16.7 C
Comune di Sassuolo
sabato, 3 Maggio 2025
Home Blog Pagina 151

Paura in centro a Sassuolo, ragazza aggredita giovedì scorso

Paura in centro a Sassuolo, ragazza aggredita giovedì scorsoUna brutale aggressione ai danni di una ragazza, in pieno centro e mentre, poco dopo mezzanotte, si spegnevano le luci sul penultimo giovedì di luglio. I fatti risalgono non all’altro ieri, ma ad una settimana fa, ma sono stati resi noti dalla mamma dell’aggredita – una commerciante con negozio in centro storico – solo dopo che è stata sporta denuncia alle forze dell’ordine.

La sintesi? La ragazza, poco dopo la mezzanotte di giovedì scorso, stava andando a ‘recuperare’ la sua auto parcheggiata a ridosso del cimitero di San Prospero, quando è stata aggredita da uno straniero che l’ha strattonata, provando a strapparle il cellulare: ne è seguita una colluttazione, la ragazza ha gridato chiedendo aiuto e dalle finestre delle case prospicienti la zona si sono affacciati residenti che hanno indotto l’aggressore a fuggire.

La ragazza, una volta a casa, ha raccontato l’accaduto alla madre e insieme si sono recate presso la caserma cittadina dei carabinieri per fare denuncia. La madre ha poi diffuso la notizia attraverso la chat dei commercianti, chiedendo maggiori controlli.

Secondo Consiglio Comunale a Fiorano: la maggioranza approva il bilancio e cerca un dialogo con l’opposizione

Secondo Consiglio Comunale a Fiorano: la maggioranza approva il bilancio e cerca un dialogo con l’opposizioneIeri sera, a Casa Corsini, si è tenuta la seconda seduta del nuovo Consiglio Comunale. La maggioranza, rappresentata in Consiglio dal Partito Democratico e dalle liste civiche “Attiva Fiorano”, “Noi Ci Siamo” e “Impegno Comune” – spiega una nota –  ha votato in maniera favorevole l’assestamento di Bilancio – come accade di consueto poche settimane dopo l’insediamento – approvandolo con 11 voti a favore e 6 contrari (senza il sostegno dei gruppi consiliari appartenenti alla minoranza).

Il Bilancio di Fiorano Modenese, grazie a un oculato lavoro portato avanti dalle precedenti Amministrazioni, in particolar modo nei due mandati Tosi, può vantare un debito pro capite basso, molte risorse per gli investimenti e un eccellente utilizzo dei fondi provenienti dal PNRR: ben tre milioni di euro, di cui il 40% già incassati, a dispetto di soldi tolti impunemente dall’esecutivo Meloni (430.000 € sottratti all’ente locale tramite la controversa riforma “Spending Review”).

Nella variazione passata in Consiglio l’Amministrazione, seguendo le Linee Programmatiche di Mandato 2024-2029, ha previsto di disporre ingenti fondi sulla cura del territorio e sul grande capitolo concernente gli investimenti, iniziando poi a finanziare le politiche abitative. Aumenta, al contempo, anche la spesa destinata ai servizi sociali – di cui il primo cittadino fioranese Marco Biagini ha ricevuto la delega in Unione – e scolastici.

«Come già detto – commenta Biagini – noi diamo la nostra disponibilità a collaborare con le forze di opposizione. Ci sono vari strumenti con cui si può dialogare. Le Commissioni consiliari, ad esempio, forniscono validi esempi di confronto tra opinioni, considerato anche il parere dei tecnici competenti. È anche per questo, oltre che per trasparenza, che siamo stati concordi nell’assegnare la presidenza della Commissione I (Attività e Affari Generali, nella quale si tratta anche il Bilancio) alla minoranza. Mediante approfondimenti, analisi dati e valutazioni comuni è possibile arricchire le istanze e, dunque, costruire un progetto politico migliore».

Tale disponibilità, almeno al momento, non sembra essere stata colta. Dopo l’esposizione da parte di Giuseppe Manfredini dell’Ordine del Giorno portante ad oggetto “Censimento patrimonio del Comune di Fiorano Modenese”, la maggioranza ha proposto di discutere i punti citati in Commissione II (Governo del Territorio e Tutela dell’Ambiente) – previa ritiro dell’O.d.G. poiché impreciso nelle richieste di strumenti (in alcuni casi già nella piena disponibilità dei consiglieri e cittadini attraverso un semplice accesso agli atti) e nei suggerimenti di intervento. Sebbene taluni esponenti della minoranza si siano detti disposti a lavorare insieme in adeguata sede, l’Ordine del Giorno non è stato ritirato, costringendo le forze governative a dare parere contrario.

I gruppi consiliari Partito Democratico, “Attiva Fiorano”, “Noi Ci Siamo” e “Impegno Comune” esprimono nuovamente la concreta volontà di cooperazione con le forze minoritarie. Tenendo come obiettivo ultimo quello di contribuire al progresso della città di Fiorano – conclude la nota -, auspichiamo un rinnovato dialogo sull’argomento, certo nell’interesse della cittadinanza.

Secondo Consiglio Comunale: la maggioranza approva il bilancio e cerca un dialogo con l’opposizione

Secondo Consiglio Comunale a Fiorano: la maggioranza approva il bilancio e cerca un dialogo con l’opposizioneIeri sera, a Casa Corsini, si è tenuta la seconda seduta del nuovo Consiglio Comunale. La maggioranza, rappresentata in Consiglio dal Partito Democratico e dalle liste civiche “Attiva Fiorano”, “Noi Ci Siamo” e “Impegno Comune” – spiega una nota –  ha votato in maniera favorevole l’assestamento di Bilancio – come accade di consueto poche settimane dopo l’insediamento – approvandolo con 11 voti a favore e 6 contrari (senza il sostegno dei gruppi consiliari appartenenti alla minoranza).

Il Bilancio di Fiorano Modenese, grazie a un oculato lavoro portato avanti dalle precedenti Amministrazioni, in particolar modo nei due mandati Tosi, può vantare un debito pro capite basso, molte risorse per gli investimenti e un eccellente utilizzo dei fondi provenienti dal PNRR: ben tre milioni di euro, di cui il 40% già incassati, a dispetto di soldi tolti impunemente dall’esecutivo Meloni (430.000 € sottratti all’ente locale tramite la controversa riforma “Spending Review”).

Nella variazione passata in Consiglio l’Amministrazione, seguendo le Linee Programmatiche di Mandato 2024-2029, ha previsto di disporre ingenti fondi sulla cura del territorio e sul grande capitolo concernente gli investimenti, iniziando poi a finanziare le politiche abitative. Aumenta, al contempo, anche la spesa destinata ai servizi sociali – di cui il primo cittadino fioranese Marco Biagini ha ricevuto la delega in Unione – e scolastici.

«Come già detto – commenta Biagini – noi diamo la nostra disponibilità a collaborare con le forze di opposizione. Ci sono vari strumenti con cui si può dialogare. Le Commissioni consiliari, ad esempio, forniscono validi esempi di confronto tra opinioni, considerato anche il parere dei tecnici competenti. È anche per questo, oltre che per trasparenza, che siamo stati concordi nell’assegnare la presidenza della Commissione I (Attività e Affari Generali, nella quale si tratta anche il Bilancio) alla minoranza. Mediante approfondimenti, analisi dati e valutazioni comuni è possibile arricchire le istanze e, dunque, costruire un progetto politico migliore».

Tale disponibilità, almeno al momento, non sembra essere stata colta. Dopo l’esposizione da parte di Giuseppe Manfredini dell’Ordine del Giorno portante ad oggetto “Censimento patrimonio del Comune di Fiorano Modenese”, la maggioranza ha proposto di discutere i punti citati in Commissione II (Governo del Territorio e Tutela dell’Ambiente) – previa ritiro dell’O.d.G. poiché impreciso nelle richieste di strumenti (in alcuni casi già nella piena disponibilità dei consiglieri e cittadini attraverso un semplice accesso agli atti) e nei suggerimenti di intervento. Sebbene taluni esponenti della minoranza si siano detti disposti a lavorare insieme in adeguata sede, l’Ordine del Giorno non è stato ritirato, costringendo le forze governative a dare parere contrario.

I gruppi consiliari Partito Democratico, “Attiva Fiorano”, “Noi Ci Siamo” e “Impegno Comune” esprimono nuovamente la concreta volontà di cooperazione con le forze minoritarie. Tenendo come obiettivo ultimo quello di contribuire al progresso della città di Fiorano – conclude la nota -, auspichiamo un rinnovato dialogo sull’argomento, certo nell’interesse della cittadinanza.

Tennis, Memorial Rossini – Trofeo BPER Banca: allo Sporting Club Sassuolo tutto pronto per le finali

Tennis, Memorial Rossini – Trofeo BPER Banca: allo Sporting Club Sassuolo tutto pronto per le finaliL’edizione 2024 del Memorial Rossini – Trofeo BPER Banca si avvicina alle fasi conclusive: circa 130 match sono stati quelli giocati in sette giorni e solo gli atleti che hanno avuto la meglio nelle prime fasi del torneo si sono aggiudicati l’ambita finale prevista sui campi in terra del sodalizio sassolese.

In particolare, venerdì 26 luglio, si sono svolte le due finali dei doppi, rispettivamente maschile e femminile. Tra le ragazze hanno avuto la meglio Sansokina – Kononenko, direttamente dalla Bielorussia e Russia, sulla coppia testa di serie numero 1 del main draw, le italiane Donati – Fuzio, che sono state sconfitte con un netto 6/1 6/1. Nei maschi sul gradito più alto del podio sono saliti gli emiliani – romagnoli Sebastiano Mantovani e Riccardo Pretolani che hanno battuto per 6/3 6/3 i romani Bagnuoli – Masera.

Per quanto riguarda le finali dei singolari, queste si svolgeranno in contemporanea sui due campi dello Sporting Club Sassuolo sabato 27 luglio dalle ore 10.00. Nel main draw maschile si giocheranno la finalissima sul campo centrale dello Sporting Club Sassuolo il napoletano Mattia Autorino contro il siciliano Mario Sfriso, che è giunto a questo match partendo dalle qualificazioni. Tra le femmine la WC del main draw, numero 6 del seeding, l’italiana Isabella Johri, dovrà vedersela con la testa di serie numero 3, l’ucraina Mariia Protsenko.

Questo torneo, inserito nel Tennis Europe Junior Tour under 14, è la penultima tappa italiana prima di quella di Velletri, sempre su terra rossa, prevista la prossima settimana. La manifestazione sassolese ha ottenuto un ottimo successo sia in termini di giocatori, che hanno espresso un tennis di altissimo livello, sia per la partecipazione di moltissimi atleti stranieri provenienti da Canada, USA, Svezia, Svizzera, Germania, Romania e Danimarca. Ricordiamo che l’ingresso al Club di Via Vandelli sarà libero a tutti gli appassionati di tennis che volessero assistere alle partite finali.

Il Comune incontra i commercianti del centro di Fiorano

Il Comune incontra i commercianti del centro di FioranoGiovedì pomeriggio 25 aprile il sindaco Marco Biagini e gli assessori del Comune di Fiorano Modenese hanno incontrato i commercianti del centro di Fiorano per avviare un percorso di miglioramento condiviso e di risoluzione delle criticità legate alla zona.

Erano presenti un buon numero di esercenti, insieme ai rappresentanti delle associazioni di categoria e alla dirigente del Settore III del Comune, Cristina Scaravonati, a cui fa capo il Servizio attività produttive.

“Fare i commercianti non è facile, – ha detto l’assessore al Commercio, Sergio Romagnoli – ma siamo qui per attivare un nuovo percorso di lavoro e confronto, partendo da quello che di buono c’è; per raccogliere proposte da realizzare insieme, anche costituendo un’associazione, tipo Proloco, composta da esercenti, che si faccia carico di attrarre e organizzare iniziative per valorizzare il centro e le attività presenti”.

“Questo è il primo incontro per impostare il percorso da fare insieme, – ha ribadito il sindaco, Marco Biagini, – ognuno deve sentirsi ingaggiato a dare il suo contributo”.

Ha poi messo in evidenza quanto già fatto negli scorsi anni, a partire dal bando contributi a sostegno delle attività del centro che ha permesso ad alcuni esercizi commerciali di aprire, fino ai recenti interventi sui marciapiedi di alcune vie che hanno permesso la messa in sicurezza per i pedoni e che proseguiranno allargando l’idea del centro di Fiorano, anche dal punto di vista estetico, da via Malatesta fino a piazza De Gasperi.

Evidenziate anche alcune criticità, su cui si concentrato il confronto con i commercianti, a partire da quella dei parcheggi, su cui il Sindaco ha fatto alcune proposte “per correggere il tiro” e su cui si ragionerà insieme. “La precedente Amministrazione – ha detto – ha lavorato per allargare ad uso pubblico l’intero parcheggio del cinema Primavera, proprio a ridosso di via Vittorio Veneto. Una volta completato l’iter, verranno predisposte adeguata illuminazione e segnaletica verticale ed orizzontale, per renderlo più visibile.”

Strettamente collegato al tema parcheggi è anche il tema dei controlli, sia per chi parcheggia in zona disco orario, senza rispettare i limiti di tempo, sia per chi accede in via Vittorio Veneto da via Statale Ovest contromano, specie biciclette, monopattini e motocicli, rappresentando un pericolo per chi esce da vie laterali e parcheggi.

Richiesta dai commercianti anche la possibilità di avere un sportello ATM in zona, per facilitare anche eventuali clienti di passaggio, nei giorni festivi.

Altre azioni che l’Amministrazione vuole mettere in campo riguardano la ricerca di bandi e contributi sia per la promozione turistica sia per quella degli esercizi di vicinato e la volontà di portare nuovi servizi di prossimità in centro, come ad esempio l’infermiere di comunità in collaborazione con l’Ausl. Anche in tema di PUG (Piano Urbano Generale) l’impegno è quello di non dare spazio a nuove grandi superfici di vendita, a favore del commercio locale.

Inoltre l’assessore Sergio Romagnoli sta contattando i proprietari di negozi sfitti per sondare esigenze e richieste e fare una sorta di censimento, in modo da mettere in contatto più agevolmente domanda e offerta.

L’incontro si è concluso con un focus sugli eventi per attrarre persone in centro, Sindaco e Assessore al Commercio hanno ribadito la necessità di creare un’associazione partecipata dai commercianti per proporre iniziative, sia in forma di Proloco o con una revisione del Comitato Fiorano in Festa, che deve comunque riorganizzarsi. Sollecitata anche l’apertura delle attività in occasione delle manifestazioni organizzare dal Comune.

Alcune chiusure programmate sulla A1 Milano-Napoli

Alcune chiusure programmate sulla A1 Milano-NapoliSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, nelle tre notti di lunedì 29, martedì 30 e mercoledì 31 luglio, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto e l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio, verso Firenze.

In alternativa, si consigliano i seguenti itinerari: -per chi è diretto verso Firenze: si consiglia di uscire alla stazione di Bologna Borgo Panigale sulla A14 Bologna-Taranto, percorrere il Ramo Verde e la Tangenziale di Bologna verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, per poi entrare sul Raccordo di Casalecchio alla stazione di Bologna Casalecchio; -per chi è diretto verso Casalecchio di Reno: si consiglia di percorrere la A14, uscire alla stazione di Bologna Borgo Panigale, immettersi sul Ramo Verde, sulla Tangenziale di Bologna verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli e uscire allo svincolo 1 Nuova Bazzanese.

Nell’ambito delle attività connesse al prolungamento della Tangenziale di Modena che prevedono interventi per la realizzazione di una rotonda esterna alla stazione di Modena sud, sarà necessario chiudere la stazione di Modena sud, sulla A1 Milano-Napoli, in entrata e in uscita, nelle due notti di lunedì 29 e martedì 30 luglio, con orario 22:00-6:00. In alternativa, si consiglia di utilizzare la stazione di Valsamoggia o di Modena nord.

Per consentire lavori di manutenzione della segnaletica orizzontale, dalle 22:00 di lunedì 29 alle 6:00 di martedì 30 luglio, sarà chiusa la stazione di Terre di Canossa Campegine, in entrata e in uscita. In alternativa, si consiglia di utilizzare la stazione di Reggio Emilia o di Parma.

Bilanci sanità locale, interrogazione in Consiglio provinciale

Bilanci sanità locale, interrogazione in Consiglio provinciale“Alla luce dei bilanci di Ausl e Auo si chiede di conoscere la composizione della mobilità passiva e le azioni che eventualmente intende promuovere per diminuirla, i piani di recupero delle liste d’attesa in ambito di esami diagnostici, visite specialistiche ed attività chirurgica avviati negli ultimi tre anni e gli esiti ottenuti. Si chiede inoltre di conoscere il tempo medio ed il numero di interventi per codici arancio e codici rossi effettuati in ogni singolo comune della provincia, nell’ultimo mese disponibile”.

Sono alcune delle richieste avanzate dal consigliere provinciale del gruppo Misto – Forza Italia Antonio Platis, nel corso della seduta del consiglio provinciale di venerdì 26 luglio, in cui ha presentato due interrogazioni sul bilancio di previsione 2024 dell’Ausl e dell’Aou di Modena e sui tempi di intervento dell’attività di emergenza-urgenza.

Il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia, che è anche vice presidente della Conferenza territoriale socio sanitaria (Ctss) ha risposto sottolineando che, nell’ambito del percorso di integrazione tra Ausl, Aou, Ospedale di Sassuolo Spa e Privato accreditato che caratterizza la nostra provincia « per garantire un più forte presidio del rapporto domanda/offerta, è stata costituita nel 2023 una Cabina di regia provinciale e tavoli di lavoro interaziendali per analizzare la situazione della specialistica ambulatoriale e mettere in campo delle azioni di miglioramento, riconducibili a tre macroaree principalmente facilitazione dell’accesso, potenziamento dell’offerta e governo della domanda».

Braglia evidenzia inoltre che «Grazie agli sforzi compiuti e alle attività poste in essere a livello provinciale, l’indice di performance dei tempi di attesa per viste e agli esami diagnostici oggetto di rilevazione nel 2023 ha raggiunto l’obiettivo regionale, ma la domanda dei cittadini è in costante incremento e le aziende stanno lavorando su questo». Con un incremento dell’offerta e dell’appropriatezza ma anche con il rafforzamento della presa in carico e dei principali percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali. Sono stati inoltre avviati i lavori relativi a 15 Reti cliniche interaziendali e 9 progetti organizzativi su temi prioritari per l’assistenza ai cittadini, tra cui una cabina di regia specifica sulla telemedicina.

Permangono difficoltà sull’offerta di visite oculistiche e dermatologiche, come peraltro in buona parte del territorio regionale, e di ecografia e risonanza magnetica ma gli interventi straordinari messi in campo hanno portato nel mese di giugno 2024 rispetto allo stesso mese del 2023, ad un aumento provinciale dell’offerta a CUP delle visite di ginecologia, ortopedia, diabetologia, pneumologia gastroenterologia e di diagnostica di ecocolordoppler, ecografia ostetrico-ginecologica, ecografia della mammella e TAC.

Inoltre, chiarisce Braglia, «la riorganizzazione dei mezzi di soccorso del servizio Emergenza Urgenza non ha portato ad impatti negativi sulle performance relative ai tempi di intervento nella provincia modenese».

Per quanto riguarda il tempo medio di interventi è stato sottolineato che nel mese di giugno 2024, il totale degli interventi registrato nella provincia di Modena per codice di priorità “rosso” assegnata dall’operatore nel momento del contatto telefonico risulta essere pari a 1.154, con un massimo di 344 nel comune di Modena ed un minimo di 0 nel comune di Palagano.

In una visione di insieme, i tempi di intervento rispettano gli standard previsti dalla normativa, e sono in miglioramento. A livello provinciale il target previsto dall’indicatore del Nuovo Sistema di Garanzia è raggiunto a pieno nella sua configurazione ottimale. In particolare il tempo di intervento al 75° percentile è pari a 15 minuti, valore che scende a 12 se si considera la media dei tempi di intervento.

Durante l’Assemblea dei sindaci, presentato il “protocollo calore”

Durante l’Assemblea dei sindaci, presentato il “protocollo calore”Nel corso dell’assemblea dei sindaci di venerdì 26 luglio in Provincia, è stato illustrato agli amministratori locali il protocollo d’intesa per la sensibilizzazione all’adozione di Misure di prevenzione e tutela delle attività lavorative nel settore agricolo e florovivaistico, nonché nei cantieri edili e affini all’aperto in condizioni di esposizione prolungata alle ondate di calore, già presentato nei giorni scorsi al Tavolo provinciale per la salute la sicurezza e la legalità nei luoghi di lavoro, articolazione locale del Patto per il lavoro e il clima della Regione Emilia-Romagna, presieduto dal presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia, con la presenza di Ausl, Agenzia regionale per il Lavoro, Prefettura, Istituzioni locali, sindacati e associazioni territoriali, Ispettorato territoriale del lavoro (ITL), Inail, Arpae, Inps, Regione Emilia-Romagna e Art Er.

Il protocollo, che ha già riscontrato il parere favorevole dei sindacati, è stato sottoscritto all’unanimità da tutti i sindaci e tra i vari punti espressi sottolinea che i soggetti sottoscrittori si impegnano a riconoscere che lo stress termico rappresenta un rischio sia per i lavoratori al chiuso sia per quelli all’aperto, in tutti i settori e che sarà intenzione condivisa quella di valutare una strategia di intervento preventivo per gestire, affrontare e mitigare i rischi del lavoro in condizioni di calore estreme riconoscendo che tutti i lavoratori hanno diritto ad un ambiente in cui i rischi per la loro salute e sicurezza siano adeguatamente controllati.

Inoltre, nel documento si legge che “le Istituzioni sottoscrittrici prendono atto e raccomandano il ricorso a misure di controllo per eliminare il rischio di stress termico causato dall’innalzamento delle temperature estive, e in via subordinata intervenire per ridurre al minimo l’esposizione dei lavoratori tramite misure collettive o individuali”.

 

 

 

Si è riunita dopo le elezioni l’Assemblea dei sindaci della provincia di Modena

Si è riunita dopo le elezioni l’Assemblea dei sindaci della provincia di ModenaSi è riunita venerdì 26 luglio nella sede della Provincia di Modena l’assemblea dei sindaci, l’organo che riunisce tutti i primi cittadini del territorio provinciale e che costituisce uno dei tavoli di governance dell’ente insieme al consiglio provinciale. Si tratta della prima seduta dopo le elezioni amministrative dello scorso giugno ed ha quindi cambiato la propria composizione in maniera significativa.

Nel corso della seduta il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia ha sottolineato «il ruolo della Provincia, che anche alla luce della sua nuova “forma”, dopo la legge Delrio (la legge 7 del 2014), pur mantenendo competenze di carattere strategico per il territorio come ad esempio la gestione delle strade, degli istituti scolastici superiori, della promozione turistica e della polizia provinciale, si vuole proporre come vera e propria “casa dei Comuni” a supporto di tutte le amministrazioni locali, per cooperare in maniera sinergica per il bene comune».

Inoltre, durante l’assemblea, sono stati illustrati i servizi che la Provincia offre ai Comuni, tra cui l’ufficio avvocatura unico per la difesa e la rappresentanza in giudizio in materia amministrativa, civile, tributaria, penale e gestione attività legale e amministrativa connessa, l’ufficio stampa per servizi giornalistici come comunicati e conferenze stampa, l’ufficio del contenzioso tributario e della consulenza fiscale, l’ufficio del Difensore civico, che garantisce imparzialità e buon andamento della Pa, intervenendo su abusi, ritardi o per accertare la regolarità di un procedimento amministrativo, il coordinamento Rete sulle materie inerenti la trasparenza, l’accesso civico e la prevenzione della corruzione, il supporto giuridico amministrativo nelle procedure d’esproprio, le selezioni uniche per la formazione di elenchi di idonei all’assunzione negli Enti locali del territorio.

L’assemblea dei sindaci, presieduta dal Presidente Fabio Braglia, adotta o respinge lo statuto proposto dal consiglio provinciale con i voti che rappresentino almeno un terzo dei comuni compresi nella provincia e la maggioranza della popolazione complessivamente residente. Ha poteri propositivi, consultivi e di controllo secondo quanto disposto dallo statuto stesso.

ELENCO SINDACI

Sindacati edili: bene l’ordinanza regionale che tutela i lavoratori dallo stress termico dovuto al caldo eccessivo

Sindacati edili: bene l’ordinanza regionale che tutela i lavoratori dallo stress termico dovuto al caldo eccessivoSi è tenuto nella giornata di ieri, 25 luglio, presso l’assessorato al lavoro della Regione Emilia – Romagna, l’incontro richiesto da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil Emilia Romagna per affrontare la problematica dello stress termico dovuto alla prolungata esposizione al sole e al calore eccessivo per i lavoratori edili. Infatti, le sempre più alte temperature estive mettono a dura prova i lavoratori dell’edilizia, rendendo l’ambiente di lavoro estremamente impegnativo e pericoloso.

L’esposizione prolungata al caldo estremo può infatti procurare stress termico a chi opera all’aria aperta: lavorare sotto il sole cocente, in condizioni di caldo estremo può portare disidratazione e colpi di calore, fonti di vertigini, confusione mentale, crampi muscolari fino ad arrivare a esiti che possono essere letali. Criticità a cui devono far fronte i lavoratori edili anche nelle giornate di caldo estremo che sta vivendo la nostra regione. Le direttive INPS ed INAIL indicano il limite per lavorare in sicurezza in 35° gradi percepiti mentre gli istituti prevedono ore di casa integrazione al fine di coprire le ore più calde.

L’INAIL attraverso il progetto Worklimate (INAIL-CNER) ha reso disponibile sul sito web www.worklimate.it le mappe nazionali di previsione del rischio di esposizione al caldo per contenere tale rischio per i lavoratori, tanto più per chi svolge attività fisica intensa.
All’incontro hanno partecipato gli assessori Vincenzo Colla (lavoro) ed Alessio Mammi (agricoltura) e le associazioni di categoria con cui sono stati condivisi i contenuti dell’ordinanza.

“Esprimiamo soddisfazione per l’incontro tenutosi in Regione, – affermano i segretari generali di Fillea Cgil Emilia Romagna (Giuseppe Ledda), Filca Cisl Emilia Romagna (Mauro Venulejo Cinzia Zaniboni) e Feneal Uil Emilia Romagna (Riccardo Galasso) – ringraziamo gli assessori Colla e Mammi per la disponibilità e sensibilità sui temi della salute dei lavoratori. L’ordinanza che sarà emanata dalla Regione Emilia – Romagna entro lunedì sarà la prima in una regione del nord del Paese. Noi siamo sempre disponibili ad accordi sulla rimodulazione degli orari di lavoro. Questa ordinanza è molto importante per la salute e la sicurezza dei lavoratori e vigileremo cantiere per cantiere per verificarne la corretta applicazione. Ringraziamo inoltre i confederali Cgil, Cisl e Uil che hanno sin da subito supportato le nostre richieste”.

Città della Posa: un nuovo concept sul rapporto uomo-macchina e iniziative di formazione

Città della Posa: un nuovo concept sul rapporto uomo-macchina e iniziative di formazioneOltre 400 metri quadrati allestiti all’interno del padiglione 32 di Cersaie ospitano l’area dedicata alla ‘Città della Posa’, che per la sua 12ª edizione riserva ai propri visitatori innovative dimostrazioni di posa in opera di piastrellature ceramiche, rese possibili dall’abilità dei maestri posatori di Assoposa.

Il concept dell’allestimento di quest’anno è il rapporto tra l’uomo e la tecnologia. Uomo e macchina non in contrapposizione, ma come binomio inscindibile in grado di creare valore, dove la tecnologia viene impiegata per creare un ambiente di lavoro più sostenibile, sicuro e inclusivo. La Città della Posa racconta una nuova figura dell’operatore dell’industria ceramica, che pone il benessere del lavoratore industriale al centro del processo di produzione e di installazione.

Nella parte centrale dello stand, il percorso si compone in tre parti: innanzitutto, esoscheletri in sperimentazione aiutano i posatori a ridurre l’usura fisica e a recuperare la mobilità dopo incidenti, migliorando le condizioni di lavoro e la qualità delle operazioni. In secondo luogo, macchine di taglio precise e accessibili, di dimensione compatta, silenziose e di facile utilizzo, possono essere posizionate in qualsiasi location e agevolare il lavoro del posatore. Infine, tecnologie di proiezione che superano i limiti di spazio mostrando digitalmente come i prodotti si adattano agli ambienti, migliorando l’esperienza d’acquisto e facilitando la scelta dei materiali e degli schemi di posa nei punti vendita.

Uno spazio importante all’interno della ‘Città della Posa’ è occupato da Assoposa (Associazione nazionale posatori e rivendite di ceramiche), che ogni giorno dialoga con gli operatori promuovendo la Certificazione del Posatore Piastrellista, secondo la Norma 11493-2. Un apposito spazio sarà dedicato ad Assoposa Academy, cuore pulsante dell’azione formativa dell’Associazione, con l’esposizione di ambienti e manufatti di arredamento realizzabili con i prodotti ceramici di tutti i formati. Nell’area convegni si svolgeranno i seminari tecnici sulla posa delle grandi lastre ceramiche rivolti ad architetti e progettisti. La partecipazione garantisce ad architetti, ingegneri e geometri l’acquisizione di crediti formativi professionali.

Un desk informativo di Formedil (ente unico nazionale di formazione e sicurezza) consente di essere aggiornati sulle ultime proposte formative delle scuole edili italiane, tra le quali quelle rivolte ai posatori di ceramica, frutto della Convenzione siglata tra Formedil, Assoposa e Confindustria Ceramica.

L’emittente radiofonica Casa Radio (www.casaradio.it), specializzata nel mondo della casa e dell’abitare, sarà presente alla “Città della Posa” con una postazione dedicata, nella quale si svilupperà un ricco palinsesto di interviste in diretta con temi ed ospiti sempre diversi in ciascuno dei cinque giorni della fiera. Le interviste, pensate per dare voce alle storie e alle innovazioni delle aziende, saranno trasmesse in diretta e successivamente rese disponibili in formato podcast su un canale dedicato al Cersaie 2024. L’iniziativa rappresenta un’importante opportunità per le aziende di farsi conoscere e raccontare le proprie storie, assicurando un’informazione di qualità.

Quest’anno, sono previste anche tre conferenze, tutte alle ore 12:00, su temi specifici del mondo delle costruzioni:

• Martedì 24 settembre si terrà “Verso un Futuro Integrato: Sinergie tra produzione ceramica e distribuzione edile” con la presenza di Augusto Ciarrocchi (Presidente Confindustria Ceramica), Luca Berardo (Presidente Assoposa), Gianluca Bellini (Gruppo Made);
• Mercoledì 25 settembre è la volta di “Oltre il 2024: Proiezioni e Innovazioni nel settore immobiliare con la Direttiva Case Green” che vede tra i relatori Giorgio Spaziani Testa (Presidente Confedilizia), Angelo Deiana (Presidente Confassociazioni), Gian Battista Baccarini (Presidente FIAIP);
• Giovedì 26 settembre invece si terrà la conferenza “Costruire il Domani: Integrazione e Innovazione nel settore immobiliare e del lavoro. Nuovi modelli abitativi ed inclusione sociale nel prossimo futuro” con la presenza di Fabio Millevoi (Direttore generale ANCE FVG autore del libro “Breve storia sul futuro delle case”), Alessandro Scandurra (Architetto autore del libro “Casa Rebus”), Cesare Damiano (Presidente Lavoro & Welfare, già Ministro del Lavoro).

Infine, nell’area esterna compresa tra il padiglione 32 e il padiglione 37, si svolge l’iniziativa “Il Bagno in Posa a Cersaie”, una struttura di oltre 90 metri quadrati, nella quale 4 squadre di posatori provenienti da altrettanti Paesi (Italia, Svizzera, Danimarca e Brasile) si cimenteranno nella posa di superfici ceramiche per la realizzazione di diversi ambienti bagno. L’iniziativa – che segue quella del 2023 “Giovani Posatori a Cersaie” – è realizzata grazie alla collaborazione tra Cersaie, Confindustria Ceramica, EUF (associazione dei posatori europei) e le singole associazioni dei posatori dei paesi partecipanti.

Le zanzare ‘non risparmiano’ nemmeno cani e gatti: attenzione a leishmaniosi e filaria

Le zanzare ‘non risparmiano’ nemmeno cani e gatti: attenzione a leishmaniosi e filaria
Francesca Giunta del Servizio Veterinario AUSL Modena

Soprattutto in estate, cani e gatti sono più esposti alle punture degli insetti e quindi al rischio di infezioni anche gravi. Prevenire queste punture è spesso l’unico modo per evitare la trasmissione di malattie pericolose anche per l’uomo, come ad esempio la leishmaniosi, malattia provocata da un parassita del sangue che colpisce principalmente il cane ma che può colpire anche l’uomo. Si diffonde solo tramite la puntura di un insetto, il pappatacio: pungendo un cane infetto, l’insetto diventa vettore della malattia sia nei confronti di altri cani sia di esseri umani.

Per la salute dei nostri amici a quattro zampe non dimentichiamoci delle altre malattie trasmesse da vettori come le zanzare: è il caso della filariosi cardiopolmonare oppure il gruppo di malattie trasmesse dalle zecche o dalle pulci.

Tra i sintomi che possono colpire il cane, in caso di malattia, c’è la perdita di peso, fuoriuscita di sangue dal naso, comparsa di dermatite con forfora, caduta dei peli in particolare intorno agli occhi, ulcere, congiuntiviti, aspetto “invecchiato” ed eccessiva crescita delle unghie. Davanti anche ad uno solo di questi segnali è fondamentale rivolgersi tempestivamente al proprio veterinario.

 

Cos’è la leishmaniosi

La leishmaniosi è la malattia provocata dal Leishmania infantum, un parassita del sangue, che colpisce principalmente il cane e raramente il gatto e anche l’uomo. Il parassita è veicolato da un piccolo insetto chiamato phlebotomo, più comunemente noto come pappatacio: a differenza delle zanzare non “ronza”, cioè vola senza fare rumore, ma si nutre ugualmente di sangue. Da alcuni anni sono state riscontrate positività alla malattia sia nell’uomo che in cani nati e vissuti sempre nel territorio della provincia di Modena. Sia gli uni che gli altri sono curabili, se correttamente e precocemente diagnosticati, ma è fondamentale prevenire l’infezione. Non esiste trasmissione diretta dal cane all’uomo, ma questa può avvenire solo tramite l’insetto vettore

 

Il pappatacio

È un piccolo insetto color sabbia grande come un moscerino. Punge solo nelle ore serali e notturne, nelle nostre zone nel periodo da metà maggio a metà ottobre (a seconda delle temperature ambientali); di giorno si nasconde in luoghi oscuri e riparati.

 

La prevenzione

La prevenzione resta l’arma più efficace che abbiamo, anche per i cani e i gatti, per contrastare queste malattie potenzialmente letali se non riconosciute in tempo.

E’ fondamentale effettuare regolari trattamenti antiparassitari con l’utilizzo di prodotti specifici per il cane e il gatto, presenti in commercio in diverse formulazioni (spot-on, compresse, collari antiparassitari, formulazioni iniettive e vaccini). Consultare il proprio veterinario di fiducia per indicazioni sui prodotti da acquistare e ricevere una diagnosi e un trattamento appropriati in caso di infezione.

Si consiglia inoltre di effettuare ogni anno uno screening per valutare l’efficacia della profilassi effettuata.

 

Ulteriori raccomandazioni

Si consiglia di custodire i cani e i gatti al chiuso soprattutto nelle ore serali, se ciò non fosse possibile, utilizzare spray insetticidi per le cucce e gli ambienti dove sono custoditi i nostri animali e rimuovere gli sfalci e foglie morte dal giardino, in particolar modo nei pressi della cuccia. Ispezionare accuratamente il mantello, le orecchie e le zampe del vostro animale dopo le passeggiate, per individuare la presenza di parassiti esterni come pulci e zecche.

 

Aeroporti dell’Emilia-Romagna, l’impegno della Regione: 27 milioni di investimenti, pianificazione e dialogo pubblico-privato

Aeroporti dell’Emilia-Romagna, l’impegno della Regione: 27 milioni di investimenti, pianificazione e dialogo pubblico-privato“La strategia regionale sugli aeroporti c’è ed è molto chiara: abbiamo quattro scali attivi in Emilia-Romagna sui quali, da inizio legislatura, abbiamo operato perché venissero confermate le loro diverse e complementari vocazioni. Occorre continuare a sostenere il loro posizionamento, insieme ai lavori già cantierati, chiusi o da avviare, utili a renderli sempre più competitivi sui mercati nazionale e internazionale. Lo spazio c’è per tutti”.

Così l’assessore regionale a Infrastrutture e Mobilità, Andrea Corsini, spiega la strategia di viale Aldo Moro sugli aeroporti di Bologna, Parma, Rimini e Forlì.

“Come Regione ci siamo fatti carico, in modo importante, della loro crescita sostenibile- prosegue l’assessore-. Soprattutto per permettere agli aeroporti di non collassare durante il periodo pandemico. Ricordo che stiamo investendo 12 milioni di euro sia sullo scalo di Rimini che su quello di Parma e 3 milioni di euro su quello di Forlì. Investimenti massimi, oltre non si poteva andare per le regole europee. E abbiamo accompagnato il Comune di Parma e il suo aeroporto per consentire l’ingresso di soci privati che dovranno ora dimostrare di investire. Li abbiamo portati tutti fuori dal Covid”.

“Adesso ogni aeroporto sta portando avanti il proprio piano industriale e le proprie strategie- aggiunge Corsini-, sulla base dei quali ha ottenuto l’autorizzazione e la concessione da ENAC. Certo, Bologna ha dei problemi gravi di spazi e servizi che deve risolvere, ma i cantieri sono partiti e occorre accelerare”.

“Riteniamo l’ipotesi di costituire una società unica buona ma praticamente irrealizzabile: i quattro scali hanno compagini societarie private, una pubblica-privata- continua l’assessore-. E anche quando parliamo di redistribuzione dei voli, dobbiamo essere consapevoli che le compagnie aeree decidono, ovviamente, sulla base delle loro politiche commerciali. A meno che il pubblico non le finanzi adeguatamente, ma per le regole degli aiuti di stato ciò non è più possibile. Oltretutto, in passato, questo sistema ha portato al fallimento di alcuni scali. Bisogna quindi lavorare insieme, in modo condiviso tra istituzioni e privati, per la crescita sostenibile di infrastrutture fondamentali per la crescita e lo sviluppo dei distretti industriali e turistici della Regione”.

La Regione dà il via al piano di riforma dei Servizi per la Salute mentale

La Regione dà il via al piano di riforma dei Servizi per la Salute mentaleRipensare la rete di cura, assistenza e tutela della Salute mentale dell’Emilia-Romagna a partire da una diversa pianificazione della residenzialità dei pazienti adulti e potenziando i posti letto dedicati alle situazioni di emergenza in età evolutiva, con l’apertura di due nuovi hub riservati, a Parma e Bologna, che si aggiungono a quello già presente in Romagna. Con un investimento complessivo di 504 milioni di euro, di cui 225 per la residenzialità.

Sono i due pilastri della riorganizzazione del settore che la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato, con l’obiettivo di affrontare efficacemente l’aumento considerevole delle diagnosi di disturbi mentali e delle situazioni cliniche registrato negli ultimi anni, soprattutto sugli adolescenti anche a causa dell’impatto della pandemia. Un’emergenza nazionale e internazionale, riconosciuta anche dall’Organizzazione mondiale della sanità e da diversi studi scientifici nel settore.

In Emilia-Romagna nel 2023 gli assistiti dai Servizi di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza sono stati 64.895, di cui oltre 14 mila nuovi utenti (23%); i pazienti trattati dai Centri di salute mentale adulti sono stati 80.740, di cui oltre 17 mila nuovi utenti (21,6%); mentre le persone che hanno seguito un percorso di cura presso i Servizi per le dipendenze patologiche, limitatamente al primo semestre del 2023, sono state 21.563, di cui 4.617 nuovi utenti (2,9%).

L’assessorato alle Politiche per la salute, dunque, per dare risposta a queste nuove esigenze e complessità ha elaborato un nuovo piano di programmazione dei Servizi di Salute mentale, per gli adulti e i minori e adolescenti, presentato oggi in conferenza stampa in Regione, a Bologna, dall’assessore Raffele Donini.

“Il considerevole aumento di situazioni cliniche, anche gravi, ha imposto una riflessione su come riorganizzare i Servizi di Salute mentale – spiega Donini-. Negli ultimi 13 anni il numero degli utenti seguiti nei servizi di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza è molto aumentato, assumendo proporzioni inedite che queste due nuove strutture ci aiuteranno ad affrontare. Anche se in misura diversa, l’aumento di pazienti ha riguardato pure i Servizi dedicati agli adulti, in particolare la residenzialità, dove abbiamo intenzione di intervenire con strumenti di gestione innovativi come il Budget di salute finalizzato alla recovery e le soluzioni abitative supportate, che mettono al centro i pazienti e favoriscono la personalizzazione dei percorsi di cura, il recupero dell’autonomia personale e l’inclusione sociale, che restano i principali obiettivi delle terapie”.

“L’Emilia-Romagna- aggiunge l’assessore- continua ad investire nella rete pubblica di tutela della salute mentale, adeguandola a queste nuove sfide e mantenendo l’appropriatezza degli interventi e un supporto efficace e personalizzato agli assistiti. Una trasformazione alla quale lavoreremo collaborando con tutti gli attori coinvolti: a partire dai professionisti che lavorano nei servizi, che ringrazio per il loro prezioso impegno, fino alle famiglie e agli enti del Terzo settore”.

Due nuovi hub per la gestione delle urgenze psichiatriche dei pazienti in età evolutiva

La Regione Emilia-Romagna è tra le poche in Italia che nel corso degli anni si è dotata di diversi flussi informativi per analizzare gli andamenti epidemiologici dei ricoveri e dei trattamenti territoriali erogati agli assistiti minorenni in situazione di emergenza, soprattutto di tipo psicopatologico. L’analisi è effettuata attraverso la raccolta di dati provenienti dalle schede di dimissione ospedaliere, dai Servizi di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza territoriali e dall’Emergenza urgenza.

I casi di ricoveri riconducibili ad emergenze-urgenze psichiatriche in età evolutiva negli ultimi anni sono aumentati in modo vertiginoso. Si è passati dai 289 del 2010 ai 745 del 2023, con un aumento del 157,8% rispetto al 2010. In questo quadro è emersa l’esigenza di una risposta omogenea su tutti i territori per la presa in carico dei pazienti acuti che favorisca la prossimità presso la propria residenza.

Per rispondere a questa situazione la Regione ha deciso di attivare due nuovi reparti hub di area vasta dedicati alle situazioni di emergenza psicopatologica dei minori: uno verrà collocato presso l’Ausl di Parma e avrà 12 posti letto, l’altro presso l’Ausl di Bologna, con 7 posti letto. Questi due reparti andranno ad aggiungersi a quello già attivo, fin dal 2000, nell’Area vasta Romagna con 6 posti letto. In totale su tutto il territorio regionale, quindi, saranno 25 i posti letto riservati esclusivamente alle emergenze psicopatologiche in età evolutiva, 1 ogni 26 mila residenti in età evolutiva. Entrambi i nuovi reparti saranno dotati di un’equipe formata da medici neuropsichiatri, dirigenti psicologi, infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici della riabilitazione psichiatrica, educatori e assistenti sociali. Per realizzare il progetto, è previsto da parte della Regione un investimento di 4 milioni e 912mila euro, dei quali 2 milioni e 955mila euro nell’Area Nord (Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena) e 1 milione e 956mila euro per l’Area Centro (Bologna, Imola e Ferrara). Ausl Romagna ha inaugurato il nuovo reparto già dal 2022 con la struttura hub per il proprio territorio.

Si tenga presente che ad oggi in tutta Italia, dove è fortemente avvertita la problematicità della psicopatologia dell’infanzia e adolescenza, in reparti specificatamente dedicati alla psicopatologia sono solo sei, ai quali vanno associati i tre reparti della Regione Emilia-Romagna.

Per ottimizzare e facilitare il percorso in regione sarà attivata una cabina di regia per i ricoveri dei pazienti in età evolutiva, che definirà le procedure e le modalità per l’invio, monitorerà l’occupazione dei posti letto, esaminerà eventuali criticità, modifiche dei percorsi terapeutici e faciliterà l’inserimento delle persone nei setting più adeguati, in primo luogo la famiglia.

La riorganizzazione della residenzialità degli adulti

Per far fronte a un elevato aumento degli accessi anche nell’ambito della Salute mentale degli adulti, vanno ripensati i programmi riabilitativi delle strutture residenziali e semiresidenziali. Queste strutture in Emilia-Romagna assorbono il 55% delle risorse dei servizi di Salute mentale, circa 157 milioni di euro nel 2023, ma interessano solo l’8% degli utenti che entrano in contatto con i servizi. Inoltre, la durata della permanenza nelle residenze è elevata: il 37,6% dei pazienti va oltre i 2 anni, mentre il 19,3% supera i 5 anni di soggiorno. In molti casi le degenze evolvono in un’istituzionalizzazione dei pazienti, e le residenze diventano “case per la vita”.

La riorganizzazione intende intervenire su questo aspetto mettendo al centro il concetto di recovery dei pazienti, che non significa guarigione o assenza di sintomi, ma raggiungere un livello di benessere e funzionalità che consenta alle persone di vivere una vita piena e significativa al di fuori delle soluzioni residenziali.

Per migliorare efficacia ed efficienza del circuito residenziale viene proposta una serie di strumenti innovativi. Innanzitutto, l’istituzione in ogni Dipartimento di Salute mentale e Dipendenze patologiche di una cabina di regia residenzialità-abitare, con il compito di monitorare e valutare i programmi residenziali dei dipartimenti; a questa si affiancheranno piani regionali e aziendali di formazione del personale, una maggiore integrazione degli strumenti di telemedicina, nuovi criteri di accreditamento delle strutture residenziali, il ricorso a strumenti innovativi di gestione come il “Budget di salute” finalizzato alla recovery – un modello organizzativo che mette le persone e non la patologia al centro dei processi di intervento – e l’incremento di nuove soluzioni abitative come il cluster housing, la coabitazione e l’inserimento etero familiare di adulti.

Tra gli obiettivi attesi, la definizione di una residenzialità che abbia come finalità principale la riabilitazione orientata a collocare le persone nel proprio contesto di vita sociale. Con le strutture residenziali che diventano parti attive in questo percorso di transizione – quando consentito dalle condizioni cliniche dei pazienti – dalla condizione di residenzialità a quella di vita autonoma. Altri risultati previsti sono: la riduzione dei tempi di permanenza nelle strutture e dei tempi di attesa per accedere ad un programma residenziale, la deistituzionalizzazione dei pazienti e un minore ricorso a nuove istituzionalizzazioni, il monitoraggio costante dei programmi avviati e il miglioramento della qualità delle strutture residenziali.

Tra i fronti più delicati, quello dell’autismo, che nel periodo tra il 2019 e il 2023 ha fatto registrare un aumento delle diagnosi di quasi il 56%. Entro settembre 2024 sarà pronto il progetto per la definizione di nuove strutture hub regionali per i gravi «comportamenti-problema», cioè tutti quei comportamenti distruttivi e/o pericolosi per il soggetto, per le persone che lo circondano e per l’ambiente, o che ostacoli l’apprendimento o l’interazione sociale, dando quindi una risposta strutturale a pazienti a famiglie.

La riforma arriva a compimento sulla scia di diverse azioni innovative che l’hanno preceduta durante il periodo post-covid. Su tutte, l’approvazione delle “Linee di indirizzo della salute e del benessere nelle persone alla prima manifestazione psicotica e ad alto rischio di psicosi”, delle “Linee di indirizzo per il trattamento del Disturbo di personalità nei dipartimenti di salute mentale e dipendenze patologiche (giugno 2023) e dell’attivazione, nel 2022, della REMS (Residenza per le misure di sicurezza detentiva) a Reggio Emilia, che ha permesso di azzerare le liste d’attesa per la struttura.

Formigine: coinvolto in un incidente stradale, sorpreso con tasso alcolemico quattro volte superiore al limite

Formigine: coinvolto in un incidente stradale, sorpreso con tasso alcolemico quattro volte superiore al limiteNei giorni scorsi, la Polizia Locale di Formigine è intervenuta su un incidente stradale avvenuto in via Imperatora, che ha coinvolto due autovetture. All’arrivo sul posto, la pattuglia ha subito notato che uno dei due conducenti coinvolti, un uomo di 40 anni che viaggiava da solo, presentava sintomi evidenti di ebbrezza alcolica. Sottoposto prima al pretest e successivamente all’alcoltest, è emerso un tasso alcolemico superiore di oltre quattro volte al limite consentito dalla legge.

La dinamica dell’incidente è ancora in fase di accertamento: una delle due vetture, provenienti da direzioni opposte, ha invaso la corsia di marcia dell’altra, causando danni materiali a uno dei veicoli ma fortunatamente senza provocare feriti. Al conducente in stato di ebbrezza è stato sequestrato il veicolo ai fini della confisca e ritirata la patente di guida. Vista la natura penale della violazione, è stata inoltre informata la Procura della Repubblica. La madre dell’uomo è stata chiamata a recuperarlo.

La Polizia Locale ribadisce l’importanza di evitare la guida in stato di ebbrezza, anche lieve. Le pattuglie, anche durante il periodo estivo, sono costantemente impegnate non solo in caso di incidenti ma anche nei controlli ordinari di polizia stradale per prevenire e contrastare comportamenti di guida pericolosi come quello descritto. Nei primi sei mesi del 2024, la Polizia Locale ha rilevato 3 conducenti coinvolti in sinistri stradali in stato di alterazione alcolica, un dato che suggerisce che le politiche di sensibilizzazione e la normativa stanno portando a risultati importanti, ma invita a non abbassare la guardia. Dopo il lavoro estivo di educazione stradale svolto dagli agenti anche con gli adolescenti dei centri estivi, l’8 settembre si terrà un grande evento in piazza con momenti di sensibilizzazione e attività sul tema dell’educazione stradale.

Al via il primo grande week end di partenze

Al via il primo grande week end di partenzeIn previsione dell’aumento dei flussi veicolari dovuti agli spostamenti per l’esodo estivo Anas (Gruppo FS Italiane) ha potenziato l’impegno del personale su tutto il territorio nazionale e ha limitato la presenza dei cantieri: da domani e fino al 3 settembre sospesi 906 cantieri, il 70% di quelli oggi attivi (1278).

Lungo la rete Anas per l’ultimo fine settimana di luglio è atteso traffico in costante aumento. Viabilità Italia prevede bollino rosso nella mattinata di domani, sabato 27 luglio, e domenica 28 luglio: spostamenti in crescita per le prime partenze e soprattutto per week end brevi verso le località di villeggiatura e di mare: sabato mattina dai grandi centri urbani e viceversa, domenica pomeriggio verso le grandi città.

“Siamo impegnati – ha spiegato l’AD di Anas Aldo Isi – a garantire una circolazione fluida e scorrevole a tutti gli utenti nonostante i grandi flussi di traffico. È operativo, come previsto dal nostro piano esodo, il presidio delle squadre Anas h24 per monitorare la rete stradale e intervenire subito in caso di emergenza. Da sempre siamo in prima linea, insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le Forze dell’Ordine, per tutelare la sicurezza stradale dei cittadini lungo la rete. Con il nostro lavoro – sottolinea l’Ad Isi – vogliamo assicurare a chi si mette in viaggio vacanze serene. Con la raccomandazione, per tutti senza eccezioni, di avere sempre comportamenti corretti alla guida come ricordiamo nella nostra campagna di sensibilizzazione con il nuovo spot: “Quando sei alla guida tutto può aspettare”.

Ricordiamo che il calendario dei bollini per l’estate è disponibile sul sito di Anas (https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo) e sul sito di Viabilità Italia (https://www.poliziadistato.it/articolo/28345).

 

Gli itinerari interessati sono, in direzione sud, le principali direttrici verso le località di villeggiatura, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e lungo i valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, e in uscita dai centri urbani.  Si prevede, inoltre, un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani, soprattutto a partire dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri del fine settimana.   

Il divieto di transito dei veicoli pesanti è in vigore oggi dalle ore 16 alle 22, domani sabato 27 luglio dalle 8 alle 16 e domenica 28 luglio dalle 7.00 alle 22.00.  

L’intensificazione della circolazione potrà riguardare i principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 Carlo Felice in Sardegna; la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata  che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto).

Al nord i Raccordi Autostradali RA13 ed RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine, la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la SS45 di Val Trebbia in Liguria, la SS26 della Valle D’Aosta e la SS309 Romea tra Emilia-Romagna e Veneto e la SS 51 di Alemagna in Veneto.

Per la situazione dei cantieri inamovibili Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire la pagina Esodo estivo del sito stradeanas.it (link https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo).

 

La presenza su strada di Anas è di circa 2.500 risorse in turnazione, costituite da personale tecnico e di esercizio, oltre al personale delle Sale Operative Territoriali e della Sala Situazioni Nazionale che assicurano il monitoraggio del traffico in tempo reale h 24.

 

Consigli per un viaggio sicuro

Per chi si mette in viaggio è importante, più che mai nei giorni di esodo, seguire una serie di accortezze:

  • Dotarsi di generi di prima necessità e di una scorta d’acqua per evitare disidratazione durante il viaggio, soprattutto nei giorni in cui è previsto grande caldo
  • Controllare il veicolo, in particolare pressione degli pneumatici, efficienza delle luci, livelli di olio e acqua
  • Consultare il meteo e il calendario dei giorni critici nei quali i tempi di percorrenza potranno essere maggiori della norma valutando eventuali percorsi alternativi
  • Non assumere sostanze alcoliche o droghe prima o durante la guida
  • Tutti i passeggeri e il guidatore devono indossare la cintura e assicurare i bambini nei seggiolini o negli adattatori (fino a 1,50 metri di altezza)
  • Rispettare i limiti di velocità e tenersi sempre sulla corsia libera a destra, mantenendo la distanza di sicurezza
  • In caso di stanchezza o sensazione di sonno fermarsi, in sicurezza in area di servizio, per riposarsi e recuperare le energie psicofisiche necessarie
  • Non distrarsi mai alla guida – Sono tre i tipi di distrazione da evitare quando si conduce un veicolo: visiva (non guardare la strada), cognitiva (non porre attenzione alla guida) e manuale (avere le mani impegnate).

 

Un viaggio informato

Per un viaggio informato le notizie su esodo estivo e viabilità sono disponibili ai link https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo e  www.stradeanas.it/infotraffico e attraverso i canali social corporate (Facebook.com/stradeanas e gli account X @stradeanas, @VAIstradeanas e @clientiAnas) seguendo l’hashtag #esodoestivo2024.

Le informazioni sul traffico sono inoltre disponibili sui seguenti canali:

– VAI (Viabilità Anas Integrata) all’indirizzo www.stradeanas.it/info-viabilità/vai;

– APP “VAI” di Anas, scaricabile gratuitamente in “App store” e in “Play store”;

 CCISS Viaggiare Informati del Ministero delle Infrastrutture al quale Anas partecipa attivamente con risorse dedicate e dati sul traffico;

 Numero verde Pronto Anas 800.841.148 del Servizio Clienti Anas per parlare con un operatore h24 e avere informazioni sulla viabilità in tempo reale. Inoltre, digitando il tasto 5 si può avere una panoramica sullo stato del traffico sulla rete con la posizione dei cantieri, con il tasto 0 è disponibile la situazione previsionale del fine settimana.

– Live Chat del Servizio Clienti all’indirizzo www.stradeanas.it per parlare con un operatore dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 20.00 e avere anche informazioni sulla viabilità in tempo reale e sui cantieri inamovibili.

Bollettini di viabilità sono trasmessi su Tgcom24 e sulle radio partner di Anas: Rai Isoradio, Radio Italia (nazionale).

Anas ricorda le campagne di prevenzione per la sicurezza stradale “Quando guidi, Guida e Basta”, per il rischio incendi “La strada non è un posacenere”.

 

Emilia Centrale, ottimismo per la stagione irrigua 2024: già soddisfatte 3 mila richieste dell’agricoltura locale

Emilia Centrale, ottimismo per la stagione irrigua 2024: già soddisfatte 3 mila richieste dell’agricoltura locale
Bonifica EC-Canale di Reggio-Bagnolo in Piano

Con l’incremento delle temperature dell’ultima settimana entra nel vivo la stagione irrigua 2024, che vede il personale dell’Emilia Centrale impegnato a soddisfare le richieste di fabbisogno idrico per le colture della pianura, un areale esteso per circa 134 mila ettari tra il Reggiano, il Modenese e il Mantovano.

Il Consorzio gestisce a fini irrigui un complesso sistema di opere idrauliche che consente di distribuire le acque grazie ad un rinnovato servizio, orientato verso i principi del risparmio e dell’efficientamento, con un miglioramento nell’utilizzo e una sensibile riduzione dei consumi di risorse idriche ed energetiche. Le richieste irrigue possono essere effettuate tramite call center al numero verde gratuito 800501999, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 14 e, solo nei periodi di alta richiesta irrigua, anche il sabato dalle ore 8 alle ore 12:30.

“La rete consortile è costituita da oltre 3.500 km di canali – evidenzia Lorenzo Catellani, presidente dell’Emilia Centrale – e quest’anno viviamo una stagione irrigua anomala, poiché le prime richieste sono pervenute a fine febbraio per antibrina; successivamente abbiamo avuto molte richieste annullate a causa della pioggia che si è alternata (anche in modo significativo) nel periodo marzo-giugno; adesso, con l’incremento delle temperature degli ultimi giorni, entriamo nel vivo e, proprio grazie alle piogge primaverili ed estive, riteniamo di poter soddisfare in tranquillità il fabbisogno d’acqua dell’agricoltura”.

Ad oggi le richieste irrigue soddisfatte dal Consorzio sono oltre 3 mila, in leggero calo rispetto agli ultimi due anni, molto più siccitosi del 2024. Attualmente i prati stabili e i vigneti sono le colture dalle quali provengono le maggiori domande, ma c’è richiesta anche da parte delle coltivazioni di pomodoro, dai frutteti (pere, mele, ciliegie) e, in misura minore, dalle orticole. Un quadro tutto sommato positivo, in cui le colture non sono in stress come accaduto nel 2022 e nel 2023.

Le principali fonti di approvvigionamento per l’irrigazione grazie alle quali l’Emilia Centrale fornisce il servizio di irrigazione sono: la derivazione di Boretto dal Fiume Po; le derivazioni in corrispondenza della Traversa Fluviale S. Michele-Castellarano, sul Fiume Secchia; la derivazione dal torrente Enza, in località Cerezzola (Canossa), mediante una traversa di sbarramento; i 10 pozzi consortili, in particolare nell’area a sud della via Emilia, con cui il Consorzio integra la risorsa irrigua con acqua di falda e che sono posti a: Cavriago, Gaida (Montecchio), Codemondo (Reggio Emilia), Taneto (S. Ilario), S. Ilario, Ponte Enza (S. Ilario), Borrasca (Gattatico), Salvaterra (Casalgrande), Bagno (Reggio Emilia), Arceto (Scandiano).

Un servizio irriguo efficace che passa anche attraverso una capillare manutenzione e un attento monitoraggio del territorio: nella rete di pianura le squadre consortili sono a lavoro e hanno già effettuato ben 500 interventi d’emergenza per la ripresa di perforazioni arginali (i così detti “fontanazzi”) sui canali già invasati per la distribuzione irrigua: “Le perforazioni arginali spesso sono ‘occulte’, quasi microscopiche vie d’acqua che però, col tempo, acquisiscono maggiori dimensioni – sottolinea Monica Vecchi, Capo Settore Rete Idraulica Pianura dell’Emilia Centrale – e il personale del Consorzio può venirne a conoscenza solo quando l’acqua inizia a fuoriuscire dagli argini: da quel momento possiamo intervenire, ma dobbiamo farlo in tempi-record per evitare la dispersione della risorsa”.

“Questi fenomeni sono spesso innescati dalla tane che alcuni animali fossori costruiscono nel corpo arginale durante l’inverno – dichiara Domenico Turazza, direttore generale dell’Emilia Centrale – costringendoci ad interventi di ripresa e chiusura della falla tempestivi, sia per non creare maggiori danni all’arginatura e ai terreni limitrofi, sia per il contenimento della risorsa idrica, essendo operazioni che normalmente si fanno a canale pieno e abbassando solamente un po’ la quota”.

Ancora un’aggressione di un capotreno, Cosenza (Fit Cisl ER): “Lavoratori stremati, serve una strategia pubblica comune”

Ancora un’aggressione di un capotreno, Cosenza (Fit Cisl ER): “Lavoratori stremati, serve una strategia pubblica comune”“Va benissimo la realizzazione della la Control room a Bologna per monitorare le linee regionali e le stazioni, così come la richiesta alla Prefettura di maggiori controlli nelle stazioni e la sperimentazione sulle bodycam per 30 capitreno, tuttavia, visto anche che il numero delle aggressioni nelle stazioni non accenna a calare, è del tutto evidente come, al di là dei singoli e meritevoli interventi, serva una precisa strategia complessiva che veda insieme, in maniera sinergica e coordinata, imprese di trasporto, Forze dell’ordine, Regione Emilia-Romagna e Prefetture del territorio.

Richiesta che la nostra organizzazione sindacale avanza da tempo. E ciò perche la vera soluzione per il problema delle aggressioni, insieme a tutte quest’ultime misure, deve riguardare anche l’accesso alle infrastrutture. Non ci stancheremo mai di chiederlo: insieme all’ovvio rafforzamento dei presidi di sicurezza, accedere ai binari delle stazioni, e quindi salire sul treno, deve essere consentito solo a chi ha in mano il biglietto. Di conseguenza bisogna istallare i tornelli, ma non basta, servono anche porte che si aprono solo se si inserisce il codice del biglietto. Cambiamenti che in alcuni casi vanno a interessare anche le strutture delle stazioni e che richiedono necessariamente un cambio di marcia nel modus operandi, richiedono un impegno comune, preciso e programmato, di tutti gli attori in causa, finchè ognuno continuerà a fare solo il suo compitino non andremo da nessuna parte”.

Questo l’ammonimento di Aldo Cosenza, segretario generale Fit Cisl ER, nel commentare il preoccupante intensificarsi degli accadimenti violenti nei confronti dei capitreno in regione. Fatti che avvalorano in maniera incontrovertibile il grido di allarme del leader regionale dei trasporti della Cisl. Tant’è che dopo la sanguinosa aggressione di martedì scorso ai danni del capotreno del Regionale veloce 3962 nei pressi di Crevalcore, proprio ieri si è verificato l’ennesimo episodio a Fiorenzuola. Trovato senza biglietto sul treno 2462, un passeggero è stato invitato dal capotreno a scendere dal convoglio alla prima fermata utile, quella della stazione della provincia piacentina. La reazione dell’utente è stata inusitata e violenta, tanto che, colpito violentemente al braccio, il povero lavoratore di Trenitalia-Tper è stato costretto a scappare per tutta la stazione e a trovare rifugio negli uffici amministativi dello stabile fino all’arrivo delle Forze dell’ordine.

“Bisogna prendere atto che le nostre stazioni sono frequentate da personaggi che non vogliono né mostrare il biglietto, né accettare la multa, tantomeno scendere dal treno e che quanto fatto finora non basta.  Viaggiatori, capitreno e tutto il personale delle stazioni non ne possono piu, sono stremati, scoraggiati e, non di rado, in uno stato di grave disagio psicologico nel recarsi sul posto di lavoro: servono subito tutele e sicurezza, serve un’assunzione di responsabilità collettiva”, ha concluso Cosenza.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 27 luglio 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 27 luglio 2024In prevalenza sereno o poco nuvoloso con temporaneo sviluppo di nubi cumuliformi nel pomeriggio, specie sui rilievi, senza precipitazioni. Temperature in aumento, specie nei valori massimi. Minime tra 21 e 24 gradi, massime intorno a 32/33 gradi lungo la costa e a 36/37 gradi nelle pianure interne, con locali punte di 38 gradi. Venti deboli variabili con temporanei rinforzi di brezza lungo la costa. Mare poco mosso.

(Arpae)

Alla scoperta del Giappone, sabato 27 luglio incontro nella piazzetta del Mabic

Alla scoperta del Giappone, sabato 27 luglio incontro nella piazzetta del MabicProseguono a Maranello gli incontri alla scoperta del Giappone: sabato 27 luglio alle ore 21 nella Piazzetta Mandela (Biblioteca Mabic) la terza tappa di “Nihon Isan”, un viaggio nel patrimonio giapponese a cura di Floriano Terrano. Un incontro per conoscere e approfondire le ricchezze e le peculiarità del patrimonio artistico, culturale, storico e paesaggistico del Paese del Sol Levante, organizzato in collaborazione con il Circolo Fotografico Blowup nell’ambito del Bando Eventi del Comune di Maranello. Ingresso gratuito.

Lavoro: stop nei cantieri, in agricoltura e nel florovivaismo, con caldo anomalo o estremo tra le 12.30 e le 16

Lavoro: stop nei cantieri, in agricoltura e nel florovivaismo, con caldo anomalo o estremo tra le 12.30 e le 16Stop al lavoro nei cantieri edili, in agricoltura e nel florovivaismo in condizioni di caldo estremo o anomalo, in determinate fasce orarie. Con un’ordinanza regionale che viene firmata domani dalla presidente facente funzioni, Irene Priolo, scatterà in Emilia-Romagna a partire da lunedì 29 luglio il divieto di lavorare in questi settori, in condizioni di esposizione prolungata al sole e svolgendo attività fisica intensa, dalle ore 12.30 alle ore 16, nei giorni e nelle aree in cui le mappe nazionali online del rischio segnalano un livello “ALTO”.

“Tutto il nostro territorio è interessato da un’eccezionale ondata di caldo, caratterizzato da temperature elevate e da un alto tasso di umidità- ha commentato Priolo-. Condizioni, queste, che rendono rischioso lo svolgimento di tutta una serie di attività, svolte prevalentemente in ambiente esterno, e che rendono non più rinviabile l’adozione di misure di protezione. Tutelare i lavoratori- ha concluso la presidente- per noi resta una priorità”.

Oggi l’incontro degli assessori Vincenzo Colla (Lavoro) e Alessio Mammi (Agricoltura) con i sindacati e le associazioni di categoria, con cui sono stati condivisi i contenuti dell’ordinanza.

“Sappiamo che in regione molte aziende si sono già attivate per trovare soluzioni adeguate- hanno puntualizzato gli assessori-, ma serviva un atto in grado di garantire omogeneità delle misure sul territorio regionale e piena tutela dei lavoratori. Gli aspetti fondamentali sono la flessibilità in entrata e in uscita dal luogo di lavoro, la rimodulazione degli orari, prevista peraltro dalla contrattazione, e se necessario è previsto il ricorso anche gli ammortizzatori. Abbiamo sempre mostrato serietà e responsabilità- hanno aggiunto Colla e Mammi-; serve dare risposte di qualità nei settori più esposti, e quindi i cantieri, l’agricoltura e il florovivaismo. L’Emilia-Romagna è la Food Valley d’Italia e lo deve essere anche per la qualità del lavoro e per il valore sociale e di comunità che i nostri prodotti agricoli e agroalimentari garantiscono al territorio e alle persone. Ancora una volta- hanno concluso gli assessori- si registra la grande disponibilità delle associazioni imprenditoriali e delle organizzazioni sindacali per un’assunzione di responsabilità in una discussione preventiva, nello spirito del Patto per il Lavoro e per il Clima”.

La prolungata esposizione al sole rappresenta un pericolo per la salute dei lavoratori, perché può causare stress termico e colpi di calore, con esiti talvolta anche letali. E il lavoro nel settore agricolo e florovivaistico, nonché nei cantieri edili e affini, è svolto essenzialmente all’aperto, senza possibilità per i lavoratori di ripararsi dal sole e dalla calura. L’Inail, dal canto proprio, nell’ambito del progetto Worklimate (Inail-CNR), ha reso disponibile sul sito web www.worklimate.it le mappe nazionali di previsione del rischio di esposizione al caldo, al fine di contenere tale rischio per i lavoratori, tanto più per chi svolge attività fisica intensa.

La Regione ha ritenuto quindi urgente, nelle more di un accordo tra il partenariato datoriale e sindacale, emanare un provvedimento a tutela della salute e dell’igiene pubblica finalizzato a ridurre l’impatto dello stress termico ambientale sulla salute dei lavoratori impegnati in attività nei settori agricolo e florovivaistico, edile ed affini. Pertanto ha disposto fino al 31 agosto 2024, salvo successivi provvedimenti, il divieto lavorativo in questi settori su tutto il territorio emiliano romagnolo, tra le 12.30 e le 16.00, nei giorni in cui la mappa pubblicata sul sito internet http://www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/ indica un livello di rischio “ALTO”. È fatto salvo l’obbligo, da parte dei datori di lavoro, dell’adozione di ogni misura organizzativa idonea e necessaria a salvaguardare i livelli minimi delle prestazioni dei servizi pubblici essenziali.

La mancata osservanza degli obblighi indicati dall’ordinanza comporterà le sanzioni previste per legge (art. 650 c.p.), se il fatto non costituisce più grave reato. L’ordinanza verrà pubblicata sul sito della Regione Emilia-Romagna e sarà trasmessa, per gli adempimenti di legge, ai prefetti e a tutti sindaci dei comuni emiliano-romagnoli, alle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna, ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, dei datori di lavoro e delle associazioni di categoria.

# ora in onda #
...............