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Agricoltura: ricerca, incontri tecnici e divulgazione, approvata la graduatoria del bando

Agricoltura: ricerca, incontri tecnici e divulgazione, approvata la graduatoria del bando
Alessio Mammi (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Formazione, esperienze in aziende sperimentali, informazione sui temi più sensibili della nuova agricoltura come competitività e temi ambientali.
La Regione prosegue le attività di aggiornamento e gli incontri tecnici di divulgazione rivolti ai settori agricolo e agroalimentare.
È stata approvata la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento sul bando, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-20, che sostiene progetti di informazione e divulgazione, convegni, seminari, mostre, incontri tecnici e di aggiornamento.

Quasi 1,5 milioni di euro finanzieranno 19 progetti, della durata di 15 mesi.
Sono interessati, tra gli altri, il Centro di ricerca sulle produzioni animali, i Consorzi di Bonifica, le agenzie per la ricerca tecnologica e la sperimentazione agroalimentare, il Centro servizi ortofrutticoli, le aziende agrarie sperimentali, enti di formazione e di ricerca.

“Continuiamo a puntare su informazione, ricerca e trasferimento di competenze- spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi- per filiere agricole e agroalimentari sempre più competitive e sostenibili. In tutti i settori economici, sono sempre più strategiche conoscenza e divulgazione, con soluzioni che nascono dall’incontro tra le esigenze delle imprese e la sperimentazione. Con questo bando vogliamo ampliare la diffusione dei risultati conseguiti attraverso i progetti europei di innovazione”.

Al bando, sono pervenute 47 domande ammissibili. Tra queste, 9 sono relative ai temi della competitività con un budget di 700 mila euro, mentre 10 riguardano i temi ambientali con risorse per 779 mila euro.

Giochi internazionali del Tricolore, presentata a Reggio Emilia la settima edizione

Giochi internazionali del Tricolore, presentata a Reggio Emilia la settima edizionePer la settima edizione, quasi 2.000 persone attese in città, di cui circa la metà provenienti dall’estero. La serata inaugurale in piazza con il campione di nuoto Massimiliano Rosolino. L’esordio dell’Inno dei Giochi, eseguito da Sherol Dos Santos. Il programma completo di gare e iniziative all’insegna di Sports can change people. People can change the world: Lo sport può cambiare le persone, le persone possono cambiare il mondo

Ci siamo! Sta per cominciare a Reggio Emilia la settima edizione dei Giochi internazionali del Tricolore, che si svolgeranno dal 24 al 30 luglio prossimi.

E’ la prima ad essere organizzata dopo la pandemia e riporta a in città atleti provenienti da tutto il mondo, per una settimana: una grande festa internazionale, fatta non solo di gare, competizioni e dimostrazioni sportive, ma anche di iniziative, spettacoli, eventi di carattere culturale ed educativo, organizzati per sottolineare l’importanza dello sport come momento di crescita, aggregazione e confronto tra persone e culture. Un’occasione anche per valorizzare Reggio Emilia a livello internazionale, farne conoscere la cultura, le tradizioni e i valori, il suo essere Città delle persone.

 

CERIMONIA DI APERTURA – La cerimonia di apertura, prevista per lunedì 24 luglio a partire dalle ore 21 è stata pensata da Marco Caronna, regista esperto nell’allestimento di celebrazioni sportive, come uno spettacolo per salutare e accogliere i partecipanti, in particolare gli atleti delle delegazioni dei 18 Paesi partecipanti.

Le società sportive reggiane si ritroveranno in piazza Martiri del 7 Luglio a partire dalle 19.45 e sfileranno per via Crispi, fino in piazza Prampolini dando inizio alla serata. Dalle ore 21 sarà la volta delle delegazioni estere, che saranno introdotte ad una ad una dai presentatori della serata: con la giornalista Margherita Grassi, sul palco ci sarà anche il nuotatore olimpionico nonché campione mondiale Massimiliano Rosolino.

Una volta entrati tutti gli atleti in piazza, inizieranno ad alternarsi esibizioni di artisti e saluti istituzionali.

A salire sul palco il gruppo degli Evolution Dance Theatre, con il ballerino e coreografo Anthony Heinl, che per molti anni ha fatto parte dei Momix, e la cantante Sherol Dos Santos, scelta da Manuel Agnelli nella sua squadra di X-Factor.

Per la prima volta quest’anno, i Giochi internazionali del Tricolore hanno un loro inno, una canzone dedicata. Il progetto è frutto della collaborazione di Fondazione per lo Sport e Arci solidarietà: la musica è stata appositamente composta dal cantante Baba Sissoko, che la interpreterà sul palco durante la cerimonia, mentre la parte in italiano della canzone è stata realizzata con testo e voce di Omar Ismaili del collettivo Cult.

Nel corso della serata, le facciate dei palazzi di piazza Prampolini ‘entreranno in scena’ con proiezioni di video mapping, curate da Jessica Telani. L’ultima parte della serata sarà dedicata all’accensione della fiaccola: il tedoforo protagonista degli ultimi metri di corsa sarà un atleta di caratura internazionale, accompagnato da volontari, atleti e atlete del Gruppo Sportivo dei Carabinieri. La cerimonia sarà trasmessa in diretta da Telereggio.

 

HANNO DETTO – “Con i Giochi internazionali del Tricolore ancora una volta, con l’energia vitale e la gioia dei ragazzi, Reggio Emilia accoglie il mondo. Questa settima edizione, la terza negli anni del mio mandato amministrativo, si annuncia come un momento di intensa partecipazione e cittadinanza attraverso lo sport, con il contributo di culture e mondi diversi, anche lontani geograficamente, eppure così vicini, pronti a creare contatti tra loro con semplicità e spontaneità. Questo è un fattore di crescita collettiva, di crescita per una città, in cui s rilasciano 12.000 cittadinanze l’anno e che vuole essere aperta e accogliente”, ha detto il sindaco Luca Vecchi presentando oggi alla città i Giochi 2023 in Sala del Tricolore.

Nelle competizioni sportive si gareggia, ci si aspettano risultati ed è giusto. Trovo però almeno parimenti importante il valore partecipativo e inclusivo delle stesse gare, oltre ai diversi incontri di confronto e scambio non solo in campo sportivo, ma anche valoriale, educativo, multiculturale, che sono contenuti nel programma. Reggio Emilia, con il Polo scolastico di via Makallé, le piazze e gli impianti sportivi, sarà il cuore dei Giochi – ha concluso il sindaco – ma manifestazioni importanti saranno anche nei diversi comuni della provincia che hanno aderito alla manifestazione. Ai volontari, alle società sportive e tutti coloro che hanno contribuito alla complessa e laboriosa realizzazione dei Giochi internazionali del Tricolore va il nostro grande grazie”.

Il grande lavoro che è dietro la costruzione dei Giochi internazionali del Tricolore – ha detto l’assessora a Sport ed Educazione, Raffaella Curioni – testimonia che la città crede in questo progetto e lo reputa importante. Assistiamo a un impegno eccezionale del volontariato e della scuola, del mondo giovanile, delle imprese d’eccellenza che sostengono l’iniziativa, certamente del vasto mosaico delle società sportive reggiane, della Fondazione E-35 che contribuisce fattivamente allo sviluppo delle relazioni internazionali che sono alla base di questo evento e dei diversi Servizi del Comune di Reggio Emilia il cui personale lavora da mesi alacremente. Un Comune che fra l’altro mette a disposizione una consistente e diffusa dotazione di impiantistica sportiva.

Questa settima edizione – ha aggiunto l’assessora – è sorprendente per la partecipazione anche da Paesi esteri, basta scorrere numeri e provenienze geografiche per rendersene conto. Sorprende in particolare perché è la prima edizione dei Giochi internazionali del Tricolore che si svolge dopo la pandemia, dopo il grande isolamento. E’ un segno di vita, di volontà di proseguire, di speranza nel futuro che proviene da tante città e Paesi del mondo e che non dobbiamo sottovalutare. Siamo felici perciò del fatto che Reggio Emilia possa intercettare, favorire ed essere interpretare di questo desiderio di incontro e di amicizia, così vitale e positivo per tutti”.

Come Provincia, e insieme agli altri 16 Comuni coinvolti, cercheremo di allargare la visione prospettica di questo bellissimo evento ideato nel 1997, con la prima edizione alla quale partecipai come uno dei ragazzi-atleti e di cui ho ancora un bellissimo ricordo – ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni – Un evento che va ben oltre lo sport, che fa tessere rapporti, che ci apre a mondi diversi e alle differenze e che permetterà, a noi e a tanti Comuni, di riallacciare i contatti con le città gemellate, a partire dalla Provincia di Olomouc, in Repubblica Ceca, unita a noi dal 1964 e che sarà pure presente ai Giochi”.

Dopo aver ricordato come anche in questa edizione il Villaggio olimpico verrà realizzato nel Polo scolastico della Provincia in via Makallé e l’impegno di ben 150 studenti delle superiori come volontari, il presidente Zanni ha concluso complimentandosi con la macchina organizzatrice dei Giochi del Tricolore e augurando “il miglior successo possibile a questa bella avventura che farà sognare tanti giovani e li farà crescere come atleti, ma soprattutto come persone”.

Fratellanza, pace e unione tra i popoli credo siano i motivi ispiratori e i punti di ancoraggio dei Giochi internazionali del Tricolore, una iniziativa che la nostra istituzione regionale condivide e sostiene pienamente – ha detto l’assessore della Regione Emilia-Romagna Alessio Mammi – La nostra regione è nota quale food valley, motor valley e per numerose altre eccellenze che la rendono apprezzata nel mondo. Credo che tra queste possa essere inserita la sport valley, dove l’attività sportiva è arricchita dalla partecipazione e dalle relazioni sociali che costruiscono e rendono vitale una comunità. Tutto questo, lo vediamo nei Giochi internazionali del Tricolore, non sarebbe possibile senza il contributo di tutti, senza un’impiantistica sportiva efficace, senza una cultura dello sport diffusa a tutti i livelli, senza un volontariato capace di prendersi cura responsabilmente.

Assistiamo dunque a un fenomeno di cittadinanza fondata anche sullo sport – ha concluso l’assessore Mammi – e questo rende possibile l’incontro fra culture diverse, ma unite da valori comuni”.

Sono molteplici le opportunità offerte dai Giochi internazionali del Tricolore. La possibilità di incontrarsi e discutere delle proprie realtà sportive, sociali e culturali, darà un importante impulso alle progettualità per il futuro, per la nostra città così come per le altre partecipanti – ha sottolineato Mauro Rozzi, presidente della Fondazione per lo Sport – I Giochi rispecchiano i valori dello sport, che sono valori universali, perciò durante la settimana non mancheranno momenti particolarmente significativi, volti a evidenziare messaggi importanti.

Durante la cerimonia di inaugurazione – ha proseguito il presidente Rozzi – Baba Sissoko, musicista maliano griot, fra le figure più rappresentative in campo internazionale della musica etnica e jazz che ha messo in musica le parole dello slogan dei Giochi, interpreterà l’inno: sarà il primo messaggio dei Giochi, particolarmente intenso e motivante. Il ricavato della canzone sarà destinato alla creazione di una casa per la cultura e la musica a Bamako in Mali. Durante la settimana, infine, verranno ricordate due importanti figure dello sport reggiano: Anzio Arati e William Reverberi , che fra l’altro tanto hanno dato alla creazione dei Giochi, a cui sono dedicati due premi speciali: per il fair play e per lo sport inclusivo”.

Paolo Manelli, coordinatore dei Giochi internazionali del Tricolore 2023, ha poi presentato i diversi dettagli della manifestazione.

EVENTI – Sono tre i grandi appuntamenti in programma, che immergeranno tutta la città nel colorato e festoso clima dei Giochi: oltre alla cerimonia di inaugurazione prevista per lunedì 24 luglio in piazza Prampolini, la festa a base di musica e sport “La notte dello sport” in programma al Tecnopolo giovedì 27 e la cerimonia di chiusura dei Giochi prevista sabato 29 in piazza della Vittoria alle 18.30.

Durante tutta la settimana la Fondazione per lo Sport ha in programma incontri con le delegazioni presenti, per progettare e programmare attività di scambi sportivi internazionali e di confronto sui temi dell’inclusione, dell’integrazione e della sostenibilità in ambito sportivo. In particolare un incontro specifico sarà dedicato a “Sport for Inclusion”, il progetto europeo recentemente vinto dalla Fondazione per lo Sport e che vede come partner le città di Girona, Digione e Zara gemellate con Reggio Emilia. Il progetto è incentrato sullo scambio e sul potenziamento delle competenze del personale delle organizzazioni sportive.

 

SLOGAN – Sintetizza la missione etica e sociale, lo slogan scelto per i Giochi internazionali del Tricolore: ‘Sports can change people. People can change the world’ (Lo sport può cambiare le persone, le persone possono cambiare il mondo). E’ stato scelto infatti per ribadire i diversi valori che caratterizzano il mondo sportivo e che diventano elementi essenziali per l’educazione dei ragazzi: il gioco all’insegna del rispetto, il confronto attraverso regole condivise, la collaborazione e l’inclusione.

 

LOGO – Emblematico il logo creato per questa settima edizione dei Giochi: è una sfera multicolore che rappresenta il mondo e la valenza internazionale della manifestazione. E’ composto da diversi segmenti colorati, affiancati e di diverse dimensioni, che simboleggiano le diversità, le differenti culture, le storie che si incontreranno e si confronteranno nella settimana dei Giochi. I colori evocano quelli degli anelli olimpici che rappresentano i singoli continenti e insieme compongono il mondo.

 

ATLETI, DISCIPLINE, GARE E PARTECIPAZIONE – Per i giochi in città è attesto l’arrivo di circa 900 ospiti provenienti da altri Paesi:

  • 700 atleti dai 14 ai 16 anni;
  • 190 accompagnatori;
  • 43 rappresentanti istituzionali;
  • 23 le città di provenienza;
  • 18 i Paesi rappresentati, di cui 6

 

A questi si aggiungeranno circa 1.000 atleti italiani, fra cui quelli reggiani.

 

Gli atleti si confronteranno in 33 discipline sportive.

  • Le competizioni saranno suddivide in 20 gare ufficiali (aquathlon, atletica leggera, baseball, beach volley, calcio, calcio a 5, ginnastica ritmica, judo, nuoto, pallacanestro, basket a 3, pallamano, pallanuoto, pallavolo, rugby a 7, scacchi, scherma, tennis, tennis tavolo), 7 dimostrazioni di discipline sportive (arrampicata, baseball a 5, cricket, flag football, ginnastica artistica, pesca sportiva e taekwondo) e 6 competizioni che faranno parte del ‘circuito off’ (bocce, ciclismo, equitazione, ruzzolone, tiro a segno e tiro con l’arco).
  • All’interno delle gare sono previste anche competizioni para-olimpiche in particolare baskin, nuoto, basket, handbike, scacchi, sitting volley.
  • Come già nelle edizioni precedenti, ci sarà la possibilità sia di assistere alle gare e alle dimostrazioni, ma anche di provare direttamente a cimentarsi in alcuni giochi olimpici.

Obiettivo è infatti coinvolgere il più possibile la città in questa grande festa, realizzata la prima volta nel 1997 in occasione del Bicentenario della nascita del Primo Tricolore, sia attraverso l’organizzazione di spettacoli e dimostrazioni, sia attraverso il reclutamento di volontari e partner del progetto.

 

MONDO IN CITTÀ In tutto saranno 890 gli ospiti stranieri da 23 città, di cui 11 gemellate o unite da un patto di amicizia con Reggio Emilia, due cittadine gemellate con la Provincia e tre del network Eurtowns.

Quattro i continenti coinvolti nelle competizioni; 18 diversi Paesi, 6 dell’area europea e 12 extraeuropea.

Saranno perciò a Reggio Emilia squadre provenienti da: Algeria (Tebessa), Bosnia-Erzegovina (Sarajevo Centar), Croazia (Zadar), Francia (Digione), Georgia (Tbilisi), Germania (Sindelfingen, Solingen e Treptow Köpenick, Schwerin), Kenya (Nairobi), Mozambico (Pemba), Moldavia (Chişinău), Palestina (Beit Jala), Repubblica Ceca (Olomouc), Saharawi (Smara), San Marino, Spagna (Girona), Sudafrica (Provincia del Gauteng – città di Johannesburg, Ekurhuleni, Pretoria, Sedibend e West Rand), Tunisia (El Battan e Siliana), Stati Uniti (Fort Worth).

Oltre alla componente sportiva, 43 rappresentanti istituzionali – tra presidenti e assessori di regione, vicesindaci, consiglieri e direttori di dipartimenti – saranno a Reggio Emilia per partecipare alle cerimonie istituzionali e agli eventi al fianco dei giovani atleti-ambasciatori internazionali.

L’obiettivo è rilanciare e rafforzare le collaborazioni e gli scambi tra la città e le regioni presenti ai Giochi.

Il Comune di Reggio Emilia, in collaborazione con la Fondazione E35, sta definendo infatti un’agenda di visite e incontri sul territorio per far conoscere esperienze di valore e creare nuove occasioni di partenariato e progetti. In particolare, le delegazioni presenti potranno visitare la città storica, il Parco Innovazione e il Centro internazionale Loris Malaguzzi, incontreranno esponenti dell’Università, Iren, nonché i principali attori culturali della città, quali Fondazione I Teatri, Fondazione nazionale della Danza/Aterballetto e Fondazione Palazzo Magnani. Incontri dedicati alla costruzione di nuove relazioni saranno previsti anche con Fondazione Mondinsieme e i referenti delle Comunità della diaspora interessati, Fondazione E35, Istoreco e Fondazione per lo Sport.

 

VOLONTARI E GIOVANI – I volontari che accompagneranno passo dopo passo la manifestazione sono oltre 150. Tra loro molti giovani che hanno deciso di aderire al progetto “Non battere la fiaccola”.

La maggior parte dei ragazzi proviene dalle scuole superiori di Reggio Emilia: Liceo Moro, Liceo Canossa, Scaruffi Levi Tricolore, Bus Pascal, Motti, Filippo Re, Zanelli, Liceo Ariosto Spallanzani. I ragazzi verranno coinvolti in molteplici attività, dall’allestimento all’accompagnamento delle delegazioni, coordinati da operatori adulti di Officina Educativa e di Infogiovani, staff del progetto Giovani Protagonisti, e saranno affiancati da volontari delle associazioni di Protezione civile e delle Società sportive.

Nei diversi eventi collaterali di carattere creativo e formativo, dedicati ai giovani atleti e a tutti coloro che vorranno partecipare nei pomeriggi-sera in piazza della Vittoria, sarà attivo lo stand dell’Infogiovani on the road, a cura della stessa Officina Educativa insieme con le cooperative Papa Giovanni XXIII e Reggiana Educatori.

 

LUOGHI – Per le gare e altre iniziative saranno utilizzati 25 impianti sportivi della città e della provincia.

Il Villaggio olimpico verrà allestito in città presso il Polo scolastico di via Makallè. Questo luogo rivestirà un ruolo importante durante lo svolgimento dell’evento: garantirà supporto tecnico e logistico a tutte le delegazioni, ospitando riunioni di coordinamento con lo staff del progetto e rappresentanti delle delegazioni sportive. Sarà dotato di spazi informativi con aggiornamenti sulle competizioni e informazioni generali sulla città e il suo territorio.

Gli spazi in via Makallè saranno suddivisi in modo da trasformare il polo scolastico in un vero e proprio villaggio olimpico. Gli atleti pernotteranno all’interno di quattro istituti: Blaise Pascal, liceo Matilde di Canossa, Nobili e Secchi; colazione e cena saranno invece serviti rispettivamente all’interno del Palahockey e nella Scaruffi in via Filippo Re.

La posizione centrale del villaggio garantirà un facile accesso alle principali strutture sia sportive, sia attrattive della città, permettendo agli atleti di esplorare Reggio Emilia nelle ore libere.

Gli eventi sportivi più importanti avranno luogo nelle strutture sportive pubbliche della città. Eventi collaterali e attività sportive secondarie saranno invece organizzati nel campus delle scuole locali, così da sfruttare le strutture scolastiche per ulteriori attività indoor e outdoor.

Tra le curiosità, il torneo di scacchi si svolgerà al Palazzo dei Musei; varie gare saranno all’interno del PalaBigi, al Poligono di tiro si svolgeranno le competizioni di tiro a segno, altre gare ai campi da calcio di Masone.

Diverse strutture saranno allestite nelle piazze del centro e in alcune zone critiche della città per sottolineare come lo sport possa essere anche motore per la riqualificazione e la rigenerazione urbana.

In provincia, sono previste gare a Rubiera, Castelnovo ne’ Monti, Albinea e Zurco, mentre la gara di ciclismo si svolgerà tra Scandiano e il monte Tre Croci.

 

DIFFERENZIAREIren partecipa attivamente alle attività propedeutiche per la buona riuscita dell’evento e mette i propri servizi a disposizione degli atleti e della città.

Per tutto il periodo di permanenza degli atleti, saranno presenti al polo scolastico di via Makallè alcune fontanelle che erogheranno acqua pubblica così come sarà presente il fontanone in piazza della Vittoria (angolo parco del Popolo). A ciascun atleta verrà regalata una borraccia da 750 millilitri, utile in queste giornate di caldo intenso.

La raccolta differenziata dei rifiuti in tutti i luoghi vissuti dagli atleti sarà assicurata: dai contenitori nei dormitori, nei refettori e nei luoghi all’aperto, alle raccolte e pulizie straordinarie. Iren fornirà materiale informativo illustrato tradotto in sette lingue, che aiuterà tutti gli atleti a conferire correttamente i rifiuti prodotti nel corso dell’evento. Messaggi legati alla sostenibilità verranno trasmessi anche attraverso maxischermi presenti in piazza della Vittoria.

 

PROMOTORI E ORGANIZZATORI Il Comitato promotore è composto dei Giochi internazionali del Tricolore 2023 è composto da Comune di Reggio Emilia, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Reggio Emilia, Coni regionale, Camera di commercio, Fondazione per lo sport, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

Il Comitato organizzatore è formato da Comune di Reggio Emilia, Fondazione per lo Sport, Coni, Uisp, Csi, Aics; Cip – Comitato paraolimpico, Us Acli, Fondazione E-35 e Mondoinsieme.

Alla manifestazione hanno aderito 16 Comuni della provincia reggiana: Albinea, Baiso, Boretto, Cadelbosco Sopra, Casalgrande, Casina, Castelnovo ne’ Monti, Castelnovo Sotto, Cavriago, Correggio, Gattatico, Montecchio, Sant’Ilario, Scandiano, Rubiera e Villa Minozzo. Patrocinatori della manifestazione sono Sport e Salute e Ufficio scolastico regionale.

Iren è main sponsor della manifestazione.

 

IL PROGRAMMA GIORNO PER GIORNO

DOMENICA 23 LUGLIO

ore 15

Apertura del Villaggio dello Sport

 

LUNEDÌ 24 LUGLIO

dalle ore 21

Cerimonia di apertura in piazza martiri del 7 Luglio e poi in piazza Prampolini

 

MARTEDÌ 25 LUGLIO

Competizioni sportive

dalle ore 18 alle 22

Live painting

Neko, street artist reggiano, realizzerà in diretta un’opera al centro di una pannellatura, che sarà poi integrata dai partecipanti ai Giochi con firme, messaggi, segni in genere, nel corso della settimana (utilizzando pennarelli indelebili a disposizione dei ragazzi.

 

MERCOLEDÌ 26 LUGLIO

Competizioni sportive

dalle ore 18 alle 22

Laboratorio di lineografia

Serata di stampa artigianale su shopper utilizzando due differenti immagini sviluppate da artiste visive dello spazio Tigre contro tigre

ore 20

Esibizione di artisti rap e trap del territorio reggiano (in collaborazione con la cooperativa Giro del Cielo). Gli artisti che si esibiranno hanno partecipato e vinto le serate del contest trap Roty, Rookie of the year), organizzato dal collettivo Cult. Sul palco saliranno: Mr. Yax, Coba, Omar, Pride, Kdlacreme. Keyem, 2Pattoni, Moula J.

 

GIOVEDÌ 27 LUGLIO

Durante la giornata, ingresso libero per tutti gli atleti all’Aquatico

dalle ore 17 alle 19

Laboratorio interattivo, dedicato a ragazzi e ragazze dai 14 anni, di sensibilizzazione al tema del gioco d’azzardo patologico. Il laboratorio, tenuto dagli operatori della Coop. Papa Giovanni XXIII, con lo scopo di accrescere la consapevolezza dei giovani sui rischi presenti sulle piattaforme digitali dedicate alle scommesse.

Dalle ore 19

La notte dello sport

La serata inizierà con la gara podistica aperta tutti e proseguirà con il torneo di basket a tre, le dimostrazioni di skate e d keck boxing con i “The gladiators”.

ore 21

musica con Dj

 

VENERDÌ 28 LUGLIO

Competizioni sportive

dalle ore 22 alle 24

Laboratorio di percussioni

La Banda dei Tamburi organizzerà una performance e coinvolgerà i partecipanti che potranno unirsi alla banda suonando oggetti comuni.

 

SABATO 29 LUGLIO

Competizioni sportive

ore 18

La città saluta le delegazioni

 

DOMENICA 30 LUGLIO

ore12

Chiusura del Villaggio dello Sport

INFO – www.giochideltricolore.it

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 19 luglio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 19 luglio 2023Cielo sereno o poco nuvoloso per nubi alte e sottili. Dalla tarda serata aumento della nuvolosità sul settore settentrionale del territorio regionale con possibili temporali più probabili sulla parte nord-orientale della regione.

Temperature in ulteriore lieve aumento con persistenza di condizioni di disagio bioclimatico. Minime attorno a 25/26 gradi con punte anche superiori nei grandi centri urbani, di qualche grado inferiori nelle aree rurali. Massime attorno a 38/39 gradi sulle zone di pianura centro-orientali e fascia pedecollinare con possibili punte anche superiori in particolare sulla Romagna dove sono previsti venti di garbino. Temperature lievemente inferiori sulla pianura occidentale. Valori di 32/34 gradi sulla fascia costiera. Venti deboli, prevalentemente dai quadranti occidentali in pianura, a regime di brezza sulla costa. Sud- occidentali con locali rinforzi sui rilievi. Mare poco mosso, localmente mosso al largo.

Cisl ER in merito alla riorganizzazione della rete di emergenza-urgenza del servizio sanitario

Cisl ER in merito alla riorganizzazione della rete di emergenza-urgenza del servizio sanitarioCome Cisl abbiamo seguito il percorso di riorganizzazione della rete di emergenza urgenza, facendo proposte nel merito rispetto a ciò che ci è stato presentato, sia a livello regionale che nelle CTSS (conferenze territoriali socio sanitarie). Siamo soddisfatti in parte di quanto è stato accolto in merito alla necessità di tendere ad una cornice regionale uniforme e di aver ripreso un metodo di confronto con le organizzazioni sindacali.

Questo percorso deve continuare a tutti i livelli, perché i piani riorganizzativi locali che le aziende dovranno presentare entro il 15 settembre, dovranno garantire uniformità ed equità di accesso ai servizi per l’utenza in tutta la rete regionale, ponendo particolare attenzione alle zone di confine a livello provinciale e regionale.

Ci chiediamo però come questa riorganizzazione possa essere messa in atto nei territori senza integrazione di risorse e personale, senza la giusta valorizzazione e motivazione di chi sarà coinvolto in tutte le fasi, da quella del soccorso pre-ospedaliero, alle nuove centrali operative 112 e 116117, che si affiancheranno alle esistenti del 118 solo a partire dalla metà del 2024, fino ai CAU (Centri di Assistenza e Urgenza) destinati alla gestione delle urgenze sanitarie a bassa complessità clinico assistenziale. Su questi ultimi, vero elemento di novità della riorganizzazione, forse sulla carta il più sfidante, tanto resta da chiarire sulle modalità di accesso e presa in carico di chi dovrà fruire di questi servizi.

Per questo riteniamo che nelle riorganizzazioni, quando si partirà nei territori, sarà necessario essere pronti con tutti i punti della rete o il rischio che si corre è di avere ulteriore confusione tra la popolazione, e dunque di non riuscire a dare le giuste risposte e continuare ad affollare i pronto soccorso.

Un fallimento, questo, che non possiamo permetterci. Per questo chiediamo alla regione di essere garante dei piani attuativi che saranno presentati dalle aziende, che non dovranno essere lasciate sole, soprattutto in un momento come questo che vede ancora in essere piani di rientro sui costi di gestione.

Come Cisl continueremo a presidiare questo percorso perché ciò di cui la cittadinanza ha bisogno è una riorganizzazione che dia delle risposte certe e la garanzia della qualità del nostro SSR.

 

Alluvione: borse di studio universitarie ‘in salvo’ grazie all’intervento della Regione

Alluvione: borse di studio universitarie ‘in salvo’ grazie all’intervento della RegioneNessuna revoca, né tantomeno restituzione della borsa di studio, per gli studenti universitari beneficiari per l’anno accademico 2022/2023 che, colpiti dall’alluvione, non riescono a raggiungere il numero minimo di crediti previsto.

La Giunta regionale, infatti, con un provvedimento approvato nella seduta di ieri, ha messo  in salvo le borse di studio assegnate per l’a.a 2022-2023 agli studenti interessati dagli eventi alluvionali di maggio che non riusciranno a maturare i requisiti di merito necessari per beneficiare della borsa erogata da ER.GO, l’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori.

 

Due le misure previste dal provvedimento voluto dalla Regione

Una riguarda il mantenimento della borsa di studio per l’anno accademico in corso in due casi. Il primo per gli studenti beneficiari in debito – alla data del 10 agosto 2023 – di 3 crediti formativi, purché: residenti nei territori alluvionati (quindi in uno degli 80 comuni individuati nel decreto legge n.61/2023, in allegato) e iscritti ad Atenei o Istituti di grado universitario dell’Emilia-Romagna; oppure, indipendentemente dal comune di residenza, iscritti ad Atenei o situati nei territori alluvionati. Il secondo per gli studenti beneficiari iscritti ad Atenei o Istituti di grado universitario con sede legale nel territorio regionale, che – sempre alla data del 10 agosto 2023 – risultino in debito di 6 crediti, purché residenti nei territori alluvionati e con abitazione di residenza dichiarata inagibile.

Senza l’intervento della Regione questo non sarebbe stato possibile. È la stessa normativa nazionale, infatti, a prevedere, per gli studenti assegnatari di borsa di studio che non riescono a conseguire i requisiti di merito previsti, la revoca della borsa già assegnata – con conseguente restituzione del relativo importo – e la mancata erogazione del saldo.

La seconda misura voluta dalla Giunta riguarda la concessione di un contributo per l’accesso ai servizi ristorativi per l’anno accademico 2023-2024 rivolto agli studenti residenti in uno dei comuni alluvionati e iscritti ad Atenei e Istituti di livello universitario situati in Emilia-Romagna la cui abitazione di residenza sia stata dichiarata inagibile e che risultino non idonei alla borsa di studio per il 2023/2024.

L’importo del contributo, riconosciuto dalla Regione attraverso ER.GO, varia dai 200 ai 500 euro: 200 euro nei casi di Isee del nucleo familiare superiore a 28.000 euro e/o di Ispe del nucleo familiare superiore a 62.000 euro; 500 euro nei casi di Isee inferiore o uguale a 28.000 euro e/o Ispe inferiore o uguale a 62.000 euro.

“Sarebbe stato ingiusto che gli studenti colpiti dall’alluvione assegnatari della borsa di studio corressero anche il rischio di doverla restituire- sottolinea l’assessora regionale all’Università, Paola Salomoni-. Con questo provvedimento di carattere straordinario vogliamo supportare gli studenti, molti dei quali impegnati peraltro negli interventi di soccorso, che a causa dei drammatici eventi alluvionali di maggio potrebbero non riuscire a raggiungere nei tempi previsti il target minimo di crediti necessario per il mantenimento della borsa. Un provvedimento concreto, che si inserisce nella più ampia serie di interventi messi in campo dai singoli Atenei nella loro autonomia decisionale, per contrastare qualsiasi disparità di accesso e fruizione della formazione universitaria”.

 

Tecnopolo. Oggi a Bologna incontro di Colla con l’ex presidente Vasco Errani e gli ex assessori regionali

Tecnopolo. Oggi a Bologna incontro di Colla con l’ex presidente Vasco Errani e gli ex assessori regionali“Un appuntamento con gli artefici della nascita del Tecnopolo di Bologna, coloro che hanno avviato un lungimirante percorso che ha saputo guardare lontano e di cui noi oggi raccogliamo i primi frutti”. Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, questa mattina insieme all’ex presidente della Regione Vasco Errani e ai passati assessori Palma Costi (oggi consigliere regionale), Gian Carlo Muzzarelli (attuale sindaco di Modena) e Duccio Campagnoli, accompagnati da tecnici e dirigenti.

“E’ quindi grazie alle loro decisioni e alla loro visione se oggi l’Emilia-Romagna è la Data Valley d’Europa- ha aggiunto Colla-, ospitando a Bologna il supercomputer del Centro meteo europeo e il Leonardo del Cineca, quarto al mondo per potenza di calcolo. Il tutto in un’area che diventerà una piattaforma per la ricerca internazionale, grazie anche all’insediamento dell’Università dell’Onu per lo studio dell’habitat umano e di numerosi centri di ricerca, fra cui Enea e Infn”.

Erasmus, a Bologna la conferenza internazionale su istruzione, formazione e lavoro

Erasmus, a Bologna la conferenza internazionale su istruzione, formazione e lavoro
Copyright immagine:
Regione Emilia Romagna – Autore: Francesco Pierantoni

È in corso a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna (Viale della Fiera, 8) la conferenza transnazionale Erasmus+ Internazionalizzazione delle competenze e dei territori: sinergie tra Erasmus+, fondi strutturali e altri finanziamenti. L’evento è organizzato dall’Agenzia nazionale Erasmus+, INDIRE e dalla Regione Emilia-Romagna con l’obiettivo di individuare e valorizzare i progetti europei che favoriscono la dimensione internazionale delle competenze delle persone e la partecipazione dei territori negli ambiti istruzione, formazione e lavoro.

Durante l’incontro sono state presentate alcune buone pratiche legate ai temi della mobilità delle persone in Erasmus+ per favorire il dibattito sull’integrazione culturale e sociale nei territori e l’inclusione di persone e aree territoriali meno coinvolte nel Programma. Al contempo, la conferenza intende definire le tipologie di fondi – nazionali, regionali, comunitari o privati – che possono finanziare e integrare il budget Erasmus+ per sviluppare processi per la cooperazione internazionale e una maggiore cultura internazionale, oltre a sostenere l’impegno civico delle persone e rafforzare il senso di appartenenza all’Europa.

“L’evento di oggi – dichiara Cristina Grieco, Presidente di INDIRE – rappresenta un momento di riflessione con la Regione Emilia-Romagna, le altre Agenzie Erasmus e diversi attori del territorio sulla sinergia dei fondi per rendere sempre più efficaci le politiche e gli interventi sul capitale umano. Come ci ricorda l’Europa, nell’anno delle competenze, la mobilità internazionale è un veicolo di crescita e di investimento per i giovani. La collaborazione tra le istituzioni deve puntare anche a migliorare la capacità di attrarre studenti dagli altri paesi, come dimostra il primato dell’Alma Mater a livello europeo”.

“In questi anni come Regione – dichiara Paola Salomoni, Assessore regionale alla Scuola, università, ricerca, agenda digitale Regione Emilia-Romagna – stiamo sviluppando un sistema complesso di sostegno all’internazionalizzazione dei territori locali e in particolare con la recente legge per l’attrattività e la permanenza dei talenti vogliamo portare avanti non solo l’attrazione ma anche la circolazione di talenti a elevata specializzazione sul piano internazionale. Anche per questa ragione, l’organizzazione di questo seminario è un’occasione importante per avviare un confronto su come sfruttare al meglio le diverse fonti finanziarie oggi disponibili per promuovere l’apertura internazionale del nostro sistema educativo, formativo e universitario, anche in merito all’obiettivo generale della valorizzazione dei nostri giovani”.

Nel corso della mattinata, in apertura dei lavori, sono intervenuti Paola Salomoni, assessore regionale alla Scuola, università, ricerca, agenda digitale, Cristina Grieco, presidente di INDIRE, e Luca Rossi, direttore generale di Confindustria Emilia-Romagna, con interventi sui temi legati a internazionalizzazione, lavoro e imprese.

A seguire, il panel La partecipazione ai programmi di mobilità Erasmus in Emilia-Romagna, a cura delle Agenzie Erasmus+, INDIRE (scuola, università ed educazione degli adulti), INAPP (formazione professionale) e AIG (gioventù), ha fornito una panoramica sulle opportunità offerte dal Programma Erasmus+. Tra i temi affrontati anche la partecipazione Erasmus+ alle attività di mobilità e ai progetti di cooperazione in Emilia-Romagna, una tra le regioni più attive in Italia.

Nella seconda parte della mattinata è stato approfondito il tema delle sinergie dei fondi europei e nazionali per favorire i processi di internazionalizzazione, con l’intervento di Alessandro Senesi – vicecapo unità della Direzione generale per l’Istruzione e la gioventù presso la Commissione europea. Durante il panel sono stati inoltre presentati da INDIRE i progetti di cooperazione internazionale con Paesi fuori dall’Unione europea; la partnership Erasmus+, HOME, Home of Mobile Europeans, un progetto di cooperazione per l’istruzione superiore realizzato dal Politecnico di Milano e dedicato al tema dello student housing; il progetto di riqualificazione urbana e sociale Ponte Lambro, a cura della Fondazione GarageErasmus e i servizi di supporto alla mobilità Erasmus+ offerti da Erasmus Student Network Italia. I lavori della mattinata si sono conclusi con un intervento sulla strategia di internazionalizzazione della Regione Emilia-Romagna, a cura di Morena Diazzi, direttore generale DG Conoscenza, ricerca, lavoro, imprese.

Nel pomeriggio, sono in corso i lavori di gruppo per dialogare sulle diverse opportunità di cooperazione che si possono sviluppare sui territori e con finanziamenti diversi. Obiettivo: rispondere alle esigenze di apertura internazionale nel mondo della scuola, dell’università, della formazione professionale e della gioventù.

 

Commercio equo-solidale: domani sera Vagamondi presenta gioielli ricavati da mine antiuomo

Commercio equo-solidale: domani sera Vagamondi presenta gioielli ricavati da mine antiuomoStrumenti di morte come le mine antiuomo trasformati in gioielli. Li presenta domani – mercoledì 19 luglio – Vagamondi, la cooperativa sociale di Formigine (aderente a Confcooperative Terre d’Emilia) specializzata nel commercio equo-solidale e la cui bottega si è da poco trasferita in via S. Pietro 7.

Nell’ambito dell’iniziativa “Luglio col bene che ti voglio”, organizzata da ProForm (associazione di commercianti e artigiani formiginesi), domani sera Vagamondi mette in mostra i prodotti realizzati da Education for the future.

Si tratta di un’associazione che opera in Cambogia dal 2004, contribuendo a migliorare le condizioni di vita di molti giovani e cercando di garantire loro un futuro lavorativo.

Igino Brian, orafo vicentino e fondatore dell’associazione, ha aperto nel villaggio di Chma Puan (a 20 km dalla capitale cambogiana Phnom Penh) una scuola-laboratorio per ragazzi di strada. Qui vengono realizzati splendidi gioielli utilizzando ottone riciclato da mine antiuomo esplose e altro materiale bellico.

Fiume Po: risorsa idrica è in calo, ma con volumi tipici di metà estate

Fiume Po: risorsa idrica è in calo, ma con volumi tipici di metà estateTemperature sensibilmente superiori ai valori tipici del periodo, con punte di 37°- 39°C, si registrano ormai da dieci giorni in Pianura Padana con assenza di precipitazioni, ma per il prossimo weekend è atteso un ingresso di aria più fresca da nord con generale calo termico e ritorno dell’instabilità atmosferica, soprattutto sulle aree a nord del fiume Po.

Le sezioni principali del fiume Po negli ultimi giorni non hanno registrato variazioni significative dei valori di portata, che permangono prossimi a quelli tipici del periodo: la sezione di Piacenza registra valori prossimi a quelli di “Caratteristica di magra”, mentre le sezioni più a valle registrano valori pari o superiori a quelli di “magra ordinaria”; solo la sezione di Pontelagoscuro (Fe) registra valori inferiori a quelli di “magra ordinaria” ma superiori a quelli di “Caratteristica di magra”.

L’indice standardizzato delle portate (SFI – Standardized Flow Index) calcolato negli ultimi 30 giorni identifica una situazione idrologica “nella norma” nelle sezioni di Piacenza, Boretto e Borgoforte, mentre per le sezioni di Cremona e Pontelagoscuro identifica una condizione idrologica di “siccità moderata”.

La disponibilità idrica a scala di Distretto è in costante diminuzione, seppur in linea con i valori del periodo; l’accumulo nivale complessivo presente sulle aree montane del Distretto del Fiume Po risulta essere caratterizzato da valori prossimi o inferiori alla media di riferimento, ma comunque superiore ai valori minimi corrispondenti. I volumi d’invaso dei principali Grandi Laghi regolati risultano essere in calo, ma con valori confrontabili o di poco inferiori ai valori medi del periodo, con una parziale ripresa seguita ai temporali registrati a metà della scorsa settimana. La riduzione dei volumi invasati è ovviamente legata all’aumento delle portate erogate dai laghi per soddisfare il fabbisogno irriguo. I volumi di derivazione sono tutti prossimi ai valori tipici di metà luglio.

Fino all’inizio del prossimo weekend sono previste condizioni meteo stabili con temperature sensibilmente superiori ai valori di riferimento e prossime ai 40°C sulle aree di pianura. Condizioni meteorologiche più instabili e temperature in generale calo dal prossimo fine settimana.

Alla luce del quadro di sintesi rappresentato, la condizione di severità idrica sul Distretto rimane “bassa con precipitazioni” così come definita in sede di Osservatorio nel corso dell’incontro del 25 maggio. L’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici nel Distretto del fiume Po tornerà a riunirsi venerdì 21 luglio.

Infortunio sul lavoro a Pievepelago, muore un autotrasportatore 46enne

Infortunio sul lavoro a Pievepelago, muore un autotrasportatore 46enne
foto: Liviana Banzi – copyright: Regione Emilia Romagna

Infortunio sul lavoro questa mattina intorno alle 11:00 a Pievepelago. E’ successo in via Isolalunga – SP324, all’interno di un’azienda che si occupa di componenti per l’industria automobilistica. Un autotrasportatore 46enne di Sassuolo è rimasto schiacciato tra la motrice e il rimorchio del suo camion. Nonostante l’intervento del 118, per il camionista non c’è stato nulla da fare.

Alberi monumentali: più tutele per i giganti della natura, grazie al progetto di legge della Giunta

Alberi monumentali: più tutele per i giganti della natura, grazie al progetto di legge della GiuntaVeri e proprio giganti della natura, testimoni silenziosi di epoche lontane arrivati fino a noi. Esemplari unici per caratteristiche morfologiche come la circonferenza del tronco, l’altezza, lo sviluppo dei rami e della chioma, ma anche la rarità botanica, la particolare collocazione nel paesaggio e il legame con avvenimenti storici e culturali.

La Regione rafforza la tutela degli alberi monumentali regionali e lo fa con un progetto di legge approvato nell’ultima seduta dalla Giunta, che in questo modo aggiorna una precedente legge del 1977, in linea con la disciplina nazionale.

Tra le novità del testo, che ribadisce l’intangibilità di questi esemplari: l’istituzione di un elenco regionale, di una banca-dati georeferenziata, di una Zona di protezione dell’albero (Zpa) di almeno 10 metri di raggio, l’obbligo di recepimento dei vincoli di tutela negli strumenti urbanistici dei Comuni e nei regolamenti degli Enti parco, il rafforzamento delle attività di comunicazione e di informazione.

Il testo porta in capo alla Regione la gestione di questi alberi – compresa l’autorizzazione degli interventi che dovessero essere necessari a tutela della pubblica incolumità – e stanzia un plafond di risorse di quasi 600 mila euro per il triennio 2023-2025. Finanziamenti che serviranno a sostenere, attraverso appositi bandi, gli interventi di cura sia da parte di enti pubblici che di privati cittadini.

Ma non solo: con il nuovo progetto vengono per la prima volta individuati – e tutelati –i boschi vetusti, quei boschi, cioè, che da almeno 40 anni non sono stati oggetto dell’intervento umano e che per questo presentano caratteristiche naturalistiche e di biodiversità di particolare valore.

“Nel 1977 la Regione Emilia-Romagna è stata pioniera nella protezione degli alberi monumentali. Oggi confermiamo e rafforziamo la nostra attenzione per questi esemplari che rappresentano un vero e proprio bene comune di grande interesse sul piano ambientale, paesaggistico e storico- sottolinea l’assessora regionale ai Parchi e forestazione, Barbara Lori-.  Vogliamo dare continuità e regolarità all’attività di gestione, in linea con le più avanzate conoscenze dell’arboricoltura, una disciplina che in questi anni ha fatto passi da gigante. E vogliamo valorizzare questi esemplari sul piano comunicativo, consapevoli che possono rappresentare anche un importante traino turistico per i territori appenninici. Non meno importante la scelta di definire i criteri per individuare e tutelare sia gli alberi monumentali che i boschi vetusti, anche questi una preziosa risorsa sul piano della biodiversità per l’intera comunità regionale”.

Gli alberi monumentali regionali

Singoli, in filare o in gruppo. Sono 600 gli alberi monumentali presenti in Emilia-Romagna, di cui 102 sono anche alberi monumentali d’Italia.  Ma altri sono in lista di attesa per fare il loro ingresso nell’elenco regionale.

Chiunque può, infatti, comunicare alla Regione alberi ritenuti meritevoli di tutela. Non solo Comuni ed Enti territoriali, ma anche privati, associazioni, scuole grazie ad una scheda disponibile on line nella quale indicare, oltre al tipo di pianta e alla sua localizzazione, anche le caratteristiche salienti, allegando la relativa documentazione fotografica.

La ripartizione per provincia vede Bologna con 162 alberi monumentali, Piacenza con 37, Parma con 32, Reggio Emilia con 90, Modena con 108.  In provincia di Forlì-Cesena sono 51, in quella di Ravenna 61, mentre nel Riminese e nel Ferrarese sono rispettivamente 36 e 20.

Tantissime le specie rappresentate: platani, pioppi, faggi, gelsi, cedri, cipressi, castagni, tigli, aceri, olmi. E ancora: pini, ippocastani, frassini e tassi. Su tutti svettano però le querce con 360 esemplari complessivi.

Per segnalare un albero monumentale:

https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/parchi-natura2000/sistema-regionale/flora/alberi-monumentali/la-segnalazione-di-un-albero-monumentale-di-pregio-regionale

Fiorano Park e Cinema sotto le Stelle

Fiorano Park e Cinema sotto le StelleAll’interno del ‘Sempre Maggio Fioranese’  quinto appuntamento di Fiorano Park, la rassegna estiva che animerà gratuitamente diverse serate al Parco XXV Aprile in via S. Caterina a Fiorano Modenese. Giovedì 20 luglio alle ore 21.00 sarà la volta della cantautrice Ellen River e del cantautore Marco Baroni, con il suo ultimo disco “Luoghi Comuni”.

Per la rassegna Cinema Sotto le Stelle, alle 21.30 presso il Castello di Spezzano, sempre giovedì 20 luglio sarà proiettato “Delta”, un thriller dal clima neo-western con Alessandro Borghi e Luigi Lo Cascio, al prezzo speciale di 3,50 euro.

Asfaltature 2023: a Fiorano stanziato circa 1 milione di euro

Asfaltature 2023: a Fiorano stanziato circa 1 milione di euroAnche questa estate sono partiti importanti lavori di asfaltatura stradale a Fiorano Modenese, così da migliorare la viabilità e rendere più agevole il transito dei veicoli dei cittadini. Nella giornata di ieri – 17 luglio – ha preso avvio la prima fase del progetto, dal costo complessivo di circa mezzo milione di euro, e riguarda via Circondariale S. Francesco (nel tratto tra via Ghiarola Vecchia e via Ghiarola Nuova). A seguire il rifacimento del manto interesserà prima via Leopardi, via Manzoni, via Goldoni e via Arno; poi via Sanzio, via Caravaggio e via Buonarroti. Il tutto dovrebbe avere termine nel mese di settembre.

Da questo ne conseguono diverse modifiche viabilità, quali: il restringimento della carreggiata di via Circondariale; il divieto di transito e sosta presso via Leopardi, via Manzoni, via Goldoni e via Arno; il senso unico alternato in via Carducci, con divieto di sosta.

La seconda fase del progetto di ri-asfaltatura sarà comunque completata entro la fine dell’anno, anche qui per un costo di circa 500 mila euro.

“Come negli ultimi anni – commenta l’assessore Monica Lusetti – anche nel 2023 abbiamo stanziato importanti risorse su asfalti e marciapiedi, proseguendo con attenzione la manutenzione delle strade maggiormente trafficate, la cui asfaltatura era avvenuta ormai diversi decenni fa”.

 

Lunedì 24 luglio ultima seduta del Consiglio comunale sassolese prima della pausa estiva

Lunedì 24 luglio ultima seduta del Consiglio comunale sassolese prima della pausa estivaSi svolgerà lunedì prossimo, 24 luglio a partire dalle ore 20,30 presso la Sala delle Adunanze Consiliari in via Pretorio 18, l’ultima seduta del Consiglio Comunale di Sassuolo prima della pausa estiva.

La seduta, convocata dal Presidente del Consiglio Comunale Luca Caselli in modalità mista, avrà cinque punti all’ordine del giorno di cui una interrogazione.

Si inizierà con l’interrogazione a firma della capogruppo di Forza Italia Claudia Severi avente ad oggetto “La banda ultra larga di open fiber”.

Si proseguirà con il trasferimento gratuito al Comune di Sassuolo di alloggi Acer di provenienza ex demanio dello stato – lr n. 24/2001 art. N. 49; e, in seguito, con la cessione onerosa ad E-Distribuzione di area in territorio comunale per la costruzione di una futura cabina primaria.

Al punto n°4 del Consiglio Comunale è prevista la “verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio e variazione di assestamento generale del bilancio di previsione 2023-2025, a cui seguirà il “riconoscimento debito fuori bilancio derivante da sentenze della corte di giustizia tributaria di II grado dell’Emilia Romagna sez. 13 nn. 243 e 244 del 16 gennaio 2023 e n. 679 del 16 giugno 2023.

 

Contributi per i libri di testo: le domande da settembre

Contributi per i libri di testo: le domande da settembreA partire dal prossimo 5 settembre e fino al 26 ottobre sarà possibile presentare domanda per borse di studio e libri di testo. Le domande dovranno essere presentate solo on-line all’indirizzo https://scuola.er-go.it tramite una di queste modalità:

•  identità digitale Spid (Sistema Pubblico di identità digitale)

•  Cie (Carta d’identità elettronica)

•  Cns (carta nazionale dei servizi).

Per fare domanda è obbligatorio essere in possesso di attestazione Isee non superiore a € 15.748,78.

Si invitano pertanto le famiglie ad attivarsi per il rilascio dell’attestazione Isee. Si consiglia di scegliere come modalità di pagamento Iban Bancario. Il conto deve essere intestato al richiedente o al suo delegato.

Si deve presentare una domanda per ogni studente. Può fare domanda il genitore, il tutore legale o lo studente maggiorenne. Nel caso di studente maggiorenne, la domanda può essere presentata anche dal genitore/tutore purché delegato dallo studente stesso.

Per eventuali ulteriori informazioni è possibile consultare il sito della Regione Emilia-Romagna oppure rivolgersi al Comune, Servizio Istruzione:

•  Elisa Vangelisti – tel. 0536 880 963 – evangelisti@comune.sassuolo.mo.it

•  Carmela Schifano – tel. 0536 880 691 – carmela.schifano@comune.sassuolo.mo.it

•  Ufficio Relazioni con il Pubblico – tel. 0536 880 801 – urp@comune.sassuolo.mo.it

In risalita le imprese giovani Emiliano Romagnole

In risalita le imprese giovani Emiliano RomagnoleSeppur di poco, ma aumentano ancora le imprese giovanili. È quanto emerge dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna.

Alla fine del primo trimestre 2023 le imprese attive giovanili emiliano-romagnole sono risultate 26.911 con un incremento di 231 unità (+0,9 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2022, soprattutto grazie all’aumento nelle costruzioni e nei servizi diversi dal commercio.
Al contrario, a livello regionale, le imprese non giovanili si sono ridotte (-1,4 per cento, -5.118 unità).
Il trend delle imprese giovanili è assai diverso se si considerano due sottoinsiemi non disgiunti: le imprese di giovani donne (giovanili e femminili) e quelle di giovani stranieri (giovanili e straniere). Le imprese femminili giovanili sono 7.025 pari al 26,1 delle imprese giovanili regionali. Sono concentrate in tre divisioni di attività: commercio al dettaglio (17,3 per cento), ristorazione (12,8 per cento) e servizi per la persona (14,1 per cento).
Nel trimestre in esame si è avuta una perdita di 111 imprese con una forte flessione tendenziale (-3,0 per cento) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Alla stessa data le imprese giovanili straniere sono risultate 7.615 pari al 28,3 delle imprese giovanili dell’Emilia-Romagna. Sono fortemente concentrate soprattutto nelle costruzioni (32,2 per cento), quindi in misura minore nel commercio al dettaglio (14,7 per cento), nella ristorazione (10,5 per cento) e nelle altre attività di servizi per la persona (5,0 per cento).
Nell’ultimo anno la crescita tendenziale delle imprese giovanili straniere ha sensibilmente accelerato (+2,7 per cento, +197 imprese).

I settori di attività economica.
Nel trimestre la consistenza delle imprese giovanili non è aumentata in tutti i macrosettori. L’incremento è stato determinato dalle costruzioni dove lo sviluppo è stato evidente (+6,5 per cento, +309 imprese), grazie soprattutto alla realizzazione di lavori specializzati (+270 unità, +5,1 per cento) e poi edifici (+5,1 per cento).
In seconda battuta dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (+146 unità, +11,3 per cento), che è risultata la più consistente tra tutte le sezioni e nell’ambito della quale spiccano i notevoli incrementi delle imprese attive nella pubblicità e ricerche di mercato (+19,5 per cento, +78 unità) e di quelle delle attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale (+12,6 per cento, +44 unità). Con numeri inferiori e un passo più contenuto la crescita delle attività immobiliari (+7,7 per cento, +65 unità), che beneficiano di una ripresa del settore, e l’aumento delle altre attività dei servizi (+30 unità, +1,8 per cento), determinato dalle attività dei servizi alla persona (+48 unità, +3,2 per cento).

La dinamica è risultata positiva per l’insieme dei servizi diversi dal commercio (+124 imprese, +1,1 per cento) nei quali operano 11.289 imprese, ovvero il 41,9 per cento delle giovanili regionali.
Una nota dolente viene invece dal settore del commercio (-3,0 per cento, -194 imprese).
Considerando l’insieme dei servizi appare un rallentamento nei servizi di alloggio e ristorazione (-128 unità, -4,4 per cento). In flessione pure le attività di trasporto e magazzinaggio (-3,7 per cento, -23 imprese).
A fine marzo risultavano attive nell’industria 1.852 imprese giovanili pari al 6,9 per cento della base imprenditoriale giovanile. Si registra una perdita di 27 unità (-1,4 per cento) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La flessione è derivata dalle industrie della moda (-25 unità, -7,6 per cento), dovuta in particolare alle attive nelle confezioni (-21 unità, -8,4 per cento), e dell’alimentare (-17 unità, -7,8 per cento), oltre che da una flessione delle attività impegnate nella fabbricazione di prodotti in metallo (-14 unità, -2,9 per cento). Queste variazioni negative non sono state compensate dall’aumento delle attive nella riparazione, manutenzione e installazione di macchine (+18 unità, +6,8 per cento) e nell’industria del mobile (+13 unità, +6,8 per cento).

Infine, con un lieve incremento è proseguito ancora il recupero delle imprese giovanili attive nell’agricoltura, silvicoltura e pesca (+19 imprese, +0,8 per cento) salite a 2.350 pari all’8,7 per cento della base imprenditoriale giovanile.

La forma giuridica.
L’incremento delle imprese giovanili è principalmente da attribuire alle ditte individuali, (+374 unità, +1,8 per cento).
Le società di persone invece, non sono riuscite a invertire la tendenza negativa (-8,7 per cento, -132 unità): continua a incidere l’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata semplificata.

Negli ultimi dieci anni, mentre il rilievo delle società di capitale è quasi raddoppiato con un aumento di 7,6 punti percentuali, si sono quasi dimezzate le quote delle cooperative e consorzi, con un calo di sei decimi, e delle società di persone in diminuzione di 4,4 punti percentuali. Il peso delle ditte individuali invece si è ridotto solo di 2,6 punti percentuali.

Città in scena – Festival Diffuso della Rigenerazione urbana arriva a Livorno

Città in scena – Festival Diffuso della Rigenerazione urbana arriva a Livorno
Barbara Lori (Copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Le migliori esperienze di rigenerazione urbana insieme a tanti progetti in corso di realizzazione o appena realizzati nelle regioni di Emilia-Romagna, Toscana e Umbria saranno i protagonisti della terza tappa di Città in scena – Festival Diffuso della Rigenerazione urbana, che si terrà a Livorno il 18 luglio 2023 presso Hangar Creativi. Promosso da Ance – Associazione Nazionale Costruttori Edili, Associazione Mecenate 90, CIDAC – Associazione delle Città d’Arte e Cultura e Fondazione Musica per Roma, con il patrocinio di IN/ARCH, il Festival vuole esaltare e valorizzare la forte capacità progettuale delle città italiane, in particolare quelle intermedie alle prese con la grande sfida del Pnrr.

Ricco il programma della terza tappa, organizzata con il patrocinio del Comune di Livorno e la collaborazione di Ance Emilia Romagna, Ance Toscana, Ance Toscana Costa e Ance Umbria che vedrà la partecipazione di rappresentanti di istituzioni locali, università, progettisti, e imprese, ai due panel della giornata di lavori, con l’obiettivo di fornire uno sguardo sul futuro, a cominciare proprio dal Pnrr che sulla rigenerazione urbana prevede investimenti per oltre 1 miliardo e mezzo per le tre regioni coinvolte.

Previsti gli interventi di Barbara Lori, Assessore Programmazione territoriale, Edilizia, Politiche abitative della Regione Emilia-Romagna e Stefano Baccelli, Assessore Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della Regione Toscana.

Le città si raccontano e si misurano con gli obiettivi indicati dalle 6 Missioni previste dal Pnrr. Rappresentano laboratori dell’innovazione sociale, culturale con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini e di generare uno sviluppo urbano sostenibile. La rigenerazione urbana rappresenta quindi una grande occasione per ripensare il disegno urbano, favorire la rivoluzione verde, risanare le periferie, mettere in valore il patrimonio abbandonato o in disuso, grazie anche alla partecipazione dei cittadini e delle imprese.

“Oggi ci troviamo di fronte ad esempi concreti di città del futuro, che trovano nella rigenerazione urbana la chiave di volta per una trasformazione della città nel segno della sostenibilità e della qualità dei luoghi e delle comunità – commenta Barbara Lori, assessora regionale alla Programmazione territoriale e paesaggistica, edilizia, politiche abitative -. Il nostro ruolo è quello di promuovere la rigenerazione urbana e le azioni, anche di semplificazione, approvate a partire dal 2018 con le nuove Legge Urbanistica Regionale.

Il nostro impegno per la rigenerazione urbana ha visto importanti risorse – oltre 100 milioni – assegnate a 126 interventi con i due bandi del 2018 e 2021. Diversi esempi che oggi, con i nuovi Piani Urbanistici Generali si collocano a pieno in una visione strategica più ampia in cui, il contrasto al consumo di suolo è sempre con maggior forza un obiettivo comune e condiviso.

Il lavoro comune, tra istituzioni e forze economiche, che sempre più potrà trovare soluzioni per un governo del territorio capace di trasformare e contrastare diseguaglianze territoriali e creare nuove opportunità attente ai bisogni e al necessario adattamento ai cambiamenti climatici”.

Per il Presidente di ANCE Emilia Romagna, Maurizio Croci, “I processi di rigenerazione urbana devono intendersi non solo come interventi urbanistico-edilizi, bensì come iniziative di sviluppo e riqualificazione del tessuto sociale, produttivo e culturale di una città. La rigenerazione urbana è, d’altra parte, un percorso ineludibile per contenere il consumo di suolo: ma è necessario un intervento normativo nazionale, che consenta il superamento delle regole oggi esistenti, pensate appunto per le città in espansione”.

La tappa di Livorno è l’occasione per ANCE Emilia Romagna per presentare due progetti: il primo, a Ravenna, di cui è stato recentemente pubblicato il bando di gara, punta al recupero del complesso edilizio noto come Isola San Giovanni, per destinarlo a residenza per studenti universitari. Ma si tratta di un’occasione di rigenerazione di ambito urbano molto più vasto.

Il secondo progetto, a Reggio Emilia, riguarda l’intervento di riqualificazione urbana di una parte dell’area delle ex Officine meccaniche reggiane: operare all’interno di un comparto industriale dismesso, stimola una nuova stagione di rigenerazione urbana, e al contempo agisce come volano depurativo, riqualificando non solo i concetti di memoria storico sociale del luogo e del quartiere, ma anche riequilibrando la struttura di una importante parte di città.

Dopo Livorno, il Festival proseguirà con altre tappe sul territorio italiano e culminerà a Roma a dicembre 2023 con un grande evento all’Auditorium Parco della Musica.

Maranello, a teatro in camper con “Incanta & Dora”

Maranello, a teatro in camper con “Incanta & Dora”
Roberta Biagiarelli©Barbara Pasquariello

Mercoledì 19 luglio alle ore 21.15 al Parco Due di Maranello va in scena “Incanta & Dora”, spettacolo con Roberta Biagiarelli e Sandro Fabiani proposto da Babelia & C. – progetti culturali. Ingresso gratuito, in caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà giovedì 20 luglio alla stessa ora e nello stesso luogo.

Il rombo di un motore, un mangiadischi a tutto volume, il suono di un clacson, luci degli anabbaglianti che fendono la sera, il pubblico che aspetta davanti ad uno spazio vuoto. Entra in scena Taddeo, un Volkswagen storico T2 del 1979 con a bordo una coppia di stravaganti ViaggiAttori: Roberta Biagiarelli e Sandro Fabiani. Lei è Incanta e lui è Dora e subito in scena esplode il teatro. Il loro teatro ha chiuso chissà da quanto tempo e sono stati costretti, per indole e per necessità, ad emigrare mettendosi in viaggio. Taddeo ineguagliabile protagonista, diviene un palcoscenico d’eccezione dal quale scaturiscono come un fuoco d’artificio, oggetti, suppellettili e mobili originali anni Settanta che arredano lo spazio e divengono portatori di storie e melodie a creare un’atmosfera vintage e scanzonata. Il pubblico diviene ospite nei pressi del camper d’Incanta & Dora, lei da vera padrona se ne prende cura con le parole che si muovono tra la nostalgia, l’amore e l’eccentricità, mentre Dora intrattiene il pubblico tra gag e canzoni chic anni Settanta. La coppia di ViaggiAttori si destreggia tra i racconti dei loro viaggi e degli incontri fatti, con l’arte di chi sa incantare, uno spettacolo leggero con stile e di raffinata complicità. Un progetto che seduce e diverte nello stare insieme per nutrire l’immaginazione di relazioni. Incanta & Dora è l’occasione per portare un po’ di teatro anche in luoghi non attrezzati o periferici.

Sandro Fabiani©Barbara Pasquariello

Formigine, ‘Di mafia parliamo anche d’estate’: l’edizione 2023 si chiude con Rosaria Costa

Formigine, ‘Di mafia parliamo anche d’estate’: l’edizione 2023 si chiude con Rosaria CostaSi terrà venerdì 21 luglio alle 21 all’interno del Castello di Formigine l’ultimo appuntamento dell’anno con “Di mafia parliamo anche d’estate”, rassegna organizzata dal Comune con il patrocinio di Avviso pubblico, ideata e condotta da Pierluigi Senatore.

A chiudere la terza edizione del ciclo di incontri dedicato alla legalità sarà Rosaria Costa, vedova di Vito Schifani, uno degli agenti della scorta di Giovanni Falcone, morto con Antonio Montinaro e Rocco Dicillo nella strage di Capaci del 23 maggio 1992. Colpita da questa sciagura a soli 22 anni e con un bambino di 4 mesi, Rosaria Costa è diventata nota nel mondo intero per il suo dolentissimo discorso al funerale di Stato per le vittime della strage.

A Formigine, Costa presenterà il suo libro “La mafia non deve fermarvi. Una vita dedicata alla lotta per la legalità, attraverso il racconto della vedova Schifani”. Come racconta per la prima volta in questo libro, dopo la perdita del marito rimase inizialmente in Sicilia con il desiderio di lottare e reclamare giustizia. Per questo motivo si avvicinò a Paolo Borsellino fino alla strage di via D’Amelio, dove morì anche lui. Gli anni successivi, segnati dall’arresto di Totò Riina, la videro sempre in prima fila in quella che, da allora e ancora oggi, lei interpreta come una missione di testimonianza. Arrivò anche un giorno in cui per Rosaria rimanere in Sicilia non fu più sostenibile e si trasferì in Liguria per costruirsi una nuova vita. Ma oggi è riuscita a tornare nella sua terra d’origine, come donna nuova e come testimone di un’epoca drammatica, consapevole di dover continuare a tenere alta la bandiera della legalità.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

 

Emilia-Romagna pronta a partire con la riorganizzazione della Rete dell’emergenza- urgenza

Emilia-Romagna pronta a partire con la riorganizzazione della Rete dell’emergenza- urgenzaL’Emilia-Romagna è pronta. La riorganizzazione della Rete dell’emergenza/urgenza può partire. Illustrata la settimana scorsa dall’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, in Commissione assembleare, e dopo un confronto a tutto campo con gli attori coinvolti – il mondo della sanità, le organizzazioni sindacali, i professionisti, gli amministratori locali attraverso le Conferenze territoriali sociosanitarie (Ctss), la sanità privata convenzionata e i componenti il Patto per il lavoro e per il Clima – nel pomeriggio di ieri è stata approvata dalla Giunta regionale, che ha licenziato le Linee di indirizzo per le Aziende sanitarie. Saranno adesso queste ultime a definire l’organizzazione dei servizi sulla base del modello regionale, scelte che verranno approvate nei territori nell’ambito delle Ctss da sindaci e amministratori locali, restituendo un quadro complessivo alla Regione.

“Questa riforma, che attueremo in modo graduale e progressivo – spiega Donini- cambierà, in meglio, i servizi di cura e assistenza ai cittadini nelle situazioni di emergenza-urgenza. Non vogliamo correre il rischio della desertificazione dei Pronto soccorso, né chiudere i presidi sul territorio, né tanto meno privatizzare, come altrove sta avvenendo a causa della mancanza del personale sanitario. Ai cittadini diamo la garanzia che in emergenza, cioè a rischio vita, verranno presi in carico in modo ancora più rapido ed efficace. Mentre, per i bisogni di salute a bassa criticità, i cittadini potranno fare riferimento alla rete di Centri di Assistenza per le Urgenze (Cau), che costituiremo in prossimità dei grandi Pronti soccorso, in alcune Case della comunità, nelle strutture sanitarie territoriali già oggi caratterizzate da una gestione pressoché totale di codici bianchi e verdi, e in alcuni poliambulatori dei medici di medicina generale, risparmiando tempo a parità di efficienza di prestazione e di sicurezza. Parliamo di una riforma completa del sistema- conclude Donini- che non ha precedenti nel nostro Paese”.

Una riforma che potrebbe aprire la strada nel Paese: l’Agenas, l’Agenzia sanitaria nazionale, la sta approfondendo su mandato del ministero della Sanità, così come in Conferenza Stato-Regioni è stato dato mandato di fare lo stesso, avendo individuato una possibile strada di riforma valida in tutta Italia.

 

I punti forti della riforma

Innanzitutto, dedicare i Pronto soccorso ai casi più gravi, sgravandoli di attività che possono essere gestite più velocemente altrove.

E poi la nascita dei Centri di Assistenza e Urgenza (CAU), distribuiti capillarmente sul territorio e in grado di rispondere, di norma giorno e notte, alla gran parte dei bisogni e delle urgenze a bassa complessità clinica e assistenziale espresse da parte delle persone.

Inoltre, la creazione di equipe medico-infermieristiche, le UCA, che opereranno a domicilio del paziente; senza dimenticare il potenziamento della telemedicina, con 20mila postazioni informatiche già previste in tutta l’Emilia-Romagna.

Infine, il potenziamento della struttura operativa del 118.

 

Gli obiettivi

C’è un obiettivo chiaro, ambizioso ma raggiungibile che si è data la Regione: dopo decenni in cui il servizio sanitario regionale ha costantemente fornito alti livelli di assistenza ai propri cittadini – come testimoniato dal posizionamento sempre ai vertici in Italia sulla garanzia dei Lea – è oggi chiamato a gestire complessità e sfide diverse, che accomunano peraltro l’Emilia-Romagna al resto del Paese: dare nuove risposte ai nuovi bisogni di cura, fronteggiando al tempo stesso la carenza di personale sanitario e l’incremento della domanda di prestazioni.

Una trasformazione – dall’emergenza urgenza all’assistenza ospedaliera e territoriale – che vede l’Emilia-Romagna, forte delle sue avanzate competenze professionali e organizzative, di strutture all’avanguardia e di tecnologie innovative, prima Regione in Italia impegnata a ripensare l’organizzazione sanitaria, con un modello ambizioso che potrà appunto fare da apripista a livello nazionale.

La riforma, sintetizzata nel documento “Linee di indirizzo alle Aziende sanitarie per la Riorganizzazione della Rete dell’Emergenza Urgenza in Emilia-Romagna”, è stata dunque approvata in Giunta.

Tre le linee di intervento che le danno corpo: potenziamento dell’emergenza urgenza pre-ospedaliera; introduzione del Numero unico europeo di emergenza (NUE 112) e del Numero europeo armonizzato (NEA 116117), con 3 Centrali operative che lavoreranno in stretta relazione e contiguità con le 3 Centrali 118; istituzione dei Centri di assistenza e urgenza (CAU) territoriali per le cure mediche non emergenti.

 

Come saranno informati i cittadini

Per informare i cittadini e affiancarli in questa fase di cambiamento, la Regione lancerà una campagna di comunicazione, anche multimediale, rivolta a tutta la popolazione, con dettagli su: finalità della riorganizzazione; caratteristiche della nuova rete; tempistica di attivazione; casistica di chi può recarsi ai CAU in urgenza; ubicazione e funzionamento delle strutture, bisogni ai quali danno risposta. Al tempo stesso la campagna evidenzierà quali situazioni sanitarie necessitano invece di accesso diretto in Pronto soccorso.

Inoltre, proprio per valorizzare e mettere a sistema il prezioso contributo del volontariato che tanta parte ha nelle attività di soccorso in emergenza, sarà istituito un tavolo permanente di confronto tra l’assessorato alle Politiche per la Salute e le rappresentanze regionali delle Organizzazioni di volontariato che svolgono questa attività. Un altro gruppo di lavoro monitorerà lo stato di avanzamento dell’attuazione del piano, verificandone annualmente gli esiti.

 

Ciclista ferito in incidente stradale, ieri sera a Castellarano

Ciclista ferito in incidente stradale, ieri sera a CastellaranoPoco prima delle 21.30 di ieri, 17 luglio, i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Castelnovo Monti sono intervenuti lungo la via Radici in Piano a Tressano di Castellarano, dove si era verificato un incidente tra un’autovettura Fiat Punto condotta da un 29enne abitante a Sassuolo e una bicicletta condotta da un 40enne ghanese abitante a Castellarano.

Sul posto anche i sanitari inviati dal 118 che hanno condotto il ciclista rimasto ferito presso l’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per le cure del caso. Nonostante i numerosi traumi, l’uomo non sarebbe in pericolo di vita. Le esatte cause del violento impatto sono al vaglio dei carabinieri.

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