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30esimo Forum Mondiale della Ceramica a Puebla, Messico: le sfide globali per il settore e l’impegno comune per i valori della ceramica

30esimo Forum Mondiale della Ceramica a Puebla, Messico: le sfide globali per il settore e l’impegno comune per i valori della ceramica

Dal 5 all’7 novembre u.s. si è tenuta a Puebla, Messico, la 30esima edizione del World Ceramic Tiles Forum (WCTF). L’evento, che è stato ospitato dal TCNA, l’associazione nord americana dei produttori di piastrelle di ceramica, ha visto la partecipazione di 42 rappresentati di Argentina, Australia, Brasile, Cina, Colombia, Germania, Giappone, Indonesia, Italia, Messico, Spagna, Stati Uniti, Turchia e Ucraina.

Il Forum, dove per l’Italia ha partecipato Confindustria Ceramica, si è aperto con la presentazione da parte di ciascuna delegazione dei dati statistici e delle principali tematiche di rilievo nazionale. A livello aggregato il dato della produzione per il 2022 è stato pari a 13.642 milioni di metri quadri, che ha evidenziato una diminuzione del 6% rispetto al 2021, dovuta alle difficoltà del settore delle costruzioni nelle principali aree nella seconda parte dell’anno ed a un consistente calo registrato dal mercato interno cinese.

In tema di commercio internazionale, dopo aver preso atto che il codice doganale armonizzato HS 6907 relativo al settore, sul quale il Forum aveva molto lavorato negli anni, è ora applicato da 107 Paesi, è stata espressa una ferma condanna di tutte le pratiche di “unfair trade” nell’attuale contesto segnato da gravi crisi internazionali con conseguenti squilibri nelle catene logistiche di approvvigionamento.

Gli altri principali punti all’ordine del giorno hanno riguardato le sfide che l’industria deve affrontare a livello globale in relazione alla salute e alla sicurezza sul lavoro, con particolare riguardo alle diverse legislazioni sulla silice, ed alle politiche di contrasto al cambiamento climatico, che sono presenti in tutti i paesi pur con impegni ed oneri per le imprese molto diversi tra le principali aree.

Il Forum ha preceduto la riunione dell’ISO/TC189, il comitato tecnico dell’organizzazione mondiale per la normazione tecnica del settore, che si riunisce sempre a Puebla dal 9 all’11 novembre. Insieme agli sviluppi degli standard di prodotto, il comitato ISO sarà impegnato a definire le linee guida operative per le verifiche di conformità alla norma sulla sostenibilità ISO 17889, che è stata la prima del suo genere a livello internazionale. In relazione all’emergere di un parametro sul contenuto di carbonio (embodied carbon) per i prodotti edilizi, uno specifico gruppo di lavoro valuterà poi lo sviluppo di una parallela norma anche per tale parametro.

Le associazioni dei paesi partecipanti al Forum si sono anche impegnate a coordinarsi nel corso dell’anno per possibili iniziative di comunicazione sui valori della ceramica.

La prossima riunione del Forum è prevista in Portogallo nel novembre del 2024.

Immigrazione: nel modenese sono oltre 27 mila gli iscritti alle anagrafi

Immigrazione: nel modenese sono oltre 27 mila gli iscritti alle anagrafiLa crisi economica degli ultimi anni e l’evento pandemico da Covid-19 hanno prodotto un ridimensionamento dell’intensità dei flussi migratori a cui la provincia di Modena ci aveva abituati. Nel 2022 gli iscritti alle anagrafi complessivi ammontano a 27.705 unità mentre i cancellati dalle anagrafi complessi ammontano a 23.932 unità, per un saldo migratorio totale pari a +3.773 immigranti netti (il +57,5 per cento rispetto al 2019 e +99,1 per cento rispetto al 2020).

Sono i dati emersi dal quarto numero dell’Osservatorio demografico dedicato al fenomeno migratorio, pubblicato dalla Provincia di Modena, con l’analisi dei flussi e della tipologia di presenze straniere nel territorio modenese.

In particolare, nel 2022, dopo gli anni della pandemia da Covid-19, il saldo migratorio netto torna a crescere di 3.773 unità, contrastando, seppure debolmente, il saldo naturale particolarmente negativo (-3.003 persone, dovuto a bassa natalità e ad alta mortalità) e contribuendo al parziale recupero di popolazione (+770 unità) perduta durante la crisi demografica ed economica seguita all’evento pandemico.

I Comuni con l’immigrazione netta (immigrati – emigrati) positiva e più consistente sono Carpi con 708 nuovi residenti (il 18,8 per cento del saldo migratorio totale), Sassuolo con 401 nuovi residenti (il 10,6 per cento), Vignola con 208 nuovi residenti (il 5,5 per cento del saldo), oltre a Savignano sul Panaro, Serramazzoni, Pavullo e diversi Comuni della bassa Pianura modenese colpiti nel 2012 dal terremoto e che mostrano segnali di ripresa.

Nel capoluogo il saldo tra immigrati ed emigrati è sostanzialmente nullo, con un totale di 6.266 iscritti all’anagrafe a fronte di 6.271 cancellazioni.

Nella distribuzione delle aree sovracomunali, l’immigrazione netta nella bassa pianura è di 932 nuovi residenti (il 24,7 del saldo migratorio totale), nell’area metropolitana (comprende Modena, Carpi, Sassuolo, Castelfranco, Formigine, Vignola e i comuni della cosiddetta cintura) di 2.068 nuovi residenti (il 54,8 del saldo migratorio totale) e in collina e montagna di 773 nuovi residenti (il 20,5 del saldo migratorio totale).

Per il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia «questi dati confermano quanto il nostro territorio sia attrattivo e  quanto, la presenza di popolazione straniera, sia determinante per contrastare il trend di calo demografico che anche nel modenese è ormai sistemico. Il fatto che i cittadini stranieri aumentino deve essere accompagnato da politiche attente e azioni concrete verso l’inclusione e l’integrazione, fondamentali per una crescita coesa della comunità».

Per quanto riguarda l’età media dei flussi migratori, si riscontra una generale tendenza all’innalzamento, depotenziando così l’effetto di ringiovanimento della popolazione. In particolare, si rileva che l’età media dei flussi in ingresso è pari a 36,9 anni di età del 2022, dato in costante crescita fin dal 2012, quando l’età media era di 34,2 anni.

Tutti i dati sono consultabili sul sito della Provincia di Modena all’indirizzo:

https://www.provincia.modena.it/pubblicazione/osservatorio-demografico-della-provincia-di-modena-n-4-ottobre-2023/

 

 

Formigine in festa per il centenario delle Minime dell’Addolorata

Formigine in festa per il centenario delle Minime dell’Addolorata
Don Federico Pigoni con Sr Maria Milena, Sheela, Lucy

A Formigine non passano inosservate, perché sono vestite di bianco e sorridono sempre. Da cento anni. Era l’11 novembre 1923, infatti, quando fu firmata la convenzione tra l’Opera pia Castiglioni (oggi casa residenza per anziani) di Formigine e la congregazione delle suore Minime dell’Addolorata, fondata nel 1868 alle Budrie di S. Giovanni in Persiceto (Bologna) da santa Clelia Barbieri.

Il centesimo anniversario di presenza formiginese delle Minime dell’Addolorata viene festeggiato domenica 12 novembre con una messa in chiesa parrocchiale celebrata alle 9:20 dall’arcivescovo di Modena-Nonantola mons. Erio Castellucci.

Alle 12 all’oratorio don Bosco il sindaco Maria Costi, il vicario generale della diocesi don Giuliano Gazzetti e il parroco don Federico Pigoni inaugurano una mostra fotografica che documenta i cento anni di attività a Formigine di queste religiose.

Segue il pranzo comunitario (per prenotazioni te. 347 6627212 – 059 558245).

A Formigine le Minime si sono sempre dedicate all’assistenza sociosanitaria, sia all’Opera pia Castiglioni che all’ospedale, chiuso 25 anni fa. La comunità, che in passato è arrivata ad avere fino a una dozzina di suore, oggi è composta da tre religiose: suor Sheela e suor Lucy (provenienti dall’India) e l’italiana suor Maria Milena, in procinto di partire per il Brasile, dove si fermerà qualche mese per sostituire una consorella malata.

Abitano in un appartamento adiacente alla chiesa parrocchiale (trasformata in casa religiosa) e si occupano di assistenza e catechismo.

«Siamo felici di far parte di questa bella comunità, che ci ha accolto cento anni fa e ci fa sentire come in famiglia», afferma suor Sheela.

«La nostra parrocchia – aggiunge il parroco don Federico Pigoni – è grata alle Minime dell’Addolorata per il prezioso servizio che svolgono a favore degli anziani, malati, bambini e ragazzi. Lo fanno in silenzio e con umiltà, sull’esempio della loro fondatrice santa Clelia Barbieri».

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 11 novembre 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 11 novembre 2023Sereno al mattino con aumento della nuvolosità alta e sottile nel pomeriggio che non impedirà comunque buone condizioni di soleggiamento. Temperature in diminuzione le minime, valori compresi tra 5 e 10 gradi del settore costiero; massime quasi stazionarie comprese tra 13 e 15 gradi. Venti deboli dai quadranti occidentali. Mare al mattino da poco mosso a mosso con tendenza a graduale attenuazione del moto ondoso.

(Arpae)

Furto notturno allo Sporting Club di Sassuolo

Furto notturno allo Sporting Club di SassuoloFurto notturno – con effrazioni  – allo Sporting Club, nella notte tra mercoledì e giovedì. Ignoti, poco dopo l’una di notte, hanno scavalcato le recinzioni che cingono il club di via Vandelli saccheggiando il bar e mettendo a soqquadro gli uffici della club house. Secondo le prime ricostruzioni i malviventi erano tre, e si sono poi dati alla fuga mentre sul posto sopraggiungeva la vigilanza.

Sull’accaduto indagano i carabinieri della compagnia sassolese, presso i quali la direzione del club ha sporto denuncia, che ha acquisito le immagini registrare dai dispositivi di videosorveglianza.

Sassuolo: “Per fare entrare i sogni, bisogna aprire le porte”, sabato conversazione con Daria Vettori

Sassuolo: “Per fare entrare i sogni, bisogna aprire le porte”, sabato conversazione con Daria Vettori‘Per fare entrare i sogni, bisogna aprire le porte’: sabato 11 novembre, alle 16:00 presso il Centro per le Famiglie – sede di Sassuolo in via Caduti sul Lavoro 24, conversazione con Daria Vettori sul tema dell’accoglienza in famiglia. Iniziativa gratuita ad accesso libero.

L’incontro è dedicato a tutte le famiglie con esperienza di accoglienza e tutti quanti desiderano approfondire l’argomento.

Mentre gli adulti si confrontano, i bambini potranno giocare e condividere una merenda portata dai partecipanti!

DARIA VETTORI
Psicologa e psicoterapeuta, svolge da più di 25 anni attività clinica e di formazione individuale e di gruppo con bambini, adolescenti e famiglie, supervisione e collaborazioni con Enti Pubblici e privati. In particolare lavora nell’ambito dell’adozione e dell’affidamento famigliare, collaborando con Enti autorizzati, Associazioni e Servizi Adozione. Tra il 2007-2008 ha svolto un Internship Program presso il Children’s Hospital di Washington DC. Collabora dal 2010 con l’Università degli Studi di Parma svolgendo incarichi di docenza nei corsi: “Pedagogia dell’adozione e dell’affidamento famigliare”, “Psicologia dell’educazione”.

Automotive, la sfida verso la transizione verde: a Pamplona, in Spagna, la seconda conferenza annuale dell’Ara

Automotive, la sfida verso la transizione verde: a Pamplona, in Spagna, la seconda conferenza annuale dell’AraLa spinta verso innovazione e transizione verde del settore automotive, le trasformazioni dell’industria e dei servizi, con le ricadute sul piano dell’occupazione, sociale e della protezione dell’ambiente, sono al centro della seconda conferenza annuale dell’Associazione delle Regioni sul settore Automotive (Ara) che si tiene oggi a Pamplona, nella regione spagnola di Navarra.

L’associazione riunisce le regioni europee nei cui territori c’è una forte presenza dell’industria automobilistica e del suo indotto.

I rappresentanti delle Regioni che aderiscono all’Associazione – per l’Emilia-Romagna era presente l’assessore regionale allo Sviluppo economico, lavoro, formazione, green economy, relazioni internazionali, Vincenzo Colla assieme a María Chivite Navascués, presidente del Governo della Navarra, Kerstin Jorna, Commissione europea, direttore generale per il Mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le Pmi e ai rappresentanti del Comitato Europeo delle Regioni – hanno confermato il loro impegno per il raggiungimento di obiettivi europei che rappresentano una sfida per le regioni automobilistiche, comprese quelle dell’industria dei servizi.

“Da sempre il nostro Governo regionale è impegnato nel sostegno allo sviluppo e all’innovazione del settore Automotive- ha commentato l’assessore Colla-. Sul piano della transizione energetica e digitale, il settore è coinvolto in interventi e strategie di lungo termine che la Regione sta applicando in questi anni per l’intero sistema produttivo. Perciò confermiamo il nostro forte interesse a partecipare all’Associazione e siamo convinti che le regioni europee maggiormente coinvolte nell’evoluzione del settore debbano unire le forze per spingere la Commissione Europea a sviluppare nuove politiche di supporto a processi di giusta transizione”.

“Da parte nostra- ha aggiunto Colla- siamo pienamente consapevoli degli ingenti impatti occupazionali che la transizione energetica e digitale potrà avere per questo comparto. Per questo stiamo investendo in modo deciso in queste due direzioni. Abbiamo infatti approvato un Piano energetico da 4,5 miliardi e mezzo di euro per i prossimi 3 anni e possiamo contare sull’investimento europeo, nazionale e regionale del supercomputer al Tecnopolo di Bologna. Sottolineo infine l’enorme importanza che l’offerta di competenze e di formazione qualificata ha per l’evoluzione del settore. Non a caso abbiamo già programmato un investimento di 200 milioni di euro all’anno fino al 2027 sull’intera filiera dell’istruzione e formazione e ci siamo dotati di una legge unica in Italia per l’Attrazione, Valorizzazione e Permanenza di talenti a elevata specializzazione”.

Il documento approvato dalla Conferenza
La Conferenza ha approvato una dichiarazione di intenti che riconosce che la legislatura europea che si concluderà nel 2024 è stata caratterizzata da un’intensa attività legislativa per il raggiungimento di obiettivi nelle politiche industriali del settore. Il documento invita pertanto la prossima Commissione europea a occuparsi della giusta transizione di tutte le regioni attraverso la nomina di un commissario europeo con responsabilità chiave per tutti i percorsi di transizione industriale con impatto sulle economie regionali.

Tra i punti significativi del testo, la richiesta dell’istituzione di un meccanismo europeo nell’ambito del prossimo Quadro finanziario pluriennale dell’Unione europea a sostegno della transizione nell’ automotive, al fine di ridurre al minimo gli effetti negativi e mantenere la competitività globale dell’industria.

Per quanto riguarda le risorse, le Regioni ritengono fondamentale destinare risorse e sforzi pubblici alla formazione e alla riqualificazione, sia per fornire profili adeguati alle nuove esigenze dell’industria, sia per riqualificare i lavoratori già occupati nell’industria che devono adeguare e accreditare la propria formazione, le proprie competenze e conoscenze ai nuovi modelli produttivi legati alle trasformazioni digitali e sostenibili. Anche le relazioni commerciali con i Paesi terzi dovrebbero essere riviste per garantire la competitività della nostra industria su un piano di parità.

Il documento sottolinea che i regolamenti europei devono prendere in considerazione l’impatto sull’economia regionale delle misure volte a mantenere e rafforzare la competitività dell’intera filiera dell’industria automobilistica europea, e raccomanda di tenere conto delle diverse soluzioni tecnologiche, ad esempio l’elettrificazione, le tecnologie dell’idrogeno e i biocarburanti alternativi, che possono svolgere un ruolo importante nel processo di decarbonizzazione.

Accordo di collaborazione tra le associazioni del settore automotive
Durante l’incontro a Pamplona è stato firmato un accordo di collaborazione fra associazioni europee che operano nel settore automotive: l’Ara (l’associazione delle regioni europee sul settore automotive), l’Asa (l’associazione europea sulle competenze nel settore dell’automotive), e il gruppo interregionale sul futuro dell’Industria automobilistica istituito presso il Comitato Europeo delle Regioni.

L’Alleanza delle Regioni dell’automotive
È una rete politica di regioni impegnate a realizzare la transizione dell’industria automobilistica e del relativo indotto in Europa. Nata per iniziativa del Comitato europeo delle Regioni, punta a riunire i territori con un tessuto industriale specializzato nel settore automobilistico e un forte indotto che intendono non solo operare attivamente per la decarbonizzazione del settore dei trasporti e contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo, ma anche rafforzare gli ecosistemi industriali regionali e stimolare la creazione di valore, tutelando la coesione economica e sociale dei territori.

Comprende oltre 30 Regioni tra Italia, Germania, Francia, Spagna. Per l’Italia sono presenti Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Basilicata, Abruzzo e Umbria.

Foreste: potenziare la gestione sostenibile per rigenerare l’economia

Foreste: potenziare la gestione sostenibile per rigenerare l’economiaCome migliorare la gestione forestale, valorizzando il patrimonio boschivo, per contrastare la crisi climatica e allo stesso tempo creare nuove possibilità per l’economia?

La risposta arriva dal progetto europeo Life CO2PES&PEF, cofinanziato dal Programma Life della Commissione europea, che ha l’obiettivo di coniugare la conservazione della foresta, dei suoi processi e dei suoi servizi ecosistemici, aumentando gli assorbimenti di CO2 (visto che già oggi boschi e foreste italiane immagazzinano 1,24 miliardi di tonnellate di carbonio), diminuendo le perdite di carbonio per eventi estremi e massimizzando la crescita forestale, con la garanzia di poter continuare a fornire input (prodotti, legname, etc.) al sistema industriale, creando reddito e benessere per le comunità locali.

Un progetto che, grazie ai risultati ottenuti nelle aree di intervento scelte, il Demanio Forestale Forlivese e il Consorzio Comunalie Parmensi, in Emilia-Romagna, oltre alla proprietà regionale di Fusine nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ha prodotto un modello virtuoso ed efficace di protocollo di gestione forestale applicabile a tutto il patrimonio boschivo italiano, in linea con la strategia forestale nazionale.

I primi esempi di successo arrivano infatti dalle due Regioni partner di progetto, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia, che hanno tradotto le attività svolte in specifiche azioni, replicabili anche a livello nazionale e internazionale.

“Una opportunità per nuove e fondamentali analisi sui percorsi che dobbiamo intraprendere per rendere il territorio regionale maggiormente consapevole delle opportunità e delle complessità dell’irreversibile percorso che traguardi la tutela del pianeta e sappia cogliere al meglio le potenzialità di sviluppo economico e sociale dei territori montani- ha spiegato l’assessora regionale a Programmazione territoriale e paesaggistica, Forestazione, Parchi, Barbara Lori-. La necessaria riduzione dei gas climalteranti e l’adozione di pratiche capaci di aumentare in modo rilevante la capacità di assorbimento dei boschi e delle foreste d’Appennino, rappresenta la sfida principale per una vera e propria valorizzazione degli ecosistemi forestali che consenta una drastica inversione dell’attuale tendenza in cui il saldo tra emissioni e assorbimenti risulta ancora sbilanciato”.

“Il progetto Life- chiude Lori- ha permesso di capire come orientare le azioni regionali per raggiungere questi obiettivi intervenendo sulla gestione forestale, sulle pratiche applicate nella filiera foresta legno, sull’utilizzo del legname estratto e, soprattutto, ha aperto nuovi orizzonti per orientare in modo coerente la strategia forestale regionale”.

Con quasi 11 milioni di ettari, pari a un terzo dell’intero territorio nazionale, le foreste rappresentano l’infrastruttura verde più importante d’Italia, una straordinaria ricchezza ambientale e naturalistica che cresce in termini di superficie occupata e valore ecologico. Eppure, solo circa il 15% è oggetto di un piano di gestione (dati inventario forestale nazionale). Uno degli strumenti per invertire la tendenza è incrementare il valore ecosistemico ed economico delle foreste tramite una gestione forestale sostenibile e una valorizzazione delle filiere locali.

Il protocollo ha lo scopo di fornire suggerimenti utili per promuovere il prelievo di legno dai boschi presenti sul territorio nazionale favorendone un utilizzo a “cascata” per un assorbimento duraturo di CO2 che prevede l’utilizzo del legno in più fasi, usato come materia prima o materiale da costruzione, prolungandone così il ciclo. Un vantaggio dal punto di vista ecologico ed economico. E un obiettivo portato avanti anche grazie al contributo di FederlegnoArredo, partner che ha partecipato al progetto per analizzare e valutare i servizi ecosistemici forestali, definire metodologie di contabilizzazione del carbonio nei legni segati, misurare e migliorare l’impronta ambientale dei prodotti legnosi e contribuire alla definizione di uno standard di certificazione dei servizi ecosistemici.

Non solo, nell’ambito di Life CO2PES&PEF, è stata sviluppata – sotto il coordinamento del team di FederlegnoArredo – una piattaforma web interattiva, grazie alla quale è possibile utilizzare il “Carbon Tool”, uno strumento finalizzato al calcolo dello stock netto di carbonio nel legno segato, in relazione alle diverse specie legnose tipiche dei boschi italiani ed europei. Inoltre, tra le policy sperimentate ci sono stati i “Pagamenti per i Servizi Ecosistemici”, uno strumento ancora poco diffuso nelle politiche di gestione territoriale, che intende facilitare il riconoscimento economico e un’integrazione del reddito per chi intraprende pratiche forestali “climaticamente intelligenti”.

Life CO2PES&PEF si è anche inserito nello spiraglio di un’iniziativa più ampia: il Crea, il principale ente italiano di ricerca agroalimentare, ha consegnato al ministero delle Politiche agricole il documento (solo relativo alle foreste) che è di fatto il decreto attuativo della legge 41/2023, quella che istituisce il registro italiano dei crediti di carbonio derivanti da attività agroforestali, come azioni di incremento dello stoccaggio di CO2, di prevenzione del dissesto idrogeologico e degli incendi.

Grazie a questo registro, le aziende potranno investire e sostenere iniziative con ricadute positive e dimostrabili su un territorio specifico. Le imprese troveranno sul portale coordinato dal Crea una mappa di tutti i progetti attivi e in cui possono investire su benefici che vanno oltre la cattura di CO2, come il miglioramento della biodiversità, della ricettività turistica, la lotta alla siccità.

“Gli ecosistemi forestali offrono servizi vitali come regolazione idrica, biodiversità, cattura di carbonio e produzione di legno- ha affermato il professore della Scuola Superiore Sant’Anna, capofila di progetto, Fabio Iraldo-. Pertanto, è essenziale migliorare la loro resilienza contro il cambiamento climatico, compresi incendi e siccità, per garantire la sostenibilità a lungo termine di questi benefici ambientali ed economici. A questo fine, è necessario valorizzare la filiera legno, creando una filiera più collaborativa e promuovendo l’uso a cascata del legno. Inoltre, è essenziale attribuire un valore monetario ai servizi ecosistemici, ad esempio il carbonio assorbito attraverso azioni di gestione sostenibile delle foreste, attirando investimenti da parte di imprese e soggetti privati che possano incrementare la conservazione degli ecosistemi forestali.”

Le potenzialità del registro sono già state dimostrate dal progetto Life CO2PES&PEF, che, insieme all’ente internazionale Pefc, partner di progetto, ha sviluppato uno standard che detta le modalità per intervenire sulle foreste e ne calcola la CO2 assorbita o evitata.

Ad esempio, il Consorzio Comunalie Parmensi ha già venduto mille crediti (ossia mille tonnellate di CO2 equivalente) a Dallara automobili e 8mila crediti a Leroy Merlin Italia.

Questi i Partner del progetto: Scuola Superiore Sant’Anna (capofila), Consorzio Comunalie Parmensi, FederlegnoArredo, Legambiente, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Regione Emilia-Romagna, Unione dei comuni della Romagna Forlivese e Università degli Studi di Milano.

Per info: www.lifeco2pefandpes.eu

Iren, il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 settembre 2023

Iren, il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 settembre 2023Il Consiglio di Amministrazione di IREN S.p.A. ha approvato in data odierna i risultati consolidati al 30 settembre 2023.

“I risultati appena approvati, con la crescita dell’EBITDA del 13%, confermano ancora una volta l’efficacia del modello multi-business di Iren che consente la rapida integrazione delle società acquisite, accelerando ulteriormente il raggiungimento degli obiettivi industriali – dichiara Luca Dal Fabbro, Presidente esecutivo di Iren – Il Gruppo ha rafforzato ulteriormente la leadership nei territori storici in cui opera, anche attraverso l’assunzione di 400 persone, dimostrando grande capacità adattiva ai mutati scenari economici e una naturale propensione a generare valore per azionisti e stakeholder.”

“I positivi risultati comunicati negli scorsi mesi vengono consolidati a fine settembre con un incremento dell’utile netto del 26%, anche grazie ai costanti investimenti che consentono a Iren di progredire verso gli ambiziosi obiettivi del Piano Industriale. – afferma Paolo Signorini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Iren – Il nostro impegno proseguirà nei prossimi anni, rafforzando ulteriormente il ruolo di Iren quale partner di riferimento nella transizione energetica e nello sviluppo dei territori e delle comunità.”

Principali indicatori
• Margine Operativo Lordo (EBITDA) pari a 857 milioni di euro (+13% rispetto a 759 milioni di euro al 30/09/2022). L’incremento dell’EBITDA è principalmente determinato dal recupero della marginalità della BU Mercato, dalla crescita organica dei business regolati (+20 milioni di euro) e dall’integrazione delle società acquisite (+20 milioni di euro) in un contesto caratterizzato da maggiori costi per effetto dell’inflazione, minor contributo dal teleriscaldamento e dalla vendita di energia sul mercato dei servizi di dispacciamento (MSD).
• Risultato operativo (EBIT) pari a 325 milioni di euro (+1% rispetto ai 321 milioni di euro al 30/09/2022), in quanto risente dei maggiori accantonamenti al fondo rischi per 41 milioni di euro relativi al Decreto Legge Sostegni ter riguardante il “price cap” sui prezzi dell’energia elettrica generata da fonti rinnovabili, di cui 14 milioni di euro riferiti al 2022 e 27 milioni di euro riguardanti il 2023.
• Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti pari a 177 milioni di euro (+26% rispetto a 141 milioni di euro al 30/09/2022).
• Investimenti tecnici e lavori di efficienza energetica pari a 781 milioni di euro in crescita del 4% rispetto al 2022, volti principalmente allo sviluppo delle infrastrutture territoriali, a migliorare la qualità del servizio, in particolare nel settore idrico, e a sostenere la transizione energetica.
• Indebitamento finanziario netto pari a 3.930 milioni di euro (+17% rispetto a 3.347 milioni di euro al 31/12/2022) sostanzialmente in linea (+10 milioni di euro) con il valore al 30 giugno 2023. Rispetto al 31 dicembre 2022 si tratta di un incremento riconducibile prevalentemente agli investimenti realizzati nel periodo e all’incremento temporaneo del capitale circolante.
• Ottimi risultati degli indicatori di performance ESG in linea rispetto alle previsioni di Piano e in miglioramento rispetto al 2022: +30% di materia recuperata negli impianti del Gruppo, +72% di produzione di biometano, raccolta differenziata pari al 71% e calo del -5% dei prelievi idrici per abitante al giorno.
• Organico complessivo pari a 10.979 dipendenti, in incremento di circa 400 persone rispetto al 31/12/2022.

Bando cultura, sport e sociale 2023/2024 del Comune di Fiorano

Bando cultura, sport e sociale 2023/2024 del Comune di FioranoNella giornata dell’8 novembre è stato pubblicato il bando per la richiesta di contributi economici 2024 al fine di sostenere i progetti e le iniziative di chi opera a vario titolo in ambito artistico, culturale, musicale, sportivo e sociale (in modo complementare e sussidiario rispetto ai servizi comunali). Questi progetti dovranno realizzarsi indicativamente tra dicembre 2023 e il primo semestre del 2024, con priorità alle iniziative pensate in occasione delle festività natalizie.

Il bando – facilmente rintracciabile sul sito comunale nella sezione Trasparenza-Altri Bandi e Avvisi – è rivolto a enti, associazioni, istituti, comitati, gruppi spontanei e privati, e prevede l’invio (o la consegna) della domanda entro e non oltre domenica 26 novembre 2023. Partecipare al bando è possibile solo attraverso l’apposita modulistica reperibile sul sito, con apposte data e firma.

I richiedenti sono invitati a presentare la domanda prioritariamente via mail, all’indirizzo: sport@fiorano.it, allegando fotocopia del documento d’identità del legale rappresentante. È inoltre consentito consegnarla anche a mano preferibilmente previa richiesta di appuntamento, presso il Servizio Cultura (Palazzo Astoria 3° piano, Piazzetta Martiri Partigiani Fioranesi 1 – 41042 Fiorano Modenese).

Per informazioni: Ufficio Associazionismo 0536/833433 o 339/7501725; Ufficio sport sport@fiorano.it o 0536/833415 (per società sportive).

 

Granchio blu, le ricette di chef stellati per cucinarlo insieme ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna

Granchio blu, le ricette di chef stellati per cucinarlo insieme ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia-RomagnaDalla pizza al risotto, dalla zuppa al gelato: ingrediente principale, un ospite indesiderato dell’Adriatico, il granchio blu, in un matrimonio di sapori con alcuni dei 44 prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna e le eccellenze ittiche dell’Adriatico.

Sono le ricette realizzate da chef stellati del calibro di Igles Corelli, Fulvio Pierangelini, Gianfranco e Paola Vissani, Philippe Leveille, Valentino Marcattili, Salvatore Tassa e Filippo Venturi (miglior pizzaiolo emergente 2023 per il Gambero Rosso), presto disponibili online su un’apposita pagina del sito dell’Assessorato regionale all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna.

Un ricettario realizzato anche in versione cartacea e distribuito nei canali della ristorazione regionale, in quello Horeca e a fiere ed eventi turistici, supportato anche da una campagna social per contrastarne la presenza in Adriatico, favorendone la commercializzazione e il consumo domestico oramai stanziale, che costituisce un serio pericolo per l’ecosistema marino e le attività ittiche locali.

Basti pensare che il Callinectes Sapidus (questo il nome scientifico del granchio blu) sta fortemente mettendo a repentaglio l’“oro grigio” della zona di Goro e Comacchio, gli allevamenti di vongole locali (circa 60 le cooperative di pescatori attive con 1.700 addetti) che con 16mila tonnellate annue rappresentano il 50% della produzione italiana e il 40% di quella europea. Nello scorso agosto le semine di novellame (i neonati delle vongole) sono andate in gran parte distrutte, mettendo a rischio la produzione 2024.

Senza considerare i danni a reti di pesca e lo squilibrio della catena alimentare marina generato da questo mollusco, proveniente dall’Oceano Atlantico e velocemente adattatosi alle condizioni del nostro Adriatico, la cui femmina può deporre fino a 8 milioni di uova.

“Con questo evento promosso assieme allo chef Igles Corelli, la Regione vuole mettere in evidenza le possibilità di consumo alimentare del granchio blu, un prodotto già largamente consumato in altri Paesi del mondo- commentano il presidente Bonaccini e l’assessore Mammi-. Allo stesso tempo sono diverse le azioni che abbiamo messo in campo in accordo con i consorzi, le cooperative di pesca, le associazioni dei pescatori in questi mesi, non ultimo un bando già attivo che mette a disposizione 1 milione di euro di ristori, per il sostegno al reddito delle imprese di pesca. Come Regione siamo fortemente impegnati nella difesa del patrimonio colturale marino, e di un equilibrato ecosistema che sta venendo messo a repentaglio dalla proliferazione di questo predatore – continuano-. Ribadiamo la richiesta che venga riconosciuto lo stato di emergenza o di crisi di questo settore in modo da attivare provvedimenti come la proroga e la sospensioni dei mutui, altrimenti rischiamo di mettere in ginocchio il lavoro di tantissime imprese e cooperative”.

“Il comune di Goro si è attivato fin dai primi giorni a fianco delle cooperative di pesca, di fronte a un problema che rischia seriamente di pregiudicare l’economia di un intero territorio- ha ricordato la sindaca di Goro, Maria Marika Bugnoli-. Questo evento è importante perché accende i riflettori su una situazione problematica della nostra comunità e mette in luce una possibile opportunità. Senza dimenticare che pescatori e acquacoltori e le loro famiglie hanno necessità in primis di vedersi garantiti indennizzi a tutela del reddito e della sostenibilità economica del loro lavoro quotidiano. Le istituzioni sono unite per raggiungere questo obiettivo”.

“Grazie alla Regione Emilia-Romagna per l’attenzione e l’impegno nei confronti delle marinerie di Comacchio e Goro, a fronte di questo problema che continua a presentarsi in modo massiccio- ha detto il sindaco di Comacchio, Pierluigi Negri-. Servono subito ristori e indennizzi per le nostre imprese e cooperative, per il sostegno delle attività in crisi e delle famiglie. È fondamentale che venga dichiarato al più presto lo stato di emergenza nazionale”.

Le ricette sono state presentate oggi dagli chef nel corso di un evento a Goro, nel ferrarese, alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dell’assessore Regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Alessio Mammi, della sindaca di Goro, Maria Marika Bugnoli, del sindaco di Comacchio, Pierluigi Negri, dei rappresentanti di Chef to Chef Emilia-Romagna Cuochi, oltre a operatori della pesca e dell’acquacoltura, della ristorazione della Riviera Romagnola e biologi esperti del settore, tra cui anche Giuseppe Castaldelli del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Prevenzione dell’Università di Ferrara.

L’iniziativa fa seguito a un’altra importante azione di contrasto avviata dalla Giunta regionale: un milione di euro di ristori per le imprese produttrici di vongole che abbiano subìto forti perdite economiche. Risorse messe a disposizione anche per compensare i costi derivati dallo smaltimento dei granchi blu finiti nelle reti (tra luglio e ottobre sono state sbarcate circa 800 tonnellate del Callinectes Sapidus tra Goro e Comacchio). La Regione ha inoltre chiesto da mesi una strategia di contrasto al granchio blu più strutturata a livello nazionale, anche attraverso il tavolo tecnico istituito dal Ministero con le Regioni, le associazioni delle cooperative di pesca e i principali istituti nazionali.

Sassuolo: 15enne brutalmente aggredito da coetanei

Sassuolo: 15enne brutalmente aggredito da coetanei
immagine di repertorio

E’ finito in ospedale, ricoverato con 30 giorni di prognosi causa una frattura cranica, un ragazzino 15enne di origini marocchine residente a Sassuolo, vittima di una brutale aggressione avvenuta nel pomeriggio di sabato scorso nei pressi di via Regina Pacis a Sassuolo. La vittima, fortunatamente, non corre pericolo di vita. Gli aggressori, due coetanei nordafricani, per colpire il ragazzino avrebbero utilizzato addirittura una morsa. Entrambi i giovani sono stati denunciati per lesioni aggravate al Tribunale dei minori.

Diritto allo studio universitario: via libera dal ministero dell’Università a quattro nuove residenze cofinanziate dalla Regione

375 nuovi posti letto da realizzare a Bologna, Modena, Ferrara e Parma per dare ospitalità agli studenti fuori sede, in possesso dei requisiti economici e di merito richiesti, iscritti agli Atenei emiliano-romagnoli. A questi, in presenza di ulteriori risorse nazionali, se ne aggiungeranno altri 170 in due strutture di Reggio Emilia e Bologna. Per un investimento statale complessivo di 60,5 milioni, oltre alla quota di cofinanziamento regionale di 1 milione e 400mila euro.

È l’esito del V bando di edilizia universitaria del ministero dell’Università e della Ricerca (bando legge 338/2000 – decreto MUR 30 novembre 2021 n. 1257), la cui istruttoria si è chiusa con la firma del decreto. Approvate dunque le candidature presentate nel maggio dell’anno scorso dalla Regione in partnership con le Università di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma e Ferrara: 6 in totale, di cui 4 ammesse e 2 “ammesse con riserva”.

Si tratta di progetti per l’apertura nei prossimi anni di 4 nuovi studentati: uno a Bologna (San Giuseppe Sposo in via Bellinzona), due a Modena per l’Università di Modena e Reggio Emilia, che fanno parte di un unico progetto (residenze Bonacorsa e San Barnaba), uno a Parma (ex convento dei Frati Cappuccini – borgo Santa Caterina) e uno a Ferrara, che sorgerà dalla ristrutturazione del complesso edilizio dell’Ippodromo comunale. Il tutto, grazie al finanziamento statale di 38,5 milioni di euro e al cofinanziamento di 816mila euro della Regione attraverso ER.GO, l’Azienda regionale per il Diritto agli Studi Superiori dell’Emilia-Romagna.

Gli altri due progetti candidati per ulteriori 170 posti letto – lo studentato “Re Viola” a Bologna, in via Filippo Re (90 posti) e la trasformazione della palazzina già sede della Direzione delle ex Officine Meccaniche Reggiane a Reggio Emilia (80 posti), di proprietà di Acer Azienda Casa Emilia-Romagna – sono stati ammessi con riserva, cioè, hanno superato la valutazione di ammissibilità, ma saranno realizzati in presenza di ulteriori risorse del MUR. In questo caso il finanziamento statale è di 22 milioni (11,5 per Bologna e 10,6 per Reggio Emilia) e il cofinanziamento regionale di 583mila euro (350mila per Bologna e 233mila per Reggio Emilia).

“La forte attrattività dei nostri Atenei spinge giustamente in alto la richiesta di alloggi che noi vogliamo garantire per rendere effettivo il diritto allo studio dei tanti giovani che desiderano laurearsi qui- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessora regionale all’Università, Paola Salomoni-. Grazie al lavoro di squadra svolto con ER.GO e le nostre Università, tutti i progetti presentati sono stati accolti e, nei prossimi anni, potremo incrementare ancora di più l’offerta destinata ai fuori sede. Dal 2020 al 2027 i posti letto aumenteranno di oltre il 40%, passando da poco più di 3.500 a oltre 5.000. E con un impegno di risorse regionali che complessivamente, tra progetti in fase di realizzazione e futuri, supererà i 16,6 milioni di euro. Ci auguriamo ora- chiudono Bonaccini e Salomoni- che anche il Governo faccia la sua parte finanziando i due studentati di Bologna e Reggio Emilia che, pur approvati, al momento non hanno copertura”.

Grazie agli investimenti messi in campo dalla Regione attraverso ER.GO, la disponibilità di alloggi sul territorio regionale è passata da 3.533 posti letto nel 2020 a 3.811 nel 2023. A questi si aggiungono i posti già completamente finanziati che diverranno disponibili nei prossimi anni, fino a un totale di 5.010 previsti nel 2027. In caso di ulteriori finanziamenti a sostegno dei due progetti ammessi ma ancora non coperti a livello ministeriale, si arriverebbe a 5.180 posti letto complessivi.

I progetti approvati

Dei quattro progetti che hanno avuto semaforo verde dal MUR quello su Bologna, denominato S. Giuseppe Sposo, nascerà dalla riconversione dell’attuale Convento dei Frati Cappuccini, in via Bellinzona. L’immobile andrà in usufrutto all’Alma Mater a seguito di un accordo con la proprietà e la Fondazione Cassa di Risparmio. È prevista la realizzazione di 89 posti letto, oltre ai servizi annessi (mensa, sale studio, ecc.). L’investimento complessivo supera i 14,5 milioni di euro, con un cofinanziamento statale di circa 6,9 milioni di euro e un contributo regionale di oltre 115.000 euro.

A Parma il nuovo studentato da 61 alloggi, più servizi di supporto, sorgerà dalla riconversione dell’ex Convento dei Frati Cappuccini di Santa Caterina, edificio storico situato in centro città.  L’investimento sfiora i 13,5 milioni di euro, il cofinanziamento statale è di circa 8,5 milioni di euro, il contributo regionale di 233.000 euro.

A Ferrara il progetto candidato dall’Ateneo estense in partnership con la Regione riguarderà il restauro e risanamento conservativo dell’edificio principale e di due scuderie dell’ex Ippodromo comunale. La nuova residenza universitaria darà ospitalità a 119 fuorisede. È l’investimento più consistente tra quelli candidati al V bando ministeriale sull’edilizia universitaria, per un costo di circa 20,9 milioni di euro. Il cofinanziamento richiesto al MUR è di 13,1 milioni di euro, il contributo regionale di 233.000 euro.

A Modena il protocollo d’intesa siglato tra Regione Emilia-Romagna-ER.GO e Università di Modena e Reggio Emilia consentirà il recupero di due edifici nel centro storico della città della Ghirlandina per la nascita rispettivamente di 70 (residenza Bonacorsa) e 36 (residenza San Barnaba) nuovi posti letto. I due interventi fanno parte di un unico progetto, del costo complessivo di oltre 22,6 milioni di euro. La quota di cofinanziamento statale supera i 10,8 milioni di euro, il contributo regionale è di 233.000 euro.

In attesa di finanziamento da parte del ministero dell’Università e della Ricerca sono i progetti dello Studentato Re Viola-Via Filippo Re dell’Università di Bologna, cofinanziato dalla Regione con 350.000 euro, e della Palazzina che ospitava la Direzione delle ex Officine Meccaniche Reggiane, proposto da Acer – Azienda Casa Emilia-Romagna, cofinanziato dalla Regione con 233.334 euro. Progetti che porterebbero alla realizzazione rispettivamente di 90 e 80 posti letto.

Progetti in corso di realizzazione

Proseguono intanto i lavori per la realizzazione di 6 nuove residenze universitarie sul territorio regionale grazie ai finanziamenti del IV bando Legge 338 del Ministero, per un totale di 785 nuovi posti letto che saranno gradualmente aperti nei prossimi anni a partire dal 2024. A Bologna studentati Battiferro (131), Baricentro (59) e Lazzaretto (382); Osservanza (51 posti) a Imola; Parma (S. Francesco, 87 posti), Reggio Emilia (Villa Marchi, 75 posti). Infine, a Forlì nella residenza ex Enav sono stati realizzati 64 posti, di cui i primi 25 già assegnati.

Diabete, in Emilia-Romagna il glucagone spray Baqsimi continuerà a essere gratuito per i pazienti a rischio di ipoglicemia grave

Diabete, in Emilia-Romagna il glucagone spray Baqsimi continuerà a essere gratuito per i pazienti a rischio di ipoglicemia graveLa Regione Emilia-Romagna si fa carico del costo del glucagone spray Baqsimi, riclassificato dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, in fascia C, quindi non più a carico del Servizio sanitario nazionale, per continuare ad assicurare ai pazienti diabetici a rischio di ipoglicemia grave l’accesso gratuito a un medicinale che può salvare loro la vita.

Una decisione che la Giunta regionale ha preso subito dopo il passaggio del farmaco dalla classe A alla C, effettivo dal 24 ottobre scorso, determinandone così la non rimborsabilità da parte del Servizio sanitario nazionale e, di conseguenza, rendendolo interamente a carico del cittadino.

Grazie all’intervento dell’Amministrazione regionale il farmaco salvavita, che costa 84,17 euro a dose, continuerà invece a essere reso disponibile gratuitamente in Emilia-Romagna per i bambini e gli adolescenti con diabete di tipo 1 e per i pazienti adulti con diabete mellito in terapia insulinica intensificata che abbiano manifestato almeno un episodio di ipoglicemia grave nell’ultimo anno e che potrebbero trovarsi in contesti in cui non sia possibile una somministrazione intramuscolo.

La misura è stata illustrata oggi in conferenza stampa dall’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, a cui ha partecipato anche una delegazione della Federazione Diabete Emilia-Romagna (Feder), guidata dal presidente Daniele Bandiera e dalla vicepresidente, Rita Lidia Stara.

“Una scelta doverosa, da parte della Regione – sottolinea Donini – per continuare ad assicurare ai pazienti diabetici a rischio di grave ipoglicemia il pieno accesso a un farmaco che può contribuire, in termini di gestione della malattia, a migliorare sensibilmente la qualità della loro vita, garantendo efficacia e sicurezza dell’intervento terapeutico in emergenza”.

Considerati i dati di consumo del 2022 e del 2023, sono 2.750 le confezioni di glucagone spray Baqsimi erogate annualmente in Emilia-Romagna, la metà delle quali a pazienti diabetici minorenni.

“Una scelta che riguarda in particolar modo le famiglie – prosegue l’assessore – dal momento che sono i bambini e gli adolescenti a utilizzare il farmaco in modo prevalente. E che da fine ottobre avrebbero dovuto spendere più di 84 euro per ogni dose da somministrare ai loro figli. Anche da misure come questa si conferma la volontà di mantenere la sanità pubblica e universalistica. E proprio per questo abbiamo già presentato una richiesta ad Aifa affinché sia rivalutata quanto prima la classificazione di questo medicinale salvavita in fascia A”.

“Esprimiamo il nostro apprezzamento per la volontà della Regione di continuare a supportare questa fascia di pazienti e le loro famiglie garantendo la fornitura gratuita di questo farmaco – afferma Bandiera -. Subito dopo lo spostamento del glucagone spray in fascia C, tutte le Associazioni della regione che si occupano di diabete mellito T1 si erano molto allarmate e hanno subito chiesto aiuto alla Feder, che li rappresenta, e che già a ottobre 2021 aveva raggiunto un accordo con l’assessorato per la distribuzione gratuita del farmaco per i pazienti che sono a rischio di ipoglicemia, minori di 18 anni, ma anche adulti. E, anche in questo caso, l’assessore ci ha ricevuti, individuando la soluzione, di cui siamo grati”.

Il glucagone spray Baqsimi

Il glucagone Baqsimi è l’unico farmaco salvavita che, in caso di ipoglicemia grave, consente di ristabilire il livello di zuccheri nel sangue del paziente con un semplice spruzzo nel naso, al posto di un’iniezione intramuscolare. Tale formulazione, unita al fatto che il farmaco non deve essere conservato in frigorifero, può facilitarne significativamente la somministrazione, anche in contesti extra clinici, soprattutto quando i malati di diabete sono bambini o adolescenti. L’uso viene preceduto da un’adeguata formazione di coloro che lo somministrano, e dunque sanitari, operatori, caregiver, personale del mondo educativo-scolastico, per garantire appropriatezza, efficacia e sicurezza dell’intervento terapeutico in urgenza.

Disponibile in Italia dal 2020 e riclassificato in fascia A dal 2021, a seguito della valutazione della Commissione prezzi e rimborso di Aifa, il glucagone Baqsimi è tornato in classe di rimborsabilità C a partire dal 24 ottobre scorso, al costo di 84,17 euro per confezione monodose. Grazie all’intervento della Regione, il farmaco sarà quindi interamente a carico del Servizio sanitario regionale e continuerà a essere erogato gratuitamente ai cittadini dell’Emilia-Romagna.

Giornata dell’Albero domenica alle Salse di Nirano

Giornata dell’Albero domenica alle Salse di Nirano

Si festeggia la Giornata nazionale dell’Albero, domenica 12 novembre, alla Riserva naturale delle Salse di Nirano a Fiorano Modenese.

Appuntamento all’ecomuseo di Cà Rossa, alle ore 14.30, per bambini e ragazzi. Verranno posizionati alcuni semi già in germoglio in vasi realizzati con materiali di recupero. Le piantine potranno essere messi a dimora nei giardini della case dopo l’inverno. I genitori o altri accompagnatori adulti potranno degustare una tisana, leggendo narrazioni e favole a tema all’interno dell’Ecomuseo.

Iniziativa gratuita a cura di Ente Parchi Emilia Centrale.

Prenotazione obbligatoria su https://bit.ly/prenota-alle-salse. Il form è reperibile sul sito Fiorano Turismo o sulla pagina Fb della Riserva di Nirano.

 

Inserimento e aggiornamento al lavoro: la Regione stanzia 4,5 milioni di euro del Fondo regionale disabili

Inserimento e aggiornamento al lavoro: la Regione stanzia 4,5 milioni di euro del Fondo regionale disabili
Copyright: Meridiana Immagini – Autore: Riccardo Gallini

Percorsi mirati all’inserimento al lavoro delle persone con disabilità, per acquisire o aggiornare conoscenze e competenze necessarie a entrare e rimanere nel mercato del lavoro. La Regione ha approvato progetti per 4,5 milioni di euro del Fondo regionale disabili per garantire su tutto il territorio regionale le stesse opportunità alle persone con disabilità certificata in cerca di lavoro, iscritte al collocamento mirato ma anche già occupate.

“Gli interventi finanziati renderanno disponibile un’offerta di corsi con diversi contenuti e durata- spiega l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, Vincenzo Colla- per consentire modularità, flessibilità e percorsi personalizzati in base alle esigenze di ognuno e garantire il pieno diritto all’occupazione di tutti. Questi investimenti rafforzano il progetto di economia sociale”.

 

I corsi
I percorsi di formazione saranno realizzati su alfabetizzazione informatica (durata di 16-40 ore) e linguistica (16-40 ore), competenze necessarie per permanere nelle organizzazioni di lavoro (12-16 ore) e competenze tecnico professionali (48-64 ore).

I settori produttivi coinvolti dai progetti sono quello agroalimentare e della gestione del verde, l’ambito della meccanica, meccatronica e motoristica, il settore dell’edilizia, delle costruzioni e della produzione di arredamento, quello della moda, tessile e abbigliamento. Percorsi anche nell’ambito dei servizi alle imprese (Ict, logistica, grafica), dei servizi alle persone (commercio e distribuzione, turismo e ristorazione) e processi trasversali come la gestione di impresa.

I corsi saranno articolati in modo da permettere la costruzione di percorsi personalizzati e modulari.

Prevedono un’indennità di frequenza e, se necessario, servizi aggiuntivi e di tutoraggio, compresa per esempio la mediazione linguistica individuale e la lingua dei segni.

Le risorse disponibili (4,5 milioni) sono state ripartite ai nove ambiti territoriali dei Centri per l’Impiego della Regione Emilia-Romagna, in funzione del numero e delle caratteristiche della potenziale utenza. A Bologna sono stati assegnati 875 mila euro, a Ferrara 383 mila, a Forlì-Cesena 453 mila, a Modena 649 mila, a Parma 513 mila, a Piacenza quasi 300 mila, a Ravenna 364 mila, a Reggio Emilia 491 mila, a Rimini 468 mila.

L’elenco dei corsi attivati si può trovare a questa pagina del sito Formazione Lavoro della Regione Emilia-Romagna.

Emilia-Romagna sempre più Sport Valley: oltre 1 milione di euro e 88 progetti finanziati per eventi regionali e a sostegno dell’attività motoria

Emilia-Romagna sempre più Sport Valley: oltre 1 milione di euro e 88 progetti finanziati per eventi regionali e a sostegno dell’attività motoriaEmilia-Romagna sempre più Sport Valley. Crescono nel 2023, rispetto allo scorso anno, gli eventi proposti da associazioni e società sportive sostenuti dalla Regione: tornei di calcio, di volley, gare di ciclismo, feste dello sport, di atletica, rugby, pattinaggio, nuoto, ma anche maratone per adulti e bambini.

Un ventaglio molto ampio di manifestazioni che vedono al centro altrettante discipline sportive, di cui diverse paralimpiche, per promuovere l’attività sportiva e la salute.

Sono 88 (su 174 domande) le iniziative per la promozione dell’attività motoria ammesse al finanziamento e sostenute dalla Regione con oltre 1 milione di euro (1.046.700).  Il bando regionale, coordinato dal capo della Segreteria politica della Presidenza Giammaria Manghi, prevedeva inizialmente una dotazione di 546.700 euro, aumentata poi di ulteriori 500mila euro, in sede di assestamento di bilancio, per rispondere alle numerose richieste.

I progetti, a carattere locale, regionale e sovraregionale realizzati nel 2023, sono stati presentati da associazioni e società sportive dilettantistiche o di promozione sociale, e hanno ottenuto contributi pari al 50% del costo complessivo, al netto degli incassi.

“La nostra regione è terra di sport – commenta il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-, dai grandi eventi che attraggono qui migliaia di appassionati, alle attività che coinvolgono sempre più persone di ogni età. È quindi con soddisfazione che sosteniamo e accompagniamo le iniziative delle tante associazioni sportive dilettantistiche che, nel nostro territorio, costituiscono una straordinaria ricchezza per lo sport di base, anche come opportunità di tutela della salute e aggregazione sociale.”

“In questi anni- aggiunge il presidente- abbiamo messo la pratica sportiva al centro delle nostre politiche, con l’obiettivo di dare a tutti – giovani, adulti e anziani -, l’occasione di praticare un’attività motoria nelle migliori condizioni. E abbiamo avviato anche un grande piano per la riqualificazione degli impianti sportivi, sostenendo le famiglie per le spese di iscrizione dei figli alle attività sportive. Progetti che stanno contribuendo, in modo positivo, a definire sempre meglio l’Emilia-Romagna come Sport Valley”.

I progetti per provincia

Nel dettaglio, in provincia di Bologna sono stati finanziati 30 progetti per 393.123 euro; in provincia di Piacenza 3 progetti per 41.350 euro; in provincia di Parma 7 progetti per 88.013 euro. Nel Reggiano i progetti finanziati sono 8 per un ammontare complessivo di contributi pari a 55.942 euro; nel Modenese 12 per 138.948 euro; nel Ferrarese 5 per 65.558 euro. Infine, in provincia di Ravenna sono stati finanziati 6 progetti per 61.459 euro, in quella di Forlì-Cesena 11 per 122.150 euro e in quella di Rimini 2 per 50.500 euro.

Sono stati finanziati infine con un contributo di 29.650 euro anche due progetti che pur essendo presentati da enti esterni alla regione si svolgeranno in Emilia-Romagna.  Il primo è presentato da Uisp Aps Roma (contributo di 14.650 euro) e si svolgerà a Rimini e nei comuni limitrofi, e il secondo è organizzato da Sportemotion, società polisportiva dilettantistica di Milano (contributo di 15mila euro), e si realizzerà a Igea Marina.

L’impegno della Regione per lo sport

Con questa graduatoria, che segue il bando pubblicato lo scorso mese di maggio, salgono a quasi 390 gli eventi e le manifestazioni sportive finanziati dall’inizio della legislatura con oltre 4,5 milioni di euro.

Mentre, sempre a partire dal 2020, sono quasi 150 i progetti di promozione dell’attività sportiva sostenuti con oltre 3 milioni di euro.

Risorse che si affiancano agli oltre 13 milioni di euro che la Regione tra 2020 e 2022 ha previsto sotto forma di interventi straordinari per far fronte all’emergenza Covid: bonus una tantum e ristori alle società sportive, ma anche voucher alle famiglie per le spese di iscrizione dei figli.

Prosegue intanto il piano senza precedenti per riqualificare la rete di impianti sportivi avviato già nel precedente mandato: quasi 180 interventi per uno stanziamento complessivo di circa 52 milioni di euro e un investimento generato sul territorio di oltre 113 milioni di euro”.

Paolo Ruffini al Crogiolo Marazzi il 16 novembre

Paolo Ruffini al Crogiolo Marazzi il 16 novembreTorna giovedì prossimo, 16 novembre, la Rassegna al Crogiolo, l’ultimo appuntamento con la stagione culturale 2023 del Crogiolo a cura di Mismaonda, grazie alla collaborazione con Marazzi Group.

Giovedì 16 novembre alle ore 21, Paolo Ruffini con “Dal social a sociale” ci accompagnerà in un viaggio tra ironia e riflessioni, qualche volta sognanti, qualche volta amare, per riflettere sui nostri tempi e per invitarci ad essere un po’ meno social e un po’ più sociali.

Ingresso gratuito senza prenotazione, fino ad esaurimento posti disponibili.

Gli studenti del “Volta” di Sassuolo in Provincia incontrano i tecnici per discutere della viabilità del polo scolastico

Gli studenti del “Volta” di Sassuolo in Provincia incontrano i tecnici per discutere della viabilità del polo scolasticoCondividere un progetto di trasporti e logistica con l’obiettivo di risolvere le problematiche di traffico che riguardano la viabilità del comparto scolastico di via Nievo a Sassuolo. E’ quanto hanno presentato martedì 7 novembre in Provincia gli studenti della classe 5L dell’istituto superiore Alessandro Volta di Sassuolo, accompagnati dai professori dell’indirizzo di Trasporti e logistica, alla presenza dei tecnici della viabilità ed edilizia della Provincia di Modena.

Gli studenti hanno illustrato le analisi dei flussi di traffico elaborate da loro e una proposta progettuale che possa migliorare la situazione dei trasporti nel distretto scolastico, con soluzioni originali e innovative.

Per i tecnici della Provincia «gli studenti hanno svolto un lavoro encomiabile, con grande attenzione nel capire quali dinamiche e quali vincoli – sia tecnici sia economici – intervengano nella realizzazione di un progetto viabilistico, avviando una discussione operativa che ha dimostrato la maturità tecnica e professionale che  raggiunta nel corso dei cinque anni di studi».

Ampia soddisfazione è stata dimostrata dai tecnici della Provincia, che hanno ringraziato, oltre agli studenti, anche i professori «per aver svolto un’attività che non è semplicemente a scopo didattico, ma che darà un prezioso contributo per il miglioramento della qualità di quanti ogni giorno vivono il polo scolastico».

A questo primo incontro ne seguiranno altri, sulla base delle indicazioni che i tecnici della Provincia hanno fornito alla classe, così da fornire loro il quadro completo degli aspetti normativi e di vincolo che riguardano la zona interessata.

Il polo scolastico di via Nievo a Sassuolo attualmente ospita gli istituti superiori Volta don Magnani e Formiggini, con un numero di studenti complessivo di oltre 4mila ragazzi, a cui si aggiungeranno altri 700 studenti dal prossimo settembre, in concomitanza della fine dei lavori di ampliamento della sede dell’istituto Formiggini.

Nassiriya, domenica a Maranello ricordo dei caduti a vent’anni dalla strage

Nassiriya, domenica a Maranello ricordo dei caduti a vent’anni dalla strageMaranello ricorda i caduti di Nassiriya. Domenica 12 novembre, a vent’anni esatti dall’attentato terroristico in Iraq, l’amministrazione comunale organizza una cerimonia commemorativa in onore delle vittime.
Il 12 novembre 2003 un attacco terroristico colpì una delle sedi della missione di pace italiana in Iraq. Un attacco dal bilancio tragico: 28 morti dei quali 19 nostri connazionali, tra Carabinieri, militari e civili.

Dal 2011 il Comune di Maranello ne ricorda il sacrificio nel “Luogo della Memoria per i Caduti di Nassiriya”, spazio commemorativo realizzato dall’amministrazione comunale in Via Vignola, di fronte alla stazione dei Carabinieri.
Domenica 12 novembre, presso il “Luogo della memoria”, la cerimonia commemorativa in memoria dei caduti, a vent’anni di distanza dall’attentato: saranno presenti il sindaco di Maranello Luigi Zironi, rappresentanti dell’amministrazione comunale, delle autorità militari e delle associazioni del territorio.
Alle 9.15 è previsto un momento di raccoglimento con la posa della corona presso il Luogo della Memoria, cui seguirà alle 10 la celebrazione della Santa Messa presso la Chiesa di Torre Maina in suffragio di tutti i caduti. Dopo la messa, sul sagrato della Chiesa i bambini e le bambine di torre Maina parteciperanno con il canto dell’inno nazionale e il volo dei palloncini.

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 10 novembre 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 10 novembre 2023Molto nuvoloso con precipitazioni irregolari che tenderanno ad interessare soprattutto il settore orientale fino al primo mattino. Nel pomeriggio, addensamenti più compatti daranno luogo a isolate precipitazioni, deboli in pianura, più intense sul crinale. Dalla serata generali schiarite.

Temperature minime in aumento, comprese tra 7 e 11 gradi; massime con valori compresi tra 13 gradi della pianura occidentale e 16 gradi della costa. Venti deboli occidentali sulle pianure, da sud-ovest sui rilievi con rinforzi sull’Appennino romagnolo nelle ore pomeridiane. Mare mosso al primo mattino ma con moto ondoso in attenuazione.

(Arpae)

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