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venerdì, 12 Settembre 2025
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Lavori in programma sulla A1

Lavori in programma sulla A1Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, nelle due notti di lunedì 8 e martedì 9 aprile, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto e l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio, verso Firenze.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari:  per chi è diretto verso Firenze, uscire alla stazione di Bologna Borgo Panigale, sulla A14 Bologna-Taranto, percorrere il Ramo Verde e la Tangenziale di Bologna verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, per poi entrare sul Raccordo di Casalecchio alla stazione di Bologna Casalecchio; per chi è diretto verso Casalecchio di Reno, percorrere la A14, uscire alla stazione di Bologna Borgo Panigale, il Ramo Verde, la Tangenziale di Bologna, verso Casalecchio di Reno, per uscire allo svincolo 1 Nuova Bazzanese.

Sempre sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, nelle tre notti di lunedì 8, martedì 9 e mercoledì 10 aprile, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A22 Autostrada del Brennero e Reggio Emilia, verso Milano. Di conseguenza, sarà chiuso lo svincolo che dalla A22 Autostrada del Brennero immette sulla A1, verso Milano.

In alternativa, a chi da Bologna è diretto verso Milano, si consiglia immettersi sulla A22 del Brennero, uscire alla stazione di Campogalliano e percorrere la viabilità ordinaria: SP13, SP13 bis, SP105, SS468 – via della Pace, SS 72, viale dei Trattati di Roma, con ingresso in A1 alla stazione di Reggio Emilia.

 

Parte oggi “Addicted 2 life – non te la bere”, campagna di comunicazione contro l’abuso di alcol tra i giovani

Parte oggi “Addicted 2 life – non te la bere”, campagna di comunicazione contro l’abuso di alcol tra i giovaniContrastare il fenomeno dell’abuso di alcol tra i giovani mettendo al centro le loro passioni e utilizzando il loro linguaggio, per stabilire un dialogo aperto, coinvolgente e autentico capace di affrontare il tema in modo chiaro e senza pregiudizi.

Parte oggi la campagna nazionale “Addicted 2 life – non te la bere”, ideata e promossa dalla Regione Emilia-Romagna con il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che vede l’Emilia-Romagna coordinatrice della commissione Salute.

Parla a tutti, ma come destinatari principali ha i giovani tra i 18 e i 25 anni che, secondo il rapporto del sistema di sorveglianza Passi 2021/2022, sono i più esposti a comportamenti di consumo a maggior rischio, in particolare al cosiddetto ‘binge drinking’, cioè l’abbuffata alcolica: la tendenza a bere una grande quantità di alcol concentrata in poco tempo.

Lanciata proprio in aprile, mese dedicato alla prevenzione alcologica, è pensata per essere inserita tra le attività di comunicazione dei Piani Regionali della Prevenzione non solo dell’Emilia-Romagna, ma di tutte le Regioni che la vorranno utilizzare; per la scelta dei temi, l’approccio e gli strumenti da utilizzare, la campagna è stata condivisa con il Coordinamento interregionale delle dipendenze (coordinato dalla Regione Umbria) e il Coordinamento interregionale della prevenzione (coordinato dal Veneto).

“Per contrastate efficacemente la dipendenza e l’abuso di alcol tra i giovani è necessario partire dalla prevenzione- afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. A quest’età si consolidano i modelli di consumo che saranno probabilmente mantenuti in seguito; quindi è molto importante informare sui rischi associati al consumo eccessivo di alcol, che può avere pesanti conseguenze e causare malattie anche gravi. Purtroppo, l’abuso è sempre più diffuso ed è un pericolo per i giovani e i giovanissimi, che dobbiamo contrastare in tutti i modi possibili. La campagna, che è a disposizione di tutte le Regioni che vorranno utilizzarla, si concentra sulla consapevolezza e sul senso di responsabilità, evitando toni moralistici, per far sentire i giovani sostenuti nel cercare aiuto, senza sentirsi giudicati”.

I contenuti della campagna

Al centro della campagna un video https://www.youtube.com/watch?v=oGJiYcVMVwE che descrive positivamente le passioni e gli stili di vita dei giovani (ad esempio musica, viaggi e sport) giocando sul doppio significato della parola “addiction”, che in inglese vuole dire sia dipendenza che passione; il gesto della bevuta viene sostituito con il segno hawaiano dello Shaka/Hang Loose, che trasmette l’apprezzamento e la passione per la vita – 2life-, e non per la bottiglia.

Nella realizzazione sono stati coinvolti sette ragazze e ragazzi creator digitali che compaiono nel video e da oggi lanceranno la campagna con propri post sulle piattaforme social (Instagram e Tik Tok): Alessandra Rametta, Francesco Amarando, Kri, Sara Verde, Camilla Fracasso, Chiara Marita e Francesca Amara. Giovani talenti che hanno un folto seguito: in totale circa 4 milioni di follower su Tik Tok e 800 mila su Instagram. La loro partecipazione non solo rende la campagna più accessibile, ma anche più credibile agli occhi dei giovani, favorendo l’ingaggio generazionale perché il messaggio viene proposto come consiglio all’interno di un dialogo tra pari.

A completare il percorso comunicativo, l’hashtag #addicted2life e la landing page www.addicted2life.it pensata per fornire, sempre con il giusto linguaggio, informazioni sull’alcol e sulle conseguenze del suo abuso, con risposte a dubbi e a false convinzioni che i giovani possono avere: ad esempio, “Lo reggo bene, ce ne vuole per ubriacarmi. O no?”, “Bevo solo nel weekend, perché dovrei preoccuparmi? E poi quando bevo guido meglio!”, “Fare sesso dopo aver bevuto è più bello!”.

Anche in questo caso a prevalere non è il giudizio sulla condotta, ma l’intenzione di responsabilizzare i giovani con suggerimenti pratici, che li invitano a riflettere sulle proprie abitudini e a prendere decisioni più consapevoli; tra i consigli, cosa fare per soccorrere un amico o un’amica che ha esagerato.

Per l’Emilia-Romagna il piano di comunicazione prevede la diffusione del video sui canali social della Regione e delle Aziende sanitarie, coinvolgendo anche il settore delle Politiche giovanili. Spazio al cartaceo, con manifesti, locandine e cartoline multisoggetto che saranno diffusi presso le Ausl, le Unità di strada, gli Spazi giovani. La discussione e la diffusione della campagna sarà portata infine in ambiti scolastici e formativi, nei gruppi di peer educator attivi (progetti di educazione tra pari nei quali sono coinvolti giovani) e all’interno del progetto Youngle.

I dati sul consumo di alcol in Emilia-Romagna

Secondo i dati del sistema di sorveglianza PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia, dedicato alla sorveglianza sulle condizioni di salute e sugli stili di vita delle persone) relativi al biennio 2021-2022, in Emilia-Romagna consuma alcol il 72% delle persone tra i 18 e i 69 anni, di cui il 22% (oltre 659mila persone) risulta essere un consumatore potenzialmente a maggior rischio per la salute.

Il consumo di alcol a maggior rischio comprende il consumo abituale elevato (3%), quello fuori pasto (11%) e il binge drinking (12%); è maggiormente diffuso nelle classi di età più giovani (51% nei ragazzi di 18-24anni e 47% nelle ragazze della stessa età), negli uomini, nelle persone con un livello di istruzione medio-alto e nelle persone con cittadinanza italiana.

Fotovoltaico su terreni agricoli, manca una norma nazionale per la salvaguardia del suolo

Fotovoltaico su terreni agricoli, manca una norma nazionale per la salvaguardia del suoloCambiare la norma nazionale che consente di coprire centinaia di migliaia di ettari di terreno fertile e agricolo con pannelli fotovoltaici tradizionali, una modifica di legge che attende da oltre due anni un decreto ministeriale attuativo, senza la quale il nostro Paese rischia di perdere la bellezza del paesaggio, la biodiversità ambientale e la produzione agricola in campo. Lo chiede al Governo l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi.

“Ho lanciato una raccolta firme per la tutela del suolo agricolo- spiega l’assessore-, perché serve un provvedimento nazionale per impedire in modo chiaro e netto lo scempio ambientale e agricolo che la nostra regione e il paese rischiano, coprendo al 100% centinaia di migliaia di ettari di terreno con pannelli fotovoltaici, la cui posa è oggetto di centinaia di richieste in tutto il paese. Abbiamo moltissimi spazi che potrebbero essere utilizzati e riqualificati senza compromettere terreno fertile, di grande qualità, ricco di biodiversità. La Regione Emilia-Romagna si è data l’obiettivo del 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2035, come previsto dal Patto per il Lavoro e il Clima, ma servono criteri che non sprechino suolo agricolo e indichino di impiegare tetti, parcheggi, aree dismesse, bordi stradali che al momento non vedono la posa di nemmeno un pannello”.

La normativa statale (D.lgs. n.199/2021 e DM attuativi) e regionale (deliberazioni dell’Assemblea legislativa n. 28/2010 e n. 125/2023) fissano i criteri generali di localizzazione degli impianti fotovoltaici. Da quasi due anni si è però in attesa del decreto ministeriale sulle aree idonee, che è ancora in fase di discussione.

Allo stato attuale, si configura unicamente la distinzione tra le aree agricole in cui gli impianti possono interessare il 100% delle superfici (come quelle a 500 metri da zone a destinazione produttiva o entro 300 metri dalla rete autostradale), le aree agricole in cui gli impianti possono interessare una superficie non superiore al 10% e le aree non dichiarate idonee dalla legislazione nazionale.

L’Emilia-Romagna si era già espressa sul tema delle aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti fotovoltaici. Con il voto in Giunta e in Assemblea regionale, la Regione ha dettato i nuovi criteri e tracciato una strada precisa per orientare e agevolare la posa di impianti, avendo cura di assicurare le condizioni di compatibilità ambientale, agricola, paesaggistica e territoriale delle attività energetiche. Per salvaguardare le eccellenze agricole dell’Emilia-Romagna e la sicurezza alimentare, la Regione ritiene che nelle aree interessate da coltivazioni certificate, da produzioni a qualità regolamentata (le 44 Dop e Igp, direttamente o indirettamente coinvolte) e le produzioni biologiche, vengano ammessi esclusivamente impianti agrivoltaici avanzati, cioè impianti sollevati da terra che consentano la prosecuzione delle attività agricole ordinarie con limitate riduzioni di produttività.

“L’attenzione della Regione rimane alta per preservare il suolo agricolo, fondamentale per l’approvvigionamento alimentare e per la produzione di quei prodotti di qualità per i quali l’Emilia-Romagna è conosciuta in tutto il mondo- chiude Mammi-. È un tema che riguarda tutti i cittadini, che colpisce l’ambiente che ci circonda e il consumo di suolo agricolo”.

Aggiornamento al programma di chiusure notturne previste su Tangenziale di Bologna e A14

Aggiornamento al programma di chiusure notturne previste su Tangenziale di Bologna e A14Sulla Tangenziale di Bologna, è stato aggiornato il programma delle chiusure previste dalle 22:00 di questa sera, venerdì 5, alle 6:00 di sabato 6 aprile, per consentire lavori di pavimentazione, come di seguito indicato:

per chi percorre la Tangenziale di Bologna e proviene sia da San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto, sia da Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, sarà chiuso il ramo di allacciamento sul Ramo Verde, verso Bologna Borgo Panigale. In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo 2 Bologna Centro.

Per chi percorre il Ramo Verde (Raccordo stazione Borgo Panigale-Tangenziale di Bologna), sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 3 e San Giovanni in Persiceto. In alternativa, dall’uscita 2 Bologna Centro, proseguire su viale Alcide De Gasperi, rotonda Fabio Taglioni, SP568 Persicetana e rientrare sul Ramo Verde attraverso lo svincolo di San Giovanni in Persiceto.

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Sulla A14 Bologna-Taranto, è stata annullata l’ultima chiusura in programma del ramo di allacciamento sulla A13 Bologna-Padova, da Ancona verso Padova, che era prevista dalle 22:00 di questa sera, venerdì 5, alle 6:00 di sabato 6 aprile

Aggiornamento al programma di chiusure notturne previste sulla Tangenziale di Bologna

Aggiornamento al programma di chiusure notturne previste su Tangenziale di Bologna e A14Sulla Tangenziale di Bologna, è stato aggiornato il programma delle chiusure previste dalle 22:00 di questa sera, venerdì 5, alle 6:00 di sabato 6 aprile, per consentire lavori di pavimentazione, come di seguito indicato:

-per chi percorre la Tangenziale di Bologna e proviene sia da San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto, sia da Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, sarà chiuso il ramo di allacciamento sul Ramo Verde, verso Bologna Borgo Panigale.

In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo 2 Bologna Centro;

-per chi percorre il Ramo Verde (Raccordo stazione Borgo Panigale-Tangenziale di Bologna), sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 3 e San Giovanni in Persiceto.

In alternativa, dall’uscita 2 Bologna Centro, proseguire su viale Alcide De Gasperi, rotonda Fabio Taglioni, SP568 Persicetana e rientrare sul Ramo Verde attraverso lo svincolo di San Giovanni in Persiceto.

Le “truffe affettive” e gli altri raggiri sulla rete. I Carabinieri incontrano la cittadinanza sassolese

Le “truffe affettive” e gli altri raggiri sulla rete. I Carabinieri incontrano la cittadinanza sassoleseLe “truffe affettive”, fenomeno anche conosciuto come “Love Scam”, sono un raggiro a scopo di lucro messo in atto in danno di persone vulnerabili all’interno di una relazione affettiva intrapresa virtualmente (attraverso piattaforme social o siti di incontri on-line). Dopo l’adescamento, la vittima viene indotta a concedere prestiti di denaro con insistenza sempre maggiore, talvolta fino al raggiungimento di cifre cospicue.

Di questo e di altre tecniche di plagio hanno parlato ieri il Comandante della Compagnia Carabinieri di Sassuolo, Capitano Michele Ognissanti, ed il Comandante della Stazione di Sassuolo, Maresciallo Maggiore Giuseppe Renna, rivolgendosi ad un nutrito uditorio di cittadini presso il Circolo Ottavio Tassi di Sassuolo, con il patrocinio del Comune, dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico e della Fondazione di Modena.

I presenti hanno partecipato con interesse all’incontro, con condivisione di emblematiche esperienze personali: in un caso sono stati segnalati ben 38 tentativi di adescamento su un profilo social, quasi tutti avanzati da soggetti dichiaratamente stranieri alla disperata ricerca di un futuro migliore in Italia.

I Carabinieri hanno messo in guardia gli astanti anche sul raggiro dello “spoofing” telefonico, grazie al quale esperti malviventi, fingendo di essere fonti affidabili, estorcono telefonicamente informazioni riservate e dati sensibili convincendo la vittima ad eseguire, in diretta, movimenti di denaro on-line oppure presso gli sportelli bancomat.

 

Maranello, manutenzioni su strada provinciale 467

Maranello, manutenzioni su strada provinciale 467A Maranello saranno eseguiti sabato 6 aprile sulla strada provinciale 467 “Pedemontana” dei lavori di pulizia della strada e delle sue pertinenza da rami che interferiscono con il transito veicolare. I lavori di sfalcio e potatura inizieranno alle ore 7,30 e dureranno tutta la mattinata e per consentirne l’esecuzione è prevista l’istituzione di un senso unico alternato regolato a vista dai movieri, all’altezza del cantiere mobile.

La Provincia, dal 2021, ha trasferito ad Anas 127 chilometri di strade provinciali prendendo in carico un tratto di statale 12 dell’Abetone di circa 25 chilometri, con una riduzione complessiva dei chilometri in gestione che passa da 1.026 a 928 chilometri.

Erogatori di acqua potabile per due scuole di Sassuolo

Erogatori di acqua potabile per due scuole di SassuoloUna drastica riduzione di rifiuti di plastica: questo è l’obiettivo delle Scuole Medie Parco e Cavedoni di Sassuolo che, assieme al contributo e sensibilizzazione del Rotary di Sassuolo, hanno installato all’ingresso dei propri plessi scolastici due fontanelle distributrici di acqua potabile e pronta all’uso. La conseguenza sarà la progressiva eliminazione delle macchinette erogatrici di bottigliette di acqua attualmente presenti nelle scuole.

“La plastica – ha detto al momento dell’inaugurazione Felice di Palma, presidente del Rotary – è un prodotto a più lunga conservazione, si degrada in centinaia di anni. E’ logico quindi che, se non riciclata correttamente, finisca nell’ambiente favorendo l’alterazione di ecosistemi troppo delicati”.

“Recenti studi – ha aggiunto Emilio Galavotti, coordinatore per il Rotary del progetto – hanno dimostrato che la plastica dispersa nell’ambiente rientra nella catena alimentare e ogni anno è come se ogni studente “mangiasse” una quantità di plastica pari a circa 13 bottigliette. Da tempo incentiviamo nelle scuole l’utilizzo di borracce da riempire con l’acqua delle fontanelle e con questo sistema si risparmia plastica e si educano i giovani consumatori all’utilizzo dell’acqua”.

Per Maria Cristina Grazioli, Presidente delle Medie Parco e Antonio Tarolla, Preside delle medie Cavedoni “la scuola può svolgere una funzione fondamentale nella formazione degli studenti e avere un ruolo fondamentale sulla minaccia che può arrivare dall’inquinamento della plastica. Si costruisce una nuova cultura e si educano i ragazzi ad un utilizzo civile delle risorse che abbiamo a disposizione”.

Anche Alessandra Borghi, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Sassuolo, ha evidenziato l’importanza di tutelare l’ambiente e la necessità che “le scuole possano diventare oasi senza plastica e l’importanza che le persone a vivere in prima persona questa iniziativa siano proprio i ragazzi delle scuole, i loro docenti e tutto il personale presente in tali edifici”.

Alla fine, gli studenti presenti hanno spiegato il significato di un loro lavoro sul consumo dell’acqua e della plastica sintetizzato in quattro cartelloni. Studenti, insegnanti e visitatori potranno quindi attingere igienicamente acqua potabile fresca dai due distributori di acqua potabile e spariranno le bottigliette d’acqua di plastica.

 

Opportunità per minori e giovani sottoposti a procedimento penale

Opportunità per minori e giovani sottoposti a procedimento penaleUna opportunità, attraverso corsi di orientamento e formazione, per favorire l’inclusione socio-lavorativa di minori e di giovani-adulti, dai 14 ai 25 anni, sottoposti a procedimento penale dall’Autorità giudiziaria minorile e quelli in carico al Centro per la giustizia minorile dell’Emilia-Romagna.

Per questi interventi formativi la Regione ha stanziato 650mila euro di risorse europee del fondo Fse Plus, tramite un bando per raccogliere proposte di interventi che permettano di rispondere alle esigenze dei giovani e prevedano l’inclusione sociale e lavorativa, accompagnandoli anche in percorsi educativi e formativi. In particolare, dovranno essere resi disponibili ai giovani interventi mirati e personalizzati per dare risposte in funzione delle caratteristiche individuali.

“Prosegue l’impegno della Regione a concretizzare misure concrete per dare ai ragazzi sottoposti a procedimento penale un’occasione di crescita attraverso la formazione e una prospettiva di futuro- hanno commentato l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, Vincenzo Colla e l’assessore al Welfare e Politiche giovanili, Igor Taruffi-. Questo rendendo disponibili opportunità per operare attivamente nella società. Percorsi fondamentali per l’acquisizione e il recupero delle abilità e competenze individuali, così da favorire l’inserimento nel mondo del lavoro”.

Il Bando
In funzione delle caratteristiche dei destinatari, potranno essere proposte misure di orientamento specialistico e percorsi di formazione laboratoriali per i giovani ristretti nell’Istituto Penale Minorenni di Bologna, oltre a misure di orientamento specialistico e di accompagnamento individuale, percorsi formativi brevi, tirocini per ragazzi in area penale esterna.

Potranno candidare interventi gli enti e soggetti emiliano-romagnoli accreditati alla “formazione per l’accesso all’occupazione, continua e permanente” e in possesso dei “requisiti aggiuntivi per la realizzazione di attività rivolte specificamente a persone in condizione di svantaggio, fragili e vulnerabili o con disabilità”.

Le domande dovranno essere compilate esclusivamente attraverso l’apposita procedura applicativa web, disponibile all’indirizzo https://sifer.regione.emilia-romagna.it e dovranno essere inviate entro, e non oltre, le ore 12 del 9 maggio 2024.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 6 aprile 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 6 aprile 2024Cielo sereno o poco nuvoloso per il transito di nubi medio-alte. Temperature minime attorno a 10 gradi; massime attorno a 22 gradi sulle aree di pianura, di qualche grado inferiori sulla costa. Venti deboli sud-occidentali sui rilievi; deboli di direzione variabile sulla pianura e sulla costa. Mare calmo sotto costa e poco mosso al largo.

(Arpae)

ESG Tech Day, un focus su sostenibilità e innovazione il circolo virtuoso per il futuro delle imprese

ESG Tech Day, un focus su sostenibilità e innovazione il circolo virtuoso per il futuro delle impreseUna full immersion sui temi legati alla sostenibilità e all’innovazione nel corso dell’ESG Tech Day sul tema Innovare verso lo zero – Emissioni, Scarti, Consumi, organizzato a Bologna per imprenditori e manager impegnati nella transizione verso la decarbonizzazione delle loro aziende.

Un’iniziativa di approfondimento e confronto realizzata da UniCredit Start Lab – la piattaforma di business e innovazione del Gruppo bancario dedicata a startup e PMI italiane “Tech” ad alto potenziale – che ha lanciato anche l’edizione 2024 della sua call, aperta anche alle start up e Pmi innovative di Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche, aperta fino al 17 aprile.

L’Esg Tech Day ha tenuto il focus sul tema attuale e di forte impatto per l’imminente futuro del tessuto produttivo – diventare sostenibili è la grande sfida per le imprese, l’innovazione è tra le principali leve per vincerla – e ha costituito un’occasione di contatto e dialogo con realtà tech italiane che hanno raccolto la sfida del business sostenibile, proponendo soluzioni innovative per supportare le imprese su modelli di transizione energetica, capitale naturale e circular economy.

L’incontro è stato aperto dai saluti di Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit; seguito dall’intervento di Goffredo Amodio, Sustainability Strategy Managing Director Accenture, sull’impatto della sostenibilità, tra nuovi obiettivi, rischi e opportunità per le imprese italiane.

Subito dopo, tre panel sull’innovazione che abilita la sostenibilità. Il primo centrato sul tema Energia, con Paola Ruggiero, Presidente Gruppo AIMAG, che ha guidato la sessione di intervista di Paolo Cavallini, Chief of Staff di Energy Dome e Matteo Mazzuferi, Responsabile Commerciale di RESET. Il secondo panel è stato dedicato al Capitale naturale, con l’intervento di Antonio Augeri, CEO & Founder di Ogyre; Martina Fondi, Partner & Head of Forestry Treedom; e Simone Mazzola, COO di 3Bee, intervistati da Lucia Chierchia, Managing Partner & Chief of Open Innovation Ecosystems di Gellify. Infine, un focus sull’Economia circolare, con Adriana Santanocito, CEO & Co-Founder di Ohoskin e Gianni Tagliapietra, CEO & Co-Founder di Mixcycling, intervistati da Giusy Stanziola, Start Lab & Development Programs UniCredit.

In chiusura, le considerazioni su Trend emergenti: profili di impresa ESG, standardizzazione e condivisione, di Stefano Fasani, Open-es Program Manager ENI, Andrea Cincinnati Cini, Head of ESG Solutions Cerved Rating Agency; e Francesca Perrone, Head of ESG & Start Lab Italy UniCredit.

“Conosciamo bene le esigenze delle imprese – ha affermato Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit – e sappiamo che le startup innovative possono giocare un ruolo determinante nell’accelerazione dei processi di sostenibilità. La sinergia tra questi due mondi è fondamentale per velocizzare la transizione a beneficio della competitività del sistema produttivo.

La piattaforma UniCredit Start Lab, nei suoi 10 anni di storia, ha sviluppato un supporto strutturato all’innovazione e alle nuove tecnologie. L’obiettivo è identificare e accompagnare le migliori startup e le PMI innovative nei loro progetti di sviluppo. Un impegno costante grazie al quale abbiamo maturato un’esperienza di altissimo livello nel supporto alla nuova imprenditoria e che ci permette di operare in modo mirato per offrire concrete opportunità di consolidamento e di crescita”.

Ad oggi, UniCredit Start Lab ha valutato circa 8.000 startup innovative e 560 – di cui 50 nate in Emilia Romagna, 28 in Toscana, 11 in Umbria e 11 nelle Marche, aree ricomprese nella Region Centro Nord di UniCredit -, sono state attivamente supportate attraverso la piattaforma, accompagnandole verso percorsi di crescita e aumentandone le opportunità di business, lo sviluppo manageriale e la visibilità sul mercato.

Dei 700 progetti presentati nel corso del 2023, il 17% proviene dalla Region Centro Nord, un’area geografica che esprime oltre 2.400 startup e PMI innovative, nel dettaglio dell’area ne troviamo 1.113  in Emilia Romagna, 716  in Toscana, 376 nelle Marche e 249 in Umbria.  

UniCredit Start Lab: Call 2024

La call 2024 di UniCredit Start Lab è aperta fino al 17 aprile ed è possibile iscriversi tramite il link:  https://www.unicreditstartlab.eu/it/startup/iscrizione.html

 

Anche quest’anno saranno 5 i settori di riferimento per UniCredit Start Lab:

–        Clean Tech: efficienza energetica, energie rinnovabili, trattamento dei rifiuti, mobilità sostenibile e smart cities;

–        Innovative Made in Italy: agrifood, moda, design, turismo, meccanica, robotica, nanotecnologie e Industry 4.0;

–        Digital: mobile apps, internet of things, servizi e piattaforme B2B, sistemi cloud, hardware e intelligenza artificiale;

–        Life Science: biotecnologie, farmaceutica, dispositivi medici, digital health care e tecnologie assistive;

–        Impact Innovation: progetti trasversali agli altri segmenti ma con soluzioni ad impatto positivo in termini di sostenibilità.

 

Le 10 startup selezionate per ognuna delle 5 categorie potranno accedere alla piattaforma di Start Lab che prevede:

  • la partecipazione ad attività sistematiche di business e investment matching con controparti industriali e finanziarie del network di UniCredit
  • Corporate Partneship con grandi aziende, che si metteranno a disposizione delle migliori startup con il lancio di un progetto pilota, con propri mentor e facility, nonchè con eventuali investimenti diretti
  • training manageriale avanzato, tramite la Startup Academy e workshop tematici
  • un programma di mentorship personalizzata con professionisti ed esperti dell’ecosistema dell’innovazione
  • l’assegnazione di un gestore UniCredit dedicato al supporto alla crescita
  • possibilità di collaborazioni e partnership con UniCredit

Inoltre, la prima classificata di ogni categoria si aggiudicherà un riconoscimento di 10.000 euro.

Inaugurazione dei murales alle medie Bursi di Spezzano

Inaugurazione dei murales alle medie Bursi di SpezzanoSabato 6 aprile, alle ore 11.00, saranno inaugurati ufficialmente i murales che abbelliscono le pareti esterne della scuola secondaria di primo grado “Francesca Bursi”, in via Ghiarella a Spezzano. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

Saranno presenti il sindaco Francesco Tosi e la giunta, insieme alla dirigente scolastica Ilaria Leonardi e all’artista Simone Ferrarini del Collettivo FX, che ha eseguito le opere, in collaborazione con gli studenti della scuola.

I 14 murales sono il frutto delle idee emerse dai disegni dei ragazzi e dalle discussioni in classe con i docenti di arte e con lo street artist, nell’ambito del progetto “Non muri ma ponti”, proposto dall’Istituto comprensivo Francesca Bursi e sostenuto dal Comune di Fiorano Modenese.

L’obiettivo del progetto è creare un ponte fra la scuola e la comunità, attraverso diverse attività di riqualificazione della struttura e coinvolgere i ragazzi nella cura del proprio territorio e degli edifici pubblici.

Le classi coinvolte hanno toccato svariati temi sulla scia del titolo del progetto e il compito di Simone Ferrarini è stato quello di valorizzare le idee, tradurle in immagini e, in alcuni casi, dove il disegno dei ragazzi era “già pronto”, adattarlo e uniformarlo allo stile dell’intero intervento.

“E’ importante sottolineare” – afferma la dirigente scolastica Ilaria Leonardi -“che i contenuti vengono dai ragazzi e che la discussione, il confronto, il dialogo sono stati elementi fondamentali per costruire le idee diventate poi 14 murales che ora saranno visibili alla cittadinanza. Questo è infatti il senso del titolo del progetto: la creazione di un ponte tra la scuola e la comunità che potrà, guardando i disegni sulle pareti dell’edificio scolastico, riflettere sui temi che stanno a cuore ai nostri ragazzi e ragazze e anche trovare spunti per una riflessione nella vita quotidiana di ciascuno”.

“La riqualificazione delle scuole medie Bursi si inserisce in un percorso di completo rinnovamento delle strutture scolastiche di Spezzano. – sottolinea l’assessore ai Lavori Pubblici, Monica Lusetti – Cogliendo l’occasione della realizzazione delle opere di urbanizzazione della nuova scuola, abbiamo eliminato la vecchia pensilina, rifatto i marciapiedi e asfaltato interamente la strada di ingresso. Il progetto “Non muri ma ponti”  dona alle Bursi nuova vita, permettendo ai ragazzi di esprimersi e mostrare pubblicamente le loro emozioni.”

Il progetto prevede anche che le pareti lato palestra e lato biblioteca abbiano spazi per permettere ai giovani di realizzare graffiti liberi. Verrà fatta una lista di persone autorizzate (tra studenti, ex studenti e chi ne facesse richiesta) a produrre i murales e saranno previsti laboratori con artisti esperti.

 

Sul Ramo Verde annullata la chiusura del tratto compreso tra lo svincolo SS9 via Emilia e lo svincolo 3

Sul Ramo Verde annullata la chiusura del tratto compreso tra lo svincolo SS9 via Emilia e lo svincolo 3Sul Ramo Verde della Tangenziale (Raccordo stazione Borgo Panigale-Tangenziale di Bologna), è stata annullata la chiusura del tratto compreso tra lo svincolo SS9 via Emilia e lo svincolo 3 Ramo Verde, che era prevista dalle 22:00 di questa sera, giovedì 4, alle 6:00 di venerdì 5 aprile.

In tale orario, rimane confermata la chiusura, sulla Tangenziale di Bologna, dello svincolo 3 Ramo Verde, in uscita per chi proviene da Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione delle barriere antirumore e attività connesse alla realizzazione di una nuova piazzola per i mezzi di servizio.

In alternativa si consiglia di uscire allo svincolo 2 Borgo Panigale.

Cooperative E-R, dati positivi nel quadriennio più difficile: crescono fatturato (+24%) e occupati (+4,8%)

Cooperative E-R, dati positivi nel quadriennio più difficile: crescono fatturato (+24%) e occupati (+4,8%)“Nel quadriennio 2020-2023 caratterizzato da emergenza pandemica, guerre, squilibri geopolitici e commerciali, carenza di materie prime, crisi energetica e inflazione, le circa 1.500 cooperative aderenti a Confcooperative in Emilia-Romagna sono riuscite ancora una volta a dimostrare tutta la loro resilienza e capacità di rispondere ai mutevoli bisogni delle comunità. Le nostre cooperative hanno infatti incrementato il volume di produzione (+24%, portando il totale a sfiorare i 17 miliardi di euro) e gli occupati (+4,8% superando quota 90.000, con oltre 4.100 nuovi posti di lavoro), confermando la propria vocazione di attori protagonisti dell’Economia Sociale”.

Così Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna, commenta l’andamento delle imprese associate a chiusura del secondo mandato (2020-2023) alla guida dell’Associazione, che lunedì 8 aprile 2024 a partire dalle ore 9 si riunirà al Savoia Regency Hotel di Bologna (via del Pilastro 2) per l’Assemblea Regionale dal titolo “Lavoro Comunità Futuro. La cooperazione protagonista nella transizione verso l’Economia Sociale Europea”. L’Assemblea Regionale si concluderà nel pomeriggio con il rinnovo delle cariche. Tanti gli ospiti in programma nella parte pubblica prevista per la mattina, tra cui il presidente CEI e arcivescovo di Bologna card. Matteo Maria Zuppi, il viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali on. Maria Teresa Bellucci, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, l’assessore regionale Paolo Calvano, il sindaco di Bologna Matteo Lepore, il presidente di Cineca e Ifab Foundation Francesco Ubertini, il capo unità Economia Sociale dell’Ocse Antonella Noya, il vicesegretario di Unioncamere Emilia-Romagna Guido Caselli, il direttore di Confcooperative Bruxelles Leonardo Pofferi, il direttore di Aiccon Paolo Venturi. Le conclusioni sono affidate al presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini.

“In questi anni si è palesato quanto sia importante e strategico per un Paese poter contare su imprese che non delocalizzano, che approcciano i mercati esteri per generare valore in casa propria, facendo di questa mission un punto di forza e coerenza – aggiunge Milza -. Le cooperative non cercano scorciatoie, perché hanno nel Dna quei valori di mutualità, solidarietà e democrazia che rappresentano la cifra distintiva del nostro agire. In questo mandato 2020-23 – conclude Milza – così caratterizzato negativamente dai fattori esogeni, ci sono stati comunque elementi che fanno sperare in meglio per il futuro. Uno su tutti: l’attenzione che l’Unione Europea ha iniziato a riservare ai temi dell’Economia Sociale. Non più tramite una mera elencazione di principi, ma con un vero Piano strategico comunitario e una successiva richiesta agli Stati membri di agire in questa direzione. E sarà proprio l’Economia Sociale il tema che caratterizzerà i lavori della nostra Assemblea Regionale”.

 

I DATI DI CONFCOOPERATIVE EMILIA ROMAGNA

Un consistente aumento del fatturato pari a quasi il +24% tanto da sfiorare i 17 miliardi di euro, determinato anche dall’inflazione che ha scatenato l’impennata dei prezzi. Quindi un più contenuto ma pur sempre rilevante incremento degli occupati (+4,8% così da superare quota 90.000) a conferma del trend positivo su questo fronte che va avanti da una ventina d’anni. Infine, la riduzione del numero di cooperative aderenti (-1,6%, scese appena sotto la soglia delle 1.500) e la contestuale contrazione della base sociale (-4,3%, attestata a oltre 226mila). Sono questi gli elementi principali che emergono dall’analisi dei dati del sistema Confcooperative Emilia Romagna relativi al periodo 2020-2023.

Rispetto al quadriennio precedente (2016-2019), le tendenze in atto si sono confermate anche se con impatti diversi: è proseguito l’aumento degli occupati, seppure in maniera più contenuta: gli addetti delle cooperative aderenti sono cresciuti di 4.161 unità (in precedenza se ne erano registrati circa 10.000 in più). Certamente, l’aumento dell’occupazione sarebbe stato ancora più elevato se non si fossero verificati problemi nel reperimento di manodopera e profili specializzati, problemi che peraltro sussistono tuttora.

Il boom del fatturato (+3,26 miliardi di euro, pari a quasi il +24%) va ricondotto mediamente all’aumento dei prezzi (innanzitutto quelli energetici e successivamente dei beni e servizi), oltre al buon andamento di numerose cooperative in vari settori; una situazione che però raramente ha determinato migliori marginalità per le imprese, contribuendo invece a pesare sui costi. Da notare che questo incremento di fatturato ha interessato anche Federsolidarietà (+32,5%), ma è noto come le cooperative sociali in questi anni abbiano dovuto fare i conti con incrementi dei costi di gestione dei loro servizi non più sostenibili, tanto da dover richiedere a più riprese il sostegno delle Istituzioni.

Meno accentuato, rispetto al periodo precedente, il saldo negativo del numero di cooperative (-24 sui quattro anni, per un totale di 1.491) e questo grazie a diversi fattori che ancora però non determinano un’inversione di tendenza: il rallentamento del calo numerico nelle cooperative sociali dovuto a nuove costituzioni e ad un numero inferiore di fusioni a seguito di operazioni già messe in campo nel quadriennio precedente, il protagonismo vivace della cooperazione di comunità, operazioni consortili nel settore pesca che hanno consentito di intercettare cooperative in precedenza non aderenti.

La contrazione della base sociale (-4,3% con circa 10.000 soci in meno) ha accentuato un trend già in atto, determinato principalmente dall’ulteriore riduzione del numero di soci conferitori alle cooperative agroalimentari (-13,7%), e questo a seguito della difficile situazione che vive il comparto primario unita al problema del ricambio generazionale nelle aziende agricole. Decisiva anche la riduzione nel settore abitazione a seguito di alcune operazioni (-18,5%).

Le “piastrelle da piccole” al Museo della Ceramica di Fiorano Modenese

Le “piastrelle da piccole” al Museo della Ceramica di Fiorano Modenese
Le piastrelle da piccole (Uomo con tornio – Fabbrica Rubbiani)

Una mostra per fare luce sugli albori della produzione industriale ceramica del distretto modenese-reggiano proposta da Comune di Fiorano Modenese e Museo della Ceramica in collaborazione con Confindustria Ceramica, Acimac, Società Ceramica Italiana e il sostegno di Ceramiche Marca Corona, con il contributo di Marazzi Group per la ricerca scientifica.

È “Le piastrelle da piccole. 1889-1939: i primi cinquant’anni del Distretto” che apre i battenti sabato 20 aprile al Museo della Ceramica, presso il Castello di Spezzano.

“Quanto avvenuto nei primi decenni di vita dell’industria ceramica modenese-reggiana, dalla fine del 1800 allo scoppio della seconda guerra mondiale – spiegano i curatori – non è mai stato adeguatamente approfondito. Si è così creato un vuoto che sembra avere autorizzato molti a ritenere che di colpo, come “per miracolo”, a partire dagli anni 1950-’60 le piastrelle abbiano preso a essere prodotte in grande quantità dalle centinaia di industrie locali piccole e grandi sorte nel frattempo”.

La mostra “Le piastrelle da piccole1889-1939: i primi cinquant’anni del Distretto”, che sarà inaugurata il 20 aprile, con un’intera giornata dedicata alla ceramica, intende contribuire a riempire questo vuoto.

Nelle sale del Castello di Spezzano troveranno collocazione rare e particolarissime piastrelle industriali a testimonianza degli albori dell’industria ceramica. Già il titolo della mostra rende omaggio a queste prime piastrelle, piccole di formato e giovani di vita.

Si tratta della prima operazione di messa a valore della Collezione Medici, un patrimonio di oltre 7.000 pezzi che documenta l’evoluzione della ceramica industriale sul nostro territorio. La collezione è stata donata nei mesi scorsi al Comune di Fiorano Modenese dai familiari di Antonio Medici, collezionista scomparso nel 2021.

“Nel 2024 – ricorda la direttrice del Museo Stefania Spaggiari – compie dieci anni Manodopera, la sezione multimediale del Museo della Ceramica del Comune di Fiorano Modenese al Castello di Spezzano nata per raccontare la storia degli uomini e delle donne che hanno fatto la ceramica industriale del Distretto modenese-reggiano. Il nostro vuole restare un museo vivo, pronto ad approfondire la storia della ceramica con nuove indagini sul passato e proiezioni su tendenze e sviluppi futuri”.

In mostra – sottolinea il sindaco di Fiorano Modenese Francesco Tosi – troveremo materiale inedito, proposto in una narrazione ricca di storie personali e collettive. Ci sono le prime piastrelle industriali, il design che si fa prodotto di massa, gli scorci che raccontano l’abitare dell’epoca. Per noi del Distretto non è solo un’esplorazione della storia dell’industria ceramica, è anche un’opportunità per interrogarci sulle trasformazioni sociali ed economiche che hanno plasmato il nostro territorio nel corso dei primi cinquant’anni del suo sviluppo industriale. Per tutti, un modo per vedere la nascita e l’affermarsi di un fenomeno produttivo che ha saputo imporsi nel mondo con qualità e innovazione”.

Il 1889 può essere assunto come ideale data di nascita della produzione industriale di piastrelle sassolesi perché in quell’anno all’Esposizione del Museo Artistico Industriale di Roma anziché la solita ceramica ornamentale fu presentato “un saggio di piastrelle in maioliche” pressate a secco.

Di questo e dei passi successivi la mostra darà conto, proponendo più di cento pezzi rappresentativi della prima ceramica industriale, del design dell’epoca, delle ambientazioni ricostruite o ritrovate nelle abitazioni del Distretto, dei preziosi decori. E ancora, le prime aziende, le vicende produttive e personali dei pionieri: insomma, la ceramica come la si è fatta nel Distretto. E come lei ha fatto il Distretto.

In mostra le prime produzioni industriali delle aziende storiche: Fabbrica Carlo Rubbiani, Società Anonima Ceramica di Sassuolo, Società Anonima Ceramiche Marca Corona, Ing. Rizzi & figli Sassuolo, Ceramica Ninzoli Marconi Lusenti, Ceramica Carani & Giglioli, Industria Ceramica Veggia, Società Dieci Bertoli & C, Stabilimento Ceramico Ing. Guido Siliprandi & C., SAIME Società Anonima Industriale Materiali Edili, SACES Società Anonima Carani Eugenio Sassuolo, Società Ceramica Filippo Marazzi.

Nell’esposizione si intersecano le storie delle famiglie che hanno dato vita al Distretto ceramico: i Rubbiani, i Dieci, i Bertoli, i Carani, i Rizzi, i Ninzoli, i Marconi e i Lusenti. Fra i pionieri Matteo Olivari, il principe Emilio Odescalchi, Guido Giglioli, Antonino Dal Borgo, Guido Siliprandi e Filippo Marazzi.

Il nucleo “neve e giacchio” dei Vigili del fuoco in addestramento alle pendici del Cusna

Il nucleo “neve e giacchio” dei Vigili del fuoco in addestramento alle pendici del CusnaNelle giornate del 3 e 4 aprile, alle pendici del monte Cusna nel comune di Villa Minozzo, si è svolto l’addestramento regionale del nucleo “neve e giacchio” dei Vigili del fuoco.
L’attività, destinata a circa 20 unità provenienti da tutta la regione, si è svolta congiuntamente al reparto volo di Bologna per standardizzare le procedure di imbarco e sbarco dall’aeromobile AW139.

Gli addestramenti in questione si svolgono almeno due volte all’anno, e si rendono sempre più importanti visto l’impiego crescente dell’elicottero in scenari di soccorso innevati.
In entrambe le giornate, al termine dell’addestramento con l’AW 139, le attività sono proseguite con movimentazione in ambiente impervio innevato con l’impiego delle
principali attrezzature di soccorso. Il Comune di Villa Minozzo, ove ha sede il presidio estivo per la lotta AIB, ha fornito supporto logistico per l’addestramento.

Stanno per concludersi i lavori di ripristino della pavimentazione sulla Tangenziale di Modena

Stanno per concludersi i lavori di ripristino della pavimentazione sulla Tangenziale di ModenaSono in fase di completamento i lavori di ripristino della pavimentazione di alcuni svincoli sulla Tangenziale di Modena (SS724 dir/A e SS724) in entrambe le direzioni, nella fascia d’orario 21.00-6.00. Anas ha inoltre avviato, fino al 19 aprile e nella medesima fascia oraria, le attività di esecuzione della segnaletica orizzontale nei tratti interessati dagli ultimi interventi di pavimentazione.

Erbazzone reggiano Igp, al via il percorso per la certificazione a Bruxelles

Erbazzone reggiano Igp, al via il percorso per la certificazione a Bruxelles“La notizia che il Ministero ha dato parere favorevole alla registrazione del nome Erbazzone reggiano come Igp ci riempie di soddisfazione. Ora il dossier verrà trasferito a Bruxelles per passare al vaglio degli uffici della Commissione europea. Si tratta di un ulteriore passo verso l’ottenimento della quarantacinquesima Dop e Igp della Regione Emilia-Romagna, con un prodotto che appartiene alla storia e all’identità delle famiglie reggiane e ha tutti gli elementi per essere promosso e diffuso nel mondo”.

Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi sulla decisione favorevole del ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali alla richiesta di registrazione come Igp, Indicazione geografica protetta, della torta salata di origine medievale nata come piatto povero contadino e oggi vanto della cucina reggiana.

“La Food Valley dell’Emilia-Romagna, con le sue 44 Dop e Igp- aggiunge Mammi-, vale 3,6 miliardi di euro alla produzione su 8,5 miliardi a livello nazionale, e il comparto agro-alimentare della regione ha raggiunto nel complesso 34 miliardi di euro di volume produttivo, di cui quasi 10 miliardi esportati. Ottenere certificazioni di qualità significa poter garantire cibo buono, sicuro e controllato secondo un disciplinare specifico. Allo stesso tempo ci permette di tutelare i nostri prodotti dalle imitazioni e di poterli promuovere al meglio”.

“Il mio ringraziamento – conclude- va all’Associazione dei produttori dell’Erbazzone Reggiano per il loro impegno, insieme al Comune di Reggio Emilia e agli altri Comuni della provincia per il sostegno che stanno dimostrando per questo importante percorso”.

 

L’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po e l’azione d’intervento contro il dissesto idrogeologico e per la ricostruzione

L’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po e l’azione d’intervento contro il dissesto idrogeologico e per la ricostruzione
Alessandro Bratti, Segretario Generale Autorità di Distretto del Po

Il Piano speciale preliminare degli interventi per contrastare il dissesto idrogeologico in Romagna, nelle aree colpite dagli eventi calamitosi del Maggio scorso, sarà adottato – come confermato dal Commissario Straordinario, il Generale Francesco Paolo Figliuolo – dalla Cabina di coordinamento già dal prossimo 20 Aprile. Questo Piano speciale è stato elaborato proprio sotto l’indirizzo tecnico-scientifico dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, in stretto coordinamento con la Struttura Commissariale, la Regione Emilia-Romagna e le Autorità idrauliche competenti e condiviso nell’ambito del più ampio gruppo di lavoro che vede anche la partecipazione di diversi soggetti istituzionali (ISPRA, Carabinieri Forestale, ANCI, UPI, CMBO, Università e soggetti gestori delle infrastrutture).

Dal punto di vista tecnico si tratta di un importantissimo strumento di raccordo fra i programmi d’intervento infrastrutturali commissariali (finanziati in seguito agli eventi del maggio scorso) e gli studi per l’aggiornamento della pianificazione di bacino, attualmente in corso da parte dell’Autorità del Po e finalizzati a definire le strategie d’intervento nel medio-lungo periodo sui bacini idrografici emiliano-romagnoli recentemente entrati a far parte del Distretto del fiume Po. Nel periodo di tempo che intercorre tra l’avvio dell’iter della procedura e la conclusione dell’aggiornamento della pianificazione di bacino, il Piano speciale approvato dal Commissario straordinario, costituisce lo strumento che consente di governare, nel transitorio, l’importantissimo percorso della ricostruzione pubblica.

Le attività del gruppo di lavoro continueranno nei prossimi mesi consentendo, entro il 30 giugno 2024, di pervenire alla predisposizione del Piano definitivo che permetterà di sviluppare la programmazione degli interventi maggiormente strategici per la mitigazione del rischio alluvionale e del rischio da dinamica di versante.

Dopo gli eventi del maggio scorso – ha dichiarato Alessandro Bratti, Segretario Generale Autorità di Distretto del Postiamo impostando una pianificazione del territorio differente dal ‘dov’era-com’era’ cercando un punto di equilibrio che metta al primo posto la sicurezza idraulica delle comunità e del territorio senza pregiudicare lo sviluppo. Il cambiamento climatico e gli eventi estremi che ne conseguono, sempre più frequenti e talvolta imprevisti, ci obbligano infatti ad una approfondita riflessione anche sull’uso e talvolta abuso del territorio stesso e sarà fondamentale mettere in campo strategie concrete e aggiornate per diminuire il più possibile il così detto rischio residuo”.

“Sentieri comuni” tra Modena e Reggio Emilia

“Sentieri comuni” tra Modena e Reggio EmiliaSeconda edizione e numeri in crescita per “Sentieri comuni”, la bella iniziativa incentrata su salutari camminate alla scoperta delle bellezze naturalistiche (e anche della cucina) del territorio reggiano e modenese promossa dalle due Province e dai Comuni al di qua e al di là del Secchia, con il fondamentale contributo delle Pro Loco e delle associazioni.

Da 10 Comuni della passata edizione, quella del 2024 ne conterà infatti ben 12 (Casalgrande, Castellarano, Baiso, Toano, Sassuolo, Montefiorino, Frassinoro, Sestola, Palagano, Polinago, Prignano e Fiorano Modenese) mentre 13 saranno le camminate non competitive (una coinvolgerà infatti anche Monchio. frazione di Palagano) che si snoderanno da domenica 21 aprile (Sassuolo) a sabato 14 settembre a Castellarano, con una manifestazione pubblica che vedrà la partecipazione di tutti i comuni che hanno deciso di condividere con questo progetto i percorsi, della vita come del territorio.

Questa mattina, nella sala del Consiglio provinciale di Reggio, la presentazione alla presenza del presidente Giorgio Zanni, di quello della Provincia di Modena, Fabio Braglia, del vicepresidente della Pro Loco di Castellarano Daniele Maffei, di Giulia Grossi della polisportiva di Monchio, del sindaco di Baiso Fabrizio Corti e di rappresentanti di Pro Loco e associazioni del territorio.

“Sentieri comuni” punta su momenti di divertimento e di approfondimento storico, di conoscenza delle attività locali e di interesse salutistico, ma soprattutto giornate di spensieratezza, che salderanno ancor di più i legami tra i diversi comuni coinvolti e ne creeranno di nuovi: legami umani, di amicizia, di condivisione.

Un’occasione per approfondire la conoscenza del territorio circostante, un territorio ricco di storia come di tradizioni, di buona cucina e di prodotti d’eccellenza, di paesaggi e di natura incontaminata, a pochi chilometri da Modena e dalla stazione dell’Alta Velocità di Reggio Emilia.

Passeggiate facili, brevi trekking di circa 10 chilometri, senza particolari difficoltà e della durata di circa 2/3 ore, per permettere a tutti il rientro, o di indugiare qualche ora presso una delle tante osterie sparse sul territorio.

Sabato 14 settembre a Castellarano la cerimonia di chiusura della manifestazione con numerosi stand enogastronomici,  specialità del territorio, prodotti della

tradizione e street food. Il programma e la camminate sono consultabili sul sito https://www.sentiericomuni.it/.

 

Design, architettura e visioni al centro del Caesar Design Film Award

Design, architettura e visioni al centro del Caesar Design Film AwardTorna per il quinto anno consecutivo il Caesar Design Film Award, il premio dedicato ai cortometraggi sul mondo del design e dell’architettura realizzato in collaborazione con Ceramiche Caesar, che si terrà il 2 maggio alle 21 al Teatro Astoria di Fiorano Modenese all’interno della nona edizione di Ennesimo Film Festival. Il tema di questa edizione del Caesar Design Film Award  sarà Design for looking beyond ed esplorerà il concetto di design come anticipatore del futuro e in grado di offrire risposte a tematiche concrete del quotidiano. Ad aprire la serata sarà il talk di Riccardo Falcinelli, divulgatore, scrittore e tra i visual designer più apprezzati ed influenti nel panorama italiano che si concentrerà sul potere delle immagini, sulla loro scomposizione e sul ruolo che hanno all’interno della nostra quotidianità.

«Guardare oltre è un’attività quotidiana che ci permette nel concreto di superare ostacoli, ottimizzare traiettorie, anticipare una reazione, ma soprattutto una forma mentale imprescindibile per la progettazione – spiega Federico Ferrari, Direttore Artistico di Ennesimo Film Festival parlando del tema di quest’anno – Grazie al prezioso sostegno di Ceramiche Caesar si rinnova nella nona edizione dell’Ennesimo questo ponte fra cinema e design che propone al pubblico nuove visioni ed esplorazioni, anche grazie alla presenza di Riccardo Falcinelli, ospite di primissimo piano per il settore e non solo».

Rinnovata anche la collaborazione con il Corso di Laurea di Design del prodotto industriale dell’Università di Bologna. Dopo un percorso iniziato a lezione durante il quale gli studenti hanno esplorato i modelli e le possibilità utilizzate in ambito aziendale ed artistico per comunicare un prodotto che sia industriale o culturale, gli studenti visiteranno il 2 Maggio lo stabilimento di Ceramiche Caesar per poter toccare con mano la materia e i luoghi dove nasce l’innovazione, per poi partecipare a un Design Talk interamente loro dedicato con Simona Finessi, direttrice della rivista Platform Architecture and Design.

Sei i film in concorso che si contenderanno il premio CDFA e le due menzioni, assegnati da tre differenti Giurie. Il Caesar Design Film Award sarà assegnato da una giuria composta da Adolfo Tancredi, Amministratore Delegato di Ceramiche Caesar, insieme all’architetto Guglielmo Renzi, la ricercatrice universitaria Elena Vai, lo sceneggiatore Giampiero Rigosi e Simona Finessi, direttrice di Platform Architecture and Design. Gli studenti universitari assegneranno la menzione Wannabe Designers, mentre il pubblico presente al Teatro Astoria il 2 Maggio potrà assegnare la propria menzione.

 

I film in concorso:

  • ExISE – Excising Infection in Surgical Environments di Monika Koeck.

Uno spazio chirurgico, per le operazioni, che deve essere perfetto: pulito, privo di batteri e adatto ad ospitare il paziente. E così un gruppo di lavoro interdisciplinare ha sviluppato una nuova sala operatoria, che consente massimo comfort durante l’intervento ed è dotata di una ventilazione intelligente.

 

  • Play TXL – Berlin Tegel Airport di Lukas Schmid.

Il corto, della durata di 14 minuti, esamina i terminal esagonali dell’aeroporto di Berlino Tegel – “l’aeroporto delle brevi distanze” – progettati dagli architetti Meinhard von Gerkan e Volkwin Marg all’inizio della loro carriera.

 

  • Sala 5, il Cartone di Raffaello di Stefano Santamato.

Il corto racconta il refitting della sala, un progetto di Stefano Boeri Architetti, messo in atto grazie alle competenze di aziende e maestranze che rappresentano l’eccellenza della tecnica e del lavoro a livello internazionale. Riprese ravvicinate delle diverse fasi del delicato restauro e cantiere, interviste ai progettisti e ai curatori, sono gli ingredienti narrativi di un emozionante viaggio ai confini tra passato e presente, e tra arte e architettura.

 

  • The Deaf Academy di Jim Stephenson.

Se gli edifici fossero progettati per la comunità dei sordi, come potrebbero essere? Questo breve filmato esplora la nuova Deaf Academy degli architetti Stride Treglown, con l’aiuto di alcuni studenti e del personale dell’accademia.

 

  • The ice builders di Francesco Clerici & Tommaso Barbaro.

Sull’Himalaya le popolazioni sono sempre state dipendenti dai ghiacciai: sciogliendosi in primavera, offrivano l’acqua necessaria per la coltivazione. Negli ultimi anni l’aumento delle temperature ha causato la riduzione dei ghiacci e la scarsità d’acqua: oggi sopravvivono costruendo, con tecniche tradizionali e pratiche moderne, ghiacciai artificiali.

 

  • Shadows travelling on the sea of the day di Lana Daher.

Un viaggio nel concetto e nel processo dell’artista Olafur Eliasson sotto le ombre interconnesse proiettate sulla terra. Rivisitando l’opera d’arte, Eliasson districa il significato profondo contenuto nelle sue forme ricorrenti e nel modo in cui i visitatori interagiscono con loro, le forme in movimento che traccia rispecchiano il modo in cui ci muoviamo e interagiamo con l’ambiente naturale.

 

 

 

 

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