20.3 C
Comune di Sassuolo
lunedì, 5 Maggio 2025
Home Blog Pagina 318

Bar dei Tigli: riapre il chiosco storico di via San Francesco a Formigine

Bar dei Tigli: riapre il chiosco storico di via San Francesco a FormigineUn luogo simbolo del centro storico di Formigine che riprende vita e torna ad animare la città. Si terrà sabato 28 ottobre alle ore 18 l’inaugurazione del rinnovato “bar dei Tigli”, storico chiosco di via San Francesco che già dagli anni ’50 era un punto di riferimento per molti ragazzi.

Il locale, dopo essere stato chiuso alcuni anni, torna finalmente a vivere con una veste completamente nuova e una nuova gestione guidata da due giovani imprenditori, Fabio Fontana e Andrea Bellei. Già titolari di altre attività sul territorio, i due soci proporranno un servizio destinato a un target giovane con l’obiettivo non solo di ridare vita ad un’attività storica, ma anche di animare una zona iconica del centro storico. Come richiesto dal bando pubblicato dal Comune di Formigine, il locale mira a diventare un luogo di ritrovo per gli adolescenti che spesso si trovano a passare dal centro nel percorso da e verso la stazione. L’offerta comprenderà il servizio di colazioni, pranzi e aperitivi, oltre all’organizzazione di iniziative di animazione e intrattenimento in collaborazione con il Comune e con le associazioni del territorio.

Dichiara l’Assessore alle Attività produttive Corrado Bizzini: “Dopo la presentazione del ristorante Le Loggette, adesso ufficialmente aperto al pubblico, finalmente inauguriamo anche il bar dei Tigli, ampliando ulteriormente l’offerta del nostro centro storico. Un locale pensato appositamente per i più giovani, in modo che, di fianco al Polo di Villa Gandini dove sono presenti la biblioteca, l’hub, la sala prove e, presto, anche la riqualificata Casa del Custode, i ragazzi potranno contare su un nuovo luogo in cui ritrovarsi in centro. Ci tengo a ringraziare questi imprenditori che ammiro per il coraggio e la voglia di scommettere sul nostro centro storico, che anche grazie a loro diventa sempre più attrattivo”.

Filiera dell’olio, bando per l’ammodernamento e la meccanizzazione dei frantoi

Filiera dell’olio, bando per l’ammodernamento e la meccanizzazione dei frantoi
Alessio Mammi (Copyright Regione Emilia Romagna – Autore Fabrizio Dell’Aquila)

Un finanziamento di 658mila euro per contributi a fondo perduto alle imprese della filiera olearia. Tra le novità del Piano di ripresa e resilienza (Pnrr) ci sono anche interventi per l’ammodernamento dei frantoi con l’obiettivo di un miglioramento complessivo della qualità dell’olio extra-vergine d’oliva e della filiera olivicolo-olearia e una maggiore efficienza energetica degli impianti.

Il bando rientra nel finanziamento dell’Unione europea-Next Generation Eu, con un riparto di 500 milioni complessivi a livello nazionale, di cui 400 milioni di fondo per la meccanizzazione e 100 milioni per i frantoi.
Il ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare è il titolare dell’intervento, la Regione è il soggetto attuatore.
Per gli investimenti in mezzi e impiantistica per agricoltura di precisione e a basso consumo energetico il Pnrr riserva all’Emilia-Romagna quasi 30 milioni di euro, mentre per la filiera olearia il finanziamento è di 658mila euro per contributi a fondo perduto alle imprese del settore.

“L’Emilia-Romagna ha aree di olivicoltura interessanti- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi-  come dimostrano le produzioni Dop Brisighella e Colline di Romagna e vede crescere di anno in anno sia le superfici coltivate a olivo sia la cultura della qualità dell’olio extravergine di oliva. L’occasione del bando Pnrr va nella direzione di un rinnovo delle tecnologie dei frantoi, per una maggiore sostenibilità degli impianti di lavorazione e valorizzazione delle produzioni”.

Sono ammessi interventi di innovazione degli impianti di lavorazione, delle procedure di stoccaggio e confezionamento dell’olio extravergine di oliva. I contributi saranno pari al 65% dell’importo dei costi di investimento ammissibili. Nel caso di imprese condotte da giovani agricoltori la percentuale di aiuto sale all’80%.
Le proposte di investimento dovranno andare da un minimo di 30mila euro a un massimo di 300mila.

I dettagli del bando
Potranno fare domanda le aziende agricole e le imprese agroindustriali, le loro associazioni e cooperative, i titolari di frantoi oleari, produttori di olio extravergine di oliva e in possesso delle autorizzazioni ambientali per lo svolgimento delle attività aziendali.

Il bando finanzia investimenti per la sostituzione e l’ammodernamento degli impianti più obsoleti dei frantoi oleari con l’introduzione di impianti di molitura ed estrazione a 2 o 3 fasi, interventi per lo stoccaggio e il confezionamento dell’olio extravergine di oliva e dei relativi sottoprodotti e reflui di lavorazione, al fine di migliorare la sostenibilità ambientale dell’azienda, soprattutto nella fase di produzione e gestione di sanse e acque di vegetazione.

Inoltre, sono ammissibili le spese sostenute dai beneficiari per l’ammodernamento o ampliamento di fabbricati nella misura strettamente necessaria all’introduzione di nuovi impianti e tecnologie per un massimo del 30% della spesa ammessa e nel rispetto del principio Dnsh (Do no significant harm, acronimo per indicare che gli interventi previsti dai PNRR nazionali non arrechino danni significativi all’ambiente), fondamentale per accedere ai finanziamenti.
Le domande vanno presentate entro il 15 gennaio 2024 sulla piattaforma  Sian, il sistema informativo agricolo nazionale

L’olio in Emilia-Romagna
L’olivo, pur non essendo tra le colture principali della regione, è prevalentemente diffuso nelle zone collinari, anche con elevate pendenze e proprio in queste aree è importante sotto l’aspetto paesaggistico, economico e ambientale. Nel territorio regionale è stato ottenuto il riconoscimento di due Dop: “Brisighella” e “Colline di Romagna”.

In base ai dati Istat la superficie a oliveto è di circa 3.800 ettari di cui 1.600 coltivati in provincia di Rimini, oltre 1.300 in provincia di Forlì-Cesena, e 550 in provincia di Ravenna (Brisighella). Le principali varietà sono: Correggiolo, Leccino, Rossina (o Selvatico) a Rimini e Forlì-Cesena; Nostrana, Ghiacciola e Colombina nella zona di Brisighella (Ravenna).

Sulla Tangenziale di Bologna, sabato notte, chiuso il tratto tra gli svincoli 10 e 8 verso Casalecchio

Sulla Tangenziale di Bologna, sabato notte, chiuso il tratto tra gli svincoli 10 e 8 verso CasalecchioSulla Tangenziale di Bologna, dalle 22:00 di sabato 28 alle 6:00 di domenica 29 ottobre, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 10 Zona Industriale Roveri e lo svincolo 8 Fiera, verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli. Di conseguenza, sarà chiuso lo svincolo 8 bis Viale Europa Caab, in entrata verso Casalecchio/A1; si ricorda che lo svincolo 9 San Donato sarà chiuso in entrata verso Casalecchio/A1, dalle 22:00 di sabato 28 ottobre alle 6:00 di giovedì 2 novembre, in modalità continuativa, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 10 Zona Industriale Roveri, percorrere la viabilità ordinaria: via dell’Industria, SP86 via Bertolazzi, viale Europa, per rientrare sulla Tangenziale allo svincolo 8 Fiera.

Sanità. Riforma emergenza-urgenza: entro fine anno in Emilia-Romagna i primi 30 CAU

Sanità. Riforma emergenza-urgenza: entro fine anno in Emilia-Romagna i primi 30 CAU“Lunga vita alla sanità pubblica”. Un messaggio semplice, un obiettivo importante.

Entro fine 2023 partono in Emilia-Romagna i primi 30 Centri di Assistenza e Urgenza (CAU), che fanno parte della più ampia riorganizzazione delle cure primarie territoriali e del sistema di emergenza-urgenza regionale.

Rappresentano il nuovo modello di sanità territoriale potenziata pensato per rispondere alla gran parte dei bisogni e delle urgenze a bassa complessità clinica e assistenziale, sgravando così i Pronto soccorso, dove far confluire solo i casi più gravi. Per una presa in carico più veloce e appropriata. Sono strutture territoriali – a regime almeno una per ogni Distretto sanitario – dotate di équipe medico infermieristiche adeguatamente formate, che, quando il percorso sarà completato, saranno attive H24 7 giorni su 7, con un bacino d’utenza tra 35.000 e 75.000 abitanti. L’obiettivo, infatti, è garantire a tutti i cittadini la cura migliore e un percorso di assistenza personalizzato, in tempi rapidi e senza lunghe attese.

Già illustrati in tutta l’Emilia-Romagna attraverso le Conferenze territoriali socio-sanitarie e molteplici incontri che l’assessorato regionale alle Politiche per la salute ha avuto con le organizzazioni sindacali, i professionisti della sanità e le Aziende sanitarie e ospedaliere, ora vengono fatti conoscere più da vicino anche ai cittadini, con la campagna di comunicazione.

Una campagna di comunicazione, anche multimediale, pronta a partire da mercoledì 1^ novembre, che la Regione ha messo a punto per spiegare come funzionano e a quali bisogni danno risposta i CAU.

Rivolta a tutta la popolazione, in cinque lingue (italiano, inglese, francese, arabo e cinese) spiega le finalità della riorganizzazione, le caratteristiche della nuova rete, la tempistica di attivazione, dove sorgeranno e come funzioneranno i CAU, per quali patologie sono indicati. Con una sezione Domande/Risposte disponibili online per chiarire eventuali dubbi dei cittadini. L’obiettivo, infatti, è accompagnare le persone lungo questo percorso di cambiamento e miglioramento del sistema sanitario regionale, cercando di arrivare a tutti, con informazioni semplici e chiare, utilizzando i tanti strumenti disponibili.

“I Centri di Assistenza e Urgenza- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- danno una risposta più veloce ai pazienti con basse criticità, ma la qualità della presa in carico, del servizio e della cura non cambiano. Anzi, siamo convinti che questa riorganizzazione possa migliorare ulteriormente sia l’appropriatezza, sia i tempi della presa in carico, tanto per le emergenze, che continueranno ad essere gestite unicamente nei Pronto soccorso, quanto per le urgenze, che troveranno risposta adeguata nei CAU”.

“Prende avvio qui in Emilia-Romagna- aggiunge Donini- un modello profondamente innovativo, che potrebbe aprire una nuova strada nel Paese, in una fase in cui il servizio sanitario nazionale è costretto a cambiare, perché in ballo c’è la sua stessa sopravvivenza. La campagna di comunicazione vuole accompagnare i cittadini lungo questo percorso, che sarà graduale, con tutti gli strumenti possibili, da quelli tradizionali a quelli multimediali”.

 

Dove sorgeranno i CAU, la mappa per provincia

Sono complessivamente 30 i primi CAU che saranno attivati su tutto il territorio regionale entro il 2023. Alcuni saranno ospitati nelle Case della comunità, per altri saranno riconvertiti gli attuali Punti di primo intervento e per altri ancora saranno predisposti spazi adiacenti ai Pronto soccorso.

In provincia di Piacenza sono tre i CAU: uno nella Casa della comunità di Podenzano, uno nel Punto di primo intervento di Bobbio e uno adiacente al Pronto soccorso di Piacenza.

Quattro quelli in provincia di Parma: due nelle Case della comunità di Fornovo e Langhirano e due adiacenti ai Pronto soccorso di Parma e Fidenza.

Due nel Reggiano: uno a Reggio Emilia nella Casa della comunità e uno a Correggio nel Pronto soccorso che sarà riconvertito appunto in CAU.

Nel Modenese sono tre e tutti attivati nei Punti di primo intervento Finale Emilia, Castelfranco e Fanano.

A Bologna i cittadini potranno rivolgersi ai CAU nella Casa della comunità al quartiere Navile o a quella di Casalecchio di Reno. Altri due saranno attivati a Budrio e Vergato, presso le sedi degli ex PS.

A Imola sarà la futura Casa della Comunità presso l’ospedale Vecchio ad ospitarlo.

Quattro quelli previsti nel Ferrarese e anche questi tutti nelle Case della comunità di Ferrara, Comacchio, Copparo e Portomaggiore.

Infine, nove per la Romagna e saranno così distribuiti: cinque nei Punti di primo intervento di Cervia, Cesenatico, Mercato Saraceno, Cattolica, Santarcangelo, tre adiacenti ai Punti di primo intervento di Novafeltria, San Piero in Bagno, Santa Sofia, uno adiacente al Pronto soccorso di Ravenna.

 

La campagna di comunicazione

Una campagna di sensibilizzazione ed una informativa: è strutturata così la campagna di comunicazione che parte mercoledì 1^ novembre in occasione dell’avvio dei primi CAU.

Al claim della campagna di sensibilizzazione, “Lunga vita alla sanità pubblica”, si affianca “La sanità pubblica non si ferma”, il messaggio informativo che ha come tema il riordino della rete di emergenza-urgenza e che sarà declinato di volta in volta per informare i cittadini sui vari punti della riforma e sulle nuove modalità di erogazione dei servizi.

Il rosso e il verde, come il logo della Regione Emilia-Romagna, utilizzati in una versione fluorescente per sottolineare il carattere di urgenza del messaggio, sono i colori che caratterizzano i materiali della campagna. E che, tra l’altro, corrispondono anche a due dei codici di accesso del Pronto soccorso. Un QR Code punta direttamente alla Guida Servizi del portale Salute regionale, dove sarà possibile acquisire tutte le informazioni utili.

Molteplici gli strumenti messi a punto: affissioni, web, social, spot tv e radio, inserzioni sui quotidiani. Per raggiungere i cittadini in maniera capillare nei circuiti dei luoghi di cura (ospedali, Case della comunità, CAU, Urp, etc.) sarà distribuito anche un pieghevole informativo.

Pensata per raggiungere quante più persone possibili, è in cinque lingue: italiano, inglese, francese, arabo e cinese.

 

Una pagina web dedicata alla riforma, con le Domande/Risposte sui CAU

Una riforma che apre la strada a possibili domande e richieste di informazioni. Ad esempio: Come faccio a capire se per il mio malessere devo rivolgermi al CAU o al Pronto soccorso? Se vado al CAU, devo pagare il ticket? Chi mi darà assistenza nei CAU? Come vi si accede?

Proprio per questo la Regione ha pensato a una serie di possibili domande a cui viene data risposta nella sezione Domande/Risposte, ovvero Faq Frequently asked questions – domande poste frequentemente, https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenzaurgenza/domande-frequenti all’interno della pagina web dedicata alla riforma del sistema emergenza urgenza sul sito della Regione https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenzaurgenza  che sarà via via implementata con tutte le informazioni utili e il materiale realizzato per la campagna di comunicazione.

Infine, per far conoscere esperienze simili che hanno fatto da apripista ai CAU in alcuni territori della regione (Ferrara, Comacchio e Cervia), l’Agenzia di Informazione e Comunicazione della Giunta ha curato due speciali, disponibili online (https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/sanita-piu-territoriale-gli-ambulatori-a-bassa-complessita-di-ferrara-e-comacchio e https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/punto-di-primo-intervento-a-cervia).

Pas Croce Blu Sassuolo inaugura una nuova ambulanza e presenta la sede provvisoria

Pas Croce Blu Sassuolo inaugura una nuova ambulanza e presenta la sede provvisoriaLa Pubblica Assistenza Sassuolo Croce Blu OdV (Organizzazione di Volontariato) è presente sul territorio da alcuni decenni. E’ noto ed apprezzato il servizio svolto a favore della collettività, tramite un adeguato parco mezzi e grazie al meraviglioso contributo fornito gratuitamente da circa un centinaio di Soci Volontari, tutti formati e certificati.

“Da luglio scorso, a seguito degli accadimenti di cui anche gli organi di informazione si sono occupati – spiega in una nota l’Organizzazione – abbiamo detto addio alla nostra sede storica (via Ancora 205) e ci siamo trasferiti, auspichiamo per un breve periodo, nell’attuale sede di via Radici in Piano 463, ubicata a fianco del centro commerciale COMET.

Per la sede definitiva della nostra Associazione sono state vagliate diverse opzioni proposte dal Comune di Sassuolo, a cui va il nostro ringraziamento. Su una di queste – prosegue la PAS – abbiamo concentrato gli sforzi reciproci per addivenire ad una soluzione soddisfacente e funzionale alla nostra attività istituzionale, che non si è  mai interrotta, neanche nel corso delle disavventure in cui siamo incappati nostro malgrado.

Sulla vecchia sede rimangono aperte alcune questioni sulle quali, non essendo intervenuto alcun accordo bonario con l’attuale proprietario, abbiamo deciso di intraprendere le azioni legali ritenute opportune”.

“Sabato 28 ottobre alle ore 10,15, nella splendida cornice di Piazza Garibaldi, presentiamo l’ultimo veicolo dei quali ci siamo dotati, una nuova ambulanza, la PAS 14, che ci consentirà di dare ulteriori risposte ed maggiore assistenza alla collettività. L’occasione è pertanto favorevole per invitare tutti coloro che vorranno stringersi in un abbraccio con la realtà del Volontariato, di cui la P.A. Sassuolo Croce Blu è una componente estremamente significativa. In quella sede – conclude l’Organizzazione di Volontariato – avremo cura di ringraziare gli amici presenti e futuri, il cui sostegno non ci è mancato neanche nei momenti difficili, così come speriamo non ci manchi anche nei giorni a venire”.

 

 

 

 

Fotografare le stelle alla Torre della Strega

Fotografare le stelle alla Torre della StregaQuando la fotografia racconta la notte: a Maranello proseguono gli appuntamenti con la fotografia notturna e l’astrofotografia a cura di Luca Fornaciari e Valentina Zilibotti. Venerdì 27 ottobre alle 20.45 alla Torre della Strega di Fogliano una serata di osservazione del cielo al telescopio, con osservazione della Luna e dei pianeti con tradizionali telescopi astronomici e con strumenti in grado di mostrare in diretta dettagli e colori di lontane galassie e nebulose del cielo, e con i racconti di Luca Fornaciari alla scoperta della natura e dell’origine dei fenomeni che regolano l’universo.

Sabato 28 ottobre alle ore 17 alla Biblioteca Mabic Fornaciari terrà una conferenza fotografica per adulti e ragazzi dedicata alla fotografia notturna, dalle rampe di lancio di Cape Canaveral ai deserti più aridi, alla ricerca di un’emozione fotografica itinerante che ricerca i luoghi più caratteristiche per raccontare l’astronomia. Previsto in contemporanea anche un laboratorio per bambini (6-9 anni) con Valentina Zilibotti di Progetti di Carta in cui i più piccoli potranno divertirsi alla scoperta dell’universo attraverso quiz, giochi e altre attività a tema spazio e astronomia (prenotazione al numero: 333 7087928). E al Mabic fino al 3 novembre prosegue la mostra di fotografia notturna e astrofotografia di Luca Fornaciari.

 

Controlli straordinari presso gli hub e le fermate del trasporto pubblico, a tutela della sicurezza dei cittadini

Controlli straordinari presso gli hub e le fermate del trasporto pubblico, a tutela della sicurezza dei cittadiniDalle prime ore del mattino di ieri, sono iniziati controlli presso gli snodi/fermate del trasporto pubblico comunale ed intercomunale della provincia, disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Modena, nell’ambito di un progetto finalizzato a contrastare la diffusione delle sostanze stupefacenti e prevenire fenomeni di devianza giovanile e altre forme d’illegalità diffusa.

Gli hub e le fermate dei trasporti pubblici, in particolare quelle situate nelle periferie, possono diventare, infatti, un luogo di ritrovo per spacciatori di sostanze stupefacenti, che sovente preferiscono agire presso luoghi affollati e facilmente raggiungibili dagli assuntori oltreché attingere a occasioni di aggregazione dei gruppi giovanili.

I controlli sono stati focalizzati su 114 fermate del trasporto pubblico, ubicate nei 47 comuni del territorio modenese, in una strategia di prevenzione per la tutela della sicurezza pubblica, che muove dal controllo delle persone che utilizzano i mezzi di traporto, sino all’identificazione di quelle che gravitano nelle immediate adiacenze, così da accertare l’eventuale presenza di persone sospette, ricercate per provvedimenti restrittivi dell’Autorità Giudiziaria o comunque ritenute pericolose per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini.

I Carabinieri delle Tenenze e Stazioni della provincia di Modena, con il supporto degli equipaggi dei Nuclei Operativi e Radiomobile, per tutto l’arco della giornata, hanno controllato n. 270 persone, 41 delle quali sono risultate gravate da precedenti.

L’Arma di Modena, con questa nuova fase di controlli, si prefigge lo scopo di garantire la sicura fruibilità di tutti i trasporti pubblici, prevenendo e scongiurando ogni forma di criminalità e di aggregazione antisociale, che in passato ha visto coinvolti anche i più giovani fruitori di tali servizi.

 

Nei capoluoghi dell’Emilia-Romagna partono i servizi informativi per l’accoglienza e l’attrazione di talenti ad alta specializzazione

Nei capoluoghi dell’Emilia-Romagna partono i servizi informativi per l’accoglienza e l’attrazione di talenti ad alta specializzazioneAl via servizi informativi ad hoc, necessari ai talenti che vogliano arrivare o restare in Emilia-Romagna. Luoghi dove si potranno trovare informazioni qualificate e soluzioni di accompagnamento per alloggi e residenzialità, trasporto pubblico locale, welfare familiare (servizi educativi, formativi e per il lavoro), offerta culturale, partecipazione all’associazionismo regionale e alle attività del Terzo settore nonché, se stranieri, ciò che serve a ottenere una sufficiente conoscenza della lingua italiana.

La Giunta regionale ha approvato progetti per la sperimentazione nei contesti locali di servizi di accoglienza e attrazione di talenti  a elevata specializzazione, rivolti anche ai loro familiari. Proposte presentate dai Comuni con sedi universitarie e dalla Città metropolitana di Bologna e per le quali la Regione ha stanziato un contributo di 1 milione e 785mila euro.

Nel dettaglio, Cesena 176mila, Città Metropolitana di Bologna 216mila, Ferrara 170mila, Forlì 176mila euro, Modena 176mila, Parma 175.208, Piacenza 176mila, Ravenna 170mila, Rimini 176mila e a Reggio Emilia sono andati 174.534 euro.

“Puntare decisamente sui talenti e sull’alta specializzazione delle competenze è un elemento decisivo per costruire una crescita socioeconomica solida e duratura -ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico, lavoro, formazione e relazioni internazionali Vincenzo Colla e l’assessore all’Università e Ricerca Paola Salomoni-. In una regione come l’Emilia-Romagna, che offre già una buona qualità di vita ed esprime eccellenze uniche al mondo, scommettiamo sull’attrazione e la valorizzazione di persone altamente specializzate, così da supportare i nostri settori di punta, dall’automotive all’agroalimentare, dalla Data Valley ai settori culturali e creativi. Siamo stati la prima Regione in Italia ad approvare una legge per attrarre e trattenere talenti. E questi progetti presentati dalle città emiliano-romagnole rappresentano una misura concreta coerente anche con il Patto per il Lavoro e il Clima, per coniugare crescita sostenibile, innovazione e ricerca, nuova e buona occupazione”.

La misura rappresenta la prima attuazione della legge regionale su “Attrazione, permanenza e valorizzazione dei talenti ad elevata specializzazione in Emilia-Romagna” e si inserisce nell’Anno europeo delle competenze, promosso dall’Unione europea, che si concluderà a maggio 2024 e punta a rilanciare l’importanza della formazione quale elemento decisivo per cogliere le opportunità offerte dalla transizione verde e digitale nonché dalla ripresa economica.

Migranti e Balcani, un film e un incontro a Maranello

Migranti e Balcani, un film e un incontro a MaranelloDomenica 29 ottobre alle 16.30 all’Auditorium Enzo Ferrari è in programma la proiezione gratuita del film-documentario sul tema dei migranti “Trieste è bella di notte”, proposta nell’ambito del Festival della Migrazione 2023. Dopo la proiezione, seguirà l’intervento dell’Avvocato Gianfranco Schiavone, Presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà, ex vicepresidente ASGI Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, autore di numerosi studi in materia di immigrazione e diritto d’asilo. Coordina l’incontro Roberta Biagiarelli, artista multidisciplinare ed esperta di Balcani. Ingresso libero.

“Trieste è bella di notte” è un film di Andrea Segre, Stefano Collizzolli e Matteo Calore. In un confine interno dell’Unione Europea, quello tra Italia e Slovenia, pochi chilometri sopra Trieste, i migranti asiatici della rotta balcanica che riescono ad attraversare la frontiera rischiano di essere fermati dalle forze dell’ordine italiane e rispediti indietro fino in Bosnia, senza venire identificati e senza avere la possibilità di fare richiesta di asilo. Il Ministero dell’Interno definisce queste operazioni “riammissioni informali” e le ha introdotte nel maggio 2020. A gennaio 2021 il Tribunale di Roma le ha sancite come illegali e sono state sospese fino al 28 novembre 2022, quando il Ministero dell’Interno le ha riattivate. Come avvengono queste operazioni? Cosa succede a chi le subisce? A raccontarlo sono nel film alcuni dei migranti respinti. Le loro storie si intrecciano con le immagini realizzate con i telefonini durante i lunghi viaggi e con le contraddizioni e il dibattito all’interno delle Istituzioni italiane. Intanto in una casa abbandonata a Biha?, in Bosnia, un gruppo di pakistani e afghani vuole partire, direzione Italia. Cosa succederà loro? Quale risposta daranno l’Italia e gli altri Stati europei? Continueranno a sfidare la loro stessa legge per respingere migranti considerati illegali?

Torna l’ora solare: nel weekend dovremo spostare indietro le lancette dell’orologio

Torna l’ora solare: nel weekend dovremo spostare indietro le lancette dell’orologioL’ora solare 2023 ritornerà durante l’ultimo weekend di ottobre, quando guadagneremo un’ora di sonno in più. Il passaggio quest’anno avverrà nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre. Precisamente alle ore 3 quando le lancette dell’orologio dovranno essere spostate un’ora indietro.
Avremo più luce al mattino, ma il buio calerà prima. In primavera, nella notte tra il 30 e il 31 marzo 2024, le lancette dovranno essere spostate un’ora in avanti e tornerà l’ora legale.

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 27 ottobre 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 27 ottobre 2023Iniziali condizioni di cielo molto nuvoloso tra le ore notturne ed il primo mattino con piogge sparse che potranno ancora assumere carattere di rovescio o temporale sulle aree montane. Esaurimento delle piogge nel primo mattino con tendenza ad ampie schiarite in pianura mentre avremo ancora nuvolosità variabile sui rilievi per il resto della giornata.

Temperature temperature quasi stazionarie o in locale aumento; minime comprese tra 14/15 gradi della pianura occidentale e con punte fino a 20 gradi sulla Romagna. Massime fra 22 e 24 gradi. Venti moderati o forti sud-occidentali sui rilievi e sulla Romagna; deboli variabili altrove. Mare poco mosso sotto costa, mosso al largo.

(Arpae)

Agroalimentare: via libera dall’Europa al testo unico sulle produzioni di qualità

Agroalimentare: via libera dall’Europa al testo unico sulle produzioni di qualità
Alessio Mammi (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

“Una buona notizia per il mondo dei prodotti di qualità e per la nostra regione che vanta 44 prodotti a marchio Dop e Igp”.

Così l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi commenta il via libera ottenuto da Parlamento europeo, Commissione europea e Consiglio Agrifish sulla riforma del sistema europeo delle indicazioni geografiche.

“Un accordo raggiunto grazie anche all’impegno dell’europarlamentare Paolo De Castro, sempre in prima linea per la difesa e la promozione del cibo e dei prodotti di qualità- prosegue Mammi-. Un aspetto qualificante di questa riforma riguarderà la protezione internazionale delle indicazioni geografiche registrate: sarà finalmente possibile bloccare sul nascere i tentativi di evocazione e sfruttamento di denominazioni registrate, e impedire casi come quelli dell’aceto balsamico sloveno o cipriota, promossi attraverso l’uso disinvolto di norme tecniche nazionali”.

“In particolare- chiude l’assessore-, prodotti come l’aceto balsamico di Modena Igp e gli aceti balsamici Dop, di Modena e di Reggio Emilia, saranno quindi meglio tutelati, e in generale il prezioso lavoro svolto dai consorzi di tutela per la salvaguardia e la promozione delle produzioni di qualità sarà accompagnato da una normativa più vicina alle necessità dei produttori. In questo modo il sistema istituzionale assieme ai Consorzi e ai produttori è in grado di tutelare e promuovere meglio le nostre eccellenze enogastronomiche in tutto il mondo”.

Codice della Strada e contrasto ai reati predatori: servizi Coordinati dei carabinieri

Codice della Strada e contrasto ai reati predatori: servizi Coordinati dei carabinieriNella serata di ieri, i Carabinieri delle Compagnie di Carpi e Sassuolo hanno eseguito un
servizio di controllo straordinario del territorio, finalizzato al controllo della circolazione
stradale ed al contrasto dei reati predatori.

Durante queste attività, a Maranello, i militari della locale Stazione hanno fermato
un’autovettura apparsa da subito sospetta, con a bordo un uomo 29enne ed una donna
24enne. Durante il controllo, nel veicolo sono starti rinvenuti alcuni arnesi da taglio, mentre
il conducente è risultato privo di patente di guida. Pertanto i due sono stati denunciati alla
Procura della Repubblica di Modena per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere
e l’uomo anche per guida senza patente.

A Sassuolo, la pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia ha
controllato un conducente 43enne che, sottoposto all’esame alcool-test, è risultato positivo
con un tasso alcolemico superiore di ben 5 volte il limite consentito. La patente di guida è
stata ritirata e l’uomo denunciato alla Procura della Repubblica di Modena per guida in
stato di ebrezza alcolica.

A San Prospero, i Carabinieri della locale Stazione hanno fermato un conducente 26enne,
che è stato trovato in possesso di alcuni grammi di “hashish”, segnalandolo
amministrativamente alla Prefettura di Modena con ritiro della patente di guida per la
successiva sospensione.

Tour de France 2024: oggi a Parigi la presentazione ufficiale, inizia il conto alla rovescia

Tour de France 2024: oggi a Parigi la presentazione ufficiale, inizia il conto alla rovesciaTre tappe: Firenze-Rimini; Cesenatico Bologna; Piacenza-Torino. Oltre 600 chilometri di percorso, nel ricordo di alcuni dei più grandi campioni di sempre, le cui imprese fanno parte della storia del ciclismo, figli indimenticabili di queste terre, come Gino Bartali, Marco Pantani, Fausto Coppi.

Per la prima volta nella sua storia, nel 2024 il Tour de France, la più importante competizione ciclistica e tra i primi tre eventi sportivi al mondo, sceglie l’Italia, con la Grande Partenza da Firenze e dell’Emilia-Romagna: il Grand Départ Florence Emilie-Romagna. Un appuntamento di straordinario rilievo, al centro oggi della presentazione ufficiale a Parigi da parte di Christian Prudhomme, direttore del Tour.

Presente il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che ha preso la parola a nome degli Enti che hanno permesso l’arrivo della Grand Boucle nel nostro Paese: le Città Metropolitane di Firenze e Torino e la Regione Piemonte, insieme ovviamente alla Regione Emilia-Romagna.

“Siamo pronti ad accogliere il Tour de France, una straordinaria opportunità per l’Italia, frutto di un eccezionale lavoro di squadra tra Istituzioni nazionali e territori lungo tre anni- ha detto Bonaccini -. Parlo a nome della mia Regione e di tutti loro: ringrazio il sindaco Nardella, il sindaco Lo Russo e il presidente, perché insieme abbiamo fatto l’impresa, quella di portare il Tour de France in Italia, di portarlo sulle nostre strade e nelle nostre comunità. Un sogno che si avvera”.

“E voglio rivolgere un particolare ringraziamento a Christian Prudhomme e a tutta la famiglia del Tour per aver creduto nel nostro progetto. Il Tour rappresenta un’occasione unica di visibilità internazionale e di attrattività turistica per l’intero Paese- ha aggiunto Bonaccini-. E per la nostra regione in particolare, un’ulteriore, preziosa occasione di rinascita di quei territori così duramente colpiti dall’alluvione del mese di maggio, molti dei quali saranno attraversati da questa prestigiosa competizione”.

Alla presentazione, insieme al presidente Bonaccini, anche il sindaco della Città metropolitana di Firenze, Dario Nardella, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il sindaco della città metropolitana di Torino, Stefano Lorusso.

E i sindaci di Rimini, Jamil Sadegholvaad; di Cesenatico Matteo Gozzoli; di Piacenza Katia Tarasconi. Oltre a Mattia Santori, consigliere delegato al Turismo e ai Grandi eventi sportivi del Comune di Bologna, e Davide Cassani, presidente di Apt Servizi, l’agenzia di promozione turistica della Regione Emilia-Romagna.

Ospiti dell’Ambasciatrice d’Italia in Francia, Emanuela D’Alessandro, alla successiva iniziativa promossa dall’Ambasciata italiana in collaborazione con l’ufficio ENIT di Parigi per presentare i territori e le Regioni italiane che saranno protagoniste del Tour de France 2024.

Giornata di presentazione alla quale ha partecipato anche Gianmaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Giunta, che ha coordinato il lavoro necessario a portare il Tour qui, tenendo le fila con gli organizzatori e i partner istituzionali italiani.

Cento anni dopo la vittoria di Bottecchia, un omaggio all’Italia

Il conto alla rovescia è dunque iniziato. A cento anni esatti dalla vittoria di Ottavio Bottecchia, primo italiano a conquistare il podio del Tour nel 1924, la 111^ edizione della Grande Boucle renderà omaggio – dal 29 giugno al 1^ luglio 2024- alla storia, all’arte, al paesaggio italiani.

E l’Emilia-Romagna con un ruolo primario, con decine di località che saranno attraversate dalla carovana gialla, nelle province di Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna, Bologna e Piacenza, in un territorio in cui il ciclismo vanta grandissime tradizioni e radici popolari.

Una grande vetrina internazionale, considerando l’enorme impatto mediatico del Tour, seguito da tantissimi appassionati in tutto il mondo, con quasi 2 milioni di spettatori presenti nel territorio e un indotto stimato in 120 milioni di euro.  E per la Sport Valley emiliano-romagnola la consacrazione definitiva di un territorio altamente vocato allo sport.

Il Tour e l’Italia: un legame profondo

Gino Bartali, Marco Pantani, Fausto Coppi. A loro sono dedicate le tre tappe italiane del Tour 2024.  Ma il legame tra il Tour e l’Italia annovera tanti altri campioni. Sette i nomi da iscrivere nel palmares con ben dieci vittorie: Ottavio Bottecchia il primo a salire sul podio nel 1924 e poi nel 1925; Gino Bartali, campione tra i Giusti, vincitore nel 1938 e nel 1948. E con lui il campionissimo Fausto Coppi, primo nel 1949 e 1952. E poi Gastone Nencini nel 1960 e Felice Gimondi nel 1965. Fino a Marco Pantani, l’amatissimo Pirata, miglior giovane del Tour nel 1994 e 1995, vincitore nel 1998 nello stesso anno in cui aveva conquistato il Giro d’Italia e a Vincenzo Nibali, l’ultimo italiano a trionfare nella Grande Boucle nel 2014.

Formigine, il tema della migrazione al centro di una conferenza e di una mostra

Formigine, il tema della migrazione al centro di una conferenza e di una mostra
immagine d’archivio

È in programma venerdì 27 ottobre alle ore 18.30 presso il Castello di Formigine “Aspettando il rumore dei passi”, conferenza sulle tematiche migratorie che saranno affrontate successivamente anche nella mostra che verrà allestita dal 7 al 21 novembre presso Sala Loggia (piazza Repubblica 5).

A riflettere sull’argomento saranno Mario Ghiretti, curatore dell’esposizione e Guido Barbera, presidente di Cooperazione e Solidarietà CIPSI, coordinamento che unisce 34 associazioni che operano nel settore della solidarietà internazionale al fine di promuovere campagne di sensibilizzazione e iniziative di solidarietà.

L’evento, organizzato dall’Associazione Oghogho Meye e dalla Fondazione La Locomotiva con il patrocinio del Comune di Formigine, si inserisce nel calendario del Festival della Migrazione.

“Si tratta di un viaggio dove i confini, così come li conosciamo, cadono e ci si riscopre cittadini del mondo – afferma l’assessore alle Relazioni internazionali Giulia Bosi – Sono riflessioni di grande attualità, che affrontiamo in modo interattivo e relazionale, coinvolgendo in primis gli studenti con visite guidate pensate apposta per loro. Quest’anno, come nel 2022, hanno aderito ben 18 classi delle scuole secondarie di primo grado”.

L’esposizione sarà aperta dal lunedì al sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Gol, il Programma nazionale di occupabilità in Emilia-Romagna supera in nove mesi gli obiettivi dell’intero 2023

Gol, il Programma nazionale di occupabilità in Emilia-Romagna supera in nove mesi gli obiettivi dell’intero 2023Sono quasi 30mila (29.326) le persone che nei primi nove mesi del 2023 hanno ottenuto un contratto di lavoro in Emilia-Romagna grazie a Gol, il programma nazionale di occupabilità: circa la metà (63.351, il 46,3%), di quelle prese “in carico” da almeno sei mesi. Il 72,2% (21.184) di loro ha firmato un contratto a tempo determinato di durata media di 5 mesi, il 6% invece è stata assunta a tempo indeterminato.

Si tratta di una platea di lavoratori con ammortizzatori sociali o che hanno altri strumenti di sostegno al reddito, giovani, donne, persone con disabilità, over 55, lavoratori e lavoratrici con redditi molto bassi e persone disoccupate da più di sei mesi.

Da gennaio a settembre già 63.351 persone hanno potuto contare su Gol, un numero che va ben oltre il target assegnato alla Regione che prevedeva 58.500 “prese in carico” entro il 31 dicembre 2023.

Complessivamente, sempre al 30 settembre in poco più di un anno dalla data di inizio del programma nazionale (luglio2022), sono oltre 100mila (106.555) le persone occupabili che sono state seguite da operatori ed esperti del mercato del lavoro, accreditati pubblici e privati.

Quattro le linee studiate per profilare le persone e aiutarle nella ricerca di un lavoro: immediatamente occupabili, che hanno bisogno di un aggiornamento o adeguamento del proprio profilo di competenze, che necessitano di una riqualificazione perché non possiedono professionalità spendibili e, infine, che hanno bisogno del sostegno di misure di politica attiva e di interventi di carattere sociosanitario.

Il 60,4% di chi ha avviato un percorso per approfondire le proprie competenze professionali e le esperienze lavorative è composto da donne (64.319). La cittadinanza prevalente è quella italiana (68,8%), seguita da quella extracomunitaria (29,6%) e comunitaria (1,6%).

Il 63,6% (67.486) della totalità delle persone prese in carico è stato valutato con un profilo compatibile con l’offerta di lavoro e quindi orientato al reinserimento lavorativo senza necessità di percorsi di formazione aggiuntivi. Per il 22,7% (24.179 persone) è stata individuata la necessità di un percorso di aggiornamento, attraverso una formazione di breve durata e di tipo professionalizzante. Per l’8,2% (8.765 persone) si è reso necessario invece un vero e proprio percorso di riqualificazione, con una formazione intensiva, mentre per il 5,7% (6.125) di lavoratori più vulnerabili è stata attivata la rete dei servizi territoriali, per rimuovere ostacoli e barriere al lavoro di natura personale o sociale.

Questi alcuni dei dati del monitoraggio presentati questa mattina in conferenza stampa dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e green economy, Lavoro e Formazione Vincenzo Colla e dalla direttrice dell’Agenzia regionale per il Lavoro, Paola Cicognani.

“Nel primo semestre dell’anno le assunzioni in questa regione sono aumentate di quasi 22mila unità, nonostante la situazione difficile creata da un mutato scenario internazionale dovuto ai conflitti in corso e dal maltempo di maggio, con le frane e l’alluvione in Romagna- afferma Colla-. I dati economici ci dicono che l’Emilia-Romagna comunque cresce, mostrando una forte resilienza: cresce l’export e cresce l’occupazione. Come Regione stiamo posizionando molti bandi Fesr e Fse in questa fase, per non perdere occasioni di investimento e alimentare una crescita anche per il 2024, creando così tenuta occupazionale e nuova buona occupazione”.

“Adesso vogliamo agire da un lato su un segmento alto di occupati- prosegue l’assessore- con la legge per attrarre e trattenere talenti, in sinergia con le nostre Università e la Rete Alta Tecnologia, dall’altro con il programma Gol stiamo allungando la mano per tenere nel sistema le figure più fragili. In pochi mesi nei centri per l’impiego e in rete con le agenzie per il lavoro abbiamo preso in carico più di 100mila persone. Oggi siamo in grado di accoglierle e accompagnarle soggettivamente molto di più rispetto al passato verso soluzioni dignitose. Sappiamo- chiude- che è in questa fascia che si annidano la precarietà, gli stipendi bassi, la discontinuità, la frammentazione e stiamo lavorando, pubblico e privato accreditato insieme, per non lasciare indietro nessuno”.

Il Programma Gol realizza una delle ‘missioni’ del Pnrr, quella che prevede la riforma delle politiche attive del lavoro, ed è finanziato con 4,4 miliardi di euro, oltre a 500 milioni di euro da React-Eu. Per la sua concreta attuazione, l’Emilia-Romagna aveva avuto una prima dotazione di 55 milioni di euro l’anno, salita con il secondo e ultimo decreto di riparto nazionale a 70,2 milioni, proprio per aver raggiunto i target. La Regione ha deciso inoltre di co-finanziare con 17,2 milioni di risorse del Fondo sociale europeo ulteriori azioni di riqualificazione per aumentare le competenze delle persone.

L’Emilia-Romagna pubblicherà ogni mese sul sito dell’Agenzia per il Lavoro l’andamento del Programma Gol, un monitoraggio mese per mese fino a fine 2025 con i risultati raggiunti in evidenza.

Sabato scorso la prima festa di Generazione S della stagione 2023/2024 al Mapei Football Center

Sabato scorso la prima festa di Generazione S della stagione 2023/2024 al Mapei Football Center

Si è tenuta sabato 21 ottobre la prima festa di Generazione S della stagione 2023/2024. Al Mapei Football Center circa 300 giovani calciatori delle Società affiliate e 90 bambini e bambine che hanno partecipato al Sassuolo Camp edizione 2023, hanno vissuto una splendida giornata di calcio e sport.

L’evento si è svolto nel primo pomeriggio presso il centro sportivo neroverde con i tecnici del Sassuolo Calcio che hanno svolto allenamenti e attività ludiche per le annate 2010/2011 delle Società Affiliate partecipanti. Nel tardo pomeriggio i ragazzi sono poi stati accolti al Mapei Stadium per la partita Sassuolo-Lazio dove, oltre ad assistere al match, hanno vissuto esperienze esclusive come il Tour dello Stadio e la visione dell’arrivo dei pullman delle squadre, potendo così applaudire e vedere da vicino i loro campioni preferiti.

Generazione S è un progetto etico sociale che punta a crescere insieme alle Società del territorio con l’obiettivo di promuovere la formazione sportiva e personale dei ragazzi, condividendo i valori e le metodologie del Sassuolo Calcio.

Per tutte le info visitate il sito www.generaziones.it

Anas e Arma dei Carabinieri insieme per promuovere la cultura della sicurezza stradale

Anas e Arma dei Carabinieri insieme per promuovere la cultura della sicurezza stradaleAnas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs Italiane, è scesa in campo insieme all’Arma dei Carabinieri per promuovere la cultura della sicurezza stradale attraverso la campagna “Guida e basta” che richiama l’attenzione sulle drammatiche conseguenze che possono derivare da una guida distratta e non responsabile. Anas e l’Arma dei Carabinieri, infatti, collaborano quotidianamente per garantire la sicurezza stradale ed intervenire in caso di incidenti su tutta la rete delle strade stradali italiane.

Nella giornata di oggi sul tema è stato organizzato un incontro a Roma, presso la sede dell’ONAOMAC, l’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri,  alla presenza di una folta rappresentanza dei ragazzi orfani assistiti dall’Opera, dei giovani della Scuola Allievi Carabinieri di Roma e dei membri della componente Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Sono intervenuti il Generale dell’Arma dei Carabinieri, Ugo Zottin, Presidente dell’Opera, e i rappresentanti di Anas.

Anas, impegnata ogni giorno a garantire la sicurezza dei cittadini lungo strade e autostrade, svolge da sempre la propria attività in piena sinergia con l’Arma dei Carabinieri e con le altre Forze dell’ordine presenti sul territorio.
La giornata di oggi rappresenta un ulteriore tassello delle iniziative promosse da Anas, nei confronti delle nuove generazioni, per educarli al rispetto delle regole e delle norme previste dal codice della strada, con l’obiettivo di ridurre al minimo gli incidenti stradale.
Un percorso culturale ed educativo che si affianca al prezioso impegno dell’ONAOMAC che, da oltre 70 anni, ha lo scopo di aiutare negli studi circa 1.150 ragazzi, figli di militari dell’Arma dei Carabinieri deceduti in servizio, mediante l’elargizione di borse di studio e assistenza strutturata in differenti forme.

“Raccontare la sicurezza stradale a ragazzi che hanno sofferto per la perdita di un genitore, che con il suo prezioso lavoro ha sacrificato la vita per il Paese – ha dichiarato l’AD Aldo Isi –, ci rende ancora più orgogliosi del nostro impegno nel richiamare l’attenzione su un messaggio semplice: la vita non può essere sprecata per guardare il cellulare mentre si guida”.

Nel corso dell’incontro sono stati proiettati anche alcuni spot della campagna “Guida e Basta” per richiamare l’attenzione sul delicato problema dell’abuso di sostanze, come alcol e droghe, e della distrazione alla guida, quasi sempre provocata dall’uso improprio del cellulare. Ad esempio, controllare un messaggio su whatsapp equivale a 4 secondi di distrazione e a percorrere 56 metri, pari a due campi da pallacanestro, senza guardare la strada; cercare un numero in rubrica distrae dalla guida per 8 secondi, che equivale a percorrere al buio circa 111 metri al buio, ossia un intero campo da calcio.

 

L’obiettivo: ridurre gli incidenti stradali del 50% entro il 2030

Anas è impegnata insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a raggiungere l’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali del 50% entro il 2030 attraverso un piano d’azione strategico a medio termine e in linea con le indicazioni della Capogruppo FS. Il piano è articolato su più fronti, e vede destinare sempre più risorse alla manutenzione programmata e al potenziamento degli standard di sicurezza utilizzando le best practice che la tecnologia di ultima generazione mette a disposizione, come il progetto Smart Road, quale tassello chiave della mobilità del futuro, abilitante per lo sviluppo della Smart Mobility e propedeutico ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli.

La Transumanza della Pace

La Transumanza della PaceIl Comune di Fiorano Modenese promuove due importanti appuntamenti di solidarietà, legati al tema della pace, nell’ambito del Festival della Migrazione 2023.

Venerdì 27 ottobre, alle ore 20.30, presso Casa Corsini a Spezzano, Gianbattista Rigoni Stern, detto Gianni, figlio del noto scrittore Mario, racconterà “La Transumanza della Pace”, un’esperienza di solidarietà realizzata per la comunità di agricoltori-allevatori di Suceska/Srebrenica in Bosnia Erzegovina, in una pesante e irrisolta situazione di dopoguerra.

L’incontro pubblico, ad accesso libero e gratuito, vuole offrire spunti di approfondimento e di riflessione sulle conseguenze della guerra sui civili inermi, dopo la fine del conflitto. L’evento è promosso nell’ambito del progetto Eurasia d’Europa – lo specchio di noi – a cura di Roberta Biagiarelli, per il Festival della Migrazione 2023.

Sabato 28 ottobre tutta la cittadinanza è invitata a partecipare al “Pranzo solidale alpino in pianura”, alle ore 12.30 presso la sala dell’Oratorio della parrocchia Santa Maria Goretti a Ubersetto, in via Monte Ave n. 2.

Il pranzo sarà curato dalla sezione Alpini di Fiorano Modenese, la prenotazione è obbligatoria ai numeri: 349 5430886 oppure 348 0802465. Costo 20 euro. Parte del ricavato sarà devoluto al progetto “La Transumanza della Pace”.

Come purtroppo sta accadendo tragicamente in questi giorni, a pagare sulla propria pelle nelle guerre moderne sono per lo più i civili inermi che sono costretti a spostarsi alla ricerca di un’opportunità di sopravvivenza e le persone che, una volta cessata la violenza delle armi nei loro territori d’origine, decidono di fare ritorno alle proprie case, pagando il prezzo delle tragiche conseguenze.

È il caso dell’area di Srebrenica in Bosnia Orientale, luogo dell’ultimo genocidio avvenuto in Europa da dopo la fine della Seconda guerra mondiale, era il luglio 1995, dove ancora oggi persiste una irrisolta situazione di dopoguerra.

Dal 2009 un esemplare ed efficace progetto di solidarietà viene seguito ed attuato passo dopo passo da Gianbattista Rigoni Stern, che con tenacia e competenza è promotore e responsabile del progetto di recupero sociale, economico e paesaggistico dell’area rurale di Suceska in Municipalità di Srebrenica denominato “La Transumanza della Pace”. Lungo il corso degli anni sono state consegnate alla popolazione delle mucche, sono state costruite stalle e attivati corsi di formazione per il miglioramento delle tecniche di allevamento e agricoltura in loco, oltre a corsi di aggiornamento dedicati al personale veterinario locale.

Parallelamente, fin dall’avvio del progetto la realizzazione del documentario road-movie “La transumanza della pace” da parte di Roberta Biagiarelli e la pubblicazione del libro “Ti ho sconfitto felce aquilina” a firma Gianbattista Rigoni Stern (edizioni Comunica) hanno favorito presentazioni ed incontri pubblici attraverso i quali sono state raccolte libere donazioni destinate all’acquisto di attrezzature agricole. L’azione conclusiva del progetto, che ormai in piena sostenibilità cammina sulle proprie gambe, sarà la costruzione di un caseificio entro la fine del 2025.

Il progetto ha cercato di offrire ai singoli, principalmente donne vedove rientrate nell’area, ma soprattutto anche a famiglie con giovani e bambini la possibilità di ancorarsi alla loro terra d’origine, offrendo loro opportunità dignitose di lavoro per evitare di essere costretti ad emigrare.

E’ possibile sostenere il progetto “Transumanza della Pace” anche con erogazioni liberali: Banco Marchigiano credito cooperativo – C/C intestato a Babelia & c. progetti culturali – azione umanitaria Bosnia, IBAN: IT21I0849168390000190131979

 

 

Gianbattista Rigoni Stern

Nominato nel 2021 Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana per la notevole e variegata attività svolta, per tanti anni in campo culturale, scientifico, amministrativo e socio-umanitario.

Nato nel 1950, Gianbattista Rigoni Stern dopo il diploma di perito agrario si è laureato in scienze forestali all’Università di Padova e, concluso il servizio militare in artiglieria da montagna, dal 1963 al 1980 è stato docente presso l’istituto tecnico professionale per l’agricoltura di Castelfranco Veneto.

Dal 1980 al 2008 è stato funzionario dell’Ufficio Agricoltura e Foreste presso la Comunità Montana della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni di Asiago (VI). In particolare, ha steso il “Disciplinare tecnico ed economico per la gestione delle maghe pubbliche” poi adottato dalla Regione Veneto, ed è stato coautore di un disciplinare per la produzione di formaggio a latte crudo, Grun Alpe Pennar, prodotto da bovine da pascolo alimentate solo con erba e dosi misurate di cereali non OGM.

È stato Assessore al Patrimonio e all’Ecologia del Comune di Asiago. Ha fondato la Confraternita del Formaggio Asiago, dove continua a ricoprire il ruolo di Gran Maestro, ed è socio aggregato dell’Accademia dei Georgofili, componente del Comitato Scientifico del Museo Usi e Costumi della gente trentina e componente della commissione “Studio del paesaggio trentino”.

È promotore e responsabile del Progetto per il recupero sociale, economico, paesaggistico dell’area rurale di Suceska e contrade limitrofe “La Transumanza della Pace” in Bosnia- Erzegovina.

Roberta Biagiarelli

Roberta Biagiarelli, attrice e autrice teatrale, maker culturale e attivista. Le sue opere di teatro storico spesso diventano progetti più estesi e si moltiplicano dal punto di vista espressivo diventando documentari, libri, azioni di solidarietà.

Appassionata di Balcani con uno sguardo speciale rivolto al genocidio di Srebrenica, si dedica alla divulgazione della conoscenza della guerra balcanica attraverso viaggi nella Memoria europea del Novecento e svolge corsi di formazione di educazione alla cittadinanza e alla multiculturalità.

 

Turismo e Sport: riqualificazione e ammodernamento degli impianti di risalita

Turismo e Sport: riqualificazione e ammodernamento degli impianti di risalita
immagine di repertorio

In montagna tutto l’anno: per praticare gli sport invernali e per vivere al meglio l’escursionismo. Con un finanziamento regionale di quasi 7,4 milioni di euro – di cui 3,5 dal Funt (Fondo unico nazionale del turismo) – sono 15 i progetti, tra pubblico e privato, che saranno realizzati nelle zone montane dei territori di Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Modena, Reggio Emilia e Piacenza.

Un pacchetto di risorse, per una spesa complessiva di 14 milioni di euro se si considerano gli investimenti degli enti pubblici e dei privati, che serviranno a realizzare e riqualificare funivie, nuove seggiovie su vecchi tracciati, cabine elettriche, a migliorare i collegamenti tra le cime, potenziare gli impianti di innevamento e per la sicurezza delle strutture.

Nel bolognese sono previsti interventi per la funivia tra il Corno Alle Scale e il lago Scaffaiolo e per la revisione della seggiovia Pian Pattane-Rocce; in provincia di Forlì-Cesena la sostituzione della sciovia Fangacci e la sistemazione dell’apparato elettrico della sciovia del Monte Fumaiolo; nel modenese la sostituzione della seggiovia nel secondo tronco del Cimoncino, la riqualificazione della funivia Stellaro-Rovinella, il potenziamento dell’impianto di innevamento artificiale della stazione da fondo in località S. Geminiano, la realizzazione di una nuova cabina elettrica per la stazione di Sant’Anna Pelago, la sostituzione del tappeto di risalita per la pista bob e slittini della stazione Piane di Mocogno e tre interventi per la sicurezza nelle stazioni del Cimone (seggiovia del  Faggio Bianco, Lamaccione Piancavallaro, Polle Ariete).

Nel reggiano vengono finanziati i lavori per la riapertura del Palaghiaccio della stazione di Cerreto Laghi, per la qualificazione della stazione di Ventasso Laghi e della stazione di Schia; in provincia di Piacenza per la revisione della sciovia della stazione di Passo Penice; in provincia di Rimini per la revisione della seggiovia Cella nell’eremo di Montecopiolo.

“Con questi interventi- commenta l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini-, vogliamo contribuire a dare un futuro alla montagna, rendendola da un lato più attrattiva per i turisti, riqualificando le strutture anche in termini di sicurezza e ampliando i servizi presenti, e dall’altro più sostenibile e vivibile, per chi ha scelto di abitare qui e lavorarci. È necessario ragionare in un’ottica di sviluppo complessivo delle zone montane, che tenga conto non solo della vocazione sciistica ma anche di quella naturalistica di questi luoghi, favorendo lo sviluppo di itinerari per l’escursionimo, degli sport all’aria aperta e più in generale dell’outdoor”.

“L’obiettivo- chiude Corsini-, è quello di allungare i periodi di arrivi e presenze, favorendo la destagionalizzazione, potenziando e rendendo strutturale la crescita economica legata al turismo di questi territori. Un fattore determinante per mantenere le attività lavorative in loco e non aumentare il rischio di spopolamento della montagna”.

I fondi disponibili

Il primo pacchetto, che finanzia 8 progetti di enti pubblici, è stato candidato per 3 milioni e 560mila euro al finanziamento del Fondo unico nazionale del turismo (Funt) 2023 che sarà assegnato con un accordo in sede di Conferenza Stato Regioni in base al riparto delle risorse già condiviso e proposto dalla Conferenza stessa. A questi contributi nazionali si aggiungono 2.484.854 euro di fondi propri della Regione in attuazione della legge sulla qualificazione degli impianti sciistici (numero 17/02), e 465mila euro di cofinanziamento da parte degli Enti locali coinvolti negli interventi.

Altri 3 progetti di enti pubblici per la revisione urgente di impianti a fune (non candidabili sul programma Funt) sono finanziati dalla Regione con 242 mila euro grazie al programma stralcio della legge 17 per il 2023 che prevede, in accordo con le Province, anche contributi per spese di investimento dei privati, in particolare per 7 progetti e una spesa complessiva di 600 mila euro.

Granchio blu, dalla Regione un aiuto agli acquacoltori e alle imprese di commercializzazione delle vongole

Granchio blu, dalla Regione un aiuto agli acquacoltori e alle imprese di commercializzazione delle vongole
immagine d’archivio

Un aiuto agli acquacoltori e alle imprese di commercializzazione delle vongole, duramente colpite dall’invasione del granchio blu che ha ridotto vistosamente la produzione vendibile e distrutto il novellame nelle aree di Goro e Comacchio.
La Regione, con proprio provvedimento, come annunciato ha stanziato ristori per un milione di euro a favore delle imprese che vendono le vongole e sono concessionarie di aree demaniali per l’allevamento.

“Una risposta concreta- spiega l’assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca, Alessio Mammi- per un settore in grande difficoltà. Siamo in contatto continuo con i pescatori e l’intera filiera delle vongole, e abbiamo visto la gravità dei danni provocati dall’invasione di questa specie aliena”.
“Mettiamo a disposizione- prosegue Mammi- risorse proprie della Regione per avviare i primi indennizzi alle imprese che hanno avuto forti perdite economiche e compensare i costi derivati dallo smaltimento dei granchi blu pescati. Occorre comunque una strategia nazionale per quest’area che rappresenta la più importante produzione di vongole in Europa, considerando che nel frattempo, la diffusione del granchio ha raggiunto anche altri territori della costa. Oltre a sostegni per i danni- chiude Mammi– e alle aperture a nuove soluzioni su pesca e contenimento del granchio, stiamo sviluppando azioni di monitoraggio in collaborazione con università, centri di ricerca e imprese”.

Il provvedimento
L’avviso pubblico della Regione, da attuare secondo quanto previsto dal regolamento europeo in materia, mette a disposizione un milione di euro così ripartito: 200mila euro per coprire le spese di smaltimento dei granchi pescati sostenute dalle aziende e 800mila euro per indennizzare le perdite commerciali dovute alla mancata produzione e vendita.
Per quanto riguarda gli indennizzi per lo smaltimento sono ammesse le spese di conferimento alla discarica, e la movimentazione a terra e in mare che si sono rese necessarie.
Per la mancata commercializzazione e produzione, gli indennizzi sono calcolati sulle vendite del periodo che va dal 1 gennaio al 30 settembre 2023, confrontate con lo stesso periodo del 2022, e sul novellame distrutto dal granchio blu nel periodo dal 1° ottobre 2022 al 30 settembre 2023.

Come fare domanda
La domanda può essere presentata entro il 15 novembre 2023 da imprese titolari di concessioni demaniali in acque marine o in acque interne antistanti o all’interno del territorio dell’Emilia-Romagna e dovrà essere inviata esclusivamente tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: territoriorurale@postacert.regione.emilia-romagna.it .

Tutti i dettagli dell’avviso saranno disponibili nel sito web della Regione Emilia-Romagna

# ora in onda #
...............