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Online sul sito della Regione il portale del Registro Tumori dell’Emilia-Romagna: piattaforma accessibile a cittadini e professionisti

Online sul sito della Regione il portale del Registro Tumori dell’Emilia-Romagna: piattaforma accessibile a cittadini e professionistiQuali sono i tumori più frequenti? Di tumore alla trachea si ammalano di più gli uomini o le donne? Quali sono quelli più diagnosticati e dove?

A fotografare il numero di casi di tumore nella nostra regione è il Registro Tumori dell’Emilia-Romagna, il portale curato dalla Regione e online all’indirizzo https://regioneer.it/registrotumori.

Uno strumento pensato per cittadini e professionisti della sanità, che permette di accedere in maniera semplice e immediata a una vasta gamma di informazioni sul cancro in Emilia-Romagna: il numero medio annuo di casi, il trend per anno dell’incidenza. E ancora l’incidenza per aree territoriali e quella per fascia d’età, i primi cinque tumori più frequentemente diagnosticati in Emilia-Romagna sia per gli uomini che per le donne. Attualmente, sono disponibili i dati validati fino al 2018, come avviene per gli altri portali regionali.

“Il portale del Registro Tumori dell’Emilia-Romagna – commenta l’assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini – è un ulteriore passo avanti nel campo della gestione e dell’assistenza oncologica nella nostra regione. A disposizione di pazienti, operatori sanitari e ricercatori ci sono dati accurati e aggiornati sulla distribuzione dei tumori nel territorio regionale utili per la prevenzione, le cure e la ricerca scientifica. Un altro importante elemento, quindi, che introduciamo insieme alla realizzazione della nuova Rete Oncologica e Onco-Ematologica Regionale”.

I numeri

Nel 2018, come emerge dai dati disponibili sul portale del Registro Tumori, sono stati 30.674 in Emilia-Romagna i casi complessivamente diagnosticati, pari a un tasso di incidenza di 689,9 casi l’anno per 100.000 abitanti (rapporto tra il numero di casi registrati e la popolazione residente nell’area).

Dal 2006 al 2018 si registra un calo delle nuove diagnosi. Il tasso di incidenza standardizzato per età (popolazione europea 2013), infatti, è passato da 855,5 nel 2006 per gli uomini a 670,3 nel 2018. Così come è diminuito il tasso di incidenza per le donne: da 561,6 nel 2006 a 522,9 nel 2018.

Quanto, invece, alle aree territoriali, nel 2018 il tasso standardizzato per età più alto si registra a Piacenza e a Ferrara con valori rispettivamente pari a 601,5 e 601,2 per 100.000 abitanti; a seguire la Romagna (che include anche l’area territoriale dell’AUSL di Imola) con 600,7 casi, Parma con 592,8, Reggio Emilia 571,1, Bologna con 565,2 e infine Modena con 562,8 per 100.000 abitanti. I valori non si discostano in maniera statisticamente significativa dal dato medio regionale, pari a 584,0 per 100.000.

Analizzando i dati per fascia di età, sono gli uomini e le donne over 70 a registrare il maggior numero di casi diagnosticati: rispettivamente 2.671,8 e 1.591,0 i tassi per 100.000 abitanti.

Infine, sempre nel 2018 i cinque tumori più frequentemente diagnosticati fra gli uomini in Emilia-Romagna sono stati: tumore alla prostata, con 3.148 casi all’anno (19,8%), trachea e polmone (2.134, 13,4%); 1.683 casi (10,6%) hanno riguardato il cancro alla vescica, 1.232 (7,8%) al colon e 877 casi sono stati di melanoma cutaneo (5,5%). Le donne, invece, si ammalano di più di tumore alla mammella (4.494 casi, 30,4%); quello alla trachea-polmone è il secondo tumore più diagnosticato anche fra le donne, con 1.308 casi (8,8%); seguono il tumore al colon con 1.189 casi (8,0%), al corpo dell’utero con 712 casi (4,8%) e il melanoma cutaneo con 704 casi (4,8%).

L’importanza degli screening gratuiti regionali

Poter navigare nei dati del Registro Tumori dell’Emilia-Romagna permette anche di notare come variano i casi di tumori soprattutto in relazione alle campagne di screening oncologici gratuiti promosse dalla Regione, la cui adesione nel 2022 è tornata ai livelli pre-pandemia.

Ad esempio, nel 2005, anno dell’introduzione dello screening per il tumore del colon-retto, l’incidenza ha mostrato un picco transitorio dovuto all’iniziale ricerca in una popolazione sana, che era atteso. Successivamente i tassi sono diminuiti per otto anni, tornando poi a stabilizzarsi. Variazioni più evidenti negli uomini e nella fascia d’età 50-69 anni, ma sono state abbastanza forti da influenzare l’incidenza totale (in riduzione per tutte le età).

Così è stato per l’andamento del tumore della cervice uterina, il cui screening è stato introdotto tra il 1996 e il 1998: è stata registrata una riduzione del 40% circa nella fascia d’età 25-64 anni, poi l’incidenza è tornata a stabilizzarsi.

Lo screening mammografico, infine, introdotto tra fine 1994 e inizio 1998, ha rapidamente portato a una riduzione dell’incidenza dei tumori in stadio avanzato. Anche questo andamento, come quelli dei tumori del colon-retto e della cervice uterina, erano attesi e l’incidenza della mammella è tornata a stabilizzarsi.

In aumento, invece, il cancro al cavo orale nelle donne, mentre quello allo stomaco sia nelle donne che negli uomini è in calo, entrambe tendenze statisticamente significative.

Come viene alimentato il Registro

Il Registro dei tumori dell’Emilia-Romagna è alimentato dai dati raccolti a livello provinciale dai singoli Registri, creando così un importante patrimonio di informazioni utilizzate per la ricerca scientifica, la programmazione e il controllo dell’assistenza sanitaria. Inoltre, il Registro collabora attivamente con istituti di ricerca ed è collegato al Registro Tumori nazionale, che ha stabilito standard uniformi per i diversi Registri Tumori locali. L’Irccs “Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori Dino Amadori (IRST)” di Meldola (FC) è il titolare del trattamento dei dati e garante della gestione amministrativa, tecnica e informatica del Registro Tumori.

“Vita da Tritone”, domenica una nuova avventura alle Salse di Nirano

“Vita da Tritone”, domenica una nuova avventura alle Salse di NiranoDopo il successo dei due eventi di settimana scorsa, domenica 23 luglio alle ore 19.00, presso le Salse di Nirano arriva “Vita da Tritone”. Una passeggiata adatta a tutte e tutti alla scoperta di uno dei sentieri più suggestivi e meno battuti della Ri-serva Naturale: il Sentiero dei Tritoni. Percorriamo il fondovalle del Rio delle Salse/Rio Serra fino ai laghetti artificiali, alla scoperta delle zone umide e delle loro peculiarità naturalistiche. A cura di Ecosapiens e La Lumaca.

Il costo è di 5 euro a partecipante, e il ritrovo sarà presso il parcheggio della Riserva. È possibile prenotarsi attraverso il form online, e i link sono rintracciabili sulle pagine social o sul sito comunali. Consigliati abbigliamento e calzature comodi, per agevolare le escursioni. Info: salse.nirano@fiorano.it oppure 342/8677118.

Imprese rosa in leggera crescita in Emilia-Romagna: incidono più le straniere delle giovanili

Imprese rosa in leggera crescita in Emilia-Romagna: incidono più le straniere delle giovanili
(Copyright foto: Meridiana Immagini – Autore: Paolo Righi)

Nel primo trimestre 2023, le imprese femminili attive sono a quota 84.400 pari al 21,4 per cento del totale delle imprese regionali. Si è registrato un calo dello 8,8 per cento (-676 unità). La tendenza è estesa al complesso delle imprese non femminili che nel complesso hanno subito una riduzione di 4.211 unità, ma in modo ridotto (-1,3 per cento).

È quanto emerge dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio di fonte InfoCamere elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna.

 

Le straniere meglio delle giovanili

L’andamento è assai diverso se si considerano due sottoinsiemi non disgiunti: le imprese di giovani donne e di donne straniere.

Con l’avvio del 2023 è stato registrato un decremento tendenziale delle imprese femminili giovanili (-3,0 per cento, -111 imprese), che a fine marzo sono risultate 7.025 pari all’8,3 delle imprese in rosa regionali. Queste imprese sono concentrate in tre divisioni di attività: commercio al dettaglio (17,3 per cento), ristorazione (12,8 per cento) e servizi per la persona (14,1 per cento).

Alla stessa data, invece, le imprese femminili straniere hanno fatto registrare una ulteriore crescita (+2,3 per cento, +276 imprese) risultano pari a 12.531 vale a dire il 14,8 del totale delle imprese rosa dell’Emilia-Romagna. Queste imprese sono concentrate in sei divisioni di attività: innanzitutto nel commercio al dettaglio (19,2 per cento) e nella ristorazione (14,5 per cento), quindi negli altri servizi per la persona, parrucchiere centri estetici ecc. (10,8 per cento), poi nell’attività manifatturiera delle confezioni (7,5 per cento) e nel commercio all’ingrosso (6,8 per cento), e nei servizi per edifici e paesaggio, ovvero le pulizie (5,5 per cento).

La crescita delle imprese femminili straniere ha contenuto la tendenza negativa generale delle imprese in rosa.

L’ampiezza della crescita nel tempo emerge se si considera che otto anni prima le imprese femminili straniere erano solo 9.119, il 9,6 per cento del totale, ma da allora sono aumentate di 3.412 unità con un eccezionale incremento del 37,4 per cento.

 

Nuove imprese femminili. I settori

La dinamica delle imprese femminili è apparsa estremamente differenziata tra i macrosettori e le sezioni di attività.

In particolare, sono state le imprese del commercio ad accusare maggiori difficoltà (-563 unità, -2,6 per cento), con una caduta dovuta alla debolezza del dettaglio, e una variazione negativa anche per il complesso dei servizi (-240 unità, -0,4 per cento). Questo nonostante la base imprenditoriale femminile dell’insieme dei servizi diversi dal commercio abbia continuato a crescere (+323 unità, +0,8 per cento), anche se con un ritmo più contenuto rispetto ai dodici mesi precedenti.

Sono infatti risultate solo tre le divisioni di attività dei servizi diverse dal commercio che hanno visto ridursi le imprese femminili: sanità e assistenza sociale (-0,5 per cento), trasporto e magazzinaggio (-1,3 per cento), alloggio e ristorazione (–229 unità, -2,4 per cento).

Al contrario, il contributo più ampio alla crescita della base imprenditoriale femminile è venuto dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (+187 unità, +5,3 per cento). Questo è stato determinato da un sensibile aumento delle imprese di direzione aziendale e di consulenza gestionale (+69 unità, +6,4 per cento), pubblicità e ricerche di mercato (+61 unità, +9,3 per cento) e altre attività professionali, scientifiche e tecniche (+49 unità, +3,8 per cento).

Hanno poi fornito un contributo rilevante alla crescita le attività immobiliari (+114 unità, +1,9 per cento), le altre attività dei servizi (+103 unità, +1,0 per cento), noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (73 unità, +1,8 per cento), compresi i servizi per edifici e paesaggio (+24 unità, +1,3 per cento), ovvero le imprese di pulizia e giardinaggio.

Al di fuori del settore dei servizi, l’unico contributo positivo è giunto dalle imprese delle costruzioni (+28 unità +0,9 per cento).

La base delle imprese manifatturiere femminili si è invece ristretta (-2,3 per cento, -165 unità), quasi esclusivamente a seguito della caduta delle industrie della moda (-147 unità, -5,2 per cento) determinata dalle confezioni (-123 unità, -5,6 per cento). Solo la ripresa delle attive nella riparazione, manutenzione e installazione di macchine ha avuto una minima tenuta (+15 unità, +6,5 per cento).

Infine, in calo l’insieme dell’agricoltura, silvicoltura e pesca con la perdita di 307 imprese (-2,7 per cento) da attribuire esclusivamente al tessuto imprenditoriale agricolo a fronte della continua e sostenuta crescita della pesca e acquacoltura (+43 imprese, +15,4 per cento).

 

La forma giuridica

Il calo delle imprese femminili è stato determinato dalla riduzione delle ditte individuali (-802 imprese, -1,4 per cento), che sono scese a quota 54.675 e restano la forma giuridica più diffusa, in quanto la loro quota pari al 64,8 per cento del totale è ben superiore a quella riferita alle imprese non femminili (51,9 per cento) anche se si è ridotta di 2,1 punti percentuali negli ultimi anni.

Alla flessione complessiva ha contribuito anche la diminuzione delle società di persone (-312 unità, -2,7 per cento) che sono scese a 11.212 e costituiscono ora solo il 13,3 per cento del totale.

Continua la tendenza positiva delle società di capitale (+421 unità, pari a un +2,5 per cento). tipologia di azienda, di norma, più strutturata e “robusta” sotto il profilo organizzativo e gestionale, favorita anche dall’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata semplificata.

Infine, anche le cooperative e i consorzi hanno fatto registrare un ulteriore notevole espansione (+1,2 per cento).

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 21 luglio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 21 luglio 2023Variabile con alternanza di cielo sereno e sviluppo di nuvolosità cumuliforme con probabili temporali, già dalle prime ore del mattino in transito sulle zone di pianura in prossimità del Po da ovest verso est. I fenomeni tenderanno ad esaurirsi nella sera. Temperature minime attorno ai 23 gradi, qualche grado inferiore nelle aree rurali. Massime in aumento lungo la costa con valori attorno a 32-34 gradi, senza variazioni significative sulle zone di pianura con valori compresi tra 32e 35 gradi. Venti deboli-moderati con temporanei rinforzi sud-occidentali sui rilievi e colline romagnole. Di direzione variabile altrove con forti raffiche associate ai temporali. Mare poco mosso. Dalla sera temporaneamente da mosso a molto mosso al largo.

(Arpae)

Maranello, palestre comunali: domande per l’utilizzo

Maranello, palestre comunali: domande per l’utilizzoIl Comune di Maranello mette a disposizione di società e associazioni sportive le palestre comunali per l’utilizzo in orario extrascolastico. La concessione è prevista da un avviso pubblico che riguarda la stagione sportiva 2023/2024, con scadenza giovedì 3 agosto: entro quella data è possibile presentare le domande per utilizzare, in orario extrascolastico, la palestra Messineo presso la Scuola Media Ferrari, la palestra delle scuole elementari Stradi e quella delle scuole Rodari di Pozza.

Le domande, redatte con il modello disponibile sul sito del Comune, potranno essere presentate tramite email o all’ufficio Protocollo del Comune di Maranello, piazza Libertà 33 (orari di apertura lunedì, martedì, mercoledì, venerdì 8.30-13.00, giovedì 8.30-13.00 e 14.30-18.30).

Giappone, un incontro su tè e sakè, venerdì 21 luglio in Piazzetta Mandela

Giappone, un incontro su tè e sakè, venerdì 21 luglio in Piazzetta MandelaNuovo appuntamento a Maranello con gli incontri dedicati al Giappone. Venerdì 21 luglio alle ore 21 presso la Piazzetta Mandela (esterno Biblioteca Mabic) Floriano Terrano, esperto della storia e della cultura del Paese del Sol Levante, propone una serata dal titolo “Nihonshu to cha. Sakè e tè, bevande della tradizione giapponese”.

Tè e sakè sono tra i più famosi protagonisti della cultura culinaria e conviviale giapponese: seppur molto diversi tra loro, condividono l’antica origine nella sfera sacrale shinto-buddhista. Apparentemente agli antipodi, le due bevande sono l’essenza stessa della cultura giapponese e il loro uso scandisce i tanti riti della vita quotidiana del Sol Levante. Tuttavia il loro uso non è solo limitato al fatto di essere bevande, ma sono impiegati in altri modi poco conosciuti nel mondo occidentale. Ingresso gratuito.

Campagna abbonamenti Sassuolo Calcio 2023/24: si parte

Campagna abbonamenti Sassuolo Calcio 2023/24: si parteDa giovedì 20 luglio fino al 25 luglio sottoscrizioni aperte con prelazione sul posto per gli abbonati 2022/2023 e vendita libera nei posti non soggetti a prelazione. Dal 27 luglio inizierà la vendita libera su tutti i posti rimasti a disposizione.

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Ferrovia Pontremolese Parma-La Spezia, da dicembre corse ogni 60 minuti e in alcuni tratti ogni 30

Ferrovia Pontremolese Parma-La Spezia, da dicembre corse ogni 60 minuti e in alcuni tratti ogni 30Novità importanti per i tanti viaggiatori che utilizzano la linea ferroviaria Pontremolese Parma-La Spezia.

Le ha annunciate oggi a Borgotaro (Pr) l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini, nel corso di un incontro con i sindaci del territorio.

La prima riguarda il nuovo orario dei treni che, da dicembre 2023, porterà a un potenziamento del servizio, con corse ogni 60 minuti e in alcune tratte ogni 30 minuti per chi viaggia tra Parma e La Spezia.

La seconda è il via alla progettazione per il raddoppio della linea Pontremolese, opera inserita dal precedente Governo tra le prioritarie del Paese e per la cui realizzazione si stima un valore attuale di 480 milioni di euro, 110 milioni in più di quanto inizialmente previsto, a causa dell’aumento dei costi dei materiali.

“Il potenziamento dei treni, dal prossimo dicembre, è una risposta importante e concreta per i pendolari e i turisti che viaggiano tra Parma e La Spezia- sottolinea Corsini- Come Regione abbiamo deciso, investendo 200mila euro, di garantire un miglioramento del servizio a vantaggio delle tante persone che utilizzano il treno su questa tratta. E lo abbiamo potuto fare grazie al fatto che la competenza è passata dalla Regione Toscana a noi”.

“Siamo convinti- conclude l’assessore- che occorra investire sulla qualità del trasporto ferroviario. E lo stiamo facendo, con nuovi treni e nuovi servizi, per rendere sempre più appetibile il servizio di trasporto pubblico locale”.

L’incontro è avvenuto nell’ambito della due giorni di visite di lavoro sull’Appennino parmense che proseguirà anche domani.

 

Il punto sul raddoppio della Pontremolese

L’assessore Corsini ha fatto poi il punto sullo stato dei lavori per il raddoppio della Pontremolese.

La prima fase dei lavori riguarda il raddoppio della tratta Parma-Vicofertile, con anche adeguamenti che miglioreranno la sicurezza e la regolarità del traffico passeggeri e merci sulla linea.

È stato approvato il progetto definitivo dell’opera che sarà messa a gara entro il 2023. Nel 2024 e 2025 sono inoltre previsti lavori di manutenzione straordinaria sulla linea.

“Siamo di fronte a un intervento cruciale- ha sottolineato- sia per il traffico passeggeri sia per le merci. Si tratta di un’opera commissionata e progettata, che deve partire nel 2024 con il primo lotto lungo la tratta Parma-Vicofertile. A causa del rincaro dei costi dei materiali ci troviamo di fronte a un aumento dei costi di 110 milioni di euro, risorse che auspico possano essere garantite da Rfi e dal Governo, che ringrazio entrambi fin da ora per l’impegno che stanno dimostrando”.

 

I nuovi orari di Trenitalia Tper

Da dicembre 2023 cambiano sarà garantito un servizio ogni 60 minuti tra Parma e La Spezia, e in modo alternato corse di collegamento tra Parma – Pontremoli o Parma – Borgo Val di Taro. Aumentano di conseguenza i servizi, che passano così da 15 a 19 coppie di treni. In particolare, i collegamenti diretti tra Parma e La Spezia passano da 16 a 28

Pigoni (Italia Viva): “Una risoluzione a sostegno dell’industria ceramica”

Pigoni (Italia Viva): “Una risoluzione a sostegno dell’industria ceramica”Aggiornare gli impegni e gli strumenti a sostegno del settore dalla ceramica (anche sburocratizzando il sistema), con il coinvolgimento delle associazioni di categoria, tenendo conto delle mutate condizioni del quadro geopolitico ed economico.

Lo ha chiesto la consigliera regionale della Lista Bonaccini Giulia Pigoni (Italia Viva) con una risoluzione approvata anche grazie ai voti di Partito Democratico e di Emilia-Romagna Coraggiosa. Astenuti Fratelli d’Italia e Lega.

“L’industria ceramica – commenta Pigoni – rappresenta un settore identitario per l’Emilia-Romagna e la sua economia, costituendo un decisivo fattore di traino sia dell’attività manifatturiera a livello nazionale sia della capacità di export e internazionalizzazione. Il settore, inoltre, offre importanti opportunità per l’indotto di altri comparti strategici come quelli delle macchine, della logistica e dei trasporti, nonché dell’energia”. Da qui la richiesta all’esecutivo regionale di assicurare la necessaria omogeneità sul territorio delle procedure di autorizzazione, introducendo, ove possibile, opportuni elementi di semplificazione delle procedure valutative, e di rimuovere oneri non più utili e liberare le risorse per i nuovi investimenti necessari.

“Non vogliamo cancellare le regole, ma renderle più semplici – spiega Pigoni – per favorire la crescita di un settore che ha già fatto tanti investimenti e tanta innovazione per favorire la transizione ecologica e la sostenibilità”. Sono state infatti sviluppate nel tempo forme di reciproca attenzione e positive sinergie tra istituzioni ed industria che hanno portato a un modello di sviluppo economico e sociale che coniuga le esigenze delle imprese con un elevato livello di tutela ambientale e piena garanzia della salute dei cittadini.

“Voglio sottolineare – conclude Pigoni – l’astensione di alcune forze politiche come la Lega che peraltro, attraverso prestigiosi esponenti a livello ministeriale, non sta certamente aiutando il distretto ceramico con le lungaggini su infrastrutture vitali come la bretella Campogalliano-Sassuolo e la Cispadana. Bene invece che l’Assemblea legislativa abbia approvato una risoluzione a favore di un settore industriale così vitale e importante”.

“L’UE accompagni le imprese nella transizione ambientale, no a forzature ideologiche”

“L’UE accompagni le imprese nella transizione ambientale, no a forzature ideologiche”
Trabucchi, Paglierani e Passini

“Le imprese cooperative chiedono di essere accompagnate dalle Istituzioni europee nella transizione ambientale, senza scorciatoie e forzature ideologiche che rischiano solamente di mettere fuori mercato le nostre attività penalizzando e ridimensionando intere filiere produttive e in assenza di reali benefici per il Pianeta”. Questo il messaggio lanciato dal presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi Emilia Romagna Alessio Passini in occasione dell’iniziativa “Le imprese e la transizione ambientale. L’evoluzione del diritto ambientale tra norme comunitarie e nazionali” promossa dalla Federazione nazionale e tenutasi ieri a Bruxelles nella sede del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) alla presenza, tra gli altri, dell’ambasciatore d’Italia presso il Regno del Belgio Federica Favi e del presidente nazionale di Confcooperative Lavoro e Servizi Massimo Stronati, con l’intervento in videocollegamento del viceministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini, del presidente di Confcooperative Maurizio Gardini e la partecipazione di diversi dirigenti e tecnici delle Direzioni Generali della Commissione Europea.

“La transizione ambientale – ha aggiunto Passini, che guida la Federazione regionale delle cooperative attive nei settori industria, costruzioni, pulizie e multiservizi, ristorazione, trasporti e logistica, servizi professionali – richiede un grande investimento nella formazione e nelle competenze, perché ciò che manca alle nostre imprese oggi sono quei profili professionali necessari per intraprendere iniziative di riduzione dell’impatto dei processi produttivi e di erogazione dei servizi, che passano anche dall’innovazione tecnologica e dalla digitalizzazione. L’impresa cooperativa coniuga la competitività sui mercati con la mutualità e la solidarietà, in piena sintonia con il modello di economia sociale che l’Unione Europea intende promuovere. Rappresentiamo la vera economia sociale che non può essere messa in discussione da quelle realtà che non sono imprese e rischiano di generare concorrenza sleale a chi invece crea lavoro ed è impegnato per farlo in maniera sempre più sostenibile. Per questo abbiamo ribadito la richiesta di maggiore attenzione nell’erogazione dei fondi europei alle imprese, affinché siano davvero destinati a queste realtà”.

Alessio Passini – che è anche presidente Saca di Bologna – è poi intervenuto in qualità di coordinatore trasporti per Confcooperative Lavoro e Servizi, sottolineando l’importanza di un maggiore allineamento tra le norme italiane ed europee del settore, maggiori incentivi e sostegni per l’accesso alla mobilità sostenibile e la necessità di fare fronte agli aumenti dei costi.

Spazio anche alle parole di Mirella Paglierani (presidente Gemos di Faenza) in qualità di coordinatrice ristorazione collettiva per la Federazione nazionale, che ha acceso i riflettori sulla proposta di Regolamento Europeo sugli imballaggi che rischia di penalizzare fortemente il settore. “Riteniamo che il riuso di contenitori per cibo e bevande voluto dalla proposta di Regolamento metta a repentaglio la sicurezza alimentare e non generi adeguati benefici ambientali, sui quali chiediamo di conoscere se è stata realizzata una approfondita valutazione di impatto” ha detto Paglierani, avanzando richieste di deroga per il confezionamento di diete speciali che devono evitare qualsiasi tipo di contaminazione e per la collettività servita con materiali a perdere come nel caso di aziende e consegne domiciliari.

Infine Massimo Trabucchi (vicepresidente CEA di Bologna) ha posto l’attenzione sul comparto delle costruzioni, sottolineando l’impegno nella transizione ecologica “fino adesso rimasto tutto a carico delle aziende” e chiedendo “sostegno anche per le imprese più grandi e strutturate, che spesso rischiano di rimanere escluse dalla erogazione di fondi”. “Occorre – ha aggiunto Trabucchi – che gli oneri ambientali siano quantificati e remunerati adeguatamente dalle stazioni appaltanti, per consentire alle imprese la capacità economica necessaria per migliorare i processi produttivi e le attrezzature nell’ottica di una migliore impronta ecologica”.

Alluvione: a Forlì, nella sede della Provincia, il commissario Figliuolo incontra i sindaci dei Comuni colpiti

Alluvione: a Forlì, nella sede della Provincia, il commissario Figliuolo incontra i sindaci dei Comuni colpiti“Copriremo tutte le spese sostenute e che sosterranno i Comuni per interventi di somma urgenza e di messa in sicurezza da realizzare entro l’autunno. Un impegno che mi sento di prendere per dare respiro ai comuni, soprattutto a quelli più piccoli”.

La dichiarazione arriva dal commissario alla Ricostruzione, generale Francesco Paolo Figliuolo, durante l’incontro di questa mattina a Forlì, nella sede della Provincia di piazza Morgagni, con i sindaci colpiti dall’alluvione, per ascoltarli direttamente e conoscere da vicino il quadro della situazione.
Un tema, quello della copertura dei costi dei lavori urgenti, che secondo una prima stima valgono circa tra 4-500 milioni di euro, molto sentito dai primi cittadini che hanno già realizzato interventi spesso senza le coperture finanziare con debiti fuori bilancio, situazione particolarmente critica soprattutto per le amministrazioni di piccola dimensione.

Mentre sul tema degli indennizzi la vicepresidente della Regione, Irene Priolo, ha ribadito che “appena sarà possibile avviare la spesa con le risorse della raccolta fondi, oggi arrivata a quasi 49 milioni, il 50 per cento sarà destinato per i contributi dei beni mobili registrati alluvionati, ovvero gli automezzi”.

Si tratta del secondo appuntamento, dopo quello della scorsa settimana a Ravenna, nelle singole province colpite che il Commissario si era impegnato a compiere già durante il primo sopralluogo in Emilia-Romagna effettuato dopo l’incarico a con il presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

Il 1° agosto appuntamento del commissario Figliuolo a Bologna, con i sindaci della Città metropolitana.

Intanto inizia a prendere forma il modello con cui lavorerà nei prossimi mesi il commissario, il quale ha dichiarato che la struttura commissariale suddividerà l’elenco degli interventi complessivi in tre sotto elenchi: quelli di somma urgenza, quelli della prima messa in sicurezza delle infrastrutture strategiche entro l’autunno e quelli legati alla ricostruzione vera e propria.

Nei prossimi giorni, inoltre arriverà la nomina a sub-Commissario del presidente, Stefano Bonaccini, con cui il commissario sta condividendo ambiti e perimetri di operatività.

“Anche da questo territorio- ha affermato la vicepresidente Priolo- arriva tutta la collaborazione possibile verso il commissario Figliuolo. Adesso stiamo attendendo la conversione del decreto, auspicando che vengano raccolte le istanze avanzate dal territorio e siano aumentate le risorse per indennizzare imprese e cittadini, insieme a provvedimenti, come il credito d’imposta, per agevolare il ripristino dei danneggiamenti”.

All’incontro di questa mattina era presente la vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, il presidente della Provincia e sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, i primi cittadini dei 30 Comuni della provincia, il prefetto Antonio Corona, il vescovo Monsignor Livio Corazza, il presidente della Camera di Commercio di Romagna, Carlo Battistini, il presidente del consorzio di Bonifica della Romagna, Stefano Francia.

Nel territorio della provincia di Forlì-Cesena si sono verificati molti danni, stimati in 779,5 milioni di euro per 1.812 interventi quelli più urgenti e prioritari (oltre 1200 riguardano collegamenti viari, una trentina corsi d’acqua) nell’ambito dell’elenco provvisorio delle circa 6mila opere per la messa in sicurezza del territorio che riguarda tutta l’Emilia-Romagna, per una spesa prevista di 1,9 miliardi di euro.

Canile e Gattile Punto & Virgola: 75 micini cercano casa

Canile e Gattile Punto & Virgola: 75 micini cercano casaCome ogni anno, con l’arrivo dell’estate, gli ingressi delle cucciolate di gatti all’interno del canile e gattile intercomunale “Punto & Virgola” di Magreta aumentano incontrollatamente. Numeri che hanno portato il personale e i volontari a fare un appello da una parte per sensibilizzare alla sterilizzazione e dall’altra per intercettare tante famiglie disposte ad ingrandirsi e ad accogliere un micio in cerca di affetto.

Attualmente, i gattini in attesa di una casa sono 75, di cui alcuni in gattile e altri momentaneamente insieme alle balie, volontarie della struttura che accudiscono i cuccioli più piccoli e bisognosi di attenzioni e contestualmente ospitano anche le mamme in gravidanza occupandosi dell’intera famiglia fino al termine dello svezzamento. Dall’inizio dell’anno, tra cuccioli e gatti adulti, sono stati registrati complessivamente 246 ingressi e 123 adozioni. Un grande lavoro che però non si limita solo alla cura degli ultimi arrivati, ma che continua a concentrarsi anche sul resto: ogni giorno, gli operatori ricevano chiamate per recuperare mamme gatte con cuccioli o cuccioli soli, denutriti e malati.

Punto & Virgola, sito in Strada Nuova Pederzona a Magreta, dal 2015 è gestito da Caleidos Cooperativa Sociale ONLUS, realtà attiva nella sensibilizzazione, educazione e incentivo all’adozione in collaborazione con l’associazione 4 Zampe per l’Emilia. Cosa chiedono? In primis di passare a trovarli e conoscere la loro realtà. Per farlo, le porte sono aperte per le visite tutti i weekend dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, ma anche dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.

Per adottare un gattino, è possibile recarsi in struttura e compilare un modulo, oppure contattare Caterina al numero 3496700206. I mici si affidano a partire dai 60 giorni di età dotati di microchip, spulciati e con un primo vaccino, già abituati alla lettiera e al contatto con umani e altri animali. Altri modi per aiutare il canile e gattile in questo momento? Acquistare pappe kitten, effettuare donazioni in denaro per sostenere l’attività di 4 Zampe per l’Emilia all’IBAN IT20R0503412902000000013552 o diventare una balia, figura fondamentale sempre ricercata.

Sulla D23 chiusura notturna del tratto bivio SS723 Ferrara centro-bivio SS16

Sulla D23 chiusura notturna del tratto bivio SS723 Ferrara centro-bivio SS16Sulla D23 Diramazione Ferrara sud (Raccordo Ferrara-Porto Garibaldi), per consentire lavori di manutenzione del margine della piattaforma autostradale, dalle 22:00 di giovedì 20 alle 6:00 di venerdì 21 luglio, sarà chiuso il tratto compreso tra il bivio con la SS723 “Ferrara Centro” e il bivio con la SS16 Adriatica verso Porto Garibaldi. In alternativa si consiglia di utilizzare la SS64 Porrettana e la SS16 Adriatica.

“Vai Liscio”, l’Emilia-Romagna fa squadra per valorizzare una delle sue più importanti espressioni e tradizioni popolari

“Vai Liscio”, l’Emilia-Romagna fa squadra per valorizzare una delle sue più importanti espressioni e tradizioni popolariLiscio. Una parola che indica un genere di musica da ballo, noto in tutto il mondo, ma che significa anche comunità e unione, così come varietà e peculiarità, poiché abbraccia la tradizione di una terra e di una comunità, quella degli emiliano-romagnoli, che fa tuttora dell’accoglienza e della convivialità proprie ragioni di vita.

Un fenomeno, il Liscio, che si è sviluppato attraverso un molteplice intrecciarsi di processi storici, sociali e culturali, senza che venisse mai tradito un segno distintivo, sin all’origine: lo stare insieme. Proprio partendo da questa peculiarità del Liscio, e cioè l’essere comunità, la Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con gli Enti locali e gli operatori del territorio, ha realizzato “Vai Liscio”, progetto di monitoraggio e valorizzazione di quest’autentica tradizione popolare, a partire dal sito www.vailiscio.it. Obiettivo, favorire la condivisione e la raccolta di notizie, video, fotografie, documenti e curiosità di quest’immenso patrimonio e sostenere ulteriormente la sua candidatura a Patrimonio Immateriale Unesco.

“Il progetto – ha spiegato questa mattina in conferenza stampa l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori- nasce dall’esigenza di ricostruire la storia del Liscio, ma ancor più di sottolineare quanto oggi questa tradizione sia viva: non è solo un modo di fare musica o danzare, ma anche di vivere e condividere con calore, allegria, dedizione, ed è – oltretutto – un valore fortemente identitario. Ecco cos’è, in sintesi, ‘Vai Liscio’: un’esortazione e un invito alle comunità locali, anche informali, e alla comunità di emiliano-romagnoli nel mondo, agli studiosi e a tutti gli appassionati a far vivere il Liscio”.

La proposta di candidatura del Liscio per la lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO

“Vai Liscio” fa parte delle azioni che si stanno adottando per la costruzione del percorso indirizzato a sostenere, presso il ministero della Cultura, la proposta di candidatura del Liscio per la lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO. Come evidenziato nella risoluzione adottata il 1^ marzo 2023 dall’Assemblea legislativa regionale, “le tradizioni locali connesse al fenomeno del ‘liscio’ si possono considerare matrici autenticamente popolari di profonde trasformazioni avvenute in Emilia-Romagna”. Il percorso per il riconoscimento dell’importanza del Liscio e della musica “popolare”, e l’attenzione anche internazionale che ne deriverebbe, rappresentano un’opportunità di cui può beneficiare l’intero territorio e un’occasione di crescita, in particolare, per il settore musicale.

Il progetto

Da un lato, l’intento del progetto “Vai Liscio” è quello di costruire una raccolta documentale e una mappatura delle esperienze, dei luoghi e del sapere condiviso; dall’altro, di supportare e incentivare la diffusione di eventi e progetti che ruotano intorno al Liscio. Il sito www.vailiscio.it è, infatti, una piattaforma aperta alla collaborazione di tutti per promuovere il Liscio e testimoniare come, nella sua accezione più ampia, sia – con la sua natura popolare, la diffusione storicamente ampia e il suo carattere inclusivo e intergenerazionale – il racconto vivo di una comunità dall’identità definita e al contempo senza confini.

Con l’obiettivo di favorire la più ampia partecipazione, al centro della struttura del sito c’è un blog al quale tutti possono contribuire: è infatti sufficiente registrarsi ed inviare la propria proposta di contenuto attraverso la compilazione di un form.

I diversi percorsi delineati all’interno di www.vailiscio.it permettono di esplorare temi e territori: nella “comunità del liscio” è possibile scoprire Festival, luoghi per eccellenza di diffusione e aggregazione della comunità; Orchestre, pilastri basilari del Liscio – da I Violini Di Santa Vittoria all’Officina Del Battagliero agli Extraliscio –; i Protagonisti che ne hanno fatto la storia – da Secondo e Raoul Casadei a Tienno Pattacini a Leonida Poluzzi, a Leonildo Marcheselli – e, infine, Testimonianze, uno spazio dove sarà possibile a chiunque condividere con la comunità la propria personale esperienza. Nella “storia del liscio” coloro che desiderano approfondire il tema possono trovare tante informazioni e riferimenti bibliografici e discografici. E, ancora, indicazioni sull’attività di Balere e Scuole di ballo sono disponibili nella sezione dedicata ai “luoghi del liscio”. Non manca una agenda degli appuntamenti con l’indicazione di concerti, serate danzanti, presentazioni, feste, incontri e tutto quanto accade in Emilia-Romagna, aperta alle segnalazioni di tutti coloro che desiderano comunicare un evento. “Casa” del progetto non sarà solo il sito web: per favorire l’interazione e le possibilità di raggiungere un pubblico più ampio sono stati aperti una pagina Facebook, un canale Youtube e un account Instagram.

Lunedì la Biblioteca dei ragazzi Leontine rimarrà chiusa al pubblico

Lunedì la Biblioteca dei ragazzi Leontine rimarrà chiusa al pubblicoLunedì prossimo, 24 luglio, la Biblioteca dei ragazzi Leontine presso villa Giacobazzi rimarrà chiusa al pubblico, a causa dell’interruzione programmata della corrente elettrica nel corso dell’intera giornata.

 

Consiglio comunale il 20 luglio al castello di Formigine

Consiglio comunale il 20 luglio al castello di FormigineSi terrà giovedì 20 luglio la prossima seduta del consiglio comunale di Formigine, presso le sale del castello.  All’attenzione dei consiglieri tre interpellanze che apriranno la seduta su statistiche nidi, eventi sostenibili e bagni pubblici. Seguirà la votazione del regolamento del gruppo comunale di volontari di protezione civile, ai sensi della direttiva del dipartimento di protezione civile del 22 dicembre 2022. Ultimo documento in discussione, la “ratifica della conclusione positiva del procedimento unico per ampliamento della attività produttiva Eco Design in variante alla strumentazione urbanistica vigente”.

La seduta del consiglio è l’ultima prima della pausa estiva, i lavori riprenderanno a settembre. Si inizia alle 20.30 e come di consueto sarà disponibile la trasmissione in diretta streaming grazie al sistema audio-video in alta definizione di recente installazione sul canale YouTube del Comune di Formigine alla sezione “Live”.

 

 

 

Il cordoglio della Cgil per la scomparsa di Emilio Zanoli

Il cordoglio della Cgil per la scomparsa di Emilio ZanoliLa Cgil esprime cordoglio per la scomparsa di Emilio Zanoli, stroncato ieri da un malore nella sua abitazione all’età di 77 anni.

Operaio metalmeccanico della Corni Fonderie, è stato componente Fiom Cgil della Commissione interna ed esce in distacco sindacale all’inizio degli Anni Ottanta per diventare funzionario Fiom Cgil all’interno della Federazione lavoratori metalmeccanici unitaria (Flm). Successivamente è stato funzionario Fiom nella zona di Modena Est, e rientra a lavorare per un breve periodo alla Coop Fonditori come responsabile del personale.

Negli anni Novanta riprende l’attività sindacale, prima a Sassuolo come funzionario del sindacato tessili Filtea Cgil, poi come funzionario del sindacato edili Fillea a Modena e Castelfranco Emilia.

Dall’inizio degli Anni Duemila fa attività nel sindacato pensionati Spi Cgil anche come coordinatore del distretto Spi di Castelfranco e come componente di segreteria sino al 2009, quando esce dal sindacato rimanendo volontario nelle leghe Spi della città di Modena.

In Cgil lo ricordiamo come persona simpatica, molto umana e piacevole, faceva sorridere con le sue battute e si faceva voler bene.

I funerali si tengono giovedì pomeriggio 20 luglio alle ore 16.30 con saluto e benedizione presso le camere ardenti del Policlinico di Modena. Si proseguirà per la cremazione.

Ai familiari le più sentite condoglianze della Cgil di Modena.

 

Ricevuta in Municipio la fotografa sassolese Cecilia Fontanesi

Ricevuta in Municipio la fotografa sassolese Cecilia FontanesiÈ stata ricevuta dalla Giunta ieri pomeriggio in Municipio, Cecilia Fontanesi: la fotografa sassolese che lo scorso 1 luglio a Cesenatico è stata insignita del premio biennale internazionale “Mercurio d’oro per le arti visive 2023”.

La cerimonia di premiazione si è svolta presso la sala conferenze Rognoni al Palazzo del Turismo di Cesenatico, a Cecilia è stato assegnato il premio “per l’affermata qualità delle sue opere realizzate con impegno e creatività”.

Salute mentale, lotta alle dipendenze patologiche e reinserimento sociale

Salute mentale, lotta alle dipendenze patologiche e reinserimento socialeUn piano di percorsi terapeutici e assistenziali innovativi per la promozione e la salvaguardia della salute mentale, la prevenzione e il contrasto alle dipendenze patologiche, il recupero e il reinserimento sociale dei giovani e delle persone che hanno commesso reati.

Avranno il sostegno economico della Regione, che li finanzia con un milione di euro (esattamente 1.008.000 euro), i 39 progetti che saranno realizzati nel 2023 dalle Aziende sanitarie di tutta l’Emilia-Romagna in ambiti particolarmente importanti e delicati, perché riguardano cittadini con fragilità.  La Giunta regionale ha infatti formalizzato il via libera agli interventi, che riguardano l’area Salute mentale, Dipendenze patologiche e Salute nelle carceri, e sono parte integrante del Programma per l’innovazione delle politiche sanitarie e del piano sociale e sanitario regionale del Settore Assistenza Territoriale -Area Salute Mentale Dipendenze patologiche e salute nelle carceri- per l’anno 2023, che ha l’obiettivo di realizzare un piano strutturato su tutto il territorio regionale.

Si tratta di progetti pilota, che rientrano però in un piano strutturato su tutto il territorio, ideati con un preciso obiettivo: affrontare la complessità di queste realtà con nuove soluzioni, che possono diventare esperienze di successo da integrare sistematicamente nella rete di assistenza territoriale della regione Emilia-Romagna.

“Questi progetti- afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- riguardano ambiti molto complessi e delicati, che spesso coinvolgono i giovani e i giovanissimi e che abbiamo il dovere di affrontare con tutti gli strumenti a nostra disposizione: parliamo di isolamento sociale, dipendenze patologiche e problemi di salute mentale. Situazioni che, come sappiamo, la pandemia ha acuito, ma che già da prima della pandemia avevano iniziato ad imporsi come nuove emergenze. Con questo investimento intendiamo quindi consolidare e migliorare ulteriormente l’offerta dei servizi territoriali messi in campo dalle Aziende sanitarie e Ospedaliere, anche con metodi e approcci innovativi”.

Gli ambiti di intervento

Nel campo della salvaguardia della salute mentale una particolare attenzione è stata riservata ai giovani e ai minori: ad esempio saranno potenziati percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali per le psicopatologie nelle fasce d’età 0-13 anni e 14-25 anni; saranno attivati corsi di formazione specifici per l’intercettazione precoce e il trattamento dei problemi di salute mentale in adolescenti e giovani che accedono al Pronto soccorso, ma anche per il riconoscimento e la cura della sindrome da deficit dell’attenzione (ADHD). Tra le varie attività in programma, il coordinamento della rete “Teatro e Salute Mentale” e la formazione indirizzata agli utenti esperti nel supporto tra pari nella salute mentale.

Molte le iniziative mirate a potenziare il settore della prevenzione e del trattamento delle dipendenze patologiche. Si va dal sostegno ai progetti innovativi dei servizi di prossimità di contrasto all’abuso di alcol e sostanze tra i giovani, al supporto alla formazione universitaria in alcologia, fino alla formazione per gli utenti esperti nel supporto tra pari (Esp) all’interno dei Servizi dipendenze patologiche (SerDP). Particolarmente significativo il progetto di allerta precoce per dare la possibilità agli operatori dei SerDP e delle Unità di strada (Uds) di attivare analisi sulle sostanze pericolose, che prevede la stipula di un protocollo di collaborazione con il laboratorio di tossicologia forense dell’Università di Bologna.

Altro ambito dei progetti è l’integrazione socio-sanitaria, con particolare riferimento all’area del disagio e della non autosufficienza. Tra le iniziative finanziate, un progetto co-housing che prevede il sostegno economico all’abitare affiancato da percorsi di miglioramento dell’occupabilità e di reinserimento sociale; un intervento per affrontare il ritiro sociale che colpisce giovani e giovanissimi che tendono a rifiutare ogni forma di contatto con l’esterno (i cosiddetti ikikomori) e la valutazione delle pratiche assistenziali di prevenzione dell’allontanamento familiare, che prevede la promozione di un modello omogeneo per la valutazione del rischio e il monitoraggio degli esiti per i minori e le loro famiglie biologiche e affidatarie.

Saranno, inoltre, realizzati in tutte le Ausl della regione che ospitano un carcere progetti di sviluppo della telemedicina per i detenuti.

Quando e dove saranno attivati i progetti

Molti dei progetti sono già pronti per essere avviati, altri sono in fase di programmazione e prenderanno il via nei prossimi mesi.

L’attribuzione dei progetti alle diverse Aziende sanitarie è stata stabilita sulla base delle specifiche competenze maturate da ognuna con le pregresse attività di approfondimento e sperimentazione. Riguardano l’intero territorio, in particolare: 10 progetti Ausl Bologna; 2 Ausl Ferrara; 1 Ausl Imola; 5 Ausl Modena; 4 Ausl Parma; 7 Ausl Piacenza, 4 Ausl Reggio Emilia; 5 Ausl Romagna e 1 Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna-Policlinico Sant’Orsola.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 20 luglio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 20 luglio 2023Al primo mattino possibili temporali in esaurimento sulle zone di pianura nord-orientali. Nelle ore seguenti cielo in prevalenza sereno o poco nuvoloso ma con possibilità di annuvolamenti localmente più consistenti associati a brevi rovesci o piovaschi.

Temperature in lieve flessione; minime attorno a 22/23 gradi nelle aree rurali e 24/25 gradi nei grandi centri urbani e lungo la costa. Massime comprese tra i 31 gradi della costa e 34/35 gradi delle zone interne. Venti deboli in prevalenza settentrionali o nord-orientali sulle zone di pianura con rinforzi al mattino sulla costa e sul mare. Deboli sud-occidentali sui rilievi con locali rinforzi lungo i crinali. Mare mosso con moto ondoso in attenuazione, fino a divenire poco mosso in serata.

Aggiornamento al programma di chiusure notturne su A1, A14, Raccordo di Casalecchio e Tangenziale di Bologna

Aggiornamento al programma di chiusure notturne su A1, A14, Raccordo di Casalecchio e Tangenziale di BolognaSulla A1 Milano-Napoli, sulla A14 Bologna-Taranto, sul Raccordo di Casalecchio e sulla Tangenziale di Bologna, è stato aggiornato il programma delle chiusure notturne.

E’ stata annullata la chiusura del Ramo di allacciamento sul Raccordo di Casalecchio, per chi percorre la A1 Milano-Napoli e proviene da Milano e da Firenze ed è diretto verso Casalecchio di Reno, che era prevista dalle 22:00 di questa sera, martedì 18, alle 6:00 di mercoledì 19 luglio.

Restano confermate, come da programma, le seguenti chiusure notturne:

MERCOLEDI’ 19 E GIOVEDI’ 20 LUGLIO, CON ORARIO 22:00-6:00

-sarà chiuso, per chi percorre la A1 Milano-Napoli e proviene da Milano e da Firenze, il Ramo di allacciamento sul Raccordo Casalecchio, in direzione di quest’ultimo.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari:

per i veicoli provenienti da Milano, immettersi sulla A14 Bologna-Taranto e uscire a Bologna Borgo Panigale;

per chi proviene da Firenze ed è diretto sulla A14, verso Ancona, o sulla A13 Bologna-Padova, anticipare l’uscita sulla A1 alla stazione di Sasso Marconi, percorrere poi il Raccordo Sasso Marconi-Nuova Porrettana (R43), la SS64 Porrettana e l’Asse Attrezzato, per entrare sul Raccordo di Casalecchio attraverso la stazione di Bologna Casalecchio.

DALLE 22:00 DI GIOVEDI’ 20 ALLE 6:00 DI VENERDI’ 21 LUGLIO

-per chi proviene da Ancona, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto e l’allacciamento con la A1 Milano-Napoli, in direzione di quest’ultima. Pertanto, la stazione di Bologna Casalecchio non sarà raggiungibile.

In alternativa si consiglia:

per chi proviene dalla A14 o dalla A13 ed è diretto verso Firenze, percorrere la A14 e uscire alla stazione di Bologna Borgo Panigale, per poi proseguire sulla Tangenziale di Bologna;

in alternativa alla stazione di Bologna Casalecchio, verso Ancona: Bologna San Lazzaro sulla A14;

verso Milano: Bologna Borgo Panigale, sulla A14;

verso Firenze: Sasso Marconi.

Vista la suddetta chiusura, chi percorre la Tangenziale e proviene da San Lazzaro/A14, dovrà uscire obbligatoriamente allo svincolo 1 “Nuova Bazzanese”;

-saranno chiusi i rami di svincolo che dalla Nuova Bazzanese, con provenienza Vignola e Bologna Centro, immettono all’entrata della stazione di Bologna Casalecchio.

In alternativa, percorrere la viabilità ordinaria: Asse Attrezzato, SS64 Porrettana, Raccordo Sasso Marconi-Nuova Porrettana (R43) ed entrare sulla A1 a Sasso Marconi.

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