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domenica, 4 Maggio 2025
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Area ceramiche: necessario più dialogo e coordinamento per intervenire sulla criticità dell’Area. Cna chiede un incontro ai sindaci

Area ceramiche: necessario più dialogo e coordinamento per intervenire sulla criticità dell’Area. Cna chiede un incontro ai sindaci“In questi mesi il livello di condivisione e discussione con i comuni non è stato sufficiente. Per questo abbiamo ritenuto opportuno andare ad individuare le criticità sul territorio, darne la nostra interpretazione e chiedere un incontro ai sindaci per entrare nel merito delle nostre proposte di intervento”. È Michele Iacaruso, presidente della Cna dell’Area di Sassuolo, a descrivere le ragioni che hanno portato l’Associazione a scrivere ai sindaci del comprensorio per mettere in evidenza diverse problematiche, a cominciare dalla viabilità.

Secondo l’Associazione, i punti essenziali riguardano innanzitutto la realizzazione della bretella Campogalliano-Sassuolo, la definizione di un piano del traffico per il collegamento Fiorano-Spezzano-Ubersetto, la sostituzione degli incroci semafori (ad esclusione di quelli pedonali) con rotonde, interventi che rendano più fluido il traffico sulla Pedemontana. “Particolarmente importante – sottolinea Iacaruso è la situazione in Val Dragone. Proponiamo la costituzione di un tavolo istituzionale con i Sindaci, per chiedere alla Regione non solo le risorse necessarie per la definitiva messa in sicurezza della galleria Casa Poggioli e dei viadotti collegati, ma anche per affrontare il tema del non più procrastinabile completamento del collegamento Cerredolo-Ponte Dolo-Ponte Dragone”.

Se sono importanti le arterie stradali, altrettanto può dirsi per le infrastrutture informatiche e quelle legate alle telecomunicazioni, un fattore di competitività e sviluppo indispensabile, fattore carente in alcune zone, in particolare quelle montane, dove solo un sesto della comunità può contare sulla disponibilità della fibra. A questo proposito CNA propone un censimento delle infrastrutture esistenti in modo da poter programmare interventi tempestivi e monitorarne lo sviluppo.

Altro tema importante, il decoro e la sicurezza dei villaggi artigiani, fattori che rappresentano il biglietto da visita delle piccole e medie imprese che vi sono insediate. “Ammodernamento dell’illuminazione, rifacimento, laddove necessario dei marciapiedi, videosorveglianza, verde pubblico, rifacimento delle strade, adeguamento della segnaletica stradale (sia verticale che orizzontale), ma anche allestimento di percorsi ciclopedonali sono i requisiti minimi per questi insediamenti produttivi”, ammonisce il presidente CNA dell’Area.

Ad aggravare la situazione, il mancato funzionamento dell’Unione dei comuni, sia sotto un profilo squisitamente tecnico operativo che ancor di più da un punto di vista politico. “Si tratta di una mancanza grave, perché un coordinamento funzionante e propositivo potrebbe dare molto alla comunità pensiamo alla promozione turistica, dove ogni amministrazione va avanti in ordine sparso arrivando a concentrare diverse iniziative negli stessi giorni, quando servirebbero invece azioni congiunte, magari attraverso la predisposizione di pacchetti che coinvolgano l’intero territorio ed attività di comunicazione adeguate”.

E sempre attraverso l’attività dell’Unione si potrebbe coordinare al meglio il processo di semplificazione amministrativa, di controllo sugli adempimenti (“troppo spesso – rivela Iacaruso – gli uffici competenti richiedono cavillose integrazioni in procinto di chiusura dei procedimenti, allungando a dismisura i tempi di approvazione”), ancora combattere l’abusivismo, magari portando all’interno dell’Unione dei Comuni il servizio integrato di Polizia Municipale.

Altri temi portati all’attenzione dei sindaci sono la gestione dei rifiuti, a cominciare dall’introduzione di norme, come avvenuto in altri comuni, che escludano le aree destinate alla produzione di rifiuti speciali dal calcolo della Tari.

“Ai sindaci – chi parla è sempre Iacaruso – chiediamo anche di adoperarsi per coinvolgere, negli appalti, le imprese locali, ricorrendo agli affidamenti sottosoglia e alla suddivisione dei lotti”.

“Di certo – conclude il presidente della CNA locale – ci attendiamo la ripresa di un dialogo vero, concreto e costruttivo, per individuare e condividere soluzioni efficaci ed efficienti. Per questo non ci siamo limitati a scrivere alle amministrazioni, ma le abbiamo invitate ad un incontro dove discutere assieme di questi temi”.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 17 maggio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 17 maggio 2023Molto nuvoloso con precipitazioni diffuse di moderata intensità, più insistenti sul settore centro-orientale della regione. Dal pomeriggio tendenza ad attenuazione delle precipitazioni sulle zone di pianura, mentre persisteranno in forma debole con locali rovesci sulle aree appenniniche.

Temperature senza variazioni di rilievo con minime attorno a 13/15 gradi e massime tra 16 e 18 gradi. Venti moderati nord-orientali sul settore centro-orientale della regione e sui rilievi con residui rinforzi anche di forte intensità lungo le aree di crinale. Deboli settentrionali sul settore occidentale. Attenuazione durante la giornata. Mare mosso o temporaneamente molto mosso.

(Arpae)

Chiuso il ponte all’incrocio via Ancora-via Radici in Monte

Chiuso il ponte all’incrocio via Ancora-via Radici in MonteIl ponte che si trova tra via Radici in Monte a via Palestro è stato chiuso stamane all’alba. Intorno alle 5:30, infatti, un camion è rimasto incastrato nel sottopassaggio della ferrovia Reggio-Sassuolo. Sul posto i tecnici di Ferrovie Emilia Romagna, che stanno accertando eventuali danni, assieme ai Vigili del fuoco e alla Polizia Locale.

Chiuso il ponte di via Regina Pacis

Chiuso il ponte all’incrocio via Ancora-via Radici in MonteIl ponte che si trova tra via Radici in Monte a via Regina Pacis è stato chiuso stamane all’alba. Intorno alle 5:30, infatti, un camion è rimasto incastrato nel sottopassaggio della ferrovia Reggio-Sassuolo. Sul posto i tecnici di Ferrovie Emilia Romagna, che stanno accertando eventuali danni, assieme ai Vigili del fuoco e alla Polizia Locale.

Fiorano: Kit “Benvenuti!” ai nuovi nati

Fiorano: Kit “Benvenuti!” ai nuovi nati

L’amministrazione comunale di Fiorano Modenese, con l’intento di dare testimonianza riguardo il tema della natalità, ha deciso di intraprendere una nuova iniziativa. Si tratta della consegna di uno speciale Kit “Benvenuti!” ad ogni nuovo nato dell’anno, contenente informazioni utili ai genitori sui servizi sia pubblici che privati offerti sul territorio, un piccolo dispositivo di sicurezza necessario per il trasporto in auto dei piccoli, alcuni prodotti selezionati per la prima infanzia e tre buoni-sconto offerti da sponsor locali.

E così, nel corso della mattinata di ieri – domenica 14 maggio – i genitori hanno ritirato questo kit presso la biblioteca comunale BLA. Si tratta solo di una prima “tranche” di consegne, perché rivolta ai bambini nati dal 1° gennaio al 2 maggio 2023. In seguito si procederà a cadenza semestrale, per cui a cavallo tra dicembre 2023 e gennaio 2024 il kit sarà donato ai nati nella seconda parte dell’anno in corso. E lo riceveranno sia i genitori che già risiedevano a Fiorano sia i genitori che si sono da poco trasferiti nel nostro Comune ma con figli nati nel 2023.

Chi non è riuscito a essere presente potrà telefonare in Comune per un successivo ritiro del kit. La busta di carta è stata realizzata dai ragazzi della cooperativa Gulliver, i quali hanno anche interamente confezionato dei kit. Inoltre, anziché consegnare alle famiglie una montagna di carta, è stato scelto di realizzare un unico QR code collegato ad una pagina del sito comunale contenente tutte le info utili (https://www.comune.fiorano-modenese.mo.it/iniziative-del-comune/benvenuti). Una scelta più ecologica a sottolineare l’importanza dell’eco-sostenibilità nei confronti delle generazioni future.

Maltempo: percorsi natura provinciali chiusi in via precauzionale

Maltempo: percorsi natura provinciali chiusi in via precauzionaleA causa del maltempo previsto per le prossime ore, a scopo precauzionale la Provincia di Modena dispone la prosecuzione della chiusura al transito veicolare e pedonale dei Percorsi Natura (Panaro, Secchia e Tiepido) per l’intero tragitto dei percorsi, a causa dell’allerta meteo rossa diramata dalla protezione civile  oggi lunedì 15 maggio, che sta interessando il territorio.

Il provvedimento resterà in vigore fino alla cessazione dell’emergenza e gli obblighi, i divieti e le indicazioni sul divieto di transito sui percorsi verranno notificati al pubblico con  opportuna segnaletica.

Maltempo. Temporali, vento e mareggiate dalla mezzanotte di oggi. Priolo: “Massima attenzione da parte di tutti”

Maltempo. Temporali, vento e mareggiate dalla mezzanotte di oggi. Priolo: “Massima attenzione da parte di tutti”

Un invito a tutta la popolazione dell’Emilia-Romagna ad essere vigile. Perché, in questo momento, “abbiamo molte fragilità sul nostro territorio, con una pioggia che non ci abbandona ormai da dieci giorni e che tornerà a cadere dalla mezzanotte di oggi. Questo non vuole essere un procurato allarme, ma un invito ad essere attenti. Ognuno deve essere responsabile e fare la propria parte”.

Queste le parole di Irene Priolo, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega alla Protezione civile, nell’incontro di oggi pomeriggio con la stampa nella sede del Centro operativo regionale a Bologna, in viale Silvani.

Con lei, Sandro Nanni, responsabile di struttura Idro-Meteo-Clima di Arpae, e Rita Nicolini, direttore dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile.

L’allerta rossa emessa dalla mezzanotte di oggi, per criticità idrica e idrogeologica, e per tutta la giornata di domani, coinvolgerà un areale molto ampio, con una combinazione meteo un po’ diversa da quella del 2 e 3 maggio.

Allora, ha ricordato la vicepresidente, si era trattato di un “evento stau”; domani invece sono previsti anche rovesci di carattere temporalesco, vento e mareggiate. Sono attesi valori da 70 a 100 mm di pioggia in 24 ore, non distribuiti in modo omogeneo, concentrati nella prima parte della giornata. Più eventi combinati, dunque, su un territorio già fragile.

In base alla modellistica meteo, si prevede che inizi a piovere dalla Romagna (dove in collina e Appennino si sono già verificate frane), con ingrossamento dei fiumi in pianura.

Il fatto che siano previste anche mareggiate potrebbe portare ulteriori criticità soprattutto in corrispondenza dei fiumi che sfociano in mare come Lamone, Montone e Reno.

Stamani, ha ricordato Priolo, si è riunita l’Unità di crisi nazionale, con le Prefetture collegate; si riunirà nuovamente per un aggiornamento stasera alle ore 18.

“È necessario monitorare il fenomeno e capire come gestirlo a livello territoriale- ha sottolineato la vicepresidente-. Abbiamo consigliato la chiusura delle scuole, soprattutto in montagna; i sindaci si stanno riunendo, alcuni hanno già deciso. Stiamo portando avanti un’interlocuzione con l’Ufficio scolastico regionale: sconsigliamo gite in entrata e in uscita dalle zone di allerta rossa, a breve verrà emessa una circolare. Allo stesso modo, abbiamo consigliato di chiudere, in via cautelativa, strade e ponti nei pressi di fiumi e zone a rischio idrogeologico”.

“Non vogliamo drammatizzare- ha concluso Priolo-, ma essere vigili: meglio una precauzione prima che un rimorso dopo”.

I consigli

L’invito a tutta la popolazione è di muoversi poco; non andare negli scantinati ma restare ai piani superiori; non spostare le automobili dopo che la pioggia ha iniziato a cadere, farlo possibilmente entro la mezzanotte di oggi. Il consiglio è di ricorrere allo smartworking, dove possibile, in accordo con i datori di lavoro.

A fronte dell’allerta è stato attivato un presidio organizzativo molto ampio. Sono state individuate postazioni dove ospitare uomini e mezzi, per essere subito operativi in caso di necessità e vicini ai luoghi più sotto osservazione.

Sono già attivate anche le colonne mobili della Protezione civile dell’Emilia-Romagna, del Veneto, del Friuli, della Provincia autonoma di Trento e delle associazioni nazionali, che saranno dislocate rispettivamente al Cup di Marzaglia (Mo), al Cup di Forlì, al magazzino della Protezione civile di Calderara di Reno (Bo) e a Faenza (Ra). In arrivo anche funzionari dalla Regione Toscana e dalla Calabria.

Giulia Pigoni ha rassegnato oggi le proprie dimissioni da Azione

Giulia Pigoni ha rassegnato oggi le proprie dimissioni da Azione

Dopo tre anni e mezzo nel partito la sassolese Giulia Pigoni ha rassegnato oggi le proprie dimissioni da Azione, il partito di Carlo Calenda perde la segretaria regionale e la rappresentante in Regione

“Dopo la rottura dello scorso aprile – ha scritto Pigoni sui social- le mie speranze relative alla ripresa di un percorso di dialogo, di crescita e allargamento del nostro partito, sono andate diminuendo. Ho visto lievitare tensioni, divergenze, liti che non hanno fatto altro che allontanarci dall’obiettivo finale. Ho visto il forte disorientamento e della delusione da parte della nostra base, degli iscritti, dei simpatizzanti”.

“Proprio la gestione centrale di alcune questioni, con imposizioni dall’alto o epurazioni di dirigenti locali, ha destabilizzato ulteriormente i territori, che ne sono usciti a volte veramente umiliati”. In questi mesi in Emilia Romagna, scrive ancora Pigoni, “abbiamo lavorato tanto e bene, eleggendo a settembre diversi parlamentari con un risultato pari all’8,5%, superiore alla media nazionale sia alla Camera che al Senato: nonostante questo, il crescente dissenso verso le giravolte della politica nazionale ha destabilizzato progressivamente i territori. Ho provato ad invertire la rotta, credetemi. Ci ho provato con tutte le mie forze… ma ho visto purtroppo un partito sempre più chiuso su se stesso, votato all’isolazionismo, di qui la scelta di lasciarlo. Dopo settimane di riflessioni sofferte, lascio Azione e rassegno le mie dimissioni da segretaria regionale, con la convinzione che questo sia solo un arrivederci: alla fine di questo tortuoso percorso ci ritroveremo inevitabilmente nella nostra casa comune”.

A Davide Frattesi del Sassuolo e Alice Parisi della Fiorentina il Premio Bulgarelli per la stagione 2022-2023

A Davide Frattesi del Sassuolo e Alice Parisi della Fiorentina il Premio Bulgarelli per la stagione 2022-2023Davide Frattesi del Sassuolo e Alice Parisi della Fiorentina. Sono il vincitore e la vincitrice – rispettivamente miglior mezzala della massima serie di calcio maschile e di quella femminile – del Premio Bulgarelli 2022-2023.

Oggi a Bologna, nella Biblioteca Sala Borsa, si è svolta la cerimonia in ricordo del grande centrocampista rossoblù, figura carismatica negli anni che videro il Bologna FC vincere lo scudetto del 1964, e protagonista della Nazionale con la quale vinse il Campionato europeo nel 1968.

Altri riconoscimenti sono andati a Luciano Spalletti, miglior allenatore Serie A maschile; Alessandro Spugna, miglior allenatore Serie A femminile; e Daniele Orsato, miglior arbitro.

Alla cerimonia di assegnazione dei premi, presentata da Luigi Colombo e Gianni Grazioli, hanno partecipato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, l’assessore allo Sport del Comune di Bologna, Roberta Li Calzi, e il presidente dell’Associazione calciatori, Umberto Calcagno.

“Oggi è una giornata di festa per lo sport e in particolare per il calcio italiano- afferma il presidente Bonaccini- che si intreccia al ricordo di un suo grande protagonista, Giacomo Bulgarelli. Il fantastico numero 8 che portò al Bologna FC il settimo scudetto, tanto amato dalla città per la fedeltà alla maglia e per la sua figura di campione, non solo in campo”.

“Il premio a lui intitolato parla molto di Emilia-Romagna- prosegue Bonaccini-, una terra di sport dove i grandi eventi contribuiscono a farne una vetrina internazionale, in ogni disciplina. I valori dello sport che oggi celebriamo attraverso gli sportivi premiati, cui vanno i miei complimenti, sono quelli che sosteniamo anche come Regione e che hanno alla base l’inclusione, la socialità, il rispetto delle regole e dell’avversario, salute e corretti stili di vita”.

“Il premio Bulgarelli- ha affermato il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori Umberto Calcagno- è il ricordo di uno dei soci fondatori della nostra Associazione, una persona che si è sempre spesa per gli altri in tutti gli ambiti della sua vita; anche quest’anno, lo abbiamo assegnato alle eccellenze del nostro mondo, nei comportamenti dentro e fuori dal campo”.

La giuria è presieduta da Fabio Capello ed è composta da Luigi Colombo, Roberto Mancini, Sandro Mazzola, Gabriele Oriali, Luisito Suarez, Sergio Campana, dal presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, Calcagno, dal direttore generale AIC, Gianni Grazioli, dal presidente della Lega Pro, Matteo Marani, e da altri ex campioni. Nella stagione 2021-22 aveva assegnato il Premio Bulgarelli a Sandro Tonali e Giacomo Raspadori.

Il Premio, giunto alla decima edizione, è promosso dall’Associazione Giacomo Bulgarelli e dall’Associazione Italiana Calciatori (AIC), con il sostegno della Regione Emilia-Romagna.

Tutti i premiati: Frattesi quarto da sinistra

Formula 1: Imola accoglie il Mondiale 2023, prima tappa in Europa

Formula 1: Imola accoglie il Mondiale 2023, prima tappa in EuropaA Imola, all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, nel cuore della “Motor Valley” della Regione Emilia-Romagna, da venerdì 19 a domenica 21 maggio torneranno a farsi sentire i motori della Formula 1, con il Qatar Airways Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna, sesta prova del Mondiale di F.1 2023.

La risposta degli appassionati non si è fatta attendere: i biglietti sinora venduti per il giorno della gara hanno superato l’82%: almeno 160 mila gli spettatori attesi nel circuito del Santerno nel week end.

In un distretto unico al mondo – terra di grandi marchi delle due e delle quattro ruote, grandi campioni, innovazione e conoscenze – il Gran Premio costituisce un’occasione unica per trasformare uno fra gli appuntamenti sportivi più seguiti al mondo in una straordinaria opportunità di promozione internazionale del Made in Italy e della filiera automotive, a partire dalla “Motor Valley dell’Emilia-Romagna”. Lo dimostrano i numeri: l’edizione 2022 è stata seguita da 82,2 milioni di telespettatori, in tutto il mondo, e – secondo uno studio JFC – ha generato un ritorno economico per il territorio di oltre 274 milioni di euro. Un risultato che premia il lavoro di squadra di un intero territorio, in stretta sinergia con il Governo e con la stessa Formula 1.

A poche ore dalla giornata dedicata alle prove libere che darà il via ufficiale al primo appuntamento europeo del Mondiale di Formula 1 del 2023, Gran Premio e accordo fra i partner istituzionali e no sono stati presentati, questa mattina a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna.

Giro d’affari di 274 milioni di euro

Che quella di promuovere il Made in Italy attraverso il Gran Premio di Formula 1 a Imola sia una buona scelta lo testimoniano i numeri generati nelle scorse edizioni in termini di ricadute economiche per il territorio: quella 2022, ad esempio, ha creato un giro di affari pari a 274 milioni e 167 mila euro (Fonte JFC). Parallelamente, vanno considerate tutte le attività di comunicazione, coordinate con la campagna straordinaria di Nation branding realizzata da ICE con il tema “We drive IT”.

L’unica vera “Motor Valley” internazionale

L’Emilia-Romagna si conferma l’unica, vera “Motor Valley” internazionale. Lo dicono i numeri: 11.400 imprese, con oltre 15 mila unità locali e 61 mila addetti, un fatturato di 21 miliardi di euro (il 10,6% del totale nazionale), di cui manifatturiero 11,4 miliardi (15,2%). E un export pari a 9,8 miliardi di euro (il 22,3% del dato nazionale).  E ancora: 188 team sportivi, 13 musei specializzati, 18 collezioni private, 4 autodromi e 11 piste da karting. Un patrimonio economico e di lavoro ma anche culturale. Marchi prestigiosi, famosi nel mondo; grandi campioni delle due e quattro ruote; talenti e professionalità uniche; aziende e start up che guardano al futuro e investono in ricerca, innovazione, sostenibilità. Fino ad arrivare ai sei corsi di laurea internazionale di MUNER, la Motorvehicle University of Emilia-Romagna, una realtà unica, voluta dalla Regione insieme alle quattro università emiliano-romagnole e tutte le più grandi case motoristiche del territorio, che chiama qui studenti da ogni Paese.

E poi il Clust-ER Mec che riunisce centri di ricerca e imprese attive nei settori della motoristica e della meccatronica per spingere sulla competitività di tutta la filiera. E tanti appuntamenti fieristici ed eventi di portata internazionale: Autopromotec, E-Tech Europe, Futurmotive a Bologna. E il Motor Valley Fest, la grande fiera a cielo aperto della terra dei motori emiliano-romagnola, che si è concluso ieri.

Un prodotto anche turistico: i visitatori totali di musei e collezioni, insieme agli spettatori degli eventi che si svolgono negli autodromi emiliano-romagnoli, superano i 2 milioni di presenze. La ricaduta economica derivante dal movimento turistico ed escursionistico supera i 300 milioni di euro di indotto.

Emilia-Romagna sempre più terra di grandi eventi sportivi

Non solo il Qatar Airways Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna. Dal 2 al 4 giugno il Misano World Circuit ‘Marco Simoncelli’ ospiterà il Mondiale Superbike, mentre dall’8 al 10 settembre ancora a Misano sarà di scena la MotoGP con il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. Tre straordinari appuntamenti motoristici: un primato che solo l’Emilia-Romagna può vantare, quello di ospitare Formula 1, Moto Gp e Superbike. Dal ciclismo, con le due tappe il 14 e il 16 maggio del Giro d’Italia, in attesa del Grand Départ “Firenze Emilia-Romagna” del Tour de France nel 2024; al tennis, con la Coppa Davis che dall’11 al 17 settembre torna a Bologna, dopo l’esordio dello scorso anno, con uno dei quattro gironi della fase finale. Il 28 agosto, la cerimonia di apertura e la partita inaugurale degli Europei maschili di pallavolo all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, con la Nazionale italiana campione del mondo. E il sempre attesissimo appuntamento con il triathlon di Ironman Emilia-Romagna, il 16 settembre a Cervia. E ancora: pallacanestro, calcio, atletica, ginnastica, rugby, baseball, pattinaggio, beach volley, per un 2023 all’insegna del grande sport con oltre 100 appuntamenti di grande richiamo, promossi dalla Regione Emilia-Romagna. Senza dimenticare, sempre all’Autodromo di Imola, dal 14 al 16 luglio, l’Italian Round del Mondiale Superbike, un altro importante evento nel cuore della Motor Valley.

Altre chiusure programmate su Tangenziale Bologna, A1 e A13

Altre chiusure programmate su Tangenziale Bologna, A1 e A13Sul Ramo Verde della Tangenziale di Bologna (stazione di Bologna Borgo Panigale-Tangenziale di Bologna) e sulla Tangenziale di Bologna, per consentire attività di ispezione delle opere d’arte, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

-nelle tre notti di lunedì 15, martedì 16 e mercoledì 17 maggio, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso, sul Ramo verde, il ramo di immissione sulla Tangenziale di Bologna, per chi proviene da Bologna Borgo Panigale ed è diretto verso San Lazzaro/A14 Bologna-Taranto.

In alternativa si consiglia di percorrere la Tangenziale verso Casalecchio, uscire allo svincolo 2 Borgo Panigale e rientrare dallo stesso, in direzione San Lazzaro;

-dalle 22:00 di giovedì 18 alle 6:00 di venerdì 19 maggio, sulla Tangenziale di Bologna sarà chiusa l’uscita dello svincolo 3 Ramo Verde, per chi proviene da Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli.

In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo 2 Borgo Panigale o lo svincolo 4 Triumvirato.

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Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, nelle due notti di martedì 16 e mercoledì 17 maggio, con orario 22:00-6:00, sarà chiusa la stazione di Terre di Canossa Campegine, in entrata in entrambe le direzioni, Milano e Bologna e in uscita per chi proviene da Milano.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Reggio Emila o di Parma.

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Sulla A13 Bologna-Padova, è stato aggiornato il programma di chiusura del tratto compreso tra Occhiobello e Villamarzana Rovigo sud, verso Padova.

Il suddetto tratto sarà chiuso, per consentire lavori di pavimentazione, nelle due notti di lunedì 15 e martedì 16 maggio, con orario 22:00-6:00. Nelle stesse notti, ma con orario 21:00-6:00, sarà chiusa l’area di parcheggio Quattro Vie est, situata all’interno del suddetto tratto.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Occhiobello, percorrere la viabilità ordinaria: Via Eridania, Santa Maria Maddalena, SS16 Adriatica, SS434 Transpolesana, per rientrare sulla A13 alla stazione di Villamarzana Rovigo sud.

 

Sempre sulla A13 Bologna-Padova, sono state annullate le seguenti chiusure notturne:

-annullata la chiusura Bologna Interporto-Altedo, verso Padova, prevista dalle 22:00 di questa sera, lunedì 15, alle 6:00 di martedì 16 maggio. Di conseguenza, sarà regolarmente aperta l’area di servizio “Castel Bentivoglio est”;

-annullata la chiusura Altedo-Bologna Interporto, verso Bologna, prevista dalle 22:00 di venerdì 19 alle 6:00 di sabato 20 maggio. Di conseguenza, sarà regolarmente aperta l’area di servizio “Castel Bentivoglio ovest”.

Per consentire attività di ispezione delle opere d’arte, dalle 22:00 di questa sera, lunedì 15, alle 6:00 di martedì 16 maggio, sarà chiuso il tratto compreso tra Altedo e Bologna Interporto, verso Bologna. Nella stessa notte, ma con orario 21:00-6:00, sarà chiusa l’area di servizio “Castel Bentivoglio ovest”, situata all’interno del suddetto tratto.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Altedo, percorrere la viabilità ordinaria: Via Chiavicone, SS64 Ferrarese, SP3 Via Marconi e rientrare sulla A13 alla stazione di Bologna Interporto.

 

40 anni fa Papa Giovanni Paolo II eleggeva “don” Camillo Ruini vescovo ausiliare di Reggio Emilia – Guastalla

40 anni fa Papa Giovanni Paolo II eleggeva “don” Camillo Ruini vescovo ausiliare di Reggio Emilia – Guastalla
Baroni consacra vescovo Ruini

Esattamente quarant’anni or sono, il 16 maggio 1983 Papa Wojtyla eleggeva mons. Camillo Ruini vescovo titolare di Nepte e ausiliare della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla.

Il successivo 29 giugno nella cattedrale di Reggio Emilia, gremita di fedeli e di amici, il vescovo Gilberto Baroni – che lo stesso Ruini definì ”padre, maestro e guida nella missione sacerdotale e poi episcopale” – lo consacrava vescovo.

Mons. Ruini scelse come motto episcopale il versetto del Vangelo di San Giovanni: “La verità vi farà liberi”.

Nel discorso che il neovescovo Camillo pronunciò al temine della liturgia di consacrazione episcopale era già delineato un “programma” di ministero episcopale che, circoscritto in quel momento alla nostra diocesi, si è poi esteso, nel corso di vari lustri, alla Chiesa italiana. “Vorrei prendere l’impegno di servire con ogni mia energia la Chiesa e la gente di queste terre, a cominciare dai più piccoli e dai più indifesi. Di essere segno di unità, in totale consonanza, ubbidienza e comunione con l’unico pastore della diocesi, il vescovo Baroni. Vorrei saper essere veramente fratello e segno di fraternità sacerdotale con tutti i presbiteri”.

Profondo è sempre stato il legame di Ruini con mons. Baroni; lapidariamente lo definì “Il Vescovo: uomo di Dio, sposato alla sua Chiesa”.

Nato a Sassuolo il 19 febbraio 1931, dopo gli studi liceali il futuro porporato ha compiuto presso la Pontificia Università Gregoriana gli studi filosofici e teologici in qualità di alunno dell’Almo Collegio Capranica, conseguendo la licenza in filosofia e la laurea in teologia.

E’ stato ordinato sacerdote l’8 dicembre 1954 proprio nella cappella dell’Almo Collegio Capranica di Roma dal vescovo Luigi Traglia vicegerente della diocesi di Roma. Il ventitreenne “don Camillo” era allora studente nella Pontificia Università Gregoriana

Nella città natale di Sassuolo celebrava la Prima Santa Messa la mattina della domenica 12 dicembre nell’Insigne Collegiata di San Giorgio Martire.

Conclusi gli studi a Roma e rientrato definitivamente in diocesi nel 1957, durante l’episcopato del vescovo Beniamino Socche, è divenuto docente di filosofia nel Seminario diocesano, inaugurato da tre anni. Dal 1958 al 1966 ha ricoperto l’incarico di assistente dei Laureati cattolici e successivamente del Movimento ecclesiale di impegno culturale.

Nel 1966 il vescovo Gilberto Baroni lo ha nominato delegato vescovile per l’Azione Cattolica, incarico che ha ricoperto sino al 1970. Nel 1968, istituito a Reggio Emilia lo Studio Teologico Interdiocesano ne è divenuto docente di teologico dogmatica e contemporaneamente preside, formando generazioni di sacerdoti e di laici. Lo stesso anno il vescovo Baroni gli affidava l’incarico di vicario episcopale per l’apostolato dei laici, ufficio che ha ricoperto sino al 1986. Sempre nel 1968 mons. Baroni lo nominava presidente del Centro Giovanni XXIII – “il Giovanni” come era abitualmente chiamato, con sede in via Prevostura 4- istituzione culturale che ha guidato con saggezza e ricchezza di attività.

Il 1 novembre 1975 sempre il vescovo Baroni lo nominava presidente della Consulta diocesana, poi interdiocesana, per la pastorale scolastica. Ha avuto attiva parte nella organizzazione e nella conduzione del Sinodo diocesano sull’evangelizzazione in terra reggiana e guastallese.

La nomina ad ausiliare era solo il primo gradino di un “cursus honorum” che ha portato “don Camillo” a responsabilità sempre più alte, sino alla presidenza della CEI e alla guida della diocesi di Roma, quale vicario di due papi: Giovanni Paolo II e Benedetto XVI; nonché alla porpora cardinalizia.

Il 28 giugno 1986 Giovanni Paolo lo nominava segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana; il 17 gennaio 1991 Papa Woytjla lo elevava alla dignità di arcivescovo e lo eleggeva suo pro-vicario per la diocesi di Roma; il 7 marzo 1991 Papa Wojtyla lo voleva presidente della Conferenza Episcopale Italiana e lo creava cardinale nel Concistoro del 28 giugno 1991, del titolo di Sant’Agnese fuori le mura; il successivo 1° luglio fu nominato vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma. Papa Woytjla lo riconfermò per due quinquenni presidente della Conferenza Episcopale Italiana: il 7 marzo 1996 e il 6 marzo 2001, incarico mantenuto sino al 2008. Particolarmente attese e oggetto di ampia riflessione anche dal mondo politico sono state le sue prolusioni alle riunioni dei vescovi italiani, così come lo sono oggi i suoi puntuali interventi su tematiche ecclesiali, etiche e concernenti la politica nel suo senso più alto.

(Giuseppe Adriano Rossi)

Dalla mezzanotte di oggi, e per tutta la giornata di domani, martedì 16 maggio, scatta l’allerta rossa in Emilia-Romagna

Dalla mezzanotte di oggi, e per tutta la giornata di domani, martedì 16 maggio, scatta l’allerta rossa in Emilia-RomagnaDalla mezzanotte di oggi,e per tutta la giornata di domani, martedì 16 maggio, scatta l’allarme meteo in Emilia-Romagna.

In particolare: allerta rossa per criticità idrauliche e idrogeologiche su montagna e collina emiliana centrale; pianura modenese; pianura, collina e montagna bolognese; pianura, collina, montagna e Costa romagnola. Allerta arancione per: montagna e collina piacentina e parmense; pianura reggiana; pianura e Costa ferrarese.

Secondo i tecnici, siamo di fronte ad una situazione nella quale si sommano appunto due rischi: quello idraulico e quello idrogeologico.

Le prime precipitazioni sono previste dunque dalla mezzanotte, a partire dalla Romagna. Si estenderanno poi nella mattinata di domani al resto della regione.

È prevista la cumulata fino a 100 mm di pioggia sui rilievi romagnoli; interessati anche l’Appennino nella fascia collinare nella zona bolognese, forlivese-cesenate, ravennate e modenese, con valori tra i 60 e i 70 mm d’acqua in media areale. Oltre a quello reggiano con quantitativi inferiori. Le precipitazioni continueranno fino a mercoledì 17. Nell’intero arco delle 48 ore è previsto l’accumulo medio complessivo di circa 150 mm di pioggia.

Rispetto ai fiumi, sui bacini Romagnoli e affluenti di Reno sono attesi colmi di piena vicini ai franchi arginali e ai massimi storici registrati. Livelli prossimi alla soglia 3 sono attesi anche su altri fiumi nella pianura modenese.

Saranno inoltre possibili significativi innalzamenti sul reticolo idrografico minore, con fenomeni di erosione spondale e possibili inondazioni delle aree limitrofe. Previsti anche dissesti diffusi su tutto il territorio collinare e montano, numerosi ed estesi nel settore centro-orientale.

Il vortice depressionario determinerà anche mare molto mosso sulla Costa, che potrà generare localizzati fenomeni di ingressione marina ed erosione del litorale. Venti forti sui rilievi e sul settore orientale della regione, in particolare sui crinali appenninici emiliani.

Rispetto a quanto accaduto a inizio mese, il quadro appare più complesso per l’attesa di temporali e dell’innalzamento del livello del mare, che potrebbe comportare maggiori difficoltà del deflusso delle acque dei fiumi. Sono previste situazione di particolare criticità per le zone rese già fragili per dalle precedenti frane e allagamenti.

L’incontro con i sindaci, le indicazioni ai cittadini

Stamattina si è svolto un incontro con l’Unità di crisi nazionale, alla presenza delle Prefetture di Bologna, Modena, Forlì-Cesena e Ravenna e, a seguire, un incontro con i presidenti delle Province e dei sindaci dei Comuni capoluogo. Si è condivisa la possibilità che, nelle aree interessate dall’allerta rossa, possa essere prevista dai sindaci, per la giornata di domani, la chiusura delle scuole e delle strade più a rischio, a partire da quelle in prossimità degli argini e delle aree franose.

L’invito, ai cittadini, è di evitare al massimo gli spostamenti e di ricorrere, dove possibile, allo smart working.

Ulteriori informazioni verranno comunicate dalla vicepresidente della Regione, Irene Priolo, che incontrerà la stampa oggi alle 14.30 al Cor (Centro operativo regionale) in viale Silvani 6, a Bologna.

Già attivata la possibilità di avere, a partire da oggi, colonne mobili nazionali in ambiti strategici per garantire l’immediata operatività in caso di necessità.

Sono state dislocate nel frattempo unità di rinforzo nei comuni di montagna dove si sono verificate frane ed evacuazioni, in modo da garantire supporto organizzativo.

Da Contaminato a Pulito: Come i Depuratori d’acqua Possono Proteggere la tua Salute

Da Contaminato a Pulito: Come i Depuratori d’acqua Possono Proteggere la tua SaluteL’acqua potabile pulita è essenziale per una vita sana. Tuttavia, non è un segreto che il nostro approvvigionamento idrico possa essere contaminato da sostanze nocive. La contaminazione dell’acqua può verificarsi naturalmente, ad esempio quando i minerali penetrano nelle acque sotterranee o attraverso attività umane come processi industriali, deflusso agricolo e scarichi di acque reflue.

L’esposizione a questi contaminanti può portare a vari problemi di salute, inclusi problemi gastrointestinali, disturbi neurologici e persino al cancro. Fortunatamente, i depuratori d’acqua proteggono efficacemente la tua salute rimuovendo le sostanze nocive dall’acqua potabile.

Comprendere la Contaminazione dell’Acqua

Prima di approfondire i vantaggi dei depuratori d’acqua, è importante capire come l’acqua viene contaminata. I contaminanti dell’acqua più comuni includono:

  1. Batteri e virus: i batteri trasportati dall’acqua come E. coli e Salmonella possono causare gravi malattie gastrointestinali, mentre virus come l’epatite A e il norovirus possono portare a sintomi simil-influenzali.
  2. Prodotti chimici: pesticidi, erbicidi e prodotti chimici industriali possono filtrare nelle acque sotterranee e l’esposizione a queste sostanze può portare a problemi di salute a lungo termine come il cancro e disturbi riproduttivi.
  3. Metalli pesanti: la contaminazione dell’acqua può avvenire anche per la presenza di metalli pesanti come piombo, arsenico e mercurio, che possono essere particolarmente dannosi per i bambini e le donne incinte.

Tipi di Depuratori d’Acqua

I depuratori d’acqua sono disponibili in molti tipi diversi e la scelta di quello giusto dipende dalle tue esigenze specifiche. I tipi più comuni di depuratori d’acqua includono:

  1. Filtri a carbone attivo: questi filtri utilizzano carbone attivo per assorbire impurità come cloro, composti organici volatili (COV) e sedimenti. Sono relativamente economici e facili da installare, ma sono inefficaci contro i contaminanti.
  2. Sistemi di osmosi inversa: i sistemi di osmosi inversa utilizzano una membrana semipermeabile per rimuovere le impurità dall’acqua. Sono molto efficaci nella rimozione di metalli pesanti, batteri e virus, ma possono essere costosi e richiedere un’installazione professionale.
  3. Purificatori UV: i purificatori UV utilizzano la luce ultravioletta per uccidere batteri e virus nell’acqua. Sono relativamente economici e facili da installare, ma non rimuovono altre impurità come sostanze chimiche e metalli pesanti.

Vantaggi dei Depuratori d’Acqua

Investire in un depuratore acqua domestico può fornire diversi vantaggi per la tua salute e la tua casa. Alcuni dei principali vantaggi includono:

  1. Miglioramento del gusto e dell’odore dell’acqua potabile: i depuratori d’acqua possono rimuovere sapori e odori sgradevoli dall’acqua potabile, rendendola più desiderabile e piacevole da bere.
  2. Riduzione di contaminanti nocivi: i depuratori d’acqua possono rimuovere efficacemente contaminanti nocivi come batteri, virus, sostanze chimiche e metalli pesanti dall’acqua potabile, proteggendo la salute dall’esposizione a queste sostanze.
  3. Benefici per la salute dell’acqua pulita: Bere acqua pulita può portare a vari benefici per la salute, tra cui una migliore digestione, una pelle più chiara e una migliore idratazione.

Elementi da Considerare Quando si Sceglie un Depuratore d’Acqua

La scelta del giusto depuratore d’acqua per la tua casa dipende da vari fattori, tra cui i contaminanti presenti nella tua rete idrica, il tuo budget, le dimensioni e la capacità del depuratore e i requisiti di manutenzione. Ecco alcuni fattori da considerare quando si sceglie un depuratore d’acqua:

  1. Contaminanti presenti nell’approvvigionamento idrico: identificare i contaminanti presenti nell’approvvigionamento idrico è il primo passo nella scelta del giusto depuratore d’acqua. Puoi far testare la tua acqua da un professionista o utilizzare un kit di test casalingo per identificare i contaminanti nella tua acqua.
  2. Budget e costo del depuratore: il prezzo dei depuratori d’acqua varia da poche centinaia a diverse migliaia di euro, a seconda del tipo e della capacità. Definisci il tuo budget quando scegli un depuratore d’acqua, ma ricorda anche che investire in un depuratore d’acqua di alta qualità può fornire benefici per la salute a lungo termine e risparmiare denaro a lungo termine riducendo la necessità di acqua in bottiglia e potenziali costi medici.
  1. Dimensioni e capacità del depuratore: le dimensioni e la capacità del tuo depuratore d’acqua dipenderanno dalle dimensioni della tua famiglia e dal tuo consumo quotidiano di acqua. Considera la quantità di acqua che dovrai purificare quotidianamente e scegli un depuratore in grado di soddisfare le tue esigenze.
  2. Costi di manutenzione e sostituzione: tutti i depuratori d’acqua richiedono un certo grado di manutenzione, comprese le sostituzioni dei filtri e la pulizia periodica. Considera i costi di manutenzione e sostituzione in corso quando scegli un depuratore d’acqua.

Suggerimenti per l’Uso e la Manutenzione del Depuratore d’Acqua

Dopo aver investito in un depuratore d’acqua, è importante utilizzarlo e mantenerlo correttamente per garantire prestazioni e protezione ottimali. Ecco alcuni suggerimenti per l’utilizzo e la manutenzione del depuratore d’acqua:

  1. Seguire le istruzioni del produttore: assicurarsi di leggere e seguire le istruzioni del produttore per il depuratore d’acqua, inclusi i requisiti di installazione, funzionamento e manutenzione.
  2. Sostituire regolarmente i filtri e le luci a raggi UV: i filtri e le luci a raggi UV possono ostruirsi o esaurirsi nel tempo, riducendo l’efficacia del tuo depuratore d’acqua. Assicurati di sostituirli regolarmente secondo le raccomandazioni del produttore.
  3. Mantieni pulito il tuo depuratore d’acqua: la pulizia regolare del tuo depuratore d’acqua può aiutare a prevenire l’accumulo di impurità e garantire prestazioni ottimali. Assicurarsi di seguire le istruzioni del produttore per la pulizia e la manutenzione.
  4. Testare regolarmente l’acqua: anche con un depuratore d’acqua, è importante testare regolarmente la tua acqua per assicurarti che rimanga priva di contaminanti dannosi. Puoi acquistare kit di test a casa o far testare la tua acqua da un professionista.

Conclusione

I depuratori d’acqua offrono un modo efficace per proteggere la tua salute e quella della tua famiglia rimuovendo i contaminanti nocivi dall’acqua potabile. Comprendendo i tipi di depuratori d’acqua disponibili, i loro vantaggi e come sceglierli e mantenerli correttamente, puoi goderti acqua potabile pulita, sicura e con un ottimo sapere ottimo direttamente a casa tua. Che tu scelga un filtro a carboni attivi, un sistema di osmosi inversa o un purificatore UV, investire in un depuratore d’acqua è un investimento per la tua salute e il tuo benessere.

 

Di mafia parliamo anche d’estate: Rosaria Cascio apre la rassegna dedicata alla legalità

Di mafia parliamo anche d’estate: Rosaria Cascio apre la rassegna dedicata alla legalitàSi rinnova anche quest’anno “Di mafia parliamo anche d’estate”, rassegna ideata e condotta dal giornalista Pierluigi Senatore che quest’anno giunge alla terza edizione. Ad inaugurare gli incontri sarà, venerdì 19 maggio alle ore 21 presso il Castello di Formigine, Rosaria Cascio per parlare di Padre Pino Puglisi.

Noto per essere stato il primo martire della Chiesa ucciso da Cosa Nostra, è stato proclamato beato dieci anni dopo la sua uccisione lasciando una sfida importante da raccogliere: l’elaborazione di una pastorale più vicina agli ultimi e capace di fronteggiare i fenomeni mafiosi, soprattutto quelli di natura culturale. Un percorso alla ricerca di risposte ad alcune domande fondamentali: i sacerdoti e le comunità cristiane sanno come comportarsi in modo evangelico di fronte alla prepotenza mafiosa? Esistono esempi di buone pratiche cristiane che potrebbero essere riprodotte in contesti simili?

Rosaria Cascio è una scrittrice e insegnante palermitana. Da sempre impegnata nella promozione di una cultura antimafiosa, entrò in contatto con Padre Puglisi nel 1978, quando le propose di entrare nei gruppi giovanili da lui promossi. Rimasti sempre uniti da un profondo rapporto di amicizia, dopo la sua morte l’autrice si è impegnata per ricordare e testimoniare a quante più persone possibile la figura e l’opera del sacerdote, girando tutto il Paese. Nel 2005 contribuì a fondare l’Associazione di volontariato “Padre Pino Puglisi. Sì, ma verso dove?”. Ha collaborato per diversi anni all’aggiornamento dell’Archivio dell’Arcidiocesi di Palermo “Padre Giuseppe Puglisi”, raccogliendo tutto il materiale riconducibile a lui.

La rassegna è organizzata dal Comune di Formigine, in collaborazione con l’Università Popolare di Formigine e sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Per maggiori informazioni contattare Hub in Villa al numero 059 416355 o all’indirizzo email giovani@comune.formigine.mo.it.

Grande successo al Castello di Spezzano per l’incontro con Ameya Gabriella Canovi

Grande successo al Castello di Spezzano per l’incontro con Ameya Gabriella CanoviGrandissimo successo ieri (domenica 14 maggio) alla presentazione del nuovo libro di Ameya Gabriella Canovi “Di troppa (o poca) famiglia” (Sperling & Kupfer). Nonostante il meteo avverso, la Sala delle Vedute del Castello di Spezzano si è riempita di cittadini appassionati, che hanno partecipato all’iniziativa mossi dal grande interesse che la psicologa desta ormai da diversi anni, specialmente nel territorio fioranese. La Canovi, al termine, si è lungamente trattenuta con i presenti, firmando le copie del libro acquistato e conversando con loro.

Durante l’incontro, a interloquire con l’autrice è stata l’assessore alla Cultura e vicesindaco Morena Silingardi, la quale si è detta veramente entusiasta per la riuscita dell’evento. Purtroppo il maltempo ha impedito il realizzarsi dello street-food e del mercato previsti nel centro cittadino; tuttavia la grande affluenza al Castello può fungere ugualmente da buon auspicio per il proseguo del Sempre Maggio Fioranese, rassegna che aveva in calendario questi eventi.

Sui social e il sito del Comune tutte info riguardanti il proseguo della rassegna.

 

Settimana dedicata ai Caregiver: gli eventi sul Distretto Ceramico

Settimana dedicata ai Caregiver: gli eventi sul Distretto CeramicoPrende il via una settimana di iniziative dedicata ai caregiver, le persone che, volontariamente, in modo gratuito e responsabile, si prendono cura di una persona cara in condizioni di non autosufficienza o di fragilità.

Ogni giorno anche nei comuni del distretto ceramico sono centinaia le donne e gli uomini che dedicano una parte del loro tempo a prendersi cura dell’altro: al riconoscimento del loro impegno prezioso è dedicata la “Settimana del Caregiver”, il cartellone di eventi, in programma sino al 20 maggio, promosso dall’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico e dall’Azienda USL Modena Distretto di Sassuolo con la collaborazione degli enti del terzo settore che operano sul territorio.

  • Giovedì 18 maggio dalle ore 18 alle 19:30 – PRENDERSI CURA  incontro informativo dedicato ai caregiver di persone affette da Sla – A cura dell’associazione  Amici per la vita
  • Venerdi 19 maggio ore 20.30 – proiezione del film “MUSIC” (regia di Sia) –  Sala Convegni del Comune di Prignano – a cura di Croce Rossa Prignano
  • Sabato 20 maggio dalle 17 alle 20 – evento MAGGIO(R) CURA piazza C. Menotti a Fiorano

Un pomeriggio con attività di animazione,  sensibilizzazione e proposte a tutta la cittadinanza.

Un percorso sensoriale coinvolgerà i sensi di vista, olfatto e gusto, grazie a diverse piante aromatiche, attività di disegno creativo e giochi da tavolo coinvolgeranno giovani e meno giovani e un caricaturista sarà a disposizione per lasciare un ricordo della giornata. La voce dei caregiver prenderà inoltre forma anche grazie all’installazione creativa “Storie di Caregiver“.

Avverrà inoltre il lancio del video Il caregiver questo sconosciuto” per sensibilizzare anche le persone più giovani al tema dell’importanza del sostegno alla cura, il cui teaser è già visibile sulla pagina dedicata https://www.distrettoceramico.mo.it/events/affian-care

Il Tavolo Distrettuale Caregiver è stato istituito nell’ambito della programmazione locale partecipata, è composto da referenti del mondo dell’associazionismo, del volontariato e della cooperazione sociale, oltre che da operatori dei servizi sociali ed educativi dell’Unione e operatori socio-sanitari dell’Azienda USL e, nel corso degli ultimi anni, non solo ha individuato alcuni aspetti fondamentali per la sensibilizzazione della comunità locale al tema del “prendersi cura”, ma ha anche tematizzato la necessità di ampliare le azioni di supporto e sostegno rivolte a chi è coinvolto in prima persona nella cura. Le iniziative del “Mese dedicato ai caregiver” sono realizzate, anche grazie al contributo del Fondo Regionale Caregiver, dalle associazioni e dalle cooperative sociali del territorio, in stretta collaborazione con l’Ufficio di Piano dell’Unione dei Comuni Distretto Ceramico e con l’Area Integrazione Socio Sanitaria dell’Ausl – Distretto di Sassuolo.

 

Incontri di quartiere: domani tocca a San Michele

Incontri di quartiere: domani tocca a San MicheleTerminerà domani, martedì 16 maggio, il ciclo di incontri di Sindaco e Giunta con i quartieri cittadini per discutere, confrontarsi ed illustrare il Nuovo Piano Urbanistico Generale.

Domani sera, sempre a partire dalle ore 20,30 presso i locali della palestra Camuncoli, sarà la volta dei residenti di San Michele.

 

Transizione digitale, sviluppo sostenibile e territoriale: dalla Regione oltre 2 milioni di euro per finanziare 15 ricercatori

Transizione digitale, sviluppo sostenibile e territoriale: dalla Regione oltre 2 milioni di euro per finanziare 15 ricercatoriNell’anno europeo delle competenze la Regione Emilia-Romagna punta a potenziare una formazione universitaria che sia caratterizzata da una forte impronta tecnico-specialistica. Sia per aumentare il numero di laureati che per rispondere alla domanda delle imprese, in forte ascesa, di nuove figure professionali di alta competenza.

Lo fa mettendo a disposizione oltre 2 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo Plus per finanziare il reclutamento da parte degli Atenei regionali di 15 ricercatori, che saranno coinvolti per rafforzare e qualificare l’offerta dei 12 corsi di laurea triennale a orientamento professionale dell’Anno Accademico 2023-2024, di cui 3 di nuova attivazione.

L’investimento, voluto dalla Giunta regionale, rappresenta una delle prime iniziative di questo tipo a livello nazionale. Con un duplice obiettivo: aumentare il numero dei giovani laureati in Emilia-Romagna e soprattutto favorire la connessione tra formazione universitaria e mondo delle imprese.

Contenuti e obiettivi del provvedimento sono stati illustrati questa mattina in conferenza stampa dall’assessora regionale alla Scuola, Università e Agenda digitale, Paola Salomoni.

“Con questo investimento vogliamo sostenere la qualificazione e il rafforzamento dell’offerta di formazione terziaria universitaria a orientamento professionale che trova primo riferimento nel Patto per il Lavoro e per il Clima – commenta l’assessora all’Università e Ricerca, Paola Salomoni-. Nell’anno europeo delle competenze sosteniamo le Lauree Professionalizzanti delle nostre Università per aumentare il numero dei nostri laureati e per promuovere maggiore connessione tra formazione accademica e sistema delle imprese, incentivando un maggiore dialogo tra i fabbisogni di conoscenze e competenze e i fabbisogni formativi e professionali espressi dalle imprese”.

L’Emilia-Romagna, come attestano gli ultimi dati Istat riferiti al 2022, è sul gradino più alto del podio a livello nazionale per quanto riguarda la percentuale di popolazione giovanile tra i 30-34 anni con un titolo di studio di livello universitario, con un tasso del 33,2% rispetto al 26,8% nazionale. Un primato merito soprattutto della componente femminile, che arriva a toccare il 42,4%, contro il 24,2% di quella maschile.

 

I ricercatori arruolati grazie al sostegno della Regione

I 15 ricercatori che grazie al sostegno della Regione verranno arruolati dai quattro Atenei dell’Emilia-Romagna, oltre al tutoraggio degli studenti e alla didattica frontale, dovranno affiancare i coordinatori dei corsi di laurea nei rapporti con le imprese partner e nella gestione e programmazione dei tirocini e contribuire alla realizzazione dei progetti di ricerca industriale.

Le Università potranno presentare candidature costituite da progetti, ciascuno dei quali con riferimento a un singolo corso di laurea ad orientamento professionale, con la relativa sede di realizzazione. Tra gli obiettivi generali a cui devono guardare i progetti, la Strategia Regionale Sviluppo Sostenibile Agenda 2030, la Strategia di Specializzazione Intelligente 2021-2027 e il Programma Regionale FSE+ con cui è finanziata l’iniziativa.

Entro il 30 novembre le Università dovranno avviare le procedure per l’assunzione, con costo a carico della Regione, stipendio, oneri previdenziali e rimborso spese per trasferte compresi, mentre i contratti dei singoli ricercatori dovranno essere sottoscritti entro il 31 marzo 2024.

 

I corsi di laurea ad orientamento professionale  

I corsi di laurea triennale a orientamento professionale, o professionalizzanti, sono una novità introdotta recentemente nel panorama nazionale della formazione universitaria e sono finalizzati a formare tecnici ad elevata specializzazione nei settori economici dove è più avvertita la mancanza di personale specializzato con adeguata professionalità.

L’altro tratto distintivo è la stretta connessione con il mondo delle imprese, che partecipano direttamente, in veste di aziende partner, alla progettazione e messa a punto del percorso di studi: alle lezioni teoriche si affiancano infatti la formazione in laboratorio e un’attività finale di tirocinio in azienda, una formula che consente agli studenti di acquisire e sperimentare direttamente sul campo le conoscenze apprese in aula. In questo modo, alla fine del triennio di formazione, i neolaureati hanno già acquisito le competenze necessarie per inserirsi subito al lavoro.

A Maranello un corso per imparare a fare il compost

A Maranello un corso per imparare a fare il compostAl via un corso per imparare a realizzare il compostaggio domestico: a Maranello e Fiorano Modenese sono in programma le iniziative rivolte ai cittadini organizzate dalle amministrazioni comunali con il CEA Ca Tassi e con il CEAS Pedecollinare. Il corso per imparare a compostare prevede due lezioni: al termine sarà possibile ritirare gratuitamente una compostiera domestica.

Primo incontro giovedì 18 maggio alle ore 20.30 al Mabic di Maranello: si parlerà dei principi di funzionamento e del valore ambientale, sociale ed economico del compost. Secondo incontro giovedì 25 alle 18.30: dalla teoria alla pratica con l’avviamento e la gestione nelle varie fasi di maturazione del compost,  presso la Sede AVF, via Cameazzo 6 a Fiorano Modenese. E’ possibile iscriversi agli incontri entro i due giorni precedenti alla data stabilita per l’iniziativa. Info sui siti dei Comuni.

 

Come scegliere la maschera in tessuto perfetta per il tuo tipo di pelle

Come scegliere la maschera in tessuto perfetta per il tuo tipo di pelle

La skincare routine è un passaggio fondamentale per prendersi cura della propria pelle e mantenerla luminosa. Tra i prodotti sempre più utilizzati nelle routine di bellezza troviamo le maschere in tessuto, una vera e propria coccola. Tuttavia, con l’enorme varietà di maschere viso disponibili sul mercato, scegliere quella giusta per il proprio tipo di pelle può diventare un’impresa ardua. In questo articolo, esploreremo come scegliere la maschera in tessuto perfetta per il tuo tipo di pelle, per ottenere il massimo beneficio e un risultato impeccabile.

 

Come utilizzare le maschere in tessuto

Le maschere in tessuto sono diventate un must-have nella routine di cura della pelle, ma molte persone si chiedono come funzionano esattamente. In poche parole, si tratta di fogli di tessuto imbevuti di una soluzione liquida di principi attivi per la pelle. Questa soluzione è progettata per penetrare in profondità nella pelle, fornendo nutrienti e idratazione dove serve di più.

Una volta applicata sul viso, la maschera si adatta alla forma del volto, creando una sorta di “seconda pelle”. Ciò consente ai principi attivi della soluzione di penetrare più efficacemente nella pelle, migliorando la loro efficacia rispetto ad altri prodotti per la cura della pelle.

Queste maschere sono anche progettate per agire come barriera protettiva sulla pelle, impedendo l’evaporazione dell’umidità e mantenendo la pelle idratata per un lungo periodo di tempo. Inoltre, le maschere in tessuto possono aiutare a lenire e rinfrescare la pelle, fornendo un effetto calmante e rinfrescante.

In generale, sono sicure e facili da usare, ma è importante scegliere la giusta maschera per il proprio tipo di pelle. Ci sono molte varianti di maschere in tessuto sul mercato, ognuna con una formulazione unica per soddisfare le esigenze di diverse tipologie di pelle. Per saperne di più, continua a leggere per scoprire quale maschera in tessuto scegliere per la tua pelle.

 

Una maschera per ogni tipo di pelle

Per pelli secche e disidratate, una maschera in tessuto idratante può essere la scelta perfetta. Queste ultime sono solitamente arricchite di ingredienti come acido ialuronico, glicerina e aloe vera, che aiutano a mantenere la pelle idratata e luminosa. Sono ideali per chi ha la pelle secca o che necessita di un’idratazione extra durante i mesi più freddi dell’anno.

Per pelli grasse o a tendenza acneica, una maschera in tessuto purificante è la scelta migliore. Queste maschere spesso contengono argilla, carbone attivo e acido salicilico, che aiutano a ridurre l’eccesso di sebo e prevenire la comparsa di imperfezioni. Sono perfette per chi ha la pelle grassa o mista, o che ha bisogno di una maschera che aiuti a tenere sotto controllo la produzione di sebo.

Per pelli mature, una maschera in tessuto antirughe può aiutare a migliorare l’aspetto delle linee sottili e delle rughe. Queste maschere contengono spesso collagene, acido ialuronico e antiossidanti, che aiutano a rimpolpare e idratare la pelle. Sono pensate per chi ha la pelle matura o che ha bisogno di una maschera che aiuti a mantenere la pelle giovane e radiosa.

Infine, per pelli sensibili o irritate, una maschera in tessuto lenitiva può aiutare a ridurre l’irritazione e il rossore. Queste maschere contengono spesso ingredienti come aloe vera, camomilla e centella asiatica, che hanno proprietà lenitive e calmanti sulla pelle. Sono l’ideale per chi ha la pelle sensibile o che ha bisogno di una maschera che aiuti a lenire la pelle dopo una giornata stressante o l’esposizione ai raggi solari.

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