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venerdì, 20 Giugno 2025
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FabLab Junior, arriva l’ecologia

FabLab Junior, arriva l’ecologiaTornano con una marcia in più i laboratori gratuiti del FabLab Junior, che si trova presso Casa Corsini, in via Statale 83 a Spezzano, il polo dell’innovazione di Fiorano Modenese.

Gli appuntamenti pomeridiani per ragazze e ragazzi sono ora ideati per divertire ma anche per sviluppare l’apprendimento di specifiche abilità segnalate da DigiComp, il framework europeo che classifica le capacità digitali oggi necessarie. In questa chiave FabLab Junior ha anche di recente aderito a Repubblica Digitale, l’iniziativa strategica nazionale promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri con l’obiettivo di sostenere la massima inclusione digitale e favorire l’educazione sulle tecnologie del futuro. Inoltre, arriva anche l’abbinamento fra STEAM ed ecologia per sviluppare la sensibilizzazione verso le tematiche ambientali.

Tutti i laboratori del FabLab Junior sono sostenuti da Comune di Fiorano e Fondazione di Modena. La partecipazione è gratuita ed i posti sono limitati, l’iscrizione obbligatoria si effettua scrivendo a info@casacorsini.mo.it.

Questi gli appuntamenti: si inizia martedì 5 con “Chocolate Steam Challenge” (9-14 anni) per passare giovedì 7 a “Coniglio coding!”, laboratorio nato per proporre le basi della programmazione alla fascia 6-9 anni. Martedì 12 c’è Ecosteam, dove artisti ecologici 9-14 anni si cimenteranno con i pigmenti naturali per dipingere un quadro ecosostenibile. Giovedì 14 toccherà a “Caccia al tesoro: chi troverà l’uovo robotico?” (6-9 anni) per passare martedì 19 a “Realtà virtuale: con i visori 3D esploriamo mondi nascosti” (9-14 anni) per il quale è richiesto l’uso dello smartphone. Giovedì 21 c’è “Realtà aumentata: giochiamo con gli animali” (6-9 anni) e martedì 26 tocca a “Inchiostro conduttivo” (9-14 anni) per illuminare l’arte. Si chiude giovedì 28 con “Toontastic 3D: inventa una storia animata” (6-9 anni) per creare un vero e proprio cartone animato.

Tutti i laboratori iniziano alle ore 17 e sono già prenotabili.

 

L’ospedale di Sassuolo saluta e ringrazia il Dr. Roberto Dino Villani

L’ospedale di Sassuolo saluta e ringrazia il Dr. Roberto Dino VillaniL’Ospedale di Sassuolo desidera salutare e ringraziare il Dr. Roberto Dino Villani che a maggio 2022 lascerà il suo incarico alla guida della Proctologia e della Chirurgia Proctologica, per raggiunti limiti di età. Profonda riconoscenza per il grande impegno che, fin dal suo arrivo a Sassuolo nel 2008, ha reso possibile la creazione di un team affiatato di professionisti, facendo diventare l’ospedale uno dei punti di riferimento, a livello provinciale, in ambito proctologico e le cui attività proseguiranno e saranno ulteriormente sviluppate in sinergia con la chirurgia generale.

Medico chirurgo sempre attento, nella sua attività, alle esigenze dei pazienti e dei colleghi, Villani ha costruito, nel corso degli ultimi 14 anni, un’eccellenza sanitaria a servizio di tutto il territorio, anche grazie alla collaborazione con i colleghi urologi e ginecologi, assieme ai quali si è fratto promotore del Centro del Pavimento Pelvico. Professionista di grande valore, il Dr. Villani ha trovato giusto riconoscimento anche fuori dalla realtà ospedaliera, con incarichi di prestigio come la presidenza del Rotary Club di Modena.  Al Dr. Villani vanno i nostri migliori auguri per il suo prossimo futuro, e un sincero ringraziamento per le tantissime attività svolte a fianco e insieme all’ospedale, che hanno contribuito a costruire una realtà solida e apprezzata, in ambito medico-scientifico e dalla cittadinanza.

Al compimento del quattordicesimo anno di attività presso l’Ospedale di Sassuolo – spiega il Dr. Roberto Dino Villani – ho deciso di lasciare. Ho effettivamente raggiunto le condizioni per un pensionamento ma, alla non più tenera età di 67 anni, ho il desiderio di nuovi stimoli sia professionali che nella mia vita privata. Vorrei infatti diminuire (se poi ci riuscirò!) l’impegno lavorativo per dedicarmi maggiormente ad alcuni hobbies. Questi 14 anni sono stati per me molto importanti e di sfida personale. Sono arrivato qui dalla mia Milano non poco timoroso, ma ho trovato subito nella struttura e in tutto il Personale un’accoglienza che mi ha fatto subito sentire a casa, forse anche perché da questa terra sono partiti, molti anni fa, alcuni miei famigliari. Vorrei ringraziare uno per uno tutti i Dirigenti che si sono avvicendati in questi anni a partire dal Dott. Roberto Ferrarti e Remo Mezzetti che mi hanno fatto sentire subito a casa nel 2008, fino a Stefano Reggiani, Silvio Ditella e Mariangela Vitone con i quali abbiamo concordato la mia conclusione di rapporto di dipendente con questa splendida struttura. Naturalmente vorrei citare singolarmente tutti Colleghi Medici ed Infermieri, tutti gli Impiegati a qualunque livello e le splendide Segretarie che si sono avvicendate nel nostro Ufficio Ricoveri. Mi vanto del fatto di aver avuto un rapporto stupendo con Tutti. A questo punto un grazie particolare ai miei Collaboratori, Roberto Paolo Iachetta e Alessandra Cola, senza di loro il mio impegno non sarebbe stato sufficiente per far sì che la Proctologia di Sassuolo fosse conosciuta, rispettata e, permettetemi, anche invidiata, in tutta Italia. Auguro loro di poter proseguire, anche in una situazione diversa, nella loro splendida carriera con i successi professionali che meritano”.

 

Roberto Dino Villani, classe 1954, di natali milanesi, è medico chirurgo. Fondatore del Centro del Pavimento Pelvico dell’ospedale di Sassuolo, proctologo, laureato in Medicina all’Università di Pavia nel 1980, è stato anche Presidente del Rotary Club di Modena. Docente di Patologia Chirurgica alla Scuola per infermieri dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, ha ricoperto l’incarico di Presidente della Società Italiana Unitaria di Coloproctologia ed è stato membro della Commissione Nazionale Rapporti Istituzionali dell’Associazione Italiana Chirurghi Ospedalieri. È stato anche Docente della Scuola di specialità in chirurgia generale dell’Università degli Studi di Milano. Da sempre promotore sul territorio modenese degli eventi scientifici dell’Associazione ‘Amici della Proctologia’. Dal 2008 ha assunto la direzione della struttura di proctologia dell’ospedale di Sassuolo.

Dal 5 all’8 aprile Florim presenta al Coverings le nuove proposte per il mondo dell’architettura e del design

Dal 5 all’8 aprile Florim presenta al Coverings le nuove proposte per il mondo dell’architettura e del designAl Convention Center di Las Vegas, le grandi lastre del gruppo si dispongono ad anfiteatro all’interno del concept espositivo Florim Arena. Un monitor altamente tecnologico consente al visitatore di visualizzare le superfici ceramiche in ambienti virtuali sia indoor che outdoor. In questo luogo reale-digitale l’uomo può scegliere la stanza, la collezione e le finiture, personalizzando il design del proprio spazio.

Le lastre Florim Magnum Oversize (fino a 320x160cm) – Menzione d’Onore del Compasso D’Oro ADI – si sviluppano in una molteplicità di varianti estetiche e materiche per rivestire ogni tipo di ambiente: pavimenti e rivestimenti, facciate ventilate, arredamento e soluzioni progettuali specifiche (top bagno, top cucina, tavoli, e più in generale tutti gli elementi tridimensionali che arricchiscono gli spazi).

Un maxi-schermo posizionato sulla parete esterna dello stand racconta il design sostenibile delle collezioni “Made in Florim” veicolando un messaggio chiaro e deciso – “La sostenibilità è una scelta: facciamola insieme”; è l’invito a condividere la volontà di cambiamento che passa inevitabilmente dalle scelte di tutti. Florim è la prima industria ceramica al mondo ad essere Società Benefit e certificata B Corp.

Quest’anno il Gruppo è presente al Coverings anche con un secondo stand dedicato al marchio MILE®stone, prodotto e distribuito dalla consociata americana Florim USA.

 

Nelle prime domeniche del mese l’ingresso a Palazzo Ducale torna ad essere gratuito

Nelle prime domeniche del mese l’ingresso a Palazzo Ducale torna ad essere gratuitoÈ stata ripristinata, infatti, a partire già da domenica prossima 3 aprile, l’opportunità di visitare Palazzo Ducale di Sassuolo gratuitamente ogni prima domenica del mese, naturalmente seguendo gli orari consueti: dalle 10 alle 18 con ultimo ingresso consentito un’ora prima della chiusura.

Ricordiamo che l’accesso ai gruppi è consentito con numero massimo di 25 persone per gruppo, purché vengano rispettate le distanze di sicurezza; i gruppi vengono gestiti dal personale di accoglienza e vigilanza, invitando il capogruppo a modulare il percorso di visita secondo le disposizioni che sono state individuate per rispettare per ogni sala i criteri di sicurezza.

Si ricorda che è disponibile per i dispositivi Apple (download dall’App Store) e Android (da Google Play) l’applicazione “Palazzo Ducale di Sassuolo” con differenti percorsi audio guidati; presso la Biglietteria del Palazzo Ducale, per coloro che ne fossero sprovvisti, è possibile l’acquisto degli auricolari al costo di 1 euro.

Prenotazioni per i gruppi: Biglietteria di Palazzo Ducale tel. 389 2673365 (da martedì a domenica dalle 10 alle 17). Maggiori informazioni sono disponibili sul sito delle Gallerie Estensi, pagina dedicata a Palazzo Ducale.

 

Sventato un furto in cantiere edile a Formigine

Sventato un furto in cantiere edile a FormigineLa notte del 28 marzo, i Carabinieri della Stazione di Fiorano, nel corso del servizio notturno di controllo del territorio per la prevenzione dai reati predatori, sono intervenuti presso un cantiere edile dove personale addetto della vigilanza aveva segnalato un furgone sospetto.

Il veicolo è stato immediatamente abbandonato sul posto e gli utilizzatori sono fuggiti a piedi nelle campagne poco prima dell’arrivo dei militari. All’interno del vano di carico, i Carabinieri hanno rinvenuto utensili da lavoro risultati asportati nella nottata dal cantiere. La refurtiva è stata tutta recuperata e restituita alla ditta proprietaria.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 31 marzo 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 31 marzo 2022Cielo molto nuvoloso o coperto con piogge residue al mattino sul settore centro-orientale localmente anche a carattere di rovescio. Nel corso del tardo pomeriggio-sera non si esclude la possibilità di locali rovesci sino a tarda serata sul Piacentino. Temperature minime comprese tra 9 e 10 gradi. Massime comprese tra 12/13gradi dei settori costieri e 14/15 gradi delle pianure emiliane. Venti deboli-moderati inizialmente dai quadranti settentrionali tendenti a ruotare dal pomeriggio dai quadranti meridionali. Mare da mosso a localmente molto mosso.

(Arpae)

Futuro e spazio al centro del Caesar Design Film Award

Futuro e spazio al centro del Caesar Design Film AwardTorna anche quest’anno all’interno dell’Ennesimo Film Festival la sezione dedicata a design e architettura: il Caesar Design Film Award, creato in collaborazione con Ceramiche Caesar, e i cui vincitori saranno premiati il prossimo 5 maggio al Teatro Astoria di Fiorano Modenese. Ospite d’onore della rassegna, l’architetto dello spazio Valentina Sumini che terrà un masterclass sulla sua particolare professione di progettatrice di design e strutture volte a consentire la vita in condizioni estreme sia sulla Terra che in orbita, sulla Luna e Marte.

Tema di questa terza edizione, ancora una volta fondata sul legame tra cinema e novità nell’architettura e nel design, è infatti Design for Future. In continuità ma anche in evoluzione rispetto alle precedenti edizioni (Design for Living del 2021 e Design for Change del 2020), il design viene questa volta assunto a strumento per identificare l’innovazione dell’abitare, in un progetto a misura d’uomo, sostenibile, capace di migliorare il presente e di adattarsi alle variabili dei contesti futuri, ma anche per dialogare e confrontarsi su realtà meno prossime, come nuove città all’interno del Sistema Solare. Prenderà il via da qui la masterclass di Valentina Sumini, Research Affiliate al MIT Media Lab e titolare del primo corso in Italia di Architecture for Human Space Exploration al Politecnico di Milano: un percorso tra le interessanti esperienze del suo percorso professionale, che metterà a disposizione del pubblico nel talk del 5 maggio alle ore 21.00.

«I CDFA rappresentano per Ennesimo Film Festival, grazie alla proficua collaborazione con Ceramiche Cesar, un ponte tra il territorio e lo spazio – spiegano i direttori artistici Federico Ferrari e Mirco Marmiroli -. Non sarebbe infatti possibile guardare a un panorama internazionale e al futuro, senza prima trovare radici nella comunità di appartenenza e nella contemporaneità. Allo stesso modo questa sezione ci permette un’apertura su sguardi nuovi, unici, ma anche giovani. In tale direzione va la presenza e il coinvolgimento attivo degli studenti dell’università, futuri professionisti del settore, capaci di immaginare nuovi spazi, nuove forme di abitare, sicuramente anche più vicine a quello che oggi è un tema centrale, la sostenibilità ambientale».

Anche per l’edizione 2022, infatti, Ennesimo Film Festival prosegue la collaborazione con le università, coinvolgendo gli studenti di architettura, design, grafica e arte, chiamati ad assegnare la menzione speciale Wannabe Designer. In particolare a comporre la giuria di futuri professionisti saranno gli studenti di Design del prodotto industriale e Advanced Design dell’Università di Bologna, coinvolti nelle scorse settimane in workshop tematici.

Moto si incendia sulla Modena-Sassuolo: disagi alla circolazione

Moto si incendia sulla Modena-Sassuolo: disagi alla circolazioneQuesto pomeriggio verso le 17:30, sulla tangenziale Modena-Sassuolo, direzione Sassuolo in prossimità dell’uscita 17A, un motociclo ha preso fuoco durante il transito. Il conducente ha fatto in tempo ad accostare. All’arrivo della squadra dei Vigili del fuoco, le fiamme avevano oramai coinvolto tutta la moto. Disagi alla circolazione con traffico interrotto per una ventina di minuti e gestito da Polizia Locale.

 

PNRR. All’Emilia-Romagna già assegnati quasi 4 miliardi di euro: transizione ecologica e mobilità sostenibile, sanità territoriale e inclusione, scuola e ricerca, turismo e cultura le ‘missioni’ finanziate

PNRR. All’Emilia-Romagna già assegnati quasi 4 miliardi di euro: transizione ecologica e mobilità sostenibile, sanità territoriale e inclusione, scuola e ricerca, turismo e cultura le ‘missioni’ finanziateDalle Case della Salute e la medicina di territorio ai progetti per la qualità dell’abitare. Dall’edilizia scolastica, con i primi 46 interventi in tutta la regione, ai nidi e i servizi per l’infanzia. Dal Metromare di Rimini e la tramvia di Bologna al potenziamento del Porto di Ravenna. Ancora: dagli interventi di messa in sicurezza e prevenzione idrogeologica alla rigenerazione del Po, dalla promozione del Delta in chiave naturalistica, ambientale e di turismo alle grandi ciclovie nazionali. Fino alla rigenerazione urbana che soppianta il consumo di suolo e la rinascita dei borghi.

In Emilia-Romagna è già nel vivo il percorso che dovrà concludersi con la costruzione di una regione nuova, più moderna e sostenibile, grazie all’utilizzo pieno ed efficace dei fondi europei del PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Già assegnati quasi 4 miliardi, 230 amministrazioni coinvolte

Un cammino che vede già ora coinvolte 230 amministrazioni ed enti e almeno un’opera o un’azione nell’85% dei Comuni da Piacenza a Rimini. E che a oggi vede assegnati all’Emilia-Romagna 3,83 miliardi di euro, di cui il 63% per interventi già identificati.

Protagoniste di questa prima fase del Piano sono le amministrazioni comunali, titolari del 59,4% dei progetti: in particolare, il 63% dei fondi sono destinati ai Comuni capoluogo, mentre delle restanti risorse il 15% è assegnato ai Comuni montani.

Dalla transizione ecologica a sanità e scuola: le singole ‘missioni’

Dal punto di vista degli ambiti di finanziamento, è la transizione ecologica la missione principale coperta dai contributi pubblici del PNRR in Emilia-Romagna: alla “rivoluzione verde” sono già stati assegnati 1,863 miliardi di euro, quasi la metà del totale. Al suo interno, finanziati interventi per energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile (939,69 mln), efficienza energetica e riqualificazione edifici (174,82 mln), tutela del territorio e della risorsa idrica (748,54 mln).

Alle infrastrutture per una mobilità sostenibile, ulteriore voce di missione identificata dal PNRR, vanno altri 272,40 milioni di euro: 67,40 mln per investimenti sulla rete ferroviaria e 205 mln per l’intermodalità e la logistica integrata.

A seguire, coesione e inclusione, con 607,05 milioni di euro, missione che tiene insieme infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore (587,24 mln) e interventi speciali per la coesione territoriale (19,81 mln).

Altrettanto importante il capitolo salute, con 533,35 milioni assegnati all’Emilia-Romagna: rete di prossimità, strutture e telemedicina (208,81 mln) e innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario (325,34 mln).

Alla missione istruzione e ricerca, 504,25 milioni di euro per il potenziamento dell’offerta dei servizi.

Alla voce turismo e cultura arrivano 53,25 milioni di euro.

A che punto siamo in Emilia-Romagna

Il punto della situazione sullo stato di attuazione del PNRR in Emilia-Romagna è stato fatto questo pomeriggio nella seduta congiunta delle commissioni assembleari I – Bilancio, affari generali ed istituzionali – e II – Politiche economiche – a cui hanno partecipato la ministra per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, in videocollegamento, e il presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

A fare il punto della situazione sui fondi assegnati e i progetti, il sottosegretario Davide Baruffi, che coordina per la Presidenza della Giunta la programmazione dei fondi europei e i lavori della Cabina di regia istituzionale regionale per l’attuazione del PNRR, che comprende anche Anci, Upi, Città Metropolitana di Bologna e Uncem (comuni ed enti montani). La prossima settimana sarà la volta del tavolo del Patto per il Lavoro e per il Clima, individuato dalla Giunta come Cabina di regia col partenariato.

“Il PNRR è una occasione unica e irripetibile per progettare e realizzare l’Emilia-Romagna del futuro: più verde e sostenibile, più moderna e digitale, che investa ancora di più nelle persone, nel lavoro e nel welfare- afferma Bonaccini-. La ripresa deve vedere protagonisti i territori, da qui la richiesta che da subito abbiamo avanzato al Governo del pieno coinvolgimento di Regioni, Comuni e Province nell’attuazione del più grande piano di investimenti pubblici della storia dell’Italia repubblicana”.

“Già da prima- prosegue-, attraverso il Patto per il Lavoro e per il Clima siglato con tutte le parti sociali e le componenti della società regionale, come Regione avevamo condiviso le traiettorie per una crescita sostenibile e inclusiva: dal rafforzamento del sistema scolastico e della formazione, dai servizi per l’infanzia all’università, al potenziamento della sanità territoriale; e ancora investimenti green per la transizione ecologica e la lotta al cambiamento climatico, per l’innovazione e la trasformazione digitale. Con un’attenzione specifica alle donne e ai giovani, così come ai territori più periferici. Una cornice che abbiamo completato riunendo tutti gli strumenti di programmazione delle politiche europee in un unico Documento strategico regionale, che ci ha poi permesso di approvare, primi nel Paese, i programmi attuativi dei fondi europei 2021-27, per oltre 2 miliardi di euro, 800 milioni in più rispetto al settennato precedente”.

“Il nostro lavoro come Regione va oltre- sottolinea il sottosegretario Baruffi-: abbiamo avviato strumenti di monitoraggio costante che ci permettono di verificare in tempo reale lo stato di avanzamento del PNRR al fine di meglio programmare, in maniera integrata, l’impiego dei fondi strutturali a disposizione della Regione. Basta un esempio: con il PNRR vengono destinati agli asili nido dell’Emilia-Romagna 70 milioni di euro per gli interventi edilizi e come Regione ne investiremo quasi il doppio per abbattere le liste d’attesa e i costi delle rette a carico delle famiglie; senza questo tipo di coordinamento rischieremmo di avere asili bellissimi ma inaccessibili per troppe famiglie”.

Fondi PNRR e territori

I 3,83 miliardi di euro assegnati al momento all’Emilia-Romagna interessano tutti i territori. Ma spesso i confini provinciali vengono scavalcati, visto che un totale di 232,8 milioni di euro è destinato a progetti interprovinciali e su scala regionale.

A questi si aggiungono i fondi per quelli nelle province: 140,5 milioni di euro destinati finora a quella di Piacenza; 223,7 milioni a quella di Parma; 267,85 milioni a quella di Reggio Emilia; 386,74 milioni a quella di Modena; 1,41 miliardi all’area metropolitana di Bologna; 390,7 milioni alla provincia di Ferrara; 389,1 milioni a quella di Ravenna; 182,8 milioni a quella di Forlì-Cesena; 202,7 milioni a quella di Rimini.

Covid: oggi in regione sono 3.036 i nuovi casi, oltre 1.700 i guariti. Ancora 10 decessi

Covid: oggi in regione sono 3.036 i nuovi casi, oltre 1.700 i guariti. Ancora 10 decessiOggi (29/3) in Emilia Romagna si registrano 3.036 casi Coronavirus in più rispetto a ieri, su un totale di 27.324 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 12.620 molecolari e 14.704 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è il 11,1%.

Autotesting

Per quanto riguarda l’autotesting con tampone rapido antigenico per l’apertura e la chiusura dell’isolamento riservato a chi ha fatto la terza dose ed è asintomatico, dall’avvio del servizio – il 19 gennaio scorso – i tamponi caricati sul Fascicolo sanitario elettronico sono 60.222.

Di questi, 32.444, pari al 53,9%, riguardano cittadini che, avendo determinato la propria positività al virus SARS-CoV-2, hanno ricevuto o riceveranno la comunicazione di avvio del periodo di isolamento. Dopo 7 giorni di isolamento queste persone potranno ripetere l’autotesting e in caso di negatività caricare il risultato sempre sul Fascicolo sanitario elettronico e ottenere entro 24 ore la certificazione di fine isolamento. 27.778 sono invece i tamponi con esito negativo (il 46,1%).

Vaccinazioni

Continua la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 16 sono state somministrate complessivamente 10.283.091 dosi; sul totale sono 3.772.799 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,9%. Le terze dosi fatte sono 2.739.199.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 40 (+1 rispetto a ieri, +2,6%), l’età media è di 65,8 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.084 (invariato rispetto a ieri, in quanto ieri era stato conteggiato un ricovero in più), età media 75,8 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 1 a Parma (-1); 5 a Reggio Emilia (+1); 3 a Modena (+1); 16 a Bologna (+1); 1 nel Circondario Imolese (invariato), 3 a Ferrara (+1); 4 a Ravenna (invariato); 2 a Cesena (invariato); 4 a Rimini (-2). Nessun ricovero in terapia intensiva nella provincia di Forlì (come ieri).  

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 44 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 812 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 263.270), seguita da Modena (624 su 196.790); poi Reggio Emilia (271 su 140.281) e Ravenna (257 su 117.028); quindi Rimini (211 su 123.681), Parma (197 su 103.617), Piacenza (190 su 68.103), Ferrara (173 su 87.864) e Cesena (132 su 71.767); infine il Circondario Imolese (91 su 39.267) e Forlì, con 78 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 59.901.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 48.618 (+1.292). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 47.494 (+1.291), il 97,7% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 1.734 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.206.712.

Purtroppo, si registrano 10 decessi:

  • 1 a Piacenza (una donna di 83 anni)
  • 2 a Reggio Emilia (due donne, di cui una di 85 e una di 95 anni)
  • 1 in provincia di Modena (un uomo di 94 anni)
  • 1 a Bologna (una donna di 86 anni)
  • 1 nel Circondario Imolese (un uomo di 82 anni)
  • 1 in provincia di Ferrara (un uomo di 85 anni)
  • 1 a Forlì-Cesena (un uomo di 95 anni)
  • 2 in provincia di Rimini (una donna di 83 e un uomo di 96 anni).

Non si registrano decessi nelle province di Parma e Ravenna.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.239.

Rispetto ai giorni scorsi sono stati eliminati 5 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.

Report

Il report con l’andamento settimanale dell’epidemia in regione è disponibile al link: https://regioneer.it/report-covid

Nell’ultima settimana aumentano ancora i casi Covid positivi in provincia di Modena

Nell’ultima settimana aumentano ancora i casi Covid positivi in provincia di ModenaNell’ultima settimana di calendario completa di osservazione si registra ancora un aumento del numero di nuovi casi, persone esaminate e percentuale di positività. In lieve incremento i ricoveri quotidiani. Sono 118 i pazienti Covid positivi ricoverati, a lunedì 28 marzo, negli ospedali modenesi.

 

ANDAMENTO GENERALE

Casi

Il totale di positivi segnalati a livello regionale, lunedì 28 marzo, per la provincia di Modena è di 196.166 (erano 192.177 lo scorso 21 marzo).

Al 28 marzo in provincia di Modena sono accertati 5.270 (erano 4.452 il 21 marzo, +18%) casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19.

Dei positivi attivi, 5.152 sono in isolamento domiciliare o presso altre strutture.

 

Ricoveri totali

A lunedì 28 marzo sono 118 (erano 102 il 21 marzo, +16%) i pazienti assistiti in regime di ricovero negli ospedali della provincia. Da report regionale risultano ricoverati 74 pazienti covid positivi in AOU, 19 all’Ospedale di Sassuolo e 25 negli ospedali a gestione Ausl.

 

Persone in isolamento domiciliare

Al 28 marzo sono in isolamento 5.324 (erano 4.523 il 21 marzo, +18%) persone. In particolare:

– 5.152 (erano 4.350) persone covid positive

– 172 (erano 173) contatti stretti di casi accertati in quarantena.

 

Alla luce dei dati si sottolinea la necessità di continuare a mantenere le misure di prevenzione come utilizzo di mascherine, igiene delle mani e distanziamento sociale e di proseguire nelle attività di sorveglianza e di vaccinazione.

Ucraina, dalla Regione i primi 50mila euro per progetti di aiuto umanitario sul posto a profughi e sfollati in transito

Ucraina, dalla Regione i primi 50mila euro per progetti di aiuto umanitario sul posto a profughi e sfollati in transitoSostenere la prima accoglienza dei profughi ucraini nelle comunità di accoglienza nei Paesi limitrofi. E ricostruire il benessere psicologico delle vittime del conflitto, in particolare delle fasce vulnerabili della popolazione come donne, bambini e persone con bisogni speciali.

È l’obiettivo del progetto “HelpUkraine – un aiuto agli Ucraini in fuga dalla guerra” della Fondazione Avsi di Cesena, che si è aggiudicato i 50mila euro messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna.

Il primo, cui in pochi giorni se ne aggiungeranno altri sette, che verranno sostenuti attraverso le donazioni arrivate grazie alla raccolta fondi avviata dalla Regione.

Nell’ultima seduta la Giunta regionale ha infatti approvato la graduatoria del bando, aperto dal 7 al 16 marzo, rivolto a Ong, Onlus, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali ed enti locali per rispondere con estrema urgenza ai bisogni di profughi e sfollati ucraini in transito nelle città di Lviv (Leopoli) e Chernivtsi, diretti in Polonia e Romania o destinati a raggiungere i familiari nel resto dell’Unione Europea.

“Con questo bando- sottolinea la vicepresidente con delega alla Cooperazione internazionale, Elly Schlein- abbiamo cercato di dare una prima, veloce risposta all’emergenza umanitaria in Ucraina. È importante accogliere chi fugge dalla guerra e arriva nel nostro Paese, e la nostra regione è tra quelle più impegnate a farlo, ma è altrettanto importante aiutare, attraverso le realtà operative sul posto, le migliaia di sfollati e sfollate interni in transito. Serve tutto, dai beni di prima necessità al supporto medico E psicologico. Alla nostra chiamata il sistema regionale delle ong ha risposto prontamente e con competenza e professionalità. Finanziamo subito il primo progetto con risorse regionali già stanziate- aggiunge la vicepresidente- e a breve anche gli altri approvati in graduatoria grazie alla raccolta fondi della Regione, che con la straordinaria solidarietà dei cittadini e delle cittadine emiliano-romagnole e di tante aziende e associazioni ha già superato i due milioni di euro”.

Il progetto finanziato

Il progetto è co-proposto dall’organizzazione di volontariato di Ferrara Ibo Italia e può contare su altri partner come l’Associazione Italia-Ucraina di Bologna, l’Avsi Polska, la Caritas di Lublino (Polonia) e Dobri Liudi Bukovunu, organizzazione di volontariato della città ucraina di Kitsman; ha una durata di tre mesi e intende applicare un approccio multisettoriale flessibile nelle località di intervento.

A Cernivtsi, nell’Ucraina occidentale, e nella zona di confine Romania-Ucraina le famiglie con disabili, minori, sfollati, rifugiati e feriti a causa del conflitto saranno aiutate nella prima accoglienza con la raccolta e l’acquisto di prodotti alimentari, per l’igiene personale, per l’infanzia, detergenti e dispositivi sanitari, oltre a farmaci e materiali per il primo soccorso. Sono inoltre previste azioni di sostegno psicologico alle famiglie ucraine che vivono una condizione di elevato stress emotivo grazie a incontri settimanali con gruppi di circa 25 persone. Gli incontri potranno essere realizzati anche da remoto, attraverso piattaforme per videoconferenze.

Così a Lublino, in Polonia, e nella zona del confine Polonia-Ucraina è prevista la distribuzione di beni di prima necessità per gli ospiti dei centri di accoglienza, oltre che un’azione mirata di attività di supporto psicosociale per i bambini presenti nei centri, che ad oggi rappresentano la maggioranza dei profughi coinvolti. AVSI Polska raccoglierà e acquisterà cibo a lunga conservazione, articoli non alimentari e medicine e, durante le distribuzioni, potranno essere individuati alcuni bisogni specifici dei genitori e dei bambini anche rispetto al sostegno psicosociale. Infine, in tre hub di prima accoglienza a Lublino saranno organizzate attività ludiche e ricreative per i bambini tra i 4 e i 12 anni.

Gli altri 7 progetti sostenuti con la raccolta fondi della Regione

Gli altri sette progetti ammessi nella graduatoria verranno finanziati non appena approvato il progetto di legge regionale di iniziativa della Giunta sull’utilizzo delle risorse donate grazie alla raccolta fondi regionale (“Misure urgenti di solidarietà in favore della popolazione ucraina”). Anche in questo sono previsti tempi rapidi: il provvedimento è infatti atteso in Aula in Assemblea legislativa già il prossimo martedì 5 aprile.

Questi i progetti, in gran parte interventi direttamente in Ucraina e nei Paesi confinanti:

  • Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, assistenza umanitaria ed evacuazione di sfollati interni e profughi ucraini;
  • Fondazione “We World Onlus”, sostegno psicosociale di emergenza nei centri di accoglienza sfollati della regione di Leopoli in Ucraina;
  • Fondazione La Locomotiva Onlus, azioni di cura e sostegno a favore delle persone e delle famiglie colpite dalla guerra in Ucraina;
  • Provincia S. Antonio dei Frati minori, operazione pane per l’emergenza Ucraina;
  • SOS Bambino international adoption APS, progetto ‘Vinny Emergenza Ucraina’;
  • Fondazione ‘Aiutiamoli a vivere’, progetto ‘SOS Ucraina’;
  • Comune di Forlì, sostegno umanitario alle popolazioni vulnerabili in fuga dall’Ucraina e vittime del conflitto in corso.

Pagamenti latte, Granarolo riconosce agli allevatori minimo 48 centesimi al litro oltre a Iva e premio qualità: la soddisfazione dell’assessore regionale all’Agricoltura Mammi

Pagamenti latte, Granarolo riconosce agli allevatori minimo 48 centesimi al litro oltre a Iva e premio qualità: la soddisfazione dell’assessore regionale all’Agricoltura Mammi
Alessio Mammi (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

“Scelta responsabile e di grande significato”. Così l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi – in visita all’azienda, ospite del presidente della società Gianpiero Calzolari – commenta l’impegno di Granarolo nel riconoscere agli allevatori un aumento sul prezzo del latte alla stalla minimo a 48 centesimi al litro al quale aggiungere Iva e premio qualità, a sostegno dell’intera filiera lattiero-casearia italiana.

“Questa è la strada giusta da seguire- prosegue Mammi -, in un momento in cui gli allevatori sono in grande difficoltà. Sia un esempio per tutto il Paese, solo insieme possiamo salvare gli allevamenti. È l’ennesima dimostrazione dell’attenzione che questa grande cooperativa riserva ai territori e in questi giorni, nel corso della visita, ho potuto anche apprezzarne qualità, sicurezza alimentare e innovazione. Si tratta di una realtà che accorpa 600 produttori di latte associati, distribuiti in dodici regioni e in 4 cooperative di raccolta”.

In arrivo nuovi aiuti alle imprese dell’Emilia-Romagna che più hanno sofferto gli effetti negativi dell’emergenza Covid

In arrivo nuovi aiuti alle imprese dell’Emilia-Romagna che più hanno sofferto gli effetti negativi dell’emergenza CovidÈ stata approvata la graduatoria del terzo bando ristori, gestito da Unioncamere regionale, che finanzia con oltre 31 milioni di euro i settori del turismo, commercio, agricoltura, imprese, servizi, cultura e sport.

Da Piacenza a Rimini sono complessivamente 6139 le domande ammesse all’assegnazione dei contributi, che ammontano complessivamente a 28 milioni e 185mila euro.

“Un’altra importante boccata d’ossigeno per le oltre 6mila imprese dell’Emilia-Romagna danneggiate dalla pandemia- spiega l’assessore regionale al Turismo e Commercio, Andrea Corsini-. Ad aprile riceveranno un nuovo pacchetto di aiuti che vanno ad aggiungersi ai quasi 66 milioni di euro, tra fondi regionali e statali, già messi a disposizione dalla Regione a partire dallo scorso anno”.

“Il bando gestito da Unioncamere Emilia-Romagna- aggiunge Corsini- chiude con risorse già assegnate per oltre il 90% del plafond disponibile, segno del buon lavoro svolto dall’unione camerale, che ringrazio, e dalle associazioni di categoria. L’ampia partecipazione registrata ribadisce ancora una volta la necessità di sostenere queste categorie di lavoratori che rappresentano un pezzo importante della ripartenza del Paese”.

“Sulla base della consolidata collaborazione tra Regione e Sistema Camerale- commenta il presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, Alberto Zambianchi- siamo riusciti a riproporre un sistema, già sperimentato con buoni risultati in termini di efficienza della gestione, che dà una prima risposta alle esigenze delle imprese messe in difficoltà dalla pandemia. Questo intervento permette alle aziende di contare su risorse fresche per la tenuta e la ripresa di attività importanti per l’economia del territorio”.

 

I beneficiari dei fondi

Ai comprensori sciistici, bus turistici, parchi tematici e autodromi saranno assegnate tutte le risorse previste dal bando, quindi complessivamente 11 milioni e 144mila euro. I beneficiari riceveranno un contributo calcolato in base alla perdita di fatturato. Nel dettaglio, gli aiuti ai comprensori turistici ammontano a oltre 6 milioni di euro, ai bus turistici andranno 2 milioni e 170mila euro, ai parchi tematici 1 milione e 446 mila euro e gli autodromi riceveranno finanziamenti per 1, 5 milioni di euro.

Per quanto riguarda la filiera del wedding, alberghi, sale bingo, moda, discoteche, agriturismi, cultura ed editoria, gli aiuti ammontano complessivamente a oltre 17 milioni di euro e saranno calcolati a forfait in base alla categoria, a partire da un minimo di 2mila euro fino a un massimo di 4mila euro per ogni richiedente.

A ricevere il massimo dei contributi erogabili sono le imprese che operano nel wedding cui vanno 5 milioni 775mila euro complessivi (3mila euro a beneficiario), i gestori delle sale bingo beneficiarie di 114mila euro (3mila euro a beneficiario), gli alberghi con 1 milione e 184mila euro di aiuti complessivi (4 mila euro a beneficiario), le discoteche cui sono destinati 225mila euro (3mila euro a beneficiario), le imprese della filiera agrituristica destinatarie di 914mila euro (2mila euro a beneficiario), quelle della cultura con 668mila euro complessivi (4mila euro a beneficiario) e l’editoria cui vanno 220mila euro (4mila euro a beneficiario).

Per quanto riguarda il settore della moda la dotazione attuale è di 6,9 milioni di euro, ma c’è l’intenzione di utilizzare le economie derivanti da altre misure per aumentare il plafond a 7, 9 milioni in modo da corrispondere anche per questa misura il massimo contributo erogabile (3mila euro a beneficiario).

I contributi saranno pagati alle imprese a partire dalla seconda metà di aprile.

Incremento dei prezzi e carenza materie prime: Acimac, Amaplast e Ucima lanciano l’allarme

Incremento dei prezzi e carenza materie prime:  Acimac, Amaplast e Ucima lanciano l’allarmeContinua a crescere la preoccupazione per l’incremento dei costi di produzione e lo shortage di materie prime e componentistica. Una sfavorevole congiuntura già in atto nel 2021 e che il conflitto in Ucraina ha aggravato ulteriormente.

L’incontrollato aumento dei costi energetici e l’indisponibilità dei materiali, con conseguente incremento dei prezzi per l’acquisto, rischia di mettere in serio pericolo la produzione e di conseguenza di bloccare intere filiere, minando da un lato la forte ripresa in atto e dall’altro indebolendo la competitività internazionale della meccanica avanzata made in Italy.

I comparti delle macchine e delle attrezzature per la ceramica, la plastica, la gomma e l’imballaggio avevano già denunciato negli scorsi mesi tale situazione critica che in questi giorni sta assumendo sempre più i toni dell’emergenza: nel giro di pochi giorni infatti, i costi energetici sono schizzati alle stelle e si stanno drasticamente riducendo le disponibilità di alcune materie prime essenziali per la produzione delle complesse macchine automatiche, ad iniziare dagli acciai e dai metalli di cui le aree interessate dal conflitto sono grandi produttori.

A questo si aggiunge la difficoltà di reperire, se non con notevolissimi ritardi e a prezzi salatissimi, componentistica industriale, materie plastiche e argille. Un ulteriore colpo alla tenuta dei tre settori è dato dal blocco degli ordini degli impianti diretti in quelle zone e in quelle limitrofe.

Dopo un 2021 chiuso con una crescita che confermava la ripresa in atto nel paese – con un fatturato aggregato dei tre settori di oltre 15 miliardi di euro, in aumento del 13,2% rispetto al 2020 – Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica), Amaplast (Associazione Nazionale Costruttori di Macchine e Stampi per Materie Plastiche e Gomma) e Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio) si uniscono all’allarme già lanciato da altri settori e rivolgono un appello alle istituzioni per avere aiuti immediati e duraturi e non palliativi temporanei.

“Siamo nel mezzo di una situazione paradossale: le nostre aziende hanno un corposo portafoglio ordini che non riescono ad evadere. Il rischio che si sta facendo via via più reale – sottolinea Paolo Mongardi, Presidente di Acimac – è quello dello stop produttivo. La situazione è arrivata al limite e, salvo inversioni di marcia improvvise, ci avviciniamo ad un punto di non ritorno”.

“Servono subito proposte mirate – prosegue Dario Previero, Presidente di Amaplast – per calmierare non solo il costo di gas ed elettricità ma anche quello delle materie prime necessarie per la produzione dei nostri macchinari e quello delle materie plastiche usate dai trasformatori nostri clienti. Non possiamo permetterci un rallentamento di un settore strategico per il Pil del paese come quello dei beni strumentali, ma il rischio di scivolare in una crisi peggiore di quella pandemica è concreto”.

“Se già alla fine dello scorso anno – conclude Matteo Gentili, Presidente di Ucima – il rincaro dei costi di produzione e delle materie prime, i ritardi di consegna della componentistica, gli incrementi delle tariffe per i trasporti e la crescita smisurata dei costi energetici erano elementi che ci facevano stare in allerta, adesso il paese è vicino a fermarsi. Per evitarlo è fondamentale intervenire al più presto a livello nazionale ed europeo”.

I vertici delle tre associazioni chiedono a gran voce che Unione Europea e Governo nazionale si adoperino per scongiurare in futuro una situazione come quella attuale. Gli ultimi due anni, infatti, hanno mostrato tutte le fragilità dei sistemi di approvvigionamento globali. “Per questo è necessaria una seria politica industriale continentale che consenta alla manifattura nazionale ed europea di ridurre la sua dipendenza da materie prime e semilavorati proveninti da altre regioni” avvertono i tre Presidenti.

“Chiediamo che istituzioni e mondo industriale si mettano al lavoro al più presto per un nuovo Industrial New Deal europeo che tuteli la manifattura continentale con misure di breve periodo che supportino le aziende in questo difficile momento, ma soprattutto che ne salvaguardino il futuro”.

Vanno in questa direzione le misure legislative della Commissione Europea a sostegno dell’industria europea dei semiconduttori, a cui però devono essere aggiunte nuove misure su materie prime, energia e logistica. “Ci mettiamo dunque a disposizione delle istituzioni – chiosano Mongardi, Previero e Gentili – per costruire assieme un futuro di sviluppo per il nostro tessuto industriale”.

Sabato 2 aprile alla Consolata serata recital su Odoardo Focherini “Giusto tra le Nazioni”

Sabato 2 aprile alla Consolata serata recital su Odoardo Focherini “Giusto tra le Nazioni”Sabato 2 aprile alle 21 presso la chiesa della Ss. Consolata a Sassuolo, con ingresso libero, si terrà un recital dedicato alla vita del Beato Odoardo Focherini, “Storia di un giusto tra le Nazioni”.

Letture, musica e riflessioni a cura di Lilia e Angelo Borghi, con la partecipazione di numerosi lettori, musicisti e del coro della parrocchia della Ss. Consolata.

“Perché organizzare una serata sul beato Odoardo Focherini?”, spiegano gli organizzatori.  “Pochissimi lo conoscono per nome e quasi nessuno sa le ragioni della beatificazione avvenuta nel giugno del 2013. Ma per tanti, la figura di Odoardo Focherini può costituire una vera e propria “pietra d’inciampo”.

Nato a Carpi ma con profonde radici nella val di Sole, a Celentino vi è la casa dei genitori e nella chiesa Parrocchiale sono custodite alcune sue reliquie, Odoardo tornava fra le sue montagne nei periodi feriali.

Impegnato nell’arco della sua breve esistenza in molteplici attività, è stato fondamentale per la nascita dello scoutismo e dell’AC a Mirandola, ha collaborato con don Zeno Saltini, suo amico e fondatore di Nomadelfia, ha scritto per L’Avvenire d’Italia e per L’Osservatore Romano.

Ciò che però è decisivo nella sua vita è aver “inciampato” nel dramma degli Ebrei durante la seconda guerra mondiale. In collaborazione con i sacerdoti della Bassa, assicurò la salvezza a più di cento ebrei, guadagnandosi il titolo di “Giusto tra le Nazioni”. Fervente cristiano, interpretò alla lettera il Vangelo, sacrificando la sua vita per il prossimo.

“Odoardo – ricorda il Vescovo di Modena monsignor Erio Castellucci – ha frequentato le parole, le ha maneggiate, ne ha conosciuto il valore e le risorse”

Ha ripetuto le parole dolci e tenere, ma anche esigenti, che un marito e un  padre ascoltano e trasmettono in famiglia.  Ha scelto, come giornalista, le parole più adatte ad interpretare gli  avvenimenti nella chiave di lettura evangelica e le ha divulgate attraverso  la stampa e la radio.

Per aver incarnato i tratti del buon samaritano si è infine trovato in mezzo  a quell’assurdo e mostruoso discorso d’odio, dove le parole violente sono  diventate pietre e in quell’inferno è stato costretto a confrontare le parole  della carità e dell’altruismo, che lo incitavano a continuare la sua  pericolosa attività per salvare dalla morte tanti ebrei perseguitati.

E sono state proprio le parole dei suoi bimbi, educati dalla sua  sposa, a convincerlo ad andare fino in fondo nell’impegno per la giustizia, anche a costo della vita”.

La Regione rafforza l’impegno sulle borse di studio: nell’anno scolastico 2021-2022 investiti oltre 4,7 milioni di euro a beneficio di 20 mila studenti (+10,7%)

La Regione rafforza l’impegno sulle borse di studio: nell’anno scolastico 2021-2022 investiti oltre 4,7 milioni di euro a beneficio di 20 mila studenti (+10,7%)Un impegno che cresce e si rafforza, anno dopo anno. Si allarga la platea degli studenti emiliano-romagnoli che usufruiscono di una borsa di studio: erano 18.374 nell’anno scolastico 2020-2021, saliranno a 20.241 quest’anno (+10,7%).

Ciò grazie a un finanziamento complessivo di 4,7 milioni tra risorse regionali e ministeriali, quasi 800 mila euro in più rispetto ai 3,9 milioni di euro dell’anno scorso, che permetterà di pagare le borse al 100% degli studenti in possesso dei requisiti di reddito richiesti.

È l’esito dei bandi varati sul finire dell’anno scorso con l’obiettivo di garantire il diritto allo studio di tutti, a partire dai meno abbienti, e contrastare l’abbandono scolastico.

Delle oltre 20 mila borse di studio che saranno assegnate quest’anno in Emilia-Romagna, ben 10.672 – erano 9.712 nell’anno scolastico 2020-2021 – sono finanziate dalle casse regionali, per un importo totale di quasi 2,2 milioni di euro (+10%). Andranno a beneficio degli studenti iscritti al primo e secondo anno delle scuole secondarie e al secondo e terzo anno dei corsi di istruzione e formazione professionale.

Le restanti 9.669 borse, per un finanziamento di oltre 2,5 milioni di euro, saranno invece coperte con risorse messe a disposizione dal Ministero dell’Istruzione e destinate a tutti gli studenti emiliano-romagnoli idonei che frequentano l’ultimo triennio di licei, istituti tecnici e professionali.

“Ancora una volta, attraverso uno stanziamento che si rafforza anno dopo anno, garantiamo il 100% delle borse di studio agli studenti che ne hanno i requisiti, con un’attenzione particolare ai più meritevoli e ai diversamente abili- sottolinea l’assessore regionale alla Scuola, Paola Salomoni-. Un impegno importante da parte della Regione, che investe sulla scuola a 360 gradi, dalle borse di studio al trasporto all’edilizia scolastica, per assicurare il pieno diritto all’istruzione e pari opportunità a tutti gli studenti e le studentesse, garantendo omogeneità di trattamento sull’intero territorio regionale. Anche per quest’anno dunque abbiamo deciso di aumentare le risorse finanziare per poter dare risposta al numero crescente di richieste e far sì che nessuno dei ragazzi e delle ragazze che ne hanno diritto rimanga escluso”.

A queste risorse si aggiungono 2 milioni e 250mila euro ripartiti sul territorio sempre con una delibera di Giunta, destinati a finanziare il servizio di trasporto scolastico per il prossimo anno 2022/2023 (in allegato).

L’importo unitario e le modalità di erogazione 

Con una delibera approvata in questi giorni dalla Giunta regionale viene confermato in 183 euro il valore unitario di base delle borse di studio regionali per l’anno scolastico in corso; cifra che sale a 229 euro (+25%) per gli studenti meritevoli, cioè con una media dei voti superiore a 7, e per quelli con disabilità. Il valore unitario degli assegni ministeriali è invece di 261,80 euro, uguale per tutti.

La soglia di reddito famigliare Isee per beneficiare delle borse di studio è fissata in 15.748 euro annui.

Le 10.762 borse di studio finanziate dalla Regione saranno erogate dalle Province e dalla Città Metropolitana di Bologna. Per quelle ministeriali la Regione fornirà l’elenco dei beneficiari stilati dalle Province e dalla Città Metropolitana di Bologna al Ministero dell’Istruzione, che provvederà direttamente alla liquidazione delle somme mediante bonifici bancari.

Per ulteriori dettagli consultare il sito della Regione Emilia-Romagna dedicato alla scuola: https://scuola.regione.emilia-romagna.it

 

In Emilia-Romagna porte ancora aperte per medici, infermieri e operatori sanitari di altri Paesi: il reclutamento temporaneo prosegue oltre il 31 marzo

In Emilia-Romagna porte ancora aperte per medici, infermieri e operatori sanitari di altri Paesi: il reclutamento temporaneo prosegue oltre il 31 marzo
Copyright :Regione Emilia-Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Liviana Banzi

In Emilia-Romagna anche dopo il termine dello stato di emergenza da Covid fissato al 31 marzo, rimangono aperte le porte per medici, infermieri e operatori sanitari provenienti da altri Paesi che desiderano lavorare per un periodo limitato in strutture sanitarie pubbliche, private o accreditate regionali.

Lo ha stabilito la Giunta regionale nella seduta di ieri, con un provvedimento che conferma e mantiene la piena efficacia di quanto disposto nei precedenti decreti (59/2020 e 31/2021) adottati dal presidente della Regione nella fase dell’emergenza sanitaria, in qualità di soggetto attuatore di speciali misure previste dal Dipartimento della Protezione Civile nazionale.

Il provvedimento consente alle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private accreditate dell’Emilia-Romagna di continuare a selezionare i professionisti sanitari formati all’estero, reclutati con le medesime modalità e requisiti dei precedenti bandi regionali per fronteggiare le esigenze straordinarie e urgenti legate alla pandemia e al piano di vaccinazione anti-Covid.

I professionisti della sanità in possesso delle specifiche qualifiche professionali conseguite all’estero e regolate dalle direttive dell’Unione europea possono dunque presentare la propria candidatura fino al 31 dicembre 2022.

“Un provvedimento con cui teniamo aperte le porte della sanità a professionisti di altri Paesi che vogliono svolgere un’esperienza lavorativa nelle nostre strutture, in questo periodo particolarmente complesso e delicato- spiega l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Dalle manifestazioni di interesse che giungeranno, le strutture sanitarie impegnate nell’emergenza da Covid potranno attingere, se necessario, per reclutare temporaneamente nuovo personale dall’estero. Anche perché- aggiunge l’assessore- nonostante la situazione epidemiologica sia sotto controllo grazie al successo della campagna vaccinale, il Covid purtroppo non è finito e circola ancora. Il mio appello, oltre a vaccinarsi, resta sempre quello di non abbassare la guardia e di mantenere comportamenti consapevoli”.

I requisiti richiesti

Per i medici e gli infermieri i requisiti previsti sono: laurea, eventuale specializzazione (solo per i medici), abilitazione all’esercizio della professione, certificazione di iscrizione all’Ordine o Albo professionale nel Paese di provenienza.

Per gli operatori socio-sanitari: attestazione della formazione teorica, per almeno 300 ore, attività di tirocinio pratico (per almeno 200 ore) finalizzato all’acquisizione di competenze nell’ambito dei bisogni assistenziali e delle principali alterazioni delle funzioni vitali dei pazienti; in alternativa al tirocinio pratico, l’attestazione di eventuali attività lavorative svolte in strutture sanitarie e sociosanitarie.

Alla Regione spetta il compito di verificare la completezza e l’idoneità delle domande, mentre l’eventuale selezione e assunzione temporanea del personale è in carico alle singole strutture sanitarie pubbliche e private accreditate e a quelle socio-sanitarie accreditate con il Servizio sanitario regionale.

Sul sito della Regione http://salute.regione.emilia-romagna.it/trasparenza/avvisi-pubblici/professionisti-sanitari-manifestazione-interesse-covid-19 sono disponibili tutte le informazioni, e le guide previste per facilitare la compilazione della domanda.

Per facilitare la compilazione della domanda, la Regione mette a disposizione degli interessati una specifica Guida per la compilazione.

Capezzera (FI) circa l’accordo Comune di Sassuolo – La Spezia risorse

In arrivo nuovi aiuti alle imprese dell’Emilia-Romagna che più hanno sofferto gli effetti negativi dell’emergenza Covid“L’accordo di partenariato pubblico tra il Comune di Sassuolo e La Spezia Risorse (società che si occupa di gestione e riscossione delle entrate comunali – ndr) rappresenta una grande opportunità per dimostrare ai cittadini che la cooperazione tra enti pubblici è possibile. Troppo spesso la pubblica amministrazione è criticata, sicuramente ha delle sue responsabilità, una su tutte l’eccessiva burocratizzazione, ma l’accordo che stiamo andando ad approvare anche con la supervisione che ci sarà del Dottor Temperanza permetterà di rendere la macchina comunale più efficiente”. Così Davide Capezzera, capogruppo Forza Italia Sassuolo.

“Avere una procedura di riscossione che funziona è un servizio per la propria comunità, ma soprattutto è un mezzo di equità per i cittadini che sono solventi verso l’amministrazione. Ricordiamoci che i costi di chi non paga i tributi perché non vuole, non perché non può, devono essere comunque colmati e vengono redistribuiti verso gli altri cittadini come se ci fosse una sorta di responsabilità solidale, la quale però è ingiusta. Ciò che è espresso nei vari articoli è qualcosa di ambizioso che necessiterà di vari step prima di essere rodato. Credo che su una tematica di questo tipo non si debba accelerare, ma  bisogna, invece, rispettare i tempi adeguati”.

“Naturalmente – prosegue Capezzera – quanto espresso sulla carta deve diventare realtà e concretizzarsi. Gli elementi che voglio segnalare sono: che si sta perseguendo l’interesse pubblico, che manteniamo la nostra autonomia gestionale, con la finalità di acquisire delle competenze. Ma nell’acquisizione delle stesse sono necessari degli elementi di controllo come espresso nell’articolo 14, dove si stabilisce che entro un mese dall’approvazione deve essere firmato un disciplinare riguardante: la programmazione, l’attuazione e il controllo del presente agreement.  Ci tengo a evidenziare  il comma 9 dell’articolo 15 che definisce che i flussi finanziari tra i due enti devono essere tracciabili, perché non dobbiamo dimenticarci che siamo un’amministrazione pubblica, quindi dobbiamo essere il più trasparente possibile.

La criticità lampante nell’attuale sistema di riscossione è il fatto che ad oggi il Comune di Sassuolo notifichi solo il 60% degli atti, mentre con questo metodo si arriverà a più del 90%. Chiaramente i costi per questo servizio sono superiori a quelli attuali, ma ricordiamoci che spendere di meno non vuol dire risparmiare, anzi equivale a pagare di più per l’inefficienza causata dal sistema che si adotta.

Grazie a questo rapporto – conclude il capogruppo Forza Italia – l’amministrazione avrà la possibilità di ridurre il fondo crediti, questo vorrà dire più risorse libere, la possibilità di fare più investimenti e migliorare i servizi rivolti ai cittadini”.

Inaugura sabato la nuova mostra di Gino Fontana

Inaugura sabato la nuova mostra di Gino FontanaSi svolgerà sabato prossimo, 2 aprile, a partire dalle ore 17 presso la Galleria d’arte Jacopo Cavedoni di via Fenuzzi 12, l’inaugurazione della mostra personale di Gino Fontana. La mostra dal titolo “Così è… ” sarà visitabile fino al prossimo 13 aprile. La Galleria sarà aperta al pubblico nei giorni Martedì – Mercoledì – Venerdì – Sabato e Domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Giorni di chiusura lunedì e giovedì.

 

“Eugheny 2018/2022” un piccolo grande Progetto di Cooperazione Internazionale

“Eugheny 2018/2022” un piccolo grande Progetto di Cooperazione Internazionale“Eugheny” è un progetto di cooperazione internazionale in campo sociale, di prevenzione del disagio minorile per assicurare il diritto al contesto famigliare ai bambini delle zone contaminate della Provincia di Braghin (Bielorussia), rivolto ai minori con famiglie a rischio sociale.

Il progetto è stato promosso dall’Associazione Chernobyl di Maranello, Fiorano, Formigine OdV, con l’Associazione S. Matteo di Nichelino (TO).

Il percorso, durato quattro anni, è stato raccontato in una pubblicazione, perché rimanga nella memoria la bellissima esperienza vissuta, come testimonianza di un cammino che ha visto impegnate tante persone, messo in moto molte energie e che ha coinvolto molteplici realtà in Italia e in Bielorussia.

Molteplici sono state le azioni messe in campo: la collocazione dell’orfanotrofio sociale della Provincia di Braghin in un nuovo spazio totalmente ristrutturato e arredato; il sostegno delle famiglie a rischio; il supporto scolastico dei ragazzi in difficoltà sociale ed economica; il trasferimento di competenze e scambio di esperienze tra i Servizi Tutela Minori dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico e i corrispondenti Servizi della Provincia di Braghin, con l’obiettivo finale di ridurre gli allontanamenti dei minori dalle famiglie di origine; l’aumento delle famiglie affidatarie e adottive della Provincia di Braghin; la riduzione degli ingressi dei minori nell’orfanotrofio sociale.

Pur con tutte le difficoltà dovute all’arrivo della pandemia e alle sanzioni dell’Unione Europea che hanno colpito la Bielorussia a partire dal 2020, gran parte degli obiettivi sono stati raggiunti.

Il Progetto è stato sostenuto e cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso i bandi del 2018 e 2020 e si è potuto avvalere di importanti partner, a partire dall’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico, dei Comuni di Nichelino e Beinasco, dell’Ambasciata Italiana di Minsk. Fondamentali i partner della parte bielorussa rappresentati dal Dipartimento Istruzione della Provincia di Braghin e della Fondazione Help di Minsk.

Complessivamente sono state impiegate risorse per circa 45.000 Euro, in parte arrivate dalla Regione Emilia-Romagna attraverso i bandi e il rimanente con l’autofinanziamento da parte delle Associazioni proponenti.

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