L’Olmo di Pievepelago (Mo), il più grande d’Italia; il Faggio di Pratignano a Fanano (Mo) foto, il più antico dell’Emilia-Romagna; il Cipresso di San Francesco a Verucchio (Rimini) che si narra sia stato piantato proprio dal Santo in persona.
In Emilia-Romagna sono circa 600 gli alberi a carattere monumentale – singoli, in gruppo o in filare – tutelati dalla Regione che ogni anno assegna agli enti gestori i contributi per assicurare, appunto, la corretta gestione, la conservazione e la salvaguardia di questo consistente patrimonio arboreo.
Quest’anno Viale Aldo Moro, attraverso un bando, quintuplica le risorse rispetto al 2020 e mette a disposizione dei Comuni e gli Enti Parco 235 mila euro. Le domande di contributo devono essere presentate entro il 15 giugno per consentire gli interventi ordinari nel 2024.
E dall’estate sarà online anche la nuova banca dati regionale degli alberi monumentali georeferenziata. Sarà così possibile individuare con un click dal proprio smartphone l’albero antico che si trova in zona.
“Si tratta di un patrimonio straordinario e di grande interesse dal punto di vista naturale, paesaggistico e storico-culturale- afferma l’assessora ai Parchi e alla forestazione, Barbara Lori-. Preservare questi alberi significa non solo custodirne la bellezza, ma anche le storie e le tradizioni di cui sono stati testimoni nel tempo e conservare il rapporto tra uomo e natura”.
Inoltre, grazie alle numerose segnalazioni e ai sopralluoghi effettuati, sono circa 30 i nuovi esemplari in fase di valutazione per entrare nell’elenco regionale.
Tra i 600 giganti verdi dell’Emilia-Romagna ben 102, l’elenco sarà implementato entro la fine dell’anno, sono classificati anche come alberi monumentali d’Italia.
Per saperne di più: https://regioneer.it/ta611c5h-bando-interventi-alberi-monumentali
Si svolgerà mercoledì prossimo, 5 aprile partire dalle ore 20,30 presso l’Aula Magna dell’Istituto Volta, al polo scolastico di piazza Falcone e Borsellino, il terzo ed ultimo incontro pubblico organizzato dal Gruppo Hera per illustrare le modalità della nuova raccolta differenziata che, dopo l’avvio in alcuni quartieri cittadini, gradatamente verrà esteso a tutta Sassuolo.
All’incontro di mercoledì 5 aprile sono invitati i cittadini del Centro Storico (zona azzurra), delle aree artigianali (zona viola) e del “forese” (zona arancione): un incontro informativo, che replica quello dello scorso 7 marzo, dedicato ad illustrare le nuove modalità di raccolta rifiuti, le tempistiche ed a rispondere a dubbi e domande dei cittadini.
Le serate possono essere seguite anche in modalità online, partecipando da PC o smartphone:
“G.E.T. legalità” è nato nel mese di giugno 2022, nel corso di un incontro di verifica con il GLT- Gruppo di Lavoro Tematico G.E.T. del Patto per la Scuola, composto sia dai docenti referenti delle scuole medie di Sassuolo, che dai referenti dell’Associazione Regina della Pace che dal Comandante della Polizia Municipale di Sassuolo, che hanno rilevato che dopo 2 anni di misure straordinarie di prevenzione del contagio da Covid19, che hanno imposto un elevato numero di lezioni in DAD, e quindi lontano dal contesto educativo offerto dall’ambiente scolastico, sono aumentati gli episodi di vandalismo, non solo nelle aree verdi ma anche all’interno dei locali scolastici, nonché quelli di bullismo o di offese diffuse tramite i social.
Per rispondere a tali bisogni educativi straordinari dei pre-adolescenti è stato ritenuto necessario elaborare un progetto integrativo rispetto alle ordinarie attività del GET. Per questa progettazione straordinaria sono stati coinvolti, oltre l’Associazione e le scuole, anche la Polizia Locale, il coordinamento pedagogico Politiche per la Famiglia Infanzia Adolescenza e l’Educativa di Strada dei servizi Sociali dell’Unione. I fondi straordinari a sostegno di questo progetto sperimentale del comune di Sassuolo sono stati riconosciuti nell’ambito del Piano di Zona 2022 con una quota straordinaria dei Fondi Regionali di Contrasto alla Povertà Educativa.
Il progetto “G.E.T. – legalità“ nasce dunque come risposta sia ai docenti che agli educatori, che nello svolgimento delle loro ordinarie attività hanno notato l’aumento di criticità educative e comportamentali nei pre-adolescenti, quali il minore rispetto delle regole sociali di convivenza e dei luoghi ad uso pubblico quali le aree verdi o i parchi cittadini.
Il progetto “GET-legalità”, a seguito della co-progettazione sopra illustrata e del coinvolgimento anche dell’Associazione “Nuovi Orizzonti” che collabora costantemente con l’Associazione “Regina della Pace”, per l’anno scolastico 2022/2023 prevede i seguenti obiettivi:
rafforzare la coscienza di sé in rapporto con l’altro;
consolidare la conoscenza del territorio e delle regole;
entrare in contatto con esperienze vissute;
fare esperienza attraverso laboratori di teatro e cineforum;
fare esperienza attraverso l’attività pratica
che saranno raggiunti con le seguenti attività:
laboratori educativi condotti da figura educativa esperta per rafforzare la coscienza di sé in rapporto con l’altro per meglio comprendere e seguire le regole per una equilibrata crescita emotiva e vivere sociale;
incontri con la Polizia Municipale per comprendere l’importanza del rispetto delle leggi e delle regole che sovraintendono il vivere in una comunità locale come il rispettare gli altri e i beni pubblici e privati, e per meglio conoscere le istituzioni civili, le opportunità e le risorse che sono liberamente a disposizione di tutti sul territorio comunale;
incontri esperienziali con giovani che hanno sperimentato nella loro vita le conseguenze di scelte sbagliate (quali l’uso di droga, atti di illegalità, esperienza del carcere, etc) che possono far comprendere le sofferenze che tali comportamenti causano;
attività di apprendimento emotivo attraverso laboratori di teatro e di cineforum ;
uscite nei parchi locali con la Polizia locale, in particolare con l’unità cinofila, e con gli operatori dell’Educativa di Strada per far conoscere ai ragazzi dal vivo il rispetto per l’ambiente e il territorio nonché elementi di sicurezza urbana di contrasto allo spaccio e al vandalismo.
Il Gruppo Educativo Territoriale
Il G.E.T., gruppo educativo territoriale, è un progetto educativo in orario extrascolastico per gli alunni di 11-14 anni del servizio Istruzione del comune di Sassuolo, attuato da più di 30 anni in collaborazione con Enti del Terzo settore e Parrocchie che operano nel territorio comunale, per la prevenzione del disagio scolastico e sociale e di contrasto all’abbandono scolastico.
Questo intervento è previsto e regolamentato anche dall’ultimo PATTO per la SCUOLA anni 2020-2025, poiché, per la sua compiuta attuazione, è indispensabile il pieno coinvolgimento e la collaborazione dei docenti per la programmazione, in sinergia con gli educatori dei GET, delle attività pomeridiane di sostegno allo studio e le successive verifiche del raggiungimento di obiettivi didattico-educativi.
Il GET, nella progettazione e realizzazione delle attività educative di integrazione sociale e di promozione delle relazioni positive, è coordinato dalla pedagogista del servizio Infanzia e Adolescenza dei servizi sociali dell’Unione nell’ambito della rete distrettuale “Gianburrasca”.
Dall’ a.s. 2020/2021 e fino all’a.s. 2023/2024 il G.E.T a Sassuolo è realizzato presso i locali della parrocchia Madonna di Sotto dall’Associazione “Regina della Pace”.
Vincenzo Colla (Copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)
L’Emilia-Romagna entra in Hydrogen Europe, associazione che rappresenta l’industria, le realtà nazionali e i centri di ricerca europei attivi nei settori dell’idrogeno e delle celle a combustibile.
E’ un ulteriore tassello per far crescere l’ecosistema regionale dell’idrogeno, che vede in Emilia-Romagna la presenza di filiere industriali in diversi comparti, infrastrutture di eccellenza per la ricerca e lo sviluppo, attività di trasferimento tecnologico.
La procedura che consente a viale Aldo Moro di diventarne membro è stata avviata dalla Giunta regionale con l’approvazione, nel corso dell’ultima seduta, di un progetto di legge (“Autorizzazione alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna all’associazione Hydrogen Europe”) che va ora all’esame dell’Assemblea legislativa, dove inizia l’iter nelle commissioni che porterà al voto finale in Aula nelle prossime settimane.
Nell’ambito della associazione, sarà costituita una piattaforma regionale, per supportare le attività messe in campo dalle istituzioni per sviluppare attività e progetti, oltre che favorire lo scambio di informazioni, conoscenze e avviare sinergie con l’industria.
“La missione e le finalità perseguite da Hydrogen Europe- ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico e green economy, Vincenzo Colla– sono sostanzialmente le stesse che ispirano le azioni regionali nell’ambito delle politiche sull’idrogeno. La partecipazione può rappresentare anche uno stimolo a proiettare la realtà emiliana-romagnola in una dimensione globale di iniziative e relazioni, offrendo un contributo cruciale alla realizzazione degli obiettivi della strategia regionale per l’idrogeno”.
L’associazione Tra gli obiettivi principali dell’associazione vi è quello di promuovere l’adozione delle tecnologie dell’idrogeno. Questo, facendosi portavoce a livello europeo dei diversi attori dell’industria dell’idrogeno, ma anche favorendo e coordinando la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione delle tecnologie pulite.
Hydrogen Europe, insieme ai suoi membri, promuove l’idrogeno come catalizzatore di una società a emissioni zero: l’associazione rappresenta attualmente più di 462 soggetti, tra cui 345 aziende industriali e non, 35 associazioni nazionali, 32 Regioni europee, insieme a una pluralità di altri soggetti distribuiti tra laboratori di ricerca, enti no-profit e agenzie.
Dalla via Emilia a Houston, in Texas, insieme alla filiera regionale dell’aerospazio: imprese, università, centri di ricerca. Per consolidare il rapporto e avviare nuove collaborazioni col polo statunitense dell’industria aerospaziale, unico a livello internazionale per capacità di crescita e tasso di innovazione. A partire dalla Nasa, simbolo e punto di riferimento mondiale del volo nello spazio.
Un settore, quello dell’economia aerospaziale, ad alto potenziale di sviluppo per l’Emilia-Romagna. Per suoi comparti consolidati come avionica, infrastrutture e servizi di terra, manufacturing, materiali e simulazione avanzati; altri emergenti, ma ormai ad elevato peso specifico nella Data Valley regionale, come Big data e intelligenza artificiale, supercalcolo, realtà aumentata, monitoraggio terrestre e clima; fino ad ambiti nuovi come il volo spaziale commerciale, per il quale occorre sviluppare la ricerca anche nel biomedicale, scienze della vita e food, per rendere la permanenza nello spazio, in assenza di gravità, sempre più vivibile. Nel complesso, sono 180 le imprese emiliano-romagnole potenzialmente interessate all’aerospazio.
La missione della Regione in corso a Houston ha fatto tappa a Clear Lake City, nella storica sede della Nasa, nel primo centro dedicato al volo umano nel 1961. Ieri l’incontro che il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, hanno avuto con William Harris, amministratore delegato dello Space Center Nasa, e Daniel Jacobs, responsabile dei progetti di collaborazione internazionale. Con loro il viceministro alle Imprese e Made in Italy, Valentino Valentini, e il tenente colonnello Gaetanofabrizio Tavano per il ministero della Difesa. E le aziende emiliano-romagnole attive nel settore aerospaziale, di ogni provincia, che prendono parte alla missione, che hanno potuto presentare i loro progetti (vedi allegato).
Prima la visita all’interno del Centro di controllo dei voli spaziali e nella struttura dove si trovano moduli spaziali orbitali, con una guida d’eccezione: l’astronauta Luca Parmitano.
“Parliamo di un settore strategico, ad alto valore aggiunto, con importanti ricadute a livello scientifico e industriale- hanno sottolineato il presidente Bonaccini e l’assessore Colla-. Acquisizione di dati satellitari per l’agricoltura, l’ambiente, il meteo; studio di nuovi materiali; salute, alimentazione, farmaceutica. Sono moltissime le applicazioni della ricerca in campo aerospaziale. Per questo la filiera regionale della space economy sarà sempre più strategica, soprattutto se integrata con le maggiori reti internazionali: e non c’è dubbio che Houston e la Nasa rappresentino la massima opportunità. L’Emilia-Romagna si candida infatti a essere tra i protagonisti di questo processo, grazie a una rete manifatturiera di elevata qualità e specializzazione, collegata con il sistema regionale dell’innovazione che vede insieme università, centri di ricerca, aziende e mondo del lavoro. Siamo nelle condizioni di poter raccogliere i frutti degli investimenti realizzati sulla conoscenza e sulle competenze in questi anni, sulle infrastrutture nel campo dell’intelligenza artificiale e del calcolo ad alte prestazioni. Ed è importante essere a Houston insieme al Governo e all’Aeronautica militare: puntare su settori innovativi per creare uno sviluppo sostenibile e nuova occupazione di alta qualità è interesse di tutto il Paese”.
Oggi è poi in programma l’incontro del presidente Bonaccini con Michael Suffredini, amministratore delegato di Axiom Space, la società statunitense impegnata nella realizzazione del primo progetto di stazione orbitante privata nel quale saranno coinvolte anche alcune imprese italiane. Una ulteriore occasione per l’Emilia-Romagna: in particolare, sono interessati gruppi come Dallara Automobili, Technogym e Barilla, al lavoro su materiali, attrezzi per l’allenamento fisico e alimentazione in orbita.
Il patto fra Regione e Polo spaziale di Houston
Un rapporto che si consolida. E’ del 2021, infatti, l’accordo tra Regione, ministero della Difesa e Aeronautica militare italiana per la partecipazione della filiera emiliano-romagnola dell’aerospazio alla nuova fase di esplorazione spaziale avviata dagli Usa. E, appunto, per l’inizio delle relazioni con il Polo spaziale di Houston.
Nello stesso anno la nascita del Forum strategico per la promozione della filiera regionale dell’aerospazio, coordinato dalla Regione attraverso la società in house Art-ER, con l’obiettivo di mettere a sistema le tante realtà produttive, i centri di ricerca e sviluppo, le imprese del comparto. E l’istituzione del Polo tecnologico aeronautico-spaziale di Forlì: hub per la ricerca e l’innovazione in campo aeronautico e spaziale.
La filiera emiliano-romagnola dell’aerospazio è anche membro della rete europea Nereus e fa parte del Cluster tecnologico nazionale aerospazio (CTNA) che riunisce i diversi soggetti che operano nel sistema aerospaziale nazionale: distretti regionali, CNR, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Centro italiano ricerche aerospaziale, GE Avio, Leonardo, Federazione italiane aziende aerospazio, Agenzia spaziale italiana.
Economia della luna e stazioni spaziali
Le opportunità di collaborazione nel settore aerospaziale sono al centro anche degli incontri che la delegazione emiliano-romagnola ha in programma oggi con tre realtà di punta dell’industria aerospaziale statunitense: Houston Spaceport, Intuitive Machine e Nanoracks.
Houston Spaceport è uno spazioporto commerciale che offre accesso alla comunità aerospaziale internazionale, sito di lancio e atterraggio per missioni suborbitali riutilizzabili. Intuitive Machine è un’azienda che ha all’attivo già tre missioni lunari ed è una delle prime realtà del movimento ‘moon economy’, legata all’offerta di servizi spaziali verso la Luna. Anche Nanoracks, attiva dal 2009, fornisce hardware e servizi commerciali in ambito aerospaziale e tra i progetti futuri ha il lancio e la gestione di stazioni e piattaforme spaziali private.
HPE guarda al Tecnopolo di Bologna
Anche Hewlett Packard Enterprise, azienda leader nel mondo per i sistemi HPC/AI nella gestione ed elaborazione dati, guarda alla Data Valley dell’Emilia-Romagna, sempre più hub internazionale del digitale, del supercalcolo e delle nuove tecnologie.
Nella sede HPE di Houston il presidente e Bonaccini ne ha parlato con Antonio Neri, presidente e Chief Executive Officer della multinazionale americana.
Con HPLabs, centro di ricerca su dati e tecnologie digitali con sedi in America, Costa Rica, India, Europa e Singapore, HPE guarda in particolare a possibili collaborazioni col Tecnopolo di Bologna, le Università e i centri di ricerca dell’Emilia-Romagna.
Un’altra opportunità per le aziende e gli atenei presenti nella missione istituzionale della Regione, che si sono confrontate insieme ai dirigenti di HPE.
Importante anche l’incontro alla Rice Space University, l’Università in cui è nato il primo Dipartimento di Scienze spaziali negli Stati Uniti nel 1963.
Una mattinata all’insegna della passione per i motori all’Auditorium di Maranello. Domenica 2 aprile la Formula 1 è protagonista con la proiezione della diretta del Gran Premio d’Australia, cui seguirà l’evento “La Primavera di Maranello – Motori che passione!”.
Il programma della mattinata all’Auditorium Enzo Ferrari vede alle ore 7 l’inizio della proiezione del Gran Premio (apertura alle 6.30, ingresso gratuito senza prenotazione fino ad esaurimento posti). A seguire, al termine della gara, alle 9.30 circa, l’evento “La Primavera di Maranello – Motori che passione!” organizzato dagli appassionati del blog Un Caffè nel Paddock: si parlerà di motori, gare e aneddoti del mondo delle corse, con il commento della gara appena conclusa, la testimonianza di Matteo Orsi, figlio del fotoreporter Angelo Orsi, che racconterà l’Ayrton Senna più intimo e meno conosciuto a 29 anni dalla scomparsa, dei “marshal”, i commissari di percorso dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola che racconteranno come preparano il gran premio e le altre manifestazioni motoristiche, e con la presentazione del libro “Zolder ‘82-22” con la presenza dei ferraristi provenienti dal Belgio e con il gruppo di appassionati che è stato sul circuito di Zolder per il quarantennale della morte di Gilles Villeneuve.
Domenica 2 aprile si svolgerà presso la Piscina Comunale di Sassuolo la quarta edizione del “Trofeo Master Città di Sassuolo”, a cui prenderanno parte 55 società provenienti da diverse regioni italiane (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Toscana, Umbria e Veneto). Gli atleti iscritti, regolarmente tesserati per le società affiliate alla F.I.N. per la stagione 2022-2023, sono 427, per un totale di 801 prove gara individuali e 55 staffette. La manifestazione, a carattere interregionale, si svolgerà nella vasca da 25 mt. a 8 corsie e, durante l’intera durata della manifestazione, sarà a disposizione una vasca (12×6 mt, 4 corsie) per lo scioglimento degli atleti. I blocchi di partenza sono dotati di tecnologia di ultima generazione Track-Start.
La gestione della manifestazione sarà a cura del Nuoto Club Sassuolo, storica società natatoria presente sul territorio sassolese, che da qualche anno cura anche il settore amatori rappresentato da un bacino di atleti in continua crescita, che ad oggi conta oltre 60 tesserati.
Alla gara saranno presenti atleti di tutte le categorie federali del settore master, dagli Under 25 fino agli M80 che raggruppano atleti dai 18 agli 80 anni e oltre.
Il programma prevede le seguenti gare:
Mattino: 50 DO – 400 SL – 50 FA – 100 SL – 100 RA – 100 MX – MiStaff 4×50 MX
Pomeriggio: 200 SL – 100 DO – 200 MX – 50SL- 100 FA – 50 RA – 800 SL – Staff 4×50 SL
Per l’assegnazione del 4° Trofeo Master Città di Sassuolo sarà stilata una classifica di società, che considera i punteggi di tutte le gare di tutte le Categorie (esclusa la categoria U25), compresa le staffette (solo la prima per ogni società e categoria riceverà il punteggio).
La manifestazione, patrocinata dal comune di Sassuolo, è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra il Nuoto Club Sassuolo e Nuova Sportiva S.S.D. A.R.L. che gestisce la piscina comunale di Sassuolo.
Sabato prossimo, 1 aprile a partire dalle ore 17 presso la Galleria d’arte Jacopo Cavedoni di Via Fenuzzi 12, si terrà l’inaugurazione della collettiva d’arte a cura degli associati del gruppo.
La mostra dal titolo “Pasqua in galleria” sarà visitabile fino al 12 aprile 2023.
La Galleria sarà aperta al pubblico nei giorni di Martedì – Mercoledì e Domenica dalle ore 10 alle 12 e il Giovedì – Venerdì e Sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Giorno di chiusura: lunedì.
È stato dato in questi giorni il via libera alla costruzione del nuovo polo industriale di Kerakoll, il 18° a livello globale, che sorgerà nell’area contigua alle strutture già operative del Gruppo nel distretto ceramico: l’attuale stabilimento produttivo e il centro ricerche Kerakoll GreenLab.
In particolare, lo scorso 13 marzo la Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato il PAUR – Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale – relativo al progetto, che verrà pubblicato sul Bollettino Unico Regionale nelle prossime settimane. Successivamente si procederà alla firma della Convenzione con il Comune di Sassuolo e alle pratiche relative al rilascio del Permesso di Costruire.
Situato nel Comune di Sassuolo, in Strada Pedemontana, al confine con il Comune di Fiorano Modenese, il nuovo polo avrà una superficie complessiva di oltre 26.000 mq all’interno del terreno di 8 ettari acquistato dall’azienda nel 2011. Il completamento del sito è previsto entro il 2025 e rappresenterà un sostanziale raddoppio della capacità di produzione per un investimento complessivo pari a oltre 100 milioni di euro.
Il nuovo polo industriale comprenderà, infatti, un nuovo stabilimento produttivo dedicato all’intera gamma di prodotti per l’edilizia sostenibile e includerà, oltre ad un magazzino per le materie prime, un magazzino intensivo per i prodotti finiti e un’area servizi con nuovi spazi polifunzionali. Si prevede che, al 2030, il nuovo stabilimento produrrà un totale di 325 milioni di kg annui di prodotto finito, generando inoltre nuova occupazione: è previsto infatti l’inserimento di oltre 100persone entro il 2030, in particolare nelle aree di ricerca & sviluppo e produzione.
“Siamo particolarmente orgogliosi di questo nuovo stabilimento – ha dichiarato Fabio Sghedoni, Vice Presidente Kerakoll Group – E’ un investimento sul sistema Italia, con cui diamo fiducia al nostro Paese e che testimonia ancora una volta l’impegno di Kerakoll per la produzione di materiali per l’edilizia sostenibile e attenti all’ambiente e al benessere delle persone. Con questo nuovo polo industriale vogliamo creare un modello produttivo innovativo per il nostro settore. Abbiamo voluto pensare ad un luogo in cui si lavora e si vive bene, prevedendo anche spazi comuni e dedicati ai servizi, tra cui ambienti dedicati alla formazione e a sala ristoro”.
La nuova area avrà anche un impatto per i cittadini ed il territorio, grazie alla riqualificazione estetica di un’area dismessa all’ingresso del distretto ceramico di Sassuolo. Infatti, Kerakoll crede nella riabilitazione e nella rigenerazione degli edifici come approccio sostenibile all’edilizia. Per questo il nuovo stabilimento è stato progettato con criteri ispirati alle tecnologie più innovative, alla sostenibilità ambientale e all’integrazione del verde nell’architettura e nel contesto urbano, in linea con lo status di Società Benefit.
Ad esempio, saranno installati 7.670 mq di pannelli fotovoltaici da 1,6 MW con un risparmio stimato di 840 tonnellate di CO2 annue, verranno realizzati 27.000 mq di area verde con la piantumazione di circa 140 alberi.
La gamma di prodotti del nuovo stabilimento includerà: adesivi per pavimenti e rivestimenti in ceramica e pietre naturali; stucchi cementizi; leganti idraulici speciali; malte e prodotti speciali per il recupero delle strutture in calcestruzzo; malte deumidificanti per il risanamento degli edifici in muratura; massetti; prodotti impermeabilizzanti e protettivi contro l’umidità.
Cambio di segretario per quanto riguarda la sede e la zona Lapam Confartigianato di Sassuolo. Dopo oltre 40 anni di attività, Sauro Simonini, prossimo alla pensione, lascia l’incarico a Fabio Ferrarini, che dopo aver effettuato un periodo di affiancamento, diventerà il nuovo segretario della sede e della zona di Sassuolo.
«Ci tengo particolarmente a ringraziare Sauro per quanto ha fatto per me in questo periodo di affiancamento, ma più in generale per tutti questi anni di lavoro. È sempre stato un punto di riferimento per noi colleghi e per le imprese del territorio – ha dichiarato il nuovo segretario di sede e di zona per Sassuolo Fabio Ferrarini –. Cercherò di proseguire lungo la strada tracciata in oltre 40 anni di operato da Sauro, consapevole di dover affrontare sfide importanti nel prossimo futuro in un territorio, come quello di Sassuolo, che sta mutando rapidamente e che ha voglia di tornare a crescere dopo anni complicati».
«Sono contento che Fabio Ferrarini sia stato scelto per ricoprire questo ruolo – ha concluso Sauro Simonini –, credo sia la persona adeguata per proseguire nel percorso di ascolto e servizio alle imprese del territorio. Credo che il dialogo sia fondamentale per una proficua crescita sia di Lapam che delle imprese associate e sono convinto che Fabio riuscirà a interpretare al meglio il suo incarico».
Finché non ti capita non ci pensi. Poi, un giorno, entri in doccia e ti accorgi che lo scarico è completamente otturato dai tuoi capelli, ti asciughi e ti restano in mano le ciocche, ti guardi allo specchio e sono sempre di meno.
A Claudia è capitato addirittura di perderli tutti, in dieci minuti. Federica, invece, era in macchina con la figlia e per non farsi vedere, ha aperto il finestrino e li ha lasciati andare. Giovanna era una ragazzina quando ha iniziato a perderli e Massimiliano credeva che a cinquant’anni fosse normale perché si diventa vecchi.
L’inizio è sempre diverso, come diversa sarà la diagnosi e il percorso per affrontare il problema. Ma c’è una cosa che accomuna le storie di Claudia, Federica, Massimiliano, Lucia, Anna, Roberto, Giovanna, Elisa e Cristina. È una domanda: mi cadranno tutti? E adesso come faccio?
‘Capelli’ è il primo podcast – realizzato dall’Agenzia di informazione e comunicazione della Giunta della Regione Emilia-Romagna – dedicato alle diverse patologie che colpiscono il cuoio capelluto. Sei puntate in cui donne e uomini raccontano il difficile percorso che hanno vissuto per riuscire, oggi, a raccontare la loro storia. Negli episodi anche la voce della direttrice dell’unità operativa di dermatologia dell’Ircss sant’Orsola di Bologna, Bianca Maria Piraccini, che ha collaborato all’intero progetto.
Il podcast è on line da oggi sulle piattaforme Spreaker, Spotify e sul portale della Regione al link: https://open.spotify.com/show/4UgC68LJd7Resbo6MjO8ts
Capelli – Le puntate
Puntata 1 – Claudia. Non sono solo capelli
Claudia ha scoperto di avere l’alopecia areata a 21 anni, quattro mesi prima di sposarsi. Ha perso tutti i capelli in dieci minuti. Sono passati trent’anni e oggi Claudia è presidente dell’associazione no profit Alopecia & Friends ed è anche grazie a lei, e alla sua battaglia per il riconoscimento di queste patologie, se la Regione Emilia-Romagna ha esteso il contributo economico per l’acquisto delle parrucche – oltre ai pazienti in chemioterapia – anche ai malati di alopecia areata.
Puntata 2 – Giovanna e Massimiliano. Si può guarire dall’alopecia androgenetica?
A Giovanna trema ancora la voce quando ripercorre il suo doloroso viaggio alla ricerca di una cura: “Ho speso tanti soldi, ho provato di tutto”. A Massimiliano invece i capelli hanno iniziato a cadere quando aveva 50 anni, aveva così paura di perderli che ha deciso di smettere di andare in moto, e quando giocava a tennis i suoi amici lo deridevano. Giovanna e Massimiliano sono affetti da alopecia androgenetica, ma l’epilogo del loro percorso sarà diverso.
Puntata 3 – Federica e Luisa. L’alopecia da chemioterapia
“Quando mi hanno detto che dovevo fare la chemioterapia la prima domanda che ho fatto è stata: ma mi cadranno i capelli?” “La risposta è stata: sì”. Può sembrare frivolo che mentre si sta lottando contro un tumore ci si preoccupi per i capelli che cadono. Com’è difficile, per Federica e Luisa, anche solo raccontare che uscire senza capelli sarebbe stato lottare due volte, contro la malattia e contro il mondo che sa che stai male. Ma poi la soluzione è arrivata.
Puntata 4 – Anna. Una protesi di capelli veri, per tornare a riconoscersi
Anna, dopo avere provato tutti i tipi di trattamento possibile – da quelli più tradizionali alla omeopatia- ha deciso di convivere con la sua alopecia areata indossando una protesi capillare realizzata a Bologna dal CRLab, azienda di riferimento a livello nazionale ed europeo per le soluzioni contro la caduta dei capelli e per i problemi del cuoio capelluto. “È fatta di capelli veri, con lei faccio tutto e sono tornata a guardarmi allo specchio”. La puntata è anche un viaggio nello stabilimento di produzione delle protesi del CRLab, assieme all’amministratore delegato CRLab Angelo D’Andrea e alla direttrice, Eugenia Scaramelli.
Puntata 5 – Elisa e Roberto. il filo della familiarità e le malattie autoimmuni
“Ho imparato più io da lui che lui da me in questi anni”. Quando Roberto ha capito che anche suo figlio di otto anni soffriva come lui di alopecia areata, non ha parlato più per tre giorni. Elisa invece avrebbe voluto non uscire più di casa e mettersi una sportina in testa. L’alopecia areata è una malattia autoimmune che, sia per Roberto che per Elisa, è stata trasmessa geneticamente. Diverse invece le loro scelte: Elisa è tornata a riconoscersi grazie alla protesi, mentre il figlio di Roberto ha insegnato al papà che quando gli altri chiedono perché non hanno i capelli la risposta da dare è: “Noi siamo così”.
Puntata 6 – Cristina. E ora parliamone di capelli
“A un certo punto mi sarei voluta rasare a zero e tatuarmi tutta la testa, per metterci definitivamente una pietra sopra”. Cristina soffre di alopecia androgenetica da quando aveva 31 anni. Non ha perso i suoi capelli ma non si sente guarita mai, e a ogni influenza teme che possano tornare a caderle. Cristina è la protagonista di questa puntata ma è anche l’ideatrice di tutto il podcast: “Ho pensato di volerlo fare perché quando soffri di queste malattie non sai a chi rivolgerti, perdi tempo, soldi, speranze e sei disorientato. Serve maggiore informazione”. Nella puntata anche la testimonianza del professore ordinario di psicologia generale dell’Università degli studi di Bologna, Paolo Maria Russo.
Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire attività di manutenzione degli impianti di illuminazione, dalle 22:00 di mercoledì 29 alle 6:00 di giovedì 30 marzo, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura, in modalità alternata:
-sarà chiuso lo svincolo 7bis “SS64 per Ferrara”, in entrata verso San Lazzaro/A14 Bologna-Taranto e in uscita per chi proviene da Casalecchio/A1 Milano-Napoli.
In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo 7 “Bologna Centro” oppure 8 “Fiera”;
-sarà chiuso lo svincolo 8bis “Viale Europa”, in entrata verso San Lazzaro/A14 Bologna-Taranto e in uscita per chi proviene da Casalecchio/A1 Milano-Napoli.
In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo 8 “Fiera” oppure 9 “San Donato”.
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Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 21:00 di mercoledì 29 alle 5:00 di giovedì 30 marzo, chi proviene da Milano ed è diretto verso Bologna, dovrà uscire obbligatoriamente alla stazione di Fiorenzuola e rientrare dalla stessa in direzione di Bologna.
Contestualmente, sarà chiusa l’area di servizio “Arda ovest”, situata nel tratto compreso tra Piacenza sud e Fiorenzuola, in direzione di Bologna.
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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione degli impianti elettrici, dalle 22:00 di giovedì 30 alle 6:00 di venerdì 31 marzo, sarà chiuso il tratto compreso tra Rimini nord e Rimini sud, verso Ancona.
In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Rimini nord, percorrere la viabilità ordinaria: Via Orsoleto, Via Solarolo, Via Tolemaide, SS16 adriatica, SS72 Superstrada per San Marino, per rientrare sulla A14 alla stazione di Rimini sud.
Nuvolosità variabile, con ampie zone di sereno in pianura e addensamenti sui rilievi che potranno dare luogo, al mattino, a deboli e sporadiche piogge. Temperature minime in lieve aumento, con valori tra 9 e 11 gradi; massime in lieve rialzo tra 17 e 20 gradi. Venti deboli sud-occidentali, con rinforzi sui rilievi della Romagna. Mare poco mosso, mosso in serata.
In Emilia-Romagna resistono alcuni vigneti antichi ed eroici, coltivazioni che richiedono attenzioni, ore di lavoro e molta fatica ma producono uve e vini molto interessanti.
A queste esperienze e ai viticoltori che se occupano è dedicato uno speciale approfondimento, curato dall’Agenzia di Informazione e comunicazione della Giunta regionale, che è online da oggi 28 marzo all’indirizzo https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/antichi-ed-eroici-vigneti
Il loro nome, evocativo e quasi poetico, lo si deve all’età, nel caso di quelli antichi, o al luogo in cui crescono: aree impervie, per piante e persone, dove la coltivazione è prevalentemente manuale e tradizionale.
Coltivare queste pendenze significa anche curare il paesaggio, disegnarlo e tutelarlo: è la cura dell’uomo che riduce il rischio di smottamenti ed erosioni. Inoltre, l’agricoltura in questi luoghi consente di mantenere un legame con il territorio riducendo il rischio di spopolamento come accade in tante aree montane.
Sul portale della Regione le interviste ad Alan Caselli dell’azienda Ca’ Vecia la cui famiglia conduce il vigneto da 4 generazioni, e ad Enrico Loschi dell’omonima cantina e vigna sulle colline piacentine.
Un protocollo d’intesa per introdurre anche nel trasporto regionale dell’Emilia-Romagna la Conciliazione Paritetica è stato siglato oggi da Alessandro Tullio, amministratore delegato di Trenitalia Tper e dai rappresentanti delle undici Associazioni dei Consumatori aderenti al Comitato Regionale degli Utenti e dei Consumatori (CRCU). Presente alla firma l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità, Andrea Corsini.
La procedura di conciliazione consentirà ai viaggiatori di risolvere in modo rapido le piccole controversie senza dover ricorrere alla giustizia ordinaria. La firma del protocollo costituisce una tappa importante di un percorso di costante confronto fra Trenitalia Tper e il mondo associativo, promosso grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna attraverso uno specifico addendum al Contratto di Servizio in essere con l’azienda ferroviaria. Completato il percorso formativo del personale per la necessaria iscrizione all’Albo dei Conciliatori e ottenuto il nulla osta finale da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la procedura diverrà operativa e l’intera modulistica sarà resa disponibile sul sito di Trenitalia Tper.
La Conciliazione Paritetica è una procedura di risoluzione alternativa che si prefigge di accrescere la qualità generale del servizio, anche nel post-viaggio, offrendo una soluzione rapida, semplice ed extragiudiziale alle eventuali controversie tra Trenitalia Tper e i passeggeri, che possono avvalersi di questo strumento nel caso di una risposta ritenuta non soddisfacente o se non hanno ricevuto alcuna risposta nel termine di 30 giorni dalla presentazione del reclamo.
L’estensione della Conciliazione Paritetica ai servizi ferroviari di Trenitalia Tper conferma l’attenzione della Società per le persone che quotidianamente scelgono di viaggiare a bordo dei Regionali in Emilia-Romagna e il costante impegno nel confrontarsi con il mondo associativo in modo trasparente e collaborativo, accogliendo le richieste espresse dalle rappresentanze dei consumatori.
La firma del protocollo è avvenuta presso la sede centrale di Trenitalia Tper in via del Lazzaretto a Bologna, un’area che ospita anche l’impianto di manutenzione della flotta dei treni regionali Rock e Pop, oggetto di un recente upgrade del valore di 25 milioni di euro.
“La firma di questo protocollo è un ulteriore tassello che si aggiunge alle iniziative a favore dei clienti dei treni regionali di Trenitalia Tper, che già oggi in Emilia-Romagna viaggiano sulla flotta più giovane d’Italia. Ringraziamo la Regione Emilia-Romagna per aver concretamente favorito il raggiungimento di questo obiettivo e le associazioni firmatarie per il costruttivo confronto che ha caratterizzato questo percorso.”
Dichiarazione Andrea Corsini – assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità
“Abbiamo promosso questo percorso di conciliazione perché vogliamo continuare a far crescere la qualità del servizio regionale ferroviario. In particolare vogliamo che l’ascolto verso i pendolari e le associazioni che li rappresentano, resti un canale aperto basato sulla trasparenza e il confronto. Ringrazio Trenitalia Tper e le associazioni firmatarie per aver voluto promuovere questo strumento di dialogo. Sono convinto che anche su queste basi si possano rafforzare il gradimento e la fiducia dei viaggiatori verso il trasporto pubblico collettivo”.
Dichiarazione associazioni presenti nel Comitato Regionale degli Utenti e Consumatori (CRCU)
ACU – ADICONSUM – ADOC – ASSOUTENTI – CITTADINANZATTIVA – CODICI – CONFCONSUMATORI – FEDERCONSUMATORI – LEGA CONSUMATORI – U.DI.CON e UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI, esprimono la loro soddisfazione per il risultato raggiunto con la fattiva collaborazione dell’assessore Andrea Corsini della Regione Emilia-Romagna e dall’a.d. Alessandro Tullio di Trenitalia Tper. Le stesse associazioni si propongono nell’immediato di facilitare la massima diffusione tra gli utenti della procedura di conciliazione, condizione necessaria per il suo successo.
“Siamo totalmente insoddisfatti, e anche stupiti, dell’atteggiamento della giunta nei confronti della PAS. Che rischia di trovarsi senza sede nel giro di poche settimane, quando ormai da mesi si sapeva che l’edificio in cui è ospitata da tempo sarebbe andato all’asta. Perché l’Amministrazione non si è mossa prima? Perché non ha concorso all’asta, come ha fatto con l’acquisto dei Quadrati?
Il vicesindaco era presente all’asta: con che titolo? Con quale mandato da parte della giunta? Presenziare a un’asta di un immobile privato, da amministratore pubblico, se non si vuole partecipare, è un atto di poca trasparenza. Voleva il vice sapere chi avrebbe lanciato le offerte? Se invece voleva, come dichiarato, dimostrare vicinanza all’associazione, perché non ha fatto gesti concreti?
Come al solito, atteggiamenti ambigui e poco trasparenti. Il risultato è che la PAS dovrà cercare un immobile in affitto, cosa che, per un’associazione di volontariato così importante e rilevante per la salute e il benessere dei cittadini, è uno scandalo. Il comune non ha posto per la PAS”.
Il Comune di Fiorano Modenese ha stanziato 150.000 euro per i lavori che riguardano la segnaletica orizzontale e verticale e i sistemi di ritenuta della rete stradale (guard-rail).
Grazie al bel tempo che ha accompagnato questi primi mesi dell’anno, gli interventi di rifacimento ed integrazione della segnaletica sono già iniziati su tutto il territorio comunale, partendo dalle situazioni più critiche, prendendo anche in considerazione le segnalazioni pervenute dai cittadini tramite il sistema Rilfedeur, segnalazioni che man mano si andranno a risolvere.
“I lavori di ripristino della segnaletica verticale e rifacimento segnaletica orizzontale per migliorare la viabilità e la sicurezza stradale, proseguono regolarmente – afferma Monica Lusetti, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Fiorano Modenese – Alcuni interventi sono stati concordati direttamente con i residenti. Inoltre sono stati ripristinati gli stalli in alcuni parcheggi, dove gli ultimi lavori risalgono a diversi anni fa, grazie anche alle segnalazioni dei cittadini, siamo riusciti a programmare gli interventi e a realizzarli. Per questo è fondamentale la collaborazione tra cittadinanza e amministrazione.”
Tra gli interventi infatti ci sono anche progetti specifici di riorganizzazione della sede stradale, finalizzati ad individuare percorsi pedonali e a regolarizzare i posti auto, nelle zone di parcheggio selvaggio e disfunzionali. Questi progetti sono nati per risolvere criticità emerse nel tempo e sono stati condivisi con i residenti interessati.
Si svolgerà sabato prossimo, 1 aprile dalle 8.30 alle 18.30 presso il Parco Ducale, il campo di Protezione Civile, organizzato per le scuole superiori. Le scuole che hanno aderito sono le classi quarte e quinte di Baggi, Volta ed Elsa Morante.
Gli studenti potranno mettersi alla prova attraverso le esercitazioni su rischio idraulico, antincendio boschivo, soccorso sanitario, montaggio tende e ricerca disperso con unità cinofila e droni.
Finalmente dopo lo stop causato dalla pandemia torna il campo di protezione civile con le scuole superiori che tanto interesse ha suscitato negli anni passati.
Grazie al CSV e all’aiuto prezioso e fondamentale delle associazioni di volontariato di protezione civile.
In caso di maltempo l’attività si svolgerà sabato 15 aprile 2023. La partecipazione al Campo di protezione civile è gratuita e rientra nelle attività del progetto Cantieri Giovani.
“Mamma è bellissimo, sembra di essere nella giungla”, “E’ pieno di animali, lo facciamo anche nella mia cameretta a casa?”, “Papà guarda quel leone, è gigante”. Sono solo alcune delle reazioni entusiaste ed emozionate dei bambini che in questi giorni si sono ritrovati trasportati in un’avventura ad occhi aperti alla Casa della Comunità ‘Villa Bianchi’ di Casinalbo (Formigine). In particolare, gli spazi degli ambulatori pediatrici si sono trasformati in una giungla coloratissima, con vegetazione e animali che strizzano l’occhio ai piccoli pazienti in attesa di una visita.
L’opera è stata realizzata dal ‘Team Enjoy’, da tempo in prima linea con iniziative e sorprese per rendere “più leggera” la permanenza dei più giovani nelle strutture sanitarie della provincia. Sempre nel Distretto ceramico, alcuni mesi fa il team, composto soprattutto da sanitari, ha colorato e abbellito con leoni, zebre ed elefanti anche la Pediatria della Casa della Comunità ‘Orizzonti di Salute’ di Sassuolo. A rendere possibile il lavoro di ‘Team Enjoy’ è stata una cittadina amica del gruppo, Federica, che ha donato le risorse necessarie a ricreare la giungla in collaborazione col Lions Club Formigine Avia Pervia Maranello.
Questa mattina, martedì 28 marzo, a Villa Bianchi si è tenuto un momento di ringraziamento al ‘Team Enjoy’: presenti la sindaca di Formigine, Maria Costi; la Direttrice del Distretto sanitario di Sassuolo, Federica Ronchetti; una delegazione del ‘Team Enjoy’ capitanata dal presidente Nicola Ortugno e composta da Silvia Pini, che si è occupata dell’applicazione dei disegni, Davide Nostrini e Ivan Lineti, collaboratori del Team.
Con loro gli operatori sanitari della Casa della Comunità, impegnati tutti i giorni ad accogliere i piccoli pazienti.
“Abbellire i luoghi di cura, specialmente quelli dove vengono accolti i bambini, è fondamentale per alleggerire momenti che possono creare timori e disagio nei piccoli pazienti – dichiara la sindaca di Formigine, Maria Costi -. Ambienti più colorati e divertenti sono un grande aiuto anche per i genitori, che in questo modo hanno un ‘alleato’ in più nel fare accettare situazioni non sempre facili da spiegare. Ringrazio ‘Team Enjoy’ per l’impegno costante a favore della comunità e tutti i soggetti che hanno reso possibile questa splendida giungla”.
“Da anni ‘Team Enjoy’ si impegna incessantemente per intrattenere i bambini nelle strutture sanitarie e rendere più accoglienti gli ambienti di cura – afferma Federica Ronchetti, Direttrice del Distretto sanitario di Sassuolo -. Colorare e rendere immersive visivamente le pediatrie del territorio può rivelarsi una ‘medicina’ capace di curare le paure dei bambini, a cui non è sempre facile spiegare il perché di una visita o di una vaccinazione. Ringrazio ancora una volta ‘Team Enjoy’ per questa grande attenzione e umanità”.
“Siamo felici di avere regalato a Villa Bianchi un altro dei nostri progetti che accoglieranno i bambini prima di una visita o di un esame – aggiunge il presidente di Team Enjoy, Nicola Ortugno -. Ringraziamo Federica per la sua donazione e i Lions Club Formigine Avia Pervia Maranello per la collaborazione. Si tratta di un altro bellissimo tassello che va ad aggiungersi al nostro ormai collaudato rapporto con l’Azienda USL di Modena. Questa collaborazione ci stimola alla continua ricerca di idee e progetti pediatrici per colorare il mondo dei più piccoli”.
All’interno del bellissimo Castello spezzanese nuovi laboratori di ceramica per adulti, questa volta incentrati sulla decorazione. Sabato 1 aprile e sabato 15 aprile infatti il Museo della Ceramica propone – sempre alle ore 10.00 – “ CERAMIC&DESIGM” insieme al ceramista Andrea La Torre: due incontri in cui saranno decorati un set da aperitivo e un set da tisana
Il costo è di 25 euro a laboratorio comprensivo di materiali, cottura e consegna dei manufatti. La durata è di 2 ore ciascuno ed è possibile partecipare anche a uno solo dei due previsti. Il Museo si trova in via del Castello 12, a Spezzano di Fiorano.
Calendario incontri:
Sabato 1 aprile ore 10.00 decorazione set da aperitivo con la tecnica dell’ingobbio (vassoio e ciotola)
Sabato 15 aprile ore 10.00 decorazione set da tisana con le tecniche a smalto (tazza e sottotazza)
Per tutte le informazioni chiamare il numero 335/440372 (lun-ven 9.00-13.00) oppure scrivere a castellospezzano@gmail.com. I corsi si attiveranno con un numero minimo di 6 iscritti.
Come sfruttare le opportunità offerte dalla tecnologia per offrire esperienze d’acquisto sempre più personalizzate e coinvolgenti, raccogliendo dati su clienti e sulle vendite, nonché come introdurre soluzioni digitali per migliorare e semplificare i processi interni del negozio. Questi i temi che verranno trattati nel prossimo appuntamento organizzato da Cat Confesercenti Emilia Romagna, giovedì 30 marzo, dalle 14.30 alle 15.30 (circa) in videoconferenza, con esperti del settore come Paolo Benasciutti, Coordinatore Confesercenti ER – Area E-commerce, Valentina Pontiggia, Direttrice Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail – School of Management Politecnico di Milano e Giovanni Cappellotto, Consulente eCommerce & Web Marketer.
“Sull’innovazione tecnologica legata al cambiamento delle piccole aziende commerciali dei centri storici, come Confesercenti ci abbiamo da sempre creduto, infatti da anni organizziamo con un ottimo riscontro di partecipazione, il convegno “Il commercio al centro” – dichiara Paolo Benasciutti, Coordinatore Confesercenti E.R. – Area E-Commerce. “Quella che sembrava un’idea futuristica è diventata una realtà concreta. Oggi le piccole attività dei centri cittadini possono competere con successo anche con le grandi catene commerciali, grazie all’innovazione tecnologica, l’e-commerce, i social media che stanno aiutando moltissimo le piccole aziende. Molte di esse vengono scoperte attraverso Facebook o Instagram, altre affiancano l’e-Commerce al negozio fisico, altre ancora si trasformano attraverso la consegna a domicilio dei prodotti. Si tratta di una vera rivoluzione commerciale che ci deve vedere protagonisti. Chi resta isolato o non entra in queste logiche del mercato potrà avere difficoltà. Ormai il consumatore dimostra grandissima sensibilità verso l’innovazione tecnologica e per questo ci dobbiamo formare ed attrezzare. Confesercenti è un partner serio delle piccole aziende e per questo aspettiamo i commercianti all’incontro del 30 marzo”.
L’iniziativa fa parte del programma di lavoro del Digital Innovation Hub Confesercenti Emilia Romagna (la rete degli sportelli a supporto dell’innovazione nelle piccole e medie imprese del commercio) ed è promossa e realizzata dal CAT Confesercenti Emilia Romagna.