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giovedì, 1 Maggio 2025
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L’assessore Donini su quanto avvenuto la scorsa notte a danno dei sistemi informatici delle tre Aziende sanitarie modenesi

L’assessore Donini su quanto avvenuto la scorsa notte a danno dei sistemi informatici delle tre Aziende sanitarie modenesi“Un fatto gravissimo, di fronte al quale auspichiamo che le autorità competenti e gli inquirenti possano al più presto fare luce”. Così l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, sull’attacco ai sistemi informatici delle tre Aziende sanitarie modenesi avvenuto la scorsa notte.

“Nonostante la tempestività dell’intervento dei tecnici per mantenere la sicurezza delle informazioni, l’attacco informatico ha comunque provocato disagio ai cittadini a causa del ritardo che ha determinato nell’erogazione di alcuni servizi. Un ritardo- aggiunge l’assessore- che si sta progressivamente recuperando”.

Sassuolo torna a colorarsi di giallo

Sassuolo torna a colorarsi di gialloMercoledì 29 novembre Sassuolo si è colorata nuovamente di giallo con il ritorno della “Yellow Run | Special Edition”, corsa/camminata non competitiva all’insegna dello sport e dell’inclusione.

Alle ore 10:00 la partenza è avvenuta dal Palapaganelli in via Ippolito Nievo a Sassuolo; quest’anno, per la prima volta, l’evento è stato riservato alle classi seconde e terze dell’Istituto Parco Ducale aderenti al progetto “Fuori dal campo il razzismo e le discriminazioni” per un totale di circa duecento studenti.

La Yellow Run è una corsa/camminata non competitiva di cinque chilometri che dà la possibilità di correre uniti tenendosi per mano o legati con un laccetto, spingendo una carrozzina o semplicemente scegliendo di camminare insieme indossando particolari occhialini che simulano alcuni tipi di ipovisione.

Alla luce dei recenti fatti di cronaca che hanno visto la morte di Giulia Cecchettin, è stato deciso che questa edizione vedesse uniti per mano un ragazzo e una ragazza al fine di lanciare un grido simbolico di inclusione e accoglienza.

Gli occhialini offerti da Retina Italia (Associazione nazionale che da diversi anni s’impegna per la lotta alle distrofie retiniche ereditarie) rappresentano uno stimolo ad andare oltre le nostre barriere ricordandoci che esistono infiniti modi di guardare il mondo.

 

 

 

Holostem, dal ministro Urso via all’operazione per scongiurare la messa in liquidazione con l’ingresso di Enea Tech

Holostem, dal ministro Urso via all’operazione per scongiurare la messa in liquidazione con l’ingresso di Enea Tech“Davvero una buona notizia. La soluzione trovata per dare un futuro certo alla Holostem. Potrà così proseguire l’attività una struttura scientifica di eccellenza presente in Emilia-Romagna, unica nel Paese nel campo della ricerca medica applicata e nella cura, al servizio dei bambini farfalla, e delle loro famiglie, alle prese con una malattia rara. Solo il Centro modenese, infatti, è in grado di produrre la terapia necessaria”.

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, esprimono soddisfazione dopo l’annuncio del ministro alle Imprese e al Made in Italy, Adolfo Urso, durante il question time alla Camera di oggi pomeriggio, dell’autorizzazione al subentro di Enea Tech con la propria Fondazione ai soci Holostem. Soluzione fortemente sostenuta dalla Regione e dagli Enti locali, alla quale non si era mai smesso di lavorare e che consolida oggi il progetto discusso dalla Regione stessa col gruppo dirigente di Enea Tech.

Una risposta che scongiura la messa in liquidazione di Holostem, azienda biotecnologica modenese, spin-off del Centro di medicina rigenerativa ‘Stefano Ferrari’ dell’Università di Modena e Reggio Emilia, fondata dal professor Michele De Luca.

“L’impegno delle Istituzioni, a fianco del Governo e del ministro Urso che ringraziamo, ha permesso di salvare un patrimonio nazionale unico- aggiungono Bonaccini e Colla-. Oggi più che mai confermiamo che la Regione Emilia-Romagna è pronta a garantire tutto il supporto necessario a un progetto credibile, dal punto di vista scientifico e industriale, che dia garanzia e prospettive al Centro medicina rigenerativa”.

“Così si potrà mantenere a Modena sia l’attività di ricerca, basata sulle cellule staminali, sia quella di terapia a favore dei bambini farfalla, vittime di una malattia rara della pelle. Piccoli che insieme alle loro famiglie non saranno abbandonati a sé stessi e, allo stesso tempo, salvaguardia di un’eccellenza in campo medico e scientifico presente nel nostro territorio che continuerà a essere valorizzata, a vantaggio di tutto il Paese. Non era possibile lasciar disperdere un tale patrimonio di conoscenza, innovazione e assistenza”, concludono Bonaccini e Colla.

“I monologhi della vagina” a Formigine spettacolo di beneficenza contro la violenza sulle donne

“I monologhi della vagina” a Formigine spettacolo di beneficenza contro la violenza sulle donneProsegue il calendario di iniziative organizzate nel Comune di Formigine in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Domenica 3 dicembre alle ore 17.30 l’Auditorium Spira mirabilis ospiterà “I monologhi della vagina”, spettacolo di beneficenza liberamente tratto dalla celebre opera teatrale portata in scena oltre 20 anni fa da Eve Ensler e frutto di numerose interviste a donne di ogni età, razza, religione e classe sociale. Con humor trasgressivo, è la vagina a prendere la parola per raccontare e raccontarsi attraverso monologhi seri, divertiti, fantasiosi o drammatici.

A cura di Pro Loco Formigine Oltre il Castello, la serata sarà un manifesto contro la violenza; oggi più che mai un impegno fondamentale per l’intera collettività.

Dichiara l’Assessore alle Pari Opportunità Roberta Zanni: “Ogni giorno assistiamo a episodi drammaticamente gravi di femminicidi. Negli ultimi, terribili casi, si aggiunge anche la violenza assistita da minori, abuso psicologico che tocca i bambini e, inevitabilmente, li segna a vita. Per questo è importante parlarne e lavorare tutti insieme, donne e uomini, per costruire una società che incoraggi le donne a denunciare ogni forma di violenza, da quella fisica a quella psicologica ed economica, maltrattamenti sicuramente meno visibili ma ugualmente dolorosi per le vittime”.

Ingresso a offerta libera. L’intero ricavato dello spettacolo sarà devoluto al Centro Antiviolenza Distrettuale Tina. Maggiori informazioni e prenotazioni: vdayprovincia@gmail.com – 389 2361787.

Premio Innovatori Responsabili: chi sono i vincitori della 9a edizione promossa dalla Regione

Premio Innovatori Responsabili: chi sono i vincitori della 9a edizione promossa dalla RegioneC’è il progetto ‘Cirfood District’ da Reggio Emilia, per un centro di ricerca sul futuro del cibo sostenibile e accessibile, quindi il ‘Pappagallo’ della cooperativa sociale Tice di Piacenza, che realizza percorsi di formazione al doppiaggio per giovani neurodivergenti.
Ma anche ’EcoFiliera Italia’ di Hansa Tmp di Modena, che ha deciso la riorganizzazione della propria catena di approvvigionamento attraverso la scelta di fornitori locali. E infine Oway ‘Plastic 0 e Upcycling’ di Rolland Srl di Granarolo Emilia (Bologna), con un progetto che punta sulla progressiva eliminazione della plastica nel packaging e il riutilizzo degli scarti di lavorazione.

Sono i quattro vincitori della IX edizione del ‘Premio Innovatori Responsabili 2023’, cui si aggiungono altri 26 riconoscimenti, tra menzioni e premi speciali, a realtà economiche, sociali e istituzionali di tutta l’Emilia-Romagna. La cerimonia di premiazione si è svolta oggi a Bologna presso la Fondazione Golinelli, alla presenza dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Green economy, Lavoro e formazione, Vincenzo Colla.

Il premio Youz, che valorizza percorsi di sviluppo professionale dei giovani under35 anni, in grado di accelerarne i percorsi di carriera, è andato quest’anno a Fattor Comune società benefit Srl di Rimini con il progetto ‘Startup Weekend Rimini’ che punta a connettere concretamente i giovani al mondo del lavoro fornendo agli studenti l’opportunità di confrontarsi con imprenditori e professionisti.

In questa edizione è stato introdotto per la prima volta il premio speciale Cer, in attuazione della legge regionale sulle comunità energetiche, pensato per valorizzare le realtà che hanno attivato iniziative di comunicazione, partecipazione e animazione dei territori rivolte ai potenziali membri di Comunità energetiche responsabili, per favorirne la diffusione in Emilia-Romagna. Il premio è andato al Centro Agro-alimentare di Bologna Spa con il progetto ‘Food Urban Hub’.

“Anche quest’anno i progetti hanno messo in evidenza– ha detto l’assessore Colla- quanta creatività e innovazione ci siano all’interno della nostra regione. Come già nelle precedenti edizioni, le iniziative presentate hanno confermato l’approccio trasversale rispetto alle diverse dimensioni della sostenibilità, evidenziando una crescente attenzione verso la ricerca di soluzioni orientate all’innovazione digitale e al miglioramento dell’impatto dei propri prodotti e servizi”.

Il Premio, iniziativa promossa dalla Regione Emilia-Romagna, quest’anno ha registrato 82 candidature di proponenti (Pmi, Grandi imprese, Cooperative sociali, Liberi professionisti, Scuole superiori ed Enti di formazione), di cui 80 ammesse a valutazione, per un ventaglio di progetti che anche nell’edizione 2023 sono stati ricondotti ai quattro pilastri del Patto per il Lavoro e per il Clima: lavoro, imprese e opportunità, diritti e doveri, conoscenza e saperi nonché transizione ecologica.

Come per le precedenti edizioni la Regione darà ampia visibilità ai progetti pubblicando le esperienze raccolte nel volume Innovatori responsabili 2023 e attivando una campagna comunicativa che proseguirà nei prossimi mesi, fino ad accompagnare il lancio del nuovo bando 2024.

I 9 anni del Premio
Dal 2015 a oggi, il Premio ha valorizzato le esperienze più significative realizzate da imprese, liberi professionisti, scuole e università, in linea con gli obiettivi indicati dall’Onu con la strategia regionale per l’Agenda 2030.
Dalla prima edizione sono stati candidati oltre 750 progetti, realizzati in ogni angolo della regione.
Tra i premi speciali quello relativo al Ged Gender & Equality, istituto con legge regionale e promosso dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia.

‘Romagna mia’, al via il Servizio civile straordinario voluto dalla Regione per sostenere i territori alluvionati

‘Romagna mia’, al via il Servizio civile straordinario voluto dalla Regione per sostenere i territori alluvionatiPrevisione dei rischi e gestione delle emergenze di protezione civile. Campagne di comunicazione per la promozione di stili di vita all’insegna della sostenibilità e del risparmio energetico. Tutela del patrimonio storico, artistico e culturale. Assistenza alle persone anziane o con disabilità e alle donne in difficoltà o con minori a carico.

Sono alcune delle attività nelle quali potranno impegnarsi i 70 ragazzi e ragazze dai 18 ai 29 anni ai quali la Regione Emilia-Romagna offre la possibilità di svolgere un periodo di Servizio civile regionale di carattere straordinario, che non a caso si chiama ‘Romagna mia’, con l’obiettivo di offrire un supporto ai Comuni e alle popolazioni colpite dall’alluvione del maggio scorso.

Un evento che ha causato la tragica morte di 17 persone, 36.000 sfollati, oltre a provocare 60.000 frane, allagare interi quartieri, mandare sott’acqua quasi 80mila ettari di terreni agricoli. Per una conta finale dei danni stimati in 8,5 miliardi di euro.

Proprio per dare un ulteriore sostegno a un territorio così fortemente provato, la Regione, tramite un finanziamento di 220mila deciso dalla Giunta, ha previsto un avviso interprovinciale supplementare per il Servizio civile regionale, che si va ad aggiungere a quello ordinario pubblicato lo scorso giugno.  70 i posti disponibili, di cui 16 in provincia di Ravenna (interessati 4 Comuni) e 54 in provincia di Forlì-Cesena (10 Comuni), v. allegato.

C’è tempo fino alle ore 23.59 del 2 gennaio 2024 per fare domanda, esclusivamente on line, attraverso la piattaforma HeliosERGiovani https://dol-er.regione.emilia-romagna.it/, che per la prima volta viene impiegata nel Servizio civile regionale dell’Emilia-Romagna.  Sul sito della Regione https://sociale.regione.emilia-romagna.it/servizio-civile/avvisi/dol-er-documenti-avvisi/pubblicati-gli-avvisi-del-servizio-civile-regionale tutte le informazioni utili e il testo dell’Avviso interprovinciale.

“Come la Regione fece in occasione del terremoto del 2012- ricorda l’assessore al Welfare e alle Politiche giovanili, Igor Taruffi- anche in questo caso abbiamo pensato ad un Servizio civile regionale straordinario in cui ragazze e ragazzi, che peraltro sono stati tra i primi a prestare aiuto allora come oggi, possono mettersi in gioco e aiutare territori e popolazioni così duramente colpiti. È un’esperienza di grande valore sociale e formativo, che può rappresentare un’importante occasione di crescita personale e di servizio, soprattutto pensando ai giovani che non sono attualmente impegnati nel lavoro o nello studio o che risiedono in aree svantaggiate, con minori opportunità lavorative. Un progetto- chiude Taruffi- che vede la luce anche grazie all’impegno e alla collaborazione con altri enti pubblici e organizzazioni non profit, a cui va il nostro grazie”.

Dei 70 posti previsti nell’avviso pubblicato sul sito della Regione, 13 sono riservati ai giovani con minori opportunità, categoria che comprende i Neet, ovvero i ragazzi e le ragazze che non lavorano e non studiano, quelli con un titolo di studio inferiore al diploma di scuola secondaria di secondo grado oppure residenti o domiciliati in zone di montagna o interne.

Titolare del progetto è il Comune di Forlì, ma complessivamente sono coinvolti altri sei enti pubblici e organizzazioni non profit: Arci Servizio Civile Cesena, Arci Servizio Civile Ravenna, Comune di Ravenna, Consorzio Solidarietà Sociale di Forlì-Cesena, Unione dei Comuni della Romagna Faentina e l’organizzazione Volontaromagna ODV.  Ciascuno ha messo a disposizione un certo numero di posti presso Comuni, associazioni di volontariato e coop sociali, per lo svolgimento di attività che spaziano dalla difesa dell’ambiente alla tutela del patrimonio artistico, dall’assistenza alle persone con fragilità agli interventi di protezione civile. La presenza dei Coordinamenti provinciali degli Enti di Servizio Civile -Co.Pr.E.S.C. di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, da quest’anno aggregati operativamente tra loro, garantirà anche in questa circostanza il necessario supporto per un’esaustiva esperienza di servizio civile.

Come funziona  

I ragazzi e le ragazze che aderiranno al Servizio civile regionale straordinario dovranno impegnarsi per sette mesi (dal 1^ febbraio al 31 agosto 2024) nell’attività scelta e svolgere il servizio civile per 80 ore mensili, in media 20 ore alla settimana spalmate su 4 giorni, con un margine di flessibilità che va da un minimo di 12 ad un massimo di 27 ore settimanali.

Per questa opportunità, la Giunta regionale ha approvato un incremento di circa 34 euro dell’assegno mensile del servizio civile regionale riconosciuto ai partecipanti, che si assesta esattamente a 440,10 euro; l’obiettivo è incentivare l’adesione dei giovani che potrebbero trovarsi in situazione di difficoltà economica, oppure risiedere in comuni diversi da quelli coinvolti nell’iniziativa straordinaria.

Uno speciale sul Servizio civile

Per mostrare tutte le opportunità legate al Servizio civile (regionale ed universale), l’Agenzia di Informazione e Comunicazione della Giunta lo scorso marzo ha realizzato uno speciale disponibile sul sito della Regione a questo link https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/approfondimenti/2023/marzo/come-funziona-il-servizio-civile-oggi

Peste suina africana e piani di contenimento dei cinghiali, l’assessore Mammi incontra presidenti e rappresentanti delle Province

Peste suina africana e piani di contenimento dei cinghiali, l’assessore Mammi incontra presidenti e rappresentanti delle Province
Autore: Francesco Grazioli – Copyright: Regione Emilia Romagna

Le strategie per contrastare la diffusione della peste suina africana sul territorio dell’Emilia-Romagna e le attività di riduzione della presenza di cinghiali sono stati al centro dell’incontro che l’assessore regionale all’Agricoltura e caccia Alessio Mammi ha tenuto con presidenti e rappresentanti delle Province dell’Emilia-Romagna.

Al momento sono stati registrati due casi di peste suina africana in cinghiali selvatici trovati morti nel comune di Ottone, come indicato dalla sezione di Piacenza dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna. I ritrovamenti sono avvenuti poco distante da quelli precedenti in altre Regioni, pertanto, non sono state modificate le zonizzazioni di rischio.

“Vanno aumentati gli sforzi- ha spiegato l’assessore-, per scongiurare la diffusione del virus che potrebbe comportare innumerevoli costi per il comparto suinicolo. La Regione ha destinato, attraverso il Programma di sviluppo rurale e altri bandi, risorse per oltre 7 milioni di euro per il sostegno di interventi nel settore suinicolo. Ed è in preparazione un nuovo bando sempre con risorse dello Sviluppo rurale che permetterà di innalzare i livelli di biosicurezza degli allevamenti con altri 5 milioni di euro”.

“Ma serve soprattutto una maggiore incisività nel contenimento della presenza di cinghiali- ha continuato Mammi-, per questo scopo abbiamo destinato nel corso del 2023 e 2024 risorse del bilancio Regionale alle Province, che attraverso gli organi di Polizia sono i diretti responsabili del coordinamento e dell’attuazione delle attività di riduzione della specie nei contesti più problematici”.

L’assessore ha indicato le tempistiche per i prossimi interventi: in questi giorni sarà inviata nuovamente alle Province, in qualità di soggetto a cui la normativa assegna il compito di attuare i piani di controllo della fauna selvatica, la mappa delle maggiori criticità, chiedendo di presentare le strategie da mettere in atto su scala locale, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo di: bioselettori e coadiutori, trappole, gabbie e chiusini, gli obiettivi in termini di numero di animali abbattuti, confermando l’impegno della Regione a sostenere con ulteriori risorse e strumenti i piani individuati dalle Province.

Per quanto riguarda invece i due milioni di euro che la Giunta Regionale aveva deciso di mettere a disposizione a dicembre 2022 del Commissario Straordinario, Vincenzo Caputo, lo stesso ha comunicato solo poche settimane fa che non verranno più utilizzate per la realizzazione delle recinzioni, la Regione ha pertanto stabilito di concentrarle sulla riduzione della presenza di cinghiali, attraverso gli strumenti che l’ordinanza commissariale consente.

Sono stati convocati inoltre i Gruppi operativi territoriali di Parma e Piacenza, coordinati dal commissario straordinario e formati da personale tecnico degli enti locali, per condividere la strategia da mettere in atto.

La strategia della Regione per il contrasto della peste suina africana

Monitorata la situazione sanitaria, attraverso l’analisi della possibile evoluzione della diffusione, prevedendo le misure e le deroghe necessarie perché, attraverso un sistema di allarme efficiente, si possa intervenire sulle situazioni specifiche limitando il più possibile gli effetti che la diffusione del virus può avere sulle produzioni e sulle commercializzazioni. Osservati speciali sono gli allevamenti, per i quali occorre continuare a investire sull’aumento della biosicurezza, sia in termini di protezioni fisiche che nella formazione degli allevatori.  

In tutte le province dell’Emilia-Romagna sono operativi i piani di controllo regionali per la fauna selvatica, per i quali la Regione ha messo a disposizione delle Province risorse per 1,1 milioni di euro, così ripartite: 600mila euro per il 2023 e 500mila euro per l’anno successivo.

Fondo Sviluppo e Coesione, Emilia-Romagna pronta

Fondo Sviluppo e Coesione, Emilia-Romagna prontaTempi certi per consentire alla Regione di impiegare le risorse del Fondo di sviluppo e coesione per potenziare le infrastrutture e sostenere i progetti di rigenerazione. Conoscere al più presto quali interventi il Governo intende finanziare sul territorio dell’Emilia-Romagna con le risorse Fsc a programmazione nazionale. Necessità di risposte certe per la ricostruzione della Romagna e degli altri territori colpiti dall’alluvione.

Sono i punti che il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, e il presidente Stefano Bonaccini hanno posto all’attenzione dei consiglieri regionali intervenendo in Assemblea legislativa, ieri pomeriggio, sull’indirizzo generale della Regione circa l’impiego dei Fondi di sviluppo e coesione.

All’Emilia-Romagna il riparto complessivo ha assegnato 588,3 milioni di euro, di cui 107,7 già attribuiti a titolo di anticipazione a fine 2021. Risorse, queste ultime, che sono già state impegnate e che, grazie ai cofinanziamenti, mobilitano investimenti per quasi 196 milioni di euro. La dotazione di Fsc ancora da impiegare direttamente dalla Regione è pertanto pari a 480,6 mln di euro. Anche in questo caso è già stato individuato un primo cofinanziamento pari almeno a 125,55 milioni di euro che permettono di realizzare investimenti per ulteriori 600 milioni.

“Dopo il primo confronto al tavolo del Patto per il Lavoro e per il Clima e il dibattito in Assemblea legislativa, vogliamo chiudere entro l’anno – hanno detto in Aula il presidente Bonaccini e il sottosegretario Baruffi-. La Regione Emilia-Romagna ha individuato da tempo le priorità su cui puntare e ha impegnato per tempo il resto dei fondi strutturali europei 2021-2027: basti dire che già il 60 per cento di quelli per investimenti (Fesr) risulta già impegnato. Manca solo questa programmazione degli Fsc, sbloccata dal Governo con oltre due anni di ritardo. In primo luogo, è previsto un ulteriore rafforzamento del contrasto e della prevenzione del dissesto idrogeologico, in coerenza con la programmazione già approntata e con gli interventi in corso”.

“Su questo- ha precisato Bonaccini- ci aspettiamo però una risposta chiara dal Governo rispetto agli impegni assunti di stanziare le risorse necessarie per la ricostruzione e la messa in sicurezza dei territori colpiti dall’alluvione di maggio. Al momento non ne abbiamo e occorre chiarire qual è l’impatto della revisione del Pnrr su questo punto cruciale”.

La seconda priorità individuata dalla Regione riguarda il potenziamento delle infrastrutture per la mobilità: oltre le risorse per la rete ferroviaria, che generano investimenti per quasi 65 milioni – interventi già avviati con l’anticipo ricevuto nel 2021- la priorità è il rafforzamento della viabilità delle Province e della Città metropolitana. È in corso un confronto con gli Enti per selezionare le priorità, privilegiando gli interventi già programmati e quelli di più rapida cantierabilità. “Anche su questo- ha aggiunto Baruffi- chiediamo al Governo di fare chiarezza: la quota parte di risorse Fsc che saranno gestite direttamente dal Governo restano ad oggi una grande incognita. Vale per le ferrovie come per le strade: abbiamo ad esempio molti interventi di Anas programmati ma fermi da anni ed è ora che il Governo ci dica quando partiranno i cantieri”.

Il terzo fronte è quello della rigenerazione urbana. Come noto, la legge regionale 24 del 2017 entra a pieno regime il 1^ gennaio del 2024 e ha imposto un forte stop al consumo di suolo – proprio ieri, nel convegno di respiro nazionale promosso a Bologna, sono stati illustrati dati e tendenze in proposito, puntando proprio sulla rigenerazione. Dopo i primi due bandi realizzati negli anni scorsi, la Regione punta a un’ulteriore spinta in questa direzione e le risorse del Fsc saranno essenziali quale leva di intervento pubblico.

Il quarto capitolo della nuova programmazione, in coerenza con quella dei fondi europei, riguarda le strategie territoriali per la promozione dello sviluppo sostenibile delle città e delle aree montane e interne.

Ulteriore ambito di intervento sarà quello del potenziamento dell’edilizia universitaria, la realizzazione di infrastrutture strategiche per la formazione terziaria e a favore dell’attrattività di talenti. La legge varata dalla Regione all’inizio di quest’anno trova qui un ulteriore sostegno per realizzare quei progetti e quegli interventi che mirano all’eccellenza del sistema formativo per trattenere e attrarre giovani sul territorio.

Infine, è intenzione della Regione sostenere interventi per la qualificazione degli impianti sportivi, del patrimonio culturale e dei servizi sociali. e la qualificazione degli impianti sportivi.

Fondo per lo sviluppo e la coesione

Il Fsc è, insieme ai Fondi strutturali europei, lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali. Ha carattere pluriennale, in coerenza con l’articolazione temporale della programmazione dei Fondi strutturali dell’Unione europea, e in particolare, l’intervento del Fondo è finalizzato al finanziamento di progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale.

La dotazione complessiva del Fondo per il periodo 2021-2027 è pari a 73,5 miliardi, e l’ammontare delle risorse destinate a Regioni e Province autonome è di 32,4 miliardi. La proposta di riparto delle risorse destinate a Regioni e Province autonome, basata su un set di indicatori demografici e socio-economici, rispetta il vincolo di destinazione territoriale a livello complessivo dell’80 per cento al Mezzogiorno e del 20 per cento al Centro-Nord.

A differenza della precedente programmazione, il Governo ha deciso questa volta di non creare una linea specifica di risorse per le Città metropolitane.

Bacino mediterraneo e adriatico-ionico, all’Emilia-Romagna oltre 15 milioni di euro per 35 progetti

Bacino mediterraneo e adriatico-ionico, all’Emilia-Romagna oltre 15 milioni di euro per 35 progettiSono complessivamente 35 i progetti europei, nell’ambito della Cooperazione territoriale nel bacino mediterraneo e adriatico-ionico, che coinvolgono il territorio regionale con finanziamenti per oltre 15 milioni di euro. A certificare e approvare progetti e finanziamenti i Comitati di sorveglianza dei programmi europei Euro-Med e Italia-Croazia, che si sono svolti nei giorni scorsi a Lubiana (Slovenia) e Venezia.

“Un risultato straordinario del sistema regionale nel suo complesso. Un esito- commenta l’assessore regionale alle Politiche Ue, Paolo Calvano- che nasce anche dal ruolo che la Regione Emilia-Romagna svolge da anni negli organismi di gestione dei programmi della Cooperazione Territoriale Europea, e che ci consente di coordinare le iniziative del territorio regionale con particolare attenzione per quelle che guardano all’innovazione, alla sostenibilità e alla transizione ecologica”.

All’interno del Programma di Cooperazione transnazionale Interreg Euro-Med 2021-2027, 8 progetti su 56 coinvolgono partner del territorio emiliano-romagnolo, con un finanziamento superiore ai 3 milioni di euro. Si tratta della Regione Emilia-Romagna, Unione della Romagna Faentina, Fondazione istituto sui trasporti e la logistica nonché la Città Metropolitana di Bologna, tutti soggetti impegnati come capofila o partner nella realizzazione di iniziative che puntano a sperimentare a livello locale nuove pratiche di turismo sostenibile, economia innovativa e promozione delle aree verdi urbane per l’area mediterranea.
ll Programma EuroMed coinvolge 14 Stati dell’area mediterranea, tra cui 4 Paesi non Ue in stato di preadesione, e ha l’obiettivo di contribuire alla transizione verso una società climaticamente neutrale, assicurando contestualmente la crescita sostenibile e il benessere dei cittadini. Cofinanziato dall’Unione europea attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), per la programmazione 2021-2027 ha una dotazione complessiva di quasi 294 milioni di euro.

Invece, nell’ambito del primo bando sui progetti standard del Programma di Cooperazione Territoriale Europea transfrontaliera Italia-Croazia, che ha messo a disposizione 92 milioni di euro, il Comitato di sorveglianza ha approvato 55 progetti complessivi di cui 27 coinvolgono i territori di Bologna, Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini: le iniziative porteranno al territorio risorse per quasi 12 milioni di euro.
Rispetto ai 27 progetti approvati per l’Emilia-Romagna, 11 hanno come capofila attori del sistema regionale e prevedono interventi che contribuiranno allo sviluppo della strategia Adriatico-Ionica (Eusair) sui temi della crescita sostenibile nell’economia blu, della tutela dell’ambiente e della biodiversità, anche attraverso strategie di adattamento climatico e misure di prevenzione dei rischi, della valorizzazione del patrimonio culturale e di soluzioni innovative orientate alla mobilità e al turismo sostenibile.

1° dicembre Giornata mondiale contro l’Aids. In Emilia-Romagna negli ultimi 17 anni dimezzate le infezioni da Hiv

1° dicembre Giornata mondiale contro l’Aids. In Emilia-Romagna negli ultimi 17 anni dimezzate le infezioni da HivIn Emilia-Romagna, negli ultimi 17 anni, si è registrato un calo costante del numero di persone che la contraggono: nel 2022 i casi registrati sono stati 162, contro i 368 del 2006, circa il 56% in meno. Un dimezzamento che interessa sia gli uomini che le donne e che rappresenta, complessivamente, un risultato importante.

Resta però alta – nel 2022 il 56% dei casi – la percentuale di coloro che giungono a una diagnosi Hiv tardiva, cioè persone diagnosticate sieropositive che presentavano già la sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids) o con un numero di linfociti CD4 – i globuli bianchi responsabili della risposta immunitaria dell’organismo – basso, inferiore a 350 cellule/mm (una persona sana ha un numero medio di CD4 che oscilla tra i 500 e i 1.200).

Per questo motivo anche quest’anno, in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, il 1^ dicembre, la Regione Emilia-Romagna, assieme al Servizio sanitario regionale e a HelpAids e in collaborazione con Arcigay, Gruppo Trans APS e Plus Odv, promuove la campagna di sensibilizzazione e comunicazione “Il lato positivo” (https://www.helpaids.it/il-lato-positivo). Con un messaggio importante: “Amo la mia vita anche con l’Hiv. Grazie al test sono in terapia e non trasmetto l’infezione”. Per bandire stereotipi o pregiudizi, per informare sull’importanza di sottoporsi al test – anonimo, semplice e gratuito – e per giungere, nell’eventualità, a una diagnosi precoce e a una presa in carico tempestiva che, attraverso la terapia antiretrovirale, non solo può salvare la vita, ma può tutelare la qualità stessa della vita che è possibile condurre.

L’iniziativa dà continuità al messaggio U equal U (U=U), che letteralmente significa “Undetectable=Untrasmittable”, ovvero “Non rilevabile = Non trasmissibile”: le persone in terapia antiretrovirale che hanno raggiunto una soppressione virologica stabile non trasmettono il virus dell’Hiv. È lo slogan internazionale, basato su evidenze scientifiche, adottato per la difesa dei diritti delle persone con Hiv in terapia antiretrovirale.

“La costante diminuzione che si continua a registrare nel numero di persone che contraggono l’infezione da Hiv ogni anno è estremamente importante, ma non può bastare a farci ritenere soddisfatti, non finché una diffusione del virus esiste, e ancora troppe persone scoprono di averlo contratto in maniera tardiva- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Per questo anche quest’anno, come ogni anno, come Regione siamo in prima linea, assieme alla nostra Sanità pubblica regionale e alle associazioni di volontariato, per sensibilizzare i cittadini: perché l’informazione può fare la differenza. Sapere consente di prevenire il rischio di contrarre il virus, rende consapevoli sulla necessità di sottoporsi regolarmente al test, che in caso di necessità ci permette di giungere a una diagnosi precoce, a cure tempestive, tutelando noi stessi e gli altri. Sapere, è importante ricordarlo, può salvare la vita”.

Le iniziative per la Giornata mondiale contro l’Aids

Test day nelle piazze e nelle sedi ospedaliere, incontri aperti alla cittadinanza, formazione per operatori delle associazioni che assistono le persone sieropositive. In occasione della Giornata mondiale contro l’Aids sono numerose le iniziative promosse su tutto il territorio regionale dalle Aziende sanitarie e ospedaliere anche in collaborazione con associazioni, enti locali, istituti scolastici e farmacie. L’obiettivo è quello di informare i cittadini sulla malattia e sensibilizzare rispetto all’adozione di buone pratiche utili a scongiurare il rischio di contagio e all’importanza, per le persone che hanno una vita sessualmente attiva, di fare periodicamente il test (programma in allegato).

L’Hiv in Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna nel 2022, secondo i dati forniti dal Settore prevenzione collettiva e sanità pubblica della Regione, sono state registrate 162 nuove diagnosi di infezioni da Hiv in persone residenti, con un’incidenza pari a 3,6 casi ogni 100mila abitanti. L’incidenza si mantiene più alta nelle persone di sesso maschile (5,7 rispetto al 1,7 del sesso femminile). Nel periodo 2006-2022 l’incidenza media è risultata pari a 6,9 casi per 100mila abitanti, con un trend complessivamente in calo in entrambi i sessi, anche se più marcato in quello maschile.

Nell’intero periodo considerato, le persone sieropositive diagnosticate sono prevalentemente di sesso maschile (74%), nella fascia di età 30-39 anni (30%) e di nazionalità italiana (68%). La modalità di trasmissione principale risulta essere, nell’87% dei casi, quella sessuale (51% eterosessuale e 36% omo-bisessuale); in particolare nel 2022 la trasmissione omo-bisessuale risulta quasi equivalente rispetto a quella eterosessuale (rispettivamente 42% e 41%). In quasi un quinto dei casi (19%) di sesso femminile, la sieropositività è stata scoperta in corso di gravidanza; si tratta principalmente di donne straniere (84%).

L’incidenza per classi di età mostra come la fascia più colpita sia quella tra i 20 e 49 anni: il fenomeno è appena rilevabile per i giovanissimi sotto i 20 anni e di minor impatto negli ultracinquantenni. Le persone straniere con diagnosi di infezione da Hiv rappresentano poco meno di un terzo (32%) del totale: sono sensibilmente più giovani rispetto agli italiani e prevalentemente di sesso femminile. L’incidenza degli stranieri presenta un andamento costantemente più alto rispetto a quello degli italiani, anche se la differenza si è ridotta nel tempo.

 

Consiglio comunale il 30 novembre al castello di Formigine

Consiglio comunale il 30 novembre al castello di FormigineSi terrà giovedì 30 novembre la prossima seduta del consiglio comunale di Formigine presso le sale del castello di Piazza Calcagnini. All’attenzione dei consiglieri sette proposte di deliberazione e una mozione. Conti pubblici locali al centro del dibattito con la discussione del bilancio di previsione 2024/2026 e dei relativi allegati. Quattro delibere saranno invece dedicate all’aggiornamento dei conti 2023/2025, con la variazione di bilancio, del budget della Formigine Patrimonio e del Documento Unico di Programmazione.

Verrà sottoposta all’approvazione del Consiglio anche l’autorizzazione alla permuta della nuda proprietà di un terreno con immobile da destinare a fini sociali. Significativa anche la proposta di deliberare un nuovo regolamento di Polizia Urbana, con norme e dispositivi che aggiornano il testo alle mutate condizioni sociali ed economiche di oggi. Ultimo testo in esame, una mozione sul tema “corsi ed eventi pubblici di discussione sessuale ed affettiva”. Si inizia alle 20.30 e come di consueto sarà disponibile la trasmissione in diretta streaming grazie al sistema audio-video in alta definizione sul canale YouTube del Comune di Formigine alla sezione “Live”.

Maranello, via all’ampliamento delle rete ciclabile: partiti i lavori in via Tito Speri e al parco Due

Maranello, via all’ampliamento delle rete ciclabile: partiti i lavori in via Tito Speri e al parco DueSono partiti in questi giorni i lavori di realizzazione della pista ciclopedonale che sorgerà in Via Tito Speri nei pressi del Parco Due e che comprenderà anche un tratto all’interno dell’area verde.

L’opera collegherà in sicurezza per le biciclette l’incrocio di Via Claudia-Via Grizzaga sia con Via Boito – quindi con le scuole primarie Stradi – sia con il centro di Maranello. ll nuovo percorso protetto garantirà una maggiore tutela a pedoni e ciclisti, avrà una larghezza di due metri e mezzo – ad eccezione di alcuni restringimenti dovuti alle caratteristiche della strada – a verrà realizzato, meteo permettendo, entro la fine di febbraio.

Sempre in tema di ‘mobilità sostenibile’, la rete ciclabile maranellese verrà ampliata ulteriormente nei mesi a seguire, per collegare tra loro in sicurezza aree del territorio nelle quali al momento non c’è piena continuità per chi si sposta in bicicletta.

Il progetto, grazie ad un finanziamento da 900mila euro messo a disposizione dal PNRR al quale l’Amministrazione è riuscita ad accedere, prevede infatti la realizzazione di raccordi ciclopedonali in prossimità dell’incrocio di Via Claudia-Via Grizzaga e di nuovi percorsi per bici lungo l’intera Via Magellano e Via Nobile. A fine lavori, risulteranno dunque collegate tra loro, a livello di ciclabilità, aree come quella di Via Trebbo-Via San Giovanni Evangelista-Via Giardini, il Terminal Bus, Via per Vignola (fino a Pozza) e il Parco Due (quindi il centro di Maranello).

“Nel cogliere anche questa opportunità legata ai fondi PNRR – sottolinea Luigi Zironi, Sindaco di Maranello – l’idea di fondo è quella di rendere la nostra rete ciclopedonale ancora più funzionale e sicura. Una volta conclusi i lavori, infatti, in alcuni punti che ora presentano delle interruzioni per i ciclisti non sarà più necessario abbandonare la sede protetta per passare da una zona all’altra. L’obiettivo è creare le migliori condizioni possibili per chi è disposto a spostarsi in bicicletta lungo il tragitto casa-scuola o casa-lavoro”.

“Tra le ragioni che hanno consentito al nostro progetto di ricevere ingenti contributi – aggiunge Chiara Ferrari, Assessore alla Mobilità e ai Lavori pubblici – c’è il fatto di essere inserito in una programmazione più ampia di interventi che hanno prospettive anche di medio e lungo termine. Molte delle nostre azioni, compresi l’efficientamento termico delle scuole e la progettazione delle Comunità energetiche, si legano tra loro sul tema della sostenibilità ambientale e della lotta ai cambiamenti climatici, proprio perché fanno parte di una strategia che punta ad affrontare il problema da più fronti contemporaneamente”.

 

Elenco di chiusure programmate sulle autostrade della regione e sulla Tangenziale di Bologna

Elenco di chiusure programmate sulle autostrade della regione e sulla Tangenziale di BolognaSulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di questa sera, mercoledì 29, alle 6:00 di giovedì 30 novembre, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A1 Milano-Napoli e Bologna Borgo Panigale, per chi proviene da Milano ed è diretto verso Ancona/Pescara. Di conseguenza, non sarà raggiungibile l’area di servizio “La Pioppa ovest”. In alternativa si consiglia di proseguire sulla A1 e percorrere il Raccordo di Casalecchio fino all’allacciamento con la A14, da dove si potrà proseguire in direzione di Ancona/Pescara.

Sempre sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di giovedì 30 novembre alle 6:00 di venerdì 1 dicembre, sarà chiusa la stazione di Valle del Rubicone, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona e in uscita per chi proviene da Ancona, in modalità alternata.  In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Cesena o di Rimini nord.

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Sul Raccordo di Casalecchio, per consentire lavori di manutenzione delle barriere antirumore, dalle 22:00 di questa sera, mercoledì 29, alle 6:00 di giovedì 30 novembre, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A1 Milano-Napoli, per chi proviene da Ancona (A14 Bologna-Taranto) ed è diretto verso Milano e sarà contestualmente chiusa la stazione di Bologna Casalecchio, in entrata verso Milano.

In alternativa si consiglia: per la chiusura del tratto, ai veicoli in entrata alla stazione di Bologna Casalecchio e diretti verso Milano, si consiglia di utilizzare la stazione di Bologna Borgo Panigale sulla A14, mentre chi è in transito sulla A14, con provenienza da Ancona ed è diretto verso Milano, potrà proseguire regolarmente sulla A14, per poi immettersi sulla A1, in direzione di Milano; per la chiusura dell’entrata di Bologna Casalecchio: Bologna Borgo Panigale, sulla A14.

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Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura: dalle 22:00 di mercoledì 29 alle 6:00 di giovedì 30 novembre, sarà chiusa la stazione di Occhiobello, in uscita per chi proviene da Padova. In alternativa, si consiglia di uscire alla stazione di Rovigo sud Villamarzana o di Ferrara nord. Dalle 22:00 di giovedì 30 novembre alle 6:00 di venerdì 1 dicembre, sarà chiusa l’area di servizio “Po est”, situata nel tratto compreso tra Ferrara nord e Occhiobello, verso Padova; dalle 22:00 di venerdì 1 alle 6:00 di sabato 2 dicembre, sarà chiusa la stazione di Ferrara nord, in uscita per chi proviene da Padova. In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Occhiobello o di Ferrara sud.

Sempre sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di questa sera, mercoledì 29, alle 6:00 di giovedì 30 novembre, sarà chiusa la stazione di Bologna Arcoveggio, in uscita per chi proviene da Bologna.

In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Bologna Fiera, sulla A14 Bologna-Taranto.

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Sulla D13 Diramazione Padova sud e sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione della segnaletica, nelle due notti di giovedì 30 novembre e venerdì 1 dicembre, con orario 22:00-6:00, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura, in modalità alternata:

Sulla D13 Diramazione Padova sud: saranno chiusi, per chi proviene da Padova città, gli svincoli di immissione sulla A13 Bologna-Padova, verso Bologna e in direzione di Padova. In alternativa si consiglia: verso Bologna, di entrare sulla A13 alla stazione di Terme Euganee; verso Padova, di entrare sulla A13 alla stazione di Padova Zona Industriale.

Sulla A13 Bologna-Padova: saranno chiusi, per chi proviene da Bologna o da Padova, gli svincoli di immissione all’uscita della stazione di Padova sud. In alternativa, si consiglia: per chi proviene da Bologna, di uscire alla stazione di Terme Euganee; per chi proviene da Padova, di uscire alla stazione di Padova Zona Industriale.

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Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori propedeutici previsti nell’ambito del lotto 0 del Passante, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura: dalle 22:00 di mercoledì 29 alle 6:00 di giovedì 30 novembre,sarà chiuso il tratto tra lo svincolo 8 Fiera e lo svincolo 11 San Vitale, verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto. Di conseguenza, saranno chiusi gli svincoli 8 bis Viale Europa, 9 San Donato e 10 Zona Industriale Roveri, in entrata verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto e in uscita per chi proviene da Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli.

In alternativa si consiglia: per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 8 Fiera, percorrere la viabilità ordinaria: Viale Europa, Via Michelino, Viale Tito Carnacini, Viale Giuseppe Fanin, Via Santa Caterina di Quarto, SP86 Lungosavena, Via dell’Industria, Via Larga, Via Giuseppe Massarenti, per rientrare sulla Tangenziale attraverso lo svincolo 11 San Vitale.

Si ricorda che gli svincoli 8 bis Granarolo Caab e 10 Zona Industriale Roveri, rimarranno chiusi, in entrata verso San Lazzaro di Savena/A14, fino alle 6.00 di sabato 2 dicembre, in modalità continuativa, per consentire le stesse lavorazioni relative al lotto 0 del Passante:  dalle 22:00 di venerdì 1 alle 6:00 di sabato 2 dicembre, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 8 Fiera e lo svincolo 11 bis Castenaso, verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto. Di conseguenza, saranno chiusi gli svincoli 8 bis Viale Europa, 9 San Donato e 10 Zona Industriale Roveri, in entrata verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto e in uscita per chi proviene da Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli.

In alternativa si consiglia: per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 8 Fiera, percorrere la viabilità ordinaria: Viale Europa, Via Michelino, Viale Tito Carnacini, Viale Giuseppe Fanin, Via Santa Caterina di Quarto, SP86 Lungosavena, Via dell’Industria, Via Larga, Viale Lenin, per rientrare sulla Tangenziale allo svincolo 11 bis Castenaso.

 

Libere mete 2023, 15a rassegna di videoproiezioni del CAI Sassuolo

Libere mete 2023, 15a rassegna di videoproiezioni del CAI SassuoloIl Club Alpino Italiano, col patrocinio del Comune di Sassuolo, presenta LIBERE METE 2023, 15° rassegna di videoproiezioni con i protagonisti della montagna, ricordi di un anno di gite, escursioni e corsi della sezione. Durante la serata verrà presentato il programma 2024 e saranno premiati con l’Aquila CAI i soci che hanno raggiunto il 25° e 50° anno di iscrizione.

Appuntamento venerdì 1 dicembre, ore 21:00 presso la Sala di quartiere Falcone e Borsellino di via Refice, 23 a Sassuolo. Ingresso libero

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Attacco hacker ai sistemi delle tre Aziende sanitarie modenesi

Attacco hacker ai sistemi delle tre Aziende sanitarie modenesiAzienda USL di Modena, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e Ospedale di Sassuolo Spa informano che nella notte si è verificato un attacco hacker ai sistemi informatici. L’attacco ha caratteristiche simili a quanto avvenuto, nei mesi scorsi, in altre regioni. Immediatamente sono state messe in atto tutte le procedure necessarie per mantenere la sicurezza delle informazioni ed evitare la propagazione dell’attacco, mentre si lavora per individuare l’evento scatenante. Si è inoltre riunita un’unità di crisi per la gestione dell’emergenza.

Al momento sono state bloccate le attività dei Centri prelievi, riservando l’esecuzione degli esami di laboratorio alle sole urgenze ospedaliere.

Rimangono garantiti i servizi di emergenza, che lavoreranno tramite sistemi cartacei e utilizzando la rete locale. Per questo motivo sono previsti rallentamenti fino alla progressiva risoluzione del problema: si chiede dunque ai cittadini di utilizzare responsabilmente il Pronto soccorso. Funziona normalmente il servizio di 118.

Anche le prestazioni programmate nella giornata di oggi, sia ospedaliere che territoriali, potranno subire dei rallentamenti o sospensioni per la difficoltà di esecuzione degli esami; potranno verificarsi disagi anche nella refertazione e nell’accesso ai servizi telefonici.

Le Aziende sanitarie sono impegnate nella risoluzione del problema il più rapidamente possibile.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 30 novembre 20232

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 30 novembre 20232Durante il giorno cielo coperto con piogge a carattere diffuso di debole intensità; dalla serata intensificazione delle precipitazioni sui rilievi centro-occidentali. Visibilità ridotta nelle ore serali e notturne per nubi bassi sui rilievi e foschie, anche dense, sulla pianura e nelle aree vallive.

Temperature minime in aumento, comprese tra 2 e 5 gradi; massime in diminuzione sul settore occidentale e in aumento su quello orientale, con valori compresi tra 4 e 14 gradi. Venti al mattino deboli nord-occidentali in pianura, deboli da sud-ovest sui rilievi. Nel corso della giornata in pianura si dispongono da nord; dal pomeriggio sui rilievi in intensificazione da moderati o forti sud-occidentali. Mare mosso sotto costa, molto mosso al largo.

(Arpae)

“Poesia E…” di Carmine De Nicola, venerdì 1 dicembre al Crogiolo Marazzi di Sassuolo

“Poesia E…” di Carmine De Nicola, venerdì 1 dicembre al Crogiolo Marazzi di SassuoloI versi inediti di Carmine De Nicola sono i protagonisti di una serata di parola e di musica  venerdì 1 dicembre al Crogiolo Marazzi. Un appuntamento, patrocinato dal Comune di Sassuolo, dove “parola e musica si fondono in un abbraccio appassionato” che darà voce ai versi raccolti in “Poesia E…”,  il libro scritto appunto da Carmine De Nicola, dipendente del Gruppo Marazzi, edito da Gruppo Albatros il Filo.

 

La lettura delle poesie di De Nicola sarà accompagnata dalle note classiche  del giovane chitarrista e compositore Francesco Spina,  vincitore di concorsi nazionali ed internazionali.

Seguirà la performance dell’Ensemble Chitarristico “Sessantacorde”,  un gruppo di musicisti nato dai corsi FREP – Formazione Ricorrente e Permanente – dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Peri Merulo di Reggio Emilia e Castelnuovo ne’ Monti guidati dal maestro d’orchestra Giacomo Bigoni,  docente dello stesso conservatorio e chitarrista solista premiato a livello internazionale.

A chiudere la serata sarà il musicista Francesco Spina con pezzi selezionati dal repertorio classico.

L’appuntamento è ad ingresso gratuito  presso il Crogiolo Marazzi,  venerdì 1 dicembre alle ore 20.30.

Post alluvione: Bonaccini e Priolo incontrano nuovamente i rappresentanti dei comitati dei cittadini colpiti

Post alluvione: Bonaccini e Priolo incontrano nuovamente i rappresentanti dei comitati dei cittadini colpitiProseguono gli incontri e il dialogo con cittadini e imprese su tutto il territorio. Nel pomeriggio di ieri, secondo appuntamento, dopo il primo confronto del 21 ottobre, tra la Regione e i comitati dei cittadini colpiti dall’alluvione dello scorso maggio. Il presidente, Stefano Bonaccini, ha ricevuto una delegazione dei comitati in viale Aldo Moro, a Bologna, insieme alla vicepresidente con delega alla Protezione civile e Ambiente, Irene Priolo, agli assessori Vincenzo Colla (Sviluppo economico e Lavoro) e Paolo Calvano (Bilancio).

Nella riunione è stato fatto il punto, in particolare, sulle ordinanze di risarcimento danni, sul funzionamento della piattaforma Sfinge, sul bando auto e sul programma di ulteriori interventi sul reticolo idrografico coinvolto dagli eventi alluvionali. Presente anche il direttore dell’Autorità di Bacino Andrea Colombo, che ha illustrato le prime valutazioni sulle strategie che saranno messe in campo nei prossimi mesi.

“Come promesso il mese scorso, da parte della Regione c’è la massima disponibilità a collaborare con i cittadini e i loro rappresentanti: e tale resterà fino a che non saranno risolti tutti i problemi e le criticità legate a questo evento drammatico” ha spiegato Bonaccini ribadendo che la priorità più urgente oggi resta l’inserimento dei beni mobili all’interno del perimetro dei risarcimenti decisi dal Governo e messi in pratica dalla struttura commissariale.

“Senza il rimborso di tutti i beni mobili danneggiati- ha ribadito il presidente-, non ci potrà mai essere un risarcimento al 100% come promesso dal Governo. Su questo punto, non saremo soddisfatti finché non sarà rimborsato l’ultimo bene colpito dall’alluvione”.

Durante l’incontro è stato fatto il punto sul funzionamento della piattaforma informatica ‘Sfinge alluvione 2023’, versione aggiornata di quella voluta e realizzata dalla Regione nel 2012 per il sisma in Emilia e dove cittadini e imprese possono presentare dal 15 novembre la richiesta di contributo danni. Al momento sono oltre 1.200 gli accessi registrati.

Riguardo al bando auto, sono oltre 4.400 le domande presentate, per un finanziamento complessivo di circa 14,8 milioni di euro. In queste settimane sono arrivate circa 2mila richieste di chiarimenti alle quali la Regione ha dato riscontro, in alcuni casi anche con assistenza telefonica. Attualmente sono in corso le verifiche e i controlli di conformità delle prime 1.060 domande, in collaborazione con l’Aci. Il bando resterà aperto fino a dicembre 2024.

Frane, fiumi, costa: da Piacenza alla Romagna 33 milioni di euro per finanziare 44 interventi

Frane, fiumi, costa: da Piacenza alla Romagna 33 milioni di euro per finanziare 44 interventiConsolidamento e mitigazione del rischio frane. Rafforzamento degli argini e miglioramento dell’assetto idraulico dei corsi d’acqua. Attenuazione del rischio costiero e adattamento ai cambiamenti climatici. Ancora, opere di difesa e ingegneria naturalistica, ripristino delle sponde, potenziamento del sistema di monitoraggio idrometrico e pluviometrico della rete regionale.

Sono 44 in tutto gli interventi, da Piacenza alla Romagna, ammessi, dopo l’esame del Nucleo di valutazione, da un bando della Regione per il contrasto del dissesto idrogeologico “secondo un approccio ecosistemico e privilegiando approcci e tecnologie naturali”.

Presentati da tre soggetti, e precisamente l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, l’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) e l’Agenzia regionale prevenzione ambiente energia (Arpae), gli interventi verranno finanziati con un pacchetto da 33 milioni di euro circa. Si tratta di risorse dal Programma Fesr 2021-27.

“Da inizio mandato abbiamo attivato o in programma oltre 4800 interventi con un investimento di più di 1,1 miliardi- dichiara la vicepresidente con delega alla Protezione civile, Irene Priolo-. A questi si stanno sommando i cantieri delle somme urgenze e di ulteriori interventi aperti a seguito dell’eccezionale ondata di maltempo di maggio”.

“Il nostro è un territorio fragile, oggi più che mai, e la prevenzione del dissesto è quindi fondamentale- commentano la vicepresidente e l’assessore allo Sviluppo economico e Green economy, Vincenzo Colla-. Ed è anche per questo che abbiamo deciso di destinare queste risorse europee per finanziare una serie di interventi volti a contrastare il rischio idrogeologico, attivare misure di monitoraggio e rafforzare presidi”.

I tre obiettivi

Le proposte d’intervento hanno tre obiettivi.

Primo, contrastare il rischio idrogeologico e, in particolare, mettere in campo attività per evitare e ridurre danni conseguenti a calamità. Laddove possibile, gli interventi devono essere integralmente “verdi” e da realizzarsi su fiumi, frane e costa in linea con le misure e gli obiettivi specifici del Piano gestione del rischio alluvioni e del Piano per l’assetto idrogeologico.

Secondo obiettivo, attivare misure di monitoraggio, allarme e reazione che implementino gli interventi già previsti dal Piano gestione del rischio alluvioni; in particolare, è richiesta l’integrazione – all’interno della rete regionale già esistente – di ulteriori strumenti di monitoraggio in grado di leggere da remoto le grandezze idro, pluvio, meteo e marine, finalizzate all’allertamento precoce.

Terzo obiettivo, infine, rafforzare presidi operativi e territoriali con funzione di “pronta reazione” agli eventi, a partire dall’infrastrutturazione di un sistema integrato e interconnesso di sale operative di livello territoriale.

Alla scadenza del termine prefissato (il 31 luglio scorso), le schede-progetto inviate sono risultate così suddivise: 17 da parte dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, 21 da parte di Aipo, 6 di Arpae. Il passo successivo sarà la sottoscrizione di una convenzione con i tre soggetti per determinare modalità e tempi di attuazione degli interventi.

I contributi per provincia

Oltre 4 milioni di euro per interventi nel piacentino; 8,6 milioni di euro per il parmense; 2,5 milioni per la provincia di Reggio Emilia; 1,6 milioni circa per il modenese; oltre 2,7 milioni per la provincia di Bologna; 3,6 milioni per il ferrarese; 1,3 milioni per la provincia di Ravenna; 1 milione per Forlì-Cesena; 1,5 milioni per il riminese. A ciò si aggiungono 1,7 milioni per interventi trasversali in varie province (creazione di una rete geodetica integrata e potenziamento del sistema di monitoraggio pluviometrico e idrometrico); 1,5 milioni per un intervento che riguarda il reggiano e il modenese; oltre 1 milione per un progetto che interessa Bologna e Reggio Emilia; oltre mezzo milione per un intervento su Parma e Reggio Emilia.

“Climbing Iran”, il coraggio di essere donna: proiezione gratuita mercoledì a Maranello

“Climbing Iran”, il coraggio di essere donna: proiezione gratuita mercoledì a MaranelloMercoledì 29 novembre alle ore 21 all’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello la proiezione gratuita del film “Climbing Iran” di Francesca Borghetti: il film racconta la storia dell’iraniana Nasim Eshqi, l’unica climber professionista iraniana che pratica l’arrampicata all’aperto, e delle sue difficoltà in patria per aprirsi una strada come free climber.

Dopo essersi distinta in diversi sport, come karate e kickboxing, a 23 anni Nasim ha iniziato a scalare, rivendicando il diritto di salire in vetta oltre la forza di gravità e le difficoltà di essere donna nel proprio paese. Il film è proposto in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Sulla A1 chiuso per una notte il tratto Sasso Marconi – allacciamento con il Raccordo di Casalecchio verso Bologna

Sulla A1 chiuso per una notte il tratto Sasso Marconi – allacciamento con il Raccordo di Casalecchio verso BolognaSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione della galleria “Monte Mario”, dalle 22:00 di giovedì 30 novembre alle 6:00 di venerdì 1 dicembre, sarà chiuso il tratto compreso tra Sasso Marconi e l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio, verso Bologna/Milano. La stazione di Sasso Marconi nord sarà chiusa in entrata verso Bologna. Nella stessa notte, ma con orario 21:00-6:00, sarà chiusa l’area di servizio Cantagallo est, situata all’interno del suddetto tratto. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Sasso Marconi, percorrere la viabilità ordinaria: SS64 Nuova Porrettana, SS64 Porrettana, Asse Attrezzato ed entrare sul Raccordo di Casalecchio attraverso la stazione di Bologna Casalecchio.

 

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