Ultima interrogazione discussa nel corso del Consiglio Comunale di lunedì 29 settembre era a firma del Gruppo consigliare Fratelli d’Italia ed aveva ad oggetto “Il Circolo 1° Maggio”.
“Premesso che – si legge nell’interrogazione – nei mesi estivi gli organi di informazione hanno dato notizia della chiusura del Circolo “Primo Maggio”, sito nel quartiere Pista e da sempre centro di riferimento e di aggregazione per la comunità. Detta chiusura sarebbe intervenuta a seguito della revoca dell’affiliazione del Circolo predetto da parte di ARCI.
Allo stato, tuttavia, non è stata fornita alcuna informazione dettagliata sulla vicenda, al di là di alcune dichiarazioni rese da membri della Giunta. Tanto premesso, chiedono: Quali siano le motivazioni della chiusura del Circolo “Primo Maggio”. Quali siano le motivazioni della revoca dell’affiliazione da parte di ARCI. Quali iniziative formali siano state poste in essere dall’Amministrazione per la chiusura del Circolo in questione. Cosa intenda fare l’Amministrazione per agevolare la riapern1ra del Circolo “Primo Maggio”.
Ha risposto il Sindaco Matteo Mesini.
“L’Amministrazione comunale intende innanzitutto sottolineare come la vicenda relativa al Circolo “Primo Maggio” sia oggetto di attenzione e approfondimento da parte degli uffici, con l’obiettivo prioritario di fare chiarezza e di giungere, nei tempi più rapidi possibili, a restituire questo importante spazio di aggregazione al quartiere e alla città.
Il Circolo, gestito da un’Associazione in convenzione all’interno dell’immobile comunale, risultava privo di un titolo valido già a partire dal 2017, data di scadenza dell’ultima convenzione formalmente in essere. Successivamente, con delibera di Giunta del 23 dicembre 2020, è stato approvato uno schema di regolamento per la concessione in uso di beni immobili a favore di associazioni, comitati ed enti senza fini di lucro, contenente criteri e modalità per l’assegnazione di spazi a finalità sociale. La delibera, a valere per SGP, ha fornito un atto di indirizzo che richiede oggi un’attenta verifica del titolo giuridico e della regolarità delle attività in corso, attualmente oggetto di accertamento da parte degli uffici competenti. In parallelo, è in corso l’iter tecnico-amministrativo relativo alla situazione catastale dell’immobile e dell’area circostante. La situazione è riemersa in modo più urgente nel settembre 2025, a seguito della comunicazione ufficiale da parte di ARCI Modena (prot. n. 41280 del 08/09/2025) con la quale si notificava la revoca immediata dell’affiliazione dell’Associazione che gestiva il Circolo “Primo Maggio”. Tale revoca ha comportato l’immediata impossibilità per il Circolo di continuare la somministrazione di alimenti e bevande, e ha messo in difficoltà la prosecuzione dell’attività da parte dell’Associazione. La situazione venutasi a creare ha reso evidente la necessità di un’azione amministrativa volta a chiarire i termini giuridici e amministrativi della vicenda. Dagli accertamenti condotti è emerso che l’area sulla quale insiste l’immobile è stata interessata da un procedimento espropriativo avviato ma mai concluso. L’Amministrazione è pertanto impegnata a completare l’iter di regolarizzazione, con l’obiettivo di allineare il quadro giuridico alla situazione di fatto, anche al fine di consentire piena autonomia operativa e gestionale sul bene. Siamo consapevoli del ruolo storico e sociale che il Circolo ha svolto per il quartiere di via Pista, in particolare come punto di riferimento per gli anziani, le famiglie e i cittadini che vi si sono ritrovati nel tempo. Per questo motivo, l’Amministrazione è fermamente intenzionata a risolvere la situazione, mettendo in campo tutte le azioni necessarie.
A tutela del territorio, è stato inoltre chiesto alla Polizia Locale di intensificare i controlli nella zona, attualmente non presidiata dalle attività del Circolo, al fine di garantire adeguati livelli di sicurezza e prevenzione.
Una volta concluso l’iter tecnico-amministrativo in corso, in particolare per quanto riguarda l’aspetto catastale, l’Amministrazione procederà alla pubblicazione di un bando pubblico per l’individuazione di un soggetto associativo che possa farsi carico della gestione del Circolo, nel rispetto delle regole vigenti e degli interessi della comunità.
In conclusione, ribadiamo la nostra volontà di fare chiarezza e restituire al più presto alla cittadinanza gli spazi del Circolo I Maggio”.
Altra interrogazione discussa in Consiglio Comunale era a firma del Capogruppo della Lista Macchioni Francesco macchioni, avente ad oggetto: “Cittadini stranieri in possesso della tessera Smeraldo”.
“A Sassuolo – recita l’interrogazione – viene applicata la raccolta porta porta dei rifiuti e per quanto riguarda l’indifferenziata bisogna essere in possesso della tessera “Smeraldo”.
Il Comune di Sassuolo conta 41.328 abitanti, aggiornata al 31 Dicembre 2024, di questi 6078 sono di origine straniera. Visto che: per quanto riguarda l’abbandono del pattume viene colpevolizzato il cittadino possessore di carta Smeraldo, senza tenere conto della popolazione straniera. Spesso questi cittadini non sono in possesso della carta smeraldo e di conseguenza lasciano i sacchi neri del pattume in qualsiasi punto della città, creando degrado urbano e sporcizia in più aumento di animali indesiderati, ratti ecc. Si interrogano il Sindaco e la Giunta per sapere: se l’Amministrazione abbia effettuato questo tipo di censimento. se si, quanti cittadini stranieri (extracomunitari) sono in possesso della carta smeraldo”.
Ha risposto l’Assessore all’Ambiente Andrea Baccarani.
“Comunico quanto segue: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Ho voluto rileggere, se ce ne fosse bisogno, l’Art. 3 della Costituzione Italiana perché il testo costituzionale a mio avviso mal si concilia con l’esplicita richiesta di discriminare (nel senso originale di “distinguere”) i cittadini italiani in possesso di Carta Smeraldo (che da quanto si ravvisa nella sua interrogazione non sono oggetto del suo interesse) dai “cittadini stranieri” in possesso di Carta Smeraldo… e devo mio malgrado rilevare come questa interrogazione sia riuscita nel non facile risultato di operare un’ulteriore discriminazione (o distinzione) tra “cittadini stranieri comunitari” e “cittadini stranieri extracomunitari”. Ciò premesso, per prima cosa desidero rimarcare che questa Amministrazione ha molto a cuore la tematica dell’analisi dei dati statistici riferiti alla modalità di raccolta dei rifiuti: io in particolare, pur avendo solo da poco ricevuto l’incarico, sono fortemente impegnato nell’individuazione delle informazioni, provenienti sia dai sistemi informativi del Comune che da quelli in carico al Concessionario, che possano migliorare e rendere più efficiente il servizio ai cittadini.
Proprio per meglio comprendere la sua richiesta, sono nuovamente costretto a sollevare un paio di appunti alla premessa e a chiedere numerosi chiarimenti rispetto alla lettera della Sua interrogazione.
Dire, come lei ha fatto nella sua premessa, che per “l’abbandono del pattume viene colpevolizzato il cittadino possessore di carta Smeraldo, senza tenere conto della popolazione straniera” mi pare sottintenda un’accusa alla quale mi sento di rispondere in modo deciso, anche al fine non alimentare la retorica dei luoghi comuni. Se nel conteggio dei “cittadini possessori di carta Smeraldo” non tenessimo conto della “popolazione straniera” (qualunque cosa lei intenda, ma questo lo chiariremo dopo) ciò sottintenderebbe che i soli a possedere la carta Smeraldo sarebbero gli italiani, cosa che non è corretta: come lei dovrebbe sapere infatti la carta Smeraldo viene emessa verso tutti soggetti, persone fisiche o giuridiche, iscritte al ruolo TARI, senza alcuna distinzione di provenienza, fatta esclusione per alcune tipologie di imprese per le quali il conferimento avviene in modalità differente, come ad esempio le Grandi Imprese. Pertanto non ci è possibile “non tenere conto” della popolazione straniera quando parliamo di abbandono dei rifiuti: ciò infatti significherebbe filtrare scientemente alcuni dati dalle analisi statistiche, e sono certo che la sua intenzione non sia quella di muoverci questa grave e infamante accusa.
Affermare poi che “spesso questi cittadini” (ovvero la “popolazione straniera” di cui sopra) “lasciano i sacchi neri del pattume in qualsiasi punto della città” parrebbe poi sottintendere che gli stranieri (di nuovo, in qualunque modo lei intenda definirli) siano i quasi esclusivi responsabili degli abbandoni di rifiuti, e questa è una semplificazione della realtà: la triste realtà, come lei sa benissimo, è che molti, troppi nostri concittadini per i motivi più svariati (incomprensione o avversione per le regole, timore per la Tariffa Puntuale – peraltro non in uso, protesta contro la TARI, insofferenza verso l’Amministrazione in carica, ecc…) conferiscono scorrettamente o addirittura abbandonano i rifiuti ad ogni ora del giorno e della notte, di nuovo senza distinzione di provenienza.
Per quanto concerne i chiarimenti che mi consentirebbero di meglio comprendere la sua richiesta, le confesso poi che ne ho parecchi, molti temo dovuti ad una deformazione informatica: nel momento in cui viene richiesto un dato da estrapolare da un sistema informativo è necessario essere molto precisi, perché si tratta sostanzialmente di una query (ovvero dell’interrogazione di un database volta a estrarre dati che soddisfano un certo criterio di ricerca) e, a seconda di come si definisce tale criterio, il risultato dell’estrazione cambia anche considerevolmente.
Ecco quindi che quando lei afferma che gli “abitanti di origine straniera” a Sassuolo sono 6.078 mi chiedo con quale criterio sia giunto a questa conclusione (di quante generazioni ad esempio dobbiamo risalire per non considerare più una persona “straniera”?), così come faccio fatica a comprendere cosa intenda per “cittadini stranieri”: sono gli stessi 6.078 “abitanti di origine straniera”? In questo caso, si intende cittadini italiani “nati in Paesi diversi dall’Italia” o consideriamo anche i cittadini italiani di ascendenza straniera, ovvero con cognome straniero ma nati in Italia? Oppure dobbiamo intendere anche le persone residenti a Sassuolo senza cittadinanza italiana?
Anche rispetto al termine “extracomunitari” ho alcuni dubbi: si riferisce a persone che non possiedono la cittadinanza in nessuno degli Stati membri dell’Unione europea? (dobbiamo quindi pensare che ai fini di questa interrogazione non siano incidenti i cittadini, a puro titolo esemplificativo francesi, bulgari o romeni privi di Carta Smeraldo?). E in tal caso, dobbiamo o non dobbiamo considerare gli eventuali cittadini europei nati in Paesi extra-europei? E i loro figli?
Tutto ciò premesso, gli ultimi due elementi che mi permetto di sottolineare sul piano statistico sono i seguenti:
le Carte Smeraldo sono distribuite ai nuclei familiari e non ai singoli individui, per cui anche chiarendo in dettaglio i criteri di filtro, il numero che ne deriverà non potrà essere in alcun modo confrontabile con quei “6.078 abitanti di origine straniera” cui lei faceva riferimento nella premessa;
è poi necessario tenere conto della difficoltà di censire le cosiddette “locazioni brevi”, ovvero quegli affitti rispetto ai quali la Carta Smeraldo di riferimento resta quella del locatario intestatario TARI.
Infine una notazione formale sulla finalità di questa richiesta: in base alle indicazioni fornite dal Garante per la Privacy la “Convenzione per l’accesso ai dati della tassa rifiuti TARI” in fase di finalizzazione, all’Art.4, comma 1, lettera g) recita [Hera si obbliga] “a consentire al Comune ed Autorità di controllo, su richiesta, di accedere ai dati TARI implementati delle informazioni raccolte in corso di gestione del servizio, nel rispetto del principio di “minimizzazione dei dati”, per le finalità di carattere istituzionale perseguite dall’Ente indicate dall’Ente Locale”. Pur certo che la finalità della sua richiesta abbia carattere istituzionale e non sia soltanto volta ad alimentare facili polemiche, è necessario che tali finalità vengano esplicitate.
Alla luce di quanto esposto, mi accingo a fornire le risposte alle sue interrogazioni:
Con riferimento al primo punto, nel confermare con la massima fermezza l’impegno dell’Amministrazione ad analizzare con attenzione ogni dato utile a rendere il sistema di raccolta differenziata sempre più efficiente, rispondo che mai la presente Amministrazione (né mi risulta le precedenti) ha effettuato un “censimento” basato su criteri discriminatori riferiti alla provenienza;
con riferimento al secondo punto, attendo i dettagli di criterio e l’indicazione delle finalità di carattere istituzionale in base ai quali procedere alla richiesta di estrazione dei dati”.
Il percorso partecipativo “Formigine Longeva”, avviato lo scorso anno per promuovere una comunità sempre più inclusiva e intergenerazionale, ha dato vita al “Manifesto della Longevità”, documento che raccoglie gli impegni dell’Amministrazione per favorire il dialogo tra generazioni e mettere il benessere al centro in ogni fase della vita.
Su questa scia nasce il primo “Festival della Longevità”, in programma a Formigine sabato 4 ottobre, una giornata interamente dedicata alla salute, alla prevenzione e alla vita sana. Il programma sarà diffuso in diversi luoghi del territorio, con attività gratuite per tutte le età: camminate nei parchi, lezioni di yoga e pilates, ginnastica post parto, allenamenti funzionali, discipline come il calisthenics e la ginnastica ipopressiva. Non mancheranno momenti più intimi e relazionali, come la lettura, gli scacchi o il ricamo, occasioni preziose per coltivare memoria e legami.
Il cuore del Festival sarà il convegno in programma alle 17.45 nella Sala Consiliare del Castello, con la partecipazione del dottor Massimo Spattini, medico e nutrizionista, che presenterà il libro “Le 3 chiavi della longevità”. Interverranno inoltre esperti di alimentazione, salute e sport: la ginecologa Hilda Mehmeti, Silvia Boni sul riequilibrio dello spazio fisico, Giuseppe Corbelli, ricercatore e divulgatore mindfulness, Andrea Giusti sull’attività fisica e longevità, la ricercatrice Giulia Santunione sull’alimentazione, Joseph Curiale sulla divulgazione alimentare e il biologo nutrizionista Alessandro Mancuso. Sarà un momento di approfondimento dedicato a tematiche cruciali come modulazione ormonale, gestione dello stress, attività fisica ed educazione alimentare. Condurrà il dialogo la giornalista e scrittrice Eddy Lovaglio.
Afferma l’assessore alla longevità Corrado Bizzini: “Con il Festival della Longevità vogliamo sottolineare che vivere a lungo non è sufficiente: l’obiettivo è vivere meglio, in una comunità che accompagna e sostiene le persone in ogni fase della vita. Questo appuntamento rappresenta un’occasione per rafforzare il valore della salute come bene comune, dimostrando che non riguarda solo l’individuo, ma l’intera comunità. Soprattutto, vogliamo diffondere consapevolezza su ciò che ciascuno può fare ogni giorno per migliorare la propria qualità di vita
Altra interrogazione consigliare discussa lunedì 29 settembre era a firma del Capogruppo della Lista Macchioni Francesco Macchioni, avente ad oggetto “Censimento della popolazione extracomunitaria sul territorio del Comune di Sassuolo”.
“Il Comune di Sassuolo – recita l’interrogazione – conta 41.328 abitanti, dati aggiornati al 31 Dicembre 2024, di questi 6078 sono di origine straniera, per la maggior parte extracomunitari. La percentuale è del 14, 7% ed è un dato molto elevato, ma sul territorio se ne percepiscono molti di più. Visto che: negli ultimi periodi ci sono state vicende di violenza non piacevoli, causate proprio da questi personaggi spesso ubriachi che girando per la città disturbano i cittadini, mettendo paura, spacciando sostanze stupefacenti. Si interrogano il Sindaco e la Giunta per chiedere: se l’Amministrazione sia intenzionata chiedere al Prefetto di fare, con l’ausilio delle forze dell’ordine, controlli a tappetto nei locali, negli appartamenti, garages, cantine, ecc. dove risiedono o dimorano queste persone. In questo modo si otterrebbe un censimento reale di quelli regolari e quelli che non lo sono”.
Ha risposto il Sindaco Matteo Mesini.
“L’interrogazione del consigliere Macchioni, con la quale si invita l’Amministrazione a chiedere al Prefetto e alle Forze dell’Ordine “controlli a tappeto” in appartamenti, garage e locali per censire cittadini regolari e irregolari, merita una risposta chiara e senza ambiguità. Al 31 agosto 2025 il Comune di Sassuolo conta 41.274 residenti, di cui 6.034 stranieri regolarmente soggiornanti: 809 comunitari e 5.225 extracomunitari. Si tratta di cittadini in possesso di passaporto e permesso di soggiorno, regolarmente iscritti all’anagrafe. L’anagrafe, com’è ovvio, non registra persone senza titolo di soggiorno, così come non rileva chi è temporaneamente domiciliato o privo di residenza.
La proposta del consigliere, oltre a essere impossibile sul piano operativo, è soprattutto gravissima sul piano giuridico e democratico.
Non è consentito – e non sarà mai consentito – che lo Stato o il Comune entrino a tappeto nelle case, nei garage o nei locali pubblici senza titolo legale, per chiedere alle persone i documenti “a prescindere”. Questo sarebbe un metodo contrario alla Costituzione, che sancisce il principio di uguaglianza e vieta ogni forma di discriminazione fondata su cittadinanza o origine etnica.
Si tratterebbe, inoltre, di una violazione palese delle garanzie fondamentali:
La privacy e la protezione dei dati personali, tutelate dalle norme europee e nazionali.
L’inviolabilità del domicilio, che può essere superata solo in caso di flagranza di reato o con specifico mandato dell’autorità giudiziaria.
Il principio di non discriminazione, cardine della nostra democrazia.
Richieste come questa non solo sono irrealizzabili per legge, ma evocano metodi che ricordano tempi bui della nostra storia, quando non vigeva lo Stato di diritto ma lo squadrismo, e i cittadini non erano tutelati dalle garanzie costituzionali.
Definiremo le cose con il loro nome: una simile proposta è incostituzionale, discriminatoria e pericolosa.
Questa Amministrazione non accetterà mai scorciatoie che calpestano i diritti fondamentali dei cittadini. La sicurezza si costruisce con la presenza costante delle Forze dell’Ordine, con la collaborazione istituzionale, con controlli mirati e legittimi, non con la schedatura indiscriminata delle persone sulla base della loro origine.
Siamo al fianco della Prefettura, della Questura, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza per continuare a garantire un presidio serio ed efficace sul territorio, ma sempre nel rispetto delle regole democratiche e costituzionali.
Perché sicurezza e legalità non possono – e non devono mai – diventare sinonimo di abuso o discriminazione”.
Domenica 5 ottobre alle ore 16:00 in Piazzale della Rosa si terrà la 42ma Rassegna bandistica “Città di Sassuolo” con il Corpo filarmonico G. Rinaldi Reggiolo, la Filarmonica G. Puccini Viggiù e il Corpo Bandistico La Beneficenza di Sassuolo.
In caso di maltempo i concerti si terranno presso l’oratorio Don Bosco in via Papa Giovanni XXIII.
Il Gruppo Grandi Carnivori del Club Alpino Italiano – Emilia Romagna organizza il secondo convegno regionale dedicato alla conoscenza e alla gestione dei grandi carnivori, con particolare attenzione al lupo e allo sciacallo dorato, due specie sempre più presenti nel nostro territorio.
L’incontro si terrà sabato 4 ottobre 2025 presso la Sala delle Vedute del Castello di Spezzano, con inizio alle ore 9.00, con il patrocinio del Comune di Fiorano Modenese.
La giornata sarà aperta dai saluti dell’assessore all’Ambiente, Luca Busani e dall’intervento introduttivo di Ivano Cobalto, referente regionale per Emilia Romagna, Toscana e Umbria.
Seguiranno contributi tecnici e scientifici del dottor Mauro Ferri con un focus sullo sciacallo dorato, di un rappresentante dei Carabinieri Forestali sul loro ruolo nella gestione del lupo e della dottoressa Sonia Braghiroli sul Servizio attività faunistico-venatorie e pesca Emilia Romagna
Nel pomeriggio, l’associazione DifesAttiva aps presenterà i “Sistemi di prevenzione in pastorizia: un equilibrio tra biodiversità e umanità. Cani da protezione del bestiame e strumenti di prevenzione”.
La giornata si concluderà con una tavola rotonda dei delegati regionali e terminerà intorno alle ore 17.00.
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti; per chi desidera fermarsi al pranzo a buffet (al costo di 15 euro) è obbligatoria l’iscrizione al seguente link: https://forms.gle/jXkgzMY7zZQ2wcht9.
Sassuolo piange la scomparsa di Elena Zanni, per anni presidente del Comitato Commercianti Centro Storico. 82 anni, era ammalata da tempo.
Con profonda tristezza il comitato commercianti del centro storico di Sassuolo si unisce al dolore dei famigliari di Elena Zanni per la sua scomparsa.
“Donna immensa che per più di 30 anni è stata il pilastro di questa associazione dedicandole con amore tutto il suo tempo.
Ci ha guidato con saggezza e passione lasciandoci un’eredità di grandi valori a cui continueremo ad ispirarci. Sarà per sempre il nostro amato presidente“.
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“È un dolore, grande, forte e intenso quello che ci accompagnerà ad inaugurare domenica le Fiere di Ottobre. Elena ha dato tanto, tantissimo per la città spendendosi fino agli ultimi giorni per il bene e il futuro del centro storico e del commercio sassolese, per proteggerlo e rilanciarlo. Da sempre Presidentessa del Comitato dei Commercianti del centro storico, ha colto opportunità, anticipato tendenze e lavorato per rendere Sassuolo accogliente e viva in ogni evento, festa o fiera che fosse. Seppur la nostra collaborazione istituzionale sia durata pochi mesi, abbiamo subito trovato un feeling straordinario con Elena che ha sempre tenuto a ribadire come il nostro obiettivo primario, in ogni nostra telefonata o videoincontro, fosse quello solo e soltanto di garantire il bene della città, senza altri fini”.
Il Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini e l’Assessore al Commercio ed al Centro Storico Federico Ferrari, in questo modo, ricordano Elena Zanni: la storica Presidentessa del Comitato Commercianti del Centro Storico scomparsa questa mattina.
“Grazie Elena, per tutta la passione, le idee, la volontà e la determinazione che hai regalato all’intera città di Sassuolo in questi lunghi anni di lavoro. Al marito ed alla figlia, ai parenti ed ai tantissimi amici che lascia, vanno le più sentite condoglianze a nome dell’intera Amministrazione comunale e di tutta la città di Sassuolo”.
A Maranello prosegue “Lib(e)ri di scrivere”, la rassegna di storie e narrazioni ospitata alla Biblioteca Mabic, con incontri con gli autori e presentazione delle loro opere. Sabato 4 ottobre alle ore 17 Nicola Massimiliano Monno presenta “Iota Eta Sigma. Il marchio dell’eletto”. Modera l’incontro Immacolata La Forgia. Il romanzo, un thriller esoterico che intreccia verità bibliche, storia occulta e simbolismo sacro, è un viaggio nel tempo tra rebus scolpiti nelle pietre, reliquie sacre e visioni rivelatrici, dove fede, scienza, amore e destino si fondono in un’avventura mozzafiato.
Martedì 30 settembre alle ore 20.30, il Teatro Carani di Sassuolo ha ospitato il convegno “Aiutiamoli a crescere…diamo un calcio alla violenza”, organizzato dal Memorial Previdi in collaborazione con il Comune di Sassuolo e FIGC-LND Emilia Romagna. L’evento ha registrato una straordinaria partecipazione di pubblico, con adulti, genitori e giovani calciatori che hanno affollato la sala per confrontarsi su un tema sempre più urgente e attuale.
Il convegno, condotto dal giornalista sportivo Marco Nosotti (al quale va il ringraziamento della Famiglia Previdi per la sua disponibilità e preparazione al tema) ha visto la partecipazione di personalità di spicco del mondo sportivo e istituzionale: Fabio Pecoraro (Vice Questore del Commissariato di Sassuolo), Simone Alberici (Presidente FIGC-LND Comitato Regionale Emilia Romagna), Massimiliano Rizzello (Coordinatore Regionale FIGC SGS Emilia Romagna), Luca Moro (calciatore del Sassuolo Calcio), Sara Caiazzo (calciatrice Sassuolo Calcio femminile), Gianluca Aureliano (Arbitro di Serie A e VAR) e la Dott.ssa Eleonora Pongolini (Responsabile dell’Area Psicologia della FIGC-LND Emilia Romagna); In collegamento video ha inoltre partecipato Silvio Baldini (CT della Nazionale Under 21).
La serata è stata un’importante occasione di riflessione collettiva, volta a individuare risposte e possibili soluzioni al problema della violenza nel mondo dello sport. Gli ospiti hanno tracciato un quadro generale dell’attività sportiva giovanile. Nello specifico il Vice Questore Pecoraro ha illustrato i comportamenti corretti da seguire e le sanzioni previste per chi commette atti di violenza. Particolarmente significativo l’intervento della psicologa Pongolini, che ha sottolineato l’attenzione allo stato d’animo dei ragazzi nell’affrontare l’evento sportivo. Il coordinatore regionale FIGC-SIGS Rizzello ha evidenziato come l’educazione parta innanzitutto dalle famiglie e dalla scuola, prime agenzie educative nella formazione dei giovani; l’arbitro Gianluca Aureliano ha offerto una preziosa testimonianza sul ruolo dell’arbitro e sull’importanza del rispetto verso questa figura spesso bersaglio di violenza verbale e fisica. Molto apprezzato, invece, è stato l’intervento di Silvio Baldini, che ha esposto il suo punto di vista sul tema della violenza, dell’educazione dei ragazzi e della scuola, che secondo il CT ha perso centralità nel processo di crescita delle nuove generazioni. In chiusura è intervenuto il Presidente Alberici affermando che il calcio giovanile dovrebbe essere finalizzato al divertimento e alla crescita personale e non solo al risultato.
“Siamo molto contenti dell’affluenza e della partecipazione del pubblico – spiega Tommaso Pagani (co-organizzatore insieme a Mauro Orlandi e nipote di Nardino Previdi) – per un convegno dedicato a un tema così importante. Con questo evento vogliamo dare un segnale di inversione di tendenza alla violenza. Vorremmo far diventare questo convegno un appuntamento fisso del Memorial Previdi.”
Con il convegno si conclude la XIV edizione del Memorial Nardino Previdi, che ha animato l’intero mese di settembre con una serie di eventi sportivi: 03-07 settembre: Torneo U16 vinto dalla A.S. Roma, 06-07 settembre il Memorial Previdi Junior dedicato alla categoria pulcini, iniziato in occasione della Festa dello Sport del Comune di Sassuolo e terminato prima della finale maschile e il 18 settembre con il II Memorial Previdi Femminile, conquistato dal Sassuolo Cacio.
L’organizzazione del Memorial Previdi è già al lavoro per la XV edizione, prevista per il 2026.
Rispetto dell’ambiente, amore per la lettura, educazione civica, sani stili di vita, inclusione. Sono alcune delle tematiche attraversate dai 62 progetti compresi nel Piano dell’Offerta Formativa (POF) per l’anno scolastico in corso, proposti dall’Amministrazione comunale ai due Istituti Comprensivi di Maranello e alla Scuola paritaria ‘Bertacchini’, che possono ora selezionarli in autonomia.
Per l’elaborazione delle proposte, inoltre, è arrivato un importante contributo dalle valutazioni effettuate sull’offerta dell’anno precedente e dal confronto tra il Servizio Istruzione del Comune e le scuole. Per ogni argomento, infatti, la condivisione sugli aspetti che più interessano alle scuole ha consentito di affinare ulteriormente la definizione dei progetti, così da concentrare energie e risorse su tematiche sempre più aderenti alle indicazioni dei due Istituti.
Molti degli argomenti trattati dal Piano sono presenti in tutti gli ordini scolastici – infanzia, primaria e secondaria di primo grado – per poi essere declinati a seconda delle fasce di età cui sono rivolti: si va dalla cittadinanza attiva alla sicurezza stradale, dalla cura dell’ambiente e degli animali allo sport, dalla prevenzione alle discriminazioni al contrasto di tutte le forme di violenza.
Per le scuole d’infanzia, ad esempio, sono stati proposti progetti che riguardano la creazione di un orto, la vita in mezzo alla natura, la scoperta della Biblioteca Mabic e del Comune, attraverso gli incontri in municipio con il Sindaco, l’Assessore all’Istruzione e la Polizia locale.
Nelle scuole primarie, tra le iniziative comprese nel POF, ci sono l’ippoterapia per bambini con disabilità, l’educazione ambientale rivolta al ciclo dei rifiuti e alle fonti rinnovabili, la tutela della biodiversità e l’orienteering.
Gli alunni delle scuole secondarie potranno invece essere coinvolti in progetti come il Consiglio comunale dei Ragazzi, il dialogo con le associazioni locali per la cittadinanza attiva, la Staffetta Tricolore dedicata agli sport paralimpici e in collaborazione con ‘Obiettivo 3’ di Alex Zanardi, i laboratori dell’iniziativa ‘Scuola-bottega’ contro la dispersione scolastica, le manovre salvavita di ‘Maranello Cardioprotetta’ e la riqualificazione dei luoghi pubblici attraverso l’arte.
“Le sfide educative sono in continua evoluzione – sottolinea Laura Costi, Assessore all’Istruzione -, pertanto richiedono un’attenzione sempre maggiore da parte delle istituzioni, in termini di specificità e qualità delle risposte. Tutti i bambini, senza alcuna distinzione, devono poter esplorare il mondo che li circonda, per poi coltivare i loro interessi e scoprire i propri talenti: è questo il nostro obiettivo. Abbiamo il dovere di aiutarli ad esprimere il loro potenziale, creando un ambiente educativo che li porti a crescere come cittadini attivi nella propria comunità, animati da senso civico, intraprendenza e spirito di solidarietà”.
In occasione delle prossime domeniche di Ottobre, per consentire le attività fieristiche in sicurezza, la Comandante della Polizia Locale Rossana Prandi ha firmato l’ordinanza n°190, del 29 settembre, che modifica circolazione e sosta nelle aree interessate del centro storico cittadino.
In particolare:
Piazza Martiri Partigiani: divieto di transito e sosta ai veicoli non autorizzati dalle ore 06 alle ore 21 per tutte le domeniche di ottobre (5-12-19-26), esclusi i residenti-area evento/autorizzati ZTL limitatamente al transito per raggiungere le proprietà private, ovvero: in uscita fino alle ore 8, dalle ore 13,30 alle 14,30 e dalle ore 19,30 in poi.
Via Pia (tratto compreso tra via Monzambano e Piazza Martiri Partigiani), Piazza Garibaldi, via Battisti, via San Giorgio; piazza Libertà (parte centrale e carreggiate laterali est ed ovest contigui alla piazza centrale); via Crispi: divieto di transito e sosta ai veicoli non autorizzati dalle ore 06 alle ore 21 per tutte le domeniche di ottobre (5-12-19-26) esclusi i residenti-area evento/autorizzati ZTL limitatamente al transito per raggiungere le proprietà private, ovvero in uscita dalle stesse fino alle ore 8, dalle ore 13,30 alle 14,30 e dalle ore 19,30 in poi.
Ad eccezione di Domenica 05/10/2025 in cui la porzione nord risulta occupata dai “gonfiabili”, nelle successive Domeniche terminato l’evento mercato alle ore 15 circa, in piazza Libertà si conferma divieto di sosta sulla porzione sud della piazza (mq 30 x 40), mentre la porzione nord ritornerà fruibile quale parcheggio, e: i veicoli in circolazione su via Radici in Monte, potranno immettersi su Piazza Libertà unicamente per raggiungere l’area di parcheggio presente sulla porzione centrale nord della stessa ed, agli stalli riservati agli invalidi e parcheggio a pettine presenti sul lato est della carreggiata ovest.
Sempre in occasione delle domeniche di Fiere saranno istituiti alcuni spazi invalidi aggiuntivi:
Via Pretorio (tratto in prossimità Via Della Pace) gli stalli lato nord compresi tra il civ. 53 ed il civ. 67 (in prossimità intersezione Viale Della Pace) saranno riservati ai veicoli con persone titolari di contrassegni invalidi dalle ore 06 alle ore 21 delle Domeniche di Ottobre
P.zza Libertà: i primi cinque stalli verso nord della carreggiata ovest lato est (immediatamente dopo accesso verso parte centrale) saranno riservati ai veicoli con persone titolari di contrassegni invalidi dalle ore 06 alle ore 21, ad integrazioni di quelli normalmente esistenti.
Una commedia dialettale brillante in tre atti: venerdì 3 ottobre alle ore 21 all’Auditorium Enzo Ferrari la compagnia Qui’d Cadròs presenta lo spettacolo “Temporel d’agost”, con adattamento e regia di Ivana Castagni. Ingresso a offerta libera: l’intero ricavato sarà devoluto a sostegno dei progetti H.E.W.O. Modena OdV in Etiopia.
Navigare srl, società organizzatrice della mostra “Dalì. Tra arte e mito” in corso a Parma, in occasione del procedimento di sequestro effettuato alle prime ore del mattino dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma di 21 opere presenti all’esposizione, preso atto dell’azione scaturita dalle indagini preliminari del giudice di Roma, su richiesta dei magistrati del dipartimento Criminalità della Procura della Repubblica di Roma, è pronta ad offrire piena collaborazione alle forze dell’ordine per la verifica di autenticità delle 21 opere oggetto del sequestro.
La stessa Navigare srl, società che opera da anni nel settore dell’arte, è disponibile a collaborare fornendo al Nucleo TPC dei Carabinieri, la documentazione richiesta per le indagini nonché ogni oltre elemento utile. Navigare srl, in attesa di conclusione del procedimento in oggetto si riserva ogni facoltà di legge successiva.
Altra interrogazione discussa nel Consiglio Comunale di lunedì 29 ottobre era a firma del Gruppo consigliare di Fratelli d’Italia, avente ad oggetto “La sicurezza ed il decoro della città”.
“Premesso che – si legge nell’interrogazione – sono sempre più frequenti le proteste dei cittadini per situazioni di grave insicurezza e degrado in varie zone della città ed in particolare nel centro storico. Recentemente codesta Amministrazione Comunale ha ricevuto una petizione da parte dei residenti di Via San Giorgio (immagine) a causa dei continui schiamazzi notturni nella zona. Anche i residenti di Viale Crispi sono esasperati da presenze non rassicuranti nel parco sito sulla citata via, anche in orari nei quali lo stesso dovrebbe essere chiuso. Parimenti, non sono state ancora risolte ( e anzi sembrano essersi aggravate) le criticità di alcune zone quali quella delle stazioni, del Parco delle Rimembranze e di Via Mazzini, all’altezza delle scuole “Pascoli”. Più in generale, si assiste sempre più spesso alla presenza di sbandati vagabondare a tutte le ore nel centro storico della città, culminata in taluni episodi preoccupanti e talora violenti che sono stati riportati dalla stampa locale. Tanto premesso, chiedono: cosa intenda fare l’Amministrazione Comunale per garantire alla cittadinanza un maggiore presidio, anche nelle ore notturne, di tutto il territorio sassolese e più nello specifico del centro storico, dei parchi, della zona delle due stazioni al fine di garantire la sicurezza e il decoro della nostra città”.
Ha risposto il Sindaco Matteo Mesini:
“La sicurezza ed il presidio del territorio è un aspetto determinante non solo per il vivere civile ma anche per la nostra Amministrazione che ne ha fatto un punto fermo tra le sue priorità. Il presidio del territorio da parte della PL avviene durante la fascia oraria 07.15/01.00, oltre quell’orario il servizio, h24, è garantito da Polizia di Stato e Carabinieri in una collaborazione proficua e garantita anche dai numerosi riscontri ottenuti in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica.
Relativamente all’attività della Polizia Locale di Sassuolo, nel corso di tutto il 2025, nelle zone centrali della città, sono state riscontrate:
25 violazioni art. 75 DPR 309/90 per uso personale di sostanze stupefacenti
05 DASPO
10 denunce a piede libero per violazioni normativa stranieri
1 violazione ubriachezza molesta
1 violazione per accattonaggio
I servizi che quotidianamente, sette giorni su sette, svolgono gli agenti della Polizia Locale di Sassuolo, che approfitto per ringraziare per la loro professionalità e dedizione, sono numerosi e costanti. Servizi che non si limitano a rispondere ad eventuali segnalazioni ma che sono, prevalentemente, preventivi e che coprono tutto il territorio cittadino, non solamente il centro storico.
Nell’interrogazione si chiede conto degli interventi relativi alla zona del centro, per questo vado ad elencare le zone e gli interventi eseguiti solamente in questi mesi del 2025.
PARCO VIA CRISPI
Nell’anno 2025 sono stati effettuati n. 59 servizi di controlli mirati, presso l’area denominata parco “viale Crispi”, da parte del nucleo anti degrado con n. 10 persone identificate.
Vengono effettuati passaggi quotidiani sia automontati che appiedati, da parte sia delle pattuglie in forza al Quartiere centro storico, sia da parte del nucleo anti degrado con l’ausilio dell’unità cinofila . Sono stati altresì svolti servizi in collaborazione con altre forze dell’ordine, nello specifico con il locale Commissariato di Sassuolo, anche in orario serale.
Durante i controlli sopradescritti, si appuravano persone principalmente straniere, sedute sulle panchine al cellulare, non ci sono mai stati elementi per la contestazione di verbali a carico di trasgressori.
ZONA STAZIONE REGGIO EMILIA E MODENA PIAZZA TIEN AN MEN
Da gennaio 2025 sono state effettuate 960 posti fissi suddivisi in mattino pomeriggio e sera composte da 2 pattuglie le quali avevano il compito di presidiare in modo statico le due stazioni.
60 interventi mirati anche in collaborazione con la POLFER da parte dell’Unità Cinofila
ARAVECCHIA / MAZZINI / PASCOLI
Nell’anno 2025 sono stati organizzati 10 controlli mirati all’identificazione dei ragazzi frequentati la zona Scuole Pascoli e negozio etnico di Via Aravecchia. I controlli quotidiani nel turno serale sono circa 260. Sono stati eseguiti controlli commerciali negli esercizi di Via Aravecchia per un totale di numero 6.
VIALE SAN GIORGIO
111 controlli serali e 4 controlli congiunti con Commissariato e Guardia di Finanza di Sassuolo e Unità cinofila della PL.
Le segnalazioni in merito a questa zona riguardano principalmente schiamazzi dovuto alla presenza di gruppi giovanili di età compresa dai 16 anni ai 25 anni, stazionanti sulle panchine della gelateria e nelle vicinanze.
PARCO DELLE RIMEMBRANZE/ PARCO VISTARINO / EX EDILCARANI
Controlli quotidiani da parte della Polizia di prossimità zona Centro e pattugliamento costante anche nel turno serale da parte degli operatori di PL sono 450 i controlli effettuati dall’inizio dell’anno.
Cosa intendiamo fare?
Riteniamo fondamentale proseguire su questa strada, migliorando ulteriormente l’attività di presidio soprattutto nel centro storico. A tal fine:
Ascolto dei cittadini: nel mese di ottobre incontreremo tutti i comitati informali di residenti che hanno scritto e interloquito con l’Amministrazione in questi mesi. Sono già stati svolti diversi incontri durante l’estate, ma intendiamo incontrare tutti coloro che ci hanno scritto – sia quelli già incontrati, sia quelli che non lo sono ancora stati – per fare insieme un bilancio su cosa ha funzionato e cosa può essere migliorato.
Maggiore presidio nelle ore serali: con l’arrivo delle minori ore di luce, rafforzeremo il controllo serale nel centro storico e nelle zone più sensibili.
Nuovi investimenti tecnologici: sono al vaglio ulteriori implementazioni del sistema di videosorveglianza cittadino, per rendere i controlli più efficaci e puntuali.
Potenziamento dei servizi di prossimità: grazie all’istituzione del nucleo di Polizia di Prossimità dedicato esclusivamente al centro storico, i miglioramenti saranno visibili già nelle prossime settimane.
Attenzione ai momenti di maggiore afflusso: incrementeremo i controlli, anche preventivi, in occasione delle Fiere d’Ottobre e delle festività natalizie, quando il centro sarà maggiormente frequentato, soprattutto nelle ore serali.
In conclusione, la sicurezza rimane un impegno prioritario della nostra Amministrazione: continueremo a lavorare con determinazione, insieme alle Forze dell’Ordine e con il coinvolgimento dei cittadini, per rendere Sassuolo una città sempre più sicura, vivibile e accogliente. Ad ottobre convocheremo in Comune i cittadini e i comitati informali che ci hanno scritto in questi mesi: vogliamo ascoltare tutti, senza lasciare indietro nessuno, per capire insieme cosa ha funzionato e cosa va migliorato”.
Altra interrogazione discussa nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale era presentata dal gruppo Lega ed avente ad oggetto “Stato di manutenzione della segnaletica nei pressi del Nido S.Agostino”.
“Premesso che – si legge nell’interrogazione – diverse segnalazioni pervenute hanno messo in luce lo stato di scarsa manutenzione della segnaletica orizzontale nei pressi di viale Udine, davanti all’ingresso del nido S. Agostino. Le strisce pedonali antistanti la cancellata di ingresso della struttura sono infatti quasi del tutto scolorite e si riporta inoltre l’assenza totale di segnaletica verticale (cartelli) che segnali la presenza della struttura e dei bambini in circolazione negli orari di ingresso ed uscita. Considerato che: si tratta di una zona particolarmente sensibile in cui è rilevato che le automobili circolino a velocità sostenute ed è prioritario garantire la sicurezza degli utenti (bambini, genitori e personale della scuola) che accedono alla struttura. Si interrogano il Sindaco e la giunta per sapere: se siano a conoscenza della situazione sopra citata; se siano in programma interventi di riqualificazione della segnaletica interessata, al fine di garantire la pubblica sicurezza”.
Ha risposto l’Assessore alla viabilità e rigenerazione urbana David Zilioli.
“In riferimento all’interrogazione in oggetto si segnala che non sono pervenute particolari osservazioni in merito allo stato della segnaletica su viale Udine presso l’ingresso del nido Sant’Agostino. Tuttavia, nell’ambito delle azioni di monitoraggio e pianificazione delle manutenzioni prioritarie, già nel mese di settembre è stato definito l’elenco degli interventi di segnaletica orizzontale da realizzare entro fine 2025: in data 18 settembre 2025 l’elenco è stato consegnato alla ditta incaricata, comprendendo anche il rifacimento dell’attraversamento pedonale di via Udine, oggetto dell’interrogazione, essendo questo tratto da anni non oggetto di manutenzioni. L’intervento è pertanto previsto già nelle prossime settimane. Si sottolinea che questa Amministrazione comunale dedica particolare attenzione alla messa in sicurezza delle aree antistanti scuole e nidi, con interventi mirati e programmati a tutela dell’utenza più fragile”.
La sala Consigliare è stata oggetto di un’interrogazione presentata dal consigliere Menani del gruppo Lega.
“Premesso che – recita l’interrogazione – da un anno circa la sala consigliare non è agibile per infiltrazioni diffuse di acqua che entra dal tetto; è stato promesso più volte dalla attuale amministrazione, che il problema sarebbe stato risolto in tempi brevi; ad oggi non è ancora stato fatto nulla e non si sa ancora quando avverrà la riparazione. Considerato che: a metà febbraio venne convocata una commissione capigruppo alla presenza del responsabile degli immobili, Assessore di riferimento e Sindaco erano assenti, e si ipotizzo
che per la fine del mese o al massimo la fine di marzo, i locali sarebbero stati disponibili. Si interrogano il Sindaco e la giunta per sapere: se l’amministrazione è a conoscenza del problema; se ci sono problemi insormontabili che non permettono di riparare il guasto;
se ci sono a bilancio sufficienti risorse per eseguire i lavori; in che tempi si potrà riutilizzare la sala”.
Ha risposto l’Assessore ai Lavori Pubblici Maria Raffaella Pennacchia
“L’Amministrazione comunale è pienamente a conoscenza delle criticità che hanno interessato la Sala Consiliare già dall’inizio del 2024 e, a partire dal mese di agosto 2024, ha avviato le azioni necessarie per la risoluzione delle problematiche, con l’obiettivo di garantire la piena funzionalità e sicurezza degli ambienti. Il problema principale è rappresentato dalle infiltrazioni di acqua dal controsoffitto, fenomeno reso complesso dalle caratteristiche costruttive della sala stessa. A partire dall’inizio del 2024 si sono verificati diversi episodi di infiltrazioni di acqua piovana, causati da fattori distinti e affrontati con interventi mirati, tra cui:
– nel periodo giugno-luglio 2024 è stato effettuato il rifacimento della copertura a falda inclinata, estendendo l’opera anche alle tubature originariamente non coperte e a seguire, nel sono stati sostituiti i pannelli in legno danneggiati che rivestono le pareti interne e i microfoni deteriorati;
– nell’agosto 2024 è stata effettuata la sistemazione del pluviale discendente, accidentalmente fuoriuscito dalla propria sede e responsabile di allagamenti ;
– nel marzo 2025 è stato realizzato il rifacimento della guaina del solaio di piano che per vetustà non garantiva la necessaria impermeabilizzazione e della copertura della vetrata con plexiglass, con contestuale installazione di due nuovi pluviali e successiva esecuzione delle finiture interne.
Le infiltrazioni, riscontrate già a partire dal 2023, hanno inoltre determinato fenomeni di “imbarcamento” del controsoffitto: sopra la struttura in alluminio incrociato sono presenti teli in plastica imbottiti con lana di roccia, che in occasione di piogge intense si sono caricati d’acqua, gravando con il loro peso sulla struttura. A seguito di ispezione, in data 19 giugno 2025 il funzionario della struttura sismica del Comune di Sassuolo ha prescritto un intervento puntuale sul controsoffitto, comprendente la sostituzione dei traversi deformati e l’inserimento di tiranti idonei.
Tali lavorazioni, di natura tecnica complessa, hanno richiesto il coinvolgimento di diverse ditte specializzate nella sistemazione e riparazione di controsoffitti. Dopo un’attenta fase di valutazioni tecniche e di ricerca di operatori qualificati, si è ormai prossimi all’avvio degli interventi, che consentiranno di risolvere in maniera definitiva le problematiche del controsoffitto per una messa in sicurezza necessaria. Al termine dei lavori la Sala Consiliare potrà essere nuovamente utilizzata.
Non sussistono ostacoli insormontabili, ma la situazione ha richiesto un approccio tecnico ponderato, finalizzato non a un rifacimento integrale ma a una razionalizzazione della spesa, con esecuzione mirata delle sole lavorazioni necessarie al ripristino dell’agibilità e della funzionalità della sala. Le somme stanziate a bilancio, risultano sufficienti a coprire tutte le lavorazioni ritenute oggi necessarie”.
Due interrogazioni consigliari riguardavano il sistema di raccolta rifiuti e sono state trattate congiuntamente nell’ultimo Consiglio Comunale.
La prima era a firma del gruppo di Fratelli d’Italia ed era relativa alla “Gestione delle segnalazioni relative ad abbandono rifiuti e degrado connessi al sistema di raccolta porta a porta”.
“Premesso che – recita l’interrogazione – il sistema di raccolta rifiuti porta-a-porta continua a dimostrarsi fallimentare; in tutta la città si registrano situazioni di degrado, abbandono di rifiuti, presenza di topi e condizioni di sporcizia; il centrodestra sassolese denuncia da tempo tutte le mancanze e le inefficienze di questo sistema inviso alla popolazione. Considerato che: i cittadini, sia sui social che de visu, esprimono forte preoccupazione per la mancanza di decoro e il degrado in cui è precipitata la città: un recente sondaggio di Federconsumatori ha confermato l’insoddisfazione della maggioranza dei sassolesi in merito al metodo di raccolta e alla mancanza di pulizia. visto che: I cittadini possono segnalare i disservizi principalmente attraverso questi canali: l’URP, l’app Comuni-chiamo e il Rifiutologo, si interrogano il Sindaco e la Giunta per sapere: Quali siano stati i costi per la comunità per tutti gli interventi extra richiesti al Gestore (Hera) negli ultimi 12 mesi per raccogliere i rifiuti conferiti dai cittadini in modo non idoneo, ad esempio abbandonati di fianco ai cassonetti (sia indifferenziati che rifiuti ingombranti); Se siano stati predisposti controlli mirati nelle zone abitualmente soggette a segnalazioni; Come intendano risolvere la questione dei cittadini non censiti, privi della carta Smeraldo e quindi impossibilitati – anche volendo – a conferire nei cassonetti dell’indifferenziata inteso che la proposta di recarsi all’isola ecologica non è una soluzione; Se il Comune, in quanto membro di Atersir, stia gestendo in modo razionale tutte le segnalazioni e tenga monitorati i tempi di risposta del Gestore, dal momento che da contratto è previsto il rispetto di determinate tempistiche per gli interventi sollecitati; se stia applicando al Gestore le previste penali in caso di ritardo nella soluzione della contestazione oggetto della segnalazione; L’importo totale delle penali applicate al Gestore negli ultimi 12 mesi per inadempimento/ritardo nell’adempimento degli obblighi assunti; Se le segnalazioni effettuate attraverso il Rifiutologo siano intercettate dal Comune o arrivino solo al Gestore (nel qual caso il Comune non monitorerebbe le contestazioni né monetizzerebbe i reclami fondati risolti in ritardo rispetto ai tempi contrattuali previsti); in caso di risposta negativa al precedente punto 7, se intenda attivarsi per avere contezza di tutte le segnalazioni inviate con qualsiasi canale, Rifiutologo incluso”.
La seconda era a firma dei gruppi Lega e Macchioni, avente ad oggetto “Indagine Federconsumatori in merito alla raccolta porta a porta e allo stato di pulizia della città”.
“Premesso che – recita l’interrogazione – il recente report pubblicato da Federconsumatori ha restituito dati significativi in merito al giudizio dei cittadini sul sistema di raccolta rifiuti e sullo stato di pulizia della città. Il sondaggio ha raggiunto 562 residenti e segue un’indagine analoga pubblicata nel 2023, a sei mesi dall’attivazione del sistema porta a porta; Stando ai dati riportati dal documento, 1’82% del campione intervistato esprime un giudizio negativo sul sistema di raccolta rifiuti (con un incidenza del 90% nel centro storico), mentre il giudizio medio sulla pulizia della città passa a 3, 9 e il 60% del campione intervistato si reputa ‘gravemente insoddisfatto’ (rispettivamente 4,1 e 51% nel 2023).
Considerato che: questi dati restituiscono un giudizio piuttosto netto sul giudizio dei cittadini nei confronti del nuovo sistema di raccolta rifiuti, ed in generale un quadro negativo sulle condizioni di pulizia della città; Tra i problemi maggiormente rilevati vi sono l’abbandono dei rifiuti (sia in prossimità delle abitazioni che delle batterie stradali), l’inadeguatezza del sistema di raccolta, del calendario e criticità sulla mancata regolarità nel rispetto degli orari di passaggio del gestore. Si interrogano il Sindaco e la giunta per sapere: Se siano a conoscenza dei dati emersi dall’indagine; se ritengano ancora di impegnarsi politicamente nella prosecuzione di questo sistema di raccolta rifiuti o se ritengano, a fronte di un giudizio netto di bocciatura da parte della cittadinanza, di valutare soluzioni alternative, se è prevista la sperimentazione del sistema di tariffazione puntuale, come già avvenuto in altre città”.
Ha risposto ad entrambe l’Assessore all’Ambiente Andrea Baccarani.
“Come indicato dal report pubblicato da Federconsumatori Modena e CGIL, l’indagine ha raccolto 563 istanze di questionari compilati e inviati. Si tratta di un’indagine di indubbio interesse sul piano qualitativo più che quantitativo, che mette in luce elementi già noti e altri meno noti relativi alla percezione di un campione (pur non pienamente rappresentativo su base demoscopica) non soltanto sul sistema di raccolta, ma anche sulla sua modalità di attuazione, sull’efficacia dei controlli e delle sanzioni e sul comportamento dei cittadini. Data l’importanza delle tematiche coinvolte e l’interesse per ulteriori elementi di analisi mi rendo disponibile a collaborare in futuro con Federconsumatori Modena e CGIL per rendere il questionario più aderente alle specificità del Comune di Sassuolo e a estenderne la partecipazione a un campione più ampio e significativo. Per rispondere alla domanda diretta, l’adesione all’attuale sistema di raccolta non è al momento in discussione da parte dell’Amministrazione, che è tuttavia impegnata a valutare e a proporre al Gestore elementi migliorativi e servizi integrativi che ne migliorino da una parte ulteriormente l’efficacia e dall’altra la percezione da parte dei cittadini. Su quest’ultimo punto mi corre però l’obbligo di una puntualizzazione: l’avvio del nuovo servizio ha coinciso per la maggior parte dei Comuni coinvolti con un periodo di intenso impegno delle Giunte nell’opera di informazione, confronto e sensibilizzazione verso i cittadini, le attività e le imprese dei rispettivi territori. A mero titolo di esempio nel Comune di Maranello negli anni 2022/23 si sono svolti 33 incontri così ripartiti:
3 incontri pubblici con Hera
6 con le associazioni di quartiere
2 con il controllo del vicinato
1 con le associazioni sportive
1 con le associazioni di volontariato
1 con le Guardie Ecologiche
1 con gli Amministratori condominio
1 con ACER
1 con le Associazioni di categoria
1 con le strutture ricettive
1 con le scuole
7 incontri pubblici con CEAS
7 assemblee di condominio
Nello stesso periodo, a Sassuolo, gli incontri svolti mi risultano soltanto 5 di cui 3 aperti al pubblico. Si rende pertanto necessario avviare un periodo in cui l’attuale Amministrazione, con il supporto del Gestore del servizio, è chiamata a dare vita a quel percorso di informazione, educazione, coinvolgimento, accrescimento della consapevolezza e mobilitazione non previsto dall’Amministrazione precedente. In particolare a Ottobre prenderà l’avvio un nuovo servizio di distribuzione dei sacchetti di carta e plastica direttamente nei quartieri (una mattina a settimana, a rotazione), comprensivo di attività informative e risposta diretta ai dubbi dei cittadini, mentre stiamo già organizzando 3 incontri serali aperti al pubblico entro la fine dell’anno. Crediamo che questa sia la migliore chiave per ottenere la collaborazione di quella minoranza, purtroppo molto attiva, di cittadini ancora recidivi al nuovo sistema.
Dico una minoranza perché, a seguito della riorganizzazione del servizio avvenuta nel 2023, la raccolta differenziata a Sassuolo è ormai da quasi due anni strutturalmente superiore all’80%: i risultati raggiunti confermano pertanto l’adesione della maggior parte della cittadinanza alle nuove istruzioni per la raccolta rifiuti e pongono Sassuolo tra le città con performance migliori tra quelle di dimensioni analoghe. Ovviamente questo non significa che non possiamo e non dobbiamo migliorare.
Il sistema attualmente in essere è inoltre predisposto per l’attivazione della tassa ovvero della tariffa puntuale, come previsto dalla normativa regionale e dalla concessione ATERSIR, di cui ad oggi però questa Amministrazione non ha previsto la sperimentazione né l’attivazione.
Per quanto concerne il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, esso era stato previsto dalle pianificazioni economiche approvate dall’Ente di regolazione e al momento non sono stati sostenuti su Sassuolo costi extra concessione per l’attività di recupero degli stessi. Con il Gestore e con la Polizia Locale abbiamo avviato già da prima dell’estate una mappatura dei punti più soggetti al fenomeno, in particolare nel centro storico e in alcuni dei quartieri più esposti, con la disponibilità del Gestore di valutare il riposizionamento di alcune batterie e con un aumento mirato della sorveglianza.
Sul tema dei cittadini privi di Carta Smeraldo, la problematica (mai completamente risolvibile) vede protagonista la componente digitale: stiamo valutando nuovi supporti informatici per rendere più efficace la ricerca e l’incrocio dei dati sia sul versante tributario che su quello della prevenzione all’abbandono dei rifiuti, anche con l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale.
Il Comune, assieme ad ATERSIR, monitora costantemente gli standard di servizio previsti dalla Convenzione e ad oggi non sono state evidenziate situazioni tali da richiedere l’applicazione di specifiche penali in merito alla gestione delle segnalazioni. Allo stato attuale il Gestore del servizio ha un obbligo di tracciabilità e rendicontazione, e specifici standard di servizio rispetto alle sole segnalazioni che pervengono ai propri canali dedicati e messi a disposizione in concessione. A tal riguardo il Gestore ci comunica che nei primi 8 mesi del 2025 ha ricevuto attraverso i canali di contatto messi a disposizione (call center, sportello Hera e Rifiutologo) 2.262 segnalazioni, che risultano essere circa il 20% in meno di quelle registrate nel medesimo periodo dell’anno precedente. Tali segnalazioni, che sono gestite mediamente entro 36h.
Per le segnalazioni presentate dai cittadini attraverso l’applicativo ComuniChiamo al momento sono predisposti meccanismi non sistematici di interfaccia tra gli URP e il Gestore che rendono meno efficaci le segnalazioni che pervengono in questa modalità. Per questo motivo è già stato avviato un confronto con Hera sulla possibilità di predisporre un doppio canale di interscambio dati, al fine di trasferire automaticamente le segnalazioni in ingresso da ComuniChiamo al Rifiutologo (senza intervento umano) e di restituire a ComuniChiamo tempi di risposta ed esiti provenienti dal Rifiutologo. Non essendo questa una modalità prevista a concessione, la richiesta (presentata anche a nome dei Comuni di Fiorano, Formigine, Spezzano e Ravenna) si configura come “servizi integrativi” e dovrà pertanto seguire l’iter previsto in sede ATERSIR”.
La seconda interrogazione discussa lunedì sera in Consiglio Comunale era a firma del Gruppo del Partito Democratico, avente ad oggetti: “Il ruolo politico e sociale del centro antiviolenza Tina e la responsabilità dell’Istituzione nel riconoscimento del femminile come fondamento dell’identità umana”.
“Premesso che – recita l’interrogazione – il Centro Antiviolenza Tina nasce dalla sinergia tra il settore politiche sociali del Distretto dell’Unione e l’area pari opportunità; Il Centro rappresenta un presidio fondamentale non solo di accoglienza, ma di resistenza e trasformazione, integrando il centro di ascolto donne con una rete di protezione e accompagnamento delle vittime di violenza; La funzione del Centro non può esaurirsi nell’intervento sull’emergenza, ma deve essere riconosciuta come presidio culturale e politico in grado di rimettere al centro la questione del femminile come nodo irrisolto del nostro tempo; In questo senso, si segnala come esempio virtuoso la Casa delle Donne di
Modena, che affianca all’accoglienza e al supporto delle donne vittime di violenza anche un profilo etico, politicizzato e formativo, in senso culturale e collettivo, orientato al riconoscimento del femminile come dimensione costitutiva della società. Un femminile che non si riduce al corpo femminile né si identifica in senso stretto con il “femminismo”, ma che interroga tutte e tutti – uomini e donne – come parte di un’identità umana complessa e relazionale. Considerato che: La violenza sulle donne non riguarda solo il corpo, ma è un attacco sistemico al femminile come dimensione simbolica, psichica, sociale, presente in ogni essere umano, uomo o donna che sia; Ogni abuso, ogni atto di bullismo o sopraffazione nei confronti del femminile – inteso come ascolto, cura, intuizione, fragilità, relazionalità, creazione – è una ferita inferta all’identità umana nel suo insieme; Il patriarcato, lungi dall’essere superato, si ristruttura costantemente, anche attraverso linguaggi nuovi e apparentemente neutri, e continua a produrre violenza economica, istituzionale, lavorativa e culturale, che costringe le donne a mascherarsi da uomini per essere ascoltate. Viviamo in un’epoca in cui la conquista dei diritti è messa a rischio da una regressione simbolica: il femminile è ancora marginalizzato, ridotto a corpo, oggetto o funzione, mentre la sua autentica espressione viene sistematicamente negata o distorta;
Le istituzioni, se vogliono essere realmente democratiche, devono farsi carico non solo dell’accoglienza delle vittime, ma anche di un impegno attivo nella decostruzione dei modelli culturali che alimentano la violenza di genere e la negazione del femminile.
Si interroga pertanto il Sindaco e la Giunta per sapere: Se l’Amministrazione comunale ritenga il Centro Antiviolenza Tina non solo un servizio sociale, ma un luogo politico di trasformazione culturale, e se intenda sostenerlo anche in questa funzione; Quali risorse, finanziarie e umane, sono attualmente destinate al Centro e se vi è un piano di rafforzamento e ampliamento alla luce dell’aumento della domanda e della complessità dei bisogni emergenti; Se il Comune promuove – o intende promuovere – iniziative pubbliche,
percorsi educativi e progetti formativi rivolti alla cittadinanza, alle scuole, ai servizi, al mondo del lavoro, che affrontino in modo strutturale e critico la questione della violenza e della cultura patriarcale; Se esistono, o si intendono attivare, percorsi istituzionali per il riconoscimento del femminile come valore fondativo della convivenza democratica, e non come differenza da tollerare o da assimilare al modello dominante; Se l’Amministrazione ritiene opportuno avviare o rafforzare una riflessione interna e pubblica sul ruolo che anche le istituzioni possono svolgere, consapevolmente o meno, nella riproduzione di stereotipi e dinamiche che contribuiscono alla marginalizzazione del femminile, e se intende farsi promotrice di percorsi culturali e formativi che favoriscano una maggiore consapevolezza diffusa, all’interno e all’esterno dell’ente, sul valore del femminile come risorsa collettiva e fondamento della convivenza democratica. Perché ogni abuso sul femminile è un abuso sull’umano. E ogni silenzio istituzionale è una perdita di senso e di giustizia per l’intera comunità”.
Ha risposto l’Assessore alle Pari Opportunità Maria Raffaella Pennacchia.
“Il Centro Antiviolenza Tina, pur essendo nato in un contesto istituzionale e avendo nel suo organico assistenti sociali, non va confuso con un servizio sociale. La sua mission è specifica: offrire alle donne vittime di violenza uno spazio protetto e specializzato, neutrale, dove possano condividere ed elaborare la propria esperienza, attivando le risorse necessarie per uscire dalla violenza in un’ottica di autodeterminazione.
L’inserimento di assistenti sociali serve a garantire professionalità e competenza, ma il Centro mantiene una metodologia distinta dai servizi sociali, evitando sovrapposizioni che rischierebbero di compromettere la centralità del vissuto di violenza e il lavoro relazionale con le donne. E’ fondamentale che il Centro Antiviolenza venga riconosciuto come un luogo con un’identità specifica che mette in campo metodologie condivise ponendo sempre al centro le donne che vivono una condizione di violenza. Il Centro antiviolenza:
– accoglie e riconosce la capacità di autodeterminazione delle donne
– fornisce uno spazio non giudicante e di sostegno
– mira alla decostruzione dei modelli dominanti e di potere
– promuove un cambiamento culturale dei contesti in cui opera in termini di prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza di genere
– accompagna la donna nel percorso di uscita dalla sua condizione di maltrattamento, nella fase di emergenza e in quelle successive, favorendo la sua autonomia personale
Il Centro Antiviolenza Tina ad oggi è composto da sei professioniste:
– Coordinatrice del Centro,
– una Assistente Sociale a tempo pieno e una assistente sociale a tempo parziale,
– una educatrice a tempo parziale.
Al suddetto personale dipendente si aggiunge il personale in appalto (AS e psicologa) Gulliver.
Inoltre Il Centro si avvale della collaborazione di:
– Consulenti legali (che offrono gratuitamente consulenze legali alle donne che si rivolgono al Centro Tina, ciò a seguito di un accordo con l’Ordine degli avvocati di Modena);
– Operatrici del pronto intervento H24 (che intervengono nelle emergenze durante la chiusura del Centro Antiviolenza);
– Mediatrici linguistiche e culturali.
L’equipe del Centro Antiviolenza lavora in stretta collaborazione con la rete dei servizi sociosanitari presenti sul territorio, le Forze dell’Ordine nonché con il Terzo Settore e con la cittadinanza.
Il Centro Tina trae le risorse economiche per il proprio funzionamento e per lo svolgimento delle attività:
– dal bilancio dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico;
– dai finanziamenti derivanti da DGR Emilia Romagna e da progetti che promuovono attività rivolte alle donne che vivono una condizione di violenza;
– dalle donazioni da parte di associazioni e liberi cittadini che mostrano particolare sensibilità alla tematica.
Nei prossimi mesi è prevista l’apertura della Casa Rifugio del Centro Tina. L’appartamento dispone di 6 posti letto, destinati a donne con o senza figli, che vivono condizioni di maltrattamento e violenza di genere, che necessitano di allontanarsi dal contesto violento.
L’amministrazione comunale di Sassuolo progetta e realizza iniziative coordinate con i Comuni del Distretto per la promozione delle pari opportunità sia per la ricorrenza dell’8/3 che per la ricorrenza del 25/11 in virtù del Protocollo d’Intesa tra tutti i comuni dell’Unione del distretto ceramico. Per entrambe le date vengono da tempo realizzate iniziative varie di sensibilizzazione pubblica anche con la collaborazione dell’associazionismo locale.
La giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che si tiene annualmente il 25 novembre, rappresenta l’occasione per coinvolgere la città, in particolar modo i ragazzi e alle ragazze, in una riflessione che interroghi in modo consapevole sulle ragioni della violenza e sulla necessità di reagire attraverso la cultura del rispetto reciproco e della parità dei diritti, all’interno della famiglia, nell’ambiente scolastico, sul lavoro: altro obiettivo del triennio, condiviso con iI tavolo di cui sopra è infatti quello di ripensare questo importante appuntamento per rinnovare l’interesse dei ragazzi e delle ragazze; da anni infatti è in essere un progetto legato al 25/11 che coinvolge le amministrazioni del distretto e gli istituti superiori del territorio, che si intende ripensare per adeguarlo agli interessi delle ragazze/ragazzi e dei mutamenti della società.
Già da 5 anni viene proposto “Impari”, un progetto distrettuale e in collaborazione con il Centro Documentazione Donna di Modena che prevede la realizzazione di incontri presso le scuole primarie sul tema delle differenze di genere; progetto che è stato finanziato dalla Regione e verrà realizzato per il prossimo biennio.
Il Comune di Sassuolo e alcune realtà imprenditoriali propongono il progetto DONNE LEAD: PERCORSI DI EMPOWERMENT E CRESCITA STRATEGICA che prevede la realizzazione di una serie di iniziative per promuovere l’empowerment femminile, anch’ esso finanziato da fondi regionali.
Un ulteriore progetto messo in campo dall’unione del Distretto Ceramico è “Per provare a cambiare 2025-2026” rivolto agli Istituti scolastici secondari di secondo i cui obiettivi generale sono:
– favorire il rispetto per una cultura plurale delle diversità e della non discriminazione, anche in relazione all’orientamento sessuale e all’identità di genere, promuovere il tema della parità uomo-donna e le pari opportunità.
– contribuire al cambiamento culturale relativo al contrasto alla violenza di genere da parte dell’intera comunità, in particolar modo nei riguardi delle giovani generazioni attraverso azioni e attività di prevenzione, formazione ed informazione. L’attività di prevenzione è rivolta soprattutto ai più giovani nelle scuole e presso le agenzie educative del territorio, nei contesti formali ed informali,
– ampliare la collaborazione con gli Istituti scolastici (in particolar modo quelli ubicati in contesti periferici/montani), con le associazioni sportive del distretto, con i servizi sanitari e sociali appartenenti alla rete in modo che, a loro volta, possano divenire promotori di cambiamento anche attraverso iniziative, eventi, spettacoli e laboratori per tutta la cittadinanza.
Più in generale voglio ricordare l’impegno e l’azione fondamentale da parte di tutto il personale del Centro Tina che mette in campo molti altri progetti formativi che affrontano in modo strutturale e critico la questione della violenza contro le donne, organizzando incontri di formazione rivolti a:
– Personale sanitario del pronto soccorso dell’Ospedale di Sassuolo e Baggiovara
– Polizia Locale
– Medici di medicina generale del Distretto
– Croce Rossa Italiana
– Insegnanti degli Istituti secondari di primo e secondo grado
– Istituti scolastici di primo e secondo grado
– Legali
– Associazioni
Iniziative pubbliche rivolte alla cittadinanza attraverso :
– organizzazione di iniziative pubbliche principalmente nel mese di novembre relative alla “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne “del 25 novembre in collaborazione con gli Istituti scolastici,
– Interventi ad eventi pubblici organizzati da Enti o Associazioni del territorio con la finalità di promuovere l’attività del Centro antiviolenza Distrettuale e sensibilizzare sulla tematica
Tra le azioni politiche, normative, educative e culturali che le istituzioni dovrebbero mettere in campo per fare in modo che la differenza di genere non sia solo tollerata o tutelata, ma riconosciuta come risorsa fondamentale della democrazia ve ne sono alcune di competenza anche dell’amministrazione comunale e sovra comunale a livello di distretto.
Oggi l’azione concreta che stiamo portando avanti è l’istituzione di un tavolo per le Pari Opportunità, con obiettivi specifici e azioni, infatti dalla primavera 2025 sono in atto incontri di confronto per la nascita di un tavolo permanente con le Istituzioni, le Associazioni, la Cittadinanza che ha per focus la gestione di azioni coordinate e continuative che abbiano come baricentro le Pari Opportunità, nella consapevolezza che il percorso da percorrere deve essere continuo e condiviso. Sono stati realizzati diversi incontri, che vedono la partecipazione del Centro distrettuale antiviolenza Tina e diverse associazioni del territorio operanti sul tema ( Evoè/Sted Manicure, Artemisia, Non è colpa mia, Oltre la Bolla). Gli incontri , in questo periodo, sono incentrati sull’organizzazione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Le attività del Tavolo per le pari opportunità e ogni altra occasione utile per promuovere una riflessione interna e pubblica per il contrasto agli stereotipi, la promozione del rispetto e della non prevaricazione sono una priorità nell’ambito delle attività mirate al raggiungimento delle Pari Opportunità.”
La prima interrogazione consigliare discussa nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale era a firma dei consiglieri del Partito Democratico Montanari e Maffei, avente ad oggetto “Per non dimenticare: giovani in fuga e memoria dell’emigrazione sassolese: riconoscere il valore di chi parte e di chi arriva”.
“A partire dagli anni Cinquanta, numerosi nativi sassolesi hanno lasciato la città per emigrare – recita l’interrogazione – in Germania, Svizzera, Francia, Belgio, Stati Uniti, Argentina e altri Paesi, in cerca di migliori condizioni lavorative e di vita. Queste vicende rappresentano una parte fondamentale della nostra storia locale e familiare, ancora viva nella memoria di molti cittadini. Oggi assistiamo a un fenomeno differente nella forma ma simile nella sostanza: sono i nostri giovani sassolesi, spesso laureati e qualificati, a dover lasciare il territorio per cercare all’estero riconoscimento professionale e prospettive di realizzazione personale. A livello nazionale. tra il 2013 e il 2023, oltre 550.000 giovani italiani tra i 18 e i 34 anni hanno lasciato il Paese, con un saldo netto negativo di 377.000 unità. Solo nel 2023 si è registrato un ulteriore incremento del fenomeno, con oltre 97.000 giovani laureati emigrati, in crescita del +22% rispetto all’anno precedente. A Sassuolo, secondo i dati disponibili, il 24% della popolazione ha più di 65 anni, mentre gli under 35 rappresentano meno del 30%. A livello nazionale l’indice di vecchiaia è passato negli ultimi due decenni (2002-2024) da circa 11 O ad oltre 180, e dunque l’indice di ricambio generazionale della popolazione attiva segnala una criticità strutturale nel rinnovamento della forza lavoro. La nostra economia locale, e in particolare il distretto ceramico, è oggi ampiamente sostenuta dalla presenza di lavoratori immigrati, impiegati in settori chiave come agricoltura, edilizia, assistenza alla persona e industria leggera, con ruoli spesso faticosi e scarsamente riconosciuti ma essenziali alla tenuta del tessuto economico e produttivo.
Tutto ciò premesso, si interroga il Sindaco e la Giunta per sapere: Se siano disponibili, aggiornati e pubblici, i dati relativi all’indice di vecchiaia e all’indice di ricambio generazionale della popolazione sassolese dal 2002 ad oggi; Se il Comune dispone di studi, archivi o documentazione sull’emigrazione dei nativi sassolesi a partire dagli anni Cinquanta, con indicazioni sulle destinazioni prevalenti, i numeri complessivi e l’eventuale esistenza di reti o associazioni di sassolesi all’estero; Se l’Amministrazione intenda promuovere, anche in collaborazione con scuole, associazioni, archivi locali e università, un progetto di raccolta e valorizzazione della memoria migratoria sassolese, capace di raccontare tanto l’emigrazione storica quanto le nuove forme di mobilità giovanile; Se sia allo studio l’istituzione a livello cittadino di una “Giornata della Memoria del Migrante” o iniziative simili, che possa unire riflessione, cultura e cittadinanza attiva per superare contrapposizioni ideologiche e promuovere una narrazione inclusiva; Quali strategie siano previste per contrastare la partenza dei giovani sassolesi, favorire il loro eventuale ritorno e creare condizioni di attrattività per le nuove generazioni; Se l’Amministrazione riconosca e intenda valorizzare il contributo della manodopera straniera nei settori chiave dell’economia cittadina, promuovendo percorsi di integrazione, formazione e cittadinanza attiva”.
Ha risposto la Vicesindaco Serena Lenzotti.
“Desidero innanzitutto ringraziare i Consiglieri per aver sollevato un tema che intreccia memoria, identità, futuro e coesione. È nostro compito, come Amministratori, riconoscere il valore di ogni percorso umano, che sia radicamento o partenza, e costruire politiche che parlino a tutta la comunità: a chi resta, a chi torna, a chi arriva.
Di seguito le risposte ai singoli punti:
Indice di vecchiaia e ricambio generazionale
Nel decennio 2015–2025, l’indice di vecchiaia nel Comune di Sassuolo è passato da 153,28 a 188,48, confermando un progressivo invecchiamento della popolazione – un trend che rispecchia il quadro nazionale.
I residenti con 65 anni o più sono aumentati da 8.806 a 9.756, mentre la fascia 0–14 anni è scesa da 5.745 a 5.176. Significativo anche il calo della popolazione di 6 anni: –24% in dieci anni.
Questo scenario mette in evidenza una criticità demografica strutturale: il ricambio generazionale è debole, e serve una strategia territoriale capace di trattenere e attrarre giovani, valorizzando competenze e offrendo prospettive.
Dati sull’emigrazione storica e recente
I dati sul flusso migratorio sono disponibili in forma informatizzata solo a partire dal 1986. Per gli anni precedenti (dal 1950 al 1985), sono consultabili dati aggregati negli annuari ISTAT, disponibili online.
Tra il 2014 e il 2024, le emigrazioni da Sassuolo sono cresciute da 751 a 1.000 unità. Tuttavia, le principali destinazioni risultano essere i comuni limitrofi: Casalgrande, Castellarano, Fiorano Modenese.
Per comprendere la mobilità internazionale, occorre guardare ai dati AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero).Alcuni dati significativi:
* Il 45% degli iscritti AIRE al momento della registrazione aveva un’età compresa tra 0 e 18 anni.
* Solo il 28% degli iscritti AIRE (2.664 persone in totale) è nato a Sassuolo.
* Di questi, la metà sono bambini nati da genitori stranieri residenti sul nostro territorio.
Questi numeri ci parlano non solo di mobilità, ma anche di identità complesse, di nuovi intrecci culturali, di una comunità in evoluzione.
Documentazione e memoria migratoria
L’Amministrazione ha già intrapreso un percorso per ricostruire e valorizzare la memoria migratoria sassolese, sia storica che attuale.
In particolare:
* Durante l’ultima edizione del Festival della Migrazione, abbiamo presentato – insieme alla dottoressa Delfina Licata, Fondazione Migrantes– i dati aggiornati sull’emigrazione italiana verso l’estero ( Rapporto Italiani nel mondo 2024. I cammini e le storie che rigenerano l’Italia delle mobilità).
* È attualmente in corso il progetto “Radici e Argilla”, che intende raccontare l’internazionalizzazione del distretto ceramico, attraverso le storie e i legami tra Sassuolo e alcune realtà estere, tra cui Castellón (Spagna) e il Tennessee (USA).
* I video e materiali della ricerca sono in fase di completamento e dovrebbero essere pronti entro fine anno, con l’obiettivo di dar vita a una piattaforma “Sassuolo nel mondo”, capace di custodire e condividere storie, volti, memorie.
4. Fuga dei giovani e attrattività territoriale
Il tema della mobilità giovanile è centrale nelle nostre agende. Tra le azioni già avviate o in corso di progettazione:
* Potenziamento del sistema educativo-formativo, con l’obiettivo di trattenere i talenti e ridurre la distanza tra formazione e lavoro.
* Collaborazione con imprese del territorio, per valorizzare tirocini, apprendistato e percorsi di rientro.
* Sostegno a progetti europei incentrati su mobilità consapevole, ritorno circolare e imprenditoria giovanile.
L’obiettivo non è impedire la partenza, ma rendere Sassuolo un luogo in cui valga la pena tornare e, per alcuni, restare.
Conclusione:
Raccogliere e trasmettere la memoria dell’emigrazione sassolese non è solo un dovere culturale, ma una scelta politica consapevole. La memoria diventa così uno strumento di coesione, e il riconoscimento reciproco come fondamento di cittadinanza”.
Alle prime ore della mattinata in Parma, i Carabinieri del Nucleo TPC di Roma hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro emesso dal giudice per le indagini preliminari di Roma, su richiesta dei magistrati del dipartimento Criminalità diffusa e grave della Procura della Repubblica di Roma, essendo state posto in circolazione, ed esposte in una mostra in corso attualmente a Parma, opere d’arte presumibilmente non autentiche (arazzi, disegni, incisioni, oggettistica varia), in particolare 21 opere attribuite falsamente al maestro Salvador Dalì.
Il provvedimento è stato adottato avendo i Carabinieri del Nucleo TPC di Roma avevano notato alcune anomalie nelle opere oggetto di sequestro che erano esposte, all’epoca dei fatti, presso altro noto Museo in Roma nel corso della mostra con lo stesso titolo.
Gli approfondimenti investigativi, coordinati dalla Procura di Roma, traggono origine dalla segnalazione della “Fundaciòn Gala – Salvador Dalì”, ente che gestisce e difende la proprietà intellettuale dell’artista in Spagna e qualsiasi altro paese, la quale segnalava elementi critici circa l’autenticità delle citate opere.
Si precisa che le evidenze investigative sopra riportate attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, vige la presunzione d’innocenza per i fatti in corso di accertamento sino a sentenza definitiva, conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente.
In prevalenza sereno o poco nuvoloso ma con temporanei annuvolamenti e possibili piovaschi in tarda serata sul settore orientale.
Temperature in generale flessione; minime attorno a 14/15 gradi lungo la fascia costiera, comprese tra 9 e 10 gradi sulle zone di pianura, localmente inferiori nelle aree rurali. Massime prossime a 17/18 gradi, localmente inferiori sulla costa. Venti nord-orientali, moderati sul settore centro-orientale, con rinforzi di bora lungo la costa e sul crinale, deboli sul settore occidentale. Tendenza ad attenuazione della ventilazione dal pomeriggio sulla pianura. Mare molto mosso.