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domenica, 21 Dicembre 2025
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Oltre 200 progetti finanziati grazie a due bandi a favore della diffusione della cultura e delle espressioni artistiche più innovative

Sono 218 i progetti finanziati grazie a due bandi relativi al Programma triennale regionale per gli interventi di promozione culturale, che hanno messo a disposizione oltre 2 milioni e 900 mila euro, in attuazione della legge regionale 21 del 2023.

A queste risorse si aggiungono ai 600mila euro già assegnati ai progetti di promozione culturale presentati per il 2024 dai Comuni con popolazione superiore ai 50mila abitanti, compresi i Comuni capoluogo.
Inoltre, è già prevista l’assegnazione di oltre 200 mila euro a sostegno di progetti regionali presentati da reti associative sulla base di apposito ulteriore bando in via di conclusione, portando così a oltre 3 milioni e 700 mila euro destinati per l’anno 2024 nell’attuazione della nuova legge regionale sulla promozione culturale.

“Il nostro intento è sempre stato quello di favorire la diffusione della cultura, estendendo le fasce di pubblico e incrementando la fruizione delle attività culturali anche nei piccoli centri– sottolinea l’assessore alla Cultura, Mauro Felicori-, oltre che sostenere le espressioni artistiche più innovative sia sul piano dei contenuti che su quello dei linguaggi, con azioni che incentivino la creatività giovanile e valorizzino i nuovi talenti, senza dimenticare la cultura popolare, la storia e le tradizioni emiliano-romagnole e delle altre culture”.

“Il nuovo sostegno su base triennale – continua l’assessore Felicori- assicurerà, come già avviene da oltre 20 anni nel caso della legge sullo spettacolo dal vivo, maggiore stabilità e qualità nella programmazione delle iniziative, così come maggiori opportunità di fund raising da sponsor e sostenitori pubblici e privati”.

Grazie alla legge sulla promozione culturale approvata nel 2023, 45 tra i progetti più rilevanti per longevità e consistenza in termini di budget potranno contare su di un contributo triennale. Di questi, 39 sono presentati da Enti del Terzo settore e 6 da Enti locali (Comuni o Unioni).

Dei restanti 173 progetti annuali approvati e finanziati per il solo 2024, 37 sono stati presentati da soggetti pubblici (Comuni, Unioni e Fondazioni partecipate) e 136 da Enti del Terzo settore.

Maggiori informazioni sui bandi e i relativi esiti si possono trovare alla pagina: https://eventiculturali.emiliaromagnacultura.it/finanziamenti/bandi: https://eventiculturali.emiliaromagnacultura.it/finanziamenti/bandi/

Dalla riviera alle terme, dalle città d’arte all’Appennino: dalla Regione contributi per oltre 10 milioni di euro per progetti di promozione e commercializzazione

Dalla riviera alle terme, dalle città d’arte all’Appennino: dalla Regione contributi per oltre 10 milioni di euro per progetti di promozione e commercializzazioneLa costa, le terme, le città d’arte e l’Appennino svelano un’offerta ricchissima che va dalla cultura all’enogastronomia, dalla Motor Valley ai parchi tematici, dai musei ai percorsi naturalistici e allo sport.

Una dimensione turistica diversificata che non si limita alla sola stagione estiva e si apre alle tante proposte di viaggi, iniziative ed esperienze che si possono vivere in Emilia-Romagna.

Per sostenere e valorizzare il turismo, attraverso azioni di promozione e marketing, la Regione ha messo a punto due provvedimenti rivolti alle imprese turistiche singole e associate e alla Destinazioni turistiche. Il primo è il programma generale delle Destinazioni turistiche per il 2024, con un finanziamento di oltre 8,9 milioni, il secondo è un bando, con fondi per 2 milioni di euro, per incentivare le imprese turistiche a sviluppare e migliorare la loro capacità ricettiva e i loro servizi.

“Si tratta di interventi che rafforzano la grande attrattività delle nostre tre Destinazioni e offrono un aiuto concreto alle imprese- afferma l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini-. Vogliamo confermare i numeri record di questi mesi e per questo la promozione turistica resta al centro della strategia regionale: siamo concretamente al fianco degli operatori nelle campagne che valorizzano i punti di forza del territorio e i nostri prodotti tematici più nuovi. Con l’obiettivo di migliorare e accrescere la capacità di accoglienza e la qualità dei servizi offerti, rispondendo alle esigenze del mercato e delle tendenze turistiche emergenti”.

I finanziamenti in dettaglio

Per il 2024, il programma generale delle Destinazioni turistiche prevede un finanziamento di oltre 8,5 milioni. Alle azioni di promozione e commercializzazione tra cui marketing, fiere, pubblicità, interventi social e web, campagne di comunicazione sul mercato italiano per la valorizzazione dell’attrattività e dell’economia delle aree turistiche emiliano-romagnole vanno circa 4,1 milioni.

I fondi sono così suddivisi: per il Territorio turistico Bologna-Modena, 967 mila euro alla città metropolitana di Bologna e 373 mila euro per la Provincia di Modena; per la Destinazione turistica Romagna 2 milioni 506 mila euro e per la Destinazione Turistica Emilia 340 mila euro.

A queste risorse, la Cabina di regia regionale, sulla base della legge sulla promozione turistica n. 4 /2016 ha aggiunto un finanziamento aggiuntivo per 400 mila euro: 200 mila euro per la destinazione Emilia e 100 mila ciascuna per il Territorio Bologna-Modena e la Destinazione Romagna.

I restanti fondi per 4,4 milioni vanno ai programmi di promozione locale che comprendono i servizi turistici di base dei Comuni e delle Unioni di Comuni relativi all’accoglienza, all’animazione e all’intrattenimento, le iniziative di interesse locale come fiere, sagre, appuntamenti stagionali e tradizionali.

Per il 2025 la Regione Emilia-Romagna ha lanciato un bando, con fondi per 2 milioni di euro,  per sostenere progetti di imprese turistiche, anche in forma associata, che partecipano al Programma di promo-commercializzazione delle Destinazioni turistiche o del Territorio turistico Bologna-Modena e che possono commercializzare un numero definito di camere/posti letto sul territorio regionale.

I progetti dovranno avere un importo tra i 35mila e i 150mila euro, il contributo regionale è previsto fino al 50% della spesa ammessa.

Tra i criteri di valutazione dei progetti oltre alla coerenza con gli obiettivi strategici regionali e delle Destinazioni Turistiche anche il livello di internazionalizzazione, innovazione e creatività, coerenza tra obiettivi, mercati, azioni e costi, presenza di una strategia triennale, impatto territoriale, integrazione e diversificazione dei servizi, e azioni sul web.

Le domande vanno presentate online tramite l’applicazione web Sfinge 2020, dalle ore 10.00 del 29 ottobre 2024 e fino al 18 dicembre 2024.

Festival Via Emilia: approda a Formigine la sesta edizione

Festival Via Emilia: approda a Formigine la sesta edizioneApproda a Formigine, venerdì 12 Luglio dalle ore 21,15 in piazza Calcagnini, la sesta edizione del Festival Via Emilia la strada dei cantautori che, dopo cinque tappe che, oltre a Formigine, coinvolgono Fiorano, Lugo di Ravenna, Maranello e Rubiera, arriverà alla finalissima in data ancora in via di definizione.

Il “Festival Via Emilia la strada dei Cantautori” è un progetto realizzato dall’Associazione Concertistica Carmina et Cantica e, attraverso la sua programmazione e realizzazione, intende rendere omaggio ai cantautori che, con la loro musica e le loro indimenticabili canzoni, hanno creato la storia musicale del nostro Paese, testimoniando la ricchezza culturale e le qualità artistiche dell’Italia intera.

Il Concorso presenterà anche aneddoti e curiosità di vita vissuta da parte dei grandi nomi della canzone d’autore, che saranno ospiti delle serate del Concorso e che saranno intervistati da Marco Barbieri.

In piazza Calcagnini, venerdì 12 luglio, si esibiranno: Giovanni Usai, Daniela Taglioni, Marco Arati, Matteo Chiaraluce, Filippo Monti, Giacomo Rossi, Marco Donda, Nicola Tassoni, B.G.T.Band, Gabriele Zambelli, Moeris Bagnoli, La zona di comfort.

La partecipazione è libera e gratuita, in caso di pioggia l’evento si svolgerà all’Auditorium Spira Mirabilis. Info su www.festivalviaemilia.it.

 

Il 12 e 23 luglio “Fiorachella” 2024

Il 12 e 23 luglio “Fiorachella” 2024Venerdì 12 e sabato 13 luglio nel parco di Villa Pace ritorna il ritmo e il divertimento con  Fiorachella, il festival della musica giovane, giunto alla sua quinta edizione, organizzato dall’associazione Fiorano Free Music aps (FFM) e Radio Antenna 1, in collaborazione con il Comune di Fiorano Modenese.

Sul palco artisti emergenti e altri più conosciuti, per fare il pieno di musica live, tra luci, colori e voglia di ballare. L’ingresso è, come sempre, libero e gratuito.

La serata di venerdì, dedicata al genere elettronico- sperimentale, parte, alle ore 20.30 con di Marta Tenaglia, cantautrice milanese, definita da Rolling Stone come un’“artista italiana-poco-italiana”. Seguirà Godblesscomputers, al secolo Lorenzo Nada, produttore e dj che fonde la sua esperienza di beat maker con un interesse precoce per i campionatori e i dischi in vinile. A chiudere Sarafine, aka Sara Sorrenti, vincitrice di X Factor 2023, cantautrice calabrese che fonde in modo innovativo la musica elettronica e leggera. Per ballare fino all’1.30 arriva poi l’energia il Dj Nocetti.

Sabato 13 luglio apre all’indie e al rock, dalle 20.00, con la musica di M.E.R.L.O.T (Manuel Schiavone), artista emergente, finalista di Sanremo Giovani nel 2020. Dopo di lui sarà sul palco Mille, nome d’arte di Elisa Pucci, cantautrice romana che unisce ironia e drammaticità nelle sue composizioni, affrontando temi come i sentimenti, la libertà femminile e le ansie quotidiane. E per concludere i Tropea, nati nel 2017 a Milano, hanno guadagnato rapidamente una posizione di rilievo nella scena underground grazie alla loro potenza sul palco e alla versatilità nel combinare diversi generi musicali. Il Dj set con Rambler chiuderà Fiorachella 2024.

Nelle due serate di festa, a partire dalle ore 19.00, si potranno anche gustare tigelle, carne alla griglia, cibi vegani, bibite e tanto altro, proposte dai punti ristoro presenti, gestiti da attività del territorio. Saranno inoltre disponibili bag, cappellini e magliette con grafiche disegnate da artisti locali, dedicati all’evento, i cui proventi andranno a sostegno della manifestazione e degli eventi che FFM propone.

Per arrivare comodamente al Fiorachella è disponibile l’ampio parcheggio dell’Iperfamila di Fiorano e quello di piazza De Gasperi.

Per maggiori info consultare il sito www.fiorachella.it o la pagina fb e instagram del Festival.

A San Venanzio è festa con la Sagra

A San Venanzio è festa con la SagraDue giorni di festa a San Venanzio con la tradizionale Sagra di organizzata dalla Parrocchia della frazione maranellese. Sabato 13 e domenica 14 luglio appuntamento con la Sagra di San Venanzio, un’occasione per ritrovarsi tra cena sotto le stelle, attività all’aperto e sport. Si parte sabato al pomeriggio con il Torneo di Volley.

Sabato e domenica torneo di calcetto per bambini e torneo di biliardino, dalle ore 18.30 aperitivo al tramonto e dalle 20 la cena sotto le stelle. Domenica 14 luglio alle 11 la Santa Messa con benedizione al paese e alle 17.30 la terza Corsa dei Colli di Maranello, non competitiva, ludica e amatoriale, con iscrizioni fino a sabato 13 via e-mail a parrocchiasanvenanzio@gmail.com o il giorno della gara dalle ore 16. I percorsi sono da 4,5 o 6 e 8 km. Domenica inoltre in programma alle 19 la dimostrazione di tiro con l’arco con il Gruppo Arcieri della Torre di Formigine.

 

I tagli del decreto “Spending Review”: alcuni Sindaci del Distretto scrivono al Governo

I tagli del decreto “Spending Review”: alcuni Sindaci del Distretto scrivono al GovernoIl Sindaco di Sassuolo, assieme ai Sindaci di Formigine, Fiorano Modenese, Maranello, Prignano sulla Secchia e Palagano, ha inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro dell’Economia e delle Finanze una lettera in merito ai tagli previsti dal decreto “Spending Review” per gli Enti Locali. A seguire il testo.

***

Gentilissimi,
Vi scriviamo con estrema preoccupazione e profonda delusione per esprimere tutta la nostra contrarietà ai contenuti del cosiddetto Decreto “Spending Review”. Un decreto che penalizza fortemente gli Enti Locali, ovvero quelle istituzioni impegnate ogni giorno di fronte a cittadini per garantire servizi di welfare, la manutenzione di edifici scolastici, la sicurezza e la cura dei luoghi, la tutela dell’ambiente. Siamo quelli che quotidianamente sono a stretto contatto con i cittadini rappresentando le istituzioni con orgoglio e passione. Questo decreto colpisce i nostri Comuni ed addirittura è pensato per colpire quelli più virtuosi.
Gli enti locali che si sono affannati per vincere bandi e realizzare opere, nei tempi contingentati del Piano di Ripresa e Resilienza, si troveranno ad avere meno fondi per poter fare funzionare quegli asili, quelle scuole, quelle strutture destinate alle nostre comunità.
Un taglio netto sulle risorse di spesa corrente dei Comuni, quelle spese che servono per garantire i servizi ai nostri cittadini: gli asili, le scuole, il welfare, la cultura, lo sport, e tutti quei servizi per le famiglie e destinati alle fasce più deboli o più sensibili della nostra società. Questi sono i servizi che subiranno tagli da un decreto che, per risparmiare denaro a livello centrale, ha deciso di tagliare i fondi ai servizi usufruiti dai cittadini.
Un Comune efficiente programma la spesa, il mantenimento dei servizi e gli investimenti in base alle entrate previste. Lo facciamo seriamente approvando il Bilancio a Dicembre per l’anno successivo. Come sarà possibile mantenere gli impegni presi a fronte di un taglio di risorse che inizia già ora?
Abbiamo approfittato dell’occasione dataci dai fondi Pnrr per costruire nuove scuole, nuovi asili: in che modo potremmo mai farli entrare in funzione se non abbiamo nemmeno le risorse per garantire il regolare funzionamento delle altre?
Un taglio drammatico per i bilanci dei nostri Comuni, che nei prossimi cinque anni per Sassuolo ammonta a circa 750.000 €, 561.000 € per Formigine, 430.000 € per Fiorano Modenese, 400.000 € per Maranello, 58.000 € per Palagano ed altrettanto significativi per Prignano sulla Secchia.
A tutti questi motivi si aggiunge l’amarezza per l’assoluta mancanza di un confronto con i Sindaci ed è per questo che esprimiamo la nostra totale contrarietà a questo provvedimento che, colpendo gli Enti Locali, colpisce le nostre famiglie e i nostri cittadini tutti.
Vi chiediamo un radicale cambio di rotta perché questa non è una questione politica o amministrativa, non si tratta di far quadrare i conti: questa è una giustizia sociale, difesa delle istituzioni e del futuro del paese.
Distinti saluti

F.to
Matteo Mesini, Sindaco di Sassuolo
Elisa Parenti, Sindaco di Formigine
Marco Biagini, Sindaco di Fiorano Modenese
Luigi Zironi, Sindaco di Maranello
Mauro Fantini, Sindaco di Prignano sulla Secchia
Fabio Braglia, Sindaco di Palagano

Turismo, UniCredit aderisce a convenzione per incentivi “FRI-Tur”

UniCredit ha aderito alla convenzione per la valutazione dei finanziamenti agevolati “FRI-Tur” (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel turismo) e ha già rilasciato le prime attestazioni di esito delibera del finanziamento agevolato che le imprese potranno presentare a Invitalia, il Gestore delle agevolazioni, unitamente alla domanda di agevolazione.

Da inizio luglio e fino alla fine del mese, infatti, le imprese del comparto turistico nazionale possono presentare domanda per gli incentivi previsti dal “FRI-Tur”, la misura del PNRR che agevola l’accesso al credito e gli investimenti nel settore turistico.

Le agevolazioni, rivolte ad alberghi, agriturismi, imprese del comparto fieristico e congressuale, stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici e parchi tematici, mirano a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale.

Più nel dettaglio, gli incentivi sosterranno un ampio ventaglio di investimenti, dagli interventi di riqualificazione energetica e antisismica ai lavori di eliminazione delle barriere architettoniche, dai progetti di digitalizzazione al rinnovo degli arredi, attraverso un contributo diretto alla spesa e un finanziamento agevolato (durata minima di 4 anni e massimo 15 anni, incluso un periodo di preammortamento) composto da una quota di Cassa Depositi e Prestiti ad un tasso nominale annuo pari allo 0,5% e da una quota di finanziamento bancario a tasso di mercato.

Dichiara Remo Taricani, Deputy Head di UniCredit Italia: “UniCredit ha rimodulato il proprio supporto al settore turistico mettendo a disposizione risorse finanziarie dedicate, proponendo un’offerta a 360° con strumenti appositamente disegnati e creando un team di specialisti con competenze multidisciplinari. Oggi, fornendo senza costi alla nostra clientela l’accesso gratuito alla Piattaforma “Bandi e Incentivi” di PwC Italia e la possibilità di richiedere l’attivazione senza costi di una consulenza di prima istanza sull’eleggibilità degli investimenti, ampliamo ulteriormente la gamma di servizi per le imprese, con l’obiettivo di sostenere il percorso virtuoso di miglioramento dell’offerta turistica del nostro Paese”.

UniCredit amplia così la propria azione di supporto agli operatori della filiera turistica italiana, che possono contare su rilevanti programmi strutturati.

Con le due edizioni del programma Made4Italy, la banca ha erogato alle imprese del turismo e dell’agroalimentare 10 miliardi di euro di nuova finanza con l’obiettivo di promuovere progetti legati alle identità regionali e favorire un’offerta congiunta tra aziende ricettive e imprese agroalimentari, al fine di valorizzare i territori italiani e attrarre nel Paese nuovi flussi di turismo internazionale.

Nell’ambito della più recente edizione del piano “UniCredit per l’Italia – imprese” sono inoltre previsti specifici interventi di supporto al settore, tra i quali un  plafond di 1 miliardo di euro per il finanziamento di investimenti legati a transizione green, innovazione tecnologica e riqualificazione alberghiera, e del circolante, anche tramite forme di ammortamento flessibili che tengono conto della stagionalità degli incassi.

Formigine, Spazi Eletti archivia l’edizione 2024 con Stefano Nazzi: l’appuntamento è lunedì 15 luglio

Dopo gli incontri con l’autrice di best seller Stefania Auci e il critico musicale e deejay Massimo Cotto, lunedì 15 luglio alle ore 21 nel parco della biblioteca comunale di Formigine si terrà l’ultimo appuntamento della rassegna “Spazi Eletti”.

Ospite della serata conclusiva sarà Stefano Nazzi, giornalista che ha lavorato per importanti testate nazionali occupandosi principalmente di cronaca nera. Oggi racconta cronaca e attualità per “il Post”, dove è ideatore e autore dei podcast “Indagini” e “Altre indagini”, che narrano il percorso investigativo e processuale dietro a una serie di casi di cronaca noti e meno noti.

Nel 2023, Nazzi è stato scelto come conduttore del ciclo di documentari di Rai 2 “Delitti di famiglia”, incentrato su noti crimini commessi nel contesto domestico. Il suo ultimo libro, edito da Mondadori, si intitola “Il volto del male. Storie di efferati assassini”.

Ideata da Fabiano Massimi, romanziere e docente della Scuola Holden, la rassegna di quest’anno punta sulle contaminazioni tra la letteratura e le forme di comunicazione contemporanee, non solo quelle televisive ma anche podcast e radiofoniche. L’ingresso è libero. In caso di maltempo, l’incontro sarà trasferito presso l’Auditorium Spira mirabilis.

 

Contro le truffe agli anziani l’Arma arruola un testimonial speciale: Lino Banfi

Contro le truffe agli anziani l’Arma arruola un testimonial speciale: Lino BanfiL’Arma dei Carabinieri rivolge particolare attenzione ai soggetti vulnerabili, tra cui gli
anziani, sempre più fragili di fronte alle insidie della modernità.
Già da tempo l’Istituzione ha assunto efficaci iniziative a loro tutela, soprattutto in relazione
alle truffe: un fenomeno sempre più diffuso e attuale, che prende di mira le persone fragili,
lasciando in loro segni indelebili.

Oltre al danno economico e al trauma psicologico dell’invasione del proprio spazio domestico, le vittime subiscono, infatti, anche il senso di colpa di essere state raggirate. I truffatori approfittano proprio della sensibilità emotiva e della fragilità fisica degli anziani per conquistarne la fiducia, con i metodi più disparati.
In questo contesto, l’Arma ha deciso di avviare una campagna di comunicazione diretta alla parte della popolazione maggiormente colpita da questo tipo di reati, allo scopo di rafforzare la prevenzione e accrescere la funzione di rassicurazione sociale. Il testimonial della campagna è il celebre attore Lino Banfi, il quale, per la profonda stima che nutre nei confronti dell’Istituzione e per la sua particolare sensibilità rispetto ai temi della legalità, si è mostrato fin da subito disponibile, con la grande generosità che lo caratterizza, a ricoprire questo ruolo così importante.
La scelta del “Nonno d’Italia” è stata ispirata dall’esigenza e dal desiderio di avvicinarsi ancora di più agli anziani, con l’intento principale di trasmettere in modo diretto ed efficace consigli utili a tutelarsi dai raggiri. Per questo l’attore ha subito aderito all’invito dell’Arma dei Carabinieri.
Nello spot, che sarà diffuso sulle piattaforme social dell’Arma e sui media, Lino Banfi e il
Comandante di Stazione del quartiere in cui vive mettono in guardia gli spettatori dalle truffe.
Nel corso di un dialogo con il “suo” Comandante di Stazione, Banfi, con l’inconfondibile stile che lo contraddistingue, racconta di alcuni suoi conoscenti che hanno subito truffe, per poi lasciare la scena al Maresciallo dell’Arma che esorta il pubblico a prestare massima attenzione e a rivolgersi con fiducia ai Carabinieri chiamando il 112 N.U.E. Lo spot si conclude con l’invito a consultare il sito Carabinieri.it, in cui sono illustrate le principali tipologie di truffe e come riconoscerle.

Le tecniche adottate dai truffatori, infatti, per quanto subdole e fantasiose, hanno schemi ricorrenti: individuarli è il primo passo per difendersi.
Oltre a questa iniziativa, è stata realizzata una locandina che sarà affissa in tutte le caserme, nelle parrocchie e nei luoghi di ritrovo degli anziani, nonché un opuscolo pieghevole da distribuire ai cittadini. In maniera chiara e semplice, vi sono indicati i consigli per evitare di rimanere vittima delle truffe tra i quali: attenzione ad aprire la porta agli sconosciuti, diffidare dalle apparenze, limitare la confidenza su internet.
Protagoniste assolute della missione di rassicurazione sociale dell’Arma sono le Stazioni
Carabinieri, che vivono le comunità, rappresentando punti di riferimento sempre presenti e
affidabili.

Ed è per questo che i Comandanti di Stazione:

  • svolgono incontri formativi in luoghi di culto, presso sedi comunali e strutture
    assistenziali/ricreative per anziani, con distribuzione di opuscoli informativi;
  • mantengono contatti con i direttori di istituti di credito e degli uffici postali, per
    condividere informazioni su casi sospetti;
  • sviluppano collaborazioni con gli organi di informazione e istituzioni locali per
    sensibilizzare l’opinione pubblica.

 

Esorbitante numero delle domande di supplenza presentate alle scuole: è emergenza

Esorbitante numero delle domande di supplenza presentate alle scuole: è emergenzaIn questi giorni sono scaduti i termini per la presentazione delle domande di supplenza relativa al personale docente (GPS) e del personale ATA (3^ fascia).

Le sedi della FLC CGIL sono state letteralmente affollate da migliaia di candidati docenti e Ata che si sono inseriti nelle graduatorie per le supplenze e che trovano nel sindacato una risposta alle tante difficoltà di inserimento nelle graduatorie.

Anche se ancora dati ufficiali non ce ne sono, si può ipotizzare che a livello nazionale saranno oltre due milioni le domande presentate dagli aspiranti.

In Emilia Romagna possiamo stimare in oltre 12.000 coloro che si sono rivolti alle nostre sedi sindacali per ottenere assistenza e supporto.

A questi da noi censiti, che sono solo una parte di coloro che vorrebbero ottenere un incarico, si aggiungono tanti altri che si sono rivolti ad altre organizzazioni sindacali presenti sul territorio regionale.

L’ingente numero di domande presentate ha un forte impatto nella valutazione delle stesse da parte delle segreterie scolastiche che, nei mesi di luglio e agosto, dovrebbero farsi carico delle complesse procedure per consentire al 1° settembre prossimo l’utilizzo delle nuove graduatorie e il conferimento delle supplenze da parte degli uffici territoriali o delle stesse scuole.

Questo tema richiama una grave carenza dell’amministrazione scolastica: quella di scaricare sulle scuole ogni incombenza, lasciandole sole, senza organico aggiuntivo e con l’unico onere di sopperire alle gravi mancanze ormai croniche dell’amministrazione centrale.

Come più volte denunciato, non si può arrivare a ridosso dell’avvio dell’anno scolastico con le graduatorie non utilizzabili.

Si tratta, tra le altre, di una vera e propria emergenza che può essere fronteggiata solo con un incremento strutturale e rafforzato dell’organico del personale ausiliario tecnico amministrativo e ad una adeguata programmazione, per tempo, delle procedure.

Siamo alle solite, ma come dice il proverbio non si fanno le nozze con i fichi secchi.

(La Segreteria FLC CGIL Emilia Romagna)

Università: nuovi spazi per la didattica e la ricerca, maggiore offerta di servizi per gli studenti

Università: nuovi spazi per la didattica e la ricerca, maggiore offerta di servizi per gli studenti
foto: Università di Bologna

Che si tratti di nuove aule o laboratori, di sale studio o spazi ricreativi, l’importante è avere servizi che mettano le studentesse e gli studenti universitari al centro e ne agevolino lo studio e la permanenza in Emilia-Romagna.

Segue questa logica il recente avviso realizzato dalla Regione per sostenere il diritto allo studio universitario. La Giunta regionale ha approvato infatti un invito rivolto agli Atenei statali con sede amministrativa in Emilia-Romagna – Università di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia e Parma – perché propongano interventi di edilizia universitaria da finanziare. Le candidature saranno valutate da un gruppo di lavoro appositamente predisposto.

Le risorse disponibili ammontano a 20 milioni di euro, di cui 14 milioni provenienti dalle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027 e ulteriori 6 milioni stanziati dal bilancio regionale.

Gli interventi dovranno riguardare nuove costruzioni oppure ampliamenti o ristrutturazioni di immobili, per i quali si operi per renderli più sicuri ed energeticamente efficienti. È previsto anche l’acquisto di arredi e attrezzature, oltre che la copertura dei costi di progettazione. Candidature attese entro il 16 dicembre 2024.

“Con questo ulteriore impegno di 20 milioni si avvia a conclusione un percorso durato cinque anni in cui la Giunta regionale ha sempre posto studentesse e studenti di ogni età al centro delle sue priorità- commenta l’assessora alla Scuola e all’Università, Paola Salomoni-. Dalle borse di studio per garantire il diritto allo studio, ai finanziamenti per avere maggiore disponibilità di residenzialità universitaria, l’impegno della Regione non è mai venuto meno. Oggi mettiamo a disposizione del sistema universitario risorse che confermano la nostra attrattività per i giovani talenti, grazie a strutture e servizi destinati ad un’ampia platea di destinatari. L’Emilia-Romagna è una terra accogliente per chi vuole studiare e realizzarsi qui”.

Il finanziamento è coerente con la legge regionale 2 del 2023 che promuove l’attrazione, la permanenza e la valorizzazione di talenti ad elevata specializzazione prevedendo il sostegno ad iniziative che qualifichino le infrastrutture universitarie, di ricerca e accoglienza del territorio regionale. È reso possibile dall’Accordo per lo Sviluppo e la Coesione sottoscritto il 17 gennaio 2024 dal Governo e dalla Regione Emilia-Romagna, che prevede il finanziamento di interventi infrastrutturali di edilizia universitaria tramite il Fondo per lo sviluppo e la coesione.

Le finalità del bando

Il bando si pone l’obiettivo di migliorare l’offerta didattica e di ricerca e ampliare i servizi agli studenti, siano essi ricreativi, culturali, abitativi o di aggregazione. Le nuove strutture dovranno contribuire a garantire il diritto allo studio universitario e favorire l’attrattività del sistema universitario regionale. Ciascun Ateneo potrà candidare al massimo due interventi e prevedere un cofinanziamento, pari ad almeno il 10% del costo complessivo dell’intervento.

Tenuto conto della popolazione studentesca e della presenza di sedi nei diversi territori, l’importo massimo del contributo che potrà essere richiesto corrisponde a 8 milioni di euro per Università di Bologna e 4 milioni di euro per l’Università degli Studi di Parma, l’Università degli Studi di Ferrara, l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

A14 Bologna-Taranto: chiuso per una notte il tratto Bologna San Lazzaro-Castel San Pietro

A14 Bologna-Taranto: chiuso per una notte il tratto Bologna San Lazzaro-Castel San PietroSulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori connessi all’ampliamento alla quarta corsia, dalle 22:00 di domenica 14 alle 6:00 lunedì 15 luglio, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna San Lazzaro e Castel San Pietro, verso Ancona.

Si precisa che la stazione di Bologna San Lazzaro sarà chiusa in entrata in entrambe le direzioni, Ancona e A1/Milano.

L’area di servizio “Sillaro ovest”, situata all’interno del suddetto tratto, non sarà raggiungibile.

In alternativa si consiglia:

per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna San Lazzaro, percorrere la Complanare sud, SP48, via Tolara di Sotto, via degli Stradelli Guelfi, SP19 e rientrare sulla A14 alla stazione di Castel San Pietro;

per la chiusura dell’entrata della stazione di Bologna San Lazzaro, verso Ancona: Castel San Pietro;

per la chiusura dell’entrata della stazione di Bologna San Lazzaro, verso la Milano: Bologna Fiera, sulla stessa A14, o Bologna Arcoveggio sulla A13 Bologna-Padova.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 12 luglio 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 12 luglio 2024Sereno o poco nuvoloso salvo addensamenti cumuliformi durante il pomeriggio. Durante la seconda parte della giornata passaggio di nubi medio-alte con scarsa probabilità di locali piovaschi o deboli rovesci anche temporaleschi, più probabili sul settore occidentale e su quello settentrionale.

Temperature molto superiori alla media del periodo. Minime attorno a 22/24 gradi; massime tra 34 e punte di 38 gradi sulla pianura centro-orientale. Permangono condizione di disagio bioclimatico. Venti deboli variabili a regime di brezza lungo la costa. Mare poco mosso o quasi calmo.

(Arpae)

Agricoltura, un nuovo bando regionale da 600mila euro per promuovere la Pera dell’Emilia-Romagna Igp

Agricoltura, un nuovo bando regionale da 600mila euro per promuovere la Pera dell’Emilia-Romagna Igp
pere (foto d’archivio di Fabrizio dell’Aquila per la Regione Emilia Romagna)

Un aiuto agli agricoltori che hanno adottato lo standard e la certificazione Igp e intendono promuovere in Italia e all’estero la produzione della pera Igp di qualità.

È l’obiettivo con cui la Giunta regionale ha approvato, con un finanziamento di 600 mila euro, un nuovo bando per la promozione sui mercati della pera dell’Emilia-Romagna Igp. Tra le attività che rientrano nello stanziamento anche quelle di comunicazione sui media e sui social, oltre alla partecipazione a fiere ed eventi dedicati.

I progetti dovranno avere un valore complessivo non inferiore ai 250 mila euro e il contributo sarà pari al 70% delle spese ammissibili.

“Grazie agli interventi sostenuti da questo bando- spiega l’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi-, vogliamo promuovere su un mercato sempre più ampio di distributori e consumatori, un prodotto di punta della nostra frutticultura come la pera Igp. Siamo una regione leader nella produzione di pere, e questo nonostante il comparto sia stato penalizzato da eventi climatici avversi e da attacchi di patogeni, che hanno provocato ingenti danni economici e produttivi. Ma nonostante i problemi causati dai cambiamenti climatici, puntiamo sulla bontà e sulla qualità di questo prodotto, e per questa ragione vogliamo contribuire a rafforzarne la promozione per farlo conoscere sempre di più al mercato e ai cittadini”.

Possono accedere ai contributi i consorzi di tutela delle Dop e Igp, i consorzi di promozione economica e i consorzi o associazioni che rappresentino almeno il 25% degli operatori iscritti all’albo regionale dei produttori biologici.
Il bando non prevede la creazione di una graduatoria e tutti i progetti ammessi saranno finanziati, in misura proporzionale alle risorse disponibili.

Le domande vanno presentate entro le ore 15.00 del 10 agosto 2024, tramite posta elettronica certificata all’ indirizzo agrapa@postacert.regione.emilia-romagna.it

Ulteriori informazioni sono disponibili nel sito della Regione dedicato ai prodotti Dop e Igp

Cartello del cartone ondulato: risarcimenti fino a 250 milioni in Emilia-Romagna

Cartello del cartone ondulato: risarcimenti  fino a 250 milioni in Emilia-Romagna30 scatolifici, oltre 500 addetti, 130 milioni di fatturato e più di 200 mq di cartone lavorato: l’Emilia-Romagna si conferma una delle principali regioni italiane nel settore degli imballaggi in cartone, sia per numero di scatolifici “puri” che per volume d’affari.

Di conseguenza, agli scatolifici della regione spetta una quota considerevole dei risarcimenti scaturiti dal cartello del cartone ondulato”, un’intesa illecita che ha coinvolto la quasi totalità dei produttori italiani di cartone ondulato, condannati dall’AGCM per aver posto in essere tra il 2004 e il 2017 un’unica e complessa intesa continuata nel tempo volta a definire i prezzi di vendita e i fermi degli stabilimenti produttivi ai danni degli scatolifici trasformatori. L’ammontare complessivo del danno generato dal cartello è stimato tra 1 e 2,5 miliardi di euro e, secondo un’analisi di Associazione Italiana Scatolifici, una cifra compresa tra 100 e 250 milioni di euro spetta proprio agli scatolifici dell’Emilia-Romagna.

In Emilia-Romagna gli scatolifici si concentrano in particolare nelle province di Bologna, Modena e Parma ma, seppur in misura minore, si trovano anche in tutte le altre province.

Quello che però non tutti sanno è che il tempo per richiedere i danni provocati dal ‘cartello del cartone ondulato’ è quasi scaduto: si avvicina infatti il termine ordinario di prescrizione (cinque anni dalla pubblicazione della Decisione dell’AGCM, in data 17 luglio 2019) per avviare i procedimenti di Risarcimento Privato nei confronti dei cartellisti. L’istruttoria dell’AGCM è stata avviata in seguito all’invio di una segnalazione proprio da parte dell’Associazione Italiana Scatolifici, che rappresenta la categoria degli scatolifici non verticalmente integrati e, pertanto, i principali produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato.

 

Cartello da record: almeno 14 anni di pratiche scorrette, 287 milioni di euro di sanzioni, 90% di aziende coinvolte

Grazie alla segnalazione dell’Associazione Italiana Scatolifici e alla successiva presentazione di una domanda di clemenza da parte delle società del gruppo DS Smith e, solo dopo l’avvio del procedimento, da parte di Ondulati Nordest S.p.A., Scatolificio Idealkart S.r.l. e delle società del gruppo Pro-Gest, l’AGCM ha scoperto intese illecite tra i principali produttori di cartone ondulato (il 90% dei grandi produttori), che hanno portato a un sovrapprezzo dei fogli in cartone ondulato del 15-30% per oltre 14 anni. La sanzione complessivamente imposta dall’AGCM ammontava a 110 milioni di euro (oltre a 178 milioni di euro a titolo di sanzione per l’intesa illecita “parallela” relativa al mercato degli imballaggi in cartone ondulato), cifra successivamente rivista dopo i diversi gradi di giudizio dinanzi al giudice amministrativo, che, tuttavia, ha confermato l’esistenza del cartello e l’illiceità della condotta dei cartellisti. Quanto agli effetti sul mercato, il danno complessivo è valutato non inferiore al miliardo di euro e potrebbe raggiungere i 2,5 miliardi di euro, secondo le stime della stessa associazione.

 

Richieste di risarcimento entro il 17 luglio 2024

Le società che hanno acquistato cartone ondulato e scatole tra il 2004 e il 2017 possono richiedere il risarcimento dei danni subiti. Il tempo stringe: le richieste devono essere presentate entro il 17 luglio 2024, con procedimento da avviare dinanzi al giudice civile. I danneggiati hanno diritto a un risarcimento stimato tra il 15% e il 30% delle somme corrisposte a titolo di prezzo di acquisto del cartone ondulato nel periodo 2004-2017. A questo si aggiungono gli interessi maturati, la rivalutazione monetaria e il lucro cessante. I cartellisti sono responsabili in solido, dunque il risarcimento riconosciuto dal giudice potrà essere richiesto per intero anche a una sola delle società citate in giudizio e coinvolte nel cartello.

 

L’Importante Ruolo dell’Associazione Italiana Scatolifici

Nell’intera vicenda ha avuto un ruolo determinante l’Associazione Italiana Scatolifici, realtà che, grazie all’affiancamento dello Studio Legale Lipani, ha segnalato all’AGCM le intese illecite, determinando l’avvio del relativo procedimento istruttorio. L’Associazione Italiana Scatolifici raggruppa i principali produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato; piccole e medie imprese dislocate su tutto il territorio nazionale che fatturano oltre 750 milioni di euro dando lavoro a migliaia di persone. “Il cartello del cartone ondulato ha rappresentato una delle più gravi violazioni del libero mercato mai viste in Italia, penalizzando migliaia di aziende per oltre un decennio. Grazie al nostro intervento siamo riusciti a smascherare queste pratiche illecite, ottenendo giustizia per il nostro comparto. Auspichiamo che tutte le aziende danneggiate agiscano rapidamente per ottenere i risarcimenti cui hanno diritto. Le risorse recuperate, infatti, potranno essere reinvestite nelle imprese, favorendo la crescita e la competitività del settore, perduta negli anni a causa dell’illecito. La nostra battaglia dimostra che, uniti, possiamo proteggere i diritti degli scatolifici italiani e garantire un mercato equo e trasparente“, conclude Andrea Mecarozzi, Presidente di Associazione Italiana Scatolifici.

 

Deflusso ecologico: si lavora ad un rinvio

Deflusso ecologico: si lavora ad un rinvio
Francesco Vincenzi, presidente di ANBI 

Un’importante norma a tutela dell’agricoltura irrigua italiana è stata inserita, in sede di conversione del cosiddetto Decreto Legge Agricoltura, per graduare l’entrata a regime del Deflusso Ecologico come limite al prelievo dai corsi d’acqua.

A renderlo noto è l’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), che ringrazia il Presidente, Luca De Carlo ed il Vicepresidente, Giorgio Maria Bergesio, della Commissione Agricoltura della Camera, per l’impegno profuso nel ricercare una soluzione ad un’annosa vicenda che, allo stato attuale, comporterebbe il rischio di pesanti conseguenze per gli ecosistemi e l’agricoltura italiani.

“Il Deflusso Ecologico – ricorda Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – è una più restrittiva applicazione dei limiti al prelievo d’acqua dai corpi idrici, previsti dal Deflusso Minimo Vitale: in altri termini, lasciare più acqua all’interno degli alvei, riducendo le derivazioni, già oggi regolate da concessioni regionali. Come costantemente da noi denunciato, pur condividendo l’obbiettivo comunitario del benessere dei fiumi, l’applicazione dei parametri previsti dalla norma europea, senza adeguate contromisure infrastrutturali, avrebbe in Italia gravi conseguenze non solo per il sistema irriguo e quindi per l’agricoltura che produce cibo, ma anche per l’ambiente, che viene vivificato proprio dalla distribuzione idrica, senza considerare, ad esempio, la riduzione di produzione idroelettrica, che ne conseguirebbe.”

Già un precedente Decreto Legge del 2022 aveva indicato, quale data per il completamento delle necessarie sperimentazioni sul Deflusso Ecologico, il 31 Dicembre 2024. Tuttavia, per aggiornare ed implementare i deflussi ecologici, a seguito delle sperimentazioni, è necessario attuare alcuni adeguamenti tecnici nelle opere idrauliche che consentano, a valle delle derivazioni, il rilascio dei deflussi ecologici indicati.

Ora, nel testo uscito dal dibattito parlamentare del Senato ed in corso di rapida approvazione definitiva alla Camera, all’art. 11  si prevede che tali adeguamenti tecnici siano predisposti entro il 31 Dicembre 2026 in tutte le derivazioni, rinviando a tale data i termini per l’entrata in vigore dei Deflussi Ecologici rimodulati in seguito alle sperimentazioni, ad eccezione dei valori già fissati sulla base di indagini sito-specifiche, conformi alle indicazioni nazionali vigenti.

“Nel ringraziare, ancora una volta, chi ha prestato attenzione alle nostre preoccupate segnalazioni, non possiamo evitare di ricordare che il Deflusso Ecologico è conseguenza della Direttiva Quadro Acque, approvata nel 2000 in un clima di evidente disinteresse da parte di chi allora sedeva al Parlamento Europeo – precisa Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI – Auspichiamo che la rinnovata delegazione italiana a Bruxelles, anche d’intesa con l’associazione Irrigants d’Europe, sappia impegnarsi a trovare il giusto equilibrio fra le esigenze ambientali e le necessità delle campagne mediterranee, dove l’irrigazione è un fattore produttivo ormai indispensabile di fronte all’avanzare della crisi climatica. Le normative comunitarie non possono essere applicate indifferentemente dalla Svezia alla Sicilia, ma devono essere progressivamente declinate sulle concrete realtà dei territori. Basti pensare che l’immediata applicazione del Deflusso Ecologico penalizzerebbe produzioni, simbolo del made in Italy agroalimentare, quali il prosecco ed il riso, ma anche aspetti tipici del nostro panorama come i fontanili ed i prati stabili” conclude il Presidente di ANBI.

 

Consiglio comunale a Formigine giovedì 11 luglio

Consiglio comunale a Formigine giovedì 11 luglioSi terrà domani, giovedì 11 luglio a partire dalle 20.30 la seconda seduta della nuova legislatura del Consiglio comunale di Formigine, che torna alla consueta sede del castello dopo la prima seduta aperta di presentazione tenutasi in piazza. In ordine del giorno, la costituzione e nomina delle commissioni consiliari permanenti, nonché l’elezione della commissione comunale per la formazione degli elenchi dei Giudici popolari di Corte di Assise e di Corte di Assise d’Appello.

All’inizio della seduta il Consiglio riserverà un momento di saluto a Marcello Masi, imprenditore formiginese che dal 1974 ha guidato il sodalizio sportivo del Formigine Calcio, oggi Real Formigine. Masi è stato infatti azionista unico del club esattamente per 50 anni ininterrotti, portando nello sport la sua esperienza e il suo spirito imprenditoriale che hanno visto affermarsi il suo Finmasi Group come colosso internazionale nei settori della siderurgia, elettronica, alberghiero, trasporti. Sindaco e Presidente del Consiglio Comunale hanno quindi invitato Marcello Masi e i rappresentanti della squadra per un momento celebrativo e di passaggio di consegne, nell’occasione della cessione della società sportiva alla nuova proprietà, un gruppo  rappresentato da Gabriele Castelli della Frigogel. Il consiglio sarà come sempre trasmesso in streaming in diretta sul canale YouTube del Comune di Formigine.

 

Il salario minimo nei contratti del Comune di Fiorano Modenese

Il salario minimo nei contratti del Comune di Fiorano ModeneseNella prima seduta la Giunta comunale ha voluto approvare un atto a tutela della retribuzione minima salariale nei contratti sottoscritti dal Comune di Fiorano Modenese.

Si tratta di una delibera importante, la prima del genere in provincia di Modena, che va a realizzare uno dei punti del programma di mandato della nuova Amministrazione fioranese.

L’atto, in via di pubblicazione, impegna il Comune ad indicare in tutte le procedure di gara che al personale impiegato negli appalti pubblici e concessioni sia applicato il contratto collettivo maggiormente attinente alla attività svolta e a verificare che i contratti prevedano un trattamento economico minimo pari a 9 euro l’ora.

Secondo la delibera del Comune di Fiorano Modenese, nel caso gli operatori economici dichiarino, in sede di offerta, di applicare un diverso contratto collettivo, si dovrà accertare che questo garantisca ai lavoratori in particolare la retribuzione minima pari a 9 euro l’ora e anche l’equivalente delle tutele normative ed economiche di quello indicato dalla stazione appaltante, sulla base dei parametri tracciati dall’Anac.

Inoltre gli uffici comunali dovranno effettuare una ricognizione di tutti contratti in essere stipulati a partire dal 2022, verificando le condizioni applicate sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista normativo. Ogni  6 mesi sarà redatto un report sugli appalti comunali e sulle verifiche relative ai contratti effettuate;

Infine l’Amministrazione comunale si impegna ad organizzare incontri con le organizzazioni sindacali al fine di verificare come raggiungere l’obiettivo che tutti i contratti in essere prevedano un trattamento economico minimo inderogabile pari a 9 euro l’ora, per tutelare in modo particolare i settori più fragili e poveri del mondo del lavoro.

“A meno di un mese dall’insediamento della nuova Amministrazione abbiamo voluto approvare una delibera dall’alto valore simbolico e dal certo impatto al lato pratico nelle retribuzioni dei lavoratori meno pagati. – spiega il sindaco Marco Biagini – Il nostro è un territorio dove il livello salariale e le condizioni normative e di benefici aggiuntivi sono molto buoni, ma questo non significa che tutti ne siano interessati e non dobbiamo dimenticare che il lavoro povero, soprattutto per gli inquadramenti meno qualificati, rischia di creare gravi disparità economiche e sociali. Con questo atto di indirizzo vogliamo lavorare in questa direzione e affermare un principio di qualità e valori negli appalti pubblici comunali, auspicando che ci sia un’evoluzione positiva anche per altre realtà”.

Formigine balla liscio: sabato in piazza Calcagnini si ricorda il “Galletto”

Formigine balla liscio: sabato in piazza Calcagnini si ricorda il “Galletto”
Galletto (by Codeluppi 2018)

Si terrà sabato 13 luglio alle ore 21 in piazza Calcagnini a Formigine una “Serata liscio”, appuntamento ormai annuale nato per ricordare il “Galletto” formiginese che quest’anno giunge alla terza edizione. Insieme all’orchestra Roberto Morselli, Formigine omaggia Lorenzo Bonvicini a circa due anni dalla sua scomparsa. Presentatore radiofonico, televisivo e animatore appassionato di ballo liscio, Bonvicini è divenuto noto ai più con il soprannome di “Galletto”.

A partire dalle 19, sarà presente uno stand gastronomico con gnocco fritto, tigelle, salumi misti e bevande gestito dal Gruppo Alpini di Braida.

L’evento è organizzato dalla Polisportiva formiginese, della quale Bonvicini è stato storico collaboratore, con il patrocinio del Comune di Formigine e la collaborazione di Coop Alleanza 3.0, Avap Formigine e Cantina Formigine Pedemontana.

Aggiornamenti in merito alle chiusure previste su A13 e A14

Sulla A13 Bologna-Padova, sono state annullate le chiusure del tratto Bologna Arcoveggio-Bologna Interporto, verso Padova, che erano previste nelle due notti di mercoledì 10 e giovedì 11 luglio.

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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire rilievi topografici per i lavori di ampliamento delle corsie, dalle 00:00 alle 6:00 di sabato 13 luglio, sarà chiusa la stazione di Imola, in entrata in entrambe le direzioni,  Bologna e Ancona/Pescara e in uscita per chi proviene da Bologna. In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Faenza o di Castel San Pietro.

Lugo, UniCredit dona alla Caritas 25 computer per le famiglie alluvionate

Lugo, UniCredit dona alla Caritas 25 computer per le famiglie alluvionate25 computer sono stati donati alla Caritas della Diocesi di Imola, di cui fa parte il Vicariato di Lugo, da UniCredit in collaborazione con ASYSTEL-BDF.

I 25 laptop saranno consegnati ad altrettante famiglie del territorio che si sono rivolte alla Caritas diocesana e alle Caritas parrocchiali per ottenere supporto in conseguenza dell’alluvione e che sono state individuate quali destinatarie poiché nel nucleo sono presenti minori per i quali questo strumento sarà particolarmente utile per fini scolastici.

Già in prima linea per la Romagna nelle iniziali fasi dell’emergenza maltempo, UniCredit ha continuato in questi mesi a tenere alta l’attenzione sull’area, lavorando per intercettarne e soddisfarne i bisogni. Grazie al dialogo continuo con la comunità, la Banca ha quindi risposto tempestivamente all’istanza giunta dalla Caritas, donando 25 computer. Ciò anche grazie alla collaborazione con ASYSTEL-BDF, realtà attiva nel mercato dell’Information Technology italiano, che ha ricondizionato i pc, dotandoli inoltre di idoneo sistema operativo.

Parteciperanno alla consegna il Vescovo di Imola, S.E. Mons. Giovanni Mosciatti, e un delegato per la Caritas Diocesana.

Il Vescovo S.E. monsignor Giovanni Mosciatti ed il direttore della Caritas diocesana Alessandro Zanoni ringraziano UniCredit per la donazione ricevuta: i laptop saranno distribuiti, tramite la Caritas diocesana, alle famiglie destinatarie appartenenti al territorio della Bassa Romagna nelle prossime settimane.

 

 

 

 

 

 

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