sono quindi 69, di cui ben 53 hanno presentato domanda per entrambi i periodi disponibili, e l’Amministrazione è riuscita a raggiungere l’obiettivo di accogliere tutte le richieste pervenute. Nell’estate 2020, con l’emergenza in atto, gli iscritti furono 28 nel primo periodo e 26 nel secondo periodo: nel 2021 si registra pertanto più che un raddoppio in entrambi i periodi.

Infine, presso i centri estivi comunali sono stati accolti 13 bambini e bambine con disabilità (3 infanzia e 10 primaria), ossia tutti coloro che hanno fatto domanda. Questo a conferma della forte volontà di garantire loro la frequenza ai centri estivi per tutta la durata richiesta dalle rispettive famiglie, sempre in presenza di un educatore Pea (Personale Educativo Assistenziale) per ciascuno. La spesa stimata per il sostegno alla disabilità presso i centri estivi comunali, nel 2021, è pari a circa 65 mila euro, altro dato in crescita.

Complessivamente, il Comune ha destinato, ai centri estivi pubblici, più di 200 mila euro per l’anno 2021, un dato in positivo aumento.

“Quando si parla di integrazione scolastica – commenta l’assessore alla Scuola Luca Busani – si intende che ogni bambino, in maniera indistinta, ha diritto all’istruzione. Analogamente crediamo che tutti i bambini abbiano diritto a vivere esperienze educative positive e stimolanti anche al di fuori delle scuole, specialmente al termine di un anno scolastico così difficile. Per questo, i nostri centri estivi comunali hanno accolto tutti i bambini richiedenti, garantendo sicurezza e professionalità, e consentendo alle famiglie fioranesi di continuare in tranquillità la propria attività lavorativa. Siamo soddisfatti”.

 

Rider, firmato oggi il protocollo territoriale tra Comune di Sassuolo e Cgil Cisl e Uil

Rider, firmato oggi il protocollo territoriale tra Comune di Sassuolo e Cgil Cisl e UilDopo i protocolli firmati con il Comune di Modena e il Comune di Carpi, oggi è stato firmato il Protocollo d’intesa anche tra Comune di Sassuolo, Cgil Cisl Uil e le rispettive categorie sindacali di riferimento, per la promozione di buona occupazione nel settore del food delivery, alla presenza del sindaco Menani e dell’assessore Malagoli.

Il protocollo, in continuità con quelli firmati a Modena e Carpi, si è reso necessario per migliorare le condizioni di lavoro dei ciclo-fattorini, i cosiddetti rider, in un settore in cui, anche a fronte della pandemia, in questi mesi i volumi di lavoro e gli utili d’impresa sono aumentati, mentre le condizioni dei lavoratori sono peggiorate sia in termini di diritti che salariali. E’ da sottolineare che sempre più spesso ci sono lavoratori che hanno questo tipo di lavoro come unica fonte di sostentamento.

“Allo stato attuale le condizioni di lavoro dei rider non sono dignitose – affermano Cesare Pizzolla (Cgil), Rosamaria Papaleo (Cisl) e Lorenzo Tollari (Uil) – infatti non viene applicato un contratto nazionale di categoria firmato dai sindacati maggiormente rappresentativi che darebbe un perimetro certo di tutele normative e salariali. Ora il lavoro è pagato sostanzialmente a cottimo in base al numero di consegne e non al tempo complessivo in cui il lavoratore è impegnato, e lo stesso numero di commesse è regolato da un algoritmo che determina una discriminazione tra i lavoratori nell’assegnazione delle stesse”. A fronte di questa realtà, è stato però siglato nei mesi scorsi un primo accordo fra Cgil Cisl e Uil e Just Eat Takeaway che va nella direzione auspicata di riconoscere i rider come lavoratori subordinati e conseguentemente di riconoscere loro tutti i diritti attraverso l’applicazione del ccnl merci-logistica siglato dai sindacati maggiormente rappresentativi. I sindacati ritengono questo accordo un esempio positivo da perseguire anche da parte di tutte le altre piattaforme del food-delivery.

“Anche il Protocollo firmato con il Comune di Sassuolo – spiega una nota dei sindacati – ha proprio lo scopo di migliorare le condizioni dei rider che operano sul territorio comunale, ribadendo che il lavoro deve essere di qualità, stabile e adeguatamente remunerato, rivendicando il riconoscimento di pieni diritti e tutele al pari dei lavoratori subordinati, così come peraltro previsto da molte sentenze dei tribunali in Italia e dallo stesso accordo siglato con Just Eat Takeaway. L’accordo recepisce i contenuti del recente Patto regionale per il lavoro e il clima declinandolo a livello territoriale.

L’Amministrazione comunale di Sassuolo, anche unitamente agli altri comuni della provincia di Modena che hanno firmato e firmeranno protocolli simili, si impegna a promuovere questa intesa nei confronti degli operatori economici del delivery presenti sul territorio. Inoltre l’Amministrazione comunale si impegna a favorire meccanismi di “discriminazione positiva” per gli operatori economici del delivery che si riconoscono in questa intesa, attraverso una sensibilizzazione di esercenti e consumatori ad utilizzare le piattaforme etiche e con maggior sensibilità sociale che sottoscrivono la presente intesa.

Si chiede anche che da parte delle piattaforme sia posta particolare attenzione per l’adozione di misure di protezione per la salute e sicurezza dei fattorini, specifiche anche per il contrasto e il contenimento del covid-19.

Inoltre, l’Amministrazione comunale si adopera per individuare primi interventi mirati per migliorare le condizioni di lavoro dei rider, con la predisposizione di spazi attrezzati al coperto dove poter sostare in sicurezza e al riparo e dove poter ricaricare i cellulari.

Il Comune si impegna anche a ricercare collaborazioni con officine per riparazioni su biciclette e motorini a prezzi convenzionati.

Compatibilmente con le risorse a disposizione, l’Amministrazione comunale si impegna a verificare i tragitti di percorrenza dei rider promuovendo interventi per migliorare la sicurezza.

L’Amministrazione comunale di Sassuolo istituisce un tavolo permanente tra le parti coinvolte per monitorare la coerenza tra i principi e gli impegni assunti dalla presente intesa”.

“Questo protocollo – affermano i sindacalisti di Cgil Cisl Uil – si aggiunge a quello già firmato  a febbraio con il Comune di Modena e ad aprile con il Comune di Carpi, lo riteniamo un importante punto di partenza per dare prime risposte sul territorio ed un utile contributo per estendere la regolamentazione delle condizioni dei rider attraverso la contrattazione collettiva nazionale”.

Coronavirus: oggi (15/7) in regione 167 nuovi positivi su 15.749 tamponi effettuati (1,1%). Nessun decesso

Coronavirus: oggi (15/7) in regione 167 nuovi positivi su 15.749 tamponi effettuati (1,1%). Nessun decessoDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 388.073 casi di positività, 167 in più rispetto a ieri, su un totale di 15.749 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 1,1%. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età.

Il conteggio progressivo delle somministrazioni di vaccino effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione dedicato all’argomento https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 4.396.341 dosi; sul totale, 1.850.640 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei 167 nuovi contagiati, 31 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 58 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 94 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 29,8 anni.

Sui 31 asintomatici, 20 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 5 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 2 tramite test pre-ricovero, 2 con gli screening sierologici. Per 2 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Rimini con 29 nuovi casi, seguita da Bologna con 28 e Reggio Emilia (26); quindi Piacenza (22), Parma (16), Modena (15), Ferrara (12); poi Circondario Imolese e Ravenna (entrambe 6 nuovi casi), infine Cesena (5) e Forlì (2)

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 7.230 tamponi molecolari, per un totale di 5.100.096. A questi si aggiungono anche 8.519 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 90 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 372.548.

casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 2.257 (+77 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 2.103 (+81), il 93,2% del totale dei casi attivi.

Non si registrano nuovi decessi. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione restano quindi 13.268.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 14 (numero invariato rispetto a ieri), 140 quelli negli altri reparti Covid (-4 rispetto a ieri).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 1 a Parma (invariato), 4 a Modena (invariato), 4 a Bologna (-1), 1 a Ferrara (invariato), 1 a Rimini (invariato). Nessun ricovero in terapia intensiva a Reggio Emilia, Imola, RavennaForlì e Cesena.

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.780 a Piacenza (+22 rispetto a ieri, di cui 18 sintomatici), 28.819 a Parma (+16, di cui 5 sintomatici), 47.110 a Reggio Emilia (+26, tutti sintomatici), 65.923 a Modena (+15, di cui 13 sintomatici), 82.580 a Bologna (+28, di cui 27 sintomatici), 12.687 casi a Imola (+6, di cui 4 sintomatici), 23.231 a Ferrara (+12, di cui 5 sintomatici), 30.619 a Ravenna (+6, di cui 5 sintomatici), 17.137 a Forlì (+2, sintomatici), 19.767a Cesena (+5, sintomatici) e 36.420 a Rimini (+29, di cui 26 sintomatici).

Oltre tremila ragazzi coinvolti in 187 percorsi di istruzione e formazione professionale: per l’anno scolastico 2021-2022 la Regione stanzia oltre 24 milioni di euro

Oltre tremila ragazzi coinvolti in 187 percorsi di istruzione e formazione professionale: per l’anno scolastico 2021-2022 la Regione stanzia oltre 24 milioni di euro
Vincenzo Colla (Copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Operatore della confezione di prodotti tessili e abbigliamento, operatore della ristorazione, operatore meccatronico dell’autoriparazione, operatore edile alle strutture, operatore dei servizi estetici e dell’acconciatura. Sono solo alcuni dei 187 i percorsi di istruzione e formazione professionale che si svolgeranno in Emilia-Romagna nel prossimo anno scolastico. La Giunta regionale ha approvato il piano di attività per l’anno scolastico 2021-2022, per un costo complessivo, per una annualità, di 24,2 milioni, di euro del Fondo Sociale Europeo.

I percorsi, che potranno essere frequentati da 3.300 ragazzi, costituiscono l’offerta di attività corsistiche per l’acquisizione di una qualifica professionale realizzata dagli Enti di formazione professionale accreditati, nell’ambito del sistema di competenza regionale che permette di assolvere il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione e conseguire una qualifica professionale.

Un’offerta formativa che trova completamento nei percorsi di IeFP che saranno realizzati anche dagli Istituti professionali che, in attuazione dell’Accordo tra Regione e Ufficio scolastico regionale del 2018, consente agli Istituti professionali di offrire agli studenti, in aggiunta ai percorsi quinquennali per l’acquisizione di un diploma di istruzione anche la possibilità di acquisire una qualifica professionale triennale.

Un investimento, quello della Regione, per il successo formativo di tutti i giovani che potranno accedere ad un’offerta che prevede la possibilità di personalizzare il proprio percorso, anche costruendolo a partire dal primo anno realizzato in collaborazione tra tutti gli enti che insieme concorrono a realizzare l’offerta di IeFP.

“Questa offerta completa il quadro delle opportunità finanziate dalla Regione per i ragazzi che devono assolvere l’obbligo di istruzione e formazione- spiega l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, Vincenzo Colla-. Non ci accontentiamo del calo del tasso di dispersione, ma continuiamo ad investire affinché tutti i giovani possano conseguire una qualifica professionale e magari proseguire il loro percorso e arrivare al diploma professionale, e trovare un’occupazione qualificata nel mercato del lavoro”.

Il provvedimento, conferma un’ampia e rinnovata gamma di offerta formativa, sia per quanto riguarda le competenze trasversali che quelle digitali e quelle legate alla transizione sostenibile nella manifattura, che si aggiungono al potenziamento delle attività didattiche nei laboratori e nelle imprese ed ha a riferimento le qualifiche professionali del Repertorio regionale correlate alle qualifiche del Repertorio nazionale.

Il percorso di revisione e aggiornamento del repertorio regionale delle qualifiche rafforza la spendibilità dei titoli che garantisce la possibilità di correlazione con gli standard previsti dal repertorio nazionale di IeFP e consentirà ai giovani di acquisire, anche al termine dei corsi di Istruzione e Formazione Professionale, competenze coerenti con la domanda di specializzazione del sistema economico regionale attraverso un’offerta formativa che permetta opportunità e continuità.

I percorsi formativi

Prenderanno avvio il prossimo 13 settembre, nel rispetto del calendario scolastico regionale.

Gli enti di formazione accreditati responsabili dei percorsi che costituiscono l’offerta dovranno tenere relazioni continuative con le Istituzioni scolastiche del territorio, nonché con gli enti di formazione del sistema, per garantire a ogni studente l’accesso e la frequenza a percorsi adeguati e rispondenti alle richieste.

Il dettaglio dei corsi si può trovare a questo link

La delibera di Giunta è pubblicata nel Bollettino telematico ufficiale della Regione Emilia-Romagna e sul sito http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it .

Al via il Fondo per le imprese montane con i primi 2,5 milioni di euro per sostenere i processi di ristrutturazione, riqualificazione, riconversione produttiva delle imprese

Al via il Fondo per le imprese montane con i primi 2,5 milioni di euro per sostenere i processi di ristrutturazione, riqualificazione, riconversione produttiva delle impreseRipartire dalle imprese e dal lavoro, per una montagna di domani: più forte e più attrattiva.

La Regione torna ad investire sull’Appennino, un territorio strategico che interessa il 42% della superficie emiliano- romagnola e nel quale rientrano 119 Comuni. Un territorio dalle enormi potenzialità, sui quali continuare a puntare per invertire la tendenza rispetto ai rischi di spopolamento e invecchiamento demografico.

Lo fa attivando, per la prima volta, una misura dedicata: un nuovo bando che mette a disposizione delle imprese – nuove o esistenti – i primi 2,5 milioni di euro per interventi di riqualificazione, ristrutturazione, acquisto e recupero di strutture e spazi produttivi, o per investimenti in macchinari, attrezzature e impianti. Con una corsia privilegiata per quelli che si tradurranno in nuova occupazione.

Una misura innovativa che si inserisce in una cornice di forte impegno da parte della Regione – dal bando casa per le giovani coppie al taglio dell’Irap – per sostenere i processi di crescita e sviluppo dei territori montani, colmando le distanze centro-periferia.

“Fin da inizio mandato abbiamo attuato misure concrete a sostegno della montagna, per tutelarla, promuoverla e renderla sempre più protagonista. Questo nuovo bando dedicato alle imprese dell’Appennino, fortemente voluto dalla Regione, è un tassello prezioso in più per sostenere e rilanciare i territori montani e le comunità che li popolano – spiega l’assessora alla Montagna, Parchi e Forestazione Barbara Lori-. Contro lo spopolamento e, a maggior ragione alla luce delle sofferenze economiche del post pandemia, l’Emilia-Romagna fa la sua parte rinnovando il proprio impegno con un investimento volto a sostenere le imprese della montagna, con particolare attenzione all’occupazione. Le premialità, infatti, sono legate alla creazione di nuove opportunità di lavoro a partire dai comuni più piccoli e con maggiori difficoltà”.

Il bando

Dunque, imprese più moderne ed efficienti e imprese che danno lavoro. Il bando approvato nell’ultima seduta dalla Giunta regionale si muove su questi due binari e stanzia 2,5 milioni di euro di cui potranno beneficiare le nuove imprese o quelle presenti in un Comune montano dell’Emilia-Romagna. Sono ammessi tutti i comparti produttivi, escluso il settore primario (le aziende agricole usufruiscono di specifici finanziamenti del Programma regionale di sviluppo rurale), ma compreso quello della trasformazione agroalimentare (entro il limite di 15 addetti).

I contributi – a fondo perduto e nella misura del 70% della spesa ammissibile – sono legati a tre tipi di intervento: riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento di edifici e strutture nelle quali l’imprenditore già svolge la propria attività; acquisto, riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento di edifici e strutture dismesse, nelle quali il beneficiario si impegna a svolgere la propria attività; investimenti in macchinari, attrezzature e relativi impianti.

Il contributo complessivo per ciascuna impresa non potrà superare l’importo massimo di 150mila euro, mentre la spesa minima candidata a contributo non dovrà essere inferiore a 25mila euro.

Le domande vanno presentate dal 19 luglio al 16 settembre 2021. Entro fine novembre è prevista la pubblicazione della graduatoria con l’assegnazione delle risorse. Il bando verrà pubblicato sul BUR della Regione del 19 luglio.

Le premialità

Capitolo fondamentale del bando sono le premialità, utilizzate perindirizzare i finanziamenti regionali verso quegli interventi che, per le loro caratteristiche, si ritiene possano avere un impatto più significativo sul territorio.

I progetti verranno infatti valutati sulla base della loro qualità tecnica e della loro qualità economico finanziaria, a cui si aggiunge una serie di punteggi premianti collegati all’impatto occupazionale e al luogo in cui l’impresa (o l’unità produttiva) ha sede. Queste premialità vengono attribuite in funzione del numero di abitanti, della quota altimetrica del territorio Comunale e di un ulteriore parametro che valuta contemporaneamente la fragilità demografica, sociale ed economica.

Sono quindi previsti punti aggiuntivi per i progetti che comportino un impatto occupazionale in incremento e per i progetti presentati da imprese localizzate nei comunicon una popolazione fino a 5mila abitanti, per quelli di imprese con sede in un Comune di alta montagna e per le realtà produttive che operano nei comuni a più alta fragilità di tipo demografico, sociale ed economico.

L’impegno della Regione per la montagna

Un impegno a 360 gradi quello con cui la Regione ha messo al centro delle sue politiche il rilancio dei territori appenninici. Tra i provvedimenti più recenti: i 20 milioni di euro di cui hanno beneficiato 700 tra giovani coppie e famiglie per l’acquisto (o la ristrutturazione) di un’abitazione e l’intervento per il “taglio dell’Irap”: l’abbattimento di questa impostacon una progressività fino al 100%, oltre all’azzeramento per tre anniper le realtà di nuovo insediamento di cui nel biennio 2019-2020 hanno beneficiato oltre 13mila tra imprese, artigiani, esercizi commerciali.

E ancora, il “Programma straordinario per i territori colpiti dalla pandemia e aree montane e interne” che ha stanziato 14,7 milioni di euro per investimenti nei territori appenninici delle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna e per le aree interne del Basso Ferrarese. Risorsedal bilancio regionale per coprire fino al 95% del costo dell’intervento e sostenere la ripartenza di aree che, per le loro caratteristiche geografiche, fisiche, socio-economiche, rischiano di pagare un prezzo particolarmente alto alla pandemia.

Notte incantata alla Torre della Strega di Fogliano: sabato 17 luglio appuntamento per i bambini e le famiglie

Notte incantata alla Torre della Strega di Fogliano: sabato 17 luglio appuntamento per i bambini e le famiglieUna serata tra letture e stelle alla Torre della Strega di Fogliano, uno dei luoghi più suggestivi del territorio maranellese. Sabato 17 luglio alle ore 20.45 una serata magica per i più piccoli e i genitori: si parte con la lettura animata “Il mito di Teseo e il Minotauro”, sulla storia d’amore di Teseo e Arianna e della sua corona che venne lanciata nel firmamento, a cura di Ecosapiens. A seguire uno spuntino e alle 21.45 si passerà al telescopio per l’identificazione delle principali stelle e costellazioni della stagione estiva e l’osservazione dei rilievi lunari, con Pierluigi Giacobazzi.

Si consiglia di portare un panno, una torcia e la mascherina. L’iniziativa si svolge nel rispetto delle misure di prevenzione sanitaria e in caso di maltempo sarà annullata. La Torre della Strega si erge sulla sommità delle colline di Fogliano di Maranello: una collocazione che incoraggia a ipotizzarne una funzione di punto di osservazione e vedetta. Si tratta dei resti monumentali di un antico torrione quadrangolare di poco meno di sei metri di lato, attualmente alta circa 7 metri, edificato tra il XIII e il XV secolo d.C., che ricorda la presenza di una struttura fortificata utilizzata come torre di vedetta e di rifugio, appartenente ad un sistema di fortificazione che comprendeva i castelli di Maranello, Spezzano e Montegibbio. Il Planetario di Modena ha individuato questo sito come postazione ottimale per l’osservazione del cielo: per questo motivo sono state collocate in adiacenza alla torre due piattaforme circolari per lo stazionamento degli strumenti ottici.

 

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