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domenica, 21 Dicembre 2025
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La radiofonia locale piange la scomparsa di Lorella Castellari. I funerali lunedì mattina

La radiofonia locale piange la scomparsa di Lorella Castellari. I funerali lunedì mattina

Il mondo radiofonico locale piange Lorella Castellari deceduta nelle scorse ore a seguito di un male incurabile contro il quale lottava da qualche anno. Voce radiofonica popolare aveva trasmesso in molte emittenti della zona e per molti anni anche a Linea Radio. Lorella aveva 65 anni.

I funerali lunedì mattina, partendo alle 8,45 dalla casa funeraria della Croce verde per il cimitero di Coviolo.

Regione, il presidente Bonaccini ha firmato la lettera di dimissioni

Regione, il presidente Bonaccini ha firmato la lettera di dimissioniQuesta mattina il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha firmato la lettera di dimissioni e le ha comunicate alla presidente dell’Assemblea Legislativa, Emma Petitti. Un atto dovuto che fa seguito all’elezione di Bonaccini al Parlamento europeo, stante l’incompatibilità delle due cariche, e in coerenza con l’annuncio dato da lui stesso in Aula nella seduta dell’Assemblea dello scorso 26 giugno.

Di conseguenza, sono state attivate le procedure stabilite all’articolo 126, terzo comma, della Costituzione, e all’articolo 32 dello Statuto Regionale, dove, al comma 3-bis, si prevede che la vicepresidente della Giunta regionale, Irene Priolo, assuma le funzioni attribuite al Presidente della Regione fino all’insediamento dei nuovi organi.

Nella lettera di dimissioni, Bonaccini ha voluto ringraziare la presidente Petitti “per la grande collaborazione di questi anni, che ti prego di estendere con la mia gratitudine a tutti i consiglieri e a tutti coloro che lavorano nella struttura dell’Assemblea Legislativa”.

Con le dimissioni di Bonaccini, la stessa Giunta regionale è decaduta e l’Assemblea Legislativa sciolta. Sia la prima sia la seconda rimangono in carica per garantire gli affari correnti e la gestione ordinaria dell’Ente, la cui attività entra così in una fase di affievolimento dei poteri fino allo svolgimento delle prossime elezioni regionali. Situazione di affievolimento che permarrà fino all’insediamento dei nuovi organi conseguente al rinnovo elettorale. In questa fase, gli atti adottati dovranno rispettare i limiti dell’ordinaria amministrazione, dell’urgenza e della indifferibilità.

Le prossime elezioni si svolgeranno entro massimo cinque mesi dalle dimissioni del presidente. Secondo la legge regionale, infatti, il decreto di indizione è adottato dalla vicepresidente della Giunta facente funzioni di presidente entro tre mesi dallo scioglimento dell’Assemblea legislativa, e le elezioni si svolgeranno entro i successivi due mesi. La data verrà decisa da Priolo d’intesa con il presidente della Corte d’Appello di Bologna.

Pallavolo: il 18 luglio al PalaDozza di Bologna l’amichevole Italia-Argentina

Pallavolo: il 18 luglio al PalaDozza di Bologna l’amichevole Italia-ArgentinaEmilia-Romagna sempre più casa del volley azzurro, con la partita Italia-Argentina che si svolgerà il 18 luglio alle ore 21 al PalaDozza di Bologna.

Un importante test che vedrà i ragazzi del ct Fefè De Giorgi impegnati nell’ultima amichevole prima della partecipazione ai Giochi Olimpici di Parigi, dopo l’incontro, sempre contro la squadra sudamericana, in programma a Firenze il 16 luglio.

Una partita che rientra nell’accordo di collaborazione in corso tra Regione e Federazione italiana pallavolo e che arriva a pochi giorni dalla conclusione della settimana di ritiro pre Olimpiadi a Cervia della Nazionale femminile di volley, allenata da Julio Velasco, fresca di vittoria in Nations League.

Intitolato a Giuseppe Brusi, storico dirigente romagnolo, che negli anni Ottanta e Novanta ha regalato tanti trofei all’Emilia-Romagna con la compagine femminile della Teodora Ravenna e quella maschile del Messaggero, l’appuntamento è stata presentato questa mattina a Bologna nella sede della Regione da Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Regione, Roberta Li Calzi, assessora allo Sport del Comune di Bologna,  Giuseppe Manfredi, presidente della Federazione italiana pallavolo e da Fabio Vullo, grande campione della generazione dei fenomeni degli anni Novanta, ambassador della Fipav.

Proprio Vullo è stato tra i protagonisti della prima medaglia olimpica del volley azzurro. E a quaranta anni dal bronzo alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984, il PalaDozza potrà tributare un grande applauso ai protagonisti di quell’impresa. Alla partita Italia-Argentina del 18 luglio saranno infatti presenti  gli ex giocatori della Nazionale di Silvano Prandi. Un omaggio a una squadra che  vedeva in campo campioni come Negri, Pierpaolo Lucchetta, Dametto, Bertoli, Dall’Olio, Rebaudengo, Errichiello, De Luigi,  Lanfranco, Vecchi, Andrea Lucchetta oltre allo stesso Vullo.

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare il nuovo accordo biennale tra Fipav e BPER con Serena Morgagni, responsabile comunicazione della banca.

L’accordo Regione-Fipav

Firmato nel 2022 l’accordo triennale Regione-Fipav ha fatto dell’Emilia-Romagna una delle regioni protagoniste del volley azzurro, con eventi di caratura internazionale come le finali di Nations League maschili nel 2022 e la gara inaugurale dei Campionati Europei Maschili nel 2023. Ma anche tante manifestazioni nazionali, collegiali di preparazione delle nazionali giovanili, tappe del campionato italiano di beach volley, le finali del campionato italiano di sitting volley, la cerimonia della Hall of Fame e alcune tappe del Volley S3.

Il settore della pesca in difficoltà a causa della presenza di mucillagine

Il settore della pesca in difficoltà a causa della presenza di mucillagine
Alessio Mammi (Copyright Regione Emilia Romagna – Autore Fabrizio Dell’Aquila)

Di fronte alla presenza di mucillagini a largo della costa, la Regione Emilia-Romagna, d’accordo con Veneto e Friuli Venezia-Giulia, ha deciso di inviare nei prossimi giorni al Ministero dell’Agricoltura una serie di proposte per il settore della pesca.
Una scelta condivisa durante un incontro oggi pomeriggio, con la partecipazione degli assessori delle tre Regioni del Distretto Alto Adriatico e le associazioni che rappresentano le imprese di pesca, durante il quale è stata espressa preoccupazione per la situazione in atto.

Il documento prevede azioni in grado di fronteggiare gli effetti di un fenomeno che minaccia la biodiversità dell’Alto Adriatico, colpendo l’economia legata alla pesca e all’acquacoltura. In particolare, verranno richieste misure di tutela sociale per i lavoratori del comparto pesca e l’attivazione tempestiva degli strumenti necessari per garantire gli indennizzi per le imprese colpite dalla mancata pesca.

“La comparsa di mucillagine – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura e pesca Alessio Mammi- mette in difficoltà il settore della pesca a causa dei danni provocati alle attrezzature, alle reti e agli attrezzi di posta. E’ necessario rendere più flessibile l’impiego dei fondi Feampa dedicati alla pesca e all’acquacoltura per riconoscere risorse alle imprese. Inoltre, gli strumenti ordinari utilizzati per far fronte alle calamità, come Agricat, devono funzionare meglio e più tempestivamente in modo da poter riconoscere i necessari indennizzi alle imprese. Serve infine una ricerca più efficace per conseguire risultati utili e applicabili, garantendo maggiori risorse se necessario”.

“Anche in questo frangente serve restare uniti e agire nel concreto– ha concluso Mammi–: le associazioni che rappresentano le imprese di pesca devono essere riconosciute come interlocutori, insieme alle istituzioni. Nei prossimi giorni con i colleghi assessori di Veneto e Friuli Venezia-Giulia manderemo un documento unitario contenente richieste al Ministero, per sostenere quelle imprese e quei lavoratori del comparto che non hanno potuto esercitare la pesca in queste settimane”.

Al via allo Sporting i Campionati Italiani Assoluti di tennis wheelchair

Al via allo Sporting i Campionati Italiani Assoluti di tennis wheelchairAl via oggi il tabellone principale di singolo e il girone di doppio dei Campionati Italiani Assoluti di tennis wheelchair. Questa importante manifestazione vede impegnati i 7 giocatori della categoria open maschile (atleti con disabilità agli arti inferiori) e tra loro i migliori del panorama nazionale che si contendono lo scudetto 2024.

Primo fra tutti la testa di serie numero 1 del seeding, Luca Arca, 31 anni, del Tennis club Terranova e attuale numero 34 della classifica mondiale. Dalla parte opposta e seconda testa di serie la giovane promessa Francesco Felici, classe 2005, e 96 nel ranking ITF, tesserato per il Tennis Training Foligno.

L’evento, organizzato dalla Federazione Italiana Tennis e Padel, vede sfidarsi sui campi dello Sporting Club Sassuolo gli atleti in match di singolo e doppio e questi i primi verdetti dei quarti:

  • Francesco Felici vs Costantino Perna 6/0 6/1
  • Andrea Morandi vs Paolo Tontodonati 6/2 6/2
  • Silvio Culea vs Wainer Righi 6/0 6/0

Inoltre è stato sorteggiato il girone all’italiana con tre coppie di doppio che si sfideranno per il titolo 2024 nell’ambita finale di sabato 13 luglio. Per quanto riguarda la finale di singolo, invece, è stata fissata domenica 14 luglio sul campo centrale dello Sporting Club Sassuolo alle ore 9:30.

Sassuolo è per la prima volta la capitale di questa disciplina paraolimpica: dal 12 al 14 luglio, infatti, il la città emiliana ospita per la prima volta i Campionati Italiani di Tennis in Carrozzina con il patrocinio del Comune di Sassuolo, del Rotary Club, del Comitato Italiano Paralimpico e della Federazione Italiana Tennis e Padel. Vista l’alta qualità dei protagonisti, per tutti gli amanti del tennis si tratterà di un gustoso evento e l’accesso al circolo è aperto a tutti, oltre alla diretta degli incontri tramite la piattaforma SuperTennix.

 

Disabilità, dalla scuola al mondo del lavoro: dalla Regione 5,5 milioni di euro per sostenere 33 progetti di accompagnamento di circa 1.200 giovani

Disabilità, dalla scuola al mondo del lavoro: dalla Regione 5,5 milioni di euro per sostenere 33 progetti di accompagnamento di circa 1.200 giovani
Copyright immagine: Regione Emilia Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Alan Tamburini

L’Emilia-Romagna ha l’ambizione di non lasciare indietro nessuno. E di garantire, anche ai giovani con disabilità, di potersi affermare nel passaggio dal mondo dello studio a quello delle professioni. Sono ben 33 i percorsi per la transizione dalla scuola al lavoro attivati dalla Regione grazie al Fondo regionale per le persone con disabilità, che riguarderanno circa 1200 ragazze e ragazzi.

Progetti individuali che saranno finanziati complessivamente con 5 milioni e 478mila euro e prevedono interventi e percorsi formativi a carattere orientativo, fruibili in modo individualizzato, personalizzato e flessibile. In tutte le province. Dei 33 percorsi, 16 sono rivolti a studenti di 140 Istituti scolastici e 17 a giovani che hanno già terminato il loro percorso scolastico.

“L’obiettivo è quello di rispondere ai bisogni dei giovani con disabilità- spiega l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, Vincenzo Colla-, mettendo in campo tutte le sinergie progettuali necessarie tra gli istituti scolastici, i servizi socio-sanitari che li hanno in carico, le loro famiglie, le imprese, le associazioni e gli enti di formazione professionale accreditati, valorizzando anche il contributo della cooperazione sociale. In questa Regione abbiamo l’ambizione e l’obiettivo di voler garantire anche a chi è meno fortunato la possibilità di realizzarsi nel mondo del lavoro, fornendo un aiuto concreto e un supporto adeguato, favorendo l’inclusione e la realizzazione di una società più equa”.

I percorsi nel dettaglio
Per gli studenti, gli interventi comprenderanno azioni personalizzate di orientamento, percorsi di formazione permanente utili alla realizzazione del progetto di transizione e il rimborso dei trasporti speciali eventualmente necessari per la partecipazione.

Per i giovani che hanno da poco terminato il proprio percorso di istruzione o istruzione e formazione professionale, gli interventi riguarderanno azioni personalizzate di accoglienza e orientamento, nonché di accompagnamento durante l’intero percorso individuale, per la costruzione, attuazione e puntuale tutoraggio del progetto individuale di transizione.
Previsto anche il sostegno alla persona nei contesti formativi, per sostenere la piena partecipazione del giovane a un percorso formativo utile alla realizzazione del proprio progetto di transizione.
E poi i tirocini, comprensivi di azioni formative per la sicurezza, indennità e formalizzazione delle competenze nonché, nei contesti lavorativi, sostegno all’inclusione nel contesto di impresa per il giovane in tirocinio e il rimborso dei trasporti speciali eventualmente necessari per la partecipazione.
Infine, laboratori formativi che permettano una individualizzazione e personalizzazione capace di rispondere ai bisogni e ai tempi di apprendimento di ciascun individuo con percorsi formativi che valorizzino l’apprendimento nei contesti di impresa, fondati sull’alternanza e l’integrazione dei modelli formativi, e finalizzati all’acquisizione di competenze di base, socio-relazionali e professionali propedeutiche ad attivare percorsi successivi di collocamento mirato.

 

Scuole, bande e cori dell’Emilia-Romagna: il contributo regionale previsto per il triennio 2024-26 sale a oltre 3 milioni

Scuole, bande e cori dell’Emilia-Romagna: il contributo regionale previsto per il triennio 2024-26 sale a oltre 3 milioniAumentano le risorse messe a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna per promuovere attività di alfabetizzazione musicale. Dall’insegnamento degli strumenti all’educazione all’ascolto, dall’organizzazione di concerti, festival, concorsi e rassegne fino al sostegno a orchestre, ensemble e di formazioni dei più giovani.

Rispetto al triennio precedente, l’incremento previsto fino al 2026 è di oltre 700 mila euro: le risorse salgono così a 3.022.200 euro, messe a disposizione mediante un apposito bando previsto dall’articolo 5 della legge regionale 16 marzo 2018, n. 2 “Norme in materia di sviluppo del settore musicale”.

“Rinnoviamo il nostro sostegno a favore di progetti che riconoscono nella musica uno strumento fondamentale per contribuire alla crescita delle persone e all’aggregazione sociale delle comunità- sottolinea l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori-. Saranno centinaia i giovani che potranno avvicinarsi alla musica, grazie a una progettazione inclusiva che copre gran parte del territorio, rafforzando le opportunità educative dell’Emilia-Romagna”.

Sono 7 i progetti destinati ad associazioni e Raggruppamenti Temporanei di Organismi (RTO) di scuole di musica, di bande musicali e di cori dell’Emilia-Romagna approvati dalla Giunta, a favore dei quali sono stati stanziati contributi per oltre 2 milioni 800 mila euro. Grazie a tale intervento vengono incentivati i corsi svolti da oltre 100 scuole di musica, 85 bande e 15 cori e sono realizzati progetti di promozione di formazione musicale ed educazione all’ascolto che coinvolgono tutto il territorio e si articolano in proposte inclusive e dedicate a diverse fasce d’età, favorendo l’avvicinamento alla musica anche da parte di chi ha meno opportunità e lo sviluppo di formazioni musicali.

Con lo stesso provvedimento la Giunta regionale ha approvato anche 5 progetti di formazione e aggiornamento degli insegnanti delle scuole di musica, delle bande e dei cori— mirati in particolare all’inclusione di alunni con disabilità o in condizioni di svantaggio e all’educazione all’ascolto— , e degli operatori di filiera coinvolti nell’ambito dell’educazione e della formazione musicale svolta da scuole di musica, bande, cori, nonché relativi ad aspetti amministrativi e gestionali, con uno stanziamento di circa 200 mila euro nel triennio.

“Le piastrelle da piccole” a Fiorano in mostra anche d’estate

“Le piastrelle da piccole” a Fiorano in mostra anche d’estateI primi cinquant’anni del Distretto, la produzione industriale, le ambientazioni storiche, il design, le storie aziendali, gli stili e molto altro. Tutto questo è “Le piastrelle da piccole. 1889-1939: i primi cinquant’anni del Distretto”, la mostra visitabile gratuitamente anche nei mesi di luglio e agosto al Museo della Ceramica di Fiorano Modenese. L’esposizione è aperta il sabato e la domenica dalle ore 15 alle ore 19 e, ogni ultima domenica del mese, alle ore 17 è prevista una visita guidata gratuita a castello e mostra.

È inoltre in programma un’apertura straordinaria per la giornata di Ferragosto: giovedì 15 agosto infatti il Museo sarà aperto dalle 10.30 alle 23 e sono previste visite gratuite alle ore 11.30, 15.00, 16.30 e alle 18.00, senza prenotazione, il ritrovo è nella corte.

“Si vuole offrire – sottolinea il componente del Comitato scientifico Vincenzo Vandelli – uno sguardo sulla storia, sulle dinamiche evolutive, le trasformazioni del territorio, le evoluzioni delle sue infrastrutture e la storia dei suoi protagonisti. Sono parti ancora poco note ma che negli ultimi anni sono state interessate da un nuovo fervore di studi e approfondimenti, grazie ad un’azione e a testimonianze che si sono rivelate di un’importanza straordinaria. Hanno infatti aperto pagine particolarmente affascinanti”.

L’esposizione è la prima operazione di messa a valore della Collezione Medici, un patrimonio che documenta l’evoluzione della ceramica industriale sul  territorio donata nei mesi scorsi al Comune di Fiorano Modenese dai familiari di Antonio Medici, collezionista scomparso nel 2021.

La mostra, visitabile fino al 25 maggio 2025, è a ingresso libero e gratuito. Su prenotazione e a pagamento, è inoltre possibile organizzare visite guidate anche per piccoli gruppi.

Per informazioni e prenotazioni: castellospezzano@gmail.com, +39 335 1878970

La mostra “Le piastrelle da piccole. 1889-1939: i primi cinquant’anni del Distretto” è proposta da: Comune di Fiorano Modenese e Museo della Ceramica, in collaborazione con Confindustria Ceramica, Acimac, Società Ceramica Italiana ed il sostegno di Ceramiche Marca Corona, con il contributo di Marazzi Group per la ricerca scientifica.

Consiglio comunale dell’11 luglio a Formigine

Consiglio comunale dell’11 luglio a FormigineMarcello Masi lascia dopo 50 anni la guida del Formigine Calcio, oggi Real Formigine: Sindaco e consiglio gli hanno tributato un saluto ufficiale davanti ad una sala gremita di giocatori, tifosi, e dirigenti.

“Due cose mi preme sottolineare  – ha evidenziato il Sindaco Elisa Parenti nel suo intervento – il successo imprenditoriale internazionale di Marcello che ha prodotto ricchezza per il territorio e per il distretto, e come questo sia stato in parte riversato sullo sport formiginese gestendo la prima squadra calcistica della nostra città: oltretutto facendolo per 50 anni esatti. Una longevità dirigenziale tale infatti è rarissima se non unica nel mondo del calcio, dove le cronache quotidiane ormai ci narrano solo di passaggi di proprietà improvvisi e repentini fra fondi di investimento esteri, che con la logica dello sport e della passione per il calcio hanno davvero poco. Marcello invece ha guidato con costanza e passione il Formigine dal 1974, e oggi cede il passo con una scelta di responsabilità solo dopo aver trovato chi poteva prendere in mano la società in modo affidabile”.

Dopo la targa consegnata a Masi infatti, il consiglio ha salutato anche la nuova proprietà (rappresentata da Fabrizio Castelli) del Real Formigine. Nel suo commosso saluto Masi ha ricordato come al suo arrivo dal bolognese l’impegno nell’assumere la presidenza della squadra di calcio gli permise di inserirsi a fondo nel tessuto sociale della comunità che lo ha adottato e amato per 50 anni. Dopo questo momento di saluto, il consiglio è proseguito con il suo ordine del giorno istituzionale che ha previsto la costituzione delle commissioni consiliari e l’approvazione della surroga della consigliera dimissionaria Ida Bonvino, in sostituzione della quale entra in consiglio Nicola Marrandino per il gruppo Fratelli d’Italia. Infine si è tenuta la elezione della commissione comunale per la formazione degli elenchi dei Giudici Popolari di Corte di Assise e di Corte di Assise di Appello. Per maggioranza e opposizione sono stati eletti i consiglieri Alessandro Neviani e Davide Romani.

 

Fiorano, Antonio Onorato compie 100 anni

Fiorano, Antonio Onorato compie 100 anniOggi, 12 luglio 2024, il signor Antonio Onorato, ospite della Casa residenza anziani, Coccapani a Fiorano Modenese dal 2009. Il sindaco, Marco Biagini, ha portato i suoi auguri e quelli di tutta la comunità fioranese, omaggiando il signor Antonio di una bottiglietta di aceto balsamico dell0 acetaia comunale.

Erano presenti le figlie dell’anziano e altri parenti che, insieme al personale e ospiti della Casa, hanno festeggiato il centenario. Hanno partecipato alla festa anche alcuni bambini della scuola dell’infanzia Coccacapani che hanno regalato ad Antonio un biglietto con i loro disegni e cantato “Tanti auguri” all’arrivo della torta.

Antonio Onorato è nato ad Irsina (MT) nel 1924, durante la Seconda Guerra Mondiale, molto giovane, è stato fatto prigioniero e portato nei campi di lavoro in Germania.

Una volta tornato a casa, nonostante la brutta esperienza, si è trasferito in territorio tedesco per cercare lavoro e lì è rimasto per sette anni. Di quegli anni gli piaceva raccontare storie e aneddoti divertenti

Rientrato in Italia, nel 1969 è arrivato a Sassuolo, come tanti suoi conterranei, per lavorare in ceramica. E’ stato

I familiari raccontano che è sempre stato un gran lavoratore e che non ha mai avuto la patente. Andava sempre a piedi al lavoro, presso la ceramica Ragno, o dovunque dovesse recarsi. Forse è questo uno dei segreti della sua longevità.

Insieme alla moglie, ora scomparsa, ha avuto quattro figlie, tanti nipoti, pronipoti e anche un trisnipote.

Maranello: auguri a Iulghe Compagni per i suoi 100 anni!

Maranello: auguri a Iulghe Compagni per i suoi 100 anni!Festa a Maranello per la centenaria Iulghe Compagni. In occasione dei suoi cento anni, la signora è stata festeggiata a Villa Estense, la Casa Residenza per Anziani di Torre Maina di Maranello dove è ospite. A farle gli auguri il sindaco Luigi Zironi insieme ai familiari, al personale della struttura e al parroco di Torre Maina Don Pierino Sacella.

 

Protezione civile: via libera al Piano per potenziare le sedi nelle province emiliano-romagnole per renderle più efficienti e attrezzate

Protezione civile: via libera al Piano per potenziare le sedi nelle province emiliano-romagnole per renderle più efficienti e attrezzate
(immagine d’archivio)

Rendere le sedi emiliano-romagnole della Protezione Civile più moderne e tecnologiche per garantire un servizio sempre più puntuale e al servizio delle comunità in caso di emergenze.

È l’obiettivo del nuovo piano regionale che prevede 18 interventi con un finanziamento complessivo di 1 milione e 124 mila euro: saranno terminati entro il 2026 e riguarderanno le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

“L’obiettivo è rendere il sistema ancora più efficiente, investendo per migliorare e accrescere la rete delle strutture presenti sul territorio- spiega Irene Priolo, vicepresidente con delega alla Protezione Civile-. I finanziamenti premiano Comuni e Unioni che hanno deciso di investire sulle sedi, articolazioni operative del sistema di protezione civile dell’Emilia-Romagna e presidio fondamentale per la sicurezza dei cittadini e delle comunità”.

Gli stanziamenti riguarderanno lavori di ampliamento, messa a norma e adeguamento, oltre a forniture di strumentazioni tecnologiche come stazioni radio fisse, gruppi elettrogeni e fibra ottica.

I progetti finanziati
Nel piacentino sono finanziati quattro interventi per un totale di 132.480 euro.
A Castel San Giovanni, con 40mila euro, si realizzerà la nuova sede del Centro operativo comunale (Coc). Altri 40mila sono assegnati all’Unione Bassa Val Trebbia-Val Luretta per attrezzare il Coc Rivergaro con il collegamento in fibra ottica e arredi. Circa 50mila euro vanno a Cadeo per la realizzazione di due progetti: l’acquisto e l’installazione di un gruppo elettrogeno per l’area di prima assistenza (17.960 euro) e l’allestimento della centrale operativa con stazione radio fissa presso il Coc (34.550).

In provincia di Parma sono in arrivo 233mila euro per quattro interventi.
Con un totale di 93mila euro, a Tizzano Val Parma si predisporranno gli allacci dei servizi (acqua, elettricità, scarichi) per l’area di prima assistenza in località Lagrimone (50mila euro) e si procederà a adeguare la vicina area di ammassamento, con l’installazione di colonnine elettriche, scarichi e la posa della pavimentazione esterna. A Calestano, invece, è previsto un investimento complessivo di 140mila euro per la realizzazione del nuovo Centro operativo comunale (40mila euro) e di un Centro di prima accoglienza (100mila euro), entrambi in via Partigiani d’Italia.

Due sono i cantieri al via in provincia di Reggio Emilia, a Brescello e Carpineti, per complessivi 138.810 euro. Di questi, circa 100 mila euro saranno utilizzati per adeguare la struttura del polo di protezione civile già esistente a Carpineti e renderlo funzionale ad accogliere il Centro di prima assistenza; a Brescello invece saranno acquistati un gruppo elettrogeno e una stazione radio fissa per il Coc (circa 40 mila euro).

Nel modenese sono in arrivo 80 mila euro per l’adeguamento e l’implementazione dell’area di ammassamento presso il Centro unificato permanente (CUP) di Modena.

Nel bolognese sono finanziati quattro interventi a Valsamoggia, Monghidoro, Marzabotto e nei Comuni dell’Unione Valli Reno Lavino Samoggia per un investimento totale di 297.910 euro.

La quota principale – 200 mila euro – servirà per adeguare il distaccamento dei Vigili del fuoco volontari di Monghidoro; altri 11.000 sono riservati al distaccamento di Valsamoggia. Con 80.000 euro, a Lama di Reno, in comune di Marzabotto, si procederà alla realizzazione di un’area di ammassamento per i soccorritori. È di circa 6.900 euro, infine, l’ammontare delle risorse destinate all’Unione Valli Reno, Lavino, Samoggia per l’acquisto di quattro stazioni radio fisse da installare nelle sedi dei Coc.

A Cesenatico (Forlì-Cesena) sono assegnati 2.330 euro per la fornitura di una stazione radio fissa da installare nella sede del Coc; a Cervia (Ravenna) 40.000 euro per l’adeguamento energetico del Coc; all’Unione Comuni Valmarecchia (Rimini) sono attribuiti 200.000 euro per realizzare il Centro sovracomunale Alta Valmarecchia.

Chiusure notturne sulla A1 lunedì e martedì notte

Chiusure notturne sulla A1 lunedì e martedì notteSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione della segnaletica, dalle 22:00 di lunedì 15 alle 6:00 di martedì 16 luglio, sarà chiusa la stazione di Valsamoggia, in entrata e in uscita. In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Modena sud, sulla stessa A1, o di Bologna Borgo Panigale sulla A14 Bologna-Taranto.

Potrà essere utilizzata anche la stazione di Bologna Casalecchio sul Raccordo di Casalecchio, solo in entrata verso la A1 Milano-Napoli e in uscita per chi proviene dalla A1; si ricorda, infatti, che la stazione di Bologna Casalecchio è chiusa in entrata verso Ancona/Padova e in uscita per chi proviene da Ancona e da Padova, in modalità continuativa fino al 31 luglio, per consentire le attività conclusive previste nel piano di ammodernamento del ponte di svincolo, che prevedono il posizionamento della nuova opera e l’installazione delle barriere di sicurezza.

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Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire attività di ispezione e manutenzione galleria “Monte Mario”, nelle due notti di lunedì 15 e martedì 16 luglio, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Sasso Marconi e l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio, verso Bologna. Si precisa che la stazione di Sasso Marconi nord sarà regolarmente aperta in entrata verso Bologna e sarà regolarmente aperta anche l’area di servizio “Cantagallo est”.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari: per chi è diretto verso Milano, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Sasso Marconi, percorrere il Raccordo di Sasso Marconi (R43), la SS64 Nuova Porrettana, la SS64 Porrettana, l’Asse Attrezzato, per poi entrare sul Raccordo di Casalecchio attraverso la stazione di Bologna Casalecchio;

per chi è diretto verso Padova o Ancona, vista la chiusura della stazione di Bologna Casalecchio, in entrata verso la A14 in modalità continuativa fino al 31 luglio, ai veicoli diretti verso Padova si consiglia di uscire a Sasso Marconi, percorrere il Raccordo Sasso Marconi, la SS64 Nuova Porrettana, SS64 Porrettana, l’Asse Attrezzato e la Tangenziale, per entrare in A13 a Bologna Arcoveggio; i veicoli diretti verso Ancona potranno seguire lo stesso itinerario con ingresso in A14 a Bologna San Lazzaro.

 

 

Giovedì 18 luglio sciopero nazionale di 4 ore dei lavoratori del trasporto pubblico locale

Giovedì 18 luglio sciopero nazionale di 4 ore dei lavoratori del trasporto pubblico locale
immagine d’archivio

Parte giovedì 18 luglio la prima azione di sciopero dei lavoratori delle imprese che applicano il Contratto Nazionale degli Autoferrotranvieri. Lo sciopero nazionale, proclamato dalle Organizzazioni Sindacali di settore, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Uil, Faisa Cisal e Ugl Fna, riguarderà nella provincia di Modena il personale di Seta, delle società private che operano in sub-concessione a Seta e delle altre società che applicano il Contratto Nazionale degli Autoferrotranvieri.

Lo sciopero verrà svolto con l’astensione dal lavoro degli autisti dalle ore 12.29 alle 16.29 di giovedì 18 luglio prossimo (ai fini del rispetto delle fasce di garanzia previste dalle legge 146) e per il resto del personale nelle ultime 4 ore del turno.

“Nonostante tutti i tentativi delle Organizzazioni Sindacali per ricercare un accordo – affermano in una nota Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro Modena – si è dovuto prendere atto delle indisponibilità delle Organizzazioni Datoriali a rinnovare un contratto nazionale, ormai scaduto lo scorso 31 dicembre 2023, con un incremento economico in linea con l’aumento del costo della vita, teso a rimodulare la parte normativa per consentire una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, nonché ad individuare soluzione atte a contrastare il fenomeno delle aggressioni.

Gli atteggiamenti attendisti e dilatori portati avanti dalle Organizzazioni Datoriali (Asstra, Agens e Anav) durante le trattative degli ultimi mesi sono state giudicate inaccettabili. Di fatto i lavoratori del settore stanno assistendo a un costante peggioramento delle condizioni lavorative e retributive. Inoltre si registra una strutturale carenza degli organici aziendali, un aumento degli episodi di aggressioni fisiche e verbali ai danni degli operatori a contatto con il pubblico e una cronica difficoltà a reperire nuovi conducenti e altre figure specializzate.

Il trasporto pubblico locale, che dovrebbe essere un settore strategico per il Paese – concludono i Sindacati – vive uno dei suoi peggiori momenti sia per il sottofinanziamento del Fondo Nazionale per il Trasporto Pubblico Locale (al quale mancano circa 900 milioni di euro) sia contestualmente per la mancanza di politiche locali di rilancio del settore”.

 

 

 

Via Emilia Festival “La strada dei cantautori” sabato fa tappa al Pavaglione di Lugo

Via Emilia Festival “La strada dei cantautori” sabato fa tappa al Pavaglione di LugoLa sesta edizione del Via Emilia Festival “La strada dei cantautori” fa tappa a Lugo sabato 13 luglio alle 21,15 al Pavaglione per la quarta serata di selezione.

Il “Festival Via Emilia la strada dei Cantautori” è un progetto realizzato dall’Associazione Concertistica Carmina et Cantica e, attraverso la sua programmazione e realizzazione, intende rendere omaggio ai cantautori che, con la loro musica e le loro indimenticabili canzoni, hanno creato la storia musicale del nostro Paese, testimoniando la ricchezza culturale e le qualità artistiche dell’Italia intera.

Il Concorso presenterà anche aneddoti e curiosità di vita vissuta da parte dei grandi nomi della canzone d’autore, che saranno ospiti delle serate del Concorso e che saranno intervistati da Marco Barbieri.

La serata che si terrà a Lugo sabato 13 luglio in Piazza Pavaglione vedrà sul palco nove

cantautori: Lu Band, Sofia Mariani e Luca Giuliani, Luca Rambelli, Fabio Tondini, Elia Agostini Eliachesuona, Filippo Grimaldi Stonale Band, Lorenzo Bettini, Marco Pavesi,  Natan Dall’ Aglio e Biro Blu. Info su www.festivalviaemilia.it.

Turismo: nel weekend Modena in onda su Sky TG24

Turismo: nel weekend Modena in onda su Sky TG24Sabato 13 e domenica 14 luglio alle ore 18:12, Sky TG24 trasmetterà una nuova puntata di “Yes weekend”, l’approfondimento dedicato ai viaggi e al turismo, in questa occasione focalizzato sul territorio modenese. Sara Brusco e Gian Marco Tavani guideranno gli spettatori alla scoperta di Modena e delle meraviglie dei suoi dintorni.

La puntata, che rimarrà disponibile anche on demand, sul sito https://tg24.sky.it/lifestyle/approfondimenti/yes-weekend e sui canali social, presenterà quattro esperienze di visita del territorio, raccontate in un video di 12 minuti.

Il viaggio inizierà dal centro storico di Modena con una passeggiata alla scoperta del Sito Patrimonio Mondiale Unesco, Duomo, Piazza Grande e Torre Ghirlandina, seguirà un food tour al Mercato Albinelli, luogo simbolo della tradizione enogastronomica modenese.

“Yes Weekend” esplorerà poi l’Appennino Modenese attraverso un’esperienza di trekking e cicloturismo. Grazie a questa puntata, il pubblico potrà esplorare luoghi suggestivi come il Parco dei Sassi di Roccamalatina, testimonianza della bellezza naturale della regione.

La puntata proseguirà con una visita al Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena a Spilamberto, dove i conduttori proveranno l’attività di “Maestro Assaggiatore per un giorno”. Infine, non mancherà una tappa al Museo Ferrari di Maranello, con l’esperienza del Pit Stop e il simulatore di Formula 1.

«Con ‘Yes Weekend’ vogliamo celebrare l’Italia che continua a emozionare e a sorprendere, offrendo esperienze autentiche e indimenticabili» commenta Sara Brusco, co-conduttrice del programma. «Modena è un concentrato di cultura, motori e natura, un tesoro da scoprire per chiunque desideri esplorare il nostro Paese in modo nuovo e appassionato».

Il progetto è stato supportato da Modenatur, DMO (Destination Management Organization) del Territorio Turistico Bologna Modena per la Provincia di Modena, in collaborazione con il Servizio Promozione della Città e Turismo del Comune di Modena, con l’obiettivo di promuovere le esperienze turistiche che si possono prenotare sul portale www.visitmodena.it

Tagli alla spesa pubblica, la replica di Ruggeri e Bargi (Lega)

Tagli alla spesa pubblica, la replica di Ruggeri e Bargi (Lega)“Ad appena 30 giorni dalla sua proclamazione a Sindaco di Sassuolo, Matteo Mesini mette le mani avanti: preoccupato già di non avere abbastanza risorse (oltretutto esterne) per poter mantenere le promesse. Come spesso ribadito durante l’intera campagna elettorale, le promesse devono avere una copertura finanziaria all’interno del bilancio comunale… siamo già arrivati al momento delle giustificazioni?”. Così Sharon Ruggeri, Segretario Lega Sassuolo e Stefano Bargi, Consigliere Regionale Lega.

“Com’era lo slogan? “Asili gratis per tutti!” Di questo passo più che asili gratis per tutti, speriamo solo che non aumentino le tariffe attuali.

Non sarà mica il caso già di dire che “quando la volpe non arriva all’uva dice che è acerba?”

Aggiungiamo solamente che il giovane Sindaco ha trovato una bella “pappa pronta”: conti in ordine e 30 milioni di fondi recepiti ed opere già avviate che lui dovrà solamente concludere tagliando dei nastri.

Ricordiamo invece gli anni in cui l’amministrazione Menani ha dovuto governare con una pandemia, chiusure imposte, economia ed attività economiche al collasso, aumento dei costi energetici e Sgp in una situazione disastrosa; nonostante questo mai abbiamo sentito lamentele ma, al massimo, abbiamo visto solo maniche rimboccate per lavorare”, concludono Ruggeri e Bargi.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 13 giugno 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 13 giugno 2024Cielo sereno o poco nuvoloso al mattino; nelle ore pomeridiane graduale aumento della nuvolosità per modesti e irregolari addensamenti cumuliformi; in serata e nella notte transito di nubi medio-alte.

Temperature minime comprese tra i 20 gradi sul settore occidentale e i 24 gradi sulla costa; massime in lieve diminuzione, con valori compresi tra i 32 gradi sulla costa e i 36 gradi, localmente anche con valori superiori, sulla pianura centro-orientale dove permangono diffuse condizioni di disagio bioclimatico nelle ore centrali della giornata.

Venti a regime di brezza lungo la costa e nelle aree vallive; deboli, di direzione variabile sul resto del territorio, ma con temporanei rinforzi sulle aree del crinale appenninico. Mare quasi calmo o poco mosso; temporaneo aumento del moto ondoso al largo nelle ore notturne.

(Arpae)

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 13 luglio 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 13 giugno 2024Cielo sereno o poco nuvoloso al mattino; nelle ore pomeridiane graduale aumento della nuvolosità per modesti e irregolari addensamenti cumuliformi; in serata e nella notte transito di nubi medio-alte.

Temperature minime comprese tra i 20 gradi sul settore occidentale e i 24 gradi sulla costa; massime in lieve diminuzione, con valori compresi tra i 32 gradi sulla costa e i 36 gradi, localmente anche con valori superiori, sulla pianura centro-orientale dove permangono diffuse condizioni di disagio bioclimatico nelle ore centrali della giornata.

Venti a regime di brezza lungo la costa e nelle aree vallive; deboli, di direzione variabile sul resto del territorio, ma con temporanei rinforzi sulle aree del crinale appenninico. Mare quasi calmo o poco mosso; temporaneo aumento del moto ondoso al largo nelle ore notturne.

(Arpae)

Rapporto Ecomafia 2024, focus Emilia Romagna

Rapporto Ecomafia 2024, focus Emilia RomagnaIn Italia le ecomafie premono sempre di più sull’acceleratore e fanno affari d’oro. A dimostrarlo è l’aumento dei reati ambientali che nel 2023 salgono a 35.487, registrando +15,6% rispetto al 2022, con una media di 97,2 reati al giorno, 4 ogni ora.  Illeciti che si concentrano soprattutto nel Mezzogiorno e in particolare nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa – Campania, Puglia, Sicilia e Calabria – dove si concentra il 43,5% degli illeciti penali, +3,8% rispetto al 2022. Tutto il mercato illegale nella Penisola è valso agli ecomafiosi nel 2023 ben 8,8 miliardi.

A tracciare un quadro di sintesi è il nuovo report di Legambiente “Ecomafia 2024. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia”, nel 30esimo anno dalla sua prima pubblicazione, e i cui dati sono stati presentati oggi a Roma. Dati nel complesso preoccupanti: nel 2023 in Italia aumenta anche il numero delle persone denunciate (34.481, +30,6%), così come quello degli arresti (319, +43% rispetto al 2022) e quello dei sequestri (7.152, +19%). Tra gli illeciti, nella Penisola continua a salire la pressione del ciclo illegale del cemento (13.008 reati, +6,5%), che si conferma sempre al primo posto tra i reati ambientali; ma a preoccupare è soprattutto l’impennata degli illeciti penali nel ciclo dei rifiuti, 9.309, + 66,1% che salgono al secondo posto. Al terzo posto con 6.581 reati la filiera degli illeciti contro gli animali (dal bracconaggio alla pesca illegale, dai traffici di specie protette a quelli di animali da affezione fino agli allevamenti); seguita dagli incendi dolosi, colposi e generici con 3.691 illeciti. Crescono anche i numeri dell’aggressione al patrimonio culturale (642 i furti alle opere d’arte, +58,9% rispetto al 2022) e degli illeciti nelle filiere agroalimentari (45.067 illeciti amministrativi, + 9,1% rispetto al 2022), a cominciare dal caporalato. Sono inoltre 378 i clan mafiosi censiti.

In Emilia-Romagna a fronte di poco più di 82mila controlli sono 1422 i reati, 4 le persone arrestate, 236 i sequestri, e ben 5108 le sanzioni amministrative. La nostra regione si colloca all’undicesimo posto a livello nazionale, ma al quarto su otto per quanto riguarda le regioni del nord Italia, di certo non un buon risultato visto che una regione come il Friuli-Venezia Giulia ha poco più di un terzo dei reati rispetto all’Emilia-Romagna. L’Emilia-Romagna è al primo posto per numero di illeciti amministrativi e al terzo posto per persone denunciate, arrestate e per numero di sanzioni amministrative. La nostra regione è anche salita in classifica per quanto riguarda il ciclo illegale del cemento (14esimo posto nel 2023, 9° posto nel 2024) e il ciclo illegale dei rifiuti (13esimo posto nel 2023 e 12esimo nel 2024) e in questo caso non è una bella notizia.

Rimini è il peggiore dei capoluoghi di provincia con 308 reati, 266 persone denunciate e 23 sequestri.

Nello specifico dei settori indagati dal rapporto, in Emilia-Romagna sono 580 i reati riconducibili al ciclo illegale del cemento, 305 quelli al ciclo illegale dei rifiuti e 378 i reati contro gli animali; Rimini guida tutte le classifiche ed è l’unica delle province emiliano romagnole a rientrare nelle classifiche specifiche dei peggiori capoluoghi di provincia, piazzandosi all’ottavo posto per i reati contro gli animali.

30 anni di impegno: L’edizione Ecomafia 2024 (dedicata a Massimo Scalia tra i fondatori di Legambiente, presidente delle prime due Commissioni parlamentari d’inchiesta sulle attività illecite nel ciclo dei rifiuti) è un’edizione speciale  – con un’illustrazione di copertina realizzata dall’artista Vito Baroncini – arricchita dai contributi di tutte le forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dell’Ispra e dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf), ma anche di realtà imprenditoriali impegnate ad affermare la legalità nelle loro attività economiche. Tra i temi portati in primo piano anche lo scandalo delle navi a perdere, la morte di Natale De Grazia, il duplice omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, a 30 anni dalla loro uccisione.

 

Proposte di Legambiente

Legambiente chiede al Governo Meloni un impegno serio nella lotta alle ecomafie, con quindici proposte – che si possono trovare nel dossier – per avvicinare il quadro normativo ai principi sanciti in Costituzione  Di seguito le sei su cui Legambiente chiede di lavorare in maniera prioritaria: 1) Recepire quanto prima la nuova direttiva europea in materia di tutela penale dell’ambiente, approvata dal Parlamento europeo il 27 febbraio 2024, che introduce nuove fattispecie di reato rispetto a quelle già previste dal nostro Codice penale e prevede l’adozione di strategie nazionali contro la criminalità ambientale; 2) Introdurre nel Codice penale i delitti contro le agromafie; 3) Introdurre nel codice penale i delitti contro gli animali; 4) Restituire ai prefetti pieni poteri per la demolizione degli immobili che i Comuni non hanno abbattuto, a partire dall’ultimo condono edilizio; 5) Inasprire le sanzioni contro i reati nel ciclo dei rifiuti; 6) Completare l’approvazione dei decreti attuativi del Sistema nazionale di protezione ambientale e potenziare gli organici delle Agenzie regionali, per garantire controlli adeguati sul PNRR e sulle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.

“Anche nella nostra regione purtroppo registriamo un aumento degli ecoreati ambientali”, sottolinea Francesco Occhipinti, direttore di Legambiente Emilia-Romagna. “Siamo grati alle forze dell’ordine per l’impegno profuso nel contrasto a questi reati, ma non bisogna abbassare la guardia: occorre ancora colmare alcuni importanti vuoti che speriamo possano essere risolti, grazie al recepimento della nuova direttiva sulla tutela penale dell’ambiente approvata alla fine della legislatura europea con cui dovremmo inserire nel codice penale i reati delle agromafie, oltre che quelli sugli animali; occorre inoltre approvare urgentemente nuove norme contro l’abusivismo nel settore edilizio. Non possiamo non sottolineare che la lotta contro le ecomafie e all’illegalità ambientale deve essere portata avanti con forza nell’interesse della salute dei cittadini e dell’ambiente.”

“La voce più pesante dell’illegalità legata al ciclo del cemento, come denunciamo ogni anno con forza, e quella dovuta alla miriade di abusi edilizi che viene realizzata nel nostro Paese. Con il decreto “Salva casa” – aggiunge Enrico Fontana, responsabile Osservatorio Ambiente e legalità – a cui Legambiente ha presentato una serie di emendamenti, si corre il rischio di alimentare nuovi abusi. Ma deve preoccupare molto anche la crescita dei reati nella gestione dei rifiuti, con pratiche illegali che minacciano l’economia circolare. Così come seguiremo con attenzione quanto sta accadendo nella raccolta dei Raee (i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), dove diminuisce la quantità di quelli avviati al riciclo e aumentano le esportazioni illegali, verso Asia e Africa. E manterremo sotto osservazione il mercato illecito degli F-gas, i gas refrigeranti, che vede l’Italia tra i paesi più esposti”.

 

Patto per il Lavoro e per il Clima. L’Emilia-Romagna com’era 10 anni fa e com’è oggi

Patto per il Lavoro e per il Clima. L’Emilia-Romagna com’era 10 anni fa e com’è oggiDal 2014 a oggi l’Emilia-Romagna è la Regione che cresce di più in Italia. Sia dal punto di vista economico, sia da quello sociale, registrando dati che la collocano sopra la media nazionale e ai livelli delle regioni europee più avanzate. Questo nonostante le drammatiche avversità degli ultimi dieci anni: la ricostruzione post sisma del 2012, la pandemia, la crisi energetica fino alla drammatica alluvione in Romagna del 2023, eventi che hanno segnato il territorio e le comunità emiliano-romagnole, in grado, però, di superarle e, numeri alla mando, mostrarsi più forte di prima.

A ricordarlo il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, durante l’ultimo incontro del mandato del Patto per il Lavoro e per il Clima, questa mattina a Bologna, nato come Patto per il Lavoro nel 2015 e ‘ampliato’ nel 2020 ai temi della sostenibilità.
Il Patto per il Lavoro e il Clima è uno strumento unico in Italia che riunisce oltre 60 realtà – tra istituzioni, forze economiche, organizzazioni sindacali e del terzo settore, mondo della scuola e dell’università, istituti di ricerca, camere di commercio e banche – e rappresenta il luogo operativo di confronto e condivisione delle politiche realizzate in questi anni in Emilia-Romagna per generare nuovo lavoro di qualità, accompagnare la transizione ecologica e digitale, contrastare le diseguaglianze territoriali, sociali, di genere e generazionali.

“I risultati raggiunti in questi anni– ha ricordato Bonaccini– non sarebbero stati tali senza la decisiva spinta di idee e proposte arrivata da tutte le parti sociali, i territori, l’intero sistema regionale riunito nel Patto per il Lavoro e per il Clima. In grado di fare squadra per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi e competere con le migliori esperienze nel mondo e un obiettivo chiaro: perseguire la piena sostenibilità sociale, economica, ambientale, creare nuova e buona occupazione. Condividere tutte le più importanti scelte strategiche ci ha permesso di rispondere in modo più puntale alle esigenze dei territori, anche con investimenti strategici per cittadini e imprese, e di creare nuove opportunità di sviluppo e di progresso. Ciò sostenendo convintamente la crescita e il contrastare alle diseguaglianze, accelerando la trasformazione dell’economia e della società in una prospettiva di sostenibilità. E siamo così riusciti a superare i momenti più difficili, uscendone, anzi, più forti di prima. Ecco perché mi auguro che questo strumento possa essere notato e magari adottato anche a livello nazionale, per il bene del Paese”.,

I numeri macroeconomici parlano chiaro. In due lustri la forza lavoro è cresciuta di 62 mila unità (+3%), gli occupati sono 130 mila in più (+6,9%), il numero le persone in cerca di occupazione è sceso del 39,2%, il tasso di occupazione 20-64 anni è passato dal 70,7% al 75,9% (quello femminile dal 63 al 69,1%), il tasso di disoccupazione è sceso dal 8,4% al 5%. Inoltre, il Pil è cresciuto dell’11,2% e l’Export è cresciuto del 31,8%: ogni abitante dell’Emilia-Romagna sporta per 19,1 mila euro a fronte di un veneto 16,88 mila e di un lombardo 16,28 mila: il saldo commerciale regionale è il doppio di quello della seconda Regione, oltre 35 milioni di euro, contro i 19 milioni del Veneto.

E poi ci sono le persone. È in crescita la quota di anziani trattati in assistenza domiciliare integrata. Il rischio di povertà o esclusione sociale è tra i più bassi in Italia e in Europa passando dal 14% del 2019 al 7,4% di oggi. Nel 2023 hanno intercettato in regione il 10,95% delle persone di 65 anni ed oltre, nel 2014 erano l’8,9%. Superiore sia al dato medio delle regioni del Nord (9,19%) sia al dato medio nazionale (8,36%). Quasi dimezzata la dispersione scolastica, passando dal 13,2% al 7,3%, i Neet scendono dal 20,6% all’11%. E ancora: l’indice di copertura degli asili nido è pari al 46,2%, in crescita costante negli ultimi anni, oltre dieci punti percentuali in più rispetto al 2014/2015 quando era al 35,5%.

Dati positivi anche sul versante della sostenibilità e dell’ambiente. Nel 2023 i livelli misurati dalla rete regionale della qualità dell’aria hanno fatto segnare concentrazioni medie inferiori a quelle osservate nell’ultimo quinquennio, così come i valori medi annuali delle polveri, PM10 e PM2.5, risultano ampiamente entro i limiti di legge. E per la prima volta, è stato rispettato il numero di giorni con superamento del valore limite giornaliero di PM10 in tutte le stazioni. Per quanto riguarda la raccolta differenziata, infine, la percentuale di rifiuti urbani raccolti in modo differenziato rispetto al totale dei rifiuti urbani ha avuto un incremento pressoché costante passando dal 58,2% del 2014 al 77,2% del 2023, con un +3,2% rispetto all’anno precedente (2022).

“Investire sulle persone, il capitale umano, è stata e resta la priorità– ha aggiunto Bonaccini-. Lo abbiamo sempre fatto e stiamo accelerando in modo costante e progressivo. Con la consapevolezza che in un decennio la popolazione regionale è aumentata di 21 mila persone (+0,51%) e l’Emilia-Romagna si posiziona tra le poche regioni italiane a sorridere in un Paese che vive un lungo inverno della demografia. Perciò bisogna sempre partire dalle persone: in un Paese dove non si fanno figli, bisogna sostenere chi sceglie di farlo e poi offrire a quelle bambine e a quei bambini il massimo dei diritti e delle opportunità. E investire sul capitale umano, come abbiamo fatto con la Legge per l’attrazione e il trattenimento dei talenti, unica nel proprio genere e la Legge per l’attrattività per le aziende che vogliono venire a investire nel nostro territorio che, non a caso, in questi anni è diventato la nuova ‘casa’ di decine e decine di imprese di livello internazionale”.

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