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Lunedì 27 novembre si riunisce il Consiglio comunale sassolese

Lunedì 27 novembre si riunisce il Consiglio comunale sassoleseSi svolgerà lunedì prossimo, 27 novembre a partire dalle ore 20 presso la sala consigliare di via Pretorio 18, la prossima seduta del Consiglio Comunale di Sassuolo, convocata dal Presidente Luca Caselli in modalità “mista”.

 

Sono 7 i punti all’ordine del giorno, di cui tre interrogazioni.

Si inizierà con l’interrogazione a firma del consigliere Francesco Macchioni, Lista Macchioni, avente ad oggetto “Interrogazione sulla presenza di profughi accolti in città di recente e sulle azioni di prevenzione dell’accoglienza”. Seguirà l’interrogazione a firma del Capogruppo del Pd Maria Savigni, avente ad oggetto “Iniziative per contrastare la preoccupante diffusione del gioco d’azzardo” e quella ancora del consigliere Francesco macchio ad oggetto “Interrogazione sul degrado dell’impianto di illuminazione votiva nel cimitero nuovo di Sassuolo”.

Dopo le interrogazioni sarà in discussione, al punto 4, la “Variazione al Bilancio di previsione 2023-2024” e, a seguire, l’approvazione della convenzione all’Ufficio associato del contenzioso tributario e di consulenza fiscale della Provincia di Modena.

Al punto 6 del Consiglio Comunale si svolgerà la presentazione del Bilancio di Previsione 2024-2026, mentre chiuderà la seduta l’esame di un Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Serena Lenzotti (Pd), avente ad oggetto “Sassuolo a 30 km/h. La velocità giusta per la sicurezza di tutte e tutti in centro urbano”.

 

Barriere architettoniche, la Regione sostiene i Comuni che vogliono eliminarle dai luoghi pubblici

Barriere architettoniche, la Regione sostiene i Comuni che vogliono eliminarle dai luoghi pubblici
foto Meridiana Immagini – Autore Elisa Pozzo

A fianco dei Comuni per eliminare le barriere architettoniche da spazi e luoghi pubblici: piazze, strade, parcheggi, ma anche giardini, scuole, musei.

Sono 25 i Comuni dell’Emilia-Romagna che riceveranno dalla Regione un contributo di 36mila euro per sostenere le spese di progettazione dei Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba).

È quanto prevede un provvedimento che attribuisce le risorse stanziate da un bando dello scorso agosto: 900mila euro assegnati alla Regione grazie al Fondo nazionale per l’inclusione delle persone con disabilità.

“Questa iniziativa si inserisce in un percorso più ampio con cui la Regione vuole sostenere i Comuni, a partire da quelli più piccoli, per rendere le città più vivibili e accoglienti, a cominciare dalle persone più fragili, riprogettando gli spazi urbani- ha sottolineato l’assessora regionale alla Programmazione territoriale e paesaggistica, edilizia, politiche abitative, Barbara Lori-. Un percorso che ha previsto, oltre al sostegno economico, anche iniziative di formazione rivolte ai tecnici comunali e specifiche linee guide per facilitare la predisposizione di progetti il più possibile organici e integrati con la pianificazione comunale. Si tratta di una grande questione di civiltà”.

I Comuni interessati

Tra i Comuni beneficiari anche tre capoluogo: Bologna, Piacenza e Parma. Inoltre: tutti i Comuni dell’Unione Romagna Faentina (Castel Bolognese, Brisighella, Riolo Terme, Faenza, Casola Valsenio, Solarolo), con Russi (Ra); Salsomaggiore Terme (Pr); Sant’Ilario d’Enza, Campegine, Cavriago, Campagnola Emilia (Re); Castelfranco Emilia e Nonantola (Mo); Budrio, San Lazzaro di Savena, Dozza, Argelato, Galliera, Imola (Bo); Bertinoro (FC); Verucchio (Rn).

Il provvedimento nel dettaglio

Trentaquattro le candidature arrivate alla Regione da parte dei Comuni. Proposte progettuali tra le quali sono state individuate le 25 ammissibili a finanziamento.

I contributi saranno erogati in due rate: la prima, pari all’80% del contributo concesso, a seguito dell’affidamento delle attività di progettazione del Piano, mentre il restante 20%, dopo l’avvenuta approvazione. È anche previsto, un cofinanziamento minimo locale, variabile in base alla dimensione demografica del Comune.

Le risorse assegnate a ciascun progetto ammontano per la precisione a 36.065 euro. Entro il 29 febbraio 2024 i Comuni beneficiari dovranno aver provveduto all’affidamento dell’appalto di servizi, pena la revoca del contributo. Entro il 31 dicembre 2024 prevista l’adozione del Peba da parte del Comune.

Chiusure programmate questa notte sulla A14

Chiusure programmate questa notte sulla A14Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori propedeutici previsti nell’ambito del lotto 0 del Passante, dalle 22:00 di questa sera mercoledì 22 alle 6:00 di giovedì 23 novembre, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A1 Milano-Napoli e l’allacciamento con la A13 Bologna-Padova, verso Ancona e chiusa, con orario 21:00-6:00, l’area di servizio La Pioppa ovest, situata nel suddetto tratto. Sarà contestualmente chiuso il Raccordo di Casalecchio, tra Bologna Casalecchio e l’immissione sulla A14 Bologna Taranto, verso Ancona.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari: da Firenze o da Milano verso Padova: uscire alla stazione di Bologna Casalecchio sul Raccordo di Casalecchio, percorrere la Tangenziale ed entrare sulla A13 attraverso la stazione di Bologna; da Firenze o da Milano verso Ancona: uscire alla stazione di Bologna Casalecchio, percorrere la Tangenziale ed entrare sulla A14 alla stazione di Bologna San Lazzaro.

Inoltre, la stazione di Bologna Borgo Panigale, sulla A14 Bologna-Taranto, sarà chiusa in entrata verso Ancona e non sarà raggiungibile in uscita per chi proviene da Milano. In alternativa, si consiglia di utilizzare la stazione di Bologna Casalecchio sul Raccordo di Casalecchio o di Bologna Arcoveggio sulla A13 Bologna-Padova.

 

Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori di pavimentazione, nelle due notti di mercoledì 22 e di giovedì 23 novembre, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra l’uscita della stazione di Bologna San Lazzaro e lo svincolo 12 SS65 Futa, verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli. Saranno adottati contestualmente i seguenti provvedimenti: sulla A14 Bologna-Taranto: chiusura della stazione di Bologna San Lazzaro, in uscita per chi proviene dalla A14 e dalla A1 Milano-Napoli; sulla Tangenziale: chiusura dello svincolo 13 SS9 Via Emilia, in entrata verso Casalecchio di Reno/A1 e in uscita per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14.

In alternativa si consiglia: per la chiusura del tratto: anticipare l’uscita sulla A14 alla stazione di Castel San Pietro, percorrere la viabilità ordinaria: SP19, SP31 degli Stradelli Guelfi ed entrare sulla Tangenziale attraverso lo svincolo 12 SS65 della Futa; per la chiusura dell’uscita di Bologna San Lazzaro: Bologna Fiera o Castel San Pietro sulla A14; per la chiusura dello svincolo 13 SS9 Via Emilia verso Casalecchio: svincolo 12 SS65 della Futa.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 23 novembre 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 23 novembre 2023Poco nuvoloso al mattino per il transito di velature. Sereno ovunque dal pomeriggio. Temperature minime in diminuzione comprese tra 1 grado delle citta emiliane e 8 gradi della costa. Valori attorno allo zero nelle aree extraurbane emiliane. Massime senza variazioni significative comprese tra 11 e 12 gradi.

Venti al primo mattino ancora forti da nord-est sulle aree di crinale dei rilievi centro-occidentali; deboli-moderati altrove. Nel corso della giornata tendenti a divenire deboli da nord-ovest. Mare mosso al mattino sotto costa, molto mosso al largo con moto ondoso in graduale attenuazione.

(Arpae)

Post alluvione: oggi in Assemblea legislativa seduta col Commissario Figliuolo

Post alluvione: oggi in Assemblea legislativa seduta col Commissario Figliuolo“Non chiediamo un euro in più del dovuto, ma non arretreremo fino a quando la ricostruzione non sarà completata, non come prima ma meglio di prima. E fino a quando i rimborsi non saranno garantiti al cento per cento”.

Il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, è intervenuto oggi in Assemblea legislativa, a chiusura del dibattito consiliare dopo la comunicazione sulle iniziative intraprese e le attività in corso nei territori colpiti dall’alluvione. Lavori che sono stati aperti dalla vicepresidente con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, che ha fornito dati e numeri su quanto accaduto. Di seguito, l’intervento del commissario straordinario alla ricostruzione, Francesco Paolo Figliuolo, e quelli dei consiglieri regionali.

“Non posso che ringraziare il generale Figliuolo per quanto sta facendo per noi- ha precisato Bonaccini, ribadendo la piena e proficua collaborazione con il commissario e la sua struttura-. Non è così con il Governo: ci siamo affidati alle sue promesse ma, a oggi, le risorse necessarie ancora non ci sono”.

Il presidente ha ripercorso le tappe, all’indomani dell’alluvione: la richiesta, da Palazzo Chigi, di una ricognizione e quantificazione dei danni, prodotta dalla Regione “in tempo record”; le stime dei danni contestate, la questione della nomina a commissario straordinario (“abbiamo perso mesi”), lo slittamento dell’avvio di tanti cantieri. La richiesta, da parte della Regione, dell’introduzione del credito d’imposta per risollevare le zone colpite dall’alluvione, arrivato con sei mesi di ritardo. E di inserire i beni mobili tra quelli rimborsabili, “perché in un terremoto sono i beni immobili a essere distrutti, in un’alluvione quelli mobili”.

“È chiaro- ha proseguito Bonaccini- che non possiamo ricostruire tutto come prima. Perché quel che c’era non basta più a garantire la sicurezza né a monte né a valle, né ai cittadini, né alle imprese. La scala degli eventi che stiamo vedendo, inedita, richiede un adattamento di sistema, oltre che misure incisive per il contrasto del cambiamento climatico. Significa che dopo le somme urgenze e gli interventi urgenti, saranno indispensabili veri e propri piani di riadattamento generale e strutturale per la messa in sicurezza dei versanti, per le infrastrutture della mobilità, per i bacini idraulici, per le comunità e le attività economiche”.

È il lavoro che la Regione sta predisponendo col Commissario, e che ha due presupposti: che tutti i soggetti competenti, le istituzioni locali, le comunità e le rappresentanze economiche e sociali siano pienamente coinvolti, e la piena collaborazione istituzionale, “perché- ha proseguito il presidente- una ricostruzione di questa portata non la si fa non parlandosi. Ho avuto la ventura di rapportarmi con ben sei Governi diversi dopo il sisma dell’Emilia, e ho sempre offerto e ricevuto collaborazione. Al di là del colore politico. Stavolta non sta andando così, e non è un bene per la Romagna, per i cittadini alluvionati, per i territori feriti”.

L’alluvione di maggio

Quattro miliardi e mezzo di metri cubi d’acqua caduti. Dell’ondata di maltempo dello scorso maggio (2-3, poi 15-16), che ha impattato su 50 fiumi dell’Emilia-Romagna, facendone esondare 23, e causando oltre 60mila frane (questo il numero di quelle finora censite), ha parlato nel suo intervento la vicepresidente della Regione, Irene Priolo. Immediata la mobilitazione del sistema regionale di Protezione civile, insieme agli enti locali, ai Vigili del Fuoco, delle forze dell’ordine; Priolo ha ricordato l’attivazione dei cantieri per le somme urgenze, cui stanno seguendo quelli per le urgenze e il più ampio piano della Regione per i fiumi: cantieri per più di 360 milioni di euro, tra quelli già conclusi, in cantiere o previsti per i prossimi due anni.

A oggi sono 885 gli accessi alla piattaforma Sfinge alluvione 2023, attiva dal 15 novembre, per le domande di risarcimento da parte degli alluvionati. “Ma molti cittadini, molte famiglie, potrebbero essere scoraggiati dal fare domanda- ha sottolineato la vicepresidente- dal momento che ad oggi, per legge, non possono essere risarciti i beni mobili”. Preoccupazione è stata espressa da Priolo anche per il futuro della ricostruzione, da quando scadrà il prossimo anno il mandato del commissario, e per i fondi “non coerenti” rispetto alle stime necessarie.

Educazione musicale, la Regione conferma per l’anno scolastico in corso oltre 2,1 milioni di euro del Fondo sociale europeo

Educazione musicale per studentesse e studenti, attività ad accesso libero e gratuito, anche come occasione di inclusione e di contrasto alla povertà educativa, con un’attenzione particolare ai bisogni specifici e alle disabilità.

La Regione Emilia-Romagna continua nell’impegno assunto con la legge regionale numero 2 del 2018 (“Norme in materia di sviluppo del settore musicale”) e il conseguente “Programma regionale per lo sviluppo del settore musicale”, confermando anche per l’anno scolastico 2023-2024 l’offerta formativa di educazione musicale come veicolo per la socializzazione e l’inclusione degli studenti.
Interventi approvati dalla Giunta regionale con risorse pari a oltre 2,1 milioni di euro (Programma regionale Fse+ 2021/27).

I progetti, che saranno realizzati dalle scuole di musica riconosciute in stretta collaborazione con 244 istituti scolastici o enti di formazione del sistema IeFP distribuiti su tutto il territorio regionale, coinvolgeranno oltre 7mila bambini e ragazzi in percorsi di 60 ore ciascuno di canto corale, musica strumentale d’insieme e propedeutica musicale.

Caratterizzati da differenti metodologie, approcci e modelli formativi, i progetti di educazione musicale saranno aggiuntivi e addizionali rispetto all’offerta formativa curricolare e si realizzeranno anche nei mesi estivi, in una logica di scuole aperte al territorio e alle comunità oltre il tempo scuola.

E attraverso figure professionali individuate per bisogni specifici dei destinatari e apposite metodologie didattiche, verranno favorite la relazione e l’integrazione di alunni con disabilità o in condizione di svantaggio personale e sociale.

“La legge regionale in materia di qualificazione dell’educazione musicale è stata il punto di partenza per la definizione di un’offerta di opportunità di educazione e pratica musicale d’insieme, realizzate dalle scuole e dagli organismi specializzati nell’organizzazione e gestione di attività di didattica e pratica musicale del territorio regionale riconosciuti dalla Regione Emilia-Romagna- spiegano gli assessori regionali alla Cultura, Mauro Felicori e alla Formazione Vincenzo Colla-. Si è costruita un’offerta educativa ampia e aperta al territorio che ha valorizzato l’esperienza musicale collettiva, mettendo al centro studenti e studentesse, sostenendo lo sviluppo della creatività, la socializzazione e l’integrazione di tutti, con particolare attenzione agli alunni e alunne con disabilità o in condizione di svantaggio personale e sociale”.

 

I numeri in Emilia-Romagna

Negli ultimi anni si è registrato un incremento del numero delle scuole riconosciute, dalle 197 per l’anno scolastico 2021/2022 alle 205 del 2023/2024, oggi così distribuite: 53 nella città metropolitana di Bologna, 18 nella provincia di Ferrara, 24 nella provincia di Forlì-Cesena, 22 nella provincia di Modena, 16 nella provincia di Parma, 16 nella provincia di Piacenza, 14 nella provincia di Ravenna, 24 nella provincia di Reggio Emilia, 18 della provincia di Rimini.

Gli studenti complessivi sono 23.745, di cui 7.325 di età inferiore agli otto anni, 16.420 oltre gli otto anni.

Gli enti gestori delle scuole di musica sono per l’87% circa composti da enti del terzo settore o associazioni di promozione sociale; l’8% da scuole private anche in forma societaria e il 5% da scuole civiche comunali.

Nel territorio regionale sono 352 le sedi dove viene svolta l’attività didattica da parte delle scuole di musica, molte scuole hanno più unità locali distribuite nel territorio provinciale in comuni diversi.

I comuni della Regione con almeno una scuola di musica sono 170, di cui 27 quelli montani.

Il corpo docente dedito alle attività delle scuole di musica, nelle varie famiglie strumentali, è complessivamente composto da circa 4mila insegnanti, la maggioranza con diploma di Conservatorio, oltre a comprovata formazione o esperienza didattica e/o concertistica.

Tutte le scuole svolgono lezioni collettive di musica d’insieme e didattica laboratoriale e sono pronte ad accogliere alunni con disabilità, offrendo un insegnamento flessibile e/o personalizzato.

A questa pagina l’elenco delle scuole riconosciute suddiviso per provincia.

Parole che feriscono: appuntamento sabato 25 in Auditorium a Formigine

Entrano nel vivo le iniziative organizzate a Formigine in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra sabato 25 novembre. Dopo un incontro divulgativo sul tema della violenza psicologica e una visita guidata sulla figura di Clelia Farnese organizzata all’interno del Castello di Formigine, è in programma per sabato 25 alle ore 20.30 presso l’Auditorium Spira mirabilis “Parole che feriscono”, spettacolo-concerto con Roberta Biagiarelli e il coro Le Chemin des Femmes diretto da Meike Clarelli.

Obiettivo della serata sarà coinvolgere tutto il pubblico, sia donne sia uomini, in un problema che riguarda l’intera collettività e da cui nessuno dovrebbe sentirsi escluso. Un mosaico di testi interpretati a partire da testimonianze di vita in dialogo con voci sensibili e resistenti, per consegnare ai presenti una forma espressiva della violenza psicologica e sollecitarli in riflessioni e azioni concrete. L’ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento posti.

Roberta Biagiarelli, residente a Formigine, è un’attrice, autrice e documentarista attiva per sensibilizzare su temi di importanza sociale e civile. Sul palco insieme a lei ci sarà Le Chemin des Femmes, coro femminista di donne che promuove la ricerca musicale e la resistenza civile attraverso la voce femminile fondato e diretto da Meike Clarelli, ricercatrice vocale, cantante e insegnante che si pone l’obiettivo di restituire, attraverso il suo lavoro, il valore delle donne.

Parole che feriscono: appuntamento sabato 25 in Auditorium a Formigine
Teatro dell’Orsa, Fuochi – ph Marcella Fava

Sempre nell’ambito delle iniziative organizzate per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è in programma domenica 26 alle ore 16.30 sempre nell’Auditorium Spira mirabilis “Fuochi. Ribelli, coraggiose, libere”. Lo spettacolo teatrale, a ingresso gratuito, è pensato per adulti e ragazzi dai 12 anni in su e racconta le storie di donne libere che hanno aperto nuove strade mandando in frantumi pregiudizi di secoli. Fuochi di luce che ci riscaldano e ci incoraggiano. A cura del Teatro dell’Orsa, la rappresentazione è di e con Monica Morini. Musica dal vivo di Gaetano Nenna.

Dichiara l’Assessora alle Pari Opportunità Roberta Zanni: “Anche quest’anno abbiamo provato a mettere in piedi un programma di iniziative variegato in grado di toccare diverse tematiche che vanno oltre alla terribile, ed evidente, violenza fisica.

È importante parlare anche di quello che non si vede, ugualmente doloroso per le vittime, come la violenza psicologica e il diritto alla libertà e all’autodeterminazione.

La sensibilizzazione su temi come questo deve andare oltre alla giornata del 25 novembre, eletta come simbolo, ma insufficiente se generatrice di riflessioni che durano 24 ore. La speranza per il futuro è che ogni giorno sia il 25 novembre e per farlo è necessario il coinvolgimento di tutti: istituzioni, comunità, individui. Dobbiamo impegnarci a promuovere la consapevolezza, a educare sul rispetto reciproco e a creare ambienti che incoraggino la parità di genere in tutte le sue forme”.

Ecoforum 2023: premiati a Reggio Emilia i Comuni Ricicloni dell’Emilia-Romagna

Ecoforum 2023: premiati a Reggio Emilia i Comuni Ricicloni dell’Emilia-RomagnaSi è tenuto questa mattina presso il Tecnopolo di Reggio-Emilia l’Ecoforum di Legambiente Emilia-Romagna, appuntamento annuale per discutere con gli attori protagonisti di economia circolare, smaltimento rifiuti e recupero di materie prime.  La giornata è stata realizzata quest’anno con il supporto di Sabar, Aimag, Clara Spa, e con il patrocinio del Comune di Reggio-Emilia.  Per l’occasione, nel pomeriggio è stato presentato il dossier Comuni Ricicloni 2023 su dati 2022 e sono stati premiati i comuni più virtuosi in materia di smaltimento rifiuti.

L’iniziativa, aperta dai saluti di Carlotta Bonvicini, assessore delle Politiche per la Sostenibilità del Comune di Reggio Emilia, e di Bokar Diop, presidente del Circolo Legambiente Reggio-Emilia, quest’anno si è concentrata su tre filiere di recupero dei rifiuti: i RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), il tessile e gli oli vegetali.

Nel corso della mattinata è intervenuto Antonio Pergolizzi, analista ambientale e co-autore dell’annuale rapporto Ecomafia, che ha puntato l’attenzione sulla prevenzione della riduzione del rifiuto e ha sottolineato come le filiere siano da gestire meglio per un maggior recupero di materia anche da destinare alle manifatture del nostro Paese.

Roberto Spiandorello, rappresentante di Clara SPA, ha presentato le esperienze nell’ambito della raccolta dei RAEE svolte all’interno del bacino gestito dall’azienda in provincia di Ferrara, a partire dalla sperimentazione per la raccolta di piccoli RAEE svolta presso l’Istituto Remo Brindisi di Lido degli Estensi in collaborazione con il Circolo Legambiente Delta del Po. “Il nostro territorio è molto vasto e la densità abitativa è molto bassa; il conferimento dei RAEE avviene attraverso varie modalità, dai centri di raccolta intercomunali, alle ecomobili, ai progetti speciali; adesso siamo a 4,6 kg ad abitante di RAEE, aspiriamo ad arrivare ai 6kg pro capite, e le proiezioni già ci indicano per il 2023 una crescita del 8,1% rispetto al 2022.”

Tommaso Campanile, presidente CONOE, ha presentato i dati relativi all’attività del consorzio nell’ambito del recupero degli oli vegetali domestici. “Il 95% dell’olio raccolto proviene da attività professionali, solo il 5% è quello raccolto dalle famiglie perché i Comuni ancora non hanno attivato sistemi di raccolta efficaci ed efficienti e manca anche la consapevolezza dei cittadini rispetto alla pericolosità del rifiuto. Attualmente la maggior parte dell’olio recuperato viene convertito in biodiesel, ma si stanno studiando altri possibili usi nell’ottica che in futuro i mezzi a combustione interna saranno sempre meno.”

I lavori della mattinata si sono conclusi con l’intervento di Paolo Carini (ATERSIR), rispetto al ruolo dell’Agenzia nell’ambito delle tre filiere di recupero approfondite, e Luca Piatto (responsabile area Rapporti col Territorio di CONAI), a proposito del sistema di gestione dei rifiuti da imballaggio e di valorizzazione dell’impegno degli enti locali.

 

FOCUS DOSSIER COMUNI RICICLONI EMILIA-ROMAGNA

Nel pomeriggio sono stati presentati i dati della XVI edizione di Comuni Ricicloni, presentato da Laura Brambilla, responsabile nazionale della campagna per Legambiente e Paola Fagioli di Legambiente Emilia-Romagna. Precedono la premiazione dei comuni più virtuosi gli interventi dei gestori Aimag e Sabar, tra i gestori primi in classifica per minor quantitativo di rifiuti pro-capite inviati a smaltimento nel 2022.

Nella categoria dei comuni sotto i 5000 abitanti, i premiati quest’anno sono stati Civitella i Romagna (FC), Maiolo (RN) e Borghi (FC) per la categoria di “Minor Quantitativo di Rifiuto Urbano prodotto”, ancora Civitella di Romagna (FC), seguito da San Possidonio (MO) e Camposanto (MO) per la categoria “Minor Quantitativo di Rifiuto Indifferenziato”, e Mordano (BO), San Possidonio (MO) e Camposanto (MO) per la “maggior percentuale di Raccolta Differenziata”.

Per i Comuni tra i 5000 e i 25.000 abitanti, si aggiudicano il premio per il “Minor Quantitativo di Rifiuto Urbano prodotto” Predappio (FC), Forlimpopoli (FC) e Meldola (FC). Per la categoria “Minor Quantitativo di Rifiuto Indifferenziato”, i premiati sono stati San Prospero (MO), Novi di Modena (MO) e Bomporto (MO). Per la “maggior percentuale di Raccolta Differenziata”, in vetta Medolla (MO), San Prospero (MO) e Anzola dell’Emilia (BO).

Passando ai Comuni con oltre 25.000 abitanti, per il “minor quantitativo di Rifiuto Urbano prodotto” premiati Casalecchio di Reno (BO), Forlì (FC) e Castelfranco Emilia (MO). Stesso Comune in vetta alla classifica per “minor quantitativo di Rifiuto Indifferenziato”, seguito da Carpi (MO) e San Giovanni in Persiceto (BO). La “maggiore percentuale di Raccolta Differenziata” invece va a Correggio (RE), seguito sempre da Carpi (MO)e San Giovanni in Persiceto (BO).

Premio speciale va anche ai Comuni che più hanno aumentato frazione di Raccolta Differenziata dal 2021 al 2022: Sarsina (FC), Roncofreddo (FC) e Mercato Saraceno (FC).

All’interno del dossier sono state presentate anche le “Buon Pratiche” promosse dai Comuni dell’Emilia-Romagna in materia di riduzione dei rifiuti e promozione della raccolta differenziata. L’indagine si è concentrata in particolare sulla riduzione dell’usa e getta nelle mense scolastiche e nelle sagre, sulle modalità di raccolta dei RAEE e dei rifiuti tessili, sulle attività di bonifica dell’amianto e sugli acquisti verdi delle Pubbliche Amministrazioni.

Per quanto riguarda l’abolizione della plastica monouso, solo 16 Comuni hanno segnalato di aver adottato una delibera per l’eliminazione dell’usa e getta in plastica. Sono invece 43 i Comuni sul territorio dei quali è presente almeno una mensa che utilizza solamente stoviglie riutilizzabili. In 22 comuni vengono organizzate feste e sagre che fanno uso esclusivo di stoviglie riutilizzabili.

In materia di raccolta dei RAEE, solamente 9 Comuni hanno dichiarato la presenza di punti raccolta per rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche. Più positivo il quadro sulla raccolta di oli esausti e di materiali tessili usati, con rispettivamente 53 e 51 Comuni in cui è presente un punto di raccolta dedicato.

 

Rifiuti in Emilia-Romagna: “Puntare i riflettori sul recupero di materia”

“Con l’appuntamento di Ecoforum di quest’anno abbiamo deciso di approfondire in modo mirato tre filiere del recupero di materia, la parte del sistema di gestione dei rifiuti alla quale sarà necessario dedicare tutta la nostra attenzione in futuro”, sottolinea il presidente di Legambiente Emilia-Romagna Davide Ferraresi.

“È necessario superare la visione centrata esclusivamente sulla raccolta differenziata che, già da qualche anno, si sta dimostrando incapace di cogliere l’effettiva capacità del sistema di trasformare in nuovi prodotti il materiale che viene conferito nelle raccolte dei rifiuti urbani.”

“Per questo abbiamo deciso di affinare gli strumenti di valutazione dei Comuni che ogni anno premiamo: già a partire da quest’anno abbiamo reso più robusti gli indicatori sui quali si basa il conferimento del premio di Comuni Ricicloni e dal prossimo anno vogliamo valorizzare in modo ancora migliore gli enti locali che saranno capaci di adottare le modalità di gestione più efficaci per aumentare la qualità della raccolta differenziata, oltre alla quantità.”

“Resta ovviamente un obiettivo sopra tutti gli altri: quello di minimizzare la quantità di rifiuti prodotti”, ricorda infine. “Sarà necessario monitorare, in particolare il prossimo anno, l’adozione della tariffa puntuale in tutto il territorio regionale per verificare il rispetto delle previsioni contenute nel Piano Regionale dei Rifiuti.”

 

Aggiornamenti in merito alle chiusure programmate su A1, A14 e A13

Aggiornamenti in merito alle chiusure programmate su A1, A14 e A13Sulla A1 Milano-Napoli, è stata annullata la chiusura del tratto compreso tra Valsamoggia e Modena sud, verso Milano, che era prevista dalle 22:00 di questa sera, martedì 21, alle 6:00 di mercoledì 22 novembre.  Di conseguenza, sarà regolarmene raggiungibile l’area di parcheggio “Castelfranco est”, situata nel suddetto tratto.

Sempre sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione della segnaletica, dalle 22:00 di mercoledì 22 alle 6:00 di giovedì 23 novembre, sarà chiusa la stazione di Modena nord, in entrata in entrambe le direzioni, Milano e Bologna e in uscita per chi proviene da Bologna. In alternativa si consiglia di utilizzare le seguenti stazioni: in entrata verso Milano: Reggio Emilia; in entrata verso Bologna: Modena sud; in uscita per chi proviene da Bologna: Campogalliano, sulla A22 Autostrada del Brennero.

Nella stessa notte, ma con orario 21:00-6:00, sarà chiusa l’area di servizio “Secchia ovest”, situata nel tratto compreso tra Reggio Emilia e Modena nord, verso Bologna.

Per consentire di pavimentazione, dalle 21:00 di giovedì 23 alle 6:00 di venerdì 24 novembre sarà chiusa la stazione di Sasso Marconi nord, in uscita per chi proviene da Bologna.  In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Sasso Marconi, sulla stessa A1, di Bologna Casalecchio sul Raccordo di Casalecchio, o di Bologna Borgo Panigale sulla A14 Bologna-Taranto.  Si ricorda che la stazione di Bologna Casalecchio è già chiusa in uscita per i veicoli provenienti da Ancona/Padova. Inoltre, dalle 00.00 alle 6.00 di venerdì 24 novembre, sarà chiusa l’area di servizio “Cantagallo est”, situata nel tratto compreso tra Sasso Marconi e l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio, verso Milano.

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In considerazione del peggioramento delle condizioni meteo, sulla A14 Bologna-Taranto, è stata annullata la chiusura del tratto compreso tra Bologna San Lazzaro e Castel San Pietro, verso Ancona/Pescara, che era prevista dalle 22:00 di oggi, martedì 21, alle 6:00 di mercoledì 22 novembre. Di conseguenza, sarà regolarmente aperta anche l’area di servizio “Sillaro ovest”, situata nel suddetto tratto.

Sempre sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di mercoledì 22 alle 6:00 di giovedì 23 novembre, sarà chiusa la stazione di Rimini sud, in uscita per chi proviene da Bologna. In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Rimini nord o di Riccione.

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Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, nelle due notti di giovedì 23 e venerdì 24 novembre, con orario 22.00-6:00, sarà completamente chiusa la stazione di Altedo, in entrata e in uscita. In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Ferrara sud o di Bologna Interporto.

 

Viabilità del distretto ceramico: scenari per la costruzione di un nuovo ponte sul fiume Secchia

Viabilità del distretto ceramico: scenari per la costruzione di un nuovo ponte sul fiume SecchiaLa congestione del traffico nelle ore di punta sui due ponti che attraversano il Secchia tra i territori di Sassuolo e Casalgrande è ben nota a tutti.  Alla mattina lunghe file di veicoli che scendono dalla montagna si allungano sulla provinciale che scende da Castellarano e sulla Pedemontana in arrivo da Scandiano. Altri punti critici sono poi il Ponte della Veggia e il tratto sassolese della Pedemontana, ancora ad una corsia per senso di marcia il cui raddoppio è una necessità condivisa da tutti.

Le Amministrazioni locali hanno iniziato a valutare la possibilità di realizzare un terzo ponte sul Secchia per fluidificare l’attraversamento est-ovest del distretto. Nel quadro di un Accordo siglato con la Regione Emilia-Romagna, le Province di Modena e Reggio Emilia e i Comuni di Baiso, Castellarano, Casalgrande, Scandiano, Sassuolo, Fiorano Modenese e Formigine, Confindustria Ceramica ha commissionato uno studio sugli scenari viabilistici, propedeutico alla individuazione della più efficace collocazione sul territorio di un nuovo ponte di collegamento tra le due Province.

Lo studio completo, accompagnato da un paper riassuntivo redatto da Confindustria Ceramica, è stato già consegnato alle Amministrazioni e presentato alla stampa in un incontro tenutosi oggi presso la sede dell’Associazione, al quale erano presenti il Presidente della Provincia di Reggio Emilia Giorgio Zanni, il Presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia e il Presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani.

«Abbiamo voluto offrire alle Amministrazioni gli elementi tecnici e di conoscenza necessari per poter impostare correttamente le valutazioni che esse devono compiere» ha affermato Giovanni Savorani, Presidente di Confindustria Ceramica. «Per questo abbiamo realizzato uno studio trasportistico che quantifica i costi sociali della situazione attuale, sopportati da tutti i cittadini, e ci dice in quanto tempo questi costi risparmiati eguaglierebbero la spesa per realizzare la nuova infrastruttura e quante emissioni veicolari potrebbero essere evitate su questo territorio. Uno degli scenari analizzati nello studio prevede il collegamento autostradale Campogalliano – Sassuolo. Senza entrare in inutili polemiche voglio solo dire che non è anacronistico fare la Bretella, è anacronistico che non ci sia ancora tale collegamento a servizio del più importante distretto ceramico europeo, sempre che si voglia mantenere qui questa eccellenza del Made in Italy e il lavoro di qualità che esso ha assicurato in tutti questi anni al territorio».

“Come Sindaco di Castellarano e Presidente della Provincia di Reggio Emilia – afferma Giorgio Zanni – abbiamo fortemente voluto che fosse realizzato questo studio viabilistico, per il quale ringraziamo Confindustria Ceramica. Ora abbiamo la conferma, con evidenze scientifiche, di ciò che pensavamo da tempo: solo realizzando il terzo ponte e adeguando a due corsie il tratto di Sassuolo della pedemontana potremo dare soluzione al problema ormai storico del traffico nel distretto ceramico. Non intendiamo più tollerare ulteriori perdite di tempo che, come vediamo quotidianamente, si ripercuotono sulla qualità della vita dei nostri concittadini, sulla competitività delle imprese e anche sulla sostenibilità ambientale. Ora è tempo di agire. Davanti a questi dati oggettivi è tempo che tutte le amministrazioni esprimano pubblicamente le loro volontà, senza ambiguità o perdite di tempo. Noi non abbiamo dubbi: terzo ponte e raddoppiamento di corsia devono essere entrambi realizzati. Tutte le amministrazioni saranno chiamate nei prossimi mesi ad approvare i nuovi piani urbanistici generali: inserire entrambe le opere nei rispettivi strumenti di pianificazione è il primo passaggio necessario per il reperimento delle risorse. Per quanto ci riguarda sarebbe inaccettabile perdere anche questa occasione.”

«Ripensare l’assetto infrastrutturale del bacino del Secchia – ha dichiarato Fabio Braglia, Presidente della Provincia di Modena – è fondamentale per lo sviluppo e la crescita di questo territorio, che vede ancora aziende fare investimenti significativi e offrire opportunità di lavoro. Per queste ragioni, lo studio di Confindustria in questo senso rappresenta un contributo prezioso per la comunità, sia in termini di costi, che di miglioramento della qualità di vita».

Il 4 dicembre prossimo verrà inaugurato il nuovo sovrappasso ferroviario della linea Modena Sassuolo. Un’opera che risolve un altro punto critico della viabilità distrettuale rimuovendo un passaggio a livello su una strada di grande traffico a ridosso di una rotonda. Questo cantiere ha dimostrato che le infrastrutture necessarie possono essere realizzate in tempi brevi e a vantaggio di tutti. L’inaugurazione del sovrappasso – per il quale verrà indetto un apposito incontro con la stampa -, sarà anche l’occasione per fare il punto sulle priorità infrastrutturale del distretto.

LO STUDIO SUL TERZO PONTE

L’analisi condotta da primari esperti, attraverso i dati disponibili e nuove misurazioni sul campo, fornisce i dati quantitativi sulla situazione di fatto e sulle attuali criticità infrastrutturali presenti nel distretto ceramico, comprese le sfide connesse al ponte della Veggia e alla via Pedemontana.

Inoltre, vengono delineati alcuni scenari che considerano la fattibilità di un terzo ponte in diverse localizzazioni, fornendo una valutazione degli aspetti economici ed ambientali correlati.

L’attuale situazione viaria del distretto industriale presenta criticità in diverse aree, con particolare enfasi sulla problematica del Ponte della Veggia e sul restringimento a due corsie che caratterizza un tratto della Pedemontana.

L’eventuale chiusura del Ponte della Veggia, che necessita di interventi strutturali comporterebbe un notevole incremento dei costi sociali, stimati a circa 40 milioni di euro su base annuale (in circa 6 mesi di chiusura il costo sociale eguaglierebbe il costo di costruzione di un nuovo ponte). Inoltre, si prevedrebbe un aumento significativo dei tempi di percorrenza e un incremento delle emissioni di anidride carbonica stimato a circa 6,5 tonnellate al giorno. Nelle ore di punta, il ponte della Pedemontana sperimenterebbe una saturazione crescente in direzione est con 1.400 veicoli aggiuntivi e un incremento di 770 veicoli in direzione ovest.

La costruzione di un nuovo ponte sul fiume Secchia si configura come un notevole miglioramento per la viabilità del distretto ceramico, agendo sia in ottica di miglioramento generale che, come misura preventiva per situazioni di emergenza, legate ad eventuali indisponibilità delle infrastrutture esistenti.

Significativi anche gli effetti economici e ambientali collegati alla realizzazione del nuovo attraversamento. Ad esempio, l’adozione dello “Scenario B” (che ipotizza la realizzazione del ponte tra le SP 486 R e la circonvallazione sud di Sassuolo) si tradurrebbe in costi sociali inferiori (stimati a 12 milioni di euro all’anno), una riduzione dei tempi di percorrenza e una significativa diminuzione delle emissioni di CO2, con una stima giornaliera tra – 2,1 e – 2,8 tonnellate. Calcolando il rapporto tra il risparmio sociale e il costo di costruzione del ponte, il tempo di rientro dell’investimento sarebbe di 19 mesi.

Nello specifico, l’implementazione dello “Scenario B1″(che con identica localizzazione del ponte prevede però il transito limitato ai veicoli leggeri) avrebbe l’effetto di alleggerire il traffico sui due ponti esistenti, dirottando circa 1.150 veicoli totali nell’ora di punta su questa nuova infrastruttura (di cui circa 800 in direzione Sassuolo e circa 350 in senso opposto). Lo studio evidenza che le strade connesse a questo nuovo ponte sarebbero in grado di gestire gli incrementi di traffico conseguenti.

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“Uniti contro il cancro”: giovedì a Parma incontro dedicato alla nuova Rete Oncologica ed Emato-oncologica della Regione

“Uniti contro il cancro”: giovedì a Parma incontro dedicato alla nuova Rete Oncologica ed Emato-oncologica della RegioneSi conclude a Parma il ciclo degli incontri promossi dall’assessorato alle Politiche per la salute per presentare la nuova Rete Oncologica ed Emato-oncologica della Regione Emilia-Romagna e per confrontarsi sulle prospettive e il comune impegno – di istituzioni, professionisti e cittadini – nella lotta contro il cancro.

L’appuntamento “Uniti contro il cancro: prospettive, terapie e ricerca” è per giovedì 23 novembre alle ore 21 al Teatro del Convitto nazionale Maria Luigia (Borgo Lalatta, 14), con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

In occasione dell’incontro sarà distribuito il libro “Uniti contro il cancro”, curato e realizzato dall’assessorato regionale alle Politiche per la salute per illustrare attraverso le parole degli esperti come funziona la Rete, che ha nell’oncologia di prossimità, nella telemedicina e nella ricerca alcuni dei suoi punti di forza.

“A quasi un anno dall’approvazione delle Linee di indirizzo per la Rete Oncologica ed Emato-oncologica dell’Emilia-Romagna, si conclude questo primo giro di incontri sul territorio- commenta l’assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini-. Siamo soddisfatti perché questi appuntamenti ci hanno permesso di incontrare cittadini, volontari, professionisti e associazioni per spiegare un modello organizzativo innovativo, che guarda ad una sanità di prossimità. Abbiamo ascoltato le testimonianze di chi è impegnato tutti i giorni nella lotta contro il cancro, di chi ha affrontato la malattia in strutture d’eccellenza come quelle dell’Emilia-Romagna, e abbiamo potuto far dialogare direttamente i cittadini con i professionisti. Siamo chiamati tutti ad impegnarci per garantire ai pazienti i migliori livelli di cure, assistenza e servizi”.

Il format della serata prevede, come sempre, un dialogo tra l’assessore, i clinici, il personale infermieristico e i pazienti che interverranno, perché sono fondamentali l’esperienza e il contributo di tutti.

All’incontro, oltre all’assessore Donini, intervengono: Nunziata D’abbiero, direttrice Unità Operativa Complessa Radioterapia; Marello Tiseo, direttore Unità Operativa Complessa Oncologia Medica; Antonino Musolino, responsabile Breast Unit interaziendale; Efrem Conversi, direttore Unità Operativa Complessa interaziendale Cure Palliative e responsabile dei Day hospital oncologici degli Ospedali di Vaio e Borgatoro; Patrizia Bertolini, direttrice Unità Operativa Complessa di Pediatria e Oncoematologia;  Giovanni Roti, direttore Unità Operativa Complessa Ematologia; Lucia Prezioso, responsabile Centro trapianti midollo osseo e cellule staminali; Nicola Giuliani, responsabile Programma dipartimentale Mieloma multiplo e gammapatie monoclanali.

Spazio anche alle testimonianze del personale infermieristico, tecnico e sanitario nei contesti di cura e assistenza del percorso Emato-Oncologico con gli interventi di Lucia Aldigeri, coordinatrice infermieristica Day Hospital oncologico Ospedale di Vaio; Federica Canali, coordinatrice tecnica Radioterapia – Ospedale Maggiore di Parma; Sara Spotti, coordinatrice infermieristica Ematologia – Ospedale Maggiore di Parma; Leonardo Bivona, coordinatore infermieristico Degenza Oncologica – Ospedale Maggiore di Parma.

 

‘The Letter’, all’oratorio della Ss Consolata il film sull’ambiente con protagonista Papa Francesco

‘The Letter’, all’oratorio della Ss Consolata il film sull’ambiente con protagonista Papa FrancescoVenerdì 24 novembre, all’Oratorio della Ss. Consolata, a cura del Masci Sassuolo, si terrà la proiezione del film ‘The Letter’, che ha per protagonista Papa Francesco. A introdurre il tema sarà presente Annalisa Vandelli, reporter esperta delle problematiche del sud del mondo. A seguire un momento di ristoro.

Il film racconta la storia della lettera enciclica Laudato Si’ e di come la crisi climatica stia colpendo fortemente la terra e tutti coloro che la abitano.

Il film è il frutto di alcuni anni di lavoro del Movimento Laudato Si’ in collaborazione con Off the Fence (produttori del premio Oscar “La mia maestra piovra”) e con il Vaticano. Il Masci (Movimento adulti scout cattolici italiani) ha aderito a livello nazionale alla proposta di diffonderne il messaggio.

Nel 2015, Papa Francesco ha scritto Laudato Si’, una lettera enciclica sulla crisi ambientale, indirizzata a ciascuna persona nel mondo. Qualche anno dopo, quattro voci rimaste inascoltate nelle conversazioni globali sono state invitate a un dialogo senza precedenti con il Papa. Provenienti dal Senegal, dall’Amazzonia, dall’India e dalle Hawaii, portano la prospettiva e le soluzioni dei poveri, degli indigeni, dei giovani e della natura in una conversazione con lo stesso Papa Francesco. Questo docufilm, diffuso in anteprima il 4 ottobre 2022, giorno di San Francesco, segue il loro viaggio a Roma e le straordinarie esperienze che hanno avuto luogo lì, ed è ricco di commoventi storie personali e delle ultime informazioni sulla crisi planetaria e sui problemi subiti dalla natura e dalle persone.

 

Il film è in libera condivisione e viene proiettato con ingresso gratuito. Info 3455986226

 

Tornano a Montegibbio i tradizionali mercatini di Natale

Tornano a Montegibbio i tradizionali mercatini di NataleVenerdì 8 dicembre in occasione dell’Immacolata si svolgeranno i tradizionali Mercatini di Natale Solidale al castello di Montegibbio.

Un’iniziativa nata nel 2016 da un idea di Alfredo Toni, assieme all’impegno dei volontari del Circolo Boschetti e della Parrocchia di San Pietro che nel corso delle edizioni è cresciuta e si è sviluppata.

La giornata è dedicata al sociale infatti le associazioni del territorio avranno la possibilità di farsi conoscere e di poter raccogliere fondi con la vendita di prodotti homemade. Un evento creato inoltre per dare la possibilità di visitare le sale del castello che è aperto solamente in giornate speciali.

Quest’anno il ricavato della giornata del Circolo Boschetti e della Parrocchia verrà donato all’orfanotrofio Casa della Divina Provvidenza per le giovani in Ayos Camerun, per poterlo festeggiare tutti insieme un sereno Natale.

Un ricco programma enogastronomico e musicale, con tante attività e laboratori per grandi e piccini. Mercatini dell’artigianato e di prodotti gastronomici, musiche, balli, Babbo Natale, polenta e frittelle tutto ciò che scalda il cuore.

Programma:

La magia del Natale, il fascino senza tempo della corte del Castello di Montegibbio e un salto nel passato per riscoprire le sue preziose e sempre vive tradizioni. Rievocazioni storiche, musica, buon cibo e tante attività per grandi e piccini, accompagneranno la settima edizione dei mercatini di Natale. Una giornata di festa, storia e cultura, resa unica nel suo genere dall’attiva collaborazione di tante associazioni del territorio e di artigiani locali.

Tutto questo e anche qualcosa di più (ma non si svelano le sorprese), all’appuntamento di Venerdì 8 dicembre a partire già dalle 9 del mattino con la Santa Messa nella Chiesa San Pietro di Montegibbio e le melodie di Monica Guidetti e Andrea Bursi.

Con l’apertura alle 10 dei mercatini, in cui sarà possibile trovare tante idee regalo originali che puntano tutto sul valore del “fatto a mano”, prenderanno il via anche tutte le esibizioni storiche e le visite gratuite tra i saloni e i segreti del Castello, aperto per l’occasione, insieme ad Enrico Rinaldi (prenotazioni sul sito [www.castellodimontegibbio.com].

Inoltre tante attività a letture per i Bambini. Arriveranno anche i Babbi Natale in vespa, motoraduno in costume da Babbo Natale.

Ore 11.00 Babbo Natale porterà tanti doni per i bambini.

A Montegibbio non si può parlare di storia e cultura se non si mangia qualcosa di buono. Pasta e fagioli, risotto, polenta e salsiccia, sono solo alcuni dei piatti preparati per il pranzo, accompagnati dalla musica della Farmer’s Band.

Tutto il giorno Circolo Boschetti cuocerà frittelle, caldarroste e vin brulè.

In vendita anche le torte e i dolci preparati dalle resdore di Montegibbio.

Dalle 15 Gypsinduo in concerto con Claudio Ughetti e Gio Stefani Profilo Esaurito “Radici in movimento”

L’acetaia comunale sarà aperta per tutta la giornata così come la mostra fotografica “Montegibbio, tra presente e passato…”, quella dei presepi

In caso di mal tempo verranno svolte tutte le attività al chiuso.

 

Chiusure programmate su Tangenziale di Bologna, Ramo allacciamento A4/A13, R49 complanare di Piacenza

Chiusure programmate su Tangenziale di Bologna, Ramo allacciamento A4/A13, R49 complanare di PiacenzaSulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di martedì 21 alle 6:00 di mercoledì 22 novembre, sarà chiuso il tratto tra lo svincolo 7 bis SS64 per Ferrara e lo svincolo che dall’uscita di Bologna Arcoveggio immette sulla Tangenziale verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 7 bis, percorrere la viabilità ordinaria: SS64, via Aposazza, via A.Lipparini, via Stendhal e rientrare sulla Tangenziale attraverso lo svincolo 6 Castelmaggiore. Di conseguenza, sarà chiuso lo svincolo 7 Bologna Centro, in entrata verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli e in uscita per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto.

In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo 6 Castelmaggiore. Inoltre, sarà chiuso lo svincolo che dalla Tangenziale, con provenienza San Lazzaro di Savena, immette all’ingresso della stazione di Bologna Arcoveggio. Chi è diretto verso Padova, potrà utilizzare lo svincolo posto sulla Tangenziale di Bologna in direzione San Lazzaro di Savena.

Si precisa che sarà regolarmente percorribile lo svincolo che dall’uscita della stazione di Bologna Arcoveggio immette sulla Tangenziale di Bologna in direzione Casalecchio di Reno.

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Sul Ramo di allacciamento A4/A13 e sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione della segnaletica, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

DALLE 22:00 DI MARTEDI’ 21 ALLE 6:00 DI MERCOLEDI’ 22 NOVEMBRE

Sul Ramo di allacciamento A4 Torino-Trieste/A13 Bologna-Padova:

-per chi percorre la A4 Torino-Trieste e proviene da Venezia, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A13 Bologna-Padova, verso Bologna.

In alternativa si consiglia di proseguire sulla A4 verso Padova/Milano, uscire alla stazione di Padova est e rientrare dalla stessa in direzione di Venezia, per poi immettersi sulla A13 verso Bologna.

Sulla A13 Bologna-Padova:

-per chi proviene da Bologna, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A4 Torino-Trieste, verso Brescia/Milano. In alternativa, si consiglia di anticipare l’uscita sulla A13 alla stazione di Padova Zona Industriale, percorrere la viabilità ordinaria: Corso Stati Uniti e Corso Argentina ed entrare sulla A4 attraverso la stazione di Padova est.

 

DALLE 22:00 DI MERCOLEDI’ 22 ALLE 6:00 DI GIOVEDI’ 23 NOVEMBRE 

Sul Ramo di allacciamento A4 Torino-Trieste/A13 Bologna-Padova:

-per chi percorre la A4 Torino-Trieste e proviene da Milano/Brescia, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A13 Bologna-Padova, verso Bologna.

In alternativa, si consiglia di anticipare l’uscita sulla A4 alla stazione di Padova est, percorrere la viabilità ordinaria: Corso Argentina e Corso Stati Uniti ed entrare sulla A13 attraverso la stazione di Padova Zona Industriale.

Sulla A13 Bologna-Padova:

-per chi proviene da Bologna, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A4 Torino-Trieste, verso Venezia.

In alternativa si consiglia di immettersi sulla A4 verso Brescia/Milano, uscire alla stazione di Padova est e rientrare dalla stessa stazione in direzione di Venezia.

 

DALLE 22:00 DI VENERDI’ 24 ALLE 6:00 DI SABATO 25 NOVEMBRE 

Sulla A13 Bologna-Padova:

-per chi proviene da Bologna, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A4 Torino-Trieste, verso Brescia/Milano. In alternativa, si consiglia di anticipare l’uscita sulla A13 alla stazione di Padova Zona Industriale, percorrere la viabilità ordinaria: Corso Stati Uniti e Corso Argentina ed entrare sulla A4 attraverso la stazione di Padova est.

 

R49 COMPLANARE DI PIACENZA: CHIUSO PER UNA NOTTE L’ALLACCIAMENTO A21 DA BOLOGNA VERSO TORINO

Sulla Complanare di Piacenza R49, per consentire lavpri esterni alla rete Aspi, dalle 22:00 di giovedì 23 alle 6:00 di venerdì 24 novembre, sarà chiuso il ramo di allacciamento sulla A21 Torino-Piacenza-Brescia, per chi proviene da Bologna ed è diretto verso Torino.

In alternativa si consiglia di uscire sulla A1 alla stazione di Basso Lodigiano, al km 50+000, rientrare dalla stessa stazione in direzione di Bologna, per poi immettersi sulla A21.

Bretella Campogalliano, Bargi (Lega): “finalmente il PD cala la maschera: non ha mai voluto realizzare l’opera”

Bretella Campogalliano, Bargi (Lega): “finalmente il PD cala la maschera: non ha mai voluto realizzare l’opera”“Finalmente il Pd ha calato la maschera: l’approvazione del consiglio comunale dell’ordine del giorno presentato da Rosso-Verdi e Movimento 5 Stelle secondo la quale il progetto della Bretella Campogalliano-Sassuolo è “anacronistico”, “obsoleto”, “impattante” chiarisce, una volta per tutte quella che è – da sempre – la posizione dei Dem modenesi, ovvero la loro contrarietà rispetto alla realizzazione dell’infrastruttura”. Lo dice il consigliere regionale della Lega, Stefano Bargi, per il quale l’ambiguità del Partito democratico, relativamente alla Bretella, è sempre e solo stato di facciata.

“Non ci sorprendono queste prese di posizione contraddittorie – osserva Bargi -: il PD e suoi predecessori hanno avuto 50 anni, nei quali hanno governato in lungo e in largo il territorio modenese, per realizzare l’opera, ma non l’hanno mai fatta.  L’approvazione dell’ordine del giorno ha calato il velo su un teatrino inscenato da troppi anni, a fronte di una volontà politica ferma da sempre sul “No” alla Bretella. Ora chiediamo chiarezza anche ai vertici regionali: sia al governatore Stefano Bonaccini che all’assessore alle Infrastrutture, Andrea Corsini, entrambi in quota Pd, la smettano di raccontare una narrativa che evidentemente non ha attinenza con la reale linea politica del loro partito, e che ha il solo scopo di confondere l’elettorato”.

“Contraddizioni apparenti o meno che siano, l’azione amministrativa del Pd concretamente si traduce in un’occasione persa per la città ed il suo tessuto economico-produttivo” conclude Bargi.

Hera: possibili disservizi causa sciopero venerdì 24 novembre

Hera: possibili disservizi causa sciopero venerdì 24 novembreIl Gruppo Hera informa che, in seguito alla concomitanza di uno sciopero nazionale proclamato per l’intera giornata di venerdì 24 novembre da diverse Organizzazioni Sindacali, potrebbero verificarsi disagi nello svolgimento di tutti i servizi gestiti dalla Multiutility, compresi call center e sportelli commerciali.

Si ricorda che saranno garantite le prestazioni minime, assicurate per legge, e che al termine dello sciopero i servizi torneranno alla normale operatività.

Oltre ai servizi di pronto intervento, attivi tutti i giorni 24 ore su 24, per le principali pratiche commerciali, i clienti potranno usufruire dello sportello Hera OnLine, all’indirizzo www.servizionline.gruppohera.it, il servizio telefonico di consulenza commerciale ai numeri verdi 800.999.500 (clienti famiglie) e 800.999.700 (clienti business), con chiamata gratuita sia da telefono fisso sia da cellulare, e l’app My Hera.

 

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 22 novembre 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 22 novembre 2023Al mattino molto nuvoloso sulle province centro orientali, con precipitazioni residue sui rilievi romagnoli. Ampie schiarite sull’Emilia occidentale che tenderanno ad estendersi anche al resto della Regione, nel corso del pomeriggio-sera.

Temperature minime in diminuzione sui settori emiliani con valori tra 5 e 8 gradi, stazionarie in Romagna con valori attorno ai 12 gradi. Massime in lieve locale aumento tra 12 e 14 gradi. Venti da deboli a moderati da nord est, con rinforzi su costa e rilievi centro orientali. Mare da molto mosso, fino ad agitato al largo.

(Arpae)

E’ tempo di potature. Chi sono gli alberi? Chi sono gli arboricoltori?

E’ tempo di potature. Chi sono gli alberi? Chi sono gli arboricoltori?E’ ormai autunno inoltrato e tra poco sarà possibile potare gli alberi. Come ogni anno assisteremo a scempi e mutilazioni ai danni della popolazione arborea attraverso un insensato utilizzo della capitozzatura, tecnica che quasi sempre produce più danni che benefici, sia per gli alberi che per le persone. Una scarsa consapevolezza riguardo la natura degli alberi è ciò che porta a questo e ad altri errori nella loro gestione.

Chi sono quindi gli alberi?  Innanzi tutto sono esseri viventi molto evoluti, sanno ad esempio rigenerarsi anche se perdono quasi per intero il loro corpo, hanno molte relazioni con il mondo che li circonda, possono vivere migliaia di anni e in ceti casi per sempre. Essi forniscono inoltre molti servizi utili alla comunità umana: catturano le sostanze inquinanti e producono ossigeno, mitigano il clima nelle città, regolano le acque e consolidano i terreni; ci fanno star bene creando ambienti confortevoli e adatti alla socialità, regalandoci la loro bellezza e ricordandoci che la vita è scandita dall’ alternarsi delle stagioni e non dal ticchettio frenetico dell’orologio.

Oltre ai numerosi vantaggi, sono reali anche i rischi connessi agli alberi: per natura essi abbandonano parti di sé e il poco rispetto che viene riservato loro in ambiente urbano li indebolisce con conseguenti fragilità strutturali e propensione ad ammalarsi. Per questi motivi sono necessarie persone che conoscano a fondo le peculiarità e i comportamenti degli alberi e che siano quindi specializzate nella loro cura, gestione e, in certi casi, abbattimento: gli arboricoltori.

Ma chi è questa figura? E’ un professionista specializzato nella gestione degli alberi, è formato e aggiornato nelle materie arboree, opera utilizzando tutti i dispositivi di protezione individuale e collettiva e sa consigliare ai committenti i percorsi operativi idonei per la risoluzione dei problemi legati agli alberi. Inoltre grazie ad interventi capillari mirati ad una corretta gestione ne riduce la frequenza e quindi i costi. Per le potature e gli abbattimenti utilizza anche le piattaforme aeree, ma spesso accede in pianta tramite funi (tree climbing): questa tecnica, oltre ad essere più ecologica, in fase di potatura consente di arrivare in ogni punto dell’albero seguendo le sue naturali direzioni di crescita e quindi di osservare meglio il suo stato di salute, in fase di abbattimento permette di accedere ad alberi in posizioni scomode e smontarli controllando la caduta dei pezzi per non danneggiare manufatti o altre piante.

L’arboricoltore infine è un interprete tra persone e alberi, che cerca di consentire a loro una vita dignitosa e a noi di apprezzarne i servizi e gli insegnamenti riducendo i rischi per la nostra incolumità. Mai come in questi tempi è necessario comprendere che se creiamo relazioni di rispetto con gli altri esseri viventi, ci guadagniamo tutti.

Ent Alberi di Raffaele Ferrari – tel:3341339364 – mail: ent.alberiegiardini@gmail.com – sito: www.entalberiegiardini.com.

Omaggio a Mia Martini contro la violenza sulle donne, martedì a Maranello

Omaggio a Mia Martini contro la violenza sulle donne, martedì a MaranelloOmaggio a Mia Martini a Maranello in occasione del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Martedì 21 novembre alle ore 21 all’Auditorium Enzo Ferrari è in programma “Come un fiore raro. Mia Martini”, spettacolo teatrale di e con Davide Giandrini (ingresso gratuito).

Dalla prima infanzia fino all’ultimo saluto, il racconto ripercorre a tratti la vita e l’opera artistica di “Mimì”, interprete originale ed unica, che ha fatto della sua esistenza ricca di dolore e bellezza qualcosa di straordinario, di compiuto. Donna, forza, sorriso, rabbia, dolcezza, voce e semplicità… sono state le parole-guida per la messa in scena di questo lavoro, un dono discreto a Lei, e a tutte le donne. La narrazione è accompagnata da alcune videoproiezioni di canzoni, interviste e conversazioni, durante le quali è possibile raccontare Mia Martini, dai primi anni settanta fino alle ultime apparizioni, in tutta la sua umanità. Il calendario delle iniziative per il 25 novembre a Maranello, tutte ad ingresso gratuito, vedrà, sempre in Auditorium, giovedì 23 la proiezione gratuita del film “Mia” e mercoledì 29 la proiezione gratuita del film “Climbing Iran” (in lingua inglese con sottotitoli italiano), mentre la Biblioteca Mabic ospita sabato 25 alle 17 la presentazione del libro “Come l’asperula che cresce tra le rocce” di Nicoletta Di Noia.

 

Giovedì 23 novembre Consiglio comunale a Fiorano Modenese

Giovedì 23 novembre Consiglio comunale a Fiorano ModeneseIl presidente, Alessandro Reginato, ha convocato per giovedì 23 novembre 2023 alle ore 19.00, presso Casa Corsini, il Consiglio comunale di Fiorano Modenese per la trattazione del seguente ordine del giorno:

  1. interrogazione presentata dal consigliere Bastai Graziano del gruppo consiliare “Lega Salvini Premier” portante ad oggetto: “Nuova raccolta rifiuti”;
  2. variazione al bilancio di previsione 2023/2025;
  3. aggiornamento regolamento per l’esecuzione di lavori di scavo e ripristino nelle aree pubbliche o di uso pubblico del territorio comunale;
  4. rinnovo convenzione tra Ente Parchi Emilia Centrale e Comune di Fiorano Modenese per la gestione della riserva naturale salse di Nirano per il quinquennio 2023-2027;
  5. interpellanza presentata dal consigliere Bastai Graziano del gruppo consiliare “Lega Salvini Premier” portante ad oggetto: “Acquisizione terreno zona Motta”.

Sarà possibile seguire in Consiglio in diretta streaming sul canale youtube del Comune.

Lo sport fa bene anche al territorio: 81 eventi hanno generato un indotto pari a 150 milioni di euro, a fronte di un investimento della Regione di 8,3 milioni

Lo sport fa bene anche al territorio: 81 eventi hanno generato un indotto pari a 150 milioni di euro, a fronte di un investimento della Regione di 8,3 milioniLo sport fa bene, anche al territorio. Lo dice – dati alla mano – una ricerca che ha calcolato l’impatto economico e reputazionale dei grandi eventi sportivi promossi dalla Regione Emilia-Romagna e che, forte di questi numeri, qualifica ancora di più il territorio da Piacenza a Rimini come Sport Valley italiana.

Per 81 manifestazioni prese in esame è stato valutato un indotto di oltre 150 milioni di euro, a fronte di un investimento da parte della Regione pari a 8,3 milioni di euro. Dunque, con un effetto moltiplicatore di 18 euro per ogni 1 euro stanziato dalla Regione, di cui ha beneficiato tutto il territorio regionale.

Mentre le presenze turistiche generate da questi eventi sono state circa 1.150.000, considerando le presenze effettive di atleti, spettatori, staff e moltiplicandole per la durata del soggiorno.

I risultati dello studio “Gli effetti economici e reputazionali generati dai grandi eventi sportivi in Emilia-Romagna”, realizzato dal Centro studi SG Plus in collaborazione con l’Università degli Sudi di Parma su iniziativa della stessa Regione, con il coordinamento del capo segreteria politica della Presidenza, Giammaria Manghi, sono stati presentati oggi al Grand Hotel di  Rimini, nel corso  di un appuntamento che nel pomeriggio vede la partecipazione anche del ministro per lo Sport e i  giovani, Andrea Abodi, del  presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dell’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini.

L’occasione per fare il punto – insieme a sindaci e amministratori pubblici, presidenti di Federazioni ed enti di promozione sportiva, promotori privati di eventi e operatori turistici  – sulle politiche di una Regione che ormai da diversi anni ha scelto di investire con decisione sullo sport come fattore di crescita economica e turistica, oltre che di visibilità per un territorio che si sta caratterizzando sempre più come importante destinazione in grado di ospitare e organizzare eventi di rilievo nazionale e internazionale.

L’indagine

Su oltre 100 eventi sportivi promossi e organizzati dalla Regione Emilia-Romagna nel 2022, l’indagine ne ha presi in esame 81- tra nazionali, internazionali e a larga partecipazione- che si sono svolti su tutto il territorio e lungo l’intero arco dell’anno.

Atleti e squadre; spettatori e accompagnatori; staff; giudici di gara; media: per ognuna di queste voci è stato valutato l’impatto economico diretto sul territorio, considerando le spese sostenute per il pernottamento e il soggiorno.

La voce più significativa è quella relativa agli spettatori con oltre 620mila presenze e una ricaduta di quasi 66,5 milioni di euro.

Al secondo posto gli atleti – 100mila quelli arrivati da tutto il mondo in Emilia-Romagna – per 33,7 milioni di euro.

Ma l’indagine ha calcolato anche l’impatto in termini reputazionali e promozionali dell’attività di comunicazione che accompagna i grandi eventi: 32,7 milioni di euro considerando articoli a stampa, servizi e trasmissioni televisive, social network.

Quattro case histories e altrettanti focus su Riviera, Montagna, Città e Turismo

Una giornata dedicata ad approfondire l’impatto che lo sport può produrre sul territorio, a partire da alcune case histories: Ironman Italy Emilia-Romagna a Cervia; Ginnastica in festa a Rimini; i Campionati nazionali CSI di atletica leggera a Castelnovo Monti (Re); Formula1, Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna a Imola.

E che ha chiamato al confronto sindaci e amministratori pubblici, presidenti di Federazioni ed enti di promozione sportiva. Con quattro focus: Sport e Riviera; Sport e Montagna; Sport e Città; Sport e inclusione.

Tra gli interventi nel corso della mattinata anche quelli di Claudia Giordani vicepresidente Coni; Diego Nepi Molineris, amministratore delegato di Sport e Salute; Davide Cassani, presidente Apt Servizi; Antonio Santamaria, direttore generale Master Group Sport; Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Regione.

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