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mercoledì, 24 Dicembre 2025
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Laboratori di filosofia per i bambini in biblioteca a Maranello

Laboratori di filosofia per i bambini in biblioteca a MaranelloA Maranello torna “FilosoFare”, laboratori di filosofia per i bambini. L’appuntamento è alla Biblioteca Mabic sabato 4 ottobre con Giorgio Borghi che proporrà due laboratori divisi per fasce di età: alle ore 16 per bambini dai 7 ai 10 anni sul tema “Equilibri naturali”, alle 17.15 per bambini dai 4 ai 6 anni sul tema “Il dono piu? bello”.

Un’occasione per i più piccoli per avvicinare la filosofia divertendosi, con attività condotte da animatrici e animatori esperti, che hanno per oggetto problemi filosoficamente rilevanti: dalla gestione delle emozioni all’autonomia, dal senso del limite al rapporto tra realtà e immaginazione, dal rispetto della natura alla costruzione di una città ideale. I laboratori si basano su due assunti fondamentali: da un lato, non esistono soluzioni giuste o sbagliate agli enigmi proposti ai bambini, ma tutte le risposte hanno eguale dignità e devono essere prese in considerazione, perché introducono elementi di riflessione nuovi, indispensabili per alimentare la discussione. Dall’altro lato, il laboratorio è sempre concepito come un lavoro collettivo, che si costruisce passo dopo passo, grazie al prezioso contributo di ciascuno. Attraverso tali attività, FilosoFare intende perseguire un duplice obiettivo. In primo luogo, si propone di incoraggiare, facendo interagire riflessione teorica e dimensione applicativa, il potenziamento di abilità cognitive e sociali utili per l’analisi dei contesti in cui si vive e per la proposta di soluzioni originali ai problemi del presente. In secondo luogo, desidera promuovere la riscoperta delle biblioteche e degli istituti culturali come luoghi di confronto intergenerazionale, di socializzazione e di crescita individuale e comunitaria. Il progetto è a cura della Fondazione San Carlo ed sostenuto da Fondazione di Modena in collaborazione con il Polo Interbibliotecario Modenese.

Codici Emilia-Romagna: nuova truffa su WhatsApp, ora è la volta dei sondaggi

Codici Emilia-Romagna: nuova truffa su WhatsApp, ora è la volta dei sondaggiL’associazione Codici Emilia-Romagna mette in guardia i cittadini riguardo una nuova
truffa che sta circolando su WhatsApp da alcuni giorni. Il meccanismo è semplice, ma
insidioso: gli utenti ricevono un messaggio che invita a partecipare a un sondaggio
online, con la promessa di premi, buoni regalo o vantaggi esclusivi.

Per partecipare, viene richiesto di fornire il proprio numero di telefono e,
successivamente, di inserire un codice a 8 cifre ricevuto tramite WhatsApp. Questo
codice non è casuale: consente ai cybercriminali di avviare una sessione di
WhatsApp Web sul proprio dispositivo, accedendo così alle conversazioni e ai dati
sensibili dell’utente.

“È fondamentale non lasciarsi ingannare dalla promessa di premi facili o vantaggi
esclusivi – dichiara Fausto Pucillo, Segretario Regionale di Codici Emilia Romagna –. Invitiamo tutti a diffidare di questo genere di messaggi. Non bisogna
fornire codici ricevuti tramite WhatsApp, soprattutto se richiesti in contesti sospetti”.

Con il progetto Digitalmentis 2, promosso dalla Regione Emilia-Romagna,
l’associazione Codici Emilia-Romagna è a disposizione dei cittadini per fornire
assistenza qualora fossero vittime di truffe online e per fornire gli strumenti necessari
per riconoscerle ed evitarle, attraverso incontri formativi e supporto presso gli
sportelli attivi sul territorio.

È possibile contattare l’associazione Codici Emilia-Romagna inviando un’e-mail
all’indirizzo codici.emiliaromagna@codici.org, telefonando al numero 051.0548765
oppure consultando il sito internet www.codiciemiliaromagna.it.

Il presidente Michele de Pascale ha incontrato in Regione a Bologna l’ambasciatore spagnolo in Italia, Miguel Fernández-Palacios

Il presidente Michele de Pascale ha incontrato in Regione a Bologna l’ambasciatore spagnolo in Italia, Miguel Fernández-PalaciosConsolidare i rapporti di amicizia tra Emilia-Romagna e Spagna, contraddistinti da accordi di collaborazione e rafforzare gli scambi in ambiti chiave come il cambiamento climatico, la tutela del suolo, le politiche euromediterranee, l’innovazione.

Questi i principali temi al centro dell’incontro che si è svolto oggi in Regione, a Bologna, tra il presidente, Michele de Pascale, e l’ambasciatore di Spagna in Italia, Miguel Fernández-Palacios.

I legami economici tra l’Italia e la Spagna rappresentano un punto di forza nelle relazioni tra i due Paesi, rispettivamente mercati fondamentali per merci, servizi e investimenti.

In particolare, dal 2022 la Regioni Emilia-Romagna e Catalogna hanno sottoscritto un’intesa per avviare azioni congiunte sull’utilizzo di Big Data e intelligenza artificiale, anche per la trasformazione digitale della Pubblica amministrazione locale e la gestione del mercato unico digitale. E sono previste iniziative nel campo della governance e della formazione avanzata di funzionari pubblici, nella ricerca scientifica e collaborazione tra gli Atenei dei rispettivi territori.

L’Emilia-Romagna e le Regioni spagnole sono membri di reti internazionali, quali la Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime, l’Iniziativa West Med sulla Blue Economy e la Rete Vanguard che aggrega 38 tra le regioni industriali più avanzate d’Europa, con l’obiettivo di stimolare l’innovazione industriale sulla base delle strategie regionali di specializzazione intelligente.

Anche il turismo è un settore di azione comune con la partecipazione a NECSTouR (European Regions for Competitive Sustainable Tourism) per un turismo sostenibile e competitivo.

Significativa la cooperazione sugli impatti del cambiamento climatico e sulle strategie per ridurre l’inquinamento da gas serra, grazie al Partenariato mediterraneo di azione per il clima, che riunisce Stati e regioni che affrontano sfide climatiche comuni.

Nel corso degli anni sono stati sviluppati progetti bilaterali tra Emilia-Romagna e Generalitat Valenciana, anche nell’ambito del protocollo di Intesa siglato nel 1992 e in fase di rinnovo, su scuola, formazione e servizi sociali.

Inoltre, sulle politiche sociali e giovanili, le due Regioni hanno contribuito ai lavori del network ERY, European Regions for Youth.

Infine, è in via di definizione un protocollo di cooperazione con i Paesi Baschi per lo scambio di buone pratiche nell’industria avanzata, ricerca e sviluppo, innovazione e sostenibilità.

Sassuolo dice no alla corsa al riarmo: il Consiglio approva un Ordine del giorno per la pace e la diplomazia presentato dal M5S

Sassuolo dice no alla corsa al riarmo: il Consiglio approva un Ordine del giorno per la pace e  la diplomazia presentato dal M5SIl Consiglio Comunale di Sassuolo ha approvato un Ordine del giorno che esprime contrarietà al piano di riarmo europeo ReArm Europe/Readiness 2030 e all’aumento delle spese militari fino al 5% del PIL previsto dagli accordi NATO.

Attraverso questo atto – spiega Alberto Bonettini, Capogruppo Movimento 5 Stelle – Sassuolo – il Consiglio chiede con forza una razionalizzazione delle spese in materia di difesa, affinché non vadano a discapito di settori fondamentali come sanità, istruzione, welfare e transizione ecologica.

Soprattutto, il documento approvato invita il Governo e le istituzioni europee a percorrere una nuova strada fondata sul dialogo, sul multilateralismo e sulla diplomazia, per costruire una vera sicurezza condivisa, duratura e fondata sulla cooperazione tra i popoli.
Il Comune di Sassuolo si unisce così alle tante realtà locali che chiedono un’Europa dei diritti, della giustizia sociale e della pace, nel rispetto dell’articolo 11 della Costituzione italiana”, conclude Bonettini.

“Trame Estensi”, il ciclo di incontri dedicato al rapporto tra gli Este e i territori di Fiorano e Maranello

“Trame Estensi”, il ciclo di incontri dedicato al rapporto tra gli Este e i territori di Fiorano e MaranelloSabato 4 e domenica 5 ottobre prosegue la rassegna “Trame Estensi”, un affascinante viaggio nella storia degli Este fra Fiorano e Maranello, alla scoperta della dinastia estense e del suo legame con il territorio modenese, patrocinata dai comuni di Fiorano Modenese e Maranello.

Il secondo incontro della rassegna, curato da Alessandra Borghi, si svolgerà sabato 4 ottobre alle ore 11 nella suggestiva cornice del Santuario della Beata Vergine del Castello a Fiorano Modenese.

Alberto Venturi, giornalista e appassionato di storia locale parlerà del legame tra gli Este e Fiorano: dal Miracolo del Fuoco del 1558 a Francesco I D’Este, con aneddoti e curiosità anche legate ad altre epoche.

Domenica 5 ottobre alle ore 17.30, alla biblioteca Mabic di Maranello, con Sofia Malagoli e il Consorzio Aceto Balsamico di Spilamberto, si approfondirà l’arte del gusto presso la corte estense di Modena, con un focus sull’aceto balsamico.

Il progetto “Trame Estensi” vuole valorizzare e approfondire la storia di alcune figure centrali della famiglia d’Este, che ha avuto un ruolo chiave nello sviluppo culturale e artistico del territorio. Il loro arrivo a Modena nel 1598 segnò l’inizio di grandi trasformazioni, lasciando un’impronta duratura nell’architettura, nell’arte e nell’identità locale. E’ un’occasione speciale per riscoprire il ricco patrimonio culturale del nostro territorio, attraverso una narrazione che intreccia storia, arte, architettura e tradizioni, creando un dialogo tra passato e presente che continua a vivere ancora oggi.

L’incontro successivo si terrà domenica 12 ottobre, al Castello di Spezzano, per scoprire la storia di Marco Pio e della bella Clelia, tra Spezzano e Sassuolo.

L’ingresso è libero e gratuito.

 

Pd Sassuolo: “la sicurezza è comunità, non propaganda”

Pd Sassuolo: “la sicurezza è comunità, non propaganda”“Per il Partito Democratico di Sassuolo la sicurezza non è uno slogan da cavalcare, ma un diritto che appartiene a tutti i cittadini e le cittadine. Sicurezza significa vivere in quiete nei quartieri, potersi muovere liberamente in città, sapere che le istituzioni sono presenti e che la comunità si prende cura delle persone più fragili.

Per questo il Pd Sassuolo condanna con fermezza la proposta avanzata dal consigliere Macchioni di istituire un “censimento degli extracomunitari” con “controlli a tappeto” in case e garage. Non si tratta di sicurezza, ma di propaganda che alimenta paura e divisione, minando i principi fondamentali della democrazia e della convivenza civile. Una simile proposta è anticostituzionale, vìola la privacy e il diritto di proprietà privata delle abitazioni, ed è in palese contrasto con le norme che regolano l’operato delle forze di sicurezza, le quali possono intervenire in luoghi privati solo con un mandato chiaro. Parlare di “controlli a tappeto” significa introdurre un concetto pericoloso, che non può e non deve trovare spazio in un dibattito politico civile.

Il Pd Sassuolo è al fianco del sindaco Mesini e dell’Amministrazione comunale: chi cerca consenso sulla paura e sul sospetto non fa il bene della comunità, ma la divide.

Noi preferiamo i fatti. E i fatti dicono che Sassuolo non è lasciata sola. La Polizia Locale presidia il territorio ogni giorno dalle 7.15 all’una di notte, con un servizio che nelle ore notturne viene garantito h24 da Polizia di Stato e Carabinieri. Il lavoro della Polizia Locale è costante e capillare. Nel Parco Crispi, ad esempio, sono stati effettuati 59 servizi mirati con l’ausilio dell’unità cinofila. Sono stati istituiti ben 960 presidi fissi alle stazioni di Reggio Emilia e Modena, cui si aggiungono 60 interventi mirati insieme alla POLFER. Nella zona Aravecchia–Pascoli, invece, i controlli serali sono stati circa 260, accompagnati da verifiche commerciali e identificazioni di gruppi di ragazzi. Anche in Viale San Giorgio l’attenzione è rimasta alta, con 111 controlli serali e diverse operazioni congiunte con Commissariato e Guardia di Finanza. Nei parchi cittadini, come il Parco delle Rimembranze e il Vistarino, sono stati effettuati oltre 450 controlli dall’inizio dell’anno, a conferma di una presenza costante sul territorio.

Questi non sono numeri da propaganda, ma da lavoro quotidiano, fatto di presenza, prevenzione e collaborazione tra istituzioni.

Ma per noi la sicurezza non si costruisce solo con i controlli. Una città sicura è una città viva: significa sostegno alle associazioni, riapertura di scuole e luoghi di aggregazione giovanile, promozione dei controlli di vicinato, prevenzione dell’isolamento sociale e delle dipendenze. Significa anche sostegno concreto alle famiglie, sia sul piano economico sia su quello sociale e culturale. Sassuolo ha investito molto sul lato sociale, con progetti nell’arte, nella cultura e nello sport: iniziative che rafforzano i legami comunitari e riducono le fragilità. Come Partito Democratico vogliamo continuare a sostenere questi percorsi, perché ogni euro speso in sicurezza sulle strade deve essere affiancato da un euro speso in cultura e associazionismo.

E non ci fermiamo qui. Siamo contenti che l’Amministrazione incontrerà i comitati di cittadini per raccogliere osservazioni e proposte; rafforzerà i presidi serali con l’arrivo delle ore di buio; investirà in nuova videosorveglianza; potenzierà la Polizia di Prossimità nel centro storico e intensificherà i controlli in occasione delle Fiere d’Ottobre e delle festività natalizie.

Ogni critica e ogni proposta costruttiva è ben accetta, anzi siamo i primi a invitare cittadini e associazioni a proporre soluzioni e fare segnalazioni alle autorità e ai nostri consiglieri comunali, ma non ci sarà mai spazio per derive discriminatorie. Difendiamo la Costituzione e i diritti di tutti, perché solo una comunità coesa e viva può essere davvero una comunità sicura”.

Così il Partito Democratico di Sassuolo

Strade Future: giovani, istituzioni e polizie locali insieme al Museo Ferrari per una nuova cultura della sicurezza stradale

Strade Future: giovani, istituzioni e polizie locali insieme al Museo Ferrari per una nuova cultura della sicurezza stradaleAl Museo Enzo Ferrari si è tenuto oggi il convegno “Strade Future – Giovani e mobilità responsabile”, promosso da UPI Emilia-Romagna, con il supporto di UPI nazionale e le Province di Modena, Reggio Emilia, Parma, Ravenna e Rimini. All’evento hanno partecipato studenti, i comandanti delle Polizie Locali provinciali, istituzioni e ospiti internazionali, per un confronto aperto su prevenzione, responsabilità e futuro della mobilità. Ad appassionare i ragazzi, il racconto di Matteo Bobbi, commentatore di Formula 1 ed ex pilota, che ha portato la sua esperienza personale tracciando un interessante parallelismo tra la ricerca della sicurezza nel motorsport e la necessità di maggiore consapevolezza su strada.

Dai saluti istituzionali è emersa una forte convergenza sulla necessità di rafforzare misure concrete di prevenzione. Ha aperto i lavori il Presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia, seguito dall’assessore del Comune di Modena Giulio Guerzoni (Infrastrutture e Reti, Mobilità, Sicurezza del Territorio), che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale. Sono poi intervenuti i Presidenti delle Province coinvolte, tra cui Giorgio Zanni, anche Presidente di UPI Emilia-Romagna.

In un videomessaggio, il Presidente di UPI nazionale Pasquale Gandolfi ha sottolineato: «Sono orgoglioso, come presidente dell’Unione Province d’Italia, che si sia riusciti insieme a realizzare un progetto che tiene a cuore i nostri giovani e chi percorre le nostre strade. Insieme possiamo e dobbiamo provare a ridurre il numero dell’incidentalità, con maggiore consapevolezza e percorsi educativi condivisi. La sicurezza stradale passa anche dalla gestione e dalla manutenzione delle nostre strade. Questa è una grande strada, che sono orgoglioso di percorrere insieme a voi».

Elisabetta Simeoni, del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio, ha ricordato che “il diritto di muoversi non deve essere a scapito della sicurezza e l’obiettivo del Dipartimento è abbattere drasticamente gli incidenti causati da abuso di alcol e droghe”.

A coordinare i lavori è stato il moderatore Davide Berti, direttore della Gazzetta di Modena.

Giorgio Zanni, Presidente UPI Emilia-Romagna e della Provincia di Reggio Emilia, ha posto l’accento sui numeri drammatici del fenomeno: “173.000 incidenti, 233.000 feriti, 3.030 vittime all’anno in Italia: è un bollettino che interpella tutti. In Emilia-Romagna contiamo 16.758 incidenti, circa 21.632 feriti e 273 vittime” – ha affermato – “questa giornata è dedicata ai ragazzi; non parliamo loro in modo moralista, ma con dati, proposte concrete e la speranza di stimolare riflessioni. Nemmeno una vittima sulla strada è tollerabile. L’obiettivo è zero: utopistico forse, ma in certi ambiti non possiamo considerarci sufficienti finché non raggiungiamo il traguardo finale”.

Le Polizie Locali hanno presentato i numerosi progetti territoriali: attività nelle scuole, campagne serali contro la guida in stato di ebbrezza, iniziative teatrali e musicali, esperienze immersive in piazza e percorsi dedicati anche alla micromobilità e all’uso dei monopattini. La Comandante Lorenza Mazzotti (Ravenna) ha voluto rivolgersi ai ragazzi anche con un richiamo personale: “Nonostante lavori da anni in questo ambito, quest’estate sono rimasta coinvolta in un grave incidente. È andata bene, ma ho avuto paura, e vi dico che la consapevolezza è fondamentale. Nei nostri controlli serali abbiamo effettuato 8 servizi e ritirato 43 patenti per alcol e droghe: significa che la consapevolezza non è ancora diffusa”.

Molto atteso l’intervento di Matteo Bobbi, che ha legato la passione per i motori al tema della prudenza: “Tecnologia e infrastrutture sono migliorate, ma l’anello debole resta chi guida. Se impariamo a usare le passioni nei luoghi giusti, con regole, possiamo trasformarle in una scuola di responsabilità”. Ha indicato due regole semplici ma decisive: “mani ore 09:15 sul volante e sguardo lontano”, invitando i giovani a riflettere: “Soppesate rischi e benefici: non vale la pena perdere ciò che di bello abbiamo per un momento di protagonismo”. Stimolato da un ragazzo appassionato di motori, Bobbi ha poi raccontato come alcuni seminari in pista abbiano permesso di provare concretamente i limiti e l’efficacia dei sistemi frenanti: “Sono esperienze che ti fanno capire davvero quanto una macchina sia evoluta, provare le nostre vetture in contesti sicuri che ci permettano di spingerle al limite, danno al pilota consapevolezza delle potenzialità reali del veicolo. Manca una cultura motoristica che dia agli automobilisti competenze in materia”.

In chiusura, Emanuele Ramella Pralungo, del Comitato Direttivo UPI nazionale, ha ringraziato Province e partecipanti, riportando con un tocco personale l’urgenza di scelte responsabili: “Questa non è una mattinata di parole, ma un impegno concreto per vite reali”. E rivolgendosi ai ragazzi ha concluso: “Quando avete dubbi, fermatevi, chiedete aiuto: non siamo Superman, ma possiamo essere responsabili”.

L’evento si inserisce nel percorso “Mobilità Sicura”, attivo in Emilia-Romagna fino a febbraio 2026, con l’obiettivo di dimezzare vittime e feriti attraverso progetti condivisi su scala territoriale.

Dal 1^ ottobre tornano in Emilia-Romagna le misure antismog

Dal 1^ ottobre tornano in Emilia-Romagna le misure antismogDal 1^ ottobre 2025 al 31 marzo 2026 tornano in vigore in Emilia-Romagna le misure stagionali per la qualità dell’aria. Nei Comuni di pianura, dal lunedì al venerdì (8.30-18.30), stop ai veicoli diesel fino a Euro 4, benzina fino a Euro 2, metano-benzina e Gpl-benzina fino a Euro 2, ciclomotori e motocicli fino a Euro 2.

Nei Comuni con più di 30mila abitanti, nell’agglomerato di Bologna e nei Comuni volontari, le limitazioni si estendono in caso di attivazione delle misure emergenziali e anche alle domeniche ecologiche, con il blocco dei diesel fino a Euro 5.

Sono previste deroghe per i veicoli elettrici e ibridi, quelli utilizzati in car pooling con almeno tre persone a bordo, per i trasporti specifici e gli usi speciali, oltre che per le particolari categorie in deroga stabilite dai Comuni. Le limitazioni restano sospese nei giorni di sciopero del trasporto pubblico.

Sono inoltre previsti: divieto di utilizzo di caminetti e stufe a biomassa legnosa fino a 3 stelle incluse (se presente un impianto alternativo), stop all’abbruciamento dei residui vegetali e alle combustioni all’aperto, riduzione delle temperature negli edifici (massimo 17°C per le attività industriali e 19°C per le abitazioni, con una tolleranza di 2 gradi) e misure emergenziali aggiuntive in caso di previsione di superamenti del valore limite giornaliero di PM10 e misure locali definite dai comuni al raggiungimento dei 25 superamenti del valore limite giornaliero di PM10 nel proprio territorio.

Move-In

Dal 2023, in Emilia-Romagna è attivo il servizio Move-In che consente ai proprietari di mezzi inclusi nelle misure antismog (in vigore dal 1^ ottobre al 31 marzo di ogni anno) di ricevere un chilometraggio annuale da percorrere anche nelle aree normalmente interessate dalle restrizioni del traffico. L’obiettivo è offrire uno strumento equo per la mobilità anche a chi non può sostituire i veicoli per i quali sono previste restrizioni alla circolazione.

Ad oggi sono 8.868 i veicoli già registrati a Move-In in Emilia-Romagna che usufruiscono del servizio, pensato per conciliare le esigenze di mobilità con la necessità di ridurre le emissioni inquinanti legate al traffico su gomma e migliorare la qualità dell’aria.

Ad esempio, le automobili a benzina/Gpl e benzina/metano Euro 2, i motocicli e ciclomotori Euro 2 e i veicoli commerciali leggeri Euro 2 a benzina/Gpl e benzina/metano, che dal 1^ ottobre saranno soggetti alle misure antismog, aderendo a Move-In, potranno percorrere tra i 2.000 e i 3.000 chilometri annui (in allegato la tabella completa con i chilometri annui che è possibile percorrere suddivisi per categoria emissiva).

Accanto all’estensione delle categorie di mezzi coinvolti, Move-In si amplia anche sul piano territoriale: dopo Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna, il servizio è attivo ora anche in Veneto, nell’ambito della collaborazione fra le Regioni del Bacino Padano sulle politiche di riduzione delle emissioni.

Cos’è e come funziona

Move-In (Monitoraggio dei veicoli inquinanti) è il servizio dedicato ai proprietari di mezzi sottoposti alle misure antismog previste dal Piano aria integrato regionale (Pair 2030). Chi aderisce riceve una soglia chilometrica annuale, stabilita in base alla tipologia e alla classe emissiva del veicolo, che consente di circolare anche durante gli orari normalmente soggetti a restrizione. Il sistema, tramite una ‘scatola nera’, registra i chilometri percorsi su tutte le strade, 24 ore su 24 e tutto l’anno e consente ai cittadini di controllare in tempo reale il saldo residuo tramite app o sito web. Se si adottano stili di guida più sostenibili – ad esempio mantenendo velocità comprese tra i 70 e i 110 km/h in autostrada o evitando accelerazioni brusche – è possibile accumulare frazioni di chilometri aggiuntivi che vanno a incrementare la disponibilità annuale. Una volta esaurita la soglia assegnata, il veicolo non potrà più circolare nei Comuni che applicano limitazioni fino al termine dell’anno di adesione. Move-In non è valido durante le domeniche ecologiche e in caso di misure emergenziali per il superamento dei limiti di PM10, periodi nei quali anche i veicoli registrati restano soggetti ai divieti in vigore.

Le categorie dei veicoli interessate

In Emilia-Romagna le misure antismog riguardano tutti i Comuni di pianura – zone Pianura est, Pianura ovest e agglomerato di Bologna – e coinvolgono diverse tipologie di mezzi non conformi alle direttive europee più recenti. Sono inclusi i veicoli a benzina Euro 0, 1 e 2, così come quelli alimentati a Gpl/benzina o metano/benzina fino a Euro 2. Le limitazioni si applicano anche ai veicoli diesel Euro 0, 1, 2, 3 e 4, ai ciclomotori Euro 0, 1 e 2 e ai motocicli della stessa classe ambientale. Nella categoria “veicoli” rientrano sempre anche i mezzi commerciali leggeri e pesanti.

La campagna di comunicazione della Regione

Per accompagnare le cittadine e i cittadini nell’utilizzo del servizio, la Regione ha realizzato una pagina informativa dedicata, disponibile all’indirizzo: https://regioneer.it/move-in

In Emilia-Romagna si riducono drasticamente incidenza dei tumori e mortalità, grazie agli screening oncologici gratuiti garantiti dal servizio sanitario regionale

In Emilia-Romagna si riducono drasticamente incidenza dei tumori e mortalità, grazie agli screening oncologici gratuiti garantiti dal servizio sanitario regionaleAncor più che le parole, contano i numeri. Che dimostrano come investire nella prevenzione significhi investire nella vita.

Grazie allo screening del collo dell’utero, in Emilia-Romagna l’incidenza dei tumori è diminuita del 40% e la mortalità del 50%; lo screening mammografico ha consentito alle donne che lo hanno fatto di diminuire la mortalità del 56% e le forme avanzate di carcinoma del 26%, favorendo cure più semplici e meno invasive; infine, lo screening del colon retto ha ridotto la mortalità del 65% negli uomini e del 54% nelle donne, con una prevenzione del cancro rispettivamente del 33% e del 21% per chi ha scelto di aderire.

Da quasi trent’anni il servizio sanitario regionale offre screening gratuiti per i tumori femminili del collo dell’utero, riservato alle donne dai 25 ai 64 anni, e della mammella, per quelle tra i 45 e i 74 anni; e da vent’anni è attivo lo screening per il colon retto, che fino al 2024 era destinato ai cittadini di entrambi i sessi tra i 50 e i 69 anni. Da gennaio 2025, la decisione della Regione di estenderlo alla fascia d’età 70-74 anni, in linea con le Raccomandazioni del Consiglio dell’Unione Europea e con il Piano nazionale della Prevenzione, ma soprattutto alla luce di due fattori: l’efficacia dimostrata ai fini della prevenzione e il forte aumento dell’incidenza del cancro al colon retto a partire dai 75 anni, rilevata dal Registro regionale Tumori. Con il chiaro obiettivo di ridurre sia l’incidenza complessiva, sia quella di tumori in stadio avanzato per le persone in questa fascia d’età e anche più anziane.

E proprio per favorire una maggiore conoscenza e più ampia partecipazione allo screening del colon retto – che in termini di adesione registra una percentuale ancora bassa, 53,3%, nonostante sia superiore alla media nazionale – la Regione è pronta a lanciare dal 1^ ottobre una nuova campagna di comunicazione, che si svolgerà per tutto il mese con il messaggio “L’hai fatta? La prevenzione inizia anche da qui”. Testimonial d’eccezione il rotolo di carta igienica, scelto per la sua forte potenza comunicativa, a cui si affianca l’invito a tutte le persone residenti e domiciliate assistite nella fascia di età 50-74 anni a partecipare allo screening, che è “gratuito, semplice e può salvarti la vita”. Tutte le informazioni si trovano al seguente link: regioneer.it/colon.

La presentazione della campagna e il punto sulla prevenzione oncologica, con un focus sullo screening al colon retto, è stato fatto oggi in conferenza stampa in Regione dall’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi.

“La partecipazione agli screening consente una diagnosi precoce, prima della comparsa di sintomi, e aumenta le possibilità di guarigione, riducendo significativamente la mortalità per tutti e tre i tipi di cancro- afferma Fabi-. Inoltre, permette di individuare e curare lesioni pretumorali del colon retto e del collo dell’utero, contribuendo a ridurre l’incidenza di nuovi tumori. La prevenzione è fondamentale, e per questo come Regione continuiamo a garantirla e a rafforzarla, con un percorso diagnostico-terapeutico integrato, completamente gratuito e organizzato, che accompagna il cittadino dal test iniziale fino agli eventuali approfondimenti diagnostici e ai successivi trattamenti di cura e follow-up. Ma l’impegno delle istituzioni, che ci colloca tra le Regioni più attive e con tassi di partecipazione tra i più alti a livello nazionale, non basta, ancora più importante è quello dei cittadini”.

“Il carcinoma del colon retto- spiega l’assessore- rappresenta la seconda causa di incidenza e mortalità oncologica in Emilia-Romagna e in Italia, eppure l’adesione a questo screening stenta a decollare, soprattutto rispetto agli altri due, mammella e collo dell’utero, che invece continuano gradualmente a crescere e hanno raggiunto livelli molto buoni. Colmare questo divario è dunque prioritario, perché il principale fattore di rischio modificabile è proprio la mancata adesione.  Non partecipare allo screening significa sottrarsi alla possibilità di fare una prevenzione efficace, nonostante il test sia molto semplice e da eseguire a casa, dopo aver ritirato il kit in farmacia o presso i punti indicati nella lettera di invito”

“Facciamo uno sforzo tutti insieme- chiude Fabi- perché così potremo salvare molte più vite. Non rimandiamo questo importante appuntamento con la prevenzione”.

Dati delle adesioni

I dati aggiornati al 30 giugno 2025 e monitorati dall’assessorato regionale alle Politiche per la salute registrano queste percentuali di partecipazione nei tempi raccomandati: screening mammografico (donne): 73,0%; screening della cervice uterina (donne): 67,6%; screening colorettale (uomini e donne): 53,3%. Segno che una buona parte di popolazione femminile di 50-74 anni che aderisce allo screening mammografico e della cervice uterina non partecipa a quello per la prevenzione e diagnosi precoce del tumore del colon retto, che è il secondo più frequente nelle donne dopo quello al seno. Ancor meno partecipano gli uomini, nonostante abbiano un rischio maggiore delle donne per questa neoplasia, che è la terza per frequenza dopo prostata e polmone.

Anche grazie allo screening organizzato, il tumore del colon retto mostra in Emilia-Romagna un andamento in diminuzione sia per mortalità che per incidenza, pertanto raggiungere quel 47% che non aderisce regolarmente permetterebbe di incidere significativamente sulla riduzione del carico di malattia, sia dal punto di vista clinico che di spesa sanitaria. 

A chi è rivolto e come funziona lo screening al colon retto

Dal 2025 in Emilia-Romagna lo screening, prima riservato a uomini e donne tra i 50 e i 69 anni, è stato esteso gradualmente alla fascia d’età 70-74: quest’anno è partito l’invito per i nati nel 1955 che nel corso dell’anno compiono i 70 anni, in continuità con la cadenza biennale dall’ultimo test eseguito o invito ricevuto. Contemporaneamente si stanno invitando tutti i nati nel 1951 che compiono i 74 anni e che avranno così l’opportunità di eseguire un ulteriore screening prima di uscire dal programma. Nel 2026 saranno invitati anche i nati nel 1956 e nel 1952, proseguendo così fino al 2028, quando tutte le persone in età tra i 70 e 74 anni saranno comprese nella chiamata di screening.

Nel periodo gennaio-giugno 2025 sono stati invitati complessivamente 38.977 cittadini, di cui: per l’anno di nascita 1951, 15.128 femmine e 12.330 maschi (totale 27.458, il 60% del target annuale); per l’anno di nascita 1955, 6.430 femmine e 5.089 maschi (totale 11.519). L’adesione all’invito finora è del 53% per nati e nate nel 1951 e del 56% per l’anno di nascita 1955, con un valore di poco superiore nelle femmine che nei maschi.

Lo screening seleziona, tramite il test per la ricerca del sangue occulto, la popolazione più a rischio per patologia del colon retto, proponendo, in caso di positività, l’esame di approfondimento che è la colonscopia. Tramite la colonscopia è possibile individuare e rimuovere polipi intestinali, che se non asportati, nel tempo, potrebbero progredire verso forme tumorali. Permette anche di riscontrare tumori già presenti prima che diventino sintomatici, intervenendo con cure più conservative ed efficaci. 1 uomo ogni 3-4 e 1 donna ogni 5-6 ha una lesione significativa alla colonscopia di screening.

Turismo, piano della Regione per la riqualificazione delle strutture ricettive

Turismo, piano della Regione per la riqualificazione delle strutture ricettiveUn grande piano per sostenere l’innovazione e investimenti nel settore del turismo in Emilia-Romagna. La Regione promuove subito, a stagione estiva appena conclusa, il primo tassello della strategia che vede nella riqualificazione delle strutture ricettive l’avvio di una serie di azioni volte a innovare ed elevare la qualità dell’offerta turistica nella regione.

E lo fa con un bando che sarà a breve approvato dalla Giunta e che potrà contare su 11 milioni di euro di risorse regionali in grado di generare investimenti per almeno 60 milioni di euro. Allo stanziamento regionale si sommano 20 milioni di euro già resi disponibili da viale Aldo Moro per garantire i prestiti.

Una grande opportunità per gli albergatori, i gestori di RTA e Condhotel, ma anche di campeggi, villaggi turistici e marina resort che potranno investire nelle loro strutture per renderle più moderne, digitali, inclusive e sostenibili.

“Il turismo in Emilia-Romagna vale quasi il 12% della nostra economia, con una filiera forte di 15mila imprese e 45mila addetti- afferma il presidente della Regione, Michele de Pascale-. È un motore fondamentale di sviluppo e occupazione, che vogliamo rendere ancora più competitivo e attrattivo. Per questo dobbiamo progettare il futuro intervenendo su più fronti partendo da un grande piano per accompagnare la riqualificazione delle strutture ricettive: aggiornamento del quadro normativo, dall’urbanistica alla classificazione delle strutture, e individuazione di idonei strumenti finanziari, sono i primi punti all’ordine del giorno. Accanto a questi una serie di azioni trasversali che possano supportare e rilanciare gli investimenti del settore. Una visione organica che tiene dentro anche della potenzialità date dal rafforzamento delle connessioni aeree e ferroviarie della nostra regione con l’estero. Oggi, a stagione estiva appena conclusa, vogliamo dare due messaggi chiari agli operatori che intendono investire: potranno accedere nei prossimi mesi anche ad un nuovo bando Eureka e potranno contribuire alla definizione di ulteriori azioni da portare avanti in modo sinergico tra pubblico e privato per sostenere le innovazioni necessarie a far fronte alle sfide globali che abbiamo di fronte”.

“Il turismo è in continuo cambiamento, con una domanda sempre più complessa ed esigente- aggiungono il vicepresidente con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e l’assessora regionale al Turismo e Commercio, Roberta Frisoni-. Per questo non possiamo rimanere fermi. Vogliamo accompagnare le imprese in questa trasformazione, dando loro gli strumenti per rinnovarsi e innovare. L’obiettivo è avere strutture di qualità, servizi sempre più inclusivi e digitali, per un’offerta turistica che sappia attrarre visitatori tutto l’anno, superando i limiti della stagionalità. Con questo bando intendiamo dare un sostegno concreto agli investimenti per rafforzare la competitività delle imprese e valorizzare la bellezza dei nostri territori e delle nostre città. Sappiamo che è l’inizio di un percorso più profondo che faremo insieme ai Comuni, alle imprese del settore, al mondo della finanza, per accompagnare un settore determinante per la nostra regione delineando una vera e propria strategia di politica industriale in un momento in cui il nostro sistema deve affrontare grandi sfide per i cambiamenti in atto”.

Il bando in corso di redazione permetterà a gestori e proprietari di alberghi, RTA e Condhotel, ma anche campeggi, villaggi turistici e marina resort, di presentare domanda a partire dall’8 gennaio 2026 tramite i consorzi fidi che si convenzionano con la Regione.

A disposizione un budget complessivo di 11 milioni di euro che genererà almeno 60 milioni di euro di investimenti attraverso un credito agevolato che semplifica l’accesso ai finanziamenti e garantisce condizioni vantaggiose.

Le strutture ricettive e le imprese o le attività ricettive all’aria aperta potranno quindi investire nel rinnovamento e nell’innovazione delle strutture già esistenti, o in nuove attività ricettive, per ottenere più sostenibilità e più qualità dei servizi.

Emilia-Romagna: rimossi oltre 1.100 chili di plastica e rifiuti dai volontari Plastic Free nel weekend

Emilia-Romagna: rimossi oltre 1.100 chili di plastica e rifiuti dai volontari Plastic Free nel weekendAnche l’Emilia-Romagna ha dato il suo importante contributo alla mobilitazione ambientale Sea & Rivers, promossa da Plastic Free Onlus con il patrocinio morale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il supporto di MINI Italia come main sponsor. Nel weekend del 27 e 28 settembre, 9 appuntamenti hanno visto protagonisti 962 volontari emiliano-romagnoli, impegnati a ripulire spiagge, fiumi, parchi e aree verdi: il risultato è stato la rimozione di 1.141 chilogrammi di plastica e rifiuti dall’ambiente. Un’azione concreta, coordinata dal referente regionale di Plastic Free, Pietro Ghidini, e parte di una mobilitazione nazionale che ha coinvolto 228 eventi in Italia, con un totale di 6.375 volontari attivi e oltre 75 tonnellate di rifiuti rimossi.

“Un grazie di cuore ai nostri referenti e volontari che, anche in condizioni non sempre favorevoli, si sono rimboccati le maniche per difendere ciò che abbiamo di più prezioso – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus –. Difendere mari, fiumi e corsi d’acqua non è solo una battaglia ambientale, ma una scelta di tutela della nostra salute. Le ricerche scientifiche parlano chiaro: microplastiche e nanoplastiche sono ormai state rilevate nel sangue, nei polmoni, nel latte materno e nei tessuti umani. Prendersi cura dell’ambiente vuol dire amare anche noi stessi”.

Secondo le stime, circa l’80% della plastica che arriva in mare proviene dalla terraferma, trasportata dai fiumi che ogni anno riversano tra 1,15 e 2,41 milioni di tonnellate di rifiuti plastici. In Italia, studi recenti condotti in prossimità delle foci di 12 fiumi hanno evidenziato che l’87% dei rifiuti è composto da plastica, con oltre il 38% rappresentato da plastica monouso.

Dal 2019 ad oggi, Plastic Free ha organizzato oltre 9.100 appuntamenti di pulizia ambientale, rimuovendo più di 4,7 milioni di kg di rifiuti e confermandosi come una delle realtà più dinamiche del panorama ambientale italiano, oggi attiva in oltre 40 Paesi nel mondo. Con una rete capillare di referenti locali, progetti educativi nelle scuole, collaborazioni istituzionali e campagne di pulizia, continua a portare avanti la sua missione: liberare il Pianeta dalla plastica, un’azione concreta alla volta.

Circolo 1° Maggio Sassuolo, Fratelli d’Italia: “ancora una chiusura senza visione”

Circolo 1° Maggio Sassuolo, Fratelli d’Italia: “ancora una chiusura senza visione”“Ieri sera il sindaco ha dichiarato che la chiusura del Circolo 1° Maggio dipenderebbe dalla perdita del patrocinio Arci. Ma solo pochi giorni fa i suoi assessori avevano giustificato la decisione parlando di problemi di accatastamento. Due versioni diverse che lasciano perplessi: l’accatastamento, infatti, in un’area comunale si risolve in pochi giorni ed è di competenza del comune stesso non certo con la sospensione di un anno intero.

Il risultato è che la città perde un punto di aggregazione vivo e frequentato, dove si sono svolti corsi per ragazzi e attività inclusive per persone con difficoltà di apprendimento. Un circolo aperto significa anche un parco più sicuro: chiudere non è una soluzione, ma un problema in più”.

“Come Fratelli d’Italia – prosegue la nota  – abbiamo chiesto una scelta diversa: dare continuità invitando i gestori ad affiliarsi ad altra associazione, evitando la chiusura immediata e la riconsegna delle chiavi.

Amministrare non vuol dire chiudere: significa affrontare i problemi, trovare soluzioni e garantire servizi ai cittadini. Dopo un anno e mezzo di mandato, il sindaco sceglie invece la strada più semplice, ma la meno coraggiosa. Forse perché questo circolo non era più in linea con certe aspettative politiche”.

‘Mettiamo radici per il futuro’, da domani riparte la distribuzione gratuita di piante e alberi per cittadine, cittadini, associazioni e imprese

‘Mettiamo radici per il futuro’, da domani riparte la distribuzione gratuita di piante e alberi per cittadine, cittadini, associazioni e impreseLa Regione conferma l’impegno per rendere l’Emilia-Romagna sempre più verde, proseguendo anche quest’anno il progetto ‘Mettiamo radici per il futuro’ con un nuovo stanziamento complessivo di 3 milioni di euro per il triennio 2025-2027 (1 milione nel 2025 per interventi dal 1^ ottobre al 31 dicembre; 1 milione nel 2026 e 1 nel 2027).

Da domani, mercoledì 1^ ottobre, cittadine e cittadini, associazioni ed Enti pubblici potranno recarsi in uno dei vivai convenzionati della regione per ritirare gratuitamente uno o più alberi tra le 100 specie autoctone disponibili per piantarli e prendersene cura.

Le imprese invece potranno partecipare al progetto attraverso la definizione di un accordo con un Comune o un ente territoriale (Unioni di Comuni, etc.) che si occuperà di ritirare gratuitamente le piantine dai vivai per poi consegnarle all’impresa che realizzerà la piantagione con propri mezzi.

“Con questo nuovo bando invitiamo cittadine, cittadini, associazioni, Comuni e imprese a cogliere l’opportunità offerta dalla Regione di avere gratuitamente piante e arbusti per rendere più verde e più vivibile il territorio- sottolinea l’assessora a Cultura, Parchi e Foreste, Gessica Allegni-. Grazie alla preziosa collaborazione di tutta la comunità possiamo creare nuove aree boscate, siepi, spazi verdi che potranno concorrere a salvaguardare la biodiversità del nostro territorio e a migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città”.

Querce, carpini, sorbi, aceri, tigli, olmi, pioppi e arbusti: è possibile scegliere all’interno di un elenco di cento specie autoctone, suddivise tra alberi e arbusti e per area geografica. La Regione ha predisposto una guida, l’Abaco degli Alberi, per aiutare a individuare quelle più adatte al terreno e alle condizioni climatiche del luogo in cui verranno messe a dimora, che dovrà comunque essere all’interno del territorio dell’Emilia-Romagna, in aree di proprietà, di cui si ha possesso o disponibilità.

Sul sito “Mettiamo radici per il futuro”, sono disponibili tutte le informazioni, compresi consigli utili sulla piantagione e la cura delle piante, oltre ad approfondimenti scientifici. Disponibili anche podcast di approfondimento su ognuno di questi aspetti in compagnia di esperti come il professore dell’Università di Firenze, Stefano Mancuso.

Anche quest’anno la Regione promuoverà infine una campagna di comunicazione sui canali social, quotidiani, video e la diffusione di uno spot radio sulle principali emittenti radiofoniche locali per far conoscere l’iniziativa.

Le Fiere d’Ottobre sassolesi 2025

Le Fiere d’Ottobre sassolesi 2025Torna anche quest’anno l’appuntamento con le Fiere d’Ottobre di Sassuolo che, per quattro fine settimana, animeranno le vie e le piazze del centro cittadino con iniziative, appuntamenti ed occasioni commerciali.

Era il 24 Maggio 1503 quando,  su pressante richiesta d’Eleonora Bentivoglio, vedova di Gilberto I Pio, Alfonso I d’Este concede di poter fare una fiera “… per di octo a Saxolo, libera da tutti li dacii de li loci de Vostra Excellentia…”. Da allora la fiera è un porto franco, un luogo dove le merci possono essere scambiate liberamente, senza dazi né pedaggi. Con il passare del tempo lo spirito delle fiere si è arricchito con esibizioni, manifestazioni, concerti, con le mostre di mezzi, quadri, opere d’arte ed aceto balsamico; ma non ha mai dimenticato l’essenza iniziale: il commercio.

“Le Fiere non sono solo un evento – commentano il Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini e l’Assessore alla Cultura ed al Commercio Federico Ferrari – sono un rito collettivo, un appuntamento identitario che parla delle nostre radici ma guarda sempre al futuro. Sono quattro domeniche che trasformano il nostro centro storico in un grande contenitore di vita, dove il commercio incontra la cultura, lo sport, la musica, l’arte e la voglia di stare insieme. Sassuolo si riunisce, si racconta, si apre al territorio e a chi viene da fuori per scoprire – o riscoprire – la bellezza della nostra città, il suo spirito vivace, la sua creatività e la sua capacità di fare comunità. Ogni domenica sarà diversa, ma tutte avranno lo stesso filo conduttore: valorizzare ciò che siamo”.

La prima novità di questa edizione la si incontrerà già la mattina di domenica 5 Ottobre: alle ore 11, da via Battisti, si svolgerà l’inaugurazione delle Fiere con il concerto delle campane della torre civica in collaborazione con Unione Campanari Reggiani.

“Dai negozi alle mostre, dagli spettacoli musicali alle esibizioni sportive, dalle installazioni artistiche alle proposte enogastronomiche – proseguono Sindaco e Assessore – le Fiere d’Ottobre sono il palcoscenico in cui Sassuolo si mostra al meglio.  Un ringraziamento va a tutti coloro che, con passione e impegno, rendono possibile questo grande evento:  al Comitato Commercianti del Centro Storico, Sgp, Senior, gli uffici comunali che, tutti insieme, in poche settimane hanno reso possibile un programma ricco e variegato. L’augurio che rivolgiamo a ciascuno di voi è semplice ma sincero: viviamo insieme queste Fiere con entusiasmo, con rispetto reciproco, con senso di comunità. Che siano un’occasione per ritrovarci, per conoscere, per festeggiare Sassuolo e le sue eccellenze”

 

Il programma del primo fine settimana: la Féra di Curiàus.

Sabato 4 ottobre

Sassuolo Antiquariato e Vintage:  il mercato mensile per gli amanti del collezionismo e degli oggetti d’epoca in piazza Garibaldi per tutta la giornata

TEDx Sassuolo. “Sentire. Il tempo della meraviglia”: dalle 14 alle 18 al teatro Carani la terza edizione del TEDxSassuolo prende ufficialmente vita e lo fa partendo da una semplice ma rivoluzionaria domanda: cosa accadrebbe se rallentassimo?

Trofeo Nannini dalle 14.30 alle 18, a cura di Scuola di pallavolo Anderlini presso il Palapaganelli e palestre di Sassuolo

Inaugurazione della mostra “Home Street Home”, ore 15.30, a cura di Studio Sulla Via della PaceVia Fenuzzi 31/33

Inaugurazione della mostra del concorso d’arte “Arte in città” 3° Edizione, ore 17, a cura del Gruppo pittori sassolesi J. Cavedoni Aps presso la Galleria d’Arte Cavedoni in via Fenuzzi n. 12/14

 

Domenica 5 ottobre

Cerimonia di apertura Fiere di Ottobre, ore 11 in via Battisti, con il concerto delle campane della torre civica in collaborazione con Unione Campanari Reggiani

Musica, mercatini, banchi di artigianato e negozi aperti con promozioni, tutto il giorno, a cura del Comitato dei Commercianti del Centro storico

Mercatino delle scuole, tutto il giorno in via Aravecchia

Viale20 a Ruota Libera, tutto il giorno: esposizione di auto nuove dei concessionari e saloni di Sassuolo in viale XX Settembre

Edoardo Barbolini: Meet & Greet, tutto il giorno in viale XX Settembre: incontro con il pilota automobilistico sassolese plurititolato a livello nazionale ed europeo e la sua Ferrari da corsa

Gnocco e tigelle con gli Alpini di San Michele, tutto il giorno in piazzale Teggia, a favore di Per Vincere Domani Onlus

Trofeo Nannini, dalle 8.30 alle 19.30, a cura di Scuola di pallavolo Anderlini

Vicolo Conce, una strada d’Artisti, dalle 9 alle 18.30: esposizione opere d’arte a cura del Gruppo pittori sassolesi Jacopo Cavedoni

Arte in Via Fenuzzi, dalle 9 alle 18.30: Esposizione opere d’arte a cura del Gruppo pittori sassolesi Jacopo Cavedoni in via Fenuzzi

Motoincontro Città di Sassuolo, dalle 9 alle 18, a cura di Pro Loco Sassuolo nell’area del mercato contadino di Braida

Prove di tiro con l’arco, dalle 9.30 alle 12.30, a cura di Arcieri Val Secchia, nel campo di tiro con l’arco presso il Circolo Cinofili in via Nievo

Campionato Nazionale a squadre di tennis di Serie A1 maschile, ore 10, allo Sporting Club Sassuolo

Ingresso gratuito al Palazzo Ducale, dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso ore 17), Nell’ambito dell’iniziativa #domenicaalmuseo del Ministero della Cultura

Aspettando la Fiamma Olimpica, ore 17, talk con Sabina Valbusa, fondista olimpica, e Andrea Dondi, Presidente Regionale CONI, in piazza Garibaldi

Urban Sport, nel pomeriggio: Esibizioni di parkour, Breakdance, Writers, Dj-Rap-Freestyle in collaborazione con UISP Modena e Attivamentesport, in Piazza Garibaldi

Skateboard, nel pomeriggio, prove ed esibizioni in collaborazione con UISP Modena e Attivamentesport in Piazza della Libertà

Sport in Piazza, nel pomeriggio: Esibizioni e dimostrazioni di attività sportive a cura delle Associazioni Sportive del territorio, in piazza Martiri Partigiani

Area Bimbi, nel pomeriggio in piazza della Libertà

Giochi di una volta, nel pomeriggio: area per gioco libero con attività ispirate ai giochi di una volta, in piazza Martiri Partigiani

Polizia Di Prossimità: Controllo di vicinato, dalle 14.30 alle 18.45 a cura della Polizia Locale di Sassuolo in piazza Martiri Partigiani

Caccia al tesoro itinerante, ritrovo ore 14.30, iniziativa gratuita alla scoperta del quartiere Braida- Collegio vecchio a cura di Associazione il Melograno

42° Rassegna bandistica “Città di Sassuolo”, ore 16, con la partecipazione del Corpo Filarmonico G. Rinaldi di Reggiolo (RE), della Filarmonica G. Puccini di Viggiù (VA) e del Corpo Bandistico La Beneficenza Aps di Sassuolo. In piazzale Della Rosa

Fantasia lirica tra melodie d’autore e canto popolare: viaggio musicale dalla musica antica, al teatro d’opera, al cafè chantant, alla musica da camera ed ai colori della musica latino americana. A cura del Circolo Amici della Lirica R. Malagoli Aps, con Valentina Medici soprano, Veronica Zampieri soprano, Veronica Medina violino, Claudia Rondelli pianoforte. All’Auditorium Bertoli dalle ore 17.

 

 

 

Sabato inaugura l’area attrezzata per attività fisica di via Don Franchini a Magreta

Sabato inaugura l’area attrezzata per attività fisica di via Don Franchini a Magreta
“Parco dei Campi Macri” – Via Don Franchini, frazione di Magreta

Una nuova area attrezzata all’aperto, un nuovo spazio per l’attività fisica e per stare bene. È quella di via Don Franchini a Magreta che il Comune di Formigine inaugura sabato 4 ottobre 2025 a partire dalle ore 11:30.

L’inaugurazione dell’area attrezzata segna l’adesione di Formigine nella grande rete nazionale di “Sport di Tutti – Parchi”, il progetto, promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani attraverso il Dipartimento per lo Sport, in collaborazione con Sport e Salute e con il sostegno di ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, che ha cambiato il volto di migliaia di aree a verde in tutta Italia, rappresentando un passo importante verso la promozione del benessere e della socialità attraverso lo sport accessibile a tutti.

L’area attrezzata sarà a disposizione di tutti i cittadini, di ogni età, per favorire l’attività motoria in modo gratuito, inclusivo e sostenibile. Un’opportunità per vivere gli spazi verdi in modo attivo, divertente e salutare. Sulle strutture fisse saranno presenti dei QR Code, grazie ai quali accedere a videotutorial di allenamento che consentono la personalizzazione della propria esperienza di allenamento.

Formigine, con una popolazione di circa 34.500 abitanti, si inserisce così nel progetto Sport di Tutti – Parchi con l’installazione di un modello progettuale di tipo Medium.

 

 

 

 

Aldo Cazzullo ospite del primo appuntamento di ‘Maranello Incontra’

Aldo Cazzullo, una delle voci più autorevoli del giornalismo italiano, apre la rassegna “Maranello Incontra”, ciclo di appuntamenti con protagonisti di primo piano della cultura italiana. L’incontro è in programma giovedì 2 ottobre alle ore 21 all’Auditorium Enzo Ferrari, con ingresso gratuito senza prenotazione fino ad esaurimento posti. Durante la serata il giornalista e inviato speciale del Corriere della Sera tratterà della figura di Francesco d’Assisi, l’uomo più straordinario del secondo millennio dopo Cristo, capace col suo esempio di ispirare e illuminare anche i tempi di crisi che stiamo vivendo.

Lavorando direttamente sulle fonti medievali, a cominciare dalla prima biografia del santo, quella di Tommaso da Celano, condannata al rogo, e sugli studi più recenti di Jacques Le Goff e Chiara Frugoni, nel suo ultimo libro “Francesco. Il più italiano dei santi” Aldo Cazzullo traccia anche la storia del francescanesimo attraverso i personaggi ispirati dal santo – sant’Antonio, Giotto, Dante, Cristoforo Colombo, padre Pio – fino al primo Papa chiamato Francesco. “Di uomini così, ne nasce uno ogni mille anni”, spiega l’autore. “Duemila anni fa abbiamo avuto Gesù. Nel millennio precedente avevamo avuto Buddha. Nel millennio successivo abbiamo avuto san Francesco. Vedremo cosa ci attende ora, in questo millennio appena cominciato. Che, se non daremo retta a san Francesco, per l’umanità potrebbe essere l’ultimo”. Dopo lo straordinario successo del libro sulla Bibbia, l’autore affronta un altro tema religioso, inquadrandolo nella contemporaneità. “Francesco è il più italiano dei santi – frase attribuita al Duce, che in realtà è di Gioberti – perché è fondamentale nel costruire l’identità italiana. Perché scrive la prima, splendida poesia in italiano: il Cantico delle Creature. Perché percorre l’Italia, dalle grandi città alla campagna, e inventa il presepe. E perché esprime il meglio – l’amore per il prossimo, il rispetto per tutte le creature, la cortesia, il buon umore – dell’animo degli italiani”. Nel libro Cazzullo racconta la vita straordinaria di Francesco, la giovinezza piena di ideali cavallereschi, la rottura con il padre, la spoliazione, l’incontro con il Papa, fino al grande mistero delle stimmate. Aldo Cazzullo è una delle voci più autorevoli del giornalismo italiano: ha raccontato i momenti cruciali della storia contemporanea, come gli attentati dell’11 settembre e le Olimpiadi; i suoi numerosi libri si concentrano sul tema dell’identità nazionale e hanno venduto milioni di copie, diventando bestseller. La rassegna “Maranello Incontra” è organizzata dal Comune di Maranello con la collaborazione di Mismaonda, il supporto tecnico di Synesthesia Group e il contributo di cinque importanti imprese del territorio – Zanasi Group, Duerre Tubi Style, Evoline, Maranello Village, S.A.I. Electric -, nell’ideazione e costruzione del progetto. La rassegna proseguirà il 15 ottobre con Carlo Lucarelli, il 29 ottobre con Umberto Galimberti, il 12 novembre con Chiara Gamberale.

 

Nell’immagine: Aldo Cazzullo – foto fornita da Mismaonda per la campagna promozionale di “Maranello Incontra”

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 1 ottobre 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 1 ottobre 2025Nella notte e nelle prime ore del mattino temporali interesseranno il settore centro-orientale della regione, più intensi lungo la fascia costiera, con progressivo spostamento da nord verso sud. Rovesci sparsi attesi anche sul resto del territorio. I fenomeni tenderanno ad esaurirsi nel corso della mattinata, sebbene nel pomeriggio non si escludano sporadiche piogge sparse. Ampie schiarite sono attese in serata, a partire dai settori orientali.

Temperature minime il lieve aumento, in particolare sulla fascia costiera, con valori attorno a 13 gradi sulle zone di pianura centro-occidentali e 15/16 gradi sul settore orientale. Massime in diminuzione, con valori prossimi a 19 gradi. Venti orientali o nord-orientali, moderati sulla fascia costiera e sui rilievi, con possibili raffiche forti in concomitanza del passaggio temporalesco e lungo il crinale appenninico; deboli nelle zone interne di pianura. Mare da mosso a molto mosso.

(Arpae)

Ricostruzione post alluvione: la Regione chiede di prorogare i termini per la presentazione delle domande di acconto e di saldo relative ai Cis

Ricostruzione post alluvione: la Regione chiede di prorogare i termini per la presentazione delle domande di acconto e di saldo relative ai CisLa Regione Emilia-Romagna, con una lettera a firma del presidente Michele de Pascale, ha chiesto al Capo Dipartimento della Protezione civile di prorogare i termini per la presentazione delle domande di acconto e di saldo, relative ai Cis (Contributi di immediato sostegno) per gli eventi di settembre e ottobre 2024.

Le scadenze auspicate slitterebbero al 31 ottobre 2025 per le domande di acconto e al 31 dicembre 2025 per quelle di saldo. La richiesta viene avanzata alla luce del fatto che l’ordinanza del Capo Dipartimento di Protezione civile dello scorso maggio, alla quale la Regione aveva dato la propria intesa, non è poi stata emanata ed è ancora all’esame del Ministero Economia e Finanze. Situazione che sta lasciando nell’incertezza privati e imprese coinvolti.

Il provvedimento proposto, si spiega nella lettera, non comporterebbe ulteriori oneri rispetto a quanto già stanziato con la Delibere del Consiglio dei Ministri del 29/10/2024 (12 milioni di euro) e del 14/01/2025 (30 milioni di euro), costituendo una semplice proroga dei termini (come in passato già fatto per il contributo di immediato sostegno degli eventi di maggio 2023) nell’ambito dei medesimi fabbisogni già oggetto di ricognizione.

A13 Bologna-Padova: chiusa per una notte l’entrata della stazione di Bologna Arcoveggio

A13 Bologna-Padova: chiusa per una notte l’entrata della stazione di Bologna ArcoveggioSulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di riqualifica delle barriere di sicurezza, dalle 21:00 di martedì 30 settembre alle 5:00 di mercoledì 1 ottobre, sarà chiusa la stazione di Bologna Arcoveggio, in entrata verso Bologna. In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Bologna Fiera, sulla A14 Bologna-Taranto, o alla stazione di Bologna Interporto, sulla stessa A13.

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Sempre sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di pavimentazione, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna Interporto e Altedo, in entrambe le direzioni, Padova e Bologna, nei seguenti giorni e con le seguenti modalità:

-dalle 21:00 di martedì 30 settembre alle 5:00 di mercoledì 1 ottobre, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna Interporto e Altedo, verso Padova. Di conseguenza, non sarà raggiungibile l’area di servizio “Castel Bentivoglio est”, situata nel suddetto tratto. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Interporto, percorrere la viabilità ordinaria: via Marconi, SS64, via Chiavicone e rientrare sulla A13 ad Altedo.

Dalle 22:00 di venerdì 3 alle 6:00 di sabato 4 ottobre, sarà chiuso il tratto compreso tra Altedo e Bologna Interporto, verso Bologna. L’area di servizio “Castel Bentivoglio ovest”, situata nel suddetto tratto, sarà chiusa nella stessa notte, ma con orario 21:00-6:00. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Altedo, percorrere la viabilità ordinaria: via Chiavicone, SS64, SP3 via Marconi e rientrare sulla A13 a Bologna Interporto.

Progetto di legge affitti brevi: la Regione presenta a Comuni, associazioni e stakeholder il testo preliminare

Progetto di legge affitti brevi: la Regione presenta a Comuni, associazioni e stakeholder il testo preliminareProsegue il percorso di confronto sul progetto di legge regionale sugli affitti brevi. Un percorso attivato a giugno, che la settimana scorsa ha registrato un ulteriore confronto con i soggetti interessati e che oggi ha visto la Regione inviare a Comuni, associazioni e stakeholder, il testo preliminare del provvedimento.

L’obiettivo è fornire alle amministrazioni locali uno strumento chiaro e flessibile, in grado di adattarsi alle diverse realtà territoriali. I Comuni potranno scegliere se e come intervenire, definendo modalità e criteri di applicazione in base alle esigenze specifiche, così da garantire un equilibrio tra residenzialità, qualità dell’offerta ricettiva e sviluppo turistico.

“Con questo provvedimento- affermano gli assessori regionali alla Casa, Giovanni Paglia, e al Turismo e Commercio, Roberta Frisoni– intendiamo mettere a disposizione delle amministrazioni locali uno strumento urbanistico efficace, che tiene insieme esigenze diverse: la tutela della residenzialità, la qualità e la sicurezza degli immobili, la valorizzazione dell’offerta turistica. L’obiettivo è dare ai Comuni la possibilità di decidere in autonomia come e quando intervenire, in base alle caratteristiche del proprio territorio”.

Il progetto di legge

Consente di introdurre nei piani urbanistici comunali una nuova destinazione d’uso, denominata ‘locazione breve’ e inserita nella categoria turistico-ricettiva, con l’obiettivo di distinguere gli immobili destinati a questo tipo di attività dal patrimonio abitativo ordinario. I Comuni non saranno obbligati a intervenire, ma avranno a disposizione uno strumento da attivare attraverso una variante urbanistica semplificata nel momento in cui la regolazione degli affitti brevi dovesse rendersi utile. Potranno così individuare aree del territorio dove consentire, limitare o incentivare queste attività in base a criteri specifici, come ad esempio il rapporto tra appartamenti destinati alle locazioni brevi e alloggi residenziali presenti.

Gli immobili utilizzati per affitti brevi dovranno comunque rispettare standard rigorosi di sicurezza, igiene, salubrità, efficienza energetica e conformità degli impianti, mentre i Comuni avranno la possibilità di richiedere ulteriori requisiti di qualità edilizia per elevare ulteriormente il livello dell’offerta. La proposta prevede inoltre di consentire ai comuni di poter inoltre ricorrere alla leva fiscale dei contributi di costruzione per incentivare o disincentivare l’insediamento delle locazioni brevi, adattando la disciplina alle caratteristiche locali. La nuova normativa permetterà di semplificare e rendere più uniforme la gestione del fenomeno e, al tempo stesso, garantirà la possibilità di riportare in qualsiasi momento un immobile dalla destinazione ‘locazione breve’ all’uso abitativo senza costi aggiuntivi, favorendo così il recupero di case per i residenti e sostenendo concretamente il diritto all’abitare.

Incontro pubblico sul progetto di viabilità in via Ghiarella a Fiorano

Giovedì 2 ottobre l’Amministrazione di Fiorano Modenese presenta a tutti i cittadini interessati il progetto di viabilità sostenibile che si sta realizzando in via Ghiarella a Spezzano.

Il progetto prevede percorsi sicuri e moderazione del traffico per l’accessibilità al nuovo polo scolastico di Spezzano. In particolare riguarda la realizzazione di una pista ciclabile affiancata ad un percorso pedonale lungo via Ghiarella e via Don Minzoni; una rotatoria all’intersezione tra le due strade e via Don Monari per migliorare la sicurezza sul nodo principale di accesso alle scuole e la realizzazione di un parcheggio nel quadrante sud-ovest dell’intersezione tra via Ghiarella e via Don Minzoni.

Sono previsti inoltre interventi per la moderazione del traffico e continuità dei percorsi pedonali nel tratto di strada tra la parrocchia, il centro sportivo e il cimitero.

L’appuntamento è giovedì 2 ottobre, alle ore 20, presso Casa Corsini a Spezzano. Oltre agli amministratori, saranno presenti anche i progettisti e il personale dell’ufficio tecnico del Comune di Fiorano Modenese. Tutta la cittadinanza è invitata.

Incontro pubblico sul progetto di viabilità in via Ghiarella a Fiorano

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