7.5 C
Comune di Sassuolo
lunedì, 22 Dicembre 2025
Home Blog Pagina 295

In piazzale della Rosa a Sassuolo torna domani ‘Teatrottanta Dance Party’

In piazzale della Rosa a Sassuolo torna domani ‘Teatrottanta Dance Party’Domani, giovedì 18 luglio, nell’ambito dei ‘Giovedì sotto le Stelle’ 2024 e con il sostegno di Fondazione di Modena, Quinta Parete presenta lo spettacolo Teatrottanta Dance Party: uno spettacolo che è una festa, a partire dalle ore 21,30 in Piazzale della Rosa.

Un attore che è un dj, un teatro senza sedie che è una pista, uno spettacolo teatrale che è una festa, una festa dove si balla. Un racconto anni ’80, con musiche rigorosamente anni ’80!

Uno spettacolo che oltre a smuovere gli animi – come dovrebbe essere sempre a teatro – sappia smuovere anche i corpi. Ma attenzione, non è una serata danzante, bensì un vero e proprio spettacolo teatrale, basato su un racconto ambientato negli anni ’80 con riferimenti alla cultura e al costume di quell’epoca, dalla moda, ai modi di dire, dalle pubblicità alle musiche, dalle trasmissioni tv ai film. Il tutto infarcito di canzoni rigorosamente anni ’80 da ballare a tutto volume.

Un ragazzino si vede costretto dai genitori ad andare al liceo dalla periferia al centro città, prendendo controvoglia ogni mattina la bicicletta tra fumi di auto incolonnate, nel dileggio della company del quartiere e delle ragazzine assiepate alla fermata dell’autobus. Ma la sua fantasia lo porterà a vivere ogni mattina il tragitto come una sfida con sé stesso, perdendosi dentro miti e sogni e dietro ad eroi televisivi e fantasie cinematografiche, in bilico tra giochi d’infanzia e voglia di affermarsi come uomo.

Una sfida di ogni giorno, che solo una mente, due gambe ed una bici ben allenate possono superare. Spettacolo di e con Andrea Castelletti. Orti Erranti produzioni teatrali.

 

Nasce a Maranello un polo di alta formazione tecnica dell’automotive targato Ferrari

Nasce a Maranello un polo di alta formazione tecnica dell’automotive targato FerrariNascerà nel cuore della Motor Valley italiana, a Maranello, un nuovo polo di alta formazione tecnica nell’ambito della meccanica e dell’automotive targato Ferrari. Ospiterà una serie di percorsi di studio che hanno come obiettivo quello di formare professionalità di alta specializzazione nel settore automobilistico.

È il frutto del protocollo d’intesa sottoscritto da Regione Emilia-Romagna, Provincia di Modena, Comune di Maranello, Ferrari S.p.a. e Fondazione Giovanni Agnelli.

Il progetto punta alla creazione di un polo di alta formazione tecnica per formare e attrarre nuovi talenti nel settore e rappresenta un importante passo avanti nello storico impegno di Ferrari per l’educazione e la formazione di eccellenza. Il nuovo centro avrà l’obiettivo di preparare una nuova generazione di professionisti altamente specializzati nel settore automobilistico, contribuendo all’innovazione di tutto il comparto a livello nazionale e internazionale.

Così Regione e Comune di Maranello

“Questo progetto rappresenta un passo importante per il futuro dell’automotive non solo in regione, ma a livello nazionale e internazionale, perché mette insieme l’eccellenza ingegneristica e la tradizionale capacità di innovazione della Ferrari, con l’impegno della Regione e di tutti gli Enti coinvolti ad investire nel capitale umano e nella sua – affermano gli assessori allo Sviluppo economico e Formazione, Vincenzo Colla, e all’Università e Ricerca, Paola Salomoni -. Il nuovo polo di alta formazione tecnica sarà solo un centro di apprendimento, che contribuirà a mantenere la regione e quindi il Paese all’avanguardia nel settore automobilistico globale, grazie ad una nuova generazione di professionisti dell’automotive”.

“Ringraziamo – proseguono presidente e assessori- la Ferrari e la Fondazione Giovanni Agnelli per la fiducia nel nostro sistema formativo e produttivo e per la volontà di contribuire attivamente allo sviluppo di questo polo d’eccellenza. Un progetto davvero ambizioso, che risponde pienamente agli obiettivi del Patto per il lavoro e per il clima e della Legge regionale per l’attrazione, la permanenza e la valorizzazione dei talenti in Emilia-Romagna. Continuiamo a lavorare e ad investire per una formazione e un lavoro di qualità, che permettano di non subire il cambiamento, ma di governarlo, e allo stesso tempo per fare dell’Emilia-Romagna una regione sempre più attrattiva a livello internazionale”.  

“Siamo alla prima tappa formale del progetto, che sancisce l’inizio di un percorso che ha potenzialità straordinarie- le parole del sindaco di Maranello, Luigi Zironi –. È un’operazione complessa e ambiziosa, ma insieme ai partner con cui stiamo lavorando abbiamo la consapevolezza di quanto possa incidere sul futuro di Maranello e dei nostri ragazzi, che grazie a nuove opportunità scolastiche e professionali saranno sempre più pronti a gestire le sfide tecnologiche che ci aspettano. Per la nostra città è un sogno e con questa firma, oggi, iniziamo a costruirlo davvero”.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 18 luglio 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 18 luglio 2024Al mattino sereno o poco nuvoloso. Sviluppo di nubi cumuliformi ad evoluzione diurna sull’Appennino, che potranno dar luogo a locali rovesci, più probabili sul settore centro-occidentale. Esaurimento dei fenomeni in serata.

Temperature minime con valori compresi tra 21 e 24 gradi; massime pressoché stazionarie o in lieve locale ulteriore aumento con valori tra 35 e 38 gradi sulle pianure interne. Valori tra 32 e 34 gradi sulle aree costiere. Condizioni di disagio bioclimatico in pianura, in particolare nei centri urbani. Venti deboli variabili, a regime di brezza sulla costa. Mare poco mosso sotto costa e temporaneamente mosso al largo tra mattina e primo pomeriggio. Poco mosso ovunque in serata.

Salario minimo appalti Comune di Fiorano, Cgil e Uil: “Delibera positiva. Apriamo una discussione nel distretto”

Salario minimo appalti Comune di Fiorano, Cgil e Uil: “Delibera positiva. Apriamo una discussione nel distretto”Cgil e Uil del distretto di Sassuolo commentano positivamente l’adozione della delibera del Comune di Fiorano Modenese che obbliga le imprese impiegate negli appalti comunali a garantire un salario minimo di 9 euro l’ora e l’adozione del corretto contratto nazionale di lavoro.

“E’ sicuramente una notizia positiva che un’Amministrazione importante come quella di Fiorano abbia aperto la consigliatura con un atto di forte valore per tutti i lavoratori – dichiarano Alessandro De Nicola coordinatore CGIL del distretto di Sassuolo e Roberto Rinaldi segretario UIL Modena e Reggio Emilia – riteniamo la delibera frutto del percorso che ci ha portato a sottoscrivere il Patto per il lavoro e per il clima del 2023 condividendo la necessità di aprire una riflessione sul nuovo codice degli appalti, sulla tutela dell’occupazione e della salvaguardia della qualità della stessa.”

Ed è proprio in seno al Patto per clima ed il lavoro del distretto che – a giudizio di Cgil e Uil – si deve aprire una discussione di più ampio respiro sia a livello territoriale che in termini di contenuti. “La tutela dei salari dei lavoratori è un tema unitario – continuano De Nicola e Rinaldi – è necessario quindi darsi un metodo di lavoro più strutturato dove le iniziative di tutela non sono patrimonio di un solo comune, ma di tutti i comuni del distretto e di tutti i soggetti del Patto per il clima e il lavoro”.

Per Cgil e Uil il salario minimo così come la corretta individuazione dei contratti nazionali da applicare ai lavoratori sono tasselli di un mosaico che deve contemplare anche la sicurezza sul lavoro, la tenuta occupazionale e la continuità dei livelli reddituali nei passaggi di appalto da una ditta ad un’altra. L’esperienza ha dimostrato che molto spesso nei passaggi di appalto da una ditta ad un’altra i lavoratori perdono retribuzione per effetto di riduzioni orarie di appalti che, formalmente assegnati sulla base della procedura economicamente più vantaggiosa, sono in realtà assegnati con il criterio dell’offerta economica al massimo ribasso.

“Infine – concludono Cgil e Uil – anche se la delibera per garantire ai lavoratori un salario minimo non inferiore ai 9 euro l’ora e la corretta individuazione dei contratti nazionali riguarda il mondo degli appalti pubblici, dobbiamo sottolineare che siamo in un distretto dove il ricorso agli appalti e ai subappalti anche da parte delle imprese private è molto diffuso. Qual è la situazione in questo ambito? Che diritti, tutele, retribuzioni hanno questi lavoratori che giornalmente condividono luogo e strumenti di lavoro con i dipendenti diretti di aziende note e prestigiose del territorio? Purtroppo su questo fronte registriamo un desolante silenzio da parte delle associazioni datoriali, grandi o piccole che siano. Silenzio che sfidiamo chiedendo di aprire un confronto anche sulla situazione degli appalti nelle imprese private”.

Il programma degli interventi ATERSIR sul servizio idrico nel bacino modenese

Il programma degli interventi ATERSIR sul servizio idrico nel bacino modeneseATERSIR programma interventi sul territorio modenese per circa 250 milioni di euro nel periodo 2024-2029. PNRR, Potenziamento della rete fognaria e di acquedotto, nuovi depuratori, e miglioramento degli impianti per aumentare la qualità del servizio idrico.

I sindaci della provincia di Modena riuniti nel Consiglio Locale di ATERSIR hanno approvato il programma di investimenti del Servizio Idrico Integrato per il prossimo periodo 2024-2029 (cosiddetto POI), così come richiede l’Autorità Nazionale ARERA.

Con l’approvazione dei Piani Operativi degli interventi sono programmati sul territorio provinciale di Modena 255 milioni di euro di investimento per opere e manutenzioni straordinarie del servizio idrico: 155,5 milioni nel bacino di HERA S.p.A., 87 milioni nell’area della Bassa Modenese in cui opera AIMAG S.p.a.. Si aggiunge inoltre il Piano approvato per il gestore Sorgeaqua (che opera in provincia di Modena nei comuni di Finale Emilia, Nonantola e Ravarino, e in quelli di Crevalcore e Sant’Agata Bolognese in provincia di Bologna).

Da un elenco corposo di interventi, fra i più rilevanti si possono segnalare:

●     PNRR Ottimizzazione dello Schema Fognario-Depurativo Di Ravarino – La Grande (Opere pluricomunali – 3,5 milioni di euro)

●     Nuovo pozzo sant’eusebio a Castelvetro di Modena (1,2 milioni di euro)

●     Ampliamento e potenziamento del depuratore di Guiglia (1,4 milioni di euro)

●     Potenziamento acquedotto Modena – scalo merci marzaglia a Modena (1 milione di euro)

●     Revamping trattamento bottini Depuratore di Modena (6 milioni di euro)

●     Revamping del potabilizzatore di Santa Cecilia a Sassuolo (5 milioni di euro)

●     Adeguamento del depuratore di San Felice sul Panaro (sollevamento, laminazione, seconda linea acque, viabilità, disinfezione) (2,5 milioni di euro)

●     Rinnovo allacciamenti, nuovi allacciamenti e installazione contatori (Tutto il sottoambito AIMAG – 3,6 milioni di euro)

●     Rinnovo reti, allacciamenti e manutenzione straordinaria reti acqua (Tutto il sottoambito AIMAG – 11,7 milioni di euro)

●     Potenziamento e sostituzione adduttrice anello centro città di Carpi (7 milioni di euro)

●     PNRR Impianto di trattamento e recupero sabbie derivanti da pulizia di fognature e spazzamento stradale (Comune di Carpi – 7,5 milioni di euro).

 

Il Programma operativo degli interventi (POI) è lo strumento di programmazione attraverso il quale  ATERSIR  decide gli interventi da attuare e i tempi di realizzazione riferiti ad almeno sei anni (come definito dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ARERA). Il POI nel suo complesso prevede gli interventi finanziati dalla tariffa, approvata anch’essa da ATERSIR e ARERA e riporta quelli che beneficiano di finanziamento pubblico da realizzarsi anch’essi da parte del gestore.

Essi  devono presentare caratteristiche di coerenza, compiutezza e consistenza delle opere o delle attività e sono definiti con il supporto delle amministrazioni comunali: le priorità sono individuate oltre che sulla base di esigenze di tipo gestionale anche attraverso le indicazioni fornite dai macroindicatori tecnici del servizio definiti da ARERA.

 

“La pianificazione approvata rappresenta il risultato di un complesso equilibrio tra esigenze dei territori, priorità normative e raggiungimento degli obiettivi di miglioramento e mantenimento proposti da ARERA. Fondamentale è stato il contributo delle amministrazioni comunali che con la loro conoscenza del territorio hanno consentito la realizzazione di una pianificazione sempre più vicina alle utenze.” Dichiara Marialuisa Campani, responsabile del Servizio Idrico Integrato di ATERSIR.

Il Direttore di ATERSIR Vito Belladonna evidenzia come la programmazione degli investimenti riesca ad essere sempre più coerente con gli obiettivi di qualità tecnica fissati da ARERA e con le richieste delle normative ambientali.

“Con questo Piano degli interventi, che posiziona il bacino modenese su un valore di investimenti programmati di 356 euro ad abitante nei 6 anni, l’Agenzia di regolazione alza il livello di qualità richiesto al servizio idrico. Particolare sensibilità ed attenzione sono state poste a quei progetti che intercettano la qualità tecnica definita da ARERA che mette al centro la riduzione delle perdite di rete negli acquedotti, la qualità delle acque depurate, la riduzione degli sversamenti e allagamenti di acque dal sistema fognario, la migliore gestione dei fanghi di depurazione. Oltre a tutto questo si devono segnalare gli interventi più innovativi finanziati dal PNRR, e gli ulteriori interventi volti a migliorare la resilienza del sistema di approvvigionamento dell’acqua rispetto alle forti pressioni del cambiamento climatico.”

La Regione finanzia il restauro di tre organi antichi tuttora in uso in Emilia-Romagna

La Regione finanzia il restauro di tre organi antichi tuttora in uso in Emilia-RomagnaIl patrimonio di organi antichi tuttora in uso in Emilia-Romagna si arricchisce ulteriormente, grazie al restauro di tre preziosi strumenti finanziato dalla Regione con uno stanziamento complessivo di oltre 145 mila euro a parziale copertura delle spese.
Si tratta dell’organo a tre tastiere della Cattedrale di San Giorgio Martire di Ferrara, dell’organo a mantice della Chiesa di Santa Chiara a Pieve di Cento (Bo) e dell’organo a canne della Pieve di San Pietro di Roffeno di Vergato, sempre nel bolognese.

“Si tratta di un intervento molto importante al di là del valore economico, perché ci permette di salvaguardare strumenti che rappresentano esempi straordinari di arte e manifattura. Questi organi oggetto del restauro si trovano in importanti luoghi di culto del nostro territorio e fanno parte del patrimonio culturale delle rispettive comunità- spiega l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori-. Per questo abbiamo ritenuto doveroso contribuire al loro mantenimento, perché tornino al loro splendore originario. Gli organi antichi sono diffusi nel territorio, anche in piccoli centri privi o carenti di vita culturale, e quindi offrono la possibilità di una politica culturale decentrata e democratica. Inoltre, il loro uso può qualificare le cerimonie religiose, dai battesimi ai funerali”.

Le tre convenzioni, in corso di stipula, prevedono che i lavori di restauro degli organi dovranno essere terminati, salvo proroghe motivate, entro il 31 dicembre 2024. Nel 2025 è prevista la loro restituzione alla comunità con eventi e rassegne.

L’organo a tre tastiere della Cattedrale di San Giorgio Martire di Ferrara
All’interno della Cattedrale di San Giorgio Martire a Ferrara, recentemente riaperta al culto dopo i lavori post-sisma, è custodito un grande organo a tre tastiere, costruito nel 1967 dalla ditta organaria padovana Fratelli Ruffatti. Realizzato per l’accompagnamento del canto liturgico, l’organo necessita di un importante intervento di restauro necessario per il ripristino del suo funzionamento, stimato in oltre 124mila euro.  Per questo la Regione ha deciso di assegnare al “Capitolo della Cattedrale di Ferrara”, ente deputato alla conservazione dei beni costuditi al suo interno, la somma di 70mila euro, a parziale copertura delle spese.

L’organo a mantice della Chiesa di Santa Chiara a Pieve di Cento (BO)
Nella Chiesa di Santa Chiara a Pieve di Cento (BO), di proprietà dell’Azienda USL di Bologna, è custodito un organo a mantice, costruito da un organaro di scuola Traeri o dai Traeri stessi nel 1687. Collocato sopra la porta maggiore d’ingresso, è di notevole interesse storico e musicale in quanto integro nelle sue parti foniche e con altri importanti elementi originali, ma attualmente non funzionante. L’intervento di ripristino, stimato in 65.714 euro, sarà interamente finanziato dalle Regione Emilia-Romagna tramite una convenzione con il Comune di Pieve di Cento, che detiene la Chiesa in comodato.

L’organo a canne della Pieve romanica di San Pietro di Roffeno
La Pieve romanica di San Pietro di Roffeno, risalente al 1155, è situata nel Comune di Vergato (BO) e di proprietà della Parrocchia di San Pietro di Pieve di Roffeno, nella Diocesi di Bologna. Riconosciuta bene di straordinario valore storico, artistico, religioso e culturale, tra i più antichi e rilevanti del territorio della diocesi, al suo interno custodisce un organo a canne del Verati del 1850, di grande valore sia storico che artistico, costruito secondo lo stile classico dell’organaria emiliana. Gravemente danneggiato nel corso dell’occupazione nazista del 1944, l’organo necessita di un importante intervento di conservazione e restauro, finanziato dalla CEI e dalla Parrocchia di San Pietro della Pieve di Roffeno, a cui si aggiunge il contributo di 10mila euro della Regione Emilia-Romagna e di alcuni soggetti – Fondazione del Monte, Fondazione Carisbo, Illumia – finalizzato in particolare al ripristino delle canne dell’organo.

Regione, la presidente facente funzioni Irene Priolo indica le priorità da oggi a fine mandato

Regione, la presidente facente funzioni Irene Priolo indica le priorità da oggi a fine mandatoLa messa a bando di tutti i fondi FSC (Fondo per lo Sviluppo e Coesione), pari a quasi 500 milioni di euro; portare avanti la riforma dell’emergenza e urgenza con l’apertura di nuovi CAU e l’attivazione del numero unico per le prese in carico di urgenze a bassa complessità; il perfezionamento del rinnovato sistema di accreditamento delle strutture sociosanitarie e del nuovo meccanismo che fissa tariffe e costi. E il capitolo post alluvione, con, da un lato il confronto col Governo per ottenere i rimborsi al 100% per famiglie e imprese e, dall’altro, l’attività quotidiana con la Struttura commissariale per la messa a terra dei Piani speciali per la ricostruzione.

Sono le priorità da qui a fine mandato, messe in fila da presidente facente funzioni della Regione, Irene Priolo, dopo le dimissioni di Stefano Bonaccini in seguito all’elezione al Parlamento Europeo. “Il lavoro della giunta e delle strutture regionali non si ferma, tutt’altro- assicura la presidente-. E’ stato lo stesso Bonaccini a chiederci di proseguire con quanto impostato in questi quattro anni e mezzo ed è un impegno che intendiamo onorare fino all’ultimo giorno, garantendo continuità a beneficio di cittadini, imprese, comunità. Ci sono riforme importantissime, come quella sull’emergenza urgenza, che stanno dando ottimi risultati e vanno accompagnate al loro completamento, confermando la caratteristica di una regione all’avanguardia in Italia, come dimostra l’apprezzamento verso i Cau espresso dalla stessa Agenas, l’Agenza governativa per i servizi sanitari regionali”.

Priolo ribadisce anche che non ci saranno rallentamenti nei bandi per i fondi europei: “Ne sono già previsti per quasi 500 milioni di euro, fondi a disposizione dei Comuni e degli enti locali, un’importante iniezione di investimenti per l’intero sistema regionale, per una crescita sostenibile e buona occupazione. Così come prosegue la procedura di accreditamento per le strutture sociosanitarie che prevede modifiche strutturali condivise con le realtà del settore e i sindacati: parliamo della cura e dell’assistenza delle persone più fragili e degli anziani, e quindi di attività fondamentali”. Infine, l’alluvione: “Il nostro impegno per ottenere rimborsi al 100% per imprese e famiglie non calerà di un millimetro, torneremo a far sentire la nostra voce col Governo affinché quella promessa venga onorata. Così come, in stretta collaborazione con il Commissario Figliuolo stiamo lavorando per mettere a terra i piani speciali della ricostruzione, decisivi per la messa in sicurezza del territorio, d’accordo con i comuni e le realtà istituzionali locali”. Nelle prossime settimane è previsto un incontro proprio con il commissario alla ricostruzione per fare il punto sulla situazione.

Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027
La dotazione assegnata all’Emilia-Romagna ammonta a 588 milioni di euro. L’Accordo per la coesione che ne dettaglia e pianifica l’utilizzo è stato sottoscritto con la Presidenza del Consiglio dei ministri il 17 gennaio 2024 alla presenza della premier Meloni. Di questi, 107,7 sono già stati assegnati a titolo di anticipazione a fine 2021 e destinati al finanziamento di interventi per l’ammodernamento della rete ferroviaria regionale, la manutenzione della rete stradale provinciale e il contrasto al dissesto idrogeologico. Queste risorse, attraverso il meccanismo del cofinanziamento, hanno già attivato investimenti complessivi pari a oltre 195 milioni

I restanti 480,6 milioni di euro sono destinati a interventi sul fronte del contrasto e della prevenzione del dissesto idrogeologico, per il potenziamento delle infrastrutture viarie, il rafforzamento dell’edilizia universitaria, la realizzazione di spazi per la formazione terziaria, la qualificazione degli impianti sportivi, la rigenerazione urbana, lo sviluppo sostenibile delle città e delle aree montane e interne.

Sanità: Cau e riforma emergenza urgenza
Altro tema prioritario del lavoro della Giunta dei prossimi mesi sarà quello della riorganizzazione dell’emergenza urgenza: la riforma, che ha già portato importanti risultati, prosegue da un lato con il rafforzamento capillare dei Centri di assistenza urgenza sul territorio (oggi sono già 42 i Cau e saliranno a 50 entro il 2024), dall’altro con l’attivazione da fine anno del 116117, il numero unico europeo che prenderà in carico il cittadino con urgenze a bassa complessità per indirizzarlo direttamente ai Cau.

Da gennaio a maggio 2024, secondo i dati elaborati dalla Regione per valutare l’andamento dell’attività dei Cau, i 42 Centri di assistenza urgenza attivi hanno ridotto la pressione degli accessi in Pronto soccorso del 15,5% per i codici bianchi e del 9% per i codici verdi. Per il 2024 si prevedono 400mila accessi ai Cau, su un totale di 1,8/2 milioni al Pronto soccorso + Cau.

Positiva la valutazione che fino ad ora hanno dato i cittadini sui Cau: per l’83% l’esperienza è positiva o molto positiva, sia in termini di accoglienza, sia di cura. I dati emergono dal  questionario che la Regione ha proposto in collaborazione con le Aziende sanitarie a partire dal 29 gennaio, già 4.400 i questionari compilati su base volontaria e anonima. L’83,5% ritiene che il tempo di attesa, che sono mediamente pari a 45 minuti, sia stato “adeguato” o “ottimale”.

Accreditamento welfare
Entro il 31 dicembre si concluderà la procedura degli accrediti delle strutture sociosanitarie della Regione.
L’obiettivo è aggiornare la risposta ai nuovi bisogni di sostegno, cura e assistenza delle persone, a fronte dei cambiamenti della struttura sociale, in particolare legati all’invecchiamento e alla composizione dei nuclei famigliari. Un maggiore sostegno di politiche per la prossimità e alla domiciliarità, qualificando il lavoro degli operatori e rafforzando i rapporti numerici tra operatori e assistiti.
Il nuovo sistema tiene conto dei costi aggiuntivi cui sono soggetti i gestori. Per venire incontro agli aumenti delle rette, la Regione, d’accordo con i sindacati, ha stanziato 10 milioni di euro aggiuntivi sul Fondo sociale regionale che saranno trasferiti ai comuni per sostenere le famiglie con redditi bassi e medio bassi nel pagamento delle rette. Inoltre, da gennaio, verrà introdotto l’Isee nel calcolo delle rette a carico degli utenti.

Macchine per ceramica, il settore tiene: 2,37 miliardi di fatturato nel 2023

Macchine per ceramica, il settore tiene: 2,37 miliardi di fatturato nel 2023Il settore dei costruttori di macchine e attrezzature per ceramica chiude il 2023 ritoccando al rialzo il fatturato del 2022, di fatto segnando un nuovo record all time. Il comparto ha infatti consolidato la sua posizione a quota 2 miliardi, attestandosi a 2 miliardi e 373 milioni di euro. Il rialzo è stato solo di un punto percentuale (+0,9%), segnando un marcato peggioramento del ritmo di crescita (nel 2021 era stato del +39%, nel 2022 del +14%). Il giro d’affari complessivo è in realtà il combinato disposto di una maggiore crescita (+1,8%) delle vendite all’estero e di una lieve flessione del fatturato nazionale (-1,2%). Il risultato è andato oltre le aspettative, infrangendo anche la stima dei preconsuntivi di 2,31 miliardi.

Il 2023 ha visto 138 imprese attive (una in più rispetto al 2022), a fronte di 7281 addetti, in leggero calo rispetto al 2022 (-0,6%).

I dati sono stati resi noti dal Centro Studi Mecs – Acimac nella 32^ Indagine Statistica Nazionale, che ogni anno fotografa l’andamento del comparto.

I mercati internazionali

L’export delle imprese italiane ha generato un fatturato pari a 1,72 miliardi di euro, il più alto di sempre da quando vengono effettuate le rilevazioni statistiche. La percentuale sull’intero giro d’affari è pari al 72,7%, con una variazione positiva del +1,8%. L’Unione Europea resta in testa come bacino di riferimento per il Made in Italy, nonostante la brusca frenata che si è registrata: 387 i milioni fatturati, con un calo pari al -27%. Il Sud America balza al secondo posto con 302 milioni e un balzo del +38%. Sul terzo gradino del podio l’area asiatica (India, Indonesia, Vietnam, Thailandia, Bangladesh ecc. Cina esclusa), con 296 milioni (+14% sul 2022). Seguono Medio Oriente, Nord America, Est Europa, Africa, Est Asia (Cina e Taiwan) e Oceania.

Il mercato interno

Le vendite sul mercato italiano sono rimaste sostanzialmente stabili, cedendo solo il -1,2% e una chiusura d’anno a 648 milioni (nel 2022 la corsa si era fermata a 657 milioni di euro).

I settori clienti

È la suddivisione del fatturato tra i settori clienti il dato più significativo dell’indagine 2023, dato che se da un lato ha visto il calo dell’industria delle piastrelle (-1,3% con fatturato sceso appena sotto quota 2 miliardi, con 1,99), dall’altro ha visto la crescita dei laterizi (valore cresciuto del +24%, pari a 134,6 milioni) e dei sanitari (118 milioni, +8% sul precedente anno).

Fatturato per tipologia produttiva

I cambiamenti nelle quote di fatturato realizzato dalle varie tipologie di macchine vedono faticare le macchine per la formatura (407 milioni, -14% sul 2022), degli stampi (-4%), della cottura (-14%) e della finitura (-5%). Sono altresì cresciute le macchine preparazione terre (418 milioni, +15%), le macchine per l’essiccazione (+13%) e le macchine per stoccaggio e movimentazione (+26%).

Struttura occupazionale

Nel 2023 il numero degli occupati del settore è diminuito dai 7325 del 2022 a 7281 (-0,6%).

Le aspettative per il 2024

Stando sempre all’Indagine Statistica redatta dal Centro Studi Mecs, solo il 28,3% degli operatori italiani stima una crescita del business, contro un 31% di previsioni stabili ed un 40% di imprenditori pessimisti.

Tuttavia, pur nella generale incertezza che riduce l’ottimismo sugli scenari futuri, possiamo tentare di fare previsioni basandoci sull’andamento previsto del principale settore trainante delle macchine Acimac: il settore delle piastrelle ceramiche. A questo riguardo, il Centro Studi Mecs prevede che, nonostante l’ulteriore calo atteso nel 2024, la crescita complessiva del comparto del prodotto finito dal 2024 al 2027 sarà di oltre mezzo punto percentuale in termini reali (+0,6%). Tale espansione sarà più marcata in Africa- Oceania e, seppure in minor misura, in Medio Oriente ed Europa extra-UE.

“Un rallentamento, ma senza cedere”

“Sostanzialmente i dati consolidati hanno confermato l’idea dei preconsuntivi: siamo sì di fronte a un altro record all time, ma non possiamo brindare vista la brusca frenata della curva della crescita del settore – dichiara il Presidente di Acimac Paolo Lamberti (foto)-. La fotografia del 2023 sembra quella dell’anticamera di una riduzione del giro d’affari, che stiamo verificando in questo 2024. Tuttavia, va anche segnalata la grande flessibilità del nostro settore, vista la compensazione arrivata nel 2023 sia sul fronte dell’export, con alcune aree che hanno compensato altre andate male, sia sul fronte dei settori clienti, con crescite interessanti venute da laterizi e sanitari, che hanno di fatto compensato in pieno la frenata del tile. Il perdurare del conflitto alle porte dell’Europa aumenta le incertezze geopolitiche ed il fardello dei tassi dell’interesse è ancora gravoso, non solo per le imprese Acimac, ma anche per i loro clienti. Il 2024 sarà duro, ma non arretriamo, confidando sempre nel ruolo di leadership tecnologica che continuano a riconoscerci tutti e a tecnologie sempre più avanzate al servizio dell’intera industria mondiale della ceramica”.

 

Filt, Fit, Uiltrasporti, Faisa e Ugl Autoferro Modena: sciopero Tpl giovedì 18 luglio per il rinnovo del contratto

Filt, Fit, Uiltrasporti, Faisa e Ugl Autoferro Modena: sciopero Tpl giovedì 18 luglio per il rinnovo del contrattoParte giovedì 18 luglio la prima azione di sciopero dei lavoratori delle imprese che applicano il Contratto Nazionale degli Autoferrotranvieri. Lo sciopero nazionale, proclamato dalle Organizzazioni Sindacali di settore, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Uil, Faisa Cisal e Ugl Fna, riguarderà nella provincia di Modena il personale di Seta, delle società private che operano in sub-concessione a Seta e delle altre società che applicano il Contratto Nazionale degli Autoferrotranvieri.

Lo sciopero verrà svolto con l’astensione dal lavoro degli autisti dalle ore 12.29 alle 16.29 di giovedì 18 luglio prossimo (ai fini del rispetto delle fasce di garanzia previste dalle legge 146) e per il resto del personale nelle ultime 4 ore del turno.

Nonostante tutti i tentativi delle Organizzazioni Sindacali per ricercare un accordo, si è dovuto prendere atto delle indisponibilità delle Organizzazioni Datoriali a rinnovare un contratto nazionale, ormai scaduto lo scorso 31 dicembre 2023, con un incremento economico in linea con l’aumento del costo della vita, teso a rimodulare la parte normativa per consentire una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, nonché ad individuare soluzione atte a contrastare il fenomeno delle aggressioni.

Gli atteggiamenti attendisti e dilatori portati avanti dalle Organizzazioni Datoriali (Asstra, Agens e Anav) durante le trattative degli ultimi mesi sono state giudicate inaccettabili. Di fatto i lavoratori del settore stanno assistendo a un costante peggioramento delle condizioni lavorative e retributive. Inoltre si registra una strutturale carenza degli organici aziendali, un aumento degli episodi di aggressioni fisiche e verbali ai danni degli operatori a contatto con il pubblico e una cronica difficoltà a reperire nuovi conducenti e altre figure specializzate.

Il trasporto pubblico locale, che dovrebbe essere un settore strategico per il Paese, vive uno dei suoi peggiori momenti sia per il sottofinanziamento del Fondo Nazionale per il Trasporto Pubblico Locale (al quale mancano circa 900 milioni di euro) sia contestualmente per la mancanza di politiche locali di rilancio del settore.

 

Tecnopolo Bologna: siglato un nuovo accordo di programma tra la Regione e il Comune

Tecnopolo Bologna: siglato un nuovo accordo di programma tra la Regione e il ComuneIl Comune di Bologna e la Regione Emilia-Romagna hanno sottoscritto un accordo di programma funzionale alla realizzazione di nuovi spazi ed interventi presso il Tecnopolo Manifattura di Bologna. Un passaggio che rafforza il ruolo nazionale di Bologna e dell’Emilia-Romagna, quale piattaforma digitale del Paese e vera e propria data valley europea.
A firmarlo questa mattina l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e l’assessore all’Innovazione digitale del Comune di Bologna, Massimo Bugani.

Il documento integra e aggiorna il precedente accordo di programma avviato nel 2020, alla luce del nuovo strumento urbanistico generale (Pug) approvato dal Comune di Bologna a settembre 2021, nel quale si conferma la rilevanza strategica del Tecnopolo per lo sviluppo del distretto TEK del Comune stesso.

L’intesa, inoltre, tiene in considerazione l’avanzamento della realizzazione dei diversi lotti, che vede tra l’altro il Data Centre del Centro Meteo Europeo (Ecmwf) e la struttura che ospita il supercomputer Leonardo di Cineca e il data center INFN già operativi, mentre sono in corso di costruzione le prossime sedi di attività di ricerca di rilevanza internazionale e nazionale (edifici F1 ed F2).

In partenza nei prossimi mesi anche i lavori per la realizzazione della centrale tecnologica per il raffrescamento e riscaldamento di alcuni edifici del comparto. L’accordo si occupa inoltre del Progetto denominato “Via della conoscenza”, che il Comune di Bologna sta sviluppando nell’ambito del Pnrr, in stretta connessione con il Tecnopolo Manifattura.

“L’avanzamento dei lavori ha reso necessaria e opportuna una ridefinizione degli impegni per rendere coerenti e sinergici gli interventi nell’area del Tecnopolo e in tutto il quadrante lungo via Stalingrado- spiega l’assessore Colla -, anche perché è emerso un maggiore fabbisogno di infrastrutture tecnologiche di servizio per garantire il fabbisogno energetico dell’intero comparto. Inoltre- prosegue Colla -, il Comune di Bologna ha avviato una revisione complessiva del ‘comparto Nord’ della città dove si trova il Tecnopolo, in raccordo con la Regione e con la Fiera di Bologna, cogliendo le opportunità emergenti in relazione ai nuovi centri di interesse scientifico e al relativo indotto economico”.

“Siamo molto soddisfatti- sottolinea l’assessore Bugani- perché questo accordo consente al Comune di avere in dotazione spazi al piano terra che sono più adatti alla realizzazione di un centro di Citizen Science connesso alla Via della Conoscenza, finalizzato alla divulgazione scientifica dei contenuti delle iniziative che si realizzano nel tecnopolo. Con questo passaggio Bologna rafforza il suo ruolo nazionale di piattaforma digitale del Paese”.

La Regione Emilia-Romagna realizzerà e cederà al Comune di Bologna un nuovo edificio all’incrocio tra le vie Ferrarese e della Manifattura, con spazi al piano terra che ospiteranno un centro di divulgazione scientifica per i cittadini.

In cambio, il Comune di Bologna conferma la cessione alla Regione Emilia-Romagna delle aree già previste nell’accordo del 2020, compreso il parcheggio di via Manifattura. Inoltre, viene individuata la collocazione delle infrastrutture di servizio al fine di evitare interferenze con il percorso pubblico della ‘Via della conoscenza’ e consentirne quindi una migliore funzionalità.

Tennis, Federico Bondioli conquista il primo titolo ATP

Tennis, Federico Bondioli conquista il primo titolo ATPL’atleta dello Sporting Club Sassuolo sale sul podio e trionfa al 15.000$ in Serbia: è il primo successo tra i professionisti del tennis per Federico Bondioli e al circolo sono tutti molto orgogliosi della sua crescita. A soli 18 anni, il giocatore ravennate aveva già vinto altrettanti due titoli in doppio, ma in singolo al massimo era giunto in semifinale all’ITF 25.000$ di Santa Margherita di Pula a settembre 2023.

Un bel traguardo per lui che ha esordito nel circuito professionistico a 17 anni e fino a dicembre scorso si era dedicato maggiormente all’attività ITF Junior partecipando a tutti i Grand Slam (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open). Sotto l’attenta supervisione dei coach dello Sporting Club Sassuolo, Federico Buffagni e Francesco De Laurentiis, Federico, dopo la preparazione invernale, ha partecipato ai tornei ITF M15 a Sharm El-Sheik (Egitto) e Monastir (Tunisia) per proseguire in Italia nel circuito Challenger e trasferirsi in Serbia presso Kursumlijska Banja in un poker di 15.000$ accompagnato dal preparatore atletico Stefano Ramponi. All’esordio nel main draw conquista il suo primo titolo battendo in finale lo svizzero Carl Emil Overbeck, numero 1591 del ranking mondiale, al terzo set per 6/3 5/7 7/6 e con questa vittoria dalla prossima settimana Federico scalerà molte posizioni della classifica ITF fino ad entrare nei primi 700.

Tutto lo staff dello Sporting Club Sassuolo e la dirigenza del circolo si complimentano per l’ottima prestazione e sono orgogliosi della loro giovane promessa, sperando che possa “bissare” al prossimo torneo.

Incanti di stelle: spettacolo per famiglie mercoledì a Fiorano Modenese

Incanti di stelle: spettacolo per famiglie mercoledì a Fiorano ModeneseMercoledì 17 luglio ultimo appuntamento della rassegna di teatro per famiglie “Incanti di stelle”, a cura dell’associazione Quelli del 29, in collaborazione con il Comune di Fiorano Modenese. Dalle ore 21.00 al parco di Villa Pace sarà in scena lo spettacolo “Storie appese a un filo”, teatro di marionette a filo, della Compagnia Allincirco.

La narrazione condurrà il pubblico in un mondo in miniatura abitato da piccoli personaggi di legno, dove le proporzioni si stravolgono e anche l’adulto torna bambino. L’ingresso è libero e gratuito, occorre però portare un telo o plaid per sedersi.

A Sassuolo i carabinieri sventano un furto di carburante in danno di due autoarticolati

A Sassuolo i carabinieri sventano un furto di carburante in danno di due autoarticolatiLa scorsa notte, una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sassuolo, su segnalazione pervenuta sull’utenza “112”, è tempestivamente intervenuta presso la sede una ditta di autotrasporti ubicata in zona artigianale, dove era stato segnalato un furto in atto. All’arrivo dei militari, una persona si è allontanata di corsa nelle campagne circostanti, facendo perdere le proprie tracce.

Nel corso del sopralluogo è stato accertato che lo sconosciuto stava rubando del gasolio dai serbatoi di due autoarticolati, nei pressi dei quali sono state trovate 4 taniche, di cui una già riempita del carburante in argomento. Sul posto è stato rinvenuto un furgone risultato oggetto di furto avvenuto a San Martino in Rio nell’aprile scorso. Il veicolo, così come il gasolio, sono stati restituiti ai legittimi proprietari, mentre le taniche sono state poste in sequestro per i successivi accertamenti.

Primi incontri a Sassuolo per le Consulte Giovani, Cultura e Sport

Primi incontri a Sassuolo per le Consulte Giovani, Cultura e SportPrimo incontro delle Consulte, ieri pomeriggio al parco Ducale, con il Vicesindaco Serena Lenzotti, che detiene le deleghe allo Sport ed alle Politiche Giovanili, e l’Assessore Federico Ferrari che, oltre alla Cultura, detiene anche le deleghe alla Comunicazione e Legalità.

Prima le Consulte della Cultura e dei Giovani, poi la Consulta dello Sport, sono state protagoniste di altrettanti incontri conoscitivi in cui gli Assessori hanno illustrato le intenzioni di un’Amministrazione che punta sempre più ad un dialogo e ad una collaborazione con le Associazioni che rappresentano il volano principale dello sviluppo della comunità e della società sassolese.

Allo stesso modo, le singole associazioni hanno avuto l’opportunità di presentarsi intavolando già proposte ed idee da sviluppare in collaborazione tra loro e con la stessa Amministrazione comunale.

 

 

Gli addetti nelle localizzazioni di impresa in Emilia-Romagna

Gli addetti nelle localizzazioni di impresa in Emilia-RomagnaSono saliti a 1.747.865 con un aumento di 24.725 unità gli addetti delle unità locali di imprese attive in Emilia-Romagna. La tendenza positiva è stata trainata dal settore dei servizi, dove sono aumentati di 20 mila unità (+2%). Sostanzialmente invariata l’occupazione nel commercio, mentre nelle costruzioni è aumentata del +1,5%, a fronte del +5,4% segnato nel 2022. L’industria è cresciuta di 9.579 addetti, +2%. Lieve flessione, -0,6%, in agricoltura.

I lavoratori dipendenti sono saliti a quota 1.446.471 unità, con una crescita del +2,6%, che ha compensato l’ampia diminuzione -3,7% degli indipendenti. L’occupazione in regione è concentrata prevalentemente, 43%, nei servizi che non sono commercio. Nell’industria assorbe più del 28% dei lavoratori, il commercio il 16%, le costruzioni l’8%, l’agricoltura il 4,6%.

È quanto emerge dalle elaborazioni dell’Area Studi di Unioncamere Emilia-Romagna sui dati relativi all’anno 2023 degli addetti di tutte le localizzazioni di impresa operanti in Emilia-Romagna, con sede legale in regione o altrove, tratti dal Registro imprese delle Camere di commercio.

 

L’andamento complessivo

Al termine del 2023 gli addetti delle unità locali di imprese attive in Emilia-Romagna sono saliti a 1.747.865 con un aumento di 24.725 unità, più contenuto (+1,4%) rispetto alle 73.010 unità del 2022.

Tra le maggiori regioni del Nord Italia è cresciuta di più dell’Emilia-Romagna solo la Lombardia, +1,7%, sullo stesso livello il Veneto, +1,4%, leggermente inferiore il Piemonte, +1%.

 

Dipendenti e indipendenti

I lavoratori dipendenti sono saliti a 1.446.471 unità, con una crescita di 36.378 addetti (+2,6%), che ha compensato l’ampia diminuzione di 11.653 unità degli indipendenti (-3,7%) scesi a quota 301.395 con la flessione più consistente e rapida da quando sono disponibili i dati Inps attraverso il Registro delle imprese.

I dipendenti sono l’82,8% del totale degli addetti, con un incremento di 2,9 punti percentuali in 5 anni.

 

Macrosettori, divisioni e sezioni di attività economica

La tendenza positiva è stata trainata dal settore dei servizi, dove sono aumentati di 20 mila unità (+2%) arrivando a 1.046.480, anche se nel 2022 l’aumento era stato del +5,4%.

Nel commercio, settore messo a dura prova dalle restrizioni della pandemia e dai mutamenti di comportamento dei consumatori, gli addetti sono rimasti sostanzialmente invariati (+122 addetti), e l’occupazione media del settore nell’anno è stata stabile a quota 279.858, ben al disotto del livello precedente la pandemia. A fronte dell’aumento dei dipendenti di +3.800 unità, (+1,9%), gli indipendenti sono diminuiti del -4,4%, -3.678 unità. Un contributo positivo all’andamento dell’occupazione nel commercio è venuto solo dal commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motoveicoli (+354 addetti, +1%), mentre sono leggermente diminuiti gli addetti del commercio al dettaglio (-166 addetti) e di quello all’ingrosso (-66 addetti).

Gli addetti dei servizi diversi dal commercio sono saliti quasi a quota 750 mila con un aumento di 13.511 unità (+1,8%). Anche in quest’ambito sono aumentati i dipendenti (+2,7%, +16.785 unità), la diminuzione degli addetti indipendenti è stata più rapida (-3%), ma ha avuto valori assoluti più contenuti (-3.274 unità).

La crescita degli addetti più consistente si è avuta nei servizi di alloggio e ristorazione con un incremento di 4.336 unità (+2,7%), che ha portato l’occupazione a oltre 166 mila unità. Risultato di un aumento di 6.254 dipendenti (+4,9%) a fronte di una riduzione complessiva di 1.917 indipendenti (-3,1%).

Il secondo contributo più rilevante alla crescita degli addetti è arrivato dalle attività finanziarie e assicurative nelle quali l’occupazione in media lo scorso anno è stata di oltre 53.800 unità, con un rapido incremento (+3.256 unità, +6,4%), dovuto esclusivamente all’aumento dei dipendenti.

L’occupazione nell’ampio aggregato del noleggio, delle agenzie di viaggio e dei servizi di supporto alle imprese è giunta quasi a quota 154 mila, con un aumento di 3.081 addetti (+2%).

In crescita (+1.624 unità, +2,6%) la sanità e assistenza sociale nel quale sono state occupate 64.700 persone.

Anche la crescita degli occupati nei servizi di informazione e comunicazione è risultata consistente (+1.475 addetti, +3,1%), che così sono risultati quasi 48.500, merito soprattutto del forte aumento degli occupati nelle attività di produzione di software, consulenza informatica e attività connesse (+1.322 addetti, +5%).

Gli occupati nel complesso delle attività professionali, scientifiche e tecniche hanno continuato ancora a crescere (+996 addetti, +1,9%) andando oltre quota 52.500. L’aumento è stato abbastanza sostenuto in tutti i sottosettori, in particolare nella ricerca scientifica e sviluppo (+325 unità, +7%).

Aumentati anche gli addetti delle altre attività dei servizi (+968 unità, +2,3%) che sono stati più di 42.400 nell’anno grazie alla crescita dei dipendenti delle altre attività dei servizi alla persona (+1.355 unità, +6,6%).

Forte la diminuzione dell’occupazione nelle attività immobiliari (-2.645 unità, -10,5%), che ha invertito decisamente la tendenza positiva dell’anno precedente (+14,8%) e si è assestata a quota 22.508 persone.

In discesa anche l’occupazione per le attività di trasporto e magazzinaggio (-1.085 unità, -1%), ora a poco più di 102.200 persone.

È proseguito anche nel 2023 l’incremento dell’occupazione nel settore delle costruzioni (+2.023 unità, +1,5%), che ha portato gli addetti del settore a quota 139.469, anche se con un ritmo decisamente inferiore a quello dell’anno precedente quando aveva raggiunto +5,4%. La crescita è frutto esclusivo dell’incremento dell’occupazione dipendente salita di ben 4.674 unità (+5,8%), a fronte di una quasi altrettanto rapida flessione degli indipendenti (-3.678 unità, -4,4%).

Anche l’occupazione nell’industria ha continuato a crescere con decisione nel 2023, con un aumento di 9.579 addetti (+2%) portandosi in media a 497.411 unità. La crescita degli addetti totali dell’industria è derivata totalmente da quella dei dipendenti (+11.272 unità, +2,5%), a fronte di una ben più rapida riduzione degli indipendenti (-4,8%, -1.693 unità).

Gli occupati delle attività di fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento sono aumentati rapidamente (+601 addetti, +4%) giungendo a quota 15.760, grazie all’aumento di 1.079 unità (+11,8%) degli addetti delle attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, recupero dei materiali, ma l’occupazione è aumentata ancora più rapidamente nelle attività di fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (+325 unità, +6,1%), salendo a 5.648 unità.

Nelle sole attività manifatturiere l’occupazione è aumentata (+1,9%, +8.663 addetti) ed è arrivata a quota 474.850.

L’incremento dell’occupazione più rilevante lo si è avuto nel più grande settore della meccanica regionale, quello della fabbricazione di macchinari e apparecchiature (+2.915 addetti, +2,9%) giunto a impiegare poco meno di 105 mila persone. Il secondo contributo alla crescita dell’occupazione manifatturiera è venuto dall’aumento degli addetti nelle industrie alimentari (+1.952 unità, +3,3%), che ha avuto un ritmo più sostenuto rispetto all’anno precedente e ha portato le posizioni a sfiorare quota 62 mila.

Sono aumentati gli addetti nella fabbricazione di prodotti in metallo (+1.151 unità, +1,4%) e l’occupazione del settore è a oltre quota 82 mila. Si tratta del settore della subfornitura meccanica regionale, che è caratterizzato da una forte presenza di piccole e medie imprese, da forti oscillazioni dell’occupazione strettamente connesse all’andamento della congiuntura. Le attività di riparazione, manutenzione ed installazione di macchine e apparecchiature che hanno occupato 19.252 persone, con un ulteriore sostenuto aumento (+1.026 unità, +5,6%), ma più contenuto di quello ottenuto nel 2022.

Dopo un incremento degli addetti del 17,9% nel 2022, l’occupazione nella fabbricazione di atri mezzi di trasporto è salita di nuovo in doppia cifra (+659 addetti, +11,1%) fino a 6.579 unità. Prosegue il successo della recente e piccola industria del tabacco regionale che lo scorso anno ha aggiunto 350 addetti (+19,8%) facendo arrivare gli occupati nel settore a 2.115 unità.

Diminuita l’occupazione nelle attive nella fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso domestico non elettriche (-460 unità, -2,6%), scesa a 17.260 persone, nella stampa e riproduzione di supporti registrati (-288 unità, -4,3%), che si è ridotta a 6.414 persone, e nella fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici (-210 unità, -4,5%), dove l’occupazione è risultata pari a 4.442 persone, un dato da considerare nell’ottica di una normalizzazione post pandemia.

Al di là delle forti oscillazioni stagionali, nella media del 2023 gli addetti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca sono risultati 81.253, in lieve flessione (-0,6%, -510 unità). In questo settore i dipendenti sono diminuiti di -154 unità, gli indipendenti di -356 unità.

 

Struttura occupazionale per macrosettori

Lavorano nei servizi che non sono commercio quasi il 43% del totale degli addetti. Nell’industria più del 28%, nel commercio il 16%, nelle costruzioni l’8%, in agricoltura il 4,6%.

Lo studio completo e tutti gli approfondimenti su www.ucer.camcom.it

Formigine: Di mafia parliamo anche d’estate’, ospite della rassegna Enrico Fontana

Formigine: Di mafia parliamo anche d’estate’, ospite della rassegna Enrico FontanaA trent’anni dal primo Rapporto Ecomafia, l’11 luglio a Roma è stata presentata la versione aggiornata al 2024 del Report di Legambiente che racconta le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia. A pochissimi giorni di distanza, il 19 luglio alle ore 21, questo importante documento sarà illustrato presso il Loggiato del Castello da Enrico Fontana, responsabile dell’Osservatorio nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente.

Il volume presenta i dati raccolti dalle Forze dell’Ordine e dalle capitanerie di porto sugli ecoreati in Italia nell’ultimo anno. Dal ciclo illegale del cemento a quello dei rifiuti (quest’anno con un focus sugli e-waste, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) e dai crimini contro gli animali, come il traffico internazionale di specie protette, ai reati che danneggiano reperti archeologici, fino al commercio illegale di gas refrigeranti.

Continua così l’impegno del Comune di Formigine nell’organizzare iniziative di sensibilizzazione sui temi della legalità. L’evento si inserisce nella rassegna ideata e condotta dal giornalista Pierluigi Senatore nell’ambito del progetto distrettuale GAL – GenerAzione Legale, con il patrocinio di Avviso Pubblico e la collaborazione dell’Università Popolare di Formigine.

 

I tre pilastri del programma dei Giovani Confapi guidati dalla carpigiana Alice Vaccari

I tre pilastri del programma dei Giovani Confapi guidati dalla carpigiana Alice Vaccari
Stella Tagliazzucchi e Alice Vaccari

Un Gruppo Giovani Imprenditori a trazione femminile. Dopo la nomina a presidente di Alice Vaccari, arriva quella di Stella Tagliazucchi che avrà il ruolo di vice all’interno di Confapi Emilia. Pur operando in settori diversi, entrambe nelle loro imprese rappresentano la terza generazione e conoscono molto bene cosa significa passaggio generazionale, uno dei momenti più delicati, ma anche densi di opportunità, per gestire in modo ottimale l’evoluzione dell’organizzazione aziendale.

Alice è alla guida della Serigrafica Carpigiana, un gioiello al servizio di molte maison dell’alta moda in grado di offrire stampe uniche su capi di maglieria; Stella sta contribuendo all’ulteriore crescita de Il Giamberlano di Pavullo, rinomata pasticceria il cui panettone è considerato tra i migliori al mondo.

“In Confapi Emilia, grazie alla sensibilità di Alberto Meschieri, presidente dei senior, e al supporto dei funzionari dell’Associazione, a partire dalla direttrice Roberta Magnani, per noi giovani imprenditori si è creato un contesto particolarmente favorevole sia, per far sentire la nostra voce sia per offrire il nostro apporto di idee. Ci sono tutte le premesse per lavorare con efficacia avendo chiari gli obiettivi e le responsabilità che ci assumiamo quando operiamo all’interno di un’organizzazione di rappresentanza,” evidenzia Alice Vaccari.

Un Gruppo coeso, con voglia di fare, e un programma da realizzare che si focalizza su tre temi principali, oltre che sull’obiettivo di coinvolgere un numero sempre maggiore di giovani imprenditori. Centrale è il passaggio generazionale la cui corretta gestione resta un momento critico, in particolare nelle PMI italiane il cui successo spesso è legato alla storia di un nucleo familiare. Non meno importante è la capacità di comprendere prima, e governare poi, il mutamento profondo che investe il rapporto tra collaboratori e azienda.

“Servono forme di leadership nuove. Le persone rappresentano da sempre il nostro patrimonio più rilevante e dobbiamo avere la consapevolezza che oggi hanno aspettative diverse rispetto al passato. Il fattore economico è affiancato da richieste che interessano, in modo sempre più ampio, la qualità della vita e il welfare: orari che rendano possibile un maggiore equilibrio tra vita privata e lavorativa, formazione, coinvolgimento nelle scelte, sono solo alcuni esempi dei bisogni ai quali dobbiamo dare risposta. Inoltre, la difficoltà con cui si reperiscono i collaboratori e il tempo necessario per valorizzarne a pieno le qualità hanno reso ancora più strategica la possibilità di sentirsi parte integrante e attiva del progetto aziendale” prosegue Alice Vaccari.

Infine, è necessario lavorare senza soluzione di continuità per aumentare le competenze degli imprenditori perché la complessità del contesto in cui operano è notevolmente aumentata. Concetti legati alla finanza, all’organizzazione, alla valorizzazione del capitale umano, sono parte integrante dell’essere imprenditori senza tuttavia perdere il legame con le radici e le origini, come è emerso di recente durante il riuscito incontro dal titolo “Hackathon sul futuro imprenditoriale – Un tavolo di confronto tra i Giovani di Confapi Emilia” ospitato dalla storica Acetaia Giusti che ha potuto contare sul supporto dello Studio di Consulenza Savarin.

“Si è trattato di un’esperienza davvero molto interessante. Il contesto era ideale per favorire il dialogo e il confronto tra i colleghi presenti, alcuni di loro provenienti anche dall’Associazione nazionale e, soprattutto, abbiamo avuto la conferma di quanto sia importante incontrarci, parlare e condividere storie che hanno molti più punti in comune di quanto si potrebbe pensare” sintetizza la vicepresidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confapi Emilia, Stella Tagliazucchi de Il Giamberlano di Pavullo.

“Sono grato al Gruppo Giovani Imprenditori per il lavoro che stanno svolgendo: il loro punto di vista è centrale per l’Associazione perché hanno una visione naturalmente diversa da quella che ha chi da anni vive in azienda, una visione che meglio percepisce le esigenze e le aspettative di quelli che saranno nel prossimo futuro i clienti, fornitori e collaboratori delle nostre imprese” ha voluto sottolineare il presidente di Confapi Emilia, Alberto Meschieri.

E ora si guarda a settembre quando sarà presentato il nuovo programma di incontri promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori Confapi Emilia.

 

 

Come proteggere cani e gatti dal calore estivo: passeggiate nelle ore fresche e mai lasciarli in auto

Come proteggere cani e gatti dal calore estivo: passeggiate nelle ore fresche e mai lasciarli in autoL’estate è appena iniziata e con lei sono arrivate anche le alte temperature che possono essere potenzialmente pericolose per i nostri amici a quattro zampe, cani e gatti. Inoltre, sono molte le persone che portano in ferie i loro animali, esponendoli a spostamenti e cambi di città, che possono creare stress e influire sui loro comportamenti, per questo diventa ancora più importante seguire alcuni accorgimenti per permettere a cani e gatti di affrontare al meglio le prossime settimane.

Prima di tutto, è importante ricordare che sia i cani sia i gatti non sudano come l’uomo, le ghiandole sudoripare sono distribuite soltanto a livello dei cuscinetti plantari e la loro funzione termoregolatrice si basa sull’aumento della frequenza respiratoria, in modo da aumentare la dispersione del calore. Per questi motivi i nostri amici a quattro zampe risentono, molto più dell’uomo, dei rialzi termici.

Inoltre, mentre i gatti si muovono con una discreta autonomia, sia in casa che in giardino, riuscendo sempre a trovare un luogo più fresco e ventilato, i cani sono maggiormente predisposti ai colpi di calore che, se non riconosciuti in tempo, possono essere mortali.
È importante, quindi, mettere in atto comportamenti che aiutino i nostri amici a superare serenamente e in salute il periodo estivo.

Ecco alcuni consigli pratici forniti dai medici veterinari dell’Azienda USL di Modena per i proprietari di cani e gatti:

Mettere sempre a disposizione acqua fresca e abbondante, pulire più frequentemente le ciotole senza lasciare residui alimentari.

Mai lasciare i nostri amici a quattro zampe in auto, nemmeno con i finestrini abbassati, perché l’abitacolo può raggiungere temperature anche letali in pochi minuti.

Non lasciare gli animali in luoghi esposti alla luce solare diretta e mettere sempre a disposizione un riparo protetto dal sole e con una idonea ventilazione. È possibile anche utilizzare tappetini refrigeranti.

Si consiglia di effettuare le passeggiate nelle ore più fresche della giornata, la mattina presto e la sera, ed avere al seguito acqua fresca. Attenzione anche all’asfalto rovente, può ustionare i cuscinetti plantari degli animali.

Durante i viaggi evitare le ore più calde e avere dell’acqua a disposizione. Per i viaggi lunghi si raccomanda di prevedere soste utili allo sgambamento e al ristoro.

Si sconsiglia la tosatura dell’animale in quanto, oltre a sottoporlo a uno stress eccessivo, si espone la cute in maniera diretta ai raggi solari con rischio di scottature, tumori cutanei e predisposizione al colpo di calore.

Ai primi sintomi di sospetto colpo di calore (ansimazione prolungata, eccessiva salivazione, irrequietezza, mucose bluastre, debolezza, tremori, vomito, diarrea, convulsioni) è necessario consultare nel più breve tempo possibile il proprio medico veterinario, spostare l’animale in ambiente fresco e ventilato, e raffreddare l’animale bagnando collo, testa, dorso, zampe e regione inguinale.

Aggiornamenti circa le chiusure previste su A14, A1 e Tangenziale di Bologna

Aggiornamenti circa le chiusure previste su A14, A1 e Tangenziale di BolognaSulla A14 Bologna-Taranto, è stato aggiornato il programma delle chiusure del tratto compreso tra Forlì e Faenza, verso Bologna. Il suddetto tratto sarà chiuso, per consentire lavori di manutenzione cavalcavia, nelle due notti di mercoledì 17 e giovedì 18 luglio, con orario 22:00-6:00. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Forlì, percorrere la viabilità ordinaria: SS67, SS727, SS9 via Emilia, via Fratelli Rosselli, via Granarolo e rientrare in A14 alla stazione di Faenza.

Sempre sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di pavimentazione, nelle due notti di mercoledì 17 e giovedì 18 luglio, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Castel San Pietro e Imola, verso Ancona. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Castel San Pietro, percorrere la viabilità ordinaria: SP19, via San Carlo, via Cova, SS9 via Emilia, SP610, via Selice e rientrare in A14 alla stazione di Imola.

Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori connessi al potenziamento e ammodernamento delle barriere di sicurezza, nelle tre notti di martedì 16, mercoledì 17 e giovedì 18 luglio, con orario 22:00-6:00 sarà chiuso, per chi proviene da Padova, lo svincolo di immissione sulla A14 Bologna-Taranto, in direzione della A1 Milano-Napoli. In alternativa, si consigliano i seguenti itinerari: -per chi da Padova è diretto verso Firenze: uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, percorrere la Tangenziale di Bologna verso Casalecchio/A1 Milano-Napoli ed entrare alla stazione di Bologna Casalecchio sul Raccordo di Casalecchio; -per chi da Padova è diretto verso Milano: uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, percorrere la Tangenziale di Bologna in direzione Bologna Borgo Panigale/Milano fino all’uscita 3, immettersi sul Ramo Verde ed entrare alla stazione di Bologna Borgo Panigale sulla A14 Bologna-Taranto.

**

Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di mercoledì 17 alle 6:00 di giovedì 18 luglio, sarà chiuso il tratto compreso tra Reggio Emilia e Terre di Canossa Campegine, verso Milano. Sarà chiusa anche l’area di parcheggio Crostolo est, situata nel suddetto tratto, dalle 18:00 di mercoledì 17 alle 6:00 di giovedì 18 luglio. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Reggio Emilia, percorrere la viabilità ordinaria: viale dei Trattati di Roma, SS722 viale Martiri Piazza Tienanmen, SS9 via Emilia, via Bertona, SP111 e rientrare in A1 alla stazione di Terre di Canossa Campegine.

Nell’ambito delle attività connesse al prolungamento della Tangenziale di Modena che prevedono interventi per la realizzazione di una rotonda esterna alla stazione di Modena sud, sarà necessario chiudere la stazione di Modena sud, sulla A1 Milano-Napoli, secondo il seguente programma: -dalle 22:00 di martedì 16 alle 6:00 di mercoledì 17 luglio: in entrata in entrambe le direzioni – Bologna e Milano; -dalle 22:00 di mercoledì 17 alle 6:00 di giovedì 18 luglio: in uscita per chi proviene da Bologna e da Milano; -dalle 22:00 di giovedì 18 alle 6:00 di venerdì 19 luglio: in entrata in entrambe le direzioni – Bologna e Milano. In alternativa, si consiglia di utilizzare la stazione di Valsamoggia o di Modena nord.

**

Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, nelle tre notti di mercoledì 17, giovedì 18 e venerdì 19 luglio, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 7 bis SS64 per Ferrara e il ramo di immissione che dall’uscita della stazione di Bologna Arcoveggio immette sulla Tangenziale, in direzione Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli. Di conseguenza, sarà chiuso lo svincolo 7 Bologna Centro, in entrata verso Casalecchio/A1 e in uscita per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto.  In alternativa, si consiglia: -per la chiusura del tratto: dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 7 bis, percorrere la viabilità ordinaria: SS64, via Aposazza, via Lipparini, via Stendhal e rientrare in Tangenziale attraverso lo svincolo 6 Castelmaggiore; -per la chiusura dello svincolo 7 in entrata verso Casalecchio/A1: svincolo 6 Castelmaggiore; -per la chiusura dello svincolo 7 in uscita da San Lazzaro/A14: svincolo 7 bis SS64 per Ferrara.

 

Banco Alimentare dell’Emilia Romagna Onlus e Cuki Save the Food: recuperate 134.612 porzioni di cibo non consumato

Banco Alimentare dell’Emilia Romagna Onlus e Cuki Save the Food: recuperate 134.612 porzioni di cibo non consumatoCuki Save the Food è il progetto che sostiene Banco Alimentare nel contrastare lo spreco alimentare, favorendo il recupero del cibo non consumato o invenduto nella distribuzione organizzata e ristorazione. Ad oggi il progetto ha raggiunto il traguardo di oltre 24 milioni di porzioni di cibo salvate e redistribuite a chi si trova in difficoltà.

Anche in Emilia Romagna, Banco Alimentare e Cuki Save the Food sono in prima linea nel contrastare questo fenomeno. Infatti, insieme al Banco Alimentare della regione nel 2023, sono state recuperate e redistribuite a persone in difficoltà sul territorio 134. 612 porzioni di cibo, raccolte nella distribuzione organizzata e ristorazione.  Questo risultato è stato reso possibile grazie anche all’impegno di oltre decine di volontari di Banco Alimentare dell’Emilia Romagna Onlus Piemonte ODV e delle Strutture Caritative convenzionate.

In Italia Cuki Save the Food nel 2023 ha contribuito a “salvare” dallo spreco 1.242.000 porzioni di cibo. A giugno di quest’anno, invece, sono oltre 24 milioni le porzioni redistribuite dal 2011, anno dell’inizio del progetto Cuki Save the Food, grazie alla donazione a Banco Alimentare di centinaia di migliaia di vaschette in alluminio e di thermobox per conservare, trasportare e ridistribuire gli alimenti in totale sicurezza.

L’iniziativa nel corso degli anni si è evoluta: nel 2016 nasce Cuki Save Bag, sempre in collaborazione con Banco Alimentare, la pratica doggy bag in alluminio, creata con l’obiettivo di consentire la riduzione degli sprechi alimentari nel settore della ristorazione collettiva, permette di portare a casa il cibo lasciato nel piatto per poterlo consumare successivamente. Nel 2021 Cuki Save the Food e Banco Alimentare hanno celebrato dieci anni di collaborazione con una giornata dedicata alla sensibilizzazione contro lo spreco alimentare presso la Scuola di Cucina della storica rivista La Cucina Italiana. Due i momenti protagonisti della giornata: una tavola rotonda intitolata “10 anni insieme contro lo spreco alimentare” e la “Staffetta per gli Altri” nel corso della quale gli studenti, coadiuvati da stakeholder, dirigenti d’azienda, personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura hanno preparato circa 1.000 pasti che sono stati consegnati direttamente a Banco Alimentare per essere distribuiti agli enti caritativi.

Nel 2023, nasce Cuki Save the Food App grazie alla quale è possibile gestire il proprio congelatore e ridurre gli sprechi di cibo in casa, il tutto in modo semplice, veloce e intuitivo. Destinata ad un uso casalingo, indipendentemente dall’utilizzo dei prodotti Cuki, l’App è uno strumento innovativo offerto gratuitamente per aiutare tutti i componenti di uno stesso nucleo familiare a essere consapevoli di cosa è presente nel proprio freezer aiutandoli a non sprecarlo.

Grazie alla Cuki Save the Food App, disponibile su Apple Store e Google Play, sapremo sempre cosa è presente nel congelatore di casa e quando è ora di scongelare i nostri cibi. 5 giorni prima della data consigliata di scongelamento, infatti, verrà inviata ai nostri device una notifica sull’alimento da scongelare e consumare al più presto.

Grazie ad un vastissimo database di oltre 350 alimenti di diverso tipo, sia freschi che cucinati, sarà sufficiente selezionare quello che si vuole congelare e l’App farà tutto da sola indicando nella scheda dell’alimento la data di congelamento e i giorni che rimangono alla sua scongelazione. Qualora un particolare alimento non fosse presente all’interno del database sarà in ogni momento possibile l’inserimento manuale.

Con Cuki Save the Food App è inoltre possibile gestire più di un freezer alla volta. Ad esempio, chi ha una seconda casa, o un congelatore supplementare potrà gestirlo comodamente. Ma non solo: è possibile condividere il proprio freezer con gli altri membri della famiglia. Tutti i famigliari potranno essere consapevoli del cibo nel freezer ed essere, in questo modo, “protagonisti in prima linea” contro lo spreco alimentare.

All’interno di Cuki Save the Food App, inoltre si possono trovare anche consigli pratici su come confezionare correttamente gli alimenti in base alle loro natura e consistenza e come congelarli e scongelarli nel modo più appropriato.

Sabato 3 agosto l’amichevole estiva tra Monza e Sassuolo

Sabato 3 agosto l’amichevole estiva tra Monza e SassuoloSi disputerà sabato 3 agosto alle ore 17:00, presso il Centro Sportivo Silvio e Luigi Berlusconi-Monzello, la gara amichevole Monza-Sassuolo. Nell’ultimo test match prima della sfida di Coppa Italia Frecciarossa, in programma al Mapei Stadium il 9 agosto contro il Cittadella, gli uomini di Fabio Grosso affronteranno il Monza di Alessandro Nesta.

La partita sarà visibile in esclusiva su Sportitalia, canale 60 del digitale terrestre, sul canale 560 in HD e sulla app di Sportitalia scaricabile su tutti i dispositivi iOS, Android e visibile anche con Google Chromecast.

È invece in programma per mercoledì 31 luglio alle 18:30 allo Stadio Ricci di Sassuolo, l’amichevole Sassuolo-Padova.

MODALITÀ DI ACCESSO:
Biglietteria e cancelli apriranno alle ore 17:00.
Questi i prezzi e le modalità di acquisto dei tagliandi:
• Prezzo Unico: € 10,00
• Under 16*: omaggio
* I tagliandi Omaggio Under 16 sono ritirabili solo ed esclusivamente presso la biglietteria dello Stadio Ricci il giorno della gara.

MODALITÀ D’ACQUISTO DEI TAGLIANDI:
I tagliandi si possono acquistare a partire dalle ore 10:00 di Martedì 23 luglio 2024 secondo le seguenti esclusive modalità:
• Online su ticket.sassuolocalcio.it
• Presso lo Store Ufficiale del Sassuolo Calcio durante i seguenti orari di apertura: dalle ore 9.30 alle 13:00 e dalle 15.30 alle 19.30 (chiuso il lunedì mattina, il giovedì pomeriggio e la domenica*)
• Presso i punti vendita Vivaticket (clicca qui per cercare il punto vendita più vicino a te)
• Presso la biglietteria dello Stadio Ricci a partire dalle ore 17.00 (solo il giorno della partita).

# ora in onda #
...............